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da Ferdy » 05/08/2012, 12:06
Alla domanda appena posta colse la prima risposta del suo corpo: infatti la reazione del corpo era una prima risposta ad una richiesta, come un gesto. In lei vide lo stupore negli occhi, come se temesse che ciò non fosse consentito. Non erano tanto rigidi a tal punto da non rivolgersi la parola in una ronda, ad Hogwarts. Sorrise a quella sua espressione, buffa: non aveva colpe visto che era da poco entrata ad Hogwarts.
Magari, così posso imparare da te come svolgere al meglio questo compito. Devo ancora prenderci la mano.
Annuì con il capo: evidentemente si era fidato di lui che era lì da un anno oramai. Quindi presero a camminare, mentre con la coda dell'occhio ispezionava l'area intorno, stando ben attento a non farsi scappare un movimento minimo: doveva dimostrare di essere un valido Prefetto, non di quelli bonaccioni e troppo permissivi, assolutamente no, ma nemmeno di quelli troppo rigidi e spietati, non gli riusciva per nulla bene.
Non avevo mai visto un posto così pieno di libri... secondo te quanto tempo ci si metterebbe a leggerli tutti?
In effetti il numero di volumi presenti nella stanza di era sconosciuto, avrebbe dovuto chiedere alla Bibliotecaria, tuttavia era sicuro che erano più di 2000, senza contare il Reparto Proibito.
Come puoi vedere i libri sono migliaia. per cui si dovrebbe impiegare pressapoco l'intera carriera scolastica, se non di più.
Fece, guardandosi intorno con l'aria di qualcuno che si stesse accertando delle previsioni del tempo; poi si voltò nuovamente a guardarla;
Tu che istituto frequentavi prima di Hogwarts?
Aveva detto che doveva frequentare il quarto anno, non aveva trascorso lì i suoi tre anni di studio, ma dove? Certamente non in Europa, era l'unica scuola presente nel continente, per cui in America? Non era da escludere: parecchi si trasferivano dagli Stati Uniti in Europa, trovando pace e divertimento: l'Europa era sicuramente il continente più bello e interessante nel mondo, seppur uno dei più piccoli.
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Ferdy
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da Melia » 07/08/2012, 15:13
Come puoi vedere i libri sono migliaia, per cui si dovrebbe impiegare pressapoco l'intera carriera scolastica, se non di più.
Tu quanti nei hai letti?
Piegò appena la testa di lato nel mentre gli poneva quella domanda, puntando gli occhi dorati su di lui: era molto curiosa, un po' perché come Corvonero probabilmente era una persona più studiosa del normale e quindi forse ne aveva letti già molti, un po' perché era davvero la prima volta che interagiva con qualcuno che avesse più o meno la sua età; e per essere uno più grande, Ferdy sembrava molto gentile e disponibile. Avrebbe potuto fare il superiore con lei, ma non l'aveva fatto. E per quanto fosse una persona silenziosa, nella sua mente Melia apprezzava molto la cosa.
Tu che istituto frequentavi prima di Hogwarts?
Istituto?
Sbatté un paio di volte le palpebre dopo quella domanda, poi scosse lentamente la testa.
Non ho mai studiato altrove se non a casa mia. Sono stati i miei genitori a farmi da insegnanti. Questo sarà il mio primo anno in una scuola pubblica.
Ammise, piuttosto calma e posata anche se dentro le si agitava un tumulto interiore: non aveva mai davvero capito perché i genitori le avessero proibito di frequentare Hogwarts fin dal primo anno, e Melia d'altronde non aveva mai insistito troppo nel volerlo sapere, né tantomeno si era preoccupata di fare troppe domande; l'importante era esserci arrivata, ad Hogwarts.
Come sono i professori? Finora ho conosciuto solo Sandyon Vastnor, il mio Caposcuola.
Chiese subito dopo, evitando di esprimere un giudizio sull'uomo visto che ci aveva scambiato appena due parole, non abbastanza per poterlo giudicare in un senso o nell'altro: se non altro, le era sembrata una persona competente, e forse era quella la cosa che contava davvero.
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da Ferdy » 24/08/2012, 13:00
Tu quanti nei hai letti?
