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Ufficio Preside

Messaggioda Monique » 29/11/2011, 0:52

Oh, che piacere vederti cara, accomodati pure, tra poco potremo servirci di tutte queste cose che spero davvero saranno di tuo gradimento!

Sempre quel tono dolce e gentile con lei... non lo sopportava. Seriamente, per quanto sapesse che Madeline era un tipo gentile con tutti, era anche convinta che avesse una sorta di occhio di riguardo nei confronti della donna, probabilmente dovuto al legame di amicizia che aveva unito lei e Rose... solo che Monique non lo sopportava, anzi, le dava sui nervi.

Allora, siamo già ad un mese di distanza dall'inizio della scuola e a quanto ho saputo al mio ritorno, il tuo compito di organizzare la riunione con i professori l'hai svolto in maniera eccellente ed esemplare, ti faccio i miei complimenti, non è da tutti riuscire in un simile intento per la prima volta in una carriera di così alto prestigio... ma sapevo che potevo contare su di te...

Fortunatamente è durata poco: il tempo di presentarsi ed assegnare le camere, ed era tutto finito.
In realtà non si sarebbe nemmeno stato bisogno di supervisionare il tutto.


No, non era una finta modestia la sua ma un pensiero reale: non c'era voluta nessuna capacità speciale per stare di fronte ad un gruppo di sconosciuti ed estrarre a sorte le coppie per le camere comunicanti, chiunque tra loro avrebbe potuto farlo. Ripensare però a quell'episodio le fece ricordare di come avesse trovato Sandyon sciatto e rozzo, costringendola ad uno sforzo mentale non indifferente per rimanere imperturbabile ed accettare con un cenno del capo il bicchiere d'acqua dall'altra, calice che però non venne minimamente toccato.

Bene, hai pensato a qualche aggiornamento da farmi? Ci sono studenti troppo lavativi o prefetti inadeguati? Qualche giorno fa ho ricevuto segnalazione di una punizione data ai due di Dragargenteo, Ricciardi e Seal: non possono accedere al bagno dei prefetti per due mesi a partire da Dicembre. La professoressa Samyliak è stata molto lapidaria nel suo giudizio scritto, sarebbero proprio da conoscere queste due teste calde non trovi?

Ho sentito un bel po' di cose su di loro, sembra che siano poco inclini a seguire le regole, e credo che questo non sia piaciuto alla professoressa Samyliak: in fondo era un Drago anche lei ai tempi della scuola, immagino non sia piacevole beccare due studenti della propria ex Casata ad infrangere le regole. Ma non saprei dirlo con esattezza, non la conosco bene.

Anzi, non la conosco per niente...

In ogni caso, nessuno studente si è lamentato quindi immagino svolgano al meglio il loro lavoro ed è questo l'importante: basta frenare un poco la loro... vivacità.


Spiegò Monique, mettendosi più comoda con la schiena appoggiata al bordo della poltrona ed accavallando le gambe, le braccia che ora venivano incrociate sotto il seno e i capelli che venivano scostati all'indietro con un elegante movimento del capo.

Per il resto tutto sembra procedere per il meglio, ho anche reclutato due studenti come membri per il coro... una Delfina ed un Tasso, molto promettenti.
Credo potrebbero migliorare molto e dare lustro al buon nome della scuola.


Aggiunse la donna, zittendosi però subito dopo: no, nessuna domanda alla Preside per il momento, avrebbe aspettato che fosse la donna a chiedere ciò che davvero le premeva sapere... e allora, solo allora, avrebbe fatto la sua mossa: in fondo, qualcosa dal padre doveva pur averla imparata.
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Messaggioda Madeline » 29/11/2011, 1:41

Fortunatamente è durata poco: il tempo di presentarsi ed assegnare le camere, ed era tutto finito.
In realtà non si sarebbe nemmeno stato bisogno di supervisionare il tutto.


C'è sempre bisogno di supervisionare tutto mia cara, altrimenti poi le persone di prendono troppe libertà e vanno sorvegliate, è così che si può tenere sempre il giusto ordine, anche se siamo tutti adulti e vaccinati!

Un leggero occhiolino sorridente verso di lei, come a volerle dare ad intendere che in ogni caso aveva svolto un buon lavoro e per una buona causa, simboleggiando comunque che all'interno del lavoro che lei svolgeva non sempre tutto poteva essere rose e fiori come appariva, ma sicuramente questo Monique lo poteva già immaginare dato che in quella scuola, seppur con professori diversi, ci aveva già ampiamente studiato e preso un diploma con voti a dir poco eccellenti.

Ho sentito un bel po' di cose su di loro, sembra che siano poco inclini a seguire le regole, e credo che questo non sia piaciuto alla professoressa Samyliak: in fondo era un Drago anche lei ai tempi della scuola, immagino non sia piacevole beccare due studenti della propria ex Casata ad infrangere le regole. Ma non saprei dirlo con esattezza, non la conosco bene.
In ogni caso, nessuno studente si è lamentato quindi immagino svolgano al meglio il loro lavoro ed è questo l'importante: basta frenare un poco la loro... vivacità.


Un altro veloce scambio di considerazioni interessanti quello tra la Preside Bergman e la Vice Preside Vireau, sempre molto attento a non cadere dove forse ognuna voleva andare a parare, o forse dove solo la prima ne aveva l'intenzione, difatti negli occhi di Monique si vedeva chiaramente brillare una scintilla di sfida, una sfida interessante. Stava sfidando la donna a venire allo scoperto, seppur velatamente, anche perchè di sua volontà lei non avrebbe mai e poi mai detto nulla al proposito degli altri eventi che non erano capitati alla scuola ma a lei in prima persona.

Gli studenti non si lamentano in due casi, collega: quando le cose vanno bene e quando i prefetti lasciano correre le piccole infrazioni. Credo proprio che bisognerà comunque fare un po' di attenzione a questi due simpatici malandrini. Lo sapevi che la signorina Ricciardi per altro è una ragazza con una famiglia molto di spicco nell'ambiente italiano della magia. Dei veri e fieri purosangue e sai come viene chiamata per i corridoi? "Burning Lady", ti ricorda nulla al contrario, cara?

