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da Mei Ling » 12/09/2017, 23:07
Non era tonta, ma nemmeno una persona tanto acuta da riuscire a percepire il sarcasmo quando questo veniva fatto in maniera tanto sottile e velata. La colpa, dunque, era tutta di Kaylee, che avrebbe dovuto essere più diretta con lei. Anche se certe volte la cugina appariva anche fin troppo diretta, finendo per dire cose che ferivano le persone. La sua indelicatezza verso il prossimo era il motivo principale per cui Mei Ling non amava stare troppo in compagnia della Miller. Temeva che, da un momento all'altro, ella potesse uscirsene con qualche frase talmente pungente da farla rimanere male e tornarsene a casa con il magone. Per fortuna questo non era ancora successo, ma dato che la Foster si sarebbe fermata a pranzo, c'era tutto il tempo affinché accadesse. Nel frattempo, toccava a Mei Ling provare i sensi di colpa, per aver dimenticato il pranzo che la madre aveva preparato alla nipote. Fra una cosa e l'altra non ha fatto in tempo... È dispiaciuta anche lei, ma stai tranquilla! Quando passo a trovarla le dirò di prepararti il bàhn mì e te lo porterò personalmente. È il tuo piatto preferito, no?Oh sì, assolutamente. Ammetto che sia una delle cose che mi mancano di più della cucina di famiglia: ogni volta che lo mangio mi sembra di tornare bambina... è un bellissimo tuffo nei ricordi.Ci provò ad essere insensibile. Si sforzò con tutta sé stessa di non provare il benché minimo rimorso per essere stata così tanto sbadata. Ma la Vigilante non possedeva il Ghiaccio, che l'avrebbe aiutata sicuramente nel suo intento. Non possedeva alcun elemento, a dire il vero, era una semplice strega che si dispiaceva quando faceva qualcosa di sbagliato, anche se non l'aveva nemmeno fatto apposta. Era stato un lapsus, una dimenticanza, non certo un modo per fare un dispetto alla cugina. In ogni caso, pur non replicando niente, si ripromise di sentire la madre quella sera stessa, spiegandole tutto l'accaduto e chiedendole la cortesia di preparare nuovamente il bàhn mì, per fare contenta la Miller. Di sicuro era lodevole il modo in cui riusciva a non palesare il disgusto per quel pranzo che invece Mei Ling stava gustando con particolare piacere. Inoltre il fatto che si stesse concentrando molto sul loro argomento di conversazione l'aiutava a non notare certe sfumature nel comportamento della parente, troppo impegnata a criticare un povero mentecatto che aveva avuto la sfortuna di perdere completamente la testa per lei. A dire il vero c'è un tipo che mi assilla, diciamo pure che mi fa da stalker personale...Stalker personale? Che Intendi?... è pazzo di me, chiaramente.Ah... Certo, chiaramente.... se lo conoscessi, mi daresti ragione.Sul fatto che è pazzo, sicuro. Solo un folle masochista potrebbe innamorarsi di te...Lo pensò, ma non lo disse. Era assurdo pensare quanto le creasse soggezione Kaylee, calcolando che solitamente non abbassava mai la cresta con nessuno, nemmeno con i suoi colleghi maschi. Era come se la freddezza di lei le congelasse anche la lingua. Oppure c'entrava il fatto che Mei Ling conoscesse bene le conseguenze del risponderle male. Finiva per uscirne sconfitta da lei o cazziata dalla madre. In nessuno dei due casi, veniva fuori qualcosa di buono. Si chiama Benedykt Milkovich, proprietario e gestore di un pub ad Hogsmeade, lo Shamrock: ci sei mai stata?Scherzi vero? Quando frequentavo Hogwarts era tappa obbligatoria andare allo Shamrock. Credo però che lui sia il nuovo gestore, perché il vecchio proprietario di sicuro non faceva di cognome Milkovich.Possibile.Forse è parente del proprietario dell'Alcatraz...Che posto è?Un pub nei dintorni periferici di Londra, dove è meglio che tu non metta piede.Tu invece ce li hai messi entrambi, a quanto m'è sembrato di capire.Mi capita di andarci quando sono in servizio e sto cercando qualcuno di particolare. Il proprietario è una persona molto disponibile e avere rapporti con certi tipi di persone può rivelarsi molto utile quando devi acchiappare un vero farabutto...Si giustificò, pur non avendo l'altra giudicato in nessun modo le frequentazioni della Foster. Aveva preferito prevenire l'Ispettore, perché chissà a chi avrebbe potuto dire quell'informazione. Non che fossero affari degli altri che tipo di locali frequentasse l'anglo-cinese, ma dopo una vita passata a sopportare le critiche sottili dei nonni, qualunque tipo di critica risultava essere davvero fastidiosa. Cambiò argomento, concentrandosi su questo Milkovich e preoccupandosi seriamente -e sinceramente!- per la cugina. Okay, era piena di sé e facilmente incline all'antipatia, ma uno stalker poteva rivelarsi molto pericoloso e Kaylee, fra tutti i suoi vari talenti, non possedeva purtroppo l'arte del combattere né quella del sapersi difendere. Questo il motivo che spinse la Foster a consigliarle di venire da lei in caso di necessità. Tuttavia, la risposta che le diede la Miller le fece capire che non avrebbe dovuto offrire a lei la sua protezione, ma il suo supporto e conforto al povero disgraziato che si era invaghito di quella Donna di Ghiaccio. Se ti crea troppi problemi non aspettare a chiedermi aiuto: posso andare da questo tipo e consegnarli un'ordinanza restrittiva, ma senza la tua deposizione prima non si può fare nulla...Non è necessario, davvero. È un bravo ragazzo, semplicemente mi sbava troppo quando mi vede e non riesce a fare a meno di desiderarmi... nulla che non mi sia già successo, comunque.... Anima senza cuore...... Facci attenzione.Soffocò interiormente l'urlo che le nacque dal più profondo di fronte a quell'ennesima ingiustizia da parte della vita. Ciò che più la faceva dannare era il non comprendere come fosse possibile che Kaylee avesse tanto successo mentre lei no, considerando che le due cugine si assomigliavano. Evidentemente la Miller possedeva un fascino tutto particolare che piaceva agli uomini... Mentre il suo, almeno alle donne, le schifava e basta. Avrebbe dovuto buttarsi completamente nell'eterosessualità, lo sapeva, lo sapeva! Tu, invece? Ti vedi con qualcuno?No, io sono davvero tutta casa e lavoro. E niente scopate, tranne qualcuna in rare occasioni. Non è facile trovare la persona giusta con cui trovarsi in sintonia, in più io di certo non mi rendo la vita semplice...Motivo?Diciamo che quelle che mi piacciono sono troppo per me, ahahaha! E quelli che potrebbero piacermi, si rivelano tutti degli idioti. Sarebbe bello se l'anima gemella mi piombasse giù dal cielo, almeno non dovrei fare alcuno sforzo per mettermi a cercarla...Non capisco: tu non sei niente di che...Le bacchette le caddero nel piatto quando la Miller se ne uscì in quel modo indelicato con lei. Mei Ling alzò lo sguardo sulla cugina, fissandola attonita, mentre la prima stilettata la colpiva al centro del cuore, facendola sanguinare. Eccola là, lo sapeva: non avrebbe dovuto fermarsi a mangiare. Aveva offerto la possibilità al Ghiaccio di ferirla, senza nemmeno rendersene conto. Non imparava davvero mai dai propri errori. ... quindi perché ti poni standard così alti quando sai di non poterli raggiungere? Ridimensionati, dammi retta. Altrimenti la famosa "anima gemella" non la troverai mai, nemmeno se ti piovesse dal cielo, perché saresti troppo impegnata a sbavare su un clone di Melia Herbert per notarla. ... Tutti abbiamo dei sogni, Kaylee, anche quando i sogni sono irrealizzabili. Mi piacciono le belle ragazze, e allora? Mi piace sognare di poter stare con una di loro, anche se poi so perfettamente che potrebbe rimanere soltanto un sogno. Non sono un granché, d'altronde non tutti possono essere perfetti come sei tu e avere la stuola di spasimanti che gli sbavano dietro... Ma anche se esteticamente ho uno standard elevato per come sono fatta, mi piace valorizzare tutto di una persona, anche la sua interiorità, soprattutto la sua interiorità. Ti assicuro che senza quella, qualunque Melia Herbert, per quanto stupenda, non riuscirà mai a farmi innamorare.Quando era troppo, era troppo. Mei Ling non aveva gradito l'uscita della Miller, nonostante -a mente lucida- ella avesse ragione nel darle quel consiglio. Ma la Vigilante aveva un grosso difetto, l'essere estremamente romantica e questo, già in passato, le aveva fatto vivere delle batoste talmente forti da uscirne in buona parte ferita nel profondo. Le sue esperienze però le avevano insegnato soltanto ad andarci cauta e a rimanere sempre con i piedi ben piantati per terra. Pur avendo di tanto in tanto la testa fra le nuvole. A proposito di Melia Herbert...Mh?Aveva abbandonato completamente gli ultimi spaghetti rimasti -causa stomaco chiuso per la rabbia- ma ben presto quando Kaylee nominò la modella per cui la Foster avesse una cotta, quest'ultima si mise subito sull'attenti, ascoltando ciò che ella avesse da dire. Forse il prossimo mese Nimue parteciperà come ospite ad una sfilata di moda a Parigi... sai, farà da colonna sonora live mentre le modelle sfilano in passerella, e tra loro dovrebbe esserci proprio il tuo grande amore.Lei NON è il mio grande amore, è solo...Ti interessa venire con me per conoscerla?... Dici... Sul serio? Intendi proprio... conoscerla... Conoscerla? Non vedrò... soltanto la sfilata?Piacere di conoscerti, Mei Ling. Andavamo a scuola insieme, dico bene? Mh? Certo che mi ricordo di te! ... Come avrei potuto non farlo? Mi guardavi sempre e anche io... Guardavo te...
