Boston

[Sandyon]

Boston è una città degli Stati Uniti d'America, capoluogo della contea di Suffolk e capitale dello stato del Massachusetts. È la più grande città del New England nonché il centro economico e culturale più importante. I residenti della città sono detti bostoniani (in inglese, Bostonians).

[Aryanne]

[Venerdì sera - 15 Giugno - ore 22.34]

Uff, odio le Passaporte.

Quella missione non era iniziata certo nel migliore dei modi, bisognava proprio dirlo: per un secondo ripensò a Vergil, al suo bellissimo Tassofesso, e a come si era bevuto la storia della conferenza di Medimagia; mentre gli spiegava la questione, Arianna era convinta che lui si sarebbe messo a ridere, che avrebbe scosso la testa intimandole di dirgli la verità... invece ci aveva creduto, dalla prima all'ultima parola.

E' troppo ingenuo...

Pensò la Draghessa, ma quel pensiero apparentemente sarcastico cozzava molto con l'espressione addolcita del suo viso: forse era anche per quello che stavano bene insieme, perché erano così tanto diversi da completarsi, in un certo senso.
Meglio non pensarci comunque, non quando si trovava finalmente a Boston in mezzo al... nulla.

Ma dove mi ha mandata Vastnor?

Sbottò Arianna, guardandosi intorno: in effetti il luogo era abbastanza deserto, qualche casetta qua e là, alcune luci accese ed altre già spente... un mortorio, insomma.
L'unico edificio degno di nota era poco distante da dove lei si trovava, ed anche se si era materializzata in un vicolo buio esso era perfettamente visibile vista la sua notevole altezza.

Scommetto che lo trovo lì il mio obiettivo.

Mormorò la Dragargenteo, abbassando per un momento lo sguardo sui propri vestiti: era partita con un abbigliamento piuttosto comodo a dire il vero, jeans e maglietta babbani, ma qualcosa le diceva che difficilmente così l'avrebbero fatta entrare.

Qui ci vuole un cambio di look...

Si disse Ary, scuotendo appena il capo e mettendo mano alla bacchetta nascosta nella tasca posteriore dei jeans: un colpo di essa le bastò per cambiare i propri vestiti in altri decisamente più consoni al luogo dove stava per mettere piede.

Ora ci siamo.

Sorrise soddisfatta, nascondendo la bacchetta nella pochette nera che completava il suo nuovo look assieme alla lettera datale da Sandyon e prendendo quindi passo per uscire dal vicolo ed avvicinarsi a passo più svelto possibile, i tacchi purtroppo non erano utili allo scopo, verso l'edificio dove il suo sesto senso le rendeva certo che avrebbe incontrato l'informatore indicatole da Vastnor.

Spoiler:

Ryan Angel

[Ryan Angel]

L'edificio che aveva davanti la ragazza, Arianna il suo nome, non era un edificio come tutti gli altri della bella e grottesca città babbana del continente americano, quel "nuovo continente", come lo avevano chiamato per circa 250 anni prima che qualcuno, qualche Presidente mezzo secolo prima, decise che forse bisognava smettere di chiamarlo così.
Boston, una città piena di luci e piena di segreti, portali, luoghi strani, persone altrettanto strane di tutte le razze e le credenze, si, vero, ma non propriamente dappertutto.
Difatti la zona ove si trovava adesso a camminare quella ragazza bionda era una di quelle più desolate, scelte appositamente per fare in modo che l'unico posto di rilievo fosse proprio quello, quel palazzo pieno di psichedeliche attrazioni e dalla maestosità davvero impressionante.
Camminando lentamente per quelle strade, la Ricciardi poteva sentire nell'aria l'odore della povertà, della tristezza, dell'opulenza dei pensieri e delle idee, come se quello che si trovava attorno al grattacielo fosse quasi un universo a parte, un mondo differente che non aveva niente a che fare con il resto del contesto, della realtà.
Nonostante tutto comunque, non poteva di sicuro preoccuparsi di quello che la circondava dal momento stesso in cui adesso il suo obiettivo era un altro e lo doveva portare a termine in poche, brevissime ore, che galoppavano e volavano come cavalli al vento, a briglia sciolta.
Passi svelti quelli della ragazza che, giunta in prossimità dell'ingresso poté osservare due uomini di grossa stazza a tenere protetta l'entrata dagli estranei rompiscatole, che potevano anche essere barboni o babbani troppo curiosi.



Ha un invito particolare signorina?

Qualora ovviamente la ragazza avesse detto di non avere alcun invito particolare da di voler entrare per semplice curiosità, allora i due bodyguards si sarebbero guardati un attimo negli occhi, annuendo, osservando forse anche l'abbigliamento della giovane, decidendo così di far presente a lei che l'invito non era di certo l'unico metodo per poter mettere piede lì dentro.

In tal caso, sono 250 dollari per l'ingresso.
... O in alternativa, 125 galeoni.

Dunque un posto frequentato da entrambe le parti, o forse no, chi poteva dirlo con esattezza?
Di certo le due guardie non si sarebbero dilungate ulteriormente, aspettando soltanto la prossima mossa di Arianna che per sua fortuna, era o non era la figlia di uno degli uomini più ricchi d'Italia?
125 Galeoni, spiccioli per il suo portafogli.
Nel caso quindi avesse deciso ed acconsentito di pagare, anche perché senza tale compromesso poteva anche rimanere lì in eterno, i due gorilla in nero si sarebbero fatti da parte, lasciando che quindi la nuova ospite potesse entrare e iniziare a camminare per quel lungo corridoio ornato da colonne in oro massiccio e un tappeto lunghissimo per tutto il viale interno di velluto rosso sangue.
Sontuoso, ogni cosa lo era, anche il più piccolo particolare, anzi, forse per darsi addirittura un'idea di quanto poteva essere sontuoso bastava solo fare una capatina al gabinetto per rendersi conto di quanto faceva schifo e puzzava di soldi quel palazzo, quella fortezza di denaro e avidità.
Ovviamente ad Arianna sarebbe potuto anche piacere, visto il suo lignaggio, ma non si può per forza andare per luoghi comuni, giusto?



Proseguendo oltre per quel lungo corridoio ricco di sfavillanti luccichii e lussuosi anfratti, Arianna avrebbe potuto infine raggiungere la zona importante di tutto il luogo, l'ascensore, un ascensore che non aveva molte mete a disposizione da scegliere, difatti una volta aperto dava accesso ad un solo ed unico piano, il primo, anche se forse di primo aveva solo il numero.
Un ascensore tra l'altro fatto con porte scorrevoli in diamante e tappezzeria di velluto blu scuro.
C'era una targhetta sotto il pulsante che indicava che per andare avanti bisognava premere e di non spaventarsi perché quell'abitacolo avrebbe cominciato a muoversi da solo, ideato appositamente per tranquillizzare i maghi insomma.
Sempre più sospetto, perché un informatore doveva dirigersi lì per attenderla?
In ogni caso, qualora la Ricciardi avesse premuto il bottone, l'ascensore avrebbe iniziato a salire, facendo un lungo viaggio di ben settanta piani, della durata di quattro minuti.
Al termine della corsa, o meglio, già qualche piano prima dell'arrivo a destinazione, la ragazza avrebbe potuto sentire in lontananza una musica che iniziava a diradarsi per tutta l'atmosfera, una musica dal ritmo allegro, piacevole, cantata da una ragazza presumibilmente, e non appena le porte dell'ascensore si fossero aperte, non solo la musica sarebbe divenuta più nitida ma agli occhi dell'inviata del professor Vastnor sarebbe quindi apparso per intero il luogo di incontro con la sua designata preda.





