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da Shuyun » 15/11/2019, 20:17
Sagitta...
Il profumo della pelle umida, accompagnato dalla fragranza del bagnoschiuma, arrivò subito alle narici dell'uomo. Non disse nulla, pur ammettendo con se stesso che quell'odore non gli dispiacesse affatto. Lui era un estimatore delle bellezze facenti parte della sua fascia razziale, per questo riusciva ad apprezzare con maggiore facilità il fascino della Danma. Questo però non significava mostrarsi attratto, non palesemente, oppure accomodante, perché sostanzialmente lui era sempre il solito Shuyun. Trovarlo gradevole o di compagnia era come trovare Itsuki Amakura l'uomo più indicato come futuro Capo Gilda Acuan, tanto per intendersi.
... Se c'è una cosa che non sopporto, è badare alla vita delle persone che lavorano per me.
Quelle parole ebbero il potere immediato di irritare l'Assistente Personale di Nausicàa Patroklos. L'Ignis del Fulmine per eccellenza volse appena il capo, lanciando un'occhiata al corpo nudo di lei, coperto da un semplice asciugamano di grossa taglia. I capelli bagnati gocciolavano sul pavimento, dove ella camminava a piedi scalzi e naturali dalla forma assai pregevole. Lui, dal suo canto, era vestito con un completo total black: dolcevita, pantaloni classici, scarpe da passeggio eleganti e lungo montgomery fino alle ginocchia. La bacchetta depositata nella fondina ascellare in cuoio sempre nero. Spada apparentemente assente.
... Complimenti. La mia intenzione era quella di ringraziarla, ma è riuscito perfettamente a spegnere ogni moto di gratitudine nei suoi confronti.
Poco importa, non è certo per la gratitudine che sono qui.
Risposta sempre pronta e probabilmente ancora più irritante della precedente. Alla fine, l'uomo si girò del tutto, guardandola dall'alto verso il basso. Possedeva anche qualche centimetro di altezza in più rispetto al'Amakura, seppur risultasse meno muscoloso. In fondo, se Itsuki era la Forza, lui era l'Intelligenza. Simboli pieni e vigorosi dei due Elementi che li rappresentavano.
Esattamente a cosa devo questa visita? Non sarà davvero venuto a farmi da balia? Non credevo di essere spiata... E francamente, non mi piace per nulla. Per cui può anche risparmiarsi di perdere tempo a seguirmi: infastidisce tanto lei, quanto me...
Se me lo fossi risparmiato, a quest'ora saresti in qualche vicolo della città sperando di rintracciare qualche arteria succosa per placare la fame.
Fece tre passi avanti, sempre con le mani nelle tasche, proseguendo a sostenere lo sguardo irritato della donna. La voce ferma e piuttosto seria sapeva colpire nei punti giusti, certo, fastidiosa, ma purtroppo realista e obiettiva. Quella avventura sarebbe potuta finire molto male senza il suo intervento. Forse quello era stato il pericolo più alto incontrato dalle due amiche nei diversi anni di ricerche. Solitamente si erano trovate di fronte a trappole o creature magiche ostili, ma non umanoidi senzienti e pieni di potere oscuro.
Risparmiami il "Ce la saremmo anche potuta cavare da sole", ti trovo abbastanza sveglia da saper valutare un'uscita simile come idiota.
Un Vampiro con circa un secolo di vita non era una sfida alla portata di tutti. Inoltre, proprio perché ormai i Vampiri venivano considerati a tutti gli effetti una popolazione non pericolosa, addestrarsi contro di essi non rientrava in nessun programma di autodifesa. Forse la Patroklos e la Danma con le bacchette ci sapevano fare, ma fino a che punto contro velocità e potenza superiori come quelle dei Non Morti Succhiasangue? L'Elettricità nello Spirito del Muramasa attraversava l'etere e formicolava abbastanza dentro Fujiko da scuoterle il Ghiaccio con una semplicità disarmante. Per un attimo, gli occhi dell'uomo scesero giù, verso la zona del seno di lei, tornando dopo appena un secondo a focalizzarsi sul volto.
Ti tengo sotto controllo perché il compito che hai è per me di fondamentale importanza e mi piacerebbe lo fosse anche per te. Non so se lo ricordi ma ci sono diverse vite in pericolo e il nostro ruolo, come Difensori dell'Equilibrio, è preservarle ad ogni costo. Vuoi giocarti la pelle andando all'avventura? Fallo, nessuno te lo vieta, ma per lo meno prima porta a termine quanto richiesto e per uno scopo molto più nobile. ... Non sono la balia di nessuno e non ho voglia di ritrovarmi un compito simile... Non più.
Quell'ultima frase venne espressa con un tono più basso e approssimativamente infastidito, con una punta di sofferenza interiore. Effettivamente, quel "Non più" c'entrava poco con tutta la frase e la Danma avrebbe facilmente inteso che dietro ci fosse una questione privata dell'uomo. Ovviamente si stava riferendo a quando aveva praticamente fatto da Guardia del Corpo a Callisto, arrivando a scegliere anche di morire per lei, a fronte di sentimenti vivi. Dopo aver ricevuto però la notizia della beffa sull'Imprinting e il simpatico senso dell'umorismo di Gaia, l'idea di essere preso per un bodyguard lo irritava non poco. Non discuteva sui piani superiori dell'Equilibrio, continuava a ragionare ed agire per la sua salvaguardia, ma questo non gli impediva di essere ancora risentito con esso.
Comunque... Il controllo sui tuoi spostamenti o attività è limitato al minimo. Non credere che la mia più grande passione sia starmene appostato come uno stalker ad ammirarti mentre ti cambi l'intimo. Eseguo controllo mirati, mi accerto che la situazione sia tranquilla e aggiorno gli stessi controlli a distanza di qualche giorno. L'altro ieri alla normale ora del tuo rientro a casa non ti sei fatta vedere, ho atteso fino alla tarda notte ed ho capito che non saresti tornata. Ho fatto un semplice controllo in Istituto ed ho scoperto la tua nuova destinazione con la Dottoressa Patroklos, di conseguenza mi sono incamminato.
Era arrivato a Caracas praticamente a distanza di 24 ore rispetto al loro arrivo, ed era riuscito in quel breve lasso di tempo a raggiungerle e individuare la loro posizione. Se la Gildata O'Neill avesse compreso quel ragionamento, probabilmente avrebbe messo il broncio, rendendosi conto dell'ancora enorme divario tra lei e il Sagitta. Non aveva idea di cosa potesse pensare Fujiko a proposito delle sue qualità, ma in quel frangente non era la curiosità più grande della propria esistenza.
... A questo punto, visto che ci siamo, hai fatto progressi almeno?
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Shuyun
- Ignis Sagitta
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da Fujiko » 19/11/2019, 23:50
... Se c'è una cosa che non sopporto, è badare alla vita delle persone che lavorano per me.
Avrebbe potuto essere molto più attraente Shuyun, se solamente fosse stato più gentile ed educato di quel che si dimostrava. Avrebbe potuto conquistare in un attimo qualunque donna: era alto, bello, possedeva un carisma non indifferente e per di più, sotto quei vestiti, era possibile scorgere un fisico allenato, di quelli che a Fujiko, in fondo in fondo, non dispiacevano affatto. Invece egli decideva di essere così scontroso e questo non faceva altro che irritare la Danma, decisa a non farsi trattare come una stupida dal primo venuto, anche se il primo venuto era il Sagitta in persona. Rimaneva l'aura oscura che lo circondava a renderlo affascinante e pericoloso, ma la voglia di combatterlo era pari al desiderio di unirsi a lui carnalmente, tanto che Fujiko si rese conto di trovarsi spesso divisa a metà fra il volerlo ammirare e il volerlo mandare a quel paese.
... Complimenti. La mia intenzione era quella di ringraziarla, ma è riuscito perfettamente a spegnere ogni moto di gratitudine nei suoi confronti.
Poco importa, non è certo per la gratitudine che sono qui.
No, infatti. Immagino che le importi poco se una persona le è riconoscente o meno. L'importante è non farle perdere tempo.
Rispose, seccata dalla contro risposta dell'uomo che non si preoccupava affatto dello stato in cui si trovava al momento la giapponese. Aumentò la sua connessione col Ghiaccio per non patire il freddo, ma bastava la sola presenza di Shuyun per rendere l'aria carica di elettricità e, di conseguenza, far soffrire lei ed il suo Elemento. Oltrepassò il MagiInvestigatore per andare verso la valigia, aprirla e iniziare a tirare fuori gli indumenti con cui si sarebbe coperta. Ma chiaramente rifletteva la Danma e pensava che non le andasse proprio bene essere seguita da qualcuno nella sua vita quotidiana. Un pensiero che espresse in maniera chiara anche al Sagitta.
Non credevo di essere spiata... E francamente, non mi piace per nulla. Per cui può anche risparmiarsi di perdere tempo a seguirmi: infastidisce tanto lei, quanto me...
Se me lo fossi risparmiato, a quest'ora saresti in qualche vicolo della città sperando di rintracciare qualche arteria succosa per placare la fame.
No-
Risparmiami il "Ce la saremmo anche potuta cavare da sole", ti trovo abbastanza sveglia da saper valutare un'uscita simile come idiota.
... Non intendo negare certo che senza il suo aiuto io e Nausicàa ci saremmo trovate molto in difficoltà. Ma non accetto una ramanzina dall'uomo che di sua spontanea volontà è venuto in nostro aiuto, senza che io chiedessi o pretendessi nulla da lui. Se ha agito in questo modo non può incolpare me o la mia migliore amica. Noi stavamo solo facendo il nostro lavoro, la presenza di quel Vampiro è stato un imprevisto che non avremmo mai potuto prevedere.
La sua risposta, seria, fiera fu detta con tale veemenza da spingerla ad usare molto più fiato di quanto servisse in realtà per esprimere quel concetto. Il petto si alzava ed abbassava con molta evidenza sotto il sottile strato del grosso asciugamano, che copriva quelle meraviglie, senza però celare nulla. Perfino Shuyun venne attirato da quel movimento seducente, lasciando cadere lo sguardo che la Danma colse subito, provando dentro di sé una spontanea soddisfazione nel vedere quell'uomo, così sicuro di sé, in qualche modo cedere di fronte alla tentazione della carne. Quella però era un'arma a doppio taglio, giacché la stessa Fujiko si sentiva attratta dal Sagitta, nonostante il suo carattere scontroso e solitario. Il ricordo di quel bacio era rimasto impresso nella sua mente a lungo, mentre quello della saliva, così buona, lentamente era andato a morire senza più altri assaggi per rinnovarne la memoria. La Danma si umettò le labbra, quasi ricercando quel sapore sulla pelle ora che il Muramasa era finalmente lì, ma essa sentì solamente ciò che sentiva tutti i giorni. Nessun tipo di fragranza particolare, nessun tipo di gusto nuovo. Avrebbe dovuto smetterla di lasciarsi abbindolare dai "cattivi ragazzi", come li chiamava sempre la Patroklos per prenderla in giro.
Ti tengo sotto controllo perché il compito che hai è per me di fondamentale importanza e mi piacerebbe lo fosse anche per te. Non so se lo ricordi ma ci sono diverse vite in pericolo e il nostro ruolo, come Difensori dell'Equilibrio, è preservarle ad ogni costo. Vuoi giocarti la pelle andando all'avventura? Fallo, nessuno te lo vieta, ma per lo meno prima porta a termine quanto richiesto e per uno scopo molto più nobile. ... Non sono la balia di nessuno e non ho voglia di ritrovarmi un compito simile... Non più.
Inarcò le sopracciglia la donna, notando perfettamente quell'aggiunta finale che rendeva il discorso del Sagitta molto più personale di quello che egli avrebbe voluto. Le dispiaceva per i suoi traumi passati, ma nonostante questo ella non sentiva di dover meritare un simile trattamento, dato che non aveva davvero mai richiesto alcun aiuto da parte di Shuyun. Poteva infastidirsi l'Emblema del Fulmine che ella non stesse al suo posto, a terminare il lavoro che le aveva affidato, ma per quanto Fujiko fosse una devota servitrice del Conflux, non poteva mettere da parte il proprio lavoro, quello vero, quello che le dava da mangiare ed un tetto sopra la testa. Anche perché quella trasferta doveva essere di breve durata, data la facilità di recupero del reperto. Un viaggio che da sereno e tranquillo si era trasformato in uno mortale. E su questo, purtroppo, la Danma non sentiva di dovere delle scuse all'uomo.
Se avessi voluto una balia, avrei assodato qualcuno di più educato e rispettoso di lei, con tutta onestà. Il suo tempo è prezioso perché sta servendo l'Equilibrio, ma io devo mantenere una facciata con la dottoressa Patroklos, che altrimenti scoprirebbe i miei ed i suoi piani. Sono sostanzialmente la sua Assistente, l'ho sempre seguita ovunque lei decidesse di andare. Quest'avventura non prevedeva dei risvolti così negativi, per cui posso dirle che mi dispiace lei si sia sentito coinvolto più del necessario in questa vicenda, ma non posso prometterle che non capiterà di nuovo. L'unica cosa che posso fare è evitare incarichi troppo prolungati o potenzialmente pericolosi, così da non scomodare più vossignoria nel dovermi salvare...
