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I luoghi di maggiore interesse nella storia della land sparsi per il mondo e una chat per poter giocare in qualsiasi luogo non presente su PW
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da Margaret » 15/03/2016, 0:29
[Pub Underground - 15 Dicembre 2111 - ore 22.17]
Sicura di voler rimanere qui con Ramon? Ho capito che tra me e Dan ce la caviamo benissimo, però...
Sto bene qui Zoé, davvero.
... come vuoi, razza di testona che non sei altro.
Si era auto-confinata nelle cucine dell'Underground, ma quella sera non se la sarebbe proprio sentita di servire i clienti col sorriso sulle labbra, e se avesse provato a farlo in modalità depressione era probabile che Liv l'avrebbe licenziata; quello stesso giorno, poco prima di andare a lavoro, aveva litigato furiosamente con Julie, una cosa assurda, mai capitata prima, che l'aveva lasciata totalmente sconvolta... le sembrava di rivivere ancora quei momenti di rabbia ed astio, in cui la sorella l'aveva rimproverata aspramente e con una durezza inaudita.
Sei una testa di cazzo Megs, non ho altro modo di definirti!
Perché mi parli così? Non lo vedi che sto male, che mi sento uno schifo?
E di chi pensi sia la colpa se stai male?
So che è colpa mia, va bene? Lo so perfettamente, mi danno già da sola ogni giorno!
Già, peccato che lo fai per la cosa sbagliata!
Ma... ma scusa, che vuoi dire?
Che ti dai la colpa per esserti scopata Lancelot, quando il vero danno l'hai fatto allontanando Phoenix quando lui è tornato da te, e la cosa più assurda è che non lo vuoi proprio capire!!
Sei tu che non capisci, io non riesco più a guardarmi allo specchio, mi faccio schifo, e...
E basta, Maggie! Hai fatto una cazzata, va bene, lo sappiamo tutti, ma adesso piantala di fare la vittima!
La vittima? Io?!
Sì, razza di cretina, tu!! Vai in giro con quella faccia da "non sono degna nemmeno di calpestare questa Terra", e fai sì che tutti ti dicano che non devi sentirti in colpa, che tutto si aggiusterà e che non sei una cattiva persona... beh, sai che c'è? Sei una persona di merda, contenta?!
Juls...
Sei pessima!
Julie!
Fai davvero schifo!
Smettila!
Hai cornificato il tuo ragazzo per capriccio!
Ti ho detto di smetterla!
E faresti bene a non tornare con lui, perché ti riavvicineresti soltanto per provare a te stessa quanto sei buona e quanto saresti disposta ad annullarti pur di renderlo felice, che ipocrita!
Non è vero, tu non sai quello che provo, non sai un bel niente!
Ah, non lo so?! Dimmelo allora, avanti, dimmi cosa provi per lui, egoista e traditrice che non sei altro, dimmelo, forza, adesso, dillo!
Io lo amo, va bene?! LO AMO!
Si erano fissate per almeno un minuto e mezzo, in silenzio e quasi col fiatone, prima che Julie mostrasse un sorriso sarcastico e velatamente maligno.
Lo ami così tanto che non puoi lasciarti il passato alle spalle e dimostrargli che un errore come quello con Lancelot non si ripeterà più... mi fai davvero pena, Margaret.
La Sanders più piccola era rimasta da sola, nel proprio appartamento, a riflettere sulle parole della sorella senza riuscire a raggiungere alcuna conclusione, tanto che alla fine aveva lasciato perdere ogni elucubrazione mentale e si era cambiata per raggiungere l'Under, dove però aveva espressamente richiesto di rimanere in cucina. Almeno fino a che la Bourgeois non arrivò a trascinarla di peso fuori da lì.
Andiamo, c'è una cosa che devi sentire!
Ma Zoé, stavo tagliando i cetr--
Sono sicurissima che Ramon saprà tagliarseli da solo i cetrioli, muoviti!
Praticamente la spinse con forza oltre la porta della cucina, facendola spuntare dietro al bancone, e non certo per servire un cliente... ma perché sul palco, nel bel mezzo di quella serata karaoke, stava cantando qualcuno che, secondo la francese, Margaret avrebbe dovuto ascoltare.
It's the way she makes me feel. It's the only thing that's real. It's the way she understands. She's my lover, she's my friend. And when I look into her eyes it's the way I feel inside. Like the man I want to be. She's all I ever need.
Stava cantando per lei; con tutto che era scomparsa dalla sua vita da più di un mese, stava cantando per lei. Come poteva essere? Gli occhi le si riempirono di lacrime quasi istantaneamente nel sentire quella voce, dal timbro latino, bella e calda, ma al tempo stesso tanto triste: fino a quel momento si era rifiutata di ascoltare chiunque tentasse di parlarle, ma se Julie avesse avuto davvero ragione? Se la vera cazzata la stesse facendo ora, allontanandolo da sé? Perché forse un tradimento era perdonabile, forse era possibile sbagliare almeno una volta, a patto di non farlo accadere mai più... ma Margaret non lo stava forse tradendo nuovamente, o meglio, non stava tradendo i propri sentimenti per lui cercando di annullarli?
So much time, so much pain (but) there's one thing that still remains. (It's the) The way she cared the love we shared. And through it all she's always been there. She's all, she's all I ever had in a world so cold, so empty. She's all, she's all I ever had.
Maggie... - la voce di Zoé le arrivava come da molto lontano, quasi ovattata, ma comunque sufficientemente nitida affinché lei potesse ascoltarla - So che non sono affari miei, e che probabilmente te l'ho già ripetuto diverse volte, ma... non ti capiterà mai più un ragazzo così, e sono seria. Prima o poi la corda si spezzerà, lui riuscirà a voltare pagina, e tu l'avrai perso per sempre. E quando questo accadrà... non potrai più tornare indietro, capisci? L'avrai perso e basta. E potrai biasimare solo te stessa.
It's the way she makes me feel. It's the only thing that's real. It's the way she understands. She's my lover, she's my friend. And when I look into her eyes it's the way I feel inside. Like the man I want to be. She's all I ever need.
Quanto amore poteva contenere quel cuore latino? E quanto profondamente doveva essere radicato l'amore per lei, per permettergli di continuare ad aspettarla, a volerla, a sperare forse che tornasse da lui e finalmente voltasse pagina per tornare ad essere ciò che erano un tempo, anzi, anche di più? E soprattutto... era davvero disposta a perderlo per capire quanto Phoenix fosse più importante di tutto, e di quanto l'amore per lui fosse più forte di ogni altra cosa, anche del senso di colpa? L'Amarillo se ne stava andando, stava lasciando l'Underground... e lei lo stava perdendo. Lo stava lasciando andare, lo stava consegnando nelle mani di un'altra, della prossima fidanzata che egli avrebbe reso felice, per forza, perché l'Ignis era capace di trasmettere amore a chiunque... ma non poteva farlo. Non poteva lasciarlo andare. Lei lo amava, lei...
