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da Yuljia » 11/09/2017, 11:39
Animali domestici? Ne vorresti? Ti piacciono i gatti?!
Coff coff coff!!!
Uhm? È tutto a posto?
Nayru annuì, facendo un cenno di scuse con la mano per potersi allontanare e prendere una boccata d'aria: evidentemente Haytham non si stava rendendo conto del modo -assurdo per chiunque lo conoscesse almeno per sentito dire- in cui si stesse rapportando con Yuljia, di come con lei si mostrasse... generoso! E non era solo una facciata, no, era piuttosto certa la Na'eh che il Ravnick avrebbe davvero comprato alla ragazza pianoforte, cavalletto, anche un gatto... probabilmente qualsiasi cosa avesse voluto, perché... già, perché? Possibile che il caro cervellone si fosse preso una sbandata epica per la Kenway?
Oh, ehm... Sì, dicevamo... i gatti... beh, non ne ho mai avuto uno, ma credo sarebbe bello che mi facesse compagnia!
Ce ne sono di tutti i tipi in realtà! Dovresti pensare ad un tipo di gatto che possa piacerti più degli altri!
Credi che potrei averne uno che ricordi un po'... Nayru? Così, in qualche modo, anche lei sarà sempre con me...
Yuljia non conosceva i nomi delle diverse razze feline, quindi le sue indicazioni furono purtroppo molto generiche: ciò che le interessasse era che il gatto in questione avesse qualche rimando alla Dea della Saggezza, ma a dire il vero non sapeva nemmeno se esistesse un animale con una particolarità del genere... almeno fino a quando Haytham non evocò una precisa immagine con la bacchetta.
Uno del genere intendi?
Oh... sì!! Che animale meraviglioso, è stupendo, esattamente quello che avevo in mente!
Esclamò la ragazza con un gran sorriso radioso, che andò ad illuminarle lo sguardo all'istante: gli Elementi dentro di lei vorticavano felici, fondendosi tra loro con una potenza decisamente superiore a quella di una Druida giovane -come Yuljia sarebbe dovuta essere; ella, in quel momento, sentì un profondo moto di riconoscenza nei confronti del Ravnick, tanto da spingerla a considerarlo già come una figura amichevole per sé. Anche se, a giudicare dalle successive parole di lui, forse "amico" non era esattamente il termine corretto per definirlo.
Io non so davvero come ringraziarti, Haytham. Sei così generoso, così buono, così comprensivo... ci conosciamo da poco, eppure sento che potrei già considerarti un buon amico, per me!
... Eh? No no no no, quale amico, aspetta!?
In... in che senso? Non credo di capire...
Magari potessi essere un amico! Mi piacerebbe tanto, eh?! Te lo dico in sincerità... Ma no, proprio non ho la stoffa! Mio fratello è un perfetto amico, che sa tenere i segreti, chiacchiera, ha tanto tempo libero. Io invece non mi so tenere niente, lavoro in continuazione, sarei una presenza fugace, non costante, pessimo come amico, davvero pessimo!
Ah...
Si accigliò, sbattendo le palpebre e fissandolo un po' perplessa: ma se non poteva considerare Haytham un amico... allora quale ruolo poteva dargli nella propria vita?
... Vedrai invece che Jasper sarà un perfetto amico del cuore, al quale potrai confidare tutto quanto! Inoltre essendo tendenzialmente un fannullone, lasciando tutto sulle mie spalle, potrà stare a contatto con te quasi di continuo!
Oh... non ne avevo idea, mi dispiace che tu debba occuparti di tutto. Forse dovresti parlarci e fargli comprendere che dovrebbe darti una mano...
Sicuramente non subito, ma chissà, magari nel tempo sarebbe stata proprio la Kenway a fare questo discorso al fratello minore di Haytham, per fargli comprendere di non dover scaricare tutte le responsabilità su di lui; se erano soci alla pari in quell'attività, era giusto che entrambi si dessero da fare nello stesso modo!
Io posso essere per te una bella persona, un punto di riferimento valido, qualcuno verso il quale provare un profondo affetto, ma un amico... ... Temo proprio di non potermi permettere di ricoprire una carica così importante, già...
D'accordo, beh... suppongo che ti vedrò in questo modo, allora.
Concluse la Kenway proprio mentre Nayru rientrava in stanza, pronta per congedarsi dalla ragazza che, dal quel momento in poi, sarebbe stata sotto la giurisdizione dei Ravnick.
Allora... Io direi che a questo punto, lei me la porto via con me al Laboratorio. Ti farò sapere quando giungerà il momento per poterla mandare di nuovo da queste parti per seguire qualche lezione con altri studenti. Fino ad allora credo che la assegnerò ai precetti della Dottoressa Auditore. La metteremo vicina di banco con Thera e così almeno somiglierà più ad una sorta di piccolo dopo scuola.
Sono sicura che Rebecca farà miracoli con Yuljia, esattamente com'è accaduto con Thera.
Nayru sorrise verso la ragazza, facendole un'affettuosa carezza sul braccio: si fidava dei Ravnick e con Thera davvero avevano fatto, grazie all'Auditore, un piccolo miracolo... Yuljia partiva anche da una base più avvantaggiata, quindi era certa che l'avrebbero resa perfettamente capace di integrarsi nel mondo magico.
Saluta il tuo per nulla belligerante compagno da parte mia e di mio fratello...
Ahahahahahah, sarà fatto!
Ah... Una domanda: come sta andando la Signorina Randall nella tua materia?
Direi molto bene!
L'altro ieri c'è stata la consegna dei test a risposta aperta. Risultato?
Ha preso 93 su 100, sono molto soddisfatta del suo percorso. Tienila d'occhio, ho idea che farà molta strada!
Ed era certa che, un elemento così, Haytham non se lo sarebbe lasciato scappare.
Ok ok... Dunque, con permesso... Vogliamo andare? ... O devi dire altro a Nayru prima?
Più che dire, a quel punto Yuljia abbracciò forte Nayru, in un impeto di riconoscenza e chissà, forse anche affetto: era il suo modo di ringraziarla per quanto fatto da lei, Aeon e pure Hyenn fino a quel momento, per averle permesso di ottenere una seconda occasione dalla vita; la Dea della Saggezza, dal canto suo, ricambiò quella stretta accarezzandole i capelli e mostrandole un sorriso incoraggiante.
Verrò a trovarti presto, te lo prometto. Sii collaborativa e paziente, e ricorda che queste persone stanno cercando di aiutarti, anche quando faranno cose che magari non ti piaceranno. A presto, Yuljia.
... a presto, Nayru.
Ora era davvero pronta per seguire Haytham nella sua nuova casa dove l'attendevano un pianoforte, un cavalletto con tela e colori... e anche una nuova compagnia felina: beh, se non altro come "prigione" le sarebbe apparsa molto, molto più accogliente della precedente!
FINE
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da Typhon » 06/07/2018, 17:43
Istituto di MagiArcheologia dei Fratelli Ravnick | Cipro | 28 Febbraio 2114 | Ore 15:18
Saprebbe dirmi dove possa trovare la Professoressa Patroklos?
Lei non viene spesso a trovarla, dico bene?
No infatti, è la prima volta, perché?
La Professoressa Patroklos non si trova mai in un punto preciso, dopo l'orario delle lezioni... Lei gira.
... D'accordo, e dove potrebbe girare, ipoteticamente?
Può tentare in Sala Mensa, poi nei Giardini della Fontana Centrale oppure nella Biblioteca Insegnanti!
Grazie...
Oh, quasi dimenticavo, se dovesse incontrare la sua Assistente, una donna orientale, saprà sicuramente aiutarla!
Annuì silenziosamente, ringraziando con gli occhi la signorina in segreteria, prima di avviarsi verso i luoghi consigliati. Quella stessa mattina aveva terminato l'infuso afrodisiaco che aveva promesso alla docente dell'Istituto. Non sapendo bene quando ci fosse nuovamente tempo per andare a trovarla, aveva approfittato immediatamente del pomeriggio libero. Il problema però era riuscire a individuarla, essendo la donna una gitana vera e propria, fuori dalle ore di lavoro di classe. Sperava di non dover setacciare tutto l'Istituto, specie perché tanto piccolo non era.
In Sala Mensa... Niente... Proviamo quindi ai Giardini...
Cambiò direzione, seguendo l'indicazione per il piazzale della fontana, camminando a ritmo abbastanza spedito. Indossava un jeans classico, camicia con maglione attillato semi pesante e una giacca casual elegante. Era uno dei suoi tanti stili che portava il Typhon più adulto di quello residente ormai in pianta stabile al Castello. Il gusto nel vestiario di un uomo fatto e finito, che però alle volte non disdegnava anche un look più vecchio stampo Drago Ribelle. Nella mano la propria borsa contenente documenti di lavoro, attrezzature varie e ovviamente il preparato per la Patroklos.
Ed anche qui nessuna traccia... Non mi resta che la biblioteca...
Ritornò sui propri passi, prendendo il corridoio centrale avanzando in mezzo ad un folto gruppo di studentesse. Nessuna se lo lasciò sfuggire con gli occhi, essendo molte di loro a cavallo tra i 19 e i 24 anni circa. Alcune gli chiesero anche se per caso fosse un nuovo insegnante di qualcosa, restando ovviamente deluse dalla risposta negativa. Giunto infine davanti l'ingresso aperto della biblioteca, l'Uragano si mise a dare un'occhiata attenta, ma pareva tutto vuoto. Anche usare il proprio Spirito per cogliere l'Acqua di lei fu un'idea accantonata, essendo lei ancora entro i primi tre stadi.
... Però non mi resta altro da fare, anche se mi toccherà restare in concentrazione per un po'.
Stava pronto per iniziare a ricercare l'Acqua in tutto l'Istituto quando una figura precisa colse la sua attenzione. Era una donna orientale sulla trentina, di gran bell'aspetto e dall'aria decisamente professionale. Stava uscendo dalla toilette femminile in fondo al corridoio e forse era la persona indicatagli all'inizio in segreteria. Forse non sarebbe stato necessario raccogliersi in riflessione spirituale. Si avvicinò a passo deciso verso di lei e non appena i loro occhi si incrociarono, Typhon sorrise morbido, captando il Ghiaccio della donna.
Buon Pomeriggio Consorella. Mi chiamo Typhon Seal. Stavo cercando la Dottoressa Patroklos e mi hanno detto che lei avrebbe saputo come aiutarmi. Potrebbe essere così gentile accompagnarmi dove si trova? Ho già girovagato un bel po' e temo che con delle semplici indicazioni potrei perdermi irrimediabilmente...
C'era da immaginare che Fujiko Danma non si rifiutasse di aiutare l'Uragano in persona. Se non altro ella sapeva bene quanto potesse essere complesso rintracciare l'amica lontano dagli orari di lezione. Inoltre l'Istituto era sul serio un posto molto grande e pieno di edifici di ogni genere, sia per studenti che non. Typhon si mise a seguire l'affascinante orientale lungo il tragitto, affiancandola con aria tranquilla e sollevata. Almeno sapeva di stare andando a colpo sicuro.
Siete amiche da molti anni con Nausicáa?
Qualche piccola domanda di rito, giusto per non far cadere un completo silenzio rotto solo dal suono dei passi.
... Mi hanno detto che è la sua Assistente, quindi immagino si interessi nelle stesse materie e ricerche.
Una voce profonda, un po' graffiante ma non roca, anzi, a tratti melodica, considerando la bravura dell'uomo nel canto.
La ringrazio ancora della disponibilità, è stata proprio il mio Filo di Arianna, per rimanere in tema geografico!
Cipro, la Grecia, la Mitologia. Era piuttosto sicuro che la donna capisse alla perfezione il riferimento, anche perché nel Mondo Magico tanti Miti erano in realtà veri. Tutto quanto poteva avere un fondo di concretezza, semplicemente i Babbani non potevano scoprirlo e venirlo a sapere. Comunque, una volta giunti nel posto dove aveva deciso di fermarsi in quelle ore la Patroklos, Typhon attese di essere "annunciato". Dopo di che, entrò sorridendo verso la bella Avventuriera, avvicinandosi per abbracciarla e salutarla con un due baci affettuosi.
Non dimentico mai le promesse.
Rispose, nel momento stesso in cui la donna gli avesse chiesto cosa ci facesse lì.
E poi quale uomo sano di mente e con una buona vista non cercherebbe una valida scusa per rincontrarti?
Galante, malizioso, divertente, le fece un occhiolino.
