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Andorra la Vella

Messaggioda Clovis » 02/07/2015, 14:21

Misure del pacco?

... Prego?

Non poteva avergli chiesto davvero una cosa del genere, eppure lo sguardo sembrava piuttosto serio e sincero.
Ci mise qualche secondo a realizzare e a comprendere quindi che quello fosse un dato da elencare per avvicinarsi alla promozione, quindi decise di esporre anche le proprie proporzioni intime, chiedendo prima se dovesse pure entrare del dettaglio di lunghezza e larghezza.
Tuttavia non si scompose più di tanto, mantenendo l'autocontrollo necessario per farle capire che la sua attenzione e la sua inflessibilità non venivano compromesse tanto facilmente, non dopo tutto l'allenamento eseguito al seguito della sconfitta nel torneo a causa della vista di Isabelle Kinneas completamente nuda.

Sei di qui?

Sì, Il Principato di Andorra è la mia patria, sono nato e cresciuto qui, Contessa.

Mentire sarebbe stato quanto mai inopportuno e da idioti, ma lui non stava affatto dicendo una bugia, il suo stesso modo di parlare provava la veridicità delle proprie affermazioni. La sporcatura catalana nell'inglese si sentiva, seppur minima, ma era la stessa identica che possedeva Danielle Montesquieu quando rilasciava interviste in lingue diverse dalla propria. Clovis aveva la certezza matematica di poter essere un ottimo e valido elemento per la salvaguardia della nobile di Andorra, ma lei naturalmente non ne era ancora convinta. Ne aveva scartati troppi per poter pensare che si rassicurasse in poco tempo. Altro dettaglio che lo lasciò un momento interdetto ma al quale acconsentì comunque quasi subito fu la richiesta di togliersi la canottiera.

Intanto... via la canottiera.

... Subito.

Immagine

Pettorali gonfi, addominali scolpiti e duri come la pietra, spalle molto ampie e braccia forti ma non esagerate.
Da quel tipo di corporatura si notava chiaramente che Clovis Belmont fosse una Guardia del Corpo indicata per le manovre veloci, scattante, atletica e non appesantita da un eccessivo quantitativo di peso muscolare. Solitamente era meglio che i BodyGuards fossero esattamente in quel modo, pronti velocemente a spostare il proprio protetto per metterlo al sicuro oppure a prendersi il colpo fatale al suo posto.
C'era soltanto da sperare che anche per il "Mastino" fosse quello il concetto. L'altezza, infine, giocava sempre e comunque a suo favore, difatti essendo molto alto risultava anche possente e quindi frapponendosi tra lei e chiunque l'avrebbe sicuramente coperta quasi completamente.

Se ti assumessi come Guardia del Corpo... e durante un party ti chiedessi di portarmi un drink...
Cosa faresti?


Le chiederei se per lei è estremamente necessario che lo faccia io.
Poiché, in caso contrario, chiederei a mia volta a qualcun altro di farlo onde evitare di allontanarmi da lei.
Se invece fosse una richiesta esplicita che desidera porti a termine io, allora cercherei di sbrigarmi pur di non lasciarla sola troppo a lungo.
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Messaggioda Danielle » 05/07/2015, 21:08

... Prego?

Ti ho chiesto quanto ce l'hai grosso, è una domanda tanto difficile?

Se solo l'avesse conosciuta un po' meglio - e se avesse avuto quel lavoro, ne avrebbe avuto la possibilità - Clovis si sarebbe reso conto che Danielle Montesquieu sapeva essere tanto elegante e professionale quanto sboccata e volgare, ed il tutto senza la minima remora od incertezza.
Dopo avergli specificato quindi che voleva conoscere nel dettaglio le sue "doti", ed aver ascoltato imperturbabile la sua risposta - dopotutto reggere il confronto con Cole era praticamente impossibile, secondo lei - la Contessa di Andorra proseguì con quell'interrogatorio, rimanendo piuttosto sorpresa quando venne alla luce che il Belmont fosse di quelle parti.

Sì, Il Principato di Andorra è la mia patria, sono nato e cresciuto qui, Contessa.

Perlomeno, se ti assumessi, potrei contare su un po' di sano patriottismo...

Commentò la donna con un sorrisetto ironico, studiandolo ancora per qualche istante prima di dargli un ordine ben preciso: lo voleva a petto nudo.

... Subito.

Probabilmente Clovis non ci stava pensando, ma se fosse stato la sua Guardia del Corpo l'avrebbe dovuta accompagnare ovunque, anche al mare ad esempio, dove il costume da bagno era d'obbligo; in quel senso, presentarsi con un uomo accanto - fidanzato escluso - che non fosse all'altezza, ritrovatosi senza maglietta, di un obiettivo fotografico era per lei impensabile. La sua Guardia del Corpo doveva essere bella sia di viso che di corpo, doveva fare la sua "porca figura" in ogni situazione, questo era un requisito fondamentale per la Contessa che si squadrò il ragazzo da capo a piedi, tastando anche coi polpastrelli della mano destra i suoi pettorali ed addominali per saggiarne la durezza.

Sorridi.

Un altro ordine, al quale sarebbe seguita un'occhiata intensa, profonda, critica: se c'erano delle foto da fare e la situazione l'avesse permesso, di sicuro non avrebbe voluto al suo fianco - o comunque dietro di sé - una Guardia del Corpo musona o coi denti storti; d'altro canto, se fino a quel momento aveva scartato tutti gli aspiranti, un motivo ci doveva essere.
E visto che fino a quel momento il Belmont se l'era cavata piuttosto bene, Danielle decise di porgli la domanda fatidica, quella su cui molti, quasi giunti positivamente alla fine del colloquio, erano caduti.

Se ti assumessi come Guardia del Corpo... e durante un party ti chiedessi di portarmi un drink...
Cosa faresti?


Le chiederei se per lei è estremamente necessario che lo faccia io.
Poiché, in caso contrario, chiederei a mia volta a qualcun altro di farlo onde evitare di allontanarmi da lei.
Se invece fosse una richiesta esplicita che desidera porti a termine io, allora cercherei di sbrigarmi pur di non lasciarla sola troppo a lungo.


