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da Monique » 15/06/2013, 16:25
Zanzibar è una parte della Repubblica Unita della Tanzania, geograficamente corrispondente all'arcipelago omonimo, composto da due isole principali, Unguja e Pemba, e numerose isole minori. Zanzibar e la parte continentale della Tanzania (allora Tanganica) si unirono solo nel 1964, poco tempo dopo la rivoluzione di Zanzibar; in precedenza, Zanzibar era un soggetto politico distinto, prima un sultanato e poi un protettorato britannico e infine, brevemente, una monarchia costituzionale. Il nome Zanzibar deriva molto probabilmente dal persiano zanj, con cui i persiani indicavano i neri; zang-i bar significherebbe "Terra dei neri". Viene talvolta proposta un'altra etimologia dall'arabo zanjabīl, che significa "zenzero", una delle spezie commerciate da Zanzibar; ma si tratta probabilmente di una cosiddetta "etimologia facile", ipotizzata sulla sola base dell'assonanza. Zanzibar è nota per molti motivi. A causa dell'influenza congiunta delle culture arabe, persiane e bantu, e della frenetica attività commerciale che ha legato Zanzibar al Medio Oriente e persino all'India e alla Cina, l'arcipelago è uno dei luoghi più rappresentativi della cultura swahili, la cui lingua fu a lungo quella predominante negli scambi commerciali fra Asia e Africa, e tuttora svolge il ruolo di lingua franca in gran parte dell'Africa orientale. Il centro storico della capitale di Zanzibar, Stone Town, ricco di testimonianze architettoniche e storiche della cultura swahili, è stato dichiarato patrimonio dell'umanità UNESCO. Zanzibar fu anche un luogo centrale del commercio di schiavi a est dell'Africa, nonché della via delle spezie, e ancora oggi una parte significativa della sua economia si basa sulla produzione di chiodi di garofano, noce moscata, cannella, pepe e zenzero. Negli ultimi decenni ha conosciuto un continuo e rapido sviluppo il settore turistico, che sfrutta il patrimonio naturale, paesaggistico e culturale dell'isola.
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da Robyn » 09/02/2017, 15:21
Zanzibar - Grand Hotel 30/03/2113 Ore 11:15
Alcol, vita folle, sesso, musica, lusso. In quegli ultimi giorni, Robyn Laars si era goduto di tutto e di più, così lontano dal Mondo Magico che conosceva da essersene quasi dimenticato. Già, quella era l'impressione che voleva dare a se stesso, ma invece col c***o che se l'era dimenticato, anzi, non riusciva a togliersi nulla dalla testa. Quella conversazione con Selene veniva puntualmente rivissuta in più parti della giornata, con conseguente innalzamento della temperatura e della rabbia. Anche cercando di seppellire le sensazioni con put***e professioniste e champagne costosissimo, il dolore restava lì e come ogni mattina, appena apriva gli occhi, era come se la notte precedente non fosse servita beatamente a nulla.
... Mh...
Aprì gli occhi lentamente, mettendo a fuoco la stanza attorno a lui da una angolazione strana: per forza, era disteso sul pavimento con ancora delle bottiglie vuote vicino. Una era acqua tonica, l'altra invece era del gin purissimo. Un gin tonic molto semplice, ovvero versare acqua tonica e gin in bocca per poi mischiarli tra le guance e mandare giù. Fece fatica a tirarsi su mentre la sbornia in corpo ancora finiva di esaurirsi del tutto. Camminò fino al bagno, dandosi una sistemata ai capelli. La bocca impastata e probabilmente con un sapore schifoso. Difatti si lavò velocemente i denti e per poco non si sbagliò e bevve il collutorio, tanto s'era ormai abituato a mandare giù di tutto. Nessuna colazione, voleva prima digerire lo spuntino delle tre e mezza di notte che manco ricordava cosa fosse.
Mi sarei dovuto sposare Margaret... 'Fanculo...
Una delle tante considerazioni sporadiche che gli frullavano in testa assieme ad altre di ogni genere, dal non aver dovuto fare l'idiota con Aryanne all'aver dovuto convincere la zia a divorziare. Scese di sotto, usando le scale per arrivare fino al piano interrato dove c'era la piscina dell'albergo. Stava già in costume, ormai faceva parte integrante di lui, mai tolto in cinque giorni. Si tuffò svelto in modo da ritornare ad essere più lucido, infatti l'acqua gli diede la botta che serviva. Uscì quasi subito, in realtà non aveva voglia di fare il bagno. Nemmeno quindici minuti dopo, il Laars se ne stava da solo, per conto proprio, in un angolo sperduto della spiaggia, il suo preferito, nei pressi di una vecchia grotta. Era un paesaggio molto suggestivo ma soprattutto... Era un paesaggio lontano da chiunque.
