Ingresso Foresta

[Tisifone]

Io credo che la bacchetta si fosse resa conto che mia nonna stava per morire e quindi è passata automaticamente a me per discendenza.
Dopotutto se mia nonna aveva detto che la bacchetta no doveva morire ci dev'essere un motivo che anche la bacchetta sa...

Tisifone non aveva mai sentito dire che una bacchetta potesse essere tramandata da una persona a un'altra come cimelio di famiglia, ma dopotutto lei non era un’esperta di bacchette e quello, per lei, era un argomento secondario. La cosa importante era che ci fosse una sorta di affinità magica tra il catalizzatore e Adam in modo che il ragazzo potesse eseguire in maniera corretta tutti gli incantesimi e non facesse esplodere nulla.
Quando il ragazzo estrasse la bacchetta dalla borsa, la donna allungò il collo per osservarla e non potè fare a meno di apprezzarne la manifattura elegante e gli altorilievi: di sicuro era una bacchetta importante, poco adatta, sia per fattura che per lunghezza a un ragazzino di undici anni. Decise però di tenere quel commento per sé, non aveva alcuna intenzione di sentire il Tasso lamentarsi ancora, questa volta per la sua insensibilità.
Preferì così gustarsi la reazione dello studente a quella sua strana proposta, l’espressione del suo viso che passava dallo stranito al sollevato al soddisfatto per essere sfuggito alla punizione. Lo vide recuperare le sue cose alla velocità della luce, come se temesse che lei potesse cambiare idea prima che avesse la possibilità di mettere piede fuori dalla serra magica.

Bene proffy, allora io vado a cercare il vaso smarrito! Speriamo che non si sia allontanato troppo! Lei saprà che i barattoli con le gambe amano camminare per chilometri e chilometri!

Un ultima cosa, Signorino Malvoides – disse con voce melliflua e pericolosa, prima che il ragazzo sparisse nella Foresta Proibita - Se entro un ora non avrà ritrovato il barattolo smarrito venti punti saranno automaticamente sottratti a Tassorosso. E non si preoccupi, saprò con esattezza se l’avrà trovato in tempo.

Se Adam si fosse voltato a guardarla in viso avrebbe notato un luccichio pericoloso sul suo volto. La donna infatti era sicura che il Tasso non sarebbe mai riuscito a ritrovare il barattolo in tempo visto che lo aveva reso invisibile con un incantesimo di Disillusione avanzato. Nessuno poteva permettersi il lusso di comportarsi in quel modo sfrontato e maleducato con lei e pensare di farla franca.

[Kayleen]

[Mercoledì, pausa pranzo, ore 13e17 - Dopo l'incendio in Foresta Proibita]

La scuola era ormai agli sgoccioli, il primo anno scolastico le era passato sotto il naso talmente velocemente che lei stessa faticava a rendersene conto.
Compiti, lezioni, gnomi e viaggi onirici.. Insomma, aveva vissuto tantissime esperienze, ma a quanto pare le sorprese per quel primo periodo ad Hogwarts non erano ancora finite.
La notizia dell'incendio in Foresta Proibita non ci aveva messo troppo tempo a fare il giro della scuola: era una notizia talmente clamorosa che non poteva in alcun modo essere taciuta. E poi il risultato di quell'avvenimento era sotto gli occhi di tutti: bastava affacciarsi ad una delle finestre che davano sul parco per rendersi conto di quello che era successo non troppo tempo prima.
Cenere grigia e funerea, arbusti sottili e alberi privi di foglie erano l'unico paesaggio che si presentava agli abitanti del castello.

Lei ovviamente non poteva perdersi quel macabro spettacolo.
Da brava "figlia dei fiori" aveva sofferto per tutte quella vegetazione bruciata, così come aveva rivolto un pensiero agli abitanti di quella sinistra foresta, probabilmente innocenti vittime del fuoco, ma non poteva certo reprimere il suo istinto di undicenne curiosa e non andare a controllare di persona la situazione.
Non che lei potesse fare qualcosa a riguardo, ma non avrebbe mai perso l'occasione di ficcare il naso nella zona accidentata e, se ci fosse riuscita, anche di investigare riguardo all'accaduto.
Sì perchè lei, come del resto anche gli altri studenti, era completamente all'oscuro delle cause che avevano provocato quel terribile incendio.

