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Centro città

Messaggioda Irvyne » 20/06/2012, 22:03

Credo tu sia uno dei pochi a non conoscerlo almeno per sentito dire...
E' il più famoso e prezioso violino al mondo, ne esistono forse 3 esemplari in tutto il Pianeta... ed uno è mio.


Oh per Merlino, in tutta onestà non pensavo di peccare così tanto di ignoranza, chiedo perdono miss Vireau per questa notizia da me non saputa fino a oggi, immagino allora che la tua musica assieme ad un tale strumento sarà ancora più irresistibile... Esattamente come te d'altronde...

Ecco lì, gli era uscito spontaneo quel complimento alla fine della frase.
Non si pentì affatto di un'uscita tanto galante verso una persona che aveva espresso desiderio chiaro e palese di non volere nulla di sentimentale per il momento, ma bisognava ammettere che per buona parte Irvyne aveva soltanto mostrato una propria considerazione sincera di quella donna così affascinante e ricca di qualità come era la Vice Preside.
Ascoltare la musica da uno strumento del calibro di uno "Stradivari", a quanto pare preziosissimo e rarissimo, rappresentava per lui un invito al quale non poteva di certo rifiutarsi, comprendendo inoltre che la donna lo faceva per semplice diletto e passione, non certo per qualche altra motivazione più intima.
Coi piedi per terra il caro Trigger.

Assolutamente, è a dir poco delizioso.
E' difficile trovare qui nei dintorni posti dove i crostacei siano effettivamente freschi, a meno che di non andare in Italia ovviamente.
Ci sono stata per qualche mese, ed una delle città che mi ha più colpito è stata Firenze: così artistica, così... culturale in ogni sua espressione... ho visitato molti musei che mi hanno lasciata impressionata, se ti piace anche quel genere di arte te la consiglio.
Anche se per il pesce devi per forza andare al Sud, nelle isole soprattutto.


Per quanto riguarda il panorama italiano ammetto che ho una mia carissima conoscenza appassionata di pizza e difficilmente accetta di mangiarne fuori se non si trova in Italia.
Quindi avendola girata posso dire che l'Emilia, il Lazio, la Calabria e la Sicilia sono le regioni che maggiormente apprezzo per cibo e cultura, ma inoltre quando voglio sentire il gusto della vera carne al sangue opto per la Toscana esattamente come te...


Rispose a quel sorriso luminoso di lei, che nel frattempo gli scaldava il cuore e la serata.
Quella donna sapeva essere magnetica ed incredibile con pochi gesti e parole ed erano delle doti che difficilmente aveva notato in moltissime altre donne frequentate in passato.
Si ritrovò a sospirare appena mentre la guardava ancora, ricordandosi poco dopo che forse era meglio che proseguisse a mangiare e finire altrimenti il cameriere avrebbe aggiunto cose su cose ad una tavola che trovava la sua perfezione proprio nel poco affollamento.
Infatti, proprio a distanza di pochi secondi da quando abbastanza in velocità l'uomo aveva finito l'antipasto, il cameriere giunse con i primi posando prima il piatto alla signorina e dopo al signore.

Signori, ecco qui.
Risotto alla crema di scampi e tartufo per la signorina.


Immagine

E per il signore, bucatini alla carbonara.

Immagine

Buon appetito, con permesso, porto via i piatti.

Detto questo, il cameriere prese i due piatti vuoti dei clienti e dopo si allontanò piuttosto velocemente per lasciare di nuovo pace ed intimità ai due presunti "piccioncini", anche se "piccioncini" non erano per nulla, o meglio, la cosa ad Irvyne non sarebbe dispiaciuta affatto.
Nel frattempo poi, il pianista decideva di rallegrare maggiormente la serata iniziando una sinfonia di Mozart, la 40, leggermente più allegra della scorsa opera offerta a tutti i signori e le signori intenti a rallegrarsi del pasto serale.

[yt]http://www.youtube.com/watch?v=Z8nuy1t329g[/yt]

Lo so, probabilmente non ti aspettavi che avrei chiesto una cosa simile, ma ammetto che ho un debole per questo piatto.
Sarà che forse mio nonno era un uomo bravissimo nel saperlo preparare e praticamente tutti i weekend a pranzo da lui mi faceva mangiare questo e dunque mi è rimasto impresso.
In più devo ammettere che qui hanno saputo riprodurre un piatto così tradizionale in maniera esemplare!
... Se ti va di assaggiare, per quanto è un sapore molto differente da quello che hai ordinato tu... Fai pure...


Si, forse spezzava un poco con quel suo essere così maturo e posato un piatto del genere, un piatto sicuramente meno elaborato e più grezzo rispetto a tutti gli altri probabilmente presenti nel menù del ristorante, ma in fondo perché anche lui non poteva riservare sorprese?
Monique forse doveva scoprire ancora molto di lui, stuzzicata magari da quella scelta culinaria che riusciva a far capire che non tutto quello che si notava immediatamente in superficie poteva rispecchiare un giudizio unico e non meritevole di occhiate più attente e interessate.

Lo sapevi che, a differenza di ciò che molti pensando, il liuto è di origine orientale? E' stato importato in Europa durante il Medioevo e si è diffuso poi prepotentemente nel XVI secolo. L'arpa invece ha origini più antiche, pensa che viene ricollegato addirittura alla cultura Egiziana del 3000 a.C.

Una informazione davvero singolare.
Certe documentazioni interessanti sono andate quasi perdute nel tempo e solo chi è davvero un grande appassionato così da vicino come te può arrivare a conoscerle e in questo caso, trasmetterle al prossimo.
Sono quindi felicissimo di essere questo "prossimo" ed anzi, se dovessi avere altre info similmente interessanti, non hai che da parlare, sono sempre alla ricerca di maggiore cultura su più fronti ed in più nel tuo caso, sono anche allietato dal piacevole suono della tua voce che mi induce con ancor più entusiasmo ad ascoltare queste tesi sorprendenti.


Una voce morbida, vellutata, ipnotica e di trasporto...
... Sei forse nata dalla spuma del mare o dalle lacrime di una stella?


Semmai la donna avesse deciso di assaggiare il piatto di Irvyne, egli quindi sarebbe rimasto in silenzio ad osservarla per sapere il suo giudizio in merito, prendendo quei momenti per approfittarne e guardarla meglio, osservare i dettagli del viso, delle labbra, delle ciglia e le sfumature di colore degli occhi.
Molto attento ai particolari il giovane che sicuramente non dava a vedere con tanta semplicità quello che pensava attraverso il suo sguardo, evitando di trovarsi nella condizione di dover rispondere a domande scomode, domande che lo avrebbero potuto mettere in imbarazzo o difficoltà.
Fortunatamente in suo aiuto giunse anche il successivo argomento di conversazione sul romanticismo che la donna prese subito al balzo enunciando la propria consapevolezza e considerazione di quello che ora stavano trattando.

Molto.
Amo il romanticismo nel senso antico del termine: sai, quando gli uomini corteggiavano a lungo la propria donna e non vedevano altre che lei, vezzeggiandola e dedicandole tutto il loro amore con poesie, canzoni e fiori?
Ecco, quella è la mia idea utopica di romanticismo.
E a te piace essere romantico?


A dir poco... Perfetta!

Trovo che il romanticismo sia l'ossigeno dell'amore e di una relazione stabile.
Un uomo e una donna, anche stando a contatto da molto tempo, non devono mai dimenticarsi di coltivare l'anima, e le palpitazioni che può trasmettere grazie a parole, gesti, sguardi, tutto quanto insomma.


Leggero sorso di vino.

Amo corteggiare una donna, amo farla sentire al centro dell'attenzione, la mia compagna come la mia regina.
E poi dolcezza, pensieri, parole parlate o scritte... Scrivere poesie per lei? Perché no?
Lei mi dona attenzioni, amore, conforto, la sua cultura e le sue passioni, è quindi più che meritevole di avere tutto, ogni cosa.
Anzi, forse è anche troppo poco comportarsi come un cavaliere verso una donzella, ma ammetto che il romanticismo è questo ed anche molto di più...
Per esempio io non ci penserei un istante a dare la mia stessa vita per chi amo e per chi mi è accanto.


Nel pronunciare quelle ultime parole si prese qualche secondo per fissare la donna con maggiore intensità, come a farle capire con quella seria occhiata che era davvero sincero in quello che diceva, e che non erano assolutamente delle parole buttate al vento, così, soltanto per farsi bello agli occhi di un'altra persona.
Irvyne Trigger era Grifondoro anche nell'amore: leale, sincero, forte di volontà e speranzoso.
Prese un altro poco di vino, portando a metà la propria porzione di primo, mentre il cameriere passava a chiedere se andasse tutto bene.
Poco dopo che andò via poi, il ragazzo tornò a mangiare e nel contempo a guardare Monique con aria interessata e curiosa.

Perché non mi parli un poco della tua vita, sempre se ti va e non sono troppo invadente.
Mi hai detto di tua madre, ma tuo padre?
Hai sorelle o fratelli?
Sapevi già da piccola che un giorno saresti diventata Vice Preside, era un tuo sogno oppure ne avevi altri?
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Messaggioda Monique » 20/06/2012, 23:23

Oh per Merlino, in tutta onestà non pensavo di peccare così tanto di ignoranza, chiedo perdono miss Vireau per questa notizia da me non saputa fino a oggi, immagino allora che la tua musica assieme ad un tale strumento sarà ancora più irresistibile... Esattamente come te d'altronde...

Non chiedere perdono a me, ma a te stesso. Personalmente trovo che tutto ciò che l'uomo non conosce è un peccato ed una mancanza che compie verso se stesso, e quindi è a se stesso che deve chiedere scusa - rifletté Monique ad alta voce, rimanendo poi piacevolmente colpita dall'ultima frase pronunciata da Irvyne che spinse le sue gote chiare ad arrossarsi un poco per il complimento ricevuto - Oh, grazie... sei veramente gentile, davvero. Non sono abituata a ricevere tante galanti attenzioni.

Aggiunse con aria sincera e leggermente imbarazzata, mentre la conversazione scivolava piacevolmente sull'Italia e sulla conoscenza che i due avevano di essa.

