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Nicosia

Messaggioda Zack » 22/09/2016, 20:56

... Ti spiace se entro? Qui comincia a tirare un'arietta non esattamente benedetta per la salute!

Entra pure...
Anche dentro di me, se ti aggrada.
Allora, tu di d--


Vicky non è già andata via, vero?

Senza nulla togliere al fascino di Laurel, una gran bella ragazza senza ombra di dubbio, ormai l'attenzione di Zack si era focalizzata sulla Randall e sarebbe stato molto difficile distoglierla.
Per carità, sarebbe bastato che Victoria si fosse mostrata intenta a stare troppo appresso ad altri pretendenti, ma considerando che non appena lo vide dimenticò tutto il resto, possibilità svanita.
Non appena si avvicinarono l'un l'altra, parve quasi scattare qualcosa di ancora più magnetico e forte, qualcosa di forse ipotizzato, ma di certo non dato per scontato.
Zack la fissò negli occhi e lei fece lo stesso, poi, giusto per stemperare un po' la tensione (anche se tra loro si capiva chiaramente che fosse più che altro sessuale), il ragazzo abbozzò una "battuta".

Ti potrei sfidare in un duello con le lame... Chi perde è costretto a fidanzarsi con l'altro, che ne diresti?

Che non sono un granché nei duelli...

... Sarà un piacere stracciarti allora.

Abbassò volutamente il tono, rendendolo un po' più caldo, leccandosi appena le labbra e fissando quelle di lei nel chiaro intento di farle capire che voleva mangiarsele.
Ma non era forse l'attesa del piacere, il piacere stesso? Quei due volevano fare di quella frase una filosofia di vita, visto quanto ci stavano mettendo prima di saltarsi addosso a vicenda.
Tra l'altro Victoria con quel vestito metteva anche fin troppo in mostra il davanzale, facendo desiderare al ragazzo di affondarci il viso in mezzo a quelle due pere sode, alte e mature.
Quando comunque ella riprese la parola, Zack non si perse una singola sillaba pronunciata dalla bionda, pendendo letteralmente da quel piatto prelibato che era la sua bocca.

E che forse come piratessa dovrei aspirare ad altro...
Tipo ad un tesoro nascosto e raro da conquistare!
Sai se ce n'è uno da queste parti?


Lo stai chiedendo davvero ad un rozzo gladiatore interessato solo alla libertà e ai bagordi?
Scegli un po' male i tuoi consiglieri, principessa dei sette mari...
... Ad ogni modo credo che il concetto di tesoro sia molto soggettivo, dipende cos'è per te... Un tesoro...
Ad esempio per me... Sei tu, in tutto e per tutto.


La continuò a guardare intensamente trasmettendole ben più di milioni di parole in sequenza, quando ad un tratto si avvicinò un tizio con un bicchiere pieno.

Vicky, scusa, vuoi una birra?

Lei non vuole niente.

Il ragazzone si volse a fissare il tizio con aria tra il truce e il serio, decisamente serio.

Ma chi ti ha interpellato?!

Perché, ti risulta che lei ti abbia fatto cenno di portarle una birra?
Ora fila, le spade sono di gommapiuma ma i miei cazzotti no.


Il tizio, inizialmente indeciso sul da farsi, alla fine si limitò a fare qualche passo indietro sospirando infastidito, andandosi a lamentare direttamente con la padrona di casa.

... Ti chiedo scusa, divento particolarmente nervoso quando si avvicinano troppo a qualcosa di mio... O quasi mio.

Quello era Axell Cartwright, in ogni dettaglio, in ogni sillaba, in ogni atteggiamento ed in ogni sguardo.
Poi però, non appena il tizio ripassò da quelle parti e Zack osservò da lontano l'occhiataccia giunta probabilmente da Laurel, emise un respiro più pesante.

Ehi, tu...

Il tizio si volse e lo fissò abbastanza innervosito e a tratti leggermente spaventato, in fondo era un ragazzo normalissimo di fronte... Ad un Gladiatore in piena regola.

Scusa, mi spiace, ho esagerato.
Era un momento particolare, insomma, ci hai visti che stavamo creando un po' di atmosfera tra noi, sei venuto a rompere proprio in quel momento!
Io lo ammetto che ho sforato un po' ma tu ammetti che volevi rovinare la situazione tra noi perché ti interessa la bionda.
Forza...


Ok lo ammetto.
Scusate pure voi.
Non avevo capito che aveva un fidanzato.


Fece un occhiolino verso il ragazzo ed un pollice alto, dopo di che il guastafeste si allontanò un po' più rilassato, lasciandoli nuovamente soli.
Ecco, quello invece era Vergil, più posato, maturo, capace di riconoscere gli errori e regolarsi di conseguenze per non avere delle grane.

... Niente male nemmeno la padrona di casa, comunque...
Potrei tranquillamente piazzarla al secondo posto, se lo merita tutto.


... e chi piazzeresti al primo?

Tu, Victoria, assolutamente e innegabilmente tu.

Mezzi termini? Assolutamente no.
Zack Wheeler era diretto proprio come Terra che possedeva nello Spirito, che rispecchiava in pieno sotto moltissimi aspetti.
Più andava avanti e più mostrava elementi di chiara similitudine con i due cugini, ma alla Randall sarebbe andato sempre e comunque bene?
Quando poi arrivò la musica più lenta, soffusa e romantica, fu abbastanza impossibile non cogliere l'occasione per tendere la mano all'americana più sexy della serata.

... Mi concedi questo ballo?

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Messaggioda Victoria » 22/09/2016, 22:33

Ti potrei sfidare in un duello con le lame... Chi perde è costretto a fidanzarsi con l'altro, che ne diresti?

Che non sono un granché nei duelli...

... Sarà un piacere stracciarti allora.

Sorrise, maliziosa quanto lo era il tono basso e caldo di lui: era chiaro che si volessero entrambi, che si desiderassero non poco, ma entrambi stavano aspettando, entrambi stavano alimentando la reciproca voglia, anche perché darsi da fare sul divano del soggiorno di Laurel, di fronte a tutti, non era esattamente il massimo del romanticismo... e a giudicare dall'alto numero di farfalle nello stomaco che le procurava Zack, non si poteva considerare solo una possibile relazione da botta e via la loro, giusto?
Anche se tecnicamente non erano nemmeno all'inizio di una relazione, anzi, avrebbero potuto anche non averla mai... oh insomma, non poteva confondersi tra sé e sé, era assurdo!

E che forse come piratessa dovrei aspirare ad altro...
Tipo ad un tesoro nascosto e raro da conquistare!
Sai se ce n'è uno da queste parti?


Lo stai chiedendo davvero ad un rozzo gladiatore interessato solo alla libertà e ai bagordi?
Scegli un po' male i tuoi consiglieri, principessa dei sette mari...


Forse hai ragione, ma sono una piratessa che si fida molto dell'istinto...
E l'istinto mi dice di affidarmi a te, prode gladiatore romano!


... Ad ogni modo credo che il concetto di tesoro sia molto soggettivo, dipende cos'è per te... Un tesoro...
Ad esempio per me... Sei tu, in tutto e per tutto.


Penso che nonostante sia totalmente impossibile, prematuro, fuori da ogni logica e buon senso...
Io mi stia innamorando di te...


Vicky, scusa, vuoi una birra?

Senza nulla togliere a colui che li aveva interrotti -bel ragazzo, bel costume da poliziotto babbano ed anche piuttosto simpatico- in quel momento Victoria avrebbe tanto voluto ammazzarlo: ma come si faceva ad interromperli in un momento come quello, dove praticamente si potevano cogliere le scintille anche a metri di distanza, dove avrebbero dovuto esistere soltanto loro due?

Lei non vuole niente.

E adesso penso di aver appena avuto un orgasmo... -ci si poteva eccitare tanto nel sentire tutta quella gelosia scaturire da un ragazzo che al momento non era nemmeno il tuo ragazzo?

Ma chi ti ha interpellato?!

Perché, ti risulta che lei ti abbia fatto cenno di portarle una birra?
Ora fila, le spade sono di gommapiuma ma i miei cazzotti no.


Irritato -ed a ragione- ma impossibilitato a fare nulla vista la stazza del Wheeler, il poliziotto si defilò praticamente all'istante, lasciandoli nuovamente soli ed andando dritto da Laurel a lamentarsi per la maleducazione di uno dei suoi invitati, anche se lei poverina non c'entrava proprio niente!

