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Periferia e Dintorni

Messaggioda Robyn » 19/12/2015, 18:15

Robyn... è... è troppo bello, io... voglio farlo ancora, ma... non è giusto...

Ci erano di nuovo cascati, lui più di lei ma era anche ovvio, essendo a contatto con una Aberrazione per la prima volta dopo tanto tempo e per di più per minuti su minuti prolungati dentro un'area ristretta. L'aveva affiancata, l'aveva stretta, l'aveva baciata e per di più le aveva anche tastato impunemente il sedere, gesto che a lei non dispiacque, per carità, ma solo per via dell'attrazione magnetica e innaturale che provava verso il Laars, altrimenti in un'altra occasione lo avrebbe schiaffeggiato andandosene via offesa e indignata. Già, peccato che anche lui in un'altra occasione mai si sarebbe permesso di palparla tanto normalmente, per quanto in diverse sue fantasie passate si era immaginato nel mentre le abbassava i pantaloni e rivelava quel ben della trama made in Colombia. Tralasciando tutto ciò, alle parole della bionda, Robyn indietreggiò nuovamente, recuperando lucidità e annuendo svelto, in silenzio di colpa.

È tutto così... confuso...
Non capisco da dove viene ciò che provo, e non... non ti voglio ferire...


Da dove vuoi che venga?
E' poco che ti sei lasciata con Zephyr ed è poco che ho rotto con Aryanne.
Non credo ci siano dubbi sulla natura di questa spinta emotiva e fisica...
Sono io che ti chiedo scusa, predico bene e razzolo molto, troppo male!
Inoltre non ci siamo mai osservati in quella precisa ottica...
... Sì d'accordo, qualche fantasia su di te l'ho avuta in passato ma... !!!


Ecco che di nuovo si stava sputtanando senza neanche rifletterci un po' su. Il risultato del nervosismo, degli ormoni in subbuglio, del testosterone a mille e della sua propensione ad essere quasi sempre sincero con chiunque, anche se in quel frangente la sincerità era meglio se la lasciava a casa. Ipotizzava che non l'avrebbe infastidita con una confessione simile, non adesso che, grazie al suo essere Aberrazione, sapeva apprezzare maggiormente le sfumature maliziose delle conversazioni e dei giudizi maschili, ma restava ugualmente il fatto che esporre una realtà simile implicava una ulteriore difficoltà nel lavoro futuro che avrebbero dovuto affrontare assieme facendo finta di nulla di fronte a tutti gli altri, Evan e Calvin assolutamente compresi. Si portò una mano sulla fronte, sbuffando e scuotendo la testa. Quella situazione gli stava seriamente sfuggendo di mano.

Quello che intendo dire è che... Abbiamo veramente poche scelte, due in realtà.
Separarci... Oppure rimanere uniti e continuare, ma provando in tutti i modi a resistere a tutto questo.
Certo, l'ho detto anche un attimo fa e qualche secondo dopo la mia mano armeggiava sul tuo culo, quindi faccio quasi ridere, però...
... Però ci credo sul serio, Ariel, mai e poi mai mi approfitterei di questa nostra condizione e spero tu lo sappia.


Non era nella sua mentalità e nel suo comportamento utilizzare simili malus a favore del proprio piacere personale, perché sapeva alla perfezione che se avesse voluto, avrebbe potuto attaccare la cantante al muro, metterle le mani dappertutto e nei punti giusti e nell'arco di pochi secondi ella avrebbe ceduto dandogliela direttamente in quella saletta, tanto chi li poteva sentire o vedere? Ma Robyn Laars, pur amando il sesso e molte delle sue sfaccettature, non era un approfittatore né un bastardo, nemmeno a fronte della possibilità di scoparsi una figa stellare come la Jiménez, perché ormai la si poteva considerare tranquillamente una figa stellare senza riserve. Tra l'altro gli faceva anche molto strano, l'aveva conosciuta giovanissima, l'aveva aiutata, le aveva dato tanti insegnamenti, quindi pur non essendo una amica nel vero senso del termine, trovava ugualmente fuori luogo pensarla in una determinata ottica HOT.

Suggerirei di trovare pace per oggi ed aggiornarci a domani, cosa ne pensi?
Lo so, non cambierà molto e non saremo più forti tra 24 ore, ma almeno la presenza di due colleghi ci aiuterà.


Gli faceva quasi male pensare di allontanarsi da lei, ma per quale motivo? Cosa stava succedendo di strano e non contemplato dalla chimica?
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Messaggioda Ariel » 19/12/2015, 22:26

Da dove vuoi che venga?
E' poco che ti sei lasciata con Zephyr ed è poco che ho rotto con Aryanne.
Non credo ci siano dubbi sulla natura di questa spinta emotiva e fisica...


Quindi era tutta colpa/merito del loro essere Aberrazioni? Era soltanto questo ciò che li aveva spinti a quei baci, e a quelle sensazioni meravigliose? Per un secondo la Jiménez aveva creduto di no, che ci fosse qualcosa di più, e che forse quel qualcosa lo provava anche lui... ma forse si era sbagliata, forse era tutta farina della sua immaginazione.
Che sciocca era stata!

Sono io che ti chiedo scusa, predico bene e razzolo molto, troppo male!
Inoltre non ci siamo mai osservati in quella precisa ottica...
... Sì d'accordo, qualche fantasia su di te l'ho avuta in passato ma... !!!


... beh, ad onor del vero, forse un pensierino l'ho fatto anch'io su di te...

Ammise Ariel dopo un po', con un tono a metà tra l'imbarazzato ed il lusingato, tanto per cambiare: sì, una volta o due aveva pensato a Robyn in altre vesti oltre a quelle del Vocal Coach, vergognandosene a morte e ripromettendosi di non farlo ricapitare mai più... ma chiaramente ora non aveva più di che vergognarsi, non solo perché non stava più con Zephyr, non solo perché anche il Laars l'aveva pensata in certi termini, ma anche perché, in quanto Aberrazione, era lusingata dall'affermazione di lui e priva di troppo imbarazzo per la propria.