... bene.

Non aggiunse altro, la Montesquieu, lanciandogli un'ultima ed intensa occhiata prima di andare dietro la scrivania e prendere dal cassetto un contratto, che gli mise poi di fronte con tanto di penna sopra.

Avrai una reperibilità del 100%, e non potrai congedarti da me a meno che non sia io personalmente a darti il permesso: farò in modo che tu abbia una stanza personale qui, al Castello, così da essere sempre disponibile in caso di emergenza, e da questo momento in poi la mia sicurezza avrà, per te, la priorità su tutto.
Riceverai uno stipendio di 1800 galeoni al mese, in cambio del quale sarai a mia totale disposizione: vigilerai sulla mia sicurezza, ma se ti darò un ordine, un qualsiasi ordine, dovrai eseguirlo senza discutere.
Farai rapporto solo a me per ciò che concerne la mia protezione, nel bene o nel male voglio essere informata di tutto e prima di chiunque altro, mio fratello compreso... sono stata abbastanza chiara?


Possibile che la Montesquieu avesse davvero trovato la persona che tanto stava cercando?
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Messaggioda Clovis » 08/07/2015, 14:02

Non si comprendeva esattamente se quello fosse un provino per diventare Guardia del Corpo o amante della Contessa di Andorra.
Misure del pacco, torso nudo, sorriso, tutti requisiti che normalmente non venivano presi in considerazione per qualcuno che doveva semplicemente mettere al servizio la propria vita e nient'altro. Ci mancava solo che da un momento all'altro lo facesse mettere completamente nudo e il quadro era completo. A parte questi piccoli dettagli e dubbi, comunque, Clovis sorrise all'attimo quando gli venne chiesto, mostrando una dentatura bianca perfetta, oltre ad uno sguardo piacevolmente allegro e vispo.

Se ti assumessi come Guardia del Corpo... e durante un party ti chiedessi di portarmi un drink...
Cosa faresti?


Le chiederei se per lei è estremamente necessario che lo faccia io.
Poiché, in caso contrario, chiederei a mia volta a qualcun altro di farlo onde evitare di allontanarmi da lei.
Se invece fosse una richiesta esplicita che desidera porti a termine io, allora cercherei di sbrigarmi pur di non lasciarla sola troppo a lungo.


... bene.

Significava che aveva dato una risposta giusta? Lo sguardo della donna non lasciava mai intendere nulla, merito del lavoro che svolgeva, probabilmente, ma era ugualmente snervante non capire mai se ciò che stava facendo fosse andato a genio o meno. Per l'ennesima volta, la Montesquieu si volse per dirigersi verso la propria scrivania, dando modo al Belmont di avere una panoramica del suo fondoschiena perfetto, sodo e alto. Era difficile rimanere concentrati con una vista simile, ma i diversi mesi trascorsi ad allenarsi alla sopportazione del nudo integrale dovevano pur essere serviti a qualcosa, no? ... Il sedere di Danielle gli fece capire che purtroppo aveva ancora parecchio da lavorare.

Avrai una reperibilità del 100%, e non potrai congedarti da me a meno che non sia io personalmente a darti il permesso: farò in modo che tu abbia una stanza personale qui, al Castello, così da essere sempre disponibile in caso di emergenza, e da questo momento in poi la mia sicurezza avrà, per te, la priorità su tutto.

Osservò quel contratto qualche istante, per poi chiedere cortesemente se potesse rivestirsi, andandosi a sedere in successiva.
La penna, l'atteggiamento, la fermezza nel tono, tutto lasciava intendere che forse lui ce l'aveva fatta, era riuscito laddove tutti avevano fallito.
Si accomodò sulla sedia antichissima che quasi temeva di rovinare con il solo sedersi, ascoltando attentamente le parole della Contessa ed annuendo senza mai interrompere: ci mancava solo che si giocasse l'assunzione per aver parlato quando non doveva.
La sicurezza di Danielle sopra ad ogni cosa, naturalmente nell'orario di lavoro, con reperibilità inclusa. Quello era abbastanza scontato.

Riceverai uno stipendio di 1800 galeoni al mese, in cambio del quale sarai a mia totale disposizione: vigilerai sulla mia sicurezza, ma se ti darò un ordine, un qualsiasi ordine, dovrai eseguirlo senza discutere.

"Clovis!

Sì, contessa?

Togliti ogni indumento e vieni qui subito.

Ma, Contessa, cosa ci fa a quattro zampe?!

Ricordi?
Qualsiasi ordine...
"


Scosse il capo socchiudendo gli occhi, provando a concentrarsi e a non fare l'idiota, anche se certe fantasie con una donna simile sorgevano quasi spontanee. Beato chi se la ripassava una così, ovvero il Capitano dei Sicari, Cole Darksteel, nome in codice "Hunter", ormai famoso nell'ambiente.
Con la mano leggermente scivolosa, comunque, afferrò la penna e mise la prima serie di firme (una serie quasi interminabile), non azzardandosi ancora ad interrompere il discorso di Danielle. Solo dopo qualche istante ripensò più attentamente allo stipendio che gli toccava come Guardia del Corpo e sgranò gli occhi, incredulo.

Farai rapporto solo a me per ciò che concerne la mia protezione, nel bene o nel male voglio essere informata di tutto e prima di chiunque altro, mio fratello compreso... sono stata abbastanza chiara?

Milleeottocentogaleonialmese?!

Piccola pausa, deglutendo.

... Cioè, sì, certamente Contessa, ogni suo desiderio è un ordine... Per me.

"Allora vai più forte, ancora, ancora!
Schiaffeggiami!


Agli ordini!
Agli ordini!
SUBITO!
"


Finito di inserire ogni firma, avvicinò lentamente il contratto a Danielle Montesquieu, conscio del fatto che prima o poi l'avrebbe anche vista in costume da bagno in piscina e l'ultima cosa da farle vedere era l'effetto devastante ed incontrollato del suo fascino su di lui. No no e poi no, doveva correre ai ripari ed al più presto, altrimenti con una figura simile di sicuro glielo avrebbe fatto tagliare.
Integerrimo e capace di resistere ad ogni tentazione, ecco come doveva essere, anche se in quel momento rappresentava un'impresa più complessa del dare la vita per la salvaguardia della bella donna catalana.

