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da Ruka » 26/11/2017, 18:56
Nigel aveva davvero un bellissimo pregio: sapeva, con la sua dolcezza, far tornare il sorriso anche alle persone che non lo mostravano da un bel po' di tempo. Erano quelli i motivi che avevano fatto nascere dei sentimenti nei suoi confronti da parte della migliore amica della Ito ed erano sempre quelli i motivi che spinsero Ruka a non tenergli per troppo tempo il muso. Considerando quanto accaduto fra il Sykes e la Nonomiya, avrebbe dovuto avercela con il MagiDottore per ancora molto tempo. Ma Kirie sembrava molto felice ultimamente e lei non aveva le forze di fare troppo la capricciosa. E poi Nigel sapeva come farsi perdonare, portandole una squisitissima confezione di cioccolatini che porse alla Idol pettoruta con un gioco di parole... Molto fraintendibile.
Veramente a Ruka-chan piace il cioccolato grosso e duro... Quello che è sempre sempre sempre ripieno di crema al latte... Ma anche il regalo di Nigel-kun mi rende felice! Grazie!
Eheheh... Già... Ehm... Sì...
Mh? Cosa c'è Nigel-kun? Ruka-chan ti ha messo forse... In imbarazzo?
Si avvicinò a lui, guardandolo dal basso -facile, era praticamente una nanetta!- e stringendo le braccia in maniera che anche il suo generoso seno si schiacciasse, regalando a Nigel la visione di quello che stava accadendo attraverso la maglietta trasparente. Un comportamento fatto apposta, non certo perché Ruka fosse davvero così innocente. Anzi, il Sykes avrebbe dovuto sentirsi onorato di un simile trattamento, perché questo significava che la sua presenza faceva ritornare l'allegria ed il buonumore alla Ito. Cosa non facile vista la difficile situazione famigliare e in generale emotiva che stava vivendo. Nonostante avesse deciso di sotterrare l'ascia di guerra, la Idol non era però disposta a rinunciare ad una sonora ramanzina al povero ragazzo di colore, sottolineando quanto fosse stata dispiaciuta di come Nigel avesse spezzato il cuore alla povera Kirie. La pazienza con la quale il Sykes rispose alla giapponesina tutto pepe fu encomiabile da parte sua, ma si sa, Nigel era proprio un ragazzo pieno di tantissime qualità e pochissimi o quasi per nulla difetti. Infatti, nonostante le divergenze avute in passato, egli chiese alla ragazza di raccontargli un po' della nuova vita di Kirie e del suo compagno, di cui nemmeno lui conosceva granché. Conversazione che i due consumarono all'interno della stanza-appartamento- privata di Ruka, con l'aiuto di un buon té caldo a riscaldare la voce e le gole.
Faccio proprio pena, vero?
Sì, ma non ti preoccupare. Faresti pena anche se fossi un madrelingua giapponese...
Rispose con un'alzata di spalle, prendendo il suo té e soffiandoci sopra per raffreddarlo. Quello che intendeva dire la Ito era che dilagava molto in Giappone l'idea che una persona -di etnia diversa da quella nipponica- non fosse un bravo parlante del giapponese, nemmeno dopo averla studiata per anni. Una forma di razzismo che Ruka non approvava, essendo lei una ragazza molto aperta mentalmente.
Ma non siamo qui per parlare di Kirie, cioè, mi fa piacere, ma io sono qui per te!
Questo rende Ruka-chan tanto tanto tanto felice!
A proposito, mi ha chiesto mio fratello di salutarti tantissimo, J.D., te lo ricordi?
Certo che lo ricordo! Ricordo la sua espressione quando Ruka-chan gli ha mostrato le tette: quasi gli uscivano fuori gli occhi dalle orbite ghghghghghghghgh!
Sghignazzò contenta, riportando alla mente quel giorno e l'impressione che fece sul fratello maggiore di Nigel. Erano quelle piccole cose che rendevano felice la Ito, alle quali si aggrappava ora che sentiva di essere completamente sola, impossibilitata persino a raggiungere la sua migliore amica. Non solo per il padre, ma anche per la famiglia di lei che sembrava essere, a tutti gli effetti, sempre più pressante nei confronti della ex-Morimoto.
Comunque... Dimmi di più su tuo padre. Adesso si è ripreso? È stato dimesso? Com'è la situazione?
La risata sghignazzante si spense lentamente, mentre la ragazza portava la tazza di té al viso e beveva, con estrema lentezza. Sembrava passare da un estremo all'altro, presentandosi come una ragazzina energica, solare e tanto birichina e capricciosa, per poi calmare il proprio spirito e corpo, assumendo un'espressione persino più adulta. Quasi sembrava irreale, quel repentino cambio, ma era così che lei era fatta, volubile proprio come il Vento, pur non possedendolo come elemento.
Mio padre sta bene. Ad oggi non ci sono state altre ricadute e ogni giorno sembra che si rimetta sempre di più in salute. Vorrebbe tornare a lavorare subito, sono io che glielo impedisco. Per il momento mi sta accontentando, sa che mi spezzerebbe il cuore se lo vedessi stare di nuovo male. I medici sono d'accordo nel dire che l'infarto l'ha provocato un forte stress e l'età avanzata. Lui non è un mago, per cui il suo corpo si affatica di più ed invecchia prima. Dicono che un periodo di riposo assoluto dovrebbe giovargli. Per ora non hanno aggiunto altro.
Spiegò in breve all'amico, con una calma ed una placidità da fare invidia persino alla stessa Nonomiya, che calma e placida lo era praticamente sempre. Allungò le gambe per sgranchirle un po' dopo la prolungata posizione dello stare seduta all'indiana. Non sembrava particolarmente triste, ma proprio quella sorta di calma apparente denotava quanto in realtà stesse male la Idol per la condizione del padre. Sollevata che lui fosse vivo, ma molto in pena per lui ed il suo futuro.
Mi ha detto Kirie, tra l'altro, che qualche tempo fa sei tornata single...
Mmmmh... Ah sì, sì è vero!
Quindi alla fine l'hai mollato sul serio, poveretto... Però se non ti dava più stimoli positivi, credo tu abbia fatto la cosa giusta...
E quand'è che Nigel-kun ritornerà single, così Ruka-chan potrà riprovarci con lui?
Il ghigno era tutt'altro che innocente, l'occhiata fugace al cavallo dei pantaloni del Sykes stesso discorso. E la sfacciataggine con la quale non considerò minimamente la fidanzata di Nigel... Quella era una caratteristica tipica della Ito, molto egoista su determinate questioni e con determinate persone. Non conosceva la Longarno, per cui non le importava se Nigel l'avesse mollata per seguire lei. E poi per colpa della rossa, Kirie aveva sofferto tanto, per cui se lo meritava, al 112.000%. Non le era importato nemmeno tanto di tradire il proprio ex-fidanzato, giudicando la cosa irrilevante dato che lui sembrava essersi stufato di stare appresso alle esigenze della gravure Idol. Una cosa imperdonabile per lei, che aveva deciso di fargliela pagare prima di mollarlo in tronco, facendogli anche presente il motivo. Insensibile a volte nel suo egoismo, ma non aveva ancora incontrato nessuno che sapesse frenare a dovere quell'impeto da parte sua. A prescindere dalla risposta del Sykes, si andò avanti con gli argomenti, toccandone altri un po' più seri come il futuro lavorativo della stessa Ruka. Nigel si stava dimostrando molto interessato a saperne di più, comportandosi proprio come un vero amico per lei.
Quindi quali sono i tuoi progetti? Intendi restare alla guida del Ryokan a tempo indeterminato? Ti mette pressione la responsabilità?
Sono molto indecisa, in realtà. Stare qui mi piace, ci sono nata e cresciuta e poi posso passare più tempo con mio padre, cosa che ultimamente non riuscivo a fare per via degli impegni. La responsabilità non mi pesa, perché il mio papà mi dà una mano nella gestione. Basta che poi al resto ci pensi io. Però... Anche se mi piace prendermi cura di lui e del ryokan e anche se un pochino mi stavo stufando del lavoro di Idol... Io vorrei tornare a cantare. Come una cantante seria e professionista, non come mi trattano qui! Se decido di andarmene però so che non mi faranno più lavorare in quell'ambiente... puff...
Sbuffò, più infastidita che intristita, sottolineando il suo disappunto per quella situazione che le stava molto stretta. La soluzione in realtà poteva esserci: avrebbe potuto chiedere di lavorare in una casa discografica occidentale, con conseguente spostamento di zona e cambiamento di mentalità. Ma questo avrebbe implicato lasciare di nuovo solo suo padre, un peso che la Ito non se la sentiva di lasciargli.
Nigel-kun vuole un gelato? Conosco un posto dove lo fanno davvero buono buonissimo! Se ti va, Ruka-chan ti ci porta!
Disse poi all'improvviso, passando oltre e trovando l'idea di un buon gelato splendida per staccare un po' la spina da tutti quei problemi.
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da Nigel » 02/12/2017, 0:37
Mio padre sta bene. Ad oggi non ci sono state altre ricadute e ogni giorno sembra che si rimetta sempre di più in salute.
Sì, sicuramente prima Nigel era stato messo un po' in imbarazzo. Sì, ovviamente sarebbe stato divertente farsi raccontare della volta in cui Ruka aveva mostrato il seno gigante al fratello. Insomma, tutto bello, tutto simpatico, ma il Sykes in primis era interessato a scoprire qualche info in più sul padre della ragazza. Nigel si affezionava velocemente e facilmente alle persone, specie quelle genuine e curiose come la Ito. Non aveva avuto il piacere di conoscere suo padre, ma si capiva da come la ragazza ne parlasse che fosse un tipo caparbio e stacanovista. Però giunti ad una certa età non si poteva proprio trascurare eccessivamente parti del corpo come il cuore.