Allora... Ce l'hai qualche minuto di break? Potremmo andare nella Sala Mensa, tanto adesso so perfettamente come arrivarci! Sempre che non stia interrompendo qualche tuo impegno di lavoro...
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da Nausicàa » 08/07/2018, 1:36
Cipro - Istituto di MagiArcheologia dei Fratelli Ravnick 28 Febbraio 2114 15:15
Fujiko allora io vado nel solito luogo. Se qualcuno avesse bisogno di me, sai dove indirizzarlo. Ci vediamo più tardi!
A dopo Nana! Buona meditazione!
Era tipico della greca dedicare svariati momenti della giornata alla cura di sé. Lo faceva a piccole dosi, per non andare ad inficiare su quelle che erano le proprie responsabilità, ma si obbligava anche a non saltare nemmeno uno di quei piccoli spazi personali. A volte si trattava di leggere un libro in Biblioteca. A volte di disquisire con Haytham o Jasper su qualche argomento in particolare. A volte ricercava vecchi manufatti nel magazzino interno dell'istituto, facendo ricerche e catalogandolo, così da avere nuovo materiale su cui lavorare. In quel caso, invece, aveva scelto qualcosa di più tranquillo come un attimo di isolamento momentaneo dal resto del mondo per trovare la pace interiore. Era sempre stata una persona dedita a queste pratiche né il fatto di essere una dottoressa piuttosto rinomata nel suo campo le impediva di continuare con le sue tradizioni. Si sistemò nel suo piccolo angolo di paradiso, seduta a piedi scalzi sul divanetto bianco, con l'incenso acceso e una musica ambiental/new age di sottofondo nelle orecchie. Non era certo semplice isolarsi in un luogo tanto affollato, per cui certe accortezze erano necessarie. Inoltre il tempo era sempre piuttosto mite lì a Cipro, per cui il freddo non diventava troppo invasivo, soprattutto nelle giornate soleggiate come quella. E poi, meditare la aiutava a superare certe condizioni fisiche del suo corpo, ponendo un controllo assoluto della mente. La sua fedele Assistente, invece, approfittava di quei momenti per svolgere il compito che le aveva affidato il Sagitta. Non aveva ancora raccontato nulla alla Patroklos, conoscendo bene il suo carattere facilmente alterabile in certi contesti. Era molto presa Nausicàa da Typhon e dal manufatto Eladrin per dare attenzione anche alla Danma. Condizione perfetta per la giapponese da sfruttare a proprio vantaggio, celando quel rimestamento interno che ogni tanto la prendeva quando ripensava al bacio che aveva scambiato con Shuyun. Dopo circa un quarto d'ora di ricerche, sentì il bisogno impellente di andare in bagno. Non ci mise molto, meno di cinque minuti per urinare, sciacquarsi le mani per bene e poi asciugarle, uscendo dalla toilette. Proprio in quel preciso istante, i suoi occhi incrociarono quelli, molto vicini, dell'Uragano, che la guardò sorridendo morbido ed anche piuttosto affascinante.
Buon Pomeriggio Consorella. Mi chiamo Typhon Seal. Stavo cercando la Dottoressa Patroklos e mi hanno detto che lei avrebbe saputo come aiutarmi. Potrebbe essere così gentile accompagnarmi dove si trova? Ho già girovagato un bel po' e temo che con delle semplici indicazioni potrei perdermi irrimediabilmente...
Dunque è lei l'Uragano. Finalmente anche io ho il piacere di conoscerla. Sono Fujiko Danma, signor Seal. La Dottoressa Patroklos mi ha parlato davvero molto di lei...
Il sorriso era un po' ammiccante, facendo intendere all'uomo che sapeva molto dell'incontro privato fra lui e la greca. Tuttavia non si permise di essere troppo invadente, sorridendogli gentile e dentro di sé facendo i propri complimenti alla madre del Terran. Insomma, era un uomo molto bello e comprendeva anche perché la sua migliore amica avesse ceduto tanto facilmente alla richiesta di farsi baciare. Doveva essere stata davvero dura per lei combattere contro quel desiderio, ma alla fine aveva perso quella battaglia, con sommo rammarico della Patroklos.
Mi segua, le faccio strada. Mi dispiace che abbia girato tanto, quando Nausicàa non vuole farsi trovare è difficile scovarla.
Siete amiche da molti anni con Nausicáa?
Da quando ne avevamo circa una ventina. Se considera che ora siamo entrambe trentenni, direi su per giù dieci anni. Sono tanti, non crede?
... Mi hanno detto che è la sua Assistente, quindi immagino si interessi nelle stesse materie e ricerche.
In parte sì, in parte compenso le sue poche lacune con conoscenze più scientifiche. Come ama definirmi lei, sono il suo jolly personale! Invece di lei mi è stato detto che è un eccellente erbologo. Non mi stupisco, si vede che ha le mani fatte apposta per lavorare con la terra e le piante. Nausicàa non ha fatto altro che decantarmi i suoi infusi fatti a mano. Li ho assaggiati e devo proprio darle ragione: sono deliziosi e squisiti!
La ringrazio ancora della disponibilità, è stata proprio il mio Filo di Arianna, per rimanere in tema geografico!
Si figuri, per me è stato un vero piacere.
Aveva camminato per tutto quel tempo, in maniera piuttosto femminile e sensuale, con i tacchi che slanciavano la sua figura. Erano piuttosto diverse lei e la Patroklos, quasi pareva che fosse lei la titolare della cattedra e non la greca. Le apparenze ingannavano e le due amiche non ci badavano mai troppo, ognuna libera di vestirsi e comportarsi come preferivano, a patto che si rispettassero le scadenze e fossero sempre e comunque il top da offrire agli studenti di quell'istituto. Nausicàa era ancora immersa nella meditazione profonda, quando i due arrivarono a pochi metri di distanza da lei. Tuttavia, lo stato di profonda immersione interiore in cui si trovava la Patroklos le permise di avvertire l'elemento di Ghiaccio della Consorella.
È successo qualcosa?
Parlò prima ancora di aprire gli occhi e togliersi le cuffie, ma quando lo fece la sua sorpresa fu piuttosto palese nel ritrovarsi Typhon in piedi di fronte a lei.
Ma... E tu cosa ci fai qui?!
Non dimentico mai le promesse.
Si alzò in piedi la greca, sciogliendo la posa da yoga per andare abbracciare il Seal, salutandolo con affetto sincero e spontaneo.
E poi quale uomo sano di mente e con una buona vista non cercherebbe una valida scusa per rincontrarti?
Eh-ehm... Io allora andrei. Vedo che siete molto impegnati. Nana, ci vediamo dopo! Uragano... Lieta di essermi comportata come Arianna. Spero di rivederla presto.
Lo salutò con cortesia, girando i tacchi e lasciando i due alle loro faccende mentre la Danma si preoccupava di tornare alle proprie. Meno male che quello non era lo stesso Typhon sposato con l'Erede del Fuoco, avrebbe temuto di vedere tanta affinità fra i due.
Sei venuto apposta per me?
Era ovvio che sotto quella maglietta -anche piuttosto scollata- non portasse il reggiseno. Ma l'Uragano ormai aveva compreso che Nausicàa fosse un tipo alternativo, che si adattava poco a certi tipi di convezioni sociali. Le piaceva camminare liberamente senza una costrizione come quella e lo faceva, incurante degli sguardi che attirava su di sé. Fujiko a volte le invidiava tanto aplomb, lei semplicemente lo chiamava farsi gli affari propri. Inoltre persone come Typhon forse la apprezzavano proprio perché appariva così spontanea e naturale.
Allora... Ce l'hai qualche minuto di break? Potremmo andare nella Sala Mensa, tanto adesso so perfettamente come arrivarci! Sempre che non stia interrompendo qualche tuo impegno di lavoro...
Ero immersa in un momento di meditazione profonda e purificatrice, ma posso interromperlo per te. Inoltre hai detto che non dimentichi mai una promessa quindi posso supporre che da qualche parte tu nasconda quel té speciale che ti avevo richiesto...
Sorrise maliziosa, alzandosi in piedi e stiracchiandosi per bene, indossando poi le scarpe basse di tela con cui camminava solitamente. Le piaceva la comodità e il contatto con la realtà, sempre, per questo la Patroklos aborriva le scarpe con il tacco. Era sempre una sofferenza indossarle quando le veniva imposto dall'etichetta, ma almeno a scuola poteva fare un po' come le pareva.
Fammi strada allora, ti seguo!
In effetti raggiunsero in breve la mensa/caffetteria, anche sotto indicazione del Seal, sedendosi in un tavolo appartato e tranquillo. Non troppo appartato, purtroppo, perché certo gli studenti giravano e molte ragazze lanciavano sguardi interessati a Typhon e a Typhon insieme alla Patroklos. Il giorno dopo sicuramente avrebbero spettegolato come civette anche di fronte a lei, ma per ora nessuna osava disturbare la greca con il suo nuovo ospite.
Tisana al mirtillo e lamponi...
... E loukoumades. Se non li hai mai assaggiati ti consiglio di farlo, sono deliziosi!
Allora, adesso che siamo soli puoi anche dirlo apertamente che sei venuto a trovarmi perché ti sono mancata. Nessuno farà caso a noi, passiamo così inosservati...
Deliziosamente sfacciata, con quel velo di autoironia e quel sorriso, sempre acceso, brillante e solare. Come si faceva a non rimanerne incantati?
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Nausicàa
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da Typhon » 09/07/2018, 16:12
Dunque è lei l'Uragano. Finalmente anche io ho il piacere di conoscerla. Sono Fujiko Danma, signor Seal. La Dottoressa Patroklos mi ha parlato davvero molto di lei...
Mi auguro in termini positivi...
La Dottoressa Danma era una donna assai affascinante, con un sex appeal orientale un po' fuori dal comune. Corpo esile, tipico delle giapponesi, ma petto pronunciato e naturalmente un accento per nulla sporco. Doveva trovarsi all'estero ormai da diversi anni, per saper parlare così bene l'inglese. Typhon si soffermò vagamente sulla sua figura, non perché non gli potesse piacere, ma per puro e semplice rispetto. Uguale cortesia fu anche lo scambiarci due chiacchiere mentre camminavano verso il luogo misterioso dove si trovava la Patroklos.
... Mi hanno detto che è la sua Assistente, quindi immagino si interessi nelle stesse materie e ricerche.
In parte sì, in parte compenso le sue poche lacune con conoscenze più scientifiche. Come ama definirmi lei, sono il suo jolly personale!
Ahahah...
Invece di lei mi è stato detto che è un eccellente erbologo.
Il migliore.
Orgoglioso e sicuro nei riguardi delle proprie capacità, come un vero ed autentico Drago. Lo disse senza pensarci un solo istante, senza lasciar spazio a umiltà o modestia. Il tono di voce non fu nemmeno particolarmente accattivante o arrogante, quasi semplificativo. Quella era un'altra differenza tra lui e il Typhon di quella realtà, che si sentiva ancora inferiore rispetto a molti altri. Le competenze del Typhon più adulto erano invece forse maggiori e l'Uragano non aveva la minima voglia di nasconderlo.
Non mi stupisco, si vede che ha le mani fatte apposta per lavorare con la terra e le piante. Nausicàa non ha fatto altro che decantarmi i suoi infusi fatti a mano. Li ho assaggiati e devo proprio darle ragione: sono deliziosi e squisiti!
Si senta pure libera di contattarmi qualora le servisse qualche servizio in particolare. Ho una buona conoscenza della maggioranza delle miscele tipiche orientali, sia officinali che rilassanti.
Pratico e professionale, si mise a disposizione, in parte anche come ringraziamento per l'aiuto offerto nel trovare la donna nascosta. La terrazza era uno dei pochi luoghi dove poter sperare di meditare un poco e ritrovare qualche attimo di vago relax. Il vociare di tutti gli studenti era ancora udibile ma con un po' di giusto sound alle orecchie il resto andava tutto in discesa. Quando giunsero, Typhon la vide finalmente, con il suo stile inconfondibile, tanto semplice quanto accattivante. Era uno Spirito libero, lo si notava in ogni dettaglio... E per aveva quel sorriso, quel sorriso come pochi altri visti mai prima.
Ma... E tu cosa ci fai qui?!
Non dimentico mai le promesse. E poi quale uomo sano di mente e con una buona vista non cercherebbe una valida scusa per rincontrarti?
Eh-ehm... Io allora andrei. Vedo che siete molto impegnati. Nana, ci vediamo dopo! Uragano... Lieta di essermi comportata come Arianna. Spero di rivederla presto.