D-da quando comincerebbe il mio incarico?
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Messaggioda Danielle » 08/07/2015, 14:31

A dispetto di ogni possibile previsione, Clovis Belmont si era appena rivelato la persona perfetta per proteggerla: sì, poteva esserci ancora qualche difetto su cui era necessario lavorare, ma aveva dimostrato di possedere la maggior parte dei requisiti richiesti dall'esigente ed incontentabile Contessa di Andorra, la quale sapeva bene quando fosse il momento giusto per tirare la corda e quando, invece, fosse meglio mollare; era piuttosto certa che non avrebbe trovato qualcuno più adatto per quel ruolo del ragazzo che aveva di fronte, perciò non aveva alcuna intenzione di lasciarselo scappare.
Così, dopo essersi seduta alla scrivania, avergli dato il permesso di rivestirsi e di accomodarsi di fronte a lei, Danielle gli allungò un contratto con cui, se firmato, avrebbe sancito l'inizio del suo rapporto di lavoro con lei.

Farai rapporto solo a me per ciò che concerne la mia protezione, nel bene o nel male voglio essere informata di tutto e prima di chiunque altro, mio fratello compreso... sono stata abbastanza chiara?

Milleeottocentogaleonialmese?!

Inarcò un sopracciglio e lo fissò, interdetta e leggermente infastidita: non amava chi le dava l'impressione di non ascoltarla, ma poteva perdonarlo solo a fronte del fatto che, per una persona comune, guadagnare quasi 2mila galeoni al mese era praticamente un sogno.

... Cioè, sì, certamente Contessa, ogni suo desiderio è un ordine... Per me.

Ci siamo capiti.

Sbrigativa, pratica, concreta all'ennesima potenza, la Montesquieu gli indicò in seguito tutte le firme da dover apporre, dando per scontato da quel momento in poi Clovis sarebbe stato attento ad ogni sua parola, e non l'avrebbe costretta a ripetere lo stesso concetto due volte o, peggio ancora, ad interrompere il proprio dire.

D-da quando comincerebbe il mio incarico?

Domattina alle 6.30 ti presenterai, puntuale, nel salone d'ingresso: una delle mie cameriere ti scorterà fino alla tua stanza e ti fornirà tutte le informazioni necessarie per poterti muovere con consapevolezza all'interno del Castello... ed alle 8 comincerai a lavorare a tutti gli effetti.

Lo fissò per un lungo istante, quasi ad invitarlo a congedarsi, perché al momento avevano finito: lo salutò dunque, non appena il Belmont si fosse alzato tendendole la mano o, ancor meglio, facendole un veloce inchino, ma prima di vederlo sparire dietro la porta aveva ancora una cosa da dirgli...

... Clovis.
La prossima volta che ti dò le spalle e decidi di guardarmi il culo... almeno fai in modo che io non me ne accorga.


Fine
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Messaggioda Clovis » 03/12/2015, 22:43

Sabato 18 Maggio 2111
Andorra la Vella
Quartiere Industriale


Accogliere una ragazza per una specie di "appuntamento" all'interno di una zona industriale magica poteva non essere la scelta più azzeccata, ma se Clovis Belmont le aveva detto di incontrarsi lì un motivo c'era ed anche ben preciso: la zona commerciale come anche quella civile, erano popolate da una infinità di persone che andavano in giro camminando e chiacchierando allegramente, guardandosi intorno ed assistendo normalmente al susseguirsi degli eventi e delle situazioni, diventando di riflesso anche delle probabili dispensatrici di pettegolezzi in abbondanza, ma in più, il suo Capo, Danielle Montesquieu, gli aveva chiesto una piccola cortesia riguardante proprio la fabbrica di fronte alla quale si trovava adesso il Catalano, una cortesia per la quale era necessaria proprio la conoscenza scientifica di Cecilia Bishop. Si era fregato bellamente quando aveva ribadito che non si trattava esattamente di un incontro galante e per quello la Contessa se ne era subito approfittata, volendo insegnargli forse ad essere un po' più schietto e propositivo. Si volse un attimo a fissare la grande struttura in metallo con i diversi operai intenti a lavorare, dopo di che sbuffò pesantemente, scuotendo la testa.

Dannazione... Ci mancava anche questo contrattempo.
Tra l'altro mi sono pure dimenticato di farmi la barba, chissà se mi troverà osceno!?


Capitava di rado che Clovis si lasciasse crescere la barba, ma quando arrivava il clima più freddo, per lui era come una specie di sciarpa naturale che gli proteggeva la gola e i denti. Per fortuna Danielle non gli aveva chiesto di tagliarsela forzatamente, o meglio, lo chiedeva solo quando sapeva di avere in vista delle visite e degli incontri ufficiali e per fortuna in quel periodo non ce n'erano stati. L'abbigliamento del ragazzone era semplice e casual, d'altronde non sapeva esattamente cosa mettersi addosso per "fare colpo": giacca a vento pesante di cuoio nero, maglietta attillata pesante grigia a maniche lunghe, pantaloni elasticizzati jeans e cotone neri e stivaletti da uomo con fibbia in acciaio, sempre grigio scuro, per rimanere in tema. Al polso sinistro portava un orologio mentre al destro il bracciale che lo distingueva come "Ignis Ardor". Portafoglio nella tasca retro dei jeans e bacchetta magica inserita nella fondina ascellare sotto la giacca, in caso di emergenze. Non appena sentì dietro di sé dei passi, presumendo che fossero quelli della bionda conosciuta alla scorsa Vigilia di Natale, Clovis si volse per incontrare il suo sguardo, sorridendole quasi subito e andandole incontro.

Immagine

Oh, ben arrivata...

La prima cosa che fece non appena la vide fu... Prenderle il viso tra le mani e baciarla.
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Messaggioda Cecilia » 03/12/2015, 23:40

{Sabato 18/05/11 - A.G.E.R. (Groenlandia) - 10:05}


D'accordo, sto per uscire.
Mi raccomando, voglio un parere sincero e onesto!
Siete pronti?
...
...
...
Allora? Come sto?