Sorrise a quella domanda: probabilmente era curiosa di sapere qualcosa sui Corvonero, di testare le voci che circolassero sul loro conto; sarebbe rimasta delusa, visto che lui, in certi versi, era quasi un'eccezione: gli era stato privato molto tempo per cui il tempo per leggere i favolosi testi della Biblioteca era stato davvero poco, ne aveva comunque assimilati un bel po, sull'ottantina, un numero non di certo indifferente.
Oh, beh... diciamo che non ne ho letti tantissimi, ma nemmeno pochi, pressapoco... tra i 75-80.
Concluse con aria di chi stesse facendo qualche calcolo mentale approssimativo: sicuramente non poteva ricordarli tutti ma quel traguardo l'aveva raggiunto quasi certamente. Il discorso questa volta si spostò su di lei, che al Prefetto appariva ancora come una entità misteriosa.
Istituto?
Quella domanda la lasciò perplessa, era evidente, e quella domanda come risposta alla sua domanda ritrovò lo stesso effetto con lui, il quale si sentì un emerito stupido, seppur lui non lo fosse.
Non ho mai studiato altrove se non a casa mia. Sono stati i miei genitori a farmi da insegnanti. Questo sarà il mio primo anno in una scuola pubblica.
In quel momento poté comprenderla benissimo, anche i suoi genitori avevano cercato di indurlo a studiare dove loro volevano ma il suo animo dotato di un pizzico di ribellione si era opposto al loro volere ed era così giunto ad Hogwarts, di nuovo, la sua vera casa, oltre a quelle dei suoi fratelli maggiori.
Ah, capisco... Vedrai qui è fantastico!
Disse in fretta, notando di nuovo che la giovane si sentiva leggermente spaesata e il minimo che potesse fare lui era farla sentire come in una seconda casa, così doveva essere Hogwarts per tutti gli studenti e quel compito spettava agli Insegnanti, ai Caposcuola e ai Prefetti, questo lo sapeva benissimo.
Come sono i professori? Finora ho conosciuto solo Sandyon Vastnor, il mio Caposcuola.
Sorrise nel sentir citare Vastnor; chissà che impressione le aveva fatto: lui lo aveva individuato come un asociale, il tipo che se ne sta nell'angolino, che non si mette in mostra, ma circolavano voci sul suo conto che lo designavano come un grande e potente mago. Non poté trattenersi ancora...
Beh... come ti è sembrato?!
Una risatina, mentre con lo sguardo tornava a ispezionare il corridoio delimitato dalle alte librerie e la luce della bacchetta li guidava lungo la via.
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da Melia » 26/08/2012, 15:42
Oh, beh... diciamo che non ne ho letti tantissimi, ma nemmeno pochi, pressapoco... tra i 75-80.
Melia sgranò appena gli occhi a quell'affermazione, osservando Ferdy con sguardo ammirato per quella sua risposta.
Sono un gran bel numero. Complimenti.
Commentò con un lieve sorriso, continuando a camminare accanto a lui senza azzardarsi a precederlo: in fondo, tra loro, era il Corvonero l'esperto di ronde notturne; e poi, osservandolo, avrebbe potuto comprendere meglio come muoversi quando si fosse ritrovata da sola. Intanto, la conversazione si spostò su di lei e su come avesse studiato sempre a casa con istitutori privati: le sembrò di cogliere, nello sguardo del collega Prefetto, una sorta di comprensione per quella sua condizione, tuttavia non approfondì quella sensazione per non risultare invadente.
Ah, capisco... Vedrai qui è fantastico!
Ne sono sicura. So che Hogwarts è considerata la migliore scuola al mondo dopo l'ultimo Torneo Mondiale Tremaghi.
Disse la Prefetta Serpeverde, guardando a destra e a sinistra senza però cogliere nessuno studente intento a violare il coprifuoco: forse quella sarebbe stata una sera tranquilla. Parlarono ancora, dei professori ora ed in particolare di Sandyon Vastnor, l'unico con cui Melia avesse effettivamente avuto una conversazione seppur molto breve e concisa.
Beh... come ti è sembrato?!
