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da Shuyun » 17/07/2016, 21:32
Non si può proprio dire che sei come nuova, ma meglio di prima sicuramente. Aspetta, ti aiuto a coprirti.
... potrei anche abituarmi alle tue premure.
Lan Xia era fidanzata, quello era un dato di fatto che conosceva lei, che conosceva lui ed anche il fidanzato stesso, giusto per fare una sottile battuta cattiva. Nonostante questo però, le sfuggivano spesso determinate frasi, ultimamente, facendo intuire che ella fosse affascinata da Heiji, forse fin troppo affascinata. Questo però non era un problema per il Sagitta, lui non era buono, non conosceva quell'individuo ed in più non poteva negare di essere anche lui attratto da quella combattente.
Se pensi ti piacciano più di altre, perché no...
La Fu doveva mettere in conto un dettaglio fondamentale riferito al farsi piacere un uomo come il Muramasa: era schietto, un po' stronzo ed anche piuttosto egoista in materia sentimentale. Diceva le cose come stavano e come gli venivano, non si preoccupava troppo di strappare la fidanzata ad un altro se era di suo interesse e di conseguenza l'altruismo era dote rara in lui. Faceva parte della fazione dei "buoni ogni tanto", non "buoni sempre", che fornivano il loro supporto e aiuto in proporzione alla stima, al rispetto e all'importanza, nient'altro.
Incredibile...
La cino-olandese gli prese la mano in un gesto spontaneo, tenendola per un paio di secondi, salvo poi staccarsi al terzo, con un velo di imbarazzo opportuno e naturale. Shuyun non aveva alcun motivo per non stare a quel gesto, in quanto non doveva più la fedeltà a nessuna, ma non fu soltanto quello, doveva essere sincero con se stesso. Quando la ragazza gli prese la mano, lui la strinse anche, facendo capire la sua adesione a quel contatto, ma non opponendosi quando ella la tolse, evitando di esagerare.
... A volte ciò che è tanto bello può anche essere pericoloso, bisogna andarci cauti, non trovi? Oppure potremmo affidarci al nostro istinto e vedere dove ci condurrà... Sono due filosofie entrambe valide, ma credo di non poter fare testo... La mia risposta sarebbe scontata, io ho meno da perdere.
Si volse a fissarla intensamente per alcuni attimi: stava parlando sempre del Castello, giusto? L'avrebbe baciata, lì, in quell'istante, fregandosene del tempo che scorreva e dell'essere sospesi sopra uno strapiombo. Non solo quello, anche condurla nella fitta vegetazione e poi... Beh, poi darsi da fare, tanto da fare, fino allo sfinimento, fino a farle dimenticare anche come si chiamava, per la Trama.
La "Fendicielo" è sempre più vicina, andiamo.
Arrivarono all'interno della prima stanza di quella enorme, gigantesca struttura, venendo subito bloccati da due Guardie Runiche di grado basso pronte a tutto per fermarli. La Spada Leggendaria era ben protetta ma i due combattenti non si sarebbero risparmiati pur di raggiungerla e rendere Lan Xia la degna nuova proprietaria assoluta. Combatterono strenuamente contro i primi due ostacoli, con il Sagitta che impiegò pochi secondi in meno rispetto alla ragazza, decidendo poi di fornirle al volo un minimo aiuto.
Dietro di te!
Grazie a quell'avvertimento, la giovane orientale evitò un attacco potente sferrato alle spalle dalla creatura umanoide, contrattaccando con ardore e potenza immediatamente. Un calcio in rovesciata fece volare la testa alla Guardia che infatti cadde subito senza più vita magica alcuna, sorte analoga alla collega, in pezzi e tagliuzzata poco più in là. La via verso le scale era libera, potevano andare e dovevano muoversi. Il Castello era strutturato in più piani e sicuramente il tesoro era custodito in cima.
Devo ringraziarti di nuovo... Quando usciremo vivi da qui dovrai spiegarmi che razza di allenamento tu abbia fatto per migliorare così tanto in poco tempo...
Sono un giocatore a cui piace barare...
Sorrise leggermente, guardandola un attimo con aria tra il furbo e il fuorilegge.
E dovrò anche offrirti una cena, se continuerai ad aiutarmi così.
Interessante. Allora vorrà dire che dal prossimo piano, ci saranno delle penitenze. Ti piace scommettere, Lan Xia?
Preso il percorso obbligato verso l'alto, Lan Xia e Shuyun raggiunsero senza intoppi un'altra camera ancora più grande rispetto a quella precedente, ma con l'uscita sbarrata. C'erano un sigillo magico brillante sulla porta per continuare, quindi non avrebbero potuto aggirare il problema fino a quando non si fossero occupate delle guardie lì dentro. Giunti fino al centro della stanza, nell'arco di pochissimi secondi vennero circondati da un gruppo di combattenti marziali gemelli, senza armi, apparentemente umani, ma solo in apparenza.
Uno, due, tre... Otto, nove e dieci... Cinque per uno...
Quando il Muramasa cercò di estrarre la lama o la bacchetta, si accorse che esse erano ancorate e bloccate da una forza misteriosa che ne impediva l'utilizzo. Quindi quella stanza imponeva che lo scontro avvenisse in forma puramente marziale e a mani nude, senza altri vantaggi di sorta, molto bene, con sommo piacere. L'uomo assunse la propria posa da combattimento, piazzandosi schiena a schiena con la futura Terran del Vento, lanciando occhiate furtive verso tutti gli sfidanti.
Se finisco prima di te, mi devi un bacio serio...
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Shuyun
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da Lan Xia » 18/07/2016, 10:17
Non si può proprio dire che sei come nuova, ma meglio di prima sicuramente. Aspetta, ti aiuto a coprirti.
... potrei anche abituarmi alle tue premure.
Non avrebbe dovuto dirlo, pur pensandolo: anzi, probabilmente era proprio quella la cosa peggiore, e cioè che lo avesse effettivamente pensato; Shuyun si era preso cura di lei in un modo che, nella sua semplicità, le aveva fatto scattare qualcosa dentro, scaldandole il cuore, rendendola più sensibile al suo fascino. Era sbagliato, perché ufficialmente era ancora impegnata in una relazione -non più solida come prima, certo, ma pur sempre tale- ma al tempo stesso le sembrava quasi impossibile non riuscire a trattenersi... specie quando il Muramasa dava degli input che era praticamente impossibile non cogliere.
Se pensi ti piacciano più di altre, perché no...
Forse perché chi le concede, queste premure, dovrebbe volerlo fare solo con me...
Lo disse tra sé, o meglio, Lan pensò di averlo pensato -gran bel gioco di parole- ma in realtà quello che doveva essere solo un pensiero si trasformò in un sussurro che, però, l'uomo sarebbe anche potuto riuscire a cogliere se avesse prestato attenzione alla reazione della Fu dopo le sue ultime parole. Che l'avesse sentita o meno, comunque, i due dovettero per forza proseguire, scendendo le scale celate dietro al portone ormai aperto e raggiungendo una sorta di mondo a sé stante, in cui il protagonista era un castello dall'aria antichissima dove, con tutta probabilità, si nascondeva la "Fendicielo".
Incredibile...
Il paesaggio, ovviamente, per quanto anche sentirsi stringere la mano da Shuyun fu qualcosa di incredibile... di incredibilmente bello; una scarica di calore, eccitazione ed adrenalina la pervase, costringendola ad umettarsi le labbra e a voltarsi istintivamente verso di lui per leggere qualcosa nel suo sguardo: quel giorno, però, il Muramasa sembrava aver deciso di renderle il compito facile... e di farsi capire con le parole, invece che con gli occhi.
... A volte ciò che è tanto bello può anche essere pericoloso, bisogna andarci cauti, non trovi? Oppure potremmo affidarci al nostro istinto e vedere dove ci condurrà...
Due comportamenti opposti che però potrebbero portare al medesimo risultato... -ma stavano parlando ancora del Castello?- Tu cosa ne pensi?
Sono due filosofie entrambe valide, ma credo di non poter fare testo...
Perché?
La mia risposta sarebbe scontata, io ho meno da perdere.
... allora forse dovresti essere quello a rischiare di più.
No che non stavano parlando di quel dannato Castello, e per un secondo Lan stessa avrebbe voluto lasciarsi andare all'istinto, mettere in stand-by la missione ed abbandonarsi tra le braccia del Muramasa, sapendo di sbagliare eppure volendo farlo, volendosi gettare nell'abisso del peccato insieme a lui, sperando che volesse tenerla sempre con sé e non lasciarla andare più via.
La "Fendicielo" è sempre più vicina, andiamo.
Ma non potevano, e l'uomo riuscì a capirlo ben prima di lei: entrati nel Castello, il primo step fu quello di sconfiggere due guardie runiche non particolarmente forti, mettendo così in risalto quanta bravura Shuyun avesse accumulato nell'arco di pochi mesi... ma come aveva fatto?
Devo ringraziarti di nuovo... Quando usciremo vivi da qui dovrai spiegarmi che razza di allenamento tu abbia fatto per migliorare così tanto in poco tempo...
Sono un giocatore a cui piace barare...
Inarcò un sopracciglio a quelle parole, non comprendendole, senza però chiedere ulteriori spiegazioni al momento: le avrebbe domandate al momento giusto, ovvero una volta usciti da lì, possibilmente con la spada in mano e seguiti dalla Creatura Magica di Nabiki, di cui certo la Fu non si era dimenticata.