Quello che intendo dire è che... Abbiamo veramente poche scelte, due in realtà.
Separarci... Oppure rimanere uniti e continuare, ma provando in tutti i modi a resistere a tutto questo.
Certo, l'ho detto anche un attimo fa e qualche secondo dopo la mia mano armeggiava sul tuo culo, quindi faccio quasi ridere, però...


Annuì, sapendo cosa intendesse dire: resistere era difficile, immensamente, appena stavano vicini scattava subito la voglia di baciarsi, toccarsi, stringersi e non lasciarsi mai più... e poi, a voler essere onesti, il culo gliel'aveva palpeggiato proprio bene.

... Però ci credo sul serio, Ariel, mai e poi mai mi approfitterei di questa nostra condizione e spero tu lo sappia.

Lo so.
Insomma, sì, siamo cambiati un po', ma... in fondo siamo ancora le stesse persone di un tempo, e so che certe cose non le faresti mai.
- lo rassicurò Ariel - Sei una brava persona, Robyn, ed è per questo che mi piaci tanto.

Per questo si era sempre fidata di lui, per questo non voleva che lui la abbandonasse, come Vocal Coach e come persona: ed ora che aveva la certezza di come, per il Laars, tutto ciò che era appena successo fosse stato solo frutto della loro chimica artificiale, avrebbe davvero fatto sì che non capitasse più.

Suggerirei di trovare pace per oggi ed aggiornarci a domani, cosa ne pensi?
Lo so, non cambierà molto e non saremo più forti tra 24 ore, ma almeno la presenza di due colleghi ci aiuterà.


Sì... probabilmente hai ragione, vedersi domani è la cosa migliore.

E non aveva importanza che possibilmente le sarebbe mancato... perché anche quello, ormai, lo considerava - forse erroneamente - frutto del legame da Aberrazioni.

Allora io vado, e ci vediamo domani mattina, okay? - si alzò in piedi, guardandosi bene, ovviamente, dal salutarlo con un bacio sulla guancia, perché altrimenti si rischiava di tornare da capo a dodici - A domani, Robyn... buona giornata.

Quasi scappò da quella stanza, a passo veloce e leggero, cercando di scollegare il cervello e non pensare più a nulla: lo voleva nella sua vita, ne era più che certa, ma... che cosa sarebbe successo se avesse finito, a differenza sua, per... innamorarsi anche di lui?

Fine
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Messaggioda Robyn » 09/01/2016, 0:39

16 Luglio 2111
Periferia di Londra
Caffetteria "Pumpkin Landing"
Vicino "Kusanagi Records"
Ore 10:40


Era fidanzato con Ariel da poco più di due settimane ma non era ancora riuscito a trascorrere del tempo con lei in completa tranquillità.
Se lo avesse raccontato, non gli avrebbe creduto nessuno, eppure era stato proprio così e per loro fortuna forse il periodo di incompatibilità di impegni era finalmente concluso.
Il concerto, andato una vera bomba, aveva decretato senza dubbio l'approdo della ragazza nel panorama musicale professionistico internazionale, donandole molta più visibilità e risonanza.
Certo, c'erano ancora tantissimi passi avanti da fare ed Evan e Calvin lo aveva ribadito più e più volte, ma Robyn sentiva di dover essere positivo ed ottimista, fiducioso nella qualità della ragazza, la sua ragazza.
In effetti gli faceva davvero strano pensarsi assieme a lei, pensare che adesso erano una coppia a tutti gli effetti, per quanto non avessero ancora combinato praticamente nulla da ricondurre ad una coppia.
Già, nemmeno un poco di intimità, nemmeno una volta, questo perché all'interno dell'albergo c'era il timore che qualcuno li spiasse (trattavisi di un hotel con blocco dell'insonorizzazione magica).
Inoltre, Ariel stessa gli aveva chiesto del tempo per abituarsi all'idea, anche per il fatto che il desiderio tra loro sussisteva da ancor prima di fidanzarsi e desiderava che l'esplosione di erotismo e passione avvenisse con calma e la tranquillità di poter fare tutto senza timori. Un grosso blocco quindi, ma un blocco che il Lars era intenzionato a rimuovere con i tempi adeguati, senza forzare la mano, anche perché a lui bastava rivederla, starci a contatto, viverla, osservarla negli occhi, ed ecco che al resto pensava il cuore, un cuore che batteva più forte, senza dover stare necessariamente entro un metro e mezzo di distanza.

Finalmente la rivedo...

Immagine

Un sorriso spontaneo e tenero nacque sul viso di Robyn mentre avanzava per le strade londinesi periferiche, diretto alla caffetteria di fronte allo studio di registrazione, quel giorno chiuso.
Ovvio che lo fosse, Evan e Calvin erano rimasti in America per definire pagamenti, contatti e quant'altro con il direttore dell'albergo, bloccando ogni altro progetto in corso.
Ariel invece era rientrata assieme a lui due giorni prima e naturalmente il ragazzo non aveva perso tempo nel chiederle subito di incontrarsi in qualche luogo che non fosse troppo sospetto.
Se li avessero visti chiacchierare e stare assieme lì nei pressi del luogo di lavoro, avrebbero destato meno domande scomode, ipotizzandoli in pausa o semplicemente in compagnia amichevole come cantante e Vocal Coach. Naturalmente l'intento del Lars era anche spostarsi un po', ma come posto per incontrarsi quello era sicuramente il meno strano. Quella mattina indossava dei jeans chiari con scarpe "Hogan" bianche, come bianca era anche la maglietta attillata a maniche corte a coprire la parte superiore del corpo. Una volta giunto all'interno del locale, l'aroma della caffeina e degli zuccheri vari giunse al suo naso, inebriandogli la mente.
Sapeva che ben presto sarebbe arrivata, era questione di minuti e non stava più nella pelle. Possibile che fosse tornato quasi un adolescente? Con la colombiana stava accadendo eccome.

È accaduto tutto così all'improvviso... Forse potrebbe anche pentirsene.

