1664 punti 1267 punti 1021 punti 1415 punti 1750 punti 1032 punti

Quest n° 2: Il Mondo dei Sogni

Svolgimento delle Quest

Messaggioda Sandyon » 08/03/2012, 17:11

Ognuno di loro aveva un modo di fare diverso, una stile di carattere differente e questo era sicuramente un dato di fatto che a Tapion piaceva, anche perché tutti gli esseri umani possedevano in se una spiccata ed interessante qualità: la diversità, quasi in tutto, più o meno.
Kayleen si era mostrata diffidente ma tutto sommato gentile, Hans invece abbastanza pacato e tranquillo ma allo stesso tempo dentro di se euforico per quello spettacolo che teneva di fronte agli occhi, mentre Jorge con una simpatia tutta sua, un sarcasmo e una bocca pronta a sfornare piccole perle di saggezza pur essendo ancora molto giovane.
Infine Adam aveva preso la via più difficile da gestire per lo gnomo che però si aspettava che almeno uno di loro una volta tanto si comportasse così, schivo, freddo, arrabbiato e agitato per tutta la situazione, un bambino un po' capriccioso insomma, ma l'età lo permetteva in pieno, visto anche che lo gnometto si era concesso di portarli lì senza un preavviso, quasi come fossero stati rapiti.

Si esprime un desiderio?

Esattamente, un bel desiderio!

Ho un furetto che si chiama Patis e che dorme acciambellato sul mio cuscino e quando vedo le stelle cadenti mi sdraio per terra ed esprimo un desiderio che di solito non si avvera mai.

E' vero, non tutti si avverano, ma non è vero che non se ne avvera mai nessuno, assolutamente!

Suppongo di dover desiderare qualcosa, no? E si dovrebbe avverare, no?

Non è così semplice il processo ma comunque già, hai ragione, potrebbe avverarsi!

Le mie parole te le puoi anche scordare!
Io sono un persona che usa il cervello! E tanto per cronaca... il cappello si è sbagliato, io non sono un Tassorosso!


Non sei che cosa? Cappello? Non conosco questa specie animale che mi hai nominato, è nuova forse?

In effetti Adam aveva dato per scontato che Tapion conoscesse le casate di Hogwarts, peccato che il suo unico intento era quello di plasmare i sogni e le fantasie dei bambini quindi purtroppo non era assolutamente al corrente delle varie "squadre" della scuola di magia europea.
Tuttavia comunque, il piccolo gnomo si intristì parecchio nel vedere il bambino così poco gentile nei suoi confronti, ma in fondo non poteva pretendere che tutti fossero disponibili al dialogo.
Volteggiò un po' intorno alla sua nuvoletta per cercare di incontrare il suo sguardo, fissandolo attraverso gli occhialetti trasparenti e sottili appoggiati sul nasoni affondato nella lunga barba segno dei tanti anni che stava vivendo.

Va bene, non posso decidere per te bambino e non mi sento nemmeno così cattivo da tenerti qui con la forza.
Non posso certo pretendere che tutti vogliano diventare miei amici e ascoltino la mia storia, quindi se lo "desideri", ti farò tornare nella tua realtà dove stai dormendo come un angioletto e comunque, se dici che sei una persona che usa il cervello io ti credo sai?
Si vede dal tuo viso e dai tuoi occhi vispi, sei molto intelligente e quindi uno che sa darsi da fare, magari è per questo che ti ha scelto questo fantomatico cappello!
Comunque, tornando a noi, davvero, se vuoi smettere di stare nel mio mondo, io non ti costringo, sarebbe terribile da parte mia...


Detto questo si alzò un pochino verso l'alto volteggiando adesso nuovamente intorno ad ognuno dei bambini, adesso estremamente curioso riguardo quello che ha detto Adam e quindi, partendo da Hans, passando poi per Kayleen ed infine per Jorge chiese ad ognuno la cosa che giustamente gli stava passando per la mente in quell'istante.

E voi invece, sono curioso, da quale animale vi ha mandato questo "cappello", sempre se anche voi ci avete parlato si intende!
Per il vostro compagno ha fatto un errore, a detta sua, e per voi invece, ha sbagliato forse?


Chiese quindi mettendosi comodamente seduto nell'aere attirando a se una bolla più grande, dove all'interno si vedeva riflessa l'immagine del cappello citato poco prima.
Evidentemente quello gnomo sapeva riprodurre nelle bolle anche i pensieri imminenti che aveva fatto scaturire nella mente dei piccolini.

Immagine

Nello stesso momento, sopra di loro si mise a volare uno stormo gigantesco di uccelli variopinti di tutti i colori e tutte le specie possibili e immaginabili, anche uccelli che in teoria dovrebbero essere separati tra loro per via del clima o della nazione di appartenenza, a Tapion piaceva stupire dolcemente gli occhi dei bambini, lo facevano sentire felice perché più alimentava la loro fantasia e più il suo potere accresceva permettendogli di vivere in eterno e non morire mai, dato che la sua fonte e linfa di vita erano i sogni e i desideri della gente.
Guardava ognuno di loro con occhio clinico e attento, visto che aveva capito che le reazioni erano sempre tutte diverse, un piccolo mondo in ognuna di quelle testoline, ma lui lo sapeva bene visto che spesso li aveva visti sognare e aveva osservato i loro desideri, fin da quando erano nati.
I quattro studenti ancora giovani non potevano nemmeno immaginare quanto fosse antico e potente quel piccolo gnomo di fronte a loro seduto su quella bolla di sapone gigante.

Allora che ne dite, volete sapere come si avverano sogni e desideri?


Spoiler:
Turnazione: Adam - Hans - Kayleen - Jorge
State andando tutti molto bene, davvero bravi.
Avatar utente
Sandyon
Amministratore
 
Grado: 15+
 
Messaggi: 1213
Iscritto il: 31/08/2011, 17:40
Località: Un'altra Dimensione

Messaggioda Adam » 11/03/2012, 12:54

Quello strano essere volteggiava intorno a loro senza alcun ritegno. Non lo sapeva che era maleducazione fissa la gente?!
In ogni caso si mise a rispondere ad ogni bambino e quando sentì le parole di Adam fece il finto tonto facendogli credere che non sapesse cosa fossero il Cappello Parlante e le quattro casate di Hogwarts.

Non sei che cosa? Cappello? Non conosco questa specie animale che mi hai nominato, è nuova forse?

Tsè! Non provare a prendermi in giro!

Disse Adam continuando a fissare il cielo per non incrociare lo sguardo dello gnomo. La nuvoletta su cui era seduto era davvero comoda, levitando faceva piccoli movimenti e sembrava che lo volesse cullare.

Va bene, non posso decidere per te bambino e non mi sento nemmeno così cattivo da tenerti qui con la forza.
Non posso certo pretendere che tutti vogliano diventare miei amici e ascoltino la mia storia, quindi se lo "desideri", ti farò tornare nella tua realtà dove stai dormendo come un angioletto e comunque, se dici che sei una persona che usa il cervello io ti credo sai?


Mi prende in giro?

Adam spostò lo sguardo dal cielo candido allo gnomo. Lo guardò stranito. Cosa voleva dire? Il ragazzo non era certo di aver capito se parlava sul serio o se lo stava deridendo.

Si vede dal tuo viso e dai tuoi occhi vispi, sei molto intelligente e quindi uno che sa darsi da fare, magari è per questo che ti ha scelto questo fantomatico cappello!


Bhè modestamente ha ragione, sono molto intelligente, ma non credo che quelli intelligenti finisco nel seminterrato a dormire vicino alle cucine...

Adam odiava l'idea che il suo dormitorio fosse sullo stesso corridoio delle cucine, lo sminuiva e lo faceva sembrare il dormitorio dei servi. Lui poi! Discendente di una famosissima famiglia, poteva essere mai un servo? Nemmeno per sogno!

Comunque, tornando a noi, davvero, se vuoi smettere di stare nel mio mondo, io non ti costringo, sarebbe terribile da parte mia...

Ma che Lepri-tore è?! Non si chiede agli ostaggi di fuggire! A meno che... non sia una trappola!

Immediatamente Adam inorridì. Era ovvio! Stava diventando una spina nel fianco e voleva liberarsi di lui! Doveva assolutamente smetterla con quel atteggiamento altrimenti sarebbe finito male!

No!

Disse di scatto, rizzandosi e mettendosi ben composto su quella nuvol-sedia. Da quel momento in poi aveva tutta l'intenzione di fare il bravo ed educato bambino, fino a quando non avesse trovato una via d'uscita sicura da quel mondo malefico.

Rimango volentieri!

Disse abbozzando un finto sorriso, per poi guardarsi intorno. Cercava una via per fuggire alle grinfie di quel mostro, ma non trovava nulla.

Nessuna via di fuga...

Quello gnomo era veramente astuto! Adam non aveva nessuna chance di poter scappare. Gli rimaneva solo la speranza che qualcuno in quella maledetta scuola si rendesse conto della loro assenza e chiamasse il cast di Senza Traccia! Gli unici in grado di poterli trovare!

Lo gnomo di mise a parlare con gli altri ragazzini e Adam sempre di soppiatto continuava a cercare. Stavolta voleva trovare un modo per lanciare un segnale o un qualcosa che potesse inviare messaggi di SOS.

Questo posto è peggio di Azkaban!

Non trovava assoltamene nulla oltre all'erba fresca e alle nuvole soffici.

Accidenti! non c'è nemmeno un oggetto appuntito con cui stordire quel pupazzo vivente!

Adam si rassegnò ed accovacciandosi nella sua nuvoletta non gli rimase altro da fare che ascoltare le parole dei compagni.

Allora che ne dite, volete sapere come si avverano sogni e desideri?

Alla fine della tiritera della scelta delle case da parte del Cappello Parlante, il Lepri-tore fece una domanda strana, stranissima!

Che vuole dire? È forse una trappola anche questa?

Adam rimase pertanto in silenzio, dubbioso sul da farsi, dando spazio ai suoi compagni di rispondere alla strana domanda al posto suo.


Spoiler:
Scusate il ritardo ma il mio fine settimana è pieno di impegni! :?
Sandyon, Hans, Jorge, Kayleen
Avatar utente
Adam
Studente
Studente
 
Anno: 3
 
Messaggi: 284
Iscritto il: 27/10/2011, 22:56
Località: La mia testa.

Messaggioda Hans » 11/03/2012, 23:52

Dopo di lui toccava al Tassorosso che mostrava solo il suo essere scontroso e maleducato, almeno a suo parere! Ci sono modi più sottili per mostrare disapprovazione, glielo avevano insegnato a lui, gli avevano insegnato a ferire con la lingua senza usare la maleducazione però in quel momento non era affar suo, si limitò dunque a fare spallucce..

Io sono un persona che usa il cervello! E tanto per cronaca... il cappello si è sbagliato, io non sono un Tassorosso!

Queste parole di Adam però lo toccarono, non riusci a tacere come avrebbe dovuto e voluto quindi si voltò a fissarlo negli occhi.

Il cappello parlante non sbaglia, non lo fa mai! Il cappello parlante non indovina, lui sa, lui capisce! Forse tu dovresti riflettere un attimo in più, forse sei tu che sbagli! Tu sei un Tasso, e me ne dispiaccio perchè non sei finito fra noi serpi, i migliori, ma è quello che sei, un Tasso!

Il tono era tranquillo ma deciso, di chi è convinto e sicuro in quanto dice. Non gli piaceva quel bambino, non lo sopportava già eppur non lo conosceva, sempre a rispondere male..

Sarai pure intelligente, ma di certo sei molto maleducato! Lasciatelo dire!