Pur cercando di essere educata, di mettersi nei panni dell'altro, di rispondere quasi con una punta di comprensione, Fujiko non perse però l'opportunità di dimostrare il proprio fastidio nel sentire dire a Shuyun che poco gli importava della sua vita, al di fuori del lavoro che ella doveva svolgere per lui. Era stato brutalmente onesto, un'onesta che comunque aveva un po' ferito l'orgoglio femminile della Danma. Ancora una volta, cercò nel Ghiaccio conforto, sebbene il crepitare di quelle saette rendesse difficoltoso e poco accogliente il proprio rifugio personale. Nel frattempo ella aveva tirato fuori dalla valigia un completo intimo di colore bianco, un vestitino in cashmere grigio chiaro, con scollo a v e maniche lunghe ed un paio di ballerine color grigio avorio. L'intento era quello di vestirsi, ma certo la presenza del Sagitta le impediva di fare qualunque cosa.
Comunque... Il controllo sui tuoi spostamenti o attività è limitato al minimo. Non credere che la mia più grande passione sia starmene appostato come uno stalker ad ammirarti mentre ti cambi l'intimo.
Ah no? Strano...
Eseguo controllo mirati, mi accerto che la situazione sia tranquilla e aggiorno gli stessi controlli a distanza di qualche giorno. L'altro ieri alla normale ora del tuo rientro a casa non ti sei fatta vedere, ho atteso fino alla tarda notte ed ho capito che non saresti tornata. Ho fatto un semplice controllo in Istituto ed ho scoperto la tua nuova destinazione con la Dottoressa Patroklos, di conseguenza mi sono incamminato.
Abbiamo ricevuto una comunicazione improvvisa e siamo partite, consce che sarebbe stato un lavoro molto veloce e sbrigativo.
Disse, sottolineando ancora una volta che nulla avrebbe potuto far capire loro ci fosse qualcosa di peggio di un semplice Quarzo di Alp da riportare a Cipro.
... A questo punto, visto che ci siamo, hai fatto progressi almeno?
Pochi, ma non perché me ne vado in giro per il mondo a rischiare la vita. Le ricerche sono di loro molto difficili da portare avanti, di tempo ne ho bisogno dato che devo conciliare questo lavoro con quello che svolgo solitamente all'istituto a Cipro. ... Può girarsi per cortesia? Per quanto munita di Ghiaccio, esso non mi aiuta a non sentire il freddo, specie se qualcuno crea una barriera naturale all'interno della stanza che mi impedisce di appellarmi al mio Elemento...
Fece segno col dito al Sagitta di voltarle le spalle, così da poter finalmente mettersi vestiti puliti addosso. Attese quindi che egli facesse quanto chiesto dall'Acuan, mentre ella -vestendosi- proseguiva la chiacchierata.
In ogni caso, ho ben in mente la scadenza che lei mi ha dato e sono più che determinata a rispettarla. Credo inoltre che sia il caso darsi un appuntamento vero e proprio a scadenza bisettimanale o mensile, per tenerla sempre aggiornata dei progressi che sto compiendo. Anche perché se ad un certo punto avrò bisogno di lei per trovare altro materiale, non saprei proprio in che modo contattarla...
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Fujiko
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da Shuyun » 20/11/2019, 15:56
A Shuyun non interessava affatto apparire più attraente, più garbato o più apprezzabile. Il suo passato e la sua vita lo avevano drasticamente inaridito da quel punto di vista ma a lui stava bene così. Non era la persona più accomodante del mondo e Fujiko ormai poteva ritenersi perfettamente consapevole di quella verità. Anzi che si mostrava a lei, anzi che le permetteva dialoghi più lunghi di poche frasi prima di sparire. Ella aveva comunque ottenuto un privilegio che molti se non tutti, anche della stessa Gilda Ignis, potevano solo sognarsi.
... Complimenti. La mia intenzione era quella di ringraziarla, ma è riuscito perfettamente a spegnere ogni moto di gratitudine nei suoi confronti.
Poco importa, non è certo per la gratitudine che sono qui.
No, infatti. Immagino che le importi poco se una persona le è riconoscente o meno. L'importante è non farle perdere tempo.
Intendi ribattere piccata ad ogni mia frase o possiamo andare avanti? Come tu stessa hai detto, l'importante è non farmi perdere tempo e la tua compagna di stanza non starà via fino a domattina.
Nausicàa era scesa giù da circa quindici minuti. Se tutto va bene, forse ne avevano ancora altri quindici o venti prima che rientrasse. Il Sagitta aveva atteso il momento giusto per farsi vedere, dovendo per forza incontrare la giapponese da sola. Le avrebbe parlato anche mentre stava sotto la doccia, fosse stato per lui, ma di certo sarebbe stato scambiato per un poco di buono. Non che Fujiko in parte non lo pensasse già, in ogni caso.
Risparmiami il "Ce la saremmo anche potuta cavare da sole", ti trovo abbastanza sveglia da saper valutare un'uscita simile come idiota.
... Non intendo negare certo che senza il suo aiuto io e Nausicàa ci saremmo trovate molto in difficoltà. Ma non accetto una ramanzina dall'uomo che di sua spontanea volontà è venuto in nostro aiuto, senza che io chiedessi o pretendessi nulla da lui. Se ha agito in questo modo non può incolpare me o la mia migliore amica. Noi stavamo solo facendo il nostro lavoro, la presenza di quel Vampiro è stato un imprevisto che non avremmo mai potuto prevedere.
E la trappola dentro cui sono finiti, per vostra fortuna, i tre Druidi, invece? Quella l'avevate prevista? Perché mi è parso di notare sul tuo volto un certo disappunto quando la tua collega ha premuto il mattone innescando il meccanismo magico.
Se si fossero trovate loro contro l'animale crudele, sarebbero ugualmente riuscite a sopravvivere in qualche modo? Forse, considerando la minore potenza della creatura ostile rispetto al Vampiro, sì, ma non senza correre ugualmente grossi rischi. Purtroppo nessuna delle due poteva sapere che quello fosse un ex covo della Loggia di Nospheratu, essendo di fatto quell'organizzazione segreta, appunto, segreta. Ma questo poco importava a Shuyun, interessato esclusivamente al pericolo corso lì dentro per entrambe. Fissò attentamente negli occhi la Danma, non potendo non notare il prosperoso davanzale che premeva sotto l'asciugamano per venire fuori. Una debolezza di appena un secondo o poco più, che però venne colta facilmente dall'attenzione della MagiBiologa.
Lusingata abbastanza?
La donna non si scompose più di tanto, evidentemente ricordando che lui potesse carpire le di lei emozioni ma non interessata a celarle ad ogni costo. Non si mostrò chissà quanto colpito dalla cosa, seppur interiormente quella persona fece scaturire nella sua intimità spinte impulsive non indifferenti. Più la analizzava, più arrivava ad interpretare molti segnali come indicativi di un carattere intimo ben diverso da quello mostrato di prima facciata. Fece un altro mezzo passo avanti, incrementando la vicinanza tra loro, quasi come se volesse spingerla indietro sul letto da un attimo all'altro e approfittarsi di lei. ... Le avrebbe dato così fastidio, nel caso?
Vuoi giocarti la pelle andando all'avventura? Fallo, nessuno te lo vieta, ma per lo meno prima porta a termine quanto richiesto e per uno scopo molto più nobile. ... Non sono la balia di nessuno e non ho voglia di ritrovarmi un compito simile... Non più.
Se avessi voluto una balia, avrei assodato qualcuno di più educato e rispettoso di lei, con tutta onestà. Il suo tempo è prezioso perché sta servendo l'Equilibrio, ma io devo mantenere una facciata con la dottoressa Patroklos, che altrimenti scoprirebbe i miei ed i suoi piani.
Mhmh...
Inspirò profondamente, come a voler assorbire il profumo della pelle ancora leggermente umida della donna. La verità era che stesse giocando con la sua debolezza carnale, esattamente come fatto l'ultima volta, l'ultimo incontro. Non era uno sprovveduto, il Sagitta, ergo aveva compreso che probabilmente quel loro contatto all'oscuro di tutto e tutti in un certo qual modo la eccitasse. Faceva resistenza, contrastava le emozioni e le pulsioni, una tempra sensibile che le faceva sicuramente onore. Investì l'aria di una tenue corrente alternata che fluiva dal proprio corpo ed investiva di tanto in tanto il freddo e duro Ghiaccio nello Spirito della interlocutrice.
Sono sostanzialmente la sua Assistente, l'ho sempre seguita ovunque lei decidesse di andare. Quest'avventura non prevedeva dei risvolti così negativi, per cui posso dirle che mi dispiace lei si sia sentito coinvolto più del necessario in questa vicenda, ma non posso prometterle che non capiterà di nuovo. L'unica cosa che posso fare è evitare incarichi troppo prolungati o potenzialmente pericolosi, così da non scomodare più vossignoria nel dovermi salvare...
... Se non ricordo male, ti avevo dato il mio permesso di parlare della questione con la Dottoressa Patroklos, qualora lo avessi ritenuto necessario al momenti giusto. Non lo hai fatto, ciò può avere sostanzialmente due soli significati. Il primo caso, sei ancora in alto mare con le ricerche, tanto da non poter coinvolgere per nessuna ragione la tua collega. Il secondo caso, hai volutamente mantenuto il silenzio sulla questione per un desiderio di esclusività nel nostro... Rapporto. ... Onestamente, trovo che la verità, come nella maggior parte delle investigazioni che seguo, si trovi esattamente nel mezzo...
Era consapevole che forse ella non avrebbe risposto, sentendosi parzialmente attaccata al muro, anche se il muro era ben distante dalla schiena. Una metafora per indicare che il Muramasa avesse detto abbastanza da costringerla a rinchiudersi nel proprio eventuale imbarazzo e non riguardo la prima opzione suggerita. Tuttavia, non fece una chissà quale lunga pausa prima di proseguire nel discorso. Non era lì per prendersi gioco di lei e il tempo scorreva lesto e inesorabile. Il suo Fulmine gli suggeriva che l'Acqua di Nausicàa non fosse ancora nei paraggi, ma non era affatto una condizione stabile.
Comunque... Il controllo sui tuoi spostamenti o attività è limitato al minimo. Non credere che la mia più grande passione sia starmene appostato come uno stalker ad ammirarti mentre ti cambi l'intimo.
Ah no? Strano...
Eseguo controllo mirati, mi accerto che la situazione sia tranquilla e aggiorno gli stessi controlli a distanza di qualche giorno. L'altro ieri alla normale ora del tuo rientro a casa non ti sei fatta vedere, ho atteso fino alla tarda notte ed ho capito che non saresti tornata. Ho fatto un semplice controllo in Istituto ed ho scoperto la tua nuova destinazione con la Dottoressa Patroklos, di conseguenza mi sono incamminato.
Abbiamo ricevuto una comunicazione improvvisa e siamo partite, consce che sarebbe stato un lavoro molto veloce e sbrigativo.
Gradirei ugualmente che in futuro avessi la premura di lasciare un biglietto con le tue destinazioni prima di partire. Ovviamente parlo di quelle lavorative, sia mai pensassi che voglia seguirti anche durante i viaggi di piacere.
La provocò leggermente, leccandosi appena le labbra come se le percepisse secche, proseguendo a guardarla.
... A questo punto, visto che ci siamo, hai fatto progressi almeno?
Pochi, ma non perché me ne vado in giro per il mondo a rischiare la vita. Le ricerche sono di loro molto difficili da portare avanti, di tempo ne ho bisogno dato che devo conciliare questo lavoro con quello che svolgo solitamente all'istituto a Cipro.
Immagino che anche la presenza di tuo fratello ultimamente funga da ostacolo. ... Mh, perché tutta questa agitazione?
La domanda venne espressa con una tale apparente innocenza che Fujiko poté stare praticamente tranquilla che Shuyun non stesse insinuando nulla. Egli non sapeva veramente niente dei suoi trascorsi con Kisuke e se ne aveva parlato era solo perché probabilmente ogni tanto lo avesse visto stare da lei nel fine settimana. Come già detto prima, non rimaneva mai a controllare più del dovuto, non invadendo in tal senso la sua privacy. Ma la Danma non sarebbe riuscita a contenere l'agitazione del proprio Elemento, provocandone la lettura veloce e precisa dell'uomo davanti a sé. Fortunatamente, il Sagitta non era una persona curiosa, quindi qualsiasi cosa lei avesse detto per far cadere il discorso, a lui sarebbe bastato.
... Può girarsi per cortesia? Per quanto munita di Ghiaccio, esso non mi aiuta a non sentire il freddo, specie se qualcuno crea una barriera naturale all'interno della stanza che mi impedisce di appellarmi al mio Elemento...
Certo.
Calmo e contenuto, Shuyun si volse dandole la schiena, tornando verso il vetro. Fujiko poté anche constatare che chiuse gli occhi, in modo tale da non considerare il tenue riflesso su di esso. Era libera di privarsi dell'asciugamano e restare completamente nuda senza che lui osservasse niente. Con le mani sempre in tasca, sembrò quasi replicare una vera e propria statuta di cera. Uno strano mix di educazione e strafottenza.
