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Ufficio VicePreside

Messaggioda Melia » 15/09/2012, 20:44

Ecco qui, deve essere... La Prefetta Herbert...

Gli occhi serpenteschi di lei, del colore del grano maturo, si posarono sul ragazzo, sentendo qualcosa di... particolare nelle ultime tre parole di lui. Le palpebre sbatterono un paio di volte con calcolata lentezza, il capo si piegò appena, facendo scivolare i capelli su una spalla, muovendoli e diffondendo così quell'odore avvolgente ed intenso di muschio bianco nell'aria.

Signorina Herbert, le presento il nuovo Prefetto di Corvonero, Zephyr Kenway.
Signorino Kenway, questa giovane è la sua collega Melia Herbert, Prefetta di Serpeverde.


Melia annuì una volta sola, muovendo il volto su e giù, prima di avvicinarsi a lui e tendere la mano pallida, delicata ed ovviamente fredda in sua direzione, in un gesto di presentazione educata.

Piacere di conoscerti... Zephyr.

Disse la ragazza dai colori verde-argento, calcando con dolcezza sull'ultima parola, sul suo nome che venne pronunciato in modo appena più avvolgente, caldo, ammaliante e delicato al tempo stesso, con la sua voce sempre simile ad una nenia fatata prodotta dalle labbra di una ninfa creata da Madre Natura in persona.
E se Zephyr le avesse stretto la mano, gli occhi di Melia si sarebbero spalancati per un momento nel sentire le proprie dita... calde, al contatto con lui: lo sguardo si assottiglò subito dopo, in modo quasi impercettibile, poiché aveva capito da quel tocco che qualcosa era strana... che lui era strano.
Speciale forse, come lei.

Entrambi venite da un contesto particolare, uno studio privato che si è coronato con l'ammissione ad Hogwarts ed il ruolo di Prefetto.
La signorina Herbert ha già avuto modo di ambientarsi nel Castello, perciò se lei, signorino Kenway, dovesse sentirsi spaesato, può chiedere aiuto alla sua collega.


Sarà felice di aiutarti se dovessi aver bisogno.
Conta pure su di me.


Confermò Melia, il miele sulle labbra che si aprivano ad un sorriso dolce, amichevole e disponibile: mancava solo l'aureola sopra il capo, perché se l'avesse avuta sarebbe assomigliata in tutto e per tutto ad un angelo sceso direttamente dal Paradiso.
Lasciò che la professoressa Vireau consegnasse a Zephyr la sua spilla da Prefetto e subito dopo si volse in sua direzione, le mani incrociate dietro la schiena in una posa perfettamente dritta e composta.

Se non c'è altro, potete andare.
Buona giornata ragazzi.


Buona giornata anche a lei, Vice Preside.

La salutò Melia, e se anche Zephyr fosse stato pronto ad andarsene avrebbero lasciato insieme l'ufficio della donna, chiudendosi la porta alle spalle.

Andiamo a farci un giro per il Castello?
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Messaggioda Zephyr » 15/09/2012, 22:14

[newsgoth]
Certo che importa, Zephyr.
Non volevo sicuramente farti un torto o mancarti di rispetto. Se l'ho fatto, mi dispiace... non era mia intenzione.


A quelle parole, gli occhi di Zephyr si fissarono maggiormente sulla donna, cercando semplicemente di farle comprendere che stava riflettendo e magari anche apprezzando molto una frase simile, ma era ovvio che non per il momento non si poteva di certo fare una supposizione esatta fino a quando egli non avesse adeguatamente parlato e fatto presente il suo pensiero in merito.
L'imprevedibilità del ragazzo comunque, stava in questo, similmente a quella di Monique, dimostrare l'apprezzamento di un gesto senza, apparentemente, nessun altro fine all'interno.

Il rispetto non si ottiene, si conquista.


