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Quest n°4: Il Labirinto del Fauno

Svolgimento delle Quest

Messaggioda Jorge » 24/07/2012, 22:25

Con quel suo modo di fare scostante e scocciato che sapeva molto di bulletto di periferia, Jorge non si era presentato nel migliore dei modi ai suoi compagni di (s)ventura e la cosa, per il momento, non gli pesava più di tanto. Non gli interessava essere amico di tutti, perché non credeva che la quantità fosse da preferire alla qualità e soprattutto i suoi “amici di strada” a Lisbona gli aveva insegnato stravolgere il proprio modo di essere solo per piacere a qualcuno era segno di debolezza. E poi pur essendo se stesso, con tutti i pregi e i numerosi difetti, non aveva trascorso l’anno appena passato in completa solitudine e questo era per lui un indicatore che tanto sbagliato il suo comportamento non doveva essere. Con le manine in tasca, di cui una che ancora impugnava la bacchetta, Jorge spostava il peso da un piede all’altro e lo sguardo dal gruppetto al centro del labirinto, come se quella torre bianca lo avesse ipnotizzato in un qualche modo.


E' un piacere conoscervi!
Mi chiamo Ethan, sono Grifondoro, non ci siamo visti molto perché ho avuto problemini a casa e quindi sono stato fuori da scuola tanto tanto... Spero che l'anno prossimo potrò passare più tempo con tutti, siete stati tutti promossi vero?


La presentazione di Ethan Travis riuscì ad attirare un pochino la sua attenzione, non tanto per la sua altezza fuori dalla norma per un ragazzino di undici anni, ma per la Casata di appartenenza.

Il Guardiano non poteva svegliare Kayleen o Miyabi al posto di questo gigante?

Si chiese il Delfino, preferendo, come ovvio, la compagnia delle due amichette a quella di un perfetto sconosciuto.

Perché semplicemente per il momento non ci concentriamo per andare ad incontrare questo tipo curioso e faremo delle strategie soltanto dopo averlo conosciuto?
Potrebbe essere gentile, giocoso oppure serio e pericoloso, ma insieme di sicuro ognuno di noi starà più tranquillo, l'unione fa la forza, andrà tutto bene se andiamo d'accordo!


Sicuramente è lui l’amichetto speciale di visino di pesca.

Decise tra sé il portoghese, osservando con uno sguardo diverso il Grifondoro che, a discapito della sua Casata di appartenenza, sembrava essere più posato e riflessivo di Lingua Argentata e dell’altra sconosciuta, caratteristiche queste che di sicuro Miyabi apprezzava molto più di altre. Avendo solo undici anni e interesse praticamente pari a zero per le ragazzine in quanto tali, quel pensiero non suscitò gelosia in Jorge ma solo una scintilla di speranza di avere, in mezzo a quel gruppetto così bellicoso, un altro alleato per la tolleranza, insieme a Caroline Priscilla. Per adesso aveva escluso Peter, che a suo parere si era dimostrato fin troppo pianificatore: va bene non buttarsi nel labirinto a occhi chiusi, cosa che per inciso lui avrebbe fatto tranquillamente se fosse stato da solo, ma neanche starsene fermi lì a organizzare, controllare e altre cose noiose anche se importanti che erano così tipiche dei Corvi.

Volete qualcosa prima di avviarci?
Sono tutte cose buone, lo giuro!
... Oh e comunque io ho con me solo la bacchetta e nient'altro, a parte questo pallone che nel caso al guardiano vada una partita!



Alla parola cibo, lo stomaco di Jorge, come al suo solito, si fece sentire, fortunatamente solo dal suo padroncino.

Hummm… se ti avanza qualcosa volentieri…

Avrebbe risposto quindi alla proposta di Ethan, cercando di contenere il proprio entusiasmo aspettando che fosse il ragazzo a porgergli qualcosa e non tendendo la mano verso di lui. Una volta ottenuta la sua porzione di dolci, Jorge si sarebbe messo a mangiarli lentamente, riprendendo a spostare lo sguardo con fare nervoso dagli altri ragazzini all’ingresso del labirinto.

Dunque. Per quanto mi riguarda, non so cosa abbia in mente il Guardiano, quindi credo che essere previdenti sia il minimo.

Previdenti? Io direi paranoici…

Pensò il Delfino, scuotendo la testa con fare irritato: tutte quelle chiacchiere da bar non servivano ad altro che a rallentarli e a quanto sembrava non erano neanche giunti a termine.

Elisabeth, quell'arco è stupendo! Immagino sia molto antico. Io ho portato delle pozioni curative e un pugnale. Come l'arco di Elisabeth, ha delle capacità magiche e so usare solo una parte di esse. Una sola precisazione. Posso usarlo solo io. E' un tipetto molto capriccioso!

Ma chi te lo tocca… - sbuffò irritato per tutto quell’inutile sfoggio di armi – Ora se le bambine purosangue hanno finito di esibire i loro giocattoli magici, che ne dite di …

La sua proposta di avviarsi venne interrotta dalla stessa voce che lo aveva svegliato: il Guardiano aveva un’altra filastrocca per loro, un altro pezzo per il puzzle che dovevano risolvere.

Se siete dei maghi fatevi onore,
la vostra bacchetta è l'arma migliore
Per le prove che presto dovrete affrontare
e il tesoro da me farvi consegnare
Niente archi, pozioni e pugnali,
dovrete soltanto seguire i segnali
Usare il cervello, far lavorare la mente
è questo che cerco nel mago che sente
Ed il mio richiamo si appresta a seguire
cosicché di fronte a voi possa comparire
Del tesoro il Guardiano, fidato e leale
che or vi da' una lezione senza eguale!


Se avesse avuto delle armi con sé, probabilmente si sarebbe sentito chiamato in causa e anche un po’ in colpa per quella sorta di rimprovero, ma lui aveva, per così dire, la coscienza pulita, così tutta la sua attenzione fu calamitata da quelle che per lui erano informazioni importanti: per ottenere il tesoro non avrebbero dovuto superare delle prove fisiche ma bensì intellettuali. Questa notizia riabilitò ai suoi occhi immediatamente la presenza di Peter che, in quanto Corvonero, di sicuro ne avrebbe saputo più di lui che, per quanto i risultati scolastici si erano dimostrati eccellenti, non era poi questo grande studioso. Alle proteste di JaneYue e a quelle che eventualmente avrebbe sollevato Elisabeth una volta scoperto che il suo arco era sparito, rispose con un ghigno furbetto e anche un po’ compiaciuto.

D'accordo...abbiamo capito che il Guardiano non vuole che portiamo cose strane nel suo Labirinto...e che dovremo misurarci con le sue prove solo grazie alle nostre bacchette e al nostro ingegno...non so voi ma non credo di avere abbondanza nè di uno nè dell'altro. Però sono convinta che tu invece saresti in grado di darci una mano! In fondo sei un Corvonero. Avanti cervellone! Facci vedere cosa sai fare!

Alle parole di Cappie, Jorge si voltò rapido verso la tassetta con gli occhietti ben aperti e un’espressione sbigottita: gli aveva appena letto nella mente? Sapeva che era possibile, ma non credeva che la ragazzina, per quanto brava e con un genitore mago, ne fosse capace. Forse più semplicemente anche lei si era limitata a fare un’associazione logica- ingegno uguale Corvonero – e questo la rendeva sempre più simpatica ai suoi occhi di bimbo.

Cos’è? Che è successo?

Esclamò Jorge tra il preoccupato e l’eccitato in risposta all’espressione imbambolata che era comparsa sul viso di Cappie, voltandosi di scatto verso l’ingresso del Labirinto.

Per le mutande di Morgana… una fata dei boschi…

Si lasciò sfuggire il ragazzino, avvicinandosi istintivamente a quella stupenda creatura, una mano stesa in avanti con il chiaro intento di potersi avvicinare abbastanza da accarezzarla: chissà se la driade glielo avrebbe permesso.

Buonasera, giovani maghi e streghe.
Il mio nome è Alfea, la driade custode dell'entrata del Labirinto: ditemi, Prescelti, qual è il numero delle prove che volete affrontare?


Numero? Quale numero? E quando mai il Guardiano aveva specificato quante dovevano essere? (d20/ 3 + Elaborazione 1 = 4 ) Per Jorge la domanda che la driade aveva posto loro non aveva alcun significato, probabilmente era stato troppo impegnato a chiedersi perché qualcuno si era infilato di nuovo nei suoi sogni per porre la dovuta attenzione alle parole della prima filastrocca.

Avete solo un minuto di tempo per decidere, dopodiché tu mi dirai qual è la vostra decisione.
Ricordate bene, bambini, in base al numero scelto il tesoro potrà cambiare...


Jorge seguì con lo sguardo il dito della creatura e non rimase per nulla sorpreso nel constatare che tra tutti loro, come portavoce, avesse scelto il Corvetto, sperando che avesse più memoria di lui.

Molto bene! Qualcuno ha un'idea su quale numero sarebbe meglio scegliere?

Non saprei. Se non sbaglio il Guardiano disse qualcosa a proposito nella prima filastrocca ma al momento non ricordo…

La risposta di Jane lo rincuorò non poco, almeno non era l’unico lì in mezzo a non aver colto tutti i dettagli dell’invito che il Guardiano aveva fatto loro. Ammettere però in maniera così chiara la propria ignoranza non era proprio nel carattere del Delfino che si limitò a far vagare lo sguardo ovunque tranne che sui visi dei suoi compagni, facendo finta di contemplare le farfalle che volteggiavano intorno alla driade. Ma appunto il suo era solo un diversivo e quindi non fece caso (D20/9 + Riflessi 2 = 10) a quanto fossero né che quei piccoli esserini potevano essere un indizio.


Io sceglierei o sette o nove prove. Credo che cinque siano troppo poche e poi, forse, più alto è il numero maggiori saranno i premi!

Le parole di Cappie attirarono l’attenzione di Jorge che, voltandosi verso di lei, le rivolse un enorme sorriso di gratitudine: ora anche lui poteva dare il suo contributo alla decisione.

Mmh.. Io direi 7. 9 sono troppe, 5 poche. Una via di mezzo, secondo me.

Ascoltò le proposte delle due ragazzine, picchiettando a terra con il piede destro, un vezzo che aveva e che indicava che stava riflettendo a fondo. Il dilemma era profondo, a suo parere, e se non volevano deludere di nuovo il Guardiano avrebbero dovuto scegliere usando la testa e non l’istinto, per dimostrargli che sapevano far lavorare la mente.