... lo amo, io... io lo amo...
Allora che aspetti?! Vai, ti copro io con Liv, muoviti, inseguilo!
Non si preoccupò nemmeno di coprirsi, uscendo dal locale semplicemente con una maglietta a maniche lunghe, dei jeans, e degli stivali, senza cappotto né niente, nonostante la temperatura gelida di Dicembre, nonostante la probabilità di beccarsi un febbrone da cavallo fosse praticamente una certezza.
Phoenix, Phoenix! Aspetta, fermati!
Lo rincorse fino a raggiungerlo, con le lacrime che avevano preso a solcarle le guance... beh, non sapeva esattamente quando, ma non aveva alcuna importanza, come non le importava di avere la voce rotta dal pianto o di tremare per il freddo: voleva solo che non fosse troppo tardi.
Mi dispiace tanto, io... mi dispiace, mi dispiace così tanto che vorrei strapparmi il cuore dal petto, perché non avrei mai voluto farti soffrire, e sono stata un'egoista ad allontanarti quando sei tornato da me, adesso l'ho capito, scusami se non ci sono arrivata prima, ma mi sentivo troppo in colpa per averti tradito da non riuscire a vedere quanto fossi stupida nel rifiutare la possibilità concreta di farmi perdonare da te giorno dopo giorno, dimostrandoti il mio amore, e... e... Non volevo rovinare tutto, Phoenix...
Io ti amo, non... non ho mai smesso di amarti nemmeno per un istante. Ti prego, dimmi che non è troppo tardi, che... che posso ancora stare con te, essere davvero la tua ragazza come prima, anzi meglio, perché se adesso tu mi voltassi le spalle e te ne andassi, anche se lo meriterei, penso che non riuscirei più a vivere...
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da Phoenix » 15/03/2016, 23:33
Phoenix, Phoenix! Aspetta, fermati!
Non era uscito da molto, ma aveva comunque accelerato il passo perché l'aria gelida di Dicembre non era poi il massimo per chi, come lui, doveva preservarsi da raffreddori e influenze. Il Fuoco nel suo corpo lo aiutava a sopportare adeguatamente, ma non era abbastanza forte da mantenerlo bello caldo con quella rigida temperatura natalizia. Fortunatamente però la voce della Sanders lo raggiunge abbastanza in fretta, pur avendo già fatto molti passi ed essendosi pericolosamente avvicinato alla zona dove solitamente si smaterializzava. A quel punto, l'Amarillo si volse quasi subito, di scatto, vedendola correre in sua direzione e per poco non gli venne da pensare di essere diventato completamente pazzo ed in preda alle illusioni. Poi però, quando lei gli si fermò di fronte, ogni dubbio o perplessità scomparvero, lasciando spazio solamente all'incertezza e all'incredulità: perché lei era lì? Lo aveva ascoltato? Perché era in lacrime?
Maggie... Ma che ci fai vestita così? Ti prenderà un accidente! Perché mi hai rincorso? Non sapevo che fossi di turno... Non ti ho vista, evidentemente eri nelle cucine...
Mi dispiace tanto, io... mi dispiace, mi dispiace così tanto che vorrei strapparmi il cuore dal petto, perché non avrei mai voluto farti soffrire, e sono stata un'egoista ad allontanarti quando sei tornato da me, adesso l'ho capito, scusami se non ci sono arrivata prima, ma mi sentivo troppo in colpa per averti tradito da non riuscire a vedere quanto fossi stupida nel rifiutare la possibilità concreta di farmi perdonare da te giorno dopo giorno, dimostrandoti il mio amore, e... e... Non volevo rovinare tutto, Phoenix...
Ma che stava succedendo? Si stavano concretizzando tutti i suoi desideri... Che stesse ancora dormendo e quella visita all'Underground fosse soltanto un sogno terminato col solito lieto fine? No, era tutto fin troppo vero e vivido e Margaret era totalmente triste e disperata, preoccupata, impaurita. Nei suoi sogni, Phoenix la immaginava sempre sorridente mentre correva verso di lui, mai piangente. Lei però sapeva che stava rischiando di perderlo, ecco perché stava così, ecco perché non riusciva a fermare le lacrime ed ecco perché nell'accorgersi finalmente degli errori commessi fino a quel giorno aveva optato per uscire con quel freddo senza nemmeno preoccuparsi di coprirsi e porre una barriera tra la sua pelle ed il freddo della notte. L'Amarillo la osservò intensamente negli occhi, avvicinandosi a lei, ancora senza parole, ancora incapace di ragionare lucidamente perché stava succedendo tutto troppo in fretta e pur essendo una fiaba, doveva abituarcisi.
Io ti amo, non... non ho mai smesso di amarti nemmeno per un istante. Ti prego, dimmi che non è troppo tardi, che... che posso ancora stare con te, essere davvero la tua ragazza come prima, anzi meglio, perché se adesso tu mi voltassi le spalle e te ne andassi, anche se lo meriterei, penso che non riuscirei più a vivere...
Io non potrei mai voltarti le spalle, amore mio... Perché tu non riusciresti più a vivere ed io morirei direttamente...
Le prese il viso tra le mani e la baciò, fu un bacio così tanto carico di amore e dolcezza da sciogliere tutto il nevischio depositato sui muretti intorno a loro. Phoenix chiuse gli occhi e sentì anche le sue di lacrime cominciare ad uscire fuori, imperterrite e maledette che lo facevano sembrare sempre il ragazzo troppo sensibile che era sempre stato, ma determinati lati di lui non se ne sarebbero mai andati, perché lei non l'aveva cambiato, l'aveva solo migliorato, anche se non lo avrebbe mai ammesso apertamente o non se ne sarebbe mai convinta. La strinse a sé, cercando di infonderle tutta la sicurezza dietro alla certezza di non volerla abbandonare, di non aver mai pensato un solo istante di chiudere e terminare tutto, perché lei era la sua fidanzata, lo era sempre stata anche quando non stavano più assieme. Lo spagnolo era pronto a perdonare anche tutta quella esitazione, accettandola come nulla fosse, perché il suo sentimento per lei andava ben oltre l'immaginabile, lei che lo aveva accettato subito, lei che lo aveva reso completo.
Aspetta... Mettiti questo...
Si tolse in fretta e furia il maglione e glielo mise addosso all'istante senza sentire ragioni: doveva stare coperta ed evitare di prendersi altro freddo, stava tremando e gelando, povero amore. La prese per mano portandola dietro ad un vicolo, lì dove per lo meno il vento avrebbe dato loro un poco di tregua, così la poté attaccare al muro e riprendere a baciare come se non fosse passato un giorno dall'anno precedente. Sì, era trascorso un intero anno dal suo tradimento con Lancelot eppure per l'Amarillo era volato il tempo, era volato e li aveva riportati al punto dove avevano interrotto, anche se nessuno oltre a lui sperava che potesse esserci un futuro così tanto ritrovato e roseo per loro due. Aveva vinto l'amore, aveva vinto la tenacia ed aveva vinto la convinzione di Phoenix che Margaret prima o poi avrebbe ceduto a ciò che sentiva davvero dentro, qualcosa ben più in profondità del senso di colpa, un richiamo da parte del cuore dell'Ignis che presto o tardi avrebbe dovuto ricambiare per necessità di stare bene con se stessa.