Lui non è un mago, per cui il suo corpo si affatica di più ed invecchia prima. Dicono che un periodo di riposo assoluto dovrebbe giovargli. Per ora non hanno aggiunto altro.
Perché penso non ci sia molto altro da aggiungere. I problemi cardiaci sono così: capitano. Se si superano, allora si procede con maggiore attenzione tutto lì. Difficile ci possano essere variazioni sulla dieta, da quello che so qui in Giappone si mangia sempre piuttosto genuino. Quindi a tuo padre non resta che riposare e affaticarsi il meno possibile, sfruttando più la testa che il corpo. Potrebbe preoccuparsi di regolare i conti e contattare fornitori o le ditte pubblicitarie. Per il resto, lasciare ai più giovani la conduzione vera e propria, per quanto immagino per lui possa essere deprimente.
Quello fu un parere molto da MagiDottore, bisognava ammetterlo, ma in quei frangenti Nigel sapeva rivolgersi solo così. Il dovuto tatto, la dovuta delicatezza, ma la voce ferma di una persona del mestiere, preoccupata della salute innanzitutto. Comunque non volle tirarla troppo per le lunghe, specie nel momento stesso in cui c'era poco altro da aggiungere. Provò a passare su argomenti più leggeri, come ad esempio l'essere tornata single per Ruka. Ipotizzava che presto o tardi potesse accadere, ma non così presto ad essere sinceri. Ed ipotizzava anche che la pettoruta orientale non perdesse tempo nel pensare di replicare con il Sykes.
Quindi alla fine l'hai mollato sul serio, poveretto... Però se non ti dava più stimoli positivi, credo tu abbia fatto la cosa giusta...
E quand'è che Nigel-kun ritornerà single, così Ruka-chan potrà riprovarci con lui?
Sinceramente? Mi auguro non così presto...
Lo disse con un tono molto calmo, sorridente e allo stesso tempo vagamente serio.
Come hai giustamente detto, ho rifiutato una persona importante a fronte di questa storia. È vero, non c'è mai stato un effettivo avvicinamento con Kirie, ma non importa, ne ha sofferto. Anche per questo quindi voglio che la mia relazione finalmente diventi stabile e duratura. Non fraintendere, è stato fantastico quella volta, me e te, ma il mio rapporto voglio che non sfiorisca più. Lo devo a me, lo devo alla mia fidanzata... E lo devo anche alla tua migliore amica... ... E voglio con la stessa intensità che anche a lei vada nello stesso identico modo... E magari anche a te, non credi?!
Terminò con una leggera risata, guardandola più intensamente.
Dimmi la verità, come lo immagini o lo vorresti il tuo fidanzato ideale?
Si fece appena più attento, congiungendo le mani, pronto ad ascoltare la risposta della Ito, prima di porre domande appena più serie.
Quindi quali sono i tuoi progetti? Intendi restare alla guida del Ryokan a tempo indeterminato? Ti mette pressione la responsabilità?
Sono molto indecisa, in realtà. Stare qui mi piace, ci sono nata e cresciuta e poi posso passare più tempo con mio padre, cosa che ultimamente non riuscivo a fare per via degli impegni. La responsabilità non mi pesa, perché il mio papà mi dà una mano nella gestione. Basta che poi al resto ci pensi io. Però... Anche se mi piace prendermi cura di lui e del ryokan e anche se un pochino mi stavo stufando del lavoro di Idol... Io vorrei tornare a cantare. Come una cantante seria e professionista, non come mi trattano qui! Se decido di andarmene però so che non mi faranno più lavorare in quell'ambiente... puff...
Hai del talento, conosci bene l'inglese, penso tu abbia le carte in regola per provare a proporti al resto del mercato. Hai mai pensato di rivolgerti a qualche casa discografica esterna al panorama giapponese o comunque con sedi altrove? Non so... Io potrei provare a chiedere ad una persona di procurarti un colloquio. Conosci i Saber Dynamos? La mia fidanzata è una strettissima amica del loro band leader. Non mi azzarderei a promettere niente di concreto però insomma... Il tentativo potrò farlo, quando e se vorrai!
Aveva capito quanto per il momento la ragazza intendesse aspettare che la situazione tornasse al suo posto, con il padre e il Ryokan. Nel mentre comunque le aveva dato una piccola speranza, facendole intravedere lo spiraglio per una nuova vita. Forse questo le avrebbe fornito un po' più di forza per andare avanti e mettere impegno nel presente. Accettò quindi la proposta di andare a prendere un gelato fuori, ma alzandosi in piedi si accorse di un dettaglio interessante e particolare. Sopra una mensola se ne stava una fotografia magica che colse facilmente la sua attenzione, portandolo ad avvicinarsi ad essa. Nell'immagine erano ritratte sia Ruka che Kirie ma quest'ultima... Aveva un buffo costume da verdura, un broccolo probabilmente.
Aspetta... Ma che cos'è questa? Era ai tempi della scuola?! Guarda un po'...
La Ito portava nelle mani dei pennelli e dei trucchi, non era travestita da nulla, però aveva la divisa scolastica. Questo stava significare che si trovassero dentro l'istituto e che quindi quello fosse un progetto interno. Ruka era cambiata relativamente dai propri 16 anni, la Nonomiya invece aveva assunto nel tempo tratti molto più adulti.
Perché non mi racconti qualcosa in più mentre andiamo verso la gelateria?
Decisamente troppo divertito da quella foto per non chiedere maggiori informazioni.
QUALCHE MINUTO DOPO
Quindi non hai potuto partecipare per un motivo così... Stupido?!
Quanto poteva essere triste non prendere parte ad un progetto allegro come una ballata di ortaggi solo per colpa delle proprie forme?
... Insomma ti hanno relegata a truccatrice... Mi dispiace molto sai?!
Invece il gelato gli stava piacendo eccome: la variante al tè verde poi, mai provata, aveva un sapore decisamente non comune ed eccezionale.
E senti, pensi di riuscire a farmi avere una copia video di quello spettacolo?!
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Nigel
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da Ruka » 04/12/2017, 11:48
Lui non è un mago, per cui il suo corpo si affatica di più ed invecchia prima. Dicono che un periodo di riposo assoluto dovrebbe giovargli. Per ora non hanno aggiunto altro.
Nigel era un MagiDottore e seppe fornire alla Ito un conforto di tipo strettamente medico. Almeno la tranquillizzò anche lui, dicendole che il riposo avrebbe solo fatto che bene all'uomo, padre di quella splendida e prorompente ragazza. Ruka annuì in silenzio, calma in apparenza, terminando di bere il proprio té. Sapeva essere adulta, sapeva mostrarsi matura, semplicemente trovava che crescere rendesse le cose estremamente noiose. Ma l'infarto del padre l'aveva dovuta riportare per forza di cose alla realtà dei fatti, ovvero che la vita non sarebbe stata per sempre un gioco e prima o poi anche lei avrebbe dovuto crescere del tutto. Fino a quel momento però la Idol faceva il bello ed il cattivo tempo, stuzzicando il Sykes come più poteva e offrendosi di uscire con lui nel caso si fosse deciso a mollare quella guastafeste della sua fidanzata.
E quand'è che Nigel-kun ritornerà single, così Ruka-chan potrà riprovarci con lui?
Sinceramente? Mi auguro non così presto... Come hai giustamente detto, ho rifiutato una persona importante a fronte di questa storia. È vero, non c'è mai stato un effettivo avvicinamento con Kirie, ma non importa, ne ha sofferto. Anche per questo quindi voglio che la mia relazione finalmente diventi stabile e duratura. Non fraintendere, è stato fantastico quella volta, me e te, ma il mio rapporto voglio che non sfiorisca più. Lo devo a me, lo devo alla mia fidanzata... E lo devo anche alla tua migliore amica... ... E voglio con la stessa intensità che anche a lei vada nello stesso identico modo... E magari anche a te, non credi?!
La sai una cosa Nigel-kun? -disse, gonfiando le guance e sistemando le braccia conserte sul petto -Da quando stai con quella là sei diventato davvero, davvero davvero davvero taaaaaaaanto noioso! Uhn!
Niente l'avrebbe mai portata a cambiare idea su questa fantomatica ragazza che era riuscita a strappare via il Sykes dalle braccia della sua migliore amica. Era un risentimento bambinesco, capriccioso, nel quale lei persisteva perché non voleva riconoscere che il discorso di Nigel fosse giusto. Troppo maturo per i suoi gusti, non ci sarebbe stato vero amore fra di loro se avessero intrapreso una relazione. Non per lei almeno, che ostentava un carattere così tanto infantile e che voleva prendere tutto quanto come un gioco, la maggior parte delle volte.
Dimmi la verità, come lo immagini o lo vorresti il tuo fidanzato ideale?
Uhm... Uhm... Uhm... Voglio che sia tanto divertente! Deve sopportare i miei scherzi, non fare troppo il serioso e mi deve adorare! Poi non mi importa che sia alto, anzi mi piacciono quelli bassi, sono così teneri. Lo vorrei carino, anche tanto dolce e premuroso e che mi ricordi un po' il mio P-chan! Ghghghghgh... Oh e deve anche essere un po' maialino a letto. Altrimenti tutto diventa noioso...