Io istintivamente sceglierei nove perché così forse il tesoro sarà più grande – iniziò a ragionare ad alta voce, dando per scontato che la grandezza del tesoro fosse direttamente proporzionale al numero delle prove scelte – Però mi dimostrerei ingordo… Se invece scegliamo cinque è come se sminuissimo le nostre capacità o come se non dessimo al Guardiano e al suo tesoro il giusto peso. Quindi forse è meglio scegliere sette…

Concluse alla fine finendo per dimostrarsi d’accordo con JaneYue: un evento che difficilmente si sarebbe potuto ripetere.
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Messaggioda Peter » 31/07/2012, 9:51

E' un piacere conoscervi!
Mi chiamo Ethan, sono Grifondoro, non ci siamo visti molto perché ho avuto problemini a casa e quindi sono stato fuori da scuola tanto tanto... Spero che l'anno prossimo potrò passare più tempo con tutti, siete stati tutti promossi vero?


Osservò Ethan, mostrandogli un enorme sorrisone a quella domanda, strinse la sua mano ed annuì velocemente...

Si! Almeno io! Piacere di conoscerti!

Perché semplicemente per il momento non ci concentriamo per andare ad incontrare questo tipo curioso e faremo delle strategie soltanto dopo averlo conosciuto?
Potrebbe essere gentile, giocoso oppure serio e pericoloso, ma insieme di sicuro ognuno di noi starà più tranquillo, l'unione fa la forza, andrà tutto bene se andiamo d'accordo!
Volete qualcosa prima di avviarci?
Sono tutte cose buone, lo giuro!
... Oh e comunque io ho con me solo la bacchetta e nient'altro, a parte questo pallone che nel caso al guardiano vada una partita!

Continuò ad ascoltare le parole del lampione, fece scivolare la lingua sul labbro inferiore, annuendo alle sue parole...

Oh! grazie Ethan...mi andava proprio! Bravo hai fatto bene! una partita è sempre divertente!

Rimase in silenzio ascoltando tutte le voci, chinò la testa di lato cercando di carpire informazioni utili a parte il nome di tutti quei bambini...non aprì bocca se non per mostrare stupore nel vedere quell'arco e quel pugnale...

ma...ma...ma...ma...Fantastico!... E come funziona? A voce? Oppure a pensiero? Oppure...non lo so! Ma parla? Ti risponde? Che forza!

strinse i pugni mostrando una vivida e ed alquanto grande curiosità verso quel mezzo...anche se...qualcun'altro non era dello stesso parere...

Se siete dei maghi fatevi onore,
la vostra bacchetta è l'arma migliore
Per le prove che presto dovrete affrontare
e il tesoro da me farvi consegnare
Niente archi, pozioni e pugnali,
dovrete soltanto seguire i segnali
Usare il cervello, far lavorare la mente
è questo che cerco nel mago che sente
Ed il mio richiamo si appresta a seguire
cosicché di fronte a voi possa comparire
Del tesoro il Guardiano, fidato e leale
che or vi da' una lezione senza eguale!


Lo sguardo del corvetto si perse nel buio del labirinto, ascoltando avidamente quelle parole, fece spallucce un po deluso da non poter vedere in azione quell'arma...

D'accordo...abbiamo capito che il Guardiano non vuole che portiamo cose strane nel suo Labirinto...e che dovremo misurarci con le sue prove solo grazie alle nostre bacchette e al nostro ingegno...non so voi ma non credo di avere abbondanza nè di uno nè dell'altro. Però sono convinta che tu invece saresti in grado di darci una mano! In fondo sei un Corvonero. Avanti cervellone! Facci vedere cosa sai fare!

Si girò verso Cappie, sgranando un attimo gli occhi, il dito indice si mosse lentamente verso il suo petto, indicandosi...lui doveva essere il cervellone? Fece un respiro profondo prima di prender fiato e parlare...

Io? Mah...non credo...

Disse poi verso la tassetta con aria tranquilla, di chi non è molto convinto. Si girò verso Jorge al suo - Per le mutande di Morgana… una fata dei boschi… - Ed anche lui fece lo stesso, rimanendo impalato nella stessa posizione per diversi minuti...non parlava...

una...fata dei boschi...non ci posso credere! Davvero fantastico! Quante cose che potrò vedere qui!

pensò mentre la creatura cominciò a parlare verso di loro con voce calma e tranquilla...

Buonasera, giovani maghi e streghe.
Il mio nome è Alfea, la driade custode dell'entrata del Labirinto: ditemi, Prescelti, qual è il numero delle prove che volete affrontare? -
Avete solo un minuto di tempo per decidere, dopodiché tu mi dirai qual è la vostra decisione.
Ricordate bene, bambini, in base al numero scelto il tesoro potrà cambiare...


Io? Perché proprio io? Però... Alfea mi ha scelto! Che onore! Questa si che non me la dimenticherò mai!

Non riuscì a pensare a niente altro, e non si ricordò della parte della filastrocca che parlava delle prove (d20 + elaborazione= 1+ 4= 5) ma le parole dei suoi amici lo fecero tornare in sé, chiuse ripetutamente gli occhi cercando di riorganizzare le idee. Si umettò le labbra annuendo alle parole di Cappie, di JaneYue e di Jorge...

Allora...vediamo...

Cominciò a dire mentre guardò intorno a lui i bambini presenti davanti all' entrata del labirinto...contò bene...

uno...due...tre...quattro...cinque... e con me sei!

Beh almeno sapeva contare fino a sei, che era già qualcosa! Deglutì sonoramente tornando a guardare la Driade...fece un passo in avanti ma, prima di parlare alla Fata dei boschi si girò un'ultima volta verso i ragazzi, fece spallucce e tornò ad osservare la figlia della natura...

Alfea...noi siamo in sei...quindi preferisco che le prove siano sette...ognuno di noi è bravo in qualche cosa quindi non possiamo che aiutarci a vicenda per andare a avanti...cinque per me sono poche...e nove forse un po' troppe...

Cominciò a dire verso di lei, fortuna che le parole di JaneYue gli fecero ricordare almeno quante erano le prove. Ripensò alle parole che aveva detto qualche secondo fa, si morse per un attimo il labbro inferiore, forse per un secondo di esitazione nella sua risposta...un altro secondo di silenziosa riflessione...chiuse gli occhi e inspirò...

Si...Alfea puoi dire al guardiano del labirinto...che le prove che affronteremo saranno sette!

Aveva deciso, non sapeva se aveva fatto bene nel scegliere proprio quel numero, rimanendo lì fermo, davanti ai ragazzi, le mani che scivolarono nelle tasche, attendendo una risposta dalla Driade, o da guardiano stesso...

Spoiler:
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Messaggioda Ethan Travis » 11/08/2012, 15:53

Adesso che la situazione si era leggermente stabilizzata, Ethan poteva andare ad osservare meglio tutti gli altri bambini presenti per cercare di inquadrarli nella giusta ottica. Non voleva assolutamente fare preferenze, non era tipo, ma se non altro dopo tutto quel tempo passato lontano da scuola, gli dispiaceva non fissare bene alla mente i volti di persone nuove, potenziali amici per il percorso di studi, sopratutto dopo aver capito che bene o male tutti erano stati promossi al secondo anno, come lui del resto.
Peter lo aveva già intravisto nei corridoi nei mesi precedenti, un bambino molto curioso e con la smania per andare in biblioteca ogni volta che veniva nominata una parola, un incantesimo o un processo di pozioni nuovo.
Caroline Priscilla appariva come una bambina solare, posata, molto golosa ed estroversa, oltre al fatto che possedeva dei capelli davvero molto lisci, quasi quanto quelli di Miyabi, seppur più chiari del classico nero pece della giapponesina sua amica di casata.
Elisabeth, la bambina bionda, quella con l'arco per intenderci, dimostrava uno spiccato senso di propensione al comando, non che a lui interessasse qualcosa, ma faceva piacere sapere che c'era un individuo capace di saper infondere organizzazione al gruppo.
Sguardo vispo e serioso, ma non di quelli che fanno paura.
JaneYue Caine, così si era chiamata quella piccola bambina che sembrava appartenere alla stessa razza dell'amica Stevens, già solo per quello Ethan le rivolse un sorriso molto contento e sincero.
Anche a lei scomparvero i propri oggetti offensivi poco prima di ascoltare ancora una volta la voce del Guardiano, infatti Travis se ne dispiacque molto, ma evidentemente erano vietate cose di quel genere; menomale che il suo pallone era ancora al suo posto, tra le sue mani!

Capperi, deve essere forte questo Guardiano se ha fatto scomparire un oggetto così raro come l'arco di Elisabeth da una distanza così ampia...

Per concludere Jorge, un bambino che di sorrisi ne aveva dispensati davvero pochissimi, chissà per quale motivo poi. Ricordò le parole dell'amica giapponese quando gli aveva parlato proprio di un nuovo amico che gli pareva proprio essere lui, ma nell'insicurezza non si azzardò a parlare riguardo quella faccenda.

Se siete dei maghi fatevi onore,
la vostra bacchetta è l'arma migliore
Per le prove che presto dovrete affrontare
e il tesoro da me farvi consegnare
Niente archi, pozioni e pugnali,
dovrete soltanto seguire i segnali
Usare il cervello, far lavorare la mente
è questo che cerco nel mago che sente
Ed il mio richiamo si appresta a seguire
cosicché di fronte a voi possa comparire
Del tesoro il Guardiano, fidato e leale
che or vi da' una lezione senza eguale!


Adesso però forse era arrivato anche il momento per soffermarsi sulle parole udite prima dal Guardiano riferendosi al fattore "armi" e al fattore "lezione senza eguale" che forse era quella che lo stava facendo riflettere di più.
A quanto pareva questa creatura misteriosa voleva farli riflettere su qualcosa, volendo insegnare loro dei valori o dei consigli, quindi senza ombra di dubbio doveva trattarsi di una persona tendenzialmente saggia.
Ethan si sentiva molto affascinato dall'intera faccenda, tanto da rimanere indietro, figurando come ultimo del gruppo mentre avanzavano per quel giardino, osservando tutto quanto con estrema attenzione, affascinato, con gli occhi luminosi che ad intervalli brevi si spostavano sulla luna che irridente faceva risultare il cielo poetico e magico allo stesso tempo.
Non dovettero comunque camminare molto prima di raggiungere una zona nuova dove un'altra creatura fantastica ed enigmatica li attendeva ansiosa di sottoporre loro un piccolo quesito, probabilmente fondamentale per l'avanzamento in quella prova del Guardiano.

