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da Caroline Priscilla » 15/02/2016, 22:50
Non immaginava minimamente come fosse diventata la vita del Cartwright dopo il polverone sollevato da lei stessa. Se avesse saputo anche solo meno della metà delle cose che era costretto a subire, Cappie probabilmente si sarebbe sentita ancora più in colpa e, spinta dal proprio istinto, avrebbe cercato di porre rimedio in qualche modo, magari mandando a puttane anche il sacrificio fatto dallo stesso Axell per proteggerla. In fondo l'elemento che agiva in lei non era solo quello di Irina, ma anche il suo che la portava a buttarsi alla cieca quando si trattava di fare del bene a qualcuno -come nel caso di Mordenkainen. Sconsiderata certo, ma in fondo rimaneva pur sempre una Ignis del Fulmine. Invece rimase ignara di tutto -per fortuna- e quando il suo ex-fidanzato le aprì la porta di casa, tutto ciò a cui fu capace di pensare la O'Neill fu quanto le fosse mancato. Ma prima che potesse perdersi nei propri ricordi, cercò di darsi una mossa, iniziando a parlare in modo da non dare tempo a lui di chiuderle la porta in faccia nè a lei di stare troppo male per non averlo più completamente suo.
Quindi... posso entrare, per favore?
Senti, non mi chiedere le cose "per favore", non credo tu ti debba sentire in dovere di rendermi rispetto per qualche motivo. Quindi forza, sì, avanti, entra, ma di corsa, prima che ti facciano una settantina di fotografie in meno di tre secondi netti...
Certo che si sentiva in dovere, ma prima che Axell potesse cambiare idea -o qualche fotografo catturare quell'istante- la O'Neill entrò dentro casa, notandola subito diversa rispetto a come la ricordava... Ma fece un bel respiro e posò la scatola accanto alla poltrona dove si sedette, rifiutando le gentilezze del giocatore di Quidditch di offrirle qualcosa. Aveva la sua tisana e tanto le bastava.
Dunque, insomma... Dimmi pure. Cosa... Di cosa volevi parlarmi?
Lo fissò, provando a decifrare la sua espressione, cercando di capire cosa stesse provando in quel momento il Cartwright. Avrebbe voluto poterlo stringere ancora una volta a sè, sentire il contatto con la sua pelle... Ma aveva preso una decisione e per questo motivo, prima di fare qualcosa di avventato, bevve un sorso della tisana di Typhon, sentendosi maggiormente tranquilla e più capace di affrontare a viso aperto il V.I.P.
E' una tisana rilassante, me l'ha regalata Typhon.
Gli avrebbe spiegato, se avesse visto perplessità nel suo sguardo.
Intanto, volevo chiederti scusa per come mi sono comportata e ringraziarti per ciò che hai fatto per me. Dici che non devo renderti rispetto, ma ti sbagli... Sei tu che non avresti dovuto aiutarmi dopo quello che ho combinato...- si sentiva ancora tremendamente in colpa, ed era palese perchè avrebbe voluto piangere lì di fronte a lui... Ma si stava facendo forza, cercando di andare avanti e di proseguire il discorso -Non... Non è stato un gesto totalmente spontaneo. C'entra Irina, o meglio l'elemento che mi ha donato... Ho parlato col mio Sagitta subito dopo il fatto e lui mi ha spiegato che dentro di me convivono due nuclei dello stesso elemento che influenzano il mio modo di essere e di fare. Me ne ero accorta qualche tempo fa, stando a contatto con Ariel, ma ne ho compreso la gravità solo quando... Sono uscita fuori di testa dopo che mi hai lasciata... Mi dispiace da morire di essermi comportata in quel modo: io... Io so di amarti ancora Axell e mi fa male pensare di averti ferito così tanto... La verità è che qui, l'unica ad aver dimostrato di non amarti abbastanza, sono proprio io e non tu...
Lo fissò in volto mentre parlava, gli occhi lucidi perchè quelle parole le facevano davvero male al cuore. Tuttavia non ne lasciò sfuggire nemmeno una, abbassandosi e prendendo la scatola che aprì di fronte al Cartwright, rivelando il contenuto... Ovvero tutti ricordi che Axell aveva conservato per sè stesso ma che lei aveva trafugato in un momento di rabbia e dolore.
Non avevo alcun diritto di toglierteli. Quando ho visto casa tua quasi del tutto svuotata della mia presenza mi sono sentita malissimo... Credevo che mi avessi già dimenticata, che volessi dimenticarmi. Allora, in un gesto di rabbia, volevo fare in modo che ti dimenticassi di me per sempre...
C'erano dentro persino pezzi di fotografie che ritraevano lei, facenti parte di quell'esiguo mucchio che il giocatore di Quidditch aveva conservato.
... Perchè hai voluto aiutarmi? Era solo per un eccessivo senso di colpa?
Gli chiese poi di colpo, memore delle insinuazioni fatte dal migliore amico e desiderosa di poterle confermare o -meglio ancora- sconfessare.
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da Axell » 16/02/2016, 22:20
E' una tisana rilassante, me l'ha regalata Typhon.
Ah ok, va bene allora...
Si misero seduti sul divano e l'atmosfera di imbarazzo era piuttosto forte, motivata al 100%, sì, ma appunto forte, talmente forte che inizialmente il Cartwright non riuscì nemmeno a guardarla negli occhi. Non era semplice ritrovarsi a stretto contatto dopo tutto l'accaduto e soprattutto dopo un altro mese passato lontani. Avevano condiviso tanto e certe cose non si potevano certo cancellare da un momento all'altro. Pur essendo convinto della scelta fatta, Axell sapeva che Cappie sarebbe rimasta nel suo cuore per sempre, nel bene o nel male, ma non era detto che per lei potesse essere lo stesso.
Intanto, volevo chiederti scusa per come mi sono comportata e ringraziarti per ciò che hai fatto per me. Dici che non devo renderti rispetto, ma ti sbagli... Sei tu che non avresti dovuto aiutarmi dopo quello che ho combinato...
Dimentichi che conosco bene cosa c'è dentro di te...
Il Fulmine, l'elemento impulsivo per eccellenza, meno capace di agitarsi subito come il Fuoco ma devastante se stimolato a dovere. Axell non era uno scemo o uno sprovveduto, sapeva che darle la colpa della reazione del proprio spirito sarebbe stato alquanto sbagliato ed infatti non ci riuscì, per quanto rabbioso di tutto l'accaduto. Avrebbe preferito che Cappie fosse rimasta nella memoria sessuale dei giocatori solo come sua fidanzata, non come ex fidanzata vendicativa e ancora più troia di quanto non si fosse già dimostrata.
Non... Non è stato un gesto totalmente spontaneo. C'entra Irina, o meglio l'elemento che mi ha donato... Ho parlato col mio Sagitta subito dopo il fatto e lui mi ha spiegato che dentro di me convivono due nuclei dello stesso elemento che influenzano il mio modo di essere e di fare. Me ne ero accorta qualche tempo fa, stando a contatto con Ariel, ma ne ho compreso la gravità solo quando... Sono uscita fuori di testa dopo che mi hai lasciata...
Ok ok, ho capito e l'ho immaginato. Cioè, non credevo che Irina costituisse ancora un problema ma va bene... Stavi soffrendo, stavi molto male. Loro non se ne sarebbero dovuti approfittare, Gary in primis, ma con quei tre me la sono già vista.
Qualche livido e lussazioni di poco conto, niente di esagerato. Non poteva certo permettersi di metterli fuori gioco alla vigilia dell'inizio del campionato. Senza contare che il coach a quel punto lo avrebbe potuto squalificare a vita, rimettendoci, ma con l'orgoglio che si ritrovava ne sarebbe stato perfettamente capace e allora addio carriera sportiva. A Gary, in particolar modo, aveva dato una sonora capocciata di quelle belle cattive, ma lui stesso aveva ammesso di essersela meritata, quindi tutto risolto, per lo meno in parte.
Mi dispiace da morire di essermi comportata in quel modo: io... Io so di amarti ancora Axell e mi fa male pensare di averti ferito così tanto... La verità è che qui, l'unica ad aver dimostrato di non amarti abbastanza, sono proprio io e non tu...
Di cosa parli? Smettila di dire certe idiozie per favore! ... Uhm? Ma quelli sono...
Non avevo alcun diritto di toglierteli. Quando ho visto casa tua quasi del tutto svuotata della mia presenza mi sono sentita malissimo... Credevo che mi avessi già dimenticata, che volessi dimenticarmi. Allora, in un gesto di rabbia, volevo fare in modo che ti dimenticassi di me per sempre...
Volevo solo attenuare un poco il dolore e se mi avessi lasciato parlare te lo avrei detto. Però fa nulla, lo abbiamo capito che in quel momento non eri propriamente in te.
Prese le fotografie a metà, osservandole con gli occhi lucidi tanto quanto lei, però provando a contenersi maggiormente. I ricordi tornarono alla memoria con prepotenza, sì, erano stati davvero bene assieme e su quello non c'erano dubbi di alcun genere, non per lui almeno. Sospirò, scuotendo la testa con aria affranta e colpevole, quando la voce della ragazza lo fece tornare con la testa all'insù, a fissarla.
... Perché hai voluto aiutarmi? Era solo per un eccessivo senso di colpa?
Caroline Priscilla O'Neill... Ma si può sapere cosa ti dice il cervello? Adesso, prova per un attimo a mettere da parte la parte più "Irina" di te stessa e ascoltami provando a credere ad ogni mia parola, d'accordo? Quello che ho fatto è stato dettato dall'affetto che ci lega ancora, perché anche se è accaduto qualcosa di incredibile ed assurdo, il mio cuore non ti ha cacciata via da un momento all'altro. Certo, il senso di colpa ci stava, dannazione, ti ho praticamente distrutto la vita da un attimo all'altro, ma non era solo quello, io volevo dimostrarti che potevi ancora contare sul sottoscritto. Magari non saremo mai grandi amici o magari una volta andata via da quella porta non ti farai mai più vedere o sentire e mi considererai un estraneo, ma resta il fatto che a prescindere voglio che per lo meno tu possa ricordare che in qualunque momento tu possa averne bisogno, potrai passare da queste parti e contare sul mio aiuto, sulla mia persona, perché se così non dovesse essere, allora significherebbe dare alla nostra passata relazione la stessa importanza di un fidanzamento di poco conto, di una cazzatella, del legame con una qualsiasi, ma tu non lo sei e quello che c'è stato tra noi non lo potrò mai scordare.