... Ti chiedo scusa, divento particolarmente nervoso quando si avvicinano troppo a qualcosa di mio... O quasi mio.

... togli pure il quasi...

L'aveva detto davvero? No, l'aveva solo pensato... giusto?
... oh cazzo, l'aveva detto per davvero!! Sentì le guance avvampare, sentì il proprio corpo andare in auto-combustione spontanea, ma ormai che poteva farci? Rimangiarselo era fuori discussione, perciò... perciò poteva solo osservare la reazione dell'altro, a prescindere dalla quale egli stesso si scusò, poco dopo, per essere sbottato in quel momento -non certo perché lo volesse, quanto per tirare fuori dai guai una padrona di casa piuttosto indispettita.

Ehi, tu...
Scusa, mi spiace, ho esagerato.
Era un momento particolare, insomma, ci hai visti che stavamo creando un po' di atmosfera tra noi, sei venuto a rompere proprio in quel momento!
Io lo ammetto che ho sforato un po' ma tu ammetti che volevi rovinare la situazione tra noi perché ti interessa la bionda.
Forza...


Ok lo ammetto.
Scusate pure voi.
Non avevo capito che aveva un fidanzato.


Ma lo era, no?
Insomma, forse non se l'erano detti in modo ufficiale, ma... non si era forse praticamente comportato come tale?
E lei non gliel'aveva forse lasciato fare senza il minimo problema?

... Niente male nemmeno la padrona di casa, comunque...
Potrei tranquillamente piazzarla al secondo posto, se lo merita tutto.


... e chi piazzeresti al primo?

Tu, Victoria, assolutamente e innegabilmente tu.
... Mi concedi questo ballo?


... con piacere...

Sorrise, le gambe che tremavano per l'emozione: si lasciò accompagnare nell'altro salone, quello più ampio e spazioso dove ci si poteva scatenare senza rompere nulla, e si sistemò per bene tra le sue braccia, con gli occhi luminosi e le guance ancora rosse, calde, perfette per sottolineare quanto quel momento fosse bello ed intenso per lei.
Non le sembrava però giusto che fosse stato solo Zack ad esporsi fino a quel momento, per questo decise di parlare altrettanto schiettamente, anche se forse con una dolcezza maggiore, tipica di una femmina.

Sai, io...
Non ho fatto altro che pensarti per tutto il pomeriggio, e stasera ho temuto anche che non saresti più venuto...
-gli confessò dunque- Volevo che tu venissi, volevo incontrarti di nuovo, stare ancora con te, e magari... riprendere da dove avevamo lasciato prima che uscissi da quella porta...

Detto questo si alzò in punta di piedi, delicatamente, per provare a baciarlo sulle labbra, questa volta senza la fretta di doversi staccare da lui per lasciarlo andare via... perché, fosse stato per la Randall, non si sarebbe più allontanato da lei.
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Messaggioda Zack » 24/09/2016, 20:56

... Ti chiedo scusa, divento particolarmente nervoso quando si avvicinano troppo a qualcosa di mio... O quasi mio.

... togli pure il quasi...

Evidentemente l'uscita di gelosia pura mista a possessione forte non diede particolare fastidio alla Randall, che poco dopo si prese anche la "libertà" di definirsi occupata.
Zack la fissò molto più intensamente, scrutando nel suo essere quanto più possibile, sempre più vicino, respiro nel respiro, battito dopo battito, nel silenzio più suggestivo.
La ragazza si accorse di non aver solo pensato, ma anche parlato, detto apertamente quello che voleva e cioè essere roba sua, quindi perché non doverla accontentare?
L'aveva conosciuta appena poche ore prima ma già sentiva di volerla tenere tutta per sé, spirito e corpo in egual misura.

... Niente male nemmeno la padrona di casa, comunque...
Potrei tranquillamente piazzarla al secondo posto, se lo merita tutto.


... e chi piazzeresti al primo?

Tu, Victoria, assolutamente e innegabilmente tu.
... Mi concedi questo ballo?


... con piacere...

La condusse fino al centro della sala, anzi, del salotto, afferrandola poi in modo che i loro corpi fossero più stretti e vicini, vincolati, a completo contatto.
Era un po' strano vedere una piratessa e un gladiatore danzare alla maniera moderna ma a modo suo anche divertente. Zack conduceva alla grande, era maestro anche in quello.
Gli piaceva ballare, non era sicuramente la prima volta che capitava ma era la prima volta che un ballo gli trasmetteva così tante emozioni tutte assieme.
Una mano sul fianco, l'altra nella sua, era tutto pressoché perfetto.

Sai, io...
Non ho fatto altro che pensarti per tutto il pomeriggio, e stasera ho temuto anche che non saresti più venuto...
Volevo che tu venissi, volevo incontrarti di nuovo, stare ancora con te, e magari... riprendere da dove avevamo lasciato prima che uscissi da quella porta...


Non disse una parola, osservò soltanto i movimenti di Vicky mentre si alzava in punta di piedi e cercava di baciarlo, di posare le labbra su quelle del Wheeler, con estrema spontaneità.
A quel punto Zack non fece altro che ricambiare, stringendola ancora più a sé e interrompendo il movimento del ballo, perché aveva qualcosa di più importante e bello da fare.
Schiuse le labbra e lasciò entrare la lingua nella bocca della bionda americana, fregandosene di ciò che stessero vedendo gli altri, padrona di casa compresa.
Chiuse gli occhi, come forse aveva fatto lei, godendosi quel momento come se fosse infinito, come se dentro quella stanza ci fossero soltanto loro due.

... Singolar tenzone o meno... Tu ora sei la mia fidanzata.
Concordi?


Chiese quasi più per proforma che per reale conferma di qualcosa che ormai aveva deciso e sulla quale non ammetteva alcuna replica, nemmeno la più piccola.
Qualora quindi ella avesse confermato (perché, aveva per caso altre opzioni?), Zack la baciò di nuovo, con ancora più trasporto di prima, con ancora più desiderio.
Stavano dando proprio un grande spettacolo, c'era da dirlo, specie perché due come loro riuscivano facilmente a far sorgere invidia nel prossimo, vista la chimica che sprizzavano.
Nell'intervallo tra una canzone e l'altra, al termine della musica, il TuttoFare la trascinò fino alla cucina, dove gli sembrava di aver visto bene una cosa in particolare.

Lo sapevo di non essermela sognata!

Diverse confezioni di panna spray stavano sul tavolo ad uso e consumo degli invitati, con annessa ciotola contenente fragole immerse nel succo di limone.
Obiettivamente delle fragole gli interessava poco, la sua attenzione era rivolta tutta quanta sul distributore di schiuma dolce compressa.
Chiuse la porta della cucina, tanto sembrava che non dovesse entrarci nessuno per il momento, creando un po' di isolamento ed intimità fra loro.
Prese la bottiglietta e si avvicinò con fare malizioso e furbo alla sua fidanzata.

Io ho proprio una gran voglia di panna, tu ne hai?
Leggo nei tuoi occhi che ne hai proprio tanto bisogno.
Carenza di zuccheri forse...
... Meglio rimediare, apri la bocca...


Puntò la bomboletta sulla lingua della bionda e spruzzò un bel po' di panna spray direttamente fino in gola, riempiendo anche il palato.
Normalmente ci si sarebbe dovuti aspettare che ella la mandasse giù, ma non ne ebbe proprio il tempo dal momento stesso in cui Zack decise di prendere la propria dose direttamente da lei.
Un'altra volta un bacio, un'altra volta la lingua in bocca ma in quel caso cercando di gustare la panna con lei in un gioco scherzoso... Una due, tre, quattro volte.
Poi la prese di peso, la alzò e la mise seduta sull'isola della cucina, afferrando di volta in volta le fragole dalla ciotola per imboccarla, tanto adesso stavano praticamente alti uguali.

Anche io ti ho pensata praticamente tutto il pomeriggio...
Avevo una gran voglia di tornare prima, di fottermene del lavoro...
Non certo tutte le ragazze mi fanno un effetto simile...
Ah, pensi che la tua amica ci resterà male per molto?