Immagine


Pantaloni di jeans neri e attilati, maglietta a maniche lunghe larga e comoda, giacchetta con effetto metallizzato e scarpe a punta col tacco: questo era l'abbigliamento scelto dalla Bishop per l'appuntamento con Clovis Belmont, il ragazzo che da qualche tempo era diventato un pensiero fisso nella sua mente. Aveva completato il tutto con una collana di perline fatta girare due volte intorno al collo- e un'altra invisibile sotto la maglietta, dove era presente il ciondolo MagiFortunato- lenti a contatto -ma gli occhiali stavano nella fidata borsa che si sarebbe portata dietro- e capelli sciolti per una volta, resi ancora più luminosi da un impacco di camomilla che aveva usato ore e ore prima. Ci teneva tantissimo al giudizio dei due migliori amici -Desmond e Alexis, marito e moglie- per questo motivo non appena venne rassicurata da entrambi che era assolutamente presentabile, la Bishop potè tirare un sospiro di sollievo e sciogliere un po' la tensione, prima che questa ritornasse per l'imminenza dell'appuntamento.
Mancavano infatti dieci minuti prima che la Passaporta si attivasse, trasportando Cecilia ad Andorra La Vella, luogo di appuntamento fra lei e il Belmont. Non aveva tempo di decidere cosa portare e cosa non portare con sè: ficcò dentro la borsa -già piena di pacchi di fazzoletti, pezzi di carta, penna, portafoglio, occhiali ed elastici fermacapelli vari- anche la propria bacchetta. Fu per qualche attimo indecisa se togliere o meno lo spray al peperoncino che aveva sempre con sè, ma alla fine decise che la cosa migliore era lasciarlo in camera sua e di Alexis, non volendo rischiare che il ragazzo travisasse completamente le sue intenzioni.
Insomma, era un appuntamento, non certo un tentativo di stupro da parte della guardia del corpo!

Allora io vado.
Lex mi raccomando, ti affido la mia spilla, sai che ci tengo tantissimo.
Fate i bravi e non divertitevi troppo mentre io non ci sono!


Così dicendo, la Bishop -con un ultimo saluto agli amici e a Samus- si diresse verso l'esterno dell'Accademia, dove l'aspettava la sua Passaporta.

Porca puzzola, mi scappa di nuovo la pipì!
Non c'è più tempo, mi toccherà tenermela...


Quando era tanto nervosa tendeva ad andare in bagno anche tre, quattro volte di fila, ma ormai era arrivato il momento e l'unica cosa che Cece potè fare fu chiudere gli occhi e toccare una vecchia rivista sgualcita e strappata -la sua Passaporta- per sopportare meglio la smaterializzazione con essa.

Andorra la Vella - Quartiere Industriale


Ma... che posto è...?

Quando la nausea le fu passata, Cece potè guardarsi intorno notando una serie di fabbricati industriali. Già le era sembrato strano che Clovis le avesse chiesto di vedersi lì, ma adesso le sue perplessità erano diventate ancora più forti. Tuttavia, provò a scacciarle tutte, una ad una, facendo tanti bei respiri profondi e guardandosi intorno, fino a quando non riconobbe la figura del Belmont. In fondo se le aveva chiesto di vedersi lì, doveva avere un valido motivo no?

Clovis!

Immagine


Sorrise, un sorriso largo perchè un po' teso, ma ugualmente felice di rivederlo. Si era immaginata mille volte come avrebbero trascorso quella giornata: anche se nella lettera che gli aveva scritto aveva fatto presente la possibilità di una "pomiciata" fra loro due, la Bishop però era convinta che questa sarebbe avvenuta in maniera graduale, passando per vari step prima di giungere anche solo ad un fatidico bacio. Per questo motivo, fiduciosa che ogni cosa sarebbe stata fatta con calma, si avvicinò al ragazzo, notando distrattamente che con la barba -stranamente- le piaceva ancora di più.

Oh, ben arrivata...

Aspetti da molto?
Strano luogo dove incontrarsi, in effetti MOLTO strano, ammetto che mi hai lasciata un po' perplessa quando mi hai scritto di vederci qu-!


Non riuscì a finire la frase. Spalancò gli occhi e trattenne il respiro per qualche istante quando Clovis le prese il viso fra le mani e la baciò, senza darle nemmeno il tempo di abituarsi all'idea che potesse farlo.
Fu un vero shock per la Bishop, abitutata a programmare ogni minima cosa per potersi trovare sempre preparata. Tuttavia, quando le labbra morbide di Clovis entrarono in contatto con le sue, nonostante all'inizio si fosse dimostrata un po' restia per la sorpresa, col passare dei secondi anche la bionda si sciolse, ricambiando d'istinto e usando persino... la lingua!
Solo quando il ragazzo si fosse staccato, per qualche istante ancora sarebbe rimasta, sul volto dell'americana, un'espressione paradisiaca e rilassata, che fin troppo presto però si tramutò in stupita e in preda al panico.

Oddio!
Oddio! Oddio! Oddio!
Mi ha baciata!
L'ho baciato!
Con la lingua!!!!


Più o meno erano questi i pensieri che passavano nella mente della Bishop in quel momento, mentre il viso esprimeva tutto l'imbarazzo e la perplessità che provava in quel momento.
Una cosa però era certa: Clovis aveva appena trovato un metodo infallibile per lasciare Cecilia letteralmente senza parole.
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Messaggioda Clovis » 04/12/2015, 23:01