... Trova il modo per andartene, trova un modo per farti sostituire... Voglio portarti via con me, andiamo a casa Margaret.
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da Freyja » 09/02/2017, 22:13
¬ Underground/Londra/Inghilterra _ Sabato, 20/04/13 _ 21:28 ¬
Mh...
Era passato ormai un mese e mezzo da quando Eagle l'aveva mandata a 'fanculo, rinunciando ad essere il suo Gregario: decisione da codardo, così la pensava Freyja, ma era pur vero che non ci era andata giù leggera con lui; certo, il suo intento era stato quello di spronarlo a reagire, a tenerle testa... ma l'Hawk aveva fatto l'opposto, e di certo la Asveras non era tipo da correre dietro a nessuno. Ciò che aveva detto però, le ultime parole che le aveva rivolto... quelle le avevano fatto male, sinceramente male.
Ehi, Freyja... -la voce di Margaret, sua "cugina", la spinse ad alzare gli occhi sulla bartender, fissandola con aria interrogativa- Volevo solo avvisarti che tra un paio di minuti arriverà Eagle, e... beh...
Ricevuto. Vado in bagno e poi sparisco.
Guarda che puoi rimanere, insomma, è un tuo diritto!
Lascia stare, Margaret. Ci vediamo!
Si alzò in piedi, stiracchiandosi ed afferrando il giubbotto: l'idea era di andare in bagno, appunto, darsi una lavata alle mani e poi dirigersi verso casa -quella che Julie le aveva prestato da quando la Mercenaria aveva sbottato contro quel bastardo di Tyslion, decidendo di non volerci più avere nulla a che fare. Quando uscì dal bagno, però, lo vide: si era fermato a parlare con Margaret prima di spostarsi nel retro, con Ramon, e nel vederlo una rabbia improvvisa la assalì; avrebbe potuto dirle di tutto, insultarla in ogni modo possibile, persino prenderla a pugni -tanto non ci sarebbe nemmeno riuscito- ma dirle quella cosa... quell'unica cosa... era stato l'errore più grande che potesse fare.
Te lo faccio vedere io... Chi è senza cuore...
Intanto, la giovane Sanders aveva appena augurato un buon lavoro all'amico Eagle quando la figura di Freyja rientrò nel suo campo visivo: non fu solo quello a sorprenderla -d'altronde aveva detto che se ne sarebbe andata- quanto il fatto che la ragazza si diresse... nella postazione DJ? La vide parlare con lui, passargli un foglio dopo averlo appellato con la bacchetta, e per poco non le uscirono gli occhi dalle orbite: voleva davvero... cantare?!
Eagle! -irruppe in cucina fregandosene che così facendo avrebbe fatto prendere un infarto sia a lui che a Ramon, prendendo l'Hawk per un braccio per trascinarlo fuori- Vieni... e vieni! Devi vedere e sentire una cosa, muoviti, dai! -fecero appena in tempo ad uscire, quando la voce di Freyja, una Freyja che Maggie non immaginava sapesse cantare, si espandesse per tutto l'Underground.
Se avessi un cuore peserei le mie parole Se avessi un cuore da ascoltare Se avessi un cuore metterei in discussione Se davvero avessi un cuore ti amerei
Se avessi voglia di contraddire Un po’ di coraggio da offrire L’ombra di un pensiero mio Se le mie mani fossero un dono per elevarmi dal suolo Se davvero avessi un cuore, ti amerei
... qualcosa mi dice che ce l'ha con te... -sussurrò la Sanders, all'orecchio dell'amico, osservando la sua espressione con velata curiosità.
Ti direi che nessun male al mondo più raggiungerti Ti proteggerei quando i tuoi passi sono fragili E saprei comprenderti proprio adesso che sei qui davanti a me
Se avessi un cuore Se avessi un cuore Se avessi un cuore
Si muoveva anche a tempo di musica, dimostrando un senso musicale e del ritmo che probabilmente nessuno immaginava potesse avere, ed una bella voce, coinvolgente ed anche piuttosto potente: molti, nel pub, si zittirono per ascoltarla, voltandosi anche ed indicandola con qualche cenno del capo, ma a Freyja non interessava nulla, non stava cantando per loro. Stava cantando per lui.
Se avessi un cuore io starei dalla tua parte Se avessi un cuore da aggiustare Se avessi un cuore userei l’immaginazione Se davvero avessi un cuore ti amerei
Ti direi che nessun male al mondo più raggiungerti Ti proteggerei quando i tuoi passi sono fragili E saprei comprenderti proprio adesso che sei qui davanti a me
Se avessi un cuore Se avessi un cuore Se avessi un cuore
Fino a quel momento non aveva mai guardato in direzione di Eagle, si era limitata a cantare ad occhi semi-socchiusi... ma sentiva che fosse lì, lo percepiva sotto pelle: e fu in quel momento che, alzando lo sguardo, gli occhi si spostarono ed andarono ad individuarlo, inchiodandolo quasi con quell'espressione seria, rabbiosa, con quella voglia di entrargli nella mente, nel corpo e nelle vene grazie alla sua voce. Grazie alle sue parole.
Dicono che siamo come gocce in mezzo al mare Senza un faro che ci illumini e ci dica dove andare Ma io potrei sorprenderti Proprio adesso che sei qui davanti a me
Wow... E chi se lo aspettava che fosse così brava... -mormorò la Sanders, lanciando anche un'occhiata a Phoenix come ogni Sabato presente al pub per poter stare con la fidanzata, e con la stessa sua espressione sorpresa.
Se avessi un cuore Se avessi un cuore
Hai capito adesso, Eagle?
... se avessi un cuore.
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Freyja
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da Eagle » 11/02/2017, 0:44
Sabato 20 Aprile 2113 \ Attico di Eagle e Benedykt \ Hogsmeade Centrale \ Ore 21:23
Ehi Ben, io sto uscendo...
Aspetta! Di già? Ma non attacchi il turno alle 22:00?
Sì ma prima come sempre faccio due chiacchiere con Margaret e mi faccio dare qualche consiglio da Z-..
MMMHHHH?!
... sempre da Margaret, sulla preparazione di alcuni cocktail!
Certo che sei forte! Ormai hai deciso di fare seriamente il Mercenario, perché non vieni a lavorare gratis per me?! Mi serve un Bartender in più... Che non si faccia pagare, naturalmente!