Per quanto riguarda il panorama italiano ammetto che ho una mia carissima conoscenza appassionata di pizza e difficilmente accetta di mangiarne fuori se non si trova in Italia.
Quindi avendola girata posso dire che l'Emilia, il Lazio, la Calabria e la Sicilia sono le regioni che maggiormente apprezzo per cibo e cultura, ma inoltre quando voglio sentire il gusto della vera carne al sangue opto per la Toscana esattamente come te...


Allora l'hai visitata anche tu... quale regione tra quelle che hai nominato ti ha maggiormente colpito? Ammetto di non aver mai avuto il piacere di andare in Emilia e in Calabria, ma amo la Sicilia ed ogni volta che ho voglia di pesce fresco è esattamente lì che mi dirigo. Anche tu ci sei stato per svago, o solo per lavoro?

Era curiosa, sì, curiosa di conoscerlo meglio, di scoprire qualcosa in più sulle sue abitudini, sui suoi modi di fare, su ciò che faceva parte del suo passato: Irvyne si stava rivelando una persona sorprendentemente gradevole e piacevolissima, con cui era davvero facile e amabile conversare, e Monique era sempre più felice e soddisfatta di aver accettato quell'invito a cena.
Intanto il cameriere si preoccupò di portare via i piatti vuoti degli antipasti e sostituirli coi primi, augurando loro buon appetito: Monique respirò profondamente l'odore intenso, deciso e al contempo delicato del risotto che aveva di fronte, scoprendo che il collega invece aveva optato per un tipico piatto romano, la carbonara.

Lo so, probabilmente non ti aspettavi che avrei chiesto una cosa simile, ma ammetto che ho un debole per questo piatto.
Sarà che forse mio nonno era un uomo bravissimo nel saperlo preparare e praticamente tutti i weekend a pranzo da lui mi faceva mangiare questo e dunque mi è rimasto impresso.
In più devo ammettere che qui hanno saputo riprodurre un piatto così tradizionale in maniera esemplare!


In realtà trovo che la tua sia stata un'ottima scelta. Ogni volta che vado a Roma ordino solo quella, a pranzo e a cena, sembro una maniaca! E ogni volta provo un ristorante diverso, per vedere le differenze da un posto all'altro... pazzesco, no?

Commentò la donna mentre il pianista adibito a rallegrare la serata con un sottofondo musicale cambiava autore e genere, scegliendo una sinfonia più leggera che si sposava perfettamente col tono spensierato della loro conversazione.

... Se ti va di assaggiare, per quanto è un sapore molto differente da quello che hai ordinato tu... Fai pure...

Davvero, posso? Mi farebbe molto piacere.
Ci pensi tu?


Non c'era malizia naturalmente in quella richiesta, solo il desiderio di assaggiare la pasta senza usare però la propria forchetta, impregnata del sapore del riso: se Irvyne avesse acconsentito, quindi, Monique si sarebbe sporta verso di lui con un sorriso e le labbra dischiuse, facendosi sparire tra esse un po' di quell'Italia che lui aveva nel piatto.

Mmmmh... i complimenti allo chef, è buonissima!

Esclamò la donna poco dopo con espressione estasiata, accompagnando quella forchettata con un sorso di vino prima di offrire all'uomo un po' del suo riso: nel caso avesse accettato, sarebbe stata lei stessa ad imboccarlo, avvicinando la forchetta alla sua bocca per rendergli l'assaggio il più confortevole possibile.
Nel frattempo, la conversazione aveva permesso a Monique di sfoggiare un po' della sua cultura musicale, sperando di non annoiare Irvyne che, invece, sembrava assolutamente interessato.

Una informazione davvero singolare.
Certe documentazioni interessanti sono andate quasi perdute nel tempo e solo chi è davvero un grande appassionato così da vicino come te può arrivare a conoscerle e in questo caso, trasmetterle al prossimo.
Sono quindi felicissimo di essere questo "prossimo" ed anzi, se dovessi avere altre info similmente interessanti, non hai che da parlare, sono sempre alla ricerca di maggiore cultura su più fronti ed in più nel tuo caso, sono anche allietato dal piacevole suono della tua voce che mi induce con ancor più entusiasmo ad ascoltare queste tesi sorprendenti.


Sei troppo buono... - si schermì Moni, chiedendosi come fosse possibile trovarsi davanti un uomo così visto che assomigliava molto ai gentiluomini ormai scomparsi, o almeno scomparsi prima di conoscere lui, di un tempo - E sei anche l'unico che non trova noiose certe informazioni. Purtroppo mi risulta un po' difficile parlare a ruota libera, ma se c'è qualche domanda nell'argomento che vorresti pormi cercherò di risponderti meglio che posso.

Trovo che il romanticismo sia l'ossigeno dell'amore e di una relazione stabile.
Un uomo e una donna, anche stando a contatto da molto tempo, non devono mai dimenticarsi di coltivare l'anima, e le palpitazioni che può trasmettere grazie a parole, gesti, sguardi, tutto quanto insomma.


Concordo, solitamente col tempo il rapporto diventa qualcosa che si da' per scontato, facendogli perdere progressivamente importanza e valore.

Annuì la donna a quelle parole, proseguendo nella consumazione di quel risotto che era davvero spettacolare, delicato e bilanciato perfettamente nel sapore e nel contrasto tra la dolcezza degli scampi e l'odore selvatico del tartufo.

Amo corteggiare una donna, amo farla sentire al centro dell'attenzione, la mia compagna come la mia regina.
E poi dolcezza, pensieri, parole parlate o scritte... Scrivere poesie per lei? Perché no?
Lei mi dona attenzioni, amore, conforto, la sua cultura e le sue passioni, è quindi più che meritevole di avere tutto, ogni cosa.
Anzi, forse è anche troppo poco comportarsi come un cavaliere verso una donzella, ma ammetto che il romanticismo è questo ed anche molto di più...
Per esempio io non ci penserei un istante a dare la mia stessa vita per chi amo e per chi mi è accanto.


Quando ami qualcuno la tua vita è quella persona, o almeno io la vedo così... perciò difenderla equivale a difendere te stesso, è naturale farlo. Confesso che possa far paura pensare di annullarsi così per qualcuno, ma io non lo considero affatto un annullamento, quanto più un'unione di anime che si fondono per dare vita a qualcosa di assolutamente perfetto.

Era strano parlare di quegli argomenti con qualcuno che non fosse Sandyon, ma non le dispiaceva: il compagno era sempre di poche parole, e Monique era quasi sempre sicura di annoiarlo o di spingerlo a fare conversazioni poco interessanti, per questo rimaneva in silenzio. Mentre osserava Irvyne ed il suo modo di fare, di porsi, di pensare e di agire, si rese conto che se non fosse stato per Sandyon, se lui non fosse stato presente nella sua vita e lei non ne fosse stata innamorata....

... saresti davvero il mio uomo ideale.

Quello che doveva essere solo un pensiero espresso nella mente divenne, come constatò Monique con estremo imbarazzo quasi all'istante, un'affermazione pronunciata a voce non troppo alta ma sempre e comunque udibile da lui: la donna arrossì vistosamente questa volta, mascherando il tutto con una sorsata di vino piuttosto abbondante mentre dentro di sé si malediva. Forse Irvyne non se ne accorse, o forse sì ma fece finta di niente, fatto stava che la conversazione per sua sfortuna proseguì tranquilla.

Perché non mi parli un poco della tua vita, sempre se ti va e non sono troppo invadente.
Mi hai detto di tua madre, ma tuo padre?
Hai sorelle o fratelli?
Sapevi già da piccola che un giorno saresti diventata Vice Preside, era un tuo sogno oppure ne avevi altri?


No, sono figlia unica... e mio padre non si può certo dire un amore di genitore, almeno non per gli standard comuni.
Non siamo mai andati d'accordo, soprattutto nel periodo in cui aveva la sgradevole abitudine di mettermi le mani addosso in modo violento. In ogni caso mi ha aiutato a formare un carattere totalmente diverso dal suo, e di questo gli sono grata.


Rispose la Vice Preside con una leggera alzata di spalle: no, non aveva problemi a parlare di certe cose ma sicuramente non rientravano nella Top Ten dei suoi argomenti preferiti.

Per quanto riguarda il ruolo di Vice Preside di Hogwarts, è stata mia madre a chiedermi di occuparlo prima di morire, una sorta di ultimo desiderio. All'inizio credevo non facesse per me, ma ora... mi sono dovuta ricredere.

Aggiunse con un piccolo sorriso: già, Rose ci aveva visto giusto.
Tanto per cambiare.

Ma dimmi di te, raccontami... cos'è che ti ha affascinato dell'Astronomia tanto da spingerti a volerla insegnare?
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Messaggioda Irvyne » 21/06/2012, 1:15

Allora l'hai visitata anche tu... quale regione tra quelle che hai nominato ti ha maggiormente colpito? Ammetto di non aver mai avuto il piacere di andare in Emilia e in Calabria, ma amo la Sicilia ed ogni volta che ho voglia di pesce fresco è esattamente lì che mi dirigo. Anche tu ci sei stato per svago, o solo per lavoro?

La prima volta per lavoro, dovevo andare a visitare un principale centro astronomico a Roma, mentre la seconda sono stato in vacanza sempre con questo mio carissimo amico amante della pizza e ci siamo fatti alcune mete, tra queste devo dire che l'Emilia è quella che mi ha colpito con maggiore positività, forse per il modo di pensare, la cultura, il cibo a regola d'arte, non ti saprei dire onestamente!

Un argomento così semplice come una meta turistica, assieme a lei assumeva una forma, una concretezza, un senso di profondità tutto diverso, più vero e più tangibile.
La Vice Preside possedeva un'interiorità tale, che conversare con lei anche solo del tempo che passava o dello stesso tempo atmosferico poteva divenire un'esperienza unica ed appagante.
Esperienza altrettanto unica poi, fu decisamente l'onore di poterla imboccare e farsi imboccare a sua volta, come se fossero esattamente una coppia.
Irvyne celò abbastanza bene l'imbarazzo positivo di quell'evento, ma dentro di se non poteva negare che il cuore battesse con un ritmo leggermente più accelerato del solito.

Davvero, posso? Mi farebbe molto piacere.
Ci pensi tu?
Mmmmh... i complimenti allo chef, è buonissima!


Te lo dicevo, visto?
Se non altro ora quando vuoi deliziarti con una carbonara seria sai dove poter andare, per quanto ammetto che mi offenderei se non me lo facessi presente per tornarci ancora assieme...