E dovrò anche offrirti una cena, se continuerai ad aiutarmi così.
Interessante. Allora vorrà dire che dal prossimo piano, ci saranno delle penitenze. Ti piace scommettere, Lan Xia?
Solo quando sono certa di poter accettare una sconfitta.
Rispose lei criptica, cercando di scacciare il più velocemente possibile le varie "penitenze" che la sua mente le stava rifilando, e che tutto facevano tranne favorire la concentrazione: al piano successivo si ritrovarono nuovamente in una grande stanza, dalla quale non si poteva proseguire a meno di non sconfiggere i protettori al suo interno.
Uno, due, tre... Otto, nove e dieci... Cinque per uno...
Perciò dovremmo andare nel corpo a corpo, mh?
Anche lei come il Muramasa, infatti, tentò di estrarre la spada senza alcun risultato: in realtà da quando aveva messo piede nel Castello era stata un po' la prassi, per la donna, che si mise in posizione di guardia con la schiena che sfiorava quella del proprio alleato.
Se finisco prima di te, mi devi un bacio serio...
Forse Shuyun avrebbe fatto meglio a non dirglielo, perché probabilmente fu quello il motivo per il quale, pur riuscendo a sconfiggere tutti e cinque i propri avversari, Lan impiegò circa 60 secondi in più rispetto al Muramasa; l'idea di baciarlo, di assaggiare le sue labbra, l'idea che lui volesse assaporare la sua bocca la deconcentrò abbastanza da non farle dare il massimo... o fu il suo inconscio che la spinse a prendersela leggermente più comoda per perdere apposta quella scommessa? Quando anche l'ultimo guerriero cadde a terra e la Fu ebbe recuperato una posizione eretta e più rilassata, le venne spontaneo voltarsi verso l'uomo, con le guance rosse, gli occhi luminosi, il cuore a mille ed un leggero fiatone, in attesa: stava scherzando, prima, provocandola giusto per il gusto di farlo... o aveva parlato sul serio?
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da Shuyun » 18/07/2016, 21:48
Interessante. Allora vorrà dire che dal prossimo piano, ci saranno delle penitenze. Ti piace scommettere, Lan Xia?
Solo quando sono certa di poter accettare una sconfitta.
Terrò a mente questo dettaglio.
Shuyun aveva un modo di fare decisamente criptico e a volte difficile da analizzare completamente, perché metteva in conto tutto e realizzava ogni progetto con la dovuta calma. Era la mentalità dell'Investigatore, di una persona che aveva sviluppato il proprio Fulmine al fine di renderlo sempre lucido, calcolatore e attento, senza perdere mai un colpo. Fu proprio quella sua capacità non tanto innata, quanto allenata nel tempo, a favorirlo successivamente, al piano di sopra, con una scommessa sistemata ad hoc per i suoi comodi.
Perciò dovremmo andare nel corpo a corpo, mh?
Se finisco prima di te, mi devi un bacio serio...
Sorrise leggermente prima di iniziare il combattimento con le varie copie dei maestri di arti marziali rimasti lì a proteggere la spada da chiunque cercasse di rubarla od impossessarsene. Se i suoi calcoli fossero andati a giusto termine, probabilmente la ragazza, per quanto brava, eccellente e compagnia bella, avrebbe finito lo scontro un po' dopo di lui, per falla di concentrazione. Infatti, quando l'ultimo avversario del Muramasa cadde, la Fu stava ancora terminando la lotta con due maestri, mettendoli K.O. con circa 60 secondi di ritardo rispetto al Sagitta.
... Hai perso...
Quelle furono le sue prime parole, con aria seria, graffiante ma non certo offensiva, anzi, in esse c'era una sfumatura eccitata difficile da non riconoscere. Lan Xia lo guardava con occhi brillanti, le guance appena più rosse e il fiatone, in un misto tra adrenalina data dallo scontro e forse aspettativa della sua penitenza, un'ardua e terribile penitenza. Il Muramasa fece tre passi avanti, fino a trovarsi di fronte a lei, a pochissimi centimetri dal suo corpo, guardandola sempre intensamente.
Posso procedere con il riscatto del mio premio?
Oh no, non gliel'avrebbe fatta passare tanto liscia, con il rischio quasi di sentirsi dire poi "Te ne sei approfittato" o "Io non ho mai detto di essere d'accordo", lui voleva che lei annuisse. Qualora quindi la ragazza avesse ceduto alla tentazione, di sicuro non avrebbe dovuto aspettare poi così tanto prima di ritrovarsi con la bocca dell'uomo sulla sua, in un bacio serio e passionale. Ci mise anche la lingue, giusto per non farsi mancare niente, prendendole il viso con una mano e il retro del collo con l'altra, violando il territorio di un altro senza il minimo risentimento.
... Possiamo proseguire. La prossima posta in gioco la scegli tu...
Disse in un sussurro caldo e basso, quando lentamente le due bocche si allontanarono, fissandola con così tanta insistenza da volerla quasi spogliare, già, spogliarle lo spirito e sondarle l'anima. Terminò quel suo dire con un morso al labbro inferiore della cino-olandese, sospirando e distanziandosi di un poco, controllando poi se la bacchetta e la spada fossero di nuovo estraibili. La porta per proseguire si spalancò di scatto, rendendo libero il passaggio, quindi era meglio che si sbrigassero prima che il castello ci ripensasse.
La stanza dove giunsero fu abbastanza spoglia ma anche piuttosto grande e spaziosa, tipicamente nello stile cinese, ma senza mobili o suppellettili, semplicemente spoglia. Mentre avanzavano dentro quella grande camera, Shuyun ripensava a ciò che era appena successo, a quel bacio, alle emozioni che gli aveva suscitato e si chiedeva se fosse stato giusto. Da un lato ancora pensava di rendere un torto a Callisto, ma dall'altro quel contatto di labbra era come se lo avesse fatto sentire di nuovo vivo dopo tanti giorni di gelante sofferenza.
Non capisco se è necessità o sentimento... Ma non posso negare di averla guardata già da tempo con un occhio meno distante... Forse è stata una mancanza di rispetto allora, ma adesso che colpe ho?
Intanto che si poneva quelle domande, l'ambiente cominciò a mutare, o meglio, in realtà parve mutare più l'orario esterno, facendo scendere la notte profonda in anticipo. Assottigliò lo sguardo, Shuyun, vedendo che lentamente, piano piano, la stanza divenne quasi completamente buia, con giusto alcuni raggi lunari a dare qualche sprazzo di penombra. Non fu capace di comprendere il motivo di quella variazione improvvisa fino a quando davanti ai suoi occhi e quelli della ragazza non comparvero due spettri vendicativi guardiani.
Non ci voleva una scienza per capire che fosse necessario estrarre subito le bacchette, perché di sicuro i fantasmi non si affrontavano né coi calci, né coi pugni, né con le lame. Nabiki, o meglio la sua dinastia, aveva preparato proprio bene la cassaforte perfetta per non far uscire in alcun modo la "Fendicielo" e il Muramasa si trovò a chiedersi come avrebbe fatto Lan Xia da sola. Evidentemente lo Spettro del Vento sapeva bene quanto rischiasse nell'andare lì per conto proprio, previdente la Semi Divinità, ma comunque, non era quello il momento di pensarci.
... Allora... Penitenza per questo piano?
L'intento di Shuyun? Buttarla un po' sul gioco e sulla competizione. Avrebbe aiutato la ragazza a stare più rilassata e non tendersi troppo. Strategia giusta? Lo avrebbero scoperto presto.
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da Lan Xia » 18/07/2016, 22:43
Interessante. Allora vorrà dire che dal prossimo piano, ci saranno delle penitenze. Ti piace scommettere, Lan Xia?
Solo quando sono certa di poter accettare una sconfitta.
Terrò a mente questo dettaglio.
Perché doveva tenerlo a mente? Cosa gli interessava? Più passava il tempo, e più Lan si sentiva divisa tra il desiderio di comprendere l'uomo che aveva accanto -lo stesso che la affascinava, la intrigava e la eccitava pure, a malincuore essendo impegnata con un altro- e la volontà di rimanere concentrata per affrontare i pericoli e le prove a cui quel Castello li stava sottoponendo, al fine di reputarli degni di raggiungere la "Fendicielo": era evidente che la Fu, da sola, sarebbe perita al primo scontro, ancor prima di accedere al portone esterno, ma con Shuyun accanto tutto stava diventando possibile... Anche ritrovarsi ad attendere con trepidazione che egli riscattasse il premio per la sua scommessa: erano state proprio le sue parole, l'averla avvertita che se avesse finito prima di lei l'avrebbe baciata, a deconcentrarla un minimo, e a farle terminare il "lavoro" un minuto dopo di lui; sessanta secondi, praticamente nulla, ma non in quel contesto, non in quel momento.
... Hai perso...
Una scarica di calore le attraversò tutta la schiena a quell'affermazione, che riuscì a scuoterla da dentro: non avrebbe dovuto sentirsi così elettrizzata all'idea di aver perso, tuttalpiù si sarebbe dovuta dispiacere di essere risultata meno pronta e capace del Muramasa... ed invece l'unica cosa a cui riusciva a pensare era la sua bocca sulla propria, a quanto dovessero essere buone le sue labbra e a quanto desiderasse scoprirlo, pur consapevole del profondo errore che stava per commettere.