Non l'aveva vista troppo intenta a darsi nel rimorchio fino ad allora e temeva che il motivo fosse che stesse troppo rosicando di essere uscita quel pomeriggio ed aver lasciato a casa la Randall.
Per carità, qualcuno avrebbe potuto tranquillamente dirle che avrebbe rimandato solo di qualche ora l'inevitabile, visto che Zack avrebbe conosciuto ugualmente Victoria alla festa, ma meglio non infierire.
Quando poi le mise l'ennesima fragola in bocca, il ragazzone volutamente le mise anche la punta delle dita così che ella potesse dimostrargli quanto fosse vagamente brava nel succhiare.
Se fosse stata capace come ipotizzava, allora abbassando di poco gli occhi avrebbe notato la reazione spontanea e vigorosa del Ranger Terran.

Sai qual è la cosa più assurda di noi?
Che stiamo insieme, siamo incredibilmente felici e spensierati, non ché in sintonia... Ma io non so quasi un cazzo di te, ahahah!


Fece una bella risata, con gli occhi brillanti, quelli che l'avevano fatta innamorare probabilmente a prima vista di lui... Ma poteva star certa che non fosse lui l'unico ad aver fatto un effetto del genere.

... Non so, dimmi quali sono i tuoi gusti in fatto musicale, di cibo, di tempo libero.
Che rapporto hai con la natura e che tipo era il tuo ex fidanzato... Ammetto di essere molto curioso!
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Messaggioda Victoria » 24/09/2016, 22:07

... Mi concedi questo ballo?

... con piacere...

Gli aveva praticamente detto di poterla considerare roba sua, sputtanandosi fondamentalmente alla grande, ma Zack non sembrava esserne per nulla infastidito... e perché avrebbe dovuto? Si piacevano, si desideravano, era talmente evidente che anche un cieco sarebbe stato in grado di percepire la tangibile alchimia tra loro anche solo quando si guardavano... figuriamoci ora che stavano ballando un lento.
Si guardavano negli occhi, lei tra le braccia di lui, immersa tra le sue braccia a dire il vero vista la mole del Wheeler, una piratessa indomita con gli occhi a cuoricino -o quasi- per il suo gladiatore TuttoFare che l'aveva conquistata in brevissimo tempo, in appena qualche ora... e che ora la poteva stringere come fosse roba sua, la poteva guardare come fosse roba sua. Ma anche lei, di contro, sentiva di poterlo considerare come tale, perché il rapporto doveva essere paritario: per questo dopo avergli fatto presente quanto lo avesse pensato e quanto avesse sperato di vederlo, quella sera, si alzò in punta di piedi e lo baciò, abbandonandosi all'istinto perché esso le suggeriva che dall'altra parte non avrebbe trovato una porta chiusa, un rifiuto, bensì qualcuno che per chissà quale assurdo destino -una volta tanto benevolo- sembrava pronto a ricambiarla pienamente.

... Singolar tenzone o meno... Tu ora sei la mia fidanzata.
Concordi?


... concordo pienamente.

Si era conosciuta, quasi innamorata e fidanzata in... quanto, cinque/sei ore? Un record, probabilmente, che avrebbe fatto spalancare gli occhi a più di una persona -Laurel, per dirne una, Cappie sicuramente, e che dire di Axell e di Vergil?- e a cui lei stessa avrebbe probabilmente ripensato, quella sera e per quelle venire: ma che importava?
Si sentiva bene, si sentiva felice, sentiva che per una volta fare quella follia non si sarebbe rivelato uno sbaglio, anzi: lo baciò ancora, sì, con la Grantham che li guardava da lontano, felice per l'amica ma anche un po' invidiosa perché, bisognava proprio ammetterlo, Victoria si era beccata il ragazzo più bello e sexy di tutta la festa.
Quando la musica finì e lui la prese per mano, la Randall si lasciò guidare fino alla cucina, ridendo tra sé per la spontaneità dei loro gesti, per la sintonia dei loro sguardi: poteva essere davvero la volta giusta per essere felice, quella?

Lo sapevo di non essermela sognata!

La panna spray?
Un ragazzone grande e grosso con un fisico tanto allenato può davvero permettersi una cosa del genere?
-domandò l'americana, punzecchiandolo mentre lui chiudeva la porta della cucina, filtrando così i suoni provenienti dal salotto.

Io ho proprio una gran voglia di panna, tu ne hai?

Credo sia impossibile dire di no...

Leggo nei tuoi occhi che ne hai proprio tanto bisogno.
Carenza di zuccheri forse...


Probabile, con tutte le energie consumate a ballare... -una singola canzone, peraltro lenta, chissà quante calorie avevano appena bruciato!

... Meglio rimediare, apri la bocca...

Sorrise, maliziosa e divertita -e con una marea di pensieri porno nella mente a quell'ordine- facendo quanto da lui richiesto e ritrovandosi con la gola piena di panna, così tanta da rischiare quasi di soffocare e tossire in modo ben poco erotico: per fortuna Zack risolse prontamente il problema con un bacio, un bacio scherzoso ma comunque intimo e sensuale fatto di zucchero e dolci premesse, un bacio che venne ripetuto ancora e ancora, fino a che l'emergenza "calo di zuccheri" non fu rientrata; a quel punto si poté passare alle fragole col limone, rigorosamente consumate sull'isola della cucina, col fidanzato che la imboccava di volta in volta.

Trama, fidanzato...
Io ho un fidanzato! Ti prego, fa' che non sia l'ennesimo colpo al cuore...


Anche io ti ho pensata praticamente tutto il pomeriggio...
Avevo una gran voglia di tornare prima, di fottermene del lavoro...
Non certo tutte le ragazze mi fanno un effetto simile...


Beh, ma io non sono "tutte le ragazze"...
Io sono la tua ragazza, giusto?
-sorrise, sempre maliziosa ma anche dolce, molto tenera a modo suo, con le labbra rosse, del sapore delle fragole mature.

Ah, pensi che la tua amica ci resterà male per molto?

Laurel?
Non credo... è felice per me, ma è normale che si stia dannando: se non fosse uscita oggi pomeriggio sarebbe stata lei a conoscerti, e se non le avessi fatto il favore di rimanere a casa al posto suo, questa sera non sarei nemmeno stata alla festa... e non ci saremmo conosciuti.
Quando si dice il destino!


O Conflux, ma lei ancora non lo sapeva.
Sembrava non stancarsi delle fragole che Zack le passava con le dita, ma le piaceva ancora di più le dita che egli usò per sfiorarle la bocca, solo le punte, affinché lei potesse assaggiarle: e Victoria lo fece, lambendole con la lingua e poi succhiandole con erotica e matura sensualità, quella di chi per certe cose non era propriamente vergine, potendo osservare poi coi propri occhi quale effetto gli facesse.

Sai qual è la cosa più assurda di noi?

Che siamo la piratessa ed il gladiatore meno credibili della storia?
Ahahahah!!


Che stiamo insieme, siamo incredibilmente felici e spensierati, non ché in sintonia... Ma io non so quasi un cazzo di te, ahahah!

Direi che la cosa è reciproca, sai?!
Sentiamo allora, che vorresti sapere? Ma sappi che poi dovrai rispondere a tua volta a tutto ciò che mi chiederai!


... Non so, dimmi quali sono i tuoi gusti in fatto musicale, di cibo, di tempo libero.
Che rapporto hai con la natura e che tipo era il tuo ex fidanzato... Ammetto di essere molto curioso!


Dunque, vediamo...
Intanto sappi che sono assolutamente stonata!
-non lo era davvero, era intonata senza esagerare, ma a lei la propria voce non piaceva per nulla- Però ascolto di tutto, dal pop al rock, dal metal al blues, sono davvero versatile e quando una canzone mi piace, me ne frego del genere a cui appartiene! Stessa cosa per il cibo, mangio di tutto e di più, anche se preferisco la cultura culinaria babbana a quella magica!
Nel tempo libero... beh, al momento non ne ho molto, ma in generale mi piace fare surf, stare all'aria aperta, andare al cinema e cucinare dolci, anche se non mi riescono propriamente benissimo!
-prese fiato prima di proseguire, perché parlare di Vergil non era semplice- Il mio ex è un Auror, molto alto e muscoloso, biondo e con un accenno di barba... in effetti ti assomiglia un po'! -già, come se non se ne fosse accorta prima...
È un tipo coi piedi per terra, molto concreto, premuroso e romantico, solo un po' troppo... serio! Per questo ci siamo lasciati, effettivamente... a me va ancora di fare pazzie, sai quelle follie da 20enne che solo a quest'età ti puoi permettere? Mentre lui, pur non essendo chissà quanto più grande, ha un'impostazione mentale totalmente diversa... troppo diversa.
... beh, ora tocca a te, forza!
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Messaggioda Zack » 28/09/2016, 22:55

Lo sapevo di non essermela sognata!

