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Messaggioda Alexis » 13/04/2016, 11:22

• Stanza privata di Alexis Parker-Flynn - Laboratorio di Ricerca del Dott. Cox (Liechtenstein) - 25.01.12 - ore 11.09 •


Perciò, come le dicevo, sono altamente qualificata come TuttoFare Magico, con me non avrebbe problemi di alcun genere, glielo garantisco!
... dottoressa Parker?


......
Mh? C-Come?
Ah, sì, ma certo, mi scusi...


Alexis volse lo sguardo in direzione della propria interlocutrice, che la fissava piuttosto speranzosa: non si aspettava di dover effettuare così tanti colloqui per i posti da TuttoFare Magico e MagiSapienti di Affiancamento, ed invece si sbagliava; erano molte le persone che desideravano lavorare non solo con lei, ma anche con gli altri candidati al "Progetto Andorra" - così l'avevano chiamato gli scienziati reclutati per quel periodo di prova in Liechtenstein - probabilmente perché comunque era un buon modo per farsi conoscere e mandare in giro il proprio nome, considerando che alcuni tra loro, i migliori, sarebbero stati scelti per lavorare proprio nel Principato, nella nuova struttura iper-tecnologica e più avanzata d'Europa.
Se lo sguardo della candidata di fronte a lei era speranzoso, comunque, quello che le rivolse l'Acuan fu un po' vacuo, non tanto distaccato quanto più stanco e pensieroso.

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Molto bene, le farò sapere tra un paio di giorni, non di più!
La ringrazio per essere passata, a presto!


A lei, dottoressa Parker!

Strinse la mano dell'ultimo interlocutore della giornata, posando il suo curriculum con quello dei candidati precedenti, in modo ordinato e meticoloso, chiudendo poi a chiave la porta ed insonorizzandola così da permettere a Doc di uscire allo scoperto e recuperare la sua forma solida: tornare a lavorare con Cox era stato praticamente un sogno ad occhi aperti, ed i timori relativi alla propria incapacità di lavorare in gruppo erano svaniti come neve al Sole in un paio di giorni; aveva recuperato in fretta la capacità di essere multitasking, di ascoltare Cox, continuare il proprio lavoro individuale in mezzo a tutti gli altri e allo stesso tempo tenersi pronta se qualcuno avesse avuto bisogno di una mano.... in realtà la cosa che davvero la preoccupava era la prospettiva di dover guidare un gruppo come leader, ma per fortuna a quello non ci erano ancora arrivati, avendo iniziato il lavoro da una settimana.
Mentre Doc fluttuava per la stanza, placido e sereno, Alexis si avvicinò alla maxi-lavagna a muro, toccandola con un colpo di bacchetta e facendo comparire su di essa tutta una serie di formule matematiche, chimiche ed alchemiche, qualcuna di esse completa, qualcuna con enormi punti interrogativi accanto.

Pronto a strapparti i tentacoli anche oggi, Doc?

Ironizzò la Parker, considerando che lei, di solito, si strappava i capelli, ma essendone la creatura magica sprovvista si doveva per forza ripiegare su altro: da quando Cox le aveva riconsegnato gli appunti che Alexis l'aveva pregato di conservare a seguito dell'incidente nell'Oltremondo, l'Acuan si era resa conto di quanto campate per aria fossero molte delle sue teorie; e se anche alcuni spunti molto interessanti fossero rimasti, al punto da permetterle di usare formule e schemi anche in futuro, c'era da dire che nulla le sembrasse adatto per il progetto da dover presentare alla commissione composta da Cox, Hobbes, Lambert e Sikabonyi.
Non puntava a nessuna carica in particolare di quelle messe "in palio" per i progetti migliori, voleva solo fare una bella figura, dimostrare di essere cresciuta come Ricercatrice e di poter poter contribuire attivamente al miglioramento della vita nel mondo magico: per farlo, però, le serviva qualcosa di concreto, non bastavano certo delle teorie basate sul nulla... e al momento, purtroppo, tutto ciò che riguardava la sua idea di fusione tra DNA umano e quello delle creature magiche era, effettivamente, una serie di teorie basate sul nulla.

Così non ci siamo proprio, finirò per presentare solo un cumulo di formule e numeri senza alcun senso! - sbottò la Ricercatrice, fissando la lavagna con uno sguardo a metà tra il disperato e l'arrabbiato, per poi fare dei bei respiri profondi e ricorrere all'aiuto del proprio Elemento per calmarsi e recuperare lucidità - ... non posso lavorare in questo modo, devo ricominciare da zero.

Prese la bacchetta e, con un colpo di essa, cancellò tutto ciò che c'era scritto sulla lavagna, fissando quel rettangolo bianco con un'intensità tale da farlo quasi arrossire, con tutto che si trattava di un oggetto inanimato!

D'accordo, ragioniamo.
Il mio fine ultimo è quello di unire il DNA umano...
- cominciò a mormorare tra sé, scrivendo col pennarello sulla lavagna - con il DNA di una Creatura Magica di qualsiasi tipo, diciamo X.
Ora, questo è il mio fine ultimo, ma sappiamo entrambi
- sì, parlava anche con Doc che, sentendosi interpellato, le calò sulla testa, appoggiandosi placidamente sui suoi capelli - che non mi sarà mai possibile raggiungere un risultato così complesso in un tempo tanto breve. Questo però non vuol dire che la mia idea di fondo sia sbagliata, insomma, Cox non me l'aveva bocciata all'epoca... e di sicuro non gli sarebbe importato nulla di farmi sentire una scema!

Apprezzava l'uomo per il suo modo schietto di fare, anche se a volte poteva risultare molto demotivante: eppure, quando si erano conosciuti ed aveva dato un'occhiata alle sue teorie, pur trovandoci un sacco di falle - falle che la Parker stessa, col senno di poi, aveva riconosciuto - non aveva bocciato l'idea in modo completo, non l'aveva trovata poi una tale assurdità, ed era su quello che l'Acuan si stava facendo forza; d'altronde, se doveva presentare un progetto personale, allora doveva per forza basarsi su quelle che erano le convinzioni e le aspirazioni di Alexis, altrimenti non l'avrebbe mai rappresentata al meglio come Ricercatrice.

Perciò... proviamo a pensare in piccolo.
Se la meta è fondere i due DNA in modo stabile, partendo da due DNA separati tra loro, quali sono gli step intermedi? Andando a ritroso, uhm... creare un nucleo di DNA instabile? Perfetto, ma devo andare ancora indietro... vediamo... fondere solo alcune molecole tra loro e dimostrare la loro percentuale di connessione?
No no, ancora meno, pensa Alexis, pensa!


Appoggiò la fronte sulla lavagna, con un sospiro stanco: non poteva arrendersi, ma non era semplice nemmeno capire su cosa focalizzarsi! Qualcosa di piccolo, qualcosa che dimostrasse in minima parte la validità del suo lavoro... se lei fosse stata al posto di Cox, ovvero avesse dovuto giudicare il lavoro altrui - perché provare a ragionare come lui in senso caratteriale era totalmente impossibile per Alexis - su cosa si sarebbe concentrata? Cos'avrebbe richiesto all'ipotetico candidato?

Beh... di dimostrare che perlomeno sia possibile fondere i due nuclei insieme, magari legandoli, per il momento, attraverso un composto esterno, giusto per dimostrare la validità della t--

S'interruppe di colpo, alzando la testa con uno scatto tale che persino Doc si ritrovò ad ondeggiare qualche istante, preso alla sprovvista da quel movimento: gli occhi le si illuminarono istantaneamente e la bocca si spalancò mentre, fissando la lavagna, qualcosa prendeva forma nella sua testa; non doveva veramente fondere due DNA insieme, nessuno si sarebbe aspettato che lo facesse in un tempo così breve.
Doveva provare, però, che ciò fosse possibile, che esistesse qualcosa in grado, almeno, di stabilizzare le due strutture molecolari insieme, anche solo per un periodo di tempo limitato... ecco cosa dovevo fare, su cosa doveva concentrarsi!

Devo creare una sorta di stabilizzatore molecolare, un composto che permetta di unire una piccola parte di DNA C.M. (di Creatura Magica) a quello umano, senza conseguenze negative per il suo organismo, ma certo, perché non ci ho pensato prima?!
Doc, tu cosa ne pensi?


... la percentuale di riuscita dell'esperimento, calcolando il tempo a disposizione, la difficoltà del progetto, i dati già in possesso e le conoscenze del soggetto... è del 68,4%.

Quasi il settanta per cento...

Sussurrò Alexis, passandosi una mano sul viso quasi incredula; un sorriso lieve ma euforico e carico di energia le si formò sulle labbra mentre la Parker pensava che sì, quello poteva essere ciò che le serviva, il piccolo punto di partenza per arrivare a qualcosa di più grande e, soprattutto, dimostrare la validità delle proprie teorie: ora aveva qualcosa su cui lavorare, ora aveva qualcosa di concreto su cui dannarsi l'anima, per cui perdere il sonno, con cui mettere alla prova le proprie capacità e superare i propri limiti...

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... e non vedeva l'ora di cominciare.