Il vero Mercenario comincerò a farlo quando avrò terminato il ciclo di allenamenti con Lancelot, ricordi? Stiamo andando alla grande, ma non per questo posso già sognarmi di svolgere qualche missione per conto mio. Quindi intanto devi racimolare i soldi per contribuire alle spese di casa col lavoro all'Underground, chiaro?
Che bello, almeno QUALCUNO in questa casa ha voglia di collaborare e non restare a SCROCCO...
Quando è pronta la bistecca fratellino?!
Urlò Paige dalla "sua" camera, non curante minimamente delle accuse per niente velate.
... Appunto...
Ahahah... Beh allora ci si vede! Paige mi raccomando, fallo ammattire come al tuo solito! Sia mai che passasse un Sabato sera senza esaurirsi!
Ricevuto! Farò del mio meglio!
Grazie, sei un vero amico...
A domattina!
La porta di casa si chiuse alle spalle del ragazzo di colore che quindi si avviò verso il luogo di lavoro londinese. Nel frattempo, Benedykt se ne tornava in cucina per accendere la piastra ed estrarre dalla confezione della macelleria la bistecca gigante per la sorella. Naturalmente il cane da poco adottato, di nome Gene, era posizionato accanto a lui in attesa di ricevere qualcosa.
BEEEEEEN! Vieni un attimo in bagno?! Mi servi adesso adesso adesso adesso adesso adesso adesso!
OK! HO CAPITO! ... Uff... Dimmi, che c***o c'è adesso?!
Ho ripreso circa sette chili ma... Secondo te le tette si notano di più?!
............................ ....................... ...................... COPRITI IMMEDIATAMENTE! Non ho visto niente... Non ho visto niente... Non ho visto niente... Non ho visto niente...
Ripeteva come un mantra ritornando in cucina, desiderando ardentemente farsi un Oblivio da solo.
... Non ha visto niente? Allora mi sa proprio che non sono ricresciute tanto... ... Chiederò anche ad Eagle domani!
Sabato 20 Aprile 2113 \ Underground Pub \ Londra Centrale \ Ore 21:27
Ogni qual volta Eagle arrivava sul luogo di lavoro, puntualmente Freyja si alzava dal bancone e se ne andava, nemmeno facendosi vedere di sfuggita. Era il suo modo per evitare di irritarsi troppo, dopo il definitivo saluto di diverse settimane prima che aveva decretato l'inizio per l'Hawk di un nuovo periodo di difficoltà. Senza la Asveras infatti, gli allenamenti e le prospettive di lavoro si erano ridotti drasticamente, ma grazie a Maggie e al suo amico stretto Lance, le cose si erano un po' risolte.
Non so ancora come ringraziarti! Lui è davvero preparato in tutto, conosce un sacco di tecniche diverse. Ti credo che ha saputo migliorare Xena all'inizio della carriera!
Ne sono davvero felice!
Una volta perché non ci andiamo a mangiare qualcosa tra noi? Io, te, Phoenix e lui? Magari ha pure una fidanzata, non gliel'ho chiesto. Eventualmente sarei io il terzi incomodo ma se mi prometteste di tubare troppo, accetterei, ahahah!
Ehm... Forse sarebbe meglio di no... Eheheh...
Mh? Perché no? Ti sta antipatica la fidanzata per caso?
... Storia lunga, nel caso un giorno te la racconto, eh?!
Buona idea! Adesso scappo e vado a sistemare la cucina...
Il ragazzo di colore, vestito con una polo attillata sotto la giacca di cuoio nero, che metteva in risalto gli ormai bicipiti gonfi il doppio rispetto al passato, si diresse sul retro del bancone. Salutò velocemente Ramon e si mise a darsi da fare per non risultare scansafatiche, specie perché di quei tempi l'impiego non solo gli serviva, ma anzi, gli risultava proprio vitale. Quello che proprio non poteva aspettarsi era che ad un tratto, la Sanders sarebbe tornata per interromperlo e addirittura trascinarlo via dalla postazione di lavoro a forza.
Eagle!
Qualche problema?
Vieni... e vieni!
Ma dove scusa?
Devi vedere e sentire una cosa, muoviti, dai!
Strattonato per la polo fino al bancone, l'ex Gregario di Buffy inizialmente spaesato, riuscì quasi subito a capire il motivo dell'amica nello spingerlo fin lì. Freyja stava sul palchetto karaoke dell'Underground, cantando una canzone mai ascoltata prima e probabilmente scritta da lei stessa, dedicata quasi sicuramente a lui. Gli occhi di Eagle si piantarono su di lei, continuando a fissarla esterrefatto e imbambolato. Certo che col microfono ci sapeva fare... Battute sessuali a parte!
Se avessi un cuore peserei le mie parole Se avessi un cuore da ascoltare Se avessi un cuore metterei in discussione Se davvero avessi un cuore ti amerei...
... qualcosa mi dice che ce l'ha con te...
... già, lo credo anch'io...
Dicono che siamo come gocce in mezzo al mare Senza un faro che ci illumini e ci dica dove andare Ma io potrei sorprenderti Proprio adesso che sei qui davanti a me...
Wow... E chi se lo aspettava che fosse così brava...
L'incazzatura a volte fa fare miracoli...
Rispose distrattamente, proseguendo a guardare la Asveras mentre si apprestava a terminare il brano, seguita e applaudita da molti dei clienti, Bree compresa. Un testo importante ed interessante, che metteva in luce dei sentimenti che Eagle razionalizzò solamente quando al posto della musica si sostituirono nuovamente le voci. Se avesse avuto un cuore, lo avrebbe amato. Ma il cuore lei lo aveva? Per come aveva scelto di rivolgersi a lui, c'erano forti possibilità che il cuore lo avesse eccome.
... se avessi un cuore.
... Maggie, mi copri per un quarto d'ora, per cortesia?
Vai vai, qui ci penso io...
Ti devo un favore...
Si mise a camminare in mezzo alla folla, continuando a guardarla aspettando solo che lei se ne accorgesse, per quanto non avesse molti dubbi che già lo avesse fatto. La oltrepassò, arrivando alla porta del locale ed uscendo all'aria aperta, aspettando quindi che ella lo raggiungesse, in modo da poter conversare con un po' più di silenzio. Quando furono nuovamente faccia a faccia, Eagle sostenne gli occhi di Buffy, anche se ancora un po' a fatica.
Non pensavo potesse farti tanto male ciò che ho detto. Anzi, credevo fosse una goccia d'acqua, nell'oceano di insulti che avrai sentito nella tua vita. ... Non pesi mai le tue parole, non ti metti mai in discussione, non esponi mai i tuoi sentimenti...
Un paio di clienti passarono in mezzo a loro, entrando nel locale, per questo Eagle aspettò qualche secondo prima di proseguire, attendendo che tornassero soli.