In ogni caso, ho ben in mente la scadenza che lei mi ha dato e sono più che determinata a rispettarla. Credo inoltre che sia il caso darsi un appuntamento vero e proprio a scadenza bisettimanale o mensile, per tenerla sempre aggiornata dei progressi che sto compiendo. Anche perché se ad un certo punto avrò bisogno di lei per trovare altro materiale, non saprei proprio in che modo contattarla...
Se fossi così sicuro dei miei spostamenti e attimi di maggiore elasticità, lo avrei già proposto io, non credi? Ti posso provare a garantire una visita ogni dieci giorni circa, sera inoltrata, dentro la tua abitazione. Se trascorse le ore 23:30 non dovessi notare il mio arrivo, significherà che non mi sono potuto rendere libero. Nel caso in cui fossi tu, invece, ad avere impegni improrogabili, lascia un biglietto con le tue disponibilità nel primo cassetto della scrivania del tuo ufficio a Cipro. Lo consulterò poche ore prima del mio arrivo da te.
Non appena Fujiko avesse comunicato che fosse completamente presentabile, Shuyun avrebbe riaperto gli occhi, girandosi.
... Molto bella, ma ti preferivo prima.
In quello stesso istante, un guizzo elementale gli fece spostare lo sguardo verso la porta.
È nel corridoio.
Si riferiva alla Patroklos, chiaramente. Con un veloce movimento in avanti, Shuyun afferrò la donna dietro la schiena spingendola a sé e le rubò un bacio a tradimento. Nel caso in cui ella avesse corrisposto, l'unione delle lingue e della saliva sarebbe stato di circa cinque secondi. Una frustata elettrica nello spirito della Assistente. La mano destra, che l'ultima volta aveva sfiorato la curva del seno, scese giù e in quell'occasione si posò maleducata sul sedere, stringendo con velata energia.
... Mi era parso di intuire che poco fa stessi ricercando questo sapore, Dottoressa Danma.
Occhi negli occhi, durante quella frase che perse solo altri tre secondi, poi la figura del Sagitta si smaterializzò in concomitanza con l'apertura della porta.
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da Fujiko » 22/11/2019, 21:49
Intendi ribattere piccata ad ogni mia frase o possiamo andare avanti? Come tu stessa hai detto, l'importante è non farmi perdere tempo e la tua compagna di stanza non starà via fino a domattina.
Molto bene, direi che possiamo passare dunque al motivo per cui lei è qui.
Fujiko non era una persona infantile, ma non amava particolarmente essere trattata come una seccatura, un semplice oggetto o come una che "non pensava prima di agire". Nell'ottica di Shuyun ella avrebbe dovuto evitare di partire per Caracas insieme a Nausicàa, prevedere i pericoli che si sarebbero celati all'interno di quella grotta e starsene quindi buona a casa, a completare il lavoro datole dall'investigatore privato. Non ci stava la Danma, per questo così come lui portava poca pazienza per il prossimo, allo stesso tempo lei aveva perso la propria per i modi di fare bruschi del Sagitta. Dopo il loro ultimo incontro, nel quale lui si era permesso di baciarla, non voleva certo un invito fuori a cena e nemmeno promesse di sentimenti profondi e duraturi. Era abbastanza intelligente da comprendere che l'uomo si prendeva ciò che gli andava, per semplice e puro sfizio fisico, ricercando magari come la stessa Fujiko quel brivido di eccitazione dato dal proibito. Ma non tollerava che l'altro l'accusasse di qualche mancanza nei suoi confronti o nei confronti dell'Equilibrio, dal momento che il suo lavoro principale era fare da Assistente alla Patroklos e che quel genere di pericoli loro non avrebbero mai potuto prevederli in anticipo.
Se ha agito in questo modo non può incolpare me o la mia migliore amica. Noi stavamo solo facendo il nostro lavoro, la presenza di quel Vampiro è stato un imprevisto che non avremmo mai potuto prevedere.
E la trappola dentro cui sono finiti, per vostra fortuna, i tre Druidi, invece? Quella l'avevate prevista? Perché mi è parso di notare sul tuo volto un certo disappunto quando la tua collega ha premuto il mattone innescando il meccanismo magico.
Nausicàa non parte all'avventura senza essersi prima adeguatamente informata sul tipo di civiltà con cui avremo a che fare. Parlandone successivamente, è venuto fuori che non è stata lei a sbagliare le sue previsioni, dal momento che quel meccanismo doveva essere completamente innocuo, ma che qualcuno lo aveva modificato appositamente per essere una trappola. A parte questo, io e lei siamo abituate agli imprevisti ed anche a combattere per difenderci. Quel Vampiro non era alla nostra portata, ma saremmo state in grado di far fronte alla bestia che i tre Druidi hanno affrontato. E non sto peccando di superbia, io posso vantare di possedere un certo sangue freddo nelle situazioni difficili e Nausicàa ha coraggio da vendere.
La carriera di MagiAvvocato era stata la sua seconda scelta quando era indecisa quale strada intraprendere dopo il diploma alla Musashi. La parlantina non mancava certo all'Acuan del Ghiaccio, ma alla fine l'amore per la scienza l'aveva portata verso tutt'altra parte, lasciandole solo quella capacità di saper ribattere prontamente al prossimo, senza lasciarsi mettere i piedi in testa. Era mezza nuda di fronte a Shuyun, con solo l'asciugamano grande a coprire il suo corpo. Una visione che certo poteva far cadere in tentazione chiunque, persino il Sagitta stesso. Mentre parlava, infatti, Fujiko si rese conto della veloce occhiata che scese sulla scollatura del seno, celato da quel misero telo facile a sfilarsi come se niente fosse. Nella sua immaginazione, la Danma vedeva l'uomo avvicinarsi a lei, far cadere quell'unico ostacolo che si frapponeva fra le dolcezze del proprio corpo e le sue mani e poi baciarla, scuotendo il suo spirito con mille scariche elettriche.
Lusingata abbastanza?
Può ancora migliorare.
Lo provocò, per nulla colpita di essere stata "beccata" a provare una certa soddisfazione nel vedere l'Ignis tentato dal suo corpo. Sapeva che l'altro si trovasse ad uno stadio molto avanzato di affinità con il Fulmine, e lei, misera e semplice Gildata, non avrebbe mai potuto competere, né mai avrebbe voluto. Inoltre non si imbarazzava nel dimostrare le proprie emozioni, anche se quelle più recondite e oscure ancora le manteneva nascoste, per proprio senso di privacy personale. Shuyun però non era il tipo di persona che lasciava le cose intatte, non quando qualcuno lo sfidava apertamente in quel modo. Fece qualche passo in avanti, quasi volesse spingere la Danma a farne uno indietro, verso il letto. Lì avrebbe potuto tranquillamente abusare di lei e lei, probabilmente, lo avrebbe lasciato fare, nonostante l'uomo fosse a tutti gli effetti un perfetto sconosciuto.
L'unica cosa che posso fare è evitare incarichi troppo prolungati o potenzialmente pericolosi, così da non scomodare più vossignoria nel dovermi salvare...
... Se non ricordo male, ti avevo dato il mio permesso di parlare della questione con la Dottoressa Patroklos, qualora lo avessi ritenuto necessario al momento giusto. Non lo hai fatto, ciò può avere sostanzialmente due soli significati. Il primo caso, sei ancora in alto mare con le ricerche, tanto da non poter coinvolgere per nessuna ragione la tua collega. Il secondo caso, hai volutamente mantenuto il silenzio sulla questione per un desiderio di esclusività nel nostro... Rapporto. ... Onestamente, trovo che la verità, come nella maggior parte delle investigazioni che seguo, si trovi esattamente nel mezzo...
... Delle mie gambe...
Era consapevole la donna orientale di essere fatalmente attratta dal mistero che aleggiava intorno a quell'uomo- Shuyun sapeva di pericolo e questo accendeva i senso della Danma, che in fondo nel pericolo ci sguazzava pur essendo tanto portata ad essere una persona tranquilla e con la testa sulle spalle. Il Sagitta non aveva affatto torto. Fujiko non ne aveva parlato con la Patroklos sia per un motivo -più serio- sia per un altro -più egoistico. Tutto veniva reso eccitante dal proibito, anche per questo la donna aveva taciuto sulla questione, lasciando correre fino a quando non fosse stato strettamente necessario l'intervento della greca.
Investigazioni? È di questo che si occupa?
Si rese conto solo in un secondo momento della rivelazione appena fatta dal Sagitta, ponendo l'accento su quella per non avallare apertamente la considerazione che egli aveva appena fatto. Qualunque fosse stata la sua risposta, la ramanzina non era ancora finita e l'uomo volle arrivare a far promettere alla Danma di mantenerlo sempre aggiornato sugli spostamenti che ella avrebbe compiuto da quel momento in poi.
Gradirei ugualmente che in futuro avessi la premura di lasciare un biglietto con le tue destinazioni prima di partire. Ovviamente parlo di quelle lavorative, sia mai pensassi che voglia seguirti anche durante i viaggi di piacere.
Ma come? Se sono così preziosa per questo lavoro, dovrebbe seguirmi ovunque, anche quando voglio godermi semplicemente una bella giornata al mare. Il pericolo è dappertutto e chissà se non ci fosse lei che cosa mai potrebbe capitarmi...
Forse Fujiko stava calcando un po' troppo i toni con lui, ma era lo stesso Muramasa ad essersela cercata con quell'assurda paternale. Era molto sicura di sé la Danma, sicura di potersela cavare e di poter affrontare qualunque situazione le si presentasse davanti. Una presunzione forse che un giorno avrebbe potuto metterla nei guai, ma non in quel momento, che si sentiva invece forte e sicura delle proprie capacità di donna indipendente da qualunque uomo. In questo era stata aiutata persino dal suo stesso fratello, che aveva deciso di darle lezioni di karate, insistendo affinché la sorella imparasse a saper combattere realmente. Egli non poteva esserci sempre per proteggerla, per questo voleva che Fujiko fosse sempre pronta. Lezioni che la donna aveva apprezzato tantissimo successivamente, data la loro incredibile utilità quando si era stata privata della propria bacchetta.
... A questo punto, visto che ci siamo, hai fatto progressi almeno?
Pochi, ma non perché me ne vado in giro per il mondo a rischiare la vita. Le ricerche sono di loro molto difficili da portare avanti, di tempo ne ho bisogno dato che devo conciliare questo lavoro con quello che svolgo solitamente all'istituto a Cipro.
Immagino che anche la presenza di tuo fratello ultimamente funga da ostacolo. ... Mh, perché tutta questa agitazione?
Per qualche secondo il panico si impossessò della Danma, quando Shuyun se ne uscì in quel modo. Il secondo dopo, invece, ella comprese che non aveva nulla da temere, almeno dal tono di voce usato dal Sagitta. Era chiaro che anche lui fosse stato sorpreso dalla reazione della donna, che dovette fare la sua migliore faccia di bronzo e usare tutto il suo sangue freddo per non far intuire nulla all'uomo della verità.
Mi ha colto di sorpresa che lei sappia di mio fratello... Mi destabilizza venire a conoscenza che uno sconosciuto sa praticamente tutto, anche chi sono i miei cari o i loro spostamenti...
Sembrava che come spiegazione quella andasse particolarmente bene all'uomo, per cui la donna poté rassenerarsi. La verità era tutt'altra, ma mai l'avrebbe ammessa senza essere messa di fronte a delle prove concrete. Preferì invece cambiare discorso e chiedere al gentiluomo di voltarsi, così da potersi rivestire. Per quanto avesse il Ghiaccio, infatti, quando esso veniva ostacolato da un Fulmine così forte non riusciva a proteggere bene la donna dal freddo, portandola presto ad aver bisogno di coprirsi. Il Sagitta non si scompose di fronte alla richiesta della Danma, girandosi e chiudendo persino gli occhi, così da non vedere nulla mentre ella si cambiava.
Credo inoltre che sia il caso darsi un appuntamento vero e proprio a scadenza bisettimanale o mensile, per tenerla sempre aggiornata dei progressi che sto compiendo. Anche perché se ad un certo punto avrò bisogno di lei per trovare altro materiale, non saprei proprio in che modo contattarla...
Se fossi così sicuro dei miei spostamenti e attimi di maggiore elasticità, lo avrei già proposto io, non credi? Ti posso provare a garantire una visita ogni dieci giorni circa, sera inoltrata, dentro la tua abitazione. Se trascorse le ore 23:30 non dovessi notare il mio arrivo, significherà che non mi sono potuto rendere libero. Nel caso in cui fossi tu, invece, ad avere impegni improrogabili, lascia un biglietto con le tue disponibilità nel primo cassetto della scrivania del tuo ufficio a Cipro. Lo consulterò poche ore prima del mio arrivo da te.
Mi sembra giusto, allora possiamo dire di aver raggiunto un accordo su questo. Può voltarsi ora.
L'intimo era stato indossato, così come l'indumento che copriva il corpo della Danma, mettendolo però anche in risalto. Il seno soprattutto spiccava, anche per via della costituzione magra della giapponese che dunque rendeva quel davanzale ancora più evidente del solito.
