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da Aryanne » 18/06/2012, 22:24
Che tu riesca a cenare stasera dipende quasi del tutto da te e dalla tua velocità di prendere decisioni. In quanto alla Vice Preside immagino stia meglio, come anche gli altri professori dei quali non hai chiesto notizie. Tale indizio mi suggerisce che non nutri particolari simpatie per Moreau, Samyliak e Stone, dico bene?
La Moreau è una gallina che vuole soltanto far sbavare i ragazzini con i vestitini corti che indossa, la Samyliak è una zingara frigida che compensa la mancanza di sesso sfogandosi con gli studenti, Stone è un bamboccio arrogante che pensa di essere tanto migliore degli altri solo perché prima era un giocatore famoso... no, perché pensa che non mi stiano simpatici?
Replicò Arianna con un tono di palese ironia nella voce: in mezzo ai quattro feriti si salvava solo la Vice Preside, l'unica che sembrava avere un po' di testa sulle spalle, quella maturità che serviva per trattare con gli studenti ed una vita sociale piena che le impediva di sentirsi frustrata in altro senso. O forse aveva qualcuno con cui sfogarsi sessualmente, questo non lo poteva sapere. Fatto stava che la Vireau era una delle poche che tollerava in mezzo a quel ridicolo ammasso di maghi e streghe che aveva il coraggio di farsi chiamare "corpo insegnanti".
In ogni caso, il fatto che tu abbia il mio appoggio all'ingresso nel mio ufficio non ti da' il permesso di non attendere il mio via per entrare. Un 'altra volta e ci rimani fuori a vita da questa stanza, Expulso o meno, sono stato abbastanza chiaro?
La birra che stava portando alle labbra si fermò a metà strada, gli occhi inchiodati in quelli di Sandyon che la fulminò con lo sguardo: eppure Arianna non stava vedendo in quel gesto un professore, no, forse più un... mentore, che chiedeva rispetto dalla sua futura apprendista. O forse era lei che vedeva solo ciò che sperava. In ogni caso...
Chiedo scusa, signore. La prossima volta aspetterò prima d'entrare.
Disse dunque la giovane Dragargenteo, sottolineando con la voce quel "signore": no, non l'aveva chiamato "professore" di proposito, come a fargli comprendere che lei lo vedeva già come il suo maestro, il suo mentore, colei che l'avrebbe allenata e formato sia il suo corpo che la sua mente.
Tanto me lo dirai se non ti sta bene.
Pensò la ragazza con un sorrisetto mentre riprendeva a sorseggiare la sua birra, provando ad immaginare che colpo sarebbe preso a qualsiasi altro insegnante - o studente - se fosse entrato nell'ufficio in quel momento: già, ma come diceva sempre lei, "la Ricciardi può!".
Prima di tutto raccontami della scuola. Come stai andando? Che voti prevede la tua promozione?
Uhm? Vuole che le parli della scuola? - ripeté lei come se non avesse capito bene - Ho una media decisamente alta, quasi l'eccellenza in tutto tranne alcune materie che proprio non mi vanno giù. In ogni caso non rischio la bocciatura o l'insufficienza in nulla.
Rispose alla fine con espressione orgogliosa: non era una secchiona come la Parker, certo, ma non si poteva di certo lamentare dei propri risultati.
Perché?
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da Sandyon » 18/06/2012, 22:46
Quel chiaro scambio di sguardi fu utile per comprendere molte cose. Da una parte Arianna comprese che lui non era un fuoco con il quale giocare sfidando se stessa a non scottarsi, mentre dall'altra Sandyon che si poteva rendere quindi conto chi effettivamente aveva davanti, se una bambina con troppa esuberanza o una ragazza con le palle quadrate. La risposta a quella domanda interna dell'ex mercenario ebbe la risposta voluta.
Chiedo scusa, signore. La prossima volta aspetterò prima d'entrare.
"Signore"... Tsk.