Emise una sottile e tranquilla risatina, azzardandosi ad avvicinare un vassoio con dei tramezzini di piccole dimensioni, proprio da stuzzicare l'appetito, di tutte le tipologie di gusti. Avanti a Monique capitò quello con la prima fila di salmone e maionese e tonno salsa greca.
Quella conversazione stava andando nella maniera più tranquilla ed agevolata possibile e nessuna delle due sembrava per il momento voler cedere, se di cedere si poteva parlare.

Per il resto tutto sembra procedere per il meglio, ho anche reclutato due studenti come membri per il coro... una Delfina ed un Tasso, molto promettenti.
Credo potrebbero migliorare molto e dare lustro al buon nome della scuola.


Assolutamente, non sbagli affatto- Disse convinta, annuendo col capo e incrociando le braccia al petto per poi lasciasri andare un po' all'indietro sulla poltroncina analoga a quella della ragazza/donna avanti a lei-La scuola ha bisogno anche di acquistare prestigio grazie alla sezione musicale, visto che un'arte bellissima come la musica non è da sottovalutare, un bellissimo modo per trasmettere emozioni ed elevarsi con la propria anima verso un bene superiore per noi stessi, non trovi?

Era chiaro che girasse adesso intorno ad un argomento scottante, senza però entrare nel merito della questione. Voleva semplicemente far capire che lei fosse al corrente delle sue doti ma ovviamente senza dover premere un tasto dolente, ma soltanto alleviare ancora un po' il dolore di Moni nei confronti dei giudizi verso il padre e verso se stessa riferito a quel dono che ogni tanto voleva rinnegare pensando che fosse una cosa brutta e negativa.

Non cadrà nelle sue mani, te lo giuro tesoro, sulla tomba della nostra cara Rose...

Ma non era di certo il momento di proseguire con quel discorso, altrimenti sarebbe andata troppo avanti per una strada eccessivamente spinosa e carica di tensione ancora fresca da smaltire. In fondo due settimane per un incontro con la famiglia Vireau erano ancora troppo poche per esser sicuri di aver smaltito tutto il malessere e lo stress accumulati.

Ma tralasciando allora la scuola, visto che a quanto mi dici, sembra non ci siano troppe novità, dimmi un po', hai avuto modo di conoscere meglio o fare conoscenze più approfondite con qualcuno dei tuoi colleghi? Non che mi voglia impicciare, semplicemente per essere sicura che la mia Vice Preside tenga un buon rapporto con tutti o che comunque abbia una vaga conoscenza di ognuno in misura sempre maggiore...

La domanda era palese che si riferisse proprio a Sandyon Vastnor, e Madeline non fece nessuna fatica a scoprirsi un po', d'altronde non era scritto da nessuna parte che quel gioco di celare le proprie curiosità o celare le proprie parole dovesse durare ancora a lungo, quindi era necessario che in quel caso qualcuna di loro decidesse per recidere quel velo di professionale ipocrisia raggiungendo un dunque più sodo e succoso delle noiose e scoccianti chiacchiere sull'andamento didattico di Hogwarts, e questo lo aveva fatto proprio la Preside Bergman, che adesso avanzava nuovamente seduta più composta per prendere un tramezzino con il salame felino e uovo e si preparava ad ascoltare l'eventuale risposta della donna, chiara e concisa oppure vaga e astratta che fosse, tanto per lei era comunque un immenso piacere ascoltare e arrivare alle cose con calma e senza fretta inutile.

Avevi proprio ragione amica mia, la tua pétite è davvero scaltra e misteriosa, ma forse è proprio per questo che le hai voluto bene da subito, giusto? Perchè sono qualità che non assomigliano minimamente a quelle del padre. Lei non calcola, semplicemente... Sa!
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Messaggioda Monique » 29/11/2011, 14:22

C'è sempre bisogno di supervisionare tutto mia cara, altrimenti poi le persone di prendono troppe libertà e vanno sorvegliate, è così che si può tenere sempre il giusto ordine, anche se siamo tutti adulti e vaccinati!

Credo che qui nessuno abbia voglia di fare troppo lo spiritoso, almeno tra noi adulti: ognuno ha i propri pensieri per la testa e le proprie faccende da sistemare, difficile che voglia perder tempo creando problemi.
In ogni caso, è andata bene ed è meglio così.


Non aveva voglia di portare avanti quel discorso, alla fine sarebbe servito a poco: Monique era dell'idea che la sua presenza in quel caso non fosse stata così necessaria, ma Madeline sembrava soddisfatta ed essendo lei alla fine quella che mandava avanti la baracca, era quella l'unica cosa davvero importante. Alzò dunque le spalle in segno d'indifferenza, spostando il discorso sui due Prefetti viola-argento.

Gli studenti non si lamentano in due casi, collega: quando le cose vanno bene e quando i prefetti lasciano correre le piccole infrazioni. Credo proprio che bisognerà comunque fare un po' di attenzione a questi due simpatici malandrini. Lo sapevi che la signorina Ricciardi per altro è una ragazza con una famiglia molto di spicco nell'ambiente italiano della magia? Dei veri e fieri purosangue e sai come viene chiamata per i corridoi? "Burning Lady", ti ricorda nulla al contrario, cara?

Non fu tanto quell'ultimo commento a destare la curiosità della donna, il fatto che anche alla ragazza avessero dato un soprannome simile e al tempo stesso contrario al suo le interessava davvero poco: no, era il fatto che la famiglia fosse piuttosto conosciuta e potente in Italia a catturare la sua attenzione; sapeva che il padre aveva delle mire sul Ministero della Magia italiano e le venne spontaneo chiedersi se il signor Ricciardi avesse mai avuto la sfortuna d'incontrare Nicholas.

Sì, beh, non è inusuale che gli studenti diano soprannomi a coloro che ritengono personalità... interessanti.
Evidentemente la signorina Ricciardi sa come catturare l'attenzione altrui.