Una descrizione tutto sommato abbastanza tranquilla, sebbene poi bisognava vedere come andasse nella pratica. Ruka in realtà era una persona estremamente esigente e ci voleva davvero tanta pazienza e tanto spirito di sopportazione per riuscire a conquistare completamente il suo cuore. Ma alla fine gli sforzi sarebbero stati ripagati ampiamente. Purtroppo per lei, il Sykes non le dava tregua in quanto a discorsi seri e maturi. Non lo faceva apposta, gli veniva spontaneo informarsi su ogni aspetto della sua vita e Ruka non poteva fare altro che rispondere. Gli spiegò dunque quale fosse all'attuale la propria situazione lavorativa, della decisione presa di aiutare per un certo periodo il padre a gestire il ryokan e di come si stesse lentamente stancando della vita in quanto Idol. Era tutto molto divertente, allegro e uno scherzo continuo, ma anche lei che adorava comportarsi e sembrare una bambina, iniziava ad avere esigenze da persona più matura. Una carriera che valorizzasse il suo talento e magari che le permettesse anche di avere un ragazzo senza dover tenere la cosa segreta e nascosta.
Hai del talento, conosci bene l'inglese, penso tu abbia le carte in regola per provare a proporti al resto del mercato. Hai mai pensato di rivolgerti a qualche casa discografica esterna al panorama giapponese o comunque con sedi altrove? Non so... Io potrei provare a chiedere ad una persona di procurarti un colloquio. Conosci i Saber Dynamos? La mia fidanzata è una strettissima amica del loro band leader. Non mi azzarderei a promettere niente di concreto però insomma... Il tentativo potrò farlo, quando e se vorrai!
Ti ringrazio Nigel-kun! Rifletterò seriamente sulla tua proposta quando papà starà meglio...
Quella era la condizione ultima da soddisfare a tutti i costi per convincere la Ito a spostarsi all'estero e lì lanciarsi sul mercato musicale. Conosceva il gruppo appena citato dal Sykes, ma pur valutandoli come dei valenti artisti occidentali non era una fan della loro musica. Avevano praticamente terminato di bere il té e questo aveva aperto un bel po' lo stomaco della ragazza. Propose di prendere un bel gelato, ma prima qualcosa catturò l'attenzione di Nigel. Una foto sulla mensola che ritraeva lei e Kirie, chiaramente molto più giovani, con quest'ultima che indossava uno splendido vestito da broccolo.
Aspetta... Ma che cos'è questa? Era ai tempi della scuola?! Guarda un po'.
Proprio così! Kirie-chan e io facevamo parte del Coro della scuola.
Perché non mi racconti qualcosa in più mentre andiamo verso la gelateria?
Haaaaaaaaaaaaai!
Rispose allegra, incamminandosi con il Sykes verso la gelateria più buona che conoscesse e, nel corso del tragitto -comunque breve, dato che usarono la smaterializzazione- sintetizzò cosa stesse a rappresentare quella foto. Uno spettacolo a sfondo salutista organizzato dalla scuola per educare gli studenti più piccoli a mangiare quanta più verdura possibile. Spettacolo al quale aveva partecipato attivamente Kirie, ma non Ruka, sia perché più piccola sia perché il suo seno troppo abbondante non rientrava negli standard scolastici dei costumi di scena.
Quindi non hai potuto partecipare per un motivo così... Stupido?!
Proprio così.
... Insomma ti hanno relegata a truccatrice... Mi dispiace molto sai?!
Anche Ruka-chan ci rimase tanto male, ma Kirie-chan si divertì tantissimo! Non capitava tanto spesso all'epoca, per questo sono stata comunque felice di potermi occupare del trucco.
E senti, pensi di riuscire a farmi avere una copia video di quello spettacolo?
Ghghghghgh.... sghignazzò contenta, fissando l'altro con uno sguardo complice -Farò di meglio. Torniamo in albergo, ho il video conservato nella libreria della mia stanza!
Tanto il gelato avrebbero potuto consumarlo in pochissimo tempo. In realtà la Ito aveva già finito il proprio, essendo una golosona di quel dolce. E poi non c'era niente di meglio che rivivere un po' dei vecchi ricordi, ridere di essi e non pensare a tutta la solitudine che ultimamente faceva parte attiva della sua vita. Quando arrivarono i momenti dei saluti, la Idol strinse con tantissima forza il corpo di Nigel in un abbraccio. Nonostante l'accoglienza semi fredda dell'inizio, in realtà era molto triste che il MagiDottore dovesse andare via.
Prometti a Ruka-chan che passerai a trovarla spesso spessissimo?
Gli chiese e solo dopo aver ottenuto da lui un giuramento solenne, lo lasciò andare, salutandolo con la mano dall'ingresso del ryokan. Si era attardata fin troppo e aveva un sacco di lavoro da amministrare. Meglio muoversi, prima che suo padre decidesse la follia di fare lui tutto quello che al momento spettava alla Idol.
終わり
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da Eagle » 29/12/2017, 23:24
16-12-2113 Prefettura di Okinawa Giappone Territorio Babbano Ore 16:56
Mi scusi, saprebbe dirmi gentilmente dove si noleggiano automobili?
Come prego?
Senta, la mia pronuncia è perfetta, ho vissuto in Giappone un decennio. Può proseguire a far finta di non capirmi per presa di posizione oppure essere cortese e rispondere alla mia domanda. Avrei una certa fretta e sono sicuro che gradirà ricevere un extra sulla mancia in cambio di queste preziose informazioni.
Eagle non era affatto il grande uomo sicuro di sé, non come Tybalt ad esempio o il tizio che gli aveva soffiato la ragazza, Cyrus. Però conosceva perfettamente le abitudini negative delle persone di quella terra e non aveva la minima voglia di perdere tempo. Fin da quando era piccolo combatteva contro il pregiudizio interno nei confronti degli stranieri, un classico che di sicuro non gli mancava. Voleva arrivare al più presto verso il luogo prestabilito, sistemarsi e prepararsi per cominciare la missione più difficile dall'inizio della carriera. Poteva apparire come un semplice incarico da Informatore, ma c'era molto di più, una immensa responsabilità, specie se così tanto in trasferta. Una volta pagato il conto per la "merenda" nel locale di ristorazione, il ragazzetto di colore riprese il proprio borsone e si diresse verso la meta successiva.
... Meno male, è stata abbastanza onesta da non darmi indicazioni sbagliate.
Quella parte di territorio era non magica, quindi sarebbe stato meglio spostarsi con mezzi altrettanto non magici. Per essere un capace Mercenario, Eagle aveva appreso come guidare una automobile, diventando anche discretamente bravo. Nel corso di quei mesi si era allenato molto, aveva fortificato il corpo e cominciato a pensare ad una strategia per farsi "ricordare" e temere. Non che fosse nulla di facilmente attuabile, ma visto e considerato che tanto aveva giorni su giorni da consumare stando lì, perché non approfittarne? Certo, sarebbe stato necessario però trovare un posto adatto dove non potesse essere scoperto da dei babbani a trasformarsi in un animale e viceversa. Pagò la cifra stabilita, poi salì sopra il piccolo jeep noleggiato, mettendosi in viaggio verso il Ryokan scelto per il soggiorno.
Tra quelli trovati sulla varie recensioni, sembra essere il più discreto. Conduzione familiare, ambiente genuino, prezzi estremamente accomodanti. Con il denaro che ho portato appresso, una singola potrei tenerla per sei mesi e mi avanzerebbe ancora un bel gruzzolo. L'unica nota negativa è che intorno non c'è moltissimo e per raggiungere la zona popolata bisogna allontanarsi di sei chilometri. Pazienza, al massimo farò attenzione ed userò la smaterializzazione. Guardiamo il lato positivo: con il cibo che si mangia qui, non dovrò sicuramente temere di perdere la forma!
Volendo compensare la bassa statura, Eagle aveva impegnato ogni briciolo di energia nello scolpire un fisico asciutto ed immensamente prestante. Aveva messo su circa sei chili in più di massa magra, sudando e mettendosi a dura prova senza sosta, incrementando velocità e forza. Desiderava non risultare di chissà quale grande pericolo o minaccia proprio da sorprendere l'avversario in caso di scontro aperto. Anche l'allenamento con i jitte aveva dato buoni frutti: sapeva utilizzarli molto meglio e in scioltezza, stessa cosa per gli scontri magici. Purtroppo aveva dovuto tralasciare un poco la MagiFarmacia, limitandosi a preparare sempre le stesse cose senza variazioni o intuizioni geniali. Un giorno avrebbe ripreso anche in quel campo, una cosa alla volta, tanto non gli correva dietro nessuno.
... Dovrebbe essere qui...
Decisamente era lì. L'immagine nella brochure coincideva perfettamente e c'era da ammetterlo, quel Ryokan sapeva fare la sua piccola bella figura. Non esageratamente elegante, ma essenziale e sempre molto caratteristico, di quelli frequentati poco dai turisti e tanto dagli affezionati. La giornata era meravigliosamente soleggiata, ma la temperatura non concedeva di stare troppo scoperti, pur essendo Okinawa un'area geografica calda. Quei 16° imponevano un abbigliamento consono e difatti l'Hawk aveva optato per una felpa ed una giacca a vento, in stile tipicamente occidentale. Fermata la jeep, il ragazzo prima di scendere si mise un secondo in piedi, con le mani congiunte sopra il vetro dell'auto, contemplando quel luogo. Da lì iniziava la sua avventura completamente da solo, con una responsabilità ed un compito nuovo, un altro start, una opportunità di ricominciare a credere in se stesso.
... Trama e Mana, speriamo di non combinare qualche disastro...
Sbuffò, cercando in quel modo di elaborare lo stress e l'ansia, leccandosi le labbra secche. Il Vento lo accompagnava, soffiando tenue nello Spirito, dandogli sferzate di libertà, quella stessa Libertà che lui da sempre difendeva a spada tratta. Con un salto uscì dal veicolo e dal bagagliaio afferrò il grosso borsone contenente tutto il necessario ed indispensabile, ovviamente preparato da Benedykt, la sua mamma. Poteva star certo che l'amico casalingo avesse messo tutto quanto senza dimenticare nulla, dai vestiti agli oggetti da bagno. Trovandosi in una struttura babbana non era stato possibile usufruire dell'Adduco Maxima, ma per uno come il Milkovich quelle erano soltanto sfide da poter vincere. Gli sarebbe mancato quel matto e gli sarebbe mancata anche casa ad Hogsmeade, lo Shamrock e via dicendo.
