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Incantesimi - Ufficio

Messaggioda Monique » 19/06/2012, 13:35

Io...
Io...
In realtà...
Non ho punto idea del motivo per cui il Cappello Parlante ha deciso di assegnarmi proprio al Dormitorio di Dragargenteo...


A volte non riusciamo a comprendere subito i motivi che spingono la nostra vita verso determinate scelte.
Dai tempo al tempo, e forse tutto ti sarà più chiaro.


La rassicurò Monique con un sorriso gentile, concordando che in effetti le caratteristiche della Casata non sembravano rispecchiarsi per nulla in Anne, al momento: l'imbarazzo e la timidezza si leggevano palesi sul suo volto, a testimonianza che dunque l'impassibilità non faceva per lei; per quanto riguardava la competizione... beh, aveva voti molto alti la bambina e tutti gli insegnanti concordavano che fosse un'allieva brillante, ma non sembrava esserci in lei desiderio di primeggiare.
Come aveva detto, però, il tempo cambiava molte cose e forse il Cappello aveva visto in un futuro prossimo ciò che Anne sarebbe potuta diventare.

Mio padre era convinto che sarei finita tra i Corvonero...

Lo era anche lui, da giovane? Spesso in effetti i figli finiscono nelle stesse Casate dei genitori, ma non è una certezza.
Avresti preferito seguire le sue orme?


Le domandò con curiosità ma cercando di non sembrare invadente perché non voleva metterla a disagio: avrebbe voluto conoscerla meglio, le interessava capire chi fossero i suoi studenti - incredibile pensando a quanta poca voglia avesse di farlo solo qualche mese prima - ma non poteva certo pretendere che fossero tutti allievi espansivi e chiacchieroni.

Dimmi Anne, hai già qualche idea di cosa voler fare da grande?
Hai un sogno che vuoi a tutti i costi realizzare?
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Messaggioda Anne » 21/06/2012, 22:28

Beh... effettivamente mio padre era appartenuto alla Casata di Cosetta Corvonero, ma non era solo per questo che presumeva io sarei stata smistata nel suo stesso Dormitorio... Lo affermava soprattutto per la mia passione per la lettura e lo studio.
Non appena ho imparato a leggere, i libri sono diventati i miei migliori amici. A casa passavo gran parte del tempo immersa nella lettura; talvolta, persa completamente in qualche racconto, dimenticavo perfino di presentarmi ai pasti... allora mio padre, con fare burbero, minacciava di chiudere tutti i libri sotto chiave, ma io lo sapevo che in realtà, sotto sotto, era orgoglioso che avessi ereditato la sua stessa passione.
Mia madre, invece era stata una Serpeverde... Mio padre mi ha raccontato che talvolta, quando io ero ancora soltanto una neonata, capitava che loro due discutessero a quale Dormitorio sarei appartenuta, ovviamente ognuno parteggiava per la propria Casata...


Anne si meravigliò di sè stessa: quello era il più lungo discorso che avesse fatto spontaneamente davanti a qualcuno che non fosse suo padre o Tabitha.. Ciò forse era anche dovuto modi concilianti della professoressa Vireau e dalla nascente fiducia che quest'ultima ispirava alla bambina, solitamente piuttosto diffidente per natura. La giovane allieva abbassò nuovamente lo sguardo, che fino a quel momento aveva tenuto sul volto della docente, sulla tazza che ancora reggeva tra le mani; ormai il tè si era intiepidito, senza che la bambina lo avesse nemmeno assaggiato.
Probabilmente incoraggiata dalla reazione positiva dell'allieva e intenzionata ad appofondirne la conoscenza, l'insegnante le pose nuovi interrogativi.

Dimmi Anne, hai già qualche idea di cosa voler fare da grande?
Hai un sogno che vuoi a tutti i costi realizzare?


Erano domande piuttosto impegnative. Anne era ancora una bambina e il futuro le pareva ancora lontano e abbastanza astruso... Eppure durante quel primo anno lì ad Hogwarts aveva cominciato a rifletterci: sebbene fosse ancora ben lungi da una decisione definitiva (d'altronde per quella ci sarebbe stato ancora tempo), si era fatta qualche idea in merito.