... tutto questo è vero, ma non è una buona ragione per insultarti o pretendere di sapere come sei, chi sei, cos'hai dentro di te. Quindi ti dico che mi dispiace, ma di sicuro non posso dire di averlo detto se non spronato da un tuo atteggiamento pessimo. A te spiace di avermi trattato in quella maniera? Umiliandomi e aggredendomi, giocando su miei sensazioni interiori ed esteriori?
Rimase a fissarla, mettendo le mani nelle tasche.
E comunque... Ti dona il taglio corto... Sei anche più bella. Poi hai una voce che... Wow...
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Eagle
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da Freyja » 11/02/2017, 16:29
Non cantava spesso, anzi, era raro sentire la sua voce intonare delle note, ma non certo perché fosse stonata: cantava poco perché, fondamentalmente, non le serviva a nulla, e di intonare una canzone tanto per non le interessava; ma quando cantava -e lo faceva perché avesse qualcosa da dire come in quel caso- poteva vantare una bella voce, non chissà quanto potente ma capace di far arrivare il messaggio a chi di dovere. Era evidente, infatti, che Eagle fosse rimasto colpito da quella canzone, al punto da abbandonare il suo posto dietro al bancone per raggiungerla: e Freyja lo lasciò fare, scendendo con voluta e calcolata lentezza dal palco affinché egli potesse non solo raggiungerla, ma anche oltrepassare ed attenderla fuori dall'Underground, lontano dalla folla, dove si ritrovarono l'uno di fronte all'altra.
Non pensavo potesse farti tanto male ciò che ho detto. Anzi, credevo fosse una goccia d'acqua, nell'oceano di insulti che avrai sentito nella tua vita.
Forse non hai calcolato chi mi stesse rivolgendo determinati insulti. -replicò lei, criptica come sempre ma forse anche molto più comprensibile del solito.
... Non pesi mai le tue parole, non ti metti mai in discussione, non esponi mai i tuoi sentimenti...
Strano, mi sembrava di averlo appena fatto... -sussurrò lei, con un sorrisetto ironico.
... tutto questo è vero, ma non è una buona ragione per insultarti o pretendere di sapere come sei, chi sei, cos'hai dentro di te. Quindi ti dico che mi dispiace, ma di sicuro non posso dire di averlo detto se non spronato da un tuo atteggiamento pessimo. A te spiace di avermi trattato in quella maniera? Umiliandomi e aggredendomi, giocando su miei sensazioni interiori ed esteriori?
... no. -breve pausa- Non mi dispiace di averlo fatto, perché volevi spronarti a reagire: volevo che mi mandassi a fanculo, che mi insultassi a tua volta, che mi schiaffeggiassi persino, che mi tenessi testa dimostrandomi che puoi farlo e che posso contare davvero su di te come Gregario, così da non doverti considerare solo uno smidollato, un peso di cui preoccuparmi. -lo disse in tono atono, a braccia incrociate, ma poi lo sguardo si ammorbidì per qualche istante, improvvisamente- ... ma mi dispiace di non essere riuscita a farti cogliere il mio intento.
Credeva che fosse chiaro, che le sue intenzioni fossero cristalline agli occhi dell'Hawk, avendo egli già un po' capito come lei fosse fatta, ma evidentemente così non era stato... e questo aveva portato alla condizione attuale.
E comunque... Ti dona il taglio corto... Sei anche più bella.
Lo so. ... ma grazie.
Stava sforzandosi di essere più gentile ed amichevole per lui, ma Eagle se ne sarebbe accorto questa volta?
Poi hai una voce che... Wow...
Sono piena di sorprese, ormai dovresti averlo capito... ed anche tu: non mi aspettavo ti scusassi per i tuoi commenti, dopo la marea di cose che ti ho detto l'ultima volta che ci siamo parlati. È un passo avanti, certo... -lo fissò un secondo, poi sorrise con divertito sarcasmo- ... ma quando ti deciderai a baciarmi? Ormai aspetto che trovi il coraggio di farlo dalla prima volta che ci siamo incontrati... non ne hai accumulato ancora abbastanza?
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da Eagle » 11/02/2017, 23:26
Non pensavo potesse farti tanto male ciò che ho detto. Anzi, credevo fosse una goccia d'acqua, nell'oceano di insulti che avrai sentito nella tua vita.
Forse non hai calcolato chi mi stesse rivolgendo determinati insulti.
E chi poteva mai essere? Un Gregario qualunque, dal suo punto di vista, ma evidentemente per Freyja aveva rappresentato qualcuno di diverso, di più importante. Già, peccato che ella fosse brava a dimostrare le cose soltanto se messa alle strette o "insultata", particolare che ad Eagle andava bene fino ad un certo punto. Purtroppo però gli piaceva com'era, quindi avrebbe ugualmente accettato la cosa sempre con molta pazienza, forse pure troppa.
... Non pesi mai le tue parole, non ti metti mai in discussione, non esponi mai i tuoi sentimenti...
Strano, mi sembrava di averlo appena fatto...
L'arte, come i gesti, sono sempre un modo più facile ed agevolato...
Poteva cercare di nasconderlo, ma di certo Eagle non era uno stupido e parlava a proposito delle parole dette direttamente e in faccia, senza filtri. Buffy era una ragazza dalle mille sorprese e diversi metodi sicuramente fuori dal comune, ma su alcuni fattori non era poi così complessa da interpretare. Non aveva mai dovuto esporsi tanto verso qualcuno, normale che avesse preferito farlo in quel modo, dimostrando per altro di tenere davvero al ragazzo.
A te spiace di avermi trattato in quella maniera? Umiliandomi e aggredendomi, giocando su miei sensazioni interiori ed esteriori?
... no.
C'era da aspettarselo...
Sorrise tra il sarcastico e il rassegnato, cingendo i fianchi con le mani e guardandola con aria più sorridente e curiosa.
Non mi dispiace di averlo fatto, perché volevi spronarti a reagire: volevo che mi mandassi a fanculo, che mi insultassi a tua volta, che mi schiaffeggiassi persino, che mi tenessi testa dimostrandomi che puoi farlo e che posso contare davvero su di te come Gregario, così da non doverti considerare solo uno smidollato, un peso di cui preoccuparmi.
Ma sì, infieriamo...
Sbuffò appena, continuando però a rimanere sorridente, tanto ormai l'aveva capito che Freyja non fosse proprio in grado di regolarsi e probabilmente manco era intenzionata a farlo.
... ma mi dispiace di non essere riuscita a farti cogliere il mio intento.
Perché io non sono te, Buffy... Non lo sarò mai.
Fece moltissima attenzione ad usare il suo nome da Mercenaria in pubblico, come se in un certo senso si sentisse ancora il suo Gregario e non esonerato dall'incarico.