Buonasera, giovani maghi e streghe.

Buonasera bella signorina pianta!

Il mio nome è Alfea, la driade custode dell'entrata del Labirinto: ditemi, Prescelti, qual è il numero delle prove che volete affrontare?

Numero? Ah forse intende se ne vogliamo cinque, sette o nove?

Spoiler:
Tiro del dado da 20= 9 + Elaborazione= 2, Totale= 11


Che nome strano, te lo ha dato il Guardiano?
Io sono Ethan, piacere!
Ti andrebbe di diventare amici?
Che belli che sono i fiori e le farfalle che ti sono intorno, vivi qui da molto?


Si, ricordava abbastanza bene quella parte della filastrocca sentita nella sua mente poco prima di giungere lì, peccato invece che la troppa emozione per la bellezza di quel luogo e di quella creatura gli impedirono di concentrarsi abbastanza da osservare il numero delle farfalle che volteggiavano intorno alla Driade che per altro adesso attendeva soltanto di ascoltare le loro risposte.
Nonostante tutto comunque, Travis non vide perché non poteva cercare di conoscere meglio quella creatura e catturare la sua attenzione; per lui Alfea non era soltanto una guida ma anche una potenziale nuova amica.
Nel frattempo alcuni bambini iniziarono a dare la loro versione della soluzione all'ipotetico enigma, ma quello che lo infastidì maggiormente fu che, anche se deciso come loro portavoce, Peter non ascoltò minimamente il suo parere e quello di Elisabeth, decidendo immediatamente rischiando di dire la cosa sbagliata per non aver sentito anche le idee sue e della Serpeverde.

Io sceglierei o sette o nove prove. Credo che cinque siano troppo poche e poi, forse, più alto è il numero maggiori saranno i premi!

Mmh.. Io direi 7. 9 sono troppe, 5 poche. Una via di mezzo, secondo me.

Io istintivamente sceglierei nove perché così forse il tesoro sarà più grande.
Però mi dimostrerei ingordo… Se invece scegliamo cinque è come se sminuissimo le nostre capacità o come se non dessimo al Guardiano e al suo tesoro il giusto peso.
Quindi forse è meglio scegliere sette…


Uno... Due... Tre... Quattro... Cinque... E con me sei!
Alfea... Noi siamo in sei... quindi preferisco che le prove siano sette... Ognuno di noi è bravo in qualche cosa quindi non possiamo che aiutarci a vicenda per andare a avanti... Cinque per me sono poche... E nove forse un po' troppe...
Si... Alfea puoi dire al guardiano del labirinto... Che le prove che affronteremo saranno sette!


E' una buona pensata Peter, lo ammetto, però sei cattivo, perché non aspetti che parliamo anche io ed Elly?
Oh, scusami Elisabeth, posso chiamarti così?


Voltandosi un secondo verso la bambina per cercare il suo permesso, tornando poi di nuovo sul Corvonero.

Comunque, stavo dicendo, va bene che sei stato nominato quello che parla per tutto il gruppo ma anche Hermione, pur essendo stata la più intelligente del trio, ascoltava prima Harry e Ron prima di prendere una decisione!
Io in ogni caso direi cinque prove, non tanto perché non sono coraggioso, anzi, vorrei dimostrare il mio e il nostro valore, però Alfea si scrive con cinque lettere e quindi... Beh, non lo so, magari è un indizio!


Spoiler:
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Ethan Travis
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Messaggioda Elisabeth » 12/08/2012, 15:41

Elisabeth una volta giunta all’ingresso del boschetto fu molto felice di vedere Cappie ed a quanto pareva anche la tassina sembrava altrettanto felice di vederla

Ellie! Anche tu qui! Sono felice di vederti! Io e Jorge ci siamo incontrati poco dopo l’uscita dalla scuola!

Ciao Cappie, anch’io sono felice di rivederti

disse la serpina, notando che l’amica indossava ancora il pigiamino e rimpiangendo il letto che aveva lasciato in dormitorio e proprio in quel momento Alvares disse qualcosa riguardante il modo in cui Elisabeth si era vestita

Ok scusa Cappie … almeno tu non sei vestita come la protagonista di un film di serie Z babbano … Lingua Argentata, pensavo avessi più gusto …

Elisabeth incrociò le braccia sul petto e fissando il delfino non riuscì a trattenersi e rispose a tono

Ti avviso Alvares non è serata, non credo che tu sia la persona più indicata per criticare il mio modo di vestire

disse la bimba fissando gli abiti del bambino e storcendo leggermente il nasino, quella era la peggior serata che Elisabeth potesse aspettarsi, venire svegliata da una stupida filastrocca e poi ritrovarsi fra i piedi quel delfino insolente, la sua pazienza era già arrivata al limite e presto molto presto sarebbe arrivata al limite ed il brutto carattere della bimba sarebbe venuto a galla violentemente

Oh ma … cos’è quello!

disse Cappie indicando qualcosa, la piccola si voltò e vide una torre bianca al centro di un labirinto, così la bimba pensò

Ottimo, allora il labirinto esiste non è una delle tante leggende della scuola, ora voglio vedere in faccia il guardiano e chiedergli perchè si diverte a tormentare i bambini con quella maledetta filastrocca

Un attimo dopo iniziarono le presentazioni, nonostante i bambini avessero frequentato Hogwarts per un anno intero e si fossero incontrati a lezione non sapevano in alcuni casi i nomi gli uni degli altri, dopo le presentazioni fu la volta dell’armamentario che i bambini si erano portati dietro.

Elisabeth oltre alla bacchetta era arrivata con un bell’arco, Peter sembrava attratto da quell’oggetto

ma...ma...ma...ma...Fantastico!... E come funziona? A voce? Oppure a pensiero? Oppure...non lo so! Ma parla? Ti risponde? Che forza!

Peter calmati, per la verità ho qualche problema ad utilizzarlo a dovere, sto ancora imparando, per ora penso intensamente all’oggetto che voglio far apparire ed un attimo prima di scoccare la freccia pronuncio il nome dell’oggetto … comunque io mi diverto di più ad usarlo per fare il tiro a segno, se vuoi un pomeriggio possiamo utilizzarlo entrambi, ho scoperto che se lo utilizzo come un semplice arco chiunque può impugnarlo

disse la bimba sorridendo al corvetto, intanto Cappie alla vista dell’arco chiese alla serpina

Ellie … intendi dire che dobbiamo combattere contro il Guardiano? Io non credo sia cattivo … anzi .. non voglio combattere contro di lui, voglio solo incontrarlo!

Ad essere sincera Cappie, io spero con tutto il cuore di non dover utilizzare l’arco, non sono capace di far apparire cose strane, ma, possiamo sempre utilizzarlo per spaventare qualche aggressore, non credo che arriveremo facilmente al guardiano ed avere qualche arma extra che ci possa dare una mano non credo sia tanto male – la piccola aveva utilizzato intenzionalmente il plurale, voleva far capire all’amica e da tutti i presenti che lei voleva utilizzare quell’oggetto a beneficio di tutti e non solo suo – Comunque credo sia meglio essere previdenti visto che non sappiamo niente del labirinto e del suo guardiano non credi?

disse la serpina, mentre Alvares si sentiva autorizzato ad aggiungere la sua sull’arco della bimba

Un arco? Pensi che il Guardiano voglia sottoporci a delle prove tipo Olimpiadi? O vuoi portarti a casa un trofeo di caccia? Non ti facevo così violenta Lingua Argentata … Fammi un favore, se decidi di uccidere il Guardiano fallo solo dopo che sono uscito dal labirinto che di passare rinchiuso altri 100 anni non ne ho voglia

Si può sapere perché ti devi sempre immischiare, non mi importa niente di queste Olimpiadi e tanto meno di qualche trofeo, queste sono baggianate per voi babbani non per i purosangue. – disse la serpina, più irritata del normale e sottolineando senza volerlo realmente la differenza fra lei ed il bambino – Ma l’idea di lasciarti insieme al Guardiano, mi attira molto, non ci avevo proprio pensato, sono sicura che se tu sparissi moltissime persone mi ringrazierebbero per averle liberate dalla tua presenza.

disse la serpina pensando seriamente all’eventualità di lasciare il delfino con il Guardiano, intanto Cappie aveva ripreso a parlare

In ogni caso non credo di potervi essere molto utile. Ho portato solo la mia bacchetta … e la mia presenza!

Elisabeth sorrise alle parole dell’amica

Non so come la pensino gli altri, ma, a me la tua presenza e la tua bacchetta bastano

disse la bimba continuando a sorridere, mentre la tassina proseguiva a parlare

Però sono convinta anche io che il gioco di squadra sarà il nostro punto forte! Cerchiamo di restare uniti e di non litigare fra di noi, tu e Jorge in primis e vedrete che usciremo tutti quanti da questa avventura pienamene soddisfatti!

Elisabeth nel sentire nominare il delfino alzò un sopracciglio ed il suo sorriso sparì, quel ragazzino aveva il potere di irritarla con la sua sola presenza e doverci andare d’accordo sarebbe stata un’impresa anche per il più paziente degli uomini figuriamoci per una bambina di soli undici anni

Cappie mi devi spiegare cos’è questa smania che ti è venuta che non vuoi che litighi con Alvares? Ma, comunque se può farti piacere posso provare a non litigarci per un po’, ma, non ti prometto niente.