Strinse il pugno quasi con rabbia, perché gli dispiaceva che lei potesse pensare che fosse finita così, da un giorno all'altro, senza tutto il comparto, senza tutto il contorno, senza l'inevitabile identità dei ricordi e delle memorie che sarebbero rimaste indelebili ed anche le verità, i segreti e le confidenze, tutte cose che avvicinavano due persone a prescindere. Probabilmente doveva passare tanto tempo, ancora di più, affinché certe cose potessero cominciare a valere anche per lei, ma nel frattempo Axell avrebbe aspettato, non aveva fretta, semmai il suo pensiero andava inevitabilmente a Victoria, sempre più lontana dal suo destino.
... Comunque... Gary mi ha chiesto se ha il via libera con te. Per quanto non possa farmi impazzire l'idea ho dovuto rispondere che non sono più certo io a dover decidere certe cose. Quindi preparati perché potrebbe fare un salto a trovarti nei prossimi giorni o per lo meno ti contatterà per vedervi. Quello che avverrà non sono affari miei...
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da Caroline Priscilla » 16/02/2016, 23:35
Dimentichi che conosco bene cosa c'è dentro di te...
Perdere Axell aveva significato perdere anche l'unica persona veramente vicina a lei che potesse condividere un segreto grande quanto le Gilde. Forse fu per quel motivo che Cappie aveva dubitato che l'altro potesse capire da cosa era dipeso il suo comportamento, anche se ugualmente il Cartwright non conosceva tutta la verità. Era andata a trovarlo però con l'intento di spiegargli ogni cosa, di riconciliarsi con lui prima di lasciarlo andare per sempre, perchè sentiva che era ciò di cui aveva bisogno in quel momento il suo cuore, ancora sofferente.
Ok ok, ho capito e l'ho immaginato. Cioè, non credevo che Irina costituisse ancora un problema ma va bene... Stavi soffrendo, stavi molto male. Loro non se ne sarebbero dovuti approfittare, Gary in primis, ma con quei tre me la sono già vista.
Non è stata colpa loro, sono io che... Li ho convinti. Non so che cosa avrei potuto fare se non mi avessero assecondata, quindi forse è stato solo un bene...
Già, dove l'avrebbe portata lontano la rabbia, l'alcool e la voglia di vendicarsi? Meglio non pensarci e scusarsi invece con il Cartwright per quel gesto sconsiderato, fatto solo per colpirlo dritto nell'oroglio e anche un po' nel cuore. Nella sua follia, Cappie sperava che provando sulla propria pelle ciò che stava provando lei in quel momento, il giocatore di Quidditch si sarebbe reso conto del grosso sbaglio che aveva fatto e sarebbe tornato da lei... Follia, appunto, perchè lei non lo aveva lasciato perchè innamorata di un altro, ma aveva solo voluto sfogare tutta la rabbia che non riusciva più a gestire nè a contenere. Tuttavia, sapeva comprendere i propri errori e come rimediare, almeno in parte, riportando ad Axell tutti i ricordi di loro due che gli aveva sottratto da casa e che -in teoria- avrebbe voluto distruggere. Ma alla fine non ce l'aveva fatta e meno male, perchè aveva potuto riportarli al loro legittimo proprietario.
Non avevo alcun diritto di toglierteli. Quando ho visto casa tua quasi del tutto svuotata della mia presenza mi sono sentita malissimo... Credevo che mi avessi già dimenticata, che volessi dimenticarmi. Allora, in un gesto di rabbia, volevo fare in modo che ti dimenticassi di me per sempre...
Volevo solo attenuare un poco il dolore e se mi avessi lasciato parlare te lo avrei detto. Però fa nulla, lo abbiamo capito che in quel momento non eri propriamente in te.
Una parte di me lo pensava, ma era più facile lasciarsi andare alla rabbia piuttosto che al dolore...
Si scusò di nuovo, notando gli occhi lucidi dell'altro e facendoseli venire, di riflesso, anche lei. Come aveva potuto biasimare Victoria per essersi innamorato di lui? Era inevitabile, l'avrebbe dovuto sapere, perchè Axell era meraviglioso sotto ogni punto di vista e non c'era motivo che la Randall non potesse perdere la testa per il giocatore di Quidditch. L'aveva già perdonata per quello, perchè lei stessa si rendeva conto che era impossibile non provare amore per il Cartwright... Per entrambi i Cartwright, in realtà, perchè anche Vergil era meraviglioso tanto quanto il cugino. Già, peccato che quella notte non fosse scattato nulla in lei per il migliore amico... Forse avrebbe compreso meglio ciò che Axell e Victoria avevano provato e avrebbe potuto evitare di rovinare la vita ad entrambi.
... Perché hai voluto aiutarmi? Era solo per un eccessivo senso di colpa?
Doveva fargli quella domanda, perchè era un tarlo che si portava dietro da quando Jorge le aveva fatto presente la sua idea sull'intera vicenda, ovvero che Axell non era mai stato innamorato di lei, non aveva mai provato quell'amore con la "A" maiuscola, di quelli che duravano per sempre nonostante tutte le difficoltà. Era la cosa che in quei mesi le aveva fatto più male e adesso finalmente che aveva trovato il coraggio di un raffronto con il Cartwright doveva sapere la verità, per poter poi chiudere definitivamente quel capitolo e andare avanti con la propria strada.
Caroline Priscilla O'Neill... Ma si può sapere cosa ti dice il cervello? Adesso, prova per un attimo a mettere da parte la parte più "Irina" di te stessa e ascoltami provando a credere ad ogni mia parola, d'accordo?
D-d'accordo...
Quello che ho fatto è stato dettato dall'affetto che ci lega ancora, perché anche se è accaduto qualcosa di incredibile ed assurdo, il mio cuore non ti ha cacciata via da un momento all'altro. Certo, il senso di colpa ci stava, dannazione, ti ho praticamente distrutto la vita da un attimo all'altro, ma non era solo quello, io volevo dimostrarti che potevi ancora contare sul sottoscritto. Magari non saremo mai grandi amici o magari una volta andata via da quella porta non ti farai mai più vedere o sentire e mi considererai un estraneo, ma resta il fatto che a prescindere voglio che per lo meno tu possa ricordare che in qualunque momento tu possa averne bisogno, potrai passare da queste parti e contare sul mio aiuto, sulla mia persona, perché se così non dovesse essere, allora significherebbe dare alla nostra passata relazione la stessa importanza di un fidanzamento di poco conto, di una cazzatella, del legame con una qualsiasi, ma tu non lo sei e quello che c'è stato tra noi non lo potrò mai scordare.
Tutti i buoni propositi sul dimostrarsi forte e sul non piangere andarono a puttane nel momento stesso in cui Axell pronunciò quelle parole, facendola emozionare al punto che le lacrime uscirono fuori indipendentemente dalla volontà dell'irlandese.
Perchè... Perchè devi sempre farmi piangere?
Non era un vero e proprio rimprovero verso di lui, semmai verso sè stessa, incapace di mettere la parola fine a tutto, incapace di non lasciarsi coinvolgere dalle proprie emozioni e dai propri sentimenti, incapace di vedere la propria vita lontana da quella del Cartwright. Lo amava e avrebbe voluto poterlo rendere felice in qualsiasi modo, ma sarebbe mai riuscita a trasformare quell'amore in affetto un giorno? Aveva creduto che la risposta fosse un sì, ma solo standogli lontana, solo scacciandolo dalla propria vita, senza mai più rivederlo, fino a quando Axell non fosse diventato un ricordo bellissimo e libero da qualsiasi dolore. Invece, mentre portava la mano a coprirsi le labbra, stringendo forte gli occhi e lasciando cadere altre lacrime, comprese che se davvero avesse smesso di vederlo, lui sarebbe diventato solo l'ombra di ciò che era stato un tempo per lei.
Perchè semplicemente non la smetti di comportarti così, di farmi rimpiangere ogni giorno della mia vita di averti perso? Perchè non riesci a rendermi le cose più semplici? Volevo solo restituirti tutto quanto, ringraziarti, chiederti scusa e sparire per sempre dalla tua vita, così che tu potessi essere libero di stare con chiunque, anche con Victoria, senza il peso del senso di colpa che hai nei miei confronti. E invece tu riesci a farmi ancora male, perchè ai miei occhi riesco a vederti sempre e solo come una persona meravigliosa e come ci si fa a disinnamorare di una persona meravigliosa come te?
Non riusciva a guardarlo negli occhi, ma anche se l'avesse fatto, avrebbe avuto la vista appannata, mentre riusciva quasi a sentire un dolore forte risalire dal cuore e arrestarsi in gola, facendola anche singhiozzare.
Io lo so che tu ci SARESTI sempre per me! Ma la verità è che NON CI SARAI, perchè quando avrò bisogno di te, quando non avrò nessun altro a cui poter confidare i miei segreti, quelli reali, quelli appartenenti al nostro mondo, tu sarai lontano e al tuo fianco avrai un'altra persona a cui dovrai rendere conto di ciò che fai! Ieri... Ieri Typhon mi ha detto di aver incontrato MIO PADRE! E l'unica persona con cui avrei potuto condividere questa gioia eri tu, ma tu non eri lì con me, perchè hai deciso di lasciarmi... E io non posso più contare su di te perchè mi fa troppo male...
Non perse nemmeno tempo a spiegare come Typhon fosse riuscito a incontrare il padre della O'Neill, non disse niente altro, semplicemente sfogando di nuovo tutto il dolore, credendo di poterlo controllare ma ritrovandosi ad ammettere con sè stessa che non era affatto così. Pianse ancora per un po', fino a quando non si calmò del tutto, asciugandosi le lacrime e sentendosi di nuovo una stupida per aver fatto un'inutile scenata di fronte al Cartwright.
M-mi dispiace... Non volevo ferirti di nuovo...