Non disse molto a proposito di quel nome che gli venne dato, ma il leggero ghigno sul volto poteva far capire alla prefetta che aveva gradito il modo di fare, come l'avesse appoggiata in quel comportamento. Scosse il capo, ricordandosi i tempi nei quali non era così morbido, con nessuno, e non accettava più alcuna persona che si prendesse la libertà di chiedere una cosa così grande come l'apprendimento, ma quei tempi erano passati e, volente o nolente, ne era responsabile anche Monique, l'unica risparmiata dalle precedenti e velenose parole della Ricciardi che come poteva immaginare, non aveva a simpatia nessuno degli altri docenti a parte la sua compagna.
Sai bene che potrei farti perdere un bel po' di punti come professore per aver detto certe cose di miei colleghi?
Ci fu un breve attimo di silenzio tra i due, dove il "professor" Vastnor rimase a fissarla con aria di sufficienza, e per certi versi depressione, insomma, come se volesse farle capire che anche quella volta aveva sbagliato in pieno a parlare in quel modo. Il problema fu che a distanza di pochi secondi l'uomo scosse ancora una volta il capo incrociando le braccia, sbuffando appena divertito da quel teatrino tirato su tanto per scherzare con la prefetta.
Lasciamo perdere, non convinco neanche me stesso. Dicevamo, la scuola, forza.
Uhm? Vuole che le parli della scuola? Ho una media decisamente alta, quasi l'eccellenza in tutto tranne alcune materie che proprio non mi vanno giù. In ogni caso non rischio la bocciatura o l'insufficienza in nulla. Perché?
Una buona notizia, senza ombra di dubbio. Arianna non aveva alcun problema scolastico, questo significava che un paio di giorni o poco più avrebbe potuto perderli per dedicarsi a qualcosa di molto, molto alternativo. A dir la verità l'uomo non pensava che lei si trovasse addirittura nei guai con la scuola, visti anche i compiti di Difesa che aveva ricevuto da lei, approfonditi, dettagliati e ben fatti, quindi forse era necessario a quel punto che andasse avanti con la questione tralasciando finalmente gli stupidi e odiosi convenevoli venendo al dunque per osservare anche la reazione della studentessa, che già prevedeva sarebbe stata abbastanza curiosa e interessante.
Ottimo. E non parlo solo della tua media. Dunque, te la sentiresti di partire per una missione segreta questo weekend, destinazione America? C'è un informatore che deve farmi avere delle notizie che scottano ma non posso andare di persona, i gufi inoltre sono intercettabili. Una volta lì sarai al sicuro fino al tuo ritorno ma ulteriori dettagli ti saranno forniti solo se acconsentirai a rischiare. Allora, che ne dici Ricciardi, accetti la sfida?
Sfida. Una parola importantissima, o più che altro la parola che meno si doveva usare con un Dragargenteo. Sandyon forse l'aveva utilizzata apposta o forse no, chi poteva dirlo, fatto stava che oramai la bomba era stata sganciata e rimaneva soltanto da vedere come Arianna si sarebbe comportata ed avrebbe reagito a quella richiesta a dir poco folle, fatta per di più ad una studentessa del sesto anno, una comune ragazza insomma con ancora non tutte le nozioni magiche necessarie. Era anche vero però che quello era un incarico di recupero informazioni, nulla che significasse affrontare persone o combattere creature strane.
In palio... C'è la mia fiducia.
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da Aryanne » 19/06/2012, 20:00
Sai bene che potrei farti perdere un bel po' di punti come professore per aver detto certe cose di miei colleghi?
Arianna fissò Sandyon con aria di sufficienza, annuendo con ben poca convinzione: ma per favore, se la prima volta che l'aveva conosciuto avevano appena fatto a pezzi la porta del bagno dei Prefetti e lui aveva semplicemente alzato le spalle fregandosene altamente della cosa! Attese quindi in silenzio che l'uomo avesse finito di dire cavolate, come in effetti ammise lui stesso poco dopo.
Lasciamo perdere, non convinco neanche me stesso.
Pessimo tentativo, ma si può sempre migliorare sa?
Una battuta fatta per tirarlo su di morale forse, o forse solo per prenderlo un po' in giro, chi poteva dire cosa passasse nella mente della Ricciardi che con Vastnor aveva un rapporto ai limiti del consentito - anzi no, con quella birra i limiti probabilmente li aveva belli che oltrepassati. A seguito gli parlò della scuola, della media dei suoi voti e di come si sentisse tranquilla a non avere problemi a riguardo.