Ecco.. forse...
Mi attrae particolarmente la professione di Guaritrice. Fin da piccola, Tabitha, la nostra elfa domestica, mi ha insegnato a riconoscere le piante officinali, le loro proprietà e come utilizzarle.
Oppure...
Mi piacerebbe occuparmi delle creature magiche. Mi hanno sempre affascinato e poi...


A questo punto le guance della bambina tornarono ad imporporarsi e il suo tono si fece nuovamente quasi impercettibile.

...trovo più facile interagire con loro che con le persone.

Spoiler:
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Messaggioda Monique » 21/06/2012, 23:00

Ascoltò molto attentamente la bambina, compiacendosi del fatto che Anne avesse finalmente iniziato ad aprirsi un po' e a parlare di se stessa, di come - come in tante famiglie di maghi - tra i suoi parenti si facesse a gara per capire in quale Casata sarebbe stata smistata.
Monique annuì mentre l'ascoltava, notando come il té contenuto nella tazza di Anne fosse ormai quasi tiepido: sorrise appena, provando molta tenerezza per la bambina, e con un piccolo gesto della bacchetta fece in modo che il liquido tornasse caldo e fumante all'interno del contenitore di porcellana.

Sarebbe un peccato non assaggiarlo.

Commentò facendole un occhiolino gentile prima di porle un'altra domanda importante, ovvero cosa volesse fare nel futuro, se avesse già un'idea più o meno precisa del settore in cui si sarebbe potuta sviluppare, durante e poi una volta uscita da Hogwarts.

Ecco.. forse...
Mi attrae particolarmente la professione di Guaritrice. Fin da piccola, Tabitha, la nostra elfa domestica, mi ha insegnato a riconoscere le piante officinali, le loro proprietà e come utilizzarle.


A quelle parole, Monique volò col pensiero alla professoressa di Erbologia: certo, a quel momento sarebbe stato improponibile ciò che aveva in mente, ma forse col tempo...

Se davvero t'interessa questo mestiere, quando sarai arrivata al quarto o quinto anno potresti chiedere alla professoressa Vilvarin di prenderti come apprendista, e farti insegnare da lei le basi della Guarigione. So che nel suo campo è considerata un genio.

Le disse, sperando che quell'informazione potesse far piacere alla bimba che però sembrava avere anche un'altra opzione in mente.

Oppure...
Mi piacerebbe occuparmi delle creature magiche. Mi hanno sempre affascinato... e poi... trovo più facile interagire con loro che con le persone.


Sorrise dolcemente a quelle parole, annuendo come se comprendesse il senso delle sue parole e non trovasse affatto stupido o infantile il suo ragionamento.

Lo capisco, e trovo che diventare un allevatrice di creature magiche sia una professione molto nobile.
In questo caso, potresti chiedere al professor McDullan di prenderti come apprendista. Sono certa che ne sarebbe felice.


Forse il tempo avrebbe permesso ad Anne di sciogliersi un po' ed aprirsi con gli altri, ma se ciò non fosse avvenuto, la Vice Preside era comunque sicura che, seguita dalle persone giuste, la bambina sarebbe potuta diventare una fuoriclasse in qualsiasi ambito lavorativo.
In ogni caso, l'aveva trattenuta anche troppo e capiva che un 11enne potesse avere di meglio da fare che stare lì a parlare con lei... andare a leggere un libro, nel suo caso.

Molto bene Anne, ti ringrazio per il tempo che mi hai dedicato... puoi tornare ai tuoi impegni.
E ricordati che per qualsiasi cosa la porta del mio ufficio è sempre aperta. D'accordo?


E con quelle parole, a meno che la piccola Draghessa non avesse voluto dirle altro, l'avrebbe salutata e congedata, tornando alle sue scartoffie con un sorriso soddisfatto sulle labbra.