E quelle parole vennero poi accompagnate da quello che si potette definire proprio un mezzo sorriso, una smorfia serena che lasciava probabilmente intendere a Monique che quello era il suo mezzo criptico per farle capire che lui aveva scelto di donare il suo rispetto alle persone meritevoli e non quelle che lo dovevano avere a prescindere solo per la carica che ricoprivano, e lei, con quel suo modo di fare e quella frase precedente, si era messa sulla buona strada per ottenerlo dal ragazzo.
Quel momento comunque si concluse quasi subito, lasciando finalmente spazio a ciò che Zephyr stava attendendo: la conoscenza con la "Poison Lady", Melia Herbert.
Finalmente ella entrò e si mostrò, lasciandolo pienamente soddisfatto.
Gli avevano affermato con certezza che fosse diventata una ragazza davvero splendida ma quello che si trovava davanti era decisamente ben sopra quello che la sua immaginazione aveva cercato di creare nelle ore precedenti all'arrivo a scuola.
La prefetta si avvicinò, fissandolo con aria leggermente spaesata, come se in parte riconoscesse in lui un'aura diversa, un'aura di affinità pura, infatti Zephyr non vedeva l'ora che lei si avvicinasse per stringergli la mano.

Signorina Herbert, le presento il nuovo Prefetto di Corvonero, Zephyr Kenway.
Signorino Kenway, questa giovane è la sua collega Melia Herbert, Prefetta di Serpeverde.


Piacere di conoscerti... Zephyr.

Onore mio.


Espresse in risposta, sottolineando molto bene la differenza che si poteva creare addirittura tra un saluto dato ad un adulto ed uno dato invece a lei. Certo, non era una cosa comprensibile, agli occhi di una persona poteva essere compreso come un semplice tentativo di essere più carino per far colpo sulla bella ragazza ed in fondo a Zephyr nel caso stava più che bene così.
Non appena ella finalmente decise di tendere la mano per stringerla, lui avvicinò la propria destra e lasciò quindi che in entrambi i loro corpi potessero cominciare a sentire un vero e proprio calore scaturire dalle fiamme del loro legame magico genetico.
Vide Melia spalancare gli occhi e rispose a quel gesto con un lieve sorriso tra il sadico e il malizioso ed un piccolo occhiolino, lasciando però che adesso la Vice Preside decidesse per congedarli, cosa che accadde pochi istanti dopo.

Entrambi venite da un contesto particolare, uno studio privato che si è coronato con l'ammissione ad Hogwarts ed il ruolo di Prefetto.
La signorina Herbert ha già avuto modo di ambientarsi nel Castello, perciò se lei, signorino Kenway, dovesse sentirsi spaesato, può chiedere aiuto alla sua collega.


Sarà felice di aiutarti se dovessi aver bisogno.
Conta pure su di me.


Il tuo aiuto sarà molto prezioso...


Quegli occhi, quei rubini intrisi di sangue e desiderio si sposarono ancora una volta con quei topazi scintillanti della ragazza, la stessa che quattordici anni prima, esattamente come lui si era sottoposta a quel progetto segreto.
La loro superiore non poteva osservare con quanta intensità Zephyr stesse guardando la propria collega ma lei, oh si, certo che poteva captarlo, talmente tanto che una volta usciti di lì avrebbe volontariamente proposto di cominciare subito un piacevole e interessante tour di tutto il castello.
Peccato non far parte della stessa Sala Comune.

Se non c'è altro, potete andare.
Buona giornata ragazzi.


Buona giornata anche a lei, Vice Preside.

Arrivederci.


Non dilungò troppo quel saluto, lasciando che fosse molto conciso e semplice, non amava dire più di quello che pensava e il fatto che Monique potesse avere o meno una buona giornata non era per lui di alcun interesse.
Educazione volle comunque che salutasse rivolgendole uno sguardo, per non incorrere nel malo modo di andar via dando le spalle, ma senza ire oltre decise di seguire la Serpeverde fino all'uscita dell'ufficio dopo aver fissato in modo sicuro la spilla donatagli poco prima al giubbotto di pelle nera, lasciando che fosse in bella vista, altra dimostrazione dell'aver ascoltato e seguito alla perfezione le indicazioni imposte dalla donna, seconda in gerarchia a capo di Hogwarts.
E così, una volta usciti, finalmente...

Andiamo a farci un giro per il Castello?

Ovvio.