Basta basta basta, finiamola coi brutti pensieri!
Scosse la testa, provando a mandare via la negatività, il pessimismo e soprattutto l'amara malinconia che già dava il suo meglio dopo poche ore. In fondo aveva vissuto in Giappone per un bel po', doveva soltanto rientrare in quell'ottica, nell'ottica di essere solo in uno dei paesi più vasti del mondo, magico e non. Un brivido gli percorse la schiena, mentre avanzava fino alle porte scorrevoli del Ryokan, a quel punto, quasi a voler tagliare la testa al toro, entrò all'attimo. Un buon profumo gli giunse alle narici, una melodia gentile e dolce gli solleticò le orecchie. Sembrava proprio un posticino accogliente. C'era una ragazza sorridente alla reception, ovvero una sorta di bancone lungo sulla destra, dove subito il Mercenario andò a rivolgersi. Non doveva temere che fosse tutto pieno: aveva appositamente prenotato.
Ho richiesto una singola a tempo indeterminato sei giorni fa, il nome è Hawk.
Si rivolse in perfetto giapponese, dimostrando una pronuncia ed una conoscenza del linguaggio decisamente superiori alla sufficienza. La ragazza cominciò ad osservare il registro elettronico memorizzato su un piccolo tablet, scorrendo tra i vari nomi, individuando quello di Eagle. Confermò quindi la presenza della stanza e fece segno ad un altro ragazzo, un po' più giovane, di prendere il bagaglio e portarlo fino alla camera stabilita. Non restava che fargli fare un giro della struttura per presentargli le terme, l'area di ristoro e le altre zone di interesse, ma sembrava esserci un po' di confusione. Evidentemente con l'arrivo del periodo natalizio, il Ryokan era più pieno del solito e l'addetta all'accoglienza era sommersa dal lavoro. Naturalmente ad Eagle sarebbe andato bene anche vedere tutto più tardi, ma l'educazione e il rigore del Sol Levante avevano pochi eguali in tal senso.
Addirittura chiamare la responsabile? Mi sembra un po' eccessivo, non si preoccupi, dico sul serio... ... D'accordo, va bene, allora attenderò qui. Dica pure al suo superiore di fare con calma. Non ho alcuna fretta! ... Grazie infinite...
Con un inchino leggero, Eagle lasciò che la ragazza andasse a chiamare il principale, ipotizzando che fosse il solito anziano con qualche acciacco qua e là. Ecco il motivo per cui avesse precisato di non mettere alcuna fretta, immaginando che muoversi di corsa non fosse indicato in età avanzata. Individuando una panca di bambù proprio di fronte al bancone, il ragazzetto di colore andò a mettersi comodo e seduto, in placida attesa. Quasi subito il ragazzino addetto ai bagagli gli confermò di aver già depositato il borsone nella stanza, consegnandogli poi la relativa chiave magnetica a scheda. Era un posto autentico e caratteristico ma con delle comuni e valide implementazioni legate alla modernità. Ma tanto, il dettaglio più importante era sicuro che ci fosse a differenza degli stellati alberghi di Tokyo, un dettaglio fondamentale e fantastico.
Il futon, adoro dormire sul futon, quanto mi è mancato!
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da Ruka » 01/01/2018, 18:40
2113年 12月 16日 Isola di Okinawa, Giappone Ore 17 Minuti 06
Un altro... giro... Ho quasi finito... Non si preoccupi...
Se la prendeva con molta calma nel cambiare quella lampadina. Il motivo non era la pigrizia e nemmeno l'incapacità di fare una cosa del genere. Semplicemente aveva notato che l'ospite di quella camera, otaku, 43 anni, non aveva fatto altro che sbirciare sotto la sua minigonna nella speranza di vederle le tanto agognate mutandine.
Non sono molto pratica... ghgh... Sumimasen...
Non si preoccupi Ito-chan... san! I-Ito-san... Può stare qui... tutto il tempo... che vuole... Solamente i suoi fan la chiamavano con l'appellativo "chan". Avrebbe dovuto aspettarselo, calcolando quanto quell'uomo avesse insistito per far sì che fosse lei a risolvere il problema nella sua stanza e non il cugino, incaricato anche di queste cose. Ma non si lamentava, proseguendo a far finta di essere una ragazza munita di un grosso davanzale ma talmente imbranata da non riuscire nemmeno a cambiare una semplice lampadina. Lo faceva sapendo che era per quello che l'uomo era venuto nel ryokan della sua famiglia. Non certo perché volesse trascorrere le vacanze là, ma solo ed esclusivamente per lei. La sua gravure idol preferita. Era suo dovere cercare di accontentare i suoi fan, babbani o maghi che fossero. E così, senza indugiare oltre, si era messa all'opera, sempre con un sorriso bambinesco e dolce sulle labbra. Il fatto poi che indossasse un completo usato in uno dei suoi servizi fotografici più famosi era un tocco di classe che faceva felicissimi non pochi avventori venuti lì per lo stesso identico motivo.
Fatto!
D-di già?
Lei è troppo buono, ci ho messo tanto tempo ghgh! Mi può dare una mano a scendere? Può tenere ferma la scala ancora per un po'?
Era una scala perfettamente stabile, ma perché togliere quel divertimento al suo ospite e cliente pagante? Stando ben attenta con i piedi nudi, Ruka scese giù un gradino alla volta, ritrovandosi a fissare l'uomo dal basso verso l'alto con un sorriso dolce e zuccherino. Lui non era certo di alta statura ma lei non riusciva a superare il metro e sessanta. Insomma una nanetta, sì, ma fatta di burro, con il seno generoso che veniva sottolineato più che celato dalla camicia bianca.
Adesso devo proprio andare! Mi aspettano altre mansioni urgenti. Grazie per la sua pazienza, signore. Se dovesse avere altri reclami, la ragazza alla receptionist sarà felicissima di aiutarla.
Accontentare i suoi fan era un conto, mettersi troppo al loro servizio era un altro. Ruka sapeva quante e quali briciole dare, per fare felici tutti senza che esagerassero nell'essere invadenti. Una volta chiusa la porta della camera fece un leggero sospiro, tenendo in mano la lampadina guasta. Era quasi sicura al mille per mille che l'uomo l'avesse rotta di proposito solamente per poterla portare all'interno di camera sua. Un espediente che sperava non si diffondesse a macchia d'olio per il ryokan o avrebbero dovuto fare affari con una ditta di lampadine nuove per il ricambio ogni volta!
Vediamo un po' se mia cugina ha bisogno di aiuto...
Pensò, un pensiero che cascò proprio a fagiolo quando la figura della parente si stagliò di fronte a lei pochi secondi dopo, spiegandole che nella hall era appena arrivato un gaijin che necessitava di fare il giro del ryokan prima di poterlo accompagnare in camera sua. I clienti purtroppo erano tanti, un po' per via del periodo, un po' per colpa della presenza della Ito stessa. L'agenzia babbana della idol, infatti, aveva fatto sapere che la ragazza si sarebbe presa un lungo periodo di stallo per via dei problemi di salute del padre. Una strategia per conquistare nuovi fan ed incrementare ancora di più i prodotti pubblicizzati dalla Ito.
Va bene, a lui ci penso io. Non ti preoccupare, tu vai. Ti raggiungo a breve.
Aspettò che si allontanasse, mentre si dirigeva verso la stanza occupata dal padre, accertandosi che stesse bene e non avesse bisogno di nulla. Il riposo gli stava giovando tanto, non aveva più avuto problemi di cuore e da quando aveva iniziato anche una sana attività fisica si sentiva ringiovanito come un ragazzino.
Ruka! Ti serve qualcosa bambina mia?
No papà, sono solo venuta a vedere come stavi. Il té che ci ha portato Nigel-kun ti piace?
Molto, è veramente delizioso. Invitalo a passare qualche giorno da noi quando può, vorrei ringraziarlo di persona.
Lo farò papino! Ti lascio solo allora, è arrivato un nuovo cliente e Shinobu è appena entrata nel panico ghghgh!
Lo salutò dandogli un bacio sulla guancia, poi uscì dalla porta e recuperò le ciabatte che indossò una volta fuori dalla stanza. La faceva stare più tranquilla sapere che Ito senior si stesse riprendendo. Rendeva quell'atmosfera natalizia che si respirava nel ryokan molto più allegra e godibile. Comunque sia, Ruka aveva dei doveri ed era tutta intenzionata a svolgerli, dirigendosi verso la hall dove l'attendeva il nuovo ospite. Si avvicinò solo per qualche istante al banco dietro al quale stava lavorando Shinobu, chiedendole di vedere il registro e di mostrarle chi fosse il cliente.
Hawk... Hawk... Hawk... Eccolo qua! Eagle Hawk, stanza 14. Deve essere... Lui! Ma... Ma... È carinissimo!!! È persino più carino di Nigel-kun!
Quando i suoi occhi avevano incrociato la figura del gregario, Ruka era rimasta per qualche secondo imbambolata a fissare quella pelle di cioccolato, con un sorriso strafelice sulle labbra e lo sguardo incantato. Nemmeno si rese conto di aver mollato alla cugina la lampadina rotta, ma tanto avrebbe saputo che cosa andava fatto. Era facile e soggetta a farsi piacere le persone Ruka in base al loro aspetto fisico. In questo caso, l'aria di dolcezza che trasudava Eagle, unito ad un colore della pelle che le piaceva davvero tanto la portò ad essere fin troppo entusiasta di fargli da guida per il ryokan.