La buttò lì, con gentilezza e complicità, utilizzando un tono tranquillo e da amico, anche perché era quello che voleva lei, un amico, una persona piacevole con la quale condividere qualche piacevole ora tra conversazioni profonde, conversazioni più libere e culinarie e qualche risata accompagnata da buona musica e buon vino, tutto lì.
La conversazione dunque proseguiva a gonfie vele, spiegate verso un oceano di parole che trovavano un senso e una regolare forma di pensiero che si apriva alle idee e le considerazioni dell'altro, come se completassero concetti e ne assorbissero di nuovi nel mentre continuavano a dialogare tra loro, sempre ricchi di un sorriso entusiasta, quel sorriso che viene solo quando si sta realmente bene in compagnia di qualcuno.

Sei troppo buono...
E sei anche l'unico che non trova noiose certe informazioni.
Purtroppo mi risulta un po' difficile parlare a ruota libera, ma se c'è qualche domanda nell'argomento che vorresti pormi cercherò di risponderti meglio che posso.


Perché rispecchi tutto quello che cerco in una donna ma non posso averti?

Non troverei mai noioso qualcosa che esce dalle vostre graziose e morbide labbra miss Vireau.
Dare della noiosa a te sarebbe come dare del mago ad un babbano, credo di aver espresso al meglio il concetto non trovi?
In ogni caso, se puoi illuminarmi, che differenza effettiva c'è tra un violino e una viola? Come anche tra il flauto dolce e quello traverso...


Attese che lei rispondesse a quei suoi quesiti ai quali difficilmente si era potuto dare risposta senza una dovuta documentazione per la quale però, non aveva avuto molto tempo nei tempi passati per via della troppa necessità di lavoro e di tempo da dedicarvi sopra.
Il discorso riguardo l'amore comunque, trasportò i due colleghi verso una diversa sponda di pensieri e scambio di opinioni, che però in quel frangente trovarono molte congruenze, anzi, quasi del tutto vicinanze e somiglianze palesi e chiare.
Due persone insomma che intendevano l'amore e il romanticismo esattamente allo stesso modo.

Quando ami qualcuno la tua vita è quella persona, o almeno io la vedo così... perciò difenderla equivale a difendere te stesso, è naturale farlo. Confesso che possa far paura pensare di annullarsi così per qualcuno, ma io non lo considero affatto un annullamento, quanto più un'unione di anime che si fondono per dare vita a qualcosa di assolutamente perfetto.

Concordo pienamente Monique, inoltre devo dire che-...

... saresti davvero il mio uomo ideale.

Silenzio assoluto, silenzio completo e per un momento fu come se anche il suono del pianoforte fosse stato smorzato da quelle parole di Monique che pur essendo così poche avevano scatenato nel cuore del ragazzo una sorta di concerto diverso da quello in pianoforte, violoncelli, trombe o altro.
Era forse più una serie di strumenti che si accalcavano tutti assieme e creavano solo dei forti tonfi sonori dove in prevalenza si avvertivano le percussioni, ma chiaramente lei non ne poteva sapere nulla.
Sorrise appena Irvyne, chinando il capo prendendo una forchettata di pasta per offrirla ancora una volta alla donna, con il chiaro intento di farla smettere di essere imbarazzata e riprendersi.

Beh, non volevo dire propriamente questo, ma ammetto che magari l'ho pensato!

E' così difficile smettere di guardarti...

Un occhiolino, sta scherzando ovviamente, anche se non del tutto, ma lei deve credere così, è giusto che sia così, più che altro perchè in primis il ragazzo punta a rispettare le scelte e le decisioni della collega e se lei per il momento non vuole nessun coinvolgimento speciale, non sarà certo lui a costringerla in quel senso, rischiando di corrompere una così tale e bella atmosfera di serenità tra i due.
Non c'era comunque da temere visto che gli argomenti proseguivano a ruota libera, uno dietro l'altro, come se venissero tirati da una corda invisibile ed implacabile, segno distinto che tra loro l'intesa c'era ed era anche molta.
Successivamente quindi si passò alla vita familiare e lavorativa di Monique che espresse alcune parti del suo passato e del suo presente, chiedendo quindi al contrario, come mai lui avesse scelto un percorso di vita del genere.

Per quanto riguarda il ruolo di Vice Preside di Hogwarts, è stata mia madre a chiedermi di occuparlo prima di morire, una sorta di ultimo desiderio. All'inizio credevo non facesse per me, ma ora... mi sono dovuta ricredere.

Hai fatto benissimo a ricrederti, sei una superiore eccezionale e non sono solo parole mie ma anche degli studenti.
Non poteva fare scelta migliore la Bergman, anzi, mi complimento con il sesto senso della Preside nel prendere una persona come te che non aveva fatto nessuna domanda di ammissione ed anzi, viveva la sua vita tanto tranquillamente fino al giorno della convocazione lontano da simili intenzioni lavorative e con magari mille altri progetti tutti sicuramente entusiasmanti...


Ma dimmi di te, raccontami... cos'è che ti ha affascinato dell'Astronomia tanto da spingerti a volerla insegnare?

Aprire le menti altrui, quelle più fresche e propense a sognare un destino in continuo mutamento.
La vita è esattamente come una galassia, si modifica sempre, anche se non ce ne accorgiamo.
Per esempio, noi ora ci stiamo muovendo, perché il pianeta gira su se stesso, ma non lo percepiamo, non ci facciamo caso, ecco, esattamente è così la vita... Almeno a mio avviso... Cambia e noi non ce ne rendiamo conto.


Sorso di vino, riempì poi nuovamente il bicchiere della donna che lo aveva concluso da poco.
Diavolo già una bottiglia, ma poco male, un leggero cenno al cameriere al quale venne subito chiesta la seconda e l'uomo scattò immediatamente per accontentare i due clienti nel modo più veloce e migliore possibile, anche se quella volta fu richiesto del vino champagne, immensamente costoso, ma immensamente buono, da occasioni speciali e... Donne speciali.

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Ecco a voi signori, avete intanto idee per il secondo o preferite passare al dolce direttamente?
Nel caso abbiamo millefoglie alla crema pasticciera, tiramisù, gelato in coppa di praticamente tutti i gusti tradizionali, mousse di cioccolato bianco e scaglie di cocco, semifreddo al pistacchio con cioccolato fondente, meringata, mont blanch, crostata di frutta e torta di fragole con panna.


Io non so la signorina ma antipasto e primo sono stati già molto abbondanti, però chissà, magari un piccolo spazio per il dolce mi è rimasto, direi tiramisù, grazie, tu invece Monique, che decidi?
Non fare assolutamente complimenti, per me è gioia pura esaudire i tuoi desideri a questa cena, quindi prendi ancora quello che vuoi...


Una volta che la donna quindi avesse deciso cosa prendere, se andare avanti col pasto oppure optare anch'ella per il dolce, il cameriere si sarebbe appuntato le successive ordinazioni allontanandosi per permettere al ragazzo di proseguire con il suo discorso interrotto dalla conclusione del vino e l'arrivo dello spumante che fu prontamente versato in delle coppe alternative di cristallo adatte al tipo di bevanda, i classici tulipani.

Immagine

In sostanza, quando la signora Bergman mi chiese di prendere la cattedra non ero più nella pelle.
Magari il mio intervento, il mio aiuto avrebbe potuto formare delle persone che un giorno avrebbero conquistato tanto nella vita.
Persone speciali, tutti gli studenti, perché ognuno è un pianeta a se, o forse proprio una galassia a se, e poi ci sono persone che sono così profonde, intense, complesse e indescrivibili che si possono definire anche veri e propri universi paralleli e impensabili per quanto affascinanti...
... Si, naturalmente mi riferisco a te...
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Messaggioda Monique » 21/06/2012, 23:55

Una conversazione interessante, una conversazione piacevole, una conversazione leggera, una conversazione profonda, una conversazione con mille sfaccettature diverse che la rendevano praticamente unica: Irvyne Trigger era, nonostante la giovane età, un uomo colto ed educato, interessato a conoscere cose nuove e a scambiare le informazioni da lui possedute con altri; difficilmente, nella sua vita, Monique aveva trovato una persona così interessante con cui conversare.

La prima volta per lavoro, dovevo andare a visitare un principale centro astronomico a Roma, mentre la seconda sono stato in vacanza sempre con questo mio carissimo amico amante della pizza e ci siamo fatti alcune mete, tra queste devo dire che l'Emilia è quella che mi ha colpito con maggiore positività, forse per il modo di pensare, la cultura, il cibo a regola d'arte, non ti saprei dire onestamente!

So che gli Emiliani sono una popolazione molto aperta ed accogliente, anche se non ho mai avuto il piacere di sincerarmene di persona. Per quanta riguarda il cibo, ammetto la mia ignoranza... quali sono i piatti tipici di questa regione?

Domandò Monique, per nulla in imbarazzo nell'ammettere di non sapere quasi nulla a riguardo: intanto, assaggiando la pasta di lui, la donna ammise quanto fosse buona, suscitando un sorriso da parte del collega di Astronomia.

Te lo dicevo, visto?
Se non altro ora quando vuoi deliziarti con una carbonara seria sai dove poter andare, per quanto ammetto che mi offenderei se non me lo facessi presente per tornarci ancora assieme...


Non mi permetterai mai di tornare qui senza di te.
E la prossima volta... gradirei che fossi tu mio ospite. Ci tengo.


Rispose Monique con espressione sorridente ma seria, per fargli comprendere che per quanto magari quella di lui fosse stata una battuta, lei ci teneva davvero a riaverlo come compagno di cena e perché no, sempre in quel ristorante. Forse la volta successiva la carbonara l'avrebbe ordinata lei.
Intanto la conversazione proseguiva, con la Vice Preside di Hogwarts che esprimeva la sua felicità nel poter parlare di un argomento a lei così congeniale come la musica senza annoiare il suo interlocutore, invitando quindi Irvyne a domandarle qualsiasi curiosità lui avesse a riguardo.

Non troverei mai noioso qualcosa che esce dalle vostre graziose e morbide labbra miss Vireau.
Dare della noiosa a te sarebbe come dare del mago ad un babbano, credo di aver espresso al meglio il concetto non trovi?
In ogni caso, se puoi illuminarmi, che differenza effettiva c'è tra un violino e una viola? Come anche tra il flauto dolce e quello traverso...


