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da Cecilia » 14/05/2016, 21:41
Lunedì 28/01/12 Stanza Privata di Cecilia Bishop 09:00
Parlare con Clovis era servito. E non solo quello. Sfogarsi insieme a lui con metodi "alternativi" aveva aiutato la Bishop a scaricare tutto lo stress accumulato durante la sua prima settimana di lavoro insieme ad Hobbes e a rinnovare l'energia necessaria per affrontare quel percorso che si prospettava non solo lungo e difficoltoso, ma anche stressante. Per aiutarsi, Cecilia aveva escogitato un sistema molto semplice, ma che richiedeva un grosso sforzo al livello di concentrazione: legare mentalmente corpo e spirito al suo Elemento, assorbendone le proprietà. Detto in termini pratici, ogni qual volta che la ragazza veniva messa in una situazione di stress dal dottor Hobbes, Cece tentava di incanalare i suoi pensieri verso immagini che le ricordassero luoghi ameni e pieni d'acqua, come mari e laghi. In questo modo, tentava di imporre al proprio spirito una calma ed un autocontrollo che non erano da lei, ma che -per questioni di necessità- avrebbe dovuto trovare, se avesse voluto andare avanti con la propria carriera. Nel frattempo, era bello poter godere delle ore di privacy dove lavorare ad un proprio personalissimo progetto, all'interno del suo laboratorio personale. Aveva deciso di tenere Snicky lì dentro -per evitare di creare problemi al Belmont- attrezzando una parte del laboratorio con un trespolo dove lasciava libero il suo cobra egiziano striato. Per farlo, era stata costretta a chiedere dei permessi speciali all'interno della struttura e ad avvisare chiunque avesse voluto entrare all'interno del suo laboratorio della presenza del suo serpente tramite un cartello affisso fuori dalla porta. Per fortuna il rettile si era adattato abbastanza bene al suo nuovo ambiente, anche se Cece lo trovava decisamente troppo appiccicoso per i suoi gusti. Capitava molto spesso che Snicky risalisse sul suo braccio, sistemandosi poi comodamente sulle spalle e strusciando la testa contro la sua guancia. Anche quello però poteva essere visto come un esercizio per mantenere la concentrazione e così Cece lo lasciava fare, cercando di focalizzarsi invece solo sul proprio progetto. Osservava con attenzione il Myr di base che Clovis le aveva comprato, escogitando uno schema mentale da seguire per progredire nell'esperimento. Sapeva che la sua migliore amica poteva contare su una serie di ipotesi che aveva buttato giù quando lavorava con Cox. Xylia Montgomery aveva di sicuro molta più esperienza di loro sul campo e dunque non avrebbe faticato a trovare un'idea geniale da presentare al suo supervisore, così da colpirlo e spingerlo a prenderla in considerazione per un'alta carica all'interno del nuovo laboratorio. Ma lei avrebbe dovuto far colpo su Hobbes e se era tanto esigente sul lavoro individuale quanto su quello di gruppo, Cecilia sapeva che avrebbe dovuto dare il meglio di sè per riuscire a emergere dalla massa. Scoprire il meccanismo di macchinari e marchingegni era la sua specialità oltre che una passione, per questo aveva scelto di provare a studiare un Myr, così da capirne il funzionamento ed eventualmente modificarlo, aggiungendo delle caratteristiche che potessero essere molto più specifiche e complesse di quelle attualmente in vendita sul mercato magico. Era un progetto ambizioso e difficile, ma la difficoltà poteva variare a seconda di cosa Cece avesse deciso di inserire. Per fare questo, bisognava prima svolgere un'analisi accurata e approfondita sul prodotto, cosa che stava facendo in quel momento la ragazza, confrontando i dati raccolti sullo schermo del magicomputer di ultimissima generazione e riportandoli su una lavagnetta portatile.
Dunque... Le specifiche tecniche del Myr dicono che è in grado di svolgere autonomamente tutti i compiti di un Elfo Domestico. Probabilmente è stato utilizzato un software capace di decodificare i dati per far sì che la macchina sia in grado di svolgere tutte le mansioni presenti nel suo database. In pratica è come se nel suo "cervello" fosse stato installato un programma che gli consente di cucinare una torta al cioccolato, pur non essendo lui un cuoco! Fin qui tutto chiaro Samus?
Non era mai stata sua abitudine parlare da sola, ma aveva scoperto che le piaceva spiegare a qualcuno tutti i suoi ragionamenti, l'aiutava a riordinare le idee senza troppi sforzi. In queso caso, la vittima designata era la sua piccola stella che, impossibilitata a parlare con lei alla luce del giorno, diventava una perfetta ascoltatrice. Cece si sedette di fronte alla sua postazione, analizzando per qualche istante i dati elaborati dal computer.
Gli ingegneri della Novak si sono basati su degli studi riguardanti il funzionamento mnemonico del cervello umano: secondo questi studi è possibile inserire dati nel cervello utilizzando una serie di immagini criptate, che permetterebbero all'individuo di ottenere determinate abilità o conoscenze senza bisogno di studiare. Gli esperimenti sugli esseri umani sono ancora in alto mare, ma quelli della Novak hanno sfruttato l'idea applicandola alla MagiMeccanica Ingegneristica. Ovviamente è stato utilizzato un software super segreto per impiantare le abilità pratiche nel cervello dei Myr, MA...- perchè c'era sempre un "ma"- ... Questo non significa che non sia replicabile in qualche modo. Spero solo che mi basti il tempo...
La ModulaTempo le garantiva di guadagnare massimo un'ora e mezza di lavoro in più che poteva utilizzare per il proprio progetto, ma questo certo non le assicurava la riuscita del suo esperimento. Inoltre, cosa non da poco, doveva ancora decidere quali capacità il suo Myr avrebbe avuto in più.
Pensa Cece, pensa, pensa, pensa... Sfrutta il tuo fantastico cervello e trova una soluzione e anche in fretta, perchè la concorrenza è spietata...
Samus, come capendo che in quel momento la sua "mamma" aveva bisogno di aiuto, si posizionò sopra la sua testa, diventando di colore Blu e fornendo un enorme supporto alla capacità elaborativa della Bishop. Di contro Snicky, ingelosito, scese dal trespolo per avvicinarsi alla figura della ragazza, risalendo il tavolo e poi lungo il suo braccio, arrivando fino alle spalle solo per il gusto di strusciare la testolina contro il volto dell'americana.
Snicky! TU mi deconcentri... ehi... ma... smettila di strusciarti contro di... Argh! Mi fai scivolare gli occhiali!
Ma lui prontamente con la punta della coda glieli risistemò su, annusando l'aria con la sua lingua biforcuta.
Va bene, stai! Tanto è tutto inutile con te...
Riprese a riflettere per i successivi quindici minuti, buttando giù almeno una decina di idee, ma scartandole una ad una ritrovandole troppo insulse e poco incisive. Era inutile trovare scorciatoie, se voleva stupire il suo referente e il resto della troupe avrebbe dovuto creare qualcosa di estremamente difficile, dimostrando di riuscire a gestire un lavoro come quello completamente da sola.
Accidenti! Non mi viene in mente nulla! ... Tanto vale che mi concentri per il momento sul capire come funziona la sua struttura interna. Mi serve il cacciavite B5... Cacciavite B5... Ma dov'è finito?
Cercava dentro la sua valigetta degli attrezzi, quando ad un tratto un colpetto gentile sul collo la fece voltare, ritrovandosi il cacciavite che stava cercando proprio di fronte agli occhi... e stretto dalla coda di Snicky.