Scosse il capo ma poi a distrarlo però fu il dire dello Gnometto a cui rispose subito dopo

Dovresti rispedirlo nel letto da cui proviene, ecco che dovresti fare! Comunque sia io sono un Serpeverde, la casata migliore e no, il cappello non ha sbagliato, non lo fa mai!

disse indicando la bolla al cui interno si trovava il cappello parlante

Ma in quelle bolle compare qualunque cosa noi pensiamo o desideriamo? Qualunque?

poi si concentrò, chiuse gli occhi e provò a pensare intensamente ad una cascata di cioccolato fondente per poi aprirli e cercare fra le bolle quella cascata da lui immaginata. Non sapeva se quel che immaginava sarebbe comparso..
Cercando la bolla vide volteggiare su di loro un folto gruppo di uccelli dai colori più particolari e strani che avesse mai visto e si ritrovò a fissarli con la bocca spalancata e, senza togliere gli occhi da quegli splendidi animali, rispose a TAPION

Allora che ne dite, volete sapere come si avverano sogni e desideri?

Certo che voglio sapere come si avverano!

Il tono era entusiastico, non pensava a giochetti o tranelli lui, era un bambino e non riusciva a vedere del "male" in tutto quello, preferiva credere, fantasticare e sognare!

Spoiler:
Sandyon Kayleen Jorge Adam
Avatar utente
Hans
Studente
Studente
 
Anno: 2
 
Messaggi: 51
Iscritto il: 24/02/2012, 11:44

Messaggioda Kayleen » 12/03/2012, 23:22

Le sue braccia stavano ancora conserte, incrociate all’altezza del petto, mentre “chiacchierava” con Jorge. Questo solo per sottolineare il suo essere leggermente seccata dalla sua presenza nel suo sogno, un sogno dallo sfondo assolutamente carino (per via dello gnomo), ma reso meno simpatico dalla presenza molesta degli altri tre bambini.

Ohhh… ti soffermi a pensare a quello che indosso di notte? In effetti ho più gusto di te nel vestire.

Un ghigno comparve sul suo volto di fronte a quella battuta, accompagnata da una leggera alzata di spalle, prima che lei si decidesse a rispondere a quella provocazione.
Non mi soffermerei di certo su pensieri di questo tipo, se non ti avessi davanti agli occhi e non fossimo vestiti tutti in modo così elegante –un’occhiata fugace anche agli altri due, nelle loro identiche condizioni d'abbigliamento.
Poteva pure sembrare una situazione simpatica, ma con un altro genere di compagnia si sarebbe senz’altro più goduta quella circostanza surreale. Con i maschi no, doveva mantenere un certo contegno, per quanto fosse possibile farlo con un pigiama tappezzato di stelline.

Ma mi spiace deluderti, io dormo con i colori del Benfica…

Non conosco i colori di questo Benfica –il calcio non faceva per lei, non tanto per gusto personale, quanto per gusto personale dei suoi genitori. Troppo diffuso, troppo capitalista, troppo poco originale.– ma devi avere un armadio monocolore! Altro che più gusto di me nel vestire.. –l’essere monocromatici per lei era qualcosa di triste e, non sapendo i colori-bandiera del Benfica, diede per scontato che si trattasse di qualcosa di piuttosto tetro.

No, non vedo alcuna bambola…

Neppure io non vedo nessuna bambola, te lo stai inventando!

Come non vedete alcuna bambola? –di nuovo in direzione del Delfino ed anche di Hans, realmente stupita da quelle parole. Eppure la Barbie che tanto desiderava era proprio lì, davanti ai loro occhi, e fluttuava in una bolla dai riflessi rosati.– E’ proprio laggiù! Guardate! –li incitò ad osservare con più attenzione, facendo un saltello sul posto e finalmente sciogliendo l’incrocio di braccia per indicare di nuovo la bolla con il dito indice della mano sinistra.
Il pensiero che ognuno vedesse ciò che voleva non la sfiorò minimamente in quel momento, forse perché non si premurò di andare a cercare, tra le altre bolle, desideri altrui che non la riguardavano minimamente.

O siamo tutti grandi maghi capaci di invadere i sogni altrui
Oppure qualcun altro sta sognando noi…


Quelle parole la fecero bloccare. Smise di osservare quei palloncini trasparenti e si dedicò, per un attimo, a ragionare su quell’ipotesi, a prima vista assurda ma non del tutto stupida. Si fece improvvisamente preoccupata, andando a grattarsi la guancia con i polpastrelli della mano destra.

Smettila di dire cavolate! –la voce di Adam, che finora era rimasto pressoché in silenzio, si intromise in modo scorbutico nei loro discorsi. Gli dedicò un’occhiataccia e, come lui non aveva risposto alla sua prima domanda, lei non si disturbò a calcolarlo con una qualsiasi risposta.
Il che era solo un bene, visto che per una risposta del genere, lei avrebbe sicuramente litigato.

Stai dicendo.. No, sarebbe orribile!
Vorrebbe dire che siamo tutti intrappolati qui!


Ma quello per lei fu solo un momento di panico passeggero, visto che si lasciò trasportare dall’atmosfera di quello strano sogno, dalla presenza magica e straordinaria dello gnomo e dal paesaggio assolutamente pacifico, compreso di stelle cadenti, erba verde e distese incontaminate. E come ogni bambino che si rispetti, anche la sua mente era tendente al leggero più che all’essere pesante e piena di preoccupazioni.
Sì, era una bambina spensierata e continuava ad esserlo, anche in situazioni di potenziale pericolo.
Non era questo il caso, visto che le cose stavano andando per il meglio.
Si parlava tranquillamente, seduti su sedie di nuvole, mangiucchiando cioccolatini deliziosi. Se era una trappola o se qualcuno li teneva in ostaggio, la loro era davvero una gabbia dorata.

Io escluso.

Tu escluso, è esatto. –con una smorfia sul volto, in direzione di Jorge, ma non gli diede altre attenzioni, visto che la questione “soprannomi” era stata chiarita già una volta, in biblioteca.
Ora toccava a lui parlare ed era più che naturale che lei fosse curiosa riguardo a ciò che avrebbe raccontato sulla sua persona. Quelle informazioni sarebbero state utilissime in un futuro; se avesse avuto fortuna avrebbe potuto anche ricattarlo.

Ho undici anni, sono nato a Lisbona, in Portogallo e i miei genitori sono dei liberi imprenditori.

Portoghese? Questo proprio non lo sapeva. In realtà, non si era mai soffermata sulle origini del bambino, anche se l’accento non britannico l’aveva sentito perfettamente.

La sua attenzione si posò poi su Hans quando fu il suo momento di parlare. Lo ascoltò con attenzione, proprio perché non l’aveva mai incrociato prima di allora, ma ciò che disse la lasciò un pochino perplessa.

Ma chi cavolo è questo?? –fu la prima cosa che pensò, alzando contemporaneamente il sopracciglio destro con espressione perplessa.
Tutto questo sarà mio?? Tutto questo cosa poi? Continuava a non capire. Forse la Serpe delirava.
In ogni caso, le era bastata la sua presentazione per farglielo stare antipatico. Non che la cosa fosse difficile, visto che anche Hans era un maschio, ma era pure un riccone con la puzza sotto il naso.
Ottimo, ci mancava pure un tipo così.

Da parte dell’ultimo di loro, il Tasso, non ricevette alcuna sorpresa. Maleducato era stato poco prima, maleducato fu dopo, con lo stesso gnomo.
Incredibile a dirsi, in quel gruppetto di maschi, il Portoghese sembrava davvero il meno peggio.

Jorge, è il tuo giorno fortunato. –verso il Delfino, con un sussurro udibile solo a lui- In confronto a questi due, sembri addirittura simpatico ai miei occhi.
E tornò a guardare verso lo gnomo, sicuramente l’attrattiva principale di quel sogno.

E' vero, non tutti si avverano, ma non è vero che non se ne avvera mai nessuno, assolutamente!

Un’altra frase, stavolta da parte del loro "rapitore", che la fece riflettere. In realtà, lei alle stelle cadenti ci aveva sempre creduto. Non perché credesse davvero che i desideri espressi in quel modo si avverassero, ma proprio perché la speranza che si realizzassero era sempre viva in lei. Un po’ come quando giochi al Lotto: sai che hai pochissime probabilità di vincere, ma tutto sommato speri sempre di essere quello che si aggiudica il montepremi.
Inoltre, la sua vita era stata piuttosto felice, anche senza Barbie, e dei desideri espressi nei suoi primi undici anni di vita, ben pochi erano rimasti impressi nella sua memoria ma, al contrario, avevano lasciato spazio ad altri desideri, in un circolo vizioso che non era mai terminato.
Era il bello della sua età, non dover avere per forza delle priorità.

Davanti ai capricci di Adam stette in completo silenzio, anche se non riusciva ad evitare di guardarlo con una certa perplessità. Quel tipo era davvero antipatico! Era proprio una gran fortuna non averlo incontrato prima.
Mamma mia.. Quanto è lagnoso –pensava tra sé e sé, accompagnando il tutto con uno sonoro sbuffo.

Il cappello parlante non sbaglia, non lo fa mai! Il cappello parlante non indovina, lui sa, lui capisce! Forse tu dovresti riflettere un attimo in più, forse sei tu che sbagli! Tu sei un Tasso, e me ne dispiaccio perchè non sei finito fra noi serpi, i migliori, ma è quello che sei, un Tasso!

Non disse nulla, davanti all’acida risposta di Hans. Da un lato, in realtà, si gongolava del fatto che qualcuno avesse “ripreso” quell’isterico e capriccioso bambino, ma era troppo orgogliosa per complimentarsi con il Barone Rampante (così avrebbe denominato la Serpe, d’ora in poi). Si limitò a sorridere maliziosa e soddisfatta ed a dire poche semplici parole.

E’ vero, il cappello non sbaglia.
Quando sono arrivata ad Hogwarts, non sapevo neppure cosa fossero le casate.
Vede Tapion, la nostra scuola è divisa in sei gruppi ed ognuno di questi ha un simbolo, che è appunto un animale
–una piccola spiegazione era dovuta, allo gnomo, che a quanto pare non sapeva nulla di quella faccenda- Io sono stata smistata a Grifondoro, la casata dei più coraggiosi.
E’ la mia, la casata migliore.

Rispondere alle domande del padrone di casa era decisamente più divertente che sentire quelle lamentele.

Sopra alle loro teste, nel frattempo, un variopinto stormo di uccelli si faceva largo in quel magico cielo stellato. Non appena li sentì arrivare, alzò immediatamente il capino biondo, facendo muovere di scatto i boccoli.
Guardate!! –esplose, all’improvviso, senza neppure guardare se gli altri si erano accorti di quelle presenze ancor prima di lei. Dedicò alcuni brevi istanti alla ricerca di un uccello in particolare: stava cercando un fenicottero rosa.


Spoiler:
Sandyon
Avatar utente
Kayleen
Studente
Studente
 
Anno: 4
 
Messaggi: 380
Iscritto il: 14/02/2012, 18:39

Messaggioda Jorge » 13/03/2012, 20:04

Non mi soffermerei di certo su pensieri di questo tipo, se non ti avessi davanti agli occhi e non fossimo vestiti tutti in modo così elegante.

Ironia tagliente. Era questa caratteristica che gli faceva apprezzare Kayleen quasi fosse un maschio, oltre al fatto che aveva sempre la risposta pronta e non piagnucolava come le sue coetanee.

Non conosco i colori di questo Benfica, ma devi avere un armadio monocolore! Altro che più gusto di me nel vestire..

A quella affermazione Jorge spalancò gli occhietti sconvolto, incapace di ribattere alcunché. Ma come monocolore? Parlava proprio lei che vestiva in rosso – oro che, detto per inciso, erano i colori principali del Benfica. Terminata la scaramuccia tra loro, sembrò che Kayleen si fosse resa conto all’improvviso che quello non era il suo sogno ma di qualcun altro.

Stai dicendo.. No, sarebbe orribile!
Vorrebbe dire che siamo tutti intrappolati qui!


Per un secondo Jorge trattenne il fiato, convinto di vedere infrangere le sue congetture sulla Grifa e i suoi sogni di una banda babbana in quell'istante. Si stava quasi per tappare le orecchie per non sentire il pianto che, era sicuro, fosse imminente quando al suo posto giunse dalla voce della Grifa una puntualizzazione scocciata che gli strappò un sorrisetto dalle labbra.

Tu escluso, è esatto.