Ottimo. E non parlo solo della tua media. Dunque, te la sentiresti di partire per una missione segreta questo weekend, destinazione America?
Come prego?
Va bene crescere, ma avere già problemi di udito era preoccupante. Attese che Sandyon le ripetesse ciò che le aveva appena detto così da permetterle di prendersi in giro da sola per la sua sordità... ma ciò non avvenne.
C'è un informatore che deve farmi avere delle notizie che scottano ma non posso andare di persona, i gufi inoltre sono intercettabili. Una volta lì sarai al sicuro fino al tuo ritorno ma ulteriori dettagli ti saranno forniti solo se acconsentirai a rischiare.
Professore, sta parlando sul se---
Allora, che ne dici Ricciardi, accetti la sfida?
Eccola la parolina magica che con lei, o forse coi Dragargenteo, non si doveva mai pronunciare: sfida. Lei era nata per le sfide. Quante cose stupide - e discutibili - aveva fatto solo perché accompagnate dalle parole "ti sfido"? Gli anni erano passati, ma il suo carattere deciso ed indomito non era cambiato di una virgola e difatti appena Vastnor pronunciò quella parola gli occhi di Arianna s'illuminarono immediatamente.
E io che ci guadagno?
Istintiva sì, stupida no. Insomma, andava bene accettare la sfida e portarla a termine positivamente, ma per ogni cosa ci doveva essere una sorta di ricompensa, no? Perlomeno quando la persona davanti a lei non rientrava nella sua cerchia di amici. Bevve un sorso di birra fresca, attendendo che lui rispondesse: e quando ciò avvenne, quasi il liquido le andò di traverso.
In palio... C'è la mia fiducia.
... quando devo partire?
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da Sandyon » 20/06/2012, 14:55
Era consapevole che la richiesta non era semplice come andare al mercato a comprare delle arance, ma confidava non solo nella parola magica quanto anche nel forte carattere della ragazza che di sicuro avrebbe assorbito il colpo in tempi ragionevoli, razionalizzando e focalizzandosi obiettivamente su quello che le stava venendo richiesto. Andare in America, prendere delle informazioni preziosissime, spostandosi quindi di continente così, all'improvviso, per altro con la consapevolezza che avrebbe utilizzato anche una passaporta totalmente illegale per evitarsi problemi di intercettazione. Tutto quanto doveva venir studiato con attenzione, ma di sicuro la posta in gioco era alta, sia per lui, che per Arianna stessa, che di fronte all'idea e la fortuna di ricevere la fiducia del forse futuro maestro, di improvviso si ritrovò a non voler esitare un attimo di più.
Qualcosa mi dice che hai già intuito quanto sono forte.
Era un pensiero lecito, osservando quanto Arianna Ricciardi fosse disposta a fare pur di riuscire a diventare un giorno sua allieva. La ragazza aveva intuito molto più di quanto desse a vedere, una mente forte, scattante e fulminea nei ragionamenti, questo di certo era un punto a suo favore ma da saper imbrigliare per non ritrovarsi poi a dovercisi scontrare in futuro. No, un errore come quello fatto con Tyslion non si sarebbe ripetuto, e vedere quanto zelo lei avrebbe utilizzato per portare a termine la missione gli avrebbe fatto intuire al professore di che pasta realmente poteva essere fatta lei, se pasta seria o pasta destinata a disfarsi col tempo, con la smania di potere o con la troppa ambizione.
Una cosa è certa, non rischia di odiarmi perché io e il suo uomo ci amiamo alla follia.
Ihihihih!
Silenzio.
Ihihi-... Umpf, prrrrr!
Mmhhh...
... quando devo partire?
Il prima possibile, in questo caso si parla del weekend. Userai una passaporta adibita allo scopo e verrai condotta a...
Boston!