Subito dopo la risposta della serpina arrivò quella del delfino

Posso promettere che proverò ad andare d’accordo con chiunque avanzi proposte logiche e non potenzialmente pericolose e che non cerchi di darmi ordini

Elisabeth guardò JaneYue se la bimba avesse potuto leggerle nel pensiero avrebbe capito che quello sguardo voleva dire semplicemente – E’ un babbano, bisogna avere pazienza – intanto lo sproloquio del bambino stava proseguendo

Che cosa ho con me? Una bomba a mano, un kalasnikov e qualche razzo di segnalazione … Ma che domande sono? Mica sono un veterano che parte per la guerra … ma un undicenne che scorrazza nel boschetto della scuola dopo il coprifuoco … è già tanto che mi sono vestito quindi oltre alla bacchetta e a qualche residuo scolastico in borsa non ho nulla

Questa volta fu la serpina a sentire il bisogno di aggiungere qualcosa

Alvares invece di farci perdere dieci minuti preziosi, ti costava tanto dirci cosa ti sei portato dietro? Vediamo tutti con che risultati ti sei vestito, almeno abbi il buon gusto di non criticare gli altri e controlla bene come ti conci, prima di aprire bocca

disse Elisabeth stuzzicando il bambino, se quel ragazzino si sentiva autorizzato a fare le sue battute, la bimba si sentiva più che autorizzata a rispondere per le rime, lei una purosangue non si sarebbe fatta mettere i piedi in testa da nessun ragazzino babbano.

L’ultimo a parlare fu Ethan Trevis

Perchè semplicemente per il momento non ci concentriamo per andare ad incontrare questo tipo curioso e faremo delle strategie soltanto dopo averlo conosciuto?
Potrebbe essere gentile, giocoso oppure serio e pericoloso, ma insieme di sicuro ognuno di noi starà più tranquillo, l’unione fa la forza, andrà tutto bene se andiamo d’accordo!


Elisabeth fissò il Grifondoro, non poteva credere alle parole che aveva sentito, voleva entrare nel labirinto senza nemmeno sapere quali oggetti avevano a loro disposizione, va bene essere coraggiosi, ma, un minimo di cervello bisognava pur sempre utilizzarlo se si voleva arrivare al Guardiano, intanto Ethan iniziò ad offrire dei dolcetti

Volete qualcosa prima di avviarci?
Sono tutte cose buone, lo giuro!
… Oh e comunque io ho con me solo la bacchetta e nient’altro, a parte questo pallone che nel caso al guardiano vada una partita!


La maggioranza dei bambini accettò i dolcetti, mentre lo sguardo di Elisabeth passò immediatamente dai dolci allo strano pallone che il bambino aveva con se, così incuriosita da quello strano oggetto chiese informazioni al piccolo grifo

Ethan, ma, che tipo di pallone è quello che hai sotto braccio? Prima parlavi di fare una partita, immagino utilizzando quella strana palla, ma che tipo di gioco puoi farci?

chiese la piccola memore delle parole del bambino, intanto JaneYue stava iniziando a parlare

Dunque … Per quanto mi riguarda, non so cosa abbia in mente il Guardiano, quindi credo che essere previdenti sia il minimo. Elisabeth, quell’arco è stupendo! Immagino sia molto antico

Merlino ti ringrazio qualcuno che usa il cervello – pensò la piccola sorridendo all’amica – Per la verità Jane non so se è un arco antico, so solo che appartiene alla famiglia della mamma da diverse generazioni.

Chissà perché Alvares sentiva sempre il bisogno di aggiungere qualcosa a quello che veniva detto

Ma chi te lo tocca … Ora se le bambine purosangue hanno finito di esibire i loro giocattoli magici, che ne dite di …

In quel momento Elisabeth sentì l’impulso di rispondere per le rime al bambino

Le bambine purosangue fanno quello che vogliono ed un bulletto babbano dovrebbe chiudere la bocca a fare silenzio invece di infastidirle.

disse la bimba furiosa, intanto nell’aria una nuova filastrocca veniva intonata

Se siete dei maghi fatevi onore,
la vostra bacchetta è l'arma migliore
Per le prove che presto dovrete affrontare
e il tesoro da me farvi consegnare
Niente archi, pozioni e pugnali,
dovrete soltanto seguire i segnali
Usare il cervello, far lavorare la mente
è questo che cerco nel mago che sente
Ed il mio richiamo si appresta a seguire
cosicché di fronte a voi possa comparire
Del tesoro il Guardiano, fidato e leale
che or vi da' una lezione senza eguale!


Appena la filastrocca cessò Elisabeth vide sparire il suo arco – Non ci posso credere, prima mi tocca sopportare Alvares ed ora il Guardiano fa sparire il mio arco – pensò la bimba furiosa, mentre gli altri bambini vedevano che a quella perdita non aveva battuto ciglio, con o senza arco lei avrebbe trovato il modo di aiutare i suoi amici se fossero stati più o meno in pericolo, così quando notò che Cappie la stava fissando alzò le spalle e fece un sorriso e l’occhiolino alla bimba, e poco prima di sentire la voce della concasata la piccola si voltò verso la bimba, se il suo arco era svanito voleva dire che anche il pugnale aveva fatto lo stesso e di fatti un attimo dopo ci furono le proteste di JaneYue

Cosa??!! Ehi!

La serpina si avvicinò alla concasata e mettendole una manina sulla spalla per consolarle le disse

Dai Jane, giochiamo seguendo le regole del Guardiano, niente strumenti extra, solo le nostre menti e la nostra bacchetta, ricorda noi due siamo serpi e di certo l'astuzia non ci manca, riusciremo a sconfiggerlo ed a prenderci il suo tesoro.

Intanto Cappie aveva preso la parola

D’accordo … abbiamo capito che il Guardiano non vuole che portiamo cose strane nel suo Labirinto … e che dovremo misurarci con le sue prove solo grazie alle nostre bacchette e al nostro ingegno … non so voi ma non credo di avere abbastanza né di uno né dell’altro. Però sono convinta che tu invece saresti in grado di darci una mano! In fondo sei un Corvonero. Avanti cervellone! Facci vedere cosa sai fare!

Elisabeth si divertì un mondo nel sentire Cappie dire quelle parole a Peter, con il ragazzino leggermente imbarazzato

Io? Mah...non credo...

Subito dopo le parole di Cappie lo sguardo della serpina fu attratto da una bellissima signora apparsa dal nulla

Buonasera, giovani maghi e streghe.

Buonasera bella signorina pianta!

Il mio nome è Alfea, la driade custode dell’entrata del Labirinto: ditemi, Prescelti, qual è il numero delle prove che volete affrontare?

La piccola Elisabeth nonostante non riuscisse a togliere a smettere di fissare la Driade cercò di ricordare le parole della filastrocca che l'aveva svegliata [Lancio d20, risultato: 3 + Elaborazione 2 = 5], si concentrò per qualche minuto, ma, senza ottenere nessun risulatato - Forse qualcuno ricorderà ancora la filastrocca che ci ha portati fin qui - pensò la piccola infastidita, quella proprio non era serata.

La prima a parlare fu Caroline Priscilla

Molto bene! Qualcuno ha un’idea su quale numero sarebbe meglio scegliere?

chiese la tassina e la prima a rispondere fu JaneYue

Non saprei. Se non sbaglio il Guardiano disse qualcosa a proposito nella prima filastrocca ma al momento non ricordo …

Poco dopo Cappie diede il suo personalissimo parere a riguardo

Io sceglirei o sette o nove prove. Credo che cinque siano troppo poche e poi, forse, più alto è il numero maggiori saranno i premi!

seguita da JaneYue

Mmh .. Io direi 7. 9 sono troppe, 5 poche. Una via di mezzo, secondo me.

poi toccò ad Jorge

Io istintivamente sceglierei nove perché così forse il tesoro sarà più grande – Però mi dimostrerei ingordo … Se invece scegliamo cinque è come se sminuissimo le nostre capacità o come se non dessimo al Guardiano e al suo tesoro il giusto peso. Quindi forse è meglio scegliere sette …

Elisabeth fissò sconcertata il delfino e non riuscì a trattenere i suoi pensieri

Merlino, perchè Alvares deve sempre fare uno sproloquio quando deve rispondere a qualche domanda

Mentre Elisabeth pensava queste cose Peter inziò a parlare

Allora...vediamo... uno...due...tre...quattro...cinque... e con me sei!

Alfea...noi siamo in sei...quindi preferisco che le prove siano sette...ognuno di noi è bravo in qualche cosa quindi non possiamo che aiutarci a vicenda per andare avanti...cinque per me sono poche...e nove forse un po' troppe...


Dopo Peter, fu Ethan Travis a parlare

Numero? Ah forse intende se ne vogliamo cinque, sette o nove?
Che nome strano, te lo ha dato il Guardiano?
Io sono Ethan, piacere!
Ti andrebbe di diventare amici?
Che belli che sono i fiori e le farfalle che ti sono intorno, vivi qui da molto?


Avete solo un minuto di tempo per decidere, dopodiché tu mi dirai qual è la vostra decisione.
Ricordate bene, bambini, in base al numero scelto il tesoro potrà cambiare …


ed Elisabeth seguì con lo sguardo la persona indicata dalla Driade e vide che era stato scelto Peter come loro portavoce, il quale diede la sua risposta

Si...Alfea puoi dire al guardiano del labirinto...che le prove che affronteremo saranno sette!

Subito dopo la risposta di Peter, Ethan aggiunse qualcosa

E' una buona pensata Peter, lo ammetto, però sei cattivo, perché non aspetti che parliamo anche io ed Elly?
Oh, scusami Elisabeth, posso chiamarti così?


Elisabeth sorrise al bambino

Certo che puoi chiamarmi Elly Ethan, siamo amici ed è una cosa normale chiarmarsi con qualche diminutivo.

Subito dopo la risposta della serpina il Grifondoro aveva ripreso a parlare

Comunque, stavo dicendo, va bene che sei stato nominato quello che parla per tutto il gruppo ma anche Hermione, pur essendo stata la più intelligente del trio, ascoltava prima Harry e Ron prima di prendere una decisione!
Io in ogni caso direi cinque prove, non tanto perché non sono coraggioso, anzi, vorrei dimostrare il mio e il nostro valore, però Alfea si scrive con cinque lettere e quindi... Beh, non lo so, magari è un indizio!


Vedi Ethan non è un male che Peter abbia dato la sua risposta alla Driade senza aspettare la nostra decisione anch'io come te avrei optato per cinque prove, sono curiosa di vedere in volto il Guardiano e cinque mi sembrava il numero migliore per fare in fretta, ma, visto che non sarà così, ma, saranno sette le prove che affronteremo, mi consolo pensando che questa decisione l'abbiamo presa tutti insieme e sono sicura che se rimarremo uniti nelle nostre scelte riusciremo a sconfiggere il Guardiano ed ottenere il nostro premio.

disse la bimba seria e convinta delle parole che aveva appena pronunciato.