Avrebbe tanto voluto iniziare una delle loro scaramucce verbali, ma c’erano troppi testimoni, domande a cui rispondere e risposte da valutare, come quella che Tapion gli diede in merito ai desideri e alle stelle cadenti.

E' vero, non tutti si avverano, ma non è vero che non se ne avvera mai nessuno, assolutamente!

E allora io sono l'eccezione che conferma la regola.

Mormorò Jorge a voce talmente bassa che probabilmente solo Tapion era riuscito a sentirlo. Per quanto cercasse di sforzare la sua memoria non ricordava mai una volta che era riuscito a ottenere quello che desiderava e alla fine era diventata così stressante quella cosa che la notte di San Lorenzo preferiva restare a casa che sdraiarsi su un prato a scrutare il cielo in cerca di una stella cadente. Scosse leggermente la testa, come a volersi liberare da pensieri inopportuni e si concentrò sugli altri due bambini, curioso di conoscere anche le loro di origini.


Emh... il mio nome è Hans, Hans von Lothringen, la mia famiglia è molto importante in Austria dove vivo anche se siamo originari della Lorena, territorio francese... i miei genitori, entrambi maghi purosangue, vivono con le rendite ottenute dai vasti terreni che possiedono in Austria, in Francia ed in molti altri Paesi! E un giorno tutto questo sarà mio! Suppongo di dover desiderare qualcosa, no? E si dovrebbe avverare, no?

Un dannato damerino, ecco quello che gli sembrò essere Hans dalla descrizione che diede di se stesso. Un figlio di papà straricco, viziato, cresciuto nella bambagia incapace di allacciarsi le scarpe da solo, era invece la conclusione che aveva tirato il portoghese.

E dal viso sorridente che ha è pure orgoglioso di quello che è.

Pensò Jorge, le piccole narici frementi per la rabbia e il disgusto. Hans rappresentava tutto quello che lui non era e odiava o aveva imparato a odiare: un Purosangue ricco mentre lui era un Nato Babbano fondamentalmente povero.

Ci manca solo che sia una Serpe!

Avrebbe trasformato quel pensiero in una domanda se Adam non avesse attirato la sua attenzione emettendo uno strano verso come di un animale braccato.

Le mie parole te le puoi anche scordare! Io sono un persona che usa il cervello! E tanto per cronaca... il cappello si è sbagliato, io non sono un Tassorosso!

Jorge spalancò gli occhi incredulo: come si poteva essere così maleducati con un esserino così gentile che regalava loro dei dolci?

Promettimi che non accetterai mai nulla dagli sconosciuti, Jorgito.

Le parole della mamma gli risuonarono in testa e si sarebbe dato una manata in fronte se non avesse avuto paura di cadere giù dalla nuvoletta.

Vuoi vedere che siamo noi gli stupidi che si sono fatti comprare con due monetine di cioccolato e qualche parola dolce? E quel tasso paranoico ha ragione?

Si chiese il piccolo Delfino spostando lo sguardo incerto dai volti dei suoi compagni a quello benevolo e sorridente dello gnomo: se in qualche modo le parole del Tasso l'avevano offeso lo nascondeva benissimo.

Non sei che cosa? Cappello? Non conosco questa specie animale che mi hai nominato, è nuova forse?

La risposta dello gnomo allo sproloquio fu infatti abbastanza gentile anche se denotava come quell'esserino, pur essendo magico non conosceva quello che del Mondo Magico era, per quel che ne sapeva Jorge, la massima espressione: Hogwarts e le sue tradizioni.

Va bene, non posso decidere per te bambino e non mi sento nemmeno così cattivo da tenerti qui con la forza.
Non posso certo pretendere che tutti vogliano diventare miei amici e ascoltino la mia storia, quindi se lo "desideri", ti farò tornare nella tua realtà dove stai dormendo come un angioletto... e comunque, se dici che sei una persona che usa il cervello io ti credo sai?
Si vede dal tuo viso e dai tuoi occhi vispi, sei molto intelligente e quindi uno che sa darsi da fare, magari è per questo che ti ha scelto questo fantomatico cappello!
Comunque, tornando a noi, davvero, se vuoi smettere di stare nel mio mondo, io non ti costringo, sarebbe terribile da parte mia...


Tornare a casa. A quanto sembrava il paranoico scorbutico aveva spinto lo gnomo a offrire un'alternativa, dimostrando però in quel modo la sua perfetta buona fede. Anche se la scelta non era stata data a lui, Jorge iniziò a valutarne i pro e i contro, convinto che se lo avesse chiesto Taipon non glielo avrebbe negato. Si guardò intorno, rivolgendo una smorfia poco contenta alle bolle e una estasiata all'enorme luna all'orizzonte per poi soffermarsi sullo gnomo:e se fosse davvero in grado di realizzare i suoi desideri come il genio della lampada? Attirato da quel pensiero Jorge tacque, rimanendo in attesa della decisione di Adam.

No!Rimango volentieri!

Ma come? Prima fa tanto il sostenuto paranoico e poi vuole rimanere? Forse la mancanza di coerenza è una delle caratteristiche dei Tassorosso!

Pensò Jorge, rivolgendo all’altro uno sguardo perplesso, le sopracciglia aggrottate e il visino inclinato da un lato.

E voi invece, sono curioso, da quale animale vi ha mandato questo "cappello", sempre se anche voi ci avete parlato si intende! Per il vostro compagno ha fatto un errore, a detta sua, e per voi invece, ha sbagliato forse?

Rivedere il Cappello all'interno della bolla gli fece ricordare il giorno dello smistamento e il senso di terrore che lo aveva accompagnato per tutta la cerimonia, e che lui aveva mascherato con la strafottenza e il sarcasmo.

Il cappello parlante non sbaglia, non lo fa mai! Il cappello parlante non indovina, lui sa, lui capisce! Forse tu dovresti riflettere un attimo in più, forse sei tu che sbagli! Tu sei un Tasso, e me ne dispiaccio perchè non sei finito fra noi serpi, i migliori, ma è quello che sei, un Tasso! Sarai pure intelligente, ma di certo sei molto maleducato! Lasciatelo dire!
Dovresti rispedirlo nel letto da cui proviene, ecco che dovresti fare! Comunque sia io sono un Serpeverde, la casata migliore e no, il cappello non ha sbagliato, non lo fa mai!


Lo sproloquio di Hans non fece altro che confermare le ipotesi di Jorge: quello era una Serpe doc, purosangue, nobile, convinto della supremazia della propria Casa e probabilmente del Sangue Puro. Il portoghese strinse i pugni sulle ginocchia, resistendo alla voglia di litigare con quel parassita impomatato: come si permetteva a biasimare quel Tasso per la Casata in cui era stato smistato? Cercando di nascondere la sua ira, voltò leggermente il capo verso Kayleen per cercare di incrociarne lo sguardo e dirle in quel linguaggio muto “vedi che ho ragione io? Sono tutti arroganti e presuntuosi.”

Jorge, è il tuo giorno fortunato. In confronto a questi due, sembri addirittura simpatico ai miei occhi.

Quasi gli avesse letto davvero negli occhi, Kayleen gli rispose praticamente a tono e lui dovette mordersi la lingua per non ribattere qualcosa che l’avrebbe fatta di sicuro innervosire, ma non riuscì a evitare di stamparsi un sorrisino ebete sul viso.

E’ vero, il cappello non sbaglia.
Quando sono arrivata ad Hogwarts, non sapevo neppure cosa fossero le casate.
Vede Tapion, la nostra scuola è divisa in sei gruppi ed ognuno di questi ha un simbolo, che è appunto un animale. Io sono stata smistata a Grifondoro, la casata dei più coraggiosi.
E’ la mia, la casata migliore.


Stranamente quell’affermazione di superiorità della Casata da parte della Grifa non gli diede lo stesso fastidio, forse perché con la ragazzina aveva più familiarità e quindi non si sentì per nulla a disagio a farle la linguaccia.

Se se, dicono tutti così. La propria Casata è sempre la migliore per chi ci vive, a nessuno piace l’idea di sedere al tavolo dei perdenti a fine anno.

Commentò, prima di rendersi conto che mancava solo lui all’appello.

Io sono un Delfinoazzurro – affermò quindi sicuro, vacillando subito dopo. Era stata una scelta azzeccata? Non se l'era mai chiesto così come non aveva badato alla filastrocca di benvenuto in cui venivano descritte le caratteristiche di tutte le Casate. Aprì la bocca per esprimere la sua perplessità anche a costo di essere preso in giro a vita quando si ricordò di quello che gli aveva raccontato Miyabi e dello spartito nel suo baule.

Probabilmente ha fatto la scelta giusta. - ammise alla fine. - E di sicuro poteva andarmi peggio.

Aggiunse lanciando un'occhiata torva a Hans.
Terminato il dissidio interiore, Jorge si rilassò e sollevato il visino verso il cielo rimase a bocca aperta a guardare quell'immenso e variopinto stormo di uccelli, limitandosi ad annuire alla domanda di Taipon: probabilmente non esisteva un bimbo che non volesse sapere come si avveravano i sogni e i desideri.

Spoiler:
Sandyon
Avatar utente
Jorge
Apprendista Tatuatore Magico
Apprendista Tatuatore Magico
 
Grado: 10
 
Messaggi: 735
Iscritto il: 28/11/2011, 13:20
Località: Roma

Messaggioda Sandyon » 17/03/2012, 15:54

Il piccolo Tapion osservava solo adesso quanto i conflitti tra gli esseri umani fossero forti anche in giovane età.
Spesso aveva invitato bambini a fargli compagnia ma tra tutti, quei quattro avevano sicuramente una marcia in più, un dono di forte personalità che li faceva distinguere da chiunque altro.
Un dato di fatto assolutamente interessante per lo gnomo che quindi si sentiva felice di non smettere mai di imparare qualcosa di nuovo.
Adam alla fine fece la sua scelta, scegliendo per restare, continuando ancora un po' a fare il sostenuto ma tutto sommato, sotto sotto forse interessato alla domanda da poco fatta dallo gnomo sul sapere come si avverano i sogni, ma non era di certo solo quello che Tapion voleva sentirsi dire, ma anche le varie spiegazioni da parte dei bambini su quali erano i loro animali totem e il loro giudizio se fossero stati mandati o meno dall'animale giusto, e sembrò che oggettivamente tutti i piccoli avessero le idee chiare e sicure e fossero stati ben felici e soddisfatti di andare dove questo fantomatico cappello li aveva condotti.

E’ vero, il cappello non sbaglia.
Quando sono arrivata ad Hogwarts, non sapevo neppure cosa fossero le casate.
Vede Tapion, la nostra scuola è divisa in sei gruppi ed ognuno di questi ha un simbolo, che è appunto un animale.
Io sono stata smistata a Grifondoro, la casata dei più coraggiosi.
E’ la mia, la casata migliore.


Ooohh adesso è tutto molto più chiaro, grazie signorina Kayleen, sei stata molto gentile!
Così dici che sia la migliore uhm?
E che cosa te lo f-...


Se se, dicono tutti così. La propria Casata è sempre la migliore per chi ci vive, a nessuno piace l’idea di sedere al tavolo dei perdenti a fine anno.
Io sono un Delfinoazzurro!
Probabilmente ha fatto la scelta giusta.
E di sicuro poteva andarmi peggio.


E quindi pare che ci sia competizione tra questi stendardi dico bene?
Beh amico Jorge, ci sono molte persone che cambiano bandiera quando questa perde ma non è detto che ogni persona sia così.
Una mia amica, la fatina dei dentini da latte, ogni volta che gioca con me ed altre creature a dadi, usa sempre il dado giallo che solitamente è quello che fa il numero più basso, chissà perché!
Spesso le abbiamo chiesto se volesse usare quello viola che invece è molto più fortunato ma lei dice sempre che il giallo è il suo colore preferito e quindi anche se continuerà sempre a perdere non lo cambierà mai!