Commentò semplicemente Monique, non rendendo minimamente partecipe la Preside delle sue elucubrazioni: in fondo si fidava ancora poco della donna, che manteva il riserbo ed il segreto più fitti nel suo rapporto con Rose e quindi con la docente in generale... perchè allora aprirsi con lei e metterla al corrente dei propri pensieri? Sarebbe stato uno scambio unilaterale, e lei era un po' stufa di doverselo sempre far andare bene.
Tuttavia non declinò l'offerta silenziosa di Madeline quando questa le pose davanti un bel vassoio di tramezzini, in fondo era ora di pranzo e Moni aveva un po' di fame: uno sguardo più intenso e quasi ironico nel vedere che quelli di fronte a lei in prima fila recavano i suoi ingredienti preferiti, ed infine la donna allungò la mano per prenderne uno e sbocconcellarlo lentamente, spostando momentaneamente la conversazione sul discorso del coro.

Assolutamente, non sbagli affatto. La scuola ha bisogno anche di acquistare prestigio grazie alla sezione musicale, visto che un'arte bellissima come la musica non è da sottovalutare, un bellissimo modo per trasmettere emozioni ed elevarsi con la propria anima verso un bene superiore per noi stessi, non trovi?

Senza offesa Preside Bergman, ma al momento non sono molto propensa ad elogiare i vari pregi ed utilizzi della musica.

Commentò Monique, stranamente lapidaria in tutto quel discorso visto che di solito parlare di musica aveva il potere di rasserenarla: in quel momento, invece, sembrava che la donna tutto volesse fare tranne che intraprendere quel genere di conversazione con lei; per come stavano le cose, ora come ora non voleva nemmeno sentir parlare di musica. E forse Madeline lo comprese, visto che - mentre Moni finiva di mangiare il proprio tramezzino - ancora una volta l'argomento di conversazione venne cambiato rapidamente.

Ma tralasciando allora la scuola, visto che a quanto mi dici, sembra non ci siano troppe novità, dimmi un po', hai avuto modo di conoscere meglio o fare conoscenze più approfondite con qualcuno dei tuoi colleghi? Non che mi voglia impicciare, semplicemente per essere sicura che la mia Vice Preside tenga un buon rapporto con tutti o che comunque abbia una vaga conoscenza di ognuno in misura sempre maggiore...

Sì, come no... faresti prima a dire che muori dalla voglia di sapere che genere di rapporto ho con Sandyon Vastnor, almeno appariresti quantomeno sincera. Ma non sia mai che tu ti esponga come si deve, vero Madeline?

Pensò Monique nel sentire la domanda della Preside, apparentemente del tutto lecita comunque perchè era normale per lei voler sapere che tipo di rapporti la donna intrattenesse coi colleghi: in assenza di Madeline, infatti, Moni era la responsabile della scuola ed era a lei che i docenti dovevano rivolgersi per qualsivoglia problema.
Peccato che lei la storia dell'ingenua curiosità non se la beveva affatto.

Purtroppo i miei colleghi sono persone che sostanzialmente preferiscono farsi gli affari propri e legare con gli altri il minimo indispensabile alla convivenza civile: in ogni caso, ho avuto di parlare in separata sede col professore di Trasfigurazione, con la docente di Babbanologia, con l'insegnante di Difesa e con la professoressa di Divinazione... mi sembrano tutte brave persone, e soprattutto competenti. Ed in fondo è questo che conta, no?

Rispose la donna, tirando fuori quella parte di sé imperturbabile e stoica che le permise di non fare una piega nel menzionare Sandyon in mezzo ai docenti conosciuti, seppure parlarne le provocasse una fastidiosa fitta allo stomaco; no, non avrebbe dato alcuna soddisfazione a Madeline, se avesse voluto tirlarle fuori qualsivoglia informazione più seria... avrebbe dovuto iniziare a parlare per prima. E la Preside sapeva bene ciò che Monique voleva sapere.
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Messaggioda Madeline » 29/11/2011, 22:38

Monique era perfettamente integra e precisa nel dare le risposte giuste al momento giusto, cercando nel suo modo di fare di risultare a tratti anche fastidiosa e di poca compagnia, così che forse magari Madeline avesse deciso per congedarla, cosa che in maniera molto probabile alla Vice Preside non avrebbe dato affatto fastidio.
Ma era anche vero che per quanto Monique fosse intelligente e schiva, la donna possedeva una perspicacia che la portava molto spesso a farsi bastare poche risposte anche minime per farsi un'idea della situazione in generale.

Sì, beh, non è inusuale che gli studenti diano soprannomi a coloro che ritengono personalità... interessanti.
Evidentemente la signorina Ricciardi sa come catturare l'attenzione altrui.


E sopratutto la tua, visto che sono certa che non è solo questo ciò che pensi di lei...

Senza offesa Preside Bergman, ma al momento non sono molto propensa ad elogiare i vari pregi ed utilizzi della musica.

Evidentemente tuo padre non ha perso occasione per mettere in mezzo le tue doti canore durante il ricevimento...

Purtroppo i miei colleghi sono persone che sostanzialmente preferiscono farsi gli affari propri e legare con gli altri il minimo indispensabile alla convivenza civile: in ogni caso, ho avuto di parlare in separata sede col professore di Trasfigurazione, con la docente di Babbanologia, con l'insegnante di Difesa e con la professoressa di Divinazione... mi sembrano tutte brave persone, e soprattutto competenti. Ed in fondo è questo che conta, no?

Ooohh, evidentemente il mercenario si è comportato davvero maluccio se è stato relegato ad un chiarissimo tentativo di allontanamento dai riflettori dei pensieri della mia collega. La faccenda si fa sempre più interessante...

Non smise mai di sorridere durante tutti gli interventi della persona avanti a lei che nel frattempo si dedicava a mangiare anche un pochino di quel ben di Merlino che avevano in tavolo sotto il suo sguardo compiaciuto. Alla fine le faceva piacere avere ospiti e sopratutto dar loro cibi da far gradire al palato, in fondo le buone maniere erano sempre qualcosa da trattenere nel proprio bagaglio culturale e sociale e in più la signora Bergman aveva appreso proprio da Rose, secondo i suoi insegnamenti, che Monique Vireau per essere ammorbidita un po' doveva essere sempre presa per la gola, anche perchè una fortuna come quella della donna di non ingrassare mai pur mangiando abbastanza e di gusti non poteva essere che sfruttata appieno dalla francesina.

