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da Arthur » 17/03/2013, 21:16
Era chiaro che non gli avrebbe fatto piace e comprende il suo atteggiamento, anzi ne era rimasto anche un po' colpito perchè non si aspettava che un Serpeverde fosse in fondo così paziente con una causa persa come lui e per di più appartenete ad una casa diversa. Altre scuse sarebbero inutili dal momento che non aveva fatto altro da quando è stato spintonato e acconsente senza fare troppe storie di prendere il carico più pesante, anche se preferirebbe avere sotto gli occhi la lettera che aveva così faticosamente scritto per i genitori e Garwin, se dovesse lasciar passare altro tempo potrebbero preoccuparsi ed era esattamente quello che voleva evitare. Dal momento che le scale stavano già per cambiare dovette a su malgrado stargli anche fin troppo vicino, la vicinanza con gli essere viventi era nettamente diversa da quella dei fantasmi e a parte i suoi genitori non è abituato ad avere altri contatti, ancora una volta se Garwin fosse stato presente non avrebbe approvato.
Senti... mi dispiace di essermi distratto, ma quella signora era molto bella e mi ero incantato a studiarne i particolari dei tessuti, dello sfondo e... non era mi intenzione mancarti di rispetto ignorandoti, quindi se vuoi posso farmi perdonare realizzando un tuo ritratto.
E' stato senza alcun dubbio il dialogo più lungo abbia fatto da quando era giunto ad Hogwarts ed è assurdo che stia accadendo proprio con un ragazzo di Serpeverde, quando in realtà si era aspettato di trovarsi molto più a suo agio con quelli della sua casa, chiaramente questo solo nei suoi sogni visto quanto era realmente accaduto. Non era un ragazzo che era abituato a mentire e quando lo faceva si faceva sempre scoprire perchè non era mai abbastanza convincete, di conseguenza aveva imparato ad essere sempre sincero proprio come in questo caso con quel ragazzo. Tentò nuovamente di sorridergli e dopo che ebbero raggiunto un piano sicuro e che certamente non sarebbe cambiato lo prese per la manica della divisa e lo accompagno in un angolo senza dire una parola. Posò a terra i libri più pesanti che gli aveva precedentemente passato e da uno che teneva invece aveva preso lui estrasse una pergamena su cui aveva realizzato un ritratto di una studentessa di Corvonero che stava studiando in Sala Grande, era semplice, su pergamena e ad inchiostro nero, non si muoveva nemmeno ed era statico come poteva essere un qualunque ritratto babbano.
Non possiedo ancora i pennelli magici che mi permettono di renderlo in movimento e devo ancora migliorare, però... ecco, se ti piace ti posso realizzare una cosa simile per te... per sdebitarmi.
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da Amadeo » 17/03/2013, 21:37
Salì sulla scala e badò a reggersi alla sua balaustra di marmo mentre questa, con un rombo cominciò a muoversi, girando su se stessa in mezzo alla danza elegante e lente delle altre sue sorelle marmoree che decidevano di cambiare posizione come in una danza ben studiata e precisa, armoniosa e spettacolare. Le parole di Arthur non lo toccarono nemmeno mentre allungava l'occhio sulla pergamena riuscendo unicamente a scorgere qualche lettera: "sareste felici", "lezioni", "mi mancate". Tipica lettera da mocciosetta in campeggio che ha la malinconia di casa. Si sarebbe messo a strepitare per una cosa simile. Tuttavia non appena la scala decise dove e quando fermarsi venne letteralmente afferrato dall'altro, che pareva all'improvviso partecipe al toccarlo o quanto meno ad avere un contatto, fu portato in un posto piuttosto isolato del piano su cui erano "approdati" e lo fissò decisamente interdetto mentre l'altro frugava tra le sue scartoffie fino a quando non gli mostrò il ritratto statico di una ragazza. Arthur ha scritto:Non possiedo ancora i pennelli magici che mi permettono di renderlo in movimento e devo ancora migliorare, però... ecco, se ti piace ti posso realizzare una cosa simile per te... per sdebitarmi.
Disse il ragazzo dai capelli corvini mostrandogli con orgoglio il suo ritratto. Non era male, affatto, però non volle dargli quella soddisfazione, a differenza di alcuni quadri posti alle loro spalle che ovviamente sbirciarono da sopra le loro spalle cominciando ad annuire e ad incitare quel giovane talento artistico. " Oh ragazzo, sei dotato! Dovresti provare a fare il ritratto a quella bella signora laggiù! E' un tale bocconcino!" Amadeo si voltò con gli occhi sgranati