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da Monique » 01/11/2015, 21:47
Quando Dominique prese ad annuire con vigore, con gli occhi luminosi e l'espressione quasi felice, Monique annuì a sua volta, con un sospiro leggero: perlomeno, se doveva proteggerla - andando contro ad ogni briciola di buon senso che aveva in corpo - avrebbe fatto in modo di guadagnarci qualcosa. Ovviamente questo non cambiava le cose, né rendeva meno grave ciò che la Dubois aveva fatto e tutto il dolore che aveva inferto al marito, il quale probabilmente, sapendo della presenza della donna, non ci avrebbe pensato un istante prima di ucciderla.
Oh ma se serve posso anche scusarmi con lui! Se vi piacciono le cose un po' osé posso partecipare ad una threesome con voi due, tanto mi fai eccitare un sacco, cuginetta... Pensi che tuo marito possa perdonarmi in questo modo? Lo vorrei tanto...
... diciamo che va bene così.
Non sapeva se fosse più sconvolgente il fatto che avesse appena proposto un ménage-à-trois a lei e Sandyon... o se avesse ammesso tanto candidamente di sentirsi attratta da lei: Dominique pareva davvero aver cancellato il passato e tutti i pensieri negativi rivolti contro la Vireau, vedendola non più come una nemica ma, al contrario, come qualcuno a cui chiedere aiuto e su cui poter contare. La cosa peggiore? La malsana idea di Monique che forse, forse... era possibile salvarla.
Certo! Certamente! Sì sì Monique, ovviamente!
Nel frattempo, comunque, le ordinò di raccontarle tutto ciò che poteva dirle su questa famosa Setta di cui aveva parlato, e di darle anche delle spiegazioni sull'illusione attivata: e la Dubois la prese in parola, al punto che la donna si dovette pure sedere, perché le informazioni che l'altra le diede furono una marea; nonostante un gran mal di testa, alla fine Monique fu in grado di ripetere i nomi di tutti i Dodici, dove fosse il quartier generale dell'Organizzazione, quali fossero i suoi obiettivi, con quale gerarchia fosse suddiviso il potere e tutto ciò che avevano portato a termine fino a quel momento, compresa la creazione di MezziDraghi ed Aberrazioni.
... Quindi hanno creato queste Aberrazioni per scombinare il Mondo Magico ed avere delle spie efficienti e potenti, difficili da neutralizzare. Melia Herbert è stata creata con l'intento un giorno di sostituirmi, in quanto il suo potere è quello di ipnotizzare e assoggettare al suo volere chiunque. Nel corso degli anni ad Hogwarts ha usato le sue capacità per migliorarsi e diventare sempre più brava, ma non credevo volessero metterla al mio posto tanto presto... Quella maledetta...
Quando sentì il nome della ragazza che girava tranquillamente per Hogwarts come Assistente del docente di Alchimia - e prima ancora come studentessa modello e Prefetta di Serpeverde, per poco non le venne un colpo: assottigliò lo sguardo, umettandosi lentamente il labbro inferiore; nella mente della francese, di colpo, riapparirono tutti i fatti strani accaduti tra le mura di scuola negli anni in cui la Herbert vi aveva studiato. Tisifone che all'improvviso tradiva Lucas e dimenticava tutto, e l'incidente al campo da Quidditch in cui un ragazzo aveva persino perso la vita... tutta colpa della Herbert, dunque? Ed era stata obbligata a fare tutto questo, o anche lei era una figura malvagia da neutralizzare? Avrebbe dovuto dire a Sandyon di catturarla per poi sbatterla ad Azkaban? Però per Azhad aveva avuto un atteggiamento diverso, doveva forse usare due pesi e due misure?
... L'illusione che ho attivato rende questa casa completamente invisibile per chiunque non vi sia mai entrato dentro. In questo modo, i tuoi parenti non noteranno differenza passando qui vicino mentre tutti gli altri penseranno che il luogo sia deserto e senza abitazioni. Lo spettro di illusione è attivo in un'area di un chilometro, non temere...
Un... chilometro?!
Sgranò gli occhi per un secondo, prima di annuire lentamente: Dominique si era lasciata del tutto andare alle illusioni, permettendo loro di corromperla col potere che erano in grado di regalare - ed un'illusione di un chilometro ne era certamente la prova; di contro, però, lo spirito e l'anima della Dubois avevano subito un progressivo decadimento, erano marciti insomma, facendo riflettere Monique sul fatto che, soprattutto in momenti come quello, era meglio essere meno potenti, se si poteva comunque mantenere intatta la propria essenza.
Hai già qualche idea su come aiutarmi? Non voglio metterti fretta, sia mai... Però il tempo stringe e...
Il campanello interruppe il parlare della donna, che quasi saltò in aria, completamente terrorizzata.
!!! Chi è? Nascondimi!
Dominique...
... Ho paura... Manda via chiunque sia arrivato, per favore... per favore...
Hai attivato tu l'illusione, ricordi? Solo chi è già stato in questa casa può vederla, quindi non devi aver paura. Comunque, per sicurezza... vai lì dentro, e restaci.
Le indicò lo sgabuzzino sul fondo della stanza, cercando di dare alla voce una sfumatura dolce e rassicurante: non che, nella sua ottica, servisse a qualcosa, ed anzi la Vireau arrivò pure a chiedersi perché si prendesse la briga di preoccuparsi per una folle omicida; in ogni caso, non potendo fare diversamente, la donna andò ad aprire, ritrovandosi davanti al nipote sorridente.
Ehi! Ciao zia! Scusa, posso entrare un attimo?
Robyn! Certo... vieni!
Tra poco devo andare da Veronique per la lezione, ma prima ero passato a vedere come stavi. Tutto ok?
Tutto a posto, in realtà stavo per approfittare della casa libera per farmi un bel bagno rilassante... ma se vuoi, posso rimandare.
Si sentiva un po' in colpa a sfruttare la gentilezza del nipote - che di sicuro non si sarebbe trattenuto sapendo di privare della zia di un po' di meritato relax - ma che altro poteva fare? Già la situazione era complicata di suo, ci mancava solo mettere in mezzo Robyn... no, al momento doveva vedersela da sola. Per questo, non appena il Laars si fu congedato dalla zia, quest'ultima ripose nuovamente la propria attenzione sulla donna che stava ospitando in casa, prendendo un lungo e profondo respiro prima di parlarle.
Ho una casa ad Okinawa, non intestata a mio nome, ed è un posto sicuro. Potrai stabilirti lì per un po', fino a che non capirò cosa fare.
Si passò una mano sul viso, palesemente stanca: le sembrava di essersi appena sobbarcata addosso un peso più grande di lei, ma un po' se l'era cercata, e ne era pienamente consapevole.
Chi sono le altre Aberrazioni create dalla Setta? C'è qualcos'altro che devo sapere, per il momento?
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da La Setta » 07/11/2015, 15:53
!!! Chi è? Nascondimi!
Dominique...
... Ho paura... Manda via chiunque sia arrivato, per favore... per favore...
Hai attivato tu l'illusione, ricordi? Solo chi è già stato in questa casa può vederla, quindi non devi aver paura. Comunque, per sicurezza... vai lì dentro, e restaci.
Sì... Sì... Vado... Grazie!
A quel punto, Dominique mutò la natura della propria illusione ed anche in quel caso Monique poté distintamente comprendere quella variazione. Tutto ciò però avvenne in concomitanza con l'apertura della porta di casa e dunque la Vireau non avrebbe potuto chiedere in anticipo alla donna pazza cosa avesse fatto e per quale motivo.
Ehi! Ciao zia! Scusa, posso entrare un attimo?
Robyn! Certo... vieni!
L'Auror, con un sorriso morbido e tranquillo entrò nell'abitazione, pur rimanendo sull'uscio nell'ascoltare le successive parole della francese.
Tra poco devo andare da Veronique per la lezione, ma prima ero passato a vedere come stavi. Tutto ok?
Tutto a posto, in realtà stavo per approfittare della casa libera per farmi un bel bagno rilassante... ma se vuoi, posso rimandare.
Ah... Ok...
Robyn fece qualche secondo di pausa, sembrando quasi interdetto da quella affermazione della zia, ma si riprese quasi subito, sorridendo.
Non preoccuparti allora, non mi va di rovinarti questo bel momento. Hai bisogno di relax con tutti i pensieri che hai giornalmente, bimbi compresi. Spero che a Veronique non dispiacerà avermi tra i piedi qualche minuto prima!