Non stava nella testa e nel cuore della bionda avvenente e dunque era ovvio porsi determinati problemi e crearsi paure del genere, ma da sempre Robyn si era mostrato un tipo sicuro di sé e capace di mascherare certe emozioni negative, specie quando qualcosa lo rendeva tanto euforico. Aryanne ormai era un ricordo e non certo perché l'aveva dimenticata, ma solo perché da quando aveva iniziato la relazione con Ariel, gli sembrava trascorsa una eternità dalla sua storia con la futura Mercenaria n°1 al Mondo Magico. Due persone decisamente differenti, l'italiana e la latino-americana, entrambe col proprio fascino irresistibile e con il loro carattere a dir poco particolare e capace di lasciare senza parole, ma ognuna riusciva ad incantare tipologie di uomini diversi ed Ariel, dal suo canto, era riuscita nell'intento di trascinare Robyn in una dimensione di amore alla velocità del suono, rispetto alla Vastnor. Si prese un succo di frutta all'ACE nell'attesa, mentre faceva poco caso agli sguardi maliziosi delle ragazze che di tanto in tanto lo fissavano attratte dalla sua figura. Per lui c'era una sola persona degna della sua attenzione, proprio colei che, poco dopo, varcò la soglia della caffetteria per cominciare il loro primo, vero appuntamento in incognito.

Eccola lì...
... Wow...
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Messaggioda Ariel » 09/01/2016, 18:51

[Caffetteria "Pumpkin Landing" - 16 Luglio 2111 - 10.43]


Le faceva ancora strano considerarsi "fidanzata": dopo Zephyr si era convinta che non avrebbe più potuto provare dei sentimenti per qualcuno, o che perlomeno sarebbero dovuti passare anni prima di regalare nuovamente il proprio cuore ad un altro... ma poi lei e Robyn si era rivisti allo studio di registrazione, e da lì era cambiato tutto; le certezze della Jiménez, le sue convinzioni e la sua visione di ciò che era giusto o sbagliato si erano dissolte come neve al Sole, lasciandola in balìa di un sentimento incontrollabile. Alla fine, quasi esasperata, l'aveva lasciato andare, permettendogli di sballottolarla come meglio credeva, e lui - il sentimento - l'aveva spinta tra le braccia del Laars. Così, ora, stavano insieme, anche se a livello fisico non si erano ancora spinti più in là di qualche bacio.
Non perché non ne sentissero il desiderio - la maggior parte del tempo ne provavano pure troppo! - ma proprio perché a causa di quel legame chimico ed artificiale, Ariel preferiva conoscerlo meglio in qualità di fidanzato prima di buttarsi in quel rapporto a 360°... anche perché era certa al 101% che sotto le coperte avrebbero fatto scintille.
Vedersi di nascosto, però, comportava anche una certa quantità di stress per la cantante che, dopo il concerto di successo in America, stava finalmente cominciando ad affacciarsi ad un panorama internazionale... per questo avevano deciso di fare i furbi, e di organizzare un non-appuntamento: una sorta di brunch nella caffetteria vicina agli studi della Kusanagi Records inglese dove i due pranzavano spesso, e dove, quindi, chiunque li avesse visti insieme non avrebbe trovato niente di diverso che una cantante ed il suo Vocal Coach ad un incontro amichevole.
Aveva perso almeno un'ora nello scegliere come vestirsi, con tutto che sapeva bene di essere oggettivamente bella con qualsiasi cosa indossasse - privilegi da Aberrazione: tuttavia, era altresì consapevole che il proprio fascino, col Laars, non funzionava, e che lui poteva vederla per quello che era... una goffa, incerta, dolce e giovane adulta che mischiava momenti di sicurezza e leggera malizia ad altri in cui sembrava ancora l'adolescente rotondetta di un tempo.

Sì, ma ameno adesso i vestiti mi stanno meglio!

Pensò la Jiménez, spostandosi i capelli lunghi e lisci dal viso, decisamente più biondi dopo il Sole californiano: ad essi, la colombiana aveva "abbinato" degli shorts di jeans piuttosto sexy - ma comodissimi viste le alte temperature di Luglio - e che le lasciavano le gambe tornite ed abbronzate belle scoperte, delle scarpe da ginnastica di tela di colore bianco, una maglietta rosa, con le maniche corte ed uno scollo a barca così ampio da permetterle di mantenere le spalle praticamente scoperte, ed una semplice borsa bianca, anch'essa di tela, molto pratica e leggera visto che non si era dovuta portare appresso chissà quanta roba.
Quando varcò la soglia della caffetteria, Ariel non si accorse subito della presenza di Robyn, tanto che si concesse prima di salutare la barista dietro al bancone che ormai la conosceva decisamente bene, avendola servita chissà quante volte.

Ciao Ariel, che bello vederti!

Buongiorno Mary!
Mattinata impegnativa?


Come sempre, non vedo l'ora di andarmene in vacanza!
Tu in fondo puoi ben capirmi, lavori anche in piena estate... e a proposito di questo, il tuo Vocal Coach è già lì che ti aspetta!


Si volse di scatto verso la direzione indicata dalla ragazza, incrociando lo sguardo di Robyn, del suo ragazzo... e a quel punto le risultò impossibile non sorridergli felice.

Immagine


Era bellissimo... ma lo era sempre stato, in realtà: solo che ora lo vedeva diversamente, lo vedeva con gli occhi del...

... amore...

C-Come scusa?

Niente niente, dicevo solo che quel ragazzo è un amore!
Sei molto fortunata ad averlo come Coach, anche se non so proprio come fai a concentrarti con un così davanti!


Già... eheh...
Beh, ora vado! Mi porti un succo di carota al tavolo, intanto?


Certo, arriva subito!

Con un sorriso, la Jiménez si spostò dal bancone fino al tavolo dove Robyn era seduto, avvicinandoglisi quel tanto che bastava per baciarlo sull'angolo della bocca: avrebbe voluto catturargliele, le labbra, e consumarle di baci, ma erano in pubblico e non potevano permetterselo... non ancora.