... a Boston. Lì dovrai ingegnarti e trovare un ragazzo, della seconda della ventina di nome Edward Atwood. Lui ha tutte le informazioni che mi servono e gli dovrai dire semplicemente che ti mando io, consegnandogli la lettera che ti fornirò direttamente Venerdì sera. Non azzardarti ad aprire la lettera, me ne accorgerò, sappilo. Una volta trovato lui, sarai sotto la sua custodia che ti dovrà tenere con se per altre 24 ore prima di trovare il modo di farti tornare al castello per Lunedì mattina, in tempo per le lezioni di inizio giornata. Alla prima ora avresti Difesa, ti esonero senza problemi, puoi riposarti e poi riprendere con Incantesimi all'ora successiva.
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da Aryanne » 20/06/2012, 17:56
Il prima possibile, in questo caso si parla del weekend. Userai una passaporta adibita allo scopo e verrai condotta a... a Boston.
Ed immagino che la Passaporta sarà illegale, giusto?
No, la cosa non costituiva un problema per lei e sì, aveva accettato sul serio di partire: una sfida dove c'era in palio la fiducia di Vastnor, il suo futuro - perché lo sarebbe stato - mentore... c'era anche da porsi altre domande a riguardo? Beh, di sicuro non sarebbe stata lei a porsele.
Lì dovrai ingegnarti e trovare un ragazzo, della seconda della ventina di nome Edward Atwood. Lui ha tutte le informazioni che mi servono e gli dovrai dire semplicemente che ti mando io, consegnandogli la lettera che ti fornirò direttamente Venerdì sera.
Vuol dire che dovrò girare per tutta Boston chiedendo chi lo conosce? Un modo poco furbo per non farsi notare... ha almeno una sorta di copertura nel mondo babbano, così so dove dirigermi?
Domandò Arianna, totalmente concentrata ora per effettuare la missione affidatale da Sandyon al meglio delle sue possibilità: aveva bisogno di sapere tutto il possibile su questo Atwood, per poterlo trovare senza perdere troppo tempo prezioso.
Non azzardarti ad aprire la lettera, me ne accorgerò, sappilo.
So rispettare la privacy altrui, prof.
In realtà solitamente se ne fregava e si faceva sempre gli affari degli altri, ma non aveva intenzione di mandare a puttane la sua occasione di farsi benvolere da Vastnor, soprattutto perché, se si fosse davvero fidato di lei, dopo avrebbe potuto porgli un bel po' di domandine che le frullavano nella testa.
Una volta trovato lui, sarai sotto la sua custodia che ti dovrà tenere con se per altre 24 ore prima di trovare il modo di farti tornare al castello per Lunedì mattina, in tempo per le lezioni di inizio giornata. Alla prima ora avresti Difesa, ti esonero senza problemi, puoi riposarti e poi riprendere con Incantesimi all'ora successiva.
Archiviato, non mi sembra troppo complicato. Cosa devo dire ai miei compagni e al mio ragazzo? Vorranno sapere dove vado... vuole che m'inventi una rimpatriata di famiglia?
Domandò, arricciando il naso: quel pensiero non la faceva impazzire, ma se fosse stato necessario si sarebbe inventata una scusa che coinvolgesse la famiglia, e avrebbe fatto in modo di farla sembrare credibile a tutti, persino a se stessa.
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da Sandyon » 20/06/2012, 21:15
Vuol dire che dovrò girare per tutta Boston chiedendo chi lo conosce? Un modo poco furbo per non farsi notare... ha almeno una sorta di copertura nel mondo babbano, così so dove dirigermi?
Non so molto al suo proposito. La sua vita non è affar mio e ancor meno me ne frega si sapere cosa fa o non fa. Comunque la passaporta ti condurrà esattamente nel punto dove è più risonante l'aura magica di Atwood, quindi una volta giunta dove ti porterà il trasporto, non dovrai fare altro che guardarti attorno, chiedere forse qualche piccola informazione e lo troverai.
Archiviato, non mi sembra troppo complicato. Cosa devo dire ai miei compagni e al mio ragazzo? Vorranno sapere dove vado... vuole che m'inventi una rimpatriata di famiglia?
No, ho già parlato con la Vice Preside e mi è stato confermato l'alibi. Sei stata nominata come rappresentante di Hogwarts alla conferenza mondiale di medicina magica che si svolgerà casualmente proprio questo Sabato alle ore 18:00 all' "Empire Magic Level" di Manhattan. Alla tua famiglia è già arrivato un avviso dalla presidenza in merito e inoltre una volta rientrata otterrai un plico informativo di tutti gli argomenti trattati in questa conferenza per non destare sospetti qualora i tuoi compagni ti facciano domande. Sono solo 150 pagine di appunti, niente di eccezionale.