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Messaggioda Alexis » 22/04/2016, 15:03

• Stanza privata di Alexis Parker-Flynn - Laboratorio di Ricerca del Dott. Cox (Liechtenstein) - 14.02.12 - ore 07.12 •


Nemmeno S.Valentino poteva impedirle di lavorare: o meglio, non gliel'avrebbe impedito fino alle 20 di quella sera, quando Desmond sarebbe passato a prenderla per portarla fuori a cena in qualche ristorante romantico; in realtà Alexis non credeva a quella ricorrenza, un po' perché la considerava assolutamente commerciale e volta a far spendere alle coppie molti soldi per regali inutili, ed un po' perché non aveva senso festeggiare "il giorno degli innamorati" in una data specifica quando si aveva accanto un marito meraviglioso come Desmond Flynn - che faceva di ogni giorno il più bel S.Valentino di sempre. Tuttavia da quando aveva cominciato a lavorare lì, in Liechtenstein, il tempo per stare col compagno e gli amici si era ridotto drasticamente, tanto da portarle a chiedersi come diavolo avrebbe mai potuto farcela senza Giratempo: vedeva pochissimo sia Cece che l'Ignis, ma mentre la prima in fondo stava messa come lei - se non peggio - e quindi poteva anche non percepire la sua mancanza perché troppo oberata di lavoro, il secondo invece non poteva fare a meno di sentirsi trascurato; o meglio, Desmond non glielo aveva mai detto, ma Alexis non poteva fare a meno di pensare che fosse così, che ci si sentisse e che non glielo dicesse semplicemente perché l'amava e non voleva farla sentire in colpa... e poi come dare torto al Flynn?
La Parker lo amava da morire, con tutta se stessa, ma amava anche il proprio lavoro e quella, lo sapevano tutti, era l'opportunità di una vita: se ce l'avesse fatta sarebbe andata a lavorare in Andorra e a quel punto le cose si sarebbero aggiustate senza dover ricorrere ogni volta alla Giratempo; ma fino a quel momento, l'Acuan si destreggiava tra il laboratorio individuale, quello con Cox, lo studio all'A.G.E.R. da privatista ed il fare la moglie, riuscendo a barcamenarsi in tutto ciò sorprendentemente bene.
La sera prima aveva persino dormito al laboratorio, approfittando del fatto che Desmond avrebbe fatto tardi per una serata con la band, così aveva potuto lavorare più del solito ed alzarsi presto la mattina, per ricominciare; oltretutto, da quando aveva saputo a cosa avesse portato l'incontro tra Consiglieri delle Gilde e Guide druidiche della comunità bulgara, non poteva fare a meno di chiedersi se e come avrebbe potuto aiutare la causa. Onestamente non si considerava affatto portata per essere uno dei Campioni, anche perché il proprio legame con l'Acqua non era a chissà quali livelli... ma ci avrebbe almeno dovuto provare? Probabilmente anche la buona volontà contava, e Alexis ci teneva a far sapere che se mai avrebbe potuto aiutare i Confratelli a vincere, beh, allora si sarebbe fatta in quattro - o in otto, o anche in sedici visti gli impegni - per non essere da meno degli altri.

Ucciderei per un caffè...

Nel corso degli anni, la Parker aveva scoperto qualcosa di molto interessante su se stessa: il caffè le dava una sveglia non indifferente, ma la mandava anche su di giri... troppo su di giri; diventava più veloce nel fare le cose e più reattiva, ma anche più imprecisa, e non poteva proprio permetterselo. Vestita con solo un enorme maglione color écru traforato e delle mutandine bianche - perché tanto la stanza era chiusa a chiave e nessuno sarebbe potuto entrare senza il suo permesso - Alexis fissava semi-sconsolata la lavagna di fronte a sé piena, ma che lo si diceva a fare, di formule più o meno sensate.

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Il fatto di aver capito in quale direzione muoversi - ovvero non il dimostrare che fosse possibile fondere i DNA di essere umano e creatura magica insieme (aveva visto coi propri occhi che fosse possibile, e l'immagine dei Mezzo-Draghi non si sarebbe levata mai più dalla sua mente) ma che esistesse la possibilità di creare un composto neutro dove parte dei due DNA non entrassero in collisione - non rendeva certo più facile il compito: sapeva cosa fare, certo, ma in quanto al come...
Si alzò in piedi, passandosi una mano tra i capelli mentre Doc fluttuava per la stanza in attesa di poterle essere d'aiuto, ed avvicinandosi alla lavagna ne cancellò le formule, che tanto aveva riportato la sera precedente sia sul magicomputer che in via cartacea così da essere sicura di non perderle.

Ripartiamo da quello che so.
So che il DNA di ogni persona può considerarsi unico nel suo genere, perché rappresenta il codice genetico del singolo, ovvero tutto quell'insieme di caratteristiche che lo rende ciò che è... e lo stesso vale per le creature magiche.
- cominciò a ragionare l'Acuan, camminando lentamente per la stanza - A differenza delle creature magiche, che presentano dei comparti genetici diversi per ogni specie, l'essere umano possiede però parti del codice che sono uguali per ciascun individuo, che si ripetono ogni volta, e che lo rendono quindi appunto "ripetibile" come figura in sé.

Altrimenti ogni persona avrebbe avuto un numero diverso di gambe, braccia, occhi o dita, per esempio.

Per ottenere ciò che voglio, per dimostrare quindi che esista un composto in grado di fondere i due DNA senza conseguenze negative devo partire proprio da questo... dal genoma umano.

Si avvicinò al magicomputer all'avanguardia - c'era da dirlo, Cox e gli altri non si erano fatti mancare nulla, in quella struttura - cominciando a battere sulla tastiera mentre lo schermo le riportava finestre diverse con grafici, proiezioni e formule precedentemente teorizzate.

Prenderlo in considerazione tutto, però, mi porterebbe via troppo tempo... devo cominciare con lo studio del proteoma - disciplina conosciuta col nome di "Proteomica" - scomporlo ed isolare le singole proteine per osservarne le singole reazioni; credo sarebbe meglio cominciare col proteoma cellulare però, è meno complesso e mi risulterà più difficile sbagliare, mh, sì...

Doc si avvicinò allo schermo del magicomputer con aria (?) vagamente interessata, forse incuriosito (??) dai ragionamenti e dagli obbiettivi a breve termine di Alexis, che per fortuna poteva contare in quella struttura sui migliori attrezzi da laboratorio possibili, e non solo, ma anche su tutta una serie di campioni cellulari che avrebbero accorciato di molto le sue ricerche.

Inutile dire che il composto neutro non potrà avere base erbologica, no, qui si parla soprattutto di Chimica con qualche "sporcatura" di Alchimia... la cosa più furba che possa fare è isolare un polipeptide e lavorare su di esso singolarmente, modificandolo affinché si possa trasformare nella base cellulare del mio composto finale.
Doc, quale sarebbe la percentuale di riuscita della mia analisi se utilizzassi la selenocisteina come catena di aminoacidi base?


La medusa, a quel punto, si appoggiò sulla sua testa, rimanendo in silenzio per qualche istante mentre elaborava i dati a propria disposizione per fornire alla Parker una risposta quanto più precisa possibile.

Calcolo in corso...
La percentuale di riuscita, in base ai dati già in possesso e le conoscenze del soggetto... è del 31,2%.


Vale la pena tentare...
D'accordo, mi dò una vestita e scendo nel caveau
- singolare come ciò che di solito doveva contenere gioielli e preziosi, il caveau appunto, fosse lì inteso come il luogo in cui si trovavano tutti i campioni (di DNA umano ma non solo) possibili ed immaginabili - per trovare un campione di selenocisteina... ci vediamo tra poco, non ti muovere!

Quanto amava il suo lavoro!

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Messaggioda Alexis » 27/05/2016, 15:13

• Stanza privata di Alexis Parker-Flynn - Laboratorio di Ricerca del Dott. Cox (Liechtenstein) - 01.04.12 - ore 19.56 •


Dottoressa Parker, mi scusi...

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Quentin, dimmi!
Ci sono novità?


No dottoressa, è solo che...
Sarebbero quasi le 20...


Ah, ma sicuro, ti ho fatto fare anche troppo tardi!
Certo certo, allora vai pure! Tua sorella sta un po' meglio?


In via di guarigione, fortunatamente.
È stata proprio fortunata, se i Ranger l'avessero trovata qualche minuto più tardi...


Ma non è successo, ed è questo l'importante!
Portale i miei saluti e ci vediamo domani, d'accordo?


Hai ragione dottoressa Parker, la ringrazio!
Lo farò sicuramente, a domani!


Non le dispiaceva rimanere da sola, contrariamente a quanto si potesse pensare: sì, il suo Assistente Scientifico se n'era andato, ma lei poteva ancora contare su un alleato fedele, il suo intelligentissimo Doc, e con uno come lui accanto si poteva continuare a lavorare senza problemi!
Un altro mese era passato, ed Alexis aveva finalmente cominciato a prendere il giusto ritmo; nonostante avesse un milione di cose da fare si sentiva propositiva ed ottimista, forse perché si era fatta dei nuovi amici lì nel Centro - Peyton, Enrique, e in fondo anche Xylia e Daphne - forse perché la Hastings la riforniva quasi settimanalmente di chupa-chups energetici che la rimettevano al mondo, o forse perché i primi frutti del suo progetto stavano cominciando a maturare: certo, a confronto col progetto della Montgomery il suo faceva quasi ridere, ma era pur vero che la donna avesse molta più esperienza di lei e potesse quindi permettersi di puntare più in alto. Inoltre si vedeva che stesse "gareggiando", che volesse a tutti i costi un posto di comando nel Laboratorio di Andorra, mentre la Parker voleva fare bene, sì, ma soprattutto essere utile al prossimo.
Essere meno competitiva, però, non voleva certo dire prendersela con calma o battere la fiacca, al contrario, non era mai stata tanto brava nell'ottimizzare i tempi come in quel momento: ad esempio quella sera, dovendo aspettare i risultati di alcuni esami effettuati lì in laboratorio, avrebbe passato il tempo studiando per la sfida contro i Druidi, visto che tanto Desmond avrebbe passato la notte fuori per un concerto di beneficienza e poi si sarebbe fermato in Gilda per allenarsi con alcuni Confratelli l'indomani, quindi tornare a casa sarebbe stato inutile; era molto fiera del marito, ed era altresì sicura che sarebbe stato bravissimo durante la sua prova, un po' per tenere alto l'onore delle Gilde, un po' per se stesso, ed un po' perché sapeva bene di essere l'ancora di salvezza di Typhon.
Avendone parlato a lungo, Alexis era giunta alla conclusione che fosse giusto coprire le spalle al Seal, nel caso - improbabile per lei - egli non ce l'avesse fatta contro l'Erede del Vento: non solo il Flynn, dunque, ma anche la Parker si era proposta di fargli da "salvagente", perché se anche Desmond fosse stato battuto, almeno l'Acuan avrebbe potuto usare i propri desideri - ammesso di vincere - per annullare la volontà di Rawyn; onestamente dubitava che l'aiuto suo e del marito sarebbe servito, ma non si poteva mai sapere. Aveva già spedito al Terran il composto che lui le aveva chiesto, quello che avrebbe aumentato la sua resistenza fisica e mentale per un periodo di tempo, ma non sapeva se gli fosse andato bene o meno; non avendo ricevuto sue notizie poteva ipotizzare di sì, ma era anche vero che forse, al momento, Typhon fosse semplicemente troppo impegnato chissà dove per contattarla.