Disse, dopo essersi ripresa un po' e aver trovato la calma per poter affrontarlo nuovamente a viso aperto, mentre il Cartwright le dava un'altra notizia che la lasciò sorpresa sì, ma non troppo.
... Comunque... Gary mi ha chiesto se ha il via libera con te. Per quanto non possa farmi impazzire l'idea ho dovuto rispondere che non sono più certo io a dover decidere certe cose. Quindi preparati perché potrebbe fare un salto a trovarti nei prossimi giorni o per lo meno ti contatterà per vedervi. Quello che avverrà non sono affari miei...
... E tu hai il via libera con Victoria. Non avreste dovuto chiedermi nulla nè tu, nè lei, ma dato che avete voluto ugualmente conoscere prima la mia opinione, ribadisco il concetto: non fermarti per causa mia. Non potrai farmi più male di quanto già non mi sia fatta da sola, facendo quello che ho fatto con Gary e gli altri... E poi, grazie a quello, ho capito che ti meriti una fidanzata migliore di me, quindi se pensi che quella persona possa essere Victoria, allora fai pure...
Tanto ormai i giochi erano stati fatti e di sicuro stare con la Randall o non starci non avrebbe cambiato più nulla per lei.
... Basta che non sia Ylenia Sartor, quello sarebbe un affronto che non sopporterei!
Si asciugò una lacrima fugace e tentò di sorridere con quella battuta, un po' per stemperare la tensione e un po' per scusarsi di nuovo di aver detto cose che, lo sapeva, avrebbero ferito il ragazzone.
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da Axell » 18/02/2016, 23:06
Perché... Perché devi sempre farmi piangere?
Come se fosse una cosa che dipendeva da lui o che facesse apposta. Ad Axell dispiaceva di essere il fautore di quelle lacrime ma non poteva proprio farci nulla, rispondeva col cuore e basta. Spesso era meglio cercare di dosare le parole, ma tra loro non essendo mai successo, gli risultava molto più difficile che con altre persone.
Io... Beh non volevo, cercavo solo di... Di...
Perché semplicemente non la smetti di comportarti così, di farmi rimpiangere ogni giorno della mia vita di averti perso? Perché non riesci a rendermi le cose più semplici? Volevo solo restituirti tutto quanto, ringraziarti, chiederti scusa e sparire per sempre dalla tua vita, così che tu potessi essere libero di stare con chiunque, anche con Victoria, senza il peso del senso di colpa che hai nei miei confronti. E invece tu riesci a farmi ancora male, perché ai miei occhi riesco a vederti sempre e solo come una persona meravigliosa e come ci si fa a disinnamorare di una persona meravigliosa come te?
Sarebbe bastato pensare alla cazzata che aveva fatto, al casino che aveva combinato, ma evidentemente non era abbastanza o forse la ragazza aveva davvero capito che per lui non c'era stata affatto premeditazione e quello che era successo era avvenuto di improvviso, senza che lui potesse accorgersene, senza che lui potesse opporre una resistenza nemmeno blanda. Tuttavia sentirla inveire contro di lui in quel modo non fece altro che renderlo ancora più triste e dispiaciuto, perché una persona come la O'Neill non si meritava di certo tutta quella sofferenza.
Ma con questo che intendi dire? Cioè, ho capito... Però non...
Io lo so che tu ci SARESTI sempre per me! Ma la verità è che NON CI SARAI, perchè quando avrò bisogno di te, quando non avrò nessun altro a cui poter confidare i miei segreti, quelli reali, quelli appartenenti al nostro mondo, tu sarai lontano e al tuo fianco avrai un'altra persona a cui dovrai rendere conto di ciò che fai! Ieri... Ieri Typhon mi ha detto di aver incontrato MIO PADRE! E l'unica persona con cui avrei potuto condividere questa gioia eri tu, ma tu non eri lì con me, perché hai deciso di lasciarmi... E io non posso più contare su di te perché mi fa troppo male...
Che cosa ha fatto?! Chi ha incontrato?!
Inarcò il sopracciglio con aria un bel po' spaesata, non comprendendo proprio il senso di quella frase abbastanza assurda: il padre era morto, su quello non c'erano tantissimi dubbi, anzi, quasi nessuno. Caroline Priscilla comunque non parve troppo intenzionata a fornire dettagli sulla faccenda, perché era finita nel suo mondo, nel suo universo fatto di parole, domande e risposte che si dava da sola, senza mai considerare, senza mai prendere in esame tutto. Ma d'altronde era una Ignis e come tale il ragionamento lucido non faceva molto parte della sua versatilità umana.
M-mi dispiace... Non volevo ferirti di nuovo...
Stai andando a ruota libera, completamente... ... Comunque... Gary mi ha chiesto se ha il via libera con te. Per quanto non possa farmi impazzire l'idea ho dovuto rispondere che non sono più certo io a dover decidere certe cose. Quindi preparati perché potrebbe fare un salto a trovarti nei prossimi giorni o per lo meno ti contatterà per vedervi. Quello che avverrà non sono affari miei...
... E tu hai il via libera con Victoria. Non avreste dovuto chiedermi nulla né tu, né lei, ma dato che avete voluto ugualmente conoscere prima la mia opinione, ribadisco il concetto: non fermarti per causa mia. Non potrai farmi più male di quanto già non mi sia fatta da sola, facendo quello che ho fatto con Gary e gli altri... E poi, grazie a quello, ho capito che ti meriti una fidanzata migliore di me, quindi se pensi che quella persona possa essere Victoria, allora fai pure...
Uff...
Emise un sospiro un po' forzato, non sapendo bene che cosa dire, come dirlo e soprattutto quando, avendo quasi paura di scatenare un'altra sfuriata da parte della ex fidanzata. Come dirle che lui di questo aveva già parlato con la Randall e che comunque di certo non dipendeva da lui l'inizio di una relazione con Victoria? Un'altra volta di fronte alla possibilità di essere sincero o di nascondere ogni cosa con accuratezza, Axell scelse la via della verità, magari la più tosta ma anche la più giusta.
... Basta che non sia Ylenia Sartor, quello sarebbe un affronto che non sopporterei!
Lasciamo perdere Ylenia per favore, ha già cominciato a rompere e le ho sbattuto la porta in faccia almeno tre volte...
Rise leggermente anche lui, prima di tornare nuovamente più serio, partendo dalla chiacchierata più importante per arrivare poi all'ultima in ordine cronologico.
Ascolta Cappie, fermo restando che questa storia di tuo padre me la dovresti spiegare meglio, prendiamo in esame una questione normale, diciamo un problema sul lavoro, ok? Bene, hai degli amici con i quali confidarti: Ariel, Kelly, Evan, Calvin, mio cugino, il tuo datore di lavoro... Insomma, è un bel mucchio, giusto? Ora, non sto dicendo che voglio essere tuo amico, è la cosa più brutta da dire ad una ragazza che ancora sta in fase di disinnamoramento... Ma ti sto dicendo comunque che puoi mettermi nel mucchio. Ognuno di loro, se andassi a trovarli per parlare, potrebbero avere dei cazzi da sbrigare, non sono mica l'unico! Hai una notizia importante, la vuoi condividere? Ok, in quell'istante è ovvio che sei sola, perché ti muovi e vai da chi vuoi, scegliendo chi ti ispira o ti serve di più in quel momento. Desidero solo non diventare un completo estraneo per te, questo è quanto. Se poi tutto ciò lo trasformerai in una amicizia, ben venga, ma non mi sento in diritto di chiederla, credo sia anche troppo presto. ... Per quanto riguarda invece Victoria...
Si fece indietro con la schiena, mettendosi più comodo sul divano, portando le mani dietro la nuca per sgranchirsi un poco.
... Puoi darmi tutti i via libera che ti pare, ma tanto è lei ad aver stabilito che con me non ci può stare. Si sente terribilmente in colpa per ciò che ti ha fatto ed ha messo in chiaro con me che questo blocco nei tuoi confronti non le permetterà di essere serena nell'essere la mia fidanzata. Non che io volessi starci a prescindere, anzi, in teoria era un'idea comune, ma anche se adesso da te ho, per così dire, un permesso, per quanto mi piacerebbe avvalermene ho altri paletti dall'altra parte. E credimi se mi dispiace di non poter stare con lei adesso come adesso non è per mancanza di rispetto verso di te, piuttosto tutt'altro. Se fossi così tranquillo nel dire "ok, pazienza, starò con un'altra tra qualche tempo, basta attendere", significherebbe averti fatto soffrire per una qualunque e denigrare il sentimento provato per e per lei. Vorrei tanto darti la garanzia che questa storia per me è seria e importante, farti almeno essere sicuro che tra noi è finita per qualcosa di altrettanto grande, ma non mi è concesso. Vorrei poter sbloccare la situazione in qualche modo ma lo sai, voi ragazze siete teste di legno, molto più di noi maschi.
Sbuffò, chiudendo gli occhi, sopprimendo diversi tipi di emozioni, una differente dall'altra, mischiate tra loro in maniera caotica e difficile da gestire.
Notizie di Vergil?
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da Caroline Priscilla » 19/02/2016, 17:54
Lasciamo perdere Ylenia per favore, ha già cominciato a rompere e le ho sbattuto la porta in faccia almeno tre volte...
Risero entrambi, ma non era la stessa risata che avevano spesso condiviso, complici, quando ancora stavano insieme, bensì segnata dall'imbarazzo e in parte da una strana sensazione, la sensazione di sentirsi tanto vicini ad una persona che però ormai era lontana da noi anni luce. Almeno così Cappie vedeva Axell in quel momento, come una meta irraggiungibile e non facente più parte della sua vita. Si era sfogata, aveva buttato fuori il dolore che ancora le era rimasto dentro, ma che avrebbe necessitato di tempo per essere smaltito del tutto. Tuttavia non voleva ferirlo, lo aveva fatto già troppo in passato, ma solo poterlo rendere libero di stare con chi volesse -esclusa Ylenia- dato che lui stesso sentiva di avere un blocco proprio a causa della ex-Tassorosso.