Ciao... non sono in ritardo, vero?

Tono dolce, un po' imbarazzato... ma sicuramente innamorato.
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Messaggioda Robyn » 10/01/2016, 13:07

La creatura più bella che avesse mai visto in tutta la sua vita.
Non prendeva in giro né se stesso né la Jiménez, davvero, la trovava incredibile, affascinante e sensuale oltre ogni immaginazione.
Evidentemente era innamorato ma non solo, anche cotto a puntino, incantato, insomma tutto quanto si potesse dire di un ragazzo completamente in balia di una ragazza... E che ragazza.
Ormai Robyn andava perso per lei, quando la vedeva era proprio come se il Sole sorgesse in quel preciso istante e tramontava solo quando si salutavano.
Ovviamente di quel suo status si erano accorti un po' tutti a casa, specie il trio delle pettegole, ovvero Monique Veronique e Celine, ma lui continuava a non dire ancora niente, volendone prima parlare con Ariel.
Quando furono tanto vicini da permettere al magnetismo di attivarsi, il Laars fece uno sforzo incredibile per non catturarle le labbra e farle sue per i successivi venti minuti, limitandosi a sorriderle normalmente.

Ciao... non sono in ritardo, vero?

No, non sei in ritardo e sei una bellezza più unica che rara...

Abbassando drasticamente il tono, complice la loro vicinanza, poté permettersi di farle quel complimento completamente spontaneo, non essendo lui soggetto al suo fascino soprannaturale.
Giunto il succo di carota della colombiana e poi il suo ACE, Robyn invitò la bionda a seguirlo fino ad uno dei tavolini della caffetteria, quelli un po' più appartati e con meno orecchie indiscrete.
Ok che doveva essere un "non appuntamento", ma era ovvio che desiderasse poterci chiacchierare in linea di massima nella serenità di un vero e proprio rapporto sentimentale.
Una volta seduti, il personale gli presentò la solita lista dove scegliere qualcosa da mangiare per accompagnare il drink fresco, così il Laars optò per una fetta di torta alle mele, tra le sue preferite.
Adesso che poteva concederselo senza il timore che qualcuno li vedesse, avvicinò la gamba a quella di lei e la strusciò un pochino, sorridendo leggermente più malizioso e naturalmente voglioso di lei.
Quelli erano dei grandissimi passi avanti, il non stare troppo male l'uno di fronte all'altra, ma probabilmente era anche complice la loro nuova condizione di fidanzati.

Ritorno alle vecchie abitudini, mh?
Niente più spiagge sconfinate della costa americana o servizio in camera... Forse forse un po' mi mancherà, ahahah!


In fondo avevano trascorso dei giorni davvero bellissimi, esercitandosi assieme e vivendo nella quotidianità la bellezza di farsi un bel bagno in quelle acque limpide, mostrandosi a vicenda in costume ed alimentando così le fantasie reciproche, esercitandosi anche in quel frangente nel non saltarsi addosso a vicenda e resistere alle tentazioni. Lei voleva andarci piani, o meglio, voleva stare tranquilla che quello non fosse solo un sogno di poca durata, ma per Robyn quello era tutt'altro che un sogno, anzi, forse il sogno lì era soltanto lei, non la sua condizione di innamorato. Ariel lo aveva preso per il cuore senza che nemmeno potesse opporre una piccola resistenza, tutto all'improvviso, tutto subito, insomma, nel modo più autentico di far innamorare qualcuno. D'altronde era anche per quello che la zia, come anche Veronique o Celine si erano accorte di un suo cambiamento nell'atteggiamento ed avevano di riflesso ipotizzato qualcosa. Caspita, per rimanere zitto aveva dovuto davvero attingere ad ogni possibile resistenza, specie quando la seconda e la terza delle tre in cambio di confessioni offrivano anche prestazioni sessuali... Scherzando... Si sperava, ed ovviamente tutto perché così avrebbero scoperto qualcosa prima della acerrima rivale.

Ho deciso che accetterò l'incarico come Sceriffo della Vigilanza lasciando il ruolo d'ufficio al Ministero.
In questo modo avrò un po' più di tempo libero a disposizione da dedicare a...


... allo stare un o' più con te amore mio, perché starti lontano ogni volta è una tortura...

... al nostro lavoro assieme, già, sono sicuro che anche per Evan e Calvin sarà una buona notizia, non credi?

Ecco a lei!

Oh, grazie infinite!

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Vuoi assaggiare tes-... Ariel?
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Messaggioda Ariel » 10/01/2016, 15:41

No, non sei in ritardo e sei una bellezza più unica che rara...

Come evitare di imbarazzarsi quando un ragazzo del calibro di Robyn Laars ti guardava come se fossi la cosa più bella su cui i suoi occhi avessero mai posato lo sguardo? Non si poteva evitare, o perlomeno era Ariel a non esserne in grado: le sorrideva innamorato, complice, perso per lei con una tale intensità da lasciarla perplessa, perché le dava come l'impressione che in qualche modo Robyn l'amasse più di quanto lei fosse innamorata di lui: solo sensazioni senza alcun fondamento, o c'era qualcosa di vero in tutto ciò? E nel caso, sarebbero mai stati "alla pari"? Probabilmente l'unico modo per scoprirlo sarebbe stato continuare a frequentarlo, a cominciare da quel non-appuntamento seduti ad un tavolo appartato della caffetteria, di fronte a due succhi di frutta e ad una fetta di ciambellone allo yogurt per la colombiana, che ricambiò quel leggero strusciare della gamba da parte dell'altro non appena la cameriera si fu allontanata dal loro tavolo.

Ritorno alle vecchie abitudini, mh?
Niente più spiagge sconfinate della costa americana o servizio in camera... Forse forse un po' mi mancherà, ahahah!


A me non tanto... - replicò Ariel, con un sorriso leggero - Tanto Sole e belle spiagge, sì, ma quanto ce lo siamo goduti? Non ho mai fatto tanti servizi fotografici in tutta la mia vita, e dire che a me nemmeno piace farmi fotografare!