[yt]http://www.youtube.com/watch?v=A_FreDrOFd0[/yt]

You change your mind
Like a girl changes clothes
Yeah you PMS
Like a bitch, I would know

And you overthink
Always speak cryptically
I should know
That you're no good for me

'Cause you're hot then you're cold
You're yes then you're no
You're in then you're out
You're up then you're down

You're wrong when it's right
It's black and it's white
We fight, we break up
We kiss, we make up

You!
You don't really want to stay, no
You!
But you don't really want to go-o

You're hot then you're cold
You're yes then you're no
You're in then you're out
You're up then you're down

We used to be
Just like twins, so in sync
The same energy
Now's a dead battery

Used to laugh 'bout nothing
Now you're plain boring
I should know that you're not gonna change

'Cause you're hot then you're cold
You're yes then you're no
You're in then you're out
You're up then you're down

You're wrong when it's right
It's black and it's white
We fight, we break up
We kiss, we make up

You!
You don't really want to stay, no
You!
But you don't really want to go-o

You're hot then you're cold
You're yes then you're no
You're in then you're out
You're up then you're down

Someone call the doctor
Got a case of a love bi-polar
Stuck on a roller coaster
Can't get off this ride00]

You change your mind
Like a girl changes clothes

Non esisteva tempio di libidine e soldi più grande e maestoso di quello.
Giravano banconote ovunque, anzi, se Arianna ci avesse fatto caso, avrebbe notato che lo stesso pavimento era costituito da un grande pannello di plexi-glass con sotto un oceano di banconote di tutti i tagli e di tutti i paesi, compresi quelli magici.
Che razza di posto era quello?
Ad occuparsi della canzone, della musica e del pubblico che era intento ad applaudire ed acclamare c'era sul palco una ragazza che con quella voce soave e molto all'avanguardia continuava a muoversi, ballare, dimenarsi e mostrare a tutti il fondoschiena, per tutti quei vecchi bavosi che fissavano con tanti scotch in corpo quanti gli zeri sui loro conti in banca, veramente da far schifo, ma forse quella visione per Arianna non doveva essere poi tanto nuova, con tutti i ricevimenti di famiglia ai quali aveva partecipato nella sua esistenza.
Che Sandyon avesse calcolato anche quello? Che lei era la persona più adatta da mandare lì perché la meno impressionabile?
Se fosse tornata viva, forse quella poteva essere un'altra domanda da potergli sottoporre.



'Cause you're hot then you're cold
You're yes then you're no
You're in then you're out
You're up then you're down

You're wrong when it's right
It's black and it's white
We fight, we break up
We kiss, we make up

'Cause you're hot then you're cold
You're yes then you're no
You're in then you're out
You're up then you're down

You're wrong when it's right
It's black and it's white
We fight, we break up
We kiss, we make up

You!
You don't really want to stay, no
You!
But you don't really want to go-o

You're hot then you're cold
You're yes then you're no
You're in then you're out
You're up then you're down

Per coronare infine quella cornice di follia, di musica assordante e di confusione pura tra black-jack, roulette e poste in gioco da tanti di quei soldi da sfamarci tutto il terzo mondo africano, ad un certo punto, Arianna poté sentire dietro di lei una voce mai udita in vita sua che però, contro ogni previsione possibile, pareva rivolgersi a lei come se la conoscesse da anni ed in modo... Anche molto intimo e rodato.

Ehi, tesoro, dolcezza se ti allontani ogni cinque minuti però poi ti perdo!

Casomai la ragazza avesse scelto di voltarsi, non avrebbe fatto in tempo a dire o fare molto altro perché un ragazzo di bell'aspetto vestito con eleganza e casual allo stesso tempo le avrebbe stampato un bacio sulle labbra, stringendola in vita, staccandosi appena due secondi dopo, spostandosi al suo fianco per tenerla a se mentre un altro uomo, decisamente meno di bell'aspetto e con aria minacciosa, simile a quella dei due gorilla al piano di sotto, si avvicinava ad entrambi fissando proprio la Ricciardi con aria stranita e indagante.



Ehi Tom, tranquillo, lei è con me, che non lo vedi, è la mia ragazza!

Strano signore, ricordavo di averla vista con un'altra accompagnatrice quattro sere fa...

Oh, dici davvero? Non ricordo proprio, magari mi hai scambiato per qualcun altro, e poi quattro sere fa ero proprio a cena fuori allo "Chateau Chanel", vero amore?
Dillo a questo simpaticissimo signore che eravamo lì!

A tutti gli effetti Arianna poteva tranquillamente metterlo nella merda fino al collo, sopratutto dopo la pessima sorpresina che le aveva fatto baciandola così a tradimento, ma il ragazzo proseguiva a tenerla stretta a se e non smettere di essere una statua di marmo, imperturbabile, sorridente e tranquilla, come se sperasse vivamente dentro di se che la Ricciardi, acconsentisse a dargli quella piccola mano.
Se così fosse avvenuto quindi, l'uomo di colore con un mugugno abbastanza stranito e nervoso si sarebbe allontanato, non prima di aver fatto segno al ragazzo ben vestito che l'avrebbe di certo tenuto d'occhio per tutto il resto della serata.
Una volta quindi che la via era libera e nessuno guardava indiscretamente la bionda italiana e il suo improvvisato fidanzato, egli si sarebbe voltato in direzione di lei esibendo il miglior sorriso possibile ed un inchino col capo, soddisfatto di averla fatta in barba al gorilla.



Devi scusarmi, purtroppo stavi dando troppo nell'occhio lì ferma, così, ed anche un solo problema qui dentro e potevo andarci di mezzo io e i miei piani sarebbero andati in fumo, piani che seguo oculatamente da più di sei giorni...
... Edward Atwood, per servirla... Per farmi perdonare del bacio rubato posso offrirti sul serio quella cena allo "Chateau Chanel" magari una delle prossime sere?

Marpione e incredibilmente sfacciato, come al suo solito, in fondo nella realtà è pur sempre Ryan Angel Vastnor.

[Aryanne]

Arrivata all'entrata dell'edificio, due uomini vestiti di nero le si pararono di fronte costringendola a fermare bruscamente il proprio incedere: Arianna fece il sorriso più smagliante che le riusciva, sperando che questo bastasse a far scostare i due omaccioni e a farle riprendere la sua missione.

Ha un invito particolare signorina?

No, decisamente il sorriso non aveva fatto effetto.
La Ricciardi fece un piccolo sospiro e scosse il capo, decidendo che bluffare in quel caso sarebbe servito davvero a poco.

In tal caso, sono 250 dollari per l'ingresso.
... O in alternativa, 125 galeoni.

Lo sguardo dell'italiana s'illuminò nuovamente, di colpo: 125 galeoni per lei era... niente; forse non era carino sottolinearlo, ma a volte essere stra-ricchi poteva avere i suoi vantaggi.

Scelgo la seconda ipotesi, grazie.
E tenetevi pure il resto.

Rispose Arianna, mettendo le mani nella pochette per tirare fuori il denaro che passò ai due uomini senza alcuna espressione scocciata o preoccupata sul volto: anzi, non appena dati i soldi l'italiana regalò ai due un gran sorriso, che si ampliò quando le venne finalmente permesso di passare.
Percorse il corridoio velocemente, lanciandosi ogni tanto qualche occhiata sorpresa intorno: insomma, lei era abituata al lusso e allo sfarzo, ma a tutto c'era un limite e persino per la Ricciardi quel limite era stato appena superato; alla fine del corridoio, la ragazza si trovò di fronte ad un ascensore, uno di quei cosi babbani che sostituivano le scale.

Uhmpf... ma guarda che mi tocca fare.

Pensò con un sospiro scocciato mentre le porte di questo si aprivano ed Arianna poteva premere il bottone - l'unico tra l'altro - che l'avrebbe portata su, molto più su, in una sala che...

Porca p*****a, ma dove diavolo sono finita?!

Sì, in effetti la reazione era più che comprensibile: ciò che aveva di fronte Arianna sembrava una trasposizione molto meno inquietante del girone dei lussuriosi all'Inferno; luci ovunque, musica, tanta musica che la donna aveva potuto udire quando ancora si trovava nell'ascensore, e soldi a non finire, dappertutto intorno a lei, persino all'interno del pavimento.
Fece qualche passo, stranita da quell'ambiente in mezzo al quale ancora non era riuscita ad ambientarsi, quando sentì una voce parlare alle sue spalle con un tono di voce familiare, come se la conoscesse da sempre.

Ehi, tesoro, dolcezza se ti allontani ogni cinque minuti però poi ti perdo!

Ma che...

Decisamente Ary non riuscì a dire altro, perché dopo essersi voltata l'uomo a cui evidentemente apparteneva quella voce le diede un bacio sulle labbra inaspettato e caldo, stringendola per i fianchi un momento prima di staccarsi da lei, lei che ora aveva un'espressione perplessa ed anche abbastanza incazzata.
Stava per insultarlo senza mezzi termini, quando lo sconosciuto la prese per mano, forse per farsi vedere dal tizio nerboruto che si presentò poco dopo davanti a loro con aria decisamente minacciosa.

Ehi Tom, tranquillo, lei è con me, che non lo vedi, è la mia ragazza!

Strano signore, ricordavo di averla vista con un'altra accompagnatrice quattro sere fa...