La panna spray?
Un ragazzone grande e grosso con un fisico tanto allenato può davvero permettersi una cosa del genere?


Io ho proprio una gran voglia di panna, tu ne hai?

Credo sia impossibile dire di no...

La comodità dell'usare la panna come aveva intenzione di utilizzarla Zack, era che le stesse calorie ingerite e assunte da essa venivano quasi subito consumate nei baci con la Randall.
Era un vero e proprio tripudio di sesso, sentimento, attrazione e semplice felicità del trovarsi con la persona giusta, una persona giusta incontrata praticamente per caso e per fortuna.
Forse il SemiTerran avrebbe potuto parlare anche di Conflux ma al momento era troppo occupato ad assaggiare le labbra di Victoria più e più volte, con abbondanza di sorrisi e morsetti.
Si faceva fatica a credere che si fossero fidanzati in appena poche ore, ma probabilmente era le storie migliori quelle e magari anche quelle destinate a durare di più... O per sempre.

Anche io ti ho pensata praticamente tutto il pomeriggio...
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Non certo tutte le ragazze mi fanno un effetto simile...


Beh, ma io non sono "tutte le ragazze"...
Io sono la tua ragazza, giusto?


Tu sei mia in ogni senso possibile e immaginabile.

Espresse quella frase in un modo molto ma molto caldo, ma anche serio, quasi imperativo. In quelle parole ella avrebbe potuto scorgere una scintilla del "padrone" che ricordava in Axell.
Ma non era una scintilla con la stessa intensità, si vedeva che era meno prepotente e soltanto accennata, seppur efficace, con quella nota forte di possessione già dimostrata precedentemente.
La teneva per i fianchi e continuava ad occuparsi della sua lingua, mischiando la saliva e i sospiri, come se ormai alla festa non fosse più necessario tornare.
Di certo nessuno dei due poteva immaginare che cosa stesse succedendo dall'altra parte della casa, in salotto.

TOC TOC TOC


Quando Laurel aprì la porta, si trovò davanti Justin Ravenswood, uno dei ragazzi del terzo anno uscito con Victoria per circa due settimane, tra Settembre e Ottobre.
Un po' spaccone, sicuramente esteticamente bello e con un fisico allenato, ma per il resto piuttosto inconsistente e caratterialmente sciapo, per quanto c'era da concederglielo, abbastanza bravo a letto.
Dopo che Vicky gli aveva dato il due di picche non aveva affatto mollato l'osso, cercando di starle appresso, farsi trovare dove andava lei e provando ad avvicinarla per farla ricascare.
Non era in costume, gli interessava poco della festa, però un suo amico lo aveva informato del fatto che la Randall avesse scelto di andare lì quella sera e quindi quale migliore occasione per imbucarsi?

Ehilà Laurel... Ti spiace se mi unisco alla festicciola?

Immagine


Che stiamo insieme, siamo incredibilmente felici e spensierati, non ché in sintonia... Ma io non so quasi un cazzo di te, ahahah!

Direi che la cosa è reciproca, sai?!
Sentiamo allora, che vorresti sapere? Ma sappi che poi dovrai rispondere a tua volta a tutto ciò che mi chiederai!


... Non so, dimmi quali sono i tuoi gusti in fatto musicale, di cibo, di tempo libero.
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Dunque, vediamo...

NEL FRATTEMPO


Come sarebbe a dire "non sono gradito"?!
Ti sei forse dimenticata quando ti ho aiutata per il test di MacroBiologia?
Bel modo di ringraziarmi...


Ehm... Justin...

Ah, Brad, cosa vuoi?

Il ragazzo precedentemente "scacciato" da Zack quando si era provato ad avvicinare al biondo e alla americana sorrise leggermente, un po' troppo furbo.

Credo proprio tu sia arrivato tardi ormai, Victoria si è già bella che consolata ed ora credo sia in cucina a farsi consolare ancora meglio!

Che cosa?!
Che vorresti dire?!
Che storia è questa Laurel?!
Che ha deciso la principessina, di scaricarmi come fossi merce di seconda mano?!


Brad sapeva quanto fosse geloso e irascibile Justin ed aveva scelto di fare proprio uno scherzo fastidioso alla coppia ancora ignara nell'altra stanza della casa.
A prescindere comunque da qualsiasi parola o farse esposta dalla padrona di casa per fermare il castano chiaro, alla fine lo vide andare verso la cucina agguerrito come non mai.
Intanto Brad informava i vari invitati di ciò che stesse succedendo ed alcuni di loro, decisamente curiosi, scelsero di rimanere in silenzio per ascoltare la scena.
Dopo aver ascoltato attentamente la fidanzata, Zack stava quindi per parlare in risposta e farle sapere qualcosa di lui, ma la porta che sbatté lo interruppe bruscamente.

... beh, ora tocca a te, forza!

Giusto, allora...

SBAM


Ma che cazzo...

Divertente, molto divertente Vicky, adesso però mi dovresti un po' di spiegazioni!
Chi è questo capellone?


Mentre la Randall probabilmente rispondeva a Justin, Zack inarcava il sopracciglio, dopo di che si volse lentamente per inquadrare il tipo reo di aver interrotto quel loro momento privato.

Ehi... Che hai da guardarmi in quella maniera?
Vuoi che te le suoni per bene?
Vattene a casa, questa è la mia ragazza, è chiaro?


...

Zack rimase fermo, immobile, ma il suo sguardo divenne decisamente poco sereno o rilassato, anzi...

Immagine


... È vero quello che dice, Victoria?

Lo chiese quasi per proforma ed ella lo avrebbe potuto capire senza problemi, difatti nel suo tono c'era un evidente sarcasmo di fondo.

Credimi, se vuoi posso fartelo capire a suon di pugni, la preferisci come spiegazione?

Zack a quel punto strinse il pugno destro, sospirando pesantemente, mentre Justin gli andava di fronte, fissandolo negli occhi senza timore e con sfrontatezza.
Il ragazzo castano era alto tanto quanto il Ranger, quindi non gli risultava difficile fronteggiarlo considerata anche una massa fisica di egual tutto rispetto.
Da quel che ricordava Victoria, inoltre, praticava da qualche tempo anche un'arte marziale anche se era difficile ricordarsi quale con esattezza.
Il Wheeler continuò a guardarlo per alcuni secondi, poi, aprì bocca solo per rivolgere una semplice domanda alla sua fidanzata.

... Cosa devo fare con lui?

Forza Vicky... Digli di seguirmi fuori così mi posso divertire un po'.

Alla bionda la scelta finale sull'esito di quello scontro tra baldi giovani tutto per lei.
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Messaggioda Victoria » 29/09/2016, 15:17

Anche io ti ho pensata praticamente tutto il pomeriggio...
Avevo una gran voglia di tornare prima, di fottermene del lavoro...
Non certo tutte le ragazze mi fanno un effetto simile...


Beh, ma io non sono "tutte le ragazze"...
Io sono la tua ragazza, giusto?


Tu sei mia in ogni senso possibile e immaginabile.

Tralasciando il piccolo -e nemmeno tanto- lago che si era formato tra le cosce di Victoria ed il fatto che in quell'affermazione perentoria avesse scorto una scintilla di ciò che accomunava, seppur con intensità diverse, sia Vergil che Axell, mentre la festa procedeva positivamente qualcuno bussò alla porta, portando la padrona di casa ad andare ad aprire... e a sospirare tra sé.
Justin Ravenswood era, bisognava ammetterlo, un figo pazzesco: alto, muscoloso, con uno sguardo intenso e l'aria da duro: la Randall ci era uscita qualche volta, ma alla fine aveva lasciato perdere perché, a detta sua, per conquistarla ci voleva anche un cervello oltre che un grande...

Ehilà Laurel... Ti spiace se mi unisco alla festicciola?

Ciao Justin...

Rispose, già percependo odore di guai: se fosse stato lì solo per la festa avrebbe anche potuto dirgli di sì, ma la Grantham sapeva bene come fosse in realtà intenzionato a stare appresso all'americana per convincerla ad uscire di nuovo insieme, e visto che lei era al momento ben più che impegnata non era proprio il caso di metterla in una pessima posizione.