Sbuffò, scuotendo leggermente il capo e prendendo intanto qualcosa dalla borsa, in particolare una cartellina con all'interno alcune foto, una delle quali venne mostrata al Laars.

Immagine


Mi hanno mandato il plico proprio stamattina, sono le foto scelte, e questa in particolare, tra tutte quelle effettuate nei vari servizi fotografici... a quanto pare il concerto è andato talmente bene che se ne parla ancora, nella lettera parlavano addirittura di replicarlo in un'altra città statunitense.
Cosa ne pensi?


Attese un suo commento, sapendo che al di là di tutto sarebbe stato oggettivo e sincero, prendendo un sorso di succo di frutta e gustandolo lentamente prima di passare ad argomenti meno inerenti al lavoro nel senso stretto del termine.

Ho deciso che accetterò l'incarico come Sceriffo della Vigilanza lasciando il ruolo d'ufficio al Ministero.

Davvero?
Se ne sei così convinto, significa che ci hai pensato molto... cosa ti ha spinto a prendere questa decisione?


In questo modo avrò un po' più di tempo libero a disposizione da dedicare a...

Mh?

... al nostro lavoro assieme, già, sono sicuro che anche per Evan e Calvin sarà una buona notizia, non credi?

Ne saranno contenti di sicuro, fosse per loro non dovresti avere altro lavoro se non quello di farmi da Vocal Coach!

Scherzò la colombiana, che però quelle cose le pensava davvero, assaggiando il proprio dolce dopo aver ringraziato la cameriera per averglielo portato: gli sorrise, ancora un po' imbarazzata ma felice di potergli sedere di fronte e parlare in pubblico - anche se come due amici - senza doversi allontanare per il troppo desiderio di saltargli addosso.
Almeno fino a che lui non le faceva battere forte forte il cuore con parole sussurrate a mezza bocca.

Vuoi assaggiare tes-... Ariel?

N-No, grazie... - mormorò lei, arrossendo vistosamente e schiarendosi la voce prima di proseguire - Sai, forse... quando non ci sente nessuno... possiamo anche usare certi termini, se... ci vengono spontanei...
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Messaggioda Robyn » 10/01/2016, 20:31

Mi hanno mandato il plico proprio stamattina, sono le foto scelte, e questa in particolare, tra tutte quelle effettuate nei vari servizi fotografici... a quanto pare il concerto è andato talmente bene che se ne parla ancora, nella lettera parlavano addirittura di replicarlo in un'altra città statunitense.
Cosa ne pensi?


Robyn abbassò lo sguardo, osservando quella fotografia in movimento che ritraeva la bella colombiana camminare sulla spiaggia americana in costume da bagno, mostrando la prosperità delle proprie forme.
Ovviamente l'aveva già vista in abbigliamento molto simile, ogni mattina durante quella specie di vacanza concerto, ma rivederla di nuovo in tal senso accese nuovamente il suo desiderio.
Doveva però cercare di mascherarlo, quindi con un bel respiro si limitò ad annuire interessato, provando a fare il distaccato e sorridendo gentilmente senza che nessuna emozione potesse trapelare.

Io... Io ecco... Ne penso che... È molto calzante, di sicuro come pubblicità sarà andata una vera bombe... Bomba, singolare, bomba, è una.

Si passò una mano sulla fronte, arrendendosi di fronte a quella pessima gaffe che forse avrebbe garantito alla bionda una piccola risata o un lieve imbarazzo, o magari tutte e due assieme.
In linea di massima il Laars non era abituato a determinati tipi di forme nelle proprie partner, difatti Ariel era la prima a mostrare tanta abbondanza rispetto ad una Aryanne o una Margaret, di sicuro ugualmente bellissime e con diversi punti di forza, ma quello, quello era un punto di forza sul quale la Jiménez vinceva e stravinceva. Decise però di non soffermarsi ancora sulle restanti immagini, a meno che ella non avesse voluto sottoporgliene altre al suo giudizio, cambiando argomento e raccontandole della propria decisione lavorativa. Forse la bionda non capì esattamente quale fosse il vero intento di Robyn, ovvero quello di passare più tempo con lei, ma non gliene faceva una colpa, in quanto evidentemente non era a conoscenza di quanto i sentimenti del ragazzo fossero sbocciati in maniera tanto forte e dirompente.

In questo modo avrò un po' più di tempo libero a disposizione da dedicare a...

Mh?

... al nostro lavoro assieme, già, sono sicuro che anche per Evan e Calvin sarà una buona notizia, non credi?

Ne saranno contenti di sicuro, fosse per loro non dovresti avere altro lavoro se non quello di farmi da Vocal Coach!

Eheheh, li capisco bene, in fondo abbiamo sempre lavorato alla grande, quindi per loro siamo una specie di garanzia!

Nel frattempo, la cameriera giunse con un vassoio sul quale c'erano due piattini: uno con sopra del ciambellone allo yogurt ed un altro con della torta alle mele e una palla di gelato alla vaniglia sopra.
A quel punto, al Laars venne spontaneo chiederle se volesse un assaggio, peccato che gli uscì fuori con un nomignolo piuttosto intimo e dolce, che fece scaldare i cuori ad entrambi e le guance alla Jiménez.
Era deliziosa quando arrossiva, un vero spettacolo, una meraviglia per lo sguardo e per l'anima. Quando la guardava così timida e impacciata, Robyn credeva di perdere il lume della ragione da un momento all'altro.
Difficilmente si poteva vedere la Vastnor impacciata o imbarazzata, momenti talmente rari che forse il ragazzo aveva visto sì e no ai tempi di Arianna Ricciardi, quindi anni e anni prima, mentre invece la colombiana dispensava certe espressioni così tanto frequentemente da lasciarlo senza fiato, quasi invogliato a sposarsela di punto in bianco, all'istante, senza neanche arrivare ad un anno di fidanzamento.
Folle, completamente folle, per questo forse sarebbe stato meglio tacere su certe cose con tutti, lei compresa naturalmente.