Speriamo che vada tutto bene...

Pensò Alexis con un sospiro leggero, mentre si toglieva le scarpe con un gemito di sollievo: quand'era sola preferiva di gran lunga stare coi piedi scalzi, anche perché i tacchi non è che li trovasse propriamente comodi! Sorrise tra sé, a quel punto, facendo uscire Doc dalla sua "casa" - un'ampolla legata al collo all'interno della quale la Creatura rimaneva in forma liquida quando non poteva farsi vedere in giro - ed osservandolo sgranchirsi (?) i tentacoli.

Ci aspetta una serata mooooooooolto impegnativa, caro mio!
Sei pronto per lavorare?


Affermativo.
La mia percentuale di efficienza è del 100%, Alexis.


Magari fosse stata al 100% anche lei!
E non a caso, infatti, si mise in bocca uno dei lecca-lecca di Peyton, mentre tirava fuori appunti e fogli vari, sentendo all'istante un flusso di energia e di carica positiva pervaderle il corpo.

Devo assolutamente dirle di brevettarli, questi chupa-chups... sono una forza!

Nessuna traccia di invidia, ovviamente, nella sua voce, solo tanta ammirazione per la genialità della Hastings: più andava avanti a conoscere lei ed Enrique, più la Parker si convinceva che lavorare in un laboratorio autonomo, loro quattro insieme, sarebbe stata una forza; le sarebbe piaciuto collaborare anche con Xylia e Daphne, in realtà, ma le due ragazze le sembravano meno amichevoli e più sulle loro, forse anche perché più grandi di età e con altri progetti, Laboratorio di Andorra a parte.

Spero tanto che Daphne abbia deciso di dare retta a Cece, e che abbia iniziato a prendere molto più seriamente il suo esame finale con Hobbes...

Si disse Alexis mentre ricontrollava alcuni dati trascritti manualmente: alla fine era venuto fuori, attraverso vari esami, che la giusta catena di aminoacidi base per la creazione del suo stabilizzatore molecolare non fosse tanto la selenocisteina, come aveva inizialmente pensato l'Acuan, bensì la pirrolisina, un aminoacido scoperto relativamente da poco che si era dimostrato fin da subito parecchio collaborativo.
La base cellulare da sola, però, non bastava di certo: creare uno stabilizzatore molecolare significava dar vita ad un composto che accogliesse sia il DNA umano che quello di una Creatura Magica senza che questi entrassero in collisione, una sorta di "campo neutro" che mantenesse intatte le proprietà dei due "giocatori" senza che una potesse prevaricare sull'altra... e sì, stava davvero usando delle metafore sportive, forse era più esaurita di quanto lei stessa volesse ammettere!

Doc, ricordami quali sostanze abbiamo unito al composto fino ad ora, per favore, e anche in quali percentuali.

Subito: 23% di cloruro di magnesio, 2% di monossido di potassio, 18% solfato di bromo, 4% di trifloruro d'idrogeno e 3% di soluzione iodata.

E ancora non ci siamo...

Aveva effettuato dei primi test sperimentali, usando la tecnologia avanzata e all'avanguardia del Centro di Cox per simulare al magicomputer il possibile inserimento di nuclei di DNA nel composto di pirrolisina modificato secondo un primo studio da parte della Parker... e non era andata un granché bene.

Anche se non credo che vedere il proprio progetto che esplode, letteralmente, all'interno di una simulazione si possa definire solo "non andare un granché bene" ...

Ovviamente non si era arresa al primo tentativo, altrimenti tanto sarebbe valso non presentare alcun progetto e basta - di sicuro ci avrebbe guadagnato in relax! - ma nonostante avesse provato a combinare nuovi elementi ai vecchi, nulla sembrava fare al caso suo: il magnesio, il potassio, il bromo, l'idrogeno e lo iodio erano una base perfetta per raggiungere il suo obiettivo, ma comunque non sufficiente allo scopo, e non poteva permettersi di presentare un progetto incompleto, a cosa sarebbe servito? Si legò i capelli in una coda alta, succhiando il chupa-chups con vigore - lo stesso col quale succhiava altro, di solito - e trovando in quel gesto un modo nuovo per scaricare la tensione: una base stabile ma fragile non era abbastanza, non quando il fine ultimo di tutto l'esperimento era quello di iniettare quel composto in un essere umano... non avrebbe mai avuto il coraggio di tentare, nemmeno in una semplice simulazione, con dei presupposti tanto labili!

Sicuro così diventerei famosa... per aver ucciso qualcuno, ma quello è solo un dettaglio!

Sbuffò, la Parker, ringraziando di essere una persona auto-ironica, perché ci sarebbe stato da piangere: era praticamente bloccata, inchiodata su di un punto fermo, e sarebbe rimasta in quello stato fino a quando non fosse riuscita a capire che altre sostanze facessero il caso del suo stabilizzatore molecolare: il tempo c'era ancora, quello sì, ma odiava rimanere con le mani in mano a cincischiarsi!

Aaaaaaaaaahhhhh, basta basta basta!
Devo fare qualcosa o finirà per esplodermi il cervello a causa dell'inattività...
- e se qualcuno credeva che non fosse possibile, non aveva mai conosciuto una come Alexis Parker - Perciò credo che la cosa migliore sia cambiare progetto...

Ovvero focalizzarsi su qualcosa di altrettanto importante: la sfida contro i Druidi; quando si era proposta come Campionessa per l'Acqua, ad essere onesti, la giovane donna non aveva minimamente pensato di poter essere scelta per davvero. Certo, il cervello non le mancava, ma c'erano tanti Gildati migliori di lei, sia come doti che come legame col proprio Elemento, quindi aveva deciso di mettersi a disposizione con devozione e sincerità, ma anche con scarsa convinzione di avere una possibilità: con quelle premesse, l'annuncio fattole dal Consigliere Acuan di esser stata scelta, appunto, come Campionessa Acuan l'aveva quindi destabilizzata e scioccata, portandola a chiedersi addirittura se non si fosse trattato di un errore; davvero avevano scelto... lei? Tra tutti, proprio lei?
Passato il primo momento di shock, tuttavia, l'Acuan si era messa sotto nello studio, ringraziando il Conflux che perlomeno la sua prova le fosse congeniale: non che avesse dubbi in tal senso, l'Oceano era perfettamente consapevole delle capacità della Ricercatrice e in cosa potesse essere competitiva, ma doveva ammettere che tra le diverse sfide che richiedevano l'uso del cervello, la sua era perfetta per le proprie competenze... la sfida sulla conoscenza.
Non solo quella druidica o delle Gilde, ma anche quella magica e persino un po' quella babbana: ed oggettivamente parlando, quanto poteva essere avvantaggiata una che, per nascita, era babbana per metà? Questo non le aveva certo impedito di concentrarsi sullo studio della società non-magica, ma di sicuro partiva con presupposti migliori di un Druido che, i babbani, non li avrebbe dovuti conoscere per nulla, in teoria; inoltre si trattava di concetti che, per nascita e percorso scolastico ad Hogwarts, aveva già affrontato e memorizzato, e che quindi ora doveva solo rispolverare.

Per fortuna l'Acuan Diluvium mi ha permesso di portarmi un po' di materiale a casa!

Aveva dovuto spiegare ad Eibhlin che, per poter sfruttare al meglio ogni secondo a disposizione, le sarebbe capitato di dover studiare proprio nel suo laboratorio, e per fortuna l'Oceano era stata molto comprensiva, permettendole di portarsi via alcuni libri dalla biblioteca della Gilda: ovviamente si trattava di tomi incantati affinché, se presi in mano da un non-Gildato, si presentassero come privi di qualsiasi testo, quindi totalmente bianchi, e la Parker ci stava super attenta di suo, ma almeno, in quel modo, poteva studiarne il contenuto anche da lì, lontana dalla Gilda Acuan.

Hai voglia di interrogarmi, Doc?

Non che si potesse propriamente parlare di voglia, nei riguardi della Creatura Magica, perché essa era ben disposta a fare di tutto pur di aiutare Alexis, ma la Parker si rifiutava di trattarlo come un robottino... anche se spesso le dava quell'impressione.

Scegliere la materia sulla quale si vuole essere interrogati.

Tutte quante, voglio un'interrogazione generale.

Attendere prego...
[...]
Scegliere il grado di difficoltà dell'interrogazione.


Fino al giorno prima aveva impostato la modalità su "principiante", per evitare di volare troppo in alto sin dall'inizio e cominciare con qualcosa di fattibile, in modo tale da proseguire ed aumentare la difficoltà progressivamente... e le sembrava giunto il momento di effettuare quell'upgrade.

Modalità "intermedio", per favore.

Attendere prego...
[...]
Registrazione avvenuta con successo, tenersi pronti per l'interrogazione.