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Messaggioda Monique » 16/08/2012, 19:28

Un gruppo alquanto particolare ed abbastanza indeciso, ma d'altronde cosa ci si poteva aspettare da un gruppo di bambini che si erano improvvisati avventurieri? Alcuni sembravano andare particolarmente d'accordo, altri invece sembravano odiarsi cordialmente, ma c'era uno di loro, Ethan Travis, che pareva più interessato a fare amicizia con la Driade Alfea invece che a discutere sul numero di prove da dover affrontare all'interno del Labirinto.


Che nome strano, te lo ha dato il Guardiano?
Io sono Ethan, piacere!
Ti andrebbe di diventare amici?
Che belli che sono i fiori e le farfalle che ti sono intorno, vivi qui da molto?


Ciao Ethan.
Nessun Guardiano può darmi un nome, questo è compito della grande Madre Terra che mi ha creata molti secoli or sono.
Non conosco il significato di ciò che chiedi, ma poiché mi sembri un bambino simpatico e gentile voglio farti un dono.


Alfea alzò un braccio con eleganza ed agitò la mano un paio di volte verso l'alto: dalla punta delle sue dita scaturirono dei fasci di luce colorata, che andarono ad unirsi poco dopo per far nascere da essi una creatura di straordinaria bellezza.

Immagine


Lei è Bashir, la farfalla dell'arcobaleno.
E' un alleato prezioso, ma solo il tempo potrà rivelarti quali siano le sue vere capacità. Mi auguro apprezzerai questo regalo, e saprai farne buon uso.


Null'altro aggiunse la Driade, poiché anche volendo non c'era niente che potesse rivelare ad Ethan, almeno al momento.
Sarebbe stato meglio, comunque, concentrarsi sulla scelta che i sei dovevano prendere, e sulla decisione finale che sarebbe stata pronunciata da Peter, scelto da Alfea stessa come portavoce di tutto il gruppo.


Allora...vediamo...
Alfea...noi siamo in sei...quindi preferisco che le prove siano sette...ognuno di noi è bravo in qualche cosa quindi non possiamo che aiutarci a vicenda per andare a avanti...cinque per me sono poche...e nove forse un po' troppe...
Si...Alfea puoi dire al guardiano del labirinto...che le prove che affronteremo saranno sette!


Così sia, miei giovani maghi.
Che la forza, il coraggio e la purezza del cuore vi accompagnino sempre.


Con quelle ultime parole, la Driade scomparve sotto i loro occhi, come sospinta da un alito di vento che la fece dissolvere nell'aria per riportarla al suo sonno eterno dopo aver informato il Guardiano della scelta dei sei.
Un secondo alito di vento, subito dopo, sembrò sospingere i bambini verso l'entrata del Labirinto, in un tacito invito a proseguire quel viaggio ed addentrarsi finalmente all'interno del luogo magico e misterioso: se i giovani maghi e streghe l'avessero fatto - ed in fondo, che altra scelta potevano avere? - si sarebbero accorti quasi subito che l'erba di cui erano formate le mura del Labirinto si era richiusa alle loro spalle, bloccando quindi ogni possibile via di fuga.
Ora quindi non restava che andare avanti, no? E il primo bivio sarebbe presto arrivato di fronte a loro: quindi da che parte andare, destra o sinistra? Procedere tutti insieme per una sola direzione quindi, accettando la scelta della maggioranza, o dividersi in due gruppi e provare entrambe le vie per capire quale fosse la migliore?
Se tutti avessero ascoltato attentamente da entrambe le parti (Elaborazione: >11), inoltre, avrebbero potuto notare come, mentre da destra sembrava provenire il silenzio più assoluto, da sinistra una nenia, una melodia impossibile da identificare pareva giungere alle loro orecchie.
In ogni caso, in entrambe le direzioni il passaggio era talmente stretto che sarebbero stati costretti a procedere a fila indiana, perciò un'altra scelta si sarebbe palesata loro davanti: chi far andare per primo, chi nel mezzo e chi per ultimo? D'altronde, il Labirinto sarebbe potuto esser stato pieno di creature o trappole pericolose, scegliere chi far avanzare in testa alla fine era una decisione non da poco.
Scelte, scelte ed ancora scelte, quello sembrava essere il destino dei sei esploratori che si apprestavano a cominciare quel lungo ed avventuroso viaggio osservati dall'occhio vigile del Guardiano che, dall'alto della sua torretta bianca, si godeva lo spettacolo con un sorriso divertito e beffardo sul volto.


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Messaggioda Caroline Priscilla » 16/08/2012, 19:35

[Boschetto - Entrata Labirinto]


All'apparire della driade tutti rimasero senza parole nel vederla. Tutti tranne Ethan, la cui spontaneità lo aveva spinto a fare amicizia con Alfea.

Che nome strano, te lo ha dato il Guardiano?
Io sono Ethan, piacere!
Ti andrebbe di diventare amici?
Che belli che sono i fiori e le farfalle che ti sono intorno, vivi qui da molto?


Ciao Ethan.
Nessun Guardiano può darmi un nome, questo è compito della grande Madre Terra che mi ha creata molti secoli or sono.
Non conosco il significato di ciò che chiedi, ma poiché mi sembri un bambino simpatico e gentile voglio farti un dono.
Lei è Bashir, la farfalla dell'arcobaleno.
E' un alleato prezioso, ma solo il tempo potrà rivelarti quali siano le sue vere capacità. Mi auguro apprezzerai questo regalo, e saprai farne buon uso.


Cappie osservò con attenzione e meraviglia la driade creare quella splendida farfalla che ora apparteneva al piccolo Grifo. Non riusciva a credere della grande fortuna che gli era capitata, ma era tutt'altro dall'essere invidiosa: sperava solo che Ethan le avrebbe permesso di toccarla, se le fosse stato possibile, e di rivelarle di quali magiche capacità era dotata.

Ethan è bellissima! Alfea ti ha fatto davvero un dono straordinario! Pensa che meraviglia quando scoprirai di che cosa è capace! Oh muoio dalla curiosità! Ti prego, un giorno me lo mostrerai? chiese speranzosa, sperando di non essere stata troppo esuberante e ficcanaso come suo solito, qualità che la madre non faceva altro che rimproverarle fin da quando era nata.
La giovane strega sarebbe rimasta le ore a fissare Bashir, tuttavia si costrinse a scuotere la testa e a ritornare con i piedi ben piantati per terra, visto che tutti i presenti avrebbero dovuto prendere una decisione importante. Ascoltò attentamente le opinioni di tutti i ragazzini del gruppo, notando come la maggior parte di essi era propensa a scegliere sette prove. Lei sicuramente avrebbe preferito affrontarne nove, più per spirito di avventura che per altro. Le piaceva l'idea di misurarsi in ogni sorta di sfida insieme a quelli che considerava i suoi nuovi amici. Conosceva già Elisabeth e Jorge e li aveva trovati estremamente simpatici, anche se avevano il brutto difetto di bisticciare in continuazione. JaneYue le sembrava una ragazzina un po' schiva, ma che nascondeva un animo avventuroso proprio come il suo, difficilmente l'avrebbe trovata antipatica conoscendola meglio, ne era sicura. Ethan Travis aveva catturato il suo cuore, nonchè il suo stomaco, grazie alla gentilezza dimostrata nell'offrire loro tutti quei dolciumi. A quel pensiero, Cappie ricordò la sensazione del cioccolato che si scioglieva in bocca, mentre un enorme sorriso le spuntava sul volto. I suoi pensieri vennero scossi al parlare di Peter, a suo parere, il più controverso del gruppo.

Uno... Due... Tre... Quattro... Cinque... E con me sei!
Alfea... Noi siamo in sei... quindi preferisco che le prove siano sette... Ognuno di noi è bravo in qualche cosa quindi non possiamo che aiutarci a vicenda per andare a avanti... Cinque per me sono poche... E nove forse un po' troppe...
Si... Alfea puoi dire al guardiano del labirinto... Che le prove che affronteremo saranno sette!


Sembrava un bambino dotato di grande curiosità e intelligenza vivace, forse anche un po' insicuro delle sue capacità, ma aveva dimostrato una mancanza di rispetto nei confronti del Grifo e della sua amica Ellie, cosa che le dispiacque molto. Tuttavia non dovette aprire bocca, in quanto fu proprio Ethan a prendere la parola e far notare quel gesto sgarbato al giovane Corvonero.

E' una buona pensata Peter, lo ammetto, però sei cattivo, perché non aspetti che parliamo anche io ed Elly? Oh, scusami Elisabeth, posso chiamarti così? Comunque, stavo dicendo, va bene che sei stato nominato quello che parla per tutto il gruppo ma anche Hermione, pur essendo stata la più intelligente del trio, ascoltava prima Harry e Ron prima di prendere una decisione!

Vedi Ethan non è un male che Peter abbia dato la sua risposta alla Driade senza aspettare la nostra decisione anch'io come te avrei optato per cinque prove, sono curiosa di vedere in volto il Guardiano e cinque mi sembrava il numero migliore per fare in fretta, ma, visto che non sarà così, ma, saranno sette le prove che affronteremo, mi consolo pensando che questa decisione l'abbiamo presa tutti insieme e sono sicura che se rimarremo uniti nelle nostre scelte riusciremo a sconfiggere il Guardiano ed ottenere il nostro premio

Dai ragazzi, ormai quel che è fatto è fatto! Il nostro cervellone è stato un po' troppo precipitoso, però forse ha fatto la scelta più giusta! Vorrà dire che la prossima volta che ci sarà da prendere una decisione, starà più attento disse in tono conciliante, sperava che non si creassero litigi di alcun tipo fra di loro, anche perchè già Elisabeth e Jorge in quanto a bisticci valevano per sei.

Così sia, miei giovani maghi.
Che la forza, il coraggio e la purezza del cuore vi accompagnino sempre.