Oh... Grazie...
Da quando un serpente era in grado di capire il linguaggio umano? E da quando era capace di riconoscere attrezzi scientifici come quello? Cecilia lo fissò un po' stranita, ricordando di aver sentito che Snicky era stato usato per degli esperimenti magici, anche se non si era mai interessata sulla natura degli stessi. Forse era arrivato il momento di chiedere maggiorni informazioni ad Haytham... Già, Haytham. Chissà come stava il MagiArcheologo dopo l'esplosione del suo laboratorio.
Sembra che tu sia un perfetto Assistente Scientifico! Ehi... Aspetta un attimo...
Ogni ricercatore sognava di avere un valido assistente quando lavorava. Trovare qualcuno che fosse in grado di eseguire lavori alla perfezione non era affatto facile, anzi spesso e volentieri gli errori umani rischiavano di far saltare tutto quanto in aria. L'esperienza con Aaron le era servita per comprendere quanto fosse facile per chi lavorasse all'interno dei laboratori rischiare la vita a causa di errori di distrazione. Ma con uno specifico Myr in grado di eseguire i lavori che appartenevano solitamente ad un assistente questo rischio avrebbe potuto essere ridotto anche del... 100%.
Ho sempre sognato di dirlo... EUREKA!
Gli occhi le brillavano mentre fissava il Myr, poi Snicky e infine Samus, tirando giù una lavagna enorme dal muro, per scrivere su di essa tutte le caratteristiche di base che avrebbe dovuto avere un Myr Assistente Scientifico.
Se riesco a farcela, difficilmente avrò rivali... È ora di mettersi all'opera!
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da Cecilia » 23/06/2016, 19:00
Sabato 13/05/12 Stanza Privata di Cecilia Bishop 12:45
Tic Tic Tic Tic Tic Tic Tic Tic Tic Tic Tic Tic Tic Tic...
Il rumore del battere delle dita sulla tastiera era l'unico che si sentisse all'interno del laboratorio personale della Bishop. Erano ore che stava lavorando di fronte allo schermo piatto del MagiComputer, ma mesi che aveva impiegato per giungere fino a quel punto, fino alla fine della prima parte del suo lavoro. Una volta deciso quale sarebbe stato il tema principale del suo progetto, Cecilia aveva dovuto fare i conti con l'avanzatissima tecnologia di sicurezza che avrebbe impedito a chiunque di "copiare" il software della Novak installato su ogni Myr prodotto dalla famosa industria MagiTecnologica. A chiunque, ma non a lei. L'Acuan masticava informatica e linguaggio delle macchine fin da quando era bambina, superare le barriere poste dalla Novak quindi sarebbe stato difficile, ma non impossibile. Aveva iniziato quel lavoro mesi prima, dedicando ogni minuto del suo prezioso tempo a cercare prima di aggirare le protezioni poste sul software, tentando con vari programmi già esistenti e migliorandoli qualora si fossero rivelati poco efficaci. In seguito, dopo aver avuto accesso al software, l'aveva ricopiato sul proprio computer -quello del laboratorio ovviamente- analizzandolo e provando a capirne il sistema con cui era stato creato, in modo da poter muoversi con maggiore facilità quando sarebbe andata ad apportare le proprie di modifiche. Le ci era voluto un mese buono e tante prove, prima di trovare finalmente il giusto tipo di linguaggio utilizzato dai programmatori della Novak, e un altro mese era passato da quando lei aveva apportato le proprie di correzioni e modifiche, inserendo nuovi dati -o meglio nuove indicazioni- affinchè il Myr funzionasse esattamente come avrebbe dovuto.
Bip Bip Bip Bip Bip Bip Bip Bip Bip Bip Bip Bip Bip Bip...
Il suono ritmico di una sveglia indicò alla ragazza che mancava un quarto alle tredici e dunque che era giunto il momento di interrompersi. Sollevò le mani dalla tastiera, sgranchiendosi le dita e provando delle fitte di dolore quando lo fece, segno che le sue ossa si erano incriccate parecchio da quando si era messa all'opera quella mattina.
Ahi! Porca puzzola, questo non avrei dovuto farlo...
Era felice nonostante le nocche gonfie e arrossate, perchè il suo programma era ormai concluso e terminato e non le restava che testarlo sul suo prototipo di Myr per vedere se funzionasse. Tuttavia secondo la sua tabella di marcia il week-end andava ripartito fra le ore passate in laboratorio, quelle da passare sui libri per la sua specialistica all'A.G.E.R e i momenti da dedicare a sè stessa e al proprio fidanzato, in maniera da rimanere sempre in perfetto equilibrio e non eccedere mai nè in un senso nè in un altro. Avrebbe iniziato i suoi alpha testing il giorno seguente, si disse, mentre spegneva il computer dopo aver salvato tutto il lavoro fatto fino a quel momento e dopo aver protetto ogni cosa con delle password super segrete di cui solo lei era a conoscenza. Fece ritrasformare Samus in una spilletta e diede da mangiare a Snicky, salutandolo con una bella grattatina sulla testa. Si sentiva sempre molto in colpa a lasciarlo da solo in laboratorio -il serpente era talmente tanto attaccato a lei da sembrare quasi un cane- ma non avrebbe avuto senso spostarlo da una parte all'altra ogni volta. Ormai quello era diventato il suo ambiente, in più non era da escludere che la sua presenza all'interno della stanza fosse un buon deterrente per i curiosoni poco sportivi che avessero avuto la brillante idea di entrare.
A domani Snicky!
Quante cose erano cambiate in quei mesi! Un tempo non avrebbe mai creduto possibile che si sarebbe affezionata ad un rettile come quello, mentre adesso... Adesso Snicky era quasi parte integrante di quel progetto e un valido aiuto durante il suo lavoro. Si smaterializzò a casa di Clovis, in Andorra, sentendo un buonissimo profumo provenire dalla cucina del catalano. Posò la borsa ed ogni cosa all'ingresso, andando a salutarlo con un bacio sulle labbra, mentre sbirciava il pranzo di quel sabato, cucinato appositamente per lei.
Mmmh che buon profumino! Che cos'è?
Insalata con pollo alla piastra! Ah! Più tardi vado a correre insieme a Kelly ed Evan. Sei dei nostri oppure preferisci rimanere a casa a studiare?
Lo sai che non ti lascerei mai insieme a quella sgu...- si bloccò all'istante, facendo un bel respiro e correggendo il tiro -...gattamorta, anche in presenza del suo fidanzato quindi vengo! Mi metterò sui libri più tardi...
Già, davvero un finesettimana "rilassante". Non aveva alcuna voglia di mettersi a correre, ma era troppo gelosa e sapeva che tipo di effetto il corpo sudato -e purtroppo anche da urlo- della sua amica giurista facesse al suo fidanzato. Per tale motivo Cecilia preferì mettere da parte il suo programma relax e andare insieme a lui, con la consapevolezza però che dopo solitamente le aspettava un bel premio, una serie di attività e di esercizi fisici che lei apprezzava molto di più della corsa in sè e per sè.
Domenica 14/05/12 Stanza Privata di Cecilia Bishop 9:00
Il giorno prima era stato sfiancante -come ogni volta che si metteva in tenuta sportiva e decideva di farsi una corsetta insieme a Clovis- ma anche proficuo dal punto di vista accademico, in quanto dopo tanta attività fisica -sia quella esterna che quella da camera da letto- aveva scoperto che il proprio cervello lavorava meglio, macinando molte più nozioni di quanto avesse mai fatto negli anni precedenti. Se avesse saputo che le bastava qualche flessione e un po' di corsa per migliorare così tanto le proprie prestazioni intellettuali non avrebbe sprecato tante ore a farsi entrare in testa concetti con così tanta fatica. Aveva riposato a lungo e con serenità, riprendendosi da tutto lo stress che accumulava durante la settimana, aprendo la porta del proprio laboratorio personale e salutando per prima cosa Snicky, dandogli la colazione.