Quel piccolo discorso fatto lì per lì non serviva certo per dare convinzioni ma per far capire in modo semplice ai bambini che non sempre quello che si è lo si reputa migliore perché va bene, anzi, spesso la fede in qualcosa si rivela reale esattamente nei momenti di maggiore sconforto.
Tapion per quanto vedesse che erano molto giovani, confidò che tutte le loro menti, sviluppate ed intelligenti capissero quel concetto, anche se doveva dire che era quasi certo che quell'espressione fatta dal bambino dei delfini molto probabilmente nasceva anche da un sentimento di astio nei confronti della ragazzina vicino a lui.
Tapion comunque, conosceva bene come andavano certe cose e sapeva che solitamente le persone che sono più scontrose da piccole, poi chissà perché finiscono per piacersi più avanti. Sarebbe stato anche il loro caso? Solo il tempo avrebbe dato la risposta!
Adesso, era il turno di Hans, il più pomposo e forte di carattere e indomito tra i quattro del gruppo, almeno a parere dello gnomo.

Il cappello parlante non sbaglia, non lo fa mai! Il cappello parlante non indovina, lui sa, lui capisce! Forse tu dovresti riflettere un attimo in più, forse sei tu che sbagli! Tu sei un Tasso, e me ne dispiaccio perchè non sei finito fra noi serpi, i migliori, ma è quello che sei, un Tasso!
Sarai pure intelligente, ma di certo sei molto maleducato! Lasciatelo dire!
Dovresti rispedirlo nel letto da cui proviene, ecco che dovresti fare! Comunque sia io sono un Serpeverde, la casata migliore e no, il cappello non ha sbagliato, non lo fa mai!
Ma in quelle bolle compare qualunque cosa noi pensiamo o desideriamo? Qualunque?


Ohohoh, quanta forte esuberanza e carattere piccolo ometto!
Avanti avanti, non screditiamo questi "Tassi", anche perché, nel caso stessimo parlando proprio nel simpatico animaletto, non farei tanto il gradasso signor Hans, lo sa infatti che i tassi sono immuni al veleno di molte tipologie di serpenti e se ne cibano?
Guardate che carino! Non è adorabile!?


Chiese con aria assolutamente dolce e simpatica, schioccando le dita e facendo si che dentro la grande bolla comparisse l'immagine appunto dell'animale del quale si stava parlando da alcuni momenti e che sembrava esser mal visto da molti, ma perché poi?
E' un animale così simpatico, con due begli occhietti gentili, una spiccata capacità di essere onnivoro rispetto a molti altri animali o erbivori o carnivori, insomma, molti pregi positivi ha questo animale, come mai anche Adam che si trova in una casata che lo vede come suo protagonista si sente fuori luogo?

Immagine

Immagine

Immagine

Inoltre dovete sapere che i tassi sono animali immuni anche al veleno dei funghi e degli scorpioni, hanno un pelo così fitto che resiste anche alle temperature più basse e il loro olfatto è capace di individuare una creatura diversa da loro a distanza pensate di addirittura due-tre chilometri, insomma, sono proprio un bel partito!
Inoltre sono anche degli animali molto longevi e sanno scavare tane per ripararsi profonde anche a dieci metri di profondità...
Ma comunque, tralasciando questo, Hans, quello che tu immagini in questa bolla non compare perché questa è la mia bolla personale dei desideri, ogni bambino ne ha una, anzi, all'inizio della vita ne ha molte, ed erano le stesse che avete visto circondarvi quando siete arrivati qui.
Ognuno nelle bolle poteva vedere solo i propri desideri, ecco perché non vedevate quello che indicavano gli altri ma solo quello che avevate desiderato voi nella vostra giovane vita...
Le bolle dei desideri vengono create per contenere all'interno le proiezioni della mente di tutte le persone, le ho inventate io.
Sono fatte in maniera che ogni tanto, una di queste scoppi e quindi il desiderio esca fuori e prenda forma e vita e così si avvera...
Certo, come ben sapete tutti, i desideri non si avverano facilmente, ma perché i desideri sono focalizzati sopratutto sul vostro cuore e su quanto è prezioso e profondo.
Ogni volta che si realizza un desiderio, ricomincia nuovamente la conta delle bolle e quindi se si dovesse avverare un desiderio non da molto, magari verso la fine della conta, se ricominciasse da zero è possibile che un desiderio più importante salterebbe la possibilità di avverarsi...
Ci sono desideri che volete di più e desideri che volete di meno no?
Ecco, il mio compito è esattamente questo, fare in modo che secondo la profondità del vostro animo io faccia risultare desideri in lista più o meno importanti, così che quando arriverà il desiderio giusto e si avvererà, allora sarete le persone più felici del mondo... se ancora non se n'è avverato nessuno è soltanto perché quello davvero speciale come voi deve ancora arrivare, tutto lì!


Sperava di essere stato chiaro verso di loro, anche perché sembravano tutti così recepivi, così simpatici, così forti nel carattere e nella fantasia.
Gli dispiaceva dar loro quella notizia ma forse li aveva anche rincuorati del fatto che non è vero che i sogni e desideri non si avverano, semplicemente attendono quello più importante per permettersi di prendere vita e nulla più.
Quella gigantesca bolla esplose facendo un "PUFF" non molto sentito, essendo una bolla alla fine.
Tapion discese verso di loro mentre ancora erano impegnati a fissare un poco le meraviglie che si consumavano in quel mondo fantastico e fuori dagli schemi naturali e logici.
Sorrise contento e soddisfatto e sapeva che si poteva permettere qualcosa di molto rischioso che dato nelle mani sbagliate sarebbe stato davvero uno spreco, ma dentro di se sapeva e sentiva che si poteva permettere con loro di fare quel rischio!
Svolazzò verso la grande pentola con i cioccolatini e frugando molto laboriosamente riuscì a tirar fuori quattro monetine dorate un po' diverse da quelle di cioccolata, difatti quelle... erano di oro vero!

Immagine

Oh, eccole qui, finalmente le ho trovate, erano davvero tanti secoli che non le cercavo!
Ecco qui... prendete, una per uno!


E così, riprendendo ad avanzare sospeso nel cielo, si avvicinò ad ogni bambino per donargli questa monetina un po' rudimentale ma che si sentiva chiaramente non essere di cioccolato, bensì appunto di quel metallo così prezioso del quale solitamente si riempivano i calderoni degli spiriti naturali delle tradizioni fantastiche celtiche.
Dopo averle distribuite dunque, lo gnomo tornò al suo posto, al centro fra tutte le nuvole, guardandoli ed osservando per ognuno la sua reazione, sperando di aver fatto bene ad azzardare una mossa simile.

Dovete sapere che quello è un piccolo regalo che vi faccio non solo per essere venuti qui, ma anche per rinnovare la vostra fede nei confronti dei sogni e dei desideri...
Una volta tornati nel vostro modo, se stringerete forte la monetina con la mano con la quale scrivete ed esprimerete un desiderio qualsiasi ma non troppo esagerato, la monetina ve lo farà realizzare all'istante!
C'è da dirvi però che i desideri sono solo di natura materiale quindi potrete chiedere solo oggetti, ma non credo sia comunque poco, vero?
Consideratelo un piccolo pensiero per i miei nuovi amici con la speranza e... il "desiderio" che non possano mai dimenticassi di volere sempre che le loro fantasie qualche volta possano divenire realtà!


Il piccolo Tapion sapeva che la notte stava finendo e quindi sapeva anche bene che quelle poche ore trascorse con loro dovevano finire e chissà quando mai avrebbe potuto rivedere di nuovo degli esseri umani.
Forse anni probabilmente, ma alla fin fine non gli interessava troppo, visto che era stato benissimo in loro compagnia, in compagnia di Adam, Jorge, Kayleen ed Hans.
Sorrise poi verso ognuno di loro, annuendo col capo, aspettando soltanto le loro reazioni in merito a quel pensierino, ponendo però in atto che il tempo per loro purtroppo, stava per scadere e nell'arco di brevi minuti ognuno sarebbe tornato nel proprio lettino a riposare.

Nel vostro mondo sono quasi le sette e mezzo del mattino, e credo che da un momento all'altro vi dobbiate svegliare per la colazione e per fare scuola, quindi temo proprio che stiamo per salutarci...
Vi siete divertiti? Siete stati bene?
Chiedo scusa se non ho offerto nulla ma purtroppo le bevande degli gnomi non possono essere gustate dagli esseri umani, come io ad esempio non posso mangiare le monetine di cioccolato che vi ho regalato... ah a proposito, farò in modo che si materializzi un sacchetto con degli altri cioccolatini al vostro gusto preferito sul vostro comodino al vostro risveglio; sono magici, quindi anche mangiandoli a grandi quantità non avrete nessun problema di stomaco, ai denti e di linea, non temete!
Spero sul serio di rimanere nei vostri ricordi... per tutta la vita!


E si vedeva chiaramente che lo gnometto era un vero romanticone sensibile, visto che dal tono di voce e dagli occhi luminosi era chiaro che fosse sull'orlo di farsi un bel pianto triste per la separazione.
Il tempo di quella notte per lui, era passato troppo in fretta, ma in effetti si dice sempre che le ore volano quando ci si diverte, giusto?


Spoiler:
Chiedo scusa per il tempo di risposta, un po' di impegni babbani mi hanno trattenuto.
Comunque la turnazione è quella data dai nomi colorati verso fine post, questa è la vostra ultima risposta quindi abbiamo quasi finito, date il massimo perché sono ancora un po' indeciso sui punteggi da distribuire, sopratutto per quanto riguarda Hans e Adam.
Bravi comunque, la stoffa non vi manca.
Avatar utente
Sandyon
Amministratore
 
Grado: 15+
 
Messaggi: 1213
Iscritto il: 31/08/2011, 17:40
Località: Un'altra Dimensione

Messaggioda Adam » 21/03/2012, 20:32

Lo strano gnometto aveva permesso ad Adam di rimanere in quello strano mondo. Il ragazzino intimorito dal fatto che quel piccolo rapinatore volesse ucciderlo aveva deciso di rimanere quatto, quatto sulla sua nuvoletta per evitare spiacevoli complicazioni. Un persona però mise a dura prova la sua pazienza.

Il cappello parlante non sbaglia, non lo fa mai! Il cappello parlante non indovina, lui sa, lui capisce! Forse tu dovresti riflettere un attimo in più, forse sei tu che sbagli! Tu sei un Tasso, e me ne dispiaccio perchè non sei finito fra noi serpi, i migliori, ma è quello che sei, un Tasso!


Adam alzò il sopracciglio destro perplessamente. Quel piccolo smorfioso non sapeva cosa stava combinando. Irritare in quel modo Adam era altamente pericoloso, perchè lui poteva anche essere un Tassorosso, ma la sua pazienza era molto limitata. Insultarlo in quel modo non avrebbe di certo reso la sua vita più longeva...

E’ vero, il cappello non sbaglia.
Quando sono arrivata ad Hogwarts, non sapevo neppure cosa fossero le casate.
Vede Tapion, la nostra scuola è divisa in sei gruppi ed ognuno di questi ha un simbolo, che è appunto un animale. Io sono stata smistata a Grifondoro, la casata dei più coraggiosi.
E’ la mia, la casata migliore.


I nervi di Adam erano tesi come le corde di un violino. Tutto d'un tratto quei fessacchiotti si credevano i migliori solo perchè quello straccio da pavimento del Cappello Parlante li aveva smistate in determinate case. Adam vedeva in questo solo menzogne e la tipica sfacciataggine Hogwartziana. Quei piccoli bambini non erano affatto migliori di Adam! Con quale criterio potevano reputarsi tali dopo aver spifferato la loro vita intera a uno sconosciuto?!
Adam era altamente irritato, ma doveva rimanere calmo altrimenti lo gnomo lo avrebbe fatto fuori!

Quand'è che arrivano quelli di Senza Traccia??

Si chiese nervoso. Nemmeno più dei babbani ci si poteva fidare! In quel determinato momento quel piccolo leccapiedi di Hans aprì la bocca facendo uscire le parole che lo misero in pericolo di vita.

Sarai pure intelligente, ma di certo sei molto maleducato! Lasciatelo dire!

Adesso basta!

Adam Urlò saltando giù dalla sua nuvola e lanciandosi addosso al serpeverde che le avrebbe viste di tutti i colori.