Meno male che Kaylee non poteva leggerle nel pensiero, perché altrimenti avrebbe avuto tutti i diritti di replicare che la cugina si ponesse degli standard troppo elevati! Ma anche fosse, a Mei Ling piaceva sognare e nei suoi sogni Melia si scopriva in parte lesbica e decideva di ricominciare una nuova vita insieme a lei, alla Vigilante del suo cuore. Sogni, sogni, sogni, ma l'importante era saper riaprire gli occhi sulla realtà. E la Foster lo fece anche molto presto, pur continuando a rimanere su di giri dalla notizia che le aveva appena dato la Miller. ... Certo che mi piacerebbe venire per conoscerla! Cioè, la conosco già, ma a scuola non le ho mai rivolto la parola! Quando si farà? Hai detto fra un mese? Il giorno esatto? Devo assentarmi da lavoro... Devo chiedere a qualcuno di sostituirmi...In tutta quell'esplosione di entusiasmo, Mei Ling stava dimenticando una cosa fondamentale: ringraziare la cugina per il pensiero gentile. Ecco, poteva essere stronza la maggior parte delle volte, ma poi uscirsene con certe gentilezze che in parte - in parte!- la perdonavano delle cattiverie che diceva. Infatti, l'Ispettore si avvicinò alla parente, catturandola in un abbraccio anche contro la sua volontà. Grazie Kaylee... Questo significa davvero molto per me...Ci si aspettava una reazione molto più forte, vero? Magari urla, salti, danze indiane della felicità e cose simili. Invece, pur mostrandosi palesemente contenta, la Foster non si espresse in esclamazioni di giubilo. Perché i piedi li aveva davvero ben piantati a terra e sapeva che vedere Melia non avrebbe portato a niente altro che ad una foto ricordo di lei, con autografo. Niente baci, niente carezze, nessun momento da passare da sole loro due. La sua occasione l'aveva già avuta, a scuola, quando la incrociava per i corridoi e invece che parlarle si nascondeva col cuore che batteva forte e il sangue che circolava veloce mandandola su di giri. Adesso lei era diventata troppo irraggiungibile... Ma poterle parlare, poterle dire semplicemente ciao e vederla da vicino -anche se dopo il suo corpo ne avrebbe risentito- sarebbe stato comunque bellissimo per lei. Un altro sogno da aggiungere a quelli già esistenti. Hai dei consigli da darmi sull'abbigliamento? Io pensavo ad un semplice vestitino rosso con gonna larga e degli stivaletti chiusi, ma non sono sicura che vada bene...
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Mei Ling
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da Kaylee » 13/09/2017, 12:18
Se ti crea troppi problemi non aspettare a chiedermi aiuto: posso andare da questo tipo e consegnarli un'ordinanza restrittiva, ma senza la tua deposizione prima non si può fare nulla...
Non è necessario, davvero. È un bravo ragazzo, semplicemente mi sbava troppo quando mi vede e non riesce a fare a meno di desiderarmi... nulla che non mi sia già successo, comunque.
... Facci attenzione.
Magari una volta, se hai un po' di tempo libero, te lo faccio conoscere. Tanto sarà solo che contento di vedermi, e la cucina non è affatto male... soprattutto quando sono io la cliente.
Le porzioni le arrivavano più velocemente, impiattate con maggiore accuratezza ed il cibo era più abbondante: un trattamento di favore da parte del Milkovich, che d'altronde si scioglieva al solo pensiero di un complimento -o Trama non volesse, di un sorriso- da parte della Miller. Sì, lei aveva fin troppo successo con gli uomini, mentre Mei Ling... l'esatto contrario; ma d'altronde la colpa era anche dei suoi standard decisamente alti, troppo per poter sperare di trovare l'anima gemella se focalizzata su modelli a dir poco irraggiungibili.
Ridimensionati, dammi retta. Altrimenti la famosa "anima gemella" non la troverai mai, nemmeno se ti piovesse dal cielo, perché saresti troppo impegnata a sbavare su un clone di Melia Herbert per notarla.
... Tutti abbiamo dei sogni, Kaylee, anche quando i sogni sono irrealizzabili. Mi piacciono le belle ragazze, e allora? Mi piace sognare di poter stare con una di loro, anche se poi so perfettamente che potrebbe rimanere soltanto un sogno. Non sono un granché, d'altronde non tutti possono essere perfetti come sei tu e avere la stuola di spasimanti che gli sbavano dietro...
Sì, questo è certo.
Convenne lei, annuendo, senza essere minimamente scalfita dalle parole della cugina: Kaylee non si rendeva conto che quello sì, potesse essere anche un buon consiglio, ma detto in modo assolutamente odioso; di certo il Ghiaccio non aveva problemi d'autostima, ecco.
Ma anche se esteticamente ho uno standard elevato per come sono fatta, mi piace valorizzare tutto di una persona, anche la sua interiorità, soprattutto la sua interiorità. Ti assicuro che senza quella, qualunque Melia Herbert, per quanto stupenda, non riuscirà mai a farmi innamorare.
Mh, capisco... Il problema è che sia difficile scoprire l'interiorità di una persona se non hai modo di avvicinarla perché troppo bella rispetto a te.
Commentò la donna con una leggera alzata di spalle, probabilmente rigirando il coltello nella piaga: non lo faceva apposta per ferire la cugina, semplicemente credeva in quanto detto e nel fatto che, essendo la Foster una ragazza normalissima, non avrebbe mai attratto una bella femmina al punto da spingerla a farsi scoprire da lei, a mostrarle la sua interiorità.
A proposito di Melia Herbert...
Mh?
Forse il prossimo mese Nimue parteciperà come ospite ad una sfilata di moda a Parigi... sai, farà da colonna sonora live mentre le modelle sfilano in passerella, e tra loro dovrebbe esserci proprio il tuo grande amore.
Lei NON è il mio grande amore, è solo...
Ti interessa venire con me per conoscerla?
Se non altro, però, la Miller sapeva anche come farsi perdonare... e senza il minimo sforzo.
... Dici... Sul serio?
Ho l'aria di una che stia scherzando?
Intendi proprio... conoscerla... Conoscerla? Non vedrò... soltanto la sfilata?
No, certo che no. Verresti con me nel backstage a fine sfilata visto che Nimue dovrebbe fare alcune foto promozionali, quindi avresti modo di conoscerla e presentarti a lei.
Precisò, sempre con un tono estremamente distaccato: d'altronde per lei era lavoro, non aveva alcun interesse ad incontrare le modelle; era tutta pubblicità per Nimue, un modo per farsi conoscere ed ampliare il mercato di vendita della sua musica. Solo questo, per Kaylee, aveva importanza.
... Certo che mi piacerebbe venire per conoscerla! Cioè, la conosco già, ma a scuola non le ho mai rivolto la parola!
Non ne avevo dubbi.
Quando si farà? Hai detto fra un mese? Il giorno esatto? Devo assentarmi da lavoro... Devo chiedere a qualcuno di sostituirmi...
Frena l'entusiasmo, cuginetta. Prima devo avere la conferma che la cosa si faccia, a quel punto ti saprò dare ogni dettaglio necess--
Non fece in tempo a finire la frase che Mei Ling l'abbracciò forte, prendendola in contropiede: non è che aborrisse il contatto fisico, non era mica misantropa, semplicemente non si lasciava andare come nulla fosse a gesti espansivi, abbracci e compagnia. Ad ogni modo cercò di rilassarsi e diede anche due pacchette sulla schiena della parente, giusto per convincerla a mollarla il più in fretta possibile.
Grazie Kaylee... Questo significa davvero molto per me...
Nessun problema.
E per lei non lo era davvero, non le cambiava assolutamente nulla.
Hai dei consigli da darmi sull'abbigliamento? Io pensavo ad un semplice vestitino rosso con gonna larga e degli stivaletti chiusi, ma non sono sicura che vada bene...
... credo sia necessario andare a fare shopping. Sarà una sfilata di lingerie a Parigi, che è una delle capitali della moda, un evento esclusivo a cui non puoi presentarti con un semplice vestitino rosso con gonna larga e degli stivaletti chiusi.
Scosse il capo, con aria piuttosto decisa: non le stava dando un suggerimento, le stava proprio dicendo che potesse scordarsi di partecipare alla sfilata in quel modo.
Se vuoi... possiamo andare a comprare qualcosa insieme, un pomeriggio. Tanto dovrò prendere qualcosa anche per me.
Non lo disse con chissà quanta convinzione, ad onor del vero, ma era pur sempre una proposta spontanea: la domanda era, Mei Ling avrebbe retto un pomeriggio di shopping in compagnia della cugina?
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Kaylee
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da Mei Ling » 14/09/2017, 11:00
Non è necessario, davvero. È un bravo ragazzo, semplicemente mi sbava troppo quando mi vede e non riesce a fare a meno di desiderarmi... nulla che non mi sia già successo, comunque.
... Facci attenzione.
Magari una volta, se hai un po' di tempo libero, te lo faccio conoscere. Tanto sarà solo che contento di vedermi, e la cucina non è affatto male... soprattutto quando sono io la cliente.
Ma si sentiva quando parlava? Mei Ling se lo stava chiedendo in continuazione durante la conversazione con la cugina che appariva superba e piena di sé, nel parlare delle sue conquiste. E poi un'altra domanda le sorgeva spontanea: ma la sentiva anche Benedykt Milkovich oppure era diventato sordo, oltre che cieco di cuore? Non poteva dire che sua cugina fosse una brutta ragazza, anzi a suo modo aveva un fascino particolare. Ma il carattere poco accomodante e altero unito ad una delicatezza pari solo a quella di un troll obeso in una cristalleria la rendevano agli occhi della Foster odiosa. Dunque come era possibile che qualcuno invece morisse per lei? Avrebbe dovuto farci una chiacchierata con questo Benedykt. Magari si sarebbe scoperto avere qualche ritardo mentale. Molto probabile.
Ridimensionati, dammi retta. Altrimenti la famosa "anima gemella" non la troverai mai, nemmeno se ti piovesse dal cielo, perché saresti troppo impegnata a sbavare su un clone di Melia Herbert per notarla.
... Tutti abbiamo dei sogni, Kaylee, anche quando i sogni sono irrealizzabili.
Ci era rimasta molto male quando Kaylee aveva sottolineato quanto lei fosse poco all'altezza degli standard estetici delle ragazze per cui si prendeva una sbandata. Era una cosa risaputa anche dalla Vigilante stessa, ma le faceva male sentirselo dire diretta e in faccia, specie perché la Miller poneva l'accento sul fatto che in questo modo non avrebbe mai trovato uno straccio di ragazza. Ma per quale motivo avrebbe dovuto accontentarsi? Mei Ling non scartava automaticamente le altre ragazze, anzi era ben felice di conoscerle ed innamorarsi di loro. Tuttavia questo non era accaduto, né che fossero alla sua portata né che non lo fossero. Le piaceva sognare di avere una storia con una Melia Herbert, e allora? Tanto, fino a quando avesse continuato a sognare pur sapendo come stavano realmente le cose, non poteva fare nulla di male.
Mh, capisco... Il problema è che sia difficile scoprire l'interiorità di una persona se non hai modo di avvicinarla perché troppo bella rispetto a te.
Perché io invece sono un cesso ambulante, vero?
Rispose piccata, ma dentro di sé, non volendo dare adito ad un inutile litigio per delle cose che erano state dette senza fermarsi a riflettere sulla sensibilità dell'altra. Il pranzo era stato consumato, per modo di dire, dunque non c'era motivo che ella rimanesse lì a sopportare ancora le cattiverie gratuite di Kaylee. Era quasi pronta a dirgli che se ne sarebbe andata, quando la cugina se ne uscì con una proposta che bastò a cancellare tutto il risentimento provato fino ad allora dalla Foster. La possibilità di vedere Melia Herbert e di parlare con lei dopo una sfilata a Parigi sarebbe stato per Mei Ling un sogno diventato realtà. Sapeva che la chiacchierata non avrebbe portato a nulla, se non a farsi concedere un autografo o meglio ancora una foto ricordo insieme a lei. Ma questo non era importante, era importante invece valorizzare il bel gesto di Kaylee -uno dei pochi quando capitavano- abbracciandola con slancio. Abbraccio che ovviamente la parente ricambiò fino ad un certo punto, ma non pretendeva certo che ella diventasse di colpo dolce e affettuosa con lei.