Ma certamente, quello che conta è sopratutto avere un minimo rapporto con le persone che ci sono molto vicine e che ogni giorno condividono parte della nostra vita nel bene... e nel male.

Il riferimento alla cena per la festa di compleanno di Caroline era palese.

Quindi di base sono molto contenta che ti stai trovando bene con tutti. Ho sentito che le prove speciali di questo mese per gli studenti riguardano Cura, Babbanologia e Trasfigurazione, sono molto curiosa di vedere come andranno e che media di voti avranno gli studenti. E sembra anche che la coppa del Quidditch stia dando risultati veramente inaspettati. La tua squadra è piazzata prima, la tua antica abilità sublime nell'uso della scopa sta dando una piccola mano tattica alla formazione celeste-bianco?

Domandò poi allegramente, facendole un occhiolino e avvicinandole anche il piatto con sopra un vario assortimento di sushi, sashimi e roll di tutte le tipologie: salmone, orata, platessa, ventresca, uova di pesce e branzino.
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Messaggioda Monique » 29/11/2011, 23:04

Ma certamente, quello che conta è sopratutto avere un minimo rapporto con le persone che ci sono molto vicine e che ogni giorno condividono parte della nostra vita nel bene... e nel male.

Monique strinse appena i pugni, decidendo di aspettare la fine dello sproloquio della donna per parlare e mettere in chiaro le cose: si era stufata, ma scoppiare prima del tempo non sarebbe stato saggio. Sentiva che doveva parlare e mettere la donna al proprio posto - perchè qui non si parlava di posizione all'interno di Hogwarts ma di ruolo sociale che le due ricoprivano - ma avrebbe atteso ancora qualche minuto, rifiutando comunque con un cenno della testa il piatto di sushi postole davanti: se pensava davvero di poterla prendere per la gola, si sbagliava di grosso.

Quindi di base sono molto contenta che ti stai trovando bene con tutti. Ho sentito che le prove speciali di questo mese per gli studenti riguardano Cura, Babbanologia e Trasfigurazione, sono molto curiosa di vedere come andranno e che media di voti avranno gli studenti. E sembra anche che la coppa del Quidditch stia dando risultati veramente inaspettati. La tua squadra è piazzata prima, la tua antica abilità sublime nell'uso della scopa sta dando una piccola mano tattica alla formazione celeste-bianco?

No, la mia squadra è perfettamente in grado di vincere senza di me.
E per la cronaca, le persone molto vicine a me erano altre ed ora non ci sono più, Preside Bergman.
Quindi gradirei che la smettesse con le sue insinuazioni velate, non sono dell'umore per sopportarle quindi la prego, se vuole sapere qualcosa la chieda direttamente sennò lasci perdere.


Aveva parlato con gelida calma e compostezza, ma era ovvio che si sentisse in gabbia in quell'ufficio: sapere che la donna di fronte a lei probabilmente conosceva un sacco di cose di Rose, compreso il motivo della sua morte, la mandava in bestia visto che Madeline non aveva la minima intenzione di parlare.
Si sentiva presa in giro e trattata come una bambolina dietro alle cui spalle farsi una risata, e non riusciva proprio a sopportarlo.

Rose l'ha istruita bene su come comportarsi con me: il sushi, il té al gelsomino, la libertà nel vestire... sì, di sicuro ha seguito le sue istruzioni al meglio. Ma lei non mi piace, Preside Bergman: non mi piace il suo modo di fare sempre la dolce e la simpatica, non mi piacciono i suoi tentativi di scoprire come mi vanno le cose quand'è ovvio che lo sa già, non mi piace che cerchi continuamente di provare a comprendermi per vie traverse, e non piace il suo modo di parlarmi come se io e lei avessimo qualcosa in comune. Rose è morta, perciò non c'è niente che ci accumuni.

Aggiunse, gli occhi che ora sembravano inviare lampi ghiacciati contro la donna che le stava di fronte, colei che conosceva i segreti della madre di Moni alla quale però non voleva dire nulla. Era seriamente al limite ormai, anzi, probabilmente l'aveva già superato da tempo senza rendersene nemmeno troppo conto.

Perciò, se ha qualcos'altro da dirmi bene.
Se vuole farmi qualche domanda, la faccia.
Ma se non ha altro da dire, se vuole solo fare gossip cercando di estorcermi qualcosa con insinuazioni velate... allora la prego di congedarmi.
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Messaggioda Madeline » 30/11/2011, 0:12

Quella conversazione non era destinata ad avere vita lunga, anzi, stava durando anche troppo rispetto a quanto prospettato dalla Preside prima che Monique finalmente si decidesse a tirar fuori tutto quel poco autocontrollo e mostrarlo in maniera netta, buttandolo lì davanti, su quel tavolo in mezzo a loro, forse stanca di ascoltare mezze verità o peggio, palesi prese in giro, almeno dal suo punto di vista.
Ancora qualche veloce scambio di opinioni e ancora gli occhi della Vice che saettavano spesso verso quelli nero pece della Bergman cercando forse un po' di spaventarla o forse semplicemente di farle comprendere che stava perdendo la pazienza, ma Madeline sapeva bene che una volta che ciò fosse avvenuto, niente l'avrebbe potuta fermare dall'essere lapidaria nei suoi confronti o nei confronti della situazione in generale, difatti, pochi istanti dopo, avvenne proprio quanto ipotizzato dalla signora di colore:

Rose l'ha istruita bene su come comportarsi con me: il sushi, il té al gelsomino, la libertà nel vestire... sì, di sicuro ha seguito le sue istruzioni al meglio. Ma lei non mi piace, Preside Bergman: non mi piace il suo modo di fare sempre la dolce e la simpatica, non mi piacciono i suoi tentativi di scoprire come mi vanno le cose quand'è ovvio che lo sa già, non mi piace che cerchi continuamente di provare a comprendermi per vie traverse, e non piace il suo modo di parlarmi come se io e lei avessimo qualcosa in comune. Rose è morta, perciò non c'è niente che ci accomuni.
Perciò, se ha qualcos'altro da dirmi bene.
Se vuole farmi qualche domanda, la faccia.
Ma se non ha altro da dire, se vuole solo fare gossip cercando di estorcermi qualcosa con insinuazioni velate... allora la prego di congedarmi.