Scusami tanto ma qui siamo già in troppi, rischiamo di esplodere!
Quindi, insomma... non so bene come dirtelo, ma al momento la tua presenza non è propriamente gradita...


Come sarebbe a dire "non sono gradito"?!
Ti sei forse dimenticata quando ti ho aiutata per il test di MacroBiologia?
Bel modo di ringraziarmi...


Ehm... Justin...

Ah, Brad, cosa vuoi?

Oh merda...

Credo proprio tu sia arrivato tardi ormai, Victoria si è già bella che consolata ed ora credo sia in cucina a farsi consolare ancora meglio!

Che cosa?!
Che vorresti dire?!
Che storia è questa Laurel?!


Justin...

Che ha deciso la principessina, di scaricarmi come fossi merce di seconda mano?!

Ma no, ecco...
Senti, perché non usciamo un attimo e ti fai spiegare tutto...


Victoria avrebbe dovuto farle provare Zack almeno una volta vista la situazione in cui l'aveva messa, come minimo! Laurel tentò in tutti i modi di tranquillizzare Justin, ma con scarso successo... tanto che alla fine lui la spostò quasi di peso e si mosse a passo di carica verso la cucina, marciando contro la porta che spalancò di botto, facendo sobbalzare la bionda che intanto mangiava panna e fragole col suo neo-fidanzato.

Ma che cazzo...

Oh beata Trama! -si portò una mano al petto, spalancando poi gli occhi quando vide chi avesse fatto tutto quel casino.

Justin?!

Divertente, molto divertente Vicky, adesso però mi dovresti un po' di spiegazioni!
Chi è questo capellone?


Ma che t'importa?!
Non sei nemmeno stato invitato alla festa, sparisci e smettila di darmi fastidio!
-col senno di poi si era resa conto che non avrebbe mai dovuto uscire con lui, non vista la sua totale incapacità di lasciarla perdere una volta ricevuto un bel "no" secco.

Ehi... Che hai da guardarmi in quella maniera?
Vuoi che te le suoni per bene?
Vattene a casa, questa è la mia ragazza, è chiaro?


...
... È vero quello che dice, Victoria?


Ma col cazzo!
Siamo usciti solo qualche volta e poi l'ho scaricato, e lui lo sa bene!
-sbottò la Randall, incrociando le braccia all'altezza del petto: come osava rovinare il suo primo momento intimo con Zack?!

Credimi, se vuoi posso fartelo capire a suon di pugni, la preferisci come spiegazione?

Picchiarsi?
Volevano davvero picchiarsi per lei? Possibile che una delle più classiche scene da film romantico babbano stesse per accadere? E che avrebbe dovuto fare? Impedirlo?
Beh, certo che avrebbe dovuto!

... Cosa devo fare con lui?

Forza Vicky... Digli di seguirmi fuori così mi posso divertire un po'.

Fu lo sguardo di Laurel a fermarla: era stato il loro primo argomento di conversazione, quanto fosse dannatamente eccitante vedere due ragazzi che lottavano per conquistare il cuore di una donna, la prima cosa in comune che le aveva fatte avvicinare; e quando avevano cominciato a parlare più approfonditamente della cosa, si erano ripromesse che se mai fosse loro capitata una cosa del genere, beh... se la sarebbero goduta.
E poi era più che certa che il Wheeler fosse capace di tenergli testa, lo sentiva dentro di sé: e poi da come la Grantham la stava guardando, quasi glielo doveva!

... non fargli troppo male.

Una frase che all'apparenza sarebbe potuta esser rivolta a ciascuno dei due, non avendo l'americana specificato il soggetto di essa... ma Zack avrebbe capito perfettamente che Victoria stesse parlando con lui, perché era la sua ragazza, punto e basta.
Li osservò uscire, con Laurel che la raggiunse all'istante, prendendola sotto braccio mentre i dubbi pervadevano la mente dell'amica.

Andiamo, non voglio perdermelo!

Non lo so Laurel, avrei dovuto fermarli...

Sei matta?!
Ce lo siamo promesso Vic, e poi così Justin imparerà a fare il cretino... ammesso che Zack riesca a batterlo...


Laurel!

Va bene, scusa, hai ragione, lo massacrerà di certo!
Dai, vieni!


Cappie li avrebbe fermati di sicuro...
... ma visto che siamo tanto opposte, non dovrei nemmeno stupirmene!
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Messaggioda Zack » 01/10/2016, 23:11

Divertente, molto divertente Vicky, adesso però mi dovresti un po' di spiegazioni!
Chi è questo capellone?


Ma che t'importa?!
Non sei nemmeno stato invitato alla festa, sparisci e smettila di darmi fastidio!


No, Justin non aveva la minima intenzione di andarsene, lui voleva rimanere e per di più riprendersi ciò che reputava suo, ovvero la stessa Victoria.
Naturalmente la Randall non era per nulla d'accordo e menomale, visto e considerato che Zack l'aveva ormai designata come sua legittima proprietà in quanto fidanzata.
Insomma quel fidanzamento non poteva cominciare in maniera più burrascosa, con il primo pretendente in arrivo dopo neanche mezz'ora, anzi, addirittura era il secondo, considerando Brad!
La sfortuna di Justin, comunque, fu che il nuovo amore della americana non fosse molto incline a spaventarsi, anzi, da buon nascosto sangue Cartwright...

... Cosa devo fare con lui?

Forza Vicky... Digli di seguirmi fuori così mi posso divertire un po'.

Gli sguardi dei due ragazzi, non certo accomodanti o tranquilli, si scontravano di continuo, senza che nessuno si arrendesse ad abbassarlo per paura o timore di essere "sconfitto".
Dentro lo spirito di Zack si stava via via formando un terremoto di buone proporzioni, non esagerate per via dell'Elemento bloccato, ma comunque consistenti per merito dell'affinità.
Intanto, Laurel e Victoria si guardavano come a voler scegliere tra loro il da farsi, in qualità di una promessa fatta l'un l'altra appena conosciute, una promessa decisamente vanesia.
Quando la voce dell'americana raggiunse le orecchie dei due ragazzi, Zack si limitò ad annuire, Justin invece fece un sorriso più sfrontato.

... non fargli troppo male.

Tsk... Non posso prometterti nulla.

Poi, guardando negli occhi Victoria, il Ravenswood si tolse la canottiera bianca rimanendo a petto nudo, giusto per ricordarle quanto non avesse niente da invidiare al Wheeler.
I muscoli erano ben formati, piuttosto gonfi ed allenati. La carnagione più abbronzata e gli addominali meno in vista ma in proporzione i pettorali più ampi e curvi in avanti, le spalle molto ampie.
Poteva notarlo anche lei che il corpo del ragazzo fosse anche migliorato dall'ultima volta che l'aveva avuto sotto di sé, evidentemente aveva intensificato gli allenamenti.
Successivamente Justin mosse di nuovo l'occhio verso Zack, guardandolo più serio e naturalmente minaccioso.

Una volta stabilito chi è il migliore, cioè io, me la porterò via e festeggeremo la vittoria come non puoi neanche immaginare.

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Le mani del biondo si chiusero lentamente a pugno, stringendosi mentre la Terra in lui fremeva a tremava, sconquassandogli l'animo.
Mosse di colpo gli occhi su Laurel, come ad ordinarle di far loro strada sul retro della casa, nel giardino, dove avrebbero potuto confrontarsi come deciso.
Justin fu il primo ad uscire e a sciogliere le braccia e il collo, seguito poi da Zack che per sua normale ed ovvia comodità, cominciò a privarsi della parte superiore del costume.
Tempo un minuto ed anche il TuttoFare era a petto nudo perfettamente visibile e bisognava dire che in quanto ad addominali, grandezza delle braccia e definizione vinceva senza indecisioni.

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L'avversario si preparò all'istante nella classica posa da combattimento utilizzata nel Full Contact, un'arte marziale piuttosto conosciuta e abbastanza completa.
Zack invece ne assunse un'altra, sicuramente più orientale nell'impostazione ed elastica, per così dire, ovvero quella del Taekwondo.
Cominciarono a girare entrambi formando un cerchio ipotetico, senza che nessuno di loro si decidesse ad attaccare per primo, mentre nel frattempo la folla si creava numerosa.
Tutti gli invitati volevano assistere allo scontro che aveva necessariamente ravvivato la serata, rendendola d'un tratto ancora più interessante.