Un piatto di riso e broccoli (cibo rigorosamente vegetariano) ed il suo pranzo era terminato. Aveva mangiato poco apposta, in modo tale da avere più tempo per portarsi all'esterno del castello e sentirsi più libera di guardarsi in giro.
Era uscita dalla Sala Grande e, subito dopo, anche dal Castello vestita normalmente: solita camicia bianca, solito cravattino giallo e oro, solito gonnellino grigio, ma al posto del solito maglione, si era messa una giacca in panno scuro, a cui aveva appuntato in precedenza una spilla smaltata a forma di ciliegia.
I capelli biondicci, come sempre assolutamente spettinati, arruffati e dal taglio non troppo preciso, le ricadevano sulle spalle informi e ribelli.

Seguendo il sentiero asfaltato che dall'ingresso al castello attraverso al parco portava al "luogo del delitto", era giunta nei pressi della Foresta Proibita in poco più di dieci minuti ed al limitare di essa si era fermata.

Chissà che cavolo è successo qui..
Questa domanda assillava un po' tutti, nella scuola. Soprattutto da quando si era saputo che qualche professore era pure finito in infermeria con prognosi riservata.
E inoltre.. Come si spegnevano gli incendi nel mondo magico? Esistevano anche per i maghi i pompieri?
Un sacco di domande affollavano la sua mente.

Lo sguardo fisso sulla zona bruciata, il labbro che picchiettava sul suo labbro inferiore. Questo era il modo in cui appariva agli occhi di coloro che passavano. Non era la sola ad aver avuto l'idea di andare a vedere meglio cos'era successo, ma fra tutti, lei era sicuramente quella che si era fatta più vicina alla parte incenerita.

Spoiler:

Jorge

[Jorge]

[Mercoledì – ore 13.20 - Dopo l'incendio in Foresta Proibita]

Che la Foresta Proibita era andata a fuoco e alcuni insegnanti erano rimasti gravemente feriti nel cercare di domare le fiamme, probabilmente Jorge lo aveva scoperto prima degli altri studenti e con lui tutta la Casata dei DelfiniAzzurri buttati giù dai loro letti dagli ululati della lupa della loro CapoScuola. E se anche qualcuno poteva avere ancora qualche dubbio sulla gravità della situazione, era bastato il giorno dopo affacciarsi dalla finestra della Torre per vedere la Foresta Proibita rasa praticamente al suolo.
Nonostante tutto quello che era accaduto la sera prima, la Preside aveva ritenuto opportuno che quella mattina le lezioni si svolgessero regolarmente, forse per rassicurare gli studenti e dar loro una sorta di senso di normalità. Ma cosa ci può essere di normale nel fare quasi tre ore di Difesa contro le Arti Oscure al posto di Incantesimi e Babbanologia con un Sandyon Vastnor più intrattabile e irritabile del solito? Il che equivaleva a perdere punti solo per aver avuto l’ardire di respirare un po’ troppo forte?
E di punti il Professor Vastnor quella mattina ne aveva tolti una caterva in parti praticamente uguali a tutte le Casate, considerato che non vi era un solo alunno che riuscisse a tenere la mente concentrata su qualsiasi cosa che non fosse lo scempio fuori dalla finestra. Di sicuro Jorge non pensò a niente per tutta la mattinata che non fosse andare di persona a controllare quello che era successo. Suonata la pausa pranzo il Delfino aveva fatto un salto in Sala Grande, organizzato un immenso panino con pollo freddo e patate che cadevano da tutte le parti, messo in borsa delle bottigliette di succo di zucca, e poi era praticamente volato in giardino.