... Le mie reazioni le realizzo in altri modi, le mie ragioni per migliorare le innesco con altri processi. Credo che di base non ci sia mai stato un vero e proprio approccio di comunicazione tra noi due. Ma è anche vero che non abbiamo mai avuto il tempo di coltivarlo...
Avevano lavorato a stretto contatto per un tempo molto limitato e poi era scoppiato il problema, con conseguente distacco e rottura. Forse l'idea migliore era riuscire a comunicare, avere più dialoghi ma anche in quel caso, Freyja sarebbe stata pronta ad una eventualità simile, in quanto della famiglia Asveras? Considerando il comportamento che stava avendo Tyslion nei suoi confronti, le speranze si riducevano di tanto e per fortuna che Eagle certi particolari non li conoscesse.
E comunque... Ti dona il taglio corto... Sei anche più bella.
Lo so. ... ma grazie.
Poi hai una voce che... Wow...
Sono piena di sorprese, ormai dovresti averlo capito... ed anche tu: non mi aspettavo ti scusassi per i tuoi commenti, dopo la marea di cose che ti ho detto l'ultima volta che ci siamo parlati. È un passo avanti, certo...
Sì, ma un passo avanti nelle mie corde. Ancora non sarei in grado di sbraitarti contro o attaccarti verbalmente. Non ho mai raggiunto il picco col Vento, forse un motivo ci sarà...
Pur essendo instabile, il Vento in lui non era mai schizzato ai massimi livelli, questo perché in un certo senso il ragazzo lo aveva fatto crescere in merito al suo desiderio di libertà e indipendenza, ma non alimentandolo mai con vere e proprie emozioni positive o negative. Qualora Freyja fosse riuscita a smuovere il suo Elemento, allora forse entrambi avrebbero visto un Eagle differente e imprevedibile, ma la strada da fare era ancora tanta e di sicuro c'erano di mezzo troppi fattori da calcolare prima di raggiungere un traguardo tanto in alta quota.
... ma quando ti deciderai a baciarmi?
... Co-come?
Ormai aspetto che trovi il coraggio di farlo dalla prima volta che ci siamo incontrati... non ne hai accumulato ancora abbastanza?
Rimase zitto a quella provocazione, ragionando sul fatto che fino a quel momento ella si fosse mossa molto verso di lui, dimostrandosi non solo più aperta, ma anche più docile. Si avvicinò al suo corpo e stette quasi per fare come "richiesto", posando le proprie labbra sulle sue, ma quando si trovò a pochissimi millimetri, tanto da poter sentire il suo respiro, si bloccò. Scosse il capo, poi si fece indietro, leccandosi appena le labbra e stringendo il pugno.
... No, non voglio e non posso.
E di certo non perché non gli andasse, anzi, gli andava eccome, ma ora toccava a lui dimostrare di avere le carte in regola per ottenere quel bacio senza agevolazioni. Freyja lo aveva spronato, lo aveva invitato a tirare fuori il coraggio e le palle ed anche se per carattere non è che ne avesse a palate, come pretendeva di andarle bene in quella condizione? Cedendo avrebbe solo rinnovato la sua debolezza, prendendo una scorciatoia offerta su un piatto d'argento, ma forse quello che avrebbe detto, sarebbe stato molto apprezzato dalla Mercenaria.
Mi prenderò un bacio da te quando sarò molto meglio di così... Adesso baceresti un ragazzino, io voglio farti baciare un ragazzo... Se vincessi il premio delle tue labbra ora sarei tentato di non impegnarmi a fondo, invece voglio che tu sia il mio traguardo.
La fissò dritto negli occhi, annuendo sicuro e fermo sulle proprie convinzioni.
... Ho intrapreso un corso di allenamento con un Maestro. Mi alleno duramente ed ho incrementato esercizi e prove di abilità. Trova pure tutti gli altri Gregari che vuoi... Tra poco più di tre mesi li manderai tutti a casa e mi riprenderò il posto che mi spetta.
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Eagle
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da Freyja » 12/02/2017, 12:53
... ma mi dispiace di non essere riuscita a farti cogliere il mio intento.
Perché io non sono te, Buffy... Non lo sarò mai. ... Le mie reazioni le realizzo in altri modi, le mie ragioni per migliorare le innesco con altri processi. Credo che di base non ci sia mai stato un vero e proprio approccio di comunicazione tra noi due. Ma è anche vero che non abbiamo mai avuto il tempo di coltivarlo...
Apprezzò che la stesse chiamando col nome da Mercenaria, e non se la sentì di dargli torto: non avevano mai parlato molto, e questo perché la fiducia ed il rispetto di Freyja erano sì difficili da guadagnare, ma al tempo stesso l'unica via per far sì ch'ella s'interessasse a qualcuno.
Sono piena di sorprese, ormai dovresti averlo capito... ed anche tu: non mi aspettavo ti scusassi per i tuoi commenti, dopo la marea di cose che ti ho detto l'ultima volta che ci siamo parlati. È un passo avanti, certo...
Sì, ma un passo avanti nelle mie corde. Ancora non sarei in grado di sbraitarti contro o attaccarti verbalmente. Non ho mai raggiunto il picco col Vento, forse un motivo ci sarà...
Prima o poi ci riuscirai... Sono brava a far perdere la pazienza.
E sì, nell'ottica della Asveras quello si poteva definire tranquillamente un pregio; di seguito ella lo provocò ancora, ma in modo molto più piacevole -si sperava- per Eagle, spingendolo quindi a baciarla visto che tanto aveva capito lui volesse farlo dal primo giorno in cui si erano conosciuti: erano passati mesi da allora, possibile che non si sentisse ancora pronto? In un primo momento sembrò di sì, sembrò pronto e deciso a baciarla, ma proprio quando stava per farlo... si bloccò, facendo un passo indietro e lasciando Freyja decisamente perplessa.
... No, non voglio e non posso. Mi prenderò un bacio da te quando sarò molto meglio di così... Adesso baceresti un ragazzino, io voglio farti baciare un ragazzo... Se vincessi il premio delle tue labbra ora sarei tentato di non impegnarmi a fondo, invece voglio che tu sia il mio traguardo.
... peccato, non sai cosa ti perdi. -replicò lei placida, non dimostrando palese ammirazione per quella scelta ma nemmeno prendendolo in giro per essa, o dimostrandosi scocciata: l'Hawk avrebbe colto dunque quella sorta di approvazione silenziosa da parte della Mercenaria?
... Ho intrapreso un corso di allenamento con un Maestro.
Ah sì? E come sta andando?
Mi alleno duramente ed ho incrementato esercizi e prove di abilità. Trova pure tutti gli altri Gregari che vuoi... Tra poco più di tre mesi li manderai tutti a casa e mi riprenderò il posto che mi spetta.
Mh... lo vedremo. Ci vediamo, Eagle.
Fece un sorriso leggero e poi volse le spalle, allontanandosi da lui: in realtà Freyja non aveva alcuna intenzione di trovarsi altri Gregari... ma non era necessario che egli lo sapesse, giusto?