Posso procedere con il riscatto del mio premio?
Aveva il respiro corto manco avesse appena concluso una maratona, ed il cuore le batteva nel petto così forte da essere sicura che anche lui, a pochissima distanza da lei, riuscisse a sentirlo, a percepirne l'emozione: forse per l'uomo sarebbe stato solo un bacio, ma per lei, non poté più negarlo mentre annuiva in risposta alla sua domanda, per lei era molto di più. Chiuse gli occhi e si abbandonò tra le sue braccia, venendo investita da una marea di sensazioni contrastanti che, però, veniva tutte sconfitte da quella preponderante... appagamento: l'appagamento verso un desiderio proibito ma comunque tale, l'appagamento nel sentire la sua lingua che s'intrecciava con la propria, l'appagamento di sentire la pelle andare a fuoco nei punti in cui lui la stava sfiorando con le dita.
... Possiamo proseguire. La prossima posta in gioco la scegli tu...
... ah-ha...
Mormorò con sguardo quasi vacuo, sospirando per quell'ultimo morso: era persa nei suoi occhi, persa in quelle sensazioni che lui le aveva trasmesso e che le avevano mandato il tilt il cervello ed il cuore, al punto che quando ripresero a camminare, inizialmente Lan lo fece quasi come un automa, in modo automatico appunto, recuperando la lucidità solo quando la stanza in cui erano giunti, spoglia, decisamente strana, cominciò a cambiare, divenendo più scura, più tetra, e presentando una visuale minore a causa della notte che, fuori, era giunta prima del previsto. Di fronte a loro, mentre la Fu si passava una mano sul viso e scuoteva il capo, così da ritornare padrona di sé, due spettri si palesarono ai loro occhi, facendo intendere che quello sarebbe dunque stato uno scontro magico.
... Allora... Penitenza per questo piano?
Te lo dico alla fine... Sono ancora sconvolta dall'intensa bellezza di quella precedente!
Lo disse proprio senza pensare, la cino-olandese, gettandosi nella mischia con la volontà di non deconcentrarsi, quella volta, e di dimostrare quanto fosse capace: combatté strenuamente, sfruttando la propria agilità che le faceva schivare i colpi e contrattaccare velocemente, non badando a ciò che stava facendo il Muramasa proprio per non perdere il focus. Fu solo quando i due spettri vennero sconfitti contemporaneamente la donna si permise di alzare lo sguardo sull'altro, percependo distintamente la voglia di dargli un bacio; e tuttavia non doveva dimenticare di essere fidanzata, e di quanto fosse già stata irrispettosa nei confronti del compagno. Fino a che avesse chiarito le cose con lui, dunque, avrebbe dovuto rimanere al proprio posto e non lasciarsi più guidare dal desiderio, col rischio poi di sentirsi esponenzialmente in colpa dopo.
Sembra che per questo piano la penitenza ce la siamo saltata... -lo disse con un velato rammarico, dato dal desiderio di avere un contatto con lui, ma anche la consapevolezza che tanto non aveva avuto la testa per pensare a qualcosa... ed in fondo era meglio così- E che per il momento stiamo andando veramente bene. Spero solo che non ci siano ancora troppi ostacoli da affrontare...
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da Shuyun » 21/07/2016, 10:51
... Possiamo proseguire. La prossima posta in gioco la scegli tu...
... ah-ha...
Quel bacio fu molto più che un semplice contatto di labbra. Shuyun percepì distintamente la bellezza di un gesto tanto normale, tanto passionale, quanto coinvolgente e stupendo. La lingua della ragazza era buona, anche il suo odore, il suo respiro, un mix perfetto di aromi e sapori non solo femminili, ma anche speciali. Tuttavia l'uomo non volle soffermarsi troppo su quella marea di emozioni provate in un solo, singolo istante, concentrandosi sull'andare avanti. Da un lato il senso di colpa verso Callisto era grande, in quanto la loro separazione non era stata voluta da lei o da lui, ma quasi dal destino. Ad ogni modo, restare fermi sugli stessi binari significava compromettere la propria esistenza e al Sagitta non andava di fare quella fine ignobile. Salirono, cambiando stanza e cambiando nemico, ma sostanzialmente il "gioco" rimase lo stesso, soltanto in mano alla cino-olandese.
... Allora... Penitenza per questo piano?
Te lo dico alla fine... Sono ancora sconvolta dall'intensa bellezza di quella precedente!
Non sono l'unico a fare quell'effetto...
I gesti impulsivi facevano parte del Vento, così come del Fulmine. Loro erano Fulmine per eccellenza e futuro Vento. Shuyun replicò all'istante lasciando quindi intendere quanto anche a lui fosse piaciuto baciarla, ma si dedicò all'istante sugli spettri vendicativi, decidendo di rimandare ogni distrazione alla fine dello scontro. Sperava in un certo senso di perdere, così da vedere dove potesse arrivare la fantasia della Fu, ma questo non gli impedì di mettere tutto se stesso nello scontro, perché di base stavano facendo un gioco, ma l'avventura in sé che stavano affrontando un gioco non lo era per nulla. Alla fine della fiera, comunque, due magie, scagliate praticamente in contemporanea, colpirono i fantasmi facendoli evaporare e scomparire, decretando così una perfetta parità. La luce tornò nella stanza e una porta, anzi, una grande porta scorrevole si aprì a loro facendo intuire la strada per proseguire verso la massima vetta del castello.
Sembra che per questo piano la penitenza ce la siamo saltata...
Ciò non toglie che mi piacerebbe sapere a cosa avevi pensato...
E che per il momento stiamo andando veramente bene. Spero solo che non ci siano ancora troppi ostacoli da affrontare...
Io invece credo che forse siamo appena a metà strada. Ricordi le parole di Nabiki? Questa in teoria è una impresa quasi suicida... E fino ad ora, anche se in due, è stato tutto troppo facile. Credo che ci stancheremo molto, ma questo non ci impedirà di arrivare alla fine.
Mentre pronunciava quelle parole, Shuyun si dedicava a riaprire la famosa borsa rimpicciolita con dentro un piccolo kit di sopravvivenza estrema. Dalla tasca davanti estrasse una barretta energetica di quelle da "dieta", ai cereali, cacao e frutti rossi, la aprì, la spezzò a metà e ne diede una parte a Lan Xia, invitandola a mettere qualcosa nello stomaco che le restituisse anche un po' di energie. Successivamente fu di nuovo la volta dell'integratore di sali minerali che bevvero in due e finirono, così da completare la fase "break" adatta a non perdere nemmeno un grammo di lucidità e capacità di resistere alle difficoltà che avrebbero affrontato di lì a poco. Dopo aver di nuovo sistemato tutto nella tasca, il Muramasa prese passo verso la grande porta, sapendo di essere affiancato subito dalla sorella di Xin Zhang. La scalinata fu molto più lunga del previsto, rispetto anche a quelle intraprese fino ad allora, ma il risultato finale fu anche una camera ancora più maestosa e spaziosa rispetto a quella precedente.
Le vetrate colorate erano uno spettacolo per gli occhi, c'era da ammetterlo, come anche i vari effetti di luce ed ombra. La solennità di quel luogo era tangibile e stando lì si poteva credere di non essere poi così tanto lontani dal raggiungimento della meta. Al centro di quella camera grande e artisticamente perfetta, stava una donna, una donna decisamente non umana, viste le dimensioni. Possibilmente sarà stata alta circa tre metri. Con sé teneva un'arma brandita con fin troppa facilità e ciò faceva ipotizzare che sapesse utilizzarla molto ma molto velocemente. Non appena vide Lan Xia e Shuyun entrare, sorrise leggermente in loro direzione, mettendosi in una posa di guardia. Stranamente però, a differenza di tutte le altre guardie precedenti, questa si rivolse a loro parlando in un cinese piuttosto svelto e arcaico. Difatti, solamente la Fu riuscì a capire ogni parola, seppur con difficoltà, mentre Shuyun si affidò più all'intuito e alla perspicacia.
Io difendo l'accesso all'anticamera del tesoro. Il mio compito è far sì che nessuno attraversi questo luogo. Sono stata concepita per poter fermare chiunque osi provare a proseguire. Se tenete alla vita, viandanti in cerca della "Fendicielo", andate via, ora. Poiché sfoderando le armi sarà troppo tardi e dovrete rinunciare alla vita.
Credo proprio che dovremo occuparcene insieme, questa volta. Non è un avversario da poter gestire da soli, immagino converrai con me. Qualcosa mi dice anche che sia molto più forte degli avversari incontrati fino ad ora.
La Guardia Femminile Ancestrale alzò l'arma e la fece roteare con una facilità disarmante, lasciando intendere che per lei fosse poco più pesante delle lame che tenevano in mano sia il Sagitta, che l'aspirante nuova padrona della "Fendicielo". Da ciò ne derivava il pericolo più che consistente che un colpo ricevuto dalla Guardiana potesse fare davvero molto, molto male. L'uomo attese che fosse Lan Xia ad estrarre per prima la spada, non volendo scegliere al posto suo.
E così... Avete deciso di affrontarmi. Molto bene, non avrò pietà per gli usurpatori. Preparatevi, per vostra immensa sfortuna non avrò pietà.