... Coff... Coff... Coff... Buonasera signor Hawk. Benvenuto nel ryokan Ito. Spero che lei abbia fatto un buon viaggio per arrivare fin qui.
Inglese perfetto e con pochissime sbavature date dall'accento, posa da office lady super sexy e visetto da perenne bimba birichina. Probabilmente l'Hawk si sarebbe chiesto da quale rivista ecchi fosse appena uscita fuori Ruka, ma calcolando che il completo indossato era un riciclo proprio di tale rivista, non poteva certo biasimarlo se avesse pensato una cosa del genere.
Ghghghgh, mia cugina mi ha detto che lei parla benissimo giapponese, ma se preferisce possiamo proseguire in inglese. Sono l'attuale responsabile del ryokan, Ito Ruka. La prego, mi segua pure. Il giro sarà breve, non abbiamo molto ma è tutto caratteristico e pittoresco, glielo assicuro.
Attese che il ragazzo di colore si mettesse in piedi, constatando anche che non fosse troppo alto. Un altro particolare di lui che le piaceva molto, a giudicare dallo sguardo e dal sorriso sbarazzino che continuava a rivolgergli di tanto in tanto.
Posso sapere cosa la porta qui? Non sono tanti gli stranieri che conoscono questo posto! ... Per quanto tempo si fermerà?
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da Eagle » 01/01/2018, 21:21
Una volta entrato nel Ryokan, si era fatto consegnare le apposite ciabatte, lasciando le scarpe all'ingresso in un armadietto tenuto sotto chiave personalizzata. Gli faceva piacere che certe usanze non fossero cambiate nel corso dei secoli, facendo automaticamente saltare le persone in un tuffo nel passato. Aveva molta tensione, una buona percentuale di paranoia ed un altissimo tasso di ansie variegate e variopinte, ma non voleva esserne troppo condizionato. Se Dre aveva scelto di assegnargli quel compito, voleva dire che fosse nelle sue corde, doveva quindi credere soltanto un po' di più in se stesso. Già, peccato che l'autostima non rientrasse tra le sue principali qualità interiori. Magari qualche oretta di meditazione durante le varie giornate avrebbe giovato nell'autocontrollo delle crisi.
... Coff... Coff... Coff...
Mh?
Troppo perso nei propri pensieri ed elucubrazioni pessimiste, Eagle nemmeno si era accorto dell'arrivo di un'altra persona. Quando i suoi occhi scuri si posarono sulla ragazza appena giunta, per un attimo il ragazzetto di colore ebbe qualche blando scompenso. Da quando in qua le giapponesi erano così... Generose, dal punto di vista estetico? E perché non gli sembrava la prima volta che vedesse quel davanzale? Ok, sapeva bene che ci fossero esemplari molto speciali e abbondanti, ma che facessero parte quasi esclusiva del panorama delle Idol da costumi da bagno. Beh, di sicuro non voleva apparire come una specie di pervertito, quindi cercò di evitare che gli occhi cadessero all'istante verso la zona del seno. Si concentrò sul viso allegro e sbarazzino, sul tono di voce cordiale e sul fatto che la parlata inglese fosse perfetta un po' come la propria giapponese.
Buonasera signor Hawk. Benvenuto nel ryokan Ito. Spero che lei abbia fatto un buon viaggio per arrivare fin qui.
Bu... Buonasera a lei! La ringrazio... Direi ottimo, sono arrivato per l'orario in cui intendevo arrivare... A questo proposito, vi preoccuperete voi di contattare la ditta di noleggio auto? Sinceramente è una delle prime volte che ne affitto una... ... E... E...
In quell'istante, nel suo Spirito avvenne una sorta di particolare sblocco. Una specie di richiamo, un segnale praticamente inconfondibile. Era il suo Vento che lo avvertiva del fatto che la femmina di fronte all'Hawk potesse essere una potenziale Terran Helix. Questo voleva dire che la tettona fosse una Strega, per forza, visto che con i babbani non si sarebbe mai potuto attivare nulla. Provò a dare un'occhiata alle mani della Ito, ma non vide alcun tipo di anello, come nemmeno bracciali ai polsi o cavigliere. Restavano in teoria le dita dei piedi ma era abbastanza improbabile che fosse stato tanto fortunato da beccare una Consorella o una Concugina.
... E niente, mi sono un po' imbambolato, mi scusi! Sono rimasto troppo sorpreso dalla sua perfetta pronuncia della mia lingua!
Ghghghgh, mia cugina mi ha detto che lei parla benissimo giapponese, ma se preferisce possiamo proseguire in inglese.
Oh no no, paese che vai, usanza che trovi... O lingua, in questo caso! Ho abitato in Giappone per circa dieci anni, quindi non ho problemi a parlare giapponese, dico davvero! ... Con chi ho il piacere di avere a che fare?
Finalmente dimostrando la giusta educazione, Eagle si mise in piedi, eseguendo un piccolo inchino verso la prorompente vice proprietaria.
Sono l'attuale responsabile del ryokan, Ito Ruka. La prego, mi segua pure. Il giro sarà breve, non abbiamo molto ma è tutto caratteristico e pittoresco, glielo assicuro.
Oh, allora quale onore!
Si portò una mano dietro la nuca in segno di lieve imbarazzo, sorridendo verso la ragazza, per poi mettersi a seguirla. Ci sarebbe stato tempo per farle capire che fosse dotato di magia come lei, mentre per il discorso "Elica", beh, che fare? Non la conosceva per nulla, come poteva chiederle una cosa simile? Peccato però, sarebbe stata la prima in assoluto.
Posso sapere cosa la porta qui? Non sono tanti gli stranieri che conoscono questo posto!
Lo definirei una specie di viaggio lavorativo... Ho cercato i Ryokan con migliori recensioni a conduzione familiare ed eccomi qui!
... Per quanto tempo si fermerà?
A dire la verità non lo so di preciso, dipenderà molto da quanto durerà il mio impegno di lavoro. Comunque di sicuro un bel po' di settimane!
Si fece quindi accompagnare in giro: le terme, i bagni, i giardini, la sala pasto. Aveva ragione la bella Ruka, il Ryokan non offriva chissà quante possibilità ludiche, ma era l'ideale per riposare e stare bene. La stanza del ragazzo di colore si trovava al secondo piano, con finestra affacciata proprio sulla zona dei giardini. Piuttosto spaziosa e fortunatamente con il classico futon: possibile esaltarsi tanto per una cosa tanto normale? Arrivati quindi all'interno della camera, ad Eagle non restava che comprendere come farle capire che fossero entrambi maghi. Non è che se ne potesse uscire come nulla fosse: non esistevano metodi per riconoscere qualcuno dotato di poteri magici al 100%.
Mi... Mi piace proprio molto... È davvero una camera splendida, dico davvero!
Lieve sorriso di circostanza, poi si mise a sfregare le mani tra loro, in un iniziale silenzio imbarazzante. Attaccato al muro c'era uno di quei soliti dipinti su pergamena fatti a mano, meravigliosamente caratteristici. L'immagine in sé rappresentava un Dragone che volava tra le nuvole al di sopra di una montagna. Il Dragone, già, la Casata dove era stato smistato alla Musashi: quanto tempo, quanti ricordi. ... Ma, a proposito di Musashi, lo sguardo di Eagle cominciò ad assottigliarsi un poco, quasi come se fosse turbato. Abbassando la testa, parve in procinto di organizzare le idee.
Ito Ruka... Ruka Ito... Aspetta aspetta... Un attimo... Ma sì... Non posso sbagliare...
... Tu hai frequentato la Musashi, ne sono certo!
Che perfetta coincidenza, d'altronde non era mica detto che tutti gli orientali svolgessero gli studi lì. Il perfetto inglese della Ito poteva significare che avesse svolto gli studi alla Cyprus ed invece... Bingo. In effetti un davanzale simile non poteva essere rimosso così facilmente ed ecco spiegata quella strana sensazione di "conoscenza" avuta fin dall'inizio. Il sorriso si fece meno circostanziale e più realistico, quasi felice, annuendo nel caso in cui l'amica del cuore di Kirie avesse chiesto se fosse andato anche lui lì. Durante il periodo scolastico non poteva definirsi esattamente un tipo incredibilmente sociale, anzi, era stato spesso vittima di bullismo razzista. Ricordava di una volta sola, durante una lezione di Cura delle Creature Magiche Marine, di aver collaborato con Ruka per individuare un Kappa.
Io ero un anno più piccolo, ecco perché non ci siamo incrociati spesso...
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da Ruka » 02/01/2018, 22:54
Non capitavano spesso degli stranieri in quel piccolo ryokan. Essendo a conduzione famigliare e poco conosciuto, i clienti che vi soggiornavano erano degli habitué o, come negli ultimi tempi, fan della gravure idol dalle forme più che generose. La presenza di Eagle, dunque, non solo portò una ventata di aria fresca, ma pareva quasi stonare all'interno di quell'ambiente tipicamente giapponese. Non per Ruka, che trovava invece l'Hawk una novità ben più che gradita nella propria vita. La curiosità nei suoi confronti fu praticamente immediata, ma era anche vero che l'entusiasmo nella giapponese tettona scoppiava quando meno c'era da aspettarselo.
Buonasera signor Hawk. Benvenuto nel ryokan Ito. Spero che lei abbia fatto un buon viaggio per arrivare fin qui.
Bu... Buonasera a lei! La ringrazio... Direi ottimo, sono arrivato per l'orario in cui intendevo arrivare... A questo proposito, vi preoccuperete voi di contattare la ditta di noleggio auto? Sinceramente è una delle prime volte che ne affitto una... ... E... E...
Qualcosa non va signor Hawk?