\ FINE ROLE /
[/newsgoth]
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Messaggioda Alexis » 11/10/2012, 16:34

[Settembre - Giovedì - ore 9.12]


La scuola era iniziata da pochi giorni, e già Alexis si ritrovava ad essere convocata nell'ufficio della Vice Preside di Hogwarts: era sicura di non aver combinato nulla di male - quando mai aveva infranto le regole del Castello? - e tuttavia non poteva fare a meno di chiedersi il perché di quella convocazione.

Forse la professoressa Vireau vuole parlarmi delle mansioni come Prefetta...

Si disse la Delfina, per quanto ricoprisse quel ruolo dall'anno precedente: d'altronde lo dicevano anche i babbani, "anno nuovo vita nuova" e chissà che ad Hogwarts non vigesse lo stesso sistema.
Il passo svelto della ragazza la portò piuttosto velocemente a ritrovarsi di fronte alla porta dell'ufficio della Vice Preside, il cuore che batteva appena più forte per quella mezza corsa fatta così da riuscire ad arrivare in tempo all'appuntamento preso con Monique, concordato per le 9.15.
Di fronte all'uscio, un piccolo sospiro sfuggì dalle labbra della Delfina che bussò poi un paio di volte alla porta per attendere poi il permesso della Vice Preside di entrare e fare così capolino nel suo ufficio con un sorriso sulle labbra radioso e solare, come sempre.

Immagine


Permesso... buongiorno professoressa Vireau.
Voleva vedermi?


Domandò Alexis, chiudendosi la porta alle spalle ed avvicinandosi alla scrivania dietro la quale Monique era seduta, in attesa di capire il perché di quel loro incontro.
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Messaggioda Monique » 11/10/2012, 21:06

[Estemporanea]


Cielo limpido, quella mattina: Monique Vireau era nel suo ufficio, intenta a guardare l'orologio; aveva dato appuntamento alla sua Prefetta Parker per le 9.15, ed era sicura che la ragazza sarebbe stata puntuale.
Sembrava assurdo che una studentessa fosse già stata chiamata nell'ufficio della Vireau visto che l'anno scolastico era appena iniziato, ma non era certo per punirla che la donna aveva richiesto ad Alexis di presentarsi nel suo ufficio: al contrario, c'era qualcosa di molto importante che la Vice Preside voleva discutere con lei, ed intendeva farlo al più presto.
Due colpi alla porta interruppero le sue riflessioni, facendola sorridere leggermente: sì, come aveva immaginato la Delfina si era dimostrata assolutamente puntuale.

Avanti.

Permesso... buongiorno professoressa Vireau.
Voleva vedermi?


Buongiorno a lei, signorina Parker.
Sì, volevo parlare con lei. Prego, si sieda pure.


La salutò di rimando Monique, indicandole con un cenno della mano la sedia posta di fronte alla sua scrivania.
Attese fino a che la ragazza non si fosse seduta, dopodiché prese tra le mani una cartellina con su scritto nome e cognome della Delfina, aprendola per studiarla un attimo prima di tornare con lo sguardo su di lei.

Signorina Parker, ho qui la sua cartella scolastica.
Lei è riuscita a superare tutti i G.U.F.O. brillantemente ed è sicuramente la migliore studentessa degli ultimi 15 anni che abbia mai messo piede ad Hogwarts.


E non era un modo per incensarla, bensì una pura e semplice constatazione seppur fosse possibile cogliere, nelle parole di Monique, una leggera sfumatura di orgoglio per colei che, a conti fatti, era una studentessa della sua Casata.

Tuttavia ho notato che nella scelta delle materie da seguire dopo i G.U.F.O. lei ha deciso di preso la decisione di seguirle... tutte - alzò un momento lo sguardo su di lei, fissandola intensamente - Può spiegarmi come pensa di fare?
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Messaggioda Alexis » 11/10/2012, 21:53

Buongiorno a lei, signorina Parker.
Sì, volevo parlare con lei. Prego, si sieda pure.