... Lo spero anche io... Ah, aspetti un attimo.
Si avvicinò nuovamente alla Danma, posandole la mano sulla spalla destra, così da investirla con un'ondata potente di Vento. Il Ghiaccio ed il Vento andavano molto d'accordo tra loro, difatti il giovane uomo fece sorgere una bella tormenta nello Spirito di Fujiko. Un ulteriore piccolo "Grazie" per la cortesia ricevuta, in grado di fornirle una maggiore carica per il resto della giornata. Dopo di che, tornò con l'attenzione sulla Patroklos, così tanto più bassa rispetto a lui, complici anche i bei piedi scalzi. La fissò intensamente alcuni istanti, sorridendo appena.
Sei venuto apposta per me?
La cosa ti stupisce tanto?
A domanda un'altra domanda, espressa con voce profonda e virile, sempre apparentemente calma. Typhon dava l'idea di celare sempre un vero e proprio Uragano dentro di sé, ma con immensa bravura e controllo. Standogli vicino era facile percepire vibrazioni forti, a volte anche violente, ma nessuna che non venisse tenuta a bada. Nessuno poteva immaginare cosa potesse significare vedergli liberare quel potere devastante e pieno. Possibile che avesse acquisito una padronanza dell'Elemento analoga a quella di un Erede?
Allora... Ce l'hai qualche minuto di break? Potremmo andare nella Sala Mensa, tanto adesso so perfettamente come arrivarci! Sempre che non stia interrompendo qualche tuo impegno di lavoro...
Ero immersa in un momento di meditazione profonda e purificatrice, ma posso interromperlo per te. Inoltre hai detto che non dimentichi mai una promessa quindi posso supporre che da qualche parte tu nasconda quel té speciale che ti avevo richiesto...
In abbondante quantità.
Fammi strada allora, ti seguo!
Davvero ormai conosceva la strada per la mensa dell'istituto. Lo aiutava un'ottima memoria e poi alla fine le indicazioni qua e là ci stavano, bastava solo individuarle. Durante il tragitto, in più di una occasione delle ragazze lo guardarono e di riflesso risero tra loro guardando la professoressa. I pettegolezzi sarebbero sorti in men che non si dicesse e per certi versi la cosa non era esattamente il top. Quasi nessuno sapeva ancora della vera identità di quel Typhon, ma non gli sembrava nemmeno di percepire molti altri Confratelli.
Sento qui attorno un Ghiaccio di Terzo Stadio, è tuo collega?
Stava sicuramente parlando del professor Lamarck, unico nell'area ad avere una così forte adesione al proprio Elemento. Arrivati nel luogo prestabilito, si sedettero prendendo posto in un punto leggermente isolato ma purtroppo sempre visibile. Lei optò per una tisana, mentre Typhon chiese un tè verde freddo. Da mangiare nulla, stava bene così, ma nel caso avrebbe assaggiato i dolci ordinati dalla donna. Li conosceva solo per sentito dire, era giunto il momento di sentirne il sapore.
Allora, adesso che siamo soli puoi anche dirlo apertamente che sei venuto a trovarmi perché ti sono mancata. Nessuno farà caso a noi, passiamo così inosservati...
... Sì è vero, mi sei mancata Nausicàa.
Probabilmente disarmante e sfacciatamente sincero, ma non sentì alcun bisogno di negarlo. Non era mai stato un individuo timido, anzi, pronto sempre a dire ciò che pensasse. E poi quella mancanza non era ancora un qualcosa di definitamente sentimentale o romantico. Erano poche le persone con cui potesse stare a contatto e per la Patroklos era pure una persona piacevole e di ottima compagnia. Stando spesso per conto proprio alle Serre o al Negozio, veniva spontanea un po' di mancanza umana e affettiva in generale.
Ma tranquilla, non ho ancora intenzione di chiederti in moglie, almeno non fino a quando non si saprà la verità!
Scherzò un po', sorridendo e bevendo un po' del proprio tè, mangiando qualche dolcetto, trovandolo gradevole. Poco dopo, prese la propria tracolla e la aprì, estraendo dal suo interno un barattolo di metallo. Era ben sigillato ma ugualmente sprigionava un odore particolarmente intenso e ricercato. Quando si annusavano certe perle di artigianato erboristico era facile sentire la differenza con i prodotti acquistati. Nessuna etichetta, anche per una questione di pura privacy.
Ne ho fatto un bel po', l'equivalente di una trentina di tazze. Considera che è molto concentrato: un infusore intero sarebbe anche troppo, al massimo tre quarti. L'effetto, per così dire, risulterebbe poi troppo sopra le righe. L'ideale sarebbe accompagnarne il consumo con del cibo afrodisiaco, per esempio. Ma anche in quel caso, non userei più di metà infusore per non rischiare di aggravare la situazione.
Fosse stato un puro e semplice lavoro di erboristeria, allora Typhon sarebbe potuto sembrare pure un po' troppo esagerato. Ma lui, in quanto Erbologo, utilizzava anche foglie e fiori di coltivazione magica, con effetti quindi maggiori e più intensi. Le sue disposizioni e consigli non erano dunque da prendere sotto gamba, se non ci si voleva ritrovare mezze ninfomani. Chiese alla Patroklos se le andasse di assaggiare il tè verde e di riflesso chiese un assaggio della tisana. Era tanto brutto pensare di primo impatto che lui fosse molto più capace nel prepararla?
Insomma, la tua Assistente mi ha detto che la consideri una sorta di asso nella manica. Avete un atteggiamento completamente diverso, eppure sentivo i vostri Elementi affini e in forte connessione amichevole. Deduco tu le abbia raccontato del nostro intermezzo proibito della settimana scorsa... ... E se avessi voluto che rimanesse il nostro piccolo segreto? Potrei anche sentirmi offeso.
Si vedeva che non credeva ad una singola delle sue parole, però era divertente giocare un po' con lei.
Ti diverti più ad insegnare o ad essere attiva nel campo MagiArcheologico?
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da Nausicàa » 14/07/2018, 17:59
Non appena Fujiko vide l'interesse accendersi nella migliore amica, comprese di doverle lasciare campo libero insieme all'Uragano. Non approvava il coinvolgimento fisico avvenuto fra loro due, ma comprendeva il bisogno umano del Seal e, nel guardarlo, anche la necessità da parte della Patroklos di concedergli quel bacio. Typhon era un uomo affascinante in tutto, con uno charme da persona pratica, razionale e fidata. A primo impatto era quella l'opinione che ci si poteva fare di lui, ma non bisognava mai dimenticare a quale stadio di affinità fosse arrivato il suo Spirito con il Vento. Un uomo simile sapeva come farti girare la testa, come devastare mente e corpo, nonché il cuore, da sempre soggetto alle bufere di quel tipo. Fu un gesto gentile quello di sferzare e fondere il Ghiaccio con il Vento nell'animo della Gildata. Che semplicemente gli fece un cenno con il capo ed un sorriso, togliendo il disturbo prima che la greca la facesse sparire con un Evanesco.
Sei venuto apposta per me?
La cosa ti stupisce tanto?
Onestamente no, però mi piace sapere che sia questo il motivo.
Nausicàa non nascondeva certo la propria vanità o meglio sapeva essere molto spontanea ed in quel momento disse spontaneamente che il fatto di saperlo lì per lei le faceva molto piacere. Interruppe tutto quello che stava facendo per poter scambiare quattro chiacchiere con il Seal, venuto appositamente per consegnarle il té afrodisiaco che gli aveva commissionato nemmeno due settimane prima. Mentre camminavano per i corridoi della scuola, molte ragazze si giravano a guardarli, facendo sorgere una risata divertita nell'animo della MagiArcheologa.
Sento qui attorno un Ghiaccio di Terzo Stadio, è tuo collega?
Il professor Lamarck, sì, è uno di noi. Al momento dovrebbe trovarsi in sala insegnanti, se ti fa piacere posso presentartelo. Ha più o meno la tua stessa età, è molto cordiale e socievole con tutti.
Ed è anche un gran pezzo di figliolo...
Quello lo pensò soltanto, un pensiero condiviso in realtà da tutta la popolazione femminile e maschile omosessuale dell'istituto. Quando si trovavano da sole, lei e Fujiko si scambiavano spesso confidenze un po' piccanti su come sarebbe stato andare a letto con Gérôme, ma nessuna delle due ci aveva mai provato seriamente. Un po' per mantenere quel rapporto professionale, un po' perché non sembrava essere il loro tipo. Almeno la Danma aveva questa certezza, la Patroklos invece si riservava di conoscerlo meglio. In fondo professore ad un'età così giovane doveva significare avere davvero un gran bel cervello. Una volta arrivati nella sala mensa/caffetteria dell'istituto, finalmente i due poterono scoprire le loro carte. Nausicàa non perse certo tempo a punzecchiare ancora l'Uragano, il quale non si faceva mettere all'angolo facilmente, rispondendo con altrettanta sincerità alle sue provocazioni.
Allora, adesso che siamo soli puoi anche dirlo apertamente che sei venuto a trovarmi perché ti sono mancata. Nessuno farà caso a noi, passiamo così inosservati...
... Sì è vero, mi sei mancata Nausicàa.
Con frasi come queste potei anche decidere di innamorarmi di te, Typhon.
Lo sapeva che non c'era nulla di romantico dietro, solo il semplice bisogno di stare a contatto con qualcuno che conoscesse la sua condizione. Ma ugualmente il modo in cui il Seal pronunciò quella frase mosse a compassione e dolcezza il cuore della greca, che gli sorrise, rallegrata proprio dalle parole che l'uomo aveva appena pronunciato.
Ma tranquilla, non ho ancora intenzione di chiederti in moglie, almeno non fino a quando non si saprà la verità!
Vuoi dire che non ti eccita sposarmi di nascosto da tutto e tutti? Oh... Oh... Che dolore al cuore... E io che credevo di aver trovato la mia anima gemella...
Entrambi sapevano essere seri e l'attimo dopo sapevano scherzare, come due ragazzini mai del tutto cresciuti. D'altronde la Patroklos aveva già alle spalle un matrimonio fallito, sofferto e che l'aveva segnata. Proprio per questo sapeva ridere e scherzare ancora di più su quella condizione, perché da inguaribile autoironica quale lei era, non avrebbe mai saputo rinunciare ad un po' di sano sarcasmo.
Quello è...
Non terminò la frase, fissando il contenitore in metallo dove il Seal aveva riposto l'infuso afrodisiaco. Non c'erano etichette né nulla, ma una volta avvicinato al naso Nausicàa poté sentirne l'odore forte pur essendo sigillato.
Ne ho fatto un bel po', l'equivalente di una trentina di tazze. Considera che è molto concentrato: un infusore intero sarebbe anche troppo, al massimo tre quarti. L'effetto, per così dire, risulterebbe poi troppo sopra le righe. L'ideale sarebbe accompagnarne il consumo con del cibo afrodisiaco, per esempio. Ma anche in quel caso, non userei più di metà infusore per non rischiare di aggravare la situazione.
Ho capito, starò attenta per non rischiare di essere denunciata per stupro. Aaaah, ma tu lo sai vero che il primo assaggio voglio che ci sia tu presente? In questo modo, se dovessi uscire fuori di testa, avrei te lì pronto a darmi il giusto antidoto per calmarmi...
Un antidoto che non doveva essere assunto per forza per via orale, ma questo l'Uragano lo avrebbe compreso dallo sguardo e dalla voce sensuale ed ammaliante della Patroklos. Una voce piuttosto melodiosa, che faceva supporre ella fosse anche in grado di usare nel canto. Chissà, magari un giorno Typhon avrebbe scoperto anche un'altra qualità nascosta della greca, ma in quel momento era la greca che avrebbe voluto scoprirlo, rivelare ogni sua dote nascosta. Peccato per quei benedetti incidenti diplomatici, perché sennò...
Insomma, la tua Assistente mi ha detto che la consideri una sorta di asso nella manica. Avete un atteggiamento completamente diverso, eppure sentivo i vostri Elementi affini e in forte connessione amichevole.
Abbiamo imparato a spalleggiarci a vicenda con ogni mezzo durante le nostre spedizioni. Per questo senti che la connessione fra i nostri elementi è stabile e forte. Siamo abituate a darci supporto a vicenda quando serve. Anche se di solito sono io che attingo all'Elemento di Fujiko, quando ne ho bisogno. Il suo Ghiaccio mi ha salvato la vita un sacco di volte...
Deduco tu le abbia raccontato del nostro intermezzo proibito della settimana scorsa...
Ottima deduzione, professor Seal!