Oh, dici davvero? Non ricordo proprio, magari mi hai scambiato per qualcun altro, e poi quattro sere fa ero proprio a cena fuori allo "Chateau Chanel", vero amore?
Dillo a questo simpaticissimo signore che eravamo lì!

Avrebbe potuto smerdarlo, certo, ma perché mai avrebbe dovuto? Poteva fargli un bel favore e poi chiedergli qualcosa in cambio, ad esempio farsi dire dove si trovava il famoso Atwood che lei stava cercando.
Per questo, appena due secondi dopo le ultime parole di colui che in realtà altri non era che il piccolo dei Vastnor, Ryan Angel, Arianna si volse verso Tom con un sorriso radioso ed assolutamente convincente sulle labbra.

Oh, c'eravamo eccome.
Una cucina così deliziosa... e ci è anche costato un occhio della testa! Ma per noi non è certo un problema, vero tesoro?

Rispose la Ricciardi, voltandosi verso lo sconosciuto per accarezzargli amorevolmente una guancia.
Ah, che attrice perfetta.
Solo quando Tom si fu allontanato, il misterioso e momentaneo fidanzato dell'italiana si scostò da lei con un sorriso sfacciato e strafottente sulle labbra.

Devi scusarmi, purtroppo stavi dando troppo nell'occhio lì ferma, così, ed anche un solo problema qui dentro e potevo andarci di mezzo io e i miei piani sarebbero andati in fumo, piani che seguo oculatamente da più di sei giorni...
... Edward Atwood, per servirla... Per farmi perdonare del bacio rubato posso offrirti sul serio quella cena allo "Chateau Chanel" magari una delle prossime sere?

Edward Atwood...
Allora era lui il suo informatore, colui che doveva dargli le informazioni che il suo professore di Difesa voleva.
Arianna sorrise e scosse appena il capo, avvicinandosi al suo orecchio simulando un atteggiamento intimo - caso mai Tom stesse ancora guardando - per potergli parlare all'orecchio.

Sono qui per conto di Vastnor, devo consegnarti una lettera da parte sua.
Dove possiamo parlare tranquilli?

[Ryan Angel]

Oh, c'eravamo eccome.
Una cucina così deliziosa... e ci è anche costato un occhio della testa! Ma per noi non è certo un problema, vero tesoro?

Vai così, prenditelo in quel posto Tom!

Eh già, per sua fortuna, la ragazza aveva acconsentito a tenere il gioco al ragazzo, magari proprio grazie al suo fascino e al suo bacio mozzafiato.
No beh, non ci credeva molto nemmeno lui, in quel tempio di ricchezza niente si faceva per niente e c'era da dire che Ryan Angel era pronto a qualsiasi prezzo pur di accontentare la sua salvatrice.
Finalmente il gorilla se ne andò e li lasciò soli, così che potessero rimanere a parlare e a conversare del più e del meno, momento proficuo per Ryan di far presente alla giovane il perché si era dovuto comportare a quel modo.
Inoltre, si prese anche la briga di presentarsi, in fondo il suo nome fittizio poteva tranquillamente farlo presente a chiunque, l'unica comodità dell'essere iscritto regolarmente anche ad una anagrafe babbana, cosa che a molti maghi di certo non veniva concessa, ma lui poteva, lui era un Vastnor... O forse era solo un gran paraculo con le giuste amicizie.
Le sorprese comunque non erano certe finite lì, poiché dopo essersi presentato, la ragazza, che ancora non aveva deciso di presentarsi, si avvicinò al suo orecchio con aria complice sussurrandogli una cosa che lo lasciò abbastanza basito e stupito.

Sono qui per conto di Vastnor, devo consegnarti una lettera da parte sua.
Dove possiamo parlare tranquilli?

Gli occhi del ragazzo si sgranarono appena, come se avesse sentito una cosa così assurda da lasciarlo a dir poco basito.
Una lettera da parte di suo fratello, questo poteva significare che c'era di mezzo qualche lavoro importante da condurre a termine per conto dell'ex mercenario, suo parente, o magari per la compagna, questo non era dato saperlo, non ora almeno.
Di sicuro non poteva trattarsi di una minaccia di morte da parte di Sandyon, casomai Veronique avesse spifferato qualcosa, primo perché lui si sarebbe presentato di persona distruggendo mezzo palazzo e secondo perché altrimenti si sarebbe ritrovato la bella ragazza in qualsiasi posto lui si fosse trovato ad essere non appena avesse detto anche mezza parola su di lui e sulle verità rivelate con l'illusione.
Inspirò profondamente, annuendo, prendendola per mano con fare complice e dolce, interpretando ancora la parte del fidanzato, raggiungendo nuovamente Tom e dandogli una piccola pacca sulla spalla.
Il bodyguard si voltò fissandoli di nuovo, sospettoso ancora e piuttosto nero... Più di quanto non potesse essere di suo.

Ehm, Tom, facci il favore, ci indicheresti un privè ancora libero, sai, abbiamo bisogno di rilassarci un po'... Capisci cosa intendo no?
La mia ragazza è tutta un bollore, ha fatto almeno 12000 dollari da quando è arrivata, deve scatenare tutta l'adrenalina in corpo, capiscila, non posso non approfittarne no?

Va bene, va bene... Il quarto da destra è libero, andate.

Troppo gentile Tom... Oh, occhio a non sbirciare eh!?
Eheheh, vecchia volpe!
... Uhm, a dopo!

Il gorilla non sembrava starci molto allo scherzo ma forse questo Ryan lo sapeva bene, desiderava però testare qualche reazione da parte della losca figura, come a sincerarsi di una sua eventuale mossa successiva.
Ogni movimento, gesto e parola eseguiti dal detective erano volti a qualcosa di utile e ben presto anche Arianna se ne sarebbe accorta, ma adesso era il momento di appartarsi, visto che i bagni, purtroppo non erano unisex e non c'era di sicuro il modo per uscire di lì senza essere controllati e seguiti adeguatamente.
Con la ragazza ancora per mano, Ryan si diresse verso il camerino privè indicatogli da Tom, che consisteva in un piccolo abitacolo con un divanetto di velluto verde smeraldo, una tenda di velluto pesante volta a coprire da sguardi indiscreti, un quadro con paesaggio esotico che prendeva tutta la parete e un tavolino di legno pregiato con già disposta una bottiglia di champagne di prima scelta in un secchiello ghiacciato.
Non appena entrati e chiusa la tenda di velluto, il ragazzo provvide subito a cominciarsi a levare giacca, camicia, cravatta e canottiera rimanendo a petto nudo davanti alla ragazza, senza alcun problema, ma in fondo per lui quella era una sorta di routine di lavoro.
Rimasto quindi quasi del tutto a petto nudo, la fissò velocemente, inarcando il sopracciglio sorridendole divertito.



Beh, che aspetti?
Se quel maledetto si volesse affacciare per vedere se stiamo veramente combinando qualcosa o tramando qualcosa non può trovarci comodamente vestiti a leggere una lettera misteriosa...

Il ragionamento di sicuro non faceva una piega e a giudicare dal modo in cui Ryan guardava la ragazza era chiaro che da parte sua non c'era nient'altro che della semplice accortezza e nessun sentimento di volersene approfittare.
Se quindi la ragazza avesse acconsentito a spogliarsi almeno della parte superiore, Edward quindi avrebbe preso posto sul divanetto pronto a far si che lei potesse accomodarsi a cavalcioni sopra di lui coprendo la visuale con la sua schiena diretta alla tenda di velluto, consegnandogli la lettera che si sarebbe potuta quindi leggere attentamente e senza intoppi, e casomai Tom fosse entrato, basta qualche gemito e strusciamento per mandarlo via rassicurato che era tutto sotto controllo.

[Aryanne]

Atwood era rimasto alquanto sorpreso dalle parole di Arianna che, probabilmente, in un'altra occasione ne avrebbe pure approfittato dato che il ragazzo - l'uomo - era alquanto sexy: peccato che primo, fosse impegnata, e secondo, non aveva tempo da perdere.
Fortunatamente l'altro lo capì e, prendendola per mano, decise di giocare ancora la parte dell'innamorato andando verso Tom per battergli due dita sulla spalla.

Ehm, Tom, facci il favore, ci indicheresti un privè ancora libero, sai, abbiamo bisogno di rilassarci un po'... Capisci cosa intendo no?
La mia ragazza è tutta un bollore, ha fatto almeno 12000 dollari da quando è arrivata, deve scatenare tutta l'adrenalina in corpo, capiscila, non posso non approfittarne no?

Avanti bell'omone, sii bravo e facci divertire...