Alexis annuì, appena nervosa, sedendosi sulla poltroncina indicatale da Monique: la donna sembrava molto seria, e questo metteva un po' in soggezione la Parker che non riusciva proprio a capire il perchè di quella convocazione per quanto si scervellasse sul motivo che l'aveva condotta lì.
Quando la Vice Preside tirò fuori una cartella col suo nome, poi, la Delfina perse appena un po' di colore dal viso, sentendo il cuore batterle più forte nel petto: c'era forse qualcosa che non andava nel suo percorso scolastico?
Coi suoi voti, forse?
Strinse i lembri della gonna della divisa che indossava tra le dita, mordicchiandosi appena il labbro con fare ora più agitato: l'attesa la stava lentamente mandando in paranoia.

Signorina Parker, ho qui la sua cartella scolastica.
Lei è riuscita a superare tutti i G.U.F.O. brillantemente ed è sicuramente la migliore studentessa degli ultimi 15 anni che abbia mai messo piede ad Hogwarts.


Oh... la ringrazio, professoressa Vireau.
Cerco solo di fare del mio meglio.


Mormorò Alexis, abbassando leggermente lo sguardo con le guance che si arrossavano per quel complimento: non era abituata a riceverne, soprattutto dalla propria Caposcuola, quindi sapere che lei aveva notato ed apprezzato forse anche il suo impegno ed i suoi sforzi per ottenere buoni risultati era una gran soddisfazione per lei.

Tuttavia ho notato che nella scelta delle materie da seguire dopo i G.U.F.O. lei ha deciso di preso la decisione di seguirle... tutte.

Ecco allora qual'era il problema... la sua decisione sulle materie da seguire dopo gli esami. Alexis alzò lentamente lo sguardo, incrociando gli occhi intensi e chiarissimi della docente di Incantesimi: sapeva bene che quella sua scelta sarebbe potuta apparire ad un occhio esterno come presuntuosa e da pazzi, ma non c'era nulla dietro se non la voglia d'imparare; come spiegarlo però alla Vice Preside in modo tale che potesse crederle?

E'... è così, professoressa...

Può spiegarmi come pensa di fare?

Lo sguardo si abbassò nuovamente ed il capo della Delfina si mosse leggermente in un cenno di assenso, come a dire che sì, le avrebbe spiegato tutto, aveva solo bisogno di qualche istante per riordinare le idee.

Ecco, professoressa... - mormorò alla fine Alexis, tornando a guardarla con gli occhi che emanavano alternativamente sprazzi di decisione e timore al tempo stesso - So bene che non mi sarà possibile seguire tutte le lezioni, poiché molte si accavalleranno le une sulle altre ed io dovrò anche gestire le attività extra-scolastiche di cui faccio parte... - esordì la Delfina, torcendosi le mani con fare nervoso - Ma se i professori fossero d'accordo, potrei studiare per conto mio e svolgere semplicemente i compiti che assegneranno durante le lezioni.

Aggiunse, mordendosi il labbro per la paura che Monique le vietasse la cosa, magari costringendola a scegliere solo un numero chiuso di discipline da seguire.
Fu proprio questa paura a spingerla a parlare ancora, con tutto che solitamente la Parker non era certo tipo da aprir bocca quando non le veniva chiesto nulla.

Professoressa, mi rendo conto che è una richiesta insolita la mia, ma ci tengo tanto a seguire tutte le lezioni... la prego, non mi faccia scegliere!
Mi piace studiare ed imparare, le prometto che riuscirò a mantenere alta la media dei miei voti e non verrò meno ai miei compiti di Prefetta! Le chiedo solo di... darmi questa possibilità...
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Messaggioda Monique » 11/10/2012, 22:39

Sapeva bene quanto alla Delfina piacesse studiare, era palese e ben visibile dai voti che la ragazza aveva collezionato in quegli anni di scuola e soprattutto dal punteggio pieno dei G.U.F.O., e tuttavia trovava assurda la sua decisione di seguire tutte le discipline: come avrebbe fatto a fare tutto, considerando anche il suo impegno nel coro scolastico e in biblioteca?

Ecco, professoressa...
So bene che non mi sarà possibile seguire tutte le lezioni, poiché molte si accavalleranno le une sulle altre ed io dovrò anche gestire le attività extra-scolastiche di cui faccio parte...