Meno male che non ho bisogno di darti topi veri...
Infatti esistevano dei mangimi speciali per serpenti, di gran lunga molto più comodi rispetto alla brutta abitudine di utilizzare animali, spesso vivi. Lasciò la propria Samus libera di spaziare e accese il computer, inserendo la password per accedere al suo programma ormai terminato. Collegò il computer al "cervello" del Myr, aspettando che il programma si caricasse del tutto bevendo un sorso di acqua fredda. Non aveva modo di passare del tempo in Gilda, per questo motivo -per sentirsi meno sola- cercava ogni volta di avere un contatto con l'Acqua, bevendo bottiglie del prezioso liquido o ad esempio abbellendo la propria stanza con un'acquario molto vivace e pieno di tanti pesciolini rossi.
Ting Ting Ting. Percentuale di carica: Completato.
Si avvicinò immediatamente allo schermo del computer, leggendo che effettivamente il caricamento del programma sull'hardisk del Myr era stato un bel successo. Fece un sospiro di sollievo, perchè sarebbe potuto capitare che invece la macchina si sovraccaricasse troppo a causa del peso del programma, mandando in fumo l'intero progetto oltre che il costosissimo macchinario. Ma, previdente, la Bishop aveva inserito una scheda di memoria che permettesse al Myr di contenere il triplo delle informazioni standard, evitandosi quindi qualsiasi problema di sovraccarico del sistema. Staccò i fili, fissando per bene il macchinario: lo aveva tenuto un gioiellino, evitando che i suoi meccanismi si inceppassero per via della polvere o di altri agenti esterni e assicurandosi che i nuclei di magia non venissero intaccati. Aveva scoperto che il cuore dell'androide era un composto alchemico frutto di una sintesi fra diversi minerali magici grezzi, di nome Myrite. Da qui il nome del prodotto venduto dalla Novak! Per sua fortuna, la carica di Myrite era inesauribile, dunque non avrebbe dovuto preoccuparsi di procurargli un altro motore e concentrarsi solo sul proprio progetto, senza altre distrazioni. Si avvicinò al suo "piccolo" -così chiamava il Myr che stava tentando di modificare- fissandolo negli occhi vuoti e spenti e provando un grande senso di emozione.
Ora voglio che tu mi ascolti attentamente. Sei la mia creatura, la mia carta vincente per distinguermi dalla massa e ho bisogno, ho davvero bisogno che tu corrisponda le mie aspettative, o avrò buttato mesi e mesi di lavoro per nulla! So che non mi deluderai, sei il mio piccolo, ma ugualmente la mamma ha un po' di apprensione quindi... Non deluderla, va bene? Ho fiducia in te...
Puntò la bacchetta sull'entrata di accensione del motore, sprizzando una semplice scia magica per far sì che essa raggiungesse il minerale e lo attivasse. Il Myr ci mise qualche minuto per ripristinare tutte le sue funzionalità e soprattutto per far partire correttamente il programma. Si aspettava che ci avrebbe messo un bel po', ma non si aspettava certo che sarebbero passati ben quindici minuti prima che partisse del tutto. Prese una cartella, dove segnò a penna che avrebbe dovuto pensare ad un modo per velocizzare le prestazioni dell'androide, probabilmente andando ad inserire una scheda memoria ancora più grande. Quando finalmente il Myr partì, la ragazza lo fissò, esattamente come fece lui, in attesa degli ordini della sua padrona/creatrice. Aveva sistemato distante di qualche metro, su un altro piano di lavoro, una serie di oggetti di vario tipo, come bottoni, aghi, libri, fra cui spiccavano oggetti specifici da lavoro nei laboratori. Fissò il proprio sguardo su una serie di provette di vetro, con diverse etichette attaccate sopra.
Prendi la provetta numero 10.
Il Myr ci mise un po' ad elaborare l'ordine ricevuto -sì, avrebbe dovuto decisamente quintuplicare la memoria- ma alla fine si mosse, prendendo esattamente ciò che Cece aveva chiesto, ovvero la provetta numero dieci.
Fantastico! Adesso... prendi anche la provetta numero 12.
Ancora una volta, l'elaborazione fu lunga, ma poi l'androide rispose al suo comando, prendendo la provetta da lei richiesta e tenendole entrambe in mano.
Bene ed ora... Mescola il contenuto della provetta numero 12 nella provetta numero 10.
Il Myr eseguì, anche se malamente, il lavoro, dato che non possedeva ancora la delicatezza e la precisione che gli sarebbe servita per quel genere di lavoro. Per fortuna, per quell'esperimento, la Bishop stava utilizzando una soluzione d'acqua e una di olio, volendo testare le sue capacità e i suoi difetti, prima di decidere dove avrebbe dovuto modificarlo per renderlo più capace. Parte dell'olio cadde per terra, ma Cece non ci badò, concentrandosi invece sul prossimo ordine da impartire.
Da che cosa è composta la miscela presente nella provetta numero 10?
I Myr erano dotati di uno scanning all'interno dei loro bulbi oculari, scanning che Cece aveva modificato e potenziato per permettere all'androide di analizzare ogni singolo elemento presente in natura. O almeno quelli che erano al momento presenti nella sua memoria.
... ... ... Una soluzione di H2O, in percentuale del 97%, e una sostanza lipidica formata da trigliceridi, a loro volta formati da tre gruppi ossidrilici del glicerolo con tre gruppi di acidi grassi, in una percentuale del 3%.
Le venne quasi da piangere. Aveva ancora tante migliorie da fare, su quello non c'erano dubbi, ma ci stava riuscendo, stava davvero riuscendo a portare avanti il proprio progetto! Avrebbe voluto mettersi a saltare e a urlare di gioia, ma non era il caso, non doveva ancora perdere la testa perchè c'erano molti difetti da migliorare nel Myr e di certo il suo lavoro non era finito lì. Prese un libro di Erbologia Avanzato, uno di Pozioni Avanzato e uno di Alchimia Avanzato, aprendo a caso le pagine e fermandosi su concetti e nozioni presenti -adesso- anche nel cervello dell'androide, volendo testare la sua conoscenza in campo magico. Si mise comodamente seduta, perchè quella sarebbe stata una sessione davvero molto lunga. Per riuscire a scoprire ogni singolo difetto del Myr doveva testarlo in ogni campo, dunque era meglio iniziare, libri da una parte, carta e penna dall'altra, per segnare tutto ciò che non andava nel suo progetto.
Morfologia, Habitat e Usi della Belladonna...
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da Cecilia » 28/07/2016, 23:42
Martedì 25/07/12 Laboratorio di Ricerca del Dott. Cox - Settore B dell'Ala Sperimentale Scientifica 14:00
Quindi mi stai dicendo che il tuo Myr è persino più goffo di te da ubriaca?!
Iglesias! Bishop! Quanto per quella riparazione alchemica con carbonio cristallizzato?
Sei minuti e mezzo, Max! Sei minuti e mezzo, Max!
Troppi! Meno chiacchiere e più lavoro, lo voglio in quattro minuti.
Sì Max Sì Max!