Il nipote la salutò con due baci sulle guance, avviandosi subito fuori dalla villa, lasciando nuovamente Monique e Dominique da sole. Non appena la prima tornò nell'area del salotto, la cugina sbucò fuori dal nascondiglio, con un sorriso abbastanza malizioso sulle labbra. Pareva quasi sapere cosa che l'altra non potesse nemmeno immaginare.
Ahahah, ma guarda te che nipote birichino! Non appena gli hai detto del bagno rilassante si è eccitato all'istante, gli fai proprio un bell'effetto!
L'illusione intanto tornava simile a quella precedente, facendo cadere l'effetto impostato durante la visita di Robyn, con forse relativa curiosità di Monique.
Illusione di controllo emotivo. Serve a individuare le emozioni e le sensazioni di chiunque in un dato raggio in base al proprio potenziale. Ottima scelta quando si ha di fronte qualcuno in grado di mascherare bene! Scusa se l'ho attivata senza permesso, ma volevo sentirmi più protetta...
Replicò subito con un'aria quasi innocente e impacciata, mettendosi seduta di nuovo sul divano con le mani giunte e la testa china.
Ho una casa ad Okinawa, non intestata a mio nome, ed è un posto sicuro. Potrai stabilirti lì per un po', fino a che non capirò cosa fare.
Davvero?! Ma è favoloso! Fantastico... Grazie grazie grazie! Mi stai salvando la vita. Non lo dimenticherò mai, mai...
Gli occhi brillavano di una luce strana, non certo buona o positiva, bensì soltanto folle ma controllata. Monique lo sapeva benissimo, un'anima corrotta completamente dalle illusioni non aveva speranze di tornare ad uno stato neutro. Una volta divenuta nera, non c'era più niente da fare, ecco perché aveva sperato tanto che Veronique non uccidesse nessuno durante il brutto periodo. Dominique invece aveva ucciso eccome, anzi, aveva sterminato senza pietà, beandosi dei propri poteri, divenendone schiava e dimenticando anche il buon senso, giorno dopo giorno. Questo però cosa significava? Che le illusioni corrotte portavano alla pazzia? Cos'altro non sapeva la francese del proprio dono?
Chi sono le altre Aberrazioni create dalla Setta? C'è qualcos'altro che devo sapere, per il momento?
In tutto le Aberrazioni sono cinque! I nomi non li so, non me ne è mai fregato niente di loro... Ah no, giusto! Di sicuro il fidanzato di quella vipera di Melia è una Aberrazione, Dylan Connor, dovrebbe essere un tuo collega! Lui è la sua guardia del corpo, è stato creato e modificato solo allo scopo di proteggerla! Potrei dirti tantissime cose, tutte quelle che ti servono, ma purtroppo molte di esse non posso rivelarle nemmeno sotto Veritaserum o Legilimens. Quando si entra a far parte delle alte sfere della Setta dei 12, viene effettuato un rituale oscuro che blocca la fuoriuscita di informazioni vitali per l'organizzazione, come il nome del loro Capo o l'ubicazione del Quartier Generale... Se tentassi anche solo di pronunciare le parole sbagliate, mi sentirei male e subirei all'istante una emorragia cerebrale... Per liberarsi del rituale c'è un solo modo, conosciuto però soltanto dal Supremo stesso. Però ti posso dire, ad esempio, che la Novak Industries è di proprietà della Setta dei 12 e che Azhad ne è il Dirigente Esecutivo in incognito. Il Supremo ha deciso di non coinvolgere più tua sorella nei piani della Setta per tenerselo buono, infatti Marcus è l'unico verso il quale il nostro Capo provi un certo affetto, se di affetto si può parlare... Potrei avere dei biscotti al burro? O anche al limone, o magari ripieni al cioccolato...
In altre parole come una specie di bambina, una donna regredita ad uno stadio primordiale di istinti, paure e bisogni caotici.
... La Setta dei 12 ha spie in ogni Ministero, sede politica e amministrativa del pianeta e negli ospedali. Monitora la borsa magica e spesso è in grado di alterare i valori delle azioni così da ottenere denaro e potere sottobanco. Collabora con almeno il 50%-60% delle organizzazioni mafiose del Mondo Magico ed ha reimpostato per i propri seguaci l'appellativo di "Mangiamorte". Julie Sanders è una Mangiamorte, la compagna del fratellastro di tuo marito, per esempio! Siamo anche responsabili della morte del padre non biologico della tua figliastra, Aryanne Vastnor, ex Arianna Ricciardi... Uh, tra l'altro, senti che chicca interessante! Uno dei discepoli più bravi di Garruk... Garruk, hai presente? Il Mercenario dei 12, beh il suo adepto è il padre di Calamity Jane, l'avversaria per antonomasia della figlia di tuo marito... Ha deciso di riprendere ad allenarla per assicurarle la vetta nella Lega dei Mercenari! Ahahah... Bello no?! ... Gli adepti sono individui molto forti... Pericolosi e preparatissimi, credo proprio che Aryanne non ce la farà... Mi spiace, poverina, sta facendo tanto per migliorarsi... Se non sai cos'è un Adepto dovresti chiedere a Marcus di cosa si tratta, lui se ne scopa una quasi sempre!
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da Monique » 07/11/2015, 18:35
Sì... Sì... Vado... Grazie!
Non sapeva spiegarlo, ma sentiva che c'era qualcosa di tremendamente sbagliato nel sentirsi dire "grazie" da Dominique Dubois: non potendo fare altrimenti, comunque, la Vireau la nascose nello sgabuzzino, percependo l'illusione intorno a lei cambiare senza però avere il tempo di fare domande; scuotendo il capo e pregando la Trama che non la facesse svenire per eccesso di sorprese, la donna andò ad aprire la porta, sorridendo al nipote e spiegandogli con tranquillità che stava per farsi un bagno, ma che avrebbe potuto rimandare se fosse voluto rimanere lì con lei.
Non preoccuparti allora, non mi va di rovinarti questo bel momento. Hai bisogno di relax con tutti i pensieri che hai giornalmente, bimbi compresi. Spero che a Veronique non dispiacerà avermi tra i piedi qualche minuto prima!
Sono sicura che non le dispiacerà affatto! - esclamò Monique, sollevata tra sé di conoscere abbastanza bene Robyn da sapere come liberarsi di lui, per quanto il termine fosse brutto, in pochi istanti - A presto!
Gli sorrise, chiudendo lentamente la porta ed appoggiandosi per un secondo con la fronte ad essa, prendendo dei respiri profondi: meno male che aveva già partorito, o l'avrebbero dovuta portare di corsa in clinica per un parto isterico d'urgenza.
Ahahah, ma guarda te che nipote birichino! - si volse verso Dominique, fissandola con aria interrogativa - Non appena gli hai detto del bagno rilassante si è eccitato all'istante, gli fai proprio un bell'effetto!
... e tu che ne sai?
Illusione di controllo emotivo. Serve a individuare le emozioni e le sensazioni di chiunque in un dato raggio in base al proprio potenziale. Ottima scelta quando si ha di fronte qualcuno in grado di mascherare bene! Scusa se l'ho attivata senza permesso, ma volevo sentirmi più protetta...
Più parlava con lei, più Monique si rendeva conto di essere totalmente ignorante in materia di illusioni... e più se ne rallegrava: sì, d'accordo, con esse ci facevi praticamente di tutto, ma non sembravano esattamente un toccasana per la psiche umana; o forse era Dominique ad essere folle e basta, una folle a cui però la moglie del Vastnor avrebbe prestato la propria casa in Giappone, per tenerla al sicuro.
Davvero?! Ma è favoloso! Fantastico... Grazie grazie grazie!
Un altro "grazie", e avrebbe dovuto fare una doccia solo per farsi passare di dosso il senso di nausea che la stava opprimendo.
Mi stai salvando la vita. Non lo dimenticherò mai, mai...
Sì...
Il tono in cui pronunciò quella sillaba fu assolutamente piatto, ma dentro di sé era assolutamente scettica: non aveva prove - e sperava di non averle mai - ma era convinta che, se le fosse convenuto, la Dubois non ci avrebbe pensato un secondo prima di condannare lei, il marito, e chiunque facesse parte della vita della Vireau.