Sei soltanto un damerino smorfioso, viziato e talmente inutile che la tua esistenza si potrebbe colmare con un pietra!

Disse in tono maleducato ed aggressivo. Il Tasso poteva anche passare sul fatto che la serpe lo reputesse un maleducato, ma le sue parole precedenti lo avevano irritato a tal punto che anche un complimento, se detto da lui, poteva essere motivo di ira.
Adam aveva tutta l'intenzione di buttarlo a terra e riempirlo di manate, ma nel momento stesso in cui alzò la mano, si bloccò.
Poteva anche essere maleducato, arrogante ed ingenuo, ma di certo non era cattivo. A volte faceva azioni malvagie, ma il suo animo era buono perchè sua nonna Amelia gli aveva insegnato ad essere una persona corretta e lecita, da buon discendente di Beauxbatons che era!

Meriti solo uno schiaffo, altro che terre e possedimenti familiari...

Adam si voltò per tornare a sedersi sulla sua nuvoletta galleggiante.

Il problema è che dovrebbero essere i tuoi genitori a dartelo, non io.

E così dicendo ignorò tutte le sue parole e tornò a sedersi cercando di mantenere la calma.

Bravo! Così si fa! Ricorrere alle mani è un comportamento da bruti. Le discussioni si risolvono o a tavolino, davanti a una tazza di caffè, o sul campo di battaglia con un bel duello!


Spesso Adam immagiava sua nonna che gli parlava. La conosceva così bene che sapeva già quali comportamenti le sarebbero piaciuti e quali invece non avrebbe mai approvato. È un peccato che non sia più su questa terra per correggere ancora Adam sui comportamenti sbagliati che aveva e che avrebbe continuato ad avere.

Come se lo gnomo non si fosse accorto della piccola zuffa che il ragazzino aveva scatenato, rispose tranquillamente alle parole di Hans senza dire nulla sul piccolo litigio.

Ohohoh, quanta forte esuberanza e carattere piccolo ometto!
Avanti avanti, non screditiamo questi "Tassi", anche perché, nel caso stessimo parlando proprio nel simpatico animaletto, non farei tanto il gradasso signor Hans, lo sa infatti che i tassi sono immuni al veleno di molte tipologie di serpenti e se ne cibano?
Guardate che carino! Non è adorabile!?


Detto questo lo gnomo mostrò degli esemplari di tassi attraverso una bolla gallegiante. Infondo erano animali carini e teneri, il problema è che nessuno vedeva altre qualità in tasso oltre il "bell'aspetto".

Inoltre dovete sapere che i tassi sono animali immuni anche al veleno dei funghi e degli scorpioni, hanno un pelo così fitto che resiste anche alle temperature più basse e il loro olfatto è capace di individuare una creatura diversa da loro a distanza pensate di addirittura due-tre chilometri, insomma, sono proprio un bel partito!
Inoltre sono anche degli animali molto longevi e sanno scavare tane per ripararsi profonde anche a dieci metri di profondità...


La strana personcina si mise a fare da guida turistica dello zoo e senza volerlo annoiò un po' Adam che dopo aver quasi fatto a pugni, aveva talmente tanta adrenalina nel corpo che fativa a star fermo sulla nuvola.

Ma comunque, tralasciando questo, Hans, quello che tu immagini in questa bolla non compare perché questa è la mia bolla personale dei desideri, ogni bambino ne ha una, anzi, all'inizio della vita ne ha molte, ed erano le stesse che avete visto circondarvi quando siete arrivati qui.
Ognuno nelle bolle poteva vedere solo i propri desideri, ecco perché non vedevate quello che indicavano gli altri ma solo quello che avevate desiderato voi nella vostra giovane vita...
Le bolle dei desideri vengono create per contenere all'interno le proiezioni della mente di tutte le persone, le ho inventate io.
Sono fatte in maniera che ogni tanto, una di queste scoppi e quindi il desiderio esca fuori e prenda forma e vita e così si avvera...

Adam si rizzò improvvisamente. La bolla che prima stava osservando era scoppiata! Significava che stava per avverarsi un suo desiderio! Ma quale? Nella bolla c'era un bambino che riabbracciava la madre...
Adam smorzò l'entusiasmo che stava crescendo in lui. Il bambino era piccolo e la madre aveva un volto sconosciuto. Non si trattava di lui... E poi nella bolla era presenta anche un'anziana signora, ma sua nonna ormai era morta. Ma allora chi erano quelle persone...?
Ma certo!
Sua nonna Charlotte gli diceva sempre che pregare la sera, prima di andare a dormire, aiutava a far avverare i desideri più nascosti. Da allora Adam pregava sempre e insieme alla sua nonna paterna donava sempre una preghiera a quei bambini che come lui non avevano più i genitori. Pregava sempre che nessuno doveva più subire una tragedia come quella che era capitata a lui, e forse le sue preghiere erano state esaudite! Un bambino aveva riavuto indietro sua madre e una nonna, invece, aveva riavuto una figlia perduta!

...

Per la prima volta da quando era in quello strano posto, Adam sorrise contento di aver aiutato in qualche modo ad evitare una tragedia come quella che era capitata a lui e ai suoi sfortunati cugini.

Appena torno nella mia stanza devo scrivere una lettera a Charlotte!


Si disse commosso. Era felice che un suo desiderio si era avverato, ed era ancora più felice sapendo che era un desiderio rivolto ad altre persone.
Tutto questo però confermava un suo timore: Adam non era una persona cattiva, il suo animo era gentile ed altruistico (come sua nonna Amelia gli aveva insegnato) ed era forse questo il motivo che aveva spinto il cappello ad assegnarlo agli odiati Tassi?

Certo, come ben sapete tutti, i desideri non si avverano facilmente, ma perché i desideri sono focalizzati sopratutto sul vostro cuore e su quanto è prezioso e profondo.
Ogni volta che si realizza un desiderio, ricomincia nuovamente la conta delle bolle e quindi se si dovesse avverare un desiderio non da molto, magari verso la fine della conta, se ricominciasse da zero è possibile che un desiderio più importante salterebbe la possibilità di avverarsi...
Ci sono desideri che volete di più e desideri che volete di meno no?
Ecco, il mio compito è esattamente questo, fare in modo che secondo la profondità del vostro animo io faccia risultare desideri in lista più o meno importanti, così che quando arriverà il desiderio giusto e si avvererà, allora sarete le persone più felici del mondo... se ancora non se n'è avverato nessuno è soltanto perché quello davvero speciale come voi deve ancora arrivare, tutto lì!


Adam ascoltò attentamente. La sua piccola mente non aveva bene afferrato il funzionamento nel meccanismo, ma tanto non gli importava come e in che modalità i desideri si avveravano, l'importante era che si averassero.
Quello strano e bizzarro Lepri-tore iniziò quindi a cercare qualcosa nella pentola da lepricauno, da cui fece sbucare 4 monetine.

Oh, eccole qui, finalmente le ho trovate, erano davvero tanti secoli che non le cercavo!
Ecco qui... prendete, una per uno!


Disse consegnandocele.

Dovete sapere che quello è un piccolo regalo che vi faccio non solo per essere venuti qui, ma anche per rinnovare la vostra fede nei confronti dei sogni e dei desideri...

Ma cosa sono?

Si chiese Adam curioso, osservando quella monetina d’oro.

Una volta tornati nel vostro modo, se stringerete forte la monetina con la mano con la quale scrivete ed esprimerete un desiderio qualsiasi ma non troppo esagerato, la monetina ve lo farà realizzare all'istante!

Wow!

Esclamò Adam esaltato all’idea di poter vincere le Olimpiadi con la facilità di un salto. Ovviamente non aveva sentito a pieno le parole dello gnomo, sentendo solo quello che voleva sentire, come era slito fare.

C'è da dirvi però che i desideri sono solo di natura materiale quindi potrete chiedere solo oggetti, ma non credo sia comunque poco, vero?
Consideratelo un piccolo pensiero per i miei nuovi amici con la speranza e... il "desiderio" che non possano mai dimenticassi di volere sempre che le loro fantasie qualche volta possano divenire realtà!


Dubito di riuscire a dimenticare un Lepri-tore così strano…

Pensò dubbioso Adam osservando costantemente quella monetina che aveva un potere magnifico.

Nel vostro mondo sono quasi le sette e mezzo del mattino, e credo che da un momento all'altro vi dobbiate svegliare per la colazione e per fare scuola, quindi temo proprio che stiamo per salutarci...
Vi siete divertiti? Siete stati bene?


Adam non rispose, impegnato a dedicarsi alle cose “serie”. In fondo si era divertito, aveva avuto la possibilità di insultare qualcosa di nuovo, e questo gli aveva dato un senso di felicità, visto che ormai ad Hogwarts non c’era più nulla da insultare…

Chiedo scusa se non ho offerto nulla ma purtroppo le bevande degli gnomi non possono essere gustate dagli esseri umani, come io ad esempio non posso mangiare le monetine di cioccolato che vi ho regalato... ah a proposito, farò in modo che si materializzi un sacchetto con degli altri cioccolatini al vostro gusto preferito sul vostro comodino al vostro risveglio; sono magici, quindi anche mangiandoli a grandi quantità non avrete nessun problema di stomaco, ai denti e di linea, non temete!


Istintivamente il piccolo tasso guardò trucemente il povero gnomo. Non era una questione di linea o altro, il problema era che la cioccolata era come una calamita! Se iniziavi non la smettevi più!

Spero sul serio di rimanere nei vostri ricordi... per tutta la vita!

Contaci…

Pensò tra sé e sé il ragazzo. Se quella monetina poteva realizzare realmente i desideri, significava che non avrebbe mai più smesso di ringraziare quello gnomo pazzoide, ma tutto questo era ancora da constatare. Per il momento Adam non voleva altro che tornare nel suo squallido dormitorio a rilassarsi e scappare da quella strana avventura.
Quando il ragazzo alzò la testa dalla moneta d'oro per osservare per l'ultima volta quel mondo particolare, rimase sorpreso da fatto che lo gnomo sembrasse commosso dall'improvvisa separazione.

Ma...?

Era un comportamente strano per un rapinatore, forse Adam si era sbagliato, forse Tapion non era un rapinatore, ma soltanto un vecchietto molto arzillo che aveva bisogno di compagnia...
Accorgendosi della sua stupidità, il ragazzo preferì voltarsi, per non sentirsi troppo in colpa, ad osservare per l'ultima volta l'incredibile luna che dominava il cielo in quella terra di desideri e di sogni.

Torneremo mai?

Chiese sottovoce senza accorgersene. Non era una domanda fatta di proposito, gli era sfuggita e non era posta a una persona specifica, anzi era una domanda cposta a se stesso. Adam se l'era chiesto perchè solo ora si rendeva conto della sua ingenuità, preso dalla rabbia e dalla scontrosaggine, non aveva potuto godere a pieno di quel magico mondo e purtroppo se ne stava pendendo proprio allora che erano a una passo dalla fine. Non volle vedere la faccia dello gnomo mentre tornavano nel mondo normale, perchè già sapeva che gli sarebbe rimasta impressa nella mente per sempre, come la faccia di una persona triste. Preferiva vedere quel sogno come un'avventura comica da raccontare ai propri bambini, invece di ricordarla come la separazione forzata di un'amicizia durata una sola notte.

Ciao...

Pensò mentre osservava quel cielo azzurro per l'ultima volta. Bastò un battito di ciglia per far finire tutto. Chiuse gli occhi osservando un paesaggio stupendo e li riaprì nel buio della sua lercia stanza da Tassorosso. Istintivamente fece uno scattò e saltando giù dal letto. Osservò attentamente la stanza.

Un sogno...?

Si chiese dubbioso. Poi qualcosa di pesante cascò sul pavimento. Era una moneta d'oro. Il ragazzo si inchinò per raccoglierla e nel rialzarsi notò un pacchettino d'orato posto sul suo comodino. Erano cioccolatini a forma di monete.

No. Una magica avventura


Si rispose.


Spoiler:
Sandyon, Kayleen,Hans, Jorge
Avatar utente
Adam
Studente
Studente
 
Anno: 3
 
Messaggi: 284
Iscritto il: 27/10/2011, 22:56
Località: La mia testa.