[Fine]
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Messaggioda Monique » 11/10/2012, 15:21

[Lunedì - ore 15.19]


La routine era rientrata nella normalità ormai: le lezioni procedevano spedite, gli studenti si erano ormai riabituati a vivere all'interno della scuola, e anche i professori erano rientrati nel modus vivendi scolastico.
Monique non faceva eccezione, ormai pratica nel dividere il suo tempo tra le lezioni, gli studenti e la vita privata.

... più o meno.

In realtà non era così, aveva lasciato indietro i propri rapporti inter-personali, ma non riusciva proprio a tenere il passo con tutto allo stesso modo: la scuola la impegnava parecchio, e con essa anche le attività extra scolastiche come il coro, tanto per dirne una.
Quel pomeriggio, però, la Vice Preside di Hogwarts aveva deciso di prendere un po' di tempo per sé e aveva deciso di condividerlo con la cugina Tisifone, invitandola a prendere qualcosa da bere con lei.
Chissà se aveva già saputo della partenza di Estelle e di sua sorella Alya... fino a quel momento era stata avvisata solo lei dalla Preside Bergman, ma Monique sapeva fin troppo bene che le notizie - quelle che dovevano rimanere segrete - correvano sempre fin troppo veloci lì nel Castello.

In fondo è stato meglio così, per lei.

Mormorò la donna a se stessa, guardando fuori dalla finestra del proprio ufficio con un piccolo sospiro: la storia tra la cugina e il professore di Trasfigurazione era ormai consolidata, almeno per quanto la Vireau ne sapesse, e allo stesso modo sapeva bene quanto alla collega di Babbanologia facesse male; allontanarsi quindi da quell'ambiente che l'avrebbe costretta a vederli sempre insieme era solo un bene, poiché le avrebbe permesso di ricominciare una nuova vita per conto proprio.

Immagine


Spero sia più fortunata di quanto lo sia stata qui.

Un piccolo augurio verso Estelle accompagnato da un sospiro: certo, con la partenza delle sorelle Moreau aveva perso anche un valido componente del coro, ma gli ultimi due acquisti facevano ben sperare per quanto il secondo, quella Tassetta pazza, preoccupava un po' la donna.
In ogni caso, era meglio non pensarci ora: insomma, ogni cosa a suo tempo.

Dovrebbe arrivare a momenti.

Disse a se stesse Monique in un soffio di voce, spostando lo sguardo sulla porta: non credeva fosse possibile, ma aveva davvero voglia di passare un po' di tempo con Tisifone, di chiacchierare un po' come due ragazzine in cerca di pettegolezzi.
E sperava tanto che anche per la cugina fosse lo stesso.
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Messaggioda Tisifone » 11/10/2012, 18:59

Per quanto improvviso l'invito di Monique non rappresentò per Tisifone una vera e propria sorpresa. Sapeva, da quando aveva rimesso piede a Hogwarts, che sarebbe giunto il momento in cui le due donne avrebbero dovuto incontrarsi e l'idea non la contrariava tanto quanto ci si sarebbe aspettato. L'unico motivo, infatti, per cui non era stata lei a invitare la VicePreside a prendere un the nel proprio ufficio risiedeva nella semplice eppur tristemente vera mancanza di tempo. Tra le lezioni canoniche, gli incontri extra scolastici con Ferdy per l'Occlumanzia, il ricevimento degli studenti e le ronde, le rimaneva davvero poco tempo per sè e solitamente preferiva passarlo con il suo saggio compagno.

Lui l'aveva previsto...e dire che tra i due la veggente dovrei essere io.

Pensava divertita Tisifone mentre percorreva il corridoio del sesto piano. Lucas infatti l'aveva avvertita che presto avrebbe avvertito la necessità di fare quattro chiacchiere tra donne, avendo a disposizione una valida spalla con cui spettegolare.

E che spalla.

Mormorò tra sè bussando alla porta dell'ufficio della cugina. Quel legame di parentela scoperto da poco, infatti, rendeva Monique Vireau la compagnia ideale per quattro chiacchiere informali. Con lei infatti si sarebbe sentita mille volte più a suo agio che con chiunque altro, Moreau in primis, con buona pace del suo compagno.