Il primo pensiero che ebbe non appena la vide fu che non solo stava immensamente bene vestita in quel modo ma anche che le donava quel tipo di look a differenza di quello sfoggiato alla festa di fidanzamento del suo ex amore, o cotta che dir si volesse. Era molto più casual ma anche sexy, a modo suo, inoltre le forme generose del corpo (parte inferiore, ovviamente), risaltavano maggiormente, rendendo la Bishop decisamente più appetitosa.
Già, chissà perché una cervellone del genere aveva deciso di stare appresso proprio ad uno come lui, superando anche le sue fisime riguardo i militari.
Evidentemente si era accorta di aver preso una cantonata e di aver sbagliato a giudicare prima di aver conosciuto, un comportamento saggio e scevro da ogni orgoglio, quindi agli occhi di Clovis molto positivo. C'era però da capire una cosa: dove voleva andare a parare quella bionda dall'altissimo Q.I.?
Il Belmont si era abbastanza stancato di provare a capirla o darle degli input scherzosi per spingerla a darsi una mossa. Non che avesse poca pazienza, ma non si vedevano da tanto tempo e, considerando che di tanto in tanto l'aveva pensata, gli parve davvero stupido continuare sulle mezze misure senza raggiungere un traguardo immediato e povero di cavilli e perfezionamenti. Cecilia era abituata a programmare tutto, lui assolutamente no, a meno che non si trovava nel bel mezzo di una missione, allora sì, lì l'istinto poteva anche lasciarlo a casa. Per quello non appena furono abbastanza vicini, il catalano prese il coraggio a piene mani e la baciò di botto, così, all'attimo, senza nemmeno darle il tempo di conferirgli il permesso. Non che ne avesse bisogno, in effetti, perché ella non solo ricambiò quasi subito ma in più ci mise anche la lingua, sorprendendolo in positivo e facendogli capire che la studentessa dell'A.G.E.R. aveva una gran voglia ed un gran desiderio di passare alle fasi successive e stare a contatto intimo con un maschio dopo diverso tempo. Quando le loro labbra si separarono e i due tornarono a guardarsi regolarmente negli occhi, Clovis lesse nello sguardo della bionda la completa paresi e pietrificazione, misti ad imbarazzo, nervosismo, principio di shock anafilattico e possibilmente anche coma autoindotto. Per quello sorrise leggermente e, tanto per mettere ancora più benzina sul fuoco, si chinò ancora per darle un altro bacio, partendo con la lingua per primo e scendendo con le mani sui fianchi, attirandola verso di sé, come se fosse sua proprietà, così piccola rispetto a lui ma ugualmente "afferrabile" nei punti giusti. Le faceva ombra col suo corpo, per quanto era massiccio, ma ipotizzava che a lei la cosa non dispiacesse affatto, altrimenti col cavolo che avrebbe corrisposto il suo atteggiamento da VERI fidanzati. Quando poi terminò pure quel secondo round... E dopo anche un terzo (sì, anche lui era un po' in astinenza da sentimenti ricambiati), il Belmont si ritrovò a pensare che forse sarebbe stato meglio dire anche qualcosa, altrimenti potevano pure andarsene direttamente a casa sua a sc****e selvaggiamente.

Mi piace un sacco il tuo vestiario... E anche le tue labbra in effetti, lingua compresa!
Ammetto però che con gli occhiali ti trovo più... Bellina, ecco, anche se è una preferenza minima.


Avrebbe voluto mettere al posto di "bellina" un aggettivo più sincero, ma sarebbe risultato abbastanza esagerato e volgare.

Ok, di sicuro ti starai chiedendo perché ti ho fatta venire qui, scusa, è un pessimo luogo di incontro, lo so anche io ma...
... La Contessa mi ha chiesto una cortesia, cortesia nella quale rientri anche tu, anzi, sei il pezzo forte della cortesia, ad onor del vero.


Prendendo per mano la Bishop, Clovis la condusse fino a davanti il recinto di metallo che li separava dalla grossa fabbrica in lontananza.

Quella è una fusoliera magica del Principato.
La Contessa sospetta che gli operai al loro interno, seguendo le direttive di un Capo, stiano sfruttando l'energia non solo per offrire il servizio reso ad Andorra, ma anche per altre faccende private, in accordo con delle fabbriche estere, utilizzando però i fondi di rimborso del Principato, fondi che quindi escono dalle tasche dei cittadini. Sa benissimo che se mandasse qualcuno, anche sotto copertura, ad occuparsi di osservare i valori dei macchinari per rendersi conto se il rapporto energia/produzione è adeguato, probabilmente troverebbero il modo di insabbiare tutto, ma se a controllare di nascosto ci fosse una "innocua" ed "innocente" ragazza di passaggio esperta in MagiTecnologia ed Ingegneria Magica, sicuramente starebbero meno attenti e si potrebbe scoprire la verità a proposito di questi dispendi eccessivi di energia.


Beh, il piano era abbastanza chiaro ed esaustivo, ma se a Cecilia fossero venute in mente domande, bastava farlo presente.

Qui con me ho la cartellina dove sono presenti i dati scientifici dei prodotti ottenuti secondo le loro dichiarazioni, le quantità ricavate e l'energia TecnoMagica utilizzata e da rimborsare al 50% per i lavori. Ti va di darci un'occhiata preventiva?
... Scusa, lo so che è un pessimo inizio di giornata, ma ti assicuro che ce la caveremo in fretta e poi potremo fare tutto quello che vorrai!
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Messaggioda Cecilia » 06/12/2015, 1:18

Passarono diversi secondi di silenzio fra i due finti -o veri- fidanzati, tempo che Cece impiegò per registrare nella sua memoria quei dettagli di Clovis di cui non aveva mai fatto caso. Non sarebbe mai riuscita a ragionare -il suo cervello si era momentaneamente spento- eppure tante cose la colpirono di lui, dettagli che prima, ad una distanza poco ravvicinata, erano impossibili da notare.
Lui sorrise e lei rimase impietrita, non sapendo cosa andasse fatto in quel momento. Forse dire qualcosa avrebbe aiutato, ma le parole erano fuggite via dalla bocca della Bishop e la lingua le sembrava impastata, anche se in realtà era solo tutta una sua impressione. Il Belmont invece sapeva perfettamente che cosa andasse fatto e senza darle -di nuovo- il tempo per capire che cosa stesse accadendo, la baciò una seconda volta, cercando subito il contatto con la sua lingua e facendola di nuovo sospirare con quel suo tocco gentile ma possessivo.
Era molto più alto e molto più massiccio di lei, la sovrastava con il corpo, eppure questo non le dispiaceva affatto. Pensieri che in realtà avrebbe potuto elaborare solo in seguito, perchè con quel secondo bacio -e con il terzo che venne dato dopo- il quoziente intellettivo di Cecilia scese drasticamente sotto il 100, rendendola a tutti gli effetti una ragazza normalissima come tante altre e non una super cervellona.