... Ok, si è allontanato. Tu pensa all'incisione, sei più veloce di me, io modifico l'interno. Allora, dicevamo?
Passami l'A2. Purtroppo sì. Persino un moccioso di cinque anni sarebbe capace di mescolare il contenuto di due fiale senza farne cascare la maggior parte per terra!
Incisione perfetta, socia! Ora lascia fare al maestro... Hai provato a modificargli il braccio meccanico? In fondo quello costruito dalla Novak non è adatto a lavori da laboratorio...
Meno battute e più lavoro, dobbiamo rientrare nei quattro minuti. Pensi che non l'abbia fatto? Ma ugualmente non è abbastanza, devo trovare un'altra soluzione...
Hey! Calma, il genio qui presente fa magie non miracoli, intesi? Purtroppo non ho nessuna idea per aiutarti, fra l'altro anche io sono incasinatissimo con il mio di progetto...
Allora vedi di muoverti genio, cerchiamo di essere ancora più veloci! Figurati, riuscirò a trovare una soluzione. Nel caso ti servisse una mano puoi sempre contare su di me...
Ecco qui... Ora manca l'ultimo pezzo... Eheheh grazie...
Dai che ce l'abbiamo quasi fatta... Tre minuti e cinquanta secondi! Un nuovo record!
Vai così! Batti il cinque!
Ugh... è stato davvero penoso...
Mi hai tolto le parole di bocca...
Sembrava così lontano il primo giorno all'interno di quel laboratorio, quando la Bishop si era convinta di non potercela fare. Aveva lottato contro stress, accumuli di ansia e nervosismo e crisi isteriche, rimanendo ancorata al proprio elemento e mantenendo un profilo calmo, pacato e sereno, almeno quando si ritrovava a dover lavorare a stretto contatto con Maximillian Hobbes. Quell'uomo era un vero e proprio incubo che avrebbe infestato per anni i suoi sogni, ma Cecilia doveva ammettere con sè stessa che la preparazione ricevuta stava dando frutti che mai e poi mai avrebbe ottenuto tanto in fretta e di così alta qualità. Inoltre, l'aver trovato in Enrique un valido supporto all'interno di quelle ore l'aveva resa molto più efficiente e allenata rispetto al passato, riuscendo persino ad incrementare le proprie capacità di sincronizzazione con il resto del gruppo. Certo, Enrique rimaneva il partner con cui se la intendeva meglio rispetto a tutti gli altri -d'altronde come avrebbe potuto essere altrimenti da un'Acqua e un Fulmine?- ma questo li aveva resi solo un duo molto affiatato e che funzionava bene quando dovevano lavorare, ricevendo praticamente in rari casi ormai un rimprovero da parte del loro referente. La giornata di lavoro all'interno del Settore B -quello dedicato alla MagiTecnologia, per intenderci- era quasi giunta a termine, con sommo sollievo di tutti i presenti. Solitamente vero le 14:35 tutti si dirigevano in massa verso la mensa, recuperando un po' di energie in vista poi del lavoro pomeridiano che per ognuno era strettamente individuale.
Aaaaaah finalmente! Oggi Max era particolarmente pignolo, non sentivi anche tu il suo fiato sul collo ad ogni secondo?
Mi meraviglio che tu lo senta solo oggi, per me è praticamente sempre così... Senti, allora puoi avvisare tu Lex e Peyton di non aspettarmi?
Certamente, ma sei sicura di voler davvero saltare il pranzo?
Te l'ho detto, non riesco a pensare ad altro che al progetto e vorrei sbrigarmi a risolvere il problema prima delle vacanze. E poi non è vero che salterò il pranzo, me lo sono semplicemente portato da casa! Vedi?
Amica mia, lo devo proprio ammettere: ti sto invidiando tantissimo!
Te ne prenderò uno per il compleanno, ahahah! Allora ci vediamo direttamente domani. Ciao Enrique, salutami tutti!
Tuttavia questo non era il caso della Bishop, che quel giorno aveva preferito portarsi dietro qualcosa da casa per potersi mettere subito all'opera nel suo laboratorio personale. Una volta entrata al suo interno, la ragazza pensò prima di tutto a liberare Samus e a salutare Snicky, che non mancò di darle una tenera strusciata col muso sul suo naso. Poi, dopo averli sfamati a dovere, fu il suo turno di mangiare -riso alla cantonese, una mela e tantissima acqua fresca- finendo tutto in un quarto d'ora circa. Non voleva perdere altro tempo prezioso, anche perchè sapeva che se non avesse risolto quel problema probabilmente avrebbe dovuto buttare al cesso -sì, anche in senso letterale- tutti quei mesi di duro lavoro.
Diamoci da fare...
Si sistemò meglio la coda, si tolse la maglietta di sopra, rimanendo semplicemente in canottiera e si cambiò la parte sottostante, optando per un paio di pantaloni da tuta comodi ed elasticizzati. Dovendo avere a che fare con la parte più pratica del suo lavoro, preferiva essere libera da impicci vari, optando per uno stile poco femminile forse, ma decisamente più easy.
A noi due tesoro di mamma...
In realtà le migliorie tecniche apportate dalla Bishop avevano incrementato la capacità lavorativa del Myr già del 20%. Aveva smontato e modificato le sue braccia meccaniche per far sì che esse fossero più adatte a maneggiare provette e affini. Aveva migliorato la mobilità non solo della mano, ma anche delle dita, rimpicciolendo l'intero avambraccio -troppo ingombrante- per dargli una forma molto più umana ed elegante. Aveva fornito la mano meccanica di cinque dita, invece che delle quattro standard, e, come se non bastasse, aveva modellato il palmo in maniera da creare scanalature che permettessero una presa più solida sugli oggetti, un po' come se avesse replicato le stesse identiche presenti su qualunque essere umano. Tuttavia la parte più difficile consisteva nel ricreare un sistema nervoso artificale che dagli arti si collegasse al cervello della creatura, così che il programma inserito dalla Bishop trasmettesse ordini sottoforma di impulsi elettromagici, finendo per donare al Myr una mobilità nelle braccia e nelle mani che ricopiasse in tutto e per tutto quella umana.
Vediamo se la mamma riesce ad innalzare ancora la percentuale...
Il 20% era fin troppo poco per una come lei che puntava a dimostrare quanto il suo Myr potesse essere perfetto e scevro da quegli errori tipicamente dovuti alla disattenzione e alla negligenza umana. Sapeva che molti assistenti scientifici non avrebbero preso bene una notizia simile -il rischio di sabotaggi era pressochè elevatissimo- ma Cece confidava nel fatto che la mente umana era comunque capace di fare cose che un essere meccanico non avrebbe mai potuto fare. I licenziamenti erano inevitabili, ma secondo la Bishop contenuti a coloro che si dimostravano molto poco bravi nel proprio lavoro.
Vediamo... Potrei regolare questo qui e poi modificare quest'altro per...
Due ore dopo...
No! No! No!... Così non va... Non va affatto bene!
Erano passate già due ore senza che la ragazza riuscisse a giungere ad una conclusione decente. Le modifiche procedevano lente, con difficoltà e con troppi errori durante il percorso: ci mancava poco che la ragazza si strappasse i capelli per il nervoso di quell'esperimento che le stava riuscendo male. In un impeto di rabbia, mollò gli attrezzi e tutto quanto, stendendosi per terra e alzando le gambe in aria in posizione da candela, con Snicky che dormiva acciambellato sul suo stomaco. Non riusciva a venirne a capo e di certo dopo due ore si sentiva stanca morta, con il cervello che rischiava di andarle in fumo. Quella posizione in effetti -per quanto strana- l'aiutava a pensare e a rilassarsi, anche se certo avere quattro chili e mezzo di serpente sullo stomaco era un po' fastidioso da un lato.