Ascolta Cappie, fermo restando che questa storia di tuo padre me la dovresti spiegare meglio, prendiamo in esame una questione normale, diciamo un problema sul lavoro, ok? Bene, hai degli amici con i quali confidarti: Ariel, Kelly, Evan, Calvin, mio cugino, il tuo datore di lavoro... Insomma, è un bel mucchio, giusto? Ora, non sto dicendo che voglio essere tuo amico, è la cosa più brutta da dire ad una ragazza che ancora sta in fase di disinnamoramento... Ma ti sto dicendo comunque che puoi mettermi nel mucchio. Ognuno di loro, se andassi a trovarli per parlare, potrebbero avere dei cazzi da sbrigare, non sono mica l'unico! Hai una notizia importante, la vuoi condividere? Ok, in quell'istante è ovvio che sei sola, perché ti muovi e vai da chi vuoi, scegliendo chi ti ispira o ti serve di più in quel momento. Desidero solo non diventare un completo estraneo per te, questo è quanto. Se poi tutto ciò lo trasformerai in una amicizia, ben venga, ma non mi sento in diritto di chiederla, credo sia anche troppo presto.
Non saranno i tuoi impegni a tenermi lontana da te, Axell. E' quello che provo dentro quando penso a te che mi spinge a volermi allontanare, a non considerarti come parte della mia vita perchè sei una parte che al momento è troppo dolorosa. Io stessa ho dimostrato che per te non sono altro che un problema... Ti ho rovinato per sempre la reputazione. E non agli occhi di pochi, ma di fronte all'intero mondo magico. Non sei tu a dover dimostrarmi che posso contare su di te, semmai il contrario... Ma non riesco a capire perchè tu non mi abbia chiuso la porta in faccia. Ho fatto qualcosa di terribile che avrebbe dovuto spingerti a dubitare dei miei sentimenti per te, eppure non è successo.... Io non posso dimenticare ciò che di buono hai fatto per me, ma tu sì...
Forse il vero problema non era Axell ma il modo in cui Cappie si sentisse nei suoi confronti. Ovvero come una traditrice, come una stupida per averlo ferito e per non aver compreso la portata dei suoi sentimenti, sia quelli per Victoria che quelli verso sè stessa. Si era lasciata influenzare dall'idea che lui non la amasse abbastanza e forse era davvero così, ma almeno adesso riusciva a sopportare quell'idea senza che questa la spingesse a piangere, urlare e fare qualche cazzata.
... Per quanto riguarda invece Victoria... ... Puoi darmi tutti i via libera che ti pare, ma tanto è lei ad aver stabilito che con me non ci può stare.
... Perchè?
Si sente terribilmente in colpa per ciò che ti ha fatto ed ha messo in chiaro con me che questo blocco nei tuoi confronti non le permetterà di essere serena nell'essere la mia fidanzata. Non che io volessi starci a prescindere, anzi, in teoria era un'idea comune, ma anche se adesso da te ho, per così dire, un permesso, per quanto mi piacerebbe avvalermene ho altri paletti dall'altra parte. E credimi se mi dispiace di non poter stare con lei adesso come adesso non è per mancanza di rispetto verso di te, piuttosto tutt'altro. Se fossi così tranquillo nel dire "ok, pazienza, starò con un'altra tra qualche tempo, basta attendere", significherebbe averti fatto soffrire per una qualunque e denigrare il sentimento provato per te e per lei. Vorrei tanto darti la garanzia che questa storia per me è seria e importante, farti almeno essere sicuro che tra noi è finita per qualcosa di altrettanto grande, ma non mi è concesso. Vorrei poter sbloccare la situazione in qualche modo ma lo sai, voi ragazze siete teste di legno, molto più di noi maschi.
Vicky che si sentiva in colpa, Axell che voleva dimostrarle di non averla fatta soffrire invano, ma per un sentimento che valeva tanto quanto quello condiviso fra di loro: la O'Neill non aveva minimamente calcolato quanti disastri avesse potuto combinare prima ancora dell'essere andata a letto con i tre giocatori di Quidditch e aver cantato quella canzone. Non sapeva bene come prendere quella notizia che sì, le faceva male, ma le faceva più male vedere che per colpa sua aveva impedito a due persone -a cui comunque era da sempre stata legata affettivamente- di essere felici.
Felici sulla tua pelle...
Avrebbe potuto pensare se spinta dall'elemento di Irina, ma era un altro il pensiero a cui cercava di aggrapparsi Cappie per non lasciarsi andare completamente al proprio elemento.
Felici perchè è quello che si meritano.
Si alzò in piedi e si avvicinò al giocatore di Quidditch, piegandosi su di lui per abbracciarlo forte, talmente forte che avrebbe anche potuto stritolarlo se fosse stato mingherlino, ma pe fortuna con il Cartwright non correva pericolo. Rimase in quel modo per parecchio tempo, sentendo il proprio cuore riempirsi di dolore ma anche di affetto, ringraziandolo dentro di sè per aver detto comunque parole che ancora una volta avevano sottolineato quanto Cappie fosse stata importante per lui e che davvero, ciò che era accaduto, era stato frutto di uno stupido scherzo del destino. Ma così era fatta la vita, no? E poi era riuscita ad andare avanti nonostante la morte del padre, un cuore spezzato sapeva come riaggiustarsi, anche che ci fosse voluto del tempo.
Mi dispiace per tutto ciò che ho fatto. No, zitto, tu non hai la minima idea di quello che ho fatto perchè ero arrabbiata con te quindi le mie scuse te le meriti tutte e te le dovrai sorbire, perchè per colpa mia stai soffrendo più di quanto dovresti e questo non è giusto. Mi dispiace anche di non essere così forte da accettare senza problemi quello che è accaduto: vorrei poter dire a te, come a Vicky, che... Andrà tutto bene, ma non è così. Queste situazioni non si risolvono mai solo con tutti vincitori, ci sarà sempre qualcuno che perderà qualcosa. L'importante è imparare ad accettare la sconfitta e ciò che ci viene portato via. ...Proverò a parlare con lei. Non nell'immediato, perchè ho bisogno di tempo per sentirmi pronta e poi prima devo sapere se posso fare qualcosa per contenere l'elemento di Irina. Ma ti prometto che proverò a parlarci, così... Tu e lei potrete essere felici insieme... In fondo lo dovete a me e lo dovete anche a Vergil...
Alla fine di quel discorso sciolse l'abbraccio e lo fissò da vicino, sorridendo, chinandosi e dandogli un bacio sulla punta del naso, spingendosi fino a quel gesto per vedere quanto potesse sopportare il proprio cuore. Ma quando lo fece, si rese conto che era stata la paura di provare a farla soffrire, più che l'atto stesso. E quando realizzò quella cosa, la O'Neill sorrise, un sorriso dolce e solare, proprio come era lei.
Notizie di Vergil?
Ci vediamo molto spesso ultimamente e lui sta bene. Di sicuro è molto più capace di me di saper affrontare una situazione simile. Anzi, in molte occasioni mi è anche stato vicino e mi ha aiutato a ragionare quando rischiavo di uscire ancora più fuori di testa...- ad esempio la mattina dopo il fattaccio, che era stato lì presente per lei e lo era tuttora -... Lui ti manca? So che non è più venuto a parlare con te e so che questa cosa ti fa soffrire molto. In fondo sei sempre stato molto legato a tuo cugino...
Come Vergil lo era ad Axell, prima dello scambio di coppia.
Hai intenzione di fare qualcosa per riallacciare i rapporti con lui?
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da Axell » 19/02/2016, 22:03
Non saranno i tuoi impegni a tenermi lontana da te, Axell. E' quello che provo dentro quando penso a te che mi spinge a volermi allontanare, a non considerarti come parte della mia vita perché sei una parte che al momento è troppo dolorosa. Io stessa ho dimostrato che per te non sono altro che un problema... Ti ho rovinato per sempre la reputazione. E non agli occhi di pochi, ma di fronte all'intero mondo magico. Non sei tu a dover dimostrarmi che posso contare su di te, semmai il contrario... Ma non riesco a capire perché tu non mi abbia chiuso la porta in faccia. Ho fatto qualcosa di terribile che avrebbe dovuto spingerti a dubitare dei miei sentimenti per te, eppure non è successo... Io non posso dimenticare ciò che di buono hai fatto per me, ma tu sì...
Ti ho conosciuta per diverso tempo, dubitare di te in un momento di debolezza sarebbe stato alquanto idiota, non credi? Non eri completamente lucida, non hai riflettuto sulle conseguenze che in realtà sarebbero state disastrose ed hai agito di istinto, con il Fulmine. Comunque capisco il tuo ragionamento, il perché tu non ti senta tranquilla a poter contare su di me, però diciamo che per me l'importante è che tu... Lo sappia. Basta che mi assicuri che, pur non volendo contare su di me adesso, qualora per te fosse estremamente necessario o importante supererai i tuoi blocchi e ti lascerai supportare. Non mi serve sapere altro, poi quel che sarà sarà, conosce solo il tempo la risposta... O se preferisci, il Conflux!
Non seppe esattamente farsi una risata, ma il senso era proprio quello di una mezza battuta, visto che ormai si stava parlando in termini di elementi, destino e problemi con il proprio spirito. Caroline Priscilla avrebbe potuto parlare apertamente di una questione come l'Equilibrio soltanto con lui, almeno per il momento e fino a quando non avesse trovato altre persone come loro. Meglio approfittarne perché poi, una volta uscita da quella porta, non era nemmeno sicuro che si fossero rivisti tanto presto, o addirittura... che si fossero rivisti.
... Per quanto riguarda invece Victoria... ... Puoi darmi tutti i via libera che ti pare, ma tanto è lei ad aver stabilito che con me non ci può stare.
... Perché?
Si sente terribilmente in colpa per ciò che ti ha fatto ed ha messo in chiaro con me che questo blocco nei tuoi confronti non le permetterà di essere serena nell'essere la mia fidanzata.
Di seguito le spiegò nel particolare come mai ci fosse quel blocco tanto forte e soprattutto come lui stesse vivendo attivamente la situazione, una situazione delicata e possibilmente intricatissima. Victoria teneva parecchio all'amicizia della O'Neill, molto più di quanto Axell avesse pienamente compreso, quindi stava facendo i conti con una realtà parallela e non gli sarebbe bastato il permesso della ex fidanzata per andare avanti per la propria strada. Nonostante tutto, comunque, parlarne francamente con la irlandese non poté che aiutare ulteriormente il dialogo e il confronto, sfociando in qualcosa di positivo.