Se il gregario avesse avuto intenzione di conquistare la Ito, ci sarebbe riuscito semplicemente con quell'espressione un po' spaesata quando posò gli occhi su di lei e la fissò quasi incantato. Il sorriso di Ruka si fece ancora più aperto e birichino che mai, mentre ritornava su con la schiena, fissandolo. Per lei era un peccato che fosse un babbano -non poteva certo sperare che Eagle possedesse una bacchetta- perché lo sguardo dolce ed il sorriso un po' impacciato già l'avevano in parte conquistata. Purtroppo si sarebbe dovuta accontentare di averlo lì soltanto per un tempo limitato e poi avrebbe dovuto lasciarlo partire, conscia che fosse meglio così.
... E niente, mi sono un po' imbambolato, mi scusi!
Ghgh, non si preoccupi, capita spesso...
Sono rimasto troppo sorpreso dalla sua perfetta pronuncia della mia lingua!
Continuò a sorridere, come se nulla fosse, ma in cuor suo ci rimase un po' male. Eagle era sembrato molto convincente nello spiegare alla Ito che cosa lo avesse imbambolato così tanto e per un tipetto un po' vanitoso un po' viziatello come la idol, la motivazione non le era affatto piaciuta. Tuttavia, dovendo comportarsi da responsabile di un ryokan e non come suo solito, la giapponesina proseguì come se nulla fosse, dimostrandosi anche particolarmente gentile con l'Hawk e invitandolo a proseguire la conversazione in inglese, se gli avesse fatto più comodo.
Oh no no, paese che vai, usanza che trovi... O lingua, in questo caso! Ho abitato in Giappone per circa dieci anni, quindi non ho problemi a parlare giapponese, dico davvero! ... Con chi ho il piacere di avere a che fare?
Proseguì a parlare in giapponese, presentandosi e informandosi su cosa lo avesse spinto da quelle parti e per quanto si sarebbe fermato. Non si stupì delle risposte vaghe e generiche datele dall'Hawk, poiché era buona abitudine nella terra del Sol Levante dire tutto e non dire nulla. Il giro del ryokan, come già anticipato, non durò chissà quanto e ben presto la Ito lo condusse nella sua stanza riservata, che presentava uno stile minimalista e tipicamente orientale.
Le piace signor Hawk?
Mi... Mi piace proprio molto... È davvero una camera splendida, dico davvero!
Questo mi rende molto felice!
Lo disse con lo stesso entusiasmo con cui Eagle aveva parlato, probabilmente risultando strana e scortese per un giapponese, ma assolutamente normale -o quasi- per un occidentale. Ruka aveva concluso di compiere il proprio dovere e forse era il caso che uscisse dalla stanza e lasciasse il ragazzo da solo. Gli aveva già spiegato che il futon si trovava nell'armadio a muro, perfettamente arrotolato, e che per qualunque problema poteva tranquillamente chiamarla dalla reception. Il silenzio stava diventando abbastanza disturbante fra di loro, quando Eagle la osservò con maggiore intensità, ritrovandosi ad essere guardato nello stesso identico modo dalla Ito, con una punta in più di curiosità.
... Tu hai frequentato la Musashi, ne sono certo!
Sssshhhhh!
La sorpresa lasciò ben presto spazio alla maleducazione, quando la idol -come reazione a quella scoperta- gli mise entrambe le mani sulla bocca, spingendolo all'indietro e chiudendosi poi la porta alle spalle, dopo essersi assicurata che nessuno fosse in giro ad ascoltare. Se Eagle conosceva la Musashi, poteva significare solamente una cosa, una cosa che fece immediatamente ritornare l'entusiasmo ed il sorriso sul volto della giapponese pettoruta.
Sei... un mago!
Il tono di voce cambiò, diventando più acuto, più bambinesco, mentre la ragazza lo fissava come si poteva fissare qualcosa di troppo tenero, carino e cucciolottoso. Ovvero con tante stelline negli occhi che sbrilluccicavano.
Ma hai frequentato anche tu quella scuola? Ruka-chan non si ricorda affatto di te...
Lo disse sconfortata, quasi avesse fatto un grave torto al povero Hawk.
Io ero un anno più piccolo, ecco perché non ci siamo incrociati spesso...
Oooooh... capisco... Però ti ricordi perfettamente di Ruka-chan... ghghghgh... chissà perché...
Insinuava, insinuava bene la Ito, divertendosi a mettere in difficoltà -se fosse accaduto- il ragazzo di colore. A questo punto, dato che ormai avevano scoperto l'uno il segreto dell'altro, alla gravure idol sembrò quella un'ottima occasione per potersi fermare a chiacchierare un bel po', magari preparando anche del té. Ogni stanza infatti era provvista di un fornelletto e di tazze e teiere per poter gustare quella bevanda senza dover a tutti i costi scendere giù nella sala apposita. Insomma, era fatta apposta per permettere agli ospiti di rispettare la propria voglia di privacy e solitudine.
Eagle-chan a quale casata apparteneva? Ruka-chan era una byakko, la tartaruga col serpente.
Per lei, che di confidenza ne dava sempre subito e presto, il gregario era appena passato dal signor Hawk a Eagle-chan, senza nemmeno attraversare le fasi del -san o del -kun.
Eagle... Hawk... Ora che Ruka-chan ci pensa bene bene bene... Non abbiamo fatto una lezione insieme, una volta?
La sua memoria era molto sfarfallina a volte, meglio chiedere al gregario mentre lei preparava per entrambi una bella tazza di té. Tutto questo ovviamente senza chiedere all'altro il permesso di rimanere lì. Come se il fatto di essere entrambi maghi le desse il diritto di occupare il suo tempo come più le pareva e piaceva.
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da Eagle » 03/01/2018, 20:37
Le piace signor Hawk?
Oh sì che gli piacque, gli piacque un casino: era proprio una autentica stanza giapponese. Molto simile a quella avuta nel suo appartamento in affitto, ma decisamente meglio curata e con un panorama eccezionale. Nessun rumore di vetture, nessun paesaggio eccessivamente urbano, solo la poesia di quella terra ancorata al passato. Andò subito a controllare il futon sistemato arrotolato, già pregustando quando ci avrebbe dormito quella stessa notte. Gli occhi brillanti di Eagle lasciavano intendere che fosse un ragazzo capace di entusiasmarsi per le piccole cose, senza troppe pretese. Quindi la gioia fu ancora più scoppiettante quando scoprì di aver riconosciuto nella proprietaria del Ryokan una sua ex compagna di scuola.
... Tu hai frequentato la Musashi, ne sono certo!
Sssshhhhh!
!!!
Si ritrovò le mani della Ito sulla bocca e si zittì all'istante. Aveva valutato che non ci fosse nessuno fuori ma lei aveva ragione, la prudenza non era mai troppa. Attese quindi che ella chiudesse le porte scorrevoli della camera e già che c'erano, l'Hawk si preoccupò di prendere la bacchetta ed insonorizzarla. In quel modo potevano stare tranquilli di parlare senza alcun impedimento, per quanto non era detto che lei fosse disposta ad essere tanto chiacchierona. Ovvio che non la conoscesse per nulla, ad esempio a scuola si saranno incrociati per lo più durante i cambi delle aule, niente di che. Certo era che un paio di tette come quelle portate dalla Ito sapevano restare facilmente nella memoria.
Sei... un mago!
Hai!
Non fece molto caso al tono di voce della ragazza che si fece un po' più acuto, imputandolo ad un possibile picco di contentezza.
Ma hai frequentato anche tu quella scuola? Ruka-chan non si ricorda affatto di te...
Ru... Ruka-chan?
Stava parlando seriamente di lei in terza persona come nei manga?
Co-comunque sì, ho frequentato la Musashi per tutti e sei gli anni! Io ero un anno più piccolo, ecco perché non ci siamo incrociati spesso...
Oooooh... capisco... Però ti ricordi perfettamente di Ruka-chan... ghghghgh... chissà perché...
Eheh... Ehehehe... Ecco beh... Io... Cioè... Eri un po' rara diciamo...
Come altro esprimere il concetto? Eagle si ritrovò a parlare un bel po' impacciato, provando per altro a non abbassare MAI lo sguardo sul petto abbondante della ragazza. Sarebbe stato piuttosto irrispettoso, per quanto quel seno fosse decisamente invitante, specie con quell'indumento attillato a "coprirlo". Non appena comunque la Ito si mise ad organizzare un tè da bere assieme per chiacchierare, l'Hawk non se la sentì di farle presente la propria stanchezza. Sembrava tanto dolce quella giapponese e poi non gli dispiaceva rievocare i bei momenti passati nell'istituto orientale per maghi. A quel punto però, le chiese il permesso di togliersi la giacca e restare solo con la felpa e i pantaloni, così da essere più comodo.
Eagle-chan a quale casata apparteneva? Ruka-chan era una byakko, la tartaruga col serpente.
Seiryū, il Dragone.
Non si scompose per nulla quando lei prese a chiamarlo con quella confidenza. Non si infastidiva, non gli dispiaceva, la lasciava fare con semplicità, forse anche in merito alla sua provenienza occidentale, meno rigida e formale. In parte era anche perché di base il carattere del ragazzo di colore fosse molto morbido e accomodante, un terreno perfetto su cui camminare per una come Ruka. Si offrì naturalmente di servire lui il tè nelle tazze, trattandola più o meno come fosse lei la sua ospite nella stanza e non lui un cliente della Ito. L'aroma sprigionato dalla miscela era il classico verde di quelle terre, caldo e avvolgente. Infatti, prima di cominciare a bere, il Gregario si concesse qualche secondo per annusarlo e far entrare la fragranza direttamente nei polmoni.