Mi sta scocciando aspettare, mettiamo subito fine a questa storia!

Justin si gettò in avanti, andando con una serie di cazzotti che vennero per metà schivati e parati da Zack, mentre l'altra per forza di cose venne incassata alle spalle e ai fianchi.
Di seguito si esibì anche in una carrellata di calci e spostamenti veloci a destra e sinistra per sorprendere il Wheeler, che però non parve affatto preoccupato, muovendosi di conseguenza.
Analizzava tutta la situazione, non rispondendo ancora mai, ricevendo e incassando, coprendosi oppure incurvandosi quando un colpo gli risultava troppo duro da sopportare facilmente.
Assurdo a dirsi ma in meno di quattro minuti molti presenti già stavano facendo scommesse clandestine, chiedendo di scommettere anche alla stessa padrona di casa.

Io punto 10 Falci su Justin!

Io ne punto 5 sul Gladiatore!

20 Zellini su Justin, non ho altro in tasca!

Justin lo farà a pezzi, un Galeone su di lui, per me!

Galvanizzato dai commenti che sentiva di tanto in tanto, Justin continuava a colpire inesorabile, dimostrando una buona tecnica di combattimento, mentre Zack stava ancora fermo.
O meglio, fermo non ci stava, ma proseguiva ad accusare e spostarsi al limite per schivare al momento giusto e far così sbilanciare momentaneamente l'avversario.
Il castano tentò a quel punto una spazzata per far cadere Zack, ma quest'ultimo la evitò senza eccessivi sforzi, dimostrando che in realtà aveva ancora un completo controllo del corpo.
Ma il momento di vera svolta fu quando Justin tentò di dargli un cazzotto diritto al viso, cazzotto che però venne intercettato dal Wheeler che lo afferrò, gli diede la schiena e gli mollò una gomitata.

AAAAAHHH!

Non era finita lì, per altro.
Approfittando del fatto che lo studente di Cipro fosse ancora impegnato a capacitarsi della botta subita, il Ranger si destreggiò in un calcio rovesciato perfetto che lo prese in pieno.
Justin roteò su se stesso almeno quattro volte prima di finire a terra di petto, sotto gli sguardi attoniti e sconcertati di tutti gli spettatori.
Quando poi si rimise in piedi un po' intontito e con il sangue che gli colava dalla bocca per via di qualche gengiva spaccata, Zack lo fissò truce, sorridendo poi piano piano, quasi... Sadico.

Che cazzo ti ridi, figlio di puttana?!

... Ora che sei abbastanza sfiancato, posso gonfiarti come un canotto.

Inutile dire che cosa avvenne poco dopo: la lotta cominciò ad essere vera e propria, con un Zack decisamente più agguerrito ed orientato nel contrattaccare sempre, implacabile.
Per carità, non ci fu una vera e propria superiorità fin dall'inizio, in quanto Justin dimostrò anche da più stanco di saper continuare a non arrendersi, ma più andarono avanti i minuti e meno si prevedeva la speranza per il Ravenswood di riuscire ad ottenere ciò che aveva già promesso al contendente opposto fin dall'inizio. Altri quattro minuti e i due ragazzi avevano diversi punti più rossi, sudore in abbondanza e tracce di sangue sparse sul corpo. La differenza sostanziale fu che mentre Justin già proseguiva un po' per inerzia, alzando di molto la percentuale di colpi andati a vuoto, Zack invece sbagliava sempre di meno.

Non credere che sia finita qui!

Oh io lo credo eccome... Anzi... Penso che... Stia proprio... Per... Finire... ADESSO!

In sequenza, ad ogni pezzo di frase:

1) Pugno all'addome.
2) Ginocchiata al fianco.
3) Spostamento laterale e calcio alla schiena.
4) Gancio al viso.
5) Avambraccio sulla fronte.
6) Calcio in rovesciata alla spalla.

Justin finì per l'ennesima volta a terra, mentre Zack sputava un po' di saliva e sangue al terreno, aspettando solo che l'avversario decidesse di fare la persona furba e non rialzarsi.
In realtà, più che fare il furbo, il ragazzo si accorse di non riuscire più ad usare le braccia per fare leva, era stanco e i muscoli rispondevano tutti male, aveva perso, Justin aveva perso.
Cercò con tutte le sue forze di alzarsi, di mettersi su, mentre tutti lo guardavano e Brad soprattutto lo incitava a non fare il mollaccione, ma ricadde di nuovo sfiatando, chiudendo gli occhi.
Non era svenuto, no, ma probabilmente si stava vergognando da morire per la sconfitta amara, tosta e considerevolmente plateale, una sconfitta che in tanti avrebbero raccontato e spiattellato per Cipro.

... Ehi, Laurel, ti posso chiedere il necessario per una doccia?

Dopo aver fatto quella domanda alla padrona di casa, Zack quindi si rivolse alla fidanzata che, si sperava, gli si fosse avvicinata.

Quanti altri incontri del genere devo aspettarmi?

Sorrise ironico, anche se evitò di mostrare la dentatura che purtroppo più che bianca sarebbe stata un po' rossiccia, almeno fino a quando non avesse usato del collutorio antisettico.

Visto che non sono una merda, credo sia meglio che tu faccia sgombrare la platea e aiuti il tuo amico e mettersi su e andare via.
Quando avrò finito di sciacquarmi riprenderemo da dove abbiamo interrotto, anzi, se ti va potremmo direttamente spostarci altrove.
Ci frequentiamo da così tanto che come minimo sarebbe il momento che tu veda casa mia, non credi?
... A tra poco...


Si sporse per darle un bacio sulle labbra, facendosi accompagnare da Laurel fino al bagno del piano di sopra provvisto di doccia.

Grazie... Ora se non ti spiace...

La fissò alcuni secondi, facendole capire il "vorrei spogliarmi, puoi tornare di sotto", ma nel caso si fosse trovato di fronte una finta tonta.

Va beh, fai come ti pare, poi glielo spieghi tu però alla tua migliore amica che hai voluto vedere impunemente le parti basse del suo fidanzato...

Già, perché Laurel mica lo sapeva che Vicky si fosse fidanzata durante il ballo lento di poco prima.
Sperando quindi che la Grantham non decidesse di fare la guardona (poi nel caso lo avesse fatto senza mostrarsi era un altro discorso), Zack si tolse tutto e si mise sotto la doccia.
Nel frattempo, in giardino, Justin cercava di mettersi su, con un orgoglio più ferito che mai e la gran voglia di nascondersi da qualche parte.
Non era un cattivo ragazzo, solo un grosso spaccone che andava fin troppo in escandescenza quando gli prendeva la cotta brutta per qualcuna.

... Scusa Vicky... Io non volevo rovinare tutto ma... Non ci ho visto proprio quando ho saputo che eri qui con un altro.
La verità è che da quando mi hai piantato non ho smesso di pensarti... Credo che da quella notte i miei sentimenti per te siano cambiati.
Avrei voluto dirtelo stasera, imbucandomi alla festa ma... Ma quello lì mi ha battuto sul tempo... E non solo...
... Dannazione, da Lunedì sarò lo zimbello dell'Istituto!
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Messaggioda Victoria » 03/10/2016, 15:15

... Cosa devo fare con lui?

Forza Vicky... Digli di seguirmi fuori così mi posso divertire un po'.

... non fargli troppo male.

Tsk... Non posso prometterti nulla.

Justin non aveva capito nulla... e se ne sarebbe reso conto molto presto: Victoria, infatti, era più che certa che Zack sarebbe riuscito a batterlo, nonostante il Ravenswood avesse evidentemente migliorato se stesso a livello fisico, forse proprio per rendersi più appetibile agli occhi della Randall.

Una volta stabilito chi è il migliore, cioè io, me la porterò via e festeggeremo la vittoria come non puoi neanche immaginare.

Alzò gli occhi al cielo, l'americana, perché anche nel caso in cui l'altro avesse vinto -e non ci credeva affatto- non si sarebbe mai sognata di andare via con lui, o di donargli più attenzioni di quante non ne avesse già ricevute fino a quel momento; Laurel, dal canto suo, schizzò verso il giardino, seguita dai due contendenti e dal resto degli invitati che, com'era prevedibile, non avevano alcuna intenzione di rimanere fermi e perdersi lo spettacolo... e che anzi, si misero allegramente a scommettere sull'uno o sull'altro, facendo incazzare a morte la bionda.