Presto o tardi dovrò andarmene da qui... Un uomo è perdonato nel fuggire solo per un periodo molto ristretto di tempo... La mia vita non è qui, anche se vorrei tanto che lo fosse... Non posso ancora crederci, non posso ancora accettarlo... Andava tutto alla grande, era tutto perfetto, non c'era più niente fuori posto, NIENTE...
Strinse il pugno, abbassando il capo e chiudendo gli occhi, sentendo per l'ennesima volta il cuore battere all'impazzata. In quei giorni aveva accumulato stress, nervosismo, senza mai riuscire a sfogare qualcosa per davvero, perché le distrazioni non lo aiutavano, non riuscivano quasi mai nell'intento. Era come se stesse solo gettando via ore preziose, come se tutto ciò che normalmente facesse bene ad un uomo appena tornato single... A lui non facesse praticamente un benamato. Diede un colpo alla roccia, facendosi pure male, ma non badando minimamente né al dolore, né al sangue che uscì dal taglio sulla pelle. Vide un bastone a terra piuttosto lungo e lo raccolse, mettendosi di seguito a farlo roteare, piantando bene i piedi nella sabbia calda ma non rovente di quel metà mattino inoltrato.
Ma chi vuoi prendere in giro?! Ti è piaciuto fin da subito perché è bello massiccio e forte, vero?! Il Mercenario n°9 al Mondo Magico, niente male, bella presa! Il tuo fidanzato non sapeva nemmeno confrontarsi del tutto alla pari con la 974, per forza il cambio è risultato vantaggioso! Quel Jonah è più forte, Aryanne è più forte di me, non mi stupirei affatto se anche Emmett ormai fosse più forte di me...
AAAAAAAAHHHHHHH!!!!!!!!
Quell'urlo disperato, folle e incontrollato venne fuori con una rabbia inaudita, poco prima che il Laars colpisse di netto un albero con il bastone, mandando in frantumi quest'ultimo. Di seguito iniziò una lunghissima serie di combinazioni di arti marziali con calci e pugni rivolti all'aria, in sequenza e senza mai fermarsi, come se avesse davanti un avversario immaginario. In parte si vide di fronte il famoso uomo che le aveva portato via Selene, in parte anche lo stesso Marcus che aveva contribuito a combinare il casino. Sentì che nell'animo si fosse accesa una scintilla di energia che lo stava spingendo oltre ogni limite, dando sfogo a tutto, tutto l'odio covato fino ad allora. Stava finalmente trovando una via di uscita per scampare all'eterna insoddisfazione, anche se ciò aveva significato rivolgere accuse alla Thompson che non pensasse minimamente.
TU HAI PREFERITO ABBANDONARMI PER DEI C***O DI SOGNI!
TU TI SEI SOLO APPROFITTATA DEL MIO DEBOLE PER TE MENTRE IO MORIVO AD OGNI TUO SGUARDO!
TU TI SEI ARRESA ALLA PRIMA LITIGATA SERIA E SEI ANDATA A FARTI SBATTERE DA UN NERO!
E TU... TU... TU AVEVI DETTO CHE SARESTI STATA LA MIA DONNA PER SEMPRE... TE LO RICORDI?
... TE LO RICORDI?
Mentre urlava a squarciagola come un posseduto, lanciando cattiverie su cattiverie e facendo venir fuori solo il lato più risentito di sé, ogni calcio, ogni pugno che tirava sembrava rilasciare una stranissima energia, molto ma molto simile... Al Fuoco. La temperatura interna iniziò ad aumentare vertiginosamente e difatti, mentre il Robyn rabbioso proseguiva a colpire a destra e sinistra, alcune volte si fermava a respirare affannosamente, sentendo il corpo andare in fiamme. In meno di un minuto un termometro gli avrebbe segnato almeno 40,5°. La testa però era lucida, continuava a mostrargli immagini di fatti, accadimenti, chiacchierate e intimità con ognuna di quelle femmine citate e accusate (ingiustamente), alimentando la sua furia, la perdita definitiva dell'autocontrollo. Dopo l'ultima serie di colpi Robyn si interruppe di colpo, sgranando gli occhi. Le sue mani erano in fiamme e non solo quelle. Percepì un'esplosione provenire dal proprio spirito e di seguito...
AAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!
Il suo intero corpo andò in fiamme, coprendosi di fuoco per la bellezza di cinque secondi, lo stesso tempo dell'ennesimo urlo che consumò completamente la sua carica negativa. Dopo di che, quell'incendio si esaurì, lasciandolo privo di una singola bruciatura. Ma prima che potesse mostrarsi incredulo o allucinato da quel fatto, il Laars svenne sulla sabbia.
AUTOCONCLUSIVA
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Robyn
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