Questo è l'importante.
No, la mia vita non è preziosa a tal punto da risultare più importante del pericolo che posso rappresentare con queste nuove doti.
Hai visto di cosa sono stato capace e se non imparassi a dovere come controllarmi, risulterei più un pericolo che una speranza.
Ora come ora non mi sento completamente sereno nell'aver ripreso a vivere, sarebbe stupido e affrettato.
Non disse nulla. Non aveva compreso quale tipo di dolore o mostro stesse affrontando in quel momento l'uomo, perché per lei la morte era una realtà alla quale si era abituata molto presto. Non era mai stata buona al punto tale da mettere di fronte a sé stessa il prossimo, ma quando il senso di malessere che la opprimeva era diventato sempre più forte, lì aveva dovuto fare i conti con il proprio Io.
Scoprire quindi che la Setta non faceva per lei, che la propria libertà era un tesoro a cui anelava, che in fondo quel modo di pensare non le apparteneva. Non voleva uccidere, non voleva uccidere perché qualcuno glielo ordinava e non voleva uccidere ancora perché questo avrebbe aggiunto altro senso di colpa. Alla fine di tutta quella faccenda, Beatriz aveva ottenuto ciò che voleva: la propria libertà, una vita in cui Chandra Ujeroi non avrebbe più potuto corromperla.
Ma il prezzo era stato perdere una persona che, nel bene e nel male, l'aveva segnata profondamente.
Ti avevo pregato di non morire presto... Ed invece sei andata incontro alla morte di tua volontà.
Avrai avuto le tue ragioni, questo è indubbio... Ma devo ancora sapere molte cose di te prima di reputarmi a posto con la mia inquietudine.
Era l'unico modo... Per salvarti la vita.
... E se lo dici tu ci crederò.
Le credeva e in un certo senso questo rincuorò il suo animo. Di poco, perché tutto il resto pesava enormemente ma almeno il Maggiore non la vedeva come una bugiarda, pur non conoscendo tutto di lei. Cercava di districarsi in mezzo a quell'intricato groviglio di emozioni, ma non era facile per una come lei che dalle emozioni era sempre fuggita. Poi una semplice domanda bastò per farle rompere ogni resistenza, rivelando sé stessa ed il proprio dolore agli occhi di una persona che per lei era diventata cara.
Pianse anche, di fronte al Yusuf, ed era una cosa che non aveva mai fatto da quando si conoscevano. Mai era accaduto che lei si facesse vedere in quello stato, eppure adesso stava accadendo e non le importava assolutamente nulla. Sentiva solo che sarebbe esplosa se non lo avesse fatto e quando smise di parlare, di esporre il proprio pensiero, vide che Tariq era lì vicino a lei, in ginocchio, guardandola con lo sguardo forte di colui che sa cosa sia invece la compassione.
... Beatriz, questo fa di te una persona, un essere umano, prima di un soldato.
Hai fatto le tue scelte ed hai perseguito il tuo scopo con un giudizio dato da conoscenze e consapevolezze.
Ma se c'è una cosa che proprio non posso accettare, però, è il fatto che tu sia ancora convinta che il tuo destino unico fosse la morte.
Quel ragazzo è venuto da me avvisandomi che tu ti stessi mettendo in pericolo di tua volontà ben sapendo che saresti morta.
Io, il Capitano, siamo proprio come te: persone oltre che militari... E siamo pronti ad ascoltare e sentire le tue ragioni.
Non potrai mai e poi mai essere completamente assorbita in un gruppo fino a quando non ti fiderai.
Non ci si può limitare solo ad eseguire gli ordini e poi fare di testa propria...
Se avessi avuto la possibilità, ne avrei parlato con te ma... Temevo che tu non avresti capito e avresti perso fiducia in me...
Se c'è una cosa che ormai ho capito bene è che il tuo destino e la tua storia sono avvolti da segreti e misteri importanti.
Prima però che tu vada a credere in una mia paura o rifiuto verso tutto ciò, sappi che avevo intuito ogni cosa fin dall'inizio.
Sia io che Cole avevamo compreso che ci fosse molto di più dietro ai tuoi silenzi e dietro al tuo voler essere sempre e comunque in servizio.
Hai sempre cercato di fuggire dalla realtà ma lascia che ti dia un consiglio: prima la abbraccerai e prima te ne libererai per sempre.
Qualcosa abbracciò, ma non fu propriamente la realtà. La Schtauffen si sporse, facendo scivolare le braccia intorno al collo dell'uomo e stringendosi a lui, mentre le lacrime continuavano a scendere, copiose. Non era forse ciò che intendeva Tariq ma era ciò di cui lei aveva bisogno, come poche altre volte nella propria vita. Non sarebbe ricapitato tanto facilmente, non sarebbe accaduto tanto presto, perché il Yusuf aveva in mente di sparire per un po', per fare chiarezza nella propria vita.
Quando ti racconterò la verità, capirai perché ho dovuto nasconderti un segreto simile.
Perché mi è stato difficile parlarne.
Perché io sono quella che sono.
Puoi credere di aver intuito... Ma non puoi lontanamente immaginare che cosa ho passato.
No, la Setta non era così facile da teorizzare e nemmeno quello che accadeva al suo interno. La decisione era stata presa per Bea, ma avrebbe dovuto come sempre avere il permesso da parte di Azhad, a causa di quel vincolo che le imponeva il silenzio almeno per quanto riguarda la Resistenza. Non sarebbe però stato utile parlare solo dei Dodici, tralasciando quale tipo di lavoro stesse facendo lei per contrastarli. Il tutto comunque era rimandato, a causa delle esigenze personali del Maggiore.