Rincarò la dose Ary, mordicchiando il lobo dell'orecchio di Ryan Angel di fronte all'altro proprio per convincerlo che, se non li avesse accontentati, probabilmente avrebbero finito per fare sesso lì, sul pavimento pieno di soldi di ogni tipo.

Va bene, va bene... Il quarto da destra è libero, andate.

Troppo gentile Tom... Oh, occhio a non sbirciare eh!?
Eheheh, vecchia volpe!
... Uhm, a dopo!

Arianna si lasciò scappare una risata divertita a quelle parole, salutando Tom con un "ciao ciao" mimato dalla mano le cui dita si mossero dall'alto al basso un paio di volte prima di farsi portare dal proprio informatore fino al privé la cui tenda venne chiusa dall'italiana alle spalle dei due: elegante, con un divanetto di velluto e champagne pronto solo per essere aperto.

Vastnor questa me la paga...

Pensò la ragazza mentre osservava Atwood spogliarsi come nulla fosse di fonte a lei, lasciandola immobile vicino alla tenda con un'espressione decisamente perplessa sul viso - ma non indifferente alla bellezza di lui, tanto da sentire le guance arrossire leggermente.

Beh, che aspetti?
Se quel maledetto si volesse affacciare per vedere se stiamo veramente combinando qualcosa o tramando qualcosa non può trovarci comodamente vestiti a leggere una lettera misteriosa...

D'accordo... ma vedi di non allungare la mani, o giuro che te la faccio pagare.
E non scherzo.

Lo minacciò Arianna, che non aveva alcuna intenzione di farsi toccare da qualcuno che non fosse Vergil: insomma, professionale sì... facile no. Non se non era lei a volerlo per prima, comunque.
Con un sospiro scocciato, quindi, si sciolse i capelli scuotendoli con la mano e si aprì il vestito, facendolo scivolare sulle spalle fino all'ombelico e rivelando sotto un reggiseno a fascia color carne: si posizionò sopra le sue gambe, ben dritta con la schiena per far sì che non si vedesse nulla di Edward da dietro alla tenda, e gli passò la lettera.

Cerca di sbrigarti per favore, non mi sento troppo a mio agio così.

[Ryan Angel]

D'accordo... ma vedi di non allungare la mani, o giuro che te la faccio pagare.
E non scherzo.

Ehi, per chi mi hai preso?
Sei una ragazzina, mica sono pedofilo...
... Per quanto per quelle fatte come te ci diventerei volentieri, tsk, forza su che ce la sbrighiamo in fretta...
Vediamo che cosa mi ha scritto di bello il caro mister Vastnor!

Manco fosse suo amico di vecchia data o una persona così tanto in confidenza da andarci a prendere una birra al pub ogni fine settimana.
Il ragazzo parlava di Sandyon con tanta serenità che pareva quasi strano, visti i caratteri opposti delle due persone che comunque, dimostravano più o meno un'età simile, per quanto era chiaro che Edward fosse di qualche anno più giovane.
Lasciò quindi che Arianna, una volta spogliatasi, si mettesse sopra di lui, facendola accomodare al meglio, togliendosi la camicia e rimanendo a petto nudo.
Finalmente il momento della verità.

Cerca di sbrigarti per favore, non mi sento troppo a mio agio così.

Non ti agitare... A meno che tu non ti senta più a tuo agio con un cruciatus tra le gambe, in quel caso allora facci beccare tranquillamente... Dai oscilla un po' col bacino e fai finta di divertirti, me la cavo in mezzo minuto... A leggere!

Una piccola risatina uscì fuori dalle sue labbra a quel doppio senso pessimo e sminuente che aveva appena fatto.
Scosse il capo, mordendosi apposta la lingua, mentre iniziava a guardare con calma la lettera e a rivelare alla sua mente quello che vi era scritto.
Trovare informazioni su...

Merda!

Già, il problema si infittiva sempre di più, trovare informazioni su Veronique Vireau, la sorella di Monique, e sui suoi eventuali contatti con persone esterne sue amiche, adesso si che Ryan Angel si poteva fare una bella grassa risata di gusto dentro di se, cominciando nel frattempo a escogitare come cavolo uscire fuori da quella faccenda.
No, in fondo non c'era molti problemi, di informazioni ne aveva a bizzeffe, ma per qualche strana ragione... Non voleva darle in mano a persone che potessero nuocere alla secondogenita di Nicholas "Il Mondo è Mio" Vireau.
Per quanto sapesse bene che era la cosa più giusta, qualcosa lo bloccava, qualcosa di molto semplice, di molto ovvio, e cioè il ricordo delle labbra di quella donna che fottutamente bella lo aveva plagiato nell'animo, scorticando quasi la sua lealtà, il suo spirito, facendolo diventare un giocattolo, un giocattolo erotico che lui quasi per alcuni secondi ripensò di voler essere a qualunque prezzo.
Fortunatamente quel pensiero venne scacciato piuttosto velocemente, ma non certo dalla conclusione della lettura, anzi, anche da quella, ma sopratutto da una figura che senza il minimo pudore si introdusse nel camerino parlando a Ryan come un'amica stretta o magari, Arianna poteva anche pensare fosse la compagna.



Ehi Eddie, ci sono guai in vista, sembra che... Oh andiamo Ed, ti pare il momento di scopare?

Ryan rispose con la tranquillità più pacata e semplice dell'universo, ancora finendo di leggere, ripiegando la lettera.

Sei arrivata al momento giusto Faith, mettiti davanti la tenda, avverti se qualcuno si avvicina.
E' un'inviata di Sandyon, si chiama... Beh, a questo punto presentati ad entrambi, ragazza.
Lei è Faith, mia spalla e socia in affari!

La ragazza bruna tese la mano ad Arianna con un sorriso affabile e furbo, stringendo energicamente, con un fare un po' mascolino ma comunque contenuto, annuendo col capo qualora la Ricciardi si fosse presentata.

Faith, piacere mio...

Disse, tornando poi a rivolgersi a Ryan, ipotizzando che nel frattempo Arianna si fosse tolta da sopra di lui e rivestita.

Dicevo, abbiamo un problema boss, sembra che "Cheesecake" abbia voglia di rompere le palle!
Ha dato una mazzetta al giudice per modificare le regole, secondo me ha capito che vogliamo incastrarlo, ed io da sola in gara non basto, in più mi serve una pausa cazzo, ho le corde vocali che urlano pietà, mannaggia ai Potter!

Lo dovevamo sospettare che messo alle strette avrebbe fatto qualche magagna delle sue, in fondo sei venti volte meglio di sua figlia a cantare, inoltre quella canzone di prima la stavi dedicando a me per caso?

Si, per ricordarti che non te la darò mai, nemmeno sotto imperio!

Sempre detto che mi amavi alla follia... Uff, va bene, riflettiamo.
"Cheesecake" non vuole perdere, perché è sotto effetto di alcol e quindi è su di giri... Ma se voglio continuare a offrirgli drink per spillargli informazioni bisogna intrattenerlo e non far finire la gara, però lui adesso ha chiesto due partecipanti per concorrente, e lui chi avrebbe messo con la figlia sentiamo?

Una delle zoccole che si porta dietro, ma chi vuoi che la conosca, c'ha rifatta anche la lingua, è tutta gonfia, pare un canotto, ma che ne vuole sapere di un corpo autentico e sensuale, tsè!

Ryan si alzò in piedi, mettendosi la camicia e iniziando lentamente a rivestirsi, pensando molto sulla faccenda.
La scelta sul da farsi doveva avvenire molto in fretta altrimenti si poteva rischiare la squalifica.
Ad un tratto poi, dei passi si sentirono in avvicinamento, evidentemente doveva essere Tom, che aveva sentito un po' troppo fracasso dipanarsi da quel privé adesso molto più affollato di prima.
Fatto stette che la tenda si mosse e l'uomo di colore piuttosto irato lanciò un'occhiataccia ad ognuno come a volerseli magiare all'attimo, peccato che la ragazza mora gliene fece una di rimando anche peggio.

Che cosa sta succedendo qui, eh!?

Beh che c'è, non hai mai sentito parlare di "cosa a tre"?
La biondina è inesperta, la stiamo aiutando noi, smamma, basto io come insegnante!