Ovviamente per lui non era nulla di eccezionale, forse per Arianna la cosa sarebbe stata un po' fastidiosa e pesante, anche perchè, non solo una missione segreta, al suo ritorno anche 150 pagine da sapere benissimo in un giorno, o forse anche mezza giornata. La Ricciardi doveva essere proprio pazza ad andare avanti in quella storia, ma a quanto sembrava, negli occhi della giovane al momento non trapelava alcuna sensazione di difficoltà o voglia di mollare. In seguito l'attenzione dell'uomo si focalizzò su una frase detta poco prima dalla studentessa, una frase che lo fece riflettere a lungo prima di parlare, ma alla fine si decise a mettere bene le cose in chiaro, per non doverlo fare dopo ed essere scambiato magari per un egoista insensibile.
E pensare che una volta non me ne sarebbe fregato proprio niente.
Riferito a quello che hai detto, lo sai vero, che casomai dovessi diventare mia apprendista, potresti ritrovarti a non vedere anche per mesi quello che tu consideri il tuo ragazzo?
Riuscire a diventare sua apprendista non significava solo essere a contatto con lui, ma inoltre essere mandata anche da conoscenze di fiducia dell'uomo per essere addestrata nelle stesse discipline apprese da lui in passato. Cina, Thailandia, Australia, Groenlandia, Polo Nord, Finlandia, Tibet, Korea... Forse questo lato dell'essere sua apprendista lei non lo aveva calcolato ma era anche vero che lui non glielo aveva ancora messo sotto osservazione per valutare bene le difficoltà che avrebbe dovuto affrontare prima di definirsi una degna allieva di un uomo come Sandyon Vastnor.
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da Aryanne » 22/06/2012, 14:46
Gli ultimi dettagli, le ultime raccomandazioni per svolgere il lavoro al meglio: Arianna non doveva e soprattutto non voleva farsi trovare impreparata, per quanto non le sembrasse che quella missione fosse particolarmente complicata.
Non so molto al suo proposito. La sua vita non è affar mio e ancor meno me ne frega si sapere cosa fa o non fa. Comunque la passaporta ti condurrà esattamente nel punto dove è più risonante l'aura magica di Atwood, quindi una volta giunta dove ti porterà il trasporto, non dovrai fare altro che guardarti attorno, chiedere forse qualche piccola informazione e lo troverai.
Nessun problema, saprà cavarmela.
Tagliò corto la Draghessa, bevendo un sorso di birra per chiedere poi a Sandyon cos'avrebbe dovuto inventarsi coi compagni di Casata e col fidanzato, visto che sparire per qualche giorno senza avvertire nessuno o senza dare nemmeno uno straccio di motivazione non era proprio il massimo del comportamento se l'obiettivo era essere discreti.
No, ho già parlato con la Vice Preside e mi è stato confermato l'alibi. Sei stata nominata come rappresentante di Hogwarts alla conferenza mondiale di medicina magica che si svolgerà casualmente proprio questo Sabato alle ore 18:00 all' "Empire Magic Level" di Manhattan. Alla tua famiglia è già arrivato un avviso dalla presidenza in merito e inoltre una volta rientrata otterrai un plico informativo di tutti gli argomenti trattati in questa conferenza per non destare sospetti qualora i tuoi compagni ti facciano domande. Sono solo 150 pagine di appunti, niente di eccezionale.
Medicina magica? Prof, ma la prossima volta non si potrebbe inventare una scusa migliore? Non mi piace per niente come argomento, scommetto che non ci crederà nessuno, tantomeno i miei genitori... bah, dirò che serve per ottenere crediti scolastici extra.
In effetti sembrava che tutte le pagine di appunti nominate prima dal docente non fossero affatto un problema per la Ricciardi, quanto l'argomento in sé: fosse stata una conferenza sui metodi di Difesa dalle creature oscure, o sulla Trasfigurazione magari ancora ancora, ma sulla medicina? No, Vergil non se la sarebbe mai bevuta così, avrebbe dovuto intortare un po' la questione. Ed anche Vastnor, stranamente, sembrava pensare proprio al Tassorosso visto che ciò che le disse poco dopo.