Mi dispiace per tutto ciò che ho fatto.
Quell'abbraccio lo prese un po' in contropiede: era piacevole sentire di nuovo il calore di quella ragazza meravigliosa sotto tutti i punti di vista, per quello non ci mise molto a ricambiarlo con tanto affetto e soprattutto una buona nota di commozione, perché sì, lui alla fine restava sempre lo stesso solito tenerone capace di piangere a fontana guardando commedie romantiche oppure documentari con i cuccioli di animali, quindi figurarsi in un momento simile così tanto carico di emozioni e dolcezza.
Ancora?
No, zitto, tu non hai la minima idea di quello che ho fatto perché ero arrabbiata con te quindi le mie scuse te le meriti tutte e te le dovrai sorbire, perché per colpa mia stai soffrendo più di quanto dovresti e questo non è giusto.
Uff... Ok ok...
Mi dispiace anche di non essere così forte da accettare senza problemi quello che è accaduto: vorrei poter dire a te, come a Vicky, che... Andrà tutto bene, ma non è così. Queste situazioni non si risolvono mai solo con tutti vincitori, ci sarà sempre qualcuno che perderà qualcosa. L'importante è imparare ad accettare la sconfitta e ciò che ci viene portato via.
Lo stai dicendo a me? Ad un Giocatore di Quidditch? So bene cosa vuol dire accettare le sconfitte con dignità, ma so anche bene che quando si viene sconfitti la prima cosa da fare è scacciare l'idea di non essere stati abbastanza bravi o validi. Spesso sono tantissimi i fattori che determinano una vittoria e una sconfitta e in alcuni frangenti non dipendendo neanche da noi...
... Proverò a parlare con lei. Non nell'immediato, perché ho bisogno di tempo per sentirmi pronta e poi prima devo sapere se posso fare qualcosa per contenere l'elemento di Irina. Ma ti prometto che proverò a parlarci, così... Tu e lei potrete essere felici insieme... In fondo lo dovete a me e lo dovete anche a Vergil...
Pensa prima a te stessa allora, è la cosa più importante. Ok, vuoi prenderti qualche colpa, d'accordo, ma anche noi abbiamo fatto le nostre cazzate, quindi qualche tempo in più di attesa non ci ucciderà, un po' ce lo meritiamo. Anzi... Questo periodo è anche fin troppo poco rispetto alle mie aspettative, aspettative nulle per la verità.
Ricevere quel piccolo bacio sul naso da parte della ragazza lo fece sorridere leggermente, costringendolo a darle un pizzicotto sulla guancia in segno di puro gioco e intesa. Nei minuti successivi le chiese anche informazioni riguardo il cugino, considerando che era da un bel po' che non aveva sue notizie e non si vedevano, davvero una stranezza visto il loro legame. Per fortuna Cappie seppe dargli nuove informazioni, rendendolo partecipe del suo stato d'animo e meno preoccupato per quel silenzio prolungato.
.. Lui ti manca? So che non è più venuto a parlare con te e so che questa cosa ti fa soffrire molto. In fondo sei sempre stato molto legato a tuo cugino...
Che mi manchi è indubbio, ma anche lui necessita dei suoi periodi, di assorbire il colpo. In fondo non è la prima volta che gli combino una cosa del genere, ci fu anche Noel che in passato stette con me preferendomi a lui, per quanto di sicuro la situazione era ben diversa dall'attuale. Noel era una arrivista, voleva stare coi migliori, le piaceva mostrarsi in giro con me a mo' di trofeo e visto che al tempo ero decisamente più materialista e ormonalmente attivo, me ne fregavo. Credo che anche lui sappia benissimo la differenza tra le due storie ma se lo conosco un minimo si starà di nuovo dando della "seconda scelta" senza motivo. Cerca di fargli capire che non è così e che è solo un coglione a pensare certe stupidaggini, io non posso ma magari a te potrebbe pure credere...
Hai intenzione di fare qualcosa per riallacciare i rapporti con lui?
Sì, di sicuro farò qualcosa ma non ora. Attenderò il periodo natalizio, quando le nostre famiglie si riuniranno alla Vigilia per le feste. In quel frangente potrò contare sul fatto che saremo un po' "costretti" al contatto ed in più sul motto "A Natale siamo tutti più buoni"!
Altra piccola battuta, che lo fece sospirare e scuotere il capo, prima di tornare a fissarla più intensamente e seriamente.
Allora... Ti va di dirmi sì o no questa cazzo di storia di tuo padre?!
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da Caroline Priscilla » 19/02/2016, 22:43
Ti ho conosciuta per diverso tempo, dubitare di te in un momento di debolezza sarebbe stato alquanto idiota, non credi?
Dipende da che cosa aveva fatto in quel momento di debolezza. Cappie dubitava che i tre giocatori di Quidditch avessero raccontato al Cartwright ogni singolo dettaglio della serata trascorsa insieme, per questo motivo lui parlava senza -secondo il suo parere- conoscere davvero tutti i fatti. Ma raccontarglieli sarebbe servito solo a fargli del male gratuito, oltre che a mettere nei guai i tre ragazzi. La O'Neill preferiva essere lei cosciente di ciò che aveva fatto e provare a rimediare in qualche modo, perchè Axell, dal suo punto di vista, le aveva già fatto capire quanto profondamente ci tenesse a lei.
Non eri completamente lucida, non hai riflettuto sulle conseguenze che in realtà sarebbero state disastrose ed hai agito di istinto, con il Fulmine. Comunque capisco il tuo ragionamento, il perché tu non ti senta tranquilla a poter contare su di me, però diciamo che per me l'importante è che tu... Lo sappia. Basta che mi assicuri che, pur non volendo contare su di me adesso, qualora per te fosse estremamente necessario o importante supererai i tuoi blocchi e ti lascerai supportare. Non mi serve sapere altro, poi quel che sarà sarà, conosce solo il tempo la risposta... O se preferisci, il Conflux!
Molti confratelli credono che il Conflux li guidi in tutto, forse è arrivato il momento che ci creda pure io...
Rispose, a metà fra il serio e il divertito, riflettendo che una filosofia di vita come quella certo toglieva via molti grattacapi. Bastava semplicemente credere che il Conflux aveva un piano per ogni cosa e lasciarsi andare, anche se questo si scontrava con il carattere della Ignis stessa, da sempre votato all'agire.
Comunque... Va bene.
Disse semplicemente, rassicurandolo quindi che non lo avrebbe tagliato totalmente fuori dalla sua vita e che, se davvero avesse avuto bisogno di lui avrebbe superato qualsiasi ostacolo per averlo vicino. Si stava lentamente aprendo a lui come non credeva sarebbe riuscita a fare, trovando in quella conversazione tanti punti positivi che rendevano il suo cuore un po' più leggero. La notizia di Gary -pronto a provarci con lei- non la sorprese più di tanto, ma non le mise neanche troppa pena addosso, perchè per il momento non avrebbe saputo che cosa fare con il ragazzo. Invece rimase colpita dal sapere che Victoria aveva scelto di non stare con Axell fino a quando non avesse recuperato la sua amicizia con lei e del desiderio del Cartwright stesso di rispettare il sentimento che c'era stato fra di loro con una storia altrettanto seria e importante. Questo la spinse ad alzarsi e ad abbracciarlo, chiedendogli ancora scusa e promettendogli che avrebbe parlato con la Randall -con calma e con il giusto tempo- pur di permettere ad entrambi di essere felici.
Mi dispiace anche di non essere così forte da accettare senza problemi quello che è accaduto: vorrei poter dire a te, come a Vicky, che... Andrà tutto bene, ma non è così. Queste situazioni non si risolvono mai solo con tutti vincitori, ci sarà sempre qualcuno che perderà qualcosa. L'importante è imparare ad accettare la sconfitta e ciò che ci viene portato via.
Lo stai dicendo a me? Ad un Giocatore di Quidditch? So bene cosa vuol dire accettare le sconfitte con dignità, ma so anche bene che quando si viene sconfitti la prima cosa da fare è scacciare l'idea di non essere stati abbastanza bravi o validi. Spesso sono tantissimi i fattori che determinano una vittoria e una sconfitta e in alcuni frangenti non dipendendo neanche da noi...
... Proverò a parlare con lei. Non nell'immediato, perché ho bisogno di tempo per sentirmi pronta e poi prima devo sapere se posso fare qualcosa per contenere l'elemento di Irina. Ma ti prometto che proverò a parlarci, così... Tu e lei potrete essere felici insieme... In fondo lo dovete a me e lo dovete anche a Vergil...
Pensa prima a te stessa allora, è la cosa più importante. Ok, vuoi prenderti qualche colpa, d'acco.ordo, ma anche noi abbiamo fatto le nostre cazzate, quindi qualche tempo in più di attesa non ci ucciderà, un po' ce lo meritiam Anzi... Questo periodo è anche fin troppo poco rispetto alle mie aspettative, aspettative nulle per la verità.
Annuì, ancora stretta a lui e commossa tanto quanto il ragazzone, prima di dargli un bacio sulla punta del naso che venne ricambiato con un pizzicotto sulla guancia. Poi, semplicemente, si rimise seduta, ma questa volta accanto ad Axell stesso, ascoltando la sua domanda su come stesse il cugino e provando a rassicurarlo sul suo stato fisico, mentale e soprattutto emotivo.
Che mi manchi è indubbio, ma anche lui necessita dei suoi periodi, di assorbire il colpo. In fondo non è la prima volta che gli combino una cosa del genere, ci fu anche Noel che in passato stette con me preferendomi a lui, per quanto di sicuro la situazione era ben diversa dall'attuale. Noel era una arrivista, voleva stare coi migliori, le piaceva mostrarsi in giro con me a mo' di trofeo e visto che al tempo ero decisamente più materialista e ormonalmente attivo, me ne fregavo. Credo che anche lui sappia benissimo la differenza tra le due storie ma se lo conosco un minimo si starà di nuovo dando della "seconda scelta" senza motivo. Cerca di fargli capire che non è così e che è solo un coglione a pensare certe stupidaggini, io non posso ma magari a te potrebbe pure credere...