Hai bisogno di tempo per elaborare e lo stesso vale per me, anche se per motivi differenti.
Dopo quel che è successo riprendere attivamente il tuo ruolo attivo nei Sicari ti esporrebbe a pericoli di disattenzione, facendo rischiare anche i tuoi colleghi.
Stanotte per te si è chiuso un capitolo fondamentale e te lo leggo negli occhi spenti e stanchi che non sei nelle condizioni per reagire come sempre.
Tornare alla propria umanità ha un prezzo e questo prezzo è anche sottostare alle leggi dell'emotività.
Si alzò in piedi spinta dai movimenti dell'uomo, fissandolo con gli occhi ancora lucidi ma non più grondanti di lacrime.
Hai fatto la tua scelta per quanto riguarda la Task Force?
La... Task Force!
Lo disse stupita, come se avesse dimenticato la richiesta che le aveva fatto Tariq. Era vero, in effetti, lo aveva completamente rimosso dalla testa, anche perché dopo tutto quello che era accaduto non aveva più avuto modo di parlarne con Marcus e chiedere anche a lui se una sua eventuale adesione avrebbe interferito con i piani della Resistenza. Considerando però la morte di Chandra e l'assoluta necessità di uscire fuori dai radar della Setta, Beatriz fu pronta a prendere quella decisione da sola, senza consultare minimamente Azhad.
Sì, io... Voglio entrarci.
Era ora che imparasse a governare la propria vita, senza sentire il peso di dover dipendere dalle decisioni altrui. Marcus avrebbe dovuto accettare quella scelta da parte della Schtauffen, ma chissà per quale motivo la mezza dominicana era convinta che se ci fosse stata una discussione, Sly avrebbe preso le sue difese senza pensarci due volte.
... Molto bene.
Ad Aprile del nuovo anno ci sarà la nuova organizzazione e i test per coloro che verranno segnalati dal consiglio direttivo a Gennaio.
Io presenterò la domanda di ammissione alla Task Force e tu dimostrerai per allora il tuo valore e le tue qualità, garantendoti il posto.
Durante questo tempo in mezzo, però, voglio anzi... Ti ordino di congedarti dai Sicari e prenderti un periodo di stop.
... Perché?
Lei stessa a volte ignorava le necessità della propria psiche. Quando però Tariq le spiegò le proprie motivazioni, Beatriz fu pronta ad accettare e ad annuire, pur sentendo dentro di sé molto dispiacere. Stava imparando ad affezionarsi ai suoi colleghi, ma soprattutto le sarebbe dispiaciuto non poter più stare a contatto con il Capitano Darksteel. Lui era entrato nella propria vita acquisendo nel tempo importanza e stima, dunque le dimissioni, per quanto patrocinante dal giusto raziocinio, risultavano essere comunque dolorose e nostalgiche. Non sarebbe rimasta però con le mani in mano. Chandra aveva cercato di dirle, prima di morire, che c'era un mistero che avvolgeva il proprio cognome. Aveva sempre saputo chi lei fosse, ma adesso iniziava a dubitare di quella verità. Se c'era qualcosa che lei ancora non sapeva, lo avrebbe scoperto e sarebbe stato quello un altro percorso da portare avanti in parallelo con l'accettazione della morte della Ujeroi.
Io effettuerò delle missioni e nel frattempo mi concentrerò completamente sul mio cambiamento e sui miei nuovi poteri.
Vorrei sapere già tutto di te e conoscere la tua vita dall'inizio ad oggi, ma non sono ancora pronto, devo affrontare anche io i miei dilemmi interiori.
Quando però ci rivedremo, ti garantisco che sarò nella condizione di ascoltarti e ripartiremo da dove siamo obbligati ad interromperci.
... Tutto chiaro, Sergente?
... Sì... Sìssignore...
Rimase un attimo interdetta nel comprendere ciò che volesse dire Tariq. Quello non sarebbe stato solo un periodo di congedo per lei, ma anche un periodo di pausa per entrambi. Lui ne aveva bisogno e anche lei necessitava della stessa cosa, ma il pensiero di non vederlo per mesi e mesi risultava essere disturbante, triste, sbagliato.
Faceva fatica a rapportarsi a quelle nuove realtà, ma le accettò perché era ciò che le stava chiedendo il Maggiore. Improvvisamente, poi, sapere che non si sarebbero rivisti per un bel po' fece scattare in lei il desiderio di unirsi carnalmente, prima di salutarsi. Voleva conservare quel ricordo, aggrappandosi ad esso, al fatto di sentirlo duro e possente dentro di lei, per ricordare la cosa migliore di tutta quella vicenda: che il Maggiore Yusuf era ancora vivo.
... Sly dormirà ancora per molto, non è vero?
Povero Emmett. Al termine di tutto, Beatriz gli avrebbe dedicato il suo tempo e le proprie attenzioni, perché il ragazzo si era guadagnato tutto il rispetto della mezza dominicana con il suo sacrificio. Ma in quel momento la Schtauffen sentiva un altro tipo di bisogno, che solamente il suo Superiore poteva soddisfare.
Mi conceda un regalo, prima di salutarci Maggiore.
Voglio eseguire altri ordini da parte sua... Ordini che mi sono mancati terribilmente...
Fine