... E se avessi voluto che rimanesse il nostro piccolo segreto? Potrei anche sentirmi offeso.
Ma non lo sei... E di Fujiko mi fido al 100%. Non è solo la mia partner, la mia assistente o la mia migliore amica. Per me è come una sorella, ci conosciamo profondamente l'un l'altra. Inoltre quando sono rientrata a casa avevo una faccia talmente beata che mi avrebbe beccata subito! Tanto valeva confessare...
Nella sua ottica non aveva fatto nulla di sbagliato, poteva anche essere che lo stesso Typhon avesse parlato ad altri di quello che era accaduto fra di loro.
Se da questo momento in poi, però, vuoi che le cose che accadono fra di noi rimangano totalmente private, lo farò. Anche perché significa che capiterà davvero qualcosa di privato...
Rise sbarazzina, proseguendo a bere la propria tisana che sicuramente sarebbe stata molto più buona se preparata dal provetto erbologo, ma che ugualmente non era affatto male. Inoltre per un palato abituato a sentire mille sapori come quello della greca, ogni cibo o bevanda aveva in sé qualcosa di buono, pur essendo magari non di qualità eccelsa.
Ti diverti più ad insegnare o ad essere attiva nel campo MagiArcheologico?
Uhm... Diciamo che è un 40% insegnare e un 60% stare sul campo. Mi piace viaggiare, mi piace toccare le cose con mano, scovare segreti e studiare antiche civiltà e reperti, ma anche insegnare ha i suoi lati positivi. Specialmente perché possono capitare certi soggetti nelle classi da farmi morire dal ridere! Quella più portata all'insegnamento è Fujiko ed infatti lei preferirebbe stare molto più tempo in classe che là fuori. Però non mi lascerebbe mai da sola, anche se mi ha strappato la promessa di non partire per qualche nuova ricerca per almeno altri... sei mesi! Se non fosse che mi fido ciecamente di lei, prenderei il primo che capita per andarmene...
Ma ovviamente la sua Assistente era solo lei e nessuno avrebbe mai potuto sostituirla.
Tu invece come te la passi? Ho sentito dire in giro che hai anche un negozio di musica! Quindi è una tua passione? Suoni qualche strumento?
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da Typhon » 16/07/2018, 18:41
... Sì è vero, mi sei mancata Nausicàa.Con frasi come queste potei anche decidere di innamorarmi di te, Typhon.Peccato che al cuore non si possa comandare, quindi faresti prima ad ammettere di esserti già innamorata, ci guadagneresti in dignità...Al gioco si rispondeva col gioco e Typhon era diventato un uomo capace di parole sottili e allo stesso tempo toccanti. Il suo modo di parlare era calmo e pacato, intriso di una serena tranquillità che in un Uragano non si sarebbe mai potuta prevedere. Un Drago incatenato, forse? Eppure il suo non era l'atteggiamento di un maschio imprigionato in se stesso. Certo, la situazione era analoga ad una prigionia: il non potersi rivelare, il mantenere basso profilo. Ma il suo atteggiamento coraggioso verso la Patroklos lasciava intendere che non esistessero catene, solo l'estrema capacità di agitarsi a volontà. Ma tranquilla, non ho ancora intenzione di chiederti in moglie, almeno non fino a quando non si saprà la verità!Vuoi dire che non ti eccita sposarmi di nascosto da tutto e tutti? Oh... Oh... Che dolore al cuore... E io che credevo di aver trovato la mia anima gemella...... Quindi per essere una tua possibile anima gemella bisogna essere disposti a sposarti in segreto da un attimo all'altro?Una domanda ricca di curiosità, la sua, mentre portava la mano sotto il mento per osservarla meglio ed osservarne i lineamenti. L'Acuan era senza dubbio una donna molto bella, con un fascino solare a se stante, differente da tutti gli altri fascini incontrati fino ad allora. Se avesse potuto contestualizzarla in qualche modo, avrebbe unito il ricordo della sua ex compagna di scuola Jiménez con la ex compagna di vita Parker. Ma anche unendole assieme non era nemmeno detto che venisse fuori esattamente come risultato la greca. Forse era proprio quello a renderla tanto speciale, il fatto che fosse unica nel suo genere e perciò inimitabile. Quello è...Le consegnò come promesso l'infuso preparato per lei con proprietà altamente afrodisiache. Però bisognava tenere a mente che non fosse un tè come tanti altri. Andava utilizzato facendo l'adeguata attenzione. Ho capito, starò attenta per non rischiare di essere denunciata per stupro. Aaaah, ma tu lo sai vero che il primo assaggio voglio che ci sia tu presente? In questo modo, se dovessi uscire fuori di testa, avrei te lì pronto a darmi il giusto antidoto per calmarmi...Certi tipi di antidoti, più che calmare, agitano il doppio...Gli bastò avvicinare la punta dell'indice della mano destra a quella corrispettiva di lei, per farle modo di capire quanto fosse in grado di manifestarsi all'attimo. In quel vortice, che aprì letteralmente il Fiume nello Spirito di Nausicàa, ella poté percepire tutta la marea di eccitazione e desiderio da un secondo all'altro. Era quello il potere dell'Uragano dell'altra dimensione, colui che aveva padroneggiato il Vento così intensamente da saperlo sfruttare con abilità impareggiabile? Lei aveva provocato e lui a quel punto aveva risposto, un Drago pronto ad emettere un singolo soffio così da polverizzare tutto. Ed ella poteva scommetterci che lui fosse ben capace di "polverizzarla", a casa sua, alle Serre, dentro un'aula vuota, uno stanzino delle scope, ovunque. Tuttavia era giunto lì solo per portarle quel dono e di certo la Patroklos non aveva il tempo materiale per darsi a determinate follie, per quanto in linea col suo carattere. ... Lo assaggerai in mia presenza al più presto, te lo assicuro. Le precauzioni te le elencavo giusto nel caso in cui volessi darne un po' a qualche conoscente. Alla fine per me è solo pubblicità e guadagno. Tra l'altro, se mischiato alle normali foglie di tè, il sapore si confonde e si mischia. Inoltre l'effetto si mitiga un po', rendendolo più lento e graduale.Qualche altra informazione preziosa ed utile, prima di passare a parlare dell'Assistente della greca, l'orientale Fujiko. Era una donna ugualmente molto bella, nonché conturbante, ma dal fascino che sfiorava meno le corde di preferenza del Seal. Non avrebbe mai potuto definirla lontana dai suoi gusti, per carità, ma tra il Boss e il Braccio Destro per lui in vantaggio restava il boss. Tra loro c'era un rapporto molto bello e una intesa quasi perfetta, ecco perché Nausicàa si era sentita tranquilla nel raccontare alla Danma gli eventi accaduti con lui. Che poi, al momento si era trattato appena di un bacio "innocente". Se da questo momento in poi, però, vuoi che le cose che accadono fra di noi rimangano totalmente private, lo farò. Anche perché significa che capiterà davvero qualcosa di privato...... Beh sai, il rischio di far raccontare certe cose è che se per caso si fa una figura mediocre, lo viene a sapere anche qualcun altro.Piccola pausa, sorriso furbo e malizioso. Quindi potrai tranquillamente fare la descrizione anche minuto per minuto dell'accaduto, quando e se succederà...Spavaldo, sicuro ed orgoglioso. Non erano dettagli caratteriali che andassero bene a tutte le femmine del pianeta, ma Typhon era da sempre così e mai sarebbe cambiato. Si era evoluto e divenuto un Drago Adulto, ma questo non significava aver perso i tratti distintivi che lo avevano reso in quella dimensione un Gildato da non sfidare. Le pose qualche altro quesito per interessarsi a lei e alle sue preferenze nella vita come nel lavoro. Era consapevole che il tempo non fosse dalla loro ma ancora qualche minuto a disposizione c'era quindi perché non sfruttarlo? Tu invece come te la passi? Ho sentito dire in giro che hai anche un negozio di musica! Quindi è una tua passione? Suoni qualche strumento?Puoi trovarlo ad Hogsmeade, è l'unico esistente quindi non puoi sbagliarti. La musica è sempre stata una mia passione, da giovane era uno sfogo interiore, oggi probabilmente non ha variato molto il suo significato. Suono sia la chitarra acustica che elettrica, mentre tu invece? Hai una voce molto melodica, quindi a orecchio posso esser certo della tua intonazione naturale... Non provare a dire che non sai cantare, su certe questioni non sbaglio mai.La minacciò bonariamente, ben sapendo che Nausicàa avrebbe confermato quanto appena chiesto. Sentiva proprio nelle vibrazioni delle corde vocali una facile espressione artistica, che ella lo facesse per diletto o per passione come lui. Per farla breve, sentirla cantare sotto la doccia non avrebbe spaccato i timpani. Al massimo avrebbe fatto venire voglia di raggiungerla sotto la doccia per farla urlare ancora di più. Che Uragano sporcaccione. Temo proprio sia il momento per me di andare. La mia controparte di questo periodo ha lasciato diversi lavori in sospeso. Per di più devo preparare dei decotti per l'infermeria scolastica. Però prima perché non mi mostri la classe dove solitamente insegni... ? ... Mi farebbe piacere vederne una, le altre erano tutte chiuse e penso tu abbia le chiavi pass par tout.Ricevendo una possibile conferma da parte di lei, Typhon quindi si sarebbe fatto accompagnare verso uno dei diversi corridoi dell'Istituto. Aveva una impronta molto più moderna di Hogwarts, ovviamente. Più simile alla Cyprus forse, con elementi ancora più all'avanguardia. Difatti, non appena la donna aprì la porta dell'aula accendendo solo le luci necessarie, il Seal dovette per forza complimentarsi con i Ravnick. Un ambiente moderno e allo stesso tempo non esageratamente sfarzoso, serio e che dava l'idea di un bel luogo dove studiare. Inoltre si spiegava anche la retta non certo proprio alla portata di tutti, pur non arrivando ai livelli dell'A.G.E.R. Fa proprio venire voglia di insegnare...Annuì tra sé, vagando qua e là, osservando un po' ovunque con interesse palese. ... Ed anche di qualcos'altro, a dire il vero.In solo, singolo attimo. Nausicàa venne presa per i fianchi e condotta fino ad impattare con la schiena al muro bianco dell'aula. Non era orario di lezioni e le pulizie erano state effettuate. Certo, qualcuno poteva ancora decidere di affacciarsi per qualche motivo ma forse era pure quello a fornire maggiore adrenalina. Senza più chiedere un permesso che tanto era sicuro di ricevere, Typhon posò nuovamente la propria bocca su quella della docente, avviando un bacio appassionato. Ancora non esageratamente veloce e forte, probabilmente per non alimentare di più una voglia che non si sarebbe potuta consumare. Ma di base fu un bacio più coinvolto di quello precedente, un bacio che non metteva ancora in mezzo questioni romantiche, ma solo erotiche. Era il desiderio di un uomo verso una donna che ricambiava tale desiderio, la più semplice equazione di contatto e intimità senza chissà quali astrusi voli pindarici. Una unione di bocche, lingue e salive che durò un minuto abbondante, forse un minuto e mezzo, prima che il Seal si staccasse dall'aderenza al corpo della Patroklos. Ironia della sorte, proprio mentre andavano distanziandosi un poco, ma ancora occhi negli occhi e respiro corto, la porta si aprì lentamente. ... Dottoressa Danma, di nuovo buon pomeriggio.Chiaro come il Sole che stessero facendo qualcosa, ma Typhon si comportò con una nonchalance tale da sembrare quasi irreale, o impertinente, nel caso. Lasciò la docente del tutto libera di muoversi, riprendendo la propria valigia e dando uno sguardo ulteriore all'orologio al polso. Non c'era nessuno da prendere in giro in quel caso, doveva proprio andare via. Gran bella... Classe... Professoressa... Speriamo di riuscire a vederci al più presto, senza troppa fretta di mezzo. In ogni caso semmai dovesse avere bisogno, sa perfettamente dove trovarmi, sia presso la scuola, sia presso il negozio.Le sorrise, un sorriso che riservava mille parole, alcune tra queste anche abbastanza sconce in verità. Dopo di che, ricevuto il corrispettivo saluto, si incamminò raggiungendo anche Fujiko. Un sorriso morbido anche per lei, ma ovviamente non intriso di alcuna emozione proibita. Arrivederci Assistente Danma. La prego, si faccia dare un po' del prodotto che ho portato alla sua carissima amica e lo provi, mi interesserebbe conoscere anche il suo parere.Detto questo, l'Uragano quindi si allontanò del tutto, uscendo dalla classe, lasciando le due confidenti e colleghe da sole, per quanto non gli sarebbe dispiaciuto godersi lo spettacolo.