Io punto 10 Falci su Justin!

Io ne punto 5 sul Gladiatore!

20 Zellini su Justin, non ho altro in tasca!

Justin lo farà a pezzi, un Galeone su di lui, per me!

Ma insomma, la volete smettere?!
Laurel, fa' qualcosa!


Victoria ha ragione, piantatela di scommettere!
... psst... dieci galeoni su Zack!


E meno male che la Randall non l'aveva sentita, altrimenti avrebbe finito per prenderla a ceffoni di brutto!
Intanto il confronto tra i due maschi proseguiva, con Wheeler che incassava, incassava ed incassava ancora, sembrava non sapesse fare altro... ma era tutta una tattica, ed il Ravenswood se ne rese conto all'improvviso.

Che cazzo ti ridi, figlio di puttana?!

... Ora che sei abbastanza sfiancato, posso gonfiarti come un canotto.

Da lì fu una discesa rapida ed inesorabile verso la fine del combattimento: Zack aveva fatto stancare Justin apposta cosicché egli non fosse più in grado, quando fu il turno del TuttoFare di attaccarlo, di difendersi a dovere, pur cercando di farlo e riuscendoci vagamente; ma il Wheeler era più forte, nettamente... e lo dimostrò.

Non credere che sia finita qui!

Oh io lo credo eccome... Anzi... Penso che... Stia proprio... Per... Finire... ADESSO!

Il Ravenswood finì a terra senza più riuscire a rialzarsi, gli invitati alla festa cominciarono ad urlare -chi per gioia, chi per delusione- ed in tutto questo sia Laurel che Victoria si avvicinarono al vincitore, che nonostante i lividi sembrava in forma perfetta.

... Ehi, Laurel, ti posso chiedere il necessario per una doccia?

C-Certo, ti faccio strada! -esclamò la Grantham, osservandolo affascinata e lasciando poi che fosse la Randall a parlare con lui.

Quanti altri incontri del genere devo aspettarmi?

Dovrebbero essere conclusi...
Spero!
-anche perché quell'unico incontro le sarebbe bastato per tutta la vita.

Visto che non sono una merda, credo sia meglio che tu faccia sgombrare la platea e aiuti il tuo amico e mettersi su e andare via.
Quando avrò finito di sciacquarmi riprenderemo da dove abbiamo interrotto, anzi, se ti va potremmo direttamente spostarci altrove.
Ci frequentiamo da così tanto che come minimo sarebbe il momento che tu veda casa mia, non credi?


Sì, direi che abbiamo dato abbastanza spettacolo...
Certo che, di questo passo, sarà praticamente costretta a presentarti mio padre!


Sorrise divertita, corrispondendo il bacio ed osservandolo poi allontanarsi insieme a Laurel, che lo accompagnò al bagno superiore e gli preparò tutto il necessario per potersi lavare.

Grazie... Ora se non ti spiace...

Mh?
Oh, pensavo che magari ti servisse una mano per lavarti la schiena...
-provò ad ipotizzare con tono innocente la Grantham, rimanendo però allibita da ciò che sentì poco dopo.

Va beh, fai come ti pare, poi glielo spieghi tu però alla tua migliore amica che hai voluto vedere impunemente le parti basse del suo fidanzato...

C-Che?!
Fidan... zato??
... ma porca...


Uscì quasi a passo di marcia, ma in modo bonario, ovvero quello di chi in quel momento invidiava profondamente la suddetta migliore amica, fidanzatasi nel giro di 24h... anzi, meno!
E dire che era tutto merito suo, del suo essere uscita con quel cretino di Ronnie... insomma, a lei cosa rimaneva? Forse giusto la possibilità di dare una sbirciatina alle parti basse del suddetto fidanzato... tanto chi se ne sarebbe accorto?
Nel frattempo Victoria si abbassava accanto a Justin, preoccupandosi suo malgrado per lui e per i lividi sparsi un po' dappertutto sul suo corpo.

... Scusa Vicky... Io non volevo rovinare tutto ma... Non ci ho visto proprio quando ho saputo che eri qui con un altro.

Non saresti dovuto venire, se mi avessi lasciata in pace tutto questo si sarebbe potuto evitare!
Mi spieghi perché sei stato tanto insistente?


La verità è che da quando mi hai piantato non ho smesso di pensarti... Credo che da quella notte i miei sentimenti per te siano cambiati.
Avrei voluto dirtelo stasera, imbucandomi alla festa ma... Ma quello lì mi ha battuto sul tempo... E non solo...


Justin...
Mi dispiace molto che i tuoi sentimenti siano cambiati, e che io non possa dire lo stesso dei miei. Non voglio ferirti, ma credimi, se anche Zack non fosse arrivato prima di te... non avrei potuto ricambiarti comunque...
-era importante che lo sapesse, che capisse di non aver perso solo per questione di tempismo.

... Dannazione, da Lunedì sarò lo zimbello dell'Istituto!

Forse Laurel riuscirà a convincere gli invitati a non raccontare in giro ciò che è successo stasera, ma non ti prometto niente.
Ora vai a casa, dai... e cerca di rimetterti in sesto, d'accordo?


Lo aiutò ad alzarsi in piedi e con la magia gli ridiede un po' di forze, quelle necessarie almeno per smaterializzarsi lontano da lì: a quel punto raggiunse la Grantham -che dopo la sbirciatina era nuovamente scesa in salotto- e le domandò il favore di convincere i suoi ospiti a non fiatare sull'accaduto, per evitare la mortificazione pubblica del Ravenswood.

Non mi stai chiedendo una cosa semplice, Vic...

Lo so, ma in fondo mi dispiace per lui...
E poi ha realizzato il nostro sogno più proibito, direi che una mano gliela possiamo anche dare, no?


E va bene, va bene...
Ma mi devi una vita di favori!


Hai ragione, e prometto che vedrò di ripagarli tutti!
E ora, se vuoi scusami...


Sì sì, il tuo fidanzato ti aspetta...
Mannaggia a te!


Grazie sister...
Prometto che ti racconterò tutto con calma nei prossimi giorni!


Non avresti avuto scelta comunque, bella mia!

Le due risero mentre Victoria saliva a sua volta le scale, raggiungendo il Wheeler che probabilmente, a quel punto, si era lavato per bene, asciugato e rivestito un minimo, quel tanto che bastava per andarsene da lì, come promesso.

Ehi...
Sei stato grande prima, ero sicura che l'avresti battuto... ora sì che tutte le ragazze mi invidieranno.
-sorrise, divertita ed un po' eccitata mentre gli si avvicinava per posargli un bacio leggero sulle labbra- E sono pronta per andare a casa tua... sperando che anche lì tu abbia dell'ottima panna spray.

Fine
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Messaggioda Cecilia » 10/05/2017, 17:13

08/06/2113
Nuovo Laboratorio Ravnick, Nicosia (Cipro)
Caffetteria Centrale, Piano Terra
Ore 11:00


Ma che cosa diavolo mi è saltato in testa di andare a letto con LUI?!

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Quanta confusione dal giorno in cui era andata a casa di Grant. Quella visita era iniziata con il pretesto di convincere il ragazzo a ritirare la sua lettera di auto-licenziamento ed era finita nel peggiore dei modi, con lei che aveva cercato un conforto fisico nel suo ex-Vice Capo Reparto. Non riusciva a togliersi dalla testa ciò che era accaduto, in parte per i sensi di colpa -sia verso Clovis, sia verso il ragazzo-in parte per la delusione cocente provata il mattino dopo, quando si era risvegliata nel salotto di una casa vuota. Grant aveva lasciato sul tavolo una colazione abbondante per lei ed un bigliettino che Cece aveva letto con tanto amaro in bocca.

“C’è un po’ di tutto, prendi quello che vuoi senza complimenti.
Quando esci basta che ti chiudi la porta alle spalle, la serratura si innesca dopo dieci minuti.
Ti mando il curriculum aggiornato domani in giornata.
Spero tu abbia riposato bene.
Riguardo ieri… Non ti preoccupare, tutti possiamo fare errori, specie se non tanto lucidi.”