Il premio questa volta è a scelta del vincitore. Se le do' il colpo di grazia io...
Sussurrò delle parole standole molto vicino, così che potesse udirle flebilmente all'orecchio.
... Altrimenti, beh, puoi sempre riconsiderare valido quello della stanza precedente. Se no scegli tu, non è importante, ora diamoci da fare, se quello che ha detto la Gigantessa è vero, stiamo per superare metà strada!
Estrasse anche lui la lama, determinato a far sì che quello scontro fosse terminato in poco tempo. Alcune sottili scariche elettriche pervasero la spada, palesando quindi il potere intriso in essa come arma bianca del Sagitta, l'unico e solo. Tempo tre secondi e la lotta iniziò, una lotta che non li avrebbe risparmiati neanche per un singolo istante.
LAN XIA DOVRÀ EFFETTUARE TRE PROVE SUL TALENTO FISICO, UNA SULLA PERSPICACIA, UNA SUL SESTO SENSO E DUE SULLA CONCENTRAZIONE IL VALORE DELLE CARETT. E DELLE PRED. VA AGGIUNTO AD OGNI TIRO IL MAGIAMULETO È ATTIVO PER UNA PROVA
Tra 174 e 189 --> Lan Xia verrà sconfitta inesorabilmente dalla avversaria, venendo ridotta anche in fin di vita, facendo perdere anche Shuyun. Tra 190 e 233 --> Lan Xia verrà quasi sconfitta dalla avversaria, riportando ferite molto gravi e lasciando il colpo di grazia a Shuyun. Tra 234 e 257 --> Lan Xia riuscirà a sconfiggere l'avversaria con difficoltà, subendo diversi danni e lasciando il colpo di grazia a Shuyun. Tra 258 e 273 --> Lan Xia riuscirà a sconfiggere l'avversaria subendo un po' di danni, dando il colpo di grazia assieme a Shuyun. Tra 273 e 299 --> Lan Xia riuscirà a sconfiggere l'avversaria limitando i danni, dando il colpo di grazia prima di Shuyun. Da 300 in poi --> Lan Xia riuscirà a sconfiggere l'avversaria con pochissimi danni, dando il colpo di grazia prima di Shuyun.
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da Lan Xia » 21/07/2016, 11:41
... Allora... Penitenza per questo piano?
Te lo dico alla fine... Sono ancora sconvolta dall'intensa bellezza di quella precedente!
Non sono l'unico a fare quell'effetto...
Quindi stavano viaggiando sulla stessa lunghezza d'onda? Provavano i medesimi sensi di colpa, anche se ovviamente per motivi diversi? Se Lan avesse saputo di Callisto, cioè se Shuyun le avesse raccontato l'intera storia, gli avrebbe detto che per lei non c'era nulla per cui sentirsi in colpa, avendo deciso di comune accordo di non essere più una coppia; avrebbe potuto sentirsi colpevole se l'avesse amata ancora, certo, perché in quel caso non avrebbe dovuto baciare un'altra... E lei, allora? Lei aveva ricambiato quel bacio, anzi, lo aveva proprio atteso, accogliendolo e godendoselo al massimo... tra i due, se qualcuno doveva provare dei sensi di colpa, non era certo il Muramasa, ma l'uomo poteva star certo -casomai se lo stesse chiedendo- che la Fu sapeva già cosa fosse giusto fare una volta usciti, possibilmente vivi e vegeti, da lì. Entrambi, comunque, decisero silenziosamente di concentrarsi sui nemici da affrontare per quel piano, i due spettri che, manco a farlo apposta, vennero annientati nello stesso momento, decretando un impensabile quanto incontestabile pari.
Sembra che per questo piano la penitenza ce la siamo saltata...
Ciò non toglie che mi piacerebbe sapere a cosa avevi pensato...
E che per il momento stiamo andando veramente bene. Spero solo che non ci siano ancora troppi ostacoli da affrontare...
Io invece credo che forse siamo appena a metà strada.
Tu credi?
Ricordi le parole di Nabiki? Questa in teoria è una impresa quasi suicida... E fino ad ora, anche se in due, è stato tutto troppo facile. Credo che ci stancheremo molto, ma questo non ci impedirà di arrivare alla fine.
I babbani dicono che una volta che sei in ballo, tanto vale continuare a ballare... e credo che lo stesso valga per noi. Siamo in gioco, abbiamo cominciato quest'avventura, tanto vale portarla a termine.
O perlomeno provarci, anche se questo lo tenne per sé, non volendo risultare pessimista o poco convinta delle loro capacità: accolse ben volentieri metà della barretta che lui le offrì, mangiandola di gusto -perché di energie ne avevano consumate eccome- e bevendo sempre a metà l'integratore già assaggiato precedentemente, così da arrivare in forze e carica alla stanza successiva, camminando al fianco del Sagitta.
Wow... Questo Castello non finisce mai di sorprendere...
La stanza dov'erano arrivati era splendida, ampia, maestosa... e sull'ampia la Fu ne capì ben presto il motivo: l'avversario, anzi, l'avversaria che avrebbero dovuto affrontare, essendo alta tre metri, di spazio ne aveva bisogno parecchio.
Io difendo l'accesso all'anticamera del tesoro.
L'anticamera... -forse aveva ragione Lan, forse non erano poi così tanto lontani dalla spada!
Il mio compito è far sì che nessuno attraversi questo luogo. Sono stata concepita per poter fermare chiunque osi provare a proseguire. Se tenete alla vita, viandanti in cerca della "Fendicielo", andate via, ora. Poiché sfoderando le armi sarà troppo tardi e dovrete rinunciare alla vita.
Era enorme, e dal modo in cui brandiva quella sorta di bastone borchiato si poteva tranquillamente intendere quanto fosse forte -e quanto, se colpiti, avrebbe fatto loro male: quella era una battaglia che non si poteva affrontare singolarmente, a meno di non voler morire atrocemente.
Credo proprio che dovremo occuparcene insieme, questa volta. Non è un avversario da poter gestire da soli, immagino converrai con me.
Certo.
Qualcosa mi dice anche che sia molto più forte degli avversari incontrati fino ad ora.
Ma siamo in due, e so che possiamo farcela.
Talmente convinta, a dispetto del lieve momento pessimista precedente, da estrarre la lama per prima, impugnandola con sicurezza ed il fiero orgoglio di una combattente di tutto rispetto.
E così... Avete deciso di affrontarmi. Molto bene, non avrò pietà per gli usurpatori. Preparatevi, per vostra immensa sfortuna non avrò pietà.
Il premio questa volta è a scelta del vincitore. Se le do' il colpo di grazia io...
... d'accordo. In fondo, una cosa del genere sarà un gran piacere, per me...
A chi non sarebbe piaciuto, specie dopo una faticata del genere? C'era solo da capire se per lui fosse una semplice passione, come quella di J.D. ... o qualcosa di più, come quella di Phoenix.
... Altrimenti, beh, puoi sempre riconsiderare valido quello della stanza precedente. Se no scegli tu, non è importante, ora diamoci da fare, se quello che ha detto la Gigantessa è vero, stiamo per superare metà strada!
Osservò la spada del Muramasa, le scariche elettriche che l'attraversavano, e dopo aver annuito in sua direzione, semplicemente, si lanciò contro la gigantessa, ben decisa a buttarla giù in qualunque modo possibile: lo scontro che ne seguì fu molto difficile, com'era ipotizzabile; l'avversaria non era solo forte, ma anche molto resistente, un osso duro che spesso ferì Lan, facendole digrignare i denti per il dolore. E tuttavia la Fu non si arrese, fomentata anche dal fatto di non essere sola e dall'incontestabile verità di come lei e Shuyun sembrassero -in combattimento ma anche fuori- in perfetta sintonia... al punto da darle il colpo di grazia nello stesso identico momento. La cino-olandese osservò il nemico cadere a terra, facendo anche un bel rumore, in una pozza di sangue: in brevissimo tempo, però, esso si riassorbì, facendola rialzare come nulla fosse.
M-Ma che...
Dovevano combatterla... di nuovo?! No, per fortuna ella si fece da parte, come a far capire loro che potevano passare, che avevano superato anche quella prova, che...
... ce l'abbiamo fatta...
Avevano combattuto insieme, avevano lavorato come una squadra rodata, in perfetta sintonia pur potendosi considerare alla stregua di due estranei... ed avevano vinto. Lan volse il viso verso Shuyun, osservandolo intensamente così sudato, un po' ferito magari, ma anche altruista, fiero, forte, valoroso... e non riuscì a fermarsi nell'avvicinarsi a lui in un passo, alzarsi in punta di piedi, posargli una mano sulla guancia e baciarlo con foga, quella di chi lo voleva in quel momento, più di qualsiasi altra cosa, nonostante tutti i sensi di colpa del mondo. Lo baciò come se non ci fosse un domani, ad occhi chiusi, sperando che il Muramasa la ricambiasse, che le facesse capire che anche lui si stava prendendo della sua compagna di avventura... esattamente come stava accadendo a lei.
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Lan Xia
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da Shuyun » 21/07/2016, 22:13
E così... Avete deciso di affrontarmi. Molto bene, non avrò pietà per gli usurpatori. Preparatevi, per vostra immensa sfortuna non avrò pietà.