Non disse nulla per almeno cinque secondi dopo quella sfuriata molto gentile e alquanto tranquilla che però dava bene ad intendere quanto Monique fosse in quel momento abbastanza furiosa e magari si, probabilmente desiderosa di avere delle risposte o qualche interessante informazione in più riguardante tutta la sua vita o la persona che negli ultimi tempi popolava molto spesso la mente ed il corpo dell'insegnante di incantesimi.
Al seguito, incrociò le braccia, sospirando come a buttar fuori tutto un nervosismo celato in modo a dir poco esemplare, dato che di fuori il suo sorriso non poteva mai e poi mai scemare, quasi glielo stesse facendo apposta.

Ricordati cara, io non ho mai altre cose da dire, al massimo ne ho un'infinità e ancora mai iniziate ad essere snocciolate, ma di mia volontà non ho mai da dire nulla per dovere, ma semplicemente per piacere e sopratutto con i tempi adeguati.

Quelle scariche elettriche azzurro ghiaccio che Monique stava mandando verso di lei vennero quasi deflesse dagli scudi dorati che si ergevano davanti le iridi nere di Madeline, che sapeva perfettamente come difendersi dato che non era ancora arrivato il giorno nel quale una ragazzina di 27 anni o un ragazzo di 31 la mettessero in difficoltà.
Un giorno ci sarebbero riusciti, quello si, era probabile, ma c'era ancora molto da imparare, ancora molto da mettere in mezzo e sicuramente le sue conoscenze e le sue informazioni sulla vita di entrambi come di molte altre persone non presenti in quella stanza sarebbero stati dei tasselli importanti per costruire adeguatamente quel fitto puzzle chiamato esperienza e consapevolezza assoluta di se e di ciò che è intorno a noi.

Io ho chiesto informazioni velate e adeguate su tutto quello che riguarda la tua vita professionale e privata e tu hai voluto vedere nelle mie parole un'intenzione superiore, forse probabilmente perchè sei tu che vorresti parlare e che ti tieni chissà quale macigno dentro che di certo non verresti a dire a me, visto che io e te dici bene, non abbiamo più nulla in comune visto che la donna che consideravo come una sorella adesso non c'è più.

A quel punto si alzò in piedi, osservandola dall'alto verso il basso, ma senza nessuna intenzione di mostrarsi superiore, solo un'ultima occhiata prima di voltarsi e dirigersi verso la finestra a fissare l'esterno, qualche studente che si dedicava allo studio, qualcun altro al gioco e qualcun altro ad inseguire il proprio animaletto da compagnia.
Infine, ecco che si volse ancora, guardandola ma con aria un po' più seria, seppur rimanesse sempre molto bonaria e serena, in fondo dentro di se aveva le sue buone motivazioni per fare ancora silenzio.

Ma sicuramente quel legame che ho stretto nella mia vita con quella persona ha fatto si che il bene e l'affetto che lei provasse per te inevitabilmente si trasmettesse anche su di me, per questo semplicemente molto spesso mi preoccupo di come ti vanno le cose, ma non ti chiederò di certo direttamente di parlarmi dei tuoi problemi, perchè non ne ho il diritto e non me lo prenderò solo perchè sono la tua datrice di lavoro. Quindi ora sei ben libera di fare quello che vuoi. Puoi alzarti ed andare, visto che per me eventualmente la conversazione può considerarsi conclusa, oppure puoi parlare, aprire bocca e dirmi quello che realmente ti passa per la mente e forse toglierti qualche peso di dosso, ma ricorda, io non pretenderò mai nulla da te, cara, non lo farò mai...

E fu così che smise di dire ogni cosa, avvicinandosi alla propria scrivania per poi prendere una cornice di una foto e cominciare a fissarla e alternare lo sguardo tra Monique e la foto, sorridendo appena con gli occhi leggermente lucidi e commossi, per poi di seguito posare di nuovo quella foto davanti a lei sulla scrivania e andare infine al tavolo per afferrare un piattino e prendersi un po' di dolci, delle pastarelle alla crema pasticciera e delle meringe, respirando con tranquillità, aspettando solo che adesso fosse la sua collega e se si poteva dire "nipote" facesse la sua prossima mossa.

Avevi ragione, è cresciuta, ma è ancora tanto inquieta e irrequieta... Non potrà mai apprendere l'infrazione illusiva in questo modo, ma se è come dici tu, sarà lei a sorprendermi...

< Non temere tesoro, la mia pétite all'inizio potrà sembrarti una testa molto calda nei momenti di pressione, ma devi metterla a dura prova, sono certa che come ha imparato ad affrontare le avversità fino ad ora, lo farà anche adesso, ma non le negare mai il tuo supporto. Vivrò in te quando sarà il momento di andare... E sono sicura che ci sarà qualcosa che la farà legare alla tua persona, perchè i vostri cuori sono molto simili, vero, "Thunder Dame"? >
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Messaggioda Monique » 30/11/2011, 0:33

Era scoppiata, seppur in modo calmo e razionale, di fronte alla donna che continuava volutamente a trattarla come se la stesse prendendo per il culo: Madeline poteva anche essersi fatta fare da Rose l'elenco dettagliato di tutti i comportamenti da tenere di fronte a Monique per ogni situazione, ma per la donna la Preside non aveva capito davvero niente di lei, e non lo pensava solo per l'astio che provava nei suoi confronti; se pensava che trattarla dolcemente come faceva Rose avrebbe aiutato la sua causa, non poteva essere più lontana di così dall'ottenere un risultato.

Io ho chiesto informazioni velate e adeguate su tutto quello che riguarda la tua vita professionale e privata e tu hai voluto vedere nelle mie parole un'intenzione superiore, forse probabilmente perchè sei tu che vorresti parlare e che ti tieni chissà quale macigno dentro che di certo non verresti a dire a me, visto che io e te dici bene, non abbiamo più nulla in comune visto che la donna che consideravo come una sorella adesso non c'è più.