Hai dei consigli da darmi sull'abbigliamento? Io pensavo ad un semplice vestitino rosso con gonna larga e degli stivaletti chiusi, ma non sono sicura che vada bene...
... credo sia necessario andare a fare shopping. Sarà una sfilata di lingerie a Parigi, che è una delle capitali della moda, un evento esclusivo a cui non puoi presentarti con un semplice vestitino rosso con gonna larga e degli stivaletti chiusi.
Okay, scusa! Sei tu l'esperta di moda, non io lo sai.
In realtà la Miller aveva più buongusto nel vestirsi in un certo modo sofisticato, mentre la Foster peccava ampiamente in quel campo, non avendo mai frequentato luoghi altamente esclusivi. Si stava già formando un piano mentale in testa per rapire Maggie e convincerla a darle una mano, quando la parente se ne uscì di nuovo in un modo sorprendente, lasciandola come una cretina a fissarla ad occhi spalancati e a boccheggiare come un pesce fuor d'acqua.
Se vuoi... possiamo andare a comprare qualcosa insieme, un pomeriggio. Tanto dovrò prendere qualcosa anche per me.
... Eeehm...
Loro due, insieme?
... Dunque...
Mei Ling e la cugina criticona?
Ssssseh... Perché no? Volevo chiedere ad una mia amica di aiutarmi, ma se non ti crea problemi stare in compagnia di una persona che non conosci...
Quasi ci sperava. Anzi no, incrociò proprio le dita sotto il tavolo supplicando che fosse così. Perché non le aveva detto semplicemente di no? Perché le era sembrato scortese rifiutare, dopo il grosso favore che lei le stava facendo. Non voleva apparire un'ingrata, anche se il pensiero di passare un intero pomeriggio con lei a provare vestiti appariva come l'inferno sceso in terra. Non esagerava, per modo di dire. E non era nemmeno perché non le stava tanto simpatica la cugina. Ma conosceva la sua propensione -e lo aveva appena visto- alle critiche. Se avesse provato degli abiti, lei avrebbe sicuramente criticato ogni cosa che si fosse messa, trovando ogni singolo difetto possibile e immaginabile. Questo avrebbe portato Mei Ling a sentirsi uno gnomo orrendo e raggrinzito e alla fine l'avrebbe depressa a tal punto da dubitare di partecipare davvero alla sfilata. Forse però con Maggie vicino tutto si poteva salvare. Lei sarebbe riuscita a controbilanciare l'insensibilità della parente.
Allora quando avrai la conferma ci sentiremo per metterci d'accordo! Informami anche del budget, immagino di dover prelevare un po' di soldi dal mio conto Gringott...
Immaginava bene, ne era certa. Ridendo -?- e scherzando -??- comunque il tempo era volato, almeno per la Foster. Non avevano altro da fare lei e Kaylee, quindi era plausibile che togliesse le tende e lasciasse la cugina ai propri affari. Si offrì di lavare i piatti, per toglierle un pensiero, poi una volta concluso tutto le disse che era arrivato il momento per lei di andare via.
Se ogni tanto capiti dalle parti di Diagon Alley, fai pure un salto a trovarmi. Il sabato e la domenica mi trovi sempre lì, puoi star tranquilla.
Riusciva persino ad essere abbastanza gentile da invitarla da lei. Che brava ragazza! A prescindere quindi dalla sua riposta, Mei Ling avrebbe preso le sue cose, l'avrebbe salutata di nuovo con un abbraccio e poi avrebbe lasciato l'appartamento, dirigendosi verso la propria moto. Ora che la Miller non era presente poteva dare sfogo a tutta l'adrenalina trattenuta al pensiero di incontrare Melia Herbert. E quale modo migliore che farsi un lungo giro in moto nei dintorni londinesi?
Non vedo l'ora di rincontrarti... Prefetta Herbert...
Chiusura doppia
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Mei Ling
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da Stella » 15/09/2017, 21:57
Quartiere di South Bank, Londra * 26-09-2113 * 3:02
Quando la Lamarck aprì la porta di casa, l'appartamento era completamente immerso nel buio. Non si sentiva nessun rumore provenire dalla camera dove dormiva Stella, segno che probabilmente la migliore amica stesse dormendo come un sasso. La Ignis accese la luce, posando borsa e chiavi sul tavolinetto all'ingresso, trovando il divano-letto del salotto aperto. Evidentemente era stata la Cartwright ad aprirglielo, così che ella non dovesse fare alcuna fatica una volta rientrata, ma soltanto mettersi giù a dormire. A dire il vero nonostante la stanchezza, Emanuelle non aveva voglia di dormire. Si sentiva ancora eccitata persa dopo quell'assurdo scambio di sguardi con i due ragazzi misteriosi. Probabilmente, una volta messa sotto le coperte, avrebbe dovuto sfogare da sola l'eccitazione, ma prima si sarebbe data una lavata veloce al viso per togliere il trucco, così da non avere gli occhi arrossati il mattino dopo. Si tolse gli stivaletti bassi, salendo le scale che portavano al piano di sopra con solo i calzini addosso. Non si fermò nemmeno a guardare il letto dove in teoria stava dormendo Stella, andando dritta spedita in bagno e chiudendosi la porta alle spalle. Una volta struccata, la ragazza si tolse gli indumenti, lasciandosi addosso soltanto le mutandine ed una felpa gigante dimenticata lì da Vergil, legando su i capelli con una pinza. Aveva un po' di appetito, per cui prima di scendere nuovamente al piano inferiore si diresse in cucina, aprendo una delle ante della dispensa e prendendo un sacchetto di pop corn al burro salato ancora da aprire. Non era di certo una cena vera e propria, ma le sarebbe andata bene per tappare un po' il buco che si era aperto nello stomaco.
Quella locusta si è mangiata tutte le mie scorte di chips...
Pensò, ripassando di fronte alla camera da letto, al piano di sotto, dove la porta era aperta. Lì però fu costretta a bloccarsi, stupita dal gran russare che sentiva provenire dall'interno.
... RONF... ZZZ... RONF... RONF...
Cazzo Stella ma quanto russi!
Pensò sconcertata, fissando la presunta sagoma dell'amica che si muoveva sotto le lenzuola. Scosse la testa, socchiudendo la porta dietro di sé e proseguendo nella zona soggiorno, sperando in quel modo di aver risolto il problema. Ma il sonoro russare continuava a farsi sentire, motivo per cui la ragazza ritornò sui suoi passi, decidendo che fosse meglio chiudere completamente la camera per non avere problemi. Sennonché, una volta fatta scattare la serratura, una voce rauca e bassa si rivolse a lei con tono funereo, facendola saltare letteralmente per lo spavento.
Bentoooornataaaaaa.... Emaaaaaanuelle... Coooooosa hai portaaaaaato di buono... dalla dispensaaaaaa...?
Porca miseria! Ma... Stella?! Che cavolo ci fai nel mio letto?
Ahahahahahah! Ciao Emmy! Ti ho sentita rientrare e volevo farti un saluto.
Ma... Sei nuda là sotto?
Sì!
E perché stai indossando i miei occhiali?
Beh... Volevo assicurarmi che fossero puliti ben bene prima di restituirteli...
Restituirmeli? Ma cosa... STELLA!
Shhhhhhhhhh! Abbassa la voce o sveglierai Michael!
Chi cazzo è Michael?
Il ragazzo che sta russando in questo momento! Poverino, l'ho costretto a rifarlo almeno tre volte. Mi dispiaceva dirgli che doveva tornarsene a casa sua...
Ma a quanto pare non ti è dispiaciuto utilizzare i miei occhiali per i tuoi giochetti porno!
Ti giuro che se non fosse stata un'emergenza non li avrei mai presi!
E quale sarebbe stata questa... "emergenza"?
Michael al terzo round non ce la faceva più, si era completamente bloccato, allora ho pensato che se gli avessi dato un incentivo da brava scolaretta occhialuta sarebbe riuscito a sbloccarsi...
...
... E tu pensa si è sbloccato! I tuoi occhiali sono veramente magici!
E adesso anche inutilizzabili...
Ma no! Stai tranquilla, li ho puliti per bene anche con il disinfettante. Ti assicuro che non troverai nessuna traccia di sporco sopra. Vedi? Io li sto indossando senza problemi!
Dai qua, sporcacciona...
La Cartwright si tolse gli occhiali passandoli allegra alla migliore amica, che li prese sì ma con le punta delle dita, visibilmente disgustata. Con la bacchetta in mano, la Lamarck iniziò a pulirli e ripulirli, castando più e più volte qualunque incantesimo di pulizia ella avesse imparato in tutta la sua vita. Non contenta, andò anche a prendere del disinfettante, spruzzandone un bel po' sulle lenti e solo dopo un quarto d'ora di pulizia -che comunque era poco- finalmente li inforcò, fissando ancora male la biondina.
... Scusa...
Domani te ne vai a comprare un paio tutto tuo...
Ma io non ho problemi di vi-...
FINTI!
Ooooh... va bene!
Certe volte Stella la faceva davvero ammattire. Ma erano anche episodi come quelli -assurdi e allucinanti- che riuscivano a strapparle sempre una risata per la comicità in sé della situazione. Difatti il broncio messo su da Pauline non durò molto: una volta sistemata sul divano letto, con le ginocchia attaccate al petto e il pacco di pop corn in mano, la moretta iniziò a rilassarsi, prendendo prima a sorridere e poi lentamente a ridere di gusto, scuotendo il capo come a non voler credere a ciò che aveva appena assistito.
Giuro, un giorno denuncerò tuo nonno e tuo fratello...
Cosa? Perché?
Per coercizione psicologica abusiva su minore! Se non fosse stato per loro saresti cresciuta come una ragazza normale.
Stai dicendo che non lo sono? Guarda che il mio è solo un sano appetito sessuale!
Appetito lo è di certo, sul sano non ci metterei la mano sul fuoco... E sono una Ignis!
Si beccò una bella linguaccia dalla ragazza, mentre lei se la ridacchiava sgranocchiando un po' la sua "cena" che poi tanto cena non era. Ne offrì anche alla biondina, sistemata sempre nel suo letto con le lenzuola a coprire le sue nudità. Sembrava, più che essersi svegliata all'improvviso, di averla aspettata sveglia per un motivo specifico. L'unico modo che aveva per scoprirlo era chiederlo direttamente a lei.
Come mai non torni di là dal tuo... ragazzo?
Michael non è il mio ragazzo, è solo uno che mi sono portata a letto!
Quindi non ha superato il test?
No, per niente!
Pfff... assurdo... Vabbé, ma la domanda rimane: perché sei ancora qui?
Per il tuo messaggio! Quello in cui mi dicevi che dovevi parlarmi di una cosa.
Potevo parlartene anche domani mattina, non c'era bisogno di aspettarmi sveglia.
Naaa, tranquilla, tanto non ho sonno. Sono troppo eccitata, è stato veramente un fiasco totale stanotte, direi che stiamo sul... tre e mezzo.
Ah bene, sei stata generosa!