Forse dovrei cercarla. In fin dei conti gli ho promesso che ci avrei almeno provato.

Ricordò a se stessa, ignorando che le sorelle Moreau avessero abbandonato il Castello.

Professoressa Vireau la disturbo?

Disse quindi entrando nell'ufficio dopo che l'altra le ebbe dato il permesso, con un tono formale a beneficio di chiunque stesse passando per il corridoio in quel momento. Le due donne infatti avevano o almeno avevano avuto fino ad ora il tacito accordo di tenere il più segreto possibile la vera natura del loro rapporto.
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Messaggioda Monique » 11/10/2012, 20:39

Come aveva ipotizzato, poco dopo qualcuno bussò alla sua porta e a Monique non servì molto intuito per comprendere chi potesse essere.

Avanti.

Professoressa Vireau la disturbo?

La Vice Preside sorrise di fronte a quelle parole: era quasi divertente il loro impuntarsi nel voler mantenere quel rapporto amichevole confinato entro quattro mura, solitamente quelle delle loro stanze; all'esterno infatti le due cugine continuavano a tenere l'una nei confronti dell'altra un cipiglio prettamente professionale, come se non ci fosse niente tra loro a parte un semplice e pulito rapporto tra colleghe.

Nessuno disturbo professoressa Samyliak.
Prego, si accomodi.


Rispose infatti Moni, attendendo che la donna si chiudesse la porta alle spalle per fare un sospiro ed accoglierla come si deve, con un sorriso ed un occhiolino amichevole.

Ciao Tissy.

La salutò così, con confidenza ed affetto, con quello stesso nomignolo che la cugina le aveva dato il permesso di usare: si avvicinò a lei, incerta per un momento, prima di abbracciarla delicatamente per un istante o due e poi scostarsi subito, immaginando che per Tisifone quella fosse un'esperienza nuova e chissà, potenzialmente fastidiosa.

Sono contenta che tu abbia accettato il mio invito...
... vieni, sediamoci comode.


La prese per mano, sfiorandole appena le dita in un contatto delicato quanto l'abbraccio di poco prima ma comunque intimo, sperando che all'altra non infastidisse troppo: voleva rafforzare il loro rapporto, e probabilmente anche quei piccoli gesti, se accettati dall'altra parte, sarebbero potuti essere utili.
La condusse quindi fino ai divanetti del suo ufficio, sulla zona a destra rispetto alla scrivania che solitamente non usava mai, e le indicò di mettersi pure comoda.

Ho una notizia bomba per te... sei pronta?

Disse subito, pensando che sicuramente alla cugina l'informazione che stava per darle sarebbe risultata totalmente positiva.

... Estelle Moreau ha lasciato Hogwarts.
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Messaggioda Tisifone » 12/10/2012, 8:55

Nessuno disturbo professoressa Samyliak.
Prego, si accomodi.


Il volto di Tisifone era serio e impassibile mentre entrava nell'ufficio della VicePreside, solo gli occhi, illuminati da una luce divertita, tradivano i suoi reali sentimenti e cioè che era quasi contenta di trovarsi li quel pomeriggio. Una sensazione strana per la donna, abituata ormai da anni a vivere in solitudine e lasciare che gli altri le passassero accanto senza interagire con loro. Probabilmente se qualcuno, anche lei stessa, sei mesi prima le avesse predetto quella giornata sarebbe scoppiata a ridere, considerandolo impossibile. Dopotutto anche l'avere un compagno fino a sei mesi prima sarebbe rientrato nel campo dell'impossibile.

Ciao Tissy.

Ciao Monique, come stai?

Ricambiò il saluto con un tono di voce decisamente più dolce e caloroso del normale, usando però il nome di battesimo dell'altra. Non le era mai passato per la mente di usare un nomignolo per rivolgersi all'altra non tanto per mantenere un'apparenza di distacco che sarebbe stato solo segno di ipocrisia da parte sua, ma piuttosto perché non era nel suo carattere, o almeno non ancora. Come non era nel suo carattere lasciarsi andare a esternazioni di affetto come un abbraccio o una carezza. I miracoli che la presenza di Lucas stava praticando nella sua vita non le permisero di ricambiare quel semplice gesto che accolse rimanendo ferma, con le braccia tese lungo i fianchi ma almeno non rigida come una statua.