La driade sparì, lasciandoli soli in quel luogo, mentre un dolce vento spirava ora, quasi indicando l'unica strada da poter seguire, l'entrata del labirinto. Cappie aveva la sensaizone di essere sospinta da quel continuo soffiare, pertanto, cercando sempre di rimanere vicina al gruppo, si incamminò decisa verso la meta comune. Dai ragazzi! Entriamo! con quest'ultima esortazione, la bambina varcò finalmente la soglia, ritrovandosi circondata da alte mura di siepi, che le impedivano di guardare cosa ci fosse dall'altra parte, una cosa poi non del tutto difficile vista la bassa statura della Tassorosso! Una volta che tutti i suoi compagni furono entrati, la piccola vide come anche l'entrata si chiuse con un fitto groviglio di erba e radici. Tuttavia la possibilità di non avere un'altra via di fuga se non quella di raggiungere il centro del Labirinto non la spaventò. Primo, sapeva di non essere sola; secondo, questo non faceva che aumentare il suo innato spirito di avventura, che ora come mai ruggiva forte in lei.
Ce la possiamo fare!-ripeteva dentro di sè-Si...ma...ora da che parte andiamo?. La bambina si era resa conto che, davanti a loro si trovava già il primo bivio, la loro prima scelta. E dunque dove andare? Destra o sinistra? La piccola non ne aveva la minima idea, sapeva solo che la cosa migliore era restare sempre uniti, così esternò agli altri quel suo pensiero.

Se voi siete d'accordo, io direi di restare uniti. Cerchiamo di prendere una decisione tutti insieme e di non separarci per nessun motivo!. Detto questo, la tassina si avvicinò ad entrambe le strade, guardando, ascoltando, odorando addirittura [d20(9) + Elaborazione(1)= 10], tuttavia ella non percepì alcun indizio che potesse essere utile per tutti. Pertanto, dopo essere rimasta per un po' a pensare davanti alle due scelte, la bambina non trovò altra soluzione che scegliere a caso!

Passa mago Merlino
Con la pipa in bocca
Guai a chi la tocca
L'hai toccata prima tu
esci fuori prima tu
con l'accento sulla ù...


mormorò a bassa voce, facendo scattare l'indice della mano sinistra da una parte e dall'altra, fino a quando questo non si fermò proprio sulla strada che andava a sinistra. La piccola, soddisfatta, tornò dai propri compagni.

Molto bene. Io non ho notato nulla di strano, quindi la butto a caso: andiamo a sinistra! Inoltre ho visto che il passaggio è molto stretto, non so se riusciremo a camminare tutti quanti insieme. Forse dovremo andare a coppie o anche in fila indiana... concluse la bambina, mettendosi in attesa della risposta dei suoi compagni.
Speriamo vada tutto bene... fu l'ultimo pensiero della Tassorosso, non voleva che qualcuno in quell'avventura rischiasse di farsi male...


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Messaggioda Elisabeth » 22/08/2012, 17:28

[Boschetto – Entrata Labirinto]


Elisabeth fissava incantata la bella custode del Labirinto, l’unico che riuscì a parlarle fu Ethan Travis

Che nome strano, te lo ha dato il Guardino?
Io sono Ethan, piacere!
Ti andrebbe di diventare amici?
Che belli che sono i fiori e le farfalle che ti sono intorno, vivi qui da molto?


attendendo pazientemente la risposta della bella Driade che non tardò ad arrivare

Ciao Ethan
Nessun Guardiano può darmi un nome, questo è compito della grande Madre Terra che mi ha creata molti secoli or sono.
Non conosco il significato di ciò che chiedi, ma poiché mi sembri un bambino simpatico e gentile voglio farti un dono.


Lo sguardo della bimba era fisso sulla bella Driade e non si stupì nel vederle alzare un braccio verso il cielo e muovere leggermente la mano un paio di volte, la cosa emozionante fu vederle fuoriuscire dalla punta delle dita dei fasci di luce colorata che unendosi crearono quello che per la piccola fu la magia più bella che la Custode del Labirinto potesse fare, la nascita di una nuova vita, ora lo sguardo della piccola aveva lasciato la bella Alfea per posarsi sulla meravigliosa farfalla nata da pochi minuti, per un attimo la bimba sentì lontano lontano la voce della bella Driade da quanto era concentrata sulla bella farfalla

Lei è Bashir, la farfalla dell’arcobaleno.
E’ un alleato prezioso, ma solo il tempo potrà rivelarti quali siano le sue vere capacità. Mi auguro apprezzerai questo regalo, e saprai farne buon uso.


La serpina era felice di sapere il nome della bellissima farfalla, che avrebbe popolato i suoi pensieri per moltissimo tempo, dopo la nascita di Bashir Caroline Priscilla si rivolse a Ethan

Ethan è bellissima! Alfea ti ha fatto davvero un dono straordinario! Pensa che meraviglia quando scoprirai di che cosa è capace! Oh muoio dalla curiosità! Ti prego, un giorno me lo mostrerai?

Dopo aver fatto apparire la bellissima farfalla Bashir, la Driade Alfea si concentrò su Peter , che poco prima aveva nominato portavoce del gruppo, il tempo che aveva concesso ai bambini per decidere a quante prove sarebbero stati sottoposti era ormai scaduto e la Driade voleva la sua risposta

Allora…vediamo…
Alfea…noi siamo in sei… quindi preferisco che le prove siano sette…ognuno di noi è bravo in qualche cosa quindi non possiamo che aiutarci a vicenda per andare avanti…cinque per me sono poche… e nove forse un po’ troppe…
Si…Alfea puoi dire al guardiano del labirinto…che le prove che affronteremo saranno sette!


Ethan si lamentò con Peter per la sua scelta di affrontare sette prove senza nemmeno consultarlo, cosa che del resto aveva infastidito moltissimo anche Elisabeth, a differenza del piccolo grifo la bimba aveva accettato di buon grado la decisione presa dal corvetto, lei ed Ethan erano comunque in minoranza, tanto valeva accettare di buon grado la decisione del gruppo e sperare che in futuro i suoi compagni continuassero a prendere le decisioni tutti insieme. Intanto Cappie credendo che i due bimbi stessero per litigare aggiunse qualcosa a riguardo

Dai ragazzi, ormai quel che è fatto è fatto! Il nostro cervellone è stato un po’ troppo precipitoso, però forse ha fatto la scelta giusta! Vorrà dire che la prossima volta che ci sarà da prendere una decisione, starà più attento

Elisabeth ascoltò le parole della piccola Cappie ed il suo sguardo si spostò da JaneYue a Jorge continuando a pensare che sarebbe stata una serata piuttosto lunga e piena di emozioni.

Dopo aver ottenuto la risposta del corvetto la Driade Alfea disse ai bambini

Così sia, miei giovani maghi.
Che la forza, il coraggio e la purezza del cuore vi accompagnino sempre.


Un attimo dopo la bella Driade scomparve alla vista della piccola serpina e dei suoi cinque compagni d’avventura dissolvendosi nell’aria, come se il vento che la piccola aveva sentito poco prima servisse proprio a far sparire ai loro occhi la bella e gentile Alfea, la serpina istintivamente guardò verso la costruzione al centro del Labirinto

Probabilmente Alfea è andata dal Guardiano a riferire la nostra risposta, peccato io avrei voluto che restasse con noi ancora per un po’ , con lei vicino mi sentivo sicura ed ora cosa sarà di noi?

si chiese la piccola, mentre cercava di memorizzare ogni dettaglio del viso della bella Driade per poi ricordarla in futuro, ma, senza sapere nemmeno lei come il suo guardo si fermò sulla torretta bianca al centro del Labirinto la loro prossima meta, proprio mentre fissava la torretta la bimba si raccomandò al fondatore della sua casata

Amato Salazar proteggici tutti in questa avventura ed in futuro.

pensò la bimba stringendo istintivamente la manina intorno alla bacchetta, mentre un leggero venticello si era nuovamente alzato, la piccola ebbe la sensazione che quel venticello la sospingesse all’interno del Labirinto, la prima a parlare fu Cappie

Dai ragazzi! Entriamo!

Una volta entrati nel Labirinto e constatata la presenza di tutti gli altri bambini, la serpina si voltò per l'ultima volta verso la loro unica via di fuga, constatando con orrore che al suo posto c'era solo un muro fatto d'erba, ora i sei piccoli avventurieri erano in trappola, l'unica strada che potevano seguire era andare verso la Torretta Bianca ed affrontare con coraggio le prove alle quali sarebbero stati sottoposti.

I bambini proseguivano uniti, mentre un primo bivio apparve loro d'innanzi, bisognava scegliere tutti insieme quale strada seguire, sarebbero andati a sinistra o a destra, ma, per la bimba la cosa più importante era che non si separassero, proprio mentre rifletteva su queste cose Cappie sembrò leggerle nella mente, visto che disse più o meno quello che la piccola stava pensando

Se voi siete d’accordo, io direi di restare uniti. Cerchiamo di prendere una decisione tutti insieme e di non separarci per nessun motivo!

A questo punto Elisabeth disse – Molto bene, siamo in due a volere che il gruppo non si separi, chi altro è d’accordo? – chiese la bimba sperando che tutti i presenti fossero d’accordo con loro due.

Intanto Cappie fu la prima ad avvicinarsi al piccolo bivio che si presentava davanti a loro

Molto bene. Io non ho notato nulla di strano, quindi la butto a caso: andiamo a sinistra! Inoltre ho visto che il passaggio è molto stretto, non so se riusciremo a camminare tutti quanti insieme. Forse dovremo andare a coppie o anche in fila indiana …

Subito dopo Cappie, fu il turno di Elisabeth proporre la strada da prendere – Destra o Sinistra - pensò la bimba mentre cercava di ascoltare eventuali rumori provenire da una delle due direzioni, [Lancio d20, risultato: 5 + Elaborazione 2 = 7], ma, nonostante i suoi sforzi la bimba non percepì nulla di utile per aiutarla a scegliere la strada da seguire, così iniziò a canticchiare una vecchia filastrocca, muovendo leggermente l'indice della mano destra nelle due direzione da seguire

Conta conta spiritello
questo gioco è molto bello
molto bello come te
conta uno, due, tre.


Una volta conclusa la filastrocca e constatato che era uscito il lato sinistro, si trovò d'accordo con la tassina, ma, prima di dire la sua guardò attentamente i due passaggi ed ebbe l'impressione che erano piuttosto stretti

Io sono d'accordo con Cappie, però ho l'impressione che il passaggio in entrambi i casi sia troppo stretto per proseguire a coppie, forse l'unico modo sarà andare uno alla volta, voi ragazzi cosa ne pensate?

chiese la serpina agli altri bambini aspettando pazientemente la risposta di tutti.

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Messaggioda Peter » 29/08/2012, 13:27

Rimase in silenzio il Corvetto, dopo aver deciso le prove da affrontare ed averle riferite ad Alfea, prese un respiro profondo e si girò verso Ethan ascoltando le sue parole...