L'uomo, dopo aver lanciato l'ennesima occhiata molto inquietante e cattiva ad Arianna Ricciardi, tornò al suo posto chiudendo la tenda, lasciandoli nuovamente da soli, così che Faith poté riprendere a fissare Ryan con le braccia incrociate al petto, aspettando che si decidesse ad attuare una strategia, che, fortunatamente, ad un certo punto sembrò proprio aver rimediato.
La cosa che però era più sospetta era che mentre iniziava ad avere una faccia da "lampo di genio" stava guardando proprio la "postina" del fratello, annuendo lentamente col capo, indicandola e guardando Faith che, di rimando, alzò le spalle come a dire: "Se se la sente...".
Gli occhi penetranti del ragazzo si posarono su quelli di Ary, fissandola con intensità, mentre una mano le veniva posata sul braccio.
Era molto serio Edward, una serietà che rifletteva il suo intento professionale nel non voler fallire quella missione, a costo di chiedere aiuto ad un esterno.

Ok Arianna, ascoltami bene.
Se Sandyon Vastnor ti ha mandata fino a qui a svolgere un compito per lui, significano principalmente tre cose: la prima è che sei una tipa tosta, la seconda è che lui è convinto che te la sappia cavare in molte situazioni e la terza è che è sicuro che torni a casa sana e salva perché in quella lettera c'è scritto che se non ti proteggo fino al tuo rientro mi spezza ogni osso del corpo a mani nude.
Non ti sto imponendo niente e per carità se fai schifo nel canto e nel ballo lo puoi dire tranquillamente e mando a puttane tutto il lavoro fatto finora, ma se per caso tu fossi anche soltanto lontanamente bravina in queste due arti, ti prego se ti senti di darci una mano dillo perché questo è un affare che a Faith è costato quasi la vita.

Non la pressare troppo, se ti sentissi parlare io così mi sarei già fatta un chilo e mezzo di merda nei pantaloni... Lascia, tu non sai proprio conversare!
Bella leonessa, dai retta a me, lascialo perdere, è catastrofico...

Intervenne quindi Faith che, dando una gomitata sul fianco a Ryan lo fece spostare di peso per mettersi lui al posto suo e parlare quindi lei con Arianna, masticando una gomma da chissà quante ore.
Non si sapeva bene per quale motivo, ma Faith percepiva come se lei e la bionda avessero un feeling comune, magari per gli occhi o per il modo di fare, o forse semplicemente perché anche lei conosceva bene di che tipi di persone poteva circondarsi Vastnor, e cioè di persone cazzute fino al midollo.

Allora, riassuntino breve: il ciccione sudicio qui fuori ha in mano informazioni su un giro di prostituzione magica minorile che fa impressione. Non ne hai mai sentito parlare? Semplice, si rapiscono bambine purosangue da famiglie normali e si vendono al miglior offerente babbano aristocratico che, a conoscenza del mondo magico, le violenta per dare alla sua stirpe un ceppo di potere magico.
"Cheesecake", come lo chiamo io, sa molte cose sulla persona che guida tutta questa sudicia ingiustizia ma si dia il caso che sputa solo quando beve e beve solo quando si diverte a veder esibire la sua figliola sul palco, nata per altro sempre con lo stesso processo detto prima.
Finora me la sono cavata bene ma lo stronzo fa il furbo ed ha cambiato le regole, quindi mi serve una partner per continuare a farlo bere come una spugna e permettere così al mio socio di spillargli altre belle notizie... Allora, che dici, ci vieni in pedana con me a impedire questo scempio e interrompere il divertimento a "Cheesecake" o no? Se la rifatta è come la figlia abbiamo già vinto!

Un metodo più grintoso, più sciolto e sicuramente più preciso di mostrare tutta la faccenda ad Arianna.
Non c'era nessuna volontà di costringerla ad aiutarli, ma era necessario che qualcuno le spiegasse per filo e per segno perché avrebbe potuto prendere parte ad una cosa del genere, poiché in fondo se aderisci a qualcosa per lo meno devi sapere a cosa stai dicendo si e cosa stai difendendo.
Adesso la scelta finale rimaneva solo in mano alla bella prefetta di Dragargenteo, che, ora, avrebbe potuto pensare a molte ma molte più storie da fare al suo eventuale futuro "mentore", nel caso fosse tornata sana e salva da lì.
Chissà però se tutto quello Sandyon, lo aveva già preventivato...

[Aryanne]

Ehi, per chi mi hai preso?
Sei una ragazzina, mica sono pedofilo...
... Per quanto per quelle fatte come te ci diventerei volentieri, tsk, forza su che ce la sbrighiamo in fretta...
Vediamo che cosa mi ha scritto di bello il caro mister Vastnor!

Arianna alzò gli occhi al cielo a quelle parole, sospirando leggermente: mister Vastnor, già... chissà come mai il suo caro professore non le aveva detto, quando le aveva proposto quella missione per guadagnarsi la sua fiducia, che si sarebbe dovuta ritrovare seduta su uno sconosciuto fingendo di scoparselo; forse non se lo sarebbe mai immaginato, o forse lo sapeva bene e non le aveva comunque detto nulla... fatto stava che l'avrebbe dovuta prendere come apprendista, oh se avrebbe dovuto farlo!

Non ti agitare... A meno che tu non ti senta più a tuo agio con un cruciatus tra le gambe, in quel caso allora facci beccare tranquillamente... Dai oscilla un po' col bacino e fai finta di divertirti, me la cavo in mezzo minuto... A leggere!

Ancora una volta gli occhi della Ricciardi saettarono verso l'alto mentre il suo corpo prendeva ad ondeggiare avanti e indietro e qualche gemito usciva dalle sue labbra: quanto avrebbe voluto sapere perlomeno il motivo di quell'assurda missione... già, peccato che difficilmente Vastnor si sarebbe confidato con lei.
O magari l'avrebbe fatto se solo avesse raccontato alla Vireau cos'aveva dovuto fare per lui, era sicura che tra i due ci fosse qualcosa, anche solo un legame professionale molto stretto che, di sicuro, le sarebbe tornato utile.

Ehi Eddie, ci sono guai in vista, sembra che... Oh andiamo Ed, ti pare il momento di scopare?

Una voce di donna la fece sobbalzare, voltando il capo con uno scatto per poi tornare a fissare Edward quasi con terrore, come a dire "ehi, ti rendi conto che ci hanno scoperti?!" ... sembrava però che Ryan Angel, il più piccolo dei Vastnor in realtà, non fosse minimamente preoccupato dalla cosa, tanto da finire di leggere la lettera del prof. di Difesa in tutta tranquillità.

Sei arrivata al momento giusto Faith, mettiti davanti la tenda, avverti se qualcuno si avvicina.
E' un'inviata di Sandyon, si chiama... Beh, a questo punto presentati ad entrambi, ragazza.
Lei è Faith, mia spalla e socia in affari!

Visto che la ragazza sembrava essere d'accordo con Atwood e che la lettera era stata memorizzata da quest'ultimo, Arianna non vide più motivi per rimanere ferma sopra di lui e dunque si rimise in piedi, richiudendosi il vestito e raccogliendo nuovamente i capelli prima di voltarsi verso la sconosciuta e tenderle la mano in segno di presentazione.

Mi chiamo Arianna, piacere.

Faith, piacere mio...

Le due si strinsero la mano, energicamente, e alla Ricciardi - che aveva ben pensato di non pronunciare anche il suo cognome non molto amato da parecchie persone - piacque parecchio la forza con cui la spia e socia di Edward aveva stretto le sue dita: le sembrava una tosta, e lei era così che voleva essere. Soprattutto per diventare apprendista di Vastnor.

Dicevo, abbiamo un problema boss, sembra che "Cheesecake" abbia voglia di rompere le palle!
Ha dato una mazzetta al giudice per modificare le regole, secondo me ha capito che vogliamo incastrarlo, ed io da sola in gara non basto, in più mi serve una pausa cazzo, ho le corde vocali che urlano pietà, mannaggia ai Potter!

Quell'ultima espressione, benché Arianna di quel discorso non stesse capendo niente, fece parecchio sorridere l'italiana che fece un passo indietro come per lasciare i due liberi di parlare tranquillamente: alla fine lei voleva solo le informazioni richieste da Vastnor per potersene tornare a Hogwarts, il resto non erano affari suoi.

Lo dovevamo sospettare che messo alle strette avrebbe fatto qualche magagna delle sue, in fondo sei venti volte meglio di sua figlia a cantare, inoltre quella canzone di prima la stavi dedicando a me per caso?

Si, per ricordarti che non te la darò mai, nemmeno sotto imperio!

Oh sì, decisamente le piaceva parecchio quella Faith.