Ti sei espresso perfettamente, e come sempre ti ringrazio per il complimento - rispose Monique, le guance arrossate per le parole di lui prima di tornare poco più seria e professionale, pronta per rispondere alle sue domande - La differenza tra viola e violino è molto semplice: entrambi appartengono alla famiglia degli archi, ma la prima si distingue dal secondo per le dimensioni, essendo circa 1/7 più grande, per l'estensione perché è accordata una quinta sotto, e per il timbro che è molto più profondo e meno brillante - iniziò a rispondere con sicurezza e competenza, quella di chi sapeva perfettamente di cosa stava passando - Per quanto riguarda i flauti, beh, inutile dire che la prima differenza è nel modo in cui essi vengono suonati visto che il primo viene utilizzato verticalmente, viene infatti detto anche "flauto dritto" o "a becco" per la sua forma, mentre il secondo orizzontalmente. Oltre a questo, sono differenti i metalli di cui essi sono composti: il primo infatti è solitamente realizzato in legno e più recentemente in plastica, mentre il secondo in metallo. Infine, a livello di suono, il flauto dolce produce e comprende fino a due ottave, mentre l'estensione di quello traverso è maggiore e può arrivare fino a tre ottave e mezza.

Prese fiato dopo quelle parole, respirando a fondo e bevendo un paio di sorsi di vino che, fresco e leggermente secco come piaceva a lei, le scendeva giù per la gola che era un piacere; poco dopo, i pensieri della donna presero forma vocalmente nonostante non fosse quello il suo intento, facendo passare ad entrambi qualche istante d'imbarazzo che Irvyne seppe mitigare perfettamente, offrendo anche un'altra forchettata di pasta alla francese che accettò volentieri, con ancora un velo d'imbarazzo ben visibile negli occhi; Monique gli parlò poi di come avesse scelto il ruolo da Vice Preside di Hogwarts per un desiderio espresso dalla madre prima di morire, e la reazione di Irvyne fu molto positiva.

Hai fatto benissimo a ricrederti, sei una superiore eccezionale e non sono solo parole mie ma anche degli studenti.
Non poteva fare scelta migliore la Bergman, anzi, mi complimento con il sesto senso della Preside nel prendere una persona come te che non aveva fatto nessuna domanda di ammissione ed anzi, viveva la sua vita tanto tranquillamente fino al giorno della convocazione lontano da simili intenzioni lavorative e con magari mille altri progetti tutti sicuramente entusiasmanti...


Non sapevo che gli studenti parlassero bene di me... - commentò Monique con aria sinceramente stupita - ... ma sono felice di sapere che mi considerino in modo positivo. Insomma, sapere che si fidano e rispettano la figura di riferimento a cui io corrispondo è una piacevole notizia. E per quanto riguarda la scelta della Preside, beh... all'inizio non potevo sopportarla, ma col tempo ho imparato ad apprezzare la sua saggezza un po' bizzarra.

Aggiunse con un piccolo sorriso divertito, mentre chiedeva poi all'uomo di parlare un po' di sé e di cosa lo avesse spinto a scegliere proprio l'Astronomia e la professione dell'insegnamento.

Aprire le menti altrui, quelle più fresche e propense a sognare un destino in continuo mutamento.
La vita è esattamente come una galassia, si modifica sempre, anche se non ce ne accorgiamo.
Per esempio, noi ora ci stiamo muovendo, perché il pianeta gira su se stesso, ma non lo percepiamo, non ci facciamo caso, ecco, esattamente è così la vita... Almeno a mio avviso... Cambia e noi non ce ne rendiamo conto.


Tutto intorno a noi cambia, si muove e muta in continuazione. Credo che spesso ce ne accorgiamo, ma abbiamo paura delle conseguenze di questo mutamento perciò facciamo finta di nulla. E' molto più comodo così.

Si dovettero interrompere temporaneamente, poiché, avendo finito entrambi anche il primo, il cameriere si era loro avvicinato per portare via i piatti ripuliti e proporre loro altro cibo squisito da assaggiare.

Ecco a voi signori, avete intanto idee per il secondo o preferite passare al dolce direttamente?
Nel caso abbiamo millefoglie alla crema pasticciera, tiramisù, gelato in coppa di praticamente tutti i gusti tradizionali, mousse di cioccolato bianco e scaglie di cocco, semifreddo al pistacchio con cioccolato fondente, meringata, mont blanch, crostata di frutta e torta di fragole con panna.


Io non so la signorina ma antipasto e primo sono stati già molto abbondanti, però chissà, magari un piccolo spazio per il dolce mi è rimasto, direi tiramisù, grazie, tu invece Monique, che decidi?
Non fare assolutamente complimenti, per me è gioia pura esaudire i tuoi desideri a questa cena, quindi prendi ancora quello che vuoi...


Se insisti così tanto... - commentò Moni con aria divertita, voltandosi verso il cameriere - Anche io preferisco passare direttamente al dolce, anche se avrei una richiesta un po' particolare: invece di una porzione sola di un singolo dolce, potrei cortesemente avere un assaggio di millefoglie, tiramisù, mousse, meringata, torta e gelato in coppa alla nocciola e bacio? Molto gentile.

Forse il cameriere si sarebbe un po' stranito, chi poteva dirlo, ma Monique era una di quelle donne che Madre Natura aveva dotato di un metabolismo accellerato, e che quindi poteva permettersi pasti abbondanti senza che il fisico ne risentisse minimamente. Se a questo si aggiungevano un ristorante con chef di prim'ordine e il suo amore per i dolci, il gioco era fatto.
Il camieriere comunque si allontanò con le ordinazioni, lasciando la seconda bottiglia sul tavolo che Irvyne aprì prontamente per permetterle di bere altro vino, riprendendo il discorso interrotto in precedenza.

In sostanza, quando la signora Bergman mi chiese di prendere la cattedra non ero più nella pelle.
Magari il mio intervento, il mio aiuto avrebbe potuto formare delle persone che un giorno avrebbero conquistato tanto nella vita.
Persone speciali, tutti gli studenti, perché ognuno è un pianeta a se, o forse proprio una galassia a se, e poi ci sono persone che sono così profonde, intense, complesse e indescrivibili che si possono definire anche veri e propri universi paralleli e impensabili per quanto affascinanti...


Sono d'accordo, all'inizio non riuscivo a vederli in quest'ottica ma adesso, a furia di stare a contatto con loro, li vedo sempre più come perle rare e ognuno unico nel suo genere, e... aspetta, ma quanto parli di universi paralleli veri e propri...

... Si, naturalmente mi riferisco a te...

A quel complimento, molto più "pesante", per così dire, degli altri, le guance della donna si arrossarono con decisione, un sorriso leggermente timido che le compariva sul viso.

Sei... un uomo davvero incredibile, Irvyne. La tua gentilezza mi lusinga e mi confonde al tempo stesso.
Chi ti ruberà il cuore sarà una donna fortunata.


Commentò la francese dopo alcuni istanti di silenzio, prendendo poi il calice di vino per alzarlo in sua direzione e berne un sorso, come se avesse appena fatto un brindisi silenzioso dedicato proprio a lui.

Se posso essere indiscreta... hai avute molte storie importanti nella tua vita?
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Messaggioda Irvyne » 23/06/2012, 0:59

So che gli Emiliani sono una popolazione molto aperta ed accogliente, anche se non ho mai avuto il piacere di sincerarmene di persona. Per quanta riguarda il cibo, ammetto la mia ignoranza... quali sono i piatti tipici di questa regione?

Da quel che ricordo, per questo popolo il cibo più gettonato è la pasta ripiena, come tortellini e ravioli.
Sono delle tipologie di cibi che ho appreso a cucinare in maniera molto spartana ma decisamente gustosa.
Mi sto giusto affinando un poco con i vari tipi di sughi e condimenti, la cucina italiana è in continua evoluzione ed io devo tentare in tutti i modi di essere al passo con lei...


Più parlavano e maggiormente l'uomo si accorgeva di trovarsi estremamente bene in compagnia della Vice Preside.
Un incontro così casuale, scelto per lo più per cercare di avvicinarsi maggiormente ad una persona come collega e superiore in termini di amicizia e fiducia, ma si stava comunque trasformando in qualcosa di più, qualcosa di più solido e forte.
Percepiva che anche lei si divertiva e stava bene con lui, come se quasi fossero due fiamme che si alimentavano a vicenda, e quella era una bellissima sensazione, almeno per quanto lo riguardava.

Non mi permetterai mai di tornare qui senza di te.
E la prossima volta... gradirei che fossi tu mio ospite. Ci tengo.


Ammetto che educazione mi ha insegnato che è sempre l'uomo a dover offrire.
La donna, come principessa delle attenzioni di un umile cavaliere è destinata sempre a vedersi servito il desiderio di passare un piacevole pasto con il sorriso e la leggerezza del pensiero e dell'animo, ma se ci tieni particolarmente, tenterò di fare appello al mio lato più moderno ed accontentarti, in fondo anche questo è un modo come un altro per regalarti della gioia, dico bene?


Era sinceramente intenzionato a farle passare delle piacevoli ora in compagnia, allora perché non assecondare quel suo desiderio molto nobile e gentile, per quanto leggermente lontano dal suo canone educativo.
La conversazione si spostò poi su quella domanda fatta dal ragazzo inerente alle differenze tra due strumenti musicali così simili nel nome ma, a quanto comprendeva dalla spiegazione successiva della donna, diversi molto nel complesso e nella sostanza, e questo per due tipologie di strumenti diversi, a fiato e a corda.

La differenza tra viola e violino è molto semplice:[...]
... per l'estensione perché è accordata una quinta sotto, e per il timbro che è molto più profondo e meno brillante.
Per quanto riguarda i flauti[...]
... mentre l'estensione di quello traverso è maggiore e può arrivare fino a tre ottave e mezza.


Quanta cultura, quanta bravura e scioltezza nella spiegazione, quanto estro e luminosità nello sguardo mentre spiegavi.
Si vede che questo mondo fa parte di te nella sua completa interezza Monique, ammetto che nella mia vita non ho mai incontrato dei musicisti che avessero quello stesso sguardo nel parlare del loro ambito, sono a dir poco... Impressionato!