Il premio questa volta è a scelta del vincitore. Se le do' il colpo di grazia io...
... d'accordo. In fondo, una cosa del genere sarà un gran piacere, per me...
Non hai idea di quanto lo sarebbe per me...
No, nel tono che espresse quando le rispose subito, Lan Xia poté comprendere che Shuyun si discostava di un bel po' rispetto a J.D. per quanto riguardava certe passioni. Tuttavia, ragionarci su era ininfluente, non quando una Gigantessa dotata di arma di tutto rispetto si preparava ad attaccare e a darci sotto per eliminare gli intrusi. Sia il Muramasa che la Fu si gettarono nella mischia, iniziando una lunga serie di attacchi combinati e non, sfruttando le loro arti così diverse ma assieme eccezionali. Mentre si davano da fare, e non nel modo in cui avrebbe voluto lui, il Sagitta si ritrovò a pensare che come coppia da missione erano seriamente bravi, affiatati e in sintonia. Forse erano anche le emozioni e i sentimenti ad aiutarli, ma non era importante, stava di fatto che spesso e volentieri quando uno stava per essere preso, l'altro distraeva l'avversario vanificando tutto. Lavorando per bene e cercando di limitare i danni al minimo, i due guerrieri riuscirono nell'ardua impresa, anche se il costo fu ugualmente moderato, tra lividi e sangue sparso qua e là. Fortunatamente però il sangue maggiore fu quello della Gigantessa che, una volta ripresasi per volere magico, li lasciò andare avanti mettendosi da parte.
... ce l'abbiamo fatta...
Lei rinfoderò la spada con un gesto automatico ed anche Shuyun fece lo stesso, respirando pesante, cercando di non pensare al dolore che stava provando, per quanto ciò che avvenne dopo contribuì a far sì che la sofferenza scomparisse da un secondo all'altro. La ragazza si volse, guardandolo intensamente, poi, annullando la distanza con lui si mise in punta di piedi e cercò le sue labbra per un altro bacio spontaneo, posandogli la mano sulla guancia. Il bacio venne ricambiato all'istante, il Sagitta si impossessò della sua bocca e della sua lingua, senza nemmeno pensarci un attimo, dimenticando momentaneamente dove fossero, perché fossero lì, desiderando solamente essere in una delle due abitazioni per potersi lasciare andare a consumare ciò che stava nascendo con ferocia nei loro cuori ed anche lungo la pelle fatta di calore e passione. Quando il bacio stette per terminare, Shuyun non la lasciò sfuggirgli, riprendendola e riconducendola esattamente come stava prima, baciandola di nuovo, non dandole tregua, posando le mani sui fianchi e poi scivolando fino ad afferrarla per le natiche, stringendo anch'esse per farla uscire di testa e di conseguenza continuare a fare un violento scambio di saliva per ancora diversi minuti. Quando poi decise di abbandonare la presa e darle di nuovo modo di aprire gli occhi e recuperare fiato, l'uomo la guardò intensamente, parlando con tono quasi imperativo, ma allo stesso tempo pazzo di lei.
... Una volta andati via di qui... Tu lo lascerai e tornerai da me... Chiaro?
Non c'era possibilità di replica, nei suoi occhi non c'era nemmeno l'ombra lontana di un dubbio o un ripensamento: la voleva, sì, la voleva ad ogni costo, strano ma era così. Callisto non era scomparsa, ma il Fulmine non era fatto per essere statico come il Ghiaccio o ponderante come la Terra, bensì era impulso, istinto, ragione sì, ma mista al cuore, ai sensi. Evitò di parlare di premi, specie perché alla fine erano riusciti nuovamente a fare una sorta di pari e poi non era così importante che lei ricordasse, ora passava in secondo piano. Utilizzò la borsa per prendere il necessario affinché potessero medicarsi un po' le ferite e recuperare energie. Lì dentro c'era davvero tutto, comprese pozioni e decotti. Shuyun non era esattamente un asso nella preparazione di certe cose, quindi non era niente di esagerato, ma bastava per lo meno a farli tornare in grado di combattere efficacemente. Trascorsa una mezz'ora in quel modo, furono quindi pronti per rimettersi in cammino, oltrepassando un grosso portone e imboccando una scalinata che saliva su, ancora più su. Quando arrivarono alla vetta, si accorsero di essere usciti all'aperto su una specie di grandissima terrazzata in pieno e autentico stile orientale cinese.
... Guarda lì...
Alla fine della terrazza, le palizzate in legno rosso lasciavano una apertura in fondo, una apertura che dava su una specie di ponte di cristallo che saliva su, perdendosi nelle nuvole. Di sicuro era lì che si trovava la spada "Fendicielo" e quale luogo migliore per tenerla se non proprio in mezzo all'aria e il vento più puri in assoluto? Non sarebbe stato comunque semplice arrivare lì. Anzi, probabilmente la Gigantessa precedente in confronti ai due problemi che sorsero in quell'istante era stata una passeggiata. Lo Spettro aveva annunciato la presenza degli ultimi tre ostacoli più complessi da battere e da sconfiggere per proseguire oltre. La prima, ovviamente, era la Gigantessa, mentre gli altri due erano i guerrieri bardati e dotati di lance dorate di luce che si pararono tra Shuyun, Lan e il ponte di cristallo. Alti intorno ai due metri e mezzo e dotati di armature apparentemente impenetrabili, sbarrarono il passaggio, mostrandosi minacciosi e determinati a vincere. Il Sole mischiato, tra le nubi, scure si tinse di rosso quando la Luna si frappose di fronte ad esso, determinando una eclissi in diretta.
Vogliono annullare ogni nostra speranza. Dovremo per forza cavarcela da soli, questa volta. Non perderti d'animo neanche per un secondo.
Detto questo, Shuyun non le diede nemmeno il tempo di replicare che si lanciò veloce e fulmineo contro la Guardia Runica più a destra, sfoderando la spada intrepido. Normalmente era ipotizzabile che Lan Xia facesse lo stesso, ma forse sarebbe rimasta parzialmente sconvolta nello scoprire le condizioni reali della sua lama una volta estratta dal fodero. Sul metallo erano presenti diverse scheggiature, graffi e danni strutturali seri, che ne compromettevano la durata e l'utilizzo almeno al 70%.
AAAAAHHHH! COSA STAI ASPETTANDO? PRESTO LAN XIA!
Shuyun, impegnato a teneri occupati i due Soldati Ancestrali, richiamò subito all'attenti la cino-olandese, mentre cercava di destreggiarsi ed evitare gli attacchi incrociati dei nemici. Non aveva scelta, la ragazza, doveva combattere con quella spada e sperare che la supportasse fino alla fine, altrimenti sarebbero stati guai seri, troppo seri. Quando arrivò in cavalleria, una della due Guardie si indirizzò verso di lei cominciando a tartassarla di attacchi. Le cose si stavano decisamente mettendo male.
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da Lan Xia » 22/07/2016, 10:32
Il premio questa volta è a scelta del vincitore. Se le do' il colpo di grazia io...
... d'accordo. In fondo, una cosa del genere sarà un gran piacere, per me...
Non hai idea di quanto lo sarebbe per me...
Già solo da quel rapido scambio di battute Lan poté intuire che quella particolare pratica fosse decisamente più apprezzata in Shuyun che in J.D.: non poteva affermare con assoluta certezza che si trattasse di un feticismo vero e proprio, ma in fondo quello non era né il luogo né il momento adatto per soffermarsi su certe questioni, non quando c'era una gigantessa di tre metri da buttare giù. E loro lo fecero, uno accanto all'altra, senza risparmiarsi, esibendo una sintonia del tutto inaspettata ma decisamente vincente: si coprivano le spalle a vicenda, si comprendevano al volo con un'occhiata ed anzi, a volte non era necessaria nemmeno quella affinché l'uno intuisse le intenzioni dell'altro e lo anticipasse; probabilmente fu anche quell'affiatamento a permettere loro di avere la meglio sull'avversaria, buttandola a terra con un doppio colpo di grazie, affondato nello stesso momento. La "Fendicielo" era sempre più vicina, ma in quel momento, consapevole dell'impresa -perché per lei era tale- che avevano appena compiuto, Lan rinfoderò la spada e si volse a guardare il Muramasa: ciò che esplose nella sua testa e nel suo cuore fu talmente forte da sovrastare qualsiasi volontà di trattenersi, di non cedere all'istinto, di non lasciarsi andare; colmò la distanza tra loro, prendendo invece l'iniziativa, e senza rifletterci un secondo di più... lo baciò. Un bacio sentito, un bacio bramato e desiderato, che però di certo non contemplava solo un fortissimo desiderio fisico -per quanto esso ci fosse eccome- ma anche un trasporto sentimentale impossibile da negare: chiuse gli occhi e non pensò più a nulla, abbandonandosi alla sensazione meravigliosa della bocca di lui sulla propria, che ricambiò il bacio all'istante, e delle sue mani che, quando lei fece per scostarsi, la attirarono nuovamente a sé, stringendole anche un punto del corpo in teoria proibito... già, in teoria. Gemette contro le sue labbra, posandogli le mani sul petto, meravigliandosi lei per prima di come il suo corpo stesse reagendo a quei tocchi, e di quanto bramasse un contatto maggiore: avrebbe potuto rimanere così, a baciarlo, dimenticandosi dove fossero e soprattutto perché fossero lì, perché la vicinanza del Sagitta era capace di farle tralasciare ogni altra cosa che non riguardasse lui; e se prima avesse mai potuto avere qualche dubbio su come comportarsi una volta uscita da lì, ora il dover chiudere la relazione col Sykes era praticamente un obbligo. Obbligo condiviso dal Muramasa, tra l'altro... ed ordinato.