Non rispose subito, socchiudendo gli occhi come se stesse riflettendo sulla domanda di Ferdy: alla fine, alzò appena le spalle e tornò a guardarlo in viso.
Professionale. Non ha perso tempo in convenevoli ed è venuto subito al dunque. Credo inoltre che si aspetti molto dalle persone con cui lavora.
Supposizioni, quelle della ragazza, poiché di sicuro non poteva minimamente pensare di aver compreso che tipo fosse il suo Caposcuola, ma era abbastanza curiosa di scoprire se Ferdy fosse o meno della sua stessa idea.
Tu che opinione hai di lui? E il tuo Caposcuola com'è?
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da Ferdy » 08/09/2012, 16:00
Sono un gran bel numero. Complimenti.
Sorrise appena a quella affermazione, quel numero standard per uno studente come lui doveva essere un record per gli altri studenti che non conoscevano la natura e la vita di un Corvonero. Chissà se lei se la cavava bene con le discipline in corso di apprendimento. Chissà, forse sapeva cavalcare molto bene una scopa volante? Ma dubitava fortemente: per come gli avesse parlato dei suoi genitori, e della vita condotta fino a quando era approdata ad Hogwarts, non dovevano essere dei tipi molto alla mano, ma chissà, forse si sbagliava ed era totalmente il contrario. In effetti molti signori intellettuali ripudiavano il fascino del volo e il dono di saper cavalcare una scopa, per cui si aspettavano dai loro figli più di una carriera da giocatore: si sarebbe innervosito se non fosse per il fatto che molti di loro non avevano ottenuto che un posto come pulitore di bagni al San Mungo una volta usciti da Hogwarts, motivo per cui aveva preso a risata la questione.
Sei gentile... Ti ringrazio.
Fece in risposta lui, mentre continuavano a perlustrare in giro; un sorrisino soddisfatto, il suo, anche orgoglioso di sé, seppur fosse una cosa alquanto futile: rimaneva comunque il fatto che lui adorava i complimenti e quando veniva elogiato.
Ne sono sicura. So che Hogwarts è considerata la migliore scuola al mondo dopo l'ultimo Torneo Mondiale Tremaghi.
Annuì con il capo, orgoglioso di quello che aveva fatto, di aver intrapreso la giusta strada e di non aver ascoltato per una volta i propri genitori: finalmente aveva raggiunto un livello di maturità più alto del precedente; quella sua dipendenza, poteva starne certo, gli avrebbe dato sempre un pizzico di sicurezza in più rispetto ad altri un giorno che avrebbero dovuto tracciare la propria strada, maturi, senza la protezione di un castello, e in procinto di costruire quel che si sperava sarebbe diventata una "reggia".
Puoi dirlo forte... Vedrai!
Il discorso si spostò sulle varie conoscenze della studentessa una volta giunta a scuola: il bersaglio della loro conversazione questa volta fu Vastnor, professore di Difesa, nonché Caposcuola Serpeverde. Lui aveva sempre visto in lui mistero e ombra, tanto che aveva cominciato a pensare che l'uomo si comportava appositamente così, per farsi una figura tutta sua. Subito dopo aver realizzato quell'ipotesi si rese conto di quanto potesse essere stupida e rimosse tutto, ma rimase ugualmente colpito di come ne parlò Melia.
Professionale. Non ha perso tempo in convenevoli ed è venuto subito al dunque. Credo inoltre che si aspetti molto dalle persone con cui lavora.
Quelle erano notizie nuove per Ferdy: non sapeva se credere o meno alle parole della new entry, dopotutto anche lei era una Serpeverde, ed era come se lui parlasse bene di Estelle, poteva mai fare il contrario? Ovviamente no.
Tu che opinione hai di lui? E il tuo Caposcuola com'è?
Preferì rispondere alla seconda domanda per prima: gli veniva più facile e naturale parlare di Estelle, non che avesse qualcosa da nascondere sul prof.Vastnor.
Estelle è... una ragazza molto disponibile, in gamba e sa svolgere bene il suo lavoro; lei è una mia grande amica, dapprima che diventassimo io Prefetto e lei Caposcuola.