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da Nausicàa » 17/07/2018, 2:22
Con frasi come queste potei anche decidere di innamorarmi di te, Typhon.
Peccato che al cuore non si possa comandare, quindi faresti prima ad ammettere di esserti già innamorata, ci guadagneresti in dignità...
Ma è così divertente vedere che ti struggi per me... Come potrei privarmi di un simile piacere?
Non avrebbe mai potuto dire qualcosa di non vero, perché Nausicàa Patroklos difficilmente si innamorava. L'esperienza del suo matrimonio fallito l'aveva colpita talmente tanto in negativo che diventava davvero difficile farle perdere il cuore per qualcuno. Rideva e scherzava con Typhon, si stuzzicavano lasciandosi andare alla forte attrazione che c'era fra di loro, senza però andare oltre con i loro sentimenti. L'Uragano aveva bisogno di un forte periodo di assestamento -e forse nemmeno era interessato ad avere una relazione- mentre lei viveva semplicemente la sua vita cogliendo ogni giorno l'attimo.
Ma tranquilla, non ho ancora intenzione di chiederti in moglie, almeno non fino a quando non si saprà la verità!
Vuoi dire che non ti eccita sposarmi di nascosto da tutto e tutti? Oh... Oh... Che dolore al cuore... E io che credevo di aver trovato la mia anima gemella...
... Quindi per essere una tua possibile anima gemella bisogna essere disposti a sposarti in segreto da un attimo all'altro?
È uno dei requisiti fondamentali. Come quello di essere un giovane uomo all'incirca sulla trentina, alto e con occhi scuri, la barbetta sexy, possibilmente erbologo, le mani sporche di terra mi fanno impazzire e... Mh... Vediamo un po'... Oh certo, se non sei come minimo allo stadio di Uragano, non riuscirei a guardarti nemmeno di striscio. Per caso conosci qualcuno che corrisponda ai parametri? Sai, dopo la storia del matrimonio in segreto è meglio che ti scarti come scapolo appetibile...
La divertiva immaginare a cosa li avrebbe portati quella sottile ironia. Flirtavano come due ragazzini, ma erano adulti e posati. Beh, almeno uno dei due lo era, perché la Patroklos tutto poteva apparire meno che una persona tranquilla. Eppure non bisognava lasciarsi ingannare dalle apparenze, non con lei almeno che sembrava una persona con la testa perennemente sulle nuvole. Aveva vissuto le sue esperienze serie, i suoi momenti difficili e aveva affrontato tanti dolori, riuscendo a mantenere quell'allegria e quel brio che trasmetteva un po' a tutto e tutti nella propria vita. La sua assistente era solita dirle -con tono umoristico- che di Nausicàa ce n'era una sola al mondo. Mai frase fu più veritiera nella storia della popolazione umana.
Ho capito, starò attenta per non rischiare di essere denunciata per stupro. Aaaah, ma tu lo sai vero che il primo assaggio voglio che ci sia tu presente? In questo modo, se dovessi uscire fuori di testa, avrei te lì pronto a darmi il giusto antidoto per calmarmi...
Bere un té afrodisiaco in presenza del Seal poteva solo portare ad uno spudorato tentativo di approfittarsi dell'Erbologo capace, imputando la colpa al suo preparato fin troppo perfetto. Per la Patroklos in realtà non c'erano bisogno di scuse per saltargli addosso, ma le piaceva sperimentare e sperimentare bene. Inoltre, tale té poteva essere sfruttato anche in situazioni meno piccanti e più subdole. Magari durante una spedizione contro il suo acerrimo "nemico", Squall. Chissà, magari poteva offrirgli una miscela speciale e poi lasciarlo a contorcersi dalla voglia di sesso, mentre lei portava avanti le sue ricerche senza avercelo alle calcagna.
Certi tipi di antidoti, più che calmare, agitano il doppio...
E lei si sarebbe agitata volentieri sopra di lui. Quel Terran ci sapeva davvero fare e poi poteva vantare un controllo tale del suo Elemento da sapere come sfruttarlo per alimentare il desiderio di una donna. Sempre beata l'Erede del Fuoco, che si era sposata il più giovane, e beata chi fosse riuscita ad accalappiarsi anche il più adulto. Era seriamente tentata di farsi avanti, prima che si presentassero altre fastidiose concorrenti.
... Lo assaggerai in mia presenza al più presto, te lo assicuro. Le precauzioni te le elencavo giusto nel caso in cui volessi darne un po' a qualche conoscente. Alla fine per me è solo pubblicità e guadagno. Tra l'altro, se mischiato alle normali foglie di tè, il sapore si confonde e si mischia. Inoltre l'effetto si mitiga un po', rendendolo più lento e graduale.
... Non farmi aspettare troppo, mi piaceva essere in vantaggio fra noi due, ma se continui così rischio di essere io quella che non farà altro che pensarti.
Era facile far entrare un uomo come il Seal nei propri pensieri. In quelli proibiti di Nausicàa poi ci stava già da un bel po'. Non pensava minimamente alle ricerche che avrebbe dovuto svolgere, si godeva quel momento, facendo sì di essere sé stessa con l'Uragano. In fondo doveva conquistarsi la sua fiducia e non c'era fiducia più grande che quella ottenuta spontaneamente, senza costrizioni. Anche quando l'uomo fece un piccolo appunto sui pettegolezzi che la Patroklos si scambiava con la Danma, la greca ebbe la faccia tosta di rispondere tranquilla e serena, come se non fosse accaduto nulla. Ma era anche pronta a tirarsi indietro se la cosa avesse dato particolare fastidio al suo nuovo "amico".
Se da questo momento in poi, però, vuoi che le cose che accadono fra di noi rimangano totalmente private, lo farò. Anche perché significa che capiterà davvero qualcosa di privato...
... Beh sai, il rischio di far raccontare certe cose è che se per caso si fa una figura mediocre, lo viene a sapere anche qualcun altro.
... Quindi?
Lo sapeva che lui non pensava di essere mediocre. Glielo leggeva negli occhi, in quello sguardo fiero ed orgoglioso. Aspettava solo le sue successive parole, parole che sicuramente avrebbero confermato ciò che aveva pensato la MagiArcheologa. Ed infatti...
Quindi potrai tranquillamente fare la descrizione anche minuto per minuto dell'accaduto, quando e se succederà...
Non mi piacciono i "se" in questa frase. "Quando succederà" suona molto meglio, non trovi anche tu?
Fosse stato per lei, avrebbero potuto rinchiudersi in qualche sgabuzzino anche subito e consumare. Non poteva farlo però, sia per mancanza di tempo, sia perché rovinarsi la loro prima volta in quel modo non era così carino. Ci sarebbero state altre occasioni, intanto la bionda si sarebbe assicurata di poter ottenere davvero un incontro privato con l'Uragano, lungo, molto lungo e senza il rischio che qualcuno potesse disturbarli. Dopo una breve chiacchierata sui rapporti che legavano la Patroklos alla Danma, fu il turno dell'Uragano di rispondere a qualche domanda sulla propria vita. In maniera sottile Nausicàa voleva sapere come stesse, se stesse affrontando bene quel periodo. A giudicare da come si comportava il Seal, lui non sentiva alcun peso né malessere addosso, cosa che rincuorava molto la greca. Aveva sentito dire, inoltre, che Typhon gestiva un negozio di musica. Questo poteva significare solo che egli avesse una passione per la stessa, no?
Puoi trovarlo ad Hogsmeade, è l'unico esistente quindi non puoi sbagliarti. La musica è sempre stata una mia passione, da giovane era uno sfogo interiore, oggi probabilmente non ha variato molto il suo significato. Suono sia la chitarra acustica che elettrica, mentre tu invece?
Oh no, io non suono nessun strumento!
Hai una voce molto melodica, quindi a orecchio posso esser certo della tua intonazione naturale... Non provare a dire che non sai cantare, su certe questioni non sbaglio mai. Ahahahahah, non mi permetterei mai! Diciamo che non mi giudico, lascio sempre che siano gli altri a farlo. Non canto spesso, solo quando qualcuno mi fa bere un bicchiere di troppo e allora divento tutta allegria. Secondo Fujiko sono piuttosto brava, ma sai, esibendomi sempre da ubriaca non credo proprio di potermi definire né in un senso né in un altro.
Perché si esibiva solo quando beveva? C'era un motivo particolare dietro? In verità no, Nausicàa era una persona che si faceva spesso gli affari propri e per niente esibizionista, ma quando l'alcool le entrava in corpo allora la musica cambiava. Prendeva un po' di quella follia che aveva albergato in gran quantità nel fratello, quando era un grande campione di Quidditch. Fra l'altro, era possibile che Typhon non avesse ancora compreso la parentela di lei con Gawain Patroklos. Era piuttosto comune, in realtà, che nessuno ci facesse caso, essendo ormai suo fratello fuori dal mondo sportivo magico... Anche se ancora per poco.
Temo proprio sia il momento per me di andare.
Di già? Ti sei fermato troppo poco...
La mia controparte di questo periodo ha lasciato diversi lavori in sospeso. Per di più devo preparare dei decotti per l'infermeria scolastica.
Oh, comprendo... Va bene allora, se il dovere ti chiama non posso impedirti di andare.
Però prima perché non mi mostri la classe dove solitamente insegni... ?
Mh? Come mai?
... Mi farebbe piacere vederne una, le altre erano tutte chiuse e penso tu abbia le chiavi pass par tout.
Certo che sì. Seguimi, ti faccio vedere il mio regno.
Lo disse con un'allegria e con un'intonazione particolare nella voce. Il motivo era abbastanza ovvio: ipotizzava che l'Uragano volesse vedere l'aula non soltanto per vedere l'aula. Sapeva perfettamente che lui poteva sentire tutte le variazioni dell'Acqua, ma non le importava che avvertisse quando fosse euforica all'idea. Doveva capire che lui le faceva sangue e che lei era disposta a conoscerlo in maniera approfondita e più intima anche subito. In ogni caso, da brava chaperon, lo portò nell'aula dove insegnava, facendogli vedere un po' tutto quello che c'era di notevole. Strutture tanto all'avanguardia non se ne vedevano molte in giro, ma si sapeva che i Ravnick offrissero sempre il meglio del meglio.
Fa proprio venire voglia di insegnare...
Concordo, anche se io prediligo sempre le lezioni all'aperto.
... Ed anche di qualcos'altro, a dire il vero.
Finalmente, non ce la facevo più.
Lui la sbatté al muro e lei ci stette. Lui si impossessò delle sue labbra e lei era pronta ad offrirgliele. Il bacio che si scambiarono era molto più intenso ed erotico di quello dell'ultima volta, perché entrambi sentivano crescere il desiderio reciproco ogni volta che si incontravano. Fu bello risentire quelle sensazioni, anche perché c'era qualcosa di meno dolce e più selvaggio nel bacio che si scambiarono. Anzi, per lei era anche troppo poco, desiderando con ardore che una mano scendesse giù a toccarle il seno. Tuttavia Typhon la sfamava a piccole briciole per volta, staccandosi da lei poco prima che la porta dell'aula si aprisse rivelando la figura di Fujiko.
... Dottoressa Danma, di nuovo buon pomeriggio.
??? Uragano... E Dottoressa Patroklos... Ho interrotto qualcosa?
Tranquilla, nulla che non si possa replicare in un secondo momento.
La giapponese era stata provocatoria, la greca sfacciata nel rispondere in quel modo, con le labbra che sapevano ancora di Typhon e negli occhi un'eccitazione che anche senza l'elemento, Fujiko avrebbe saputo percepire.
Gran bella... Classe... Professoressa... Speriamo di riuscire a vederci al più presto, senza troppa fretta di mezzo. In ogni caso semmai dovesse avere bisogno, sa perfettamente dove trovarmi, sia presso la scuola, sia presso il negozio.
Ovviamente, penso che passerò a trovarla molto presto signor Seal.
E se l'Uragano diceva tante cose con lo sguardo, lo stesso faceva la Patroklos, che rivolgendogli un sorriso malizioso, gli faceva intendere l'intenzione di voler proseguire quel bacio.
Arrivederci Assistente Danma. La prego, si faccia dare un po' del prodotto che ho portato alla sua carissima amica e lo provi, mi interesserebbe conoscere anche il suo parere.
Lo farò senz'altro. Buona giornata a lei.