... Molto bella, ma ti preferivo prima.
Non ebbe il tempo di ribattere Fujiko, perché gli occhi dell'uomo si mossero velocemente verso la porta, annunciando che Nausicàa stesse ormai per tornare. Svelto come il Fulmine di cui era servitore e portavoce, Shuyun annullò completamente le distanze fra di loro, afferrandola dietro la schiena per rubarle ancora una volta un bacio, bacio desiderato dalla stessa Danma.
Oh sìììì...
Non ci pensò neanche un secondo a fare resistenza, schiudendo le labbra e lasciando aperta la porta alla lingua del Sagitta, che andò immediatamente a ricercare la gemella. Nel frattempo la mano scese giù, stringendo senza alcun permesso il fondoschiena della donna che sentì, in quel momento, scariche elettriche percorrerle l'intero spirito e corpo. Mugolò contro la bocca del Muramasa, assaporando quanto più possibile quelle labbra che sapeva sarebbero sparite, anche troppo presto per i suoi gusti.
... Mi era parso di intuire che poco fa stessi ricercando questo sapore, Dottoressa Danma.
S...
-POP-
..ì...
Era sparito, senza aggiungere altro, senza dare il tempo a Fujiko di rispondere, proprio nell'attimo stesso in cui la porta della stanza si aprì. La bocca della Danma era ancora umida di saliva, il suo Ghiaccio scosso e le guance rosse, non per l'imbarazzo, ma per l'ingente afflusso di sangue che adesso girava, scaldandola completamente.
Ho sentito delle voci dall'esterno, con chi stavi parlando Fujiko?
Eh? Con nessuno Nana, parlavo ad alta voce, ragionavo su quanto accaduto, tutto qui...
Era la seconda volta che doveva mentire e non è che le andasse tanto a genio la cosa, specie perché temeva sempre di non essere abbastanza convincente. Per fortuna il Ghiaccio l'aiutava a mantenersi fredda e distaccata, tanto da risultare quasi normale. Fece finta di nulla, sistemando via l'asciugamano appena tolto e dirigendosi verso il bagno della camera.
È stata costruttiva questa passeggiata? Che cosa hai detto al dottor Ravnick?
La cosa importante era ritornare quasi subito alla normalità, come se non fosse successo niente. Ma dentro di sé Fujiko sperava che il prossimo incontro con il Sagitta fosse meno fugace rispetto a quello avuti fino ad ora.
Uscita per Fujiko & Nausicàa
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da Lowell » 26/11/2019, 12:36
02/04/2114 Giungla Amazzonica Tribù degli Esclusi Ore 17:22
So poco di quella faccenda... Ero appena nato in quel periodo e mi interessava molto più il sangue caldo delle vergini. ... Ricordo giusto che arrivarono dall'Europa, portate da due Creature Magiche Elementali, credo forse dei Mephit.
Il rientro a "casa" era stato piuttosto silenzioso. Lowell non aveva voluto parlare né con la sorella, né con l'ex Erede del Fulmine. Sapeva che fossero scosse, sapeva che avessero bisogno di assorbire adeguatamente l'intero svolgimento dei fatti trascorsi. Per di più, anche lui necessitava di fare mente locale e riordinare le idee. Quelle parole tornavano a rimbombare nella sua testa come tamburi in piena esecuzione. Una volta giunti nel territorio degli Esclusi e fatto un resoconto sommario agli alleati, la Flamberga fece portare Scarlet in una tenda esclusiva, con cibo ed acqua. Costrinse poi Ymir ad ingurgitare un decotto rilassante con proprietà calmanti e favorenti il sonno: doveva riposare un po', avrebbero parlato al suo risveglio.
La strage in Russia è parte di questa follia? Dovremmo informare la Flamberga Ragnär, deve esserne messo al corrente. Potrebbe darci un aiuto consistente. Inoltre merita di conoscere la verità.
Sono indubbiamente d'accordo, ma l'indole guerrafondaia della Flamberga Ragnär adesso come adesso sarebbe di ostacolo.
Mettere su una battaglia interminabile contro tutte le cellule della Loggia al fine di scoprire la verità non sarebbe servito a nulla. Inoltre, neanche entrare di straforo nello Comunità Druidiche per fare domande scomode era da considerarsi fattibile. Purtroppo quelle ricerche erano da portare avanti con discrezione ed attenzione. Un solo sentore del loro ficcanasare nei posti giusti ed ecco che le prove potevano essere distrutte o nascoste ancora di più. Forse avrebbe potuto provare a dialogare con una persona specifica, così da sondare il terreno.
Di chi parlate, Flamberga?
Ricordi quel Gildato di cui ti parlai tempo fa? Lo incontrai durante l'operazione di salvataggio della Lancia Yvonne, facente parte proprio della Tribù di Ragnär.
Intendete forse la Tigre Nera?
Esatto, proprio lui. Non solo è un individuo affidabile, ma potrebbe anche comunicare lui, ad esempio, con la Lancia Yvonne, così da sentire il suo parere.
Desiderate forse che lo faccia convocare qui presso il nostro territorio?
No, non adesso, sarebbe inutile. Come detto, per il momento utilizziamo le nostre risorse e cerchiamo nuove piste da seguire.
Vostra sorella invece? Pensate sia saggio rimandarla indietro?
Onestamente no, non lo trovo così saggio. Se il meccanismo dietro a questo complotto è così antico, temo per la sua vita ora più che mai...
Lowell lasciò la tenda tattica e osservò il percorso del sole. Non mancava poi così tanto al tramonto, giusto un paio d'ore. Il resto della Tribù si stava già attrezzando per il pasto serale ed Ymir riposava ancora profondamente, per sua fortuna. Era stato un durissimo colpo per lei, venire a sapere che l'incidente legato alla sua morte, alla perdita della nobiltà, dell'amore, fosse tutto architettato. Per di più ad opera di Druidi, di Figli di Gaia come lei, che evidentemente la odiavano o odiavano il suo retaggio. Quale fosse però il legame con Scarlet era ancora tutto da scoprire e vedere. Chiese informazioni sulla rossa e venne a sapere che fino ad allora non si era mossa dalla tenda. Annuì, decidendo di raggiungerla lui e chiedendo alle sentinelle di stare un po' distanti, garantendo così maggiore privacy con la ragazza. Scostò il tessuto della capanna ed entrò, rivolgendole uno sguardo morbido, gentile.
... Hai mangiato poco, immagino tu abbia ancora lo stomaco chiuso.
C'era una ciotola intagliata in legno con diversi tipi di frutta del territorio. Poi aveva vicino una caraffa con dell'acqua fresca di fonte ed un calice, sempre in legno. Lowell aveva dato disposizioni che la sorella avesse il giaciglio più comodo possibile e la tenda si trovasse riparata dal vento notturno. Inoltre, il fuoco acceso a breve distanza portava il proprio calore fino a lì, impedendole di risentire per il freddo. Era premuroso con lei, lo era sempre stato, per quanto la ragazza non se ne fosse mai interessata davvero.
Quello che è venuto a galla oggi è destabilizzante. Ci sono dietro talmente tanti fili attorcigliati che sgombrare la matassa mi sembra una impresa ben al di sopra delle mie possibilità. Parliamo di un complotto antico, secoli di differenza e indizi limitati per arrivare alla verità. L'unico punto di partenza è questa faccenda dei Mephit... ... In passato erano sfruttati come messaggeri e guardiani dalle famiglie Druidiche più influenti, peccato che in tutta Europa ce ne saranno state almeno un migliaio.
Non che volesse darsi per vinto, per carità, ma sostanzialmente bisognava ammettere che fosse molto deluso. Credeva con quella spedizione di fare luce una volta per tutte sul mistero dell'attentato alla Nygaard. Invece in un colpo solo aveva ampliato esponenzialmente la difficoltà nel reperire la realtà dei fatti, tornando in volata alla casella di partenza. Far rimanere però la parente ignorante sulla questione significava estraniarla dalle proprie ipotesi, dai propri collegamenti razionali. La ragazza meritava la verità, anche se sarebbe stata difficile da accettare.
Credo che ormai tu abbia compreso che Ymir non è del tutto uguale a noi. Ha più anni di vita alle spalle di me e te messi insieme. Venne resa vampira verso la fine del 1900 e il Mana le ha restituito da poco la maggiore padronanza della propria natura autentica come Figlia di Gaia. Ora è considerata a tutti gli effetti una Semi Vampira, quasi completamente purificata e non più destinata all'eternità come Figlia della Notte. ... Oltre a questo, devi sapere che prima dell'attentato che la rese Non Morta, ella apparteneva alla Nobiltà Maggiore, era l'Erede del Fulmine.
Una parente di Miui, dunque? La Famiglia del Fulmine aveva poi dato alla luce una nuova figlia con cui proseguire la stirpe oppure aveva ceduto il potere? Domande sostanzialmente ininfluenti, ma se la ragazza le avesse poste, Lowell non avrebbe avuto problemi a rispondere. Tuttavia, raccontarle la verità aveva un duplice significato e motivazione. Per quanto, reputava la Djinn abbastanza intelligente da cominciare a fare i dovuti collegamenti anche da sola.
... Per avere la tua vita, è stata barattata quella di nostri Confratelli Esclusi. Quel Vampiro non aveva motivo per prenderci in giro, era convinto che presto saremmo morti e voleva che spirassimo con la consapevolezza di essere stati traditi. ... Il suo ex Comandante era stato precedentemente pagato per uccidere Ymir... Ed aveva ricevuto l'ordine di farti fare la stessa fine. Lei nobile effettiva, tu con sangue nobile e protagonista di una profezia che potrebbe ribaltare la sorte della nostra famiglia. ... Potrebbe essere una coincidenza, ma se non lo fosse... Significherebbe che stai correndo un pericolo mortale e gigantesco.
Non aveva tutta quella voglia di spaventarla, ma la considerava matura e adulta per essere messa al corrente dell'evidenza dei fatti. Anche perché quel discorso conduceva inevitabile alla discussione riguardante il metodo per preservare la sua incolumità.
So che la tua attuale famiglia farebbe di tutto per proteggerti, ma dovrebbe assoldare un esercito. Farti monitorare per tutto il tempo e per di più spostarti in un luogo sconosciuto, senza avere contatti con te. Questo per altro lungo un periodo di tempo non meglio determinato, che può durare settimane fino anche a mesi. Le ricerche potrebbero durare tanto e sinceramente saperti da sola, circondata da sconosciuti, seppur pagati per la tua difesa, non mi renderebbe tranquillo. ... Ergo, saresti ancora così indisposta nei confronti di una permanenza qui, al sicuro, vicino a Druidi che ti rispettano e riconoscono la tua importanza?
Sperava che la rossa non dicesse subito di "No", che provasse per lo meno a ragionarci su. Non poteva pretenderlo, tanto aveva capito che con Scarlet le pretese non portassero da nessuna parte. Doveva solamente fare affidamento sulla paura di morire della ragazza, paura che avrebbe potuto spingerla ad un gioco forza su se stessa nel rimanere lì con lui.
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da Scarlet » 30/11/2019, 0:27
02/04/2114 Giungla Amazzonica Tribù degli Esclusi Ore 17:22
Sembra chiaro come il sole che coloro che hanno dato la caccia a tua sorella possano essere gli stessi che hanno ucciso me, Lowell... ... E non escludo che se non fosse intervenuto quel mago a salvarla, ella ora avrebbe condiviso la mia stessa sorte.
Da dove provengono le monete che abbiamo trovato qui dentro?!
Erano merce di scambio data al nostro comandante per eseguire un lavoretto...
... Voi avevate il compito di uccidere un'altra Druida, oltre colei che attaccaste oltre un secolo fa. Chi è il Mandante?
Spiacente di deluderti, ma pur volendo toglierti questo dubbio prima di torturarti ed ucciderti, non mi è possibile! Il comandante ricevette informazioni molto interessanti in cambio della testa della Druida ma doveva anche mantenere il segreto, perfino con noi. Peccato non aver saputo sfruttare adeguatamente quella occasione, troppe poche vite distrutte in Russia.
Si sentiva in trappola. Nonostante non fosse prigioniera all'interno di quella Tribù, Scarlet sentiva di non avere alcuna via d'uscita da quell'incubo ad occhi aperti. Il ricordo di ciò che aveva vissuto solamente poche ore prima rimbombava dentro la sua testa, facendola esplodere di dolore. Le parole di Ymir, quelle di suo fratello, quelle del Non Morto, si mescolavano assieme, in un tripudio di terrore e paura che affondava le proprie radici all'interno di vecchi traumi da cui la Nygaard non era ancora guarita. Stringeva al petto l'unica cosa che riusciva a donarle un po' di conforto: un pezzo di carta sgualcito, la cui grafia, rozza, risultava però agli occhi della ragazza la più bella che avesse mai visto. Di tanto in tanto lo leggeva, ripeteva sillabando ogni singola parola, immaginava di trovarsi fra le braccia di colui che aveva scritto quel biglietto. Con lui, sapeva avrebbe dimenticato facilmente quegli orrori, la propria vita, il proprio passato e destino, lasciandosi andare semplicemente alla bellezza di un amore puro che, se adeguatamente custodito, sarebbe durato in eterno. Poco distante dal giaciglio dove era stesa, c'erano dei manufatti di grezza fattura: una ciotola piena di frutta e una caraffa d'acqua, insieme ad un calice intagliato nel legno. Non aveva toccato nulla di tutto quello che le era stato portato e non solo perché schizzinosa. Non aveva fame, non aveva sete, aveva solo una gran voglia di andarsene via da lì e l'unica cosa che le impediva di farlo era che aveva fatto tutto quello per ottenere qualcosa e lì sarebbe rimasta fino a quando non l'avesse ottenuta.