In tutto le Aberrazioni sono cinque! I nomi non li so, non me ne è mai fregato niente di loro... Ah no, giusto! Di sicuro il fidanzato di quella vipera di Melia è una Aberrazione, Dylan Connor, dovrebbe essere un tuo collega! Lui è la sua guardia del corpo, è stato creato e modificato solo allo scopo di proteggerla!
Il docente di Alchimia. Il docente di Alchimia era un'Aberrazione, si trovava ad Hogwarts, e stava a contatto con gli studenti ogni stra-maledettissimo giorno. Le sarebbe bastato per chiedere un proprio licenziamento con effetto immediato, e andare in giro col carretto dei gelati insieme ad Aryanne.
Potrei dirti tantissime cose, tutte quelle che ti servono, ma purtroppo molte di esse non posso rivelarle nemmeno sotto Veritaserum o Legilimens.
Come mai?
Quando si entra a far parte delle alte sfere della Setta dei 12, viene effettuato un rituale oscuro che blocca la fuoriuscita di informazioni vitali per l'organizzazione, come il nome del loro Capo o l'ubicazione del Quartier Generale... Se tentassi anche solo di pronunciare le parole sbagliate, mi sentirei male e subirei all'istante una emorragia cerebrale... Per liberarsi del rituale c'è un solo modo, conosciuto però soltanto dal Supremo stesso.
Ovviamente... - prudente, questa Setta, in modo quasi ammirevole.
Però ti posso dire, ad esempio, che la Novak Industries è di proprietà della Setta dei 12 e che Azhad ne è il Dirigente Esecutivo in incognito.
Di nuovo il nome di Azhad... ma quant'era importante quell'assassino/migliore amico di Veronique?
Il Supremo ha deciso di non coinvolgere più tua sorella nei piani della Setta per tenerselo buono, infatti Marcus è l'unico verso il quale il nostro Capo provi un certo affetto, se di affetto si può parlare...
Allora era un loro nemico? Ma come poteva far parte della Setta, sapendo che Veronique stava dalla parte... beh, dei buoni? La cosa decisamente non le quadrava, e in più le stava montando su un'emicrania da manuale.
Potrei avere dei biscotti al burro? O anche al limone, o magari ripieni al cioccolato...
Li appellò con un colpo di bacchetta - biscotti ripieni di crema al cioccolato - trattenendosi in modo quasi doloroso dal richiamare a sé anche una bottiglia di cognac stravecchio, di quelli che ti stendevano se ne bevevi più di tre sorsi di fila.
... La Setta dei 12 ha spie in ogni Ministero, sede politica e amministrativa del pianeta e negli ospedali. Monitora la borsa magica e spesso è in grado di alterare i valori delle azioni così da ottenere denaro e potere sottobanco.
......
Collabora con almeno il 50%-60% delle organizzazioni mafiose del Mondo Magico ed ha reimpostato per i propri seguaci l'appellativo di "Mangiamorte". Julie Sanders è una Mangiamorte, la compagna del fratellastro di tuo marito, per esempio!
Perché aveva il vago sospetto che per piacere ad uno come Tyslion Asveras dovesse per forza essere una stronza patentata?
Siamo anche responsabili della morte del padre non biologico della tua figliastra, Aryanne Vastnor, ex Arianna Ricciardi... - era il caso di dirlo alla figlia di Sandyon, prima o poi? - Uh, tra l'altro, senti che chicca interessante! Uno dei discepoli più bravi di Garruk...
Chi?
Garruk, hai presente? Il Mercenario dei 12, beh il suo adepto è il padre di Calamity Jane, l'avversaria per antonomasia della figlia di tuo marito... Ha deciso di riprendere ad allenarla per assicurarle la vetta nella Lega dei Mercenari! Ahahah... Bello no?!
Quindi Calamity Jane ha un allenatore ora? - sì, questa forse era una cosa che alla Mercenaria avrebbe fatto comodo sapere.
... Gli adepti sono individui molto forti... Pericolosi e preparatissimi, credo proprio che Aryanne non ce la farà... Mi spiace, poverina, sta facendo tanto per migliorarsi... Se non sai cos'è un Adepto dovresti chiedere a Marcus di cosa si tratta, lui se ne scopa una quasi sempre!
A parte che non m'interessa sapere chi si scopa chi... - mormorò Monique, massaggiandosi le tempie - Sono convinta che Aryanne ce la possa fare ugualmente, anche se...
Non concluse la frase, tenendo quel pensiero per sé: tuttavia, in un barlume di ragionamento folle, probabilmente, si chiese quanto avrebbe fatto comodo alla Vastnor allenarsi contro un'illusionista, qualcuno che le insegnasse cosa fosse davvero l'autocontrollo e la portasse oltre i propri limiti; Monique non avrebbe mai potuto essere in grado di spingerla fino a quel punto - troppo coinvolta - e Veronique meno aveva a che fare con le illusioni e meglio era... ma Dominique? Avrebbe potuto usarla anche per questo?
... va bene, muoviamoci. Prima ti porto in quella casa, meglio sarà...
Per tutti, ovviamente. Anche perché doveva parlare con Veronique, Sandyon e Marcus, e non poteva farlo con la Dubois ancora presente.
Hellooooo, gelatiiiii... gelatiiiii... Ghiaccioli e gelatiiiii...
FINE
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da Kelly » 05/12/2015, 0:27
[Fine Febbraio 2111, Sabato - Appartamento Chambers-Everett - Ore 16:30]
Legge magica 127... Legge Magica 128... Legge Magica 129... Ma porc... Voglio morire!
Arrivata alla fine del corso tenuto dal PM Roxanne Hamilton, Kelly si poteva definire completamente esaurita. Non aveva mai pensato che fosse facile diventare un'aspirante MagiAvvocato, ma quasi rimpiangeva -quasi!- i mesi passati a farsi il culo in qualche pub o ristorante, piuttosto che quelli passati sui libri. Tuttavia la Everett poteva contare dalla propria parte una perseveranza e uno stacanovismo che facevano letteralmente impressione: pur di non ritrovarsi nella stessa condizione economica dei suoi genitori, era disposta a fare qualsiasi cosa per raggiungere un livello di istruzione alto e, di coseguenza, condizioni di lavoro migliori. Lavorare per il Montesquieu le faceva guadagnare già una bella cifra, tanto da permetterle di prendere, insieme ad Evan, un appartamento nel centro magico londinese. Ma non per questo Kelly si accontentava. Anzi, ora che aveva trovato una persona disposta a credere in lei e ad avere fiducia, si era gettata anima e corpo in quell'impresa. Sveglia quindi alle sei di mattina, colazione e doccia obbligatori, studio intenso quell'oretta a disposizione prima di uscire e poi si recava verso il Ministero, facendosi possibilmente il tragitto a piedi. Pur non praticando più sport -il Quidditch le mancava tantissimo- voleva comunque a tutti i costi non adagiarsi troppo sugli allori: per questo, quando era possibile, preferiva camminare invece che smaterializzarsi, così da mantenere i suoi muscoli se non tonici e sodi come un tempo, almeno un minimo allenati. Alle otto e mezza attaccava a lavorare, intervallando i suoi compiti come segretaria del Principe a mezz'ora, quarti d'ora, a volte anche solo dieci minuti per ripassare quanto appreso durante l'oretta di studio mattutino. La pausa pranzo solitamente la dedicava al più completo relax, spesso scambiando qualche parola -quando era presente- con Clovis, per poi riattaccare il pomeriggio e concludere alle sei e mezza, salvo i giorni nei quali si teneva il corso. Una volta rientrata a casa, era il fidanzato ad occuparsi della cena per entrambi, mentre lei pensava a studiare ancora prima e dopo il pasto, per poi concludere la giornata con un bel film, una chiacchierata leggera oppure del sesso, sesso che però serviva più a sfogare lo stress accumulato piuttosto che a farla realmente divertire. Era questo l'iter che seguiva durante i giorni di lavoro, mentre nei fine settimana se la prendeva con molta più calma, dormendo quasi fino all'ora di pranzo per poi passare le ore successive a studiare in blocco ciò che aveva da recuperare. Stava scoprendo che gli anni d'oro di Hogwarts -nei quali doveva solo conciliare stupide lezioni con gli allenamenti di Quidditch- le mancavano da morire, in parte per la spensieratezza che viveva all'interno di quelle mura. Non certo la stessa atmosfera invece che regnava in casa sua all'epoca: quando era una studentessa abitava ancora con la madre ed il padre violento ed alcolizzato, che non perdeva occasione per punire i figli riversando su di loro la digrazia dell'essere povero, senza un lavoro e privo di dignità. Kelly ebbe un brivido gelido nel ripensare al suo passato e soprattutto a suo padre: dopo avegli tolto la custodia del figlio più piccolo, non lo aveva più rivisto nè lui aveva più tentato di riavvicinarsi alla Everett in qualche modo. Se solo fosse successo, la futura giurista era convinta che non avrebbe avuto alcun controllo su di sè e che sarebbe stata capace di fargli del male con qualche maledizione permanente e dolorosa.