Gli voglio bene e farei di tutto per convincerlo del contrario, ma non credo di avere molta voce in capitolo... Se davvero ha subito un'esperienza simile in passato, avrà avuto tutto il tempo per far sì che questa convinzione si radicasse dentro di lui. Lo so perchè ho lottato per anni e anni, provando a fargli comprendere quanto fosse speciale ogni volta che una sua storia finiva male, ma non è mai servito a molto temo. Spero solo che questa volta mi dia maggiormente retta...
Ma non voleva essere troppo ottimista, dato che non si sentiva di avere così tanta influenza su Vergil. Era vero invece il contrario, ovvero che il Cartwright più giovane, col suo modo di fare, era sempre stato per lei una sorta di guida, aveva sempre avuto quel carisma adatto ad influenzare il pensiero e il carattere della piccola O'Neill, al punto che stargli più vicino aveva contribuito a renderla più matura anche grazie a lui.
Hai intenzione di fare qualcosa per riallacciare i rapporti con lui?
Sì, di sicuro farò qualcosa ma non ora. Attenderò il periodo natalizio, quando le nostre famiglie si riuniranno alla Vigilia per le feste. In quel frangente potrò contare sul fatto che saremo un po' "costretti" al contatto ed in più sul motto "A Natale siamo tutti più buoni"!
Speriamo allora che fino a quel momento qualcosa cambi in lui...
E lo sperava davvero, perchè era comunque brutto pensare ai due cugini non più in sintonia come una volta. Ma del resto Cappie non pretendeva che le cose si sistemassero come un tempo nemmeno per lei, quindi figurarsi per Vergil.
Allora... Ti va di dirmi sì o no questa cazzo di storia di tuo padre?!
Sorrise, gli occhi che si illuminarono di felicità allo stato puro e le movenze dell'irlandese che si fecero all'istante più energiche, come se non riuscisse a contenere le forti emozioni che stava provando in quel momento.
Sì... Però mettiti comodo e stai bene attento ad ascoltarmi! E' una storia un po' lunga...
-Fine x2-
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da Gérôme » 23/06/2016, 16:25
Villa di Axell Cartwright - Malibu California 12 - 06 - 2112 Ore 12:00
Allora? A quante ripetizioni stai? Quante serie hai fatto?
Anf... Anf... Dodici serie da sei! Ho scaricato la macchina, peso massimo!
Perfetto, bene bene bene! Dai che sei una furia, gli romperai il culo a quel Druido!
Sì... Sì... Mi spieghi perché adesso hai tutti quei tatuaggi?!
Ah no, tutta roba finta, sto finendo le riprese di un film! Ma tanto presto lascerò perdere completamente, mi sono rotto!
Sei il primo... Anf... Attore che conosco... Che... Anf... Lascia perdere... Quando sta ancora... In vetta...
Che vuoi farci, sono altruista verso la concorrenza! E poi ho già la fama nel Mondo Magico, mi basta e mi avanza! ... Pronto per l'allenamento serio?
Bevo un po' d'acqua e poi ci sono... Tuo cugino è già arrivato?
Da mo'! Sta fuori, ha deciso di farsi un bagno in mare mentre aspettava.
Né Vergil, né Axell si erano presentati come candidati per diventare Campioni della Gilda Terran, ma si erano mostrati subito ben disposti ad aiutare Gérôme ad allenarsi. Combattere con tutti e due lo avrebbe temprato a dovere, in quanto uno Auror e l'altro Duellante, facendolo diventare in breve un avversario temibile e letale. Come al solito, il Cartwright più grande aveva preso la competizione ai limiti del possibile, fomentandosi e galvanizzandosi come una sorta di allenatore inquietante. Il professore di Volo di Hogwarts invece, decisamente più soft e meno aggressivo, da buon Semi Gildato della Terra, puntava più a focalizzarsi sulla strategia e sulla concentrazione nella battaglia. In tal modo erano trascorsi all'incirca due mesi e i risultati si vedevano abbondantemente. Inoltre con quella scusa, per altro, anche gli altri due cugini si erano un po' allenati, il che non era male. Bevuto un litro di acqua in meno di un secondo, il Lamarck quindi uscì fuori sulla spiaggia assieme ad Axell, incontrando immediatamente l'altro allenatore improvvisato.
Ehilà cugino! Visto che onde magnifiche? Ah... Mi hai rubato la tavola eh? Bravo bravo...
Come vedi ho preso quella di scorta! Sia mai che ti vada a togliere quella pagata più o meno quanto un rene al mercato nero! Com'è andato?
Alla grande, ormai la macchina la scarica tutta completamente! Dà ottime soddisfazioni, mi sento un Personal Trainer fortunato ed orgoglioso!
Axell diede una pacca sulla spalla a Philip che sorrise divertito, scuotendo appena la testa.
Grazie del contributo Vergil, davvero, ormai lo ripeto ogni volta ma... Credo che sia necessario!
È un buon metodo per migliorare, questo vale per tutti, quindi è una sorta di aiuto a vicenda, mettiamola così!
Sì, beh, come dicevano in "Pulp Fiction", non è ancora il momento per farsi i po****i a vicenda, figliole! Diamoci sotto che ci sono ancora due settimane abbondanti prima della sfida e Gérôme deve arrivare così carico da incutere timore solo con la presenza!
Come dicevano in cosa?
Lascia stare, cinema antichissimo babbano, si parla di prima del 2000, figurati!
Ah ecco...
Bene, fuori le bacchette e in posizione! Da chi vuoi cominciare?
Per me è indifferente!
Allora vai prima tu, cugino, io sto recuperando fiato dopo il surf...
D'accordo! Ok amico mio, ti farò volare via così tante volte che assumerai spontaneamente una forma Animagus con le ali!
Sostanzialmente, l'allenamento magico del Lamarck funzionava sempre in quel modo: a rotazione si confrontava in circa sei duelli contro entrambi i cugini, uno alla volta. Questo significava che, incontrandosi con loro la Domenica, effettuava come minimo dodici combattimenti di addestramento a settimana, più quelli che riusciva ad ottenere da altri colleghi. Secondo lui era la quota indispensabile per essere adeguatamente pronti ad una battaglia del genere, specie perché ipotizzava che i Druidi volessero vincere ad ogni costo, anche di far male. Inoltre, aveva il compito di mostrare ai Figli di Gaia che anche gli Acuan quando volevano sapevano combattere e mettersi in prima linea, in barba alle opinioni comuni. C'era poi da considerare la voglia assoluta di poter esprimere un desiderio specifico e importante, un desiderio dedicato alla ragazza che di quei tempi seguiva con tanta passione e competenza. Qualora avesse vinto, avrebbe chiesto al Mana di eliminare dal cuore di Ariel Jiménez ogni traccia di dolore, tristezza e compagnia bella, insomma rimetterle l'anima a nuovo, senza più cicatrici.
Dai dai, su, adesso arrivo io! Sei pronto?
Nato pronto, Vergil!
Si impegnava su due fronti, il Lamarck, sia quello fisico che quello magico, utilizzando la palestra per fortificare e rassodare i muscoli oltre che migliorare i Riflessi nel Duello. In tal senso, aveva come allenatore uno come Axell rappresentava una sorta di garanzia, bastava vedere come aveva trasformato il cugino minore nell'arco di appena un paio d'anni. Sicuramente il maggiore dei Cartwright era parecchio giocoso, frivolo, burlone e pazzo, ma quando si trattava di certe cose come la preparazione atletica era davvero un asso, quasi insuperabile. Riguardo l'altro desiderio? Beh onestamente non ci aveva ancora pensato, anche se non gli sarebbe dispiaciuto far sì che la colombiana possedesse un Elemento come Semi-Gildata, ovviamente Ignis. In tal modo, il Fuoco avrebbe potenziato il suo lato artistico, dandole modo anche di sfoggiare un carattere più sciolto ed energico, senza però entrare in contrasto con il Ghiaccio del Lamarck. Magari però stava correndo un po' troppo, adesso doveva focalizzarsi sul vincere e poi su tutto il resto, altrimenti quelle distrazioni lo avrebbero condotto a sbagliare.
Mmmmhhh... Gérôme... Mi sento tutta una FUOCO... ... Perché non usi un idrante per spegnermi... Il TUO...
AUCH!
Appunto.
Ehi! Che ca**o t'è preso?! Non l'hai manco visto arrivare?!
Scusa... Scusa... Ahi... Ahi... Chiedo scusa... Ero distratto...
Occhio Gérôme: io mi sono trattenuto, ma con una distrazione come questa ed una botta più forte, saresti andato K.O. all'istante!
Sì sì... È vero... Giusto...
Forse è il caso di cominciare ad andare ancora più sul pesante. In tal modo se una di queste volte sverrai, ti renderai conto del rischio e starai più attento, ok?
D'accordo... Credo tu abbia ragione!
Io ho sempre ragione! A proposito... A cosa stavi pensando?
A niente, perché?
Allora perché il tuo amico del piano di sotto sembra un po' allegro?
AHAHAHAH!
Il Lamarck sospirò, passandosi una mano tra i capelli, appena imbarazzato, ma sostanzialmente ironico.
Mi avete beccato...
Che c'è? Stai iniziando a valutare l'ipotesi di sconfiggere l'avversario a colpi di c***o?!
AHAHAHAH!
Spiritosi, parecchio anche! ... AHAHAHAHAHAH!
AHAHAHAHAHAH! Stavi pensando alla tettona eh?!
Eh? Cosa? Dai Axl, non mi pare il caso davanti a Vergil...
Mh? Cosa mi sono perso?
Guarda che Vergil mica ci pensa più! Niente, sta sotto per la tua ex, quella che porta la quinta!
... ARIEL?! Ci stai provando con Ariel?!
No no no, assolutamente! Non ci sto provando... Mi piace e basta, lo giuro! Non è pronta per una relazione e credo di non essere la persona adatta, sinceramente...
Rilassati, possiamo parlarne senza timori, con Ariel ho mantenuto una buona amicizia, non mi darebbe fastidio se la rendessi felice, dico sul serio!