Aveva provato tante diverse emozioni leggendo quelle poche parole lasciate dietro dal Faraday: tristezza, sollievo, rabbia, delusione, gratitudine. Che, sommate tutte insieme, avevano portato subito ad un violento mal di testa e ad un desiderio di starsene per conto proprio, cercando di rimettere un po' di ordine nella propria vita. Ma i sentimenti erano di un'intensità tale e talmente contrastanti che dopo varie ore alla fine la Bishop ci aveva rinunciato, provando a focalizzarsi soltanto sull'idea che dovesse andare avanti, auto-convincendosi che davvero il sesso fra di loro fosse dovuto alla ben poca lucidità della sua mente.
Non aveva altri mezzi per mettere a tacere i sensi di colpa, che ormai da qualche tempo erano diventati il pane quotidiano per la bionda Ricercatrice. Aveva i nervi a fior di pelle, una costante ansia che non la abbandonava mai e, come se non bastasse, stava per affrontare una situazione molto delicata per lei con uno stato d'animo che non si addiceva affatto alla sua persona. Avrebbe dovuto essere tranquilla, serena e motivata, mentre invece la sua pelle era pallida e il suo atteggiamento rassomigliava quello di una persona in fervente preghiera, in attesa di una risposta dalla Sommità dei Cieli.

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Non lasciarti condizionare da quello che è successo.
Lo ha detto anche lui, è stato un errore, un errore che abbiamo fatto in due.
Lui era fatto e io ero sconvolta, alla fine può succedere.
Puoi dimenticare tutto e pensare al tuo futuro, al tuo lavoro.
Haytham arriverà a momenti...


Aveva chiesto al Ravnick di potersi vedere nella caffetteria interna al suo laboratorio, perché necessitava di parlargli in primo luogo da amica. Al di là delle sue intenzioni, Cecilia ci teneva a voler informare il MagiArcheologo della sua situazione e magari approfittarne anche per chiedergli consiglio riguardo i progetti che il Kingston le aveva lasciato. Consiglio non su come realizzarli, ma su cosa farne una volta concluso il lavoro. Perché appartenendo ad un'esponente tale dell'industria MagiTecnologica, lei non sapeva bene come muoversi né cosa fare.

Ha fatto davvero un ottimo lavoro...

Era una struttura imponente, maestosa e all'avanguardia. Un luogo perfetto per lavorare e del quale la Bishop si stava già affezionando. Aveva un pass temporaneo al collo che le aveva fornito il Ravnick, con il quale le era stato permesso di entrare all'interno della struttura. Lì l'aria che si respirava era molto meno competitiva rispetto al laboratorio di Andorra, un nome che nonostante fossero passati giorni ancora provocava fitte da capogiro alle tempie della bionda.
Quanto tempo ci avrebbe impiegato Haytham a raggiungerla? Dieci minuti? Venti? Lei era arrivata lì con un discreto anticipo, sapendo bene che l'attesa in casa l'avrebbe soltanto fatta innervosire ancora di più. Almeno lì poteva far finta di combinare qualcosa, come pregare tutti i santi del Paradiso, o chiedere al Conflux di guidarla in un momento tanto difficile, oppure calcolare la quantità esatta di zucchero presente nel suo caffé decaffeinato. Niente stimolanti nervosi per lei: era già una corda di violino, mancava soltanto che la caffeina la mandasse totalmente fuori di testa.

Ti prego Haytham... Fai presto...
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Messaggioda Haytham » 11/05/2017, 18:52

08/06/2113
Area Relax del Super Laboratorio Ravnick
Isola di Cipro
Ora del Brunch


Eppure credo di aver dimenticato qualcosa...

Ragionaci bene!
Era un appuntamento per lavoro?


... Boh!

Dovevi incontrare un maschio o una femmina?

Questo non lo so...
Però sono certo che in entrambi i casi fosse una persona petulante!


... Allora sarà sicuramente lavoro!
Perché incontrare una persona petulante quando avresti delle ricerche da svolgere e dei curriculum da visionare?


Bah... Eppure non ricordo fosse qualcosa di professionale...

Nell'ultima mezz'ora si era scervellato parecchio, Haytham Yuan Ravnick, per ricordare cosa dovesse fare tra le 11:00 e le 11:30 di quella mattina.
Il Sole baciava meravigliosamente le colline cipriote, illuminando alla grande i pannelli di accumulo energetico posti sui tetti del Laboratorio.
Quella era stata una trovata a dir poco geniale e soprattutto... Non intrapresa dagli Architetti ed Ingegneri del Laboratorio di Andorra né tanto meno delle Croft.
Un risparmio energetico netto del 18%, mica bruscolini, che alla fine dell'anno si trasformava in un bel gruzzolo di denaro da poter investire nei progetti e nella struttura in generale.
Quel luogo di lavoro era seriamente un gioiello di MagiTecnologia ed avanguardia e il tempo speso per idearlo e metterlo su era valso il risultato assolutamente sperato.

Qualcuno dell'A.G.E.R. magari?

Uhm... Con l'A.G.E.R. c'entra qualcosa, ma indirettamente...

Non è che si tratta per caso del tizio che ci ha donato le uova di Varano Magico per ricerca, il mese scorso?

Nah... Nemmeno... Però c'entra pure coi rettili...

Uff... Mi arrendo!

Il Professor Ravnick, a differenza del fratello più giovane, difficilmente si vestiva in maniera adatta al posto ricoperto nella struttura.
Anzi, nella maggior parte dei casi incontrarlo faceva strano, perché tutto poteva sembrare meno che un illustre scienziato tra i più affermati al Mondo Magico.
Completo della sua camicia di cotone, la canottiera larga, i pantaloni di jeans comodi e la fascia sui capelli, Haytham proseguiva a scorrere con il MagiFonino.
Forse la persona da incontrare lo aveva contattato in quel modo, ergo una persona facoltosa, ergo soldi, ergo evviva.
Invece no, più scorreva per i messaggi e più si avviliva, non riuscendo proprio a ricordare.

Ma dimmi te...

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... No, l'appuntamento col dottor Bryce è fissato per dopodomani a Cincinnati...
Un attimo... Cincinnati... Sinsinnati...
... Cece! Cecilia Bishop! Ecco chi era!


Cioè, avevi un appuntamento con lei e non lo ric-... Ehi, ma dove scappi?!

Era cinque minuti fa!
Corro altrimenti se faccio troppo tardi è possibile che non mi offra il brunch!
Ci vediamo dopo fratellino!


Arrivato nei pressi della caffetteria con un piccolo fiatone, Haytham si sistemò la camicia ed aggiustò i capelli, così che non sembrasse troppo trafelato.
La bionda occhialuta se ne stava seduta ad un tavolino con l'aria assorta, evidentemente ansiosa e nervosa, quindi non la fece aspettare oltre.
Però dirle che si fosse dimenticato dell'appuntamento non l'avrebbe messa nella buona ottica di fare la brava e tirare fuori il portafogli per entrambi.
Meglio di sicuro trovare una scusa di lavoro efficace e concreta che non destasse eccessivi sospetti.
Lanciò un saluto veloce ed un sorriso ai ragazzi dietro al bancone e andò incontro alla ex Ricercatrice di Andorra con un bel sorriso allegro.

Wehilà!
All'appello!
Devi proprio scusarmi ma dovevano finire di analizzare una antica anfora religiosa rinvenuta sulle coste del Nicaragua.
I disegni fanno pensare al periodo Kukulun, quando la civiltà magica del posto adorava il Dio Cornuto!
Corna su tutto il corpo, dalla testa alla fine della schiena!
Certo che la moglie Dea doveva essere stata parecchio su di giri eh?!


Ormai per lui la questione Lyra era stata archiviata, lo si notava anche da determinate battute che gli riuscivano senza troppi problemi e senza riferimenti interiori.
Haytham aveva affrontato la cosa esattamente nello stesso modo in cui un adolescente affrontava le delusioni d'amore, uscendone obiettivamente più forte.
Era sempre lo stesso, nel bene e nel male. Il suo modo di fare rispecchiava quello del docente A.G.E.R. che Cecilia aveva tanto odiato e amato allo stesso tempo.
Fece cenno al cameriere di portare il menù così da cominciare a dare un'occhiata approfondita.
Niente di eccessivamente costoso, visto che pagava lei mica poteva dimostrarsi così maleducato.

Allora... Che cosa racconti di nuovo?
Licenziamento in tronco a parte!
Che scusa si sono inventati per forarti?


Oh no, Haytham Yuan Ravnick poteva comportarsi da stupido, fare lo stupido, ma non era affatto stupido.
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Haytham
Ignis Tonum
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