Si interruppe pensando che era da molto che non la vedeva, ora che ci rifletteva, e che avrebbe dovuto parlare più spesso con lei, come era solito fare tra amici stretti. Poi riprese a parlare di Vastnor, proprio mentre girarono l'ultimo angolo e si poterono scorgere i contorni e gli intarsi dell'entrata della biblioteca e ciò voleva dire solo una cosa: la loro chiacchierata stava volgendo al termine.
Per quanto riguarda il professore, non ho mai avuto molto a che fare con lui, ma credo che sia un mago molto dotato e professionale.
Poche parole spese per lui, quelle positive e sincere che lo riguardavano. D'un tratto il rumore dei suoi passi smise di echeggiare nell'aria intorno: erano giunti all'entrata dell'area. Si voltò ancora una volta verso la ragazzina e un sorriso compiaciuto comparve sul viso abbronzato, compiaciuto di aver fatto la sua conoscenza. Avrebbe voluto rimanere ma altri doveri lo richiamavano e lui, a malincuore, doveva rispondere.
E' arrivato il momento di doverci salutare, Melia... E' stato un piacere conoscerti, ci si vede in giro!
E detto ciò gli poggiò una mano su una spalla e sparì nell'oscurità oltre l'ingresso della libreria diretto all'ultimo reparto da controllare per quella sera; dopodiché, il suo letto comodo sarebbe stato felice di riaccoglierlo sotto le lenzuola morbide e confortevoli.
[Fine]
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da Alexis » 11/10/2012, 16:27
[Mercoledì - ore 14.30]
Non si preoccupi Madama Berforth, ci penso io!
Come sempre, Alexis Parker era pronta a dare una mano in tutte le attività extrascolastiche: quella mattina, nello specifico, aveva tranquillizzato la Bibliotecaria che subito dopo pranzo sarebbe passata ad aiutarla con la catalogazione dei libri, e così era stato; aveva passato più di un'ora a mettere in ordine ogni singolo tomo della sezione pubblica sulla Trasfigurazione, ed ora aveva deciso di riposarsi sedendosi un po' ad un tavolo lì vicino, approfittando della pausa per stilare un comunicato da presentare ai componenti del coro musicale per la prima riunione. Inutile dire che anche quello era l'ennesimo compito per cui Alexis aveva insistito ad occuparsene, considerato che avrebbe tranquillamente potuto farlo la Vice Preside: eppure si sentiva utile quando si preoccupava di tutte quelle cose, quindi come rinunciare ad un'opportunità del genere? E poi sapeva bene che da quando avrebbe ufficialmente il negozio suo e di Typhon avrebbe avuto molto meno tempo per quelle cose, quindi tanto valeva darsi da fare fin da subito.
Ecco qui la lista delle persone a cui devo inviare il comunicato...
Mormorò la Delfina, iniziando a trascrivere i nomi dei musicanti sul foglio di pergamena che si era portata appresso:
Caroline Priscilla O'Neill... Vergil Cartwright...
Leggendo il nome del Tassorosso, la mano della Parker si fermò a mezz'aria mentre un piccolo sospiro le usciva dalle labbra: già, Vergil. Da quando erano rientrati a scuola non aveva ancora avuto un'occasione per parlare un po' da sola con lui perché aveva sempre tremila impegni da portare a termine, e quelle poche volte che si era ritrovata libera l'aveva visto in giro con la sua ragazza, Arianna Ricciardi.
... uff, ma cosa ci troverà mai in quella lì!
Ad un orecchio estraneo quell'esclamazione sfuggitale dalle labbra a mezza voce sarebbe potuta passare come un sintomo di gelosia, ma non era affatto così: semplicemente Alexis, in quanto amica del Tasso, avrebbe voluto solo il meglio per lui... e per quanto sapesse bene cosa lui provasse per la Dragargenteo, non era ancora riuscita a convincersi che lei fosse la ragazza giusta con cui avere una relazione.