Almeno se n'é resa conto...

Pensò Monique con un leggero sospiro, invitando la Delfina a proseguire nel suo discorso con un cenno della testa.

Ma se i professori fossero d'accordo, potrei studiare per conto mio e svolgere semplicemente i compiti che assegneranno durante le lezioni.

A quelle parole, la Vireau spalancò gli occhi: davvero Alexis era disposta a studiare e a fare i compiti di tutte le materie per seguendo solo alcune delle lezioni ed affrontando quindi le altre da privatista?
Era la prima volta che accadeva una cosa del genere e Monique ne era davvero impressionata: credeva molto nelle capacità della sua Prefetta, ma temeva davvero che questa volta stesse esagerando; per questo scosse la testa, sospirando leggermente di fronte allo sguardo di lei.

Signorina Parker...

Professoressa, mi rendo conto che è una richiesta insolita la mia, ma ci tengo tanto a seguire tutte le lezioni... la prego, non mi faccia scegliere!

Il dire della docente venne troncato sul nascere dalla Prefetta dei Delfini, che fissò intensamente Monique in quella che a tutti gli effetti sembrava essere una supplica in piena regola.

Mi piace studiare ed imparare, le prometto che riuscirò a mantenere alta la media dei miei voti e non verrò meno ai miei compiti di Prefetta! Le chiedo solo di... darmi questa possibilità...

Darle la possibilità di seguire ogni lezione possibile, d'imparare tutto ciò che la Scuola poteva offrire... una richiesta così illegittima quella della ragazza?
Monique non disse nulla per diversi istanti, abbassando leggermente lo sguardo e passandosi una mano sul mento con fare pensoso: qual'era la cosa giusta da fare? Avrebbe tanto voluto consultarsi con la Preside Bergman, ma aveva come l'impressione che Madeline le avrebbe semplicemente detto di seguire l'istinto.

E allora, istinto sia...

Si disse infine la Vice Preside, aprendo dopo circa dieci minuti di silenzio un cassetto della scrivania per prendere da esso un oggetto e posarlo sul tavolo, in mezzo a loro.

Immagine


Sa cos'è questa, signorina Parker?

Domandò Monique, immaginando che la risposta di Alexis sarebbe stata affermativa: se così fosse stato, la donna avrebbe confermato la risposta della Delfina, continuando a parlare.

Esatto, è proprio una Giratempo.
Quest'oggetto è molto prezioso, poiché permette di tornare indietro o di andare avanti nel tempo di qualche ora
- spiegò, caso mai la ragazza non ne fosse al corrente anche se lo trovava molto difficile - Solitamente non diamo oggetti del genere agli studenti, ma nel suo caso... farò un'eccezione.

Prese un piccolo respiro ed attese un paio di secondi prima di riprendere il discorso.

Confesso che personalmente sono sempre stata contraria al dare agevolazioni particolari agli allievi di Hogwarts, e tuttavia non posso ignorare il suo desiderio di apprendere, di studiare.
Lei ha una dedizione alla cultura che pochi possiedono, signorina Parker, e non posso che mettere da parte la mia diffidenza, per questo... perciò può prendere la Giratempo, da questo momento in poi è sua.


Nuovamente rimase un poco in silenzio, probabilmente per dare modo alla Delfina di assorbire le sue parole e di rendersi conto dell'importanza di esse.

Ma sia chiaro, signorina Parker... se dovessi venire a scoprire che ha usato la Giratempo per usi che vanno oltre il contesto prettamente scolastico, e mi creda, se dovesse succedere lo verrò a sapere, gliela requisirò subito e una nota di demerito verrà segnata in modo indelebile sulla sua cartella scolastica.
Ci siamo capite?


No, su cose del genere decisamente Monique non aveva intenzione di scherzare.
Attese che Alexis reagisse in qualche modo, si sperava positivamente, dopodiché le fece un piccolo sorriso, più dolce ed accomodante dell'espressione mantenuta fino a quel momento.