E' una buona pensata Peter, lo ammetto, però sei cattivo, perché non aspetti che parliamo anche io ed Elly? Oh, scusami Elisabeth, posso chiamarti così? Comunque, stavo dicendo, va bene che sei stato nominato quello che parla per tutto il gruppo ma anche Hermione, pur essendo stata la più intelligente del trio, ascoltava prima Harry e Ron prima di prendere una decisione!

Rimase in silenzio, abbassò lo sguardo vergognoso, deglutì sonoramente, portò le mani dietro la schiena, non parlò per alcuni secondi...ed infine prese fiato non alzando lo sguardo...

Ah...mi dispiace...non volevo sembrare cattivo...mi sono fatto prendere dall'entusiasmo...vi chiedo scusa...amici come prima?


Chiese speranzoso dopo aver visto la Driade sparire, ancora ripensava alle parole di Ethan, non riusciva a togliersele dalla testa...davvero era stato così prepotente, non era da lui, in modo silenzioso prese lo zaino e se lo rimise sulle spalle, mettendo infine le mani in tasca, seguendo il gruppo all'interno del labirinto

Se voi siete d’accordo, io direi di restare uniti. Cerchiamo di prendere una decisione tutti insieme e di non separarci per nessun motivo!

Molto bene, siamo in due a volere che il gruppo non si separi, chi altro è d’accordo?

Disse prima Cappie e poi Elly, Peter non parlava, ma alzò la manina lento, per dire che anche lui era d'accordo sul non separarsi...continuò il suo silenzio anche davanti al bivio ([Lancio d20, risultato: 3 + Elaborazione 4 = 7) Non ascoltando niente di particolare non prese una decisione subito, decise di aspettare il dire di tutti gli altri e poi scegliere a maggioranza...

Molto bene. Io non ho notato nulla di strano, quindi la butto a caso: andiamo a sinistra! Inoltre ho visto che il passaggio è molto stretto, non so se riusciremo a camminare tutti quanti insieme. Forse dovremo andare a coppie o anche in fila indiana …


Ancora Cappie a parlare, aveva preso le redini del gruppo, e Peter era sollevato da ciò, non voleva più creare situazioni come quella di prima...si morse il labbro inferiore aspettando anche il dire di altri come ad esempio Elisabeth subito dopo...

Io sono d'accordo con Cappie, però ho l'impressione che il passaggio in entrambi i casi sia troppo stretto per proseguire a coppie, forse l'unico modo sarà andare uno alla volta, voi ragazzi cosa ne pensate?


Se andassimo in fila indiana la cosa sarebbe abbastanza pericolosa, ma se fosse l'unica cosa da fare bisognerebbe organizzarci in modo da essere il più protetti possibili, purtroppo non conosco bene i talenti e le pecche del gruppo, conosco solo le mie...farmi diventare antipatico alle persone...uff...ed erano i miei primi amici fuori dalla Casata...che stupido che sono stato! Comunque...secondo me il gruppo dovrebbe essere Jorge davanti poi io poi le ragazze ed infine Ethan che è il più alto, in modo da poter vedere sia davanti che dietro...ma sicuramente se lo dicessi finirei per essere un saccente di nuovo...no...voglio che diventino miei amici!...Aspetterò...

Pensò il giovane Corvo, attendendo le risposte degli altri...

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Messaggioda Jorge » 29/08/2012, 16:30

Se Lingua Argentata pensava con quel suo modo di rispondergli irritata e saccente di offenderlo, cascava davvero male. Nella sua breve vita da babbano lo avevano preso in giro, a volte anche in maniera molto offensiva, così tante volte perché i suoi abiti non erano firmati o alla moda, perché la sua casa era piccola, perché i suoi genitori facevano lavori umili, perché lui non poteva andare in gita scolastica, che sentirsi dare del babbano da una purosangue era davvero una cosa ininfluente per lui. Alla sua giovane età infatti aveva già imparato che le persone si valutano e non si giudicano non base a quello che hanno ma a quello che fanno e a quello che si dimostrano essere. Basarsi su cose materiali o che non dipendevano dalla sua volontà era solo un modo basso e superficiale di comportarsi. Che colpa ne aveva lui se la sua famiglia era povera o, in quel caso, se non era di origine magiche? Tutte queste riflessioni in realtà occuparono la testa del Portoghese per la manciata di un paio di secondi, giusto il tempo per indirizzare a Elisabeth un’alzata di sopracciglia tra il perplesso e l’indifferente. Dopotutto aveva solo undici anni e quindi per lui c’erano cose molto più importante di certe disquisizioni filosofiche, tipo la bellissima farfalla che Alfea aveva appena regalato a Ethan Travis.

Lei è Bashir, la farfalla dell'arcobaleno.
E' un alleato prezioso, ma solo il tempo potrà rivelarti quali siano le sue vere capacità. Mi auguro apprezzerai questo regalo, e saprai farne buon uso.


Wow…

Mormorò estasiato, la manina che si sollevò quasi autonomamente verso l’animale magico senza però effettivamente sfiorarla, un moto d’invidia che serpeggiava nel suo animo subito scacciato dal pensiero di Patis, il suo furetto che a quell’ora stava di sicuro dormendo su un angolo del suo cuscino, Poteva anche non essere un animale magico o possedere chissà quali poteri, ma era il suo amico fidato e quindi per lui era migliore di qualsiasi altro animale esistente. Il sorriso quindi che rivolse al Grifone fu molto più sincero e anche un po’ furbetto.

Visino di pesca impazzirà quando glielo farai vedere.

Gli disse, infatti, strizzandogli l’occhio. L’accenno a quella Hermione, infatti, per lui era stato la prova che aspettava per sincerarsi che quello fosse davvero l’amico speciale di cui Miyabi gli aveva parlato una volta.
Intanto Peter aveva scelto il numero di prove che avrebbero affrontato e Jorge fu molto soddisfatto del fatto che erano sette, proprio come aveva detto anche lui.

Si...Alfea puoi dire al guardiano del labirinto...che le prove che affronteremo saranno sette!

Così sia, miei giovani maghi.
Che la forza, il coraggio e la purezza del cuore vi accompagnino sempre.


Forza e coraggio pure pure, ma purezza del cuore? Boh… non so se ne ho…

Riflettè sincero tra sé il portoghese, per un secondo preoccupato di non essere all’altezza della situazione. Voleva chiedere delucidazione su quelle ultime parole, ma la Driade era sparita in un soffio di vento, lo stesso vento che sembrava sospingere tutto il gruppo all’interno del Labirinto.

Dai ragazzi! Entriamo!

Si Signora.

Rispose Jorge facendo a Caroline Priscilla una sorta di saluto militare, sul viso un sorriso gentile, il primo forse di quella sera, come a volerle dimostrare che non la stava prendendo in giro.

Ehi tranquillo, non abbiamo intenzione di cambiare idea. Diffidente…

Commentò poi all’indirizzo della Torre e quindi, secondo lui, del Guardiano, non appena si rese conto che i cespugli alle loro spalle si erano richiusi, impedendo loro, di fatto, di tornare indietro. La voce però era più stizzita per quella mancanza di fiducia che spaventata. L’idea di conquistare qualcosa da regalare a sua madre assorbiva totalmente la sua mente senza lasciare spazio ad altri sentimenti, per ora. Una volta dentro il Labirinto, Jorge si guardò intorno attentamente, con le sopracciglia corrugate: la presenza di un bivio non gli piaceva molto perché implicava una scelta difficile. Stare tutti insieme li avrebbe assicurati da eventuali pericoli ma in quel modo, se fossero finiti in un vicolo cieco, sarebbero stati costretti a tornare indietro e rifare tutto da capo, perdendo un sacco di tempo, tempo che il Guardiano a sentire la filastrocca non aveva. Dividendosi avrebbero avuto più probabilità che qualcuno di loro raggiungesse la Torre, però sarebbero stati molto più vulnerabili. Cosa prediligere? La sicurezza di tutti o il desiderio di conquistare il tesoro? E se poi sceglieva la strada sbagliata e non solo non otteneva nulla ma in più qualcuno si faceva male? Troppi interrogativi per una mente così piccola, tanto che Jorge sentì il bisogno di portarsi le mani alle tempie e massaggiarsele, come aveva visto fare più volte a sua madre.

Se voi siete d'accordo, io direi di restare uniti. Cerchiamo di prendere una decisione tutti insieme e di non separarci per nessun motivo!.

Molto bene, siamo in due a volere che il gruppo non si separi, chi altro è d’accordo?

Sia la serpina che la tassetta si mostrarono d’accordo a non separarsi e a giudicare dalla manina alzata, anche il corvetto era della loro stessa opinione.

Per me va bene… - disse quindi, facendo qualche passo in avanti rispetto al resto del gruppo in modo da poter osservare meglio le due strade - … dobbiamo solo decidere da dove iniziare…

E mentre Cappie mormorava qualcosa a bassa voce, lui si avvicinò alla strada di destra, chiuse gli occhi e si mise, per così dire in ascolto, come se sperasse che la natura decidesse al posto loro.

Nulla…

Mormorò, prima di riaprire gli occhi, avvicinarsi alla strada di sinistra e ripetere quel rituale che agli altri poteva anche apparire strano.

Ohhhh… che bella…

Esclamò quindi (d20/14+Elaborazione 1=15) riaprendo gli occhi di scatto.

Molto bene. Io non ho notato nulla di strano, quindi la butto a caso: andiamo a sinistra!

Come nulla di strano? – chiese quindi alla tassina, riprendendosi dallo stupore – Non la senti questa bellissima nenia che viene dalla strada di sinistra? Non la sente nessuno di voi?

Aggiunse, notando come sia Elisabeth che Peternon avevano fatto alcun commento in materia. Poteva solo sperare nel Grifone o in JaneYue.

In ogni caso anch’io voto a sinistra. Sono troppo curioso di scoprire chi sia l’autore di questa bella melodia.

Messo da parte il problema relativo a dove andare, visto che lui la sua proposta l’aveva avanzata, il portoghese iniziò a riflettere su come fosse meglio proseguire, il dito indice che picchiettava sulla guancia, mentre le due ragazzine esprimevano la propria opinione.

Inoltre ho visto che il passaggio è molto stretto, non so se riusciremo a camminare tutti quanti insieme. Forse dovremo andare a coppie o anche in fila indiana...