Adesso stava camminando avanti e indietro, come a disegnare un enorme slalom, per cercare di avvicinarsi il più possibile al margine della Foresta bruciata senza dare nell’occhio. Gli avvisi in proposito li aveva ascoltati con solo mezzo orecchio e non aveva ben capito cosa non dovevano fare. Indosso ha la divisa della sua casata, solo un po’ trasandato, la camicia fuori dai pantaloni, il mantello appallottolato dentro la borsa con le bottigliette.

Guarda guarda chi si vede…

Mormorò notando Kayleen così vicina al margine che separava la vegetazione viva da quella distrutta dall’incendio che probabilmente la punta delle sue scarpe era sporca di cenere. Il Delfino aspettò una manciata di secondi, per assicurarsi che nessuno la riprendesse non volendo farsi sottrarre dei punti proprio ora che la scuola era quasi finita, per poi avvicinarsi alla Grifona, una mano nella tasca dei pantaloni, l’altra impegnata a tenere il panino per nulla vegetariano che stava mangiando.

Triste spettacolo vè, figlia dei fiori… - esordì senza traccia di ironia nella voce – E dicono che i Prof che hanno portato via da lì sono messi peggio…

[Kayleen]

Attorno a lei continuava un leggero brusio, un insieme di voci, lontane e vicine, di studenti che si avvicinavano e si allontanavano dal luogo dell'incendio. Lei, da parte sua, non dava conto a nessuna di queste, troppo intenta a guardare in direzione della flora bruciata ed a ragionare sulle possibili cause dell'accaduto.
Chissà se in questo mondo esiste un modo per minimizzare gli effetti del fuoco..
Nel mondo babbano, quando una foresta brucia è davvero un disastro: ci vogliono anni, forse decenni, forse secoli, perchè gli alberi possano ricrescere e ricreare nuovamente un bosco degno del suo nome.
Ma forse, nel mondo magico, c'era un modo per velocizzare questo processo.
Forse dovrei chiedere alla Professoressa di Erbologia..
Anche se di certo la Vilvarin non era lì ad aspettare una sua domanda per agire.

Triste spettacolo vè, figlia dei fiori…
All'improvviso, una voce alle sue spalle interruppe i suoi pensieri. Non aveva notato Jorge mentre si avvicinava a lei, considerando la sua presenza come una delle tante che si aggiravano per il parco subito dopo pranzo. La voce in qualche modo l'aveva riconosciuta e, anche se non l'avesse fatto, sarebbe stato il suo soprannome a farle subito capire chi era appena giunto.
Volse il capo lentamente, in modo da poterlo guardare in volto, ma evitò di ruotare anche il busto.
E dicono che i Prof che hanno portato via da lì sono messi peggio…

Il suo viso non creò nessuna smorfia nel vedere il Delfino, forse perchè lei stessa aveva notato che il tono di lui non celava alcuna ironia. Rispose quindi allo stesso modo, tranquillamente e anzi con un filo di tristezza nella voce.
E' un vero scempio. Quanti alberi hanno perso la vita.. E non voglio pensare a quanti animali siano bruciati o morti soffocati l'altra notte!
Effetto collaterale decisamente macabro, ma a cui non riusciva a non pensare, forse per il suo background famigliare.

Ma che schifezza ti stai mangiando? -No, non era riuscita a trattenersi neppure quel commento, uscito spontaneamente dalla sua bocca subito dopo. Non appena aveva visto quel panino deforme, pieno di patate e di qualche carne sconosciuta, si era per un attimo dimenticata del perchè della sua presenza nei pressi della Foresta Proibita.
Spero per te che quello con cui l'hai farcito -il panino, si intende- sia tofu. Altrimenti un altro animale sarà morto per nulla. -un altro animale oltre a quelli già deceduti per l'incendio.

Tornò quindi a guardare in direzione della zona arsa, dando le spalle al bambino, ora con un'espressione schifata dipinta in volto.
Doveva tornare a parlare dell'incendio.
Tornando ai Prof.. Tu sai chi è stato coinvolto?
La Samilak.. Poi? -di Tisifone ovviamente lo sapeva, era la sua capocasata, ma gli altri.. Si era affidata solo alle voci di corridoio. Forse Jorge ne sapeva qualcosa di più.