Maledetto bastardo...
I ricordi dei lividi che le lasciava sul corpo quando la picchiava erano ancora presenti, forse impossibili da cancellare. Ma la condotta del padre di lei aveva avuto solo l'effetto di forgiarla, di renderla una persona forte, matura e decisa, come se fosse fatta di titanio. Ed infatti era proprio così che lei si sentiva. La vita le aveva dato solo merda da ingoiare fin dall'inizio e questo l'aveva aiutata ad immunizzarsi da coloro che avrebbero voluto fargliene ingoiare ancora a litri. Per sua fortuna, esistevano ancora persone come il Chambers o il suo Capo capaci di darle un'altra visione del mondo completamente diversa da quella sua solita abituale.
Era la legge 116 quella che citava il caso Williamsbourgh o la 118? Porca Trama non me lo ricordo più! Ho bisogno di una pausa...
E dato che Evan era fuori per lavoro, lei poteva prendere possesso dell'intero appartamento e soprattutto della magiradio che avevano in casa, un regalo che si erano fatti entrambi per poter ascoltare buona musica. A dire il vero i gusti musicali della Everett erano considerati orripilanti da quasi la maggior parte delle persone che li ascoltavano -giusto Cappie ed Evan riuscivano ad apprezzarli entro certi limiti- ma di questo, alla bionda londinese, non gliene fregava assolutamente un c***o. Attivando un incantesimo silenziante all'interno della cucina -luogo di studio per lei- Kelly accese il marchingegno magico alzando ad altissimo volume e inserendo al suo interno una canzone che era stata la O'Neill stessa a fargliela conoscere. Un po' di sano metal era ciò di cui aveva bisogno per ricaricarsi, insieme ad una tazza di caffè bello forte, una tazza gigante, di quelle utilizzate la mattina per bere il latte.
You shout it out, But I can't hear a word you say I'm talking loud, not saying much I'm criticized but all your bullets ricochet You shoot me down, but I get up...
Lei, a differenza di Cappie, non aveva mai posseduto la capacità di saper cantare in maniera intonata abbastanza da entrare all'interno del Coro. Non che gliene importasse qualcosa, perchè a prescindere che la sua voce uscisse un po' stonata e poco orecchiabile, la Everett era così che si sfogava quando proprio non ce la faceva più di studiare e aveva bisogno di una piccola pausa. Visto che la giornata piovosa non la invogliava ad uscire, allora si dedicava a quello che sapeva fare meglio: improvvisare un concerto metal in cucina, mentre preparava del caffè nero e bollente.
I'm bulletproof, nothing to lose Fire away, fire away Ricochet, you take your aim Fire away, fire away You shoot me down but I won't fall I am titanium You shoot me down but I won't fall I am titanium I am titanium I am titanium
Da quando la O'Neill le aveva fatto conoscere questa canzone, Kelly l'aveva sentito fin dal primo istante come sua. In essa era sintetizzato tutto ciò che la Everett sentiva di essere, tutte le difficoltà che aveva dovuto affrontare per giungere alla consapevolezza che dalla vita poteva e pretendeva qualcosa di più di quello che le aveva dato fino ai suoi primi diciasette anni di vita. Suo padre l'aveva abbattuta più e più volte, sotto i colpi delle sue parole e delle sue mani. I compagni di scuola l'avevano sempre giudicata per la ragazza rozza e scurrile che sarebbe finita a lavorare all'interno di qualche negozietto magico di poco conto o in qualche infimo pub di periferia, probabilmente passandosi un uomo dietro l'altro senza alcuno scopo nella vita. Diciamo che sull'uomo dietro l'altro ci avevano anche azzeccato, ma non su tutto il resto. Solo in pochi avevano avuto davvero fiducia in lei e quelle poche persone adesso facevano parte della sua ristretta cerchia di amici, persone che secondo lei meritavano ogni singola briciola del suo affetto e della sua stima.
Cut me down But it's you who'll have further to fall Ghost town and haunted love Raise your voice, sticks and stones may break my bones I'm talking loud not saying much
I'm bulletproof, nothing to lose Fire away, fire away Ricochet, you take your aim Fire away, fire away You shoot me down but I won't fall I am titanium You shoot me down but I won't fall I am titanium I am titanium I am titanium
Mentre attendeva che il caffè uscisse fuori, la ragazza imitò l'assolo di chitarra che si espandeva dalle casse della magiradio, un assolo imitato malissimo ovviamente. Ma a lei non importava nulla: scaricava lo stress, si divertiva e pensava e ripensava a tutte le volte che avrebbe voluto incontrare il padre solo per potergli urlare contro quelle parole, prima di sputargli in faccia e dirgli addio per sempre.
Stone-heart, machine gun Firing at the ones who run Stone heart loves bulletproof glass
Canticchiava più a bassa voce adesso, mentre spegneva la fiamma e riempiva la tazza di caffè fumante, pronta a berla con tre cucchiaini di zucchero. Non amava troppo le cose dolci ma nemmeno quelle amarissime, quindi preferiva aggiungere zucchero a volontà quando doveva bere caffè per mantenersi sveglia e far lavorare ancora il cervello. Ed infatti, mentre le ultime note si spegnevano e Kelly mandava giù la prima sorsata di caffeina pura, finalmente i suoi neuroni parvero sbloccarsi, dandole la risposta giusta alla domanda che si era posta poco tempo prima.
Legge 118, comma 16! La 116 invece è legata alla sentenza del giudice Ghor...
[Inizio Maggio 2111, Martedì - Londra Magica - Ore 11:30]
Ancora grazie mille capo per avermi concesso queste ore libere. Per fortuna anche questo master presto finirà. Allora ci vediamo direttamente dopo l'ora di pranzo.
Dopo essersi velocemente cambiata -non ce la faceva proprio ad andare a lezione vestita da segretaria- e aver salutato il proprio boss, Kelly si accinse a raggiungere l'aula destinata al master in Legge Magica Generale. Aveva concluso del tutto il corso tenuto da Roxanne Hamilton -ovvero Diritto Privato Magico di base e avanzato - a metà Febbraio e aveva iniziato a seguire l'altro a Marzo. La Hamilton, a dire il vero, le aveva suggerito -per completare gli studi- di seguire anche il master in Giurisprudenza Babbana sempre lì al Ministero. Un master però che durava la bellezza di un anno intero. Insomma, già era stato difficile riuscire a conciliare il lavoro con lo studio, figurarsi poi un corso come quello, che sicuramente l'avrebbe impegnata per molte più ore a settimana rispetto a tutti gli altri seguiti. Insomma la Everett non sapeva letteralmente dove sbattere la testa, ma dato che al momento la testa le serviva per potersi prendere anche quest'ultimo attestato, aveva scelto di continuare -caparbia come suo solito- provando a vedere che cosa le avrebbe riservato la vita in futuro. Iniziava a credere che non fosse più così male lasciare le cose al caso, dato che era stata proprio una coincidenza a portarla nello studio di Joël e ad ottenere di seguito quel lavoro. Quindi, zaino in spalla -per modo di dire- la Everett si diresse verso il luogo dove si sarebbe svolta la lezione, prendendo posto all'interno dell'aula e tirando fuori i quaderni e la sua penna LeggiMente. Di solito si concedeva ben pochi lussi la londinese, abituata come era a fare sempre economia, ma quando lei e il Chambers erano capitati all'interno del Novak Store non aveva resistito dal prendere quella penna che, a conti fatti, era stato un ottima spesa a fronte di tutto il faticoso lavoro che le evitava di fare. Doveva solo mantenersi ben sveglia e concentrata, cosa che si aiutava a fare mangiando dei tipici cioccolatici al sapore di caffè, giusto perchè quella bevanda nera e amara era diventata la sua nuova droga in quell'ultimo periodo.
Questa lezione è improntata sui Diritti stipulati dal governo magico verso i Magonò, i loro riconoscimenti giuridici nel mondo magico e le cause che in passato hanno coinvolto magonò famosi per essere stati sfruttati e perseguitati dai maghi stessi.