Respirò a fondo, Alexis Parker, sgranchendosi il collo e le mani - non che le servissero a qualcosa - con aria super concentrata e decisa: doveva immaginare di essere già al giorno della sfida, ed anche se c'era ancora tempo era giusto dare il massimo ogni giorno, per portare a termine ogni obiettivo prefissatasi... e poi andarsene finalmente in vacanza, come promesso a Cecilia, si sperava col marito, che se ancora non aveva chiesto il divorzio doveva essere proprio un santo.

Date della seconda guerra punica?

Dal 218 a.C. al 202 a.C.

Trattato di pace tra i Goblin irlandesi e gli gnomi spagnoli?

1720.

Fondazione della prima comunità bulgara ai confini di Gabrovo?

1207, anzi no, 1208.

Creazione del primo anello Terran?

1356.

E via così, ancora e ancora, domande su domande, senza fermarsi mai: Doc lo faceva apposta a mischiare le diverse materie, a farle una domanda di storia babbana, poi di quella druidica, poi magari di quella magica e successivamente di quella gildata, ricominciando il giro subito dopo mischiando però l'ordine degli argomenti stessi. Le fece in tutto 30 domande per argomento, per un totale di 120, al termine delle quali Alexis si ritrovò con la gola secca... ed un enorme mal di testa.

Allora, Doc... come sono andata?

La percentuale di risposte esatte è del 78, 3%.

Non male... - ma poteva fare di meglio... anzi, doveva fare di meglio, non sapendo quanto fosse preparato il proprio avversario - Dove ho le carenze maggiori?

La percentuale più elevata di risposte errate si concentra in materia di storia druidica.

Proprio il punto di forza di colui/colei che si sarebbe ritrovata davanti, non andava affatto così! Doveva impegnarsi di più, motivo per cui, con un sospiro, prese il libro di storia druidica (volume 7 di 20) con espressione determinata: aveva già letto una volta tutti e 20 i volumi, ma ora non bastava leggerli, doveva conoscerli a memoria, doveva essere come un'enciclopedia umana... una "Parkerpedìa", per intendersi!

Doc, tra quanto saranno pronti i risultati dei test sul composto modificato con berillio e stronzio?

Calcolo della tempistica in corso... due ore e trentasei minuti esatti.

Bene, ho tutto il tempo di ordinare la cena a domicilio e mettermi a studiare... - fortuna che, intorno al Laboratorio, erano presenti diversi ristoranti magici con un eccellente servizio di materializzazione a domicilio del cibo ordinato, così da non doversi nemmeno muovere di lì - Sei pronto, piccolo mio? - non che dovesse/potesse fare molto, a parte posarsi sulla sua testa e darle supporto morale durante lo studio.

La mia efficienza è del 99,4%, Alexis.

Beato lui!

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Messaggioda Alexis » 08/06/2016, 23:12

• Stanza privata di Alexis Parker-Flynn - Laboratorio di Ricerca del Dott. Cox (Liechtenstein) - 18.05.12 - ore 14.32 •


L'hai notato anche tu, vero?!
Karina era a tanto così dal piangere... certo che Cox quando vuole porta davvero all'isteria, e in questo periodo mi sembra più nervoso del solito!
Forse perché siamo tutti un po' in fibrillazione...


Tutti i Gildati, nello specifico, visto che ormai mancava poco più di un mese alla sfida contro i Druidi: Alexis, in quel primo pomeriggio, stava parlando con l'amica e collega Peyton Hastings, camminando con lei in direzione dei loro laboratori personali; non sempre, infatti, riusciva ad incrociarsi con Cece, ma per fortuna lì al Centro di Ricerca aveva trovato persone altrettanto simpatiche come Peyton, Enrique, ma anche Xylia e Daphne, una volta conosciute meglio.
Nell'ultimo paio di settimane, in effetti, sia Cox, che Lambert, che Hobbes si erano dimostrati più severi, più irritati, più nervosi appunto, e l'unica costante che era venuto in mente ad Alexis, magari sbagliando, era il fatto che fossero tutti protettori del Conflux, seppur di Gilde diverse; ce n'erano parecchi, di Gildati, nel gruppo selezionato per partecipare al maxi-progetto che avrebbe portato alcuni di loro ad Andorra, ed il fermento era percepibile a pelle per chi sapeva cosa e dove cercare.
Si era anche accorta che alcuni suoi colleghi - quelli che facevano parte delle Gilde, naturalmente - la guardavano in modo diverso, alcuni ammirato ed altri speranzoso, probabilmente per via del fatto che fosse una delle Campionesse scelte per rappresentarli nella sfida contro i Druidi: Alexis, proprio per questo, aveva intensificato lo studio in vista della sfida e, di riflesso, anche quello dedicato al proprio progetto individuale - per non rimanere indietro con esso - consapevole che alla fine di Giugno, quando lo scontro amichevole coi figli di Gaia fosse terminato, si sarebbe presa almeno tre settimane di vacanza; era molto tempo, lo sapeva, ma era anche consapevole di non poter reggere quel ritmo ancora a lungo, aveva bisogno di riposo, di staccare la spina e rilassarsi un po', possibilmente col marito.
La cosa buona era che, se non altro, grazie a Doc il lavoro procedeva bene, e se avesse superato la sua prova contro il Druido che le avrebbero fatto affrontare, al Mana avrebbe chiesto in dono qualcosa che, in campo lavorativo, l'avrebbe aiutata non poco: un libro tascabile contenente tutta la conoscenza scientifica mondiale dall'alba dei tempi fino ai giorni presenti... e non solo; ce fosse anche indistruttibile, immune a qualsiasi magia, leggero, che si aggiornasse in automatico e un sacco di altri attributi che doveva ancora definire. Certo era che, con un tomo del genere a sua disposizione, il lavoro le si sarebbe alleggerito di un bel po', recuperando almeno in parte ai giorni presi per sé, per il suo matrimonio, ma soprattutto per la sua sanità mentale.

Sai cosa dovremmo fare??
Allenarci insieme sulla nostra capacità di leadership! In fondo, ammettiamolo... non ci riesce molto bene...


Avrebbe voluto assomigliare molto di più a certi suoi colleghi, ma lei era l'esatto contrario di una despota: era gentile anche quando doveva comandare, cercava di essere gentile anche nell'impartire ordini, e quando qualcuno sbagliava o si dimostrava troppo lento, invece di incitarlo - anche con un po' di cattiveria genuina - lei trovava il modo di scusarlo per questo o quel motivo, beccandosi delle occhiate esasperate da parte di un Cox che di sicuro avrebbe voluto vedere più polso da parte sua. Forse allenarsi con Peyton, quindi provare a darsi ordini a vicenda, avrebbe fatto loro comodo, visto che la Hastings stava messa come lei se non peggio, in quanto ad attitudine al comando.

Beh, allora ci vediamo domani...
Grazie della chiacchierata, ciao ciao!


Perché nel pomeriggio avrebbe lavorato al proprio progetto individuale fino all'ora di cena, poi sarebbe tornata a casa sua, avrebbe mangiato e avrebbe studiato fino a tarda notte per il successivo esame di specialistica - che non aveva avuto alcuna intenzione di lasciare indietro - fino ad addormentarsi stremata nel letto, ancora vestita, circondata dai libri... che prospettiva meravigliosa!

Uff, però mi sa che una mezz'oretta di sonno è meglio se me la faccio già ora, o col cavolo che riuscirò a combinare qualcosa di buono, questo pomeriggio...

Mormorò Alexis mentre, dopo aver posato la borsa che portava sempre con sé, si toglieva i vestiti ed indossava degli abiti decisamente più adatti ad un riposino veloce - o comunque a passare del tempo chiusa nel suo laboratorio, dove nessuno l'avrebbe potuta disturbare: una bella canottiera, degli shorts, la classica "tua per casa", insomma; raccolse i capelli e, con uno sbadiglio stanco, si stese sulla grandina che ognuno aveva a disposizione nel proprio laboratorio personale, finendo tra le braccia di Morfeo in meno di tre minuti... un record!

Shi... solo... yaaaaaaaawwhhhhnnn... una mezz'or... etta...
RONF... ZZZZZ... RONF... ZZZZZ... RONF...


• Tre Ore Dopo •


Mmmmmhhhh...
Aaaaaahhh... che dormita meravigliosa...


Si stiracchiò sulla brandina, sbadigliando e stropicciandosi poi gli occhi prima di mettersi seduta e passarsi una mano sul volto: stava davvero bene, le sembrava di aver dormito per ore, e fu con un sorriso che volse lo sguardo verso l'orologio a parete messo proprio di fronte al letto, gesto innocente che fece lentamente sparire quell'espressione serena dal suo sguardo.

Immagine


... eh??
..........
..................
.........................
Sono passate tre... tre..... tre...... TRE ORE?!?!?!?!?!?!?


Saltò giù dalla branda come se qualcuno le avesse fatto esplodere un petardo sotto al sedere, iniziando a vestirsi a velocità supersonica per darsi un minimo di professionalità e permettendo intanto a Doc di uscire dal suo "nascondiglio" per fluttuare liberamente per la stanza prima, e poggiarsi sopra la sua testa dopo.

Come è possibile?!
Come posso aver dormito per tre ore?!
Oh Trama, oh Mana, sono un'idiota, una sconsiderata, ma porca puzzoletta, mannaggia mannaggia mannaggia!!!!!


La tua percentuale di efficienza è salita del 32,7% da stamattina, Alexis.

E ci credo, ho dormito la bellezza di 180 minuti!!
D'accordo, d'accordo, niente panico: ho dormito di più adesso, quindi stasera potrò fare più tardi.
E poi, come ha detto Doc, ora sono più efficiente, quindi darò il meglio di me nel lavoro di oggi pomeriggio.
Giusto?