Eagle... Hawk... Ora che Ruka-chan ci pensa bene bene bene... Non abbiamo fatto una lezione insieme, una volta?
Per la precisione ne abbiamo fatte sei, ma fin troppo disperse nel tempo... Una all'anno e due durante il tuo ultimo. Cura, Erbologia, Aritmanzia, Scrittura Magica, Ginnastica Preparatoria dei Duelli e Traduzione delle Rune. ... Oh, lo giuro, non sono un maniaco o qualcosa di simile, ho solo un'ottima memoria, dico davvero!
Abbassò gli occhi, scuotendo la testa, per poi sospirare con evidente stato di imbarazzo.
Poi beh, diciamo che mi sei rimasta impressa anche perché una volta mi hai praticamente salvato la vita...
Beh, in teoria Ruka se ne sarebbe dovuta ricordare se avesse sul serio salvato la pelle al ragazzo di colore in passato, no?
... Ho frequentato il club di atletica e arti marziali per tutti gli anni, Estati comprese. L'Estate del mio terzo, un gruppo di studenti più grandi mi aveva chiuso in palestra, pestandomi a dovere. Era una prassi finire vittima loro: le solite cose, mi prendevano in giro, dicevano che in quanto gaijin non sarei mai stato capace di eguagliarli eccetera... Quel pomeriggio ci si stavano proprio mettendo di serio impegno, ma ad un certo punto si bloccarono tutti quanti. Un altro della combriccola entrò svelto in palestra e gridò che c'eri tu al club di nuoto con un costume nuovo... ... Mi mollarono lì in meno di dieci secondi, per correre a guardarti, così riuscii a tornare a casa ed evitare qualche micro frattura, limitandomi ad un bel po' di lividi.
Il racconto venne esposto con pochi frangenti di effettiva vergogna. Si vedeva che non fosse semplice essere sincero ma anche che non intendesse nascondere le proprie debolezze. Negli anni successivi aveva appreso come contrastare il bullismo, fortificandosi, arrivando a ridosso del diploma completamente cambiato. Quegli episodi gli erano serviti per crescere e migliorarsi, ma di sicuro quella volta Ruka indirettamente aveva contribuito tanto al suo benessere e alla sua salute fisica. Per altro, uno di quelli del gruppo ci provava anche spudoratamente con lei ed Eagle fu molto felice del due di picche che ella gli rifilò senza manco pensarci. Sembrava ieri... Ed invece erano trascorsi ben dieci anni.
Quindi che dire... Grazie! Anche se un po' in ritardo, ahahah...
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da Ruka » 04/01/2018, 19:34
Sei... un mago!
Hai!
Fu una vera gioia per la Ito scoprire una cosa simile. Forse fu anche fin troppo entusiasta, calcolando come si prese subito le dovute confidenze con l'Hawk nonostante lo conoscesse da appena qualche minuto. Ma bisognava comprenderla, da quando suo padre era stato male e lei aveva preso in gestione il ryokan di famiglia, Ruka si era sentita estremamente isolata. Isolata dal mondo magico, isolata dalle sue amicizie, isolata dal proprio lavoro. Amava suo padre e gli voleva bene, ma soffriva nello stare lontana dalle altre persone che facevano parte della sua vita e da quello che lei era veramente. Figurarsi, nemmeno si preoccupava di portare la bacchetta con sé, calcolando che tanto, all'interno dell'albergo, non avrebbe mai potuto usare la magia.
Co-comunque sì, ho frequentato la Musashi per tutti e sei gli anni! Io ero un anno più piccolo, ecco perché non ci siamo incrociati spesso...
Oooooh... capisco... Però ti ricordi perfettamente di Ruka-chan... ghghghgh... chissà perché...
Eheh... Ehehehe... Ecco beh... Io... Cioè... Eri un po' rara diciamo...
Il ghigno che le venne su durò per almeno cinque minuti abbondanti, mentre fissava deliziata Eagle imbarazzarsi a più non posso di fronte a lei. Non era quello l'effetto che faceva solitamente di fronte al prossimo. I suoi fan si comportavano quasi esclusivamente come dei maniaci pervertiti, per questo la idol apprezzava la genuinità e la sincerità di un ragazzo non troppo sicuro di sé, un po' impacciato e con un sorriso che scaldava il cuore. Aveva deciso di passare quel pomeriggio con lui senza nemmeno doverci pensare due volte. Anzi, per la precisione l'unica cosa a cui pensò fu preparare il té per l'ospite, ignorando bellamente le sue esigenze o la sua voglia di stare a contatto con una sconosciuta. Era la gravure idol più amata del Giappone, come poteva non desiderare di stare a contatto con lei?!
Eagle-chan a quale casata apparteneva? Ruka-chan era una byakko, la tartaruga col serpente.
Seiryū, il Dragone.
Segno inconfondibile di quanto a Ruka stesse simpatico Eagle era proprio quel -chan messo alla fine del suo nome, un appellativo che riservava solamente alle persone che le stavano più simpatiche o che assomigliavano al suo tenero maialino nano. Nel caso nell'Hawk, lui era un po' entrambe le cose, il che rendeva la Ito ancora più felice. Nonostante fossero andati nella stessa scuola, la idol però faceva fatica a ricordarsi del ragazzo. Strano, calcolando che un gaijin come lui non passava di certo inosservato, ma la memoria della giapponese tettona faceva spesso cilecca. Per fortuna che Eagle possedeva invece una memoria di ferro, come dimostrò subito dopo alla proprietaria del ryokan.
Ora che Ruka-chan ci pensa bene bene bene... Non abbiamo fatto una lezione insieme, una volta?
Per la precisione ne abbiamo fatte sei, ma fin troppo disperse nel tempo... Una all'anno e due durante il tuo ultimo. Cura, Erbologia, Aritmanzia, Scrittura Magica, Ginnastica Preparatoria dei Duelli e Traduzione delle Rune.
... Certo che Eagle-chan se le ricorda proprio tutte, ghghghgh!
... Oh, lo giuro, non sono un maniaco o qualcosa di simile, ho solo un'ottima memoria, dico davvero!
Ruka-chan farà finta di crederci per non metterti in imbarazzo hihihi!
Poi beh, diciamo che mi sei rimasta impressa anche perché una volta mi hai praticamente salvato la vita...
Eeeeh? Io? Impossibile, Ruka-chan faceva schifo nei duelli, un!
Affermò decisa, ma si mise comunque seduta comodamente per ascoltare il racconto del gregario. Il té ormai era pronto e ben servito nelle loro tazze, le sedie presentavano dei morbidi cuscini e il tavolinetto basso era l'ideale per ritrovarsi a conversare in intimità insieme al prossimo. Anche perché il racconto di Eagle non era certo un ricordo molto felice della sua vita, anzi, nell'ascoltare l'intera vicenda, Ruka si ritrovò a pensare che il ragazzo seduto di fronte a lei fosse veramente coraggioso.
... Ho frequentato il club di atletica e arti marziali per tutti gli anni, Estati comprese. L'Estate del mio terzo, un gruppo di studenti più grandi mi aveva chiuso in palestra, pestandomi a dovere. Era una prassi finire vittima loro: le solite cose, mi prendevano in giro, dicevano che in quanto gaijin non sarei mai stato capace di eguagliarli eccetera... Quel pomeriggio ci si stavano proprio mettendo di serio impegno, ma ad un certo punto si bloccarono tutti quanti. Un altro della combriccola entrò svelto in palestra e gridò che c'eri tu al club di nuoto con un costume nuovo... ... Mi mollarono lì in meno di dieci secondi, per correre a guardarti, così riuscii a tornare a casa ed evitare qualche micro frattura, limitandomi ad un bel po' di lividi.
Non toccò la tazza fino al termine del racconto di Eagle. Gli anni di scuola per lei erano stati veramente pessimi e non certo per gli stessi problemi avuti dal ragazzo di colore. Si impegnava poco, era svogliata, voleva solamente fare scherzi e cantare e ovviamente divertirsi con Kirie. La ex-Morimoto era l'unica che possedeva abbastanza pazienza da sopportare il carattere fin troppo vispo della Ito e che le stesse vicino anche quando esagerava. Quando ripensò al suo periodo come studentessa della Musashi, Ruka si rese conto di quanto poco si fosse interessata al prossimo, troppo presa ad essere una ragazzina egocentrica e burlona. Non che ora le cose fossero cambiate, però in parte sapeva anche dimostrarsi più adulta e matura e dispiacersi per quello che era capitato al gregario in passato. Se solamente lo avesse saputo, sarebbe riuscita a fare qualcosa per lui? Magari ben poco, di sicuro però lo avrebbe trovato tenerissimo e tutto da coccolare.
Quindi che dire... Grazie! Anche se un po' in ritardo, ahahah...
....... ............... ................... KAWAIIIIIIIIIIIIIIII!
Forse Eagle sarebbe rotolato all'indietro per la reazione eccessiva della Ito. Magari sarebbe saltato sul morbido cuscino, spaventato dallo sguardo luminoso e carico di entusiasmo della ragazza pettoruta, che si strinse i pugni delle mani vicino al viso, agitandosi da una parte e dall'altra, continuando a fissarlo come se vedesse un tenero cucciolo.
Eagle-chan è così kawaii quando sorride! Devi sorridere più spesso, se avessi sorriso in quel modo anche quando ti picchiavano sicuramente avrebbero smesso perché saresti stato troppo, troppo, troppo carino!!!
Davvero stava suggerendo ad un potenziale mercenario di sorridere cuccioloso per evitare le botte? Sì, lo stava facendo, ma non seriamente come qualche malpensante avrebbe potuto credere, bensì con quel suo solito modo di fare un po' bambinesco che però non cancellava del tutto la maturità di fondo insita nella Ito. Difatti, dopo qualche minuto passato a mangiare con gli occhi il ragazzo, alla fine Ruka si calmò, sorridendo con molta più calma e fissando con una dolcezza più vivida l'ospite negli occhi.