Sorrise coinvolto da lei, osservandola ammirato e sorpreso da una donna che traspirava energia musicale da ogni poro, come se la musica vivesse letteralmente dentro di lei, come se le bastasse un pensiero per comandarla quasi al suo volere.
Di certo Trigger non poteva pensare che quella in parte fosse proprio la verità, ancora poco intimo con lei per sapere certe potenzialità della Vice Preside, ma nonostante tutto se anche gli fosse stato detto in quell'istante, ci avrebbe creduto senza ombra di dubbio, proprio per la certezza nel vedere così tanta musica pronunciarsi dal cuore della Vireau per irradiare tutto il ristorante.

Tutto intorno a noi cambia, si muove e muta in continuazione.
Credo che spesso ce ne accorgiamo, ma abbiamo paura delle conseguenze di questo mutamento perciò facciamo finta di nulla.
E' molto più comodo così.


Mutazione del corpo, del pensiero, dei sentimenti, del modo in cui si vede la vita e la si scopre giorno dopo giorno come se fosse sempre rinnovata ed eterna, mutabile esattamente come le stagioni.
Ammetteresti mai di essere cambiata in qualcosa oppure pensi che lo nasconderesti comunque a te stessa?


Come al solito in quella cena si era capito che si poteva passare da argomentazioni leggerissime ad altre estremamente intense e profonde.
Non sapeva Irvyne effettivamente se a Monique questo piacesse e la facesse sentire bene, ma di sicuro non esitava a credere che lei fosse una persona molto sincera e spontanea, così qualora non si fosse trovata realmente in sintonia con il ritmo della serata, glielo avrebbe fatto notare senza problemi.
Nel frattempo giungeva il cameriere a prendere le ordinazioni sui dolci e con somma sorpresa da parte dell'astronomo, Monique fece una richiesta piuttosto singolare e golosa, che mise in luce un altro aspetto di lei davvero piacevole.

E' sbarazzina.
Prende il mondo e le occasioni per quello che sono: una fortuna ed un'opportunità da sfruttare.
Le piacciono i dolci perché lei è dolce di suo, che persona meravigliosa e completa.


Benissimo signori, presto arriveranno le ordinazioni.
Nessun problema mademoiselle, tutto è possibile nel nostro ristorante, inoltre il signor Trigger si era già premurato di informarci per esaudire qualsiasi sua volontà di modifica al menù sotto ogni aspetto.
Buon proseguo di pasto, signori.


Non appena il cameriere fece per andarsene, Irvyne si mostrò leggermente imbarazzato da quella confessione improvvisa, ma era un imbarazzo serio, un imbarazzo adulto.
Chinò appena il capo, mordendosi poco il labbro inferiore, come segno di lieve nervosismo, prima di tornare a far sposare i propri occhi con quelli della principessa dallo sguardo di ghiaccio.

Ammetto che volevo assicurarmi il più completo comfort per te stasera.
Spero che questo non ti abbia infastidita, non volevo di certo fare nulla alle tue spalle...


Era davvero in una condizione di dover chiedere scusa.
In fondo aveva fatto qualcosa alle spalle di lei, magari non con cattiveria, anzi, con le migliori intenzioni, ma senza che lei sapesse comunque nulla.
Aveva l'idea forte e chiara dentro di se di mostrarle completamente il suo vero io, per non farle pensar male, per non farle credere di avere di fronte il vero Irvyne, proprio perché lui era quello, era l'uomo che sedeva davanti a lei e non chiedeva altro che renderle piacere in quella cena così tanto informale e così tanto inaspettatamente paradisiaca.
Proprio quel suo modo di essere poi, così romantico e forse magari per un'altra persona troppo adulatore, portarono Monique ad esprimere il suo pensiero più sincero e reale riguardo la fortuna che avesse avuto una donna nel catturare il suo cuore, un giorno.

Sei... un uomo davvero incredibile, Irvyne.
La tua gentilezza mi lusinga e mi confonde al tempo stesso.
Chi ti ruberà il cuore sarà una donna fortunata.


E tu sei una donna davvero incredibile, Monique.
La tua classe e bellezza mi sorprendono e mi confondono allo stesso tempo.
Chi ti ruberà il cuore sarà un uomo baciato dalla Dea bendata.


Alzò il bicchiere lungo, dove precedentemente era stato versato lo champagne, come a volerle proporre un brindisi simbolico alla fortuna e agli imprevisti del cuore, e se lei avesse accettato, i due bicchieri avrebbe tintinnato all'unisono per poi ritrovarsi con le labbra dei due colleghi su di essi a bearsi del loro nettare dei quali erano stati riempiti.
Al termine di quel piccolo rito di eleganza e intimità, miss Vireau prese il coraggio di fare una domanda molto profonda ad Irvyne, una domanda che comunque venne accolta con garbo e tranquillità da quest'ultimo.

Se posso essere indiscreta... hai avute molte storie importanti nella tua vita?

Oh no, nessuna indiscrezione.
Ammetto che nella mia vita non ho avuto modo di conoscere persone importanti con le quali condividere qualcosa di serio e maturo.
Appena uscito da scuola ho iniziato subito a lavorare e nell'arco di qualche anno ero già impiegato di ufficio nel più grande centro di ricerca astronomico londinese.
Nella mia vita ho avuto due che si possono definire amori... Una donna molto più grande di me, di circa otto o nove anni, e poi, beh, mi auguro non riderai troppo ma... Una sirena, si, hai capito bene, proprio quelle donne metà pesce che vivono negli oceani.
Follia, pura ed autentica follia, ma è nato così, di improvviso, il cuore ha iniziato a battere più veloce e non ho potuto sottostare a quel richiamo... Hai presente quando percepisci il richiamo per qualcosa che sembra essere totalmente opposto a te però non sai il motivo, continui a volerlo con insistenza?
Beh, a me è successa una cosa molto simile... Ma non me ne pento.


Questa volta fu quella di una maggiore e prolungata sorsata di bevanda, una sorsata data con un'espressione più seria, a tratti triste e pensierosa allo stesso tempo, quell'occhiata di chi per qualche secondo sta ricordando, sta ripensando a tante cose e molte di queste, indubbiamente, lo stanno facendo letteralmente morire di sofferenza dentro, come una ferita cicatrizzata male con ancora ogni tanto qualche fitta che torna a farsi sentire, forse innocua, forse senza più motivo, ma comunque fastidiosa, che punge lo spirito e gli ricorda di che sostanza sono fatte le lacrime.

Immagine

Purtroppo durante una guerra civile con dei Merrow ha perso la vita.
Lo sentivamo ma non abbiamo avuto il coraggio di dircelo... Sopraggiunse la morte prima che ne avessimo la possibilità...


Scosse il capo poco dopo, cercando di scacciare via quei brutti pensieri, quei pessimi ricordi che ora lo stavano conducendo lontano da quel ristorante, verso spiagge dimenticate, buie e assolate dove il freddo passava attraverso il corpo gelando anche le ossa.
No, non vuole più essere vittima di quelle spiagge, non ora.
Forse arrivato a casa ci rifletterà un po' su come del resto ogni tanto gli capitava, ma adesso il suo unico pensiero era passare una bella serata in compagnia di una bellissima donna, dentro e fuori.

Dannazione, che pessimo compagno di cena che sono, farti partecipe di certe disgrazie e lasciarti sola anche solo un secondo per far tornare certi flash nella mia mente, ti chiedo scusa Monique, davvero...
... Mentre tu invece?
Hai mai conosciuto realmente l'amore?
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Messaggioda Monique » 23/06/2012, 16:29

Una serata talmente piacevole, quella che stava trascorrendo Monique, che aveva già deciso di replicare l'evento ma questa volta insistendo perché fosse lei a considerarlo suo ospite: qualcosa le diceva però che, anche se avesse accettato, Irvyne non era tipo da amare questo genere di comportamenti visto il suo modo di fare da vero gentiluomo.

Ammetto che educazione mi ha insegnato che è sempre l'uomo a dover offrire.
La donna, come principessa delle attenzioni di un umile cavaliere è destinata sempre a vedersi servito il desiderio di passare un piacevole pasto con il sorriso e la leggerezza del pensiero e dell'animo, ma se ci tieni particolarmente, tenterò di fare appello al mio lato più moderno ed accontentarti, in fondo anche questo è un modo come un altro per regalarti della gioia, dico bene?


Sorrise a quelle parole, perché esse confermavano i pensieri di lei, ma era piacevolmente sorpresa nel constatare che l'uomo riusciva anche a malleare il proprio carattere per rendere felice colei che aveva accanto - di fronte, in questo caso.
Per questo annuì con aria divertita e deliziata, arrischiandosi anche, mentre parlava, a fargli un piccolo occhiolino.

Prometto che, pur offrendo io, mi farò viziare in tutti i modi che riterrai opportuni.
D'accordo?


Un compromesso insomma, uno di quelli che per Monique era necessario accettare per vivere serenamente la propria vita: nella vita di coppia, nel lavoro, nei rapporti sociali, tutto era soggetto a compromessi e chi non era in grado di farne non avrebbe mai avuto vita facile.
L'argomento di conversazione si spostò sulla musica, e la donna esaudì il desiderio di conoscenza di Irvyne rispondendo nel modo più esaustivo possibile alle sue domande.

Quanta cultura, quanta bravura e scioltezza nella spiegazione, quanto estro e luminosità nello sguardo mentre spiegavi.
Si vede che questo mondo fa parte di te nella sua completa interezza Monique, ammetto che nella mia vita non ho mai incontrato dei musicisti che avessero quello stesso sguardo nel parlare del loro ambito, sono a dir poco... Impressionato!


Lo fissò per un lungo istante, quasi stesse valutando qualcosa nella propria mente: in effetti si stava chiedendo se e quanto potesse fidarsi dell'uomo, perché se le risposte fossero state sufficientemente affermative allora forse...

... e se ti dicessi che la musica scorre come il sangue dentro di me, mi crederesti?
Dimmi un posto dove ti piacerebbe essere in questo momento, Irvyne, anche un luogo totalmente assurdo...


Sì, voleva davvero provare ad effettuare un'illusione di fronte a lui: d'accordo, doveva riposarsi, ma l'avrebbe mantenuta per poco e poi era giusto tenersi in allenamento costante, no? Perciò, se lui le avesse risposto, Monique avrebbe creato un universo parallelo dal nulla, in grado di circondarli senza far comprendere nulla all'esterno.
Ma forse l'uomo avrebbe voluto riflettere un poco prima di risponderle, per questo la conversazione proseguì comunque spedita.