Giusto, Alexis.

Ecco, appunto, tutto risolto, eheheh!

Sì, aveva decisamente ed urgentemente bisogno di una vacanza.
Scuotendo la testa nel tentativo - piuttosto ben riuscito - di recuperare il controllo di sé ed una parvenza di lucidità, la Parker si preparò di seguito un bel caffè forte, una bevanda che di solito non consumava ma che, in quel momento, era l'unica a poterle dare la sveglia, si sedette al tavolo con di fronte il magicomputer, bevve un sorso di caffè e si sentì subito pronta per rimettersi al lavoro... anche perché aveva tre ore di tempo da recuperare!

Bleah...
Ma come si fa a bere questo schifo?


La smorfia che ne seguì fu quanto meno esplicativa del perché l'Acuan, il caffè, lo bevesse poco, specie se così forte e amaro - ci avrebbe impiegato troppo tempo a zuccherarlo, tempo che lei non aveva; scosse nuovamente la testa ed accese il macchinario presente alla scrivania, cercando alcuni fogli specifici tra gli appunti con Doc sempre e comunque appoggiato sopra la sua testa, in placida attesa di poter essere utile alla ragazza.

Ah, ecco dove ci eravamo interrotti ieri!
Mi sembra che da quando abbiamo aggiunto delle molecole di scandio e una soluzione d'iridio il nostro stabilizzatore sia molto più stabile, non trovi anche tu?


La percentuale di efficienza dello stabilizzatore molecolare a base di pirrolisina è salito al 49%, Alexis...
E hai fatto un bel gioco di parole.


Oh, grazie Doc! - sorrise, anche se la creatura non poteva vederla - Non ti sembra, però, che manchi ancora qualcosa? Insomma, il 49% non è male considerando le mie conoscenze ed il tempo a disposizione, ma si può fare di meglio!

Soprattutto perché più avesse creato un composto stabile, più sarebbe stato adatto ad "ospitare" sezioni di DNA umano e di Creatura Magica, dimostrando quindi la validità del suo esperimento.

Doc, ricordami finora come stanno andando le nostre ultime simulazioni?
Sai, ho proprio voglia di farmi del male...


Calcolo in corso, attendere prego...
Abbiamo simulato l'aggiunta del 78% degli elementi della tavola periodica, senza però effettuare dei passi avanti nella nostra ricerca: col 49% di efficienza, inoltre, abbiamo testato la validità dello stabilizzatore nella percentuale di una volta su quattro, e la sua durata pari a circa 20 minuti di utilizzo.


Per dirla in termini semplici, una volta su quattro lo stabilizzatore si era dimostrato funzionante per circa 20 minuti, dopodiché... beh, nelle simulazioni di solito esso esplodeva, e non era affatto un bello spettacolo, specie se si pensava che esso si sarebbe dovuto iniettare in un paziente umano! Certo, aveva fatto passi da gigante rispetto a quando ancora non aveva ben chiaro su cosa si dovesse concentrare, ma lentamente - forse stando anche a contatto con persone diverse, eterogenee - Alexis stava imparando che poteva pretendere di più da se stessa, e che se anche il bene primario rimaneva il voler aiutare la scienza a progredire, era giusto impegnarsi anche per una gratificazione personale, per dimostrare al mondo e alla sua immagine nello specchio che, perdindirindina, un cervello niente male ce l'aveva pure lei e poteva anche ammetterlo ad alta voce!

Ti stai distraendo, Alexis.

Oh, sì, hai ragione Doc, scusa!

Non che dovesse scusarsi con lui - che gliene importava? - ma le veniva in automatico farlo, perché era un po' come se quel progetto lo stessero condividendo: quanto tempo in più avrebbe impiegato, ad esempio, senza Doc a farle calcoli al momento e su commissione, a valutare percentuali di efficienza, a formulare ipotesi quando non avevano il laboratorio esami a disposizione?
Quella creaturina apparentemente un po' inquietante - insomma, a vederla di primo impatto non faceva proprio una bellissima figura - si era dimostrata, fino a quel momento, il suo alleato più prezioso.

Ehi, Doc...

Sì, Alexis?

Grazie per essermi sempre vicino.
Ti voglio bene.


... io sono l'idrogeno e tu l'ossigeno, Alexis.

Ovvero inseparabili, e in grado - se uniti - di dare vita a qualcosa di meraviglioso come l'Acqua: il suo Elemento era stato un altro alleato su cui poter contare in modo totale, incondizionato e bellissimo; anche se lo stava trascurando, e ne era totalmente consapevole, l'Acqua non veniva mai meno al suo compito, ovvero supportare lo spirito di colei a cui si era legata. Le impediva di deprimersi quando i test non le andavano bene, la confortava quando si sentiva tanto stanca da non riuscire a tirar su nemmeno una matita, e gioiva con lei - spruzzando onde immaginarie alte anche metri - quando la Parker raggiungeva dei traguardi importanti.
Quella era un'altra cosa che l'Acuan si era ripromessa di fare, rimediare al tempo perso e cercare di affinare il suo legame con l'Elemento: non era sicura di quando effettivamente ne avrebbe avuto l'occasione, ma era abbastanza certa che, se i Gildati avessero vinto, dopo la sfida sarebbe stata molto più libera, anche a livello mentale, avendo meno pensieri e preoccupazioni; e poi doveva prendersi tre settimane di vacanza, no? Sarebbe stata una bella occasione per passare del tempo in Gilda, un posto nel quale ultimamente - e per ovvi motivi - non stava più mettendo piede se non per consegnare i libri presi in prestito e prenderne altri da portare a casa e studiare in ogni momento a disposizione.

Già, sarà bello staccare la spina e passare un po' di tempo circondata dall'acqua...
....
........
............
Aspetta.......
Ho detto............ ACQUA?!?!?


Si alzò di scatto dalla sedia, con un balzo tale che persino Doc si spaventò, staccandosi dalla sua testa e fluttuandole lontano con aria (?) offesa (??), tanto da spingerla a scusarsi di nuovo; ma ciò a cui aveva appena pensato era qualcosa di tanto elementare da risultare quasi... assurdo.

Come diavolo ho fatto a non pensarci prima?!
È pazzesco, mi prenderei a schiaffi da sola, davvero!
- forse se l'avesse chiesto come favore a Cece l'avrebbe pure accontentata - L'acqua, l'acqua potrebbe essere un elemento chiave per questo esperimento, in fondo è comune ad entrambi gli esseri viventi, no? L'uomo può arrivare ad essere fatto d'acqua anche fino all 99%, ed una percentuale considerevole la si trova pure nelle Creature Magiche, oh Alexis, ma perché ci hai messo tanto a capirlo?

E sì, parlare a se stessi in terza persona poteva essere considerato un primo aspetto di squilibrio mentale.

Doc, presto, ricalcola l'efficienza dello stabilizzatore aggiungendo dell'acqua!

Calcolo in corso, attendere prego...
La percentuale di efficienza, su una variazione della quantità d'acqua da uno a dieci cc. può variare dal 51,3% al 67%, Alexis.


EUREKA!!!!!!!!!!

Le vennero gli occhi lucidi senza accorgersene, e sempre senza accorgersene si mise a piangere, spostandosi dalla scrivania per non rischiare di bagnare i propri appunti: certo, c'erano da rifare tutti i calcoli - perché doveva dimostrare concretamente ogni passo del suo percorso individuale e non poteva mica portare Doc davanti a Cox e compagnia - e da effettuare una marea, per rimanere in tema, di test, ma finalmente avevano sbloccato la situazione, finalmente erano arrivati ad un punto di svolta; l'Acqua l'aveva avvicinata all'Equilibrio, le aveva fatto conoscere persone straordinarie, l'aveva resa parte di qualcosa di grande, l'aveva sempre sostenuta, incoraggiata, guidata, ed ora si era dimostrata anche la chiave giusta per far prendere a quel progetto la direzione giusta.

Farò in modo che ne valga la pena.
L'ho promesso a me stessa, a Desmond, a Cece, ai miei genitori, a tutti coloro che mi hanno dato fiducia... ed ora lo prometto anche a te.


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Alexis
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Messaggioda Alexis » 14/11/2016, 23:39

• Stanza privata di Alexis Parker-Flynn - Laboratorio di Ricerca del Dott. Cox (Liechtenstein) - 27.12.12 - ore 10.27 •


Dottoressa Parker, posso disturbarla?

Immagine


Certo, mi dica!

Volevo solo consegnarla questa, è arrivata poco fa per lei!

Ah, che gentile, grazie!

Di nulla, buona giornata!

Una volta richiusa la porta della propria stanza, Alexis aprì con curiosità la lettera che le era appena stata consegnata e si ritrovò a sorridere non poco -anzi, a dire il vero piuttosto commossa- quando una fotografia magica le scivolò tra le mani, un'immagine ritraente un gruppo di bambini in primo piano e tante altre persone adulte, di diverse età, che salutavano felici; in mezzo a tutti una donna bionda, con gli occhiali, che teneva per mano due bimbi in particolare i cui nomi né la Parker né la Hastings avrebbero mai potuto scordare, nemmeno da lì a cinquant'anni.
La lettera, proveniente dall'Isola di Nauru e scritta proprio da quella donna, raccontava di come stessero i suoi abitanti dopo la somministrazione del vaccino, dei miglioramenti effettuati per disinfestare la zona dai Goblin e quindi elevare le condizioni igieniche del territorio, e di come tutti fossero riconoscenti verso lei e Peyton, al punto da invitarle a visitare Nauru in qualsiasi momento l'avessero voluto.
Era stata una delle prove più difficili per le due Ricercatrici, che per fortuna non avevano dovuto far tutto da sole: già, Alexis ancora ricordava quando era rientrata nel proprio laboratorio personale in Inghilterra, con Peyton e Desmond ad aspettarla, ed aveva mostrato loro il frutto dei suoi sforzi...