Sono contenta che tu abbia accettato il mio invito...
... vieni, sediamoci comode.


In realtà era da un pò che accarezzavo l'idea di venirti a trovare...- commentò incurvando leggermente le dita della mano in un goffo tentativo di ricambiare il tocco della cugina- ma ... lo sai...

Stava per elencare tutti gli impegni che avevano riempito le sue settimane ma si fermò subito, rendendosi conto che sarebbero suonati come delle patetiche scuse quando la verità era un'altra. Nei rapporti interpersonali era ancora un disastro.

Ho una notizia bomba per te... sei pronta?

La Preside è rinsavita e ha deciso di togliere le spille dei Prefetti a tutti questi quattordicenni impazziti?

Chiese tra l'ironico e lo speranzoso prendendo posto su una delle due poltroncine. Che la decisione della Preside non le avesse fatto piacere era cosa risaputa ma quella era la prima volta che si trovava a contestare ad alta voce la sua decisione, segno quello di quanto si fidava dell'altra.

... Estelle Moreau ha lasciato Hogwarts.

Silenzio. Per un attimo o due Tisifone non ebbe alcuna reazione visibile, il viso di nuovo impenetrabile, sembrava quasi che avesse smesso di respirare tanto stava immobile. Dentro di lei invece imperversava una vera e propria tempesta emozionale.

È una cosa...buona? - la voce era tentennante come se non sapesse come rispondere, combattuta tra dovere e vita personale - Cioè mi spiace che Hogwarts perda un così valido elemento.

Aggiunse professionale, rimanendo ancora un pò tesa sulla poltrona.

Chiort! - imprecò dopo due secondi, abbandonandosi all'indietro - È sbagliato che io mi senta sollevata per questo?

Chiese alla fine senza nascondere lo sforzo che stava facendo nel confidarsi e chiedere consiglio all'altra su un argomento così delicato.

Cioè non sarebbe come dire che non mi fido di lui?
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Messaggioda Monique » 12/10/2012, 14:26

Ciao Monique, come stai?

Non se la prese per l'assenza di nomignoli nel saluto di Tisifone, in fondo ogni cosa a suo tempo e già che avesse accettato di farsi chiamare "Tissy" da lei era un bel passo in avanti nel loro rapporto.
Era sicura che quando e se la cugina si fosse sentita, il soprannome sarebbe venuto da sé, e sarebbe stato intimo, complice e perfetto per lei.
L'abbracciò delicatamente, non pretendendo certo alcuna reazione da parte di lei: come per la storia del nome, già che non l'avesse cacciata via ed allontanata da sé era sintomo di un rapporto che, lentamente, si stava sviluppando; così la prese per mano, sfiorandole appena le dita, e la condusse sui divanetti così da poter parlare più comodamente.

In realtà era da un pò che accarezzavo l'idea di venirti a trovare... ma ... lo sai...

Monique scosse la testa proprio mentre Tisifone sembrò voler lasciare perdere la spiegazione, come a dire che non aveva importanza o forse che sarebbe stato complicato spiegare: che poi, che spiegazioni servivano? Erano tutte e due super impegnate, avevano entrambe una relazione... bastava questo per capirsi.
E difatti Moni, decisa a fare un po' di sano pettegolezzo con la cugina, lanciò subito la provocazione che avrebbe poi innescato la bomba.

La Preside è rinsavita e ha deciso di togliere le spille dei Prefetti a tutti questi quattordicenni impazziti?

Deduco che non sei troppo contento dei nuovi acquisti del Castello... pensi non siano all'altezza?

Domandò Monique, accigliandosi appena: aveva personalmente parlato con Kenway e l'aveva trovato pronto, per quanto particolare, ed anche Sandyon non aveva avuto di che lamentarsi con la Herbert... forse era stato diverso per la cugina nel colloquio con la Jiménez?