... Una volta andati via di qui... Tu lo lascerai e tornerai da me... Chiaro?
Lo fissò negli occhi, spalancando leggermente i suoi, non del tutto certa di aver capito: aveva pensato, appunto, di chiudere con J.D. e poi di frequentarsi con Shuyun, perché tra loro l'attrazione era innegabile, ma non avrebbe mai creduto di diventare direttamente la sua donna... perché era di questo che si stava parlando, non stare da soli mentre si frequentavano, ma essere direttamente una coppia fatta e finita, ufficiale, concreta. Tutto ciò avrebbe dovuto spaventarla, forse, invece... la eccitava; la eccitava l'idea di appartenergli, la eccitava -e le scaldava il cuore- il fatto che lui la volesse direttamente per sé, come compagna, che non trovasse necessario rifletterci un secondo di più; era stato imperativo, forse anche arrogante, ma non le importava più, perché quelli che all'inizio della sua conoscenza aveva visto come difetti, ora si stavano rivelando parti di lui che poteva accettare e che, in un certo senso, le piacevano pure. Annuì, concedendosi un piccolo bacio a fior di labbra come a voler sancire quella promessa, imponendosi però di non fare più nulla da quel momento in poi -al massimo un altro bacio se fossero usciti vivi dall'isola- fino a che non avesse chiuso con J.D. e si fosse potuta considerare, immediatamente, impegnata col Sagitta; fu proprio lui, comunque, ad occuparsi efficientemente di entrambi, permettendole di raggiungere, un po' stanca ma in forze, la scalinata più lunga di tutte che, lo scoprirono poco dopo, li portò su una sorta di terrazza.
... Guarda lì...
Il ponte che conduce alla spada... Siamo vicini, Shuyun, siamo incredibilmente vicini...
Poteva quasi toccarlo con mano, quel ponte che si perdeva tra le nuvole... quasi, appunto, perché tra loro ed esso si pararono gli altri due maxi-ostacoli da dover superare, prima di arrivare forse alla prova finale: due guerrieri bardati di tutto punto, con lance dorate di luce e sguardo -per modo di dire- più che mai minaccioso.
Vogliono annullare ogni nostra speranza. Dovremo per forza cavarcela da soli, questa volta. Non perderti d'animo neanche per un secondo.
Non ho intenzione di farlo.
Dopotutto era arrivata fino a lì -anche grazie al Muramasa- quindi perché arrendersi adesso senza nemmeno tentare? Fu quando estrasse la spada, però, che si rese conto del problema enorme che le si presentava davanti: aveva subito talmente tanti colpi da essere seriamente compromessa, c'era insomma il rischio che si spezzasse da un momento all'altro, in combattimento.
AAAAAHHHH! COSA STAI ASPETTANDO? PRESTO LAN XIA!
... una spada è come un guerriero che combatte fino alla morte. Ed io ti renderò onore fino all'ultimo colpo, te lo giuro.
A costo di proseguire poi a mani nude, se fosse stato necessario: si mise in posizione da combattimento e si lanciò nella mischia intrepida, fiera e determinata, consapevole che la sua volontà non era dettata da un capriccio, bensì dal desiderio di rendere onore a Nabiki e di riportare la sorella alla luce, a qualsiasi prezzo. Il suo avversario, fu palese fin da subito, era un osso ben più duro della Gigantessa precedente, e soprattutto ben deciso ad eliminarla quanto più in fretta possibile: capitò che Lan, nel corso del combattimento, venisse buttata a terra, ma la Fu dimostrò la propria forza di volontà nel rialzarsi sempre, più combattiva di prima, tornando alla carica con la determinazione di una vera guerriera... almeno fino a che, dopo l'ennesimo attacco, il suo corpo venne spinto bruscamente all'indietro; la cino-olandese riuscì comunque a finire in ginocchio, e non stesa a terra, ma non fu quel particolare ad atterrirla. No, ciò che la fece impallidire, pietrificandola, fu osservare la lama della sua spada divisa a metà: non aveva nemmeno sentito il clangore del metallo che si rompeva, ma già solo quella visione bastò per mozzarle il fiato in gola, alzando lentamente lo sguardo -velato di lacrime- sull'avversario con rabbia, risentimento, perché era stato il suo colpo a spezzarle la lama, ma anche una sottile vena di panico. Come avrebbe fatto, ora, a combatterlo e sconfiggerlo? Come poteva pensare che Shuyun, da solo, li battesse entrambi?
Non può finire così, non può! Dammi la possibilità di arrivare fino alla fine, non farmi perdere per colpa di una lama rotta, lascia che provi il mio valore dando anche la vita, se necessario... concedimi una sconfitta onorevole, come quella di un vero guerriero!
Non sapeva a chi stesse parlando, se all'Equilibrio, a Nabiki o da sola... C'era solo da sperare che qualcuno, chiunque fosse, avesse voglia di ascoltarla.
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da Typhon » 23/07/2016, 21:03
Castello del Fuoco Stanza Matrimoniale di Typhon ed Estia Ore 07:43 Stesso Giorno
La giovane Erede del Fuoco si strinse di più al petto del marito, ancora completamente immersa nei propri sogni, serena e tranquilla. Typhon, con gli occhi chiusi e il respiro leggero, dormiva a sua volta coccolandola in automatico, dopo un'ennesima notte all'interno della quale avevano dato il meglio di loro. Da quando era tornato dal lungo periodo di lontananza, Estia non gli dava tregua, attendendo solo che giungesse il buio per poter correre con lui in camera, golosa, vogliosa. All'effettiva non era poi neanche così necessario che ci fosse il buio, le terme vicino al Castello e le altissime aiuole dei Giardini avrebbero potuto confermare. C'era da dire comunque che era il Terran in primis a non fare una piega, anzi, si cercavano l'un l'altra di continuo, vivendosi appieno il meraviglioso sogno della loro vita finalmente non più minacciata.
... Uragano...
... Mh? ...
... Uragano Typhon... È giunto il momento che tu restituisca il favore...
L'attimo di smarrimento durò appena cinque secondi, poi il Terran aprì di scatto le palpebre ritrovandosi a osservare fuori dalla finestra la figura di uno spettro che lo osservava. Era Nabiki, senza dubbio, Nabiki che di seguito scomparve come era apparsa, giusto per fargli capire che quello non era un sogno e che doveva muoversi, come promesso. Facendo moltissima attenzione, adagiò la testa della moglie sul grande cuscino, riuscendo a non svegliarla, poi, le diede un bacio a fiori di labbra e si mise seduto piano sul letto. Stava in boxer, quindi lo Spettro per lo meno doveva dargli il tempo di vestirsi, in fondo mica poteva andare a dormire vestito ogni notte per il resto dei suoi giorni?! Sì passò una mano tra i capelli e prese i jeans neri che indosso un po' goffamente. Porca miseria aveva sonno ed era plausibile, aveva dormito solo cinque ore.
... Non c'è tempo da perdere... Devi andare... Adesso...
Io questo lo capisco, ma posso per lo meno avere due secondi per mettermi una...
POF
No, non aveva nemmeno due secondi.
SPLASH
In realtà due secondi li ebbe, ma furono quei due secondi che trascorsero da quando venne smaterializzato via dal Castello e materializzato dentro al mare della costa cinese. Di sicuro un bagno freddo come quello contribuì parecchio a svegliarlo, tanto che non appena mise i piedi sulla sabbia, i muscoli risposero all'istante, reattivi ed energici. Tutto l'allenamento svolto nell'altra dimensione dava ancora i suoi ottimi frutti e il Terran Huracanum uscì subito dall'acqua guardandosi attorno con aria un po' spaesata. Le nuvole erano piuttosto minacciose, il Vento impetuoso e rabbioso, per non parlare delle alte pareti rocciose sparse qua e là che non miglioravano il panorama. I pantaloni gli si attaccarono alle cosce, neanche la bacchetta magica gli aveva fatto portare, ma come pretendeva che fosse in grado di dare una mano?
Che c***o... Il peggior risveglio di tutta la mia esistenza...
Arrivato finalmente alla riva, si accorse di due dettagli fondamentali, ovvero la propria spada e la propria bacchetta alloggiate nei rispettivi foderi della cinta da petto. Quello era lo strumento che aveva sempre sfruttato per poter portare comodamente sia l'arma bianca che l'arma magica e per lo meno lo Spettro si era preoccupato di fargliele avere entrambe. Si sistemò la cinta sul petto nudo e ancora fradicio, mentre se non fosse stato completamente osceno avrebbe levato anche i jeans per quanto gli stessero dando fastidio. Prendendo un altro bel respiro si guardò di nuovo intorno, percependo il misticismo attorno a quell'isola così tanto minacciosa quanto poco ospitale. Spostando poi l'attenzione a terra, si rese conto che c'erano delle impronte, ergo qualcuno era passato di lì prima di lui.
Cosa dovrei fare, esattamente?