Mutazione del corpo, del pensiero, dei sentimenti, del modo in cui si vede la vita e la si scopre giorno dopo giorno come se fosse sempre rinnovata ed eterna, mutabile esattamente come le stagioni.
Ammetteresti mai di essere cambiata in qualcosa oppure pensi che lo nasconderesti comunque a te stessa?


Credo che lo nasconderei se pensassi di essere cambiata negativamente.
Per quanto mi riguarda non ho mai nascosto, né a me stessa né agli altri, di essermi modificata moltissimo nel corso degli anni per le esperienze che ho vissuto e per le persone che ho conosciuto, tutte cose che mi hanno segnata.
A volte ripensando al passato faccio persin fatica a riconoscermi, il che mi porta a domandarmi con curiosità quanto, tra 10 o 20 anni, potrò essere diversa rispetto ad ora.


Gli rispose Monique dopo qualche attimo di riflessione: era bello passare da un argomento all'altro così, senza un copione preimpostato, si sentiva libera ed a proprio agio; nel frattempo arrivò il cameriere che prese le loro ordinazioni, compresa quella di lei forse un poco fuori dal comune.

Benissimo signori, presto arriveranno le ordinazioni.
Nessun problema mademoiselle, tutto è possibile nel nostro ristorante, inoltre il signor Trigger si era già premurato di informarci per esaudire qualsiasi sua volontà di modifica al menù sotto ogni aspetto.
Buon proseguo di pasto, signori.


A quelle parole, la francese volse il capo verso il suo compagno di cena, scrutandolo con aria interrogativa.

Ammetto che volevo assicurarmi il più completo comfort per te stasera.
Spero che questo non ti abbia infastidita, non volevo di certo fare nulla alle tue spalle...


Scosse la testa dopo un secondo di esitazione, le labbra che s'incurvavano in un sorriso divertito e lievemente imbarazzato.

Assolutamente no, mi sento solo molto lusingata.
Stai facendo di tutto per rendere perfetta questa cena, e lo apprezzo davvero.


Era sincera nelle parole e nelle espressioni del viso, considerando Irvyne così speciale come uomo da ritenere fortunata colei che avrebbe avuto la fortuna di farsi amare da lui, ed era talmente convinta di ciò che diceva da esprimere quel pensiero anche ad alta voce.

E tu sei una donna davvero incredibile, Monique.
La tua classe e bellezza mi sorprendono e mi confondono allo stesso tempo.
Chi ti ruberà il cuore sarà un uomo baciato dalla Dea bendata.


Quella persona esisteva già nella vita di Monique, ma naturalmente lei non poteva farne parola con nessuno, quindi si limitò ad annuire e a far tintinnare il proprio bicchiere contro quello di lui, bevendone un sorso e chiedendogli, mentre attendevano i desserts, se se la sentisse di parlarle delle sue relazioni precedenti all'arrivo ad Hogwarts.

Oh no, nessuna indiscrezione.
Ammetto che nella mia vita non ho avuto modo di conoscere persone importanti con le quali condividere qualcosa di serio e maturo.
Appena uscito da scuola ho iniziato subito a lavorare e nell'arco di qualche anno ero già impiegato di ufficio nel più grande centro di ricerca astronomico londinese.


Possibile che tu sia in tutto e per tutto un bravo ragazzo?

Nella mia vita ho avuto due che si possono definire amori... Una donna molto più grande di me, di circa otto o nove anni, e poi, beh, mi auguro non riderai troppo ma... Una sirena, si, hai capito bene, proprio quelle donne metà pesce che vivono negli oceani.

La Vice Preside di Hogwarts spalancò leggermente gli occhi a quelle parole, fissandolo con aria alquanto incredula.

Follia, pura ed autentica follia, ma è nato così, di improvviso, il cuore ha iniziato a battere più veloce e non ho potuto sottostare a quel richiamo... Hai presente quando percepisci il richiamo per qualcosa che sembra essere totalmente opposto a te però non sai il motivo, continui a volerlo con insistenza?
Beh, a me è successa una cosa molto simile... Ma non me ne pento.


Sì... ce l'ho presente...

Mormorò Monique, celando molto bene un'espressione alquanto sarcastica che le stava nascendo sulle labbra: come poteva non capirlo, lei che aveva intrapreso una relazione con qualcuno che possedeva un carattere completamente opposto al proprio?

Purtroppo durante una guerra civile con dei Merrow ha perso la vita.
Lo sentivamo ma non abbiamo avuto il coraggio di dircelo... Sopraggiunse la morte prima che ne avessimo la possibilità...


Vide la tristezza impadronirsi di lui e se ne dispiacque molto, perché pur conoscendolo da poco non le andava di vederlo soffrire: per questo allungò la mano in un gesto spontaneo per accarezzare un momento la sua, in un gesto di puro e sincero conforto.
Forse fu quello a farlo riprendere, tanto che Irvyne si riscosse con espressione mortificata.

Dannazione, che pessimo compagno di cena che sono, farti partecipe di certe disgrazie e lasciarti sola anche solo un secondo per far tornare certi flash nella mia mente, ti chiedo scusa Monique, davvero...

Non devi, non ti preoccupare.

Lo rassicurò lei, quasi aspettandosi già la sua domanda successiva.

... Mentre tu invece?
Hai mai conosciuto realmente l'amore?


Gran bella domanda.
Che doveva rispondere ora? Non gli andava di mentirgli, ma non poteva certo dire la verità visto che per lei l'amore vero era quello con Sandyon che, stando alla versione data all'uomo, era un semplice amico.

Ma perché mi devo sempre complicare la vita così?

Si domandò la donna, prendendo tempo grazie ad un sorso di vino che si fece scivolare lentamente giù per la gola.

Sono stata molto presa da un ragazzo quand'ero più giovane... è stata la mia unica storia seria.

Fino ad ora...


Una mezza verità quindi poiché non aveva detto nulla di falso... semplicemente aveva omesso l'amore che provava per Sandyon, ma quello era il prezzo da pagare per avere una relazione con lui, e la donna questo lo sapeva fin troppo bene.
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Messaggioda Irvyne » 24/06/2012, 14:51

... e se ti dicessi che la musica scorre come il sangue dentro di me, mi crederesti?
Dimmi un posto dove ti piacerebbe essere in questo momento, Irvyne, anche un luogo totalmente assurdo...


Una frase che lo lasciò piuttosto interdetto.
Beh lui diceva così, per dire, mentre negli occhi della compagna di cena si leggeva tutt'altro, verità assoluta e volontà di far credere a lui che dietro quelle parole ci fosse qualcosa di sorprendente e inaspettato.
Assottigliò lo sguardo, incredulo sul momento, ma consapevole che fino a pochi secondi fa aveva pensato che Monique fosse in grado di grandi cose, quindi perché non lasciarsi andare alla curiosità e tentare, sopratutto dal momento in cui il luogo dove avrebbe voluto essere per lui era assolutamente scontato.

E' una domanda piuttosto facile per me...
... Indubbiamente il mio sogno è potermi trovare sul suolo lunare o di un qualsiasi altro pianeta oltre la Terra.


Nemmeno avesse bevuto troppi alcolici fino ad allora, il paesaggio cominciò lentamente a cambiare rendendosi alquanto particolare e meraviglioso agli occhi dell'Astronomo.
Non poteva crederci sul momento, sopratutto calcolando che ogni altro commensale non si stava rendendo affatto conto di quello che accadeva, come se quella fosse una sorta di allucinazione personale.
Il tavolo, loro due, tutto il ristorante si era spostato sulla superficie della Luna con il loro pianeta originario di sfondo, in lontananza.

Ma... Ma... Ma... Io non posso... Non è assolutamente...

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Tutto questo è contro ogni legge logica e di comprensione umana, va ben oltre la magia e l'immaginazione...

Credo che lo nasconderei se pensassi di essere cambiata negativamente.
Per quanto mi riguarda non ho mai nascosto, né a me stessa né agli altri, di essermi modificata moltissimo nel corso degli anni per le esperienze che ho vissuto e per le persone che ho conosciuto, tutte cose che mi hanno segnata.
A volte ripensando al passato faccio persin fatica a riconoscermi, il che mi porta a domandarmi con curiosità quanto, tra 10 o 20 anni, potrò essere diversa rispetto ad ora.


E Monique parlava tranquillamente come se non fosse accaduto nulla.
Però era stata lei a chiedergli un luogo dove lui avrebbe voluto trovarsi, dunque era opera sua, non poteva di certo stranirsi per qualcosa creata da lei.
L'argomento di conversazione si spostò sul mutamento, sul cambiamento delle persone nel corso del tempo e Irvyne, pur guardandosi ancora attorno un po' spaesato e affascinato allo stesso tempo, decise di seguire le parole della donna per non risultare sgarbato.
Maleducato mai, né sulla Terra né su nessun altra superficie extraterrestre.

Una cosa te la posso assicurare: potranno passare anche altri 30 anni, ma rimarrai comunque bellissima.
In ogni caso... Hai fatto davvero tu... Questo?
Cioè è assolutamente impossibile da comprendere...


Fu allora che forse il ragazzo fece una mossa un poco azzardata e buffa, alzandosi in piedi per osservarsi meglio attorno, suscitando le occhiate abbastanza dubbie degli altri clienti che lo guardavano curiosi come se si stessero chiedendo cosa avesse da fissare con così tanto stupore Irvyne.
Sperando che Monique si preoccupasse di calmarlo e farlo tornare immediatamente al suo posto, il ragazzo quindi potè proseguire la conversazione ancora totalmente rapito da quel potere scatenato dalla donna, per il quale però non riusciva a riconoscere la provenienza come ceppo di derivazione magica.

Sei speciale e mostri sorprese di continuo, ma che cos'è?
Come hai fatto a fare tutto questo?
Io non riesco ancora a capacitarmi di un simile potere, di una simile energia, sembra tutto così reale ma gli altri non si accorgono di nulla!


Dopo la possibile spiegazione sul fenomeno, la cena proseguì andando oltre, con la conseguente intromissione del cameriere che chiese i dolci desiderati e fece presente il pensiero di premura che Irvyne aveva avuto nei confronti della donna sua ospite.
Per il ragazzo quello fu un chiaro momento di leggero imbarazzo, chiedendo anche scusa per non averla avvertita di una cosa simile, ma la Vireau ci mise poco a tranquillizzarlo, mostrandosi anche molto contenta e compiaciuta dal bel pensiero.