Sì, perché ho apprezzato lo sforzo e la volontà di assecondarmi nel riprovarci.
Axell aveva creato un vero e proprio mostro, tenendo a stecchetto la sorella per tutti quegli anni. A volte Pauline era tentata di raccontargli a quali atroci assurdità era costretta ad assistere, ma temeva che al maggiore dei fratelli Cartwright potesse venire un infarto e, con tutta sincerità, di avere sul groppone la coscienza di un ragazzo morto proprio non le andava.
Quindi? Che cosa è successo?
Non è facile da spiegare. Vediamo... Da dove potrei iniziare... Okay, allora. Dunque... Stanotte al pub è stata una serata veramente magra, calcolando che c'era un concerto ad Hogsmeade e quindi abbiamo avuto pochi clienti. Mi ero fermata a chiacchierare con Ben...
Il tuo capo?
Sì, il mio capo. Insomma, stavamo chiacchierando del più e del meno quando sono entrati due ragazzi...
Uuuuuuh... La cosa si fa interessante!
Hai presente quando ti ho parlato di quella attività secondaria per mercenari che si trova sotto lo Shamrock?
Sì, sì, me lo ricordo!
Ecco uno dei due ragazzi che è entrato a quanto ho capito ne è il socio.
D'accordo, d'accordo, ma arriva alle cose serie! Insomma, erano carini? Appetibili? Ti ci saresti fatta una sc****a?
Ecco, è questa la cosa strana! Quando si sono avvicinati e io li ho guardati... Dio come faccio a spiegartelo?! Me ne sarei fatte cento di sc****e! Con entrambi.
W-O-W! Ma allora devono essere dei figoni da paura!
Cazzo sì... Però la cosa strana è un'altra...
Strano? Perché c'è qualcosa di strano in tutto questo?
Sì, Stella, c'è di strano che mi sono sentita attratta da loro come se mi fossi trovata di fronte a mio fratello.
Ah... Ne sei sicura?
Prendimi le mani e prova a sentire il mio elemento, adesso.
Hey sei caldissima!
Stella concentrati!
Non ho bisogno di concentrarmi, ho capito già. Davvero hai provato la stessa identica sensazione?
Non lo so... Nel senso, di solito quando mi capita di incontrare un ragazzo che potrebbe interessarmi, mi sembra sempre che non riesca a vincere alcun confronto con Gérôme, con l'attrazione che provo per lui... Mentre invece loro mi hanno attratta, hanno attratto il mio elemento e... e... Trama quanto bruciava! Tu sei eccitata perché il tipo non ti ha soddisfatta, io a causa di quei due...
Adesso sono troppo curiosa! Dai fammeli vedere!
Aspetta, ora te li mostro.
Lanciò un Proiecto Graficus, mostrando alla Cartwright la scena dei due ragazzi che entravano nel pub, la fissavano e poi scomparivano dietro la porta dove doveva esserci il ritrovo dei mercenari. Emanuelle era troppo concentrata a riflettere nuovamente sulle sensazioni provate a causa dei due mentre Stella in quel momento... Beh lei in quel momento stava gocciolando bava sul copriletto. Impunemente e come una ebete. Ricordando, nell'espressione del viso e degli occhi, un noto gatto bianco e nero dei cartoni animati babbani...
Visto?
... Visto... sì...
Secondo te mi devo preoccupare?
Di cosa?
Di quello che mi è successo. Del fatto che anche il mio elemento si è sentito attratto. Forse... Forse c'è qualcosa di sbagliato in me... Dovrei farmi rinchiudere in un manicomio...
EMMY MA SEI SCEMA?!
L'urlo di Stella fece saltare la Lamarck sul posto, che si rovesciò addosso anche buona parte dei pop corn. La fissò stranita e spaventata, chiedendosi che cosa avesse detto di strano, mentre la Cartwright la guardava inferocita, incattivita, come se avesse appena fatto l'insulto peggiore del mondo a suo fratello o a suo nonno.
HAI APPENA INCONTRATO DUE PEZZI DI MANZO CHE TI FAREBBERO BESTEMMIARE LA TRAMA, IL MANA E TUTTI I SANTI POSSIBILI SOLTANTO CON LO SGUARDO E TI CHIEDI SE SEI STRANA AD AVERE SENSAZIONI SIMILI? SARESTI STRANA SE NON LE AVESSI E CAZZO GUARDA CHE CI SEI ANDATA VICINA CON LA STORIA DI TUO FRATELLO!
Sshhhhh... Vuoi abbassare la voce razza di cretina?!
NO, LA CRETINA SEI TU SE COME MINIMO NON CI PROVI CON UNO DEI DUE! ... Ti direi entrambi, ma uno me lo voglio tenere io, quindi ti prego fammi la cortesia di sceglierti chi ti piace di più e lasciarmi l'altro, almeno ci posso provare in santa pace.
E come pensi di provarci, genio del male? Non li conosci, non sai le loro abitudini e nemmeno i loro orari.
Tampinerò lo Shamrock se necessario, tutte le sere, tutti i giorni, fino a quando non beccherò uno dei due. E tu una volta tanto potresti darmi una mano a rimorchiare!
Se ti aiutassi verrei arrestata come tua complice...
Stronza.
Stupratrice.
Non è vero, erano tutti consenzienti.
Anche quello che si è messo a piangere?
Che femminuccia! Soltanto perché volevo ricominciare dopo due ore che lo facevamo...
Sembrava che Michael stesse dormendo molto profondamente, nonostante le urla delle Cartwright. Emanuelle iniziava a sospettare che la sua carissima amica avesse sfiancato anche quel povero disgraziato, togliendogli ogni briciolo di energia oltre che svuotargli qualcos'altro. Ad ogni modo, in mezzo a tutto quel trambusto, Stella aveva detto qualcosa di abbastanza sensato: i due ragazzi erano davvero bellissimi, come lei non ne aveva mai incontrati, e forse la sua era stata una reazione del tutto spontanea e naturale. Quasi normale, a dirla tutta. Certo, rimaneva sempre il problema del Fuoco, ma quello poteva essere spiegato in tanti modi. Magari riflettendo che i due potessero essere dei gildati.
Allora? Allora? Allora? Chi scegli?
Non lo so Stella, non mi interessa nessuno dei due...
Pazza! Folle! Va bene, vorrà dire che ci proverò con entrambi!
Sei veramente assurda ed ingorda...
Sei tu che ti perdi le opportunità!
Non voglio perdere il controllo su me stessa e sul mio elemento, è questo che mi preoccupa. Faccio già tanta fatica a tenerlo a bada di mio, non mi serve qualcuno che me lo fomenti ancora di più...
Uhm... Però potrebbe essere che questa cosa sia accaduta perché ti sono piaciuti tanto, non perché fosse colpa loro. Magari io li incontro, li vedo e non mi fanno lo stesso effetto...
Tu dici?
Io dico che si dovrebbe provare... Quindi mi trovo COSTRETTA a dover rimorchiare uno dei due o entrambi per averne la certezza, sì, sì!
...
Che c'è?
Nulla... Lascia perdere... Comunque mi pare che il moro si chiami Cyrus, se ti interessa.
Mi interessa tutto di lui! Sai anche se è fidanzato?
Si è lasciato da poco con la sua socia, ma Ben non mi ha saputo dire altro.
Uhm... Uhm... Bene, vuol dire che ha bisogno di essere consolato, povero tesoro...
"Consolare", Stella, cerca sul dizionario cosa significa mi raccomando. Non è sinonimo di risucchiare anche l'anima...
Sì sì, anche quella però è una consolazione.
Sì... Ah e dice che sono nell'ambito sportivo oppure lo è soltanto uno dei due, ma non so chi.
Sempre più interessante! Ottimo, avevo proprio bisogno di cambiare un po' il mio target. Verrò ogni sera a trovarti a lavoro!
L'importante è che paghi quello che mangi e non fai scalare nulla dal mio stipendio.
Che esagerata che sei... Sarà successo una o due volte al massimo e per di più qualche anno fa!
Vedermi scalato un terzo della mia paga non è essere esagerati.
... Però dopo te li ho restituiti!
Già...
L'orologio a muro segnava ormai le quattro del mattino passate. Con un grosso sbadiglio, la moretta fissò la lancetta piccola, capendo che ormai era arrivato il momento di mettersi giù e dormire. I suoi piani iniziali erano andati in fumo con la presenza della Cartwright, ma in fondo chiacchierare con lei l'aveva aiutata a far calmare un po' gli spiriti bollenti. E poi non era detto che non potesse ancora combinare nulla dopo che la biondina fosse ritornata in camera sua.
Va bene, rimandiamo le chiacchiere a domani, ti va? Adesso ho davvero bisogno di dormire...
Ma certo! Aspetta che ti faccio spazio.
Ma... scusa, non dormi con Michael?
Scherzi? Russa come un drago, mi terrebbe sveglia tutta la notte! Dai su, non ti scandalizzerai certo perché sono nuda, vero?
No, no... E chi si scandalizza...
Poteva dire addio ai suoi piani, completamente, ma era troppo distrutta per combattere con l'invadenza di Stella. Dopo aver raccolto tutti i pop corn con la magia, Pauline si ficcò semplicemente sotto le lenzuola, lasciandosi abbracciare dall'amica che, come al solito, si appiovrò a lei manco fosse un koala incrociato con un polipo.
Buonanotte Emmy...
Notte Stella...
Spensero le luci e chiusero gli occhi, Vento e Fuoco che si univano in un tenero abbraccio d'affetto, una il sostegno dell'altra, una l'ossigeno dell'altra. E come tutte le volte che Stella ne combinava una delle sue... Un sorriso spuntò sul volto di Emanuelle, al pensiero di poter contare sulla profonda amicizia che la legava alla Cartwright.
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da Aidan » 25/01/2018, 16:25
Penitenziario Statale Cella Singola di Detenzione Periferia Londinese Magica 23/12/2113 Ore 13:57
Ci mancava solo questa...
Era irritante starsene lì, aspettando che qualcuno venisse a chiedere spiegazioni più precise. Di certo non si sognava di far intervenire la Setta: meno aveva a che fare con loro e meglio era. Se la sarebbe cavata per conto suo, come ogni volta, specie perché in quell'occasione di colpe non ne aveva.
... Forse avrei fatto bene ad accettare il pasto, a pranzo.
Lo stomaco faceva versi interessanti, di quelli da digiuno ed in effetti era dalla sera prima che non toccava cibo. Fino ad allora aveva soltanto chiesto molta acqua, cercava di berne sempre molta, per purificare l'organismo. Aveva trascorso fin troppi mesi soltanto a birra... E birra... E birra...
Che c***o di fastidio. La prossima volta devo farmi i fottuti affari miei. 'Fanculo!
Nel frattempo, all'interno degli uffici, il responsabile della prigione faceva accomodare un collega della Vigilanza. In teoria quello era un Sabato e per giunta prefestivo della Vigilia, ma le emergenze erano emergenze. L'uomo, sulla sessantina, chiese alla ragazza di chiudere la porta ed accomodarsi, così da spiegarle per bene la faccenda.
Grazie dell'arrivo tempestivo, Ispettore Foster, prego, prenda pure posto...