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da Melia » 12/10/2012, 15:53
Un periodo fin troppo tranquillo quello, almeno in apparenza: si era ambientata ormai totalmente dentro Hogwarts, i suoi voti andavano bene - soprattutto in Alchimia - aveva trovato un piccolo discepolo tutto da corrompere... sì, le cose andavano piuttosto bene per Melia. Non aveva più avuto modo d'incontrare Zephyr, o forse era più esatto dire che aveva fatto modo di non incontrarlo: era ansiosa e terrorizzata al tempo stesso all'idea di ritrovarsi faccia a faccia con lui; forse perché quando gli stava vicino era solita perdere il controllo, si sentiva come... incapace di resistergli. E se da un lato quella sensazione di perdersi in lui le piaceva, dall'altro odiava sentirsi così dannatamente vulnerabile.
... uff, ma cosa ci troverà mai in quella lì!
Una voce sconosciuta raggiunse le sue orecchie da un tavolo non troppo distante, destando la curiosità della Serpeverde che volse leggermente il busto in quella direzione: una ragazza che non conosceva stava seduta fissando un foglio di fronte a sé ed un'espressione scocciata sul viso. Melia sorrise leggermente a quella scena, facendo qualche passo verso di lei per arrivarle accanto lateralmente, studiando per un secondo la pergamena piena di nomi che tanto sembrava infastidire la sconosciuta, o forse, a giudicare da ciò che aveva sbottato, era uno solo di quei nominativi a crearle problemi.
Problemi di cuore?
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da Alexis » 12/10/2012, 16:26
Non erano affari suoi, lo sapeva bene, ed era stato proprio per quel motivo che non aveva mai detto nulla a Vergil, evitando con lui l'argomento "relazione con Arianna" perché, per quanto gli volesse bene, non sarebbe mai riuscita ad essere felice per il ragazzo. Anche con Typhon prendevano poco il discorso, perché era consapevole che anche il Drago pensasse la stessa cosa... ma al contrario: della serie "Arianna è troppo in alto per stare con uno come Cartwright". Alexis non poteva dargli del tutto torto, semplicemente vedeva le cose in modo un po' diverso: per lei non era questione di essere "troppo" o "troppo poco", ma di essere due persone davvero poco compatibili.
Problemi di cuore?
Quella voce improvvisa la fece sobbalzare, portandola a voltare di scatto lo sguardo sulla persona che aveva parlato: una ragazza, probabilmente più piccola di lei, dalle fattezze... bellissime. Alexis sbatté per qualche istante le palpebre, spostando lo sguardo dai capelli morbidi ed ondulati sulle spalle alla pelle diafana, dagli occhi quasi felini di colore dorato alle forme perfette del corpo. Gli occhi comunque erano la cosa che più colpivano in quella sconosciuta, colei che la Parker fissò ancora un minuto buono prima di scuotersi appena e farle un piccolo sorriso.
Ehm, no... stavo solo...
Mormorò la Delfina, non sapendo bene come continuare la frase: stava solo... cosa? Imprecando contro la ragazza di un suo caro amico perché non era perfetta per lui secondo il suo giudizio?
... riflettendo...
Sussurrò alla fine, alzando leggermente le spalle e scrollandosi poi ulteriormente: era una ragazza sconosciuta certo, ma pur sempre una studentessa no? Perciò perché non provare a conoscerla e capire chi fosse? Per questo allungò la mano in sua direzione, un sorriso sulle labbra amichevole e solare.
Comunque io mi chiamo Alexis... Alexis Parker, Prefetta di Delfinazzurro. Piacere di conoscerti, tu sei... ?
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da Melia » 12/10/2012, 16:35
Ehm, no... stavo solo...
Melia alzò un sopracciglio, fissando la Delfina come in attesa di una spiegazione:l 'aveva fatta letteralmente saltare in aria quando aveva parlato, ed era ovvio che l'avesse presa alla sprovvista visto che ora non sapeva bene come rispondere alla sua domanda.
... riflettendo...
Quel sussurro raggiunse con fatica le orecchie della Serpeverde che riuscì comunque a comprenderlo e catturarlo, annuendo appena come se avesse capito; in realtà l'unica cosa comprensibile era che la ragazza non sapeva spiegarle - e spiegarsi - cosa stesse facendo e quindi aveva detto la prima cosa che le fosse venuta in mente. Lo sguardo intenso, profondo ed ipnotico di Melia si posò poi sulla mano che la sconosciuta aveva allungato, in un palese ed inequivocabile gesto di presentazione.