In ogni caso no, qualcosa di molto più grosso.

Rispose comunque subito dopo la Vice Preside, gettando subito dopo luce su quel piccolo mistero che aveva creato negli attimi precedenti: appena esposta la situazione, lo sguardo della Vireau si focalizzò sulla cugina, cercando di carpirne le reazioni; sembrava come... confusa, come se non sapesse bene cosa provare.
Ed in effetti le successive parole della donna le confermarono quella sorta di "spaesamento" che stava provando interiormente.

È una cosa...buona?

Credo dipenda dai punti di vista.

Mormorò Moni a bassa voce, facendo spallucce: insomma, c'erano lati sia positivi che negativi almeno per Tisifone, come fare a decidere tra il professionale ed il personale?

Cioè mi spiace che Hogwarts perda un così valido elemento.

Lo sguardo della francese sembrò quasi divertito mentre fissava la cugina, tanto che poco dopo questa sembrò decidersi a lasciar perdere ogni formalismo esteriore per parlare solo col cuore e con l'istinto.

Chiort!
È sbagliato che io mi senta sollevata per questo? Cioè non sarebbe come dire che non mi fido di lui?


Sorrise Monique a quelle parole, scuotendo il capo ed allungando la mano per stringere un secondo quella di Tisifone in un tentativo, forse, di rassicurarla: la lasciò andare subito dopo, mettendo mano alla bacchetta per far comparire un piccolo spuntino volto a stuzzicare lo stomaco di entrambe.

Immagine


Credo sarebbe a dire che non ti fidavi di lei... e posso capirti per questo - commentò Monique, alzando leggermente le spalle - Insomma, è comprensibile essere gelose del proprio compagno ed ovviamente sapere che una possibile minaccia per il vostro rapporto è appena svanita ti dovrebbe far sentire sollevata... e non c'è nulla di male in questo.

Questo era il suo pensiero ed era sincera nell'esporlo: se anche lei avesse saputo che una donna minava il rapporto con Sandyon, d'altronde, avrebbe fatto di tutto per tenerla lontana da loro.
Allungò la mano e prese un salatino, facendoselo sparire tra le labbra prima di riprendere a parlare.

Vuoi dirlo tu a Lucas, o preferisci che sia io a farlo tramite comunicato ufficiale?
E a proposito di Turner... che avete combinato durante le vacanze, l'hai fatto conoscere ai tuoi padrini?
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Messaggioda Tisifone » 12/10/2012, 21:37

Aveva preso posto su una delle poltrone che Monique le aveva offerto e risposto in maniera sarcastica ma veritiera a quella che, non ne aveva dubbi, era una domanda retorica. Ma aveva quel piccolo sassolino babbano nella scarpa e doveva toglierselo prima o poi e chi poteva essere più idoneo a “ricevere” quella metafora della sua cuginetta?


Deduco che non sei troppo contento dei nuovi acquisti del Castello... pensi non siano all'altezza?

Penso solo che siano troppo giovani per poter gestire al meglio tutte le responsabilità che una tale carica comporta. – rispose in maniera pacata. La giovane età infatti era l’unica pecca che fino a quel giorno aveva potuto individuare nella Jiménez –Anche se il non conoscere bene i ritmi di Hogwarts si potrebbe rivelare un plus.

All’inizio il fatto che tutti e tre i nuovi Prefetti fossero dei novizi aveva rappresentato un altro motivo di lamentela per la Divinante e solo dopo un’attenta riflessione la donna era giunta alla conclusione che, in realtà, era qualcosa che andava a vantaggio di tutti. Essendo nuovi non sarebbero stati offuscati dai solito e ostici pregiudizi che infestavano il Castello peggio di un cancro e,anzi, forse avrebbero potuto contribuire a minimizzarli se non proprio a esteri parli.

In ogni caso no, qualcosa di molto più grosso.

Tisifone sollevò un sopraciglio, perplessa, a quella precisazione, per poi restare totalmente di sasso di fronte alla notizia che non avrebbe più dovuto decidere se e come approcciare con la Moreau visto che lei non era più a scuola. La donna però, incapace di gestire certi sentimenti, non sapeva esattamente come reagire a una tale notizia.