Mei Ling era stata interrotta a metà del proprio pranzo, convocata lì di urgenza, avendo lei dato la propria disponibilità extra. Purtroppo, anche non volendola dare, era costretta dai turni dell'ultimo anno. Difatti si era saltata gli extra di Agosto ed anche quelli della Pasquetta. Inevitabilmente, dunque, le era toccato mettere la firma per poter essere interrotta il 23, il 26 e il 31 fino alle ore 19:00.
Cercherò di essere piuttosto breve. Ieri sera c'è stato un raid della Vigilanza a Notturn Alley, immagino lei ne sia al corrente. Hanno arrestato in tutto tredici persone, facendo iniziare i vari interrogatori stamattina dalle 09:00. Ognuno di loro dovrebbe essere un consumatore abituale o eventualmente uno spacciatore di Osiris. Abbiamo la convinzione che qualcuno sappia sicuramente qualcosa su come arrivare al distributore che si occupa dell'area metropolitana di Londra. Uno di loro, tale Aidan O'Toole, continua a ripetere di non essersi trovato lì in veste di consumatore o pusher, ma i nostri dati rivelano il contrario. Ricoverato qualche mese fa al San Mungo, la diagnosi era "Eccessivo consumo di sostanze stupefacenti". Sarebbe disposto a parlare solo in caso di rilascio o assegnazione di un Legale di Ufficio, ma non mi sono voluto sbilanciare. Molti dei miei hanno terminato il turno alle 13:00, quindi ho dovuto per forza contattare qualcuno di voi, lei nello specifico, presso la Caserma Centrale. Se ci fosse anche solo una possibilità di rintracciare il distributore e metterlo al fresco prima della fine dell'anno, sarebbe un colpo davvero grosso. Le ho assegnato quindi un interrogatorio con il signor O'Toole, in modo che, a seguito di esso, possa decidere lei il da farsi.
Poteva sembrare una cessione di potere niente male, ma la verità era ben altra e ormai la Vigilante la conosceva alla perfezione. Quando veniva affidato l'incarico di un interrogatorio con relative disposizioni da assegnare, ci si prendeva anche la responsabilità di tali disposizioni. Ergo, se Mei Ling alla fine lo avesse fatto rilasciare o almeno difendere legalmente da qualcuno, se si fosse scoperto poi colpevole, ci avrebbe rimesso lei.
Questo è il fascicolo del detenuto, venga, la accompagno presso la sua cella.
Il responsabile si mise in piedi, avvicinandosi alla porta, aprendola e percorrendo il corridoio sulla destra del penitenziario. Stava per iniziare una bella rottura di palle per il povero Ispettore Foster, ma questo era il prezzo da pagare per aver trascorso un Agosto sereno. Arrivati davanti alla cella, Aidan se ne stava seduto per terra, guardando nel vuoto, con uno zuccotto in testa ed una camicia di flanella.
In piedi.
Aidan volse piano lo sguardo, fissando prima l'attempato signore, poi la giovane Vigilante. Inspirò e sbuffò, per poi fare leva sulle gambe e sulle reni, alzandosi completamente. Afferrò poi il giaccone lungo da montagna mentre il responsabile apriva la cella. Non era stato necessario mettergli le manette, in quella prigione c'era un sistema di allarme niente male. Lui e Mei Ling vennero condotti fino alla solita stanza per gli interrogatori. L'Ispettore Foster aveva a disposizione massimo mezz'ora, prima di prendere la propria decisione. Non restava altro che mettersi all'opera, così da prepararsi alla Vigilia in santa pace.
Buon Lavoro, Ispettore.
Con un cenno del capo, l'uomo salutò la ragazza, dopo di che lei e il detenuto entrarono. Aidan prese posto alla scrivania, mentre probabilmente ella faceva lo stesso, oppure poteva anche restare in piedi, scelta sua. Ancora silenzioso, si mise a guardarla, placido, calmo, poco espressivo.
Potere attivato a volontà: LETTURA DEL PENSIERO.
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da Mei Ling » 27/01/2018, 19:28
Nel cuore di Diagon Alley Sabato 23 Dicembre 2113 Ore 13:45
Gli spaghetti con le polpette... Io amo gli spaghetti con le polpette! Che il mio fantastico sabato abbia inizio... Buon appetito a me!
Niente e nessuno avrebbe mai potuto rovinare quel giorno di riposo per la Foster. Era riuscita a scampare ad uno di quei noiosissimi pranzi in famiglia, potendosene rimanere nel suo loft a Diagon Alley, da sola e con un fantastico piatto italiano bello fumante in tavola. In realtà non aveva mai trovato i pranzi in famiglia noiosi, anzi le piaceva trascorrere del tempo con i genitori. Quando non c'era di mezzo la cugina perfettina Kaylee Miller. A causa sua la propria vita aveva iniziato ad essere un inferno. Eppure non faceva nulla di male, a parte essere piena di sé, perfetta e disumana. Già, non era un crimine, purtroppo. E l'idea di arrestarla stava diventando sempre di più una tentazione negli ultimi tempi. Per questo motivo più le stava lontano e meglio era. Fortuna che poteva accampare come scusa il lavoro. C'era il rischio che la chiamassero in centrale, quel giorno, avendo dato la propria disponibilità. Sarebbe stato un peccato se fosse accaduto e avesse interrotto il pranzo a tutti. Meglio farlo senza di lei, ci sarebbe stata un'altra occasione per stare tutti insieme, tipo il Natale o anche... il Natale! Dell'anno dopo, chiaramente. Sua madre non aveva gradito la battuta, mentre suo padre ci aveva riso su. Comunque sia, la scusa -anche se usata come tale- era reale, per cui Mei Ling si era salvata e adesso poteva finalmente mangiare il suo piatto si spaghetti con le polpette. Cucinato da lei. Bello caldo e fumante.
AAAAAAA-
Tititi - Tititi - Tititi - Tititi - Tititi
... Ti prego, Trama karmica, fa che non sia il lavoro, fa che non sia il lavoro, fa che non sia il lavoro...
L'ispettore Foster è richiamato d'urgenza al penitenziario statale
... Hai proprio deciso di farmela pagare per bene questa bugia eh? Stronza!
Mise giù la forchetta di controvoglia. Non aveva nemmeno avuto modo di assaggiare una singola polpetta, perché la Trama aveva deciso di punirla per aver usato il suo lavoro come scusa per non stare in famiglia insieme alla cugina. Be' certo, chi non penserebbe che sia proprio quello il motivo? Mei Ling ne era convinta, specialmente dopo che aveva passato la mattinata a comprare gli ingredienti che le servivano e si era messa a cucinare, bevendo la sua birra gelata e pregustando già quel giorno di assoluto relax. Ma il dovere era dovere e lei sapeva a cosa andava incontro scegliendo la carriera da Vigilante. Non essendo in servizio, poteva perlomeno evitarsi di mettere la divisa e andare semplicemente così come era vestita. Pantaloni neri attillati. Maglioncino grigio scuro con scollo a barca molto vertiginoso e canottiera color grigio chiaro sotto. Stivaletti borchiati -i suoi preferiti- e capelli legati in una coda laterale. Cintura con le spille potenzianti, fondina ascellare e bacchetta all'interno. Sì, le mancava solamente il distintivo -che mise nella tasca dei pantaloni- e un cappotto pesante. Guanti a mezze dita, sciarpa, del cappello poteva anche farne a meno. Non stava dimenticando nulla a parte una cosa.
Avrò almeno il diritto di assaggiarla e che cavolo!
Prese una generosa forchettata di spaghetti con una polpetta e se li mise in bocca. Erano squisiti, accidenti! Bevve un bel sorsone d'acqua, per togliere il sapore, poi si affrettò ad uscire. Non poteva permettersi di perdere tempo a lavarsi i denti, per questo si diresse subito verso la propria moto che accese e partì spedita come un treno, con il casco in testa. Grazie a quel gioiellino della MagiMeccanica, sarebbe arrivata al penitenziario in un battibaleno.
Penitenziario Statale - Periferia Londinese Magica
Grazie dell'arrivo tempestivo, Ispettore Foster, prego, prenda pure posto...
Non c'era mai da fidarsi quando si trattava del Commissario Roberts. Era un uomo che faceva bene il proprio lavoro, di grande esperienza, ma aveva anche la pessima abitudine di trattare la Foster come se fosse una povera stupida nel proprio lavoro, solamente perché femmina. E figlia di "raccomandato", per modo di dire, perché suo padre non aveva mai aiutato sua figlia ad entrare nel corpo della Vigilanza. Ci era riuscita da sola, ma per molti era ancora difficile crederlo.
Si figuri Commissario. In cosa posso essere utile?
Cercherò di essere piuttosto breve. Ieri sera c'è stato un raid della Vigilanza a Notturn Alley, immagino lei ne sia al corrente.
Certo!
Hanno arrestato in tutto tredici persone, facendo iniziare i vari interrogatori stamattina dalle 09:00. Ognuno di loro dovrebbe essere un consumatore abituale o eventualmente uno spacciatore di Osiris. Abbiamo la convinzione che qualcuno sappia sicuramente qualcosa su come arrivare al distributore che si occupa dell'area metropolitana di Londra. Uno di loro, tale Aidan O'Toole, continua a ripetere di non essersi trovato lì in veste di consumatore o pusher, ma i nostri dati rivelano il contrario. Ricoverato qualche mese fa al San Mungo, la diagnosi era "Eccessivo consumo di sostanze stupefacenti". Sarebbe disposto a parlare solo in caso di rilascio o assegnazione di un Legale di Ufficio, ma non mi sono voluto sbilanciare. Molti dei miei hanno terminato il turno alle 13:00, quindi ho dovuto per forza contattare qualcuno di voi, lei nello specifico, presso la Caserma Centrale. Se ci fosse anche solo una possibilità di rintracciare il distributore e metterlo al fresco prima della fine dell'anno, sarebbe un colpo davvero grosso. Le ho assegnato quindi un interrogatorio con il signor O'Toole, in modo che, a seguito di esso, possa decidere lei il da farsi.
La doveva credere davvero una stupida bambocciona figlia di papà per pensare che lei non capisse il suo gioco. Una cessione di responsabilità come quella avrebbe potuto fare gola ai più novellini, quelli che non sapevano ancora cosa significasse rilasciare un potenziale sospettato al temine di un interrogatorio. Che se quel sospettato fosse stato pizzicato una seconda volta, la colpa -e il conseguente scredito- sarebbero toccati al Vigilante che gli aveva permesso di tornare in libertà. Fece un lungo respiro. Poi un altro. E già che c'era anche un terzo ed un quarto. E poi sorrise, tranquilla, come se nulla fosse. La trattavano in questo modo, ma lei difficilmente rispondeva alle provocazioni. Attendeva, faceva il proprio lavoro e se lo faceva bene -e lei lo faceva sempre bene- allora poteva congratularsi con sé stessa di essere stata superiore al prossimo e di aver messo da parte i propri conflitti personali per rendere la città un posto più sicuro. Aidan O'Toole poteva star tranquillo che la Foster non si sarebbe lasciata influenzare dai propri problemi personali in quel giudizio.
