12 Febbraio 2113 North Western Road - Nei pressi della "Cat&Fox Recording Studio" Periferia della Londra Magica Ore 09:22
Sembro uscito da un documentario, guarda qui che abiti antiquati...
Tutto sommato non è un brutto stile. Pensa se dovevamo finire nel Medioevo o qualcosa del genere!
White e Black, o meglio, più semplicemente Zelos e Ryurik, avevano deciso di ritrovarsi alle 09:20 presso il, si sperava, futuro luogo di lavoro del Luogotenente. Giunti da appena un paio di giorni, avevano provveduto a comprare dei vestiti adatti e ambientarsi alla meno peggio, alloggiando in due stanze d'albergo separate.
Secondo le note lasciateci da Marcus, gli Spettri cominceranno ad arrivare tra un paio di mesi, quindi bisogna riuscire ad entrare in affinità con questa ragazza e spiegarle la verità il prima possibile, così che possa essere pronta ad accettare di averti in mezzo alle p***e 24 ore su 24, sette giorni su sette.
Me lo ricordo bene, cosa credi? Non c'è problema, sarò focalizzato sul mio obiettivo. Sarebbe stato bello anche conoscere l'identità di chi la metterà incinta però.
Nelle memorie non risultava alcun nome, probabilmente è stato un tipo qualunque che non ha influito sul corso temporale. Meglio riuscire a salvare questa Jiménez con sicurezza, così da non ritrovarsi addosso le proteste di mezzo Mondo Magico a partire dal 2122!
Proprio una stella della musica, eh?
Parla quello che ascoltava le sue canzoni vintage fin dai dodici anni!
Mi stai forse prendendo in giro? Molte delle mie canzoni preferite vengono da lei, l'ho sempre apprezzata incredibilmente. Sarà interessante vedere com'era da giovane, d'altronde le foto che abbiamo noi risalgono ai suoi 60 anni. Credi che la riconosceremo facilmente?
Parla per te, io adesso devo proprio filare, ho le mie indagini da svolgere e ho poco tempo da perdere in chiacchiere. Mi raccomando fai l'impressione adeguata e fatti assumere, altrimenti tra 48 ore verrà assunto Neil Kimball... Mh, speriamo non sia stato lui ad averla ingravidata!
Darò il massimo e farò del mio meglio... E comunque è impossibile che sia stato Kimball, è afroamericano. Beh, dovrebbe arrivare da un momento all'altro, fammi gli auguri, ci vediamo stasera in hotel.
In bocca al Drago White, ci si becca!
Ryurik prese la propria strada, dirigendosi verso alcuni posti nevralgici ipotizzati come i migliori dai quali cominciare la ricerca di Melia Herbert, con discrezione e attenzione. Secondo i suoi dati, ella doveva essere già incinta quindi effettivamente non aveva una tempistica stabilita per trovarla ed ucciderla, ma col fatto che gli dava un po' fastidio eliminare anche un feto già troppo avanzato perché gli sarebbe sembrato come distruggere un innocente, preferiva di gran lunga spicciarsi e trovare la greco tedesca entro massimo un mese dalla fecondazione dell'ovulo... E secondo i calcoli storici, la Herbert si era già fatta mettere la pagnotta nel forno da ben 96 ore.
Più tardi potrei passare alla vecchia villa della mia famiglia, al centro di Londra. Con un po' di fortuna incontrerò la piccola dolce Sophie e magari anche qualcuno dei miei parenti scomparsi. Forse dovrei informare anche loro della mia missione, d'altronde Marcus non mi ha dato indicazioni in merito. ... Uhm? Potrebbe essere lei? ... Beh se così fosse... Wow...
Fermo appoggiato al muro e a debita distanza, Zelos osservò una Ariel jiménez di appena 22 anni camminare verso lo studio discografico per poi varcarne la soglia con aria tranquilla. L'occhio cadde sul fondoschiena latino quasi per obbligo. Non era semplice capire come fosse il viso più giovane ma sul corpo c'era poco da dire... Un 9 pieno, giusto perché non sapeva come fossero i piedi!
Calma, calma... Te lo ricordi o no che l'hai vista a 60 anni?! Alla fine è solo un po' più giovane e sexy... Ecco tutto... Non posso farmi distrarre.
Scosse il capo, prendendo un bel respiro, prima di sistemarsi meglio la giacca e avanzare anche lui verso il luogo del colloquio di lavoro come prossimo Vocal Coach. Le referenze finte preparate da Marcus erano perfette senza la benché minima sbavatura, per non parlare poi della cronistoria artistica e di formazione, un capolavoro.
Buongiorno... Dove posso trovare l'ufficio dei Manager? Avrei un appuntamento, mi chiamo Zelos Aguilar Teixeira.
Come copertura aveva deciso di optare per il cognome della sua bisnonna materna, mentre il secondo cognome aggiuntivo serviva a depistare eventuali collegamenti proprio con la parente lontana. Una volta ricevute le indicazioni alla reception, Zelos quindi si diresse verso il luogo prestabilito, dove bussò prima di aprire, ma stranamente, non incontrò proprio nessuno.
Mi scusi, ma non sono ancora arrivati?
Chiese poi, tornando alla reception, scoprendo che i due, per una riunione straordinaria alla sede texana, avevano lasciato detto di informarlo di un ritardo. Dimenticanza della segretaria. Scoperto quindi il contrattempo, Zelos decise di aspettare lì, tanto ormai aveva già fatto colazione. Si mise a camminare lungo i corridoi, quando ad un tratto notò una delle porte aperte.
Questa deve essere la sala più grande, a giudicare dalla postazione del fonico... ... Ah, ma quella è...
Non si era nemmeno accorto della presenza di Ariel in fondo alla saletta, intenta a tirar fuori appunti e spartiti dalla propria borsa, ancora di spalle e assorta tra i propri pensieri, forse. Il ragazzo inizialmente fu tentato di allontanarsi per non disturbare ma poi, spinto da un istinto in lui non spesso presente, si decise a parlare, richiamando l'attenzione della colombiana.
E-ehi... Ciao! Scusami, non volevo disturbarti, passavo semplicemente di qui. Mi chiamo Zelos, dovrei avere un colloquio con i tuoi Manager per la carica di Vocal Coach. Ammetto di essere un poco nervoso... ... So che dovrei raccogliere una grossa, grossissima eredità, giusto?
... Che occhi... Per non parlare delle labbra... Emana profumo di crema pasticciera... Ma è solo una mia impressione, vero?! ... Ma che mi prende? Ok sembra un angelo, quello sì... Ma devo ricordare la mia missione... La missione... LA MISSIONE!
@ Cat&Fox Recording Studio ¬ Succursale inglese ¬ 12.2.13 ¬ 9.30 @
Sì sì, ho capito... Ma figurati, non c'è problema, io intanto comincio a lavorare per conto mio, voi fate pure con calma... D'accordo, salutami Nimue e Gérôme!
Chiuse la chiamata con un sospiro, spostandosi i capelli che le erano finiti di fronte agli occhi con uno sbadiglio appena represso: che sonno aveva quella mattina! Non aveva dormito molto bene la notte precedente -vai a capirne il perché- il che voleva dire che un caffè doppio fosse praticamente d'obbligo; cellulare alla mano dunque, perché era riuscita a convincere Calvin che almeno uno dei due dovesse possedere uno di quegli "aggeggi da babbani", così da poter comunicare velocemente in caso di emergenza -senza contare che, in teoria, la Kusanagi Records si rivolgeva anche al mondo dei non-maghi, ed ogni tanto come tali ci si doveva comportare- la Jiménez si fermò alla caffetteria di fronte all'ingresso della Cat&Fox prima di entrare nello studio di registrazione, così da ingerire un po' di caffeina e presentarsi con sguardo ancora un po' assonnato, ma meno smorto di prima.
Un abbigliamento molto easy per la colombiana, che d'altronde metteva la praticità sempre al primo posto quando si trattava di andare a lavorare: jeans, scarpe con tacco basso e largo alla caviglia, una maglietta a maniche lunghe ma leggera color carta da zucchero, chiodo nero, una borsa marrone chiaro ed occhiali da Sole, la cantante tutto poteva apparire tranne che una stella della musica, cosa che invece era... almeno lì in Inghilterra, ed anche in Colombia dove tutti la conoscevano quasi per forza, essendo la sua terra natia.
Buongiorno Katie!
Buongiorno Ariel! I signori Chambers ed Owens...
Tranquilla, sono già stata informata. Io intanto vado in sala 2 e comincio a provare un po' per conto mio, d'accordo?
Molto bene, allora buon lavoro!
Grazie Katie, anche a te!
Da quando Gérôme aveva scelto di lavorare in Texas -e la Jiménez non faceva fatica a comprenderne i motivi, né lo biasimava per essi- Evan e Calvin avevano iniziato una sorta di "corsa al Vocal Coach", ovvero una ricerca senza sosta per trovare ad Ariel un nuovo collaboratore in tempi brevissimi: sapeva che anche quel giorno avrebbero dovuto incontrare dei potenziali preparatori musicali, per quello aveva deciso di essere comunque presente nello studio, qualora le avessero chiesto un parere -anche perché sarebbe stata poi lei a doverci collaborare; essendo però stati trattenuti in America, la colombiana pensò che tanto valesse impiegare il tempo lavorando un po' da sola, motivo per il quale posò la borsa, si tolse la giacca e gli occhiali da Sole, e cominciò a prendere gli ultimi spartiti su cui aveva lavorato col Lamarck.
Dunque, qui avevamo detto di alzare leggermente la tonalità, mentre qui...
E-ehi... Ciao!
Si volse, col sorriso sulle labbra che però le si gelò sul volto quando, per un secondo, si ritrovò di fronte Robyn: o meglio, inizialmente pensò che fosse lui, ma a ben guardare...
Scusami, non volevo disturbarti, passavo semplicemente di qui. Mi chiamo Zelos, dovrei avere un colloquio con i tuoi Manager per la carica di Vocal Coach.
Zelos...
Non Robyn, evidentemente, però la somiglianza era qualcosa di pazzesco! Sbatté le palpebre e si schiarì un poco la voce, interdetta ma decisa a non darlo troppo a vedere: d'altronde mica era colpa sua se fosse così esteticamente simile al Laars!
Ammetto di essere un poco nervoso... ... So che dovrei raccogliere una grossa, grossissima eredità, giusto?
Eredità... sì... -scosse la testa, intimandosi di smetterla di guardarlo come fosse un fantasma- Scusa, sì, dunque... io sono Ariel, tanto piacere! -cominciò a dire, tendendogli la mano- Effettivamente il Vocal Coach dal quale mi sono separata da poco ha svolto un ottimo lavoro, ma non è detto che qualcuno non possa eguagliarlo o fare addirittura meglio! I managers sono fuori sede al momento ma torneranno presto, sei stato avvisato? -se ne sincerò, prima di proseguire- Mi... mi ricordi tantissimo una persona, lo sai? È strano, vi assomigliate tanto... al punto che per un momento ti ho scambiato per lui!
Già, che poteva saperne lei di come stessero realmente le cose?
Scusami, non volevo disturbarti, passavo semplicemente di qui. Mi chiamo Zelos, dovrei avere un colloquio con i tuoi Manager per la carica di Vocal Coach.
Zelos...
Il suo nome le ricordava per caso qualcuno? Perché quello fu il primo pensiero che venne in mente al ragazzo, quando ella ripeté il suo nome in un soffio. Tralasciando il fatto che nel sentirla parlare il cuore saltò qualche battito, comunque, il Vastnor riprese quindi la spiegazione del suo essere lì, con nessun intento di disturbarla.
Ammetto di essere un poco nervoso... ... So che dovrei raccogliere una grossa, grossissima eredità, giusto?
Eredità... sì...
... Tutto ok?
Scusa, sì, dunque... io sono Ariel, tanto piacere! Effettivamente il Vocal Coach dal quale mi sono separata da poco ha svolto un ottimo lavoro, ma non è detto che qualcuno non possa eguagliarlo o fare addirittura meglio!
Non peccherò di presunzione e attenderò il tuo giudizio e quello degli altri esaminatori!
Sorrise subito, cordiale e accomodante, stringendo la mano alla ragazza senza imprimere troppa forza, avendo quasi paura di rovinare la sua meravigliosa belle candida. Più la ascoltava e più si rendeva conto delle varie somiglianze con i pezzi ascoltati nel suo futuro, facendo assonanze con la voce pure più adulta, da trentenne o quarantenne.
I managers sono fuori sede al momento ma torneranno presto, sei stato avvisato? Mi... mi ricordi tantissimo una persona, lo sai? È strano, vi assomigliate tanto... al punto che per un momento ti ho scambiato per lui!
Davvero? Beh mi auguro sia una persona a te simpatica perché in caso contrario mi spiacerebbe somigliare a qualcuno che odi... Partirei sicuramente col piede sbagliato nel volere questo lavoro, ahahah!
Sul momento non fece alcun collegamento con Robyn Laars, suo parente alla lontana che però evidentemente attraverso la sua trisavola Ophelia gli aveva trasferito qualche gene di somiglianza. Era tutto così strano, la situazione era molto più complessa rispetto al prospettato, ma era ovvio che fosse così, un secolo e passa indietro nel tempo non era una passeggiata... E nemmeno rimanerci.
Comunque sono stato avvisato poco fa... Ma... Io ti sto continuando a dare del "tu" senza nemmeno chiedertelo. Ti va bene? No perché nel caso posso essere più formale, scusami per l'eccessiva confidenza è che essendo coetanei...
Si stava un po' incastrando con le parole, per la miseria ma perché era così difficile fare lo sciolto e il sereno con davanti quella ragazza? Doveva ricordarsi che il suo compito lì era ben diverso dal fare il Vocal Coach e sbavare dietro alla colombiana. Doveva salvarle la vita e per altro anche informarla di ciò.
Sai già come si svolgerà il provino e il colloquio? Io onestamente non ne ho mai fatti prima, quindi non mi sono potuto preparare...
Ascoltò quindi quale fosse l'iter da seguire, venendo a sapere che gli avrebbero fatto delle domande e poi lo avrebbero ascoltato cantare per rendersi conto delle sue abilità canore. Aveva ripetuto le risposta da dare, quelle finte ovviamente, più e più volte, quindi era preparato a tutto, già, peccato che non fosse abbastanza preparato a lei.
Intanto perché non mi dici tu cosa vorresti assolutamente da un Vocal Coach? Non so, ci sono dei prerequisiti che pensi debba avere per forza affinché possa lavorare al meglio con te?
I managers sono fuori sede al momento ma torneranno presto, sei stato avvisato? Mi... mi ricordi tantissimo una persona, lo sai? È strano, vi assomigliate tanto... al punto che per un momento ti ho scambiato per lui!
Davvero? Beh mi auguro sia una persona a te simpatica perché in caso contrario mi spiacerebbe somigliare a qualcuno che odi... Partirei sicuramente col piede sbagliato nel volere questo lavoro, ahahah!
Oh beh... sì, ma certo... eheheheheh!!
Non se la sentì di mentire, ma nemmeno di dire la verità: la verità era che i suoi sentimenti riguardo Robyn erano abbastanza... indecisi: da un lato non lo odiava più per il modo in cui l'aveva trattata quando stavano insieme, perché di suo lei non aveva mai aperto il suo cuore al Laars, ma dall'altro definirlo come una persona simpatica o positiva non le riusciva propriamente semplice o immediato. Lasciò perdere, dunque, preferendo parlare d'altro, concentrarsi su altro, come il fatto che Zelos fosse lì per tentare di diventare il suo nuovo Vocal Coach dopo la scelta di Gérôme, una figura la cui competenza sarebbe stata complessa -ma non impossibile- da eguagliare.
Comunque sono stato avvisato poco fa... Ma... Io ti sto continuando a dare del "tu" senza nemmeno chiedertelo. Ti va bene? No perché nel caso posso essere più formale, scusami per l'eccessiva confidenza è che essendo coetanei...
Ma certo, figurati, ci mancherebbe! E poi sai, se diventassi il mio nuovo Vocal Coach di certo non potresti darmi del "lei" o cose simili... risulterebbe un po' scomodo, ahahahah!
Sai già come si svolgerà il provino e il colloquio? Io onestamente non ne ho mai fatti prima, quindi non mi sono potuto preparare...
In modo molto semplice, in realtà. Ti verranno fatte delle domande sui tuoi studi, su eventuali lavori precedenti in questo settore, su quali strumenti tu sappia suonare... e poi probabilmente ti verrà chiesto di cantare, così da ascoltare la tua voce e scoprire le tue abilità canore!
Gli sorrise, gentilmente, perché non era certo colpa sua se Gérôme avesse dovuto fare una scelta: le sarebbe mancato molto come Vocal Coach, soprattutto vista la sintonia che avevano raggiunto in ambito lavorativo, ma questo non poteva renderla chiusa o distaccata nei confronti della prossima persona che, si sperava, si fosse posta come pronta e disposta a farla crescere da un punto di vista canoro.
Intanto perché non mi dici tu cosa vorresti assolutamente da un Vocal Coach? Non so, ci sono dei prerequisiti che pensi debba avere per forza affinché possa lavorare al meglio con te?
In realtà non credo di essere una persona molto esigente... -rispose la Jiménez dopo averci riflettuto per qualche istante-Vorrei naturalmente un Vocal Coach che in primis apprezzasse la mia musica, ma penso sia normale! E poi non saprei... che sia educato, rispettoso, e che sappia ascoltare oltre che dirmi cosa fare... che sia aperto al dialogo insomma! Ma a parte questo credo che non ci sia nient'altro...
Umile era stata all'inizio della sua carriera, umile era adesso, e forse umile sarebbe rimasta anche nel futuro... e paradossalmente l'unico a poterlo confermare, nel caso, era proprio Zelos.
Posso chiederti cosa ti abbia spinto a cercare di ottenere proprio questo lavoro? Non parlo del posto come Vocal Coach in generale, ma di quello come mio Vocal Coach, nello specifico...
Robyn l'aveva seguita fin dai tempi di Hogwarts, Gérôme da ancora prima, dalla Cyprus... ma il ragazzo di fronte a sé, lui perché voleva affiancarla a tutti i costi in quel suo percorso lavorativo?
Sai già come si svolgerà il provino e il colloquio? Io onestamente non ne ho mai fatti prima, quindi non mi sono potuto preparare...
In modo molto semplice, in realtà. Ti verranno fatte delle domande sui tuoi studi, su eventuali lavori precedenti in questo settore, su quali strumenti tu sappia suonare... e poi probabilmente ti verrà chiesto di cantare, così da ascoltare la tua voce e scoprire le tue abilità canore!
Ah ecco... E tu anche ci sarai al colloquio e mi ascolterai cantare?
Zelos aveva da sempre sognato utopicamente che la persona della sua vita si sarebbe dovuta prendere di lui ascoltandolo cantare, facendosi rapire dalle frequenze del suono dell'anima. Ovviamente, era consapevole che Ariel di certo non fosse destinata a lui, ma purtroppo quella speranza gli sorse spontanea, una speranza che però avrebbe dovuto in qualche modo sopprimere. Il compito appariva molto semplice, doveva soltanto difenderla fino a quando l'ultimo Spettro Mangiamorte fosse morto, per poi darle la buona notizia di poter vivere la propria esistenza serena. Una volta fatto ciò, si sarebbe costruito una vita in quel tempo, trovandosi un onesto lavoro e magari appunto una metà con la quale invecchiare, stessa cosa per Ryurik, il suo amico "Black". Più stava a contatto con la colombiana però e più il compito sembrava essere molto più arduo, perché in un certo qual modo gli occhi della Jiménez lo stavano rapendo di secondo in secondo. Non solo gli occhi in realtà, ma tutto quanto, dal seno, al sedere, alle labbra, alla voce, al profumo, insomma tutto quanto il pacchetto. Probabilmente avrebbe chiesto un oblivio a Ryurik a cose fatte.
Intanto perché non mi dici tu cosa vorresti assolutamente da un Vocal Coach? Non so, ci sono dei prerequisiti che pensi debba avere per forza affinché possa lavorare al meglio con te?
In realtà non credo di essere una persona molto esigente... Vorrei naturalmente un Vocal Coach che in primis apprezzasse la mia musica, ma penso sia normale! E poi non saprei... che sia educato, rispettoso, e che sappia ascoltare oltre che dirmi cosa fare... che sia aperto al dialogo insomma! Ma a parte questo credo che non ci sia nient'altro...
Oh beh, poi naturalmente dovrebbe avere un grosso talento... Ma davvero molto grosso... ... Tu pensi di avere un talento grosso, Zelos?
I-io adoro la tua musica! L-la ascolto fin da quando ero piccolo! ... Cioè... Ok forse esagero, eheheh... "Piccolo" nel senso, no nessun senso... Era per dire! Tutto qui! Una battuta, ahahah... ... Comunque sono apertissimo al dialogo ed ho avuto una educazione eccellente!
Riuscì ad incartarsi esattamente come un povero cretino principiante, mai stato addestrato a resistere alle tentazioni e al fascino femminile quando invece era tutto il contrario. In quanto Aberrazione Perfezionata, non risentiva del fascino di Ariel ma questo non significava che fosse immune al suo fascino. Il problema era che in teoria DOVEVA esserne immune, imporselo. Invece come un idiota aveva appena fatto una figura da impacciato adolescente di fronte ad una cotta fatta e finita, palese per altro, impossibile da non afferrare e di certo la colombiana non era stupida. C'era giusto la possibilità che scambiasse quell'atteggiamento per nervosismo pre-provino ma essendosi presentato normalmente ed avendo chiacchierato abbastanza normale fino ad allora, le possibilità calavano. Sorrise un po' di circostanza, spostandosi un ciuffo riccio ribelle andato di fronte agli occhi durante la finta risata. Era necessario calmarsi, ad ogni costo.
Posso chiederti cosa ti abbia spinto a cercare di ottenere proprio questo lavoro? Non parlo del posto come Vocal Coach in generale, ma di quello come mio Vocal Coach, nello specifico...
Come ti ho anticipato prima, ti seguo fin dall'inizio dello tua carriera come solista. Ho apprezzato molto il tuo talento, la tua elasticità vocale e ritmica, nonché il tuo carisma. In altre parole la mia volontà di aiutarti a migliorare ed affiancarti è per semplice natura di apprezzamento, niente di diverso. Ho avuto una insegnante a mia volta davvero bravissima e capace, che mi ha insegnato più di quanto si possa immaginare. Sarebbe bello poter condividere i suoi consigli e le sue dritte con te, vedere il tutto eseguito dal vivo, mentre riscaldi i cuori dei tuoi fan di tutto il Mondo Magico. Inoltre sei talmente bella e sexy da togliere il fiato che pur di starti anche solo un minimo accanto penso che farei un colloquio anche come addetto alle pulizie...
... Cosa? Che cosa? Aspetta aspetta, che cosa hai detto, pezzo di idiota?! No no no no no no! Ti rendi conto o no che questa ragazza deve dare alla luce un futuro condottiero?! Smettila di intralciare il destino e smettila di guardarla in quel modo, c***o!
La sua affinità al Ghiaccio, per ovvi motivi, scese a picco, perché purtroppo le emozioni stavano prendendo il sopravvento e il suo lato più razionale vacillava di continuo, mettendolo in difficoltà. Avrebbe voluto fare qualcosa per alimentare il proprio spirito, ma ci sarebbe voluta della Concentrazione che in quell'istante lui non riusciva a raccogliere, nemmeno con fatica.
Io... Io ti chiedo... Ti chiedo scusa... Potrei mai sperare nella chance che tu possa far finta di non aver sentito le mie ultime parole?
Sai già come si svolgerà il provino e il colloquio? Io onestamente non ne ho mai fatti prima, quindi non mi sono potuto preparare...
In modo molto semplice, in realtà. Ti verranno fatte delle domande sui tuoi studi, su eventuali lavori precedenti in questo settore, su quali strumenti tu sappia suonare... e poi probabilmente ti verrà chiesto di cantare, così da ascoltare la tua voce e scoprire le tue abilità canore!
Ah ecco... E tu anche ci sarai al colloquio e mi ascolterai cantare?
Dipende. Sai, essendoci molti candidati per questo ruolo -più di quanti si aspettasse, in effetti- Evan e Calvin, i manager, non fanno cantare tutti, ma solo coloro che potenzialmente pensano davvero di poter assumere, dopo un primo colloquio preliminare... quindi se convincerai loro è molto probabile, salvo imprevisti, che io ci sia quando canterai!
Aveva ascoltato anche Gérôme, all'epoca, e quanto si era emozionata per la sua canzone! Pur essendo, allora, ancora molto fragile e fredda emotivamente, la canzone del Lamarck le aveva scaldato il cuore, dimostrando subito che persona eccezionale egli fosse: Ariel non avrebbe saputo dire se Zelos potesse essere o meno un valido sostituto, ma non aveva dubbi sul fatto che prendere il posto del Ghiaccio sarebbe stata, a prescindere, un'impresa ben più che ardua.
I-io adoro la tua musica!
Davvero? Grazie, mi fa molto piacere!
L-la ascolto fin da quando ero piccolo!
... piccolo? -ma se erano coetanei o quasi, come poteva ascoltarla da quando era piccolo?
... Cioè... Ok forse esagero, eheheh... "Piccolo" nel senso, no nessun senso... Era per dire! Tutto qui! Una battuta, ahahah...
Ah...
... Comunque sono apertissimo al dialogo ed ho avuto una educazione eccellente!
Beh, ottimo, eheheheh!
Alla fine rise anche lei con una sfumatura leggera di tenerezza, perché evidentemente -nella sua ottica ignara- l'altro stava manifestando tutta la propria tensione, tutto il nervosismo pre-colloquio, e nulla di più: in questo senso, anzi, era un bene che lo stesse sfogando con lei, così magari di fronte ad Evan e Calvin si sarebbe mostrato molto più tranquillo!
Posso chiederti cosa ti abbia spinto a cercare di ottenere proprio questo lavoro? Non parlo del posto come Vocal Coach in generale, ma di quello come mio Vocal Coach, nello specifico...
Come ti ho anticipato prima, ti seguo fin dall'inizio dello tua carriera come solista. Ho apprezzato molto il tuo talento, la tua elasticità vocale e ritmica, nonché il tuo carisma. In altre parole la mia volontà di aiutarti a migliorare ed affiancarti è per semplice natura di apprezzamento, niente di diverso.
Gli sorrise, dolce e sicuramente colpita da quella risposta che era poi in sostanza ciò che Ariel volesse sentirsi dire, ovvero la volontà di seguirla per l'amore verso la musica, e per la convinzione che la Jiménez, nel mondo musicale, potesse non solo brillare, ma nel suo piccolo magari fare anche la differenza per qualcuno.
Ho avuto una insegnante a mia volta davvero bravissima e capace, che mi ha insegnato più di quanto si possa immaginare. Sarebbe bello poter condividere i suoi consigli e le sue dritte con te, vedere il tutto eseguito dal vivo, mentre riscaldi i cuori dei tuoi fan di tutto il Mondo Magico.
Esagerato... Al momento solo d'Inghilterra e Colombia, ma mi sto impegnando, ahahah!
Inoltre sei talmente bella e sexy da togliere il fiato che pur di starti anche solo un minimo accanto penso che farei un colloquio anche come addetto alle pulizie...
... oh...
No, quello non poteva essere solo nervosismo: o meglio sì, sicuramente il nervoso gli aveva impedito di trattenersi, ma... non era affatto professionale uscirsene in quel modo, proprio per nulla! Insomma, che avrebbe dovuto dire lei? Ariel si mostrò infatti molto imbarazzata, ipotizzando fosse tutta colpa del suo fascino come Aberrazione che, volente o nolente, aumentava non di poco la sua percentuale di attrattiva nei confronti dei maschi: povero Zelos, non era nemmeno colpa sua dunque -per lei- se si fosse lasciato scappare una cosa del genere!
Io... Io ti chiedo... Ti chiedo scusa...
Non... non fa niente...
Potrei mai sperare nella chance che tu possa far finta di non aver sentito le mie ultime parole?
Beh, immagino tu sia estremamente nervoso... -e sensibile al suo fascino distorto, ma questo non lo disse- E non voglio che ti venga preclusa la possibilità di provare ad ottenere il posto, quindi fingerò che tu non abbia detto niente. Però devi tenere a bada la tensione e mostrarti più professionale... d'accordo?
Anche perché era certa che se avesse detto una cosa simile di fronte ad Evan e Calvin, per quanto bravo e preparato, i due lo avrebbero scartato nel giro di un istante.
Ho avuto una insegnante a mia volta davvero bravissima e capace, che mi ha insegnato più di quanto si possa immaginare. Sarebbe bello poter condividere i suoi consigli e le sue dritte con te, vedere il tutto eseguito dal vivo, mentre riscaldi i cuori dei tuoi fan di tutto il Mondo Magico.
Esagerato... Al momento solo d'Inghilterra e Colombia, ma mi sto impegnando, ahahah!
Ahahah, ma vogliamo scherzare? E il quadro in tuo onore al "Colorful Voice Museum of Stockholm"?
Continuò a ridere come uno scemo, mentre realizzava lentamente l'ennesima gaffe temporale appena commessa. Se avesse continuato così probabilmente non sarebbe nemmeno servito spiegarle qualcosa o dirle la verità, ci sarebbe arrivata da sola... Facendolo internare!
... Sto scherzando! Ahahah, dai, però sono stato convincente, sarebbe bello che ti ritraessero e finissi in un museo simile, no? Lì ci finiscono soltanto i più grandi, le vere icone della musica...
Esiste già, vero? ... 16 Ottobre 2096, sì, sì, non posso sbagliarmi!
Almeno in quel caso riuscì ad imbroccare la strada giusta, pur riuscendoci molto per il rotto della cuffia. Non era semplice mantenersi concentrati con una bellezza come Ariel davanti. Difatti, nemmeno due minuto dopo, ecco che l'ennesimo scivolone possente lo colpì pesantemente, scivolone che per fortuna poté solamente risultare lusinghiero.
Io... Io ti chiedo... Ti chiedo scusa...
Non... non fa niente...
Potrei mai sperare nella chance che tu possa far finta di non aver sentito le mie ultime parole?
Beh, immagino tu sia estremamente nervoso...
Molto più di quanto tu possa ipotizzare, credimi...
E non voglio che ti venga preclusa la possibilità di provare ad ottenere il posto, quindi fingerò che tu non abbia detto niente. Però devi tenere a bada la tensione e mostrarti più professionale... d'accordo?
Professionalità sarà il mio secondo nome, fidati!
Ironico e sorridente, Zelos le fece un saluto militare, come a stabilire che da bravo soldato avrebbe seguito gli ordini senza più commettere guai di alcun genere e tipo. Proprio in quel preciso momento, comunque, comparvero alla porta sia Evan Chambers che Calvin Owens (in seconda), i due famosi manager della colombiana di quel tempo.
Benissimo, vedo che state già facendo amicizia!
Sì ma è meglio non cantare vittoria così presto... ROBYN?!
Appena girato l'angolo ed inquadrato il riccio castano, il ragazzo di colore fece quell'esclamazione spontanea, sbarrando gli occhi, per poi rilassarsi osservando che no, non si trattava del Laars. Era probabile che Ariel lo potesse guardare un po' male ma su, anche lei ci era cascata, quindi non poteva prendersela troppo con lui per una simile uscita di poco conto, anzi, pochissimo.
Ehm... No, io sarei Zelos, non Robyn!
Ovviamente...
Gomitata al fianco dell'amico gay.
... Devi scusare il mio collega, purtroppo la tua somiglianza con un nostro ex Vocal Coach è alquanto sorprendente! Comunque se vuoi seguirci nel nostro ufficio, potremo cominciare a chiacchierare... Ariel, ti unisci a noi, sì?
Tesoro, affiancaci un attimo, qui qui, in mezzo a noi... Vieni pure Zelos, ti facciamo strada!
Non appena la Jiménez acconsentì a mettersi in mezzo ai due Manager nel tragitto fino all'ufficio, cominciò una piccola sequela di domande a bassa voce tra loro.
Di primo giudizio ti sembra un tipo apposto?
È gay?
Ti ispira simpatia, ci hai parlato bene?
È gay?
C'è qualche domanda che possiamo saltare perché l'hai già fatta tu e la risposta ti è sembrata adeguata?
È gay?
Oh insomma, Calvin! ... Considerando come sta fissando il sedere ad Ariel, direi di no!
Sbottò a bassa voce il Chambers dopo aver girato la testa di poco ed aver scorto con la coda dell'occhio il gesto di puro complimento estetico del ragazzo nei confronti della colombiana.
Benedetto sangue latino... Quanto ti invidio!
Disse in ultimo intervento Calvin, prima che tutti raggiungessero l'ufficio ed entrassero: i tre da una parte, Zelos dall'altra della scrivania di legno per i colloqui.
Bene, Zelos... Allora, leggo che hai svolto degli studi davvero notevoli... Che strumenti suoni?
Chitarra e Basso Acustici, Banjo, Pianoforte, Viola d'Amore e Ottavino.
... Uhm... Hai un retaggio di strumenti molto... Classico!
Sì... I miei insegnanti mi hanno trasmesso la passione per queste tipologie di elementi musicali. È un problema, forse?
No no, cioè, io non credo, tu che dici Ariel?
Gérôme, al contrario di Zelos, aveva un repertorio di tutt'altra risma, dato da una donna come Clarissa Walsh che lo aveva preparato prettamente nell'uso degli strumenti più moderni ed ElettroMagici. Zelos invece apparteneva ad una categoria opposta, rappresentando la parte più romantica e sensibile della sfera musicale. Come avrebbe giudicato quell'aspetto, la colombiana?
Intanto passiamo avanti, lingue conosciute e parlate correttamente?
Inglese, Francese, Portoghese, Spagnolo, Cinese, Giapponese ed Arabo.
... Ah...
E saresti in grado di cantare in Spagnolo, Portoghese, Francese e compagnia?
Temo di avere maggiori difficoltà con Arabo e Cinese, ma per il resto direi di sì...
Entrambi annuirono e di tanto in tanto lanciarono qualche occhiata ad Ariel per comprendere anche lei quale idea si stesse facendo in merito alla questione. Successivamente passarono al chiedergli il suo intervallo di tenuta musicale delle note, tecnicismi vari e possibilità di presenza settimanale.
Quindi eseguiresti solo questo lavoro?
Mi dedicherei completamente ad Ariel, esatto.
Attento, caro mio, queste parole potrebbero essere facilmente fraintese...
Come? No! Nel senso, ci mancherebbe! La mia era un'uscita rispettosa, lo assicuro! Non mi permetterei mai di... ... Ve lo assicuro, credetemi!
È pazzo di te...
Sussurrò divertito Calvin verso la Jiménez mentre sorrideva tranquillo e lasciava che fosse Evan a tranquillizzarlo e moderare la sua tensione. Non era arrossito, ma poco c'era mancato, onestamente. Non se la sentì di guardare subito negli occhi la colombiana, ma che gli stava prendendo? Non andava per niente bene.
... D'accordo Zelos, direi che forse adesso la cosa migliore sia ascoltarti. Il colloquio non è andato male, ci sono ancora alcuni candidati in esame e credo che una prova canora possa elevarti o abbassarti in graduatoria.
Benissimo.
Te la senti?
Naturalmente.
Ok, hai un brano che hai portato con te nel quale vorresti esibirti per stupire me e la nostra star?
A quel punto fu quasi inevitabile per lui rivolgere un'occhiata ben più che profonda ad Ariel Jiménez, perché in un certo senso lo doveva alla colombiana degli album ascoltati fin da piccolo. Lei non poteva sapere di averlo ispirato da giovane, quando lottava per non cedere, per non cadere, per non arrendersi, ma a lui non importava, gli bastava dedicargli il suo ringraziamento in quel modo.
... Fight Song...
Entrambi i manager rimasero particolarmente sorpresi da quella scelta completamente fuori dagli schemi e mai e poi mai presa da nessun altro prima, in nessun colloquio. Nessuno aveva mai portato una canzone di Ariel stessa, come provino, proprio perché c'era sempre la paura che la resa non piacesse, che alla cantante in primis non trasmettesse nulla. Già era difficile realizzare emozioni vere e proprie con delle canzoni differenti, di ogni tipo e genere, ma quando poi si aggiungeva anche il "copyright", per così dire, era un terreno ancor più insidioso. Mandare delle scariche di emotività ad una cantante con un suo stesso brano era un'impresa talmente tanto difficile che, pur trovandola una scelta troppo azzardata, entrambi i Manager la stimarono. Zelos fece un piccolo sorriso alla colombiana, per poi spostare l'attenzione su Evan e Calvin, aspettando solamente che entrambi gli accordassero la scelta, anche perché non avevano motivo di non farlo. Da un lato, erano immensamente curiosi e certi che, se Ariel avesse dato dimostrazione di percepire qualcosa di netto, allora per la mole di difficoltà, il posto sarebbe stato suo.
... Procedi dunque. Vai pure nella saletta di fronte a questa, noi saremo separati dallo specchio ma ti sentiremo e vedremo perfettamente.
Hai bisogno di una base standard o ce l'hai con te?
No, grazie, ce l'ho... L'ho riadattata appositamente per il provino. Spero che possa piacere a tutti... Te compresa e in primis.
Si alzò in piedi, dopo aver espresso quella speranza sincera e morbida verso la bionda, per poi muovere passo in direzione della saletta dove si mise in posizione davanti al microfono. Nella borraccia dentro la sacca c'era una bibita ricostituente per la voce, che bevve frettolosamente, poi estrasse lo spartito tenuto protetto da una pellicola indistruttibile.
Quando vuoi...
In bocca al Drago...
Attese che nel caso dicesse qualcosa anche la Jiménez, dopo di che posizionò lo spartito di fronte a sé, attivandolo con la bacchetta, chiudendo gli occhi. Avrebbe cantato quella canzone rievocando le proprie memorie, quelle che nemmeno il Dahaka era riuscito a cancellargli... E che si sperava lo aiutassero nell'impresa.
Like a small boat On the ocean Sending big waves Into motion Like how a single word Can make a heart open I might only have one match But I can make an explosion
Non c'erano incertezze, non c'erano imprecisioni, tutto scorreva fluido, lineare e sentito, come se si fosse preparato per quel provino da una vita. Liezel lo aveva formato, Monique, Veronique e Shuyun consigliato negli ultimi anni di vita, aveva nel sangue l'arte e la musica, quell'esecuzione doveva esserne la prova.
And all those things I didn't say Wrecking balls inside my brain I will scream them loud tonight Can you hear my voice this time? ... This is my fight song Take back my life song Prove I'm alright song My power's turned on Starting right now I'll be strong I'll play my fight song And I don't really care if nobody else believes 'Cause I've still got a lot of fight left in me
Non avrebbe più visto nessuno di loro, ma avrebbe portato sempre dentro di sé il ricordo di quelle meravigliose persone che lo avevano cresciuto, lo avevano esortato a non mollare mai. E poi c'era Marcus, lo zio Emmett, la zia Aryanne, lo zio Lionel, che credevano in lui, nella sua volontà di poter cambiare le cose e lui per la miseria lo avrebbe fatto, ad ogni costo.
Losing friends and I'm chasing sleep Everybody's worried about me In too deep Say I'm in too deep (in too deep) And it's been two years I miss my home But there's a fire burning in my bones Still believe Yeah, I still believe... ... And all those things I didn't say Wrecking balls inside my brain I will scream them loud tonight Can you hear my voice this time? ... This is my fight song Take back my life song Prove I'm alright song My power's turned on Starting right now I'll be strong I'll play my fight song And I don't really care if nobody else believes 'Cause I've still got a lot of fight left in me
... A lot of fight left in me...
Ricordava ancora quel pomeriggio dei suoi ventidue anni, quando salì nella soffitta della villa e lì trovò in un cassetto rotto quell'album antico, contenente quella canzone... L'unica ancora funzionante. Un segno del destino, l'indicazione di una strada, l'intento di suggerirgli la propria melodia per ricominciare a lottare, per non piangere più. Sì, aveva la stessa età di quando Ariel scrisse quella canzone. Una lacrima colò lungo la guancia, ripensando alle persone viste morire in battaglia mentre lui doveva soltanto andare avanti e combattere ancora, perché non poteva distrarsi, non poteva far sì che quel sacrificio fosse stato vano. Ad ogni termine di scontro, piangeva e si disperava ma poi... Poi risentiva quella canzone, quel brano come un mantra gli rientrava nel cuore e gli faceva pompare ossigeno... Ed ogni volta rialzava gli occhi, la testa e si rimetteva ad allenarsi, più determinato di prima, più forte, ancora più coraggioso. Il sangue dei Vastnor che ribolliva nelle vene, il ruggito del Leopardo dentro di lui... E quel ruggito era necessario che lo sentissero anche Evan, Calvin e sì, soprattutto lei, Ariel, la sua musa... Quel messaggio doveva arrivarle forte e chiaro... "Grazie, ma ora ti prego, fidati di me".
Like a small boat On the ocean Sending big waves Into motion Like how a single word Can make a heart open I might only have one match But I can make an explosion ... This is my fight song Take back my life song Prove I'm alright song My power's turned on Starting right now I'll be strong (I'll be strong) ... I'll play my fight song And I don't really care if nobody else believes 'Cause I've still got a lot of fight left in me ... Know I've still got a lot of fight left in me!
La musica terminò di colpo, perché era così che aveva impostato la base e con essa... Calò anche il silenzio, rotto appena da un suono leggero.
... Anf... Anf...
Riaprì gli occhi, lucidi, lentamente, deglutendo saliva e lacrime... E per un momento gli parve di vederli tutti lì, tutti coloro che avevano creduto in lui, sorridergli.
Esagerato... Al momento solo d'Inghilterra e Colombia, ma mi sto impegnando, ahahah!
Ahahah, ma vogliamo scherzare? E il quadro in tuo onore al "Colorful Voice Museum of Stockholm"?
... il mio cosa?
... Sto scherzando!
Ah... ahah... Hai un senso dell'umorismo davvero... singolare. -o era lei che proprio non riusciva a capirlo?
Ahahah, dai, però sono stato convincente, sarebbe bello che ti ritraessero e finissi in un museo simile, no? Lì ci finiscono soltanto i più grandi, le vere icone della musica...
Oh beh, chiaro che sarebbe fantastico, un'emozione unica! Ma non penso accadrà mai, sinceramente... io sono ancora una quasi sconosciuta, e non so se sarò mai capace di arrivare tanto in alto...
Anche se i primi riscontri li avesse avuti -e ben più che positivi- Ariel Jiménez non si era mai montata la testa, e probabilmente non l'avrebbe mai fatto, nemmeno quando in quel museo ci fosse arrivata per davvero, perché l'umiltà faceva parte di lei e forse era anche per questo che le riusciva più semplice affascinare il prossimo... anche se Zelos avrebbe fatto meglio a non palesarlo tanto spontaneamente!
Beh, immagino tu sia estremamente nervoso...
Molto più di quanto tu possa ipotizzare, credimi...
E non voglio che ti venga preclusa la possibilità di provare ad ottenere il posto, quindi fingerò che tu non abbia detto niente. Però devi tenere a bada la tensione e mostrarti più professionale... d'accordo?
Professionalità sarà il mio secondo nome, fidati!
Non riuscì a non sorridere quando lui le fece il saluto militare, trovandolo un ragazzo singolare, un po' strano, ma sicuramente positivo; in quel momento arrivarono finalmente i due manager, che evidentemente avevano finito la riunione nella sede texana.
Benissimo, vedo che state già facendo amicizia!
Sì ma è meglio non cantare vittoria così presto... ROBYN?!
Non li biasimava per essersi sbagliati... anche a lei era preso un colpo, sul momento! Infatti non li guardò male né fece battute al riguardo, comprendendo perfettamente il loro errore e lasciando che fosse Zelos stesso a chiarire il malinteso.
Ehm... No, io sarei Zelos, non Robyn!
Ovviamente...
... Devi scusare il mio collega, purtroppo la tua somiglianza con un nostro ex Vocal Coach è alquanto sorprendente! Comunque se vuoi seguirci nel nostro ufficio, potremo cominciare a chiacchierare... Ariel, ti unisci a noi, sì?
Naturalmente!
Tesoro, affiancaci un attimo, qui qui, in mezzo a noi... Vieni pure Zelos, ti facciamo strada!
Si mise in mezzo ad Evan e Calvin, cosicché ognuno potesse farle le domande che riteneva più opportune in base alle proprie... priorità.
Di primo giudizio ti sembra un tipo apposto?
Così ad impatto direi proprio di sì, ma sai, forse è un po' presto per dirlo! Però mi trasmette sensazioni positive, questo sì!
È gay?
Calvin...
Ti ispira simpatia, ci hai parlato bene?
Sì sì, è molto nervoso ma simpatico!
È gay?
Calvin...
C'è qualche domanda che possiamo saltare perché l'hai già fatta tu e la risposta ti è sembrata adeguata?
Vuole questo posto perché mi segue dall'inizio ed ama la mia musica... quindi direi che la domanda di rito sulla motivazione di ciascun aspirante a seguito della sua candidatura possiamo pure saltarla!
È gay?
Oh insomma, Calvin! ... Considerando come sta fissando il sedere ad Ariel, direi di no!
Benedetto sangue latino... Quanto ti invidio!
Arrossì violentemente per l'affermazione di Evan, che però non la sorprese quanto avrebbe fatto normalmente perché, che fosse colpa o meno del nervosismo, Zelos aveva già in qualche modo palesato il suo apprezzamento verso l'estetica della Jiménez, quindi il fatto di guardarle il fondoschiena non era altro se non una conferma di qualcosa già ammesso.
Bene, Zelos... Allora, leggo che hai svolto degli studi davvero notevoli... Che strumenti suoni?
Chitarra e Basso Acustici, Banjo, Pianoforte, Viola d'Amore e Ottavino.
... Uhm... Hai un retaggio di strumenti molto... Classico!
Sì... I miei insegnanti mi hanno trasmesso la passione per queste tipologie di elementi musicali. È un problema, forse?
No no, cioè, io non credo, tu che dici Ariel?
In realtà credo potrebbe essere un eventuale vantaggio: Gérôme mi ha preparata da un punto di vista più moderno, Zelos potrebbe aumentare la mia conoscenza in ambito classico, così da rendermi un'artista polivalente... è un dato da non sottovalutare.
Non voleva a tutti i costi che assumessero lui -non lo conosceva abbastanza per capire se fosse davvero il meglio per sé- ma non vedeva nemmeno il motivo di non essere imparziale ed obiettiva, per questo disse esattamente ciò che pensava.
Intanto passiamo avanti, lingue conosciute e parlate correttamente?
Inglese, Francese, Portoghese, Spagnolo, Cinese, Giapponese ed Arabo.
... Ah...
E saresti in grado di cantare in Spagnolo, Portoghese, Francese e compagnia?
Temo di avere maggiori difficoltà con Arabo e Cinese, ma per il resto direi di sì...
Quindi eseguiresti solo questo lavoro?
Mi dedicherei completamente ad Ariel, esatto.
Attento, caro mio, queste parole potrebbero essere facilmente fraintese...
Oh, Calvin...
Come? No! Nel senso, ci mancherebbe! La mia era un'uscita rispettosa, lo assicuro! Non mi permetterei mai di... ... Ve lo assicuro, credetemi!
Devi scusarlo, gli piace proprio tanto mettere in imbarazzo i candidati! -lo rassicurò Ariel, lanciando al contempo un'occhiataccia all'Owens che se la stava ridendo, mannaggia a lui!
È pazzo di te...
Ma smettila, per te son sempre tutti pazzi di me...
Mormorò in risposta la colombiana, agitando la mano come a voler liquidare velocemente la faccenda.
... D'accordo Zelos, direi che forse adesso la cosa migliore sia ascoltarti. Il colloquio non è andato male, ci sono ancora alcuni candidati in esame e credo che una prova canora possa elevarti o abbassarti in graduatoria.
Benissimo.
Te la senti?
Naturalmente.
Ok, hai un brano che hai portato con te nel quale vorresti esibirti per stupire me e la nostra star?
... Fight Song...
Fu molto difficile per lei, in quel momento, rimanere impassibile e distaccata, al punto da spalancare leggermente gli occhi in un gesto spontaneo ed autonomo, mentre tutta una serie di pensieri le esplodeva nella mente: in primis, quanto fosse strano per lei, che aveva passato metà della sua vita a fare cover, sentire qualcuno che ora faceva una cover di una sua canzone; poi, quanto fosse singolare una scelta del genere. Portare un brano dell'artista con cui si volesse lavorare era sempre una scelta rischiosa, perché se all'Ariel di turno non fosse piaciuta l'interpretazione data dal candidato, egli si sarebbe automaticamente giocato il posto; qualcuno avrebbe anche potuto pensare che fosse un modo per fare il leccapiedi, ma Zelos non le sembrava proprio il tipo. Ma allora perché una scelta simile?
... Procedi dunque. Vai pure nella saletta di fronte a questa, noi saremo separati dallo specchio ma ti sentiremo e vedremo perfettamente.
Hai bisogno di una base standard o ce l'hai con te?
No, grazie, ce l'ho... L'ho riadattata appositamente per il provino. Spero che possa piacere a tutti... Te compresa e in primis.
Non rispose, preferendo rimanere in silenzio da quel momento fino a quando la sua esibizione non ebbe termine: ascoltò quella canzone -la sua canzone- con aria concentrata, riflessiva, attenta; cercava di cogliere le sfumature della voce di lui, così come eventuali imprecisioni o sbavature, rendendosi però conto di non riuscire a trovarne. La voce era pulita, le raggiungeva le corde del cuore e le sfiorava, facendole percepire un nuovo senso del proprio testo, della propria musica: era come osservare la canzone che lei stessa aveva scritto da un punto di vista nuovo, diverso, ma ugualmente affascinante ed evocativo. Inoltre apprezzò molto che avesse riadattato anche la base, facendola propria, si vedeva insomma che ci fosse un lavoro enorme dietro, un impegno grandissimo... forse anche troppo.
... partiamo dal presupposto che mi riesca difficile essere obiettiva nel giudizio, in questo momento. -disse ai manager quando Zelos finì di cantare, esprimendo il proprio parere mentre lui non poteva sentirla- È una mia canzone, quindi è chiaro che mi piaccia, e mi piace il modo in cui l'abbia sia riadattata che interpretata. Ha corso un bel rischio a portare una cover simile, ma c'è una cosa che mi lascia perplessa... perché proprio questa canzone? Voglio dire, se voleva giocarsi la carta del "mi voglio distinguere da tutti gli altri candidati" ... perché non scegliere una canzone sul mercato da almeno un anno, come quelle del mio primo cd, ed optare invece per una canzone uscita da nemmeno due mesi? E questo mi porta ad un'altra considerazione... vi siete accorti -domanda retorica- che non ci sia stata una sola sbavatura, una sola imperfezione in tutto il brano? Come può aver preparato una canzone così bene in un tempo tanto ridotto? È come se avesse provato ogni singolo giorno per ore ed ore... e tutto questo solo per un provino?
Non per essere catastrofici, ma di fan un po' troppo "fedeli" ne aveva conosciuti, ed alcuni rasentavano l'ossessione... che Zelos fosse uno di quelli?
Al di là di questo, ha una bellissima voce, vagamente simile a quella di Robyn tra l'altro, e mi ha colpita tantissimo... ma per i motivi espressi prima, almeno per il momento, non credo di poter dare un giudizio obiettivo.
Nessuno avrebbe potuto immaginare cosa si celasse dietro quella canzone, quel brano apparentemente costruito per celebrare la forza d'animo rinata in una ragazza ferita e indebolita dagli eventi, ma che invece per Zelos significava l'inno capace di farlo rialzare in piedi dopo una caduta in mezzo al campo di battaglia, mentre persone care perdevano la vita e il sangue scorreva a fiumi. Aveva scelto quel brano come il suo personalissimo biglietto da visita, mettendo tutto se stesso, sia lacrime che dolore, che felicità nell'essere lì con un compito importante come evitare la fine del Mondo Magico. Purtroppo però, ciò che non aveva calcolato fu il giudizio effettivo non solo dei manager, ma della Jiménez stessa, lasciata tendenzialmente di stucco dalla performance, ma sia in senso positivo che negativo. Forte degli insegnamenti di cantanti del calibro di Liezel, Monique e Veronique, il Vastnor del futuro credeva di aver praticamente già ottenuto il posto, modestia a parte, ma la questione era ben diversa, a testimoniarlo le parole che uscirono dalle labbra della colombiana sia durante il brano stesso, sia al termine dell'esibizione.
Certo che è eccezionale...
Sì, questo sì... Ariel?
... partiamo dal presupposto che mi riesca difficile essere obiettiva nel giudizio, in questo momento. È una mia canzone, quindi è chiaro che mi piaccia, e mi piace il modo in cui l'abbia sia riadattata che interpretata. Ha corso un bel rischio a portare una cover simile, ma c'è una cosa che mi lascia perplessa... perché proprio questa canzone?
Beh, perché... Gli piace?
Evan stette per replicare, ben comprendendo dove volesse arrivare la cantante, ma Ariel lo anticipò, fornendo ulteriori dettagli a quel dubbio sorto in modo completamente spontaneo. Era in momenti come quelli che il Chambers si rendeva conto di quanto fosse cresciuta a livello artistico, facendo tanta esperienza e migliorando sotto molti profili tecnici.
Voglio dire, se voleva giocarsi la carta del "mi voglio distinguere da tutti gli altri candidati" ... perché non scegliere una canzone sul mercato da almeno un anno, come quelle del mio primo cd, ed optare invece per una canzone uscita da nemmeno due mesi?
Mi hai tolto le parole di bocca, brava.
E questo mi porta ad un'altra considerazione... vi siete accorti che non ci sia stata una sola sbavatura, una sola imperfezione in tutto il brano? Come può aver preparato una canzone così bene in un tempo tanto ridotto? È come se avesse provato ogni singolo giorno per ore ed ore... e tutto questo solo per un provino?
... Credo di capire adesso. Mah, nel caso evidentemente ha proprio una gran voglia di avere quel lavoro, non pensate? Questo non è un male...
No, a meno che non sia un fanatico sotto copertura. Vorrei evitare di assumere qualcuno con strane intenzioni nei confronti di Ariel.
Questo è vero. Dobbiamo proteggerla!
Al di là di questo, comunque, cosa ne pensi? Potremmo dargli fiducia?
Al di là di questo, ha una bellissima voce, vagamente simile a quella di Robyn tra l'altro, e mi ha colpita tantissimo... ma per i motivi espressi prima, almeno per il momento, non credo di poter dare un giudizio obiettivo.
Sia Evan che Calvin si guardarono a vicenda, facendo le stesse considerazioni interessanti: era la prima volta che Ariel richiedeva implicitamente un'altra esibizione per decretare la propria inclinazione in positivo o in negativo. La voce simile a Robyn doveva averla un po' destabilizzata e il brano in sé per sé aveva fornito il colpo di grazie. No, decisamente per Zelos non sarebbe stato ancora così facile vincere il posto.
Anf... Allora?
Evan andò a premere il bottone sulla propria scrivania che si collegava all'interfono dentro la stanza insonorizzata dove stava Zelos, così da poter comunicare con lui direttamente.
Sei andato davvero bene, Zelos, i nostri complimenti. Un'esecuzione di "Fight Song" che merita elogi, senza dubbio, ma per quanto tu sia stato bravo, abbiamo ancora dei dubbi.
La Jiménez poté facilmente scorgere nello sguardo del ragazzo diverse tracce di sorpresa, ma una sorpresa non bella, ovviamente. Si volse anche un istante a guardare lei, ma sorrise solamente un po' amaro, non certo con l'intento di darle colpe o di prendersela. Era insolitamente dispiaciuto, eppure lo avevano elogiato e si erano mostrati solo un po' dubbiosi, non lo volevano cacciare via, ma allora perché? O meglio, il perché lui lo sapeva, aveva deluso se stesso, aveva pensato assurdamente di raggiungere il cuore della colombiana in un senso strettamente artistico ed emotivo, ma non ce l'aveva fatta, lei era rimasta ancora indecisa, la sua musa aveva quasi "bocciato" il suo operato, necessitando di altre riprove del suo talento, tutte considerazioni che naturalmente per Ariel risultavano inconoscibili e assurde. Annuì, lentamente, mentre beveva un altro sorso di bevanda rinfrescante per la gola, essendosi sforzato un bel po'. Nel frattempo, Evan chiese alla cantante se avesse qualche preferenza riguardo l'esibizione da richiedere a Zelos per proseguire.
Ascolta, avremmo bisogno che ti cimentassi in un brano tutto tuo. Qualcosa che possa rendere il nostro giudizio più facile, analizzando la resa nella sua integrità originale.
A Zelos venne un bel colpo. Non poteva portare qualcosa di suo perché... Aveva dimenticato TUTTO il superfluo. Se anche avesse scritto canzoni sue, non se le ricordava e "Fight Song" era rimata in memoria semplicemente per il provino.
Va... Va bene... È tutto?
In realtà no...
Evan inarcò il sopracciglio, voltandosi un attimo a fissare l'amico e collega.
... Vorremmo che la canzone originale, qualora tu ce l'avessi, fosse in spagnolo. Come ben sai, Ariel scrive spesso canzoni nella sua lingua madre, necessita di un Vocal Coach che la sappia seguire alla perfezione anche in quel caso. Non so se ne sei a conoscenza, ma l'ultimo Vocal Coach conosceva a menadito il dialetto colombiano, tipico della patria di Ariel, quindi l'ha, come dire... Abituata benissimo! Non ci aspettiamo una esecuzione in lingua a questi livelli ma che sappia per lo meno farci capire che potresti sopperire un minimo alla mancanza del tuo predecessore. Poco importa del tipo di brano... ... Basta che sia sempre eseguito alla perfezione come quello che hai appena concluso.
Quando l'interfono interruppe momentaneamente la comunicazione, Evan si volse a fissare malamente Calvin.
Ma mi spieghi cosa ti dice il cervello?! Lo avrai mortificato, come minimo!
Ho i miei motivi e prima di attaccarmi, voi due, fareste meglio ad ascoltarmi. La mia domanda nasce dalla volontà di dare ad Ariel un Vocal Coach che sappia destreggiarsi bene anche nelle situazioni di maggiore stress. Ricordate la più grande abilità di Gérôme? Sangue freddo e concentrazione assoluta, sempre. Ariel poteva affidarsi completamente a lui e quando era agitata, prima di un concerto o di una incisione, lui era pronto lì per supportarla e non farla cedere. Ora il nostro candidato è fortemente sotto pressione e se fosse solo un fanatico molto bravo, vorrà dire che se la darà a gambe. Se invece dovesse fare qualcosa di decente, allora ci aiuterà nella valutazione, soprattutto la nostra giovane star!
Evan rimase qualche secondo in silenzio, scambiando uno sguardo con la bionda, prima di sospirare e annuire, comprendendo che probabilmente Calvin avesse molta ragione. Stavano lì per darle un degno erede del Lamarck, non potevano risparmiarsi solo perché quel Zelos aveva gli occhi buoni ed un atteggiamento rispettoso, gentile o educato.
Mi spieghi da quando sei diventato così perfidamente furbo?
Chiese in sussurro il Chambers all'amico.
I vari pomeriggi passati a stretto contatto con la nostra Vice in Texas hanno dato i loro buoni frutti...
Avrei dovuto immaginarlo che non fosse farina del tuo sacco, tsk... Ma non ti stava antipatica?
Sì ma... Dopo avermi insegnato un mucchio di ricette dietetiche assolutamente deliziose ha recuperato punti molto in fretta!