Credo dipenda dai punti di vista.

Già, i punti di vista. Per la docente Samyliak quella era una grave perdita, vista la competenza della Moreau come insegnante, ma per Tisifone la donna innamorata era solo una liberazione. All’inizio optò per dar voce al suo lato professionale ma poi lo sguardo divertito che l’altra le stava rivolgendo la fece capitolare e vuotare, per così dire, il sacco.


Credo sarebbe a dire che non ti fidavi di lei... e posso capirti per questo. Insomma, è comprensibile essere gelose del proprio compagno ed ovviamente sapere che una possibile minaccia per il vostro rapporto è appena svanita ti dovrebbe far sentire sollevata... e non c'è nulla di male in questo.

Esatto – esclamò sollevata e soprattutto contenta che Monique avesse colto al volo il succo del problema cosa che invece Lucas non aveva fatto. Per lui la questione era semplice, Estelle lo aveva rassicurato di volergli essere solo amico e lui amava Tisifone e quindi non c’era nulla di male nel frequentarla. Tisifone invece era certa che l’ex docente di Babbanologia stesse mentendo e cercasse solo un modo per stargli vicino e questo la mandava fuori di testa. - era di lei che non mi fidavo… del suo dire di volergli essere solo amica e poi uscire da sola a bere qualcosa…


Vuoi dirlo tu a Lucas, o preferisci che sia io a farlo tramite comunicato ufficiale?

Non lo so… - mormorò pensierosa, allungando una mano per prendere una nocciolina e mordicchiandola in maniera nervosa – Se non glielo dico potrebbe rimanerci male mentre se lo faccio non so quanto riuscirò a far finta che la cosa mi lasci indifferente. Sono un disastro nelle faccende di cuore…

E se non fosse sembrata troppo infantile, probabilmente Tisifone avrebbe posato con aria sconfitta la testa sul bordo del bracciolo.

E a proposito di Turner... che avete combinato durante le vacanze, l'hai fatto conoscere ai tuoi padrini?

La domanda di Monique, per quanto innocua e mirante a fare un po’ di chiacchiera colpì un nervo ancora scoperto e molto dolorante per la Divinante che si tese immediatamente come una corda di violino, facendo sparire dal volto qualsiasi espressione.

Non tutto quello che avremmo voluto – rispose evasiva, prendendo un altro stuzzichino senza però portarlo alla bocca –Siamo stati per la maggior parte del tempo a Londra... visto che ho lasciato la casa dei miei padrini dopo che Asher lo ha minacciato con la bacchetta, poi l’ho portato a Ekaterimburg a conoscere i miei genitori – e considerato che Tisifone era orfana questa affermazione avrebbe potuto suonare strana alle orecchie della VicePreside - E alla fine abbiamo dovuto scegliere tra l’Italia e l’America e per motivi di tempo abbiamo optato per la prima…

Più che raccontare, Tisifone elencò quelle cose con un tono di voce atono e distaccato per evitare che la rabbia prendesse di nuovo il sopravvento su di lei e scatenasse la sua magia innata. Il non aver ancora chiarito con i padrini quello che era accaduto la sera del compleanno di Lucas la rendeva poco inclina alla serenità.

E le tue vacanze con Vastnor come sono andate?

Chiese a sua volta per distogliere l’attenzione dell’altra su di sé, consapevole però che avrebbe risposto a qualsiasi domanda Monique avrebbe voluto porle.
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Messaggioda Monique » 13/10/2012, 22:56

Penso solo che siano troppo giovani per poter gestire al meglio tutte le responsabilità che una tale carica comporta.
Anche se il non conoscere bene i ritmi di Hogwarts si potrebbe rivelare un plus.


Per quanto suoni strano detto da me, credo che la Bergman sappia quello che fa: saranno tutti giovani, è vero, ma molto più preparati di quanto mi aspettassi. Possiamo solo sperare che ci sorprendano tutti in positivo.