Io sono d'accordo con Cappie, però ho l'impressione che il passaggio in entrambi i casi sia troppo stretto per proseguire a coppie, forse l'unico modo sarà andare uno alla volta, voi ragazzi cosa ne pensate?

Andiamo una alla volta e a costo di sembrare maschilista direi di tenere le ragazze in mezzo a noi.

Affermò serio, preparandosi mentalmente alle lamentele delle suddette. In realtà si sentiva più come un cavaliere di altri tempi, cosa che avrebbe di sicuro reso sua madre fiero di lui, ma forse solo Miyabi, se fosse stata presente, avrebbe forse apprezzato il gesto.
In ogni caso, che gli altri fossero stati o meno d’accordo con lui, Jorge avrebbe voltato le spalle al gruppo e avrebbe provato a imboccare la strada di sinistra, dimostrando con i fatti che avrebbe “guidato” lui quella piccola carovana, sperando che gli altri due seguissero il suo esempio e si sistemassero in modo da tenere al sicuro le ragazze. Un gesto sconsiderato, forse il suo, visto che non poteva sapere cosa li avrebbe attesi dettato non dal tanto dal desiderio di “farsi bello” agli occhi degli altri o mostrarsi superiore, semplicemente odiava perdere tempo e di sicuro ne avrebbero perso un sacco a discutere su chi avrebbe dovuto andare avanti. In quel modo, invece, sperava di troncare sul nascere ogni polemica.

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Messaggioda JaneYue » 29/08/2012, 23:05

Tutti rimasero stupiti ed affascinati dal dono che la Driade fece al giovane Grifo, tutti tranne Jane che invece non poté fare a meno di pensare che da una parte fosse ingiusto, visto che lei e la sua concasata erano state private delle proprie armi. Tuttavia non era né gelosa né arrabbiata, fu un pensiero che per un attimo le attraversò la mente. Non era stupita che la Driade avesse scelto Ethan, era un ragazzo puro, forse un po' ingenuo ma buono.

Osservò la splendida creatura, chiedendosi quali fossero le capacità a cui la Driade aveva accennato.

Magari potrà esserci d'aiuto per le prove a cui presto verremo sottoposti?!

Intanto Peter aveva comunicato alla Driade la sua decisione sul numero delle prove. In base a chi di loro aveva espresso la propria opinione scelse 7 prove, escludendo sicuramente non facendolo apposta ma solo per il troppo entusiasmo, le opinioni di Elisabeth ed Ethan il quale fece notare di esserci rimasto male. La sua concasata invece anche se contraria all'atteggiamento del Corvetto, non se l'era presa con lui, accettando di buon grado la sua decisione. Inoltre anche Cappie era intervenuta per riappacificarli. Tuttavia Peter parve rimanere veramente scosso dal commento del Grifetto, reazione che convinse ancora di più Jane che non avesse agito in quel modo di proposito.

Dopo aver ascoltato le parole del Corvetto sul numero delle prove, la Driade li congedò dicendo

Così sia, miei giovani maghi.
Che la forza, il coraggio e la purezza del cuore vi accompagnino sempre.


Jane non poté fare a meno di riflettere sulle ultime parole della Creatura Eterea.

Forza e coraggio....sicuramente non mi mancano. Per la purezza del cuore....temo che il mio passato mi escluda dal possederlo....Nonostante stia cercando di rimediare...

Riflessioni che inevitabilmente resero la piccola triste e le riportarono alla mente le parole del Cappello Parlante..
La scomparsa della Driade, riportò JaneYue alla realtà.

Stiamo per entrare.. Pensò.

Poi avvertì un alito di vento, come un invito ad avanzare ed entrare nel Labirinto.

Era ora!! Questo fu il pensiero della serpina, seguito subito dopo dai commenti di Cappie e Jorge

Dai ragazzi! Entriamo!

Si Signora.

Finalmente cominciarono ad entrare. Dopo qualche passo, si girò come suo solito, per tenere la situazione sotto controllo, così poté notare che l'entrata si era richiusa alle loro spalle impedendo ogni via di fuga.

Ehi tranquillo, non abbiamo intenzione di cambiare idea. Diffidente… Fu la reazione di Jorge. Trovandosi d'accordo, annuì dicendo

Sono d'accordo.

Tornò ad osservare il Labirinto. Alte mura di siepi impedivano di sapere cosa li aspettasse, il suo istinto le intimò di prestare attenzione ad ogni minimo dettaglio e rumore.

Continuarono ad avanzare di qualche passo, poi dovettero fermarsi trovandosi costretti ad una nuova scelta. Un bivio, due vie possibili...Quale avrebbero scelto, quella di sinistra o di destra?! Avrebbero dovuto procedere uniti o dividersi in due gruppi cercando la via esatta? Mentre pensava a ciò osservò ed ascoltò i commenti dei suoi compagni.

Se voi siete d'accordo, io direi di restare uniti. Cerchiamo di prendere una decisione tutti insieme e di non separarci per nessun motivo!. Disse Cappie.

Molto bene, siamo in due a volere che il gruppo non si separi, chi altro è d’accordo? Aggiunse Elisabeth. A tale domanda il primo a rispondere fu Peter limitandosi ad alzare la mano, a cui seguì il commento di Jorge

Per me va bene…Ed avanzò per vedere meglio le due direzioni. … dobbiamo solo decidere da dove iniziare… Aggiunse pensieroso.

Jane osservò curiosa la Tassina avvicinarsi ad entrambe le strade con l'evidente tentativo di cercare di coglierne ogni minima stranezza. Dopo qualche minuto la bimba cominciò a mormorare qualcosa a bassa voce facendo scattare l'indice della manina sinistra da una parte all'altra, comportamento che fece rimanere JaneYue quasi a bocca aperta facendole spalancare gli occhi.

Ma che..?!

Intanto Jorge si avvicinò alla strada di destra e chiuse gli occhi mettendosi in ascolto. Fece lo stesso per la strada di sinistra ma stavolta esclamò

Ohhhh… che bella…

Jane guardò Jorge curiosa, poi pero' la sua attenzione tornò su Cappie che una volta concluso quello che a lei parve un “rito” di cui non riuscì a sentire le parole, tornò dai propri compagni per comunicarli la propria decisione.

Molto bene. Io non ho notato nulla di strano, quindi la butto a caso: andiamo a sinistra!

Come nulla di strano?  Non la senti questa bellissima nenia che viene dalla strada di sinistra? Non la sente nessuno di voi?

Nenia?! Allora ha veramente sentito qualcosa! Eppure sembra che Cappie non abbia sentito nulla.... Pensò tra sé la serpina.

In ogni caso anch’io voto a sinistra. Sono troppo curioso di scoprire chi sia l’autore di questa bella melodia.
Aggiunse Jorge.


Inoltre ho visto che il passaggio è molto stretto, non so se riusciremo a camminare tutti quanti insieme. Forse dovremo andare a coppie o anche in fila indiana... Riprese Cappie.

Per la piccola serpina le sorprese non erano ancora finite. Ora anche la sua concasata stava facendo lo stesso strano “rito” di Cappie mormorando qualcosa a bassa voce e facendo scattare l'indice della mano destra, questa volta, in entrambe le direzioni. Nemmeno questa volta riuscì a sentirne le parole. Quando anche lei sembrò aver preso la sua decisione la comunicò al resto del gruppo.

Io sono d'accordo con Cappie, però ho l'impressione che il passaggio in entrambi i casi sia troppo stretto per proseguire a coppie, forse l'unico modo sarà andare uno alla volta, voi ragazzi cosa ne pensate?

Andiamo una alla volta e a costo di sembrare maschilista direi di tenere le ragazze in mezzo a noi.
Rispose subito Jorge.

Pensiero gentile da parte sua. O è solo un modo per “farsi il bello”?! In ogni caso, non conoscendo le sue reali intenzioni e non notando nulla di “sospetto” nella sua espressione o al modo in cui aveva fatto quella affermazione, decise di non commentare al riguardo e di dire direttamente il suo pensiero.

Così, decidendo che fosse arrivato il proprio turno, si avvicinò alle due strade ed esattamente come aveva fatto Jorge poco prima di lei, andò prima verso la strada di sinistra e chiuse gli occhi mettendosi in ascolto.
Cercò di captare ogni minimo rumore, di sentire la nenia di cui aveva accennato il Delfino, ma oltre al fruscio leggero del vento sulle foglie della siepe non avvertì altro. Non ancora soddisfatta, sempre ad occhi chiusi si mosse di qualche passo verso la strada di sinistra e si concentrò. Avvertì qualcosa in lontananza ma era troppo lieve per capire di cosa si trattasse.
[Lancio d20: 7+1 (Elaborazione)=8]
Forse era la melodia?! Non essendone certa, decise di non dire nulla. Riaprì gli occhi e si spostò alla strada di destra mettendo in atto lo stesso metodo. Stavolta nulla oltre ai normalissimi rumori, nemmeno in lontananza. Così tornò dai propri compagni per metterli al corrente delle proprie conclusioni.

Dunque...Non ho avvertito nessuna nenia. Solo normalissimi rumori causati dal contatto del vento con le foglie della siepe. Disse rivolgendosi a Jorge, poi riprese guardando anche gli altri.

Comunque, mi associo. Andiamo a sinistra, così potremo anche appurare l'esistenza, nonché la provenienza, della melodia a cui si riferisce Jorge. Inoltre anche se forse dividendoci avremmo più possibilità di scoprire l'esatta direzione da una parte, dall'altra sarebbe molto più rischioso! Quindi forse dovremmo rimanere uniti, in modo da ridurre al minimo il rischio che qualcuno di noi rimanga ferito.

Affermò Jane facendo affiorare il suo spirito di squadra e rispondendo alla precedente domanda posta da Elisabeth.

In effetti entrambi i passaggi sono molto stretti, perciò saremo costretti a procedere in fila indiana. Per me non ci sono problemi. Se volete mettere noi ragazze in mezzo o meno, l'importante è procedere.

Concluse anche se non completamente convinta. Ovviamente, date le sue capacità ninja, avrebbe preferito essere la prima o l'ultima in modo da poter fornire supporto ma avrebbe dovuto dare troppe spiegazioni. Così pensò che se ce ne fosse stato bisogno, si sarebbe affidata alle proprie capacità ed avrebbe fatto il possibile per proteggerli. Rimase in attesa delle considerazioni di Ethan e delle decisioni finali.

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