Ghghgh scusami, mi sono entusiasmata quando mi hai guardato in quel modo. Nessuno mi aveva mai fatto un complimento del genere. Nessuno si aspetterebbe che io possa salvare la vita di qualcuno quindi... Sono io che ti ringrazio. Per il bellissimo complimento.
Il tono di voce meno infantile, ma comunque acuto. Spostò la tazza da té, che ingombrava sul tavolo, si abbassò in direzione di Eagle e, avvicinandolo delicatamente tirandolo per la felpa, gli diede un bacio sulla guancia, come ringraziamento per le parole dette prime. Dopo di ché, senza alcun preavviso, l'Hawk poté sentire anche una traccia più umida, lasciata dalla lingua della giapponesina che, non contenta del bacio, ci aggiunse anche una sonora leccata sulla guancia.
Ghghghgh! Scusa, Ruka-chan non ha resistito! Volevo vedere se sapevi di cioccolato...
Come se l'accostamento pelle scura=cacao fosse una cosa automatica insomma. Ci voleva molta pazienza con la idol, per questo spesso e volentieri cambiava fidanzato nell'arco di pochi mesi. Tutti felici all'inizio di poterla avere, ma quando si ritrovavano a dover subire il suo carattere imprevedibile e facile agli scherzi nessuno rimaneva più tanto a lungo.
Allora Eagle-chan passerà il Natale qui?
Gli chiese, tornando a bere il suo té come se nulla fosse.
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Ruka
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da Eagle » 07/01/2018, 14:11
Quindi che dire... Grazie! Anche se un po' in ritardo, ahahah...
C'era una buona nota di imbarazzo nel suo comportamento, ma non era mai troppo facile parlare di certi argomenti. Non era l'imbarazzo del non sentirsi virile, più che altro quello del rievocare momenti tanto complessi, tanto brutti. Aveva appreso come affrontare le paure e il disagio proprio grazie a questi eventi, non facendosi sopraffare da essi. D'altronde se la scelta della Casata era ricaduta sul Dragone, voleva dire che la grinta d'animo all'Hawk non mancasse. Vero fu però che il prolungato silenzio di Ruka dopo il racconto non rappresentò una completa serenità. Perché stava zitta? Aveva forse detto qualcosa di male? No, era solo diventato agli occhi della ragazza una sorta di cucciolotto tenerissimo.
KAWAIIIIIIIIIIIIIIII!
!!!
Quasi a reazione incontrollata Eagle andò un poco indietro con il busto e la testa, sorpreso da quella reazione completamente istintiva. Sembrava davvero la scena di un manga o di un anime giapponesi, come anche l'espressione assunta dalla Ito dagli occhi sognanti. Lei era la vera e propria personificazione di quel mondo ed era ovvio che avesse certi atteggiamenti spontanei, visto il suo lavoro. I suoi massimi fan erano proprio Otaku e quindi per loro quelle dinamiche comportamentali erano il top, la perfezione. Ruka desiderava essere perfetta per loro, esaudire i loro desideri, accontentarli, quindi nel tempo aveva unito la propria natura infantile a quella esigenza. Il risultato? Il connubio perfetto tra una fantasia erotica ed una reazione spontanea di una eterna bambina.
Eagle-chan è così kawaii quando sorride!
Ah... Eheheh... G-grazie...
Devi sorridere più spesso, se avessi sorriso in quel modo anche quando ti picchiavano sicuramente avrebbero smesso perché saresti stato troppo, troppo, troppo carino!!!
Tu dici eh? Beh non ci ho mai pensato, ahahah! Ho i miei dubbi ma chi può dirlo! Ma la carta "Tu in costume" credo resti sempre la più efficace!
Sorrise nuovamente, più spontaneo e rilassato, accorgendosi di trovarsi bene con l'animo spensierato ed allegro della tettona. Non gli interessava che forse dicesse un mucchio di assurdità, forse anche perché nella sua ottica poteva anche avere un fondo di verità. L'Hawk era convinto che una come Ruka si sarebbe trovata perfettamente a contatto con uno come Ben. Magari un giorno li avrebbe fatti incontrare, organizzando qualcosa, un pranzo o una cena in amicizia. Di certo non sarebbe potuto nascere nulla tra loro, considerando il tipo di femmina in grado di attrarre il Milkovich. Però a prescindere da questo, non era male trovare dei punti di contatto tra quei due mondi, tra le sue due vite, le sue due realtà.
Ghghgh scusami, mi sono entusiasmata quando mi hai guardato in quel modo. Nessuno mi aveva mai fatto un complimento del genere. Nessuno si aspetterebbe che io possa salvare la vita di qualcuno quindi... Sono io che ti ringrazio. Per il bellissimo complimento.
Beh sai, credo che alla Musashi tu fossi un po' una sorta di... Idol della Scuola, ecco! Immagino non serva spiegartelo, insomma, conoscerai il concetto di Idol molto meglio di me, vivendo qui in Giappone da sempre... Però ad esempio so che molti maschi o femmine indotti a togliersi la vita per la depressione, a volte scelgono di non farlo proprio per non dispiacere il loro beniamino o beniamina. È incredibile quanto possa fare una persona anche solo con la propria presenza, con il proprio carisma. Ovviamente questo degli Idol è solo un esempio, ma per farti capire che non è necessaria la forza o l'indomito coraggio. Certe volte aiutiamo il prossimo o gli salviamo la vita anche senza accorgerci, ecco tutto...
Chissà se Ruka avesse visto il proprio lavoro in quell'ottica così fondamentale durante gli anni di carriera. Eagle ne aveva parlato non pensando minimamente che lei potesse davvero essere una Idol, considerandola la semplice Vice Proprietaria del Ryokan. Ma aveva sottolineato quanto facesse per i ragazzi solo grazie ai suoi sorrisi o grazie alla sua presenza su una rivista o in un programma di varietà. La vita di una Idol era difficile per tanti, tantissimi motivi, ma sapeva avere le proprie gratificazioni, un po' come per tante altre mansioni, Mercenario compreso. Comunque, dopo quella piccola risposta colloquiale, il ragazzo di colore si ritrovò davanti ad un comportamento nuovamente del tutto assurdo e spontaneo. Per un secondo pensò che la Ito volesse baciarlo sulle labbra, invece ella si "limitò" a baciarlo sulla guancia per poi... Leccarla!
... Ma?!
Ghghghgh! Scusa, Ruka-chan non ha resistito! Volevo vedere se sapevi di cioccolato...
Quel contatto della lingua di lei sulla sua pelle, specie sul viso, così vicino alle labbra, ebbe uno strano effetto eccitante e sessuale. Fu molto strano, perché insomma, non credeva che il suo basso ventre potesse reagire ad una cosa simile, eppure accadde, in forma lieve, ma accadde. Deglutì piano e ringraziò che la ragazza non possedesse nessun tipo di Elemento per percepire il Vento che ebbe quella specie di picco momentaneo. Già, il Vento. Ecco perché l'aveva scelta, ecco perché l'aveva consigliata al ragazzo. Ruka era davvero puro e semplice Vento. Chissà come mai il Conflux non l'aveva scelta direttamente. Forse proprio perché quell'incontro fosse scritto nell'Equilibrio? Domande che non avrebbero mai avuto una risposta, domande alle quali solo la Trama ed il Mana avrebbero saputo dare una spiegazione.
... Allora mi dispiace tanto di non aver soddisfatto le tue aspettative, Ruka-chan!
Si ritrovò a chiamarla anche lui con quell'appellativo più confidenziale, senza nemmeno accorgersene, sorridendo mite.
Magari potrei comprarlo un bagnoschiuma al cioccolato... Ehi ma, che cosa sto dicendo?!
Scosse la testa "mentalmente", dandosi del cretino per quell'assurda idea, anche perché non era mica detto che lei si mettesse a leccarlo altre volte.
Ecco, certe idee la mia mente non dovrebbe proprio partorirle, sono un pervertito...
Fortunatamente ci pensò la prosperosa giapponese a cambiare argomento e far tornare la giusta lucidità al ragazzo.
Allora Eagle-chan passerà il Natale qui?
Credo proprio di sì, anzi, è una certezza praticamente matematica! Voi avete in programma qualcosa di specifico per chi resterà qui durante il periodo natalizio? Non so, una sorta di pranzo o cena in grande stile dove si debba pagare una quota. Giusto per saperlo così posso consegnare subito la mia parte, tanto non penso proprio di andare altrove! ... Mh, ti piace l'Eggnog? L'hai mai provato?
Qualora la risposta fosse stata negativa, si sarebbe offerto volentieri di farglielo assaggiare, ma solo assaggiare, spiegandole anche cosa fosse. Considerando la potenza alcolica di quella tipica bevanda anglosassone, una giapponese non avrebbe mai potuto reggere più di mezza tazza. Quello di Benedykt era il migliore in assoluto che avesse mai bevuto, ma era stato bravo il Milkovich ad insegnargli come prepararlo al top. Conosceva quella ragazza da appena pochi minuti e già cominciava a preoccuparsi all'idea di doverle fare un pensiero. Ma Eagle era fatto in quel modo, con un cuore capace di aprirsi quasi subito verso l'altro. Chissà se quel quartiere pieno di negozi dove andava spesso da ragazza durante le Estati vantava ancora quel grosso Centro Commerciale.
Ah, mi raccomando, devi consigliarmi un posto qui vicino dove facciano dell'ottimo sushi! Sono anni che non ne mangio di decente, sai, una volta abituato a quello di qui, sperare di trovare la stessa qualità altrove è impossibile!
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Eagle
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