Commentò Monique, molto più diplomatica di quanto lei stessa credeva di poter essere: non sapeva che tipo fosse la Jiménez, ma almeno per quanto riguardava i voti di tutti e tre i nuovi Prefetti aveva sempre avuto a che fare con risultati eccellenti, almeno nella sua materia, e nessuno studente delle tre Casate a quanto sapeva si era ancora lamentato di loro in veste di Prefetti quindi poteva ben sperare che Madeline avesse fatto la scelta più giusta.
Accantonarono presto, comunque, tutto il discorso per concentrarsi su qualcosa di più importante - almeno dal loro punto di vista: l'allontanamento di Estelle dalla scuola ed il conseguente sollievo provato di Tisifone alla notizia.

Esatto, era di lei che non mi fidavo… del suo dire di volergli essere solo amica e poi uscire da sola a bere qualcosa…

Credo che nessuna donna sana di mente si sarebbe mai fidata di un'altra che ha provato qualcosa per il suo uomo.

Mormorò in tono molto ragionevole la Vice Preside, poiché non stava accusando o giudicando nessuno ma semplicemente facendo delle considerazioni oggettive sulla situazione... e lei al posto della cugina non si sarebbe mai, mai potuta fidare.
In ogni caso sapeva bene che Lucas, in quanto uomo, certi punti di vista non li poteva comprendere, per questo le venne spontaneo chiedere a Tisifone cosa preferisse fare ora che era a conoscenza di questa notizia.

Non lo so…
Se non glielo dico potrebbe rimanerci male mentre se lo faccio non so quanto riuscirò a far finta che la cosa mi lasci indifferente. Sono un disastro nelle faccende di cuore…


Io credo che a lui possa far piacere saperlo da te.
Se era comunque affezionato a lei la notizia potrebbe fargli male, e chi meglio della sua donna potrebbe stargli vicino e consolarlo?


Disse ad alta voce la francese, come se stesse più che altro riflettendo ad alta voce e non esponendo alla cugina quale fosse il suo pensiero in merito.

Insomma, potrai anche essere felice che lei se ne sia andata, ma non credo saresti capace di sorridere per la cosa se lo vedessi stare male.

Aggiunse, e questa volta fissò Tisifone dritto negli occhi per farle comprendere che stava parlando proprio con lei.
La decisione ultima era la sua, per questo Monique non si soffermò oltre sul discorso e lo cambiò ancora, spostandolo sulle vacanze estive fatte dalla coppia e sulla possibilità di aver conosciuto i padrini della cugina ed ascoltando inizialmente con un po' di distrazione le parole della donna, concentrata su chissà quali altri pensieri per alcuni istanti.

Non tutto quello che avremmo voluto.
Siamo stati per la maggior parte del tempo a Londra... visto che ho lasciato la casa dei miei padrini dopo che Asher lo ha minacciato con la bacchetta, poi l’ho portato a Ekaterimburg a conoscere i miei genitori. E alla fine abbiamo dovuto scegliere tra l’Italia e l’America e per motivi di tempo abbiamo optato per la prima…
E le tue vacanze con Vastnor come sono andate?


Molto bene, siamo stati in vacanza in Egitto e... - si bloccò all'improvviso, come registrando in quel momento il dire della cugina. Dire che la portò a spalancare gli occhi e a scattare col viso verso di lei - Wow, frena frena frena. Che vuol dire che gli hai fatto conoscere i tuoi... insomma, non erano... - e si fermò ancora, incerta su come dire una cosa che però, a pensarsi bene, non poteva esser posta in modo diverso - ... morti? Ma soprattutto che vuol dire che Asher l'ha minacciato con la bacchetta?! Al massimo Demetri!

Già, lei li aveva conosciuti entrambi e non poteva proprio immaginarsi Asher che perdeva il controllo fino a quel punto: per quale motivo poi, visto che a quanto ne sapeva Lucas non era solo un giovane uomo educato, sincero, brillante e simpatico, ma anche il compagno perfetto per la cugina?

Avanti, spiegami un po' che diavolo mi sono persa.
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