Riferito a quello che hai detto, lo sai vero, che casomai dovessi diventare mia apprendista, potresti ritrovarti a non vedere anche per mesi quello che tu consideri il tuo ragazzo?
Lo so benissimo, e lo sa anche lui - rispose subito Arianna, alzando appena le spalle - Ma vuole mettere poter avere lei come mentore? Vale qualsiasi sacrificio.
E ci credeva davvero Arianna, gli occhi scintillanti di aspettativa: in fondo, anche Vergil sarebbe potuto partire per stage e apprendistati lontano da lei, quindi qual'era l'alternativa? Non fare niente, bloccarsi a vicenda per non dover sopportare di stare lontani? No, ognuno aveva il diritto d'inseguire i propri sogni... e fare da apprendista a Sandyon Vastnor era quello di lei.
Se non le dispiace, io ora scenderei a cena. Ci vediamo in Sala Grande... maestro.
Lo salutò così, con un sorrisino divertito sulle labbra, a meno che certo lui non l'avesse fermata: in caso contrario avrebbe aperto la porta e, agitando la mano, se la sarebbe chiusa alle spalle prima d'avviarsi soddisfatta verso la Sala Grande.
Avresti potuto chiederlo a chiunque... invece hai scelto me. Forse perché in cuor tuo hai già scelto... sei diventato il mio maestro, Vastnor, e ho come l'impressione che tu ne sia pure felice.
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da Sandyon » 22/06/2012, 22:22
Medicina magica? Prof, ma la prossima volta non si potrebbe inventare una scusa migliore? Non mi piace per niente come argomento, scommetto che non ci crederà nessuno, tantomeno i miei genitori... bah, dirò che serve per ottenere crediti scolastici extra.
Di quel periodo capita quel convegno, avrei potuto inventare una scusa migliore ma non sarebbe stata supportata dai fatti concreti. Ti avrebbero scoperto ancor prima di partire.
Ragazza, scoprirai quante volte non avrai nemmeno uno straccio di alibi e dovrai improvvisare tutto. Questo sempre se riuscirai a diventare mia discepola.
Purtroppo per Arianna, non c'erano molte altre organizzazioni ufficiali in America che richiedessero dei partecipanti di Hogwarts in quel periodo, anzi che la conferenza di medicina magica era stata spostata a quel weekend poiché inizialmente si doveva tenere il mese successivo. La ragazza aveva fatto intendere comunque che se la sarebbe cavata in qualche modo e che avrebbe trovato il fratello di Sandyon, quello che per lei al momento era solo Edward Atwood, come più o meno per il resto dell'umanità. L'argomento successivamente si spostò sulla possibilità futura della ragazza un giorno di viaggiare molto per il mondo e quindi trovarsi nella condizione di non poter vedere il fidanzato per davvero molto ma molto tempo, anche se a dirla tutta la Ricciardi non sembrava troppo spaventata da quel fatto.
Lo so benissimo, e lo sa anche lui. Ma vuole mettere poter avere lei come mentore? Vale qualsiasi sacrificio.
Se non altro la dedizione non le manca.
Mi auguro allora che il tuo compagno sia una persona molto paziente e tollerante.
Non aveva molto altro da dire in proposito. Non sapeva chi fosse il fidanzato di Arianna e possibilmente al momento per lui non era di nessun interesse. Sapeva soltanto cosa significava viaggiare a lungo, non avere spesso nessun modo per rivedere l'altro e questo significava settimane, mesi senza l'amato o l'amata. Per Sandyon fu abbastanza semplice visto che abbandonò il lavoro duro poco dopo essersi messo con Rachel, ma non tutti di certo iniziavano così, con una relazione seria già disposta a buon andazzo della carriera, anzi, possibilmente lui era stato uno dei più fortunati in quel senso. Al momento però non era di certo compito suo preoccuparsi della gestione della vita sentimentale di Arianna, oltre al fatto che lei in primis non se ne curava al momento o forse aveva già la soluzione, quindi, perchè preoccuparsi per niente?