Messaggioda Jorge » 21/03/2012, 21:55

E quindi pare che ci sia competizione tra questi stendardi dico bene?

Humpf!!!

Esclamò Jorge, agitandosi un pochino sulla sedia/nuvola, le braccia posate come se stesse in poltrona.

Da quello che ho capito c’è più competizione che durante un derby babbano. Alcuni studenti più grandi si fanno i dispetti tra loro per cercare di far perdere punti alle altre Casate…

Commentò il ragazzino, il suo lato da bullo di periferia eccitato dalla prospettiva di fare casino per una così buona causa. Dopotutto anche lui, come sportivo, era un tipo molto competitivo e aveva fatto a botte non poche volte con i ragazzini del quartiere che non tifavano Benfica.

Beh amico Jorge, ci sono molte persone che cambiano bandiera quando questa perde ma non è detto che ogni persona sia così.

No no… qui non si tratta di cambiare bandiera. Vieni smistato in una Casata il primo giorno che arrivi a Hogwarts e ci rimani fino alla fine della scuola… sette anni.

Puntualizzò, sollevando le manine davanti agli occhi del gnomo, facendo il numero sette con le dite, come a voler sottolineare quel concetto.

La Casata diventa un po’ la tua famiglia, si condividono oneri e onori, e tutti fanno del loro meglio per primeggiare e festeggiare con i propri colori il cenone di fine anno.

Parole non sue, o almeno non tutte. La maggior parte le aveva prese in prestito da un discorso che gli aveva fatto Miyabi un pomeriggio e lui, diligentemente aveva preso nota di tutto. Anche se, doveva ammettere, dopo mezzo anno si era quasi affezionato alla sua di Casata anche se non tendeva ad andare a sbandierare davanti a tutti la loro superiorità.

Una mia amica, la fatina dei dentini da latte, ogni volta che gioca con me ed altre creature a dadi, usa sempre il dado giallo che solitamente è quello che fa il numero più basso, chissà perché!
Spesso le abbiamo chiesto se volesse usare quello viola che invece è molto più fortunato ma lei dice sempre che il giallo è il suo colore preferito e quindi anche se continuerà sempre a perdere non lo cambierà mai!


Il discorso di Tapion non faceva una grinza o quasi agli occhi di Jorge: lui non avrebbe mai cambiato la sua Casata neanche se avesse perso la Coppa delle Case per tutti e sette gli anni di seguito. Tanto le persone lo prendevano in giro già per il fatto di essere un nato babbano, essere etichettato anche come un Delfino perdente non era poi una tragedia così enorme. Istintivamente si voltò prima verso Hans e poi verso Kayleen, a cui riservò un piccolo sorrisino: dei due di sicuro quello che non avrebbe preso bene una sconfitta sarebbe stato il Serpino. Abituato ad avere sempre tutto quello che voleva e a vantarsi della purezza del suo sangue, perdere la Coppa delle Case sarebbe stato di sicuro uno smacco difficile da digerire.

Un motivo in più per cercare di mettergli i bastoni tra le ruote.

Pensò il ragazzino, ridacchiando in maniera un po’ equivoca. La Grifa invece le sembrava una persona con i piedi per terra, una piccola guerriera certo, ma che non avrebbe fatto una tragedia se i rosso – oro fossero finiti ultimi in classica. Su di Adam non si soffermò a pensare più di tanto: il suo disprezzo per i Tassorosso era così palese che non avrebbe fatto una piega in caso di sconfitta. Un secondo dopo aver fatto quel pensiero, Jorge dovette ricredersi sul Tasso che, prendendo tutti alla sprovvista, si lanciò su Hans, urlandogli in faccia quello che lui stesso pensava del Serpeverde.

Sei soltanto un damerino smorfioso, viziato e talmente inutile che la tua esistenza si potrebbe colmare con un pietra!
Meriti solo uno schiaffo, altro che terre e possedimenti familiari...
Il problema è che dovrebbero essere i tuoi genitori a dartelo, non io.


Ha carattere l’amico. Sarebbe interessante farci quattro chiacchiere, forse la nostra banda potrebbe acquisire un nuovo elemento.

Si disse il portoghese, apprezzando non solo il suo scatto d’ira ma anche il modo in cui lasciò perdere, dando a quel damerino uno schiaffo morale, cosa che probabilmente gli avrebbe fatto più male di uno schiaffo reale. Ma per quanto gli fosse piaciuta, quella scena poteva offendere Tapion e spingerlo a scacciarli via, così con cautela occhieggiò lo gnomo che, però, continuò a parlare con loro come se nulla fosse accaduto.

Ohohoh, quanta forte esuberanza e carattere piccolo ometto!
Avanti avanti, non screditiamo questi "Tassi", anche perché, nel caso stessimo parlando proprio nel simpatico animaletto, non farei tanto il gradasso signor Hans, lo sa infatti che i tassi sono immuni al veleno di molte tipologie di serpenti e se ne cibano?
Guardate che carino! Non è adorabile!?
Inoltre dovete sapere che i tassi sono animali immuni anche al veleno dei funghi e degli scorpioni, hanno un pelo così fitto che resiste anche alle temperature più basse e il loro olfatto è capace di individuare una creatura diversa da loro a distanza pensate di addirittura due-tre chilometri, insomma, sono proprio un bel partito!
Inoltre sono anche degli animali molto longevi e sanno scavare tane per ripararsi profonde anche a dieci metri di profondità...


Quando Tapion iniziò ad elencare le varie caratteristiche dei tassi, Jorge dovette sopprimere uno sbadiglio, annoiato. Ad eccezione del suo furetto, al portoghese non interessavano gli animali, né di natura babbana né di natura magica, tanto che aveva già decretato Cure delle Creature Magiche come la materia più inutile di tutta la scuola. Nonostante questo però non potè fare a meno di sbirciare nella bolla indicata dallo gnomo.

Bè visti così sembrano quasi teneri…

Commentò a mezza voce, spostando poi lo sguardo su Adam e per poco non gli scoppiò a ridere in faccia: quel ragazzino sembrava tutto tranne che tenero. Tassettino scorbutichino, ecco come lo avrebbe chiamato da quel momento in poi, sempre ammesso che si sarebbe ricordato qualcosa di quella strana esperienza una volta tornati nella realtà.


Ma comunque, tralasciando questo, Hans, quello che tu immagini in questa bolla non compare perché questa è la mia bolla personale dei desideri, ogni bambino ne ha una, anzi, all'inizio della vita ne ha molte, ed erano le stesse che avete visto circondarvi quando siete arrivati qui.
Ognuno nelle bolle poteva vedere solo i propri desideri, ecco perché non vedevate quello che indicavano gli altri ma solo quello che avevate desiderato voi nella vostra giovane vita...
Le bolle dei desideri vengono create per contenere all'interno le proiezioni della mente di tutte le persone, le ho inventate io.


Ed ecco scoperto il mistero del perché non riusciva a vedere la bambola di Kayleen! E quella scoperta lo sollevò non poco: aveva temuto che qualcun altro aveva visto il contenuto delle sue bolle e se ne era vergognato non poco, ma ora poteva tornare a essere lo spavaldo bulletto di sempre, senza temere di ricevere qualche frecciatina che avrebbe potuto intaccare la sua ferrea corazza.

Gran bella invenzione ma… a che servono?

Chiese subito dopo a bruciapelo, sporgendosi in avanti, facendo attenzione a non scivolare giù dalla sua nuvoletta. Che lo gnomo fosse una sorta di voyer che si divertiva a ingannare il tempo contemplando i desideri dei bambini?

Sono fatte in maniera che ogni tanto, una di queste scoppi e quindi il desiderio esca fuori e prenda forma e vita e così si avvera...
Certo, come ben sapete tutti, i desideri non si avverano facilmente, ma perché i desideri sono focalizzati sopratutto sul vostro cuore e su quanto è prezioso e profondo.
Ogni volta che si realizza un desiderio, ricomincia nuovamente la conta delle bolle e quindi se si dovesse avverare un desiderio non da molto magari verso la fine della conta, se ricominciasse da zero magari un desiderio più importante salterebbe la possibilità di avverarsi...
Ci sono desideri che volete di più e di meno no? Ecco, il mio compito è esattamente questo, fare in modo che secondo la profondità del vostro animo io faccia risultare desideri in lista più o meno importanti, così che quando arriverà il desiderio giusto e si avvererà, allora sarete le persone più felici del mondo... se ancora non se n'è avverato nessuno è soltanto perché quello davvero speciale come voi deve ancora arrivare, tutto lì!


Mi sa che le mie, di bolle, sono indistruttibili!!!

Sussurrò Jorge, indispettito, cogliendo apparentemente di tutto il discorso che Tapion stava facendo loro solo quello che gli interessava. Il suo commento era stato del tutto impulsivo e pochi secondi dopo si era già pentito di quello che aveva detto e sperava, con quell’uscita di non aver offeso lo gnomo. Se i suoi desideri fino a quel momento non si erano avverati forse era solo perché erano stati futili e poi alla fine una partita del Benfica allo stadio era riuscito a vederlo,anche se stava così in alto che per vedere i giocatori aveva avuto bisogno di un binocolo.

E’ un lavoro difficile il tuo… e non ti sbagli mai? Cioè non ti è mai capitato di considerare futile qualcosa che per il bambino in verità era di vitale importanza?

E nonostante cercasse di tenere un tono neutro, si capiva subito che la sua era una domanda interessate: aveva desiderato mille volte che i suoi genitori trovassero un lavoro stabile e decente ma a quanto pareva lo gnomo non aveva mai considerato quel desiderio abbastanza importante da poterlo realizzare. O forse il potere delle bolle funzionava solo con gli oggetti? Stava quasi per porre anche quella domanda quando Tapion si allontanò da loro per dirigersi verso il calderone con le monete di cioccolata: che gli fosse venuta fame?

Oh, eccole qui, finalmente le ho trovate, erano davvero tanti secoli che non le cercavo!
Ecco qui... prendete, una per uno!


Ehmmm… veramente mi sono preso la briga di prenderne una manciata prima…

Confessò Jorge con un leggero imbarazzo nella voce, grattandosi la testa con la mano sinistra e mostrando il piccolo bottino che aveva nascosto dietro la schiena. Vista l’insistenza di Tapion, il Delfino allungò la mano per aggiungere anche quella monetina alla sua collezione ma subito si accorse che quella era diversa dalle altre. Se la rigirò tra le mani, notando le incisioni sui due lati e chiedendosi se fosse runico o qualche altra lingua strana che non conosceva e soprattutto, rendendosi conto che era più piena e pesante delle altre.

Ma è…d’oro?

Chiese titubante, sperando di non essersi reso ridicolo con quella domanda. Lui di monete d’oro non ne aveva mai viste una, un pò perché nel mondo babbano non si usavano un po’ perché di soldi a casa sua ne giravano pochi.

Dovete sapere che quello è un piccolo regalo che vi faccio non solo per essere venuti qui, ma anche per rinnovare la vostra fede nei confronti dei sogni e dei desideri...
Una volta tornati nel vostro modo, se stringerete forte la monetina con la mano con la quale scrivete ed esprimerete un desiderio qualsiasi ma non troppo esagerato, la monetina ve lo farà realizzare all'istante!
C'è da dirvi però che i desideri sono solo di natura materiale quindi potrete chiedere solo oggetti, ma non credo sia comunque poco, vero?


Può davvero darci tutto quello che vogliamo?

Ripetè sbalordito il ragazzino, stringendo con più forza nella manina la monetina, per paura di perderla. Adesso capiva perché il suo desiderio più grande non si era mai realizzato, era al di là della portata dello gnomo, ma anche avere la possibilità di ottenere qualcosa che aveva sempre desiderato non era male.

Calma Jorge calma… hai una sola possibilità e conviene che te la giochi al meglio.

Si disse, facendo dei respiri profondi per calmare i battiti del cuore e allentando la presa, spaventato di desiderare qualcosa di stupido e perdere così quella fantastica opportunità.