Mi piace un sacco il tuo vestiario... E anche le tue labbra in effetti, lingua compresa!
Ammetto però che con gli occhiali ti trovo più... Bellina, ecco, anche se è una preferenza minima.


Era diventata afona. I grandi occhi azzurri continuavano a fissare il Belmont senza riuscire però a dire nulla e già questo di per sè era un fatto straordinario.

Ok, di sicuro ti starai chiedendo perché ti ho fatta venire qui, scusa, è un pessimo luogo di incontro, lo so anche io ma...
... La Contessa mi ha chiesto una cortesia, cortesia nella quale rientri anche tu, anzi, sei il pezzo forte della cortesia, ad onor del vero.


Si lasciò condurre verso lo stabilimento industriale che avevano di fronte, non capendo un accidenti di tutto quello che stava dicendo il Belmont e concentrandosi solo sul calore trasmesso dalla sua mano grande e forte.

Quella è una fusoliera magica del Principato.
La Contessa sospetta che gli operai al loro interno, seguendo le direttive di un Capo, stiano sfruttando l'energia non solo per offrire il servizio reso ad Andorra, ma anche per altre faccende private, in accordo con delle fabbriche estere, utilizzando però i fondi di rimborso del Principato, fondi che quindi escono dalle tasche dei cittadini. Sa benissimo che se mandasse qualcuno, anche sotto copertura, ad occuparsi di osservare i valori dei macchinari per rendersi conto se il rapporto energia/produzione è adeguato, probabilmente troverebbero il modo di insabbiare tutto, ma se a controllare di nascosto ci fosse una "innocua" ed "innocente" ragazza di passaggio esperta in MagiTecnologia ed Ingegneria Magica, sicuramente starebbero meno attenti e si potrebbe scoprire la verità a proposito di questi dispendi eccessivi di energia.


Fusoliera? MagiTecnologia? E che cavolo erano quelle cose?
Dire che Cecilia era diventata scema pareva un eufemismo bello e buono, ma in realtà il suo cervello si era momentanemente sospeso e stava attendendo di ricaricare tutti i file, registrando nel frattempo le informazioni nuove date da Clovis.

Qui con me ho la cartellina dove sono presenti i dati scientifici dei prodotti ottenuti secondo le loro dichiarazioni, le quantità ricavate e l'energia TecnoMagica utilizzata e da rimborsare al 50% per i lavori. Ti va di darci un'occhiata preventiva?

Eh?
A cosa?


Finalmente la voce era ritornata e con essa pian piano anche i neuroni della Bishop ripresero a muoversi - a scoppio ritardato- facendole capire finalmente in cosa la stessa coinvolgendo il Belmont.

Aspetta un momento!
La Contessa di Andorra, QUELLA Contessa vuole un aiuto da ME?
Non me l'aspettavo, questa è un'opportunità caduta letteralmente dal cielo...


Era facile concentrarsi solo sul lavoro e per il momento lasciare da parte quei baci languidi che si erano scambiati senza che nemmeno avesse intenzione di farlo. Il suo subconscio -come le aveva spiegato più volte Doc- parlava chiaro: forse lei non era cosciente dei propri desideri, ma la sua psiche sì e questo si traduceva poi in cose simili a quelle accadute prima. Ovvero con lei che rispondeva con la lingua ad un primo bacio.

... Scusa, lo so che è un pessimo inizio di giornata, ma ti assicuro che ce la caveremo in fretta e poi potremo fare tutto quello che vorrai!

T-tutto?

Per poco non le cadde la cartellina di mano, avendo letto in quella frase un doppio senso potente, come se lei fosse disposta ad arrivare già alla centesima base. Ovviamente per Cece le basi erano tante perchè lei poneva molti più step davanti per arrivare a certi traguardi, ma Clovis a quanto pare era riuscito bruciarne ben una quarantina in un colpo solo.

Va bene, dammi un attimo per capire cosa c'è scritto qua sopra e poi possiamo andare...

Non era certo facile concentrarsi quando il sangue ti ribolliva e la mente continuava a pensare a quei baci, scambiati senza alcun preavviso.
Ecco perchè la Bishop si era tenuta alla larga dai ragazzi per tutto quel periodo: non per via di Aaron, ma perchè frequentarli significava prosciugare completamente tutto il suo Q.I.
Era un po' arrabbiata con Clovis per quello, ma in realtà la rabbia sfumò quasi subito quando ammise con sè stessa che quel bacio era stato voluto e ricambiato tanto da lui quanto da lei.
Alla fine di tutte quelle elucubrazioni e ragionamenti sui dati che le aveva fornito il catalano {11d20 + Elaborazione 20= 31}- la studentessa chiuse il fascicolo con un colpo secco, aprendo la propria borsa e infilandolo al suo interno.

Questo lo tengo io, potrebbe servirmi mentre siamo lì dentro.
Prima di entrare però, devo fare una cosa...


Si avvicinò di nuovo al ragazzo, a metà fra l'impacciato e l'impettito -come se volesse dimostrarsi sicura mentre in realtà nascondeva una voragine di insicurezze- fissandolo di nuovo con un profondo sospiro prima di baciarlo per la quarta volta, lasciandosi andare completamente a quel contatto che le era mancato da morire.
Aveva sempre temuto che il giorno in cui avesse baciato un altro ragazzo il fantasma di Aaron sarebbe arrivato per rovinare tutto quanto. Invece, grazie all'improvvisata del catalano, la Bishop aveva scoperto che tutte le sue paure erano solo fumo e nulla di concreto, permettendole di vivere quel momento pienamente e senza sensi di colpa aggiunti.

Non riesco a ragionare se penso solo a te che mi baci...
Quindi puoi evitare di baciarmi mentre siamo lì dentro?
Questo dovrebbe bastarmi fino a quando non finiamo il lavoro...