Sì ma se aspetti i tempi suoi facciamo notte!
No Axl, mi sento di dissentire questa volta. La conosco e l'ho vissuta, è una ragazza che se messa sotto fretta scappa e la perdi. Necessita di tempo e pazienza, una valanga di pazienza, che fino ad oggi nessuno ha avuto in abbondanza. Però insomma, tu hai il Ghiaccio, dovresti essere naturalmente portato alla pazienza. Magari potresti riuscire a farti valere in tal senso. Esteticamente pensi di piacerle?
Non ne ho idea, comunque... La pazienza non mi manca, quando sarà, se sarà, allora mi regolerò!
Sì ma come farai per la storia della Gilda? Cioè, è un bel segreto da mantenere...
Ho tutto sotto controllo, qualora dovessi vincere stavo pensando di usare un mio desiderio per risolvere il problema.
...
...
...
... Si può sapere perché mi state fissando tutti in silenzio? Yangus compreso!
Vuoi sfruttare un onore grande come un libero desiderio offerto dal Mana... Per lei?
Sì, perché? È un problema?
No no... ... Innamorato!
Che hai detto sottovoce?
Io? No no, niente, assolutamente nulla! Forse era Yangus, chissà!
...
Allora? Riprendiamo? Coraggio, non ho tutto il giorno!
Va bene... Va bene...
Innamorato!
Adesso sei stato tu a dire qualcosa! Ne sono certo!
Visita dall'otorino, Gérôme, io non ho fiatato!
Sarà stata la botta presa prima, tu che ne pensi Yangus?
Raaaaahhhhrrrrggg...
Sentito? Anche lui è d'accordo con me!
...
Quando vuoi, sono pronto a ricominciare! In guardia!
Mi rifarò della caduta... Stronzi!
AHAHAHAH!
AHAHAHAH!
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da Axell » 11/02/2017, 16:26
Villa di Axell Cartwright - Malibu California 12 - 04 - 2113 Ore 15:22
Una Domenica trascorsa in piena tranquillità e serenità, nella compagnia delle persone più fidate ed amiche, per Axell Cartwright. Il cugino Vergil, l'amico Gérôme ed anche il ragazzo di Kelly, Evan Chambers, a completare la cerchia di persone fidate e con le quali essere se stesso. Terminata la storia con Cappie, Axell aveva attraversato un periodo molto difficile, anzi, in verità lo stava trascorrendo anche al presente, seppur in modo meno accentuato. Il tempo curava tutte le ferite, così si diceva, ma tal volta bisognava mettere in conto diversi fattori, come ad esempio il fatto che il Cartwright non fosse tipo da innamorarsi facilmente. Ergo, rinunciare ad un amore e tornare ad uno status quo di normalità non solo risultava difficile, ma anche scocciante, esasperante.
Sì sì, sta con Martha, mi ha detto di trascorrere qui la giornata senza pensieri perché se ne occupava lei.
Io ancora faccio fatica a credere che ti sei andato a mettere con la nostra ex Docente di Pozioni... ... Lo dicevi tanto, per ridere, invece guarda te!
Quando la smetterai di essere così tanto esterrefatto, Evan?
MAI! Ahahah...
Un pranzo di quelli da uomini veri, ovvero una grigliata di carne abbondante, bruschette, salumi, formaggi, birra e vino come se piovessero e cannoli siciliani presi in una pasticceria italiana. Era venuto il momento del caffè e poi anche del goccio di grappa in quel soleggiato pomeriggio appena appena ventoso, ideale per stare fuori sul portico a chiacchierare. La verità era che ognuno stava lì per tirare su di morale l'amico che ultimamente, nelle partite, ne combinava una peggiore dell'altra, rischiando anche di non essere convocato ai Mondiali. Già, lui che addirittura aveva permesso ad Ariel Jiménez di comporre il tema principale, forse nemmeno avrebbe varcato le porte degli stadi, dando il meglio di sé e sbaragliando la concorrenza. Come spesso accadeva, Axell si perse un attimo nei suoi pensieri, tanto che se nessuno lo avesse chiamato, probabilmente avrebbe continuato in quel modo per un'altra oretta buona.
Axell?
Ehi Axell?
Sei diventato sordo? AXELL?
... Mh? ... Che c'è?
Andiamo bene...
Si può sapere che hai?
Non ho nulla! Pensieri miei...
Pensieri di che tipo?
Mi chiedevo... Se fosse il caso di cambiare qualcosa di me.
Tutti e tre gli amici rimasero un attimo in silenzio, guardandosi anche tra loro, prima che fosse il Lamarck a prendere la parola un po' a nome di tutti.
Spiegati meglio. In cosa pensi di dover cambiare esattamente?
Da quando ho chiuso con Cappie ho ragionato su tutte le motivazioni che ci hanno allontanati... Togliendo le problematiche sue e concentrandomi sulle mie, sono arrivato a pensare di non essere stato abbastanza degno di lei.
Credo tu stia esagerando e se ti sentisse lei, probabilmente ti prenderebbe a pugni!
... Lei ha messo in discussione la nostra relazione perché non mi considerava capace di aiutarla in caso di pericolo.
Ancora con questa faccenda? Le sfaccettature sono tante, non puoi ridurle solo a questo!
Sì ma io non sono stato pronto, ok?! Non lo sono nemmeno adesso, sono rimasto bloccato come un cretino e non riesco a darmi una mossa. Per non parlare poi dell'averla resa tanto... Beh... Cedevole nei confronti del sesso...
...
Oh andiamo Gér, lo sai benissimo che ormai è acqua passata, rilassati e non sentirti in colpa più di quanto non mi senta io nell'averla resa così assetata di c***o!
Io ricordo che stiamo sempre parlando di mia... "Sorella"!
Dai Evan, come se per te fosse una novità impensabile che Cappie fosse un po' tanto...
Stop! Stop grazie! Va bene così, lo so, non serve dirlo ad alta voce!
Axell, Cappie è felicissima di essere così com'è, perché ti ci devi dannare tu?
Perché io l'ho plasmata, io l'ho cambiata e di conseguenza se con la prossima persona che avrò accanto mi comporterò così, non farò altro che crearmi una copia di lei. Inoltre, c'è da considerare che il tradimento con Gér è avvenuto anche perché io l'ho resa in quel modo, altrimenti le cose sarebbero andate diversamente. Si sarebbe trattenuta, avremmo chiarito, ma tanto sono tutti discorsi inutili, ormai...
Quindi i tuoi propositi quali dovrebbero essere?
Credo diventare più forte e capace di difendermi... Anche essere non essere più infantile su tante questioni delicate... Per finire ripensare attentamente alla mia natura dominante nel sesso...
Per la seconda volta, i tre amici si fissarono l'un l'altro, consapevoli che le parole del Cartwright non fossero sicuramente leggere. A lui piaceva quello stile di vita, gli piaceva essere ciò che era, insomma era sempre stato in grado di valorizzarsi senza problemi, evitando di pensare a dei cambiamenti sostanziali. Con la rottura però, alcune crepe si erano formate nella sua ipoteticamente perfetta struttura, conducendolo a ragionare maggiormente sui pregi, sui difetti e sulle falle caratteriali. Che si stesse lentamente andando a formare un Axell completamente nuovo e con nuovi spunti di miglioramento interiore?
E sentiamo, come intenderesti attuare queste novità? ... Specie perché non si cambia quello che sei proprio dall'oggi al domani!
Lo so, ecco perché mi serve il vostro aiuto! Che posso fare per essere meno... "Me"?!
Ma tu non devi essere meno "Te", Axell, al massimo dovresti essere un "Altro te".
Sono d'accordo, cambiandoti prenderesti alla lunga il cambiamento come qualcosa di brutto, qualcosa che potrebbe non piacerti! Devi prendere quei lati di te che pensi possano essere solo levigati e levigarli, non cambiargli forma completamente! Se nasci cerchio non puoi morire quadrato, è una legge importante!
... C***o c'entra mo' la geometria? A me fa pure schifo...
AHAHAHAH! AHAHAHAH! AHAHAHAH!
Vi gonfio tutti se ridete ancora!
AHAHAHAH... Axell, stronzone di un Axell, quello che stava dicendo Evan è che tu non puoi essere non dominante nel sesso. Non puoi essere poco scherzoso e di certo non puoi trasformarti in un Commando o un Sicario da Giocatore di Quidditch. Devi rivedere questi punti e cambiare quello che vuoi cambiare, ma senza scadere nel ridicolo e trasformarti in un altro.
L'essere dominante è una tua natura, l'essere co****ne su molti fronti è sempre una tua natura, come anche l'essere un Portiere. Se tutto ad un tratto diventassi romantico e disposto a fare sesso invertendo i ruoli, impostato serio e maturo o un combattente... Cosa rimarrebbe di Axell Cartwright?
... Non saprei... Niente?
Esatto! Un emerito niente, amico.
Il ragazzo annuì tra sé, abbassando un momento il capo e riflettendo quindi sulle parole degli amici, mandando giù il bicchierino di grappa alla menta.
Quindi non devo cambiare niente?
Ora sei passato dalla parte opposta! Ma per te non esistono le vie di mezzo? Fatti un po' più tosto di pelle, cerca di contare non fino a dieci ma almeno a cinque prima di parlare e per concludere...
... la tua predisposizione ad essere Padrone diminuiscila di intensità senza rimuoverla del tutto. Lo sai, io lo sono come te ma di certo non faccio sbattere Nimue da più maschi quando mi pare e piace. Non le dò l'ordine di andare da uno qualunque e portarselo in bagno come niente fosse. Sì, certo, a volte le dò ordini estremi che lei si sente comunque costretta ed eccitata a seguire, ma li diluisco nel tempo. Condendo gli ordini estremi con quelli più normali e di sicuro non continui, il nostro rapporto non ne risente, anzi, si fortifica.
Ok ma... Dov'è il gusto nel sapere di avere una fidanzata schiava se non la schiavizzi completamente e puoi abusarne come ti pare e piace?!
Fatti questa domanda e poi rispondi con Cappie che è arrivata a non essere più controllabile, non del tutto, proprio a causa di questo tuo eccessivo abuso di potere.