Lan Xia e l'Ignis Sagitta si sono addentrati nell'Isola, raggiungendo un Castello Antico. Il tuo compito è raggiungerli e far sì che possano contare sul tuo aiuto.
E come posso fare a capire dove si sono diretti esattamente?
Per il momento segui le loro orme che vedi sulla sabbia. Poi, ti accorgerai che loro hanno già aperto tutti i passaggi e non dovrai fare altro che oltrepassarli anche tu.
... Tutto chiaro... Meglio che mi muova!
Un'ultima indicazione. Se dovesse capitarti, porta con te un'altra spada cinese da Tai Chi.
E perché mai? La mia dovrebbe andare benissimo, no?
Non ho mai detto che sia destinata a te, Uragano.
... Ok ok, afferrato il concetto, vado, vado.
POCHI MINUTI DOPO VETTA MONTUOSA
Dopo aver corso seguendo le impronte sulla sabbia, Typhon aveva incontrato l'interrompersi di esse in concomitanza con una parete rocciosa abbastanza alta, circa 300 metri. Lui, non avendo la scopa a disposizione, dovette per forza affidarsi sempre all'addestramento ricevuto nell'altra dimensione, scoprendo quindi il motivo di tutti quegli esercizi impostigli da Nabiki. Cominciò quindi a scalare la roccia, salendo, salendo, arrivando fino alla vetta in tempi ragionevoli e fortunatamente con i pantaloni meno bagnati e quindi meno ingombranti. Una volta su, guardò la tromba d'aria che imperversava al centro dello strapiombo e i diversi pali di legno che il Sagitta e Lan Xia aveva sfruttato per arrivare fino alla zona più basso. Ovviamente lui aveva affrontato un addestramento di Arti Marziali volto anche a renderlo capace di usare l'equilibrio e fare come loro, certo...
... ma perché farlo quando sono tutt'uno col Vento? Ho fretta, giusto?
Senza minimamente avere un grammo di paura, perché lui era un Drago e perché aveva fatto follie simili più e più volte, Typhon corse lanciandosi nel vuoto mentre appariva la tromba d'aria. Sfruttando la sua affinità all'Elemento, si fece sorreggere da essa e trasportare delicatamente fino al punto in cui un grosso portone era spalancato e dava su una scalinata di puro etere. Uno spettacolo davvero niente male, ma il Seal non aveva tempo di ammirare tutta la meraviglia magica che gli si stava presentando davanti, nemmeno il Castello, che già da lontano era un'opera d'arte. Arrivato fino all'ingresso, entrò all'istante, scoprendo che veramente la strada era tutta quanta spianata e che i pochi ostacoli rimasti tra lui e il suo obiettivo erano piuttosto malridotti. Infatti al primo piano i due Guardiani vennero fatti a pezzi in fretta, al secondo solo alcuni dei Combattenti si rialzarono per fronteggiarlo e al terzo gli spettri furono scacciati con molta leggerezza.
Poveracci... Devono averli proprio pestati per bene, eh?! Meglio per me...
Corse su per le scale che andavano dal terzo al quarto piano, trovandosi poi in una grandissima stanza artisticamente sensazionale... Ed una Gigantessa sul lato, in posizione di Guardia. La Guerriera osservandolo gli indicò semplicemente l'uscita per proseguire, senza nemmeno tentare di opporsi fra Typhon e il suo obiettivo, forse per un volere superiore o forse le era presa a male. Il Drago di sicuro non se lo fece ripetere due volte, scattando in corsa verso l'ennesima scalinata, bloccandosi però poco prima di uscire, osservando una parete adibita ad armeria da esposizione. C'erano tutti diversi tipi di armi, tutte scintillanti e tutte finemente decorate e create. Venendogli in mente la richiesta fatta da Nabiki, cercò di individuare al volo la spada cinese apparentemente più solida e ben fatta, afferrandola senza troppi complimenti e constatando che nessuno si venne a lamentare di quel furto.
Sì, questa andrà benissimo.
Stringendola nella destra ben stretta, riprese a correre su per la scalinata, una scalinata che si presentò decisamente più ripida e alta rispetto a tutte quelle precedenti. Poco prima di sbucare sull'uscita, andò a passo meno svelto, così da recuperare fiato e non arrivare stanco alla destinazione conclusiva o si sperava che lo fosse. Diversi suoni di grida, spada che si infrangevano e colpi vari lo richiamarono all'attenzione, facendogli assottigliare lo sguardo e muoversi di nuovo con poca propensione al riposo. Non appena mise piede sulla terrazza, vide come prima cosa Shuyun combattere contro una sorta di... Boh, qualcosa di figo, comunque! Ma non era il solo. Lan Xia prese una grossa batosta che la fece volare indietro e la spada le si spezzò in quell'istante. Typhon a quel punto capì che razza di paraculo fosse lo Spettro del Vento, sorridendo appena.
KLANK
Poco prima che la Guardia Runica desse il colpo di grazia alla cino-olandese, il Drago si frappose fra lei e l'avversario, bloccando con la propria, di spada. Accanto alla coscia, Lan Xia avrebbe potuto individuare un fodero contenente una spada nuova di zecca, lasciata lì dall'amico poco prima di intervenire per aiutarla.
Serve... Ugh... Aiuto?
Solo in quel preciso istante si accorse che la terrazza terminava con una ennesima struttura apparentemente di etere cristallino che saliva su, verso le nuvole. Lanciandosi un'occhiata piuttosto eloquente col Sagitta che parve decisamente contento di vedere lì l'Uragano, capì il motivo del suo intervento e il destino della ragazza.
A questi due ci pensiamo noi! Tu va'! ... Grr... Mi devi una cena al miglior ristorante di Pechino!
Un Drago non dimenticava mai un debito, non dimenticava mai le persone che gli avevano reso un favore in passato. Ma a prescindere da debiti ed aiuti, fondamentalmente... per Typhon Lan Xia era soprattutto un'amica, e gli amici andavano sempre aiutati ad ogni costo.
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da Shuyun » 24/07/2016, 21:43
Quel combattimento si presentò fin dall'inizio come molto più difficile ed impegnativo rispetto a tutti gli altri. Lì c'era in gioco il passaggio, probabilmente, alla zona dove la "Fendicielo" era effettivamente custodita e protetta, ecco perché si poteva definire come un punto di non ritorno. Le Guardie Runiche erano forti, decisamente forti, inoltre avevano resistenza, velocità e tecnica davvero sorprendenti ed eccezionali, così tanto da lasciare senza fiato. Shuyun fu abbastanza onesto nell'ammettere con sé stesso che se non avesse espresso il desiderio durante la Sfida tra Gildati e Druidi, a quell'ora sarebbe stato già sconfitto impietosamente. Lan Xia, nel frattempo, cercava in tutti i modi di fronteggiare l'avversario, sfruttando la propria bravura e la propria elasticità come mai era successo prima, ma incontrando un ostacolo enorme. Già, la sua lama totalmente compromessa rischiava di cedere da un momento all'altro, ecco perché anche i colpi inferti alla Guardia erano meno potenti e meno convincenti. Trascorsi altri minuti estenuanti, un colpo decisamente rovinoso spaccò a metà la spada della ragazza e la costrinse ad indietreggiare, stanca, provata, probabilmente sconfitta.
Serve... Ugh... Aiuto?
Cosa ci fa il Terran Huracanum, qui?
Shuyun fece uno sforzo tremendo per non rimanere eccessivamente sorpreso e destabilizzato da quell'arrivo improvviso, ringraziando solamente il Mana e la Trama di averlo fatto giungere lì. In realtà era molto probabile che la fautrice di quel supporto non calcolato fosse proprio lo Spettro, Nabiki, ma erano solamente supposizioni e onestamente al Muramasa non interessavano. Typhon aveva con sé una spada cinese lunga, da portare a due mani per assestare colpi potenti e allo stesso tempo portati con eleganza e leggerezza, similmente alla cino-olandese. Si notava chiaramente la connessione di stile tra quello insegnato da Lan Xia e quello appreso dal Fantasma dei Terran del Vento. Aveva fatto davvero dei giganteschi passi avanti. In tal modo, possedendo lui una spada come la sua, ovvero indistruttibile, era possibile per loro fronteggiare le Guardie Runiche da soli e lasciare che la Fu proseguisse da sola. Ora era nuovamente armata e questo faceva ben sperare il Sagitta che potesse ugualmente cavarsela per conto proprio nell'affrontare l'ultima impresa prima della "Fendicielo". Lanciò un'occhiata verso il Dragargenteo, trovandolo d'accordo nel mandare avanti lei, così si preparò a fare una veloce ritirata all'indietro per prendere tempo... Ed anche qualcos'altro.
A questi due ci pensiamo noi! Tu va'! ... Grr... Mi devi una cena al miglior ristorante di Pechino!
Lan Xia!