Non usava nè malizia nè sensualità, ma era semplicemente diretta e imbarazzata, come se si vergognasse di quel suo lato che aveva appena scoperto non essere mai cambiato dai tempi del suo ex-fidanzato.
Temeva che Clovis potesse prenderla in giro, ma l'opportunità che le era stata messa di fronte era troppo ghiotta per lasciarsi prendere dal panico: se tutto fosse andato liscio, avrebbe ottenuto la gratitudine di una nobile ricca che magari, in futuro, sarebbe stata anche disposta a donare dei fondi per un laboratorio di ricerca come quello che avrebbe voluto mettere su la Bishop insieme alla migliore amica.
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Messaggioda Clovis » 07/12/2015, 22:59

T-tutto?

Eh... Sì, certo, tutto!
Un gelato, un aperitivo, un giro per i parchi più belli, qualche museo, il palazzo reale, insomma quello che ti va di più di fare.
Non ho preferenze quindi per quel che mi riguarda possiamo seguire tranquillamente i tuoi gusti.


Non avrebbe mai potuto immaginare che in quel momento Cecilia stesse pensando a qualcosa di ben poco casto perché, ad essere sinceri, a vederla non sembrava affatto una ragazza carica di chissà quali pulsioni o desideri repressi. Eppure Clovis si stava sbagliando ed anche di grosso, ma non sapendolo aveva ricondotto la conversazione in un ordine più semplice di idee e ragionamenti, facendo tornare la mente della bionda attenta e pensante.

Va bene, dammi un attimo per capire cosa c'è scritto qua sopra e poi possiamo andare...

Il tempo che ti serve, non abbiamo fretta!

Tanto gli operai stavano proseguendo i lavori e non si sarebbero fermati di certo per loro, anche perché probabilmente manco li vedevano in lontananza.
Gli appunti da studiare non erano moltissimi, non per una mente scientifica come quella della Bishop, ecco perché non dovettero trascorrere nemmeno cinque minuti prima che la laureata dell'A.G.E.R. chiudesse il fascicolo e si sentisse pronta ad assolvere il proprio compito.

Questo lo tengo io, potrebbe servirmi mentre siamo lì dentro.
Prima di entrare però, devo fare una cosa...


Uh?
Cosa?


Quella volta fu Cecilia a prendere l'iniziativa, dandogli un bacio sulle labbra e mettendoci di nuovo subito la lingua, desiderosa di un ennesimo contatto intimo con il militare. Wow, non se lo aspettava proprio il Belmont ma meglio così, tant'è che non perse tempo e ricambiò all'istante ma in quel caso non si limitò solo a quello, ma in più la abbracciò scendendo con le mani fino a raggiungere pericolosamente il limite tra la schiena e... il fondo schiena!

Non riesco a ragionare se penso solo a te che mi baci...
Quindi puoi evitare di baciarmi mentre siamo lì dentro?
Questo dovrebbe bastarmi fino a quando non finiamo il lavoro...


Ma non ti credere che sia finita qui.
Una volta conclusa questa storia non mi scappi, scienziata cattiva...


Le diede un piccolo morso sul labbro inferiore, offrendole un ultimo bacio molto più in linea con il suo modo di fare nell'intimità, ovvero più schietto, rozzo e selvaggio, con le mani sempre piazzate nello stesso punto, colpevoli ed innocenti allo stesso tempo. Dopo quell'ennesimo intermezzo "hot", Clovis quindi la accompagnò fino alla zona della fabbrica, dove degli operai un po' perplessi si avvicinarono per capire cosa ci facessero lì due civili.

Cosa volete?

Oh salve!
Niente di che in realtà, la mia fidanzata aveva bisogno di parlare un po' con voi e farvi qualche domanda in merito al lavoro che svolgete perché sta scrivendo una relazione per un compito di MagiTecnologia.
Deve prendere un Master, le resta solo la tesi!


Ah... Oh, d'accordo... Capisco!

Non è che vi dispiacerebbe rispondere a qualche suo quesito?
Io posso anche rimanere in disparte, tanto di queste strutture non ci capisco un tubo, ahahah!


Ecco, sì, certamente, va bene, credo non ci sia nulla di male!
Venga pure signorina, le faccio vedere l'intera struttura!


Vai pure amore, tanto io ti aspetto qui...

Senza indugio, si avvicinò e le diede un altro bacio ma solo sulle labbra a stampo, così da sancire per gli operai la veridicità in merito al loro essere fidanzati.
Cecilia a quel punto venne condotta in diverse zone della fabbrica, a contatto con i vari macchinari in funzione, esponendo tutti i suoi falsi dubbi e facendosi dare tutte quante le risposte necessarie a tracciare il proprio tornaconto personale sulla cartella che stringeva nella mano destra.

Beh... Tendenzialmente consumiamo dai 1000 ai 2700 Gigawatt di potenza mensile.
Solitamente le turbine magiche in funzione non spingono oltre i 900 chilogrammi e la temperatura interna si aggira intorno ai 530°.
Produciamo mediamente venti lastre di mithril puro a settimana, un centinaio di pannelli in policarbonato magico elasticizzato e ci resta più o meno inutilizzato il 18% del potenziale energico che stanziamo come standard... Serve sapere altro?


Trascorsa una buona mezz'oretta, Cecilia Bishop venne portata nuovamente davanti al fidanzato dallo stesso operaio che l'aveva tenuta occupata fino ad allora. Tutto ciò che aveva sentito presentava diverse falle ed era molto probabile che la Contessa ci avesse visto giusto, ma le sarebbero serviti ancora degli ulteriori accertamenti matematici e fisici per esserne sicura completamente.

Eccola qui sana e salva!
Spero di esserle stato di aiuto signorina, in bocca al drago e auguri per il suo Master!


Arrivederla e grazie ancora per la disponibilità!

Una volta usciti dall'area "pericolosa", i due ragazzi camminarono per un bel po', raggiungendo il limitare della zona commerciale e più popolata.
Lì, Clovis fece vedere alla Bishop i giardini più carini di quel quartiere, ricchi di panchine, fontane e vegetazione pulita e profumata.
Quando poi furono seduti in tranquillità, venne il momento di arrivare al dunque sulla questione.