La voce del professore riempì completamente la mente della Everett, mentre la Penna LeggiMente prendeva ogni singolo appunto su quanto pensato dalla ragazza. L'unica pecca di quella penna era che riportava pari pari ogni singolo pensiero preso durante la lezione: per questo motivo ci voleva una dose molto alta di Concentrazione per riuscire a seguire tutto quanto senza perdersi nemmeno una parola. Per sua fortuna Kelly sapeva essere previdente e difatti, per non rischiare di ritrovarsi con argomenti di cui non sapeva assolutamente nulla, chiedeva la gentilezza al MT di anticiparle l'argomenti di ogni lezione, così da potersi fare le dovute ricerche ed avere una preparazione di base che le permettesse di seguire ogni cosa. Non era desiderio di essere la prima della classe o la migliore, ma semplice istinto di sopravvivenza. Non essendo mai stata troppo portata per lo studio, preferiva arginare quel problema in altri modi, modi a volte fantasiosi a volti geniali, ma che alla fine le facevano sempre raggiungere un buon risultato.
E' bene ricordare il periodo di persecuzione da parte dei Mangiamorte contro i Magonò: durante il periodo di ascesa dell'allora Signore Oscuro furono centinaia le sparizioni, le morti e gli improvvisi attacchi contro questa categoria, perseguitata con l'unico intento di sterminarla del tutto.
Aveva scoperto con sua somma tristezza che spesso e volentieri Legge Magica Generale e Storia della Magia erano collegate fra di loro, tant'è vero che il Master Teacher non perdeva occasione di spiegare come determinate leggi fossero nate a seguito di eventi storici molto importanti. Da un lato tutto ciò la riportava sui banchi di scuola, quando era il noiosissimo professor Armostrong a fare le lezioni, ma dall'altro aveva notato che quegli aneddoti le permettevano di memorizzare meglio il contenuto delle leggi, cosa che ovviamente andava tutto a suo vantaggio. Passarono quasi in fretta quella due ore, forse perchè l'argomento di quel giorno era leggermente più interessante rispetto a tanti altri. Aveva giusto un'ora per potersi riposare e mettere qualcosa nello stomaco, ma -dato che anche stavolta la sua penna aveva fatto il proprio dovere- nonostante la pancia brontolasse, Kelly si diresse verso la mensa con una certa soddisfazione, non senza prima aver chiesto al professore quale sarebbe stato l'argomento della prossima lezione. Ormai era diventata una costante alla quale l'uomo si era abituato. Una volta raggiunta la mensa, inoltre, un'altra gradita sorpresa si palesò sotto gli occhi della Everett: Clovis aveva accompagnato la Contessa dal fratello e adesso aspettava che la donna finisse il suo lunch con il Principe, mentre lui consumava il proprio ad uno dei tavoli della sala mensa.
Ciao soldato! Meno male, finalmente una faccia allegra, fidata e soprattutto amica. A proposito di facce, hai un'espressione ebete, immagino che tu debba raccontarmi qualcosa... Aspettami qui e tienimi il posto: vado a prendere da mangiare e arrivo subito da te!
[Autoconclusiva]
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Kelly
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da Yrjö » 09/01/2016, 15:27
* Villetta Signorile * 06/08/2111 * Ore: 22:16 *
Possibile che non si stesse affatto divertendo? Non era una brutta festa, anzi, sprizzava moltissima allegria, c'era pure la piscina gigante, ma nonostante questo il docente di Hogwarts non riusciva a lasciarsi andare completamente. Quella dimensione, per lui, era completamente differente dalle feste organizzate dalle sue parti, una cultura differente con divertimenti in alcuni casi simili ma per altri completamente opposti. Party in piscina, già, in Islanda erano pressoché una utopia, a meno che non si fosse immuni al gelo e alle temperature rigide di quella landa tanto bella quando glaciale, vicina al Polo Nord. Molti lo avrebbero potuto considerare una specie di paesano, mai uscito col naso dal suo luogo di origine ed un po' era proprio così, ma a lui questo non dispiaceva, anzi, se non altro si divertiva ad imparare. Slang locali, abitudini tipiche della vita notturna inglese e perché no, anche qualche drink alcolico non sicuramente canonico... E dire che lui l'alcol lo reggeva pochissimo e doveva fare attenzione a non esagerare.
Ehi! Come andiamo? Hai già adocchiato qualcuna?!
Cosa? Ah no no Bill, ancora no!
Ancora no!? Ehi Gabriel, datti una svegliata, qui c'è il fior fior della figa londinese e non solo! Punta quella che vuoi e buttati, oltre al buttarti in piscina... Lo hai il costume sotto?
Ma certo! Un bagno me lo farò volentieri, adesso mi faccio un altro giro di aperitivo analcolico e poi giuro che inizio la "caccia".
Capirai, tutta vita, ahahah! Ok ok, mi fido di te, quindi non deludermi!
Bill Carver, un suo ex compagno di Casata ad Hogwarts, festaiolo, un po' scalmanato ma una bravissima persona, proveniente da una famiglia ricchissima Purosangue. Era stata una vera fortuna per Yrjö ritrovarlo per caso al Ministero, e dire che lui era originario della Cosa D'Avorio, quindi tutt'altro mondo, ma si trovava in Inghilterra per lavoro e così avevano ripreso i rapporti. Se non fosse stato per Bill, di sicuro lui quel giorno non avrebbe preso parte a quella festicciola proprio nella villetta dell'amico, acquistatagli dai genitori di certo un po' megalomani e spendaccioni, proprio come lui. Per l'ennesima volta, Gabriel aveva errato tutto il vestiario, facendosi riconoscere immediatamente non solo per la stazza decisamente sopra la media ma anche, appunto, per degli abiti tipicamente provinciali e di pochissimo spessore, almeno per la maggior parte delle ragazze presenti a quella festa, molte delle quali nel fissarlo si facevano sfuggire una risatina. Cosa ci sarà stato poi di tanto assurdo in una camicia casual verde militare e un jeans blu scuro? Tutti mettevano in mostra i pettorali, indossando costumi di ogni genere, capigliature singolari mentre lui aveva scelto di tagliare la lunga capigliatura per sopportare meglio il caldo.
Avviciniamoci un po' alla piscina, pare davvero brutto rimarsene qui in disparte come degli idioti.
Quasi cinquanta metri di piscina scoperta con giardino attorno e impianto magico di ovattamento del suono proveniente dalle casse che emettevano musica ad alto volume, apprezzata da tutti, lui compreso. Bill aveva perfettamente ragione, di ragazze ce ne stavano una marea, ma gli sembravano stranamente tutte... "Uguali". Era strano come concetto, ma lui si era capito benissimo e di sicuro non sarebbe andato a raccontarlo all'amico, dovendolo solo ringraziare di avergli concesso una serata di svago durante le sue (poche) vacanze dal ruolo di insegnante. Stavo contemplando per conto proprio l'acqua della piscina quando accidentalmente un ragazzo andando all'indietro lo spinse con la schiena facendolo tuffare, un tuffo del quale se ne accorse giusto lui e pochi altri perché con tutta la folla di gente che c'era era impossibile notare certe piccole e sottili novità. Per fortuna che aveva terminato il contenuto del bicchiere altrimenti avrebbe combinato un disastro. Disse al tizio che si scusò subito di non preoccuparsi, d'altronde era stato lui a rimanere come un fesso sul bordo piscina, solo che adesso si sentiva un po' sciocco a rimanere lì tutto zuppo con i vestiti attaccati al corpo, per questo si diresse di nuovo dentro la casa, nella zona salotto.
Beh... Fanno circa trenta gradi, prima o poi si asciugheranno!
Pensò giustamente mentre apriva le due ante della porta finestra che dal giardino portava appuntava nel salone principale della villetta, ignaro di trovarvi all'interno una piacevolissima conoscenza...
Che cretino che sono... Mi dovrei levare tutto e strizzare!
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da Zoé » 09/01/2016, 23:09
∂ Villetta Signorile • Sabato 6 Agosto • ore 22.29 ∂
Uff, che noia...