Mi raccomando... confido molto nel suo buon senso, non mi deluda - le disse infatti, pronta a congedarla per lasciarla andare alle sue lezioni, anche perché lei stessa aveva lezione alle dieci - Può andare, è tutto per ora. Le auguro una buona giornata, signorina Parker.
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Messaggioda Alexis » 11/10/2012, 23:07

Aveva detto la sua, ed ora temeva di essersi lasciata andare troppo, infervorata da quel discorso che l'aveva vista protagonista e sostenitrice dei suoi desideri... in primis quello di poter continuare a seguire tutte le lezioni offerte dalla Scuola.
Monique rimase a lungo in silenzio, pensierosa, tanto che Alexis avrebbe quasi voluto rimangiarsi tutto: e se si fosse dimostrata infantile, immatura e fuori luogo? Se avesse deluso la donna che tanta fiducia le aveva sempre accordato, al punto da affidarle la Casata nel ruolo di Prefetta e la co-direzione del coro, non se lo sarebbe mai perdonata.
Per questo, quando la Vice Preside posò un oggetto molto particolare sulla sua scrivania, alla Delfina si sgranarono gli occhi in un gesto di pura sorpresa.

Sa cos'è questa, signorina Parker?

Quella... quella è una... Giratempo...

Mormorò Alexis con gli occhi ancora spalancati, arrivando persino a balbettare per la sorpresa: non ne aveva mai vista una da vicino, ed era ovvio che la cosa la facesse diventare un po' nervosa visto che oggetti come quello erano rarissimi e praticamente introvabili in giro.

Esatto, è proprio una Giratempo.
Quest'oggetto è molto prezioso, poiché permette di tornare indietro o di andare avanti nel tempo di qualche ora.


La Delfina annuì a quelle parole, sapendo perfettamente cosa fosse una Giratempo e per quali motivi fosse così preziosa ed unica... tuttavia non disse niente, limitandosi a quel piccolo cenno di assenso col capo.

Solitamente non diamo oggetti del genere agli studenti, ma nel suo caso... farò un'eccezione.

Lei farà... cosa?!

Non riuscì a trattenersi dal domandare Alexis, troppo sconvolta da quella notizia per riuscire a rimanere in silenzio: la Vice Preside stava davvero parlando sul serio?

Confesso che personalmente sono sempre stata contraria al dare agevolazioni particolari agli allievi di Hogwarts, e tuttavia non posso ignorare il suo desiderio di apprendere, di studiare.
Lei ha una dedizione alla cultura che pochi possiedono, signorina Parker, e non posso che mettere da parte la mia diffidenza, per questo... perciò può prendere la Giratempo, da questo momento in poi è sua.


E'... è mia?

Ripeté la Delfina, fissando la Vireau come a voler essere sicura che quello non fosse uno scherzo: accertatasi che la professoressa stava parlando sul serio, Alexis allungò la mano e prese delicatamente la Giratempo tra le dita, fissandola a lungo come se ancora non potesse credere ai suoi occhi.

Io... non so davvero che dire...
Grazie, professoressa.


Mormorò alla fine la ragazza, alzando gli occhi sulla propria Caposcuola con espressione ancora incredula e sconvolta, ma comunque molto felice: era chiaro il perché Monique le avesse dato quell'oggetto... le avrebbe dato modo di andare indietro nel tempo ogni volta che ne avesse avuto bisogno così da poter seguire tutte le lezioni dal vivo, in classe, senza perderne nemmeno una.

Ma sia chiaro, signorina Parker... se dovessi venire a scoprire che ha usato la Giratempo per usi che vanno oltre il contesto prettamente scolastico, e mi creda, se dovesse succedere lo verrò a sapere, gliela requisirò subito e una nota di demerito verrà segnata in modo indelebile sulla sua cartella scolastica.
Ci siamo capite?


Assolutamente professoressa, le giuro che non la userò mai per scopi personali.

Promise la Parker, seria e determinata ora nello sguardo perché non voleva che la sua Caposcuola pensasse davvero che lei avrebbe mai potuto sfruttare a proprio vantaggio personale fuori dall'ambito della Scuola la Giratempo.
Annuì ancora, come per enfatizzare le proprie parole, ed accogliendo con un sorriso l'espressione più addolcita della Vice Preside.

Mi raccomando... confido molto nel suo buon senso, non mi deluda.