Io non vorrei parlare di niente, perchè non c'è niente da dire né a lei, né a nessun altro.
E per favore, la pianti di fare la santarellina, quella parte le riesce peggio che a mio padre il che è tutto dire: non sono io a vedere cose che non ci sono ma lei che è abile nel nascondere.
Non vuole sapere niente di più che come va la scuola ed il mio rapporto coi colleghi, vero?


Scoppiò a ridere Moni, non in modo isterico o nervoso ma con un tono sarcastico che per un momento fece rabbrividire anche una parte di sé, quella non più abituata a sentirla così: Madeline tirava fuori la parte peggiore di Monique, e la cosa non poteva sicuramente essere considerata un bene; stava sbagliando completamente su come prenderla, su come avvicinarsi a lei... su tutto. Doveva dare fiducia se voleva avere la sua, doveva aprirsi se voleva che lei si aprisse, invece se ne stava lì con quel suo sorriso del cazzo a fare l'innocentina: almeno suo padre, in privato, la sua bastardaggine la mostrava senza problemi.

Ma sicuramente quel legame che ho stretto nella mia vita con quella persona ha fatto si che il bene e l'affetto che lei provasse per te inevitabilmente si trasmettesse anche su di me, per questo semplicemente molto spesso mi preoccupo di come ti vanno le cose, ma non ti chiederò di certo direttamente di parlarmi dei tuoi problemi, perchè non ne ho il diritto e non me lo prenderò solo perchè sono la tua datrice di lavoro. Quindi ora sei ben libera di fare quello che vuoi. Puoi alzarti ed andare, visto che per me eventualmente la conversazione può considerarsi conclusa, oppure puoi parlare, aprire bocca e dirmi quello che realmente ti passa per la mente e forse toglierti qualche peso di dosso, ma ricorda, io non pretenderò mai nulla da te, cara, non lo farò mai...

Lei non si preoccupa per me, sta solo cercando di tenermi prigioniera qui dentro e sotto controllo come se fossi in una gabbia! Mi dica, a quanti altri docenti ha pregato di non spostarsi troppo al di fuori delle mura di Hogwarts?! Scommetto che so già la risposta. Solo perchè conosceva Rose non significa che debba farmi da madre o da nonna, l'unica persona che amavo è morta e lei non sarà mai, mai come lei!

Stava alzando la voce, mandando a benedire l'autocontrollo, ma proprio non ce la faceva più a trattenersi, e questo si percepiva dagli occhi ora lucidi e gonfi di lacrime: ogni parola che usciva dalla bocca di Madeline le sembrava una presa in giro completa, e non poteva davvero più sopportarlo; se davvero si preoccupava così tanto per lei, perchè non dirle qualcosa su Rose? Perchè non alleggerire un po' il cuore di Moni, schiacciato da tutte quelle domande a cui non sapeva dare risposta? No, l'unica cosa che la Bergman sapeva fare era aggiungere peso su peso.

Mettiamo le cose in chiaro, Bergman: finchè lei non mi dirà quello che sa su Rose, su come e perchè è morta, niente di ciò che potrei dire, nemmeno se le raccontassi tutta la mia vita, potrebbe togliermi qualche peso di dosso, anzi. Ogni minuto che passo guardando il suo viso, sapendo che lei conosce la verità ma che me la tiene nascosta, è una pugnalata al cuore.

Le lacrime iniziarono a scenderle copiose lungo le guance, la rabbia scorreva in lei come scariche elettriche che le percorrevano il corpo: possibile che una donna teoricamente intelligente e perspicace non lo capisse? Possibile che non le importasse? E questa era la persona di cui si era fidata Rose? A che punto si era ridotta la sua tata per dar credito ad una donna come quella?
Si alzò dalla sedia, avvicinandosi alla porta: rimanere non era un'alternativa accettabile da Monique... in tutti i sensi; la aprì, facendo un passo verso l'esterno, ma prima di richiudersela alle spalle aprì le labbra per parlare ancora, un'ultima volta.

Preside Bergman...
... richiedo formalmente le mie dimissioni dal ruolo di VicePreside di Hogwarts.


Detto ciò che si chiuse la porta alle spalle, avviandosi verso la propria stanza: sapeva bene che doveva essere Madeline a convalidare la sua richiesta, quindi non poteva prendere ed andarsene subito, ma sapeva anche che la donna non poteva obbligarla a stare lì.

Mi dispiace Rose... ma ho chiuso.
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Messaggioda Madeline » 01/12/2011, 18:07

Non aveva la minima intenzione di dire le cose sbagliate.
Forse semplicemente sapeva bene che qualsiasi cosa avrebbe detto seppur in buona fede o comunque sincerità non sarebbe stata ben accettata dalla donna ospite a pranzo.
Monique Vireau non era il tipo di persona facile da gestire e trattare, si, era stata veramente istruita bene su tutto, per essere pronta ad affrontare e sentire ogni cosa che lei avesse deciso di dirle, anche in modo brusco o sbagliato.
La questione adesso era riuscire a capire quanto si sarebbe esposta la Vice Preside, fino a che punto sarebbe arrivata mossa dallo stress e dal nervosismo.

Lei non si preoccupa per me, sta solo cercando di tenermi prigioniera qui dentro e sotto controllo come se fossi in una gabbia! Mi dica, a quanti altri docenti ha pregato di non spostarsi troppo al di fuori delle mura di Hogwarts?! Scommetto che so già la risposta. Solo perchè conosceva Rose non significa che debba farmi da madre o da nonna, l'unica persona che amavo è morta e lei non sarà mai, mai come lei!

Che Monique avesse ragione non c'erano dubbi in merito, ma Madeline non aveva mai scelto di essere per lei come Rose né di rappresentare una figura simile.
Lei era lei e come tale andava vista, in un'ottica completamente diversa, quella di una signora disponibile al dialogo ma alla quale bisognava lasciare i suoi segreti, anche perchè la morte di Rose poteva essere un fatto importante per Moni, ma di certo agli occhi di Madeline non era necessario che lei sapesse nulla proprio per il fatto che fra di loro non c'era ancora un vero e proprio rapporto...

E poi non credo tu sia ancora pronta a sapere il vero motivo della sua morte, cara...