Typhon se ne andò, lasciando le due amiche da sole. La Danma raggiunse presto la greca, avvicinandosi a lei senza battere ciglio. Poi, abbassando leggermente lo sguardo sulla sua maglietta...
Nana, ti si vedono i capezzoli.
Tutta colpa sua, mi fa impazzire...
Lo sto notando fidati... Ma non dovresti farti coinvolgere.
Tu riusciresti a non farti coinvolgere se uno così ti facesse la corte?
No, in effetti no... Ma lui non ti sta facendo la corte, vero?
No, al momento ci stuzzichiamo a vicenda.
Vedi di non stuzzicare troppo quel Drago, che poi se si sveglia ti scotti e stai male.
Temi che possa ferirmi?
Temo solo le conseguenze di una possibile relazione con lui. Non è uno come tanti, è l'Uraganon e come se non bastasse non ha una situazione semplice. Penso solo che con certe persone portare avanti un legame sia piuttosto difficile...
Stai tranquilla, al momento nessuno dei due sta pensando ad una relazione. Vogliamo solo fare sesso, non c'è nulla di male in questo no?
Di solito no...
Comunque ne riparliamo dopo, adesso devo recuperare la mia calma interiore. Uff, mi servirà almeno il doppio della concentrazione per calmarmi!
Vai pure, io intanto recupero quello che aveva lasciato e me ne ritorno nel mio ufficio. Se ti serve, mi trovi lì.
D'accordo!
... Ah, Nana! Che cos'è che dovrei provare per l'Uragano?
Un tè afrodisiaco.
UN TÉ AFRODISIACO?!
Sono in pausa! Te lo spiego dopo!
... Santa pace...
Chiusura doppia
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da Nayru » 20/11/2018, 0:26
¤ 16 Febbraio, 2114 • Nuovo Laboratorio dei Fratelli Ravnick/Stanza privata di Sophitia Al-Sayf • 7:30 a.m. ¤
Un detto babbano recitava che la notte porta consiglio, ma quella passata dalla Dea della Saggezza aveva portato con sé solamente incubi. Aveva sognato di nuovo Leonidas dentro l'antico tempio di Madain Sari, il giorno che l'aveva rapita. Aveva rivissuto quell'incontro, le sensazioni provate, il piacere e l'attrazione verso un uomo che disgustava con tutta sé stessa. Si era agitata nel sonno, eccitata e spaventata al tempo stesso, ed il mattino l'aveva risvegliata con quello che aveva compreso essere un leggero mal di testa, dovuto ai troppi pensieri. Mesi erano passati da quando aveva riacquisito il proprio corpo e certe dinamiche a volte le risultavano ancora piuttosto nuove. Anche perché in quanto Na'eh per lei determinate debolezze fisiche non erano contemplabili, mentre ora doveva fronteggiare una vita -ed un corpo- totalmente nuovi e differenti. Aprire gli occhi fu incredibilmente difficile e doloroso, perché le immagini della sua nemesi continuavano a tempestare la sua immaginazione, mentre cercava di scacciare il violento batticuore che aveva nel petto. Si sentiva pesante, si sentiva diversa, ma non aveva la minima idea del perché. Il letto stesso pareva essersi rimpicciolito e lei non riusciva a capacitarsi di quanto profonda potesse essere l'inquietudine che provava. Più di quanto avrebbe dovuto, in verità. Ma quel pensiero fu fugace e non ancora così concreto da portarla a riflettere su cosa fosse accaduto. Si alzò in piedi, cercando di affrontare con la consueta calma e sicurezza il giorno di lavoro che l'aspettava. Aveva trovato nella trasmissione della conoscenza una ben piacevole occupazione per passare i propri anni all'interno di quell'epoca. Grazie a Charlotte, aveva compreso il meccanismo che faceva muovere quelle vite all'interno di un'era lontanissima da ciò che lei aveva vissuto, riuscendo ad immergersi abbastanza da essere accettata dal prossimo senza destare sospetti. Quel 10% della sua umanità le permetteva di affezionarsi ai propri colleghi, di essere più umana con il prossimo, ma le impediva di stringere amicizie sincere, come le impediva di amare. Forse era meglio dire che era la sua parte Na'eh ad impedirglielo. Ciò che accendeva un po' di più la sua parte impura era proprio quel legame che aveva creato con Hyenn, ma esso rimaneva comunque una pallida imitazione della realtà umana impossibile per lei da replicare. Entrò in bagno e la prima cosa che fece fu aprire l'acqua della doccia, senza nemmeno guardarsi allo specchio. Ogni cosa le appariva strana quella mattina, come se tutto si fosse abbassato di colpo. Non ci fece troppo caso. desiderava ardentemente per prima cosa farsi pervadere dall'Acqua, come se ne sentisse un bisogno maggiore. Strano anche quel sintomo, dato che il suo status di Semi-Gildata non l'aveva mai portata a ricercare troppo l'immersione nell'elemento. Ma anche in quel caso il quesito venne preso e accantonato, mentre finalmente la donna -perché questo ormai lei era diventata- alzava le braccia accompagnando uno sbadiglio potente, prima di fermare il proprio sguardo nell'immagine di lei riflessa nello specchio.
Oh Cielo!
Per poco non ebbe un mancamento. Fu costretta a sorreggersi al lavandino e solo allora si rese conto di essere cresciuta, di essere diventata più grande, più alta, più adulta. Il cuore prese ad accelerare in maniera veloce, il viso sbiancò e il sudore freddo le scivolò lungo la schiena: stava provando terrore, un intenso terrore dato dall'ignoto, dal non sapere che cosa le fosse accaduto. Sentiva il bisogno di chiedere aiuto, ma dalla gola non emise un fiato, mentre percepiva con gran chiarezza l'Acqua in lei agitarsi, in preda a tumulti ed esondazioni. Continuava a ripetersi come fosse possibile, cosa potesse esserle successo e perché stava provando quel vortice di emozioni dentro di lei. Poi, di colpo, tutto fu più chiaro. Ed anche il sogno che quella notte l'aveva tormentata ora aveva trovato la sua ragione d'essere.
Leonidas...
Soltanto lui poteva essere tanto potente e becero da farle una cosa del genere. Solamente lui tanto spietato e vendicativo da farle quell'incantesimo, un incantesimo che solamente lei, detentrice della conoscenza dei Na'eh, poteva sapere. Credeva che tutto il sapere del suo antico popolo fosse andato distrutto col tempo, ma evidentemente così non era stato. In caso contrario, il Vastnor non avrebbe mai potuto maledirla, sporcandola di quella umanità che era entrata in lei a piccole dosi, senza mai invadere il suo spirito, fatto di pura essenza Na'eh. Necessitava di risposte, ma anche di tempo. Doveva vedere a tutti costi i fratelli Ravnick e spiegare loro la situazione, perché se fosse uscita con quell'aspetto, facendosi chiamare con il suo falso nome, avrebbe fatto saltare la propria copertura e Leonidas l'avrebbe trovata. Non aveva neanche un vestito ora che le andasse bene, per questo fu costretta a coprirsi con un asciugamano piuttosto grande e largo: fino al giorno prima le scendeva fino alle caviglie, adesso invece sembrava quasi un mini abito che a stento celava le sue forme generose e abbondanti. Ringraziò che Haytham avesse insistito tanto nel farle comprare un MagiFonino, con il quale selezionò il suo numero e attese in chiamata. Avrebbe chiesto al Ravnick di comprarle degli abiti adatti al suo nuovo corpo, così da poter uscire in tranquillità e poi avrebbero cercato insieme una soluzione. Doveva avvisare anche Hyenn di quanto accaduto e già temeva la reazione del suo compagno. Ci sarebbe voluta tutta la sua diplomazia ed il suo fermo autocontrollo per calmare l'animo infuocato del Liafort.
... Haytham? Sono Nayru. ... Ho un problema. Devi assolutamente venire nella mia stanza ed aiutarmi! Temo che Leonidas... Mi abbia fatto qualcosa...
Autoconclusiva
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Nayru
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da Typhon » 23/01/2020, 21:45
Istituto di MagiArcheologia dei Fratelli Ravnick | Cipro | 5 Maggio 2114 | Ore 08:15
Teoricamente il suo contratto sarebbe dovuto iniziare dall'inizio del mese, ma alcune questioni burocratiche con Hogwarts avevano rallentato i tempi. Non che Madeline Bergman volesse ostacolare la collaborazione con i fratelli Ravnick, ma Typhon aveva dovuto di corsa preparare alcune lezioni di Erbologia. La Sempreverde, infatti, si era dovuta occupare di una faccenda piuttosto delicata, riguardante la figura enigmatica di Callisto Dyther e le sue ultime rivelazioni. L'Uragano, in quanto Assistente di Cattedra, l'aveva dovuta aiutare ad alleggerire il carico scolastico, ritardando così l'inizio del periodo di lavoro a Cipro. Per fortuna però, la gentilezza di una collega era stata determinante al fine di permettergli un piccolo anticipo... Sul ritardo!
Con la Professoressa Cartwright ad occuparsi delle ultime due lezioni, posso stare tranquillo ed anche Lindë.
L'arrivo previsto a Cipro era stato spostato al 13 Maggio, ma l'Erbologo si era potuto presentare lì circa otto giorni prima. Essendo partito dall'Inghilterra dove la temperatura erba ben diversa, aveva optato per un vestiario quasi autunnale. Fortuna fu che quella giornata, non propriamente bella ma anzi, nuvolosa e ventosa, avesse abbassato qualche grado non facendolo apparire del tutto ridicolo. Con la valigia contenente un po' di cambi ed altri oggetti esclusivamente personali, discese la scalinata maggiore dell'Istituto. La struttura era costruita su pochi piani, ma era vastissima, distribuita su parecchi metri quadri, facendola apparire molto dispersiva.
Vediamo, l'accesso al banco informazioni e segreteria mi sembra di ricordare fosse da quella parte...
Devo assolutamente levarmi un po' di strati, sto sudando.
La grande vetrata di ingresso periferico del gigantesco Istituto dava su una immensa sala di raccordo. Una marea di studenti di ogni etnia, età e sesso correva a destra e sinistra, prendendo scale mobili e MagiAscensori. Altro che scale in movimento di Hogwarts, lì la MagiTecnologia faceva da padrona assoluta. Senza però perdersi in analisi che avrebbe potuto fare senza continue vampate di calore, si diresse subito sulla destra. Lì, dietro un bancone bianco e liscio, stavano diversi addetti, tutti con delle divise specifiche.
Mi scusi.
Buongiorno, come posso aiutarla?
A dire il vero, sono stato nominato insegnante per un corso di approfondimento, mi chiamo Typhon Seal. Teoricamente sarei dovuto arrivare tra qualche giorno, ma sono riuscito a liberarmi, quindi intanto sono passato a sistemare le mie cose.
Controllo subito, mi dia un istante... Oh ecco qui, benvenuto Professor Seal, potrebbe favorire un documento?
Ecco a lei.
Può prendere quel MagiAscensore laggiù che la condurrà verso il corridoio degli alloggi per il personale di istituto, il suo è il numero dieci. La sua futura classe invece si trova nel corridoio quindici, stanza diciotto. Al momento i ragazzi svolgono lezioni di supplenza.
Quindi hanno dovuto cominciare senza di me?
La retta prevedeva l'inizio delle lezioni per il giorno tre, quindi quando possono, i Presidi Ravnick predispongono lezioni di riempimento.
Tutto chiaro... Va bene, grazie per le informazioni, nel caso dove posso trovare i Presidi?
Credo che Mister Haytham al momento si trovi nell'area del Laboratorio, purtroppo non ho idea invece per quanto riguarda Mister Jasper. Potrebbe incontrarlo facendo una passeggiata per l'Istituto, questo è il suo badge di ingresso per ogni area normalmente interdetta agli studenti.
Ok, afferrato... ... Ah, per caso sa dove stiano facendo lezione al momento le Professoresse Patroklos e Danma?
... Dunque, pare che oggi sia il loro giorno di riposo, la prossima lezione è prevista per domattina dalle ore 10:00.
Ah, d'accordo.
Avrebbe voluto fare una sorpresa a Nausicàa, ma poco male, si sarebbero poi incontrati il giorno seguente. Con la fretta di spogliarsi per non sentire più caldo (nel frattempo, per altro, era anche uscito fuori il sole), Typhon prese in volata il primo ascensore disponibile. Quel prodigio salì in pochissimi attimi fino al piano selezionato, tanto che l'Erbologo neanche fece in tempo a posare il borsone. Il lungo corridoio degli alloggi era del tutto vuoto, complice il fatto che ormai fosse orario di lezioni e i docenti fossero già in giro. Arrivato alla porta numero dieci, inserì il badge che fungeva da chiave universale, sbloccando la serratura magica.