Non accadrà, gliel'assicuro.

Può andare, è tutto per ora. Le auguro una buona giornata, signorina Parker.

Alexis si alzò dunque dalla sedia, facendo un cenno del capo a Monique in segno di saluto con un sorriso che, ora, le andava da una parte all'altra del viso: le era stata data un'opportunità assolutamente unica, e lei non aveva alcuna intenzione di sprecarla.

Buona giornata a lei, professoressa Vireau.
Arrivederci.


Si congedò la Prefetta, salutandola un'ultima volta con un cenno del capo prima di aprire la porta del suo ufficio e lasciare la stanza: ora sì che aveva un altro vero motivo per essere felice.

[Fine]
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Messaggioda Monique » 14/11/2012, 17:20

[Mercoledì - ore 8.30]


Era molto presto, quella mattina di Novembre, ma Monique sapeva bene che gli studenti erano già in piedi da più di mezz'ora, e che si stavano preparando per scendere in Sala Grande per la colazione: ecco, era fissato proprio prima di scendere a mangiare l'incontro della Vice Preside con le due bambine, di Grifondoro e di Serpeverde, che la Vireau stessa aveva provveduto a richiamare nel suo ufficio quel mercoledì.
Elisabeth e Miyabi, due bambine del secondo anno con ottimi voti che fino a quel momento non avevano interessato più di tanto la docente di Incantesimi - forse la seconda un poco di più perché sembrava che il suo compagno, Sandyon, fosse in qualche modo più gentile con lei che con chiunque altro; era stata la festa la notte di Halloween ed averle sentite cantare, a farle cambiare idea.
Una, la Serpina, era esplosiva e coinvolgente. L'altra, la Grifetta, era dolce e delicata.
Due timbri diversi per due voci acerbe che però Monique era sicura di poter formare qualora l'avessero voluto: le aspettava quindi nel suo ufficio, guardando ogni tanto l'ora per osservare il tempo che passava; mancavano ancora 15 minuti, e la Vireau sperava fossero puntuali visto che detestava i ritardatari.
Qualora le due bambine fossero arrivate in orario, insieme o separatamente poco aveva importanza, e avessero bussato alla porta, la docente di Incantesimi le avrebbe accolte con un sorriso più amichevole del solito - come sempre quando si parlava del coro - ed un cenno del capo.

Immagine


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Messaggioda Elisabeth » 14/11/2012, 22:43

[Mercoledì – Dormitorio Femminile Serpeverde – ore 8.00]


Elisabeth si era svegliata molto presto, doveva fare moltissime cose prima di poter andare in Sala Grande e godersi la sua colazione, ma, la cosa più importante di quel fatidico mercoledì di novembre, era l’incontro con la Prof.ssa Monique Vireau.
La bimba ci mise più tempo del solito nel prepararsi, controllando ripetutamente che gli abiti che indossava fossero in perfetto ordine, non poteva presentarsi dalla Vice Preside con i capelli fuori posto o la cravatta di traverso, doveva essere in poche parole impeccabile, proprio come le avevano insegnato i suoi genitori quando la portavano con loro a qualche appuntamento importante e per la bambina il colloquio con la Vice Preside era la cosa più importante che le fosse capitata da quando frequentava Hogwarts.
Per l’ennesima volta davanti allo specchio controllò che i pantaloni fossero in ordine, la camicetta bianca, il cravattino ed il maglioncino con i colori verde-argento fossero anche loro a posto e per ultimo decide di indossare un paio di ballerine nere senza fronzoli, lasciò i capelli sciolti raccogliendo solo una paio di ciocche e legandole con un grazioso fermaglino, in poche parole niente di appariscente, finalmente la bambina era soddisfatta dell’insieme che aveva creato, prese la sua bacchetta e la mise nella tasca interna del suo mantello che si affrettò ad indossare, doveva attraversare mezzo castello e doveva farlo in fretta, non poteva arrivare in ritardo, la bambina preferiva di gran lunga arrivare in orario ad un appuntamento al massimo in anticipo, ma, arrivare in ritardo non rientrava nei suoi standard.
Una volta pronta, la piccola uscì dalla Sala Comune, attraversò i sotterranei, l’atrio della scuola ed andò quasi di corsa verso la Torre Sud e verso l'ufficio della Vice Preside.