Non c’è un limite di tempo vero? Cioè non scade…

Si premurò di chiedere, spaventato da un lato di essere troppo avventato e dall’altro di perdere quell’occasione per avere titubato troppo.

Consideratelo un piccolo pensiero per i miei nuovi amici con la speranza e... il "desiderio" che non possano mai dimenticassi di volere sempre che le loro fantasie qualche volta possano divenire realtà!

Difficile dimenticarsi una lezione del genere… Di sicuro da oggi in poi guarderò con occhio diverso le bolle…

Nel vostro mondo sono quasi le sette e mezzo del mattino, e credo che da un momento all'altro vi dobbiate svegliare per la colazione e per fare scuola, quindi temo proprio che stiamo per salutarci...

Alla scoperta che la notte era praticamente finita, Jorge scosse la testa incredulo: com’era possibile? Aveva la sensazione di essere lì solo da un’oretta o giù di lì. Sperava davvero che si sarebbe risvegliato fresco e risposato perché altrimenti, a giudicare da come era crollato sul letto, non sarebbe sopravvissuto alla giornata di lezione che lo attendeva.

Vi siete divertiti? Siete stati bene?
Chiedo scusa se non ho offerto nulla ma purtroppo le bevande degli gnomi non possono essere gustate dagli esseri umani, come io ad esempio non posso mangiare le monetine di cioccolato che vi ho regalato...


Mi spiace…

Mormorò, sentitamente dispiaciuto per la sorte dello gnomo: essere circondato da tutte quelle leccornie e non poterne godere. Lui come minimo sarebbe impazzito.

Bè come ospite sarai anche scarso ma come dispensatore di regali sei un tipo a posto.

Aggiunse poi, cercando, con quel suo modo strano e un po’ sarcastico di tirare su il morale a Tapion e dimostrargli che lì era stato bene.

ah a proposito, farò in modo che si materializzi un sacchetto con degli altri cioccolatini al vostro gusto preferito sul vostro comodino al vostro risveglio; sono magici, quindi anche mangiandoli a grandi quantità non avrete nessun problema di stomaco, ai denti e di linea, non temete!
Spero sul serio di rimanere nei vostri ricordi... per tutta la vita!


E a quell’ultimo regalo gli occhi di Jorge si illuminarono, mentre la linguetta guizzava fuori a leccarsi le labbra, pregustando il sapore del suo cioccolato preferito. Che ci volete fare se il portoghese è un inguaribile golosone?

Non ti scorderò mai… e se vuoi altra compagnia, sai dove trovarmi.

Disse quindi, cercando di tirare un po’ su il morale dello gnomo: non gli piaceva vedere le persone piangere, soprattutto non dopo che gli avevano fatto tutti quei bei regali. Distolse quindi lo sguardo da Tapion per una manciata di secondi, giusto il tempo per raccogliere il coraggio a quattro mani e provare a dare una pacca consolatoria sulla spalla dello gnomo. Ma quando si voltò di nuovo non era più seduto sulla sua sedia/nuvoletta in quello strano posto e la sua mano non sfiorò nessuna spalla: era nel suo letto a baldacchino e la sua mano si era impigliata tra le lenzuola.
Temendo di aver fatto davvero solo uno strano sogno si mise a sedere sul letto e a tentoni esplorò il suo comodino: la borsa con le monetine di cioccolata e la moneta d’oro erano lì, accanto alla sua bacchetta.

Mitico!!!

Esclamò quindi, saltando giù dal letto e preparandosi a una nuova giornata a Hogwarts con un enorme sorriso stampato sul viso.

Spoiler:
Sandyon
Avatar utente
Jorge
Apprendista Tatuatore Magico
Apprendista Tatuatore Magico
 
Grado: 10
 
Messaggi: 735
Iscritto il: 28/11/2011, 13:20
Località: Roma

Messaggioda Kayleen » 22/03/2012, 20:27

Mentre Hans raccontava qualcosa di sé, e quel qualcosa era per inciso assolutamente antipatico da ascoltare, lei si rivolse a Jorge con un sussurro. Proprio in quel momento lo stesso ragazzino si era voltato verso di lei e le aveva comunicato, tramite le sue espressioni facciali, qualcosa del tipo: “quello è proprio il tipo di persona di cui ti parlavo in biblioteca”.
Lei di suo rispose annuendo, ma si stupì del fatto che non ribattesse nulla a quella sua piccola provocazione e che semplicemente sorridesse..
Forse non ha ben colto il riferimento.. –pensò, tra sé e sé, corrugando le sopracciglia, ma non insistette oltre con quel discorso: si sarebbero punzecchiati in un’altra occasione, sempre se mai sarebbero riusciti a tornare al castello.
La paura di rimanere bloccati per sempre in quel mondo, per quanto fantastico, non li aveva ancora abbandonati, anche se lo gnomo riusciva sempre, in qualche modo, ad attirare la loro attenzione ed a farle dimenticare che cosa stessero vivendo.

Se se, dicono tutti così. La propria Casata è sempre la migliore per chi ci vive, a nessuno piace l’idea di sedere al tavolo dei perdenti a fine anno.

Era inevitabile che il discorso si riducesse a quello: ognuno doveva sostenere la sua casata proprio come si sostiene la squadra del cuore. Non farlo le sembrava una specie di tradimento, una specie di voltafaccia.. Se non si era felici di essere nell'ambiente che era stato scelto per ognuno di loro, non si doveva darlo a vedere, perché al proprio gruppo bisognava essere fedeli fino alla fine.
Questo era il suo pensiero e a lei personalmente non sarebbe cambiato nulla se, al posto dei Grifondoro, il cappello parlante per lei avesse scelto i Dragargento; ne sarebbe stata comunque orgogliosa.
A riguardo, rivolse un’occhiata di disprezzo ad Adam: lui rappresentava esattamente l’opposto del suo pensiero “patriottico”.

Probabilmente ha fatto la scelta giusta.
E di sicuro poteva andarmi peggio.


Non le pareva troppo convinto neppure Jorge. Ma perchè?? Insomma, quel cappello da quel che aveva capito svolgeva quel compito tutti gli anni da un sacco di tempo, era convinta che fosse quasi impossibile che potesse sbagliare.
Non disse la sua, quelli non erano affari suoi, ma quegli atteggiamenti poco convinti ed un po’ rassegnati non le piacevano per nulla.
Forse la convinzione di Hans nell’essere una Serpe era l’unica cosa che poteva apprezzare di lui.

Ooohh adesso è tutto molto più chiaro, grazie signorina Kayleen, sei stata molto gentile!
Così dici che sia la migliore uhm?
E che cosa te lo f-...


Sorrise di fronte a quel ringraziamento, soddisfatta di essergli stata utile in qualche modo.
Stava per rispondere a quella domanda mozzata a metà, ma si bloccò con la bocca semi-aperta, visto che fu Jorge a dire la sua e più o meno il suo pensiero non era del tutto sbagliato.

E quindi pare che ci sia competizione tra questi stendardi dico bene?
Beh amico Jorge, ci sono molte persone che cambiano bandiera quando questa perde ma non è detto che ogni persona sia così.
Una mia amica, la fatina dei dentini da latte, ogni volta che gioca con me ed altre creature a dadi, usa sempre il dado giallo che solitamente è quello che fa il numero più basso, chissà perché!
Spesso le abbiamo chiesto se volesse usare quello viola che invece è molto più fortunato ma lei dice sempre che il giallo è il suo colore preferito e quindi anche se continuerà sempre a perdere non lo cambierà mai!


Si concesse qualche istante per capire il collegamento tra l’appartenenza alle casate e l’aneddoto sulla fatina. Si parlava di coerenza e il piccolo racconto rappresentava metaforicamente il suo stesso pensiero. Per questo intervenne:
Mi sembra giusto, mio padre mi ha insegnato che la coerenza è una qualità importante, da ricercare nelle proprie amicizie, ma mi ha anche detto che è una dote rara da trovare –forse lei, a quell’età, ancora il significato di quelle parole non l’aveva capito a pieno, ma di sicuro, crescendo, avrebbe avuto modo di constatarne la veridicità.

Ohohoh, quanta forte esuberanza e carattere piccolo ometto!

L’attenzione dello gnomo si spostò su Hans, anche lui probabilmente colpito (piacevolmente o negativamente, questo non poteva saperlo) dal carattere decisamente particolare del Serpeverde. Lo guardò anche lei, proprio mentre veniva loro spiegato che i tassi mangiano i serpenti.
Poi, improvvisamente, Adam impazzì.

[color=#FF8000]Adesso basta!
Sei soltanto un damerino smorfioso, viziato e talmente inutile che la tua esistenza si potrebbe colmare con un pietra!
Meriti solo uno schiaffo, altro che terre e possedimenti familiari...


Sì, quello era decisamente pazzo. Ma da dove era uscito? Era il tipico bambino odioso e un po’ schizzato, quelli che lei evitava come la peste e che l’avevano convinta ad odiare il sesso maschile.
Paradossalmente, di fronte ad una tale reazione, Hans acquistava punti ai suoi occhi, pur mantenendo l’idea negativa che si era fatta di lui. Non ci poteva fare nulla: in una famiglia hippie come la sua, la violenza, verbale e fisica, era bandita. E anche se lei era l’esempio che le indicazioni dei genitori non si seguono mai, la violenza altrui la condannava lei per prima.
Decisamente facile, predicare bene e razzolare male, ma ad undici anni non si poteva pensare davvero di essere un tipo coerente, appunto. Le sue idee dovevano ancora svilupparsi, così come il suo carattere doveva ancora formarsi.
Sì, la Serpe era antipatica, ma Adam.. Sicuramente aveva altri tipi di problemi. Lo classificò subito come teppista.

Avanti avanti, non screditiamo questi "Tassi", anche perché, nel caso stessimo parlando proprio nel simpatico animaletto, non farei tanto il gradasso signor Hans, lo sa infatti che i tassi sono immuni al veleno di molte tipologie di serpenti e se ne cibano?

Davvero?? –le venne quasi automatico fare quella domanda, con tono sorpreso quanto la sua espressione. Lei aveva sempre considerato quegli animali solo come dormiglioni, ma il fatto che mangiassero i rettili era qualcosa di strano, che poteva anche essere letto in senso lato: i tassi mangiano i serpenti, Adam schiaccia Hans. Era questo che Tapion voleva dire, con quell’informazione? A questo non potè darsi risposta.

Guardate che carino! Non è adorabile!?

Non ci pensò troppo al significato nascosto delle parole dello gnomo, anche perché la sua attenzione venne catalizzata dalle immagini nella bolla.
Quanto sono carini.. –mormorò di nuovo, lasciando che venisse fuori anche il suo lato femminile. Era giusto che fosse così, dopotutto.

Ognuno nelle bolle poteva vedere solo i propri desideri, ecco perché non vedevate quello che indicavano gli altri ma solo quello che avevate desiderato voi nella vostra giovane vita...
Le bolle dei desideri vengono create per contenere all'interno le proiezioni della mente di tutte le persone, le ho inventate io.
Sono fatte in maniera che ogni tanto, una di queste scoppi e quindi il desiderio esca fuori e prenda forma e vita e così si avvera...


Pian piano, le cose stavano acquistando un senso logico. Tralasciando le interessantissime informazioni sui Tassi, quello che fu loro spiegato riguardo alle bolle dei desideri era qualcosa di ancor più magico. Bastava quindi che le bolle che le giravano attorno da quando erano arrivati scoppiassero per avere tutto quello che aveva sempre desiderato.
Inutile dire che la tentazione di allungare una mano, toccarle e provare a bucarle con il dito indice fu fortissima, così come quella di chiedere il permesso allo gnomo di farle esplodere. Tuttavia, si trattenne. Ascoltò il resto della spiegazione e, con tono leggermente rassegnato, si limitò a sospirare, poggiando i gomiti sulle gambe e lasciando che il volto, a sua volta, fosse sorretto da entrambe le sue mani. In poche parole, doveva solo avere pazienza e prima o poi qualcosa si sarebbe avverato.