Aveva sperato di divertirsi, a quella festa. E a prima vista sarebbe anche potuto essere così. C'erano un sacco di bei ragazzi. La musica non era male. E pure il cibo aveva il suo perché. Però non c'era niente di davvero interessante, che catturasse la sua attenzione. I maschi stessi, per quanto belli, le risultavano alquanto "insipidi". Tutti uguali, fatti con lo stampino. Fisici scolpiti, costumi all'ultima moda, occhiali da Sole griffati -con tutto che ormai era sera. E per quanto l'astinenza fosse tanta, non le andava di andare con uno a caso. Uno di cui, fondamentalmente, non le importava nulla. Con tutto che probabilmente, solo schioccando le dita, ne avrebbe avuti decine di maschi ai propri piedi.
Ed invece sono qui a deprimermi come una patetica depressa...
In costume da bagno, come voleva il dress-code della serata. Una minigonna a coprire la parte inferiore del costume. Infradito abbinate al costume. Un cappello per proteggersi la testa -essendo arrivata nella villa nel pomeriggio, quando ancora il Sole c'era ed era pure abbastanza forte. Capelli sciolti, naturali, fluenti. Pochi accessori. Ed un'espressione imbronciata che metà bastava. Scuotendo il capo, Zoé decise di spostarsi all'interno della villa. La maggior parte del cibo e dell'alcol, infatti, si trovavano nel salone principale. E visto che era da sola, poiché la cara Margaret le aveva dato buca -colpa di una maledetta influenza- e Bree nel weekend si concedeva una maratona di sesso ininterrotto, aveva decisamente bisogno di distrarsi.
Qui ci vuole di corsa una teq--
Aveva appena iniziato a riempirsi un bicchiere di alcol puro e ristoratore -per lei che sapeva leggerlo- quando i suoi occhi si fermarono su un ragazzo. E non uno qualsiasi.
Yrjö!
Difficile dimenticarsi un maschio con un nome del genere. E poi l'aveva visto ancora qualche volta all'Under, nel corso di quei mesi. Insomma, un po' lo conosceva, pur avendo sempre avuto poco tempo per parlare.
Ti ricordi di me? La barista che prepara cocktails meravigliosi all'Under...
Non che pensasse che lui potesse non ricordarsi di lei. Ma mostrarmi un po' più modeste, ogni tanto, non faceva male.
Chi se lo immaginava di trovarti ad una festa come questa!
Enorme, ma piuttosto esclusiva. Come la Bourgeois conoscesse il proprietario della villa? Cliente piuttosto fisso all'Under, ovviamente.
Come stai? Ti piace l'ambiente o è troppo caotico per un professore di Cura come te?
Lo stuzzicò, incrociando le braccia all'altezza del petto e fissando i suoi abiti bagnati.
O forse sei talmente avanti da apprezzare il bagno vestito di tutto punto?
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da Yrjö » 10/01/2016, 15:29
Yrjö!
L'unica ragazza in grado di chiamarlo col suo vero nome pronunciandolo abbastanza decentemente era una sola: Zoé Bourgeois. Quando gli occhi del ragazzo si posarono su di lei, per poco non gli venne un mezzo colpo al cuore. Porca miseria, era davvero bellissima, un vero schianto, con pochissime porzioni di pelle scoperte e sempre quel solito sguardo furbo e malizioso.
Non posso crederci...
Ti ricordi di me? La barista che prepara cocktails meravigliosi all'Under...
Mi spieghi come ti si fa a dimenticare?! Cavolo è... È davvero una bellissima sorpresa trovarti qui, ma quando sei arrivata?
In realtà il vero problema era che lui non si era mai mosso troppo dalla zona interna della casa, per quello non si erano incrociati pur essendo arrivati entrambi nel pomeriggio. Gabriel adorava stare in compagnia, tra feste e divertimenti, ma dovendosi ancora abituare alla nuova gente e soprattutto a quel nuovo clima, completamente diverso da quello d'Islanda. E dire che le temperature erano comunque più basse rispetto alla zona più a sud dell'Europa dove normalmente si sfioravano i quaranta gradi... No, lì avrebbe fatto seria fatica a viverci.
Come stai? Ti piace l'ambiente o è troppo caotico per un professore di Cura come te?
Fosse il mio essere professore il problema! Da dove vengo io le feste in piscina sono una specie di utopia, a meno che non sia coperta e riscaldata! In realtà ho partecipato a feste completamente differenti, ovvero al contrario: d'inverno nelle terme. Ci sei mai stata? È davvero sensazionale stare nell'acqua bollente col gelo all'esterno...
Perché in quel preciso istante gli venne in mente l'immagine di loro due nudi abbracciati in una vasca di acqua calda a baciarsi tra i vapori e sotto al cielo stellato? Determinate visioni stavano decisamente andando oltre il possibile, anzi, ben oltre, anche perché a giudicare dalla valanga di ragazzi che passando la salutavano e la invitavano a raggiungerli, certi anche facendole palesemente delle proposte indecenti del tipo "ti faccio vedere una stanza della casa che ancora non hai visitato di sicuro!", la concorrenza si presentava accesa e agguerrita.
O forse sei talmente avanti da apprezzare il bagno vestito di tutto punto?
Lascia perdere... Ho fatto un tuffo di pancia allucinante! Mi hanno spinto mentre stavo vicino al bordo, per fortuna che avevo finito il drink oppure gli sporcavo la piscina di Crodino... ... Ah vedo che stai bevendo qualcosa, cos'è? Posso assaggiare?
Gli bastò una sola lacrima di tequila però per scuotere la testa e stringere gli occhi, ridando di corsa il bicchierino alla francesina di sicuro più avvezza all'alto, rispetto a lui.
Ok ok no, non è decisamente per me! Considera che i cocktail che mi prepari tu già mi rallegrano, se mandassi giù uno intero di questi non ho idea di cosa possa succedermi!
Non sembrava comunque vergognarsi di quel suo status di quasi astemio per costrizione, anche in un ambiente come quello dove bere analcolico significava essere additati come sfigati.
Certo... Piuttosto audace quel tizio eh?! Chissà se usa la stessa frase originale con tutte quelle che incontra oppure tu sei una privilegiata...
Poi, dopo qualche attimo di pausa, riguardandola tutta da capo a piedi...
E comunque... Stai davvero bene... Molto bene... Troppo bene.
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da Zoé » 10/01/2016, 16:43
Mi spieghi come ti si fa a dimenticare?!
In effetti è vero, ma mi piace sentirmelo dire!
Ovviamente. Poteva aspettarsi una risposta diversa dalla bella Bourgeois, che di sicuro non possedeva la caratteristica della timidezza?
Cavolo è... È davvero una bellissima sorpresa trovarti qui, ma quando sei arrivata?
Anche per me è bello vederti! Sono arrivata nel tardo pomeriggio, tu?
Dopo una mattinata massacrante al San Mungo. Ma questo non lo disse, non volendolo deprimere con certi aneddoti. Comunque per forza che non si erano visti. Lui quasi sempre all'interno, lei sempre all'esterno. Anzi che erano riusciti ad incrociarsi ad un certo punto, e per puro caso.
Fosse il mio essere professore il problema!
In che senso?
Da dove vengo io le feste in piscina sono una specie di utopia, a meno che non sia coperta e riscaldata!
Non ci aveva mai pensato, prima. Ma certo, se Yrjö veniva dall'Islanda, di sicuro lì le piscine non c'erano.
In realtà ho partecipato a feste completamente differenti, ovvero al contrario: d'inverno nelle terme. Ci sei mai stata? È davvero sensazionale stare nell'acqua bollente col gelo all'esterno...
Mai, lo ammetto! Anche se, da come lo descrivi, dev'essere un'esperienza unica e fantastica...
Breve pausa. Sorriso malizioso. Sguardo da predatrice a caccia.
Per caso mi stai invitando a provarla con te?
La domanda fu maliziosa quanto il sorriso. E quegli occhi sembravano pieni di promesse peccaminose. Di sicuro il ragazzo la intrigava, perché negarlo? Forse per il suo essere così diverso da tutti gli altri. Altri che la salutavano e provavano anche a stuzzicarla con inviti più o meno spinti. Peccato che lei, chi le interessava, l'avesse finalmente trovato.
Lascia perdere... Ho fatto un tuffo di pancia allucinante! Mi hanno spinto mentre stavo vicino al bordo, per fortuna che avevo finito il drink oppure gli sporcavo la piscina di Crodino...
Sai che non sarebbe successo se ti fossi lasciato solo il costume da bagno, vero? Cos'è, hai un capezzolo più grosso dell'altro?