Sempre detto che mi amavi alla follia... Uff, va bene, riflettiamo.
"Cheesecake" non vuole perdere, perché è sotto effetto di alcol e quindi è su di giri... Ma se voglio continuare a offrirgli drink per spillargli informazioni bisogna intrattenerlo e non far finire la gara, però lui adesso ha chiesto due partecipanti per concorrente, e lui chi avrebbe messo con la figlia sentiamo?

Una delle zoccole che si porta dietro, ma chi vuoi che la conosca, c'ha rifatta anche la lingua, è tutta gonfia, pare un canotto, ma che ne vuole sapere di un corpo autentico e sensuale, tsè!

Quel momento di scambio frenetico - nel quale la Ricciardi era riuscita a capire solo la parola "cantare" - di pensieri e commenti venne interrotto dall'omaccione di prima, Tom, che sembrava davvero intenzionato a rompere loro le scatole.

Che cosa sta succedendo qui, eh!?

Beh che c'è, non hai mai sentito parlare di "cosa a tre"?
La biondina è inesperta, la stiamo aiutando noi, smamma, basto io come insegnante!

Per quanto ad Arianna non piacesse affatto essere definita "inesperta" - era molto più capace di quanto probabilmente sarebbe dovuta essere una della sua età - capiva bene che era necessario mandare il tipo fuori dalle scatole a qualsiasi costo: per questo, dopo le parole di Faith, la Draghessa alzò le spalle in direzione di Tom e gli fece l'occhiolino, come a volergli dire "che vuoi farci, sono fatta così!" .
L'uomo della sicurezza sembrava esser furibondo con lei, ma perlomeno andò via dal privé che tornò ad essere solo loro: Arianna fece un piccolo sospiro ed abbassò lo sguardo, in attesa che qualcuno si decidesse a dirle quando poteva tornare a casa, quando si sentì stranamente osservata; alzando gli occhi, si accorse che Atwood la stava fissando per poi guardare Faith come a chiederle un parere.
E questo per Arianna, soprattutto quando lo stesso Atwood le posò una mano sul braccio con fare serio, non presagiva nulla di buono.

Ok Arianna, ascoltami bene.
Se Sandyon Vastnor ti ha mandata fino a qui a svolgere un compito per lui, significano principalmente tre cose: la prima è che sei una tipa tosta, la seconda è che lui è convinto che te la sappia cavare in molte situazioni e la terza è che è sicuro che torni a casa sana e salva perché in quella lettera c'è scritto che se non ti proteggo fino al tuo rientro mi spezza ogni osso del corpo a mani nude.
Non ti sto imponendo niente e per carità se fai schifo nel canto e nel ballo lo puoi dire tranquillamente e mando a puttane tutto il lavoro fatto finora, ma se per caso tu fossi anche soltanto lontanamente bravina in queste due arti, ti prego se ti senti di darci una mano dillo perché questo è un affare che a Faith è costato quasi la vita.

Non la pressare troppo, se ti sentissi parlare io così mi sarei già fatta un chilo e mezzo di merda nei pantaloni... Lascia, tu non sai proprio conversare!
Bella leonessa, dai retta a me, lascialo perdere, è catastrofico...

Non fece nemmeno in tempo a realizzare cosa Edward volesse all'effettiva da lei che nel suo campo visivo fece irruzione la sua socia, fissandola intensamente come se volesse entrare in contatto con la sua anima o qualcosa del genere.

Allora, riassuntino breve: il ciccione sudicio qui fuori ha in mano informazioni su un giro di prostituzione magica minorile che fa impressione.

Iniziò a spiegarle Faith, e l'espressione smarrita di Arianna doveva essere ben visibile visto come la ragazza riprese il discorso poco dopo.

Non ne hai mai sentito parlare? Semplice, si rapiscono bambine purosangue da famiglie normali e si vendono al miglior offerente babbano aristocratico che, a conoscenza del mondo magico, le violenta per dare alla sua stirpe un ceppo di potere magico.
"Cheesecake", come lo chiamo io, sa molte cose sulla persona che guida tutta questa sudicia ingiustizia ma si dia il caso che sputa solo quando beve e beve solo quando si diverte a veder esibire la sua figliola sul palco, nata per altro sempre con lo stesso processo detto prima.
Finora me la sono cavata bene ma lo stronzo fa il furbo ed ha cambiato le regole, quindi mi serve una partner per continuare a farlo bere come una spugna e permettere così al mio socio di spillargli altre belle notizie... Allora, che dici, ci vieni in pedana con me a impedire questo scempio e interrompere il divertimento a "Cheesecake" o no? Se la rifatta è come la figlia abbiamo già vinto!

Almeno tutto aveva più senso ora, anche se la cosa non tranquillizzava affatto la Ricciardi: ritrovarsi ad essere messa in mezzo ad una missione così importante era l'ultima cosa che si sarebbe mai immaginata, e non ne era troppo entusiasta a dire il vero.
E poi lei non sapeva né ballare né cantare.
.... d'accordo, forse cantare sì, e per quanto riguardava ballare, beh, sapeva andare a tempo piuttosto bene... ma non l'aveva mai fatto davanti a nessuno, non poteva davvero esibirsi per la prima volta in quel contesto, col rischio di mandare a p*****e la missione dei due!

... è anche vero che se lo faccio potrei costringere Atwood a premere su Vastnor visto che sembra conoscerlo bene, così sarà obbligato a prendermi come apprendista....

Egoista? Forse, ma visto che sicuramente quello non era un gioco, tanto valeva cercare di guadagnarci qualcosa.
Sospirò leggermente, guardando prima Faith e poi Edward, ed alla fine fece un cenno di assenso col capo.

D'accordo, lo faccio.
Ma ad una condizione. Se la vostra missione riesce voglio che tu - e si volse verso il ragazzo - scriva a Vastnor della mia collaborazione, elogiando il mio spirito di adattamento e cose del genere. Quell'asociale di un professore sarà costretto a prendermi come allieva, o giuro che lo sventro con le mie mani.

E no, decisamente non stava scherzando.
Fece ancora un sospiro, poi si volse verso Faith.

Allora, cos'è che dovrei cantare?

[Ryan Angel]

E così ti chiami Arianna... Uhm, ma perché il tuo volto non mi è nuovo?

Già, come poteva essere nuovo un volto importante come quello della ragazza, sopratutto con le svariate ricerche che nel corso del tempo gli avevano commissionati vari politici sul conto del padre, Giovanni, e quindi anche sulla sua parte familiare, stretta e interessante.
Arianna, per sua fortuna, conosceva appena la metà o forse meno degli impicci nei quali si stava invischiando il genitore, che purtroppo si era lasciato corrompere da persone che facevano credere chissà quali svolte, quali progressi, quali immunità e futuro prospero per la famiglia e le generazioni avvenire, e in ogni caso, anche se Ryan si fosse quindi ricordato alla fine di chi si trattava realmente la bionda davanti a lui, di certo non avrebbe mosso parola, non solo per evitare di smuovere possibilmente un equilibrio interiore di lei ancora relativamente calmo, ma anche perché il suo lavoro imponeva il silenzio, e questo spesso poteva anche andare a discapito di povere persone che a causa di quel silenzio spesso dci rimettevano lacrime e dolore.
Si lasciò spostare tranquillamente dalla socia, comprendendo che si, forse la cosa migliore era lasciare che se ne occupasse lei, che si preoccupasse quindi di far presente ad Arianna la situazione, cosa che fece in modo rapido, conciso, cinico e sbrigativo.
Non era di certo un aiuto facile quello che si stava chiedendo alla povera e semplice inviata, ma ne valeva molti sforzi importanti, fondamentali, oltre che della vita di migliaia di bambine streghe che rischiavano seriamente di essere portate via dalla loro casa e famiglia per soddisfare i bisogni di bastardi che non apprezzavano la loro esistenza non magica.
Fortunatamente dopo non molti secondi, la giovane studentessa rispose alla coppia, fissandoli bene negli occhi.

D'accordo, lo faccio.
Ma ad una condizione.
Se la vostra missione riesce voglio che tu scriva a Vastnor della mia collaborazione, elogiando il mio spirito di adattamento e cose del genere.
Quell'asociale di un professore sarà costretto a prendermi come allieva, o giuro che lo sventro con le mie mani.

Professore?
... Allora ecco chi sei, lo sapevo che da qualche parte ti avevo già vista...
Fratellone, ma ti sei ridotto a mandare studenti?
Se questa ragazza è riuscita a smuoverti dal ricordo di Asveras, allora deve essere davvero capace, forte e affidabile...