Pensa, pensa, pensa... Ci deve essere un modo per migliorarlo ancora!
Ripassò mentalmente tutto quello che aveva fatto fino a quel momento, fra le modifiche varie al Myr: aveva recuperato molto spazio nella sua memoria interna, cancellando le informazioni già presenti che lei considerava inutili (come il saper riordinare i letti) e lasciando solo quelle basilari che potevano tornare utili all'interno del laboratorio, come saper spazzare e mettere in ordine; in più aveva aumentato ancora la capienza della memoria di un altro mezzo, non riuscendo però ad andare oltre: per il momento si sarebbe dovuta accontentare di questo, in fondo il suo era un modello di robotica magica che doveva essere messo a disposizione di tutti, ricoprendo un costo accessibile ai più; in seguito, aveva operato sui bulbi oculari del Myr, inserendo dietro all'occhio destro un visore microscopico e in quello sinistro un visore telescopico, nel caso in cui servisse a chi di lavoro facesse anche l'astronomo; aveva deciso di inserire anche uno scanner molecolare interno, un altro optional a cui in realtà stava ancora lavorando: la sua idea era quella di posizionare al centro del petto un piccolo scomparto dove, una volta aperto, fosse possibile inserire l'oggetto che si desiderava scansionare e attendere che la voce registrata e collegata agli speaker desse il risultato ottenuto. Un lavoro piuttosto lungo da portare a termine, ma c'era ancora tempo e la Bishop non aveva fretta al momento, perchè sapeva perfettamente come muoversi, almeno in quello. Aveva utilizzato una piccolo rettangolo fatto di minerale magico per assorbire tutte le informazioni che il Myr fosse in grado di contenere; non potendo esagerare, data la limitatezza della sua memoria, Cecilia aveva optato per utilizzare l'enciclopedia più recente e completa di tutte le materie che, secondo il suo giudizio, un Myr Assistente Scientifico avrebbe dovuto possedere: Fisica, Chimica, Matematica, Erbologia, Pozioni, Alchimia, Cura delle Creature Magiche, Geologia e Geomanzia. Non aveva potuto inserire altro, ma considerava che già quello fosse un bel po' di lavoro, e alla fine aveva aperto il "cervello" della creatura e inserito il chip magico direttamente al posto di quello usato dalla Novak, poco sopra la nuca. Tutto ciò aveva permesso alla sua creatura di possedere un numero sostanzioso di nozioni, ma questo non era ancora sufficiente, non se il Myr non riusciva poi a mettere in pratica quello che lei gli aveva dato: se doveva essere solo un'enciclopedia vivente, tanto valeva clonare Doc, la creatura di Alexis, e presentarlo come suo progetto originale!
Sì e tanti cari saluti alla fama! Samus, ti dispiace donarmi un po' più di Elaborazione?
Chiese alla sua stellina, che divenne immediatamente blu e si posizionò sopra la testa della Bishop, permettendole quindi di acquisire automaticamente un cervello più attivo e attento ai ragionamenti logici. Fu un bene sia perchè sentiva che la testa non era più tanto affaticata, sia perchè adesso i suoi neuroni lavoravano di nuovo a pieno regime, cercando e ricercando fra le informazioni da cui aveva preso spunto per quel un Myr Scientifico se ci fosse qualcosa che le fosse sfuggito. Alla fine, però, la conclusione era solo una: non poteva permettersi di modificare le braccia meccaniche del Myr come avrebbe voluto lei. Era un'impresa che richiedeva tempo, capacità e possibilmente anche un team in grado di starle dietro per completare l'intero lavoro entro la fine di quell'anno.
D'accordo essere caparbi, ma bisogna anche riconoscere i propri limiti.
Ed in questo la Bishop sapeva dimostrarsi abbastanza matura, pur avendo un carattere estremamente competitivo. Sapeva esserlo nei momenti giusti, quando i limiti da superare non erano poi così lontani dalla sua portata. Ma in quel progetto peccare di superbia equivaleva a fare una pessima figura non solo con il proprio referente, ma anche con l'intera struttura scientifica. Cecilia non si sarebbe mai perdonata un errore commesso solo ed esclusivamente per essersi ritenuta troppo brava, quindi era giunto il momento di cambiare strategia: doveva trovare una valida alternativa alle braccia meccaniche modificate.
Vediamo di riflettere: le maggiori difficoltà le ho incontrate non nelle braccia in sè, ma nelle mani. Non si muovono come dovrebbero, fanno cascare gli oggetti e sono sgraziate e prive di quella presa salda e precisa che invece serve. Non riesco a ricreare una rete di canali che colleghino gli impulsi del cervello alla mano. Ma serve davvero una mano?
Per prendere gli oggetti, ad esempio, bastava anche una semplice pinza. Già, ma dipendeva sempre dalla grandezza dell'oggetto: un oggetto medio richiedeva una pinza media, che poteva anche andare bene per un oggetto piccolo, ma per uno minuscolo o addirittura microscopico? No, per quello avrebbe dovuto dotarlo di diverse pinze e non solo: doveva saper utilizzare anche degli strumenti di precisione, come un lazo metallico seghettato, anche fosse stato per delle incisioni semplici. E come avrebbe potuto inserire uno strumento in grado di fare tutto questo?
Cecilia Bishop... Sei una vera cretina!
Si alzò di scatto col busto, mettendo giù le gambe e facendo cascare Snicky che le finì in grembo. La sua espressione era eccitata ed euforica, perchè forse aveva trovato il tassello che le mancava, l'idea giusta per proseguire ancora con quel progetto e arrivare fino alla fine.
La Trasfigurazione! Se riuscissi a inserire nei suoi meccanismi la capacità di trasfigurarsi il braccio, avrei risolto ogni problema! Potrebbe essere pinza, o becker, o lazo o qualunque altra cosa che possa servire in un laboratorio...
Si alzò del tutto in piedi, posando Snicky sul tavolo e prendendo Samus fra le braccia, facendo con lei un paio di giravolte.
Samus è meraviglioso! Questa è la soluzione perfetta! Ahahahah ce l'ho fatta!!!
In realtà era ancora troppo presto per dirlo, ma almeno adesso aveva un'altra pista da seguire. Ora il difficile sarebbe stato riuscire a trovare il modo di sintetizzare la capacità trasfigurante all'interno della macchina Myr... Una strada meno impervia rispetto a quella di prima, ma non per questo più semplice.
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da Cecilia » 14/11/2016, 0:08
Lunedì 25/10/12 Stanza Privata di Cecilia Bishop 14:37
Coooooooooosa?! Ripeti un po', non credo di aver capito bene. Capitan Andorra ha detto che vuole sposarti?! Ma che cos'è, matto oppure fuori di testa?!
Ma scusa! Perchè, che cosa ho che non va?
Stai scherzando? Davvero non te ne rendi conto? Tu, bisbetica, saccente, opportunista, pignola, rompiscatole e anche possessiva oltre l'immaginabile?
Non sono possessiva oltre l'immaginabile...
La settimana scorsa ho preso una penna dalla tua scrivania e mi hai quasi staccato una mano a morsi per paura che te la fregassi...
Perchè era un oggetto indispensabile, tutto quello che c'è dentro il mio laboratorio mi è indispensabile!
E vogliamo parlare allora della tua gelosia nei confronti di Peyton?
Io non sono gelosa di Peyton.