Comunque io mi chiamo Alexis... Alexis Parker, Prefetta di Delfinazzurro. Piacere di conoscerti, tu sei... ?
La ragazza fissò ancora per un secondo la sua mano, prima di decidere di allungare la propria e farle sentire quanto la sua pelle potesse essere fredda.
Melia Herbert, Prefetta di Serpeverde. Piacere mio.
Disse alla fine, rivelando così non solo la propria identità, ma anche il suo ruolo all'interno di Hogwarts: soppesò Alexis con lo sguardo per qualche istante ed alla fine decise di sedersi di fronte a lei, prendendo posto senza nemmeno chiedere il permesso sulla sedia posta davanti a quella dove si era accomodata la Delfina.
Allora, qual è il problema? Mi sembravi molto scocciata, o mi sbaglio?
Sentiva odore di novità, di gioco, di possibilità per lei di divertirsi un po' a spese degli altri, magari coinvolgendo Zephyr o magari, invece, facendo tutto da sola per il gusto di farlo, di vedere cosa sapesse combinare quando metteva in moto il suo cervellino diabolico. Lo sguardo dorato si posò ancora una volta sul foglio di fronte ad Alexis, ed in particolare sull'ultimo nome che la ragazza aveva trascritto: Vergil Cartwright.
Il ragazzo che ti piace? O un tuo amico che si trova nei guai?
Le chiese quindi, dimostrando una perspicacia fuori dal comune: d'altronde era pur sempre "speciale", no?
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da Alexis » 12/10/2012, 22:38
Melia Herbert, Prefetta di Serpeverde. Piacere mio.
La mano della Prefetta era fredda, ghiacciata anzi, tanto che un piccolo brivido di freddo percorse la schiena di Alexis che però cercò di non far intravedere esternamente quel gelo che per un attimo le sembrò in grado di penetrarle anche nelle ossa; soprattutto perché Melia sembrava totalmente tranquilla ed indifferente alla cosa, al punto che la Delfina pensò che forse era solo una questione di temperatura corporea bassa e di eccessiva propria sensibilità. In ogni caso adesso sapeva chi aveva davanti: la famosa nuova Prefetta di Serpeverde, una collega quindi che Alexis non aveva ancora avuto modo di conoscere e questo rendeva la sua conoscenza ancora più gradita. Anche se, quando la ragazza si sedette di fronte a lei, la Delfina rimase per un momento spiazzata come se non sapesse bene cosa fare.
Allora, qual è il problema? Mi sembravi molto scocciata, o mi sbaglio?
Ecco...
Era di nuovo in difficoltà, ma come poteva essere possibile? Non sapeva spiegarselo, ma quella ragazza aveva qualcosa di... strano. Forse erano i suoi occhi, sì, probabilmente erano quelli, ma Alexis non riusciva a fare a meno di fissarli perché erano davvero particolari e fuori dal comune. Scosse appena la testa ed abbassò lo sguardo, rendendosi conto che stava facendo una pessima figura.
Non tanto scocciata... - disse quindi, facendo spallucce - ... solo un po'... irritata.
Rispose quindi, pensando di aver così chiuso l'argomento: Melia però sembrava di avviso ben diverso, visto che colse l'ultimo nome della lista di fronte alla Parker e trasse da esso delle conclusioni nemmeno troppo sbagliate.
Il ragazzo che ti piace? O un tuo amico che si trova nei guai?
Più la seconda...
Rispose la Delfina, che sembrava aver compreso una cosa tanto assurda quanto vera: quella ragazza era la perspicacia personificata, in due secondi aveva capito il problema o almeno parte di esso; e stando così le cose, perché allora non confidarsi con lei? In fondo era l'unica con cui poterlo fare visto che il suo ragazzo era il miglior amico del "problema" e il suo caro amico... beh, ne era il fidanzato.
Non è che si trovi proprio nei guai... è che sta con una ragazza, e lei... beh, non credo sia la persona giusta per lui. Sono troppo diversi, non hanno niente in comune! Non dico che due persone debbano essere uguali in tutto, anzi, però... credo che ci voglia comunque qualche punto in comune, e loro non ne hanno alcuno. Ma tanto se lo dico a lui non mi ascolta...
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