Fine
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da Freyja » 14/03/2017, 23:03
¬ Underground/Londra/Inghilterra _ Venerdì, 27/06/13 _ 22:19 ¬
Avanti, smettila di bofonchiare come un vecchio brontolone! D'accordo, non sarà il pub che ricordi tu, ma ti assicuro che vale la pena farci un salto... dai, fidati di me!
Lieve sorriso, capelli più corti, ma sostanzialmente Freyja era sempre la stessa: da quando Cyrus era tornato nella sua vita avevano ripreso ad allenarsi molto, a passare del tempo insieme parlando sia del passato -o meglio, del futuro, quello che avevano lasciato entrambi- sia di quel presente a cui l'altro doveva ancora abituarsi. La Asveras gli aveva anche presentato Julie, che si era dimostrata con lui amichevole e felice di conoscere un altro parente, mentre per quanto riguardava Tyslion aveva lasciato che fosse il Pendragon a decidere se e come approcciarsi a lui o meno, la Mercenaria non voleva saperne nulla; intanto, se non altro, stavano cercando il posto perfetto dove stare, approfittando del fatto che tanto Julie avesse lasciato loro la sua casa a tempo indeterminato. E l'avevano battezzata non si sapeva quante volte, quella casa, da quando si erano ritrovati: tre, quattro volte a settimana, in ogni modo possibile ed immaginabile; Freyja non si stava facendo alcun programma riferito al loro rapporto, godendosi la vicinanza con Cyrus senza porsi troppe domande, un po' perché le sembrava quasi un sogno poterlo sentire tanto legato a sé, ed un po' perché c'era sempre Eagle, lì in sospeso. Non l'aveva più visto né sentito da quel famoso bacio non dato, non sapeva a che punto stesse, cosa facesse, se la pensasse o meno, ma di certo non avrebbe interrotto la sua vita per lui, figurarsi!
Te lo dicevo che non è affatto male, uomo di malafede! Guarda, quella che si sta esibendo sul palco è Zoé, la bartender migliore dell'Underground... e anche quella che lo fa rizzare di più in assoluto!
Si sentiva allegra quella sera... anzi, si sentiva allegra da quando il Pendragon era di nuovo nella sua vita, perché la faceva sentire meno sola, supportata, protetta anche: lui la conosceva bene e non solo la accettava per ciò che era, ma la apprezzava pure per lo stesso motivo; era l'unica persona di cui aveva sentito la mancanza, tornata indietro a quel presente... ed ora erano di nuovo insieme in quella folle avventura.
Grande! È stata forte, vero?!
Domandò all'altro, battendo le mani verso la Bourgeois che, avendo finito il momento canoro, se ne tornava dietro al bancone: la sua positività, per quanto quasi surreale se accostata alla persona di Freyja, era impossibile da non percepire e quasi contagiosa, visto che appena si avvicinò al bancone con Cyrus subito si liberarono due posti.
Preferisci mangiare al tavolo o ti sta bene anche qui? Perché nel caso possiamo pure ordinare... intanto, di sicuro, una birra non me la toglie nessuno!
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da Cyrus » 15/03/2017, 21:25
27/06/2113 Londra Magica Centrale Pub Underground Ore 22:23
Avanti, smettila di bofonchiare come un vecchio brontolone! D'accordo, non sarà il pub che ricordi tu, ma ti assicuro che vale la pena farci un salto... dai, fidati di me!
Io vorrei sempre ricordarti che stiamo andando comunque dalla concorrenza! Sei o no in parte proprietaria dello Shamrock? Va beh che, per carità, pure lo stato attuale di quel locale... Che pena... L'attuale proprietario non l'ha ancora incontrata la poi futura moglie dirigente vero?
L'impero dello Shamrock Pub, nel Mondo Magico dal quale provenivano Buffy e Pendragon, aveva avuto il suo celebre inizio grazie alla collaborazione dell'attuale proprietario del 2113 con la fidanzata e poi moglie, una tipa quadrata, con doti spiccate nel settore imprenditoriale e per altro con un cervello rimasto attivo e senza perdere colpi fino ai 110 anni suonati. La storia di quella coppia era riproposta in una targa di argento presso ogni sede del pub, ecco perché sia Cyrus che Freyja ricordavano certi dettagli, anzi, forse Freyja non molto, essendosi fatta lavare un po' la testa dal Dahaka appena giunta lì.
Te lo dicevo che non è affatto male, uomo di malafede! Guarda, quella che si sta esibendo sul palco è Zoé, la bartender migliore dell'Underground... e anche quella che lo fa rizzare di più in assoluto!
... Concordo...
Lo pensò senza dirlo, sapendo bene quanto fosse gelosa la Asveras e capace di farsele girare facilmente per un nonnulla. Però dovette ammetterlo, quella Zoé aveva un aspetto davvero HOT. Uno stile da bad girl, una faccia da t***a come poche altre potessero esserci e poi una voce davvero niente male. Chissà, magari si sarebbe potuto esibire pure lui una volta o l'altra. Quella sera indossava una polo attillata di colore nero e dei jeans bianchi anch'essi abbastanza stretti che gli fasciavano i glutei marmorei e le cosce allenate. Ai piedi degli stivali anfibi neri.
Ok, ammetto che non sia male! C'è ancora tanto lavoro da fare e mancano come minimo altri due piani, ma è già in via di sviluppo! La musica mi sembra così retrò, però non mi è mai dispiaciuto il retrò a dire il vero. Finalmente un po' di relax e tempo libero, mi scoccia allenarti tutti i giorni, sei pesante! ... Scherzo, permalosona!
Le diede un piccolo pugno sulla spalla, sorridendole e facendole l'occhiolino mentre con gli occhi chiari ancora vagava qua e là, tornando di tanto in tanto a fissare la bartender. Quella sera avrebbe mandato a farsi fottere la dieta, perché poi avrebbe fottuto come un animale assieme alla Mercenaria, naturalmente, ed anche di gusto. Quando l'esibizione terminò, gli venne spontaneo applaudire, analizzando nel contempo l'ambiente e le persone circostanti, provando a comprendere se ci fossero altri seguaci del Conflux.
Grande! È stata forte, vero?!
Scusa, me ne sono curato fino ad un certo punto, ero troppo impegnato ad ammirarti sorridere...
La fissò un po' più intensamente per alcuni istanti, avvicinandosi poi per darle un bacio sul collo mentre nessuno si preoccupava di guardarli, risalendo infine sulle labbra. Le strinse la mano e con l'indice strofinò al centro del palmo di essa, così che ella potesse subito comprendere dove volesse andare a parare nelle prossime ore il Maestro. Quando ella gli chiese dove preferisse stare, Cyrus scelse per il bancone, accordandogli una birra perché in fondo era da un bel po' che non se ne concedeva una in pace.