[Jorge]

Forse fu perché erano da soli, o perché ormai ci stava facendo l’abitudine o più semplicemente perché la scena di devastazione che si dipanava di fronte a loro assorbiva tutta la sua concentrazione, fatto sta che per la prima volta da quando la conosceva Kayleen non si era lamentata per aver usato il suo soprannome e questo non poteva che rendere Jorge felice. Perché nella mentalità infantile e strana del portoghese questo voleva dire che alla fine la Grifa l’aveva accettato come amico.

E' un vero scempio. Quanti alberi hanno perso la vita.. E non voglio pensare a quanti animali siano bruciati o morti soffocati l'altra notte!

Forse non saranno stati tanti. Molti alle prime fiamme saranno scappati – rispose Jorge cercando di tirare sul morale alla Grifa e in parte anche a se stesso. Non bisognava mica essere vegetariani per dover soffrire al pensiero di tutte quelle Creature, alcune anche rare come gli unicorni, morte bruciate – e poi il Professor McDullen avrà messo in salvo le altre.

Aggiunse, annuendo anche con il capo come a voler dare forza alle sue parole. Diede un altro bel morso al suo panino, prendendo al volo una patatina che aveva cercato la libertà, gli occhi fissi su un tronco bruciato in particolare, quello che gli sembrava essere il suo albero, quello dove si andava a sedere quando voleva esercitarsi con gli Incantesimi senza essere visto da nessuno.

Ma che schifezza ti stai mangiando?

Eh? Come? Cosa? – esclamò Jorge, scuotendo la testa come se si stesse svegliando in quel momento. Guardò perplesso Kayleen, la Foresta bruciata e poi i resti del suo gustosissimo panino, non riuscendo a comprendere quale fosse il nesso tra le due cose.

Spero per te che quello con cui l'hai farcito sia tofu. Altrimenti un altro animale sarà morto per nulla.

To-che?Mica sono malato - replica con un’aria tra lo schifato e lo sconvolto. Una volta da qualche parte deve aver sentito parlare di tofu ma il ragazzo che lo mangiava aveva un qualche problema a digerire il latte di vacca – E poi questo qui mica lo hanno ammazzato per me… se non finiva nel mio di panino di sicuro se lo pappava qualcun altro.

Logica impeccabile quello del Delfino: dalla serie visto che l’ho trovato morto e cucinato ne ho approfittato. Se fossero nella preistoria sicuro che anche lui era vegetariano perché all’idea di dover uccidere lui stesso un animale gli veniva il voltastomaco. La vede davvero arrabbiata per il panino e si chiede cosa dovesse fare se scoprisse che è stato lui, dopo la lezione di pozioni, travestito da Adam a lordargli i capelli con le mani unte di fritto e ossicini di pollo.

Tornando ai Prof.. Tu sai chi è stato coinvolto?

Annuisce con la testa, ha la bocca piena e non gli sembra carino rispondere in quelle condizioni.

La Samylak.. Poi?

Di sicuro al Vireau… in dormitorio non si parla d’altro… - dice, deglutendo velocemente, troppo velocemente che gli viene un attacco di tosse. Facendo mosse da contorsionista prende dalla borsa una bottiglietta di succo di zucca e ne beve un lungo sorso per evitare di strozzarsi - E la Moreau visto che oggi con i Corvi invece di Babbanologia abbiamo avuto un’ora in più di Difesa. E poi Alya è sparita…

Aggiunse, anche se non sapeva se Kayleen conoscesse la sua compagna di casata e sapesse che era la sorella di Estelle.

Ne vuoi?

Le offrì subito dopo, tendendo verso di lei la bottiglietta piena per metà di succo.