Vuoi assaggiare tes-... Ariel?

N-No, grazie...

Per un solo, piccolo istante, Robyn implorò il destino che ella lo chiamasse in risposta "amore", ma così non avvenne, sarebbe stato troppo bello per essere vero.

Sai, forse... quando non ci sente nessuno... possiamo anche usare certi termini, se... ci vengono spontanei...

Non siamo completamente soli, non mi sentirei mai del tutto tranquillo e non certo per me... Io ti ci chiamerei ogni istante, ma per te.
Per adesso il segreto deve rimanere tale e quindi non voglio rischiare di rovinarti tutto, ricordi l'intervista alla fine del concerto, no?


Signorina Jiménez, come si è sentita a cantare per la prima volta di fronte a quasi cento mila persone?

È stata una grandissima emozione... In più occasioni mi stavo commuovendo mentre cantavo e non solo per il testo, ma anche per via della gioia che mi trasmettevano tutti.

Vorrebbe dedicare a qualcuno in particolare questa sua prima grande performance?

Il mio Presidente per primo, ovviamente, perché ha creduto in me.
Ma sarei pazza a non dedicare tutto ciò anche ad Evan Chambers e Calvin Owens, i miei due fantastici manager che ancor prima della Kusanagi Records mi hanno seguita e aiutata a migliorare.
Un altro grazie speciale poi... Vorrei inviarlo al mio Vocal Coach, Robyn Laars, senza il quale oggi non sarei brava come tutti hanno potuto ascoltare.
... Oh, non voglio dimenticare poi la Cantante professionista Lyra, verso la quale mando un grande abbraccio... Mi ha fornito consigli utilissimi durante i tempi scolastici e non la dimenticherò mai!


Finito qui?
Non c'è nessuna dolce metà meritevole di un'altra dedica?


Chissà... Potrebbe anche essere!

Allora qualcuno c'è nel cuore di Ariel Jiménez?

Queste sono informazioni troppo riservate e intime, potrebbe non esserci nessuno oppure potrei già aver incontrato l'amore della vita!
Starà a voi scoprirlo, nel caso!


Allora ti sbilanciasti molto ed hai lanciato una specie di sfida alla stampa.
Credimi, i giornalisti certe cose non se le dimenticano.
Dubito che si metteranno in fretta e furia alla ricerca di qualche scoop, d'altronde non sei ancora così famosa, ma la tua fama crescerà, ne sono certo, inoltre la prudenza non è mai troppa!


Con una alzata di spalle terminò il proprio discorso, prendendo un pezzetto di torta ed assaggiandola, trovandola davvero buona, così come anche il gelato, fresco e dolce al punto giusto.
La fissò un momento negli occhi ed ecco che l'assurda magia tornò ad impossessarsi di lui. Fermo, immobile, rimase in silenzio per alcuni secondi, rapito dalla lucentezza di quelle due iridi divine.

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C-che programmi hai per le... Vacanze?


Spoiler:
Dialogo tra la stampa ed Ariel concordato con la player!
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Robyn
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Messaggioda Ariel » 10/01/2016, 22:08

Io... Io ecco...

Sì?
Guarda che... puoi dirmelo se non ti piace...


Già, Ariel non aveva ancora capito come il problema fosse un altro, ovvero che a Robyn quella foto stava piacendo persino troppo, e per un motivo ben preciso... anzi, due.

Ne penso che... È molto calzante, di sicuro come pubblicità sarà andata una vera bombe... Bomba, singolare, bomba, è una.

Ah...

Spiazzata da quella gaffe impossibile ora da non intuire - persino per una come lei - la Jiménez prima arrossì, poi sorrise, ed infine ridacchiò imbarazzata, le guance rosse e gli occhi divertiti; abbassò lo sguardo, spostandosi i capelli dietro l'orecchio, dopodiché si morse il labbro inferiore e trovò finalmente il coraggio di tornare a guardarlo.

Sì, beh... in teoria l'accento lo si dovrebbe porre sulle cuffie, che simboleggiano la musica, ma... non mi stupisce che tu sia stato attratto da altro.

Poteva non essere diventata la ragazza più sicura del mondo - una Melia bionda, insomma - ma non ci voleva la Herbert per capire che il seno florido della colombiana fosse una grande, gigantesca, e meravigliosa attrattiva, specie per il Laars che l'amava tutta; schiarendosi la voce con due colpetti di tosse e bevendo un sorso di succo, la cantante preferì cambiare argomento, ascoltando la decisione del ragazzo di voler lasciare il proprio attuale lavoro per entrare nella Vigilanza Magica, una decisione che gli avrebbe permesso, di riflesso, di avere più tempo da dedicare al suo secondo impiego come Vocal Coach.

Eheheh, li capisco bene, in fondo abbiamo sempre lavorato alla grande, quindi per loro siamo una specie di garanzia!

Tu sei la sua loro garanzia migliore, lo sai? Se penso a quanta strada mi hai fatto fare da quando andavo ad Hogwarts, tu... sei stato il miglior Vocal Coach che potessi mai avere, sul serio.
Sono contenta che tu sia rimasto sempre con me, anche dopo il diploma, ed ora...
- fece una breve pausa, sentendo le guance infiammarsi mentre pronunciava quelle parole a voce più bassa ma tanto, tanto dolce - Ora ne sono ancora più felice, e per motivi che con la musica non... non c'entrano nulla.

Si vedeva che era ancora impacciata nell'esprimere certi concetti romantici, però cercava di tirarli fuori quando li pensava e li provava, per fargli capire che seppur lenti, i passi in avanti li stava facendo pure lei, perché l'obiettivo di poter essere una coppia normale ed affiatata come qualsiasi altra era comune ad entrambi.
Di fronte ai loro dolci, Robyn si fece scappare una seconda gaffe, più romantica della prima ma che riuscì comunque a farla sorridere ed imbarazzare: in realtà a lei non è che desse fastidio se si fossero chiamati in quel modo quando nessuno li sentiva, ma aveva ragione il Laars nel pensare che, in realtà, da soli non lo erano ma completamente... non in pubblico.