Scusami... Zoé, giusto? ... Potresti portarci due pinte. Lei prende una rossa e io una scura, grazie...
Attese quindi che la ragazza si allontanasse di qualche passo per poi riprendere a chiacchierare normalmente con la greca nel sangue. Si erano allenati tantissimo in quei giorni, andando ad un vero e proprio pieno ritmo, recuperando le vecchie abitudini e prendendosi qualche ora per studiare anche teoria e tattica. Cyrus cercava di prepararla in tutto, perché tanto ormai l'aveva capito che il suo difetto più grande fosse, sostanzialmente, il non pensare prima di agire.
... Comunque mi sa di sapere perché siamo qui stasera, sai? Non lavora all'Underground il tuo Gregario sospeso in giudizio? Potrei sentirmi molto geloso qualora mi avessi trascinato da queste parti al solo scopo di vedere che fine abbia fatto...
Arrivate le due birre, il giovane uomo rivolse un ringraziamento sorridente alla francesina dall'aria maliziosa.
Brindiamo alla futura sconfitta di Xena e il cambio repentino della storia? Tra l'altro, devo ricordarmi di organizzare un incontro casuale con lei nei prossimi giorni. Le chiederò il favore di svolgere una missione assieme fingendomi per un Gregario alle prime armi, così potrò osservarla da vicino. Mi auguro sia una abbastanza altruista e comprensiva da accettare di lasciare per una volta a casa Sly.
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Cyrus
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da Freyja » 15/03/2017, 22:27
Avanti, smettila di bofonchiare come un vecchio brontolone! D'accordo, non sarà il pub che ricordi tu, ma ti assicuro che vale la pena farci un salto... dai, fidati di me!
Io vorrei sempre ricordarti che stiamo andando comunque dalla concorrenza! Sei o no in parte proprietaria dello Shamrock?
Quanto sei fiscale! E poi la mia potrebbe essere tutta strategia, ci hai pensato? Così tengo d'occhio la concorrenza!
Va beh che, per carità, pure lo stato attuale di quel locale... Che pena... L'attuale proprietario non l'ha ancora incontrata la poi futura moglie dirigente vero?
Che io sappia Ben non sta con nessuna, in quanto alla futura moglie... onestamente manco mi ricordo che faccia avesse! Dannato Guardiano del Tempo, 'fanculo...
A causa sua si era persa non pochi dettagli, di sicuro non vitali ma comunque potenzialmente interessanti: quella sera, però, era troppo felice e su di giri per farsi rovinare l'umore da certi pensieri; da quando Cyrus era nella sua vita aveva ripreso ad allenarsi come Trama comandava, scopava regolarmente e soprattutto non si sentiva più sola. Cosa poteva esserci di meglio?
Te lo dicevo che non è affatto male, uomo di malafede!
Ok, ammetto che non sia male! C'è ancora tanto lavoro da fare e mancano come minimo altri due piani, ma è già in via di sviluppo! La musica mi sembra così retrò, però non mi è mai dispiaciuto il retrò a dire il vero.
Sei l'unico a cui la musica sembri retrò, quindi cerca di non farti sentire troppo ad alta voce!
Finalmente un po' di relax e tempo libero, mi scoccia allenarti tutti i giorni, sei pesante!
Ma che stronzo!
... Scherzo, permalosona!
Gli fece una super linguaccia, incrociando le braccia al petto per qualche istante prima di rilassarsi e tornare a sorridere, giusto in tempo per applaudire verso Zoé che, come sempre, aveva fatto rizzare non pochi membri con una delle sue performance sensuali e coinvolgenti.
Grande! È stata forte, vero?!
Scusa, me ne sono curato fino ad un certo punto, ero troppo impegnato ad ammirarti sorridere...
Le venne spontaneo ammorbidire lo sguardo, sorridere più intensamente: il cuore le batté forte mentre gli stringeva la mano, annuendo al sottile segnale datole dal Pendragon e cercando la sua bocca per un altro bacio veloce, ma sentito. Dopodiché lo condusse fino al bancone, così da poter ordinare due birre ed anche qualcosa da mangiare, poco ma sicuro, perché visto quante calorie prevedessero di consumare, beh... avrebbero potuto permettersi davvero di tutto.
Scusami... Zoé, giusto?
... Potresti portarci due pinte. Lei prende una rossa e io una scura, grazie...
Ed anche da mangiare! Io voglio una montagna di patatine fritte con un sacco di maionese, ed un doppio hamburger con formaggio di capra, bacon croccante, anelli di cipolla, pomodori e salsa al basilico!
Attese che anche Cyrus ordinasse, sorridendo poi saputa quando la Bourgeois, senza farsi vedere, le sillabò silenziosamente che chiunque fosse l'uomo accanto a sé fosse un gran figo di prim'ordine; sapeva bene l'effetto che il Pendragon facesse nelle altre donne, per questo si sentiva ancora più orgogliosa nello stargli accanto, dimostrando con lui una complicità assoluta.
... Comunque mi sa di sapere perché siamo qui stasera, sai?
Ed il presunto motivo sarebbe... ?
Non lavora all'Underground il tuo Gregario sospeso in giudizio? Potrei sentirmi molto geloso qualora mi avessi trascinato da queste parti al solo scopo di vedere che fine abbia fatto...
Non so se lavori stasera, e sinceramente non mi interessa. Voglio godermi una serata fuori con te, mangiare schifezze e bere birra prima di tornare a casa e smaltire tutto nel miglior modo possibile...
Ed era vero: non aveva certo portato il Pendragon all'Under solo per controllare l'Hawk... altrimenti sarebbe andata lì senza di lui, a che pro scomodarlo? Scosse il capo, rubandogli un altro bacio dalle labbra prima di accodarsi al brindisi appena proposto.
Brindiamo alla futura sconfitta di Xena e il cambio repentino della storia?
Assolutamente d'accordo... A Buffy ed al suo insostituibile Maestro!
Tra l'altro, devo ricordarmi di organizzare un incontro casuale con lei nei prossimi giorni. E come pensi di fare?
Le chiederò il favore di svolgere una missione assieme fingendomi per un Gregario alle prime armi, così potrò osservarla da vicino. Mi auguro sia una abbastanza altruista e comprensiva da accettare di lasciare per una volta a casa Sly.
Un'idea mica male, così potrai vedere coi tuoi occhi a che livello stia... e cosa dovrò fare per batterla. -sorrise, combattiva e pronta a dimostrare alla Vastnor quanto avesse fatto male a prenderla sottogamba- Basta che alla fine non decida di allenarla anche tu! Chissà come mai a Xena sia concesso di avere tutto ciò che desidera...
La odiava, seriamente e profondamente, e Cyrus era l'unico in grado di capirla: sapeva che egli non l'avrebbe mai tradita... ma sempre meglio specificare certe cose.
Sentiamo, almeno il cibo è buono come te lo ricordavi... oppure no?
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