Uuuuh che cos'è questo freddo improvviso? Sei diventata un'Acuan Borea per caso? Faresti concorrenza ad Ice, lo sai?
Non constringermi ad utilizzare gesti poco femminili e volgari per invogliarti a smetterla di parlare a vanvera. Anzi, se mi facessi il piacere di non comportarti come mia zia Marjerie e te ne andassi via, io qui avrei un lavoro da portare avanti. E anche tu.
Va bene, va bene! Capita l'antifona. Ci vediamo domani e... Sto prendendo in prestito una matita!
Comprati la tua una buona volta!
Ah-ah! Possessiva!
FUORI!
Ancora ridacchiando per aver dimostrato platealmente di avere ragione, Enrique uscì fuori dalla stanza lasciando la Bishop sola a combattere contro la voglia di prenderlo a calci nel sedere. Non si stava trattenendo perchè la sua etica glielo impediva, ma per via del poco tempo che aveva a disposizione nel completare il suo progetto. Hobbes le aveva dato un consiglio non da poco, ponendola di fronte alla possibilità di presentare un lavoro molto buono oppure ottimo, a seconda di ciò che avrebbe scelto la Bishop di fare. Gettarsi nel vuoto, tentare col rischio di fallire, lasciare tutto in mano alla famosa "botta di culo" erano concetti che non facevano per lei. Aveva sempre organizzato, ordinato, previsto ogni cosa, per cui quando Max le aveva suggerito che l'unico modo per riuscire davvero bene nel suo progetto era lasciarsi andare al rischio per una volta, Cecilia aveva avuto davvero molte difficoltà a prendere una decisione. Le ci erano voluti quattro giorni e il supporto di Clovis, che di fronte alla possibilità di vedere la propria fidanzata dimagrire di colpo perchè non avrebbe più potuto permettersi altro che acqua e gallette -3,000 galeoni erano un costo eccessivo che comportava dei tagli sulle spese dell'americana- si era subito offerto di darglieli lui quei soldi. Un prestito che sarebbe stato ripagato in futuro, a detta sua, quando avrebbero istituito un conto in comune su cui la futura MagiIgnegnere avrebbe versato man mano i soldi che il Belmont aveva investito su di lei.
Enrique ha ragione... Deve essere completamente matto!
Sbuffò, stanca e infastidita al pensiero che in quel momento non poteva contare sul supporto della sua migliore amica, perchè quella scemotta si era messa nei guai, insieme a Peyton. Non le dava tanto fastidio che Alexis avesse di nuovo combinato un disastro col suo eccessivo buonismo, ma che fosse costretta a passare tutto il suo tempo con la Hastings! Sì, era gelosa, era incredibilmente gelosa e possessiva, non ci poteva fare niente, era cresciuta così e quindi le persone che le volevano bene dovevano accettarla per ciò che era, ecco!
Basta, basta, basta! Non posso pensare a quelle due, devo concentrarmi su di me, solo su di me. Dottoressa Bishop è ora di mettersi al lavoro!
La prima cosa che avrebbe dovuto fare era decidere quale minerale scegliere fra i tre suggeriti da Hobbes. Era importante avere al più presto tutto il materiale di cui aveva bisogno, perchè il tempo stringeva e lei non poteva permettersi di perderne troppo. Le differenze qualitative fra i tre erano minime, con uno scarto di poche centinaia di galeoni fra il Metallo di Acciaio Nero, la Skelenite Mistica e il Frammento di Obsidian. Negli ultimi tempi si era rifornita in un negozio berlinese di Alchimia: avrebbe dovuto fare un salto lì durante un pomeriggio e vedere la disponibilità del commerciante sui materiali che le servivano.
A questo punto non mi resta che andarci domani e nel frattempo vedere di mettermi all'opera nel cercare l'altro minerale. Ce la farò in tempo? E se non ce la faccio in tempo? Non passerò l'esame. Verrò licenziata. La mia carriera sarà finita. E Peyton prenderà il mio posto nel nuovo laboratorio, sostituendomi come migliore amica di Alexis...
Ansia! Ansia! Ansia! Ansia!
Si impose di fermarsi, di fare dei respiri profondi e di appellarsi alla quiete e alla calma che solo il suo elemento sapeva darle {16/d20 + 16/Concentrazione: 32}. Le ci vollero quindici minuti in perfetta concentrazione e sintonia con l'Acqua, per placare il suo spirito animato da pensieri disastrosi. Ma al termine di quel lasso di tempo, la Bishop era pronta a riprendere il proprio lavoro e a far sì che tutto andasse per il verso giusto, ovvero quello che lei avrebbe imposto all'intera faccenda.
Okay, iniziamo a cercare...
Prese il pennarello e si avvicinò alla lavagna bianca posta sulla parete in fondo alla stanza. Al momento era piena di formule e appunti che ormai non servivano più, per questo la Bishop semplicemente li cancellò, lasciandosi tutto lo spazio vuoto che le serviva per approntare la sua ricerca. La prima cosa che fece fu una tabella con dentro elencate tutte le proprietà dei minerali da lei già trovati, indicandone le percentuali e cercando il punto in comune fra di essi. Pur di non lasciarsi sfuggire nulla, mise ogni possibile caratteristica e peculiarità, cercando -tramite il raffronto- di individuare l'incognita che mancava alla sua equazione.
Quarzo Galvanico, Dragonite e Topazio di Merman possiedono tutti e tre la capacità di produrre cariche elettriche se sottoposti a pressione in determinati punti... Per cui... Effetto Pizoelettrico. Inoltre la radioattività magica è pari al 15,1%. E infine la composizione è stabile... Va bene, adesso so cosa devo mettermi a cercare.
Non sarebbe stato un lavoro facile da fare, più che altro per il tempo che avrebbe impiegato nella ricerca del possibile minerale adatto all'occasione. C'erano ancora parecchie ore di tempo davanti a sè prima che Cecilia fosse costretta a tornare a casa, per cui tanto voleva sfruttarle tutte e sperare in una botta di culo molto, molto grande.
Martedì 23/11/12 Stanza Privata di Cecilia Bishop 18:30
Piano... Piano... Piano....
Dopo due settimane di estenuante ricerca, finalmente era giunta alla soluzione. L'Ematite di Troll, il tassello mancante, era la chiave per far sì che il suo Myr Scientifico funzionasse a dovere, permettendole di impiantargli un sistema di Trasfigurazione Autonoma che lo rendesse, a tutti gli effetti, unico nel suo genere. Aveva impiegato molto tempo nella sua ricerca, nel frattempo aveva atteso che l'ordine da lei fatto giungesse in laboratorio, così da poterci lavorare in tutta tranquillità. Aveva scelto, per il suo esperimento, il meglio del meglio, ovvero il Minerale di Acciaio Nero, che le era costato la bellezza di 3200 galeoni. Duecento li aveva messi lei, tremila il suo fidanzato, ma ugualmente era stata una spesa folle e, per la Bishop, irripetibile, dato che non disponeva di una seconda somma tanto alta. Dopo aver ottenuto finalmente tutto il materiale necessario, si era messa all'opera, non prima però di aver stilato un programma preciso e accurato, che prevedesse un margine di errore del solo 0,0000001% di possibilità. Era in una fase delicatissima del suo lavoro, mentre lavorava e saldava il materiale alchemico uscito fuori dalla fusione degli altri semplici con la tecnologia ospitante del suo Myr. Era stata una giornata pesantissima, stava lavorando ininterrottamente da quattro ore e mezza, senza concedersi nemmeno qualche breve pausa. Di tanto in tanto, Samus le passava una pezza bagnata sulla fronte per asciugarle il sudore, con due delle sue cinque punte, senza però mai entrare all'interno del contatto visivo di Cecilia.