Posso farti una richiesta un po' strana? Ti andrebbe di regalarmi qualcosa di tuo? Sai, vorrei mi restasse un ricordo più concreto di noi due...
Cercava di appellarsi ad ogni bel ricordo che riguardasse il Kingston, per non cadere preda degli orrori che riusciva a vedere ad occhi aperti. Scacciava ogni dolore sostituendolo con ciò che di bello il Mercenario le aveva donato; la paura con la sicurezza ed il conforto delle sue braccia; la rabbia con l'amore e la voglia di rivederlo quanto prima possibile. L'imprinting l'aveva salvata da sé stessa, impedendole di cadere nel baratro di odio e morte nella quale sarebbe cascata se solo non fosse intervenuto Dre nella sua vita a restituirle un cuore. Perché era proprio questo ciò che il bifolco aveva fatto: non glielo aveva tolto, bensì restituito, forse un po' ammaccato, ma per aggiustarlo ci voleva ancora del tempo, tempo che se fosse dipeso dai Non Morti, Scarlet non avrebbe avuto. Era sdraiata sul fianco, con gli occhi chiusi, le mani giunte sul petto, quando un fruscio di tenda annunciò l'arrivo di suo fratello. Aveva ricercato Lowell solo perché era l'unico in grado di darle ciò che chiedeva, ma adesso si chiedeva se non si fosse spinta troppo oltre con quella richiesta. Aveva covato così tanto rancore nei confronti del fratello maggiore, eppure egli continuava a starle vicino, continuava a cercare di proteggerla. Poteva davvero dirsi sicura che lo facesse solo per placare i propri sensi di colpa? Scelse di non pensarci, scacciando via quei pensieri, ma rimanendo distesa sul fianco, ignorando per il momento l'arrivo del Djin.
... Hai mangiato poco, immagino tu abbia ancora lo stomaco chiuso.
...
Quello che è venuto a galla oggi è destabilizzante. Ci sono dietro talmente tanti fili attorcigliati che sgombrare la matassa mi sembra una impresa ben al di sopra delle mie possibilità. Parliamo di un complotto antico, secoli di differenza e indizi limitati per arrivare alla verità. L'unico punto di partenza è questa faccenda dei Mephit... ... In passato erano sfruttati come messaggeri e guardiani dalle famiglie Druidiche più influenti, peccato che in tutta Europa ce ne saranno state almeno un migliaio.
...
Credo che ormai tu abbia compreso che Ymir non è del tutto uguale a noi. Ha più anni di vita alle spalle di me e te messi insieme. Venne resa vampira verso la fine del 1900 e il Mana le ha restituito da poco la maggiore padronanza della propria natura autentica come Figlia di Gaia. Ora è considerata a tutti gli effetti una Semi Vampira, quasi completamente purificata e non più destinata all'eternità come Figlia della Notte. ... Oltre a questo, devi sapere che prima dell'attentato che la rese Non Morta, ella apparteneva alla Nobiltà Maggiore, era l'Erede del Fulmine.
Una forte vampata di calore investì il Rinnegato, proveniente dal corpo della sorella che pareva essere stata colpita anche troppo dalla notizia appena ricevuta. Non le interessava chi fosse Ymir, o cosa fosse, ma quelle ultime parole pronunciate dal fratello portarono a galla molte emozioni e nessuna di queste poteva definirsi positiva. Incredulità nel sapere che la donna incontrata quel giorno era la stessa per cui suo nonno aveva rinunciato al proprio rango di Erede. Sdegno per l'oltraggio che ella aveva subito, non solo in quanto Figlia di Gaia, ma forse maggiormente per il suo rango di Erede, nobile fra i nobili. Rabbia di fronte alla possibilità che ella potesse fare la stessa fine. Non si girò, ma si rannicchiò ancora di più, digrignando i denti, portando le mani a coprirsi la testa, come se volesse scacciare delle voci immaginarie dalla propria mente.
... Per avere la tua vita, è stata barattata quella di nostri Confratelli Esclusi. Quel Vampiro non aveva motivo per prenderci in giro, era convinto che presto saremmo morti e voleva che spirassimo con la consapevolezza di essere stati traditi. ... Il suo ex Comandante era stato precedentemente pagato per uccidere Ymir... Ed aveva ricevuto l'ordine di farti fare la stessa fine. Lei nobile effettiva, tu con sangue nobile e protagonista di una profezia che potrebbe ribaltare la sorte della nostra famiglia. ... Potrebbe essere una coincidenza, ma se non lo fosse... Significherebbe che stai correndo un pericolo mortale e gigantesco.
Era stupido. Era stupido credere che quella profezia potesse essere vera, visto con chi avesse avuto l'imprinting. E quando mai la sua unione con un Semi-Gildato avrebbe potuto dare vita alla nuova stirpe del Fuoco? Scarlet non era nemmeno così sicura che ella sarebbe mai stata insieme a Tybalt. Non gli aveva detto nulla di ciò che le era capitato, non gli aveva rivelato di essere ormai legata a lui da una forza più forte della propria stessa volontà. Poteva ancora decidere arbitrariamente cosa fare, poteva ancora andare avanti e rinunciare a lui, ma la tentazione di restare, di stare insieme, di provare amore era così persistente che ignorarla non era affatto facile. Avrebbe dovuto chiedere un consiglio a Ryurik, ma non sapeva che anche l'Eletto avesse avuto l'imprinting né le interessava poi molto. Ciò che le interessava era ottenere una vita tranquilla e serena, scevra dagli orrori che aveva già vissuto in passato. Credeva di aver già scontato la propria dose di sofferenza, ma sembrava che il Mana la stesse mettendo ancora una volta alla prova.
So che la tua attuale famiglia farebbe di tutto per proteggerti, ma dovrebbe assoldare un esercito. Farti monitorare per tutto il tempo e per di più spostarti in un luogo sconosciuto, senza avere contatti con te. Questo per altro lungo un periodo di tempo non meglio determinato, che può durare settimane fino anche a mesi. Le ricerche potrebbero durare tanto e sinceramente saperti da sola, circondata da sconosciuti, seppur pagati per la tua difesa, non mi renderebbe tranquillo. ... Ergo, saresti ancora così indisposta nei confronti di una permanenza qui, al sicuro, vicino a Druidi che ti rispettano e riconoscono la tua importanza?
... Non verrò a vivere fra i selvaggi, neanche se mi eleggessero loro unica regina, fratello.
Finalmente la voce della Nygaard si fece sentire, una voce che sembrava non aver mutato affatto tono ed atteggiamento. Si alzò con la schiena, mettendosi seduta sul giaciglio che per Lowell poteva essere comodo, mentre per Scarlet era solo una dannata tortura. Fissava il Djin con sguardo deciso, serio, concentrato, di chi non era disposta a scendere a patti, nemmeno se si trattava della propria stessa vita. Non era solo per abitudine alle comodità: se si fosse rintanata in mezzo agli Esclusi, non avrebbe più avuto la possibilità di vedere Dre; Céleste sarebbe stata abbandonata a sé stessa e per quanto di lei le importasse poco, comunque un minimo le importava. Cosa avrebbe impedito al cretino di turno di approfittarsi di lei? Nessuno ed allora la Vogt avrebbe vissuto ciò che aveva già provato la Nygaard sulla propria pelle, ma con l'unica differenza che la sua di violenza si sarebbe perpetrata ancora e ancora, per l'incapacità della bionda scema di comprendere la situazione.
Quella stupida profezia è falsa! Non posso essere io colei che riporterà la nostra famiglia a conquistare di nuovo il titolo di Jin ed Eredi e lo sai perché? Non sei stupido fratello mio, ormai lo avrai intuito...
Le costava molto ammetterlo. Ma se lo avesse ammesso e Lowell le avesse dato ragione, allora avrebbero potuto cercare la vera persona di quella profezia e lasciare lei finalmente in pace. Magari si trattava dell'attuale Erede del Fuoco, chi lo sa. Magari qualcun'altro legato a quella stirpe avrebbe potuto essere al suo posto, ma non lei. Non colei che si era innamorata di un rozzo bifolco.
Ho avuto il mio imprinting con un Semi-Gildato. La sua connessione all'elemento Fuoco è ridicola e non lo renderò comunque così forte da permettere una futura dinastia di Eredi, nemmeno aumentandone l'affinità! Ora dimmi perché dovrei continuare a credere di essere io colei di cui si sta parlando, quando la vita si è già fatta beffe di me e del mio destino...
Forse perché, leggendo le rune del suo destino, era proprio lei che veniva indicata come tale. Forse perché non poteva esserci nessun altro, all'infuori di Scarlet, che potesse fare una cosa simile. Forse perché aveva avuto la riprova persino quello stesso giorno di come ella fosse stata benedetta dal Mana Rosso e il fatto che il suo possibile compagno avesse in sé una scintilla di quello stesso potere non faceva che rafforzare la teoria. In ogni caso, anche a sconfessarla, non sarebbe stato facile convincere i loro nemici del contrario. Ma forse la ragazza sapeva a chi poter chiedere aiuto per velocizzare quelle indagini e trovare finalmente i responsabili.
Posso sparire per qualche tempo, andarmene via e stare comunque al sicuro, dove nessuno potrà trovarmi. Ma non posso farlo per mesi e mesi, hai bisogno di una mano per capire chi ci sia dietro a questo complotto. ... Il cugino che ho acquisito grazie alla mia nuova famiglia è uno stimato investigatore nel suo mondo. È stato benedetto dal Fulmine, la sua affinità è al massimo livello disponibile per un Gildato come lui. Lui può aiutarvi a sbrogliare questa dannata matassa... ed in più potrebbe andare a genio alla tua compagna. Non tentare di convincermi a venire a stare qui, perché la mia risposta sarà sempre e comunque no.
Che cosa intendeva con lo sparire per qualche tempo? Dove sarebbe andata? La verità era molto più prevedibile di quanto potesse sembrare in realtà. Scarlet aveva appena trovato la scusa migliore che potesse avere non solo per rivedere Dre, ma anche per restare insieme a lui per un po' di tempo. I genitori non l'avrebbero fermata, se questo avesse significato salvarle la vita. Ma se qualcuno di quei Vampiri, nel tentativo di ucciderla, avesse fatto del male invece ai suoi genitori adottivi? Un pensiero che, pur non volendo, preoccupò la Nygaard, che pensò immediatamente ad una soluzione per ovviare a quel problema.
Anzi, ancora meglio: si potrebbe spargere la voce che io sia venuta a stare in questa Tribù per essere protetta, mentre invece sarò altrove, lontano da casa mia e lontana da qui. I miei genitori, per quanto forti, non saprebbero difendersi dai Non Morti, ma voi sì. Avreste la possibilità di catturare vivi i nemici ed interrogarli per sapere chi è il loro mandante, mentre mio cugino potrebbe svolgere le sue ricerche in parallelo. ... Direi che questa soluzione possa accontentare un po' tutti.
Già, ma potenzialmente ella avrebbe sacrificato la vita di coloro che considerava dei selvaggi per la propria. Come avrebbe reagito suo fratello di fronte a quella possibilità?
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Scarlet
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da Lowell » 30/11/2019, 18:11
... Non verrò a vivere fra i selvaggi, neanche se mi eleggessero loro unica regina, fratello.
Una prima frase per nulla incoraggiante, quella con cui si fece sentire Scarlet dopo diversi minuti di religioso silenzio. Lowell sperava che il forte spavento preso in quel covo di Vampiri potesse aver reso la ragazza più incline a farsi proteggere dalla Tribù. Evidentemente lo stare lì era fin troppo pesante per una come lei, abituata al comfort della modernità magica civile. In verità c'era anche un altro importante dettaglio da prendere in esame: restare lì avrebbe significato non poter rivedere una persona molto speciale. Il fratello sul momento non ebbe quella particolare illuminazione, troppo orientato nel cercare di far ragionare la sorella. Purtroppo l'animo della più giovane era infervorato da un Elemento scoppiettante e complesso da gestire. Scontrarsi con lei diventava praticamente inevitabile.
Scarlet, lo capisci o no che qui c'è in gioco tutto? Tutto! Non solo la tua vita ma forse, evidentemente, anche lo stesso scorrere degli eventi storici! La profezia è stata chiarissima, tu darai...
Quella stupida profezia è falsa! Non posso essere io colei che riporterà la nostra famiglia a conquistare di nuovo il titolo di Jinn ed Eredi e lo sai perché? Non sei stupido fratello mio, ormai lo avrai intuito...
... Sì, credo di sì, ma preferirei fossi tu a diradare ogni nebbia.
Ho avuto il mio imprinting con un Semi-Gildato.