Lo prese bonariamente in giro lei. Anche perché non vedeva altri motivi per non togliersi la camicia. Non col fisico che accompagnava quello sguardo intenso e quel sorriso gentile.
... Ah vedo che stai bevendo qualcosa, cos'è? Posso assaggiare?
Fai pure...
Sorrise tra sé, anzi, ridacchiò proprio. Per forza, quella era tequila pura. E decisamente non era fatta per uno come lui.
Ok ok no, non è decisamente per me! Considera che i cocktail che mi prepari tu già mi rallegrano, se mandassi giù uno intero di questi non ho idea di cosa possa succedermi!
Ti ritroveresti svenuto a terra. O probabilmente ti sveglieresti in una delle stanze della villa, nudo. Con una ragazza felice di aver potuto abusare di te.
Rispose lei, facendo spallucce, come se avesse detto una cosa normale. E per lei lo era. Non era stupida, e non erano solo i maschi a passare per l'interno della casa. E le femmine che passavano... lo guardavano come se fosse un pezzo di carne da divorare. Solo che Yrjö, senza saperlo, era già roba di Zoé.
Certo... Piuttosto audace quel tizio eh?! Chissà se usa la stessa frase originale con tutte quelle che incontra oppure tu sei una privilegiata...
Ha importanza? Potrebbe anche essere che le frasi originali voglia sentirmele dire solo da qualcuno in particolare...
Ancora maliziosa. Ancora sfacciata. Ma almeno sarebbe servito a qualcosa?
E comunque... Stai davvero bene... Molto bene... Troppo bene.
Troppo, dici? Uhm...
Abbassò lo sguardo. Studiò il proprio abbigliamento. E poi tornò a guardarlo, avvicinandosi a lui e sussurrandogli qualcosa all'orecchio -ovviamente alzandosi in punta di piedi.
Secondo me starei davvero troppo bene... se fossi completamente nuda. ... vuoi verificare?
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da Yrjö » 10/01/2016, 22:16
Anche per me è bello vederti! Sono arrivata nel tardo pomeriggio, tu?
Allora non mi spiego proprio come abbiamo fatto a non incontrarci... Anzi, forse la spiegazione l'ho appena intuita!
Ovvero che lei aveva di sicuro trascorso la maggior parte del tempo nella zona esterna a divertirsi nel modo giusto, mentre lui invece aveva optato per l'interno. Quel nuovo modo di concepire feste e party doveva ancora entrargli bene in testa, lui che da sempre era abituato a tutt'altro, proprio come poco dopo le illustrò, parlando delle terme. Vasche caldissime dove immergersi durante i periodi più freddi, magari di notte, sotto il limpido cielo stellato.
Ci sei mai stata? È davvero sensazionale stare nell'acqua bollente col gelo all'esterno...
Mai, lo ammetto! Anche se, da come lo descrivi, dev'essere un'esperienza unica e fantastica...
Lo è, te lo assicuro, anche se non me la sono mai concessa troppe volte.
Per caso mi stai invitando a provarla con te?
Beh, ammettilo, sarebbe una proposta molto più interessante e nuova rispetto a quella che abbiamo ascoltato da quel tizio...
Scoprire una stanza della casa ancora inesplorata... Che tristezza! Con tutta la buona volontà il tipo credeva sul serio di poter rimorchiare grazie ad una frase del genere? Doveva averne parecchia di fiducia in se stesso oppure sottovalutava l'attenta valutazione di Zoé nei confronti di papabili individui con i quali continuare a trascorrere la notte, una notte ancora molto lunga. Lei sapeva come accendere nel maschio un fortissimo desiderio nei suoi confronti: era padrona del proprio corpo, della propria voce e dei propri sguardi, utilizzando tutto con cura e attenzione, sapendo modulare e dosare in conseguenza alle intuizioni riguardo la preda. Ma forse era anche una ragazza che di tanto in tanto non disdegnava di incontrare un cacciatore per lasciarsi catturare. Ovvio, le conoscenze di Yrjö si fermavano agli animali e alle Creature Magiche, ma alcuni atteggiamenti lasciavano intendere un meccanismo comportamentale non tanto diverso dal semplice istinto facente parte del regno naturale. Probabilmente si stava sbagliando, ma la francesina nascondeva moltissime più sorprese di quante se ne potessero immaginare.
Lascia perdere... Ho fatto un tuffo di pancia allucinante! Mi hanno spinto mentre stavo vicino al bordo, per fortuna che avevo finito il drink oppure gli sporcavo la piscina di Crodino...
Sai che non sarebbe successo se ti fossi lasciato solo il costume da bagno, vero? Cos'è, hai un capezzolo più grosso dell'altro?
No è che purtroppo per una malformazione io i capezzoli... Non li ho proprio...
Divenne un po' più serio e triste per alcuni secondi, sospirando quasi mortificato, per poi far uscire un sorriso divertito e scherzoso al cento per cento.
Ma figurati! Semplicemente non mi andava troppo l'idea di spogliarmi senza motivo, visto che la piscina non mi attira così tanto. Ho messo sotto il costume per qualsiasi evenienza e perché Bill me lo ha praticamente ordinato, ma per il resto non avevo intenzione di tuffarmi, non questa sera! Ah, a proposito di Bill, tu come lo conosci? Sei una sua amica? Non potete essere compagni di studi perché non hai fatto Hogwarts, ricordo bene?
Non appena Zoé gli rispose, facendogli presente la conoscenza piuttosto stretta e qualche volta "intima" con Bill, di improvviso al ragazzo venne in mente una chiacchierata avuta proprio qualche ora prima con l'amico mulatto, nella quale gli raccontava di una delle invitate con cui aveva avuto una mezza storia di alcune settimane, dove la parola "sesso" era stata completamente rivoluzionata ed aggiornata sul vocabolario delle proprie parti intime. Nessun nome per rispetto e privacy, ma a giudicare dalla vaga descrizione della femmina in questione ed ora dalle spiegazioni della Bourgeois sulla loro conoscenza, c'erano ben pochi dubbi in merito. A quel punto, le labbra di Gabriel si schiusero leggermente, inizialmente non molto capace di formulare frasi di senso compiuto, per poi riprendere la lucidità e illustrare il perché di quella strana reazione.
Diciamo che Bill ti ha fatto parecchia pubblicità, però posso assicurarti che non mi ha mai detto che fossi tu! L'ho solo intuito in base ad alcuni indizi che mi hai fornito tu e ad altri invece forniti da lui, ecco tutto... ... Adesso mi sento seriamente a disagio... Ah vedo che stai bevendo qualcosa, cos'è? Posso assaggiare?
Fai pure...
Meglio provare a dirottare l'attenzione sulla tequila, bevanda per lui però fin troppo potente, soprattutto liscia e a temperatura ambiente, in altre parole esplosiva.
Ok ok no, non è decisamente per me! Considera che i cocktail che mi prepari tu già mi rallegrano, se mandassi giù uno intero di questi non ho idea di cosa possa succedermi!
Ti ritroveresti svenuto a terra. O probabilmente ti sveglieresti in una delle stanze della villa, nudo. Con una ragazza felice di aver potuto abusare di te.
Mi conosco bene da brillo e ti posso garantire che non solo divento tremendamente sincero ma anche tremendamente istintivo. L'alcol fa molto poco al mio caso e forse sì, sul discorso "svegliarsi nudo con una accanto" non andresti molto lontana dal prevedere il futuro!
Specie se quella accanto potesse essere proprio la bartender dell'Underground, completamente nuda anche lei e tremendamente soddisfatta della performance, altrimenti in caso contrario che presa a male! Lanciò un'occhiata veloce alla gonna e poi alle infradito della bellissima ragazza, cercando però di non dare troppo nell'occhio, tornando a fissarla negli occhi, occhi profondi, occhi ancora una volta predatori, occhi che lo solcavano senza timori o sensi di colpa. Per forza che Gabriel non si accorgeva delle occhiate delle altre, quando c'era una del genere che catturava tutta la sua attenzione. Forse però sarebbe stato meglio parlare di nuovo, così da non lasciare troppo spazio di silenzio tra loro.
E comunque... Stai davvero bene... Molto bene... Troppo bene.
Troppo, dici? Uhm...
Uhm... Che?
La vide alzarsi in piedi, avvicinarsi a lui e cercare di arrivargli all'orecchio, quindi si abbassò un poco per permetterle di raggiungere il proprio obiettivo.
Secondo me starei davvero troppo bene... se fossi completamente nuda. ... vuoi verificare?