Il cavo... Maledizione! Non riesco a raggiungerlo! Okay, va bene... Ce la posso fare... Devo solo... Essere... Molto... Precisa...
La pinza messa male. Le mani sudate per lo sforzo. Gli occhi arrossati e bisognosi di riposo. Furono tutte condizioni che portarono la Bishop a farsi scivolare di mano l'attrezzo che stava utilizzando, che danneggiò, con la punta tagliente, il cavo che la ragazza avrebbe dovuto solo stringere e non tagliare. Fu un danno fatale, che mise in moto una serie di reazioni a catena, dallo sprizzare di scintille impazzite fino ad una piccola esplosione che fece scattare il sistema di allarme magico del laboratorio.
No... NO! NO!NO!NO!NO!NO!NO!
Non si era ferita, ma il materiale alchemico che aveva finalmente trovato ora si stava liquefacendo, a causa dell'instabilità provocata dal corto circuito da lei innescato. Aveva solo quella possibilità e l'aveva appena buttata nel cesso come se nulla fosse. Inutile dire che le lacrime le vennero subito agli occhi e il desiderio di mettersi ad urlare... Be', molto allettante!
PORCO ***!!!!
Le venne spontaneo urlarlo, anche se lei non era tipa da bestemmie, anzi odiava la volgarità in tutte le sue forme. Ma i nervi le erano saltati e dopo settimane di duro lavoro, vedere che tutti i suoi sforzi stavano andando in fumo per colpa sua -sì, solo colpa sua- le stava provocando un esaurimento nervoso pari solo a quello avuto dopo la prima settimana di lavoro insieme ad Hobbes.
Calmati Cece... Ora calmati... CALMATI!
Si era alzata in piedi, spegnendo gli ultimi rimasugli di quel mini incendio con la bacchetta e cercando di recuperare la propria lucidità {16/d20 + 16/Concentrazione: 32}. Stranamente, tutto l'esercizio fatto per entrare in connessione col proprio elemento l'aiutò a mantenersi abbastanza calma da poter ragionare e riflettere, mentre la sua Samus volava da una parte all'altra della stanza, indicando scopa e paletta alla sua mamma per farle capire che avrebbe dovuto pulire quel disastro. Aveva uno sguardo serio e determinato Cecilia, nonostante sembrava che le sue speranze di presentare un progetto finito fossero andate in fumo proprio come il suo composto alchemico solidificato. Non poteva chiedere a Clovis altri tremila galeoni, ma poteva riflettere sulle altre opzioni disponibili. E per farlo non poteva lasciarsi prendere dalle proprie emozioni perchè ora più che mai il tempo era davvero contro di lei.
Non mi farò fermare da un cazzo di incidente, fosse l'ultima cosa che faccio!
Giovedì 25/11/12 A.G.E.R. - Ufficio del prof.re H. Y. Ravnick 15:30
Lo sapevo che prima o poi ti sarebbe mancato il tuo bel posto da Assistente! Non preoccuparti, ci vediamo domani mattina in classe. E poi non dire che non sono buono e misericordioso.
Ma smettila! Sono qui per chiederti un favore, non per riprendermi il posto da Assistente.
Tu un favore a me? Allora devi essere proprio disperata! Ho un quarto d'ora prima della prossima lezione, sbrigati.
Ma che...! Argh, sì, sono disperatissima, va bene? Ho bisogno di racimolare 3000 galeoni in pochissimo tempo, diciamo all'incirca massimo quattro giorni. No, non voglio chiederti un prestito, volevo sapere se tu conoscessi qualche metodo efficace per fare... soldi facili! Insomma, lo sappiamo entrambi che sei bravissimo ad abbindolare la gente, per cui...
La prostituzione!
C-come scusa?
Metodo veloce per fare soldi facili: la prostituzione!
NO! Assolutamente no! Haytham sii serio, dammi una mano! Sono disperata!
Perchè ti servono tutti questi soldi? Ah a proposito, sta andando bene il tuo progetto?
Sta andando uno schifo se non riesco a rimediare anche solo un misero Frammento di Obsidian da qualche parte! Ho fatto un errore e mi è esploso il composto che avevo creato e adesso devo ricomprare tutti gli ingredienti. Ma quello più costoso è il Minerale Di Acciaio Nero... Posso accontentarmi anche dell'Obsidian, ma mi servono comunque 3000 galeoni circa!
Ah... Frammento di Obsidian... Mumble, mumble, mumble... Frammento di Obsidian... mumble, mumble, mumble... Se non ricordo male dovrei averne ancora cinque pezzi nel mio laboratorio personale qui.
... Vuoi un rene? Sono disposta anche a darti parte del mio fegato. È in ottime condizioni, mai bevuto quindi se ti dovesse servire per un trapianto sarebbe l'ideale. Qual è il tuo gruppo sanguigno? Il mio è zero positivo, forse siamo compatibili!
Anche io non bevo, comprenderai bene quindi che anche i miei reni e il mio fegato saranno in ottime condizioni...
Ma se ti ho visto sfondarti di birra ogni santo giorno che ho passato qui all'A.G.E.R.! E poi il cancro potrebbe arrivare in qualunque momento e prendere anche noi maghi, meglio prevenire che curare no?
Solo per avermela tirata così tanto mi è venuta l'insana ed irresistibile voglia di regalare quei cinque frammenti ai primi cinque primini che vedrò passare per il corridoio.
Haytham sono disposta A TUTTO per ottenere uno di quei pezzi, per cui dimmi subito che cosa vuoi in cambio!
Prima di darti una risposta, come sta Snicky?
Ma porc...! Sta benissimo, lo adoro, è il mio assistente perfetto e non lo lascio mai da solo, quindi ora ti vuoi sbrigare? Hai detto che fra un quarto d'ora hai lezione e sono già passati dieci minuti santo cielo!
Undici minuti e trentotto secondi per la precisione... Ah no aspetta, quaranta... Quarantuno... Quarantadue... Quarantatre...
Haytham!!! Ho capito! ...Allora?
È che sai, ci sono così tanto affezionato...
... Ai frammenti di Obsidian?
Certo, hanno un gigantesco valore affettivo!
Dimmi... Cosa... Vuoi... In cambio...
Va bene, va bene, va bene... Possiamo incontrarci al Laboratorio n.8 fra un'oretta, ho sempre desiderato farlo lì almeno una volta!
NO! Sei fidanzato e IO sono fidanzata!
Ma non avevi detto qualunque cosa?
Tranne questo!
Dovevi specificarlo...
Lo sto specificando ora!
Sono io che detto legge, potrei anche dirti che è troppo tardi... Oh e a proposito di tardi, tredici minuti e diciotto... Come vola il tempo quando ci si diverte!
... Tu vuoi seriamente che io diventi una pazza omicida, vero?
Uff... Allora, nel mese di Agosto istituirò un corso di MagiMeccanica degli Artefatti Antichi presso il mio istituto, della durata di quaranta ore ovvero due volte a settimana da quattro ore la mattina... Tu ne sarai la docente e a parte la mensa pagata e il collegamento passaporta da casa tua, non percepirai uno zellino. ... Affare fatto?
Grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie! Lo sapevo che non potevi essere un farabutto completo, che sotto l'avidità e la tirchieria si nasconde in realtà un cuore generoso!
Continua...
... Be', ora non esageriamo, non hai lezione proprio ora?