[Kayleen]

Quello spettacolo era davvero davvero macabro. Non aveva mai assistito dal vivo a nulla del genere; gli incendi si era sempre limitata a vederli dall'esterno, attraverso lo schermo di un televisore, quando d'estate le foreste bruciano perchè sono troppo secche o perchè c'è qualche pazzo che si diverte ad appiccare incendi.

Forse non saranno stati tanti. Molti alle prime fiamme saranno scappati
Cosa stava facendo Jorge? Cercava forse di non farla demoralizzare troppo?
Sembrava proprio di sì e ci stava anche riuscendo. L'idea che gli animali, al primo sentore di incendio, si fossero istintivamente inoltrati ancora più in profondità, nella zona della foresta che non andava a fuoco, era decisamente rassicurante.
E poi il Professor McDullen avrà messo in salvo le altre.

Forse hai ragione.. -annuendo appena, giusto un paio di volte- Sì, il Professore McDullen sicuramente avrà fatto il possibile per salvare il maggior numero di animali.
Qualcuno sarà sicuramente perito, ma sotto questa prospettiva le vittime scendevano drasticamente di numero ed anche il suo senso di angoscia diminuiva.

Alle sue spalle, nel frattempo, le parole del Delfino venivano ogni tanto intervallate dal suo ruminare. Lui stava continuando a mangiare quel panino disgustoso e lei continuava ad esserne distratta.
Eh? Come? Cosa? -la cosa più assurda, in tutto questo, è che lui non si rendeva nemmeno conto di quanto schifo facesse quel suo pranzo improvvisato.
Si voltò di nuovo, per guardarlo in volto, mentre lui a sua volta la osservava con espressione stranita.
Il tuo pranzo.. E' disgustoso. -e quella patatina colta per un pelo le dava piena conferma di ciò che aveva appena detto.

To-che?Mica sono malato
E adesso che c'entra che non sei malato? Com'è, il tofu si mangia quando si è malati? -in quel momento, era lei a non capire il nesso tra tofu e malattie.
E poi questo qui mica lo hanno ammazzato per me… se non finiva nel mio di panino di sicuro se lo pappava qualcun altro.
Questa è la tipica scusa di quelli che uccidono gli animali e poi se li mangiano -rispose, con fare piccato, con più convinzione di quella che in realtà le appartenesse: vegetariana per scelta dei suoi genitori, aveva ormai ereditato ogni loro mania e allo stesso modo cercava di trasmettere le loro ideologie, parola per parola. Non sempre ci riusciva nel modo in cui avrebbe desiderato e con la loro stessa perfetta eloquenza.
E' una specie di circolo vizioso, di cane che si morde la coda. Finchè ci sarà gente che mangia, ci saranno anche animali morti.
Concluse, con convinzione, tornando a guardare in direzione della foresta.

Di sicuro la Vireau… in dormitorio non si parla d’altro…
Un colpo di tosse improvviso, capì subito che Jorge si era tipo strozzato con il cibo.
Questa è la vendetta dell'animale che stai mangiando, caro mio -Non aveva ancora capito di che tipo di carne si trattasse, se pollo, tacchino, coniglio o chissà cos'altro.

E la Moreau visto che oggi con i Corvi invece di Babbanologia abbiamo avuto un’ora in più di Difesa. E poi Alya è sparita…
Mmmm.. Quindi Samylak, Vireau, Moreau.. Chi altro? Ho sentito che erano quattro. -questo almeno ciò che dicevano le voci di corridoio.
E poi chi è Alya? Una Professoressa? -lei non aveva mai avuto una docente con quel nome, ma può essere che le fosse sfuggita. Forse faceva parte del personale scolastico.

Ne vuoi? -le arrivò infine la proposta di succo di zucca e lei la accettò volentieri. Aveva mangiato di fretta quel giorno e quello che aveva ingurgitato non era stato nulla di troppo saporito.. Del succo di zucca poteva sicuramente aiutare.
Sì, grazie -allungando il braccio sinistro in direzione della bottiglietta.