Pensò fra se, piuttosto sconsolata ed intristita nel notare che il comportamento della ragazza furiosa non era affatto quello descritto dall'amica deceduta qualche mese prima, ma forse la motivazione poteva essere una sola:
Monique stava accumulando davvero molto stress, stava accumulando dentro di se un catalizzatore di energia negativa che forse aveva bisogno di esplodere prima o poi e magari era stato anche un bene che ciò fosse avvenuto con lei e non con qualcun altro.

Mettiamo le cose in chiaro, Bergman: finchè lei non mi dirà quello che sa su Rose, su come e perchè è morta, niente di ciò che potrei dire, nemmeno se le raccontassi tutta la mia vita, potrebbe togliermi qualche peso di dosso, anzi. Ogni minuto che passo guardando il suo viso, sapendo che lei conosce la verità ma che me la tiene nascosta, è una pugnalata al cuore.

La donna la fissò enigmaticamente per diversi secondi, sapendo bene dentro di se quanto fosse difficile essere nelle condizioni di voler sapere qualcosa di importante per se stessi e non poterlo sapere perchè il segreto è in mano a qualcun altro, ma sapeva anche bene che le era stato chiesto a tutti i costi di mantenere quel segreto solo fino ad un certo punto, un punto che sarebbe stato di non ritorno, ma che più andava avanti a vedere quella sfuriata di lei e più cominciava a temere che quel punto di non ritorno non sarebbe mai arrivato.
Monique si alzò in piedi, dirigendosi verso la porta per poi aprirla e cominciare ad allontanarsi di li quanto più in fretta possibile, magari con l'intenzione di andare a spaccare qualcosa da qualche parte, ma prima, decise per fermarsi ancora una volta e pronunciare quasi sibilate delle parole che furono per la Bergman un'autentica, proprio come diceva la professoressa di incantesimi, pugnalata al cuore.

Preside Bergman...
... richiedo formalmente le mie dimissioni dal ruolo di VicePreside di Hogwarts.


... Ooohh... Ragazza mia...

La vide allontanarsi del tutto, mentre la porta si richiudeva e la Preside veniva lasciata da sola dentro la sua stanza a fissare il vuoto e il silenzio intorno a lei, tornando a camminare per raggiungere poi la scrivania dove la cornice chiudeva in se la fotografia di Rose e Moni da bambina che stavano in un parco a giocare.
Sul retro di quella foto lesse una scritta, una sorta di dedica scritta in maniera un po' confusa ed elementare, ma leggendola gli occhi si tinsero di un lucido molto intenso, prima di tornare ad essere le solite perle nere tranquille e serene il più possibile.

E va bene Monique, accetto la tua richiesta, da questo momento in poi non sarai più Vice Preside...

Dicendo questo a bassa voce faceva in modo che magicamente dal petto della francesina scomparisse la spilla di onorificenza, mentre nel frattempo si spostava di nuovo a fissare fuori la finestra, abbastanza con aria assorta e velatamente preoccupata, posando le mani sul davanzale di pietra e sbattendo più volte le palpebre continuava a fissare l'orizzonte mentre il sole si trovava nel punto più alto del suo cammino e si preparava alla lunga discesa verso il tramonto.

... Mi auguro solo che adesso, il signor Vastnor sappia fare più di quanto ho saputo fare io, ma so bene che lui avrà un approccio diverso. Quale sarà quello giusto? Un giorno accetterai tutto questo? Rose... cara amica mia... avevi previsto anche una cosa del genere, ma allora... Saranno vere anche le tue parole successive? Ho timore per la tua vita, bambina mia, ma se devo fare quanto mi è stato chiesto, allora ti devo lasciare andare e sperare solo, che tu te la sappia cavare... E tornare sana e salva a scuola...

"Moni spesso quando è irrequieta cerca riposo per la mente nel silenzio e la tranquillità. Se la farai irritare molto potrebbe decidere per allontanarsi e stare fuori, ma non glielo impedire, a quel punto faresti solo peggio. So che sarebbe in pericolo, ma tornerà, è una persona corretta e leale e se vedrà dei rischi intorno a lei saprà come uscirne velocemente anche perchè il padre non rischierebbe mai di compromettere il suo piano facendo vedere che la figlia è scomparsa per troppi giorni dal luogo di lavoro. Cerca di stare tranquilla e fa in modo che sia comunque osservata e controllata, al resto ci penserà lei... ho profonda fiducia in mia figlia, profonda e certa."

... Ti voglio bene...


{ FINE }
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Messaggioda Monique » 10/12/2011, 22:16

[Sabato - ore 10.14]


La vacanza era finita, purtroppo.
Aveva passato la notte a casa di Sandyon, dormento con lui: quanto le era piaciuto stare nuovamente abbracciata ad un uomo... non c'erano parole per descriverlo. Addirittura aveva adorato così tanto stargli accanto, che seppure normalmente lei dormisse in posizione fetale non le era dispiaciuto per nulla passare tutta la notte a pancia in su, appoggiata al suo petto.

Già, quanto avrei voluto che durasse per sempre...

Si disse Moni con un piccolo sospiro, guardando fuori dalla finestra della propria stanza: era mattina, ed essendo sabato non c'erano lezioni... ciò nonostante, lei aveva una cosa fa fare.

Immagine


E andiamo.

Mormorò mordendosi il labbro, sospirando ancora - questa volta però in modo meno sognante - per poi lasciare la sua stanza e dirigersi verso l'ufficio della Preside: aveva sbollito la rabbia, quindi era sicuramente molto più lucida adesso, e... voleva riprendere il proprio ruolo da Vice Preside della scuola.
Di certo non per fare un favore a Madeline, ben inteso, ma perchè aveva preso un impegno ed era giusto mantenerlo, per quanto sgradevole fosse.

Ma io e la signora Bergman dobbiamo proprio mettere in chiaro un paio di cosette.