Questo è il fascicolo del detenuto, venga, la accompagno presso la sua cella.
Mentre l'uomo la conduceva verso il detenuto, Mei Ling diede un'occhiata a quel fascicolo. Come già accennato, il ragazzo era stato ricoverato per un'overdose di Osiris, il che non lo rendeva innocente agli occhi della legge magica. Prima di dare giudizi, però, la mezza cinese voleva aspettare di avere a che fare con quella persona, parlarci e comprendere che cosa le suggerisse il suo istinto. Se fidarsi o meno, sarebbe dipeso tutto quanto dal comportamento che avrebbe assunto Aidan.
In piedi.
... O eventualmente dal suo bell'aspetto. Quando gli occhi dell'Ispettore si posarono sulla figura del carcerato, be' un po' ci rimase nel trovarsi di fronte un ragazzo così bello. Gli occhi scuri della Foster lo guardarono, riuscendo a non far trapelare nulla dal suo sguardo che facesse comprendere quanto fosse rimasto colpita dal suo aspetto fisico. Peccato non poter fare altrettanto con i propri pensieri, un libro aperto per le capacità speciali dell'irlandese.
Hai capito il detenuto? Ammazza quant'è carino! ... Bello e condannato... Uff... Che spreco... Ma perché certa gente butta la propria vita in questo modo? Speriamo che sia davvero innocente come sostiene...
Lo portarono nella stanza dell'interrogatorio, senza necessità di ammanettarlo, grazie al sistema anti-evasione magico. E se avesse tentato qualche scherzetto, tipo aggredire lei o il Commissario, si sarebbe trovato di fronte ad un'esperta di Tai Chi, per cui non aveva proprio alcuna chance.
Buon Lavoro, Ispettore.
Grazie, Commissario.
Se la prese con molta calma, sistemando il cappotto sulla sedia, il fascicolo di Aidan davanti a sé sul tavolo e poi prese posto, proprio di fronte a lui. Carino lo era davvero, al punto da farle provare una sorta di empatia nei suoi confronti, ma la Vigilante non poteva proprio permettersi un simile atteggiamento. Cercò di contrastare quella sensazione, concentrandosi esclusivamente sui fatti e su quello che l'O'Toole aveva da dire.
Allora, signor O'Toole. Prima di iniziare è bene che lei abbia a mente cosa è meglio fare o non fare durante un interrogatorio con me. Nello specifico non mi deve chiamare bambolina, bella, carina, zuccherino e altri nomignoli simili che supportino il pensiero filo-maschilista della nostra società. Un semplice ispettore Foster sarà più che sufficiente. Inoltre le sconsiglio anche gli insulti pesanti, non sono proprio l'ideale per rendersi simpatico ad un Vigilante magico, dico bene? Ed infine cerchi di essere sincero: che sia innocente oppure no, ha solo di che guadagnarci, glielo assicuro. Tutto chiaro? ... Molto bene.
Era diventata una prassi quella premessa negli interrogatori. Un po' perché era stanca di sentirsi appellare come se fosse un'idiota ed un po' perché in questo modo evitava poi al detenuto di scontare qualche giorno in più in cella. Ci guadagnavano tutti, lei in sanità mentale e l'altro nella sua libertà.
Dato che il mio collega mi ha fornito soltanto il quadro generale del suo arresto, vorrei sapere da lei la sua versione della storia. Prego, inizi pure.
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da Aidan » 27/01/2018, 23:58
Hai capito il detenuto? Ammazza quant'è carino! ... Bello e condannato... Uff... Che spreco... Ma perché certa gente butta la propria vita in questo modo? Speriamo che sia davvero innocente come sostiene...
Sapeva di fare un certo effetto sul pubblico femminile, non era affatto una novità, quindi rimase impassibile, proseguendo a "Leggere". Alzò di poco gli occhi sulla giovane Vigilante, osservandone i tratti e i dettagli, sia del corpo, che del viso, ma con molta superficialità. Ci mancava solo che le andasse in puzza perché pensasse di essere vista con occhi maniaci.
Buon Lavoro, Ispettore.
Grazie, Commissario.
Ad Aidan non sfuggì il mezzo sorriso soddisfatto e compiaciuto dell'uomo che se ne andò, intuendo che fosse contento di essersi tolto il pensiero. I vestiti civili della ragazza inoltre suggerivano che ella non fosse in servizio quel giorno, praticamente le aveva rovinato la giornata. O meglio, la giornata gliela aveva rovinata il suo superiore, non certo l'O'Toole di preciso.
Allora, signor O'Toole.
Può chiamarmi Aidan.
Prima di iniziare è bene che lei abbia a mente cosa è meglio fare o non fare durante un interrogatorio con me. Nello specifico non mi deve chiamare bambolina, bella, carina, zuccherino e altri nomignoli simili che supportino il pensiero filo-maschilista della nostra società. Un semplice ispettore Foster sarà più che sufficiente.
Dipende, "Bella" e "Carina" potrebbero essere considerati complimenti e più che filo-maschilisti sarebbero filo-eterosessuali. Credo molto dipenda dal tono con cui si dicono, sa? Però capisco il concetto, Ispettore Foster sia...
Sorrise un po' divertito, con quell'aria piuttosto stanca. Lei poteva aver avuto interrotto il suo magnifico pranzo, ma lui aveva dormito sul lettino di una cella ed ora aveva la schiena a pezzi. Incrociò le braccia sul tavolo: era un classico il suo, provocare un poco e leggere la mente, così da interpretare il tipo di persona di fronte a sé.
Inoltre le sconsiglio anche gli insulti pesanti, non sono proprio l'ideale per rendersi simpatico ad un Vigilante magico, dico bene? Ed infine cerchi di essere sincero: che sia innocente oppure no, ha solo di che guadagnarci, glielo assicuro. Tutto chiaro?
Cristallino, oserei dire.
... Molto bene.
Sospirò, passandosi poi due dita in mezzo agli occhi, massaggiandosi le palpebre, mentre Mei Ling continuava il suo interrogatorio.
Dato che il mio collega mi ha fornito soltanto il quadro generale del suo arresto, vorrei sapere da lei la sua versione della storia.
Mh, originale, anche inaspettato...
Prego, inizi pure.
Per prima cosa si privò dello zuccotto in testa, rivelando la lunga e fluente capigliatura bionda. Dopo di che, chiese il permesso di controllare nelle tasche, alla ricerca del suo solito elastico nero per legare la chioma. Qualora ella si fosse fidata, allora avrebbe preso effettivamente l'oggetto indicato, sistemandosi i capelli così che non gli finissero sugli occhi.
... Per farla breve, ieri sera ero lì per una sorta di giustizia personale. Volevo riuscire a gonfiare di botte lo spacciatore di Osiris, farmi dire per chi lavorasse e subito dopo arrivare a lui. Per far questo ho dovuto partecipare a qualche incontro clandestino di lotta, organizzati spesso e volentieri in quel locale, nella zona del seminterrato. Poco prima di arrivare al mio obiettivo, la Vigilanza ha fatto irruzione e c'è stato un gran casino. Morale della favola, non sono riuscito a scappare e mi hanno inserito nel mucchio...
Semplice, placido, descrittivo al minimo sindacale e senza perdersi tanto in chiacchiere inutili. Il suo sembrava essere un tono molto sincero, ma poteva anche essere un ottimo bugiardo, di quelli quasi patentati. Qualora poi ella gli avesse chiesto come mai non fossero stati trovati i soldi delle vincite degli incontri nel suo portafoglio...
Gliel'ho detto, Ispettore Foster, la mia era solo una scusa per avvicinarmi al capo degli spacciatori. Quando mi hanno condotto fuori i Vigilanti, ho lanciato il rotolo di Galeoni ad un senza tetto che stava lì a terra sdraiato al freddo. Credo che mi abbia immaginato con la divisa di Babbo Natale, come minimo.
Alzò le spalle, sbuffando con una velata ironia sarcastica, andando indietro col busto e posando l'intera schiena alla sedia. Il suo potere non si esauriva mai, continuava a scrutare nella testa della ragazza, quasi come se fosse una ulteriore manovra di difesa. Ultimamente aveva ripreso ad usare molto la sua capacità, forse temendo che chiunque potesse essere della Setta.
... Come mai il Commissario ha fatto i salti di gioia? Intendo quando le ha lasciato la rottura di palle di interrogarmi. Sembrava fin troppo sornione per essersi semplicemente tolto un impegno di Sabato...
No, non erano affatto cavoli suoi, ma tentare la chiacchiera non avrebbe nuociuto a nessuno. Mei Ling avrebbe notato quasi sicuramente che sul fascicolo non ci fossero indirizzi o numeri di persone care o parenti alla lontana. Questo che cosa voleva dire?
Sono solo. Orfano. Nessun amico, fidanzata o chicchessia.
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da Mei Ling » 01/02/2018, 23:30
Un sabato rovinato in quel modo era una vera disdetta. E nemmeno poteva dire a sé stessa che fosse stata un'emergenza. Che ci fosse stata una rapina in atto. Ostaggi. Un bel inseguimento. No, il Commissario l'aveva chiamata perché c'era un detenuto che si rifiutava di parlare e di collaborare con loro. Quindi il superiore di Mei Ling aveva ben pensato di scaricare il problema all'ispettore, interrompendo il suo favoloso pranzo e facendola volare direttamente lì. Che meraviglia, ora sì che si sentiva davvero speciale e apprezzata per il suo lavoro! Purtroppo la Foster non poteva fare nulla se non accettare gli ordini dei suoi superiori ed eseguirli al meglio delle sue capacità. L'interrogato era un ragazzo che poteva avere benissimo la sua stessa età, bello, bellissimo, di quelli insomma capaci di far perdere la testa ad una ragazza. Purtroppo il suo passato da consumatore di Osiris non lo rendeva certo un buon partito. A meno che Aidan non avesse smesso di consumare droga e fosse passato ad attività meno illecite e un po' più gratificanti per sé stesso e per la propria vita. Una speranza molto alimentata da Mei Ling, che odiava vedere una persona tanto giovane perdersi dietro vizi pericolosi e dannosi come la droga.
Un semplice ispettore Foster sarà più che sufficiente.
Volle mettere in chiaro subito che chiamarla con altri nomignoli avrebbe in qualche modo influito sul giudizio da lei dato alla fine di quella conversazione. Fu un atteggiamento da "dura" che fu costretta a fare per evitare di ritrovarsi il solito idiota pronto a sottovalutarla, sperando di farla franca solo perché era una ragazza, giovane e per di più abbastanza magra e piccola. L'atteggiamento dell'O'Toole non fu proprio rispettoso, ma nemmeno si poté definire da spaccone. Aveva una bella faccia tosta, ma sapeva non esagerare e di questo gliene diede atto e merito.
Dipende, "Bella" e "Carina" potrebbero essere considerati complimenti e più che filo-maschilisti sarebbero filo-eterosessuali. Credo molto dipenda dal tono con cui si dicono, sa?
Cerchi di non divagare...
Però capisco il concetto, Ispettore Foster sia...
Molto bene, mi fa piacere sapere che io e lei ce la intendiamo.