[Jorge]

Tranquillizzata Kayleen e in parte se stesso sulla sorte capitata agli animali che abitavano la Foresta Proibita, Jorge riprese a mangiare di gusto il suo panino, suscitando le ire della Grifa, anche se non ne capiva perfettamente il motivo. A crescere in una famiglia non proprio benestante la carne era un lusso che ci si concedeva raramente e l’essere vegetariani era considerata una roba da ricchi, perché solo chi aveva i soldi si poteva permettere il lusso si sputare su certe cose.

E adesso che c'entra che non sei malato? Com'è, il tofu si mangia quando si è malati?


Il tofu è un formaggio di soia, giusto? - iniziò a spiegare per dimostrarle che non era proprio stupido, solo forse male informato - E chi mangia un formaggio senza latte se non uno che poverino il latte non lo può mangiare?

Spiegò serio, annuendo con la testolina, convinto della validità del suo ragionamento, per poi sottolineare che una volta che un animale era diventato cibo chi lo mangia non diventava automaticamente un carnefice.

Questa è la tipica scusa di quelli che uccidono gli animali e poi se li mangiano.
E' una specie di circolo vizioso, di cane che si morde la coda. Finchè ci sarà gente che mangia, ci saranno anche animali morti.


E devo essere io a spezzare questa catena? - esclamò quasi inorridito da quella proposta – Facciamo così quando le macellerie inizieranno a chiudere per mancanza di clienti ti prometto che smetterò anch’io di mangiare carne.

Disse, chiedendo scusa mentalmente al padre per aver detto una castroneria così grande. Però non era una bugia, gli animali gli piacevano e se poteva salvarne qualcuno non si sarebbe tirato indietro, ma solo se ne avesse avuto la sicurezza. Perché privarsi di qualcosa che gli piaceva e vedere gli altri farne una abboffata non gli andava per nulla a genio.
Subito dopo Kayleen gli chiese notizie su quale Professore era rimasto coinvolto nell’incendio e la sua risposta fu inframmezzata da un colpo di tosse improvviso.

Questa è la vendetta dell'animale che stai mangiando, caro mio

O forse il sortilegio di una streghetta dispettosa.

Ribattè, dopo aver bevuto una lunga sorsata di succo di zucca mentre con la mente spulciava gli incantesimi che conosceva per sapere se ne esisteva qualcuno che provocava la tosse.

Mmmm.. Quindi Samylak, Vireau, Moreau.. Chi altro? Ho sentito che erano quattro.

Boh non so - disse sollevando le spalle - Tu hai avuto tutte le lezioni normalmente?

E poi chi è Alya? Una Professoressa?

No no non è una professoressa… Alya è la sorella minore della Professoressa Moreau, sta nella mia stessa Casata. Stanotte durante il trambusto è stata convocata dalla Preside con urgenza e non è più tornata in dormitorio.

Spiegò e visto che Estelle non era a lezione, probabile che la minore fosse rimasta in Infermeria al capezzale della sorella maggiore. Mentre discutevano, Jorge, da bravo gentiluomo come gli aveva insegnato la madre, offrì alla ragazzina un po’ del suo succo di zucca, lasciandole la bottiglietta quando lei accettò.

Senti - disse poi con fare cospiratorio, avvicinandosi un po’ di più a lei – che ne dici se ci addentriamo un altro po’? Giusto per vedere fin dove si è spinto l’incendio? – e poi, come a voler essere ancora più convincente - Tanto siamo rimasti solo noi due o quasi… molti rientrano per pranzo e altri… bè… probabile che hanno cose più importanti da fare.