Se non le dispiace, io ora scenderei a cena. Ci vediamo in Sala Grande... maestro.
Maestro...
Quella parola gli rimbombò in testa così tanto che quasi gli fece male. Era così tanto che non veniva chiamato così da qualcuno. Certo, Tyslion ce lo chiamava per scherzo, come a prenderlo in giro, ma per quanto Arianna fosse più sincera di lui, in quel tono aveva inserito una leggera nota di divertimento e ironia, forse proprio perchè al momento lui non era effettivamente il suo maestro, ma solo un semplice docente. Sospirò mentre vedeva la prefetta alzarsi in piedi e dirigersi verso l'uscita, annuendo col capo al fatto che lei potesse andare.
Cammina. Ci vediamo a lezione... allieva.
Dietro quella parola c'erano molti enigmi e molti punti interrogativi. Si, in effetti aveva risposto chiamandola come un appellativo, ma "allieva" si poteva dire anche di un professore riferito ad una studentessa. Sandyon non amava essere criptico, semplicemente lo era e basta. Attese che lei si allontanasse abbastanza chiudendo la porta per fare in modo di lasciare andare i ricordi, lasciare andare i pensieri al passato e verso tutto quello che un tempo era suo ed ora invece sentiva essergli scivolato via come della sabbia al vento stretta in un pugno debole.
Ehi maestro, che cosa cazzo stai combinando?
Sto meditando.
Medi-che? Ma dai, quella cazzo di visita al monastero tibetano ti ha mandato in pappa il cervello!
La calma è ciò che porta alla vittoria Tyslion, ricordatelo. Se noi impariamo ad essere completamente calmi, calcoleremo meglio le situazioni e sfrutteremo l'ansia dell'avversario.
Oppure per il rimanere troppo calmi e fermi ce lo mette lui nel culo prima e crepiamo, come la vedi questa alternativa al tuo caso di meditazione?
Mmhhh...
Cosa c'è? Ti ho fatto riflettere su un lato che non avevi calcolato, maestro?
No... Mi stai solo deconcentrando.
Ooohh, chiedo immensamente scusa monaco... Senti meditatore, all' "Androvolens" stasera c'è la sagra della birra tedesca, che facciamo?
Va bene va bene, ci andiamo, basta che mi lasci in pace.
Così ti voglio! Bravo bravo continua a farti le seghe mentali, ci vediamo dopo, vado a scegliere le vesti da sc****a assicuarata! Ciao Sand!
Mmhhh... Mi manchi, brutta testa di cazzo!
[ END ]
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da Sandyon » 24/07/2012, 17:34
{ UFFICIO - ORE 15:40 - MARTEDI' }
A seguito di... Mhmh... La docente di Antiche Rune e Prefetta di mhmh... A seguito di mhmh... Rinuncia per tanto agli incarichi assegnateli fino a mhmh... La sostituta nel ruolo di Prefetto e sottoposta a mhmh... E' stata mia personale cura scegliere l'elemento più adatto per eseguire un compito che mhmh... Melia Herbert, quarto anno. In fede Madeline mhmh...
Mmmhh...
Una mocciosa al posto di una professionista, mi chiedo perché non abbiano fatto direttamente Preside Monique.
Lo scetticismo e il cinismo erano alcune delle caratteristiche peculiari di Sandyon Vastnor, CapoScuola di Serpeverde e professore di Difesa contro le Arti Oscure. Ricevuto il messaggio da parte della segreteria didattica riguardo il sollevamento dall'incarico di Prefetta di Saana Leyla Ayed nonché docente di Antiche Rune, il professore aveva ottenuto in allegato anche un'altra comunicazione riguardo l'ingresso come nuovo Prefetto di una studentessa del quarto di nome Melia Herbert. Non si era mai vista in quella scuola prima di allora. Una privatista o qualcosa di simile, allora perché farla Prefetta subito? Possibile che la Bergman avesse certe alzate di ingegno? Pazienza, tanto ormai il gioco era fatto e Sandyon poteva solo limitarsi ad osservare come fosse questa giovane Serpe appena giunta e già investita di una carica così importante. Oltre a tutto ciò, poi, c'era ovviamente anche l'intervento di Monique che tanto per cambiare non aveva atteso un secondo per fargli il cervello grande come un'anguria con le sue richieste professionali che in teoria erano volte a renderlo più civile, come se a lui andasse, poi.