... C***o...
Non c'era un singolo oggetto che non fosse all'avanguardia tecnomagica dentro quel monolocale. Appena aperta la borsa, in concomitanza gli armadi si spalancarono e ogni vestito venne attirato all'interno, sistemandosi negli appositi scomparti. Stesso discorso valse per gli utensili da bagno e da cucina, tanto che nell'arco di neanche un minuto quella camera era divenuta "Sua". Anche se con un ancora lieve accenno di stupore, l'Uragano passò immediatamente a rimuovere in fretta tutti quegli strati di tessuto pesante. Una volta messo tutto quanto sul letto, non poté che constatare quanto il suo corpo fosse umido ed emanasse un odore più forte.
Uff... Di sicuro non posso andarmene in giro in questo stato.
[ 5 Minuti Dopo ]
Una bella doccia fu assolutamente necessaria al fine di tornare in uno status accettabile. Sapendo di non avere particolari impegni in corso, Typhon se la prese piuttosto comoda, perdendo diversi minuti sotto il getto d'acqua. Fece anche utilizzo dello shampoo e una volta concluso, uscì dal box gocciolando, infilandosi l'accappatoio di spugna nero. Una rapida occhiata allo specchio: il suo riflesso mostrava un volto sul quale egli si soffermò per un po', con sguardo vacuo e pensieri sfuggenti. Ogni tanto si chiedeva cosa ci facesse lì, non riferendosi esclusivamente all'Istituto, bensì in quella realtà, quella vita, quel destino. Spesso faceva finta che non lo riguardasse, si chiudeva dietro la risposta del piano del Conflux, ma non era sempre così facile accantonare i dubbi. Era davvero la parte piccola di un piano più grande... Oppure solamente la variabile extra in una realtà che non gli apparteneva e che non meritava appartenergli? Ancor prima che lo sconforto tornasse ad essere più pressante e fastidioso, la copia uscì dal bagno e aprì l'armadio.
... Adesso non mi faccio fregare. Il termometro segna la bellezza di 23°... Meglio adeguarsi al clima cipriota!
Il corridoio numero quindici e la relativa stanza diciotto si trovavano nell'ala opposta a quella degli alloggi del personale di istituto. Sarebbe potuto passare dall'interno per fare un po' prima, ma perché andare di corsa quando tanto non aveva mansioni da svolgere? Mise gli occhiali da sole sul naso. La mattinata aveva quasi raggiunto la metà, oltrepassando da poco le 10:00, l'aria era pulita e marittima. Durante il suo cammino, sentendo sulla pelle la carezza di quel nuovo ambiente più mite, gli sorse spontaneo un sorriso compiaciuto. Non gli dispiaceva affatto stare lontano per un po' dalle uggiose atmosfere inglesi.
Nessuno badò alla sua presenza, probabilmente perché ancora non era stato presentato ufficialmente da Haytham e Jasper. Quindi nessun possibile collega si mise a salutarlo e gli studenti lo oltrepassavano pensando ai fatti loro. Una volta raggiunta la porta dell'aula, sentì distintamente all'interno voci e chiacchiericci tipici di una classe senza insegnante. Anzi, addirittura ad un tratto ci furono anche rumori musicali, che gli fecero alzare il sopracciglio, incuriosito. Come immaginato, al momento il gruppo di allievi era solo, forse avevano appena concluso una supplenza o forse doveva arrivare qualcuno al più presto.
Ehi ragazzi, ascoltate questo nuovo arrangiamento! L'altro ieri l'ho fatto sentire alla professoressa Patroklos e mi ha detto che lo trova molto meglio!
Forse voleva soltanto non buttarti giù, ahahah!
Ma finiscila, senti qui e mi darai ragione!
Ok ok, sentiamo...
Lo studente cominciò a suonare e cantare utilizzando un vero e proprio piccolo prodigio della MagiTecnologia in materia musicale. La chitarra era magicamente impostata per cambiare da classica ad elettrica in base all'esigenza, inoltre possedeva un micro impianto di riproduzione bassi e arrangiamenti. Due subwoofer senza fili dalla potenza eccezionale amplificavano il suono e per concludere, era integrato un sistema di MagiFono invisibile. Un modello simile era in vendita anche nel negozio di musica di Hogsmeade ma ad un prezzo considerevolmente alto. Indubbiamente il giovane si dava da fare, era capace, ma le lacune erano ancora parecchie, specie perché, secondo lo spettatore segreto, mancava qualcosa.
Stop stop stop!
Beh, che vuoi Meredith?
Non lo so, sicuramente è vero che sei migliorato, ma secondo me non ci sei ancora. Scusa perché non chiedi un parere al Professor Lamarck? Lui faceva il Vocal Coach prima di insegnare qui!
Sta dando una mano ad un progetto nei Laboratori, lo disturberò quando si farà rivedere in giro!
Ancora non c'era l'ombra di un docente per la lezione di supplenza. Typhon fu indeciso fino all'ultimo se intervenire oppure no, anche perché poteva pure essere che stesse per interrompere una attività didattica. Ma tanto, al limite, poteva semplicemente bloccarsi, salutare tutti e lasciare spazio al professore di turno. Fece qualche passo avanti, chiudendo la porta alle proprie spalle. Subito quasi tutti si girarono fissandolo interrogativi.
Scusi, lei chi sarebbe?
Dalla prossima settimana sarò il vostro insegnante di ruolo per il corso di specializzazione.
Il professor Seal?
Yes, l'hai detto.
Oh, ci scusi professore!
Tutti quanti tornarono immediatamente composti, visto che molti avevano le gambe sui banchi o altri erano appoggiati al muro in piedi. Il Terran Huracanum sorrise appena, levandosi gli occhiali e raggiungendo la cattedra per iniziare una chiacchiera blanda con la sua futura classe. Quello che non poteva immaginare era che nello stesso identico momento, Nausicàa e la sua Assistente, Fujiko, fossero appena arrivate all'Istituto. Teoricamente quello doveva essere il girono di riposo, ma Haytham e Jasper avevano cortesemente chiesto loro di occuparsi di una delle supplenze. Praticamente l'intero corpo insegnanti faceva a rotazione con quella classe e dalle 10:35 in poi sarebbe stato il turno delle due amiche fino alle 12:00.
Ehi tu, come ti chiami?
Io? Christopher.
Ok Chris, volevo dirti, hai provato a dare al brano un'impronta leggermente più rock?
Lei si intende di musica, Professor Seal?
... Un po'.
Beh, professore, scusi se non sono d'accordo, ma questa è una canzone molto romantica, temo che l'impronta rock possa rovinarla!
Perché? Quando mai il rock ha rovinato una canzone romantica? Se sai dare il giusto timbro e sai dosare gli accordi più morbidi con quelli più incisivi, puoi ottenere un ottimo risultato. E poi penso tu abbia timore di tirare fuori la voce...
Come scusi?
Già, la trattieni, sembra bloccata, e non perché sia il tipo di sound ad imporlo. Credo che un testo simile sia meglio accentuarlo caricandolo, se smorzi, rischia di perdere mordente.
Professore, se sa suonare e cantare, perché non ci dà una dimostrazione pratica?!
Credo che da un momento all'altro possa arrivare uno degli altri miei colleghi per la supplenza, non vorrei...
... Va bene va bene, abbiamo capito, si permette di parlare ma poi a fatti si tira indietro.
Christopher era sicuramente in parte toccato e offeso dalle parole di Typhon, probabilmente perché piuttosto permaloso nei confronti del pezzo preparato. Forse era anche per quello che evitava di interpellare il Professor Lamarck, temendo una eccessiva critica tecnica. L'Erbologo, tuttavia, non accettava facilmente certe uscite, perché poteva essere cresciuto, essere una versione più adulta di sé, ma il suo orgoglio restava tale. Specie se poi in causa veniva presa proprio la musica, dote con cui aveva messo a tacere ogni singolo pomposo elemento del coro della Cyprus, a suo tempo. Espirò, leccandosi le labbra, fissando seriamente l'allievo per alcuni secondi, poi, si avvicinò a passo lento, quasi facendogli temere una punizione o un richiamo.
... Mi scusi, non intendevo essere offensivo, professore, io...
Dammi quella chitarra.
Vuole sequestrarla?
Tu dammela.
... Ok.
Una volta afferrato lo strumento, Typhon si andò a sistemare seduto sopra la cattedra, prendendo una sedia e usandola per avere appoggio con un piede. Iniziò a regolare le corde a orecchio, dettaglio che faceva denotare la sua esperienza con quel preciso oggetto. Poi, attivando il meccanismo di sostituzione, trasmutò la chitarra da classica ad elettrica. Conosceva piuttosto bene il pezzo prima cantato da Christopher, era di un artista magico contemporaneo di stampo soul, passato più e più volte alla MagiRadio. L'Erbologo lo aveva sentito così tante volte tra un lavoro e l'altro alle Serre da ricordare a memoria note e parole.
Questo, Christopher, è valorizzare con il rock una canzone romantica ed ottenere ugualmente lo stesso effetto.
E fu così che il nuovo sound, il nuovo accordo e la nuova voce si distribuirono per tutta la classe ed anche lungo il corridoio quindici. Tanto si era dispiaciuto di non poter fare una sorpresa alla docente greca, che in verità stava proprio per fargliela senza volerlo. Infatti Nausicàa e Fujiko sarebbero apparse praticamente in contemporanea all'inizio del brano. Il Seal teneva gli occhi chiusi per concentrarsi e focalizzarsi sull'esecuzione, nonché sentire vive le parole dentro di sé. Con appena pochi secondi di esibizione, ogni ragazzo e ragazza rimasero completamente rapiti.
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da Nausicàa » 24/01/2020, 17:55
Cipro - Istituto di MagiArcheologia dei Fratelli Ravnick - Cortile esterno 05 Maggio 2114 09:25
Mumble... Mumble... Mumble... Fujiko è un po' in ritardo... Chissà come mai?
Sembrava una studentessa come tante che frequentavano l'istituto iper-tecnologico dei Ravnick. Un paio di pantaloncini color crema, comprati probabilmente in qualche mercatino dell'usato e adattato all'uso di pantalone corto, viste le scuciture visibili nella parte bassa. Una maglietta larga, a righe bianche e blu mare, forse un po' troppo grande per lei, ma comoda e adatta a coprire l'assenza di reggiseno. Scarpe chiuse, scamosciate di una tonalità simile ai pantaloncini. E accessori etnici e multicolore che le davano l'aria di essere una ragazzina piuttosto che una docente di ruolo. Nausicàa sapeva come ingannare l'occhio, anche se non era quella la sua intenzione. Le piaceva vestirsi comoda, le piaceva vestirsi a modo suo e le piacevano gli accessori multicolore. In genere, poi, sfruttava abiti decisamente più etnici di quelli indossati quel giorno, ma visto l'abbassamento un po' improvviso delle temperature aveva optato almeno per coprire le braccia, così da non risentire del lieve cambiamento climatico. Aspettava la sua collega ed Assistente Scientifica, la sua migliore amica, il suo braccio destro. Quel giorno sarebbe toccato a loro fare lezione nella materia assegnata a Typhon Seal, visto che l'uomo aveva dovuto ritardare l'inserimento nell'istituto a causa del suo altro lavoro ad Hogwarts. Ci era rimasta molto male la Patroklos quando aveva saputo che non avrebbe visto a Maggio l'Uragano del suo cuore, ma aveva dovuto mettere a tacere ogni possibile tristezza ed accettarlo. Gli aveva scritto però, visto che si mantenevano in contatto epistolarmente, tutto il suo disappunto per averla fatta sognare fino all'ultimo e poi averle tolto la possibilità di vedersi proprio a ridosso dell'inizio di Maggio.
Come hai potuto? Hai lasciato che una povera donzella nutrisse il suo cuore a pane e speranza, nel desiderio di rivederti e poi... Poi glielo spezzi così, crudelmente e senza pietà? Oh... Oh... Oh... Il petto fa tanto male... Ohibò, me misera e tapina, che ne sarà di me? Spero che queste mie parole ti abbiano espresso tutta la mia sofferenza nel dover ritardare ancora la nostra collaborazione fianco a fianco come docenti dell'istituto. Accidenti, ci sono davvero rimasta male! Persino i miei studenti mi hanno chiesto che cosa avessi, avevo messo su un muso quando ho saputo la notizia. Be', credo di non poterci fare nulla, gli impegni di lavoro sono impegno di lavoro... Posso aspettare, posso aspettarti ancora, MA non farmi aspettare troppo! Lo sai che sono soggetta a fare follie... Soprattutto quando si tratta di te... Spiegami più nel dettaglio che cosa ti sta trattenendo... Almeno capire mi aiuterà a farmene meglio una ragione...