Se non altro non mi sembri schifata. È un buon inizio...
L'Imprinting. Scarlet Djinn con l'Imprinting. Costretta a dover per forza tenere a qualcuno oltre se stessa. Gran senso dell'umorismo il destino. Lowell non disse niente, pur chiedendosi dentro di sé quanto debba averle pesato all'inizio quella condizione. La Nygaard era una solitaria individuale ed egocentrica, nonché egoista, orientata al puro e semplice diletto nell'usare gli altri. Un amore improvviso sbocciato in quella maniera tanto costrittiva doveva averle fatto come minimo mancare il fiato all'inizio. Osservarla però così disposta a fare tanto per quel ragazzo significava che evidentemente alla fine si fosse arresa al proprio cuore. O magari quell'individuo era riuscito in qualche modo a guadagnarsi la sua fiducia e rispetto. In quel caso, tanto di cappello a quel semplice SemiGildato.
La sua connessione all'elemento Fuoco è ridicola e non lo renderò comunque così forte da permettere una futura dinastia di Eredi, nemmeno aumentandone l'affinità! Ora dimmi perché dovrei continuare a credere di essere io colei di cui si sta parlando, quando la vita si è già fatta beffe di me e del mio destino...
Ma il suo Elemento resta ugualmente il Fuoco, Scarlet. Possibile che tu non riesca comunque a renderti conto della coincidenza evidente? Certo, un SemiGildato ha possibilità quasi nulle di farti dare alla luce un Erede, ma ora come ora non potrebbe anche per un altro motivo. Tu non hai la benedizione del Fuoco Eterno, quella benedizione si trova nello spirito di Estia e della sua Famiglia. Non possiamo sapere come possano mutare le cose nel caso in cui quella benedizione, per qualsivoglia motivo a noi oscuro, torni a te. ... Un Gildato vero e proprio ha chance pari ad una possibilità su cinque di creare un nuovo Erede, questo significa che un SemiGildato ne avrebbe circa una su nove. Ma non dimentichiamo che assurdità è accaduta solo perché sei venuta al mondo nel giorno del Solstizio d'Estate.
La Djinn poteva ostinarsi e dargli torto anche per tutto il resto della conversazione, ma non poteva negare a se stessa che quelle parole non fossero campate in aria. Alcuni fatti, apparentemente ininfluenti, avevano invece decretato delle vere e proprie meraviglie, degli autentici miracoli naturali. Se la profezia parlava di una nuova stirpe del Fuoco nata dal grembo della Nygaard, allora evidentemente i presupposti in qualche modo c'erano. Lowell non poteva giurare su tutto, non poteva arrogarsi il diritto di decretare quella profezia come verità assoluta ed autentica, ma sapeva valutare i punti di contatto. Ma c'era sicuramente un punto della questione sul quale il Druido non poteva che trovarsi parzialmente d'accordo con la rossa scettica.
Potrai dirmi che è alquanto strano che un Erede possa nascere dalla tua unione con uno il quale Elemento non è neanche sorto naturalmente. A livello spirituale è strano, in quanto il Fuoco comunque non lo ha direttamente scelto, né lui lo ha accolto in sé spontaneamente...
Quando dici prigioniero... Intendi rinchiuso? Come in una gabbia? O una cella?
Una specie, sì. Ha trascorso molti anni dentro ad un appartamento e laboratorio con pochissime opportunità di uscire. Era costretto a lavorare per un'organizzazione malavitosa ovviamente non babbana, svolgendo mansioni legate alla sua Abilità Magica. Quelli sanno come tenere in pugno il prossimo, tra minacce, percosse e torture. Poi, un giorno, accadde un evento che Dre non riuscì proprio a sopportare e a quel punto escogitò un piano decisamente pericoloso per uscire da tutto ciò. ... Ma non me la sento di andare avanti, sono faccende sue privare e al limite sarà lui a raccontargliele.
Sai per caso come ha ottenuto l'onore di possedere le Fiamme? ... Forse ci aiuterebbe a valutare meglio il suo coinvolgimento nella premonizione sciamanica.
La verità si trovava tutta dietro quel racconto, un racconto che però la ragazza non conosceva, ma che poteva sempre venire a sapere in futuro. Le sarebbe bastato chiedere a Tybalt in che modo si fosse guadagnato la possibilità di avere il Fuoco in sé, restando possibilmente sconvolta dalla risposta. Ma per far ciò lo avrebbe dovuto rivedere, trascorrere nuovamente del tempo a stretto contatto con lui, nel calore della sua protezione e del suo abbraccio. Il fratello stava ancora ragionando e riflettendo quando la voce della Djinn lo richiamò all'attenzione. Alzò subito gli occhi, dandole l'interesse che meritava.
Posso sparire per qualche tempo, andarmene via e stare comunque al sicuro, dove nessuno potrà trovarmi. Ma non posso farlo per mesi e mesi, hai bisogno di una mano per capire chi ci sia dietro a questo complotto. ... Il cugino che ho acquisito grazie alla mia nuova famiglia è uno stimato investigatore nel suo mondo. È stato benedetto dal Fulmine, la sua affinità è al massimo livello disponibile per un Gildato come lui. Lui può aiutarvi a sbrogliare questa dannata matassa... ed in più potrebbe andare a genio alla tua compagna. Non tentare di convincermi a venire a stare qui, perché la mia risposta sarà sempre e comunque no.
Credi sia disposto a darci una mano concreta? Sai bene che non possediamo alcun tipo di merce da fornire in cambio al pari della valuta magica. In poche parole, dovrebbe aiutarci per puro spirito di supporto e altruismo. Nel caso, gradirei fossi tu ad accompagnare Ymir da lui per un colloquio. Io preferisco andare a scambiare due parole con una persona in contatto con la Tribù decimata in Russia.
La Tigre Nera avrebbe ascoltato le sue parole e avrebbe saputo come comportarsi nei confronti degli Esclusi da informare. In pochi istanti il Druido aveva cambiato idea sull'aspettare eccessivamente e molto derivava dal possibile intervento del parente acquisito della sorella. Se tanto il compito di fare luce sul mistero spettava ad una terza persona, stava di conseguenza al Djinn improvvisarsi messaggero di cattive notizie e retroscena schifosi. Non aveva ancora idea se per caso i due attentati avessero il famoso elemento in comune, ma starsene con le mani in mano non era proprio da lui. Intanto bisognava affermare ad alta voce che non si fosse trattato di un attacco casuale, bensì di un pesante e oltraggioso tradimento. Senza contare che non fosse assolutamente possibile escludere altri retroscena analoghi, decretando di conseguenza lo stato di allerta per qualsiasi Tribù. Quanto sarebbe stato disposto a barattare il mandante (la mandante o i mandanti) pur di avere su un piatto la testa della Nygaard? Era impossibile prevederlo.
... Cambiando un attimo discorso, credi che questo ragazzo sarà disposto a fornirti un nascondiglio a tempo indeterminato?
Non era affatto sciocco suo fratello. Aveva compreso immediatamente quale fosse il luogo sicuro citato dalla rossa innamorata. Con quelle parole, per altro, le fece intendere quasi subito di non essere contrario e la motivazione era semplice: sapeva che non sarebbe servito a nulla. La sorella voleva avvicinarsi quanto più possibile al custode dei suoi sentimenti e lo avrebbe fatto, fregandosene di avvertimenti o proibizioni. Ribelle nella vita, ribelle nell'amore.
Lui... Ricambia ciò che provi? Se deciderai di raggiungerlo, è bene tu sappia che sarebbe opportuno fargli conoscere la verità sulla profezia.
Certo, come no, proprio la migliore cosa da dire a qualcuno appena entrati in casa sua, ma Lowell non aveva proprio tutti i torti. Presto o tardi la ex Erede avrebbe dovuto rivelare non solo ciò che albergasse nel suo cuore, ma anche il presunto fato che la legava al SemiGildato.
... D'accordo, prenditi il tuo tempo sorella, non volevo metterti pressione. Ma ricorda, così come bisogna assolutamente evitare che tu corra rischi, lo stesso vale per lui.
Anche il Kingston in fondo faceva apparentemente parte della profezia, almeno fino a prova contraria. Cambiare zona geografica non li immunizzava dall'essere ugualmente scoperti, pur rappresentando un metodo efficace per sparire dalla circolazione.
Per quanto, vorrei poter trovare una soluzione migliore per far sì che la tua incolumità sia ancora più accertata.
... si potrebbe spargere la voce che io sia venuta a stare in questa Tribù per essere protetta, mentre invece sarò altrove, lontano da casa mia e lontana da qui. I miei genitori, per quanto forti, non saprebbero difendersi dai Non Morti, ma voi sì. Avreste la possibilità di catturare vivi i nemici ed interrogarli per sapere chi è il loro mandante, mentre mio cugino potrebbe svolgere le sue ricerche in parallelo. ... Direi che questa soluzione possa accontentare un po' tutti.
Spargere una voce simile è rischioso, potremmo ritrovarci con orde di Vampiri con il solo obiettivo di sterminio, sia nostro che tuo. Piuttosto, chiederò alla Tribù di Ragnär se per questo periodo di tempo possa accogliere questi Confratelli. La voce che dovrà girare sarà che io e te siamo partiti verso una meta sconosciuta a tutti, Esclusi e tua famiglia adottiva compresi. Staremo via dalla circolazione e mentre tu ti terrai al sicuro nascosta, io mi sposterò da una parte all'altra del mondo facendo comparire e scomparire le mie tracce. Così facendo dovrei confondere la Loggia e depistarla di volta in volta...
Si prospettavano tempi davvero duri e difficili per tutti loro. Scarlet forse era l'unica a non riuscire facilmente a vedere quella situazione come del tutto tremenda, sapendo con chi l'avrebbe trascorsa in futuro. Lowell si era mostrato fiducioso e pronto a darle completa libertà di manovra, senza opporsi alla proposta di raggiungere il beneficiario dell'Imprinting. Ora non restava che parlare con una più lucida e riposata Ymir, preparandola alla missione affianco al parente acquisito della Nygaard. ... Anzi no, in verità mancava ancora qualcos'altro.
Giusto, quasi dimenticavo, tu volevi apprendere come incrementare l'affinità elementale del SemiGildato. Domattina, con l'energia restituita dal cibo e dal riposo, inizieremo la lezione e spero di poterti condurre all'obiettivo entro un paio di giorni. Quindi anche se si tratta soltanto di frutta ed acqua, fanne una bella scorta e non farti ripetere di mangiare, intesi?
Sorrise verso la ragazza, avvicinandole la grossa ciotola con dentro i diversi tipi di frutta colorata dall'aspetto maturo nonché succoso. Dopo di che si alzò in piedi, avvicinandosi all'uscita della tenda, immaginando che non l'avrebbe vista più tardi al falò globale della Tribù.
... Scarlet, farò di tutto affinché, profezia o meno, tu possa godere di una vita lunga ma sopratutto felice. Ti voglio bene sorella mia, anche se fai sempre fatica a crederlo...
A prescindere da una risposta oppure no, Lowell la lasciò poi in pace con se stessa, decidendo di andare a svegliare Ymir per fare un bel resoconto. Dopo l'addestramento la Djinn sarebbe partita alla volta del continente americano, così da sincerarsi che Dre fosse disposto ad ospitarla. In caso di responso affermativo, dopo qualche altro giorno Ymir l'avrebbe raggiunta in un luogo prestabilito per poi dirigersi insieme da Carlyle Jung. Una delle stirpi nobiliari druidiche stava davvero per mutare nuovamente esponente? Tybalt Kingston poteva essere davvero l'uomo designato a far partorire alla Djinn il futuro Erede del Fuoco? La presunta morte di Ymir aveva davvero qualcosa a che fare con il pericolo corso dalla rossa? Non restava che sperare in un galleggiare repentino della verità sullo specchio liquido e torbido degli eventi e degli intrighi. Quella notte la ragazza avrebbe sognato più e più volte le fattezze di Dre e il tempo trascorso con lui, a causa dell'Imprinting. Ma era piuttosto probabile che, lungi dal rovinarle il sonno, le avrebbe garantito tra le più rilassanti e riposanti ore mai trascorse in tutta la sua traumatica vita.
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Lowell
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da Scarlet » 04/12/2019, 21:45
Ho avuto il mio imprinting con un Semi-Gildato.
Se non altro non mi sembri schifata. È un buon inizio...
Non si sarebbe mai potuta schifare di Tybalt. Lui era tutto ciò che la Nygaard non sarebbe mai potuta essere, la parte migliore dell'essere umano che ella credeva mai avrebbe visto. L'imprinting da solo non poteva spingere una come Scarlet ad innamorarsi perdutamente di qualcuno, poteva solo aiutarla a seguire la giusta strada verso colui che in fondo era degno di possedere il suo cuore. Ma la Rossa lo aveva donato completamente al Mercenario, sicura che egli non lo avrebbe calpestato né sarebbe mai stato con lei crudele. Ammettere l'esistenza di quell'amore era la cosa più difficile che la Nygaard potesse fare, ma la necessità l'aveva costretta a dire la verità sui suoi sentimenti per allontanare -così lei credeva- l'ombra di quell'assurda profezia. Se anche suo fratello avesse trovato assurdo che la profezia si riferisse a lei, allora forse l'avrebbe lasciata in pace. Tuttavia Lowell non pareva affatto d'accordo con il ragionamento fatto dalla sorella minore, ponendole di fronte uno altrettanto valido, forse persino di più rispetto a quello fatto dalla Principessina.