La chiamò soltanto, prima che ella si mettesse a correre per andare verso il ponte di cristallo, lanciandole la propria borsa rimpicciolita, per poi andare incontro al suo nemico. Lì c'erano rimaste le ultime risorse valide al fine di rifocillarla, non molte per la verità, ma abbastanza per far sì che fosse di nuovo operativa quanto bastava per essere competitiva. Qualora ella avesse accettato e si fosse incamminata lungo il ponte di cristallo, Shuyun avrebbe semplicemente affiancato Typhon con l'intento di sviluppare assieme a lui una strategia. Le Guardie Runiche tentarono di andare contro di lei per bloccarla, la un potentissimo incantesimo del Vento ed uno del Fulmine le presero alle spalle, costringendole in ginocchio. No, non avrebbe mai permesso che la riprendessero, lei doveva salire, lei doveva prendersi ciò che le spettava... A qualsiasi costo. La combattente, salendo sempre di più, raggiunse una nuvola piatta e morbida, nuvola che scoprì essere oltrepassabile ma subito dopo... calpestabile! Insomma il luogo migliore per mettersi un momento seduta e scoprire cosa fosse rimasto nella borsa.
- Unguento di Medicazione Semplice x3 - Pillola di Integrazione Proteica x1 - Succo di Frutta Multivitaminico x1 - Pietra per Affilare x1 - Bottiglietta con Acqua Ossigenata x1 - Snack Dietetico al Cioccolato Bianco x1 - Pozione Rinvigorente x1
Oltre a questo, ovviamente, c'erano anche delle piccole bende e dei dischetti di ovatta per spalmare gli unguenti o premere l'acqua ossigenata sulle ferite. Tra l'altro, mentre la ragazza si stava occupando si utilizzare tutte le risorse a sua disposizione per rimettersi in sesto, percepì anche una strana sensazione di potenziamento. Non ci volle molto a capire che, anche contro la sua volontà, Shuyun le aveva passato con gli Anelli una piccola parte della sua energia, come a volerle dire "Sono lì accanto a te". Fatto quel breve ma intenso pitstop, Lan Xia quindi si dovette per forza rimettere in cammino, salendo l'ultima parte di scale cristalline per raggiungere l'ultimo luogo di importanza. Quando finalmente arrivò in cima, si rese conto della immane bellezza magica e mistica creata da coloro che intendevano proteggere la Lama appartenuta a Nabiki. Una piattaforma sospesa sulle nuvole con delle colonne attorno, un panorama mozzafiato e il cielo più azzurro in assoluto, senza poi considerare il Vento che accarezzava la pelle di continuo. C'era una tale sensazione di pace, beatitudine e perfezione che rimanere lucidi completamente sarebbe stato difficile per ogni essere umano.
Le colonne erano fatte in marmo magico e mithril, riconoscibile dal classico colore metallizzato celeste. La piattaforma non era esageratamente grande, in effetti, quindi la grossa difficoltà già presente e facile da intuire era il non cadere di sotto per il poco spazio durante uno scontro. Non appena la cino-olandese si trovò al centro di quella lastra di pietra possente e spessa, una voce si dipanò nell'aria, cogliendone immediatamente l'attenzione.
Così infine sei giunta. Molto bene. Credo sia arrivato il momento per te di provare definitivamente il tuo valore.
Strano, quella voce era molto familiare, forse anche troppo... E Lan Xia non ci avrebbe messo tanto a collegarla a quella dello Spettro Nabiki, forse però con qualche lieve sfumatura diversa. Tale voce infatti appariva più giovanile, decisamente più giovanile, quasi quella di una adolescente o forse qualcosa di più. Comunque, non appena la figura si palesò agli occhi della Fu, tutto divenne più chiaro: era proprio Nabiki, ma una Nabiki decisamente ventenne.
Non sono davvero io, bensì lo spirito della "Fendicielo", la Guardia Ultima Suprema che protegge la Spada. In me sussiste una piccola parte del potere lasciato dalla precedente Legittima Custode della "Fendicielo". Prima di morire, ha lasciato che un barlume del suo spirito si insediasse in essa, così da creare quest'ombra di lei a difesa della Lama che l'aveva accompagnata fino alla morte.
In altre parole, la ragazza che se ne stava di fronte a Lan Xia, vestita con abiti cerimoniali da combattimento cinese antico, era proprio Nabiki da giovane, ma solo una sua proiezione spirituale. Parte della sua abilità, tecnica e bravura, nonché il suo stesso Elemento, risiedevano nella "Fendicielo" ed essa li aveva utilizzati per crearsi un personale Guardiano Supremo. Quanto mai poteva essere forte Nabiki ad appena vent'anni? Poteva sul serio vantare di essere più difficile da battere rispetto alla Gigantessa o alle Guardie della piazzola?
Ora in guardia, ottieni ciò per cui sei venuta qui oppure cadi come tutti coloro che hanno tentato prima di te!
... Lo avrebbe scoperto molto presto.
SETTE MINUTI DOPO
Fin dall'inizio della lotta, Nabiki aveva sfoderato tecniche e stili incrociati di combattimento armato che Lan Xia non poteva nemmeno sognarsi di padroneggiare. Tuttavia, i lunghi anni di addestramento e la prestanza muscolare probabilmente superiore ad una Nabiki ventenne le avevano permesso di reagire sempre con vigore e costanza. Continuare così però non avrebbe portato a nulla, la dimestichezza con la spada di Nabiki aveva dell'incredibile, dell'eccezionale, senza possibilità di definirla in altri modi. La lama roteava creando cerchi d'aria, lanciava fendenti con precisione assoluta e ogni qual volta c'era un affondo, Lan Xia rischiava seriamente di essere uccisa sul colpo. Il Guardiano Supremo stava facendo sul serio, molto più della Gigantessa, molto più delle due Guardie Runiche Maggiori contro le quali Typhon e Shuyun forse ancora stavano lottando. La Fu era completamente sola e stava affrontando l'avversario più arduo e difficile, un avversario che in quanto a bravura possibilmente era anche di poco superiore alla sorella, Xin Zhang. Fortunatamente almeno Nabiki non stava usando la "Fendicielo", bensì una spada normale, motivo per cui la lama usata dalla Fu poteva ugualmente sostenere bene e parare, all'occorrenza.
Aaaaaahhhhhh!
Due colpi a croce e sulle cosce della cino-olandese si formarono due tagli trasversali dolorosi, anzi, ben più che dolorosi, talmente tanto profondi da destabilizzarne l'equilibrio. Tre affondi, uno di fila all'altro, che per fortuna la ragazza ebbe la prontezza di schivare, cercando a sua volta un misero contrattacco che però non sortì alcun effetto positivo. Con un calcio piatto, Nabiki prese in pieno addome l'avversaria, scaraventandola tremendamente vicino al bordo, decisamente troppo vicino al bordo.
La tua sconfitta è ormai imminente, non cercare di andare oltre. Hai combattuto con onore, per questo non ti lascerò morire in caso di una tua resa. Se getterai la spada di sotto, dichiarerai la tua sconfitta ed io sarò magnanima con te.
Perché stava perdendo? Perché non stava riuscendo nell'intento più importante della sua intera esistenza? Perché era giunta fino a lì solo per soccombere? Eppure, in teoria se Nabiki aveva avuto fiducia in lei era perché sapeva possedesse le abilità per arrivare fino alla fine, in parte aiutata, certo, ma pur sempre fino alla fine. La motivazione risiedeva in un angolo dimenticato del cuore di Lan, in un cassetto che però in quell'istante si riaprì di scatto, come un flash improvviso impossibile da reprimere.
Vuoi sapere perché non riesci mai a sconfiggermi?Perché non sono ancora brava come te, è ovvio!Troppo semplice, sorella, troppo semplice. Tu non riesci a sconfiggermi perché hai paura di farmi del male, hai paura di essere implacabile con la tua lama.Che cosa?Sei fin troppo buona e questo ti spinge a non combattere mai al 100%. Ti risparmi perché pensi che risparmiare anche il prossimo ti renda migliore di una spietata assassina. Quello che non capisci però è che ci sono battaglie che devono essere vinte al 100%, non puoi rischiare di perdere perché dai il 70%.Non mi conosci così bene da potermi fare una predica simile! Chi te lo dice che io sia davvero così!?Perché me ne accorgo da come combatti, me ne accorgo da come reagisci, me ne accorgo da come cerchi di portare i colpi. Non mostri mai rabbia, pensi che la via giusta sia quella del combattimento calmo, dello scontro tra due filosofie, ma non può essere solo così. Una tale bravura possono ostentarla solo maestri di comprovata esperienza e né tu, né io abbiamo un tale livello di preparazione. Ecco perché l'unica soluzione che abbiamo per dare il massimo in certi casi è accettare il nostro istinto guerriero e seguirlo fino alla fine. Tu però ti blocchi, ti interrompi quando pensi di non sapere più tornare indietro e di conseguenza... Perdi. Fino a quando tu non sarai capace di non avere paura del tuo lato più selvaggio, io vincerò, sorella, questo è un dato di fatto. Ed ora scusami, ma ho altro da fare piuttosto che perdere tempo... Con una perdente in partenza.
Fino a quel momento, alcune volte le era capitato di osservare combattere Shuyun e rendersi conto che egli metteva anche un po' di malvagità nel suo stile di combattimento. Avrebbe dovuto fare anche lei così? Era questo ciò che intendeva la sorella, quando le aveva parlato ormai più di un anno prima, quando Lan Xia si era comunque rifiutata di ascoltarla? Forse ognuno doveva elaborare e strutturare a modo proprio l'istinto e lo spirito guerriero insito nello spirito. Il Sagitta lo faceva in quel modo, Xin Zhang in un altro... Ma lei?
Allora? Qual è la tua scelta? Sto aspettando la tua resa, perdente.
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Shuyun
- Ignis Sagitta
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