[Mercoledì – Ufficio Vice Preside ore 8:30]


La bambina ci mise un po’ di tempo ad arrivare alla Torre Sud della scuola, ma, riuscì comunque ad arrivare puntuale all'appuntamento con la Prof.ssa Vireau.
La piccola cercò di calmarsi, era agitata nonostante pensasse di sapere il motivo della sua convocazione nell’ufficio della Vice Preside, ma, nonostante tutto era agitata lo stesso, pensando che la docente fosse doveva rimproverarla perché durante la festa non aveva cantato poi tanto bene, beh lei per ora non faceva parte del coro, ma, alla Serpina sarebbe tanto piaciuto potervi entrare e magari ritrovare la gioia di cantare le sue arie preferite, proprio come faceva a casa da sola nella sua cameretta, nonostante sapesse bene che i suoi genitori la stessero ascoltando.
Una volta che la bimba si fu calmata, alzò la manina e bussò educatamente alla porta, aspettando che la docente le desse il permesso di entrare nel suo ufficio.

Avanti

La bambina aprì la porta ed entrò nella stanza, trovandosi di fronte la docente di Incantesimi che la stava accogliendo con un sorriso amichevole ed avvicinandosi alla donna la bambina la salutò educatamente.

Buongiorno Professoressa Vireau. Voleva vedermi?

Chiese la bimba restando ferma davanti all’insegnante ed aspettando di conoscere il motivo della sua convocazione in quell’ufficio.


Spoiler:
Miyabi
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Messaggioda Miyabi » 15/11/2012, 0:46

[Camera di Miyabi - ore 8.02]


Watashi ga imaya tte imasu ka?
(Cos'avrò combinato stavolta?)


Si domandò Miyabi mentre si vestiva velocemente, il messaggio della Vice Preside Vireau aperto sul letto di fronte a lei e lo sguardo della Grifoncina basso, su di esso.

Immagine


Monique voleva vedere sia lei che Elisabeth, ma per cosa? Che Miyabi sapesse non avevano combinato niente di male, erano sempre arrivate in orario e avevano seguito tutte le lezioni in modo attento e concentrato... ma allora perché vederle insieme?
Era felice di vedere l'amica Serpina naturalmente, ma avrebbe preferito non doverlo fare mentre andavano dalla docente di Incantesimi nonché Vice Preside di Hogwarts.

Watashi wa isoide suru hitsuyō ga ari...
(Mi devo sbrigare...)


Si disse la piccola Grifondoro, cercando di velocizzarsi nel vestirsi così da non arrivare in ritardo: ci mancava solo che si metteva a fare ritardo, sapeva bene quanto la donna amasse la puntualità e non avrebbe mai voluto farla arrabbiare; finì di vestirsi con la divisa della sua Casata in perfetto ordine e la borsa coi libri sulla spalla destra, e si avviò fuori dal proprio dormitorio dopo aver fatto un cenno di saluto frettoloso a Kayleen.

[Ufficio della Vice Preside - ore 8.44]


Elisabeth-chan, aspettami!

Era riuscita ad intravedere la figura della Serpina appena un secondo prima che questa, probabilmente ricevuto il permesso di entrare da Monique, mettesse piede nel suo ufficio, segno che evidentemente non l'aveva sentita: Miyabi accelerò dunque il passo e in pochi secondi si ritrovò di fronte alla porta, ancora nascosta alla visuale della Vice Preside, mentre Elisabeth la salutava educatamente.
Prese un bel respiro, annuì appena e si fece avanti con un sorriso educato sulle labbra.

Buongiorno Vice Preside Vireau.
Ciao Elisabeth.


Disse la Grifetta, salutando prima il suo superiore e poi l'amica, stando ben attenta a non usare vezzeggiativi orientali che avrebbero potuto infastidire la donna. Mise le mani dietro alla schiena e rimase lì, bella dritta ed un po' in ansia, in attesa di sentirsi spiegare il motivo di quella convocazione.
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