Non siamo completamente soli, non mi sentirei mai del tutto tranquillo e non certo per me... Io ti ci chiamerei ogni istante, ma per te.
Per adesso il segreto deve rimanere tale e quindi non voglio rischiare di rovinarti tutto, ricordi l'intervista alla fine del concerto, no?


Certo che me la ricordo, a posteriori non so nemmeno come mi siano venute in mente certe uscite...

Il lato Aberrazione che prendeva il sopravvento, ovviamente, ma di sicuro a livello di interesse mediatico stuzzicare la stampa era stata una scelta piuttosto saggia... che però si ritrovava a pagare in altri ambiti.

Allora ti sbilanciasti molto ed hai lanciato una specie di sfida alla stampa.
Credimi, i giornalisti certe cose non se le dimenticano.
Dubito che si metteranno in fretta e furia alla ricerca di qualche scoop, d'altronde non sei ancora così famosa, ma la tua fama crescerà, ne sono certo, inoltre la prudenza non è mai troppa!


Insomma, meglio usare certi nomignoli solo nel privato molto, molto privato... giusto?

Un piccolo sorriso divertito, quello sulle labbra della Jiménez, che si ritrovò ad arrossire per l'ennesima volta quando lo sguardo intenso di Robyn si posò sul proprio: lui si sentiva un'ebete quando la guardava, e lei... lei si sentiva a metà tra il morire di imbarazzo e il sentirsi bella, importante, ed anche eccitata, piena di desiderio verso il suo Vocal Coach, verso quel giovane uomo che la scuoteva da dentro.

C-che programmi hai per le... Vacanze?

Le... vacanze? - anche lei dovette riprendersi, essendosi incantata a sua volta - Oh, beh, ecco... n-nessuno...
Insomma, non ho alcun programma, a parte scrivere qualche altra canzone e continuare a migliorare la mia presenza scenica. - rispose alla fine, sentendosi un po' una sfigata, a dire il vero, nel dire una cosa del genere - E... e tu? Andrai da qualche parte?


Lontano da me?

Ma l'ultima frase si guardò bene dal pronunciarla ad alta voce.
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Ariel
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Messaggioda Robyn » 10/01/2016, 23:25

Le... vacanze?

Sì, le vacanze!
Hai presente quel periodo dove in teoria non si ha da fare niente se non riposarsi?
Ahahah...


Oh, beh, ecco... n-nessuno...
Insomma, non ho alcun programma, a parte scrivere qualche altra canzone e continuare a migliorare la mia presenza scenica.


In altre parole l'intento di Ariel era quello di fare ben poco, divertirsi ben poco e proseguire con i propri progetti come se non avesse proprio niente di meglio da fare.
Non la incolpava per questo, Robyn, anzi, ammirava il suo voler sempre migliorare e diventare più brava e capace ma ogni tanto un po' di stop serviva sia alla mente che al corpo.
Era la prima Estate nella quale anche lui si stava chiedendo effettivamente cosa fare, dove andare e soprattutto chi coinvolgere, visto che la solitudine non gli andava molto a genio.
Certo, in teoria una fidanzata l'aveva ma stavo assieme da appena due settimane e non era nemmeno troppo sicuro che lei si sentisse tranquillamente nel formulare qualcosa di nuovo con lui.
La Jiménez non parve prendere minimamente l'argomento, segno forse che voleva evitarsi quella conversazione, oppure era semplice timidezza?
La domanda che gli porse poco dopo in un tono quasi ansioso e preoccupato la disse lunga sulla risposta alla domanda sopracitata.

E... e tu? Andrai da qualche parte?

Lo farei, ma lascerei con te anima e cuore e senza di esse si vive male, amore mio...

In quello stesso momento, il gelo più completo gli solcò la schiena e le pupille si dilatarono incredibilmente.
Aveva appena espresso un concetto, ipoteticamente solo pensato, ad alta voce, come se nulla fosse, proprio poco dopo aver fatto presente che era meglio mantenere la prudenza ai massimi livelli.
A parte quello comunque, che era il meno visto che non li stava per fortuna ascoltando nessuno, c'era il vero peggio, ovvero che una frase del genere era troppo intrisa d'amore, di sentimento, di trasporto.
La differenza tra i loro innamoramenti era già abbastanza netta per lui senza andare a confermare il tutto con certe uscite poetiche e pericolose.
Bevve un sorso di succo di frutta abbassando lo sguardo, incapace di dire qualsiasi cosa, specie perché non aveva la più pallida idea di cosa aggiungere per migliorare la situazione.
Ecco, forse una cosa c'era, illustrare dei reali programmi estivi, anche se inventati all'attimo.

... I... I miei hanno una residenza per le vacanze che non utilizzano praticamente mai.
Di sicuro ci sarà un periodo di circa dieci o dodici giorni nel quale saranno assenti e quindi potrei farci un salto e stare in santa pace.
Piscina, campi sportivi, una sala insonorizzata per la musica ed anche un piccolo osservatorio, in altre parole un angolo di paradiso...
... I privilegi di avere una famiglia piuttosto ricca: non sfrutto quasi mai certi vantaggi ma ogni tanto ci vuole, specie se tanto rimarrebbe vuota, dico bene?


Si stava ancora dando dell'idiota per la frase precedente ma ormai aveva fatto la frittata e doveva cercare di contenersi per non uscirsene in qualche altra maniera assurda.
Non gli era mai successo con nessuna: anche con Margaret era stato amore a prima vista ma non in quelle condizioni, non con quegli effetti collaterali e non con quelle immagini che gli pervadevano la mente.
Immagini ben più che esplicative, immagini che sembravano provenire da un mondo parallelo per quanto vivide e che in più di una occasione avevano affollato la sua mente nelle notti piene di sogni.
Ariel... Vestita sempre allo stesso modo... Sempre nella stessa occasione... E sempre con lui come co-protagonista...