Pensò con ancora una punta di rabbia al ricordo della loro ultima conversazione, e di come Madeline l'avesse trattata come una cretina con quel suo fare accondiscendente: ennesimo sospiro per calmarsi, poi scosse la testa ed arrivò di fronte alla porta dell'ufficio di lei; due colpi secchi alla porta, l'attesa di una risposta, e poi...
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Messaggioda Madeline » 10/12/2011, 23:17

Erano passati veramente pochi giorni, poche ore, dall'ultima volta che aveva visto l'ex Vice Preside, ed anche il professore di Difesa.
In tutti e due i casi, non era stata una conversazione piacevole, in tutti e due i casi, non era stata una conversazione propedeutica per loro, ma al limite per lei, per certi versi, una donna oltrepassata la mezza età che ora se ne stava a fissare fuori la finestra come di consueto, aspettando soltanto che qualcuno oltrepassasse quella soglia.
Erano tornati tutti e due, queste le notizie pervenute dal vociferare scolastico, e di certo Madeline Bergman sapeva bene che Monique si sarebbe presentata li da lei da un momento all'altro, non solo perchè tornare significava riprendere confidenza con un ambiente comune, ma più che altro perchè sentiva dentro di se quel magnetismo elettrico e forte che presagiva una cosa simile...

Credo che forse sia ora di mettere bene in chiaro il mio rapporto con quella benedetta figliola...

Le mani congiunte dietro la schiena, lo sguardo fermo e serio, non più sorridente come al solito, ma difatti adesso comprendeva che se avesse sorriso forse l'avrebbe fatta allontanare ancora di più, per quanto il sorriso fosse una sorta di suo marchio di fabbrica.
Poteva quasi sentire i passi percorrere il corridoio antistante alla sua porta, passi fieri e fermi, quelli di una persona che a tutti i costi voleva mettere in chiaro qualcosa, una persona che forse era tornata per riavere ciò che in un momento di rabbia e repressione aveva tirato indietro come se fosse una maledizione.
Ed ecco che a distanza di pochi secondi, la porta emise dei suoni, qualcuno stava bussando e Madeline poteva comprendere immediatamente chi fosse.

Avanti Monique...

La chiamò per la prima volta per nome e non con appellativi come "cara" o cose simili.
Questa volta si sentiva in grado di essere nei suoi confronti maggiormente vicina a quella che poteva essere una figura di riferimento, ma c'era ancora molto da fare e questo la Preside lo sapeva bene.
O si sarebbe fidata di lei o l'intera barca sarebbe colata a picco.
Prima che dicesse anche solo una parola, prima che pronunciasse anche solo un sibilo, lei si voltò, fissandola intensamente, senza invitarla a sedersi o altro, semplicemente, attese alcuni istanti e dopo, iniziò a parlare.

Immagine

Credo di doverti delle scuse. Se vorrai sederti, bene, altrimenti, non c'è problema, fa pure quello che vuoi anche se so che non seguiresti di certo degli ordini da parte mia.

Si spostò da quella posizione avvicinandosi alla propria scrivania, sedendosi sulla propria poltrona, aprendo un fascicolo di colore giallo chiaro con all'interno delle carte, delle carte particolarmente vecchie ma allo stesso tempo tenute in maniera maniacale, difatti ogni foglio era contenuto all'interno di un involucro di plastica molto resistente.
Prese alcuni di quei fogli e li posò sopra il tavolo, richiudendo la cartellina, mettendosi gli occhiali.

Rose non è morta di morte naturale. E' stata uccisa. E questo perchè era a conoscienza di un segreto molto importante di natura magica e mondiale. Ora, io sono disposta a darti alcune risposte, non tutte perchè alcune sono segreti che riguardano anche me stessa e cose segrete tra me e Rose, ma sappi che quello che penso di poterti dire, te lo dirò, ma in cambio voglio che da parte tua ci sia lucidità e maturità. Fino a pochi giorni fa pensavo di trovarmi ad essere relazionata con una persona che fosse prevalentemente istintiva, cosa per altro confermata dai racconti di Rose su di te. Ma è anche vero che non posso continuare in questo modo e in questo rapporto con te. Tu potresti non essere più quello che ricordava Rose, potresti essere cambiata e, come ha detto un tuo "amico", la mia enciclopedia su di te potrebbe dover essere aggiornata, ma questo lo posso fare solo conoscendoti e questo nelle ultime settimane non l'ho fatto.

Si alzò in piedi infine, prendendo una determinata serie di fogli, che alla fine si notò chiaramente fossero degli spartiti musicali con sopra delle note musicali abbastanza complesse. Tali spartiti, una volta giunta vicino a Monique, li appoggiò sul tavolino presso di lei e li lasciò lì, a suo uso e consumo.

Questi erano di Rose, per te, uno per ogni tuo compleanno che avrei dovuto festeggiare assieme a te da quando è morta a tutti i prossimi cinque anni a venire. Ma visto e considerato che potrei ritrovarmi a non essere mai parte della tua vita, credo che sia meglio che li tenga tu, tutti in blocco. Ogni spartito contiene una musica per violino in grado, assieme alla tua immensa capacità, di creare degli effetti aggiuntivi sulle persone. Tieni, questi sono tuoi, adesso semplicemente aspetto che tu mi dica cosa intendi fare o dire, sono a disposizione nei limiti di quanto ti ho già detto, e bada bene, signorina, non sono affatto arrabbiata o stizzita, anzi, sono profondamente delusa, da me stessa, e per questo ti chiedo scusa, visto che l'onore di un essere umano non si vede nelle cose giuste che fa ma sopratutto nell'ammissione dei propri errori...

Detto questo, fece qualche passo indietro, lasciando a Moni la possibilità qualora avesse voluto, di controllare quegli spartiti per alcuni secondi, prima di riprendere a parlare. Su ognuno di questi, sopra al posto del titolo, era presente una scritta particolare che dava ad intendere l'effetto forse della musica in se per se: "Sonno","Paralisi","Cecità","Sordità","Realtà". Nel frattempo, la Preside, si preoccupava soltanto di prepararsi del tè. Al termine dell'operazione poi, fece apparire una tazza anche vicino al tavolino di Moni, ma nessuna teiera, visto che quello era un invito casomai ad unirsi, non di certo un'imposizione come l'ultima volta.
Ah, e un'altra cosa: La miscela era... la preferita di Madeline Bergman: Vaniglia e Cocco.
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2012-10-29 00:05:52 Monique d20 12  
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