Io provo moltissimo gusto a dare ordini a Nimue ma ne provo ancora di più nel vedere che li esegue contenta, accaldata. Non è importante quale ordine sia, l'importante è che è tale, mentre invece per te più è estremo e meglio è. Ok, l'estremismo negli ordini rende ancora più eccezionale il risultato, ma oltre alcuni limiti, diventa invece deleterio. Devi restare te stesso ma trovare una che sappia reinterpretare il tuo modo di essere padrone e adattarlo a sfumature nuove. Oppure una ragazza che abbia voglia di essere comandata ma con quel pizzico di dignità in più che ti sappia indicare quando fermarti.
Eh ma Cappie...
Lascia perdere Cappie, non tutte le ragazze, anche le più sottomesse, sono sottomesse come e quanto lei. Non è né un difetto né un pregio, solo un dato di fatto che va preso in considerazione. Cercando qualcuna che è uguale a lei non solo offenderai la nuova partner, ma resterai sempre insoddisfatto. Credi davvero che lei adesso stia cercando qualcuno come te? Ovvio che no... Starà cercando un ragazzo che sappia sostituire la tua figura ma diversificandosi da te.
E TU COME LO SAI, TE LO HA DETTO LEI?!
No, ma non ci vuole un genio per capirlo... Poi è inutile che ti scaldi, mi pare che la questione "starà con qualcun altro un giorno" già sia stata affrontata, no?
Sì ma non è semplice, sapete quanto io sia orgoglioso...
... Io ve lo dico, non so se ci riuscirò...
Sono passati quattro mesi a fronte di una storia di tre anni e mezzo, credo proprio sia normale che tu non te la senta ancora di farcela. Però vedi, hai già iniziato a ragionare su cosa fare per andare avanti... Trattasi di un passo in più!
Evan ha ragione. Ora devi solo darti uno sblocco e innescare di nuovo la buona vecchia carica di un tempo! Dopo di che... Sarà tutto in ripresa, ci puoi scommettere!
Sì ma lo sapete bene per me quale sia uno sblocco importante e ultimamente la voglia di "sbloccarmi" è pari a zero...
La buona cara Ylenia? Quella non vede l'ora di mettersi in mezzo alle tue gambe e darsi da fare!
Sì... E poi quando me la schiodo più? Per non parlare del fatto che mi servirebbero emozioni migliori di lei...
La tua ex? Noel, ricordo bene?
Non solo sposata... Ma so che è pure incinta! Inoltre no, se proprio mi dovesse servire uno sblocco, dovrebbe essere con una che mi va a genio del tutto. Noel è sempre stata troppo tettona, tanto vale allora che mi vada a sbattere Ariel!
EH?! EH?! EH?!
Beh che c'è? A voi non fa sangue scusa? Anzi, Ver e Gér non possono proprio fare testo!
Non l'ho mai guardata in quell'ottica! Una bellissima ragazza, ma forse per carattere non è il mio tipo!
No ma poi comunque non sarebbe mai disponibile ad una botta e via... ... Uff...
Magari potrei averla io la soluzione... Se non ti sa sbloccare lei, chi sennò? ... Lo devo a te... E lei mi ha sempre confessato di avere un piccolo debole...
A che stai pensando?
Cosa? No, niente, pensavo tra me e me...
Per quanto riguarda invece la questione "maturità"?
Prendi in esame una situazione nella quale ti stai comportando in modo troppo infantile e cambiala... ... Come ad esempio quella riferita alla povera disgraziata di mia cugina Stella!
Stai scherzando?! Non esiste proprio! Stella sta benissimo così, protetta e illibata!
Ma non aveva perso la verginità da un po' ormai?!
Evan inquadrò immediatamente l'occhiata truce del fratello di Stella e gelò fin dentro l'anima.
... Non ho detto niente.
Mh...
In effetti però ragionare un po' sul dare qualche libertà in più a Stella non sarebbe male. Eri tu a dire di voler cambiare, no? Allora fallo!
Sì sì, ma intanto devo sbloccarmi, dico bene? Allora prima mi sblocco e poi FORSE rifletterò su altre questioni.
A quella povera ragazza esploderanno le ovaie un giorno, parola mia...
La finiamo di parlare di Stella?! Oooohhh... Perché non trattiamo di altro?! Tanto ho capito i vostri consigli, vi ringrazio dell'aiuto, spero solo di essere all'altezza...
Io sono convinto che tu possa farcela davvero.
Vero, anche io.
E lo sono anche tutti i tuoi fan che continuano a ripetere quanto il tuo sia solo un momentaccio. Non credo sia il caso di deluderli, no?
... Già, avete ragione. Lo devo pure a loro.
Sorrise leggermente verso gli amici, Axell Cartwright, facendo tornare le chiacchiere ad argomenti più frivoli ed anche divertenti. Si prese giusto qualche altro secondo, guardando verso il cielo azzurro pomeridiano e lanciando un piccolo appello/giuramento alla bionda con cui ormai non stava più. Con lei aveva perso definitivamente il treno, perché una persona adatta a lei nelle sue vesti sarebbe giunta dopo davvero tanti anni, ma questo non significava gettare alle ortiche gli anni passati come coppia.
Ti prometto che non dimenticherò mai quello che c'è stato. Ti prometto che ne farò tesoro. Ti prometto che quando ci rivedremo, tra qualche tempo, ti accorgerai di non aver fatto soffrire inutilmente una persona, ma anche di averla aiutata a crescere. Tanto sei stata sempre tu la mente della coppia... Sei sempre stata tu la matrice dei miei cambiamenti... Lo sarai anche adesso, pur non stando più con me... È il minimo che possa fare per dimostrare di averti amata davvero... E il minimo che possa fare tu per dimostrare lo stesso, è tornare ad essere felice... Più di quanto lo sei stata con me.
... Ah, a proposito, quasi me ne dimenticavo... Tra qualche mese mi sposo!
COSA C***O CHE?!
WOW! CONGRATULAZIONI!
TI ODIO!
AUTOCONCLUSIVA
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Axell
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da Stella » 20/02/2017, 22:59
Villa di Axell Cartwright, Malibu * 26-04-2113 Sabato * 11:30
In teoria dovrebbe essere in casa...
Detto fatto, alla fine la Cartwright aveva scelto di andare a trovare il fratello, nonostante la sua precedente promessa di non volerlo più vedere. Sapeva perfettamente quali tipi di impegni egli avesse, per questo si era presentata di fronte alla porta di casa sua quel sabato mattina, ovvero quando era impossibile che il ragazzone avesse impegni di lavoro. Quale lavoro poi, visti i disastri combinati durante le ultime partite? Stella era davvero molto preoccupata per lui, preoccupata che la sua carriera sportiva potesse essere mandata a puttane per un cuore infranto. Ovviamente lei -per colpa di Axell- non poteva sapere che cosa significasse avere il cuore spezzato, ma calcolando in che modo si stesse comportando il fratello negli ultimi tempi, doveva essere qualcosa di parecchio doloroso.
Inspira... espira... Inspira... espira...
Maglietta a canotta color verde pallido, pantaloncini corti, giacchetta leggera e infradito ai piedi, Stella continuava a fissare la porta, ancora un po' titubante su quale fosse la cosa più giusta da fare. Provava uno strano nodo alla bocca dello stomaco -una certa Ignis si sarebbe messa ad esultare se lo avesse saputo- perché era passato così tanto tempo dall'ultima volta che lo aveva visto da provare una forte emozione all'idea di avere di nuovo il fratello di fronte in carne ed ossa. Dopo una litigata tanto pesante come quella che c'era stata fra di loro, era inevitabile e dato che la Cartwright non poteva sfogarsi in alcun modo, tendeva ad accumulare le proprie emozioni, divenendone preda molto facilmente.
Non fare la cagasotto e suona!
DLIN DLON
Finalmente la ragazza si decise, ma prima che Axell aprisse la porta, la sorella aveva già assunto una posa studiata più e più volte di fronte allo specchio di casa: braccia conserte, sguardo corrucciato e labbra serrate per non aprirsi nemmeno in un piccolo sorriso involontario. Insomma, andarlo a trovare sì; fargli credere che fosse tutto a posto, quello proprio no!
...Ciao.
Fu uno ciao quasi mormorato, seguito poi da un altro mormorato...
... Posso entrare?
Non appena quindi Axell si fosse fatto da parte per permettere alla ragazze di entrare in casa, la Cartwright si diresse verso il luogo del soggiorno, sistemandosi seduta sul divano e continuando a mantenere quel broncio. Non voleva dargli alcuna soddisfazione, nemmeno minima, perché se poco poco gli avesse dimostrato che stava per passarla liscia, era convinta che il fratello non l'avrebbe liberata mai più da quel campo di forza magico.
Chiariamo subito una cosa: sono ancora MOLTO arrabbiata con te per quello che mi hai fatto e il fatto che io sia qui non significa né che ti ho perdonato, né che ho deciso di passarci sopra. Sono ancora convinta che tu abbia superato il limite e quindi non pensare di averla avuta vinta.
Disse, puntandogli il dito contro, per poi togliersi la borsa a tracolla, aprirla e prendere dall'interno un'asticella di legno alla cui estremità era attaccata una bandiera completamente bianca.
Questa è solo una tregua momentanea che ci permetterà di parlare, nonostante gli screzi che ci sono fra di noi...- posò la bandierina sul tavolinetto, come se quello fosse il segnale per dare il via alla tregua voluta dalla Terran. E non appena questo accadde, l'espressione di Stella si distese, lo sguardo si riempì di preoccupazione ed ella finalmente si sentì libera di avvicinarsi al fratello, stringerlo in un abbraccio e fargli sentire il calore della sua presenza -Come stai? Mi dispiace se ci ho messo tanto a decidermi per la tregua, ma ero... No, sono davvero tanto arrabbiata...
Si vedeva che aveva sofferto nello stargli lontana, ma come faceva a lasciar perdere quando l'assurdo comportamento del giocatore di Quidditch rischiava di rovinarle la vita?
Gérôme e Vergil mi hanno fatto un resoconto dettagliato di come è andata a finire, ma sarebbe bello poterlo sapere direttamente da te. Ti va di parlarmene?
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Stella
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