Questo ragionamento faceva un po' acqua da tutte le parti, visto che Sandyon a tutti gli effetti non l'aveva ancora minimamente addestrata e già presa come apprendista.
Questo significava che adesso agli occhi di Ryan Angel quella bionda si presentava come una persona molto più forte della semplice studentessa che lei stava facendo vedere di essere.
Un ragionamento sbagliato ma traviato dalle azioni del fratello maggiore che, fidandosi così tanto di lei, o forse semplicemente mettendola alla prova, l'aveva fatta immaginare come chissà quale guerriera magica di livello intermedio.
Peccato che il mondo vero non è il Club dei Duellanti e Ryan si augurava vivamente che, a prescindere dalla bravura, lei non se ne fosse dovuta accorgere proprio quella sera.

Avanti Ed, prometti o ti eviro, ho speso 700 dollari per il vestito adeguato alla missione...

Calma Faith.
Ok Arianna, non ho problemi a fare ciò che mi hai detto, ma adesso devi ascoltarmi per bene...
Prima di tutto, avrai un nome in codice, come lo abbiamo tutti più o meno in questo palazzo.
Non puoi rischiare che il tuo vero nome si sappia e possa essere accostato al tuo viso, non rischiamo inutilmente.
Inoltre, Faith ti darà tutte le indicazioni necessarie, io ora esco e torno dal nostro tacchino del Ringraziamento... Ah e a proposito di ringraziamento... Grazie Arianna, ti siamo debitori, come lo sono anche tutte le bambine che salverai con questa tua azione di stasera.

Le fece un sorriso importante, gentile e riconoscente.
Era in quelle situazioni che il lato più maturo e fondamentalmente buono di Ryan veniva fuori.
Le posò una mano sulla spalla, inspirando profondamente, annuendo col capo a Faith che rispose a sua volta, in segno di pura intesa lavorativa, o romantica volendo, in fondo Arianna poteva pensare tutto quello che le pareva essendo la prima volta che li osservava assieme.
Rivestito di tutto punto ma lasciandosi la cravatta più lenta e facendosi baciare il colletto della camicia da entrambe con i loro rossetti, Angel uscì fuori di lì, ed allora, fu la volta per le due femme fatale di mettersi al lavoro per escogitare il resto del piano.

Allora, cos'è che dovrei cantare?

Adesso quello che ti pare, per il duetto mi sto già attrezzando io!
"Cheesecake" ha indetto la partecipazione di due ragazze suddividendo il concorso nella sfida singola e poi quella in coppia, questo significa che devi almeno risultare alla pari della bionda gonfiata per fare in modo che ce ne andiamo in finale.
Fortunatamente la giuria è in parte amica di Ed quindi ci sta dando una mano ed è neutrale... Quindi l'unica cosa che devi fare è metterti qualcosa di più movimentato e andare sul palco dopo che il canotto si è esibito, tutto chiaro?
Dai che ce le fottiamo a passo di drago quelle due oche starnazzanti!

Detto questo, Faith, quasi Arianna fosse un'amica di vecchia data, alzò la mano come a volerle dare il cinque e se purtroppo la ragazza in un primo momento non avesse capito il tipico gesto babbano, allora lei le avrebbe spiegato esattamente che cosa significava, riprovando una seconda volta a battere il cinque, in modo che, adesso consapevole, l'improvvisata compagna di canto avrebbe corrisposto, pronta a mettersi in gioco.
La socia di Edward si affacciò dalla tenda, mentre Arianna si stava cambiando pensando attentamente a come mettersi, annuendo in direzione probabilmente di qualche giudice che gli stava facendo segno che la sfida stava per cominciare, essendo finito il momento di pausa per far rinfrescare le artiste.
Una mano rivolta in direzione di Ary, come a farle cenno di seguirla ed eccole finalmente tutte e due uscire allo scoperto, dietro le quinte del palco, percorrendo la pedana di salita che le conduceva poi a poca distanza dal rialzo di legno massiccio e lussuoso con tanto di microfoni e luci intermittenti, dove di lì a breve, la bionda inviata da Sandyon si sarebbe dovuta esibire.

Sta' tranquilla e niente panico, tu dai il meglio... Eccola lì che arriva, guarda che cesso!

E infatti a distanza di pochi secondi, l'amichetta bionda della figlia di "Cheesecake" si mostrò a tutto il pubblico di quel casino ingordo di denaro.
Capelli biondi, di un biondo non troppo definibile, espressione da stronza, corpo si perfetto ma ovviamente messo a posto dalla chirurgia in ogni dettaglio, dal seno alle natiche alle unghie dei piedi.
Certo, una cosa bisognava riconoscerla, per ballare sapeva ballare bene, e lo dimostrò non appena la musica iniziò, ma esattamente come aveva detto Faith qualche attimo prima, mentre erano nel privé, a cantare non era poi tutta questa eccelsa bravura.
La socia mora incrociò le braccia al petto osservando con aria di sufficienza la sfidante di Arianna, accennando anche un finto sbadiglio, inarcando il sopracciglio e battendo con il piede ma di certo non a tempo con la musica, ma a simboleggiare che voleva che finisse quello scempio.



[yt]http://www.youtube.com/watch?v=LOZuxwVk7TU[/yt]

Baby, can't you see
I'm calling
A guy like you
Should wear a warning
It's dangerous
I'm fallin'

There's no escape
I can't wait
I need a hit
Baby, give me it
You're dangerous
I'm lovin' it

Too high
Can't come down
Losing my head
Spinning round and round
Do you feel me now

With a taste of your lips
I'm on a ride
You're toxic I'm slipping under
With a taste of a poison paradise
I'm addicted to you
Don't you know that you're toxic
And I love what you do
Don't you know that you're toxic

It's getting late
To give you up
I took a sip
From my devil's cup
Slowly
It's taking over me

Too high
Can't come down
It's in the air
And it's all around
Can you feel me now

With a taste of your lips
I'm on a ride
You're toxic I'm slipping under
With a taste of a poison paradise
I'm addicted to you
Don't you know that you're toxic
And I love what you do
Don't you know that you're toxic

Don't you know that you're toxic

[x2]
With a taste of your lips
I'm on a ride
You're toxic I'm slipping under
With a taste of a poison paradise
I'm addicted to you
Don't you know that you're toxic

Intoxicate me now
With your lovin' now
I think I'm ready now
I think I'm ready now
Intoxicate me now
With your lovin' now
I think I'm ready now

Così, dopo all'incirca tre minuti e mezzo, quell'inferno musicale, almeno dal punto di vista di Faith, si concluse, lasciando spazio ad un poco di silenzio e all'applauso dell'ubriaco "tacchino" che intanto continuava a mandare giù tequila come fosse acqua ed intanto rideva e scherzava con Edward che nel frattempo chiacchierava, apparentemente, del più e del meno, facendo qualche battuta per indurre alla risata l'uomo di grossa costituzione, più sereno e in paradiso che mai.
L'amichetta quindi, prima di andare dalla sua parte delle quinte, lanciò un'occhiata di sfida e schifo nei confronti di Arianna, facendo ondeggiare i capelli nel voltarsi e dare le spalle alle due sfidanti e quindi allontanarsi del tutto da lì, in attesa che quindi la Ricciardi mostrasse le proprie capacità.

Ma guarda tu quella... FACEVI PIU' BELLA FIGURA A RESTARE A CASA A GIOCARE CON QUALCHE PANNOCCHIA, MI HAI SENTITO?
... Tsk, allora... Uhm... "Emi"... Mi fai vedere o no come la butti giù da quel piedistallo di merda che si è creata?

Ecco, nome in codice trovato anche per Arianna.
Da quel momento poi, si sarebbe chiamata semplicemente Emi.

[Aryanne]

Le condizioni poste da Arianna erano chiare, non ci si poteva sbagliare: avrebbero avuto il suo aiuto, ma in cambio Atwood avrebbe dovuto spingere Sandyon Vastnor a prenderla come apprendista, a dirle finalmente di sì e ad accettare di avere un allievo dopo il fallimento con Asveras.

Avanti Ed, prometti o ti eviro, ho speso 700 dollari per il vestito adeguato alla missione...

La ragazza sembrava ansiosa di concludere quell'accordo, e per quanto magari a Ryan Angel non andasse troppo a genio - magari non erano così in buoni rapporti, Arianna questo non lo poteva sapere - bisognava ammettere che non aveva molta altra scelta.