Era solo uno spezzone di una lettera di almeno tre fogli. La Patroklos aveva l'abitudine di scrivere tanto e di tutto, raccontando ogni cosa le passasse per la testa, anche la più insignificante possibile. In parte era fatta lei così, in parte forse lo faceva per far sentire il Seal sempre più umano, sempre più autentico, attraverso le esperienze che lei stessa viveva. Poteva sembrare frivola e superficiale, ma sapeva andare ben oltre l'apparenza delle cose, specie perché era palese -almeno per lei- che il Seal avesse bisogno di autenticità nella propria vita. Ed eccola lì, Miss Autenticità in persona, pronta ad accompagnarlo in quel mondo con un sorriso solare sulle labbra ed una voglia di lui che la faceva ammattire. In un certo senso non aveva nemmeno ricercato altra compagnia maschile, troppo focalizzata sull'Uragano e su quei baci proibiti e bollenti. Stava giusto ripensando a quando avrebbe avuto occasione di poter assaggiare di nuovo le sue labbra, quando infine Fujiko Danma giunse, con un viso acceso e l'espressione trafelata.
Uff... Scusa Nana, ieri sera ho fatto tardi per preparare gli appunti per la lezione di oggi e stamattina non ho sentito la sveglia...
Tu che non senti la sveglia? Ma a che ora sei andata a dormire?
Te l'ho detto, molto tardi... Mi sono praticamente addormentata con i fogli in mano...
La Patroklos non poteva saperlo, ma la Danma le stava mentendo spudoratamente. Aveva anticipato il lavoro delle lezioni per potersi dedicare, la sera precedente, alle ricerche che le aveva affidato il Sagitta. Purtroppo questo si traduceva in turni di lavoro extra per lei, non retribuiti e per di più che le sottraevano ore di sonno importanti. Per fortuna Fujiko era una persona molto attiva e nonostante l'orario tardo, era riuscita comunque a darsi una bella svegliata, probabilmente assumendo un'ingente dose di caffeina per evitare di sbadigliare.
Vogliamo andare? La classe starà aspettando... Mh?... Hai in mente di fare una gita fuori porta con loro?
No, perché?
Allora ti sei vestita così perché ti andava, ho capito...
Hai visto la mia nuova borsetta? L'ho comprata in quel mercatino delle pulci che si tiene ogni venerdì e l'ho pagata anche pochissimo!
Quando ti deciderai ad andare a comprarti i vestiti in dei negozi veri?
Quando Haytham mi dirà che il mio modo di vestire non rispecchia abbastanza l'immagine che vuole dare all'istituto...
Allora poteva anche campare altri cento anni Fujiko, senza vedere Nausicàa cambiare stile di una sola virgola. Si sapeva che il Ravnick fosse molto permissivo, a patto che la persona in questione fosse capace di svolgere il proprio lavoro. Be', la Patroklos lo era, inoltre aveva con lui un ottimo rapporto e capitava spesso che i due si incontrassero per scambiarsi opinioni riguardo gli ultimi risvolti nel campo della scienza o per discutere di astruse teorie filosofiche. Molto affiatati al livello intellettuale, lo erano anche nello stile. Se Nausicàa si permetteva di andare in giro come se fosse uscita da qualche tribù africana, Haytham Ravnick a volte si presentava a scuola in giacca hawaiana e bermuda. Insomma, in pratica pareva essere appena tornato da qualche vacanza in qualche luogo caraibico. Era una battaglia persa in partenza quella di Fujiko, che non aveva alcuna voglia di far cambiare la sua migliore amica. In un certo senso lei era così unica e speciale anche per quel motivo e per questo non poteva desiderare che cambiasse. I corridoio erano praticamente vuoti, le lezioni erano già iniziate da un po', tutti gli studenti si erano raccolti nelle rispettive aule.
Hai avuto notizie da lui? Quando è previsto che arrivi?
Il 13 Maggio, prima non avrebbe potuto...
Speriamo che vada tutto bene... Lo sai, sono un po' preoccupata di quello che potreste combinare voi due insieme.
Fujiko siamo adulti e vaccinati, sappiamo entrambi ciò che vogliamo.
Per questo mi preoccupo!
Dì un po', non è che sei invidiosa perché io mi sono accalappiata l'Uragano prima di te?
Primo: non te lo sei ancora accalappiata. E secondo: non mi interessa affatto l'Uragano. Per quanto possa essere un bel uomo, affascinante, serio e maturo, sono ben consapevole che non sia il mio tipo...
Ooooh so io chi sono i tuoi tipi... I Dicembrini ad esempio, so che ne vai matta... Per non parlare di quelli che assomigliano a tuo frat-...
NON mi piacciono i Dicembrini! E smettila con la storia di mio fratello, mi fai pentire di avertela raccontata.
Scusa, scusa, però ammetterai che se tu fossi al mio posto la troveresti davvero divertente... Un po' disgustosa, ma divertente!
Grazie Nana per avermi appena dato della disgusto... Mh? Che cos'è questa musica?
Oh alcuni degli studenti stanno cercando di incrementare le loro capacità musicali! Christopher Hopkins l'altro giorno mi ha chiesto un parere... È bravo, si vede che ha un buon talento.
Talento o meno, non è il caso che si mettano a suonare in classe, dovrebbero passare il tempo a studiare e ripassare, non a mettere su concer-...
When a man loves a woman...
Entrambe le due donne si zittirono all'istante, bloccandosi dall'aprire la porta. Nausicàa non poteva riconoscere quella voce, non avendo mai sentito Typhon cantare, ma la curiosità di sapere chi fosse la spinse a sbirciare dal vetro della porta, sentendo il proprio cuore perdere qualche colpo quando vide la figura del Seal, con una chitarra elettrica in mano ed una voce graffiante che stregava il cuore.
Ma chi sta...
SSSSSSSSSSSSSSHHHHHHH! Fammi ascoltare!
Le mise persino una mano sulle labbra in maniera piuttosto brusca, la Patroklos, per poi aprire appena appena la porta, giusto per poter ascoltare meglio il Seal cantare. A quel punto anche la Danma fu costretta ad arrendersi, sistemandosi poco dietro di lei, e comprendendo all'istante perché la greca avesse voluto che lei stesse zitta. Purtroppo per lei, capiva che cosa potesse provare la migliore amica. Quando frequentava ancora Itsuki, tanti e tanti anni prima, ricordava perfettamente come fosse capace egli nel canto e quanto riuscisse a farla eccitare solamente sfruttando la voce. Typhon, si poteva dire, non era da meno, anzi era persino meglio, ma questo perché nei ricordi di Fujiko l'Amakura era rimasto ancora un ragazzo, mentre di fronte a sé aveva un uomo fatto e finito. Mentre la giapponese si perdeva nelle proprie di elucubrazioni, Nausicàa invece non pensava affatto. Ascoltava e basta, si lasciava trasportare dalla canzone, dal testo, dalla voce di Typhon, che sapeva come colpire dritto al cuore. Non serviva che egli cantasse per far sì che la greca sentisse il bisogno di cadergli fra le braccia, ma in questo modo il risultato era assicurato. Solo una domanda sorgeva spontanea nella mente della MagiArcheologa: quell'esibizione era tutto calcolato dall'inizio? Forse il messaggio che voleva lanciarle Typhon era lo stesso della canzone che stava cantando.
Yes when a man loves a woman I now exactly how he feels 'Cause baby, baby, baby I am a man When a man loves a woman...
L'Uragano continuò a suonare la chitarra, fino al termine della canzone, rapendo in un solo istante la sua intera classe. Gli studenti non erano gli unici che erano rimasti incredibilmente affascinati dalle sue capacità. Sul finire dell'ultima nota, Nausicàa decise di entrare in classe, seguita dalla Danma, che non sapeva bene come comportarsi e per tanto si dimostrò seria, professionale, comprendendo che la sua migliore amica non lo sarebbe mai stata. Ed infatti, non appena Typhon smise di cantare, un applauso partì proprio dalle mani della Patroklos, che fissava l'uomo con un sorriso smagliante e gli occhi appena un po' più lucidi.
Bene ragazzi! Alzi la mano chi si è appena innamorato del professor Seal sentendolo solo cantare!
Ovviamente quasi tutto il corpo femminile studentesco cercò di sbracciarsi, per farsi notare dal nuovo docente. Anche qualche maschio seguì l'esempio femminile ed ovviamente, con loro, ci fu anche Nausicàa, con la mano perfettamente dritta in aria, suscitando l'ilarità di quasi tutti gli studenti.
Come vi capisco... Professor Seal, ha deciso di catturare in questo modo l'attenzione dei suoi studenti? Mi complimento, è una strategia azzeccatissima, ma stia attendo a non far battere troppi cuori, ahahaha. D'accordo, allora so che siamo in ritardo, ma per una volta la colpa non è mia, ma della professoressa Danma, che ha fatto le ore piccole stanotte per potervi fare una lezione coi fiocchi! Quindi, visto che ha lavorato sodo e duro, vi lascio per il momento nelle sue mani.
Fujiko fulminò con lo sguardo Nausicàa, che sorridente le fece un occhiolino, posando una mano dietro la schiena a Typhon, invitandolo ad uscire fuori dall'aula.
Venga collega, credo non ci abbiano informati adeguatamente su chi dovesse fare lezione oggi...
Poteva essere una sorpresa organizzata tutta quanta dal Seal? Se così fosse stato, tanto di cappello per essere riuscito a corrompere Haytham e l'intero personale dell'istituto così da non farle sapere niente. Una volta fuori dall'aula, la donna non si preoccupò più di mantenere quella facciata di rispetto nei suoi confronti. Lo prese per mano, senza ancora guardarlo, il sorriso perennemente sulle labbra mentre portava Typhon in una delle aule che al momento erano vuote. Grazie al badge poteva entrare senza problemi in aula. E quando finalmente furono da soli, la Patroklos poté fissare negli occhi l'uomo più bello che avesse mai incontrato.
E adesso puoi darmi un saluto più adeguato di quello che ho ricevuto in classe...
Era davvero così difficile immaginare che cosa volesse Nausicàa? Praticamente gli aveva circondato il collo con le braccia. Si mordeva in maniera birichina le labbra, fissando quelle dell'Uragano. Un solo piccolo istante di follia, perché poi avrebbe dovuto per forza di cose tornare in classe. Ma dieci minuti glieli poteva concedere Fujiko, no? Dieci minuti di assoluto paradiso.
Non sapeva dire la Patroklos se il Vento in Typhon fosse la causa di quel continuo comportarsi come una ragazzina. Magari non ne era al corrente, magari la influenzava, agitando le Acque briose, ma solitamente contenute nel suo spirito. Fatto stava che, durante quel contatto, ella richiese quasi una fusione dei due elementi, stringendosi con forza a lui, protetta dall'anonimato di quella aula vuota. Quando decise infine di staccarsi, fu solo per ritornare a respirare, perché l'ossigeno il Seal glielo aveva consumato tutto grazie alla sua bocca famelica e ingorda.
... Devo pensare che sia tutta una sorpresa costruita appositamente per me oppure...
Non concluse la frase, mordendosi le labbra, sorridendo, non riuscendo a staccarsi dall'uomo. Sapeva che era sconveniente un simile atteggiamento sul posto di lavoro, ma i dieci minuti non erano ancora passati no? E poi non si aspettava di vederlo così, di punto in bianco, non era mentalmente preparata. La colpa quindi era solo di Typhon, di Typhon e della sua improvvisata.
Quella canzone... Sei stato incredibile... E corrisponde al vero? Quest'uomo è innamorato...?
Birichina nel tono, allegra, un po' maliziosa. Gli accarezzava il collo con la mano, sentendo ancora sulle labbra il sapore della sua saliva. Era chiaro che volesse un altro bacio, ma le sembrava scortese prenderlo e baciarlo per tutto il tempo, visto che non si vedevano da un bel po'. Magari l'uomo avrebbe voluto anche chiacchierare. O magari quelle paranoie erano solo nella sua testa e lei stava sprecando l'occasione di assaporare ancora la bocca dell'Uragano.
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Nausicàa
- Acuan dei Fiumi
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