Assolutamente no, mi sento solo molto lusingata.
Stai facendo di tutto per rendere perfetta questa cena, e lo apprezzo davvero.


Non potevo pretendere nulla di imperfetto per una persona perfetta come te, collega.

Non lo faceva apposta, non era assolutamente nulla di calcolato, anzi, tutto ciò che diceva, tutto ciò che pensava e le esponeva era naturale del suo comportamento, una confessione sincera e gentile rivolta ad una persona che lui reputava davvero fuori dal comune.
Una persona non solo capace di stupire con i gesti o con le magia, ma anche con le parole e dei fatti piccoli che racchiudevano però in loro tanta importanza.
Proprio come alcuni secondi dopo, quando la conversazione si spostò sugli amori subiti dall'uno e dall'altra, in particolare prima su Irvyne che fece presenti le sue due storie, una delle quali abbastanza traumatica e tragica nel suo complesso.
Un amore verso una creatura non umana e allo stesso tempo morta prima che qualcosa anche se di insolito potesse sbocciare.
Gli occhi si fecero più tristi, più vacui e pensierosi e in quel momento se non ci avesse pensato Monique a fargli quella leggera carezza di conforto, probabilmente il prefetto dei Grifoni avrebbe lasciato che le guance si inumidissero di lacrime.
Non era abituato a mostrarsi così vulnerabile da quel punto di vista con le persone, tenendo quelle emozioni per se, tenendo quei pensieri per le notti insonni dentro la propria camera, ma di fronte ad una simile domanda come poteva non pensarci, svicolare in qualche modo, no, impossibile, le emozioni presero il sopravvento ma le dita della donna furono il suo calmante.
L'altra mano dell'uomo istintivamente si posò su quella di lei, carezzandola a sua volta, alzando gli occhi per fissarla con maggiore intensità.
Le pupille che brillavano di una luce di ringraziamento e affetto allo stesso tempo, poi quelle parole ed allora un lieve sorriso comparve di nuovo sul suo volto fino a poco fa spento e oscurato.

Non devi, non ti preoccupare.

Grazie.

Non servivano molte altre parole, non serviva altro se non quello sguardo e quel piccolo ringraziamento che però celava in se tante, tante altre migliaia di parole importanti e fondamentali.
Bisognava proseguire però, lasciare indietro quei ricordi tristi, erano ad una cena che stava andando benissimo, perché rovinarla con le malinconie?
Era la volta di Monique Vireau, la quale, dovendo nascondere i suoi veri sentimenti del momento per quell'uomo che lei stessa poco prima aveva definito amico, decise di raccontare una mezza verità, alla quale senza problemi Irvyne credette, fidandosi della sua parola.

Sono stata molto presa da un ragazzo quand'ero più giovane... è stata la mia unica storia seria.

E come mai non è andata a buon fine, se posso chiedere?
Comunque immaginavo che pochi uomini fossero davvero rimasti impressi nel tuo cuore, non è per nulla semplice conquistarti...


Signori, ecco qui i vostri dolci.
Signorina...


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Signore...

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Grazie infinite.

Ovviamente dentro di se Irvyne era stupito del fatto che nessuno dei presenti in quel ristorante si fosse accorto dell'illusione della donna, ma in breve raggiunse la consapevolezza che forse quel potere lei lo aveva attivato solo su di lui, ed allora molte cose tornavano ad essere più congrue.
Diede uno sguardo veloce a tutto il ben di Merlino che avevano portato a Monique, esibendo un sorriso compiaciuto e soddisfatto, visto che non molti altri in quel posto potevano vantare di fare richieste tanto particolari se non pagando una bella somma di denaro in più.
Per lui, Monique doveva sentirsi al meglio, coccolata e riverita come la più autentica delle regnanti e pareva che fino a quel momento era riuscito pienamente nell'intento.

Non posso che augurarti ancora buon appetito, mia signorina...
... Visto che mi hai fatto "scegliere" a me prima, l'oggetto di questo cambio di paesaggio, se ti è possibile, perchè non mi conduci tu ora in un luogo dove insolitamente ti piacerebbe trovarti?
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Messaggioda Monique » 24/06/2012, 21:05

E' una domanda piuttosto facile per me...
... Indubbiamente il mio sogno è potermi trovare sul suolo lunare o di un qualsiasi altro pianeta oltre la Terra.


Niente di più semplice.

No, per Monique non sarebbe stato affatto difficile esaudire il sogno di Irvyne, usando il suo potere per manipolare la realtà del professor Trigger - agendo direttamente sulla mente dell'uomo - e farlo ritrovare seduto a tavola... sulla Luna; doveva ammettere, Monique, che c'era una certa soddisfazione nell'usare le illusioni in quel modo, per scopi benefici, soprattutto quando si trovava davanti qualcuno come lui che, a differenza di Sandyon ad esempio, dava molta soddisfazione... più di quanto potesse immaginare lei.

Ma... Ma... Ma... Io non posso... Non è assolutamente...

Reale?
Sì e no, è reale per noi, il resto dei presenti non ha notato alcun cambiamento nel paesaggio che lo circonda.


Irvyne sembrava assolutamente rapito ed incredulo, quant'era strano trovarsi di fronte a qualcuno che mostrava così palesemente la propria sorpresa... sentì le guance farsi rosse per il compiacimento, gli occhi luminosi e le labbra incurvate all'insù senza possibilità di tornare più seria, come se ora la sua bocca avesse vita propria.

... In ogni caso... Hai fatto davvero tu... Questo?
Cioè è assolutamente impossibile da comprendere...


Irvyne... meglio se ti siedi... - lo rimproverò dolcemente Monique, visto che si era alzato in piedi e stava attirando l'attenzione dei clienti con la sua incredulità - Ti ricordo che nessuno a parte noi vede... quello che abbiamo intorno.

Era sicura che l'uomo non avrebbe perso tempo nel tornare seduto, continuando comunque a fissarla con espressione sbigottita e rapita dalle sue capacità.

Sei speciale e mostri sorprese di continuo, ma che cos'è?
Come hai fatto a fare tutto questo?
Io non riesco ancora a capacitarmi di un simile potere, di una simile energia, sembra tutto così reale ma gli altri non si accorgono di nulla!


Ti ho detto che ho la musica nel sangue, no? Beh, questo è semplicemente un incantesimo illusorio che agisce sulle cellule nervose del cervello, manipolandole a proprio piacimento... e si innesta con la musica. Io canto qui... - e si sfiorò la fronte col dito - ... e ciò che penso, che visualizzo, che desidero prende vita per me e per coloro che voglio rendere partecipi della mia illusione. E' per questo che nessun'altro vede quello che vediamo noi.

Gli spiegò, pronta eventualmente a fornire all'uomo qualsiasi altro dettaglio l'avesse incuriosito: la cena proseguì comunque in quel paesaggio alternativo, e così la conversazione che andò a toccare l'argomento "relazioni sentimentali" e vide Monique dover dire al suo compagno di cena una mezza verità che forse lo incuriosì un poco.

E come mai non è andata a buon fine, se posso chiedere?
Comunque immaginavo che pochi uomini fossero davvero rimasti impressi nel tuo cuore, non è per nulla semplice conquistarti...


Diciamo che non sono quel tipo di persona che si accontenta tanto per avere qualcuno accanto.
In ogni caso non ci sono motivi particolari, semplicemente non eravamo così tanto compatibili: abbiamo avuto una relazione fatta di alti e bassi, troppi giochetti per avere il controllo, per non sbottonarsi tanto sui propri sentimenti, per non ammettere di amare e rendersi quindi vulnerabili... ero troppo sciocca ed immatura all'epoca per potermi avventurare in una relazione adulta e duratura, è stato meglio così.


No, non aveva problemi ad ammettere che, in passato, era molto diversa dalla persona che Irvyne aveva davanti in quel momento: con Daniel era stato un continuo dire e non dire, avvicinarsi ed allontanarsi, giocare ed essere seri, mettersi insieme e mollarsi... no, decisamente troppo complicata come storia e lei non era intenzionata a viverne una così.

Signori, ecco qui i vostri dolci.
Signorina...


Grazie, molto gentile.

E finalmente aveva davanti tutti i dolci che aveva ordinato, c'era solo l'imbarazzo della scelta su cosa assaggiare per primo, e la sua scelta ricadde sul tiramisù di cui prese una piccola cucchiaiata per portasela alle labbra e gustarsela con soddisfazione: decisamente i dolci erano all'altezza di quella cena.

Non posso che augurarti ancora buon appetito, mia signorina...
... Visto che mi hai fatto "scegliere" a me prima, l'oggetto di questo cambio di paesaggio, se ti è possibile, perchè non mi conduci tu ora in un luogo dove insolitamente ti piacerebbe trovarti?


Anche a te, e ancora grazie per questa cena perfetta.

Gli fece un piccolo occhiolino, prendendo un'altra cucchiaiata di tiramisù mentre Irvyne la invitava a cambiare paesaggio avvicinandolo a qualcosa di più familiare per la francese: Monique riflettè un momento su quella richiesta, annuendo lentamente mentre consumava il suo dolce - il suo primo dolce - molto piano, come se se lo stesse godendo a fondo.

D'accordo, sei pronto?

Sapeva bene che, soprattutto le prime volte, cambiare paesaggio poteva portare un po' di nausea e giramento di testa, quindi meglio prepararlo prima: socchiuse gli occhi, come se avesse appena mangiato una cucchiaiata di dolce più buona delle altre, e lentamente il paesaggio intorno a loro cambiò forma, consistenza, spessore, fino a tramutarsi in qualcosa di completamente diverso.

Immagine


Il giardino dietro lo Chatêau dei miei genitori... il posto più bello del mondo per me, quand'ero piccola.
Ricordo che ogni pomeriggio mi stendevo sull'erba e Rose... mia madre... mi leggeva un libro, o cantava per me. E' stato un periodo felice, prima...

Prima che mio padre cacciasse Rose da casa e prendesse a picchiarmi ogni notte.

... prima che le cose cambiassero.
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Messaggioda Irvyne » 25/06/2012, 14:51

Ti ho detto che ho la musica nel sangue, no?
Beh, questo è semplicemente un incantesimo illusorio che agisce sulle cellule nervose del cervello, manipolandole a proprio piacimento... e si innesta con la musica.
Io canto qui... e ciò che penso, che visualizzo, che desidero prende vita per me e per coloro che voglio rendere partecipi della mia illusione.
E' per questo che nessun'altro vede quello che vediamo noi.