Calma Faith.
Ok Arianna, non ho problemi a fare ciò che mi hai detto, ma adesso devi ascoltarmi per bene...
Prima di tutto, avrai un nome in codice, come lo abbiamo tutti più o meno in questo palazzo.
Non puoi rischiare che il tuo vero nome si sappia e possa essere accostato al tuo viso, non rischiamo inutilmente.
Inoltre, Faith ti darà tutte le indicazioni necessarie, io ora esco e torno dal nostro tacchino del Ringraziamento... Ah e a proposito di ringraziamento... Grazie Arianna, ti siamo debitori, come lo sono anche tutte le bambine che salverai con questa tua azione di stasera.

Non c'è problema.
E poi fregare i bastardi che si credono intoccabili è divertente.

Replicò Arianna, sincera: magari l'idea di cantare non le andava per nulla a genio, tantomeno ballare, ma sapere che, se la missione fosse riuscita, uno stronzo viscido sarebbe finito a mani vuote... sì, quello stuzzicava parecchio il suo divertimento.
In ogni caso non c'era tempo da perdere: Edward si rivestì in fretta, facendosi baciare il collo da entrambe le ragazze per simulare il famoso "ménage-à-trois", lasciando così sole lei e Faith alla quale Arianna chiese cosa dovesse cantare.

Adesso quello che ti pare, per il duetto mi sto già attrezzando io!
"Cheesecake" ha indetto la partecipazione di due ragazze suddividendo il concorso nella sfida singola e poi quella in coppia, questo significa che devi almeno risultare alla pari della bionda gonfiata per fare in modo che ce ne andiamo in finale.
Fortunatamente la giuria è in parte amica di Ed quindi ci sta dando una mano ed è neutrale... Quindi l'unica cosa che devi fare è metterti qualcosa di più movimentato e andare sul palco dopo che il canotto si è esibito, tutto chiaro?
Dai che ce le fottiamo a passo di drago quelle due oche starnazzanti!

Di sicuro Faith sapeva come fomentare il bisogno di primeggiare di Arianna - anche se l'italiana ci mise un po' a comprendere come battere il cinque all'altra: perché di quello si trattava alla fine, sfidare la bionda figlia di "Cheesecake" e batterla in una gara artistica.

D'accordo, concentrati Ary.
Devi solo pensare a cantare e a muoverti con la musica, come quando sei da sola.
Svuota la mente, avanti, ricordati chi sei...

Forse sarebbe dovuta essere più veloce, ma non si poteva chiedere alla Ricciardi di accelerare quel processo di concentrazione che le avrebbe permesso di comportarsi come la professionista che serviva a Faith ed Edward: presa la bacchetta dalla pochette, la Draghessa fece comparire uno specchio e fu davanti ad esso che lentamente mutò i propri abiti, i capelli ed il trucco, rendendo il tutto adatto ad una canzone che aveva in testa - una delle poche scritte nella solitudine della propria camera - quando lei e Typhon si erano appena lasciati.
Solo una volta finito di cambiarsi, l'italiana si rese conto che non aveva lo spartito... e senza quello, come cantare? Non c'era però tempo di cambiarsi, perciò dovette rassegnarsi ad uscire con quelle vesti ed improvvisare un'altra canzone per quanto la cosa la mandasse ancor più in agitazione.
Circa otto minuti dopo, a dispetto di tutto, Arianna Ricciardi era comunque pronta a battere chiunque si fosse presentato sul palco dietro al quale lei e Faith, uscite dal privé una volta che l'italiana aveva finito di cambiarsi, si trovavano.

Sta' tranquilla e niente panico, tu dai il meglio... Eccola lì che arriva, guarda che cesso!

Lo sguardo di Arianna si posò sulla ragazza indicata da Faith, una bionda rifatta che, dall'espressione, era convinta di essere la migliore senza alcun dubbio: di sicuro sapeva ballare bene, questo la Draghessa lo doveva riconoscere, e nemmeno la voce era male. Magari non una fuoriclasse, ma questo non si poteva dire nemmeno di lei, quindi...

Ma guarda tu quella... FACEVI PIU' BELLA FIGURA A RESTARE A CASA A GIOCARE CON QUALCHE PANNOCCHIA, MI HAI SENTITO?
... Tsk, allora... Uhm... "Emi"... Mi fai vedere o no come la butti giù da quel piedistallo di merda che si è creata?

Emi, il suo nuovo nome in codice.
Arianna annuì semplicemente alle parole dell'altra, prendendo passo verso il palco e pronta a fare il nome di una canzone famosa che tutti conoscevano, visto che della propria non aveva lo spartito: e quasi come fosse un miracolo, dal nulla tra le dita della mano destra della ragazza comparve un foglio piegato in due che, aperto, si rivelò esser proprio lo spartito che le serviva; pur non sapendo spiegarsi l'accaduto, la Draghessa decise di non farsi domande e semplicemente consegnò la pergamena alla band ingaggiata per la serata così da poter dare il via alla performance che voleva.
L'ansia era parecchia e le faceva battere il cuore a mille, ma la Ricciardi aveva la sua tattica personale per rimanere lucida...

... devo solo immaginare che tu sia lì, a guardarmi, e che mi stia mettendo alla prova.
Questa è per te, Vastnor.

Pensò la ragazza, dando le spalle al palco e a tutta la gente che affollava il casinò per iniziare a ballare sulle note della sua canzone, dal titolo...

Stranger

La musica iniziò subito a diffondersi nell'aria, una melodia che sapeva di Asia, di Oriente, e che portò Arianna a muovere fianchi e bacino a tempo facendo ancheggiare il corpo avvolto in una veste sensuale ed erotica.

Nobody believes me
when I tell them
that you're out of my mind

Nobody believes me
when I tell them
that there's so much you hide

You treat me like a queen
when we go out,
wanna show everyone
what our love's about
All wrapped up in me
whenever there is a crowd

But when no one's around

Chissà se si stava muovendo a tempo di musica, se era abbastanza coinvolgente, ipnotica quasi, come avrebbe voluto... peccato non ci fosse tempo per domande del genere, doveva pensare solo a cantare.

There's no kindness in your eyes
The way you look at me,
it's just not right
I can tell what's going on this time
There's a stranger in my life
You're not the person that I once knew
Are you scared to let them know it's you?
If they could only see you like I do
Then they would see a stranger too

Riprese fiato, continuando a muoversi per il palco con quell'espressione del corpo e del viso che volevano invogliare chi la ascoltava a seguire la sua storia, raccontata in musica, ed i suoi movimenti quasi da danzatrice del ventre improvvisata.

Did I ever do anything
that was this cruel to you?
Did I ever make you wonder
who was standing in the room?

You made yourself look perfect in every way
So when this goes down,
I'm the one that will be blamed
Your plan is working so you can just walk away

Baby your secret's safe

Fissava un po' tutti i presenti ma il suo sguardo era concentrato, come se stesse fissando una persona sola in fondo alla sala, che aveva un po' il viso dell'uomo che avrebbe voluto per mentore... ed un po' quello del ragazzo che aveva tanto amato e con cui poi era andata a finire male.

There's no kindness in your eyes
The way you look at me,
it's just not right
I can tell what's going on this time
There's a stranger in my life
You're not the person that I once knew
Are you scared to let them know it's you?
If they could only see you like I do
Then they would see a stranger too

La canzone avanzava verso la parte finale e con essa la parte in cui Arianna avrebbe dovuto ballare nuovamente solo a tempo di musica, senza ricorrere alla voce: preoccupata? Forse, ma era troppo presa da ciò che stava cantando per accorgersene.

Such a long way back,
from this place we are at
When I think of all the time
I've wasted, I could cry...

There's no kindness in your eyes
The way you look at me,
it's just not right
I can tell what's going on this time
There's a stranger in my life
You're not the person that I once knew
Are you scared to let them know it's you?
If they could only see you like I do
Then they would see a stranger too

Ed eccola la parte ballata, quella in cui fu nuovamente il suo corpo a parlare e quel viso così diverso dal solito, truccato per l'occasione così come le mani e i piedi lasciati nudi per rendere la visione di lei ancora più unica e particolare.
E poi, ancora una volta, quel ritornello che portò alla conclusione della canzone.

There's no kindness in your eyes
The way you look at me,
it's just not right
I can tell what's going on this time
There's a stranger in my life
You're not the person that I once knew
Are you scared to let them know it's you?
If they could only see you like I do
Then they would see a stranger too

La voce di Arianna si spense in concomitanza con la musica, lasciando la ragazza ferma per un momento sul palco e senza fiato: un istante dopo, la Draghessa sembrò scuotersi e tornò velocemente al fianco di Faith.
L'unica cosa a cui riusciva a pensare ora era la speranza di non aver mandato a monte la missione della ragazza e di Edward.