Nel frattempo, la creatura barbuta prese a muoversi in direzione del pentolone; lo seguì con lo sguardo, curiosa di sapere quale sarebbe stata la sua prossima mossa.

Oh, eccole qui, finalmente le ho trovate, erano davvero tanti secoli che non le cercavo!
Ecco qui... prendete, una per uno!


Che cosa stava cercando?
La risposta le venne data immediatamente, dallo gnomo stesso che si era avvicinato per donarle un’altra moneta.
Allungò la mano sinistra, con il palmo rivolto verso l’alto, e lasciò che questa le venisse data. Dal peso e dal suo aspetto, era chiaro che non si trattava di una moneta di cioccolato.
Che cos’è? –chiese, prima di cominciare a studiarne le fattezze. Sulle sue facce vi erano delle iscrizioni in una lingua che sembrava antica e che lei ovviamente non conosceva.- Non sembra di cioccolato –ed infatti non c’era neppure il segno dell’incartamento. Al fatto che fosse veramente d’oro non pensò nemmeno.

Dovete sapere che quello è un piccolo regalo che vi faccio non solo per essere venuti qui, ma anche per rinnovare la vostra fede nei confronti dei sogni e dei desideri...
Una volta tornati nel vostro modo, se stringerete forte la monetina con la mano con la quale scrivete ed esprimerete un desiderio qualsiasi ma non troppo esagerato, la monetina ve lo farà realizzare all'istante!
C'è da dirvi però che i desideri sono solo di natura materiale quindi potrete chiedere solo oggetti, ma non credo sia comunque poco, vero?
Consideratelo un piccolo pensiero per i miei nuovi amici con la speranza e... il "desiderio" che non possano mai dimenticassi di volere sempre che le loro fantasie qualche volta possano divenire realtà!


Quindi, se non aveva capito male, doveva stringerla con la mano sinistra ed esprimere un desiderio che riguardasse qualcosa di materiale. Cavolo, era un regalo bellissimo!!
E’ spettacolare! –disse, con voce elettrizzata, mentre gli occhi azzurri erano ancora fissi su quell’oggettino minuscolo ma dai poteri stratosferici.-
Grazie Tapion, grazie!! –continuò, prima di alzarsi e cercare di avvicinarsi a lui con l’intenzione di abbracciarlo. Se lui le avesse dato il permesso, lei l’avrebbe sicuramente stritolato tra le sue braccia.

Nel vostro mondo sono quasi le sette e mezzo del mattino, e credo che da un momento all'altro vi dobbiate svegliare per la colazione e per fare scuola, quindi temo proprio che stiamo per salutarci...
Vi siete divertiti? Siete stati bene?
Chiedo scusa se non ho offerto nulla ma purtroppo le bevande degli gnomi non possono essere gustate dagli esseri umani, come io ad esempio non posso mangiare le monetine di cioccolato che vi ho regalato... ah a proposito, farò in modo che si materializzi un sacchetto con degli altri cioccolatini al vostro gusto preferito sul vostro comodino al vostro risveglio; sono magici, quindi anche mangiandoli a grandi quantità non avrete nessun problema di stomaco, ai denti e di linea, non temete!
Spero sul serio di rimanere nei vostri ricordi... per tutta la vita!


Io non la dimenticherò mai –disse soltanto, perché ormai, con quel tentativo di abbraccio, aveva esaurito tutta la sua dose di dolcezza e di “femminucciosità”. In più, in mezzo a tutti quei maschi, non poteva mostrarsi troppo sentimentale.
Tuttavia diceva il vero: lei quell’esperienza meravigliosa non se la sarebbe mai dimenticata.

Non potremo rivederci, magari ogni tanto? Una volta al mese.. –propose, ma dentro di sé conosceva già la risposta.
Se erano davvero le sette del mattino, era proprio giunta la fine di quel sogno.
Addio.. –disse infine, senza distogliere lo sguardo dallo gnomo e stringendo forte la moneta con la mano sinistra.

Ora doveva solo attendere di svegliarsi e stavolta l’avrebbe fatto davvero a malincuore.
Avatar utente
Kayleen
Studente
Studente
 
Anno: 4
 
Messaggi: 380
Iscritto il: 14/02/2012, 18:39

Messaggioda Hans » 23/03/2012, 15:54

Era ancora perso nell'osservare le varie bolle, compresa quella in cui Kayleen disse di vedere una bambola, ma ancora una volta era costretto a scuotere il capo e rispondere

Qui non c'è nessuna bambola, in nessuna di queste bolle! Neppure in quella da te indicata! Temo che troppo cioccolato ti abbia provocato delle allucinazioni... si guardò dunque intorno, cosa in quel sogno non poteva essere paragonabile ad un'allucinazione? Scoppiò in una leggera risata che strinse però fra i denti.
Non si accorse di quanto il suo modo di parlare e di fare irritasse gli altri, dopo essersi presentato continuò a fissare lo gnometto ed era per questo, forse, che non potè accorgersi degli sguardi carichi di odio che Jorge non gli risparmiò. Ora toccava anche agli altri dire la propria casata, Adam era chiaramente un tasso..

Io sono stata smistata a Grifondoro, la casata dei più coraggiosi. E’ la mia, la casata migliore.

Kayleen era una grifa, forse la casata per lui peggiore...

Io sono un Delfinoazzurro.

Jorge invece era un delfinazzurro, trattenne a stento una nuova risata e gli si rivolse.. A mia cugina piacciono i delfini, a molte mie cugine a dire il vero! ridacchiò ancora per poi mettersi ad ascoltare lo gnometto

Adesso basta! Sei soltanto un damerino smorfioso, viziato e talmente inutile che la tua esistenza si potrebbe colmare con una pietra!

La reazione di Adam fu palesemente esagerata, scese veloce dalla sua nuvoletta e pareva intenzionato a caricarlo... Oh se solo avessi il mio stocco leggero, l'avrei punzecchiato a dovere! un pensiero fugace che gli attraversò la mente tornando poi a osservare Adam che si era presto fermato, lo osservò con un sorriso sul volto e con molta curiosità, che colpisse per primo se voleva... ma l'ultimo colpo sarebbe stato il suo.

Meriti solo uno schiaffo, altro che terre e possedimenti familiari, il problema è che dovrebbero essere i tuoi genitori a dartelo non io.

Vedo con piacere che sei manesco e maleducato, si in effetti le persone ignoranti è così che fanno! Passano alle mani no? Vedi Tapion.. e si rivolse anche con lo sguardo allo gnometto ..quando un essere umano non ha il cervello per confrontarsi, finisce come lui.. e indicò Adam con la mano destra aperta. Sono sinceramente dispiaciuto che uno gnomo abbia dovuto assistere a questa pessima scena, se solo tutti i genitori insegnassero l'educazione ai loro figli, che mondo migliore sarebbe! Tuttavia non tutti siamo così fortunati, vero Tasso? E comunque, detto fra me e te, fatti curare perchè temo che il tuo problema palese di doppia personalità non è una cosa buona... mio zio è dottore, magari gli mando una lettera e ti faccio sapere che ne dice! Ora il suo sguardo si posò sprezzante su Adam per alcuni lunghi istanti prima di tornare sui discorsi dello gnometto

E quindi pare che ci sia competizione tra questi stendardi dico bene?
Beh amico Jorge, ci sono molte persone che cambiano bandiera quando questa perde ma non è detto che ogni persona sia così.
Una mia amica, la fatina dei dentini da latte, ogni volta che gioca con me ed altre creature a dadi, usa sempre il dado giallo che solitamente è quello che fa il numero più basso, chissà perché!
Spesso le abbiamo chiesto se volesse usare quello viola che invece è molto più fortunato ma lei dice sempre che il giallo è il suo colore preferito e quindi anche se continuerà sempre a perdere non lo cambierà mai!


Una bella fiaba, come dicono i babbani...

Ohohoh, quanta forte esuberanza e carattere piccolo ometto!
Avanti avanti, non screditiamo questi "Tassi", anche perché, nel caso stessimo parlando proprio nel simpatico animaletto, non farei tanto il gradasso signor Hans, lo sa infatti che i tassi sono immuni al veleno di molte tipologie di serpenti e se ne cibano?
Guardate che carino! Non è adorabile!?


Osservò alcuni istanti le immagini all'interno della grande bolla che raffiguravano un tasso poi rispose con semplici parole

Ma non è l'animale in sè... è qualcosa che va oltre al semplice essere che ci rappresenta! Il tasso è un animale molto carino, ma è la casata che viene da lui rappresentata a non essere un granchè.. certo è però che i grifondoro sono peggio! Sorrise in direzione di Kayleen quindi tornò ad ascoltare lo gnometto e la sua descrizione dei tassi

Inoltre dovete sapere che i tassi sono animali immuni anche al veleno dei funghi e degli scorpioni, hanno un pelo così fitto che resiste anche alle temperature più basse e il loro olfatto è capace di individuare una creatura diversa da loro a distanza pensate di addirittura due-tre chilometri, insomma, sono proprio un bel partito!
Inoltre sono anche degli animali molto longevi e sanno scavare tane per ripararsi profonde anche a dieci metri di profondità...


Si permise quindi di intervenire dicendo I serpenti restano superiori, basti pensare al Boa, o al Pitone... possono stritolare uno di quei tassi in un istante e mangiarseli senza troppa fatica! Rimango della mia opinione, sia sulla casata che sugli animali! Guardò con un filo di sufficienza il tassorosso Adam, lo riteneva in tutto e per tutto inferiore a lui come tutti gli altri lì presenti.

Tapion quindi prese a spiegare il funzionamento delle bolle e il suo ruolo.. le domande non si fecero attendere.

E’ un lavoro difficile il tuo… e non ti sbagli mai? Cioè non ti è mai capitato di considerare futile qualcosa che per il bambino in verità era di vitale importanza? Domanda interessante quella di Jorge, rimase quindi in attesa della risposta poi si intromise

Quindi sei tu che li metti in ordine, i desideri? Ma non hai voce in capitolo nel farli scoppiare? Non ci puoi proprio fare nulla?
Domande forse troppo piene di curiosità come lo erano i suoi occhi quando lo gnometto prese a frugarsi nelle tasche tirandone fuori delle monete che parevano a prima vista come quelle di cioccolato ma che, una volta presa in mano la sua, si accorse del peso ben diverso e del colore.. non era nuovo per lui l'oro, alcune corone conservate nella cassaforte di famiglia gli sembravano in tutto e per tutto formate dal medesimo metallo ma quella era la prima volta che un pezzo d'oro gli venisse donato e che potesse considerarlo suo e solo suo... lo osservò sognante, la bocca spalancata, poi con unsguardo pieno di gioia fissò lo gnometto che riprese a parlare e quando egli ebbe finito riuscì solo a sussurrare un Grazie signor Tapion...

Ma quando potremo tornare qui?

Non riuscì a trattenere la domanda, che gli uscì quasi contemporaneamente a quella di ADAM del tutto simile, quando Tapion ebbe chiarito il fatto che stavano per risvegliarsi, quel luogo così fantastico non lo avrebbe sicuramente dimenticato e ci sarebbe voluto tornar presto.. ma probabilmente non sarebe stato possibile!

Buona fortuna allora Tapion! Quindi chiuse gli occhi, come se ciò potesse riportarlo nel suo lettino in cui risvegliarsi e trovare quel sacchettino di monete di cioccolato accanto al letto e in mano, come ora, ritrovarsi a stringere con forza quella moneta d'oro....


Spoiler:
Sandyon - Kayleen - Adam - Jorge
Avatar utente
Hans
Studente
Studente
 
Anno: 2
 
Messaggi: 51
Iscritto il: 24/02/2012, 11:44

Data Utente Tipo Dado Risultato  
2012-04-24 00:16:55 Alexej d30 18  
2012-04-24 00:16:38 Alexej d30 30  
2012-04-24 00:16:22 Alexej d12 11  
2012-04-24 00:15:05 Alexej d20 18  
2012-04-24 00:13:48 Alexej d20 16  
2012-04-24 00:03:22 Alexej d20 2  
2012-04-23 00:00:00 Alexej d20 11  
PrecedenteProssimo

 

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 0 ospiti

cron