Meno male! Se pure lui avesse iniziato a prendermi poco sul serio giuro che lo avrei ammanettato al tavolo e lo avrei mollato qui!
Il suo fu solamente un pensiero, ma non poteva minimamente immaginare la Foster che quel pensiero sarebbe stato ampiamente letto dal ragazzo seduto di fronte a lei. Questo avrebbe fatto intendere ad Aidan che erano tanti gli interrogatori dove Mei Ling era costretta a subirsi l'atteggiamento sessista non soltanto dei suoi colleghi, ma anche quelli dei detenuti. Che la sbeffeggiavano solamente perché femmina. Innervosirla non era certo la cosa migliore, specialmente perché poi risultava più difficile giudicare un caso e decidere che cosa fare. A quanto pare quello non sarebbe stato un problema per l'irlandese, il quale ebbe la libertà di parlare e spiegare la sua versione dei fatti all'Ispettore. Era stato pizzicato durante una retata dei Vigilanti all'interno di un locale adibito allo spaccio della droga, ma lui continuava a reputarsi innocente. Che prove aveva per discolparsi?
Prego, inizi pure.
Si prese un po' di tempo. Si legò i capelli, li tirò indietro e stette per qualche secondo fermo, a pensare. A giudicare dai suoi movimenti, dal suo modo di fare, Aidan non sembrava possedere l'atteggiamento di una persona colpevole. Era tranquillo, ma non sereno, calmo, ma non controllato, come se gli venisse spontaneo essere in quel modo. Non sembrava nemmeno spaventato di trovarsi lì, quindi due erano le cose: o era completamente sicuro della sua innocenza, oppure completamente sicuro di poterla fare franca.
... Per farla breve, ieri sera ero lì per una sorta di giustizia personale.
Giustizia... personale?
Volevo riuscire a gonfiare di botte lo spacciatore di Osiris, farmi dire per chi lavorasse e subito dopo arrivare a lui.
La Foster rimase zitta ed in silenzio, ma i suoi pensieri erano un tripudio di incredulità, sarcasmo e di nuovo incredulità di fronte alle parole dell'O'Toole. Già non si trovava in una bella posizione, ammettere pure di volersi fare giustizia da solo equivaleva praticamente ad un'incarcerazione istantanea, calcolando che la legge non ammetteva assolutamente quel tipo di comportamento.
Io non ci credo... Non posso crederci che mi ritrovo di fronte ad una sorta di... Vigilante Fai-Da-Te! Ma ca**o! Stai parlando con una che lo fa di professione questo mestiere, vuoi almeno cercare di contenerti nelle cazzate? Non essere così sincero, pigliami per il culo e dì che volevi cercarlo per farti dire dove fosse, senza palesare che lo avresti picchiato... Mannaggia la Trama, che Sabato del ca**o!
Per far questo ho dovuto partecipare a qualche incontro clandestino di lotta, organizzati spesso e volentieri in quel locale, nella zona del seminterrato.
Pure gli incontri clandestini... sempre peggio...
Poco prima di arrivare al mio obiettivo, la Vigilanza ha fatto irruzione e c'è stato un gran casino. Morale della favola, non sono riuscito a scappare e mi hanno inserito nel mucchio...
Se ha partecipato a questi incontri, dov'è allora il frutto delle vincite? Il suo portafoglio era completamente vuoto quando l'hanno arrestata...
Gliel'ho detto, Ispettore Foster, la mia era solo una scusa per avvicinarmi al capo degli spacciatori. Quando mi hanno condotto fuori i Vigilanti, ho lanciato il rotolo di Galeoni ad un senza tetto che stava lì a terra sdraiato al freddo. Credo che mi abbia immaginato con la divisa di Babbo Natale, come minimo.
Lei ha regalato un rotolo di Galeoni... Ad un poveraccio qualunque che si trovava lì per caso?
Non avrebbe avuto bisogno di leggere nel pensiero per comprendere il tono sorpreso da parte della Foster. Comunque sia, anche in quel caso Mei Ling non disse nulla, limitandosi ad ascoltare tutto quello che stava dicendo Aidan, volendo vedere fin dove si sarebbe spinto prima di rendersi conto che la sua storia era totalmente folle ed assurda. O meglio, fino alla parte della vendetta personale era credibile, ma quel particolare dei Galeoni, quell'incredibile dimostrazione di generosità... Ecco, appariva talmente assurda da sembrare quasi vera!
... Come mai il Commissario ha fatto i salti di gioia?
Mh?
Intendo quando le ha lasciato la rottura di palle di interrogarmi. Sembrava fin troppo sornione per essersi semplicemente tolto un impegno di Sabato...
... O'Toole...
Disse con un enorme sospiro.
Qui bisogna concentrarsi su di lei, non su di me. Si rende conto che rischia la galera? E fra l'altro, mi ha persino fornito altri pretesti per sbatterla dentro! Le vendette personali come le percosse e violenze sul prossimo non sono ammesse dalla legge! ... Insomma lei nemmeno se ne rende conto, ma rischia di cacciarsi in un grosso, grosso, grosso casino! E una volta che la fedina penale si sporca, è veramente difficile poi riabilitarsi. Sarebbe meglio evitarselo, prima di rischiare di perdere tutto.
Diede un'occhiata al suo fascicolo, cercando un indirizzo, una moglie magari, dei figli, dei genitori. Ma la scheda era completamente vuota, come se l'O'Toole non avesse proprio nessuno al mondo. E quando alzò lo sguardo, interrogativo, non ci fu bisogno di pronunciarla la domanda, perché l'irlandese rispose anticipandola.
Sono solo. Orfano. Nessun amico, fidanzata o chicchessia.
Questo sicuramente rende tutto molto più semplice...
... Senza qualcuno da amare, non ha nulla da perdere.
Anche quel pensiero venne tenuto per sé solamente per finta, mentre Mei Ling cercava di comprendere e capire le motivazioni dietro ad un gesto simile da parte dell'O'Toole. Aveva parlato di vendetta personale, ma esattamente per cosa? Il fascicolo diceva che egli era stato ricoverato per via dell'Osiris, dunque cosa doveva essere? Una resa dei conti?
La sua parola è poco attendibile visti i precedenti. Qualche mese fa è stato ricoverato al San Mungo dopo un'overdose di Osiris. Non so se lei ne faccia ancora uso, ma certo il fatto di averla consumata non la rende subito innocente agli occhi del prossimo. Per quale motivo voleva regolare personalmente i conti con il distributore che opera in questa zona?
Iniziava a farsi sempre curiosa di scoprire cosa mai potesse aver spinto il ragazzo a comportarsi in quel modo.
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Mei Ling
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da Aidan » 06/02/2018, 0:02
All'interno del dialogo con l'Ispettore della Vigilanza, Aidan non ci mise molto a catalogare alcuni concetti chiave. Era una ragazza sottoposta allo stress dell'essere vista sempre con occhio diverso in quanto femmina in un contesto tipicamente maschile. Subiva il fastidio di una situazione simile e nella maggior parte dei casi tendeva poi a sfogare quella negatività in atteggiamenti acidi o poco simpatici.
Io non ci credo... Non posso crederci che mi ritrovo di fronte ad una sorta di... Vigilante Fai-Da-Te! Ma ca**o! Stai parlando con una che lo fa di professione questo mestiere, vuoi almeno cercare di contenerti nelle cazzate? Non essere così sincero, pigliami per il culo e dì che volevi cercarlo per farti dire dove fosse, senza palesare che lo avresti picchiato... Mannaggia la Trama, che Sabato del ca**o!
Inoltre, doveva avere comunque un animo tendenzialmente buono, in quanto non pensava di incastrare il catturato, bensì si dispiaceva di non poterlo aiutare. Una bugia avrebbe sistemato molte cose, ma Aidan non aveva voglia di prendere in giro nessuno, non certo per motivi caratteriali. Nella sua ottica mettersi a mentire avrebbe fatto corrispondere ulteriori rotture di scatole e poi voleva proprio vedere come fosse andata a finire la storia.
Lei ha regalato un rotolo di Galeoni... Ad un poveraccio qualunque che si trovava lì per caso?
Non mi trovavo lì per quel guadagno, inoltre tenermi il "malloppo" avrebbe di sicuro peggiorato la mia condizione, non è forse così, Ispettore?
Naturalmente arrivare con delle banconote sporche di incontri clandestini sarebbe stata una pessima idea, quello Mei Ling poteva pure riconoscerlo. Faceva difficoltà a credere che davvero potesse essere stato tanto generoso, ma non conoscendo né la psiche né il background del biondo, era pure ovvio. Per altro Aidan cercò anche di instaurare una specie di vicinanza umana con la femmina, peccato che gli vennero sbarrate le porte quasi subito.
... O'Toole...
... Ispettore Foster...
Qui bisogna concentrarsi su di lei, non su di me. Si rende conto che rischia la galera? E fra l'altro, mi ha persino fornito altri pretesti per sbatterla dentro!
Sarebbero?
Le vendette personali come le percosse e violenze sul prossimo non sono ammesse dalla legge! ... Insomma lei nemmeno se ne rende conto, ma rischia di cacciarsi in un grosso, grosso, grosso casino!
Beh, cerchiamo di essere precisi però: io non ero ancora arrivato né alle percosse, né alle violenze. Il raid della Vigilanza mi ha interrotto prima che potessi arrivare ad appendere al muro il responsabile dello spaccio. Quindi tecnicamente il reato nei suoi confronti ancora non l'ho commesso!
Eh già, aveva proprio detto "ancora", come a voler sottolineare che se ce ne fosse stata la possibilità, in futuro, se ne sarebbe occupato personalmente.
E una volta che la fedina penale si sporca, è veramente difficile poi riabilitarsi. Sarebbe meglio evitarselo, prima di rischiare di perdere tutto.
E cosa le dice che io non lo abbia già fatto?
La fissò un poco più intensamente. Sì, lei non poteva sapere, non poteva esserne certa. Aidan magari aveva già perso tutto, ogni cosa, quindi per lui non c'era motivo per non rischiare.
Sono solo. Orfano. Nessun amico, fidanzata o chicchessia.
Questo sicuramente rende tutto molto più semplice...
... Senza qualcuno da amare, non ha nulla da perdere.
Non replicò, in quel caso. Stette zitto e lasciò che la ragazza facesse le proprie considerazioni, tanto per il momento non era interessato ad aggiungere altro. Mei Ling era sicuramente molto paziente come persona ma in quel contesto era largamente difficile mettere in gioco se stessi. Doveva prima di tutto essere una Vigilante, poi una ragazza.
La sua parola è poco attendibile visti i precedenti. Qualche mese fa è stato ricoverato al San Mungo dopo un'overdose di Osiris. Non so se lei ne faccia ancora uso, ma certo il fatto di averla consumata non la rende subito innocente agli occhi del prossimo.
Per questo i ladri tornano ad essere ladri, Ispettore Foster. Nessun dà loro la possibilità di riabilitarsi, di avere fiducia, di ottenere un lavoro onesto, in quanto ex ladri. Quindi a loro cosa resta da fare per vivere? Tornare a rubare.