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... Ecco, mi spiace per prima, non mi sono proprio per nulla regolato!
A volte non so che mi prende, apro la bocca e le dò fiato!
Non che non pensassi quelle cose, anzi, sì cioè insomma le penso ma... Nel senso che io... Tu... No anzi lasciamo stare, mi sto incartando...
... Ti va di venire nell'angolo di paradiso con me, arcangelo delle meraviglie?


Sì va beh, ma allora si era proprio rincoglionito!
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Messaggioda Ariel » 11/01/2016, 0:17

Sì, le vacanze!
Hai presente quel periodo dove in teoria non si ha da fare niente se non riposarsi?
Ahahah...


E come rispondergli? Lei non si era fatta il benché minimo programma, anche perché non sapeva come regolarsi: quando stava con Zephyr era semplice, visto che vivevano pure insieme, quindi come altro avrebbero potuto passare l'estate se non come una coppia che non vuole passare del tempo lontani? Ma Robyn era, per il mondo pubblico, il suo Vocal Coach, in più stavano insieme da poco e le cose tra loro erano un po' strane... insomma, non sapendo come venirne a capo, semplicemente Ariel aveva preferito - come gli spiegò un po' imbarazzata - non fare programmi, non pensare a nulla e, al massimo, entrare nell'ottica di approfittare del tempo libero per lavorare sulla propria voce e tutto ciò che concerneva il proprio mestiere.
Il fatto che lei avesse deciso di impostare così i propri programmi, però, non voleva certo dire che per Robyn dovesse essere lo stesso: la Jiménez, infatti, gli pose quella domanda pensando già di dover ascoltare chissà quali meravigliose descrizioni riguardo a spiagge, gite e chissà cos'altro... ma si sbagliava.
Oh, se si sbagliava.

Lo farei, ma lascerei con te anima e cuore e senza di esse si vive male, amore mio...

... !!!
Coff coff coff...


Le andò persino di traverso il succo che stava bevendo, a quell'affermazione: l'aveva chiamata "amore mio"? E se anche su quel dettaglio si fosse potuto soprassedere - l'aveva detto lei per prima che i nomignoli di un certo tipo non la infastidivano, anzi - perché non parlare del resto?! Quella appena pronunciata dal Laars era una frase talmente poetica, romantica, dolce ed innamorata da imbarazzare persino una sognatrice come Ariel, che non se l'aspettava e, soprattutto, si sentiva a disagio nella consapevolezza di non poter ricambiare tali parole, non con quell'enfasi perlomeno!

Ah.. ca... capisco... - mormorò incredula e sconcertata, rendendosi poi però conto di quanto fredde suonassero quelle sillabe appena pronunciate: sì, ma cosa gli poteva dire vista la situazione, il contesto, e l'imbarazzo tra loro? - Sei... sei molto... dolce...

Ecco, forse fargli un complimento - perché nella sua ottica era assolutamente tale - poteva essere una buona scelta, alla quale sarebbe pure seguito un "ti amo" sussurrato con un filo di voce se solo il Laars, forse per togliersi dal disagio, non si fosse messo a parlare piuttosto velocemente ed in tono volutamente leggero.

... I... I miei hanno una residenza per le vacanze che non utilizzano praticamente mai.
Di sicuro ci sarà un periodo di circa dieci o dodici giorni nel quale saranno assenti e quindi potrei farci un salto e stare in santa pace.
Piscina, campi sportivi, una sala insonorizzata per la musica ed anche un piccolo osservatorio, in altre parole un angolo di paradiso...


Oh, beh, caspita...

... I privilegi di avere una famiglia piuttosto ricca: non sfrutto quasi mai certi vantaggi ma ogni tanto ci vuole, specie se tanto rimarrebbe vuota, dico bene?

Ah, ehm, ma sì, certamente...

Ancora stava pensando al modo in cui le si era rivolto, per dargli debitamente retta: di sicuro, però, aveva colto il tratto saliente del suo discorso, ovvero un'enorme spazio inutilizzato appartenente ai genitori di Robyn con ogni ben di Trama possibile, che lui aveva tutta l'intenzione di sfruttare, avendone poi i diritti per farlo.

... Ecco, mi spiace per prima, non mi sono proprio per nulla regolato!
A volte non so che mi prende, apro la bocca e le dò fiato!


N-Non scusarti, a me non ha dato fastidio, davvero! - replicò lei con improvvisa veemenza - Insomma, anche se non me la sento di risponderti con la stessa intensità, sentirti dire certe cose mi... mi scalda il cuore, ecco...

Forse perché aveva sempre - ed erroneamente - creduto che solo Zephyr potesse essere romantico con lei, ed ora si stava invece rendendo conto di quanto sbagliato fosse quel pensiero, quella sorta di pregiudizio nei confronti del Laars che però forse nemmeno l'aveva sentita, troppo preso nel cercare di scusarsi con lei e finendo, però, per fare anche di peggio.

Non che non pensassi quelle cose, anzi, sì cioè insomma le penso ma... Nel senso che io... Tu...

Cosa?

No anzi lasciamo stare, mi sto incartando...

O... Okay, beh, allora...

... Ti va di venire nell'angolo di paradiso con me, arcangelo delle meraviglie?

C-Come mi hai c-chiamato?!

Balbettò Ariel, spalancando gli occhi e fissandolo assolutamente basita, con la bocca schiusa a formare una bella "O" di sorpresa: cavolo, ma era sempre stato un ragazzo tanto romantico, Robyn, o era lei a tirargli fuori quella sfumatura caratteriale mai notata prima? Beh, ma in fondo che importanza poteva avere quando sentirsi definire in un certo modo le faceva battere forte il cuore, arrossare le guance e brillare gli occhi?

Beh, i-io non penso di essere un... angelo... però... - respiro profondo - Mi piacerebbe molto passare le vacanze insieme nella residenza dei tuoi genitori... - lunga pausa, respiro ancora più profondo e coraggio preso a due mani per concludere in bellezza con una sola ed unica parola - ... amore...
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