Allora Cecilia, dimmi pure!
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Messaggioda Cecilia » 08/12/2015, 23:03

T-tutto?

Eh... Sì, certo, tutto!
Un gelato, un aperitivo, un giro per i parchi più belli, qualche museo, il palazzo reale, insomma quello che ti va di più di fare.
Non ho preferenze quindi per quel che mi riguarda possiamo seguire tranquillamente i tuoi gusti.


Aaaaaaaah, tu intendevi tutto QUESTO!
Ops...


Si era appena fregata con le proprie mani, facendo intendere che lei probabilmente, a quel "tutto", aveva pensato a cose meno caste e pure rispetto a quello che avrebbe voluto far credere. Meno male che avendo un compito da svolgere, potè almeno chiudersi dietro a quella scusa e immergersi nella pila di dati che Clovis aveva portato con sè in un fascicolo chiuso, adesso supervisionato dalla Bishop.
Le ci volle poco per capire tutto ciò che le serviva e infine chiudere di nuovo la cartella e intascarsela nella borsa, dove avrebbe potuto consultarla in qualsiasi momento una volta entrata nella fusoliera.
Prima però necessitava di un altro bacio da parte del Belmont, un bacio che le permettesse di tenere a bada l'istinto -ormai in preda all'eccitazione- e di far funzionare i suoi preziosissimi neuroni, indispensabili in ciò che si accingeva a fare.

Ma non ti credere che sia finita qui.
Una volta conclusa questa storia non mi scappi, scienziata cattiva...


C-cattiva?
Perchè? Ho fatto qualcosa di male?
Non avevo alcuna intenzione di... scappare...


Decisamente conciliare intelligenza e sesso non era una capacità adatta a Cecilia, che andava facilmente nel pallone quando si trattava di rimanere concentrata col cervello e al tempo stesso avere lo stomaco pieno di farfalle, bruchi, formiche e compagnia bella.
Si avvicinarono allo stabilimento, venendo subito intercettati da due operai che li fermarono chiedendo loro che cosa volessero.

Oh salve!
Niente di che in realtà, la mia fidanzata aveva bisogno di parlare un po' con voi e farvi qualche domanda in merito al lavoro che svolgete perché sta scrivendo una relazione per un compito di MagiTecnologia.
Deve prendere un Master, le resta solo la tesi!


Clovis aveva pensato a tutto: aveva posto la domanda in inglese, in modo che i due operai con i quali Cece avrebbe avuto a che fare non si cimentassero nella loro lingua ufficiale -il catalano- impedendole di capirci qualcosa. Infatti, uno dei due fu subito pronto a rispondere in inglese, per la gioia e la felicità della Bishop.

Non è che vi dispiacerebbe rispondere a qualche suo quesito?
Io posso anche rimanere in disparte, tanto di queste strutture non ci capisco un tubo, ahahah!


Ecco, sì, certamente, va bene, credo non ci sia nulla di male!
Venga pure signorina, le faccio vedere l'intera struttura!


La ringrazio, lei è molto gentile!

Vai pure amore, tanto io ti aspetto qui...

Non riuscì nemmeno a rispondere, presa un po' in contropiede quando il Belmont si chinò per darle un semplice bacio a stampo sulle labbra. Anche se il suo compito era solo quello di controllare i dati forniti dalla fusoliera, l'americana aveva i nervi a fior di pelle sia per quanto accaduto prima, sia perchè si sentiva come una spia alle prese con una difficile missione nella quale non doveva essere scoperta.
La sua fantasia era davvero qualcosa di meraviglioso a volte, ma in ogni caso -a parte un po' di confusione iniziale- la Bishop non ce la fece proprio a fingere una reazione da fidanzati normali, rispondendo al suo bacio con un cenno d'assenso e un sorriso imbarazzato.
Per fortuna venne condotta subito all'interno dello stabile, dove il catalano che parlava inglese le spiegò tutto quello di cui aveva bisogno, dati e informazioni che Cecilia segnò all'interno del fascicolo datole dal militare, chiedendo in prestito una matita da uno dei due uomini.
Alla fine di quel giro, l'Acuan aveva il sospetto {10d20 + Elaborazione 20= 30} che i conti non tornassero e che i dubbi della Contessa sull'onestà dei suoi sottoposti fossero più che fondati. Tuttavia, prima di dare per certo qualsiasi cosa, la bionda aveva bisogno di un po' più di tempo per analizzare i dati raccolti e poi far presente alla Montesquieu dove fossero le falle e perchè.

Eccola qui sana e salva!
Spero di esserle stato di aiuto signorina, in bocca al drago e auguri per il suo Master!


Mi ha aiutato tantissimo, la ringrazio!
Buona giornata!


Una volta riportata "al sicuro" la studentessa e la guardia del corpo camminarono a lungo, fino a giungere al limitare della zona industriale, proprio lì dove sorgeva un delizioso parco immerso nel verde. Presero posto su una delle panchine e lì, finalmente, arrivò la resa dei conti.

Allora Cecilia, dimmi pure!

Okay.
Ho ascoltato l'operaio e confrontato tutto quanto con la cartellina che mi avevi dato e ci sono delle cifre che non mi quadrano, per niente.
Ad esempio...


Dopo aver aperto il fascicolo, la Bishop si precipitò a spiegare -con termini tecnici e complessi- i suoi sospetti riguardo tutta la faccenda, senza pensare che il Belmont, a differenza sua, non possedeva 135 come Q.I. e che di quella roba non ci stesse capendo nulla. Quando si rese conto -dalla sua espressione- che forse Clovis fino a quel momento non l'avesse per nulla seguita, Cece rispiegò di nuovo tutto quanto daccapo, questa volta provando a "tradurre" il tutto anche per i comuni mortali, giungendo infine a confessargli che quelle erano solo -ancora- supposizioni e che necessitava di maggiore tempo per esserne certa al 100%.

Posso anche farlo subito, ma mi ci vorrebbe all'incirca un'oretta e sarebbe brutto, visto che tu saresti costretto ad aspettarmi.
Comunque, fin qui è tutto chiaro?
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