Incrociò le braccia al petto, proseguendo a fissarla.
Per quale motivo voleva regolare personalmente i conti con il distributore che opera in questa zona?
... Perché quella m***a mi ha rovinato e ridotto all'ombra di me stesso. Ma se avessi aspettato le normali forze dell'ordine quello avrebbe fatto in tempo a disseminare l'Osiris in tutta l'Inghilterra. Si approfittano della debolezza mentale e psichica delle persone e la sfruttano per incastrarti. Odio chi si prende gioco di me, dei miei punti scoperti. La legge ordinaria ha vie molto lente, cariche di burocrazie, mandati ufficiali e compagnia bella. Ho ricevuto la giusta soffiata, ho ideato il valido piano, dopo di che non si creda, Ispettore, avrei consegnato a voi la mia preda, per così dire. Una giustizia personale a metà: di sicuro non mi sarei andato a sporcare le mani di sangue per quello lì...
Un temperamento piuttosto ribelle e imprevedibile, quello di Aidan Jacob O'Toole. L'Acqua in lui gli serviva per formulare piani, essere lucido nel momento giusto, ma non mutava la sua indole e di sicuro non lo placava a dovere. Fece un lungo respiro, scuotendo la testa ed abbassando un attimo lo sguardo, per poi tornare a guardare la Foster con aria seria e quasi complice.
Mi ascolti molto bene, per favore... Immagino perfettamente di averle rovinato il Sabato prefestivo, ma visto che ha fatto trenta, perché non fare trentuno? Mi spiego meglio: io so dove si trovano determinate persone che interrogate potrebbero dare info utili per la cattura dello spacciatore. Agiranno ancora nella stessa zona per qualche ora per finire i lavori da portare a termine e poi punteranno di sicuro ad andarsene e di corsa. Se riuscisse ad intercettarli prima che si allontanino dal paese verso acque più calme, potrebbe arrivare al mio stesso scopo ma per vie più tracciate. Mi faccia questa cortesia, si faccia accompagnare da loro e svolga il suo dovere, le chiedo solo questo, poi se vuole può anche farmi rinchiudere e gettare la chiave. ... Al massimo prima le chiederei se potessimo passare da un McDonald's, in fondo l'ultimo pasto al condannato non si rifiuta mai, giusto?
Terminò con quella mezza battuta ironica la propria richiesta, ma senza che il leggero sorriso contagiasse gli occhi e ne cambiasse l'espressione. Poteva essere un modo per fuggire, in teoria. Una maniera alternativa per liberarsi illegalmente e non farsi più vedere. O magari no. Tutto stava al sesto senso di Mei Ling e alla sua volontà di credergli oppure no.
Ad ogni modo, qualora decidesse di assegnarmi un legale d'ufficio, gradirei fosse contattata la Dottoressa Kelly Everett. Durante il mio periodo come PM al Ministero ho potuto constatare le sue qualità e so che in quanto Praticante Giuridico ha il dovere di prendere casi come questi. Spero che le mie volontà possano essere prese in considerazione.
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Aidan
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da Mei Ling » 13/02/2018, 23:54
Non era molto semplice riuscire a rimanere lucida durante quell'interrogatorio. In parte perché di tanto in tanto i suoi pensieri andavano a quel famoso piatto di spaghetti con le polpette che aveva cucinato con tanta ed estrema cura, lasciandolo lì, a raffreddarsi, solo soletto. In parte perché subiva il fascino di Aidan, ma chiaramente non sapendolo pensava unicamente di esserne attratta. Era un bel ragazzo, troppo bello per pensare che stesse sprecando la propria vita dietro alla droga. Le veniva spontaneo pensarlo, come le veniva spontaneo non credere subito alle sue parole. Purtroppo l'O'Toole era di un cristallino disarmante, che lasciava perplessi ed increduli chiunque lo ascoltasse. Aveva ammesso di voler picchiare uno degli arrestati per farsi dire dove si trovava il boss che spacciava l'Osiris; aveva ammesso di aver partecipato a degli incontri clandestini per arrivare al suo scopo e poi aveva affermato, con convinzione, di aver regalato i soldi vinti al primo senza tetto che passava di là. Questa risultò essere la menzogna più grande di tutte.
Lei ha regalato un rotolo di Galeoni... Ad un poveraccio qualunque che si trovava lì per caso?
Non mi trovavo lì per quel guadagno, inoltre tenermi il "malloppo" avrebbe di sicuro peggiorato la mia condizione, non è forse così, Ispettore?
Perché non buttarlo via e basta, allora?
Non credeva nella pura bontà dell'essere umano. Facendo quel lavoro si comprendeva quanto potesse essere torbida ed oscura l'umanità, quanto poco ci si potesse fidare del prossimo. Non era una Vigilante da così tanto tempo da non fidarsi di nessuno. Ma erano abbastanza anni per renderla sospettosa, anche se il suo sesto senso le diceva che l'O'Toole non fosse poi un totale criminale come poteva sembrare. Probabilmente non era la persona più pulita del mondo, ma non era nemmeno la peggiore feccia che si potesse incontrare. Faceva ancora in tempo a redimersi, faceva ancora in tempo a cambiare strada e cambiare vita, diventando una persona onesta e soprattutto rispettosa della legge magica.
Le vendette personali come le percosse e violenze sul prossimo non sono ammesse dalla legge! ... Insomma lei nemmeno se ne rende conto, ma rischia di cacciarsi in un grosso, grosso, grosso casino!
Beh, cerchiamo di essere precisi però: io non ero ancora arrivato né alle percosse, né alle violenze. Il raid della Vigilanza mi ha interrotto prima che potessi arrivare ad appendere al muro il responsabile dello spaccio. Quindi tecnicamente il reato nei suoi confronti ancora non l'ho commesso!
Ancora eh? Il che fa supporre che abbia tutta l'intenzione di commetterlo però quel reato.
Stava perdendo la pazienza e non avrebbe dovuto, perché in quel modo avrebbe fatto il gioco di persone come il Commissario che la vedevano ancora come una ragazzina. Aidan si comportava in quel modo perché non aveva davvero nulla e nessuno da perdere. Non aveva genitori. Non aveva parenti. Non aveva amici e nemmeno una fidanzata o un fidanzato, qualunque fosse il suo orientamento sessuale. Non c'era nulla per cui valesse la pena lottare nella propria vita e questo poteva facilmente indurlo a perdere di vista le cose importanti, andandosi ad impelagare in situazioni che avrebbero potuto mettere a rischio la sua vita. Non poteva sapere con chi avesse a che fare, ma nell'ottica della Foster era chiaro che un giustiziere improvvisato come lui sarebbe stato ucciso da qualunque mafioso magico.
Per quale motivo voleva regolare personalmente i conti con il distributore che opera in questa zona?
... Perché quella m***a mi ha rovinato e ridotto all'ombra di me stesso. Ma se avessi aspettato le normali forze dell'ordine quello avrebbe fatto in tempo a disseminare l'Osiris in tutta l'Inghilterra. Si approfittano della debolezza mentale e psichica delle persone e la sfruttano per incastrarti. Odio chi si prende gioco di me, dei miei punti scoperti. La legge ordinaria ha vie molto lente, cariche di burocrazie, mandati ufficiali e compagnia bella. Ho ricevuto la giusta soffiata, ho ideato il valido piano, dopo di che non si creda, Ispettore, avrei consegnato a voi la mia preda, per così dire. Una giustizia personale a metà: di sicuro non mi sarei andato a sporcare le mani di sangue per quello lì...
Rimase in silenzio per lunghi istanti. Non sapeva ancora se credergli o meno, anche se era difficile pensare che non stesse dicendo la verità. Tuttavia che cosa avrebbe dovuto fare? Rispedirlo fuori e permettergli di farsi uccidere? Assolutamente no, piuttosto lo avrebbe trattenuto citandolo in giudizio, così che stesse al sicuro e non si cacciasse nei guai come era accaduto quando era stato arrestato. Ma prima che Mei Ling potesse aprire bocca e decretare la propria sentenza, Aidan dovette per forza leggerle nel pensiero ciò che aveva in mente di fare perché parlò prima di lei, provando a convincerla con il suo ultimo asso.
Mi ascolti molto bene, per favore... Immagino perfettamente di averle rovinato il Sabato prefestivo, ma visto che ha fatto trenta, perché non fare trentuno? Mi spiego meglio: io so dove si trovano determinate persone che interrogate potrebbero dare info utili per la cattura dello spacciatore. Agiranno ancora nella stessa zona per qualche ora per finire i lavori da portare a termine e poi punteranno di sicuro ad andarsene e di corsa. Se riuscisse ad intercettarli prima che si allontanino dal paese verso acque più calme, potrebbe arrivare al mio stesso scopo ma per vie più tracciate. Mi faccia questa cortesia, si faccia accompagnare da loro e svolga il suo dovere, le chiedo solo questo, poi se vuole può anche farmi rinchiudere e gettare la chiave. ... Al massimo prima le chiederei se potessimo passare da un McDonald's, in fondo l'ultimo pasto al condannato non si rifiuta mai, giusto?
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Ad ogni modo, qualora decidesse di assegnarmi un legale d'ufficio, gradirei fosse contattata la Dottoressa Kelly Everett. Durante il mio periodo come PM al Ministero ho potuto constatare le sue qualità e so che in quanto Praticante Giuridico ha il dovere di prendere casi come questi. Spero che le mie volontà possano essere prese in considerazione.
Sentire la parola PM al Ministero detta da lei suona molto come una barzelletta, ne è consapevole?
Disse, sciogliendosi un po' in un sorriso, riflettendo con attenzione sulla proposta da lui avanzata. Si stava lentamente facendo convincere dalle sue parole, ma c'era un dettaglio su cui non poteva proprio transigere. Non poteva rischiare di portarselo in giro, mettendo in pericolo la sua vita. Che fosse stato colpevole o innocente.
D'accordo signor O'Toole, mettiamo il caso che lei stia dicendo la verità e che io le creda... Potrei anche fare ciò che mi sta chiedendo, ma non posso portarla con me in un'operazione simile. Verrebbe disarmato, per ovvi motivi, con le manette attaccate al mio polso, per altri ovvi motivi, e se finissimo in una sparatoria magica la responsabilità della sua vita ricadrebbe tutta sulle mie spalle. Anche se non è esattamente un santo, non mi permetterei mai di mettere a repentaglio la sua vita. Per cui accetto la sua proposta, ma andrò da sola o con qualche mio collega sul posto. Mi dica dove trovare questi informatori e le assicuro che li farò cantare fino a quando non mi diranno dove si trova il loro capo... ... Per il momento non c'è bisogno di prendere in considerazione le sue volontà.
Come a dire che lo avrebbe trattenuto fino a quando non avesse arrestato gli informatori, poi sarebbe potuto tornare ad essere libero.
Ma non me ne faccia pentire, è chiaro?
Tono serio e minaccioso, col dito indice che puntava contro di lui e lo sguardo corrucciato.
... Mi tolga una curiosità: come mai un tipo come lei, così ribelle e poco rispettoso della legge magica è stato anche un PM al Ministero?
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Mei Ling
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