Non fare l'orso e chiamala nel tuo ufficio per darle il benvenuto! E' una carica importante per una studentessa, sicuramente si sentirà molto onorata ed euforica ed è tuo dovere come Capo della Casata accoglierla nel modo giusto per farla sentire meritevole di fiducia... Anche perché se non lo fai non te la do' per due mesi.
Onestamente parlando fu sicuramente l'ultima parte a smuovere maggiormente l'animo dell'uomo e convincerlo ad accontentare la propria donna e forse, un giorno, futura moglie. Monique utilizzava spesso quella minaccia in modo scherzoso ma era sempre meglio evitare di scoprire poi che tanto scherzo non era, quindi tagliando la testa al toro, Sandyon inviò una lettera durante la mattinata alla ragazza greco-tedesca "chiedendole" di recarsi nel suo ufficio per le ore 16:00 dello stesso giorno, così da sbrigare in fretta quella faccenda e togliersela dalle scatole quanto prima. Si posò la mano sul viso, sentendo il morbido della barba ancora da tagliare. L'avrebbe fatto un giorno di quelli, solo che alla propria donna spesso piaceva così quindi faceva molta fatica a toglierla per non incorrere nei suoi soliti bronci. Come sempre un abbigliamento informale e non proprio da professore, anzi, per nulla: Giacca di pelle nero e marrone scuro, canottiera nera senza maniche, jeans blu scuro stivaletti di cuoio, capelli legati in una coda e occhi vigili e seri, profondi e gelidi, come al solito.
Alle 16:00 nel mio ufficio.
Sandyon Vastnor
Oramai manca poco, mi auguro che sia per lo meno puntuale.
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da Melia » 24/07/2012, 18:17
Non aveva nemmeno avuto il tempo di ambientarsi, essendo arrivata da meno di 24 ore, che ecco la notizia ricevuta direttamente dalla Preside Bergman: era stata scelta come Prefetta di Serpeverde. Non aveva replicato nulla, rassicurando semplicemente la donna che avrebbe fatto del suo meglio, e se n'era tornata in camera sua per disfare i bagagli. Per sua fortuna, era arrivata ad Hogwarts nel pieno periodo estivo e questo le aveva permesso di approdare nella scuola quand'essa era piuttosto vuota rispetto al pieno dell'anno scolastico: aveva bisogno di un po' di tempo per ambientarsi, e potersi muovere liberamente per il Castello semi-deserto era un gran vantaggio. Il baule era appena stato svuotato dell'ultimo capo di vestiario, quel martedì pomeriggio dopo il suo arrivo a scuola del giorno prima, che subito un biglietto le era stato recapitato direttamente dal professore di Difesa nonché Caposcuola delle Serpi, Sandyon Vastnor, che la richiamava nel suo ufficio poco più tardi. Melia aveva semplicemente annuito, silenziosa e schiva per natura, di fronte a quel biglietto, sciogliendosi i capelli per nascondere il tatuaggio dietro al collo, non gradito da alcuni vista la sua giovane età, e prendendo subito passo verso l'ufficio del docente: pantaloni verde bottiglia a gamba stretta, ballerine nere e canotta dello stesso colore, a richiamare i colori della Casata senza avere addosso la divisa visto che l'anno scolastico era ufficialmente finito. Alle 16 in punto, la ragazza bussò alla porta dello studio di Sandyon, attendendo che l'altro le desse il permesso di entrare per mettere piede nel suo ufficio.
Permesso.
Mormorò appena, entrando quindi nella stanza per chiudersi la porta alle spalle e posare gli occhi dorati, quasi felini, sulla figura dell'insegnante.
Volevate vedermi, professor Vastnor?
Gli domandò, le mani incrociate dietro la schiena e quel "Voi" di alto rispetto che non sembrava essere una forzatura in Melia, quando il risultato di una rigida educazione.
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Melia
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- Iscritto il: 24/07/2012, 11:47
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2013-06-06 22:23:37 |
Sandyon |
d20 |
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