[Kayleen]

Il tofu è un formaggio di soia, giusto?
Sì, praticamente è fatto con il latte di soia -gli diede conferma, annuendo anche con il capo. Di quelle cose era piuttosto esperta: i suoi genitori a Nevern possedevano un ristorante vegetariano e il tofu in quel locale era usato nei modi più disparati.
E chi mangia un formaggio senza latte se non uno che poverino il latte non lo può mangiare?
Bhe, il ragionamento di Jorge dopotutto non era così insensato: chi è allergico al latte, può rifarsi mangiando prodotti con latte di soia. Tuttavia, il tofu non è solo un sostituto dei latticini comuni.
Ma non si limita ai latticini il discorso! Il tofu ed anche la soia sostituiscono la carne. Il formaggio normale va benissimo, per mangiarne non si uccide nessun animale. -cercò di spiegargli, attingendo a tutte le sue conoscenze in campo culinario- Se al posto della carne avessi messo nel tuo panino una cotoletta di soia, sono certa che non te ne saresti neppure accorto! -la cucina vegetariana dopotutto non era così malvagia, soprattutto per chi, come lei, nella sua vita aveva mangiato solo quella.
I suoi genitori ci credevano fino in fondo in quelle ideologie e lei non poteva che esserne una diretta portabandiera. Non era un'attivista, era tra l'altro troppo piccola per esserlo, ma se c'era la possibilità di provare a convincere qualcuno, perchè non provarci?
E devo essere io a spezzare questa catena?
Facciamo così quando le macellerie inizieranno a chiudere per mancanza di clienti ti prometto che smetterò anch’io di mangiare carne.
Quella risposta se l'aspettava, era un po' quello che tutti dicevano: quando il mondo smetterà di mangiare carne, allora smetterò anche io. In questo modo, non si sarebbe mai smesso.
In questo modo certi omicidi non finiranno mai! Pensare a quello che fanno gli altri non è mai un buon modo di agire.
Nel pronunciare quelle parole, il suo tono era piuttosto deciso ma non troppo aggressivo. Dopotutto, appunto, era ancora troppo giovane per avere un'opinione e per combattere per questa.

O forse il sortilegio di una streghetta dispettosa.
Non penso.. Fosse stato per me, per punirti avrei scelto qualcos'altro. -rispose, facendo spallucce, anche se non era troppo certa del fatto che lui, con quelle sue parole, si stesse rivolgendo a lei in particolare.
Ad ogni modo, qualche scherzetto divertente, se avesse voluto, avrebbe potuto crearlo, con o senza magia.

Tu hai avuto tutte le lezioni normalmente?
Mmm.. -si concesse qualche secondo, per fare mente locale sulla sua mattinata- Mi pare di sì.. Però, adesso che mi ci fai pensare, ho sentito un ragazzo del quinto anno che si lamentava perchè la lezione di volo era saltata e al suo posto era stato infilata pozioni. Forse il quarto professore coinvolto è Stone! -se tanto le dava tanto, c'erano buone probabilità che fosse proprio Ferdy l'ultimo docente rimasto ferito: Vastnor c'era, quella di pozioni anche, la Vilvarin di Erbologia era in infermeria e quello di Cura aveva portato in salvo gli animali. Per esclusione dunque doveva essere lui.

Attese comunque un chiarimento sull'identità di Alya, giusto per essere sicura che non ci fossero altri docenti in ballo.
No no non è una professoressa… Alya è la sorella minore della Professoressa Moreau, sta nella mia stessa Casata. Stanotte durante il trambusto è stata convocata dalla Preside con urgenza e non è più tornata in dormitorio.
Ah, non lo sapevo -non l'aveva mai incontrata, non aveva avuto neanche occasione di parlarci- Spero che non sia troppo grave.. -concluse, prima di portarsi la bottiglietta di succo di zucca alle labbra e berne una sorsata.
Grazie -ripetè, una volta finito di bere, e ripassò al bambino la bottiglietta proprio nel momento in cui lui le stava per fare la "proposta".
Senti, che ne dici se ci addentriamo un altro po’? Giusto per vedere fin dove si è spinto l’incendio?
Il Delfino aveva colto perfettamente la questione: lei stessa si era spinta fino al limitare della Foresta Probita con la speranza di avere il coraggio di attraversarla. Ora, con la presenza ed il supporto psicologico di Jorge, la cosa si faceva meno spaventosa.
Si guardò attorno un paio di volte, con lo stesso fare cospiratorio, per constatare che le parole di lui fossero veritiere e che quindi ci fosse meno gente in giro, quindi rispose- Ci sto. Magari troviamo pure qualche indizio per capire cosa l'abbia provocato! -sì, lei ci credeva davvero al fatto che avrebbero anche potuto trovare qualcosa di utile alle indagini.
Basta che poi non ti spaventi troppo e ti tiri indietro! -aggiunse, con fare canzonatorio, prima di iniziare a camminare verso il bosco.
Andiamo.. -e nel dire quell'ultima parola, portò la mano sinistra all'altezza della tasca della sua giacca: lì giaceva verticalmente la sua bacchetta. E chi lo sa, forse le sarebbe anche servita.