Ma il suo Elemento resta ugualmente il Fuoco, Scarlet. Possibile che tu non riesca comunque a renderti conto della coincidenza evidente? Certo, un SemiGildato ha possibilità quasi nulle di farti dare alla luce un Erede, ma ora come ora non potrebbe anche per un altro motivo. Tu non hai la benedizione del Fuoco Eterno, quella benedizione si trova nello spirito di Estia e della sua Famiglia.
Una smorfia di disgusto si dipinse sul volto di Scarlet nel sentire pronunciare il nome di colei che ora sedeva al suo posto, quello che aveva desiderato per tutti quegli anni. Aveva sempre creduto di essere molto più degna dell'attuale Erede di ottenere quel dono, aveva sempre dimostrato il proprio disprezzo verso coloro che sedevano ora sul trono del Fuoco e questo... Questo le era costato caro. Quando era stata violentata, la sua alterigia, la sua superbia le erano state brutalmente strappate via, così come la sua innocenza. Coloro che l'avevano stuprata si erano fatte beffe di lei, chiamandola "Erede del Fuoco" per poi usarle violenza nei modi più raccapriccianti possibili. Ancora oggi quel titolo le procurava sensazioni avverse, di desiderio e di repulsione, e la rabbia faceva ribollire il sangue, così come il Fuoco che in quell'occasione non era riuscito a scoppiare in tempo per sterminare ed incenerire coloro che avevano osato toccarla.
Non possiamo sapere come possano mutare le cose nel caso in cui quella benedizione, per qualsivoglia motivo a noi oscuro, torni a te. ... Un Gildato vero e proprio ha chance pari ad una possibilità su cinque di creare un nuovo Erede, questo significa che un SemiGildato ne avrebbe circa una su nove. Ma non dimentichiamo che assurdità è accaduta solo perché sei venuta al mondo nel giorno del Solstizio d'Estate.
Quella sua strana capacità di cambiare colore ai capelli, in base a come ella gestiva il proprio Fuoco. Una particolarità che nessun altro aveva, che i suoi genitori biologici avevano visto come un segno tangibile della benedizione scesa sulla loro secondogenita. Persino la Nygaard ci aveva creduto, per poi scontrarsi con l'amara realtà di un mondo fatto per essere marcio dentro e per far marcire coloro che ci vivevano. Scosse la testa, quasi a voler negare l'evidenza dei fatti, ma non disse nulla per affermare ciò che pensava. La sua era una difesa fattasi ormai strenua, quasi perduta, perché credere di nuovo a qualcosa di simile l'avrebbe riportata ad essere la persona orgogliosa del proprio lignaggio che era sempre stata. Ma cosa ci aveva ricavato a sentirsi superiore al prossimo? La perdita della propria dignità, strappatole via da mani brutali e luride.
Potrai dirmi che è alquanto strano che un Erede possa nascere dalla tua unione con uno il quale Elemento non è neanche sorto naturalmente. A livello spirituale è strano, in quanto il Fuoco comunque non lo ha direttamente scelto, né lui lo ha accolto in sé spontaneamente...
In quel momento Scarlet sbiancò, come se si fosse appena resa conto di qualcosa a cui prima non aveva mai pensato. Aveva sempre dato per scontato che Dre avesse ricevuto l'elemento da un altro Gildato, senza porsi ulteriori domande sulla questione. Ma se così non fosse stato? E poi cosa aveva spinto un altro Ignis a volergli donare il Fuoco? Le tornò alla mente una vecchia conversazione avuta con il migliore amico del Kingston, Sly. Il Semi-Gildato Acuan aveva parlato di un episodio del passato di Tybalt molto particolare, di un periodo della sua vita dove egli era stato tenuto prigioniero come se fosse un ostaggio. Non aveva approfondito il discorso, come se ci fosse dietro qualcosa di troppo importante per poterlo svelare tanto tranquillamente e in quel momento la Nygaard si diede della stupida per non aver pensato a chiedere direttamente a Dre di quella particolare questione legata al suo passato.
Sai per caso come ha ottenuto l'onore di possedere le Fiamme? ... Forse ci aiuterebbe a valutare meglio il suo coinvolgimento nella premonizione sciamanica.
No, ma provvederò a chiederglielo non appena lo rivedrò...
Lo avrebbe rivisto, eccome se lo avrebbe rivisto, era arrivata fino a lì appositamente per lui. Se Scarlet doveva sparire e far perdere le proprie tracce, allora non c'era altra soluzione -a suo giudizio- che quella di nascondersi nell'abitazione del Kingston, così che nessuno potesse trovarla. Una soluzione che nascondeva un doppio fine: tenerla al sicuro e poter stare vicino alla persona di cui era innamorata. Lowell comprese subito perché la sorella minore avesse dato quella soluzione, ma non disse nulla, ben consapevole che nulla avrebbe fatto cambiare idea alla Nygaard. Inoltre l'aiuto che avrebbe potuto fornire il cugino acquisito di Scarlet avrebbe permesso di accelerare molto le indagini e scoprire chi ci fosse dietro quel gigantesco complotto.
Credi sia disposto a darci una mano concreta? Sai bene che non possediamo alcun tipo di merce da fornire in cambio al pari della valuta magica. In poche parole, dovrebbe aiutarci per puro spirito di supporto e altruismo.
I miei genitori adottivi gli daranno sicuramente qualcosa se servirà per la mia sicurezza.
Nel caso, gradirei fossi tu ad accompagnare Ymir da lui per un colloquio. Io preferisco andare a scambiare due parole con una persona in contatto con la Tribù decimata in Russia.
Venire a sapere che centinaia di suoi simili erano stati uccisi come prezzo di scambio per uccidere lei avrebbe dovuto suscitare nella Rossa un'emozione molto forte, pari all'indignazione, la paura ed il senso di colpa. Si scoprì ad essere dispiaciuta per loro, un minimo di compassione che nasceva dal lento rendersi conto di quanto anche il prossimo fosse in grado di soffrire. Aveva passato così tanto tempo a guardare unicamente le proprie ferite da non vedere quelle degli altri. Chiederle qualcosa di più sarebbe stato troppo, ma era sempre meglio di una totale mancanza di empatia nei confronti del prossimo, specialmente di quei Figli di Gaia che nulla avevano a che fare con le Comunità Druidiche e che per questo motivo si erano visti spesso disprezzati dai loro stessi Confratelli.
... Cambiando un attimo discorso, credi che questo ragazzo sarà disposto a fornirti un nascondiglio a tempo indeterminato?
... Sono sicura che non mi dirà di no.
In un modo o nell'altro lo avrebbe messo alle strette. Avrebbe accettato la sua presenza in quella casa e se non fosse bastato chiederglielo, allora avrebbe pagato profumatamente la sua protezione. Ragionava ancora in questo modo Scarlet, come se il denaro potesse comprare qualunque cosa. Il mestiere svolto da Dre non lo poneva certo nell'ottica di essere qualcuno in grado di rifiutarsi di fronte ad un sostanzioso gruzzolo, per cui in un modo o nell'altro la Nygaard era sicura che sarebbe rimasta con lui per diverse settimane.
Lui... Ricambia ciò che provi? Se deciderai di raggiungerlo, è bene tu sappia che sarebbe opportuno fargli conoscere la verità sulla profezia.
... Non gli ho detto nulla dell'imprinting e non glielo dirò. Non voglio che ricambi ciò che provo solo perché si sente costretto dai miei sentimenti per lui.
Rispose, alzando la testa fiera, sfidando il fratello a discutere con lei al riguardo. Non elemosinava amore, Scarlet, non era quel tipo di femmina. Ne aveva fatto volentieri a meno per tutti quegli anni e adesso che anche lei si era innamorata, non avrebbe però perso la propria dignità supplicando qualcuno di amarla solo perché lei era condannata a farlo. Se Dre si fosse innamorato spontaneamente di lei, allora e solo allora la Nygaard si sarebbe sentita sicura di confessargli la verità. Ma fino a quel momento, niente le avrebbe fatto cambiare idea, nemmeno le stupide preoccupazioni di Lowell.
.. D'accordo, prenditi il tuo tempo sorella, non volevo metterti pressione. Ma ricorda, così come bisogna assolutamente evitare che tu corra rischi, lo stesso vale per lui.
... Lo metterò adeguatamente in guardia.
Mai avrebbe permesso a sé stessa di mettere in pericolo la vita del Kingston. Per questo motivo Scarlet ebbe la brillante idea di suggerire una diceria da mettere in giro, così che tutta l'attenzione dei loro nemici fosse completamente sviata dal luogo dove si trovava davvero la Principessina. Non le importava che in questo modo avrebbe messo a repentaglio quella Tribù: erano abituati a combattere i Non Morti, se la sarebbero cavata. Ma non era del suo stesso avviso il Djin.
Spargere una voce simile è rischioso, potremmo ritrovarci con orde di Vampiri con il solo obiettivo di sterminio, sia nostro che tuo. Piuttosto, chiederò alla Tribù di Ragnär se per questo periodo di tempo possa accogliere questi Confratelli. La voce che dovrà girare sarà che io e te siamo partiti verso una meta sconosciuta a tutti, Esclusi e tua famiglia adottiva compresi. Staremo via dalla circolazione e mentre tu ti terrai al sicuro nascosta, io mi sposterò da una parte all'altra del mondo facendo comparire e scomparire le mie tracce. Così facendo dovrei confondere la Loggia e depistarla di volta in volta.
...
Un tempo non le sarebbe importato nulla del fratello e della fine che avrebbe fatto. Se avesse voluto correre un rischio molto grosso, lo avrebbe semplicemente liquidato dicendogli "Come preferisci." senza aggiungere altro. Adesso invece Scarlet rimase in silenzio, ragionando, riflettendo sul fatto che in questo modo avrebbe condannato Lowell a fuggire fino a quando non avessero scoperto chi ci fosse dietro a quel complotto. Una vita fatta di solitudine, perché la sua compagna sarebbe stata con Lyle, per aiutarlo nelle ricerche. Un moto di dispiacere molto forte si impossessò del cuore della Rossa, ma ella era ancora troppo legata ai suoi vecchi rancori per riuscire ad esprimere la propria preoccupazione. Si limitò a non dire nulla, fissando il Djin negli occhi, fino a quando fu lui a cambiare argomento come se nulla fosse, sancendo definitivamente la fine del tema precedente.
Giusto, quasi dimenticavo, tu volevi apprendere come incrementare l'affinità elementale del SemiGildato. Domattina, con l'energia restituita dal cibo e dal riposo, inizieremo la lezione e spero di poterti condurre all'obiettivo entro un paio di giorni. Quindi anche se si tratta soltanto di frutta ed acqua, fanne una bella scorta e non farti ripetere di mangiare, intesi?
Non gli importava di dove sarebbe finito né per quanto tempo si sarebbe spostato. Pensava unicamente a far star bene Scarlet e a tenerla al sicuro, dandole ciò che aveva chiesto senza porsi ulteriori problemi. Ancora una volta la Nygaard si limitò ad annuire, chiedendosi come si sarebbe sentita se suo fratello, da quei viaggi, non fosse più tornato. Stranamente non voleva conoscere la risposta, perché temeva che essa potesse farle un male che mai si sarebbe potuta immaginare.
... Scarlet, farò di tutto affinché, profezia o meno, tu possa godere di una vita lunga ma sopratutto felice. Ti voglio bene sorella mia, anche se fai sempre fatica a crederlo...
... Se questa è la verità, allora torna da me...
Lowell non avrebbe mai potuto comprendere cosa fosse uscito dalle labbra di sua sorella. Avrebbe sentito un semplice bofonchio, una risposta che ella aveva pronunciato a voce così tanto bassa e così poco chiara, da sembrare un serie di parole senza alcun senso logico, o magari un semplice borbottio di assenso, senza alcuna particolare inclinazione di affetto. Non riusciva a dirgli di stare attento. Non riusciva a dirgli che non desiderava davvero la sua morte. Si sentiva stretta a metà fra la colpa che gli dava per ciò che le era successo ed il bene che in fondo, fin da bambina, gli aveva sempre voluto, prima che lui lasciasse per sempre la loro Comunità. Lowell uscì dalla tenda, senza aggiungere altro, lasciando la sorella minore con le proprie considerazioni personali. I prossimi giorni sarebbero stati fondamentali per apprendere il rituale che avrebbe compiuto affinché l'affinità di Dre col Fuoco aumentasse. E con l'occasione ella avrebbe potuto passare gli ultimi istanti con suo fratello, consapevole che da quel momento in poi su di lui pendeva una perenne condanna a morte.