Stupefacente, a dir poco stupefacente.
Dunque la donna era riuscita nell'intento di creare quella illusione ottica grazie all'aiuto della musica che stava creando solo nella sua mente.
Irvyne osservò affascinato da donna francese, incapace di comprendere pienamente la realtà di quella sua spiegazione.
In effetti sembrava un discorso fuori dal mondo, sembrava una magia così complessa che difficilmente molte altre persone sulla faccia della Terra ci sarebbero potute riuscire, oltre al fatto che, obiettivamente, lui non ne aveva mai sentito parlare prima d'ora in vita sua.
Annuì per farle comprendere che si era spiegata egregiamente, che tutto era abbastanza chiaro e che se c'erano alcune cose non troppo capite era solo per la mancanza di possibilità di riscontro da parte sua di quella stessa abilità sorprendente.

Deve possedere una padronanza di concentrazione davvero elevata per parlare così tranquillamente e nel frattempo mandare avanti una melodia nel suo pensiero per far proseguire l'illusione...

Da una parte ovviamente Trigger guardava anche l'aspetto puramente tecnico e meccanico di quel potere, oltre alla sua bellezza estetica.
Una persona che riusciva a conversare così con molta semplicità pur mantenendo la musica nel pensiero era da reputarsi molto allenata in quell'arte, o evidentemente, proprio come affermato da Monique poco prima, la musica doveva vivere dentro di lei a dei livelli che molte altre persone non potevano pensare nemmeno di avvicinarcisi.
Durante quella vasta serie di riflessioni interessanti ed acute dell'uomo, la francese intanto proseguì con il suo discorso, parlando a proposito della sua unica storia d'amore avuta in passato e del perché era miseramente andata in conclusione.

Diciamo che non sono quel tipo di persona che si accontenta tanto per avere qualcuno accanto.
In ogni caso non ci sono motivi particolari, semplicemente non eravamo così tanto compatibili: abbiamo avuto una relazione fatta di alti e bassi, troppi giochetti per avere il controllo, per non sbottonarsi tanto sui propri sentimenti, per non ammettere di amare e rendersi quindi vulnerabili... ero troppo sciocca ed immatura all'epoca per potermi avventurare in una relazione adulta e duratura, è stato meglio così.


Ogni esperienza di vita che facciamo è utile e naturale per ragionare ed imparare qualcosa di importante.
Adesso sei più consapevole degli errori fatti e starai più attenta a non percorrerli più, cercando di trovare la persona più adatta che sa completarti rendendo la tua vita unica nel suo genere.
Mi spiace comunque quando un amore finisce, anche perché quelli giovanili sono quelli dove la passione prende molto il sopravvento, il linguaggio del corpo insomma...
... Beh è anche vero che non posso dire di aver sperimentato la fisicità dell'amore più adulto però... Oh per Morgana...


Aveva appena preso sul serio un argomento di natura sessuale davanti a Monique?
Un azzardo non voluto e molto forte il suo, in fondo avrebbe potuto anche metterla in una situazione di imbarazzo e non era affatto quello l'intento.
La sessualità, l'intimità di due persone, come poter prendere un discorso simile di fronte a lei.
In più come se nulla fosse aveva lasciato intendere alla Vireau che le sue ultime esperienze in quel campo erano ormai molto poco recenti, niente contatto fisico con una donna da anni quindi.

Ma cosa mi lascio scappare?
Uff, che disastro...


Io... Tu... Devi scusarmi, sono stato indelicato, non so che dire, posso farmi perdonare in qualche modo?

Sperava davvero che Monique non fosse rimasta troppo scandalizzata dalle sue parole, dai suoi modi diretti di parlare di una cosa simile, intanto comunque a dare man forte a quella situazione da parte sua di completo imbarazzo, sopraggiunse il cameriere che lasciò i dolci invitando nuovamente il buon appetito per poi allontanarsi e lasciarli di nuovo soli.
Al seguito di quella pessima figura fatta di improvviso e di impulso però, si cercò di tornare nuovamente ad uno stato di quiete, e lo stesso Irvyne tentò di cambiare direttamente argomento per spostarsi su pensieri un poco più calmi e di aiuto, chiedendo alla ragazza se le fosse andato di trasportarlo illusoriamente in un posto voluto da lei, a suo gusto e scelta.
A quel Monique decise di portarlo in una grande distesa verde molto bella e ricca di fiori e colori accesi, una visione che fece letteralmente rimanere di stucco e sorpresa il docente di Astronomia di Hogwarts.
Dopo qualche secondo passato ad osservarsi intorno però, le parole di Monique si fecero avanti, facendolo tornare immediatamente con l'attenzione su di lei.

Il giardino dietro lo Chatêau dei miei genitori... il posto più bello del mondo per me, quand'ero piccola.
Ricordo che ogni pomeriggio mi stendevo sull'erba e Rose... mia madre... mi leggeva un libro, o cantava per me.
E' stato un periodo felice, prima...
... prima che le cose cambiassero.


E immagino che a giudicare da queste tue parole, le cose siano poi cambiate in peggio...

Questa volta fu per lui il turno di essere comprensivo e vicino a lei, posandole una mano sul braccio, fissandola ancora, serio e posato, attento ad ascoltarla come se esistesse soltanto per lei.
Con l'altra mano prese un cucchiaino di tiramisù avvicinandolo alle labbra della collega, sorridendole appena, per smorzare quell'infelicità che le stava salendo terribile e logorante.

Un poco di zucchero, per addolcire l'amaro che ti è ricresciuto nel cuore e adesso, se vuoi, raccontami...
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Messaggioda Monique » 25/06/2012, 15:38

Ora tutto sembrava più chiaro al docente di Astronomia che, per quanto ancora stupefatto ed incredulo, poteva ora comprendere almeno in parte da dove scaturisse quella illusione e quali fossero i meccanismi che la rendevano possibile; naturalmente quella era solo la punta dell'iceberg di ciò che Monique era in grado di fare, ma non c'era fretta di mostrargli tutto subito, perché rovinarsi il divertimento?
Meglio allora proseguire nella conversazione, durante la quale Monique spiegò ad Irvyne come e perché la sua relazione con Daniel Dawson non avesse avuto un finale positivo.

Ogni esperienza di vita che facciamo è utile e naturale per ragionare ed imparare qualcosa di importante.
Adesso sei più consapevole degli errori fatti e starai più attenta a non percorrerli più, cercando di trovare la persona più adatta che sa completarti rendendo la tua vita unica nel suo genere.
Mi spiace comunque quando un amore finisce, anche perché quelli giovanili sono quelli dove la passione prende molto il sopravvento, il linguaggio del corpo insomma...


Stava per annuire in accorso con lui, quando la successiva frase dell'Astronomo la portò ad alzare un sopracciglio con aria stupita e sorpresa prima, dolce e un poco divertita poi, visto il palese imbarazzo di lui.

... Beh è anche vero che non posso dire di aver sperimentato la fisicità dell'amore più adulto però... Oh per Morgana...

Stando a quanto detto dall'uomo, quindi, il professor Trigger non aveva rapporti fisici da molto, molto tempo: stentava a crederlo, era un uomo molto bello, affascinante e di carattere amabile, ma non vedeva motivi per cui l'altro dovesse mentirle quindi doveva essere vero ciò che aveva detto: le sue gote si arrossarono appena nonostante l'espressione divertita e sorridente, segno che comunque non si aspettava certo di affrontare un discorso simile.

Io... Tu... Devi scusarmi, sono stato indelicato, non so che dire, posso farmi perdonare in qualche modo?

Ma no figurati, non c'è alcun problema. Anzi, se ti è scappato è perché sei talmente a tuo agio con me da non pensare troppo a ciò che dovresti dire o meno, mi sento lusingata.

Rispose Monique, cercando in qualche modo di tranquillizzare il collega professore che sembrava davvero mortificato per ciò che era successo e che la donna, comunque, non vedeva come nulla di grave o di irreparabile: essendo un bell'uomo, e quindi dubitava che il punto fosse il non trovare donne a cui piacere, ciò che alla francese veniva in mente era che, forse, non era tipo da andare a letto con qualcuno tanto per gioco, forse voleva aspettare quella giusta, e questo lo rendeva solo molto serio e nobile ai suoi occhi, non certo una persona che si doveva vergognare di se stessa.
Ancora una volta l'argomento di conversazione mutò velocemente così come il paesaggio intorno a loro, che richiamò un ricordo d'infanzia della donna, il giardino dietro allo Château dei suoi genitori dove Monique trascorreva le sue giornate quando Rose era ancora viva e presente nella sua vita.

E immagino che a giudicare da queste tue parole, le cose siano poi cambiate in peggio...

Decisamente...

Mormorò la francese con un sorriso carico di tristezza e malinconia, smorzata dal gesto di Irvyne che le avvicinò alle labbra, dopo averle posato una mano sul braccio in segno d'affetto, un po' del suo dolce.

Un poco di zucchero, per addolcire l'amaro che ti è ricresciuto nel cuore e adesso, se vuoi, raccontami...

Accettò quel gesto con piacere, ringraziandolo e mandando giù quel po' di tiramisù che sembrò ridarle un po' di carica, tanto da spingerla a raccontargli brevemente la sua storia.

Non c'è molto da raccontare... o meglio, ce ne sarebbe, ma vedrò di essere sintetica.
Quando parlo di Rose, di mia madre... non intendo la mia "vera" madre, quella naturale: Rose era la mia tata, e l'ho sempre considerata la figura materna nella mia vita perché quella biologica, beh... non era esattamente un amore di genitore. Mio padre cacciò Rose da casa nostra quando cominciò a capire che aveva un effetto "negativo" su di me, e prese a picchiarmi regolarmente, forse nel tentativo di riportarmi sulla "retta via".
Da allora non ho più messo piede in questo giardino.


Raccontò, mentre l'illusione finiva e loro tornavano nella terrazza del ristorante.
Sembrava quasi stesse raccontando la storia di qualcun altro e non la propria, perché la voce non aveva inflessioni particolari: in realtà si stava costringendo a rimanere impassibile perché non le andava proprio di stare ancora male, suo padre non si meritava tutta questa importanza nella sua vita.

Mi dispiace, non ti volevo annoiare...
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