GLOM
Verificare? Cosa intendeva dire? Che sarebbero potuti andare in una stanza qualsiasi della villetta e lei si sarebbe tolta tutto di dosso facendosi vedere impunemente da Yrjö? Sembrava un po' assurda come proposta ma Zoé non apparve per niente scherzosa o con l'idea di aver esagerato. La voce calda della ragazza raggiunse diverse terminazioni nervose del suo corpo, dando luogo al famoso e classico spostamento di sangue in una determinata zona, Preso alla sprovvista, il professore inizialmente non disse niente, dopo però, rendendosi conto di non essere per nulla un ragazzino alle prime armi ma solo nuovo dell'ambiente, fece appello alla Terra dentro al suo spirito richiamando la fermezza e la sicurezza, rispondendole a tono avvicinandosi al suo di orecchio, non perdendo però l'occasione giusta per farle una carezza dalla spalla lungo il braccio nudo.
... Ne sarei davvero onorato e curioso... Potrebbe anche essere che Bill abbia esagerato!
Ehi! Cosa si confabula con tanto segreto?!
Proprio in quel momento sopraggiunse Bill, il padrone della villetta nonché amico di entrambi, di lei per altro ben più che un semplice amico.
Niente di che, davvero...
Zoé Bourgeois... la tua presenza nell'aria si sentiva anche a distanza! Dì un po', è il tuo super potere personale quello di emanare sesso e peccato in un raggio di chilometri oppure utilizzi qualche artificio magico?! Magari droghi ogni sera tutti i tuoi clienti maschi con i cocktail e loro, ignari di tutto, mandano giù e solo un attimo dopo diventano tuoi schiavi devoti!
Che razza di parlantina che aveva Bill, l'aveva sempre avuta, tanto chiacchierone quanto burlone, oltre ad essere un bel ragazzo, tra l'altro, più grande di Gabriel di un anno.
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da Zoé » 10/01/2016, 23:39
Allora non mi spiego proprio come abbiamo fatto a non incontrarci... Anzi, forse la spiegazione l'ho appena intuita!
Qualcosa mi dice che te ne sei rimasto chiuso qui dentro per tutta la sera, mentre io ero lì fuori a ballare da sola e ad annoiarmi a morte... ti rendi conto di quale enorme torto mi hai fatto?
Lasciarla lì fuori ad annoiarsi. Non salvarla dalla monotonia di quella festa. E, soprattutto, celare la sua presenza alla Bourgeois. Una presenza alla francese fin troppo gradita, soprattutto se paragonata a quella di tutti gli altri. Inoltre, avrebbe potuto ripeterlo all'infinito, Yrjö la intrigava. Non solo per l'aspetto -che era una visione non da poco. Ma anche per la sua provenienza così lontana dalla propria. Per le esperienze da lui fatte, così diverse dalle proprie. Anche solo per la differenza di una festa in piscina -per Zoé- con un bagno caldo alle terme -per lui.
Beh, ammettilo, sarebbe una proposta molto più interessante e nuova rispetto a quella che abbiamo ascoltato da quel tizio...
Ti prego, per essere più originali di quel coglione non ci si dovrebbe nemmeno impegnare.
E, non a caso, lei con i coglioni non desiderava avere nulla a che fare. Infatti era lì a parlare col ragazzo. Col "contadino", come lo definiva Bree. E che contadino, aggiungeva ogni volta Zoé, senza nascondere la propria ammirazione.
No è che purtroppo per una malformazione io i capezzoli... Non li ho proprio...
Inarcò un sopracciglio a quell'affermazione. Stava scherzando, vero? ... oppure aveva fatto una pessima figuraccia? Per fortuna la sua espressione divertita la rassicurò quasi subito.
Ma figurati! Semplicemente non mi andava troppo l'idea di spogliarmi senza motivo, visto che la piscina non mi attira così tanto.
Che stupido, lo sai che per un secondo ti ho quasi creduto?! Ero già pronta a scusarmi per la gaffe più eclatante del secolo...
Ho messo sotto il costume per qualsiasi evenienza e perché Bill me lo ha praticamente ordinato, ma per il resto non avevo intenzione di tuffarmi, non questa sera!
E come mai la piscina non ti attira, visto che praticamente dalle tue parti non esistono? Non ti piace provare cose nuove?
O persone, nel caso. Perché lei, di farsi provare da lui, era ben disposta.
Ah, a proposito di Bill, tu come lo conosci? Sei una sua amica? Non potete essere compagni di studi perché non hai fatto Hogwarts, ricordo bene?
No, in realtà frequenta spesso l'Under. Ci siamo conosciuti lì, e poi siamo andati anche a letto insieme qualche volta.
Schietta, per nulla imbarazzata. Perché negare? In fondo erano entrambi single e consenzienti, non ci vedeva nulla di sbagliato. E allora perché l'altro le sembrava un po' sconcertato?
Diciamo che Bill ti ha fatto parecchia pubblicità, però posso assicurarti che non mi ha mai detto che fossi tu! L'ho solo intuito in base ad alcuni indizi che mi hai fornito tu e ad altri invece forniti da lui, ecco tutto...
Pubblicità? Ma pensa, dovrò dargli una bella tirata d'orecchie appena lo vedo!
Per non tirargli altro, a voler essere onesti.
... Adesso mi sento seriamente a disagio...
E perché? Cosa c'è, trovi sconveniente che una ragazza libera si conceda ad un maschio senza starci insieme, forse?
Gli domandò, pacata ma seria. In fondo non sarebbe stata la prima volta, se avesse risposto di sì. Troppi le avevano dato della "p*****a" senza alcun motivo. E senza conoscerla, soprattutto. Comunque gli fece provare la tequila, ridacchiando per la sua reazione. Si vedeva proprio quanto non fosse abituato a bere. E quel particolare la faceva sorridere.
Mi conosco bene da brillo e ti posso garantire che non solo divento tremendamente sincero ma anche tremendamente istintivo. L'alcol fa molto poco al mio caso e forse sì, sul discorso "svegliarsi nudo con una accanto" non andresti molto lontana dal prevedere il futuro!
Però ti ci sveglieresti non per un abuso del tuo corpo, ma per una notte bollente voluta anche da te... ho capito bene?
Argomenti piccanti, quelli intrapresi da Zoé. Che di sicuro non aveva intenzione di mollare il colpo tanto presto. Il sussurro all'orecchio fu caldo, malizioso, provocatore. Ma sincero. Non diceva le cose tanto per dire, la Bourgeois. E tutto si sarebbe aspettata, tranne la reazione del "contadino". Che, a quanto pareva, sapeva essere un abile cacciatore nei momenti giusti, alla faccia di Bree che non l'avrebbe mai creduto possibile.
... Ne sarei davvero onorato e curioso... Potrebbe anche essere che Bill abbia esagerato!
Ehi! Cosa si confabula con tanto segreto?!
Parli del diavolo...
Mormorò Zoé, divertita ed anche un po' eccitata -soprattutto per quella tanto innocente quanto calda carezza di Yrjö sul suo braccio- spostando lo sguardo sul padrone di casa. Che gran pezzo di manzo, il caro Bill.
Niente di che, davvero...
Zoé Bourgeois... la tua presenza nell'aria si sentiva anche a distanza!
Bill Carver, cazzo, ma si può sapere quando i tuoi smetteranno di viziarti? Non lo sanno che ormai sei grande, e i giocattoli puoi comprarteli anche da solo?
Lo prese in giro bonariamente la francese. Gli si avvicinò, si alzò in punta di piedi e gli baciò una guancia. Sorridente, affabile. Birichina, come una femmina maliziosa da mettere in riga a suon di schiaffi. Che fossero dati con le mani... o con altro.
Dì un po', è il tuo super potere personale quello di emanare sesso e peccato in un raggio di chilometri oppure utilizzi qualche artificio magico?! Magari droghi ogni sera tutti i tuoi clienti maschi con i cocktail e loro, ignari di tutto, mandano giù e solo un attimo dopo diventano tuoi schiavi devoti!
E allora com'è che questa sera i tuoi invitati sono tutti miei schiavi senza che io abbia preparato loro alcun cocktail?
Domandò lei di rimando, prima di correggere il tiro e guardare il docente di Cura con un sorriso malizioso ed erotico.
O, per meglio dire... quasi tutti i tuoi invitati.
Breve pausa.
Voi due com'è che vi conoscete?
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Zoé
- Bartender Eccezionale
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