Fine
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Scarlet
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da Robyn » 06/09/2021, 20:08
Isola di Anacapa California - U.S.A. Zona Incantata Disabitata 12/07/2114 Ore 09:55
Gli abitanti dell'isola di Anacapa censiti fino a quell'anno erano appena cinque, tre Babbani, un Mago e una Strega. Quel luogo, infatti, più che una zona abitativa rappresentava per il mondo dei non maghi una meta escursionistica. La grandezza della zolla di terra, infatti, raggiungeva a stento i tre chilometri quadrati, risultando a tutti gli effetti un piccolo angolo di paradiso. Di fronte alla vastità dell'oceano si ergeva un faro, costruito da circa due secoli e continuamente restaurato per svolgere bene il suo lavoro. E proprio all'interno di quella costruzione così vitale per i marinai che si celava l'ingresso per raggiungere la villa dei Laars. Salendo fino alla sommità, infatti, bastava sfiorare con la bacchetta una specifica mattonella per innescare la magia. Una scalinata si materializzava dalla balconata del faro e scendeva fino a perdersi in mezzo ad una folta area di vegetazione, apparentemente priva di qualsivoglia struttura. Ma non appena oltrepassata la metà del percorso, ecco che finalmente appariva la residenza estiva di Robyn, lasciatagli volentieri dai genitori. Il cugino maggiore di Kenneth l'aveva modificata facendo svolgere qualche lavoro, giusto per farla risultare più in linea con uno stile maggiormente moderno.
Wooooooow!
Il giovane ventenne non riuscì a non farsi cadere le due valigie spalancando gli occhi per lo stupore, una volta messo piede lì. Non aveva mai avuto modo di osservare quella casa gigantesca, pur facendo parte della famiglia dei proprietari. L'Estate era fatta per rimanere in casa, studiare e cercare di colmare le proprie ardue difficoltà, filosofia non tanto sua quanto della madre. Era la prima vera esperienza di semi vacanza che si stava vivendo e non poteva essere più grato a Robyn per ciò. In più c'era anche un altro motivo per essergli riconoscente e risiedeva nell'identità della presto insegnante di ripetizioni di Pozioni.
Vedi la casetta accanto alla piscina, quella è riservata a te, potrai disfare lì le valige.
E la Dottoressa Anderson invece dove starà? Lei arriverà il diciotto vero?
Esatto. Lei avrà una delle stanze degli ospiti al primo piano, mentre la mia camera si trova al piano terra, lì a destra.
Non oso immaginare che cifra possa averti chiesto per delle lezioni private, grazie Robyn, non avresti dovuto...
Se non lo avessi fatto, Edea non ti avrebbe mai permesso di trovarti qui e goderti queste cinque settimane di pace. E poi posso garantirti che la Dottoressa Anderson è stata molto comprensiva e mi ha fatto un ottimo prezzo. Senza considerare che un alloggio come questo può essere considerato un valore aggiunto al lavoro e quindi incidere sulla cifra. Lei è l'unica capace di prepararti adeguatamente per affrontare l'esame della Professoressa Cartwright, garantiscimi che valorizzerai ogni Galeone speso.
Kenneth annuì con decisione e solennità... Ed anche un filo di occhi lucidi, a dire il vero. Robyn fino a qualche mese prima nemmeno si ricordava di avere un cugino, eppure, l'incontro avvenuto ad Hogwarts in qualche modo lo aveva smosso. Vedere un suo giovane parente così tanto in difficoltà, succube della vita, della fatalità, del mondo, gli aveva ricordato di non essere diventato del tutto uno st***zo. Lo avrebbe aiuto a migliorare, a modo suo, trasmettendogli quanti più consigli possibili affinché rientrato a scuola non fosse più così vittima automatica degli eventi. Per questo aveva stabilito anche un "costo" che avrebbe dovuto sostenere proprio il Laars minore, concordato con lui e necessario da confermare.
Sei pronto a metterti in gioco anche sull'altro fronte?
... È proprio necessario, vero?
Assolutamente. Non mi sembra di averti chiesto chissà quale sacrificio, no?
No... Quello no... Però...
Però cosa? Vuoi che ti rimandi a casa forse?
NO NO NO! Io... Cioè, voglio dire... Il discorso è... Insomma, perché credi che io possa fare qualche passo avanti nei duelli? Sono una schiappa, mi mettono in difficoltà addirittura gli studenti del terzo anno, dal quarto in poi non ne parliamo, finisco direttamente gambe all'aria...
Questo è il punto, stai per cominciare il settimo ed è inammissibile che i ragazzi del quarto ti sconfiggano facilmente. Nostro zio non te la farà passare liscia solo perché conosce i tuoi problemi, ricorda che non è propriamente un pezzo di pane.
Già... Anche lui mi ha rimandato...
Ti aspettavi forse una promozione? Kenneth ti ha sconfitto ogni altro tuo compagno di classe, femmine comprese.
K.O. rospo!U-u-un attimo! P-perché mi punti la bacchetta alla gola?! Hai vinto!
Non è finita finché non dici apertamente che ti arrendi...
MI ARRENDO, MI ARRENDO!
... Tsk, patetico.
Aveva letto negli occhi di Buffy Halliwell del vero ed autentico disgusto per la sua figura da fighetta. Se non altro Ingrid, dopo averlo fatto finire con un grosso volo oltre il ring, si era avvicinata chiedendogli se stesse bene, preoccupandosi per lui. Lei sì che era gentile, lei che lo aveva anche incoraggiato dicendogli di essere andato molto meglio dell'ultima volta, per forza, aveva resistito ben dieci secondi in più. Mentre ripensava a quei due episodi a specchio, Kenneth si avvicinò al bordo della terrazza che si affacciava sulla scogliera. Era una giornata magnifica e quel mare era talmente pulito e splendido da far venire subito voglia di mettersi in costume...
... O di gettarsi di sotto, in alternativa.
Smettila con quella espressione depressa. Ci penserò io a farti ribaltare la situazione. Devi solamente avere un po' più di fiducia in te stesso, chiaro?
Mhmh...
Quando inizierai poi le visite specialistiche con la Dottoressa e la Professoressa?
Praticamente subito dopo aver finito il periodo qui, da Ferragosto tutti i giorni fino alla ripresa scolastica.
Ok... Ah, a proposito, tra tre giorni ci raggiungerà anche un'altra persona, mia ospite. Si è presa due settimane di libertà dal lavoro e le trascorrerà con noi, spero non sia un problema.
Perché dovrebbe? E poi questa è casa tua, non mi sognerei mai di lamentarmi di chi ci fai venire! La conosco per caso?
Oh beh, credo proprio di sì, ma ti lascerò la sorpresa...
Inarcò leggermente il sopracciglio con aria interrogativa, il Corvonero, non immaginando minimamente di chi potesse trattarsi. Robyn aveva solleticato un poco la sua curiosità, ma di suo non era un ragazzo impiccione, quindi non si perse in altre domande. Entrando all'interno della casetta in piscina notò subito ogni tipologia di comfort per garantire la propria indipendenza. C'era un piccolo angolo cottura, il suo letto ed una scrivania, oltre ad un bagno di discrete dimensioni completo di doccia. Posò la valigia vicino al grande armadio a muro, uscendo di nuovo per raggiungere Robyn che lo aspettava non troppo distante.
... D'accordo, mi allenerò anche con i combattimenti, hai già in mente una specie di programma da seguire?
Due essenzialmente, che si svolgono su due fronti affini e collegati. Un po' di allenamento fisico la mattina e nel pomeriggio delle vere e proprie fasi di duello. Non puoi sperare di essere più forte in una sfida se non lo è anche il tuo corpo. Al piano terra, speculare alla mia camera c'è l'area palestra con diversi attrezzi da usare molto utili. Ma non solo, abbiamo a disposizione un mare magnifico e diversi percorsi rocciosi e in mezzo al verde da sfruttare.
Mi stai dicendo che vuoi portarmi in giro per l'isola come addestramento?!
Ti aiuterà con il fiato, ti rinforzerà le gambe e incrementerà la tua resistenza agli sforzi.
... Oh cielo...
È ovvio che anche io avrò i miei impegni, quindi non lo faremo di sicuro tutti i giorni, ma solo ogni tanto. Per il resto penserò a fornirti una buona scheda da seguire per conto tuo dentro la palestra per quando io avrò da fare altro.
Menomale...
Mentre invece, ogni pomeriggio, ti riserverò sempre un'ora per incrociare le bacchette!
UN'ORA INTERA?!
Hai sentito bene. Ho appena cinque settimane, poco più di un mese per renderti capace di rivaleggiare con i tuoi compagni. Mi sono capitate reclute tra gli Auror che dovevano recuperare la forma dopo lunghi periodi di degenza, con arti malandati e fisioterapie in corso. Alcuni di loro non riuscivano neanche a muoversi nel pieno senso del termine... E sono riuscito a rimetterli in sesto abbastanza da restituirgli un lavoro dignitoso. È vero, tu non hai di sicuro l'addestramento di un Auror alle spalle, ma in compenso le tue braccia e le tue gambe funzionano benissimo. ... Non contento, credo poi che ti darò anche qualche consiglio su come avvicinarti al mondo femminile, anche su quel fronte mi sembri abbastanza carente.
C-che cooosa c'entra il mondo femminile?! N-non è importante, davvero!
Sul serio? Vuoi dirmi che non ti interesserebbe per niente riuscire ad avere un approccio di qualsiasi tipo con una ragazza?
... Glom...
Ecco, appunto. Vedrai, con i miei suggerimenti tutto quello a cui stai pensando potrebbe non essere più solo un sogno. Adesso però torna nel mondo reale e ascoltami.
... Mh? Ah, sì sì!
Le lezioni con la Dottoressa Anderson si svolgeranno sempre prima delle esercitazioni di duello. Non voglio mandarti stanco a ripassare e studiare Pozioni, tanto qui non arriva il buio prima delle otto e mezza ed inoltre un po' di scarsa visibilità non può che giovare. Quindi ti riunirai con lei sempre dalle 15:00 alle 18:00 con pause ogni ora da quindici minuti, successivamente io e te ci vedremo poi dalle 18:30 alle 19:30. Infine, Sabato e Domenica la tua insegnante avrà i giorni liberi ma da te mi aspetto ugualmente disposizione all'allenamento serale col sottoscritto. Ci sono domande?
... No, nessuna, è tutto chiaro Robyn...
Una volta preso il ritmo non ti sembrerà più questa impresa titanica, te lo assicuro. Beh, visto che oggi è il primo giorno e sei appena arrivato, ti concedo di iniziare da domani. Disfa le tue cose, goditi subito un bel bagno e scrivi subito a tua madre, così ti togli il pensiero...
Kenneth annuì mesto. Non aveva dimenticato quell'impegno, per carità, ci mancherebbe. Tutto a un tratto però, il cielo sopra quella vacanza improvvisata andava tramutandosi in una coltre di nuvole grigie. Aveva creduto che il cugino si fosse dedicato a qualche dritta in Difesa ogni tanto, lasciando lo spazio più consistente alla preparazione pozionistica. Invece, tra l'allenamento del corpo al mattino e l'ora di duello al pomeriggio, quelle due attività sembravano proprio equivalersi in quanto a sforzi ed energie impiegate. Per quanto provasse a sforzarsi nel guardare se stesso come un giovane capace esattamente come tutti gli altri, il suo proverbiale pessimismo riduceva quelle idee in briciole. Come poteva sul serio sperare di rinforzarsi e tornare a scuola cambiato, o quanto meno in grado di non rimanere fisso in ultima posizione? Più che altro, come poteva esserne così tanto certo suo cugino, che alla fin fine non lo frequentava da anni e perciò lo conosceva poco e nulla.
Sarebbe però scortese non impegnarmi, lui lo sta facendo per me, non lo paga nessuno, non glielo ha chiesto nessuno... Anche se probabilmente non servirà a niente, devo mettermici anima e corpo così da non deluderlo ancor prima di arrivare alla fine... D'altronde io le mani avanti le ho messe, se poi dovessi continuare a fare schifo non potrà mica prendersela con me, giusto?
Emise un lungo, lunghissimo sospiro, ricordando a tratti gli attimi salienti di quell'ultimo anno trascorso nella più prestigiosa scuola di magia d'Europa. A differenza degli anni passati, non poteva più mentire a se stesso dicendo "Cerchiamo di far andare meglio il prossimo, altrimenti pazienza, sarà per quello dopo". Non ci sarebbe stato un anno ancora dopo, a patto che non venisse direttamente bocciato ma, insomma, non ci teneva ad essere sacrificato alla Trama dalla madre. La voglia di fare il bagno in realtà era già passata, assieme alla serenità e all'entusiasmo di essere giunto lì, ma forse aveva soltanto bisogno di tempo. Magari Robyn aveva ragione, magari doveva solamente concentrarsi sulle verità positive: meglio lì o dentro casa fino a Settembre? Decisamente meglio lì. Nessuna pressione, nessuna paranoia, nessuna trasmissione d'ansia, niente di niente, solo un parente volenteroso di aiutarlo alla stregua di un fratello maggiore. Chiuse gli occhi, interiorizzò quel concetto, alzò gli occhi al cielo. No, in realtà non vi era alcuna nuvola, anzi, l'azzurro si estendeva per chilometri.
Ehi... Che ne dici di un po' di gelato?
... Volentieri!
AUTOCONCLUSIVA
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Robyn
- Task Force Speciale "Eclipsim"
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- Grado: 12
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