[Sandyon]

I due ragazzi ad un certo punto in lontananza potranno sentire il suono di sbattiti di ali e una sorta di ruggito.
Con una stima indicativa si può dire che i due rumori provengono da una distanza di circa un chilometro e mezzo.
Il verso ascoltato non può essere ricondotto a nessuna creatura conosciuta (Anno I° per entrambi).

Spoiler:

Potete proseguire a giocare normalmente, Kayleen e Jorge

[Aryanne]

E figuriamoci se non toccava a me.

Uno sbuffo spazientito sfuggì dalle labbra di Arianna Ricciardi, prefetta Dragargenteo: dopo l'incendio di qualche giorno prima e la degenza di quattro insegnanti in Infermeria, la Preside dato fuori di matto; o meglio, aveva mantenuto il controllo ma imposto a Prefetti e Capiscuola un controllo costante della zona che circondava la Foresta Proibita.
Forse temeva che qualche sconsiderato primino potesse addentrarsi nell'area incendiata per scoprire qualche indizio a riguardo: anche lei era curiosa, doveva ammetterlo, soprattutto perché pur avendo parlato con Typhon, corso in Infermeria per dare una mano coi feriti, non aveva scoperto un granché: Samyliak, Moreau, Stone e Vireau erano i quattro professori coinvolti nell'incendio, anche se in tutta sincerità la Draghessa stentava a credere che si fosse trattato solo di quello.

No, secondo me si sono scontrati contro qualcosa... e doveva essere qualcosa di veramente grosso se li ha mandati tutti in Infermeria.

Si disse la ragazza, scuotendo appena il capo: avrebbe chiesto a Vastnor delucidazioni in merito, magari dopo averlo finalmente convinto a prenderla come apprendista; mentre rifletteva su queste cose continuava a perlustrare la zona, che però le sembrava esser deserta.

Lo sapevo io che la Bergman era paran-- ... uhm?

Due voci, poco più all'interno della Foresta, catturarono l'attenzione di Arianna, che spalancò gli occhi incredula: c'era davvero qualcuno così pazzo e sconsiderato da entrare lì dentro nonostante quello che era successo?! Scosse la testa con fare sbigottito, estraendo la bacchetta dalla tasca del mantello leggero che indossava ed iniziando a muoversi a passo veloce all'interno della zona, fino a che non individuò due bambini che stavano camminando poco distante da lei.

Ehi voi due!

Li richiamò Arianna, la voce scocciata e stizzita di chi non credeva davvero di ritrovarsi in una situazione simile: li raggiunse velocemente e si parò di fronte a loro, squadrandoli per bene; se non altro non sembravano appartenere alla sua Casata.

Mi spiegate dove diavolo pensate di andare?!
La Foresta è off limits per tutti, o non avete notato in che condizioni è ridotta?

Domandò loro, abbastanza irritata per essersi dovuta scomodare a fare un discorso simile: contrariamente a quanto si potesse pensare, Arianna non amava sfruttare troppo il suo ruolo di Prefetta, ma sembrava che in quel caso fosse proprio necessario.

Ditemi i vostri nomi e a che Casata appartenete, avanti!
I vostri Capiscuola saranno felici di essere messi al corrente delle vostre scampagnate da "piccoli investigatori".

Spoiler:

Jorge, Kayleen