Mancano ancora cinquanta secondi!
Aaaah... Va bene, sei il migliore! Senza di te sarei... persa! Mi hai salvato la pelle!
E ci avevi fatto quasi un pensierino ad incontrarmi al Laboratorio 8... VERO?
Per quel Frammento di Obsidian, te ne farei cento di pensierini se servisse!
Brava ragazza!
In quel momento, l'Ignis si avvicinò all'Acuan, dandole due piccole pacche sulla spalla e trasmettendo, attraverso il suo potere, un'immagine particolarmente sconcia che fece arrossire dalla testa ai piedi la Bishop, mandandole momentaneamente in tilt il cervello.
D-dove lo... trovo questo Frammento?
Nel mio laboratorio personale! Dì pure che hai avuto il mio permesso per entrare...
Sfiorandole di nuovo la mano in maniera del tutto accidentale, il Ravnick proseguì a farle avere pensieri indecenti che coinvolgevano lei e il MagiArcheologo.
S-sì... Cioè, no! Cioè, va bene allora grazie Haytham io... Scappo! Ancora grazie per l'aiuto... Ci vediamo!
Venerdì 18/12/12 Stanza privata di Cecilia Bishop 17:30
Il rumore della lucidatrice magica era l'unico che si sentiva all'interno del laboratorio personale della Bishop. Haytham l'aveva letteralmente salvata da un abisso senza via di uscita, dandole quel pezzo di Obsidian che le serviva. Aveva dovuto rinunciare alle sue vacanze estive -almeno in parte- ma che gioia era stata pensare di avere ancora una speranza, sapere di potercela ancora fare. Era stata attenta, questa volta, prendendosi le dovute pause e non affrettandosi troppo. L'ultima volta aveva fatto un errore dovuto alla troppa stanchezza accumulata e alla poca concentrazione, ma dopo aver buttato tremila galeoni, questa volta Cecilia ci era andata davvero con i piedi di piombo. Anche perchè se fosse dovuta tornare dal Ravnick, questa volta era sicura che lui avrebbe preteso un contratto scritto dove lei si impegnava a donargli i propri organi in caso di bisogno, senza libertà di decisione. Invece, tutto era andato liscio, lei aveva concluso il suo esperimento e ora si stava dedicando a lucidare e a rifinire il suo Myr Scientifico, che aveva assunto un aspetto del tutto nuovo e, per certi versi, molto più carino.
Aveva già fatto gli alpha test, che erano risultati tutti positivi e ora le mancavano semplicemente dei beta test prima di dichiarare ufficialmente concluso il suo lavoro. Era emozionatissima, ma cercava di mantenersi calma e controllata: ci mancava solo che per la troppa esuberanza rischiasse di graffiare il suo preziosissimo capolavoro!
Sei veramente splendido.... Un piccolo gioiellino! Farai un figurone, ne sono sicura...
Oh sì... Continua così baby...
Porca puzzola! Da quanto sei lì?
Abbastanza da credere che tu sia più innamorata del tuo progetto che del tuo boyfriend...
La prossima volta che entri di soppiatto ti faccio mordere una chiappa da Snicky!
Disse stizzita, facendo alzare la testa al suo rettile, incuriosito nel sentirsi chiamato in causa.
Torna pure a dormire, stavo solo scherzando... per ora.
Ti ho portato una liquirizia alla fragola. Allora? In cosa posso esserti utile, madamigella?
Ho bisogno di un giudizio da esterno per testare la funzionalità del mio Myr.
Cosa?! E vuoi che sia io il primo? Cece... è un onore...
Lo avevo chiesto ad Alexis, veramente, ma lei è troppo impegnata e mi ha detto di no.
...
Che c'è?
Lo sai che a volte sei veramente stronza?
Guarda che avrei chiesto anche a te a prescindere! Andiamo, non fare l'offeso... Non vuoi provare a vedere come lavora il mio Myr?
...Lo faccio solo per amore della scienza, SOLO per amore della scienza.
Si alzò in piedi raggiante, lasciando il posto all'amico Ignis e dandogli i comandi di base per accendere il Myr.
In verità è tutto molto semplice. Inserisci la punta della bacchetta in questo foro posto al centro della sua schiena e usi la formula Accensio per farlo partire. L'energia sprigionata dall'incantesimo raggiungerà il motore e dopo qualche secondo, il Myr sarà operativo a tutti gli effetti. Per il resto... Puoi ordinargli di fare tutto ciò che compete un assistente scientifico: ha conoscenze nei settori scientifici più disparati, può analizzare i componenti dei materiali e grazie al diffusore vocale che ho installato all'interno del suo collo ti sarà possibile ascoltare l'analisi finita e completa.
Si spostò, lasciando campo libero all'Iglesias, che seguì alla lettera le istruzioni date da Cecilia. Lei invece si posizionò davanti al proprio magicomputer, pronta a segnare tutto quello che avrebbe osservato da quel momento in poi. Il Myr ci mise dieci secondi esatti per accendersi del tutto ed essere subito attivo e pronto all'utilizzo. Due luci verdi si accesero ai lati della testa, mentre quelle posizionate al posto degli occhi divennero rosse e lampeggianti per qualche secondo, prima di stabilizzarsi del tutto. La creatura robomagica sembrò fissare Enrique, in attesa di un suo ordine.
Fornire.Comando.Vocale.
Cazzo Cece... Fa davvero impressione! Ma... è una voce registrata?
Ho preso la mia voce e l'ho modificata tramite un programma prima di inserirla a lui Avanti, chiedigli qualcosa!
Eeehm... Okay... Dunque...
Passarono la successiva ora e mezza a testare ogni singola capacità del Myr. Partirono dalle cose più semplici -come avvitare un bullone, dosare i contenuti di due ampolle, spostare un minerale da una zona A ad una zona B- per passare poi a quelle più complesse, che lasciarono Enrique estasiato e Cecilia entusiasta dell'ottimo lavoro svolto dalla sua creatura. Sentiva il cuore riempirsi di gioia, anzi no traboccare di gioia, anzi meglio, scoppiare letteralmente per la riuscita del suo progetto. E il meglio era constatare che le luci verdi ai lati del cranio metallizzato non avevano lampeggiato nemmeno una volta, segno quindi che la batteria era in piena carica, stava funzionando e avrebbe funzionato per ancora molto, moltissimo tempo.
Spegnimento.Automatico. Attendere.
Allora?
Allora che?
Io lo trovo formidabile, ma mi devi dire tu che cosa ne pensi. Credi che a Hobbes piacerà? E alla commissione?
Credo che sia una vera bomba! Sono quasi tentato di rubarti l'idea, lo sai?
Molto spiritoso, ahahaha!
Ahahahahah! ... No, dicevo sul serio.
Piantala di dire cretinate!
Va bene, va bene... Che ne dici? Pausa caffè meritata?
Chiudo tutto a chiave e possiamo andare. Sono un'Acuan eppure mi sento così... così... elettrizzata!
Sarà la mia presenza e il mio innegabile fascino, sicuro!
Forse...
Glielo concesse, visto che l'aveva aiutata a testare il proprio Myr. Attese che la creatura finisse di spegnersi, per poi prendere le sue cose e andare insieme all'amico in caffetteria. Da cosa si vedeva che la Bishop era al settimo cielo? Dal fatto che riuscisse a muoversi senza toccare piedi per terra, levitando per aria come se avesse al posto dei piedi un paio di ali invisibili. Ali fatte di felicità, soddisfazione e tante buone speranze per il proprio futuro.
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