... Venduto...
Mentre Evan scuoteva il capo sorridendo tra sé per la facile propensione all'amicizia del collega gay, Zelos stava letteralmente entrando nel panico perché non sapeva proprio come regolarsi. Le parole di Calvin avevano risvegliato in lui la volontà di non farsi intimorire dalle difficoltà ma la vera fregatura era che non essendo di quel tempo, non aveva accesso a canzoni sue, o meglio, non più. Ad un tratto, rendendosi conto di quanto nervosismo stesse accumulando, chiuse gli occhi e fece un grandissimo respiro. Cominciò ad accumulare il Ghiaccio, provando ad alimentare il proprio spirito e far salire l'affinità con l'Elemento instabile, così da poter ragionare più lucidamente sulla questione. Ad un tratto, gli venne in mente un ricordo ben preciso, che egli aveva deciso di lasciare nella sua memoria perché importantissimo: l'ultima sera di pace, serenità e baldoria prima che la Setta dei 12 attaccasse il Brasile e facesse scoppiare la guerra anche lì. Aveva appena sedici anni. L'unico ricordo in cui la sua bella Rio era ancora in pace, in festa. Quella notte i suoi amici lo avevano trascinato al karaoke e lo avevano fatto cantare una hit di qualche anno prima.
Questa canzone deve ancora uscire, ergo per loro sarà nuova e sconosciuta... So che sto facendo un torto ad un artista, ma lui ne ha fatte tantissime altre di canzoni ed io ho bisogno di farcela... Inoltre, mi hanno chiesto di eseguire un brano in lingua spagnola per mettermi in difficoltà, perché vogliono che dimostri le mie capacità... D'accordo, a quanto sembra questo Gérôme era capace di usare il dialetto colombiano... Ma io forse so come eguagliare perfettamente questo suo vantaggio... Mai e poi mai stuzzicare un Vastnor... Perché tutti i Vastnor sono perfettamente in grado di ruggire...
... Allora, ti senti pronto? Puoi farci ascoltare qualcosa di tuo e in lingua?
Chiese poi, dopo un paio di minuti di attesa, Evan Chambers, sempre tramite interfono.
Sì, sono pronto. Vi canterò un mio brano, ma se per voi va bene, non solo in spagnolo. È una canzone da me scritta a metà tra lo spagnolo e il portoghese. Le strofe sono mischiate e passo da una lingua all'altra. Lo stile si rifà alla matrice ritmica delle canzoni con le quali Ariel ha fatto ballare, più che emozionare. Mi auguro che questa differenza di genere rispetto alla mia musica precedente possa fungere da ulteriore elemento di riflessione in positivo.
Ha... Ha detto spagnolo e portoghese insieme?
Già... Credo che tu lo abbia stuzzicato un po' troppo.
Rischia seriamente troppo, deve andare bene quanto prima, trasmettere un altro tipo di energia e per di più parlare correttamente due lingue intrecciate fluidamente. ... Tu che dici Ariel? Qualche pronostico?
A prescindere dalle parole della Jiménez, intanto Zelos si mise in posizione, trovando a quel punto utile usare la propria abilità speciale segreta e di famiglia: l'illusione. Grazie ad essa, fece finta di toccare uno spartito vuoto con la bacchetta e intanto la musica scaturita dalla sua magia sembrò essere quella sprigionata dall'oggetto.
Non mi arrenderò. Va bene, non ti ho fatta emozionare abbastanza? Vediamo se riuscirò a farti venire voglia di danzare...
Yo te miro, se me corta la respiración Cuanto tu me miras se me sube el corazón (Bate bem mais forte o coração) Y en silencio tu mirada dice mil palabras La noche en la que te suplico que no salga el sol (Bailando, bailando, bailando, bailando) Dois corpos no cio, um imenso vazio, esperando amor Esperando amor (Bailando, bailando, bailando, bailando) Esse fogo por dentro vai me enlouquecendo E a gente suando Con tu física y tu química también tu anatomía La cerveza y el tequila y tu boca con la mía Ya no puedo más (não aguento mais) Ya no puedo más (não aguento mais) A nossa melodia tem calor tem fantasia Ate filosofia é desejo que vicia Não aguento mais (ya no puedo más) Não aguento mais (ya no puedo más)
Istintivamente, Zelos iniziò a muoversi a ritmo mentre cantava e quella voglia di muoversi e di vita proveniva dalla sua matrice latina, dalla cara bisnonna Camila Aguilar. Pur avendo un solo piccolo frammento del suo DNA, era bastato a trasmettergli la predisposizione a ballare e muoversi a ritmo proprio come un vero latino, complice anche l'aver vissuto in America del Sud.
Yo quiero estar contigo, vivir contigo Bailar contigo, tener contigo Una noche loca (una noche loca) Ay besar tu boca (y besar tu boca) Eu quero estar contigo, sorrir contigo Dançar contigo, viver contigo Uma noite louca, tão tremenda e louca (Ooooh, ooooh, ooooh, ooooh)
Il portoghese e lo spagnolo si fondevano alla perfezione in una esecuzione nuovamente pulita, sicuramente di gran ritmo e tecnica ma naturalmente meno impegnativa rispetto a quella precedente. La chiave di quel brano non stava nella sua difficoltà, quanto nella sua capacità di trascinare l'ascoltatore nella voglia di alzarsi e sfogarsi, saltare, dimenare i fianchi e lasciarsi trasportare.
Tu me miras y me llevas a otra dimensión (Me leva a outra dimensão) Tu latidos aceleran a mi corazón (O seu brilho acelera o meu coração) Que ironia do destino não poder tocar você Abrazarte y sentir la magia de tu olor (Bailando, bailando, bailando, bailando) Dois corpos nesse imenso vazio esperando amor Esperando amor (Bailando, bailando, bailando, bailando) Esse fogo por dentro vai me enlouquecendo E a gente suando
Nel pronunciare quelle specifiche parole, stranamente, gli fu impossibile non fissare un po' più intensamente la colombiana, quasi per una sorta di strano istinto imprevedibile e fottuto. Era la pura verità, non poteva sfiorarla come avrebbe voluto, non avrebbe potuto stringerla come avrebbe voluto. Era necessario che se lo mettesse in testa, ma tra il dire e il fare...
Con tu física y tu química también tu anatomía La cerveza y el tequila y tu boca con la mía Ya no puedo más (ya no puedo más) Ya no puedo mas (ya no puedo más) A nossa melodia tem calor tem fantasia Até filosofia é desejo que vicia Não aguento mais (não aguento mais) Não aguento mais (não aguento mais)
Ad un certo punto sembrava non interessargli più dell'esecuzione vera e propria, della qualità, del provino in sé. Alla sua mente tornarono quei ricordi, le memorie di quella felicità, di quella gioia, di quelle migliaia di speranze e meraviglie nel cuore, nell'animo, che lo invasero. Si lasciò invadere da quei ricordi e di nuovo la sua canzone divenne l'ennesimo inno ad emozioni e sensazioni che non avrebbe più rivissuto.
Yo quiero estar contigo, vivir contigo Bailar contigo, tener contigo Una noche loca (una noche loca) ay besar tu boca Eu quero estar contigo, sorrir contigo Dançar contigo, viver contigo Uma noite louca, tão tremenda e louca (Ooooh, ooooh, ooooh, ooooh) Ooooh, ooooh, ooooh, ooooh Ooooh, ooooh, ooooh, ooooh Ooooh, bailando amor, ooooh Bailando amor, ooooh es que se me va el dolor (Ooooh)
Senza nemmeno accorgersene, ad occhi chiusi, aveva danzato quasi per tutto il brano, cantando e dando vita a quella illusione senza nemmeno sforzarsi, sorridendo, sudando un po' ma sostanzialmente sentendosi bene. Quando poi però la musica si interruppe perché ormai la canzone era finita e Zelos riaprì le palpebre, si accorse di essere lì, nel 2113, con ancora tutto da fare ed ancora tutto da definire. Chissà cosa ne avrebbe pensato la cara bisnonna Camila della sua esibizione, forse in quel tempo avrebbe potuto mostrargliela e chiederle un parere. Volle aggrapparsi a quelle piccole battute per risentire il groppo in gola scaturito dai ricordi che lentamente scivolavano via e lo riportavano alla realtà e al pericolo di non riuscire nel suo intento. Quella era la sua unica importante missione ed aveva dato il tutto per tutto con una esecuzione non sicuramente magistrale come la precedente, ma si sperava ugualmente di qualità. Passò gli occhi su tutti e tre, con ancora più fiatone di prima, naturalmente. Sarebbe bastato quel secondo tentativo per convincerli del tutto? Per convincerla del tutto?
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