Ecco la suddivisione dei prossimi dieci giorni sulla base degli impegni comuni...

Sabato: Mattina (Nessuno) - Pomeriggio (Typhon)
Domenica: Mattina (Gérôme) - Pomeriggio (Nessuno)
Lunedì: Mattina (Desmond) - Pomeriggio (Desmond)
Martedì: Mattina (Jasper) - Pomeriggio (Typhon)
Mercoledì: Mattina (Desmond) - Pomeriggio (Zephyr)
Giovedì: Mattina (Nessuno) - Pomeriggio (Gérôme)
Venerdì: Mattina (Desmond) - Pomeriggio (Jasper)
Sabato: Mattina (Typhon) - Pomeriggio (Zephyr)
Domenica: Mattina (Gérôme) - Pomeriggio (Desmond)


Wow...
Ma come hai fatto a convincere tutte queste persone ad aiutarti?!


Suppongo abbiano capito quanto la nostra situazione attuale sia grave...
O forse sono sembrata talmente disperata e sull'orlo dell'esaurimento da spaventarli a morte, ahahahah!


Beh, quale che sia la motivazione... sei stata grande, Lex!
Credo che dovremmo darci subito da fare, senza perdere un secondo di tempo... che ne dici?


Che possiamo mangiare qualcosa anche mentre lavoriamo, perciò all'opera!
Abbiamo un intero Stato da salvare, mi rifiuto di avere le vite di quelle persone sulla coscienza.


Per non parlare dell'incazzatura atomica del dottor Cox che è quasi peggio di qualsiasi epidemia!


Anche lei aveva fatto fatica a credere, man mano che le persone si offrivano di aiutarle, che la fortuna avesse deciso di dar loro una mano tanto sfacciata: forse il Conflux aveva compreso la buona volontà di entrambe, e le stava mettendo in condizione di affrontare positivamente quell'ostacolo per raggiungere un obiettivo non premeditato ma ora importante... o forse davvero il buon cuore della Parker aveva richiamato la stessa bontà in quelli di Gérôme, di Zephyr, di Typhon e di Jasper, spingendoli a dirsi disponibili.
Desmond era un discorso a parte, perché volente o nolente - e spesso era nolente - si era sempre dimostrato più che pronto a supportare la moglie, a starle vicino e a mettersi a sua disposizione in tutto e per tutto, mettendo le proprie conoscenze, per quanto limitate, a suo servizio.
Era stato strano, a volte difficile, ma molto stimolante confrontarsi e lavorare accanto a persone tanto diverse, con modi di ragionare diversi, con tempistiche di azione diverse, con routine lavorative diverse: era stata, a posteriori, una sfida nella sfida, anche se spesso sul momento si era sentita frustrata nel non trovare con gli aiuti esterni la stessa sintonia che, al contrario - e com'era giusto che fosse - poteva vantare con Cecilia, con Peyton o con Desmond stesso.
Eppure...

Grazie per essere venuto, Typhon...

E così tu saresti il famoso Typhon Seal!

... posso quasi immaginare il motivo della mia fama...
Tu saresti?


Peyton Hastings, piacere di conoscerti!
Sei stato proprio bravo a battere l'Erede del Vento, congratulazioni anche se... beh, decisamente in ritardo!


Il Bosco aveva evitato, in quell'occasione, di menzionare per cos'altro conoscesse il Seal - ovvero ciò che aveva fatto, in passato, all'amica, ma gli occhi del Terran l'avevano compreso comunque, Alexis ne era sicura; e tuttavia egli non aveva detto un fiato, facendosi subito mostrare gli appunti che Lambert aveva consegnato loro.

Risparmiati frasi come "siete nella merda" o cose simili, perché lo sappiamo perfettamente per conto nostro. - chiaramente lei non si sarebbe mai espressa in quel modo, ma Typhon non era lei, evidentemente - E passiamo subito al dunque: pensi che una composto erbologico disinfettante possa essere integrato alla base che Lambert ci ha fornito? Lui, come avrai notato, ha utilizzato diverse piante per la base, ma io avevo pensato di aggiungerne altre come la melaleuca o il bergamotto, per accentuarne l'azione purificatrice...
Però sei tu l'esperto, quindi dimmi... cosa ne pensi?


Lavorargli accanto, doveva ammetterlo, era stato molto strano, soprattutto all'inizio: l'ultima volta che si erano ritrovati così a contatto, lavorativamente parlando, era stato quando entrambi si occupavano ancora attivamente dello Sheliak&Vega; non solo una vita fa, dunque, ma anche in un contesto del tutto diverso, con un'urgenza anche diversa.
Eppure, nel corso dei giorni successivi, le era sembrato quasi che gli anni non fossero mai trascorsi, come il babbano imparare ad andare in bicicletta che non si scordava più, a prescindere da quanto tempo fosse passato tra una pedalata e l'altra; chiaramente, non avendo mai lavorato con lui da quel punto di vista, non aveva percepito la stessa sintonia forte di quando gestivano il negozio di musica - poiché in quel caso erano abituati a collaborare su una stessa materia - ma una sorta di eco di quel passato, di quel feeling, riproposto ora in chiave più matura e fragile, ma comunque presente. Ed alla fine, ripensandoci, si era sentita grata al Seal per essersi messo a disposizione, per averla aiutata, perché era con quei piccoli passi, di questo era convinta, che un giorno presto o tardi loro due sarebbero tornati ad essere amici.
Lavorare di Domenica non era stato strano per nessuna delle due, che a dimenticarsi dei weekend erano abituate - forse la Parker più ancora che la Hastings, addirittura - ma era stato strano rapportarsi con qualcuno che risultava essere un estraneo per entrambe: Gérôme Lamarck, infatti, era stato suggerito come possibile "guest star" in quella maratona impossibile al vaccino perfetto da Desmond, che lo conosceva in quanto attuale Vocal Coach di Ariel Jiménez e, prima, di Regina Jones... il fatto che fosse stato Flynn ad indicarlo come possibile aiuto era bastato ad Alexis per andarlo a cercare e domandargli aiuto, ma aveva voluto dire al tempo stesso affidarsi e scegliere di collaborare con qualcuno di cui, nome a parte, non conosceva nulla.
A suo favore, comunque, doveva ammettere che egli si fosse immediatamente posto nel modo migliore possibile, con gentilezza, ottimismo e spirito altruistico... e che voce!

Spero di non essere in ritardo, Alexis...

Ma no, figurati!
Ah, lei è Peyton, la collega invischiata con me in questo pasticcio...


P-Piacere... - la Hastings aveva aspettato che il Lamarck si allontanasse per studiare i documenti di Lambert prima di sussurrare all'orecchio dell'amica con gli occhi luminosi, per non dire a semi-curiocino ed un tono di voce fin troppo ammirato - Cavolo, Lex, ma ti sei accorta che ha una voce da orgasmo?!

Pey, ti ricordo che sei fidanzata!

Felicemente e senza alcuna intenzione di tradire J.D., ma ammetterai che con quella voce potrebbe spingere qualsiasi femmina a fare qualsiasi cosa lui voglia!

Se lo dici tu...

Aveva mormorato Alexis, alzando le spalle con fare noncurante: provando l'amore di un'Erede, in realtà, era quasi del tutto insensibile al fascino da aberrazione del Lamarck, reputando la sua voce come bellissima e coinvolgente ma non tale da ipnotizzarla come, invece, stava accadendo con la Hastings - che per quel giorno ed i successivi dovette sforzarsi molto per non sbavargli addosso - per questo non condivideva l'entusiasmo del Bosco e si stava concentrando, piuttosto, sul chiedersi come sarebbe stato lavorargli accanto. Nonostante le vicende tra loro, infatti, con Typhon poteva comunque vantare una certa confidenza... ma con Gérôme? Si sarebbe dimostrato tanto "positivo" come la prima sensazione che le aveva trasmesso, a pelle?

I risultati ottenuti dal professor Lambert, per quanto incompleti, sono davvero notevoli, devo ammetterlo...

Già, se fossimo dovute partire da zero probabilmente non avremmo saputo nemmeno dove iniziare a mettere le mani!

Togli il "probabilmente" ...

Comunque credo che la tua conoscenza magibiologica possa esserci molto d'aiuto, soprattutto in questa prima fase di lavorazione iniziale: pensavo che forse la cosa migliore potrebbe essere studiare ciò con cui abbiamo a che fare partendo dalla sua causa...

Intendi il virus?

Esattamente.
Sono convinta che se ne comprendessimo a fondo la natura e la struttura ci risulterebbe poi più semplice lavorare sul vaccino, ma è il tuo campo, perciò...


No no, non sminuirti.
È un'idea molto intelligente, e mi trovi totalmente d'accordo con te.
Vogliamo cominciare?


Sentito com'è professionale?!
Aaaaahhh...


Riusciva sempre a farla sorridere, la Hastings, anche quando ripensava alle cose a distanza di giorni: doveva ammettere, però, che nonostante si fosse incantata una volta o due la Terran aveva comunque svolto il proprio lavoro in modo eccellente, affiancando i due - che di MagiBiologia ne sapevano molto più di lei - in modo perfetto, mettendosi a loro disposizione in tutto e per tutto senza mai sentirsi da meno; e Gérôme si era dimostrato incredibile, gentile, preciso, competente e professionale senza però mai mostrarsi presuntuoso, anche se probabilmente in quel campo specifico era più ferrato della Parker.
Quell'imprevisto, quell'assurdo malinteso si era rivelato di giorno in giorno sempre più utile non solo al fine di conoscere persone nuove, ma anche di poter apprendere da loro, come in effetti era accaduto... e col passare delle ore tutto era divenuto più chiaro: prima la struttura del virus, la sua natura, le sue implicazioni e come esso agiva sull'essere umano, poi una bozza di come contrastarlo, partendo dalla base di Lambert ma perfezionandola, darle ulteriori sfumature naturali e non solo.
Un altro aiuto, fondamentale per la riuscita di quell'impresa in cui forse, perlomeno all'inizio, né lei né Peyton avevano creduto più di tanto, era arrivato grazie a Zephyr, colui che da ragazzo introverso si era trasformato negli anni in un giovane uomo di tutto rispetto, serio e di valore, su cui poter contare: non erano mai stati grandi amici, loro due, eppure il Kenway aveva subito mostrato la propria disponibilità alla Consorella, nel momento del bisogno, qualcosa che ella aveva molto apprezzato e che l'aveva portato lì, in quel laboratorio, per la gioia della Hastings che non poteva credere a quanti uomini stupendi l'amica conoscesse.

Buon pomeriggio, Alexis.
Hai un laboratorio invidiabile, ma credo tu lo sappia bene.


Zephyr, ben arrivato e grazie ancora per essere venuto!
Sì, so di essere molto fortunata... posso presentarti Peyton Hastings?


Quando il Kenway aveva posato gli occhi sul Bosco, quest'ultima li aveva spalancati leggermente di riflesso, incredula: come poteva quel ragazzo attrarla così tanto?! D'accordo, Gérôme l'aveva attratta per la voce, ma a parte quella lo trovava un bel ragazzo e basta, mentre Zephyr... Zephyr era tutto attraente, in ogni suo dettaglio, probabilmente anche i peli del suo naso sarebbero stati per lei fonte di attrazione.

Piacere di conoscerti.
Io sono Zephyr.


... ah-ha... - un colpetto al fianco, dato dal gomito di Alexis, le diede la lucidità necessaria per schiarirsi la voce ed abbozzare un sorriso imbarazzato - Coff coff, cioè, volevo dire che... ah-ehm... Peyton!
I-Io sono Peyton!


Lui le aveva sorriso, semplicemente, e la Hastings si era sentita sciogliere e scaldare al tempo stesso, portandola a chiedersi come fosse possibile che Alexis conoscesse così tanti ragazzi affascinanti... e che non si sentisse minimamente attratta da loro! E Desmond, poi, come faceva a non essere geloso di lei?!

Lex...

So già cosa stai per dirmi, Pey...
Zephyr è un semi-Vampiro, probabilmente è per questo che ti senti così attratta da lui.


... sei... sei assurda!
Insomma, sei circondata da un maschio più affascinante dell'altro e sembra che tu non te ne renda nemmeno conto!


Senza nulla togliere a nessuno di loro...
Non c'è un singolo uomo più affascinante o migliore di Desmond al mondo per me, amica mia...
- erano state le ultime parole pronunciate dalla donna a riguardo, prima di concentrarsi sul motivo per cui il Kenway fosse lì - Abbiamo già cominciato a modificare la base che ci ha fornito il dottor Lambert, sfruttando le conoscenze di Typhon e le competenze di un'altra persona, il dottor Lamarck, riguardo al vaccino stesso, ma la tua competenza in campo medico ci è necessaria.

Mh...
Questo è un campione del virus, esatto? E questi sono tutti i risultati dei test effettuati?


Sì, esattamente.
Ti sei già fatto un'idea?


Effettivamente sì.


E l'idea se l'era fatta eccome, per ciò che gli era congeniale: nei giorni in cui era stato con loro, il suo aiuto era stato fondamentale per comprendere ed effettuare ipotesi sull’accettabilità e sulla tolleranza del farmaco una volta assunto dal corpo umano, quali effetti collaterali o controindicazioni.
Non solo, ma la sua presenza ed il suo supporto permisero alle due Ricercatrici, una volta che il vaccino venne completato e considerato pronto all'uso, di stilare una sorta di bugiardino dapprima solo ipotetico e poi confermato con riportati i vari effetti imprevisti, le dosi di somministrazione e l’integrazione con altre sostanze in base all’età, oltre a quali cibi o bevande non assumere in concomitanza con esso.
Nelle ore trascorse insieme, come il Lamarck, anche il Kenway si dimostrò preciso e disponibile, sempre sorridente e gentile, ma di una cortesia diversa, più distaccata e a volte quasi inumana, fuori dall'ordinario; di quei pensieri, comuni per entrambe le Gildate, nessuna ne fece mai parola nemmeno con l'altra, preferendo concentrarsi sul contributo dato dall'Acuan del Ghiaccio.
E quando si parlava di contributo, come non pensare a Jasper? Lui era l'ultima persona da cui Alexis si sarebbe mai aspettata un aiuto, non certo perché fosse qualcuno di poco altruista o sgradevole in generale, bensì perché sapeva bene quanto fosse impegnato, senza contare che a differenza di un Typhon, di un Gérôme o di uno Zephyr egli era uno scienziato ferrato in generale e non tarato, come gli altri appunto, su una branca specifica; eppure, il suo aiuto si era rivelato forse il più utile di tutti alla fine, perché era stato come lavorare in tre, e non solo in due - perché si erano organizzate in modo tale da avere sempre non più di una persona per volta in laboratorio oltre a loro, così da non incasinarsi troppo.
Era stato il più energico tra gli "aiutanti", il più solare e positivo... anche se nemmeno lui risultò normale agli occhi di Peyton, che si ritrovò a chiedersi se per caso fosse lei quella strana: possibile, insomma, che si sentisse attratta da tutti i maschi convocati dall'amica? Forse l'unico che si salvava era giusto Typhon, per il quale provava più che altro ammirazione - per la vittoria contro l'Erede del Vento - e curiosità; la cosa positiva di Jasper, però, fu che nonostante l'attrattiva fuori dal comune il suo modo di fare così spigliato ed amichevole permisero alla Hastings di sentirsi decisamente a proprio agio rispetto agli altri.

Buongiorno!
Ho portato la colazione, non possiamo cominciare a lavorare senza un po' di carburante in corpo...
Tu devi essere Peyton, giusto? Io sono Jasper, piacere!


Oh! Piacere... sì sono io!

Jasper, ben arrivato!
Mmmh, che buon odore!


Cioccolata calda per la signorina Parker perché so che la adora, quindi ecco qui!
Non conoscendo i tuoi gusti per te ho preso del caffè normale, Peyton, spero di non aver fatto male!


Ma no, figurati, anzi!
Sei stato gentilissimo, e poi io il caffè lo amo, non posso farne a meno!


A chi lo dici, ahahahah!
Allora, mentre beviamo questa roba bella calda e ci mangiamo una ciambella appena sfornata, perché non mi dite a che punto siete?


Oh sì!
Dunque, fino a questo momento...
[...]
... ecco, in sostanza per ora ci siamo fermate qui!


Cristallino!
Che ne dite di cominciare subito con un'analisi molecolare e biocellulare avanzata comparativa tra una persona infetta ormai da qualche giorno ed una appena infettata? Alcuni particolari del virus non si notano subito, ci vuole del tempo che spesso però risulta essere fatale per il malato... ma noi qui abbiamo la possibilità di sfruttarlo a nostro vantaggio senza fare del male a nessuno, quindi diamoci da fare!


Sì, erano stati tutti utili, fondamentali anzi: ognuno nel suo campo aveva contribuito a realizzare una sorta di utopia che però, alla fine, aveva risparmiato migliaia di vite; avevano lavorato giorno e notte, avevano oltrepassato i loro limiti, scoperto risorse che non pensavano di possedere, avevano imparato da coloro che le avevano aiutate e si erano fortificate, spinte dal desiderio di farcela, per loro stesse certo, ma anche per coloro che contavano sulle capacità di quelle due Ricercatrici forse non tanto brave a comandare, ma che insieme formavano una squadra invidiabile.
Ed alla fine ce l'avevano fatta, avevano creato un vaccino in grado di contrastare efficacemente il virus dei Goblin: si erano presentate lunedì mattina di fronte a Cox e Lambert coi visi stanchi, pallide e con delle occhiaie da far spavento... ma indescrivibile fu la soddisfazione nel presentare loro i frutti di quel lavoro, di quella stanchezza, di quella debolezza più mentale che fisica, e leggere nei loro occhi che erano fieri di quelle due combina-guai, anche se forse - soprattutto Cox - non l'avrebbero mai ammesso apertamente.
Avevano ricevuto il permesso di consegnare i propri progetti una settimana dopo rispetto agli altri, avendo quindi più tempo, ma ad Alexis importava fino ad un certo punto: aveva salvato delle vite, aveva restituito la serenità e la speranza agli abitanti dell'isola di Nauru, ed era cresciuta più in quei dieci giorni che in mesi e mesi di lavoro.

Non siete voi che dovete ringraziare me... - pensò la Parker mentre sorrideva alla fotografia che teneva ancora tra le mani, posandola delicatamente sul tavolo così da potersi concentrare sul motivo per cui si trovava lì quella mattina - ... sono io a dover ringraziare voi.

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Dialoghi tra i PG accordati coi rispettivi player.
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Alexis
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Messaggioda Alexis » 15/11/2016, 11:32

• Stanza privata di Alexis Parker-Flynn - Laboratorio di Ricerca del Dott. Cox (Liechtenstein) - 27.12.12 - ore 10.39 •


Forse è meglio che mi concentri a dovere, o l'intera giornata passerà senza che io abbia concluso qualcosa!

Si rimproverò a bassa voce Alexis una volta raccolte le sue cose e spostatasi nella stanza di analisi/simulazione al piano di sotto, dove lasciò Doc libero di riprendere la sua forma originaria: ovviamente, nel corso di quella settimana abbondante, non aveva potuto contare sulla sua presenza nemmeno quando c'erano soltanto lei e Peyton in giro, o Desmond in aggiunta; il piccolo essere infatti, per quanto di certo avrebbe facilitato loro il lavoro, avrebbe anche permesso alle due di effettuare calcoli ed esami fin troppo complessi per i macchinari che il marito le aveva fatto installare in laboratorio... perciò come giustificarsi di fronte agli altri? Aveva deciso di non sfruttarne le capacità, quindi, anche per capire se fosse in grado di farcela con le proprie forze, e così era stato, grazie all'aiuto delle "guest star" - lei e la Hastings avevano rinominato così quelle anime buone che avevano deciso di aiutarle - e del Flynn, naturalmente.
Egli si era rivelato, nel tempo, il marito perfetto, la persona migliore che Alexis potesse sperare di avere accanto: sarebbe stato riduttivo ringraziarlo per esserle stato vicino in quel momento di emergenza, perché la verità era che Desmond ci fosse sempre stato per lei, mettendola al primo posto a discapito di tutto; come dimenticare quando si era iscritto all'A.G.E.R. solo per poter passare più tempo con lei, e per poter comprendere meglio quel mondo che per la moglie significava tutto?
Anche la Hastings, alla fine, si era resa conto del perché Alexis lo amasse tanto...

Mmmmh, non pensavo che il cibo cinese potesse piacermi tanto!

Penso sia il fatto che stavamo morendo di fame a farci considerare buona qualsiasi cosa, eheheh!

Non posso credere che ormai ci siamo...
Ti rendi conto? Domani effettueremo i test finali, e se tutto andrà come previsto sarà fatta, avremo il nostro vaccino!


Già, sembra quasi troppo bello per essere vero...

Beh, deve essere vero, o Cox ci farà a pezzetti!
... Lex, ma dov'è tuo marito? Credevo che si sarebbe unito a noi per la cena!


Oh no, è scappato alla casa discografica per una prova extra!
Sai, ha perso così tanto tempo dietro a noi che ormai prova ad orari assurdi!


Ora sì che mi sento ufficialmente in colpa...

E lo dici a me?
Ho provato a convincerlo a non preoccuparsi per noi, ma l'hai visto com'è fatto... non c'è stato verso di farglielo capire!


La verità è che ti ama con tutto se stesso, Lex...
Sai, onestamente non penso di aver mai incontrato qualcuno che si ami così tanto come fate voi due!


Oh, beh, io ho pure il trucco...

In che senso?!

Era stata l'occasione buona, fidandosi abbastanza di lei, per raccontarle del suo viaggetto nell'Oltremondo - nei limiti di ciò che poteva raccontargli, ovviamente - e di ciò che quel viaggio avesse comportato, compreso amore da l'Erede instillatosi in lei per il marito.

Porca paletta, non ne avevo idea!
Chissà che spavento ti sei presa... però c'è un lato positivo, no? Insomma, adesso capisco perché non hai fatto una piega di fronte alle nostre guest star! È una cosa positiva, no?


Eh già, anche se nel tempo mi son resa conto di una cosa...

Uhm?
Cosa?


... che non c'è bisogno di un viaggio nell'Oltremondo per provare quel tipo di amore...


Nessuno avrebbe dato loro fiducia all'inizio... nemmeno la Parker stessa l'avrebbe fatto! Ma Desmond aveva smentito tutti, moglie compresa, dimostrandole che gli opposti a volte non solo si attraevano, ma erano anche perfettamente complementari.

Buongiorno Alexis.
La mia operatività è del 100%.


Come sempre, la voce di Doc fu la molla che fece scattare i suoi pensieri, spingendola a focalizzarsi sul motivo per cui si trovava lì: i ricordi della sua più recente impresa - perché solo di quello poteva parlare, dal suo punto di vista - li poteva "revisionare" in ogni momento, ma avendo promesso a Desmond di lavorare solo quell'unico giorno, e di godersi poi il resto delle vacanze in santa pace, non poteva perdere altri minuti preziosi.
Le sembrava passata una vita da quando il proprio progetto aveva preso forma, quasi in una sorta di folle utopia... eppure, nei mesi, le teorie si erano fortificate, avevano preso forme sempre più solide, si erano approfondite trovando anche parziali conferme, a volte smentite, ma anche nuovi spunti per andare avanti.
Aveva studiato, aveva faticato, aveva sorriso per un buon risultato raggiunto e pianto per un insuccesso, ma il frutto del suo lavoro era lì, nella sua stanza privata al piano superiore, racchiuso in un contenitore sterile in una teca dalla temperatura fissa di 0°: uno stabilizzatore molecolare, un ponte tra il DNA umano e quello di una Creatura Magica, quel luogo metaforico e neutrale in cui i due DNA potevano incontrarsi e fondersi, mantenendo le rispettive proprietà peculiari senza collassare.

Doc, riepiloghiamo i risultati ottenuti finora, per favore.

Calcolo in corso, attendere prego...
Lo stabilizzatore molecolare ha una percentuale di efficienza media del 71,3%, con una validità di 3,6 volte su 4 per una durata media di 51 minuti di utilizzo.


Era un risultato eccellente considerando dalla base da cui erano partiti: certo, l'ideale sarebbe stato che l'efficienza fosse sopra al 75% e la sua validità di 4 su 4, ma questo traguardo non era stato possibile raggiungerlo in virtù del fatto che, comunque, lo stabilizzatore dovesse idealmente adattarsi a qualsiasi tipo di DNA, umano o di creatura che fosse; e se si poteva dire che, bene o male, il DNA dell'essere umano non presentasse, da un individuo all'altro, nessuna differenza troppo marcata pur mantenendo la propria unicità, per le Creature Magiche il discorso era molto diverso. Si era concentrata molto, nell'ultimo periodo - soprattutto dopo aver conosciuto Gérôme - sullo studio dei DNA delle singole Creature Magiche, uno studio a cui fino a quel momento, doveva ammetterlo, si era concentrata fino ad un certo punto.
E tuttavia, più sfruttava le proprie conoscenze per comprendere meglio la struttura del DNA di un Ippogrifo piuttosto che di un'Acromantula, più si era resa conto di come essi differissero, al punto da guardare il proprio progetto con occhi diversi per la portata di ciò di cui puntava la realizzazione: e se fino a quel momento non si era mai concessa troppe lusinghe sulla sua difficoltà di creazione, né l'avesse mai considerato troppo ambizioso come traguardo... beh, si era dovuta ricredere!

Finora abbiamo simulato l'incontro - così aveva definito il momento in cui all'interno dello stabilizzatore venivano rilasciate parti dei due DNA - di DNA di C.M. fino alla lettera S, ricordo bene?

Confermato, Alexis.

Il modo migliore per testare lo stabilizzatore molecolare e comprendere suoi eventuali difetti, a parere della Parker, era stato proprio quello di testarlo in via ipotetica, tramite le simulazioni, a 360°: aveva inserito, dunque, nel magicomputer una sezione del proprio DNA, e l'aveva man mano mecciata - per usare un termine informatico tanto caro a Cece - con una parte uguale di ogni C.M. esistente e conosciuta al mondo, per studiare il comportamento dello stabilizzatore volta per volta.
Si trattava di simulazioni appunto, perciò la validità di quegli esperimenti non poteva essere data per certa al 100%, ma già che fino a quel momento lo stabilizzatore non fosse esploso né il magicomputer l'avesse mandata a quel paese - talmente stufo di lei da assumere una propria coscienza - era già qualcosa.

Molto bene, allora riprendiamo con...
Mh... il Tadfoal.
Avvio della simulazione!


Chiunque pensasse che si trattasse semplicemente di inserire dei dati in un magicomputer e lasciar fare tutto a lui non aveva capito nulla del lavoro di Alexis: nel mentre la macchina lavorava, infatti, l'Acuan segnava ogni più piccola variazione sul proprio blocco per appunti, mentre Doc ne registrava i dati in memoria così da poterli revisionare in un secondo momento; con alcune Creature, infatti, poteva capitare che lo stabilizzatore fosse più instabile o la sua durata fosse minore, mentre con altre i dati aumentavano e si stabilizzavano maggiormente. Certo, la media rimaneva quella già precedentemente confermata da Doc, ma il punto stava nel capire perché lo stabilizzatore variasse in quel modo: cos'avevano in comune quelle Creature Magiche, a livello di DNA ovviamente, che nel bene o nel male influenzavano l'efficienza della sua creazione?
Domande che avrebbero richiesto uno studio più approfondito rispetto al tempo che avevano a disposizione, ma considerando l'essere partita da una base inesistente - perché a posteriori le sue teorie pre-A.G.E.R. si erano rivelate abbastanza ridicole - non si sarebbe potuta proprio lamentare.

Ten hours later...


D'accordo Doc, procediamo con l'ultimo esame...
Inserire nello stabilizzatore il DNA di Yeti, ed avviare la simulazione!


Non si era fermata un secondo, aveva saltato persino il pranzo per essere sicura di sfruttare fino all'ultimo minuto utile: erano quasi le nove di sera ormai, lo stomaco brontolava e sapeva che Desmond la stava aspettando, ma voleva concludere tutte le analisi effettuabili al Centro prima di andarsene; probabilmente a casa, nei giorni successivi e magari approfittando dell'assenza del marito, avrebbe rivisto tutti i dati così da essere pronta per presentarli di fronte alla commissione, ma almeno non avrebbe avuto bisogno di spostarsi ancora in Liechtenstein!
Quaranta minuti più tardi, una Alexis stanchissima ma sorridente lasciava il laboratorio analisi con un plico di documenti tra le mani e Doc ben nascosto nella provetta che teneva legata al collo: sapeva che il marito fosse già a casa, con la cena pronta in attesa del suo arrivo... ed onestamente, per quanto amasse la scienza e lo studio ora c'era solo un posto dove voleva stare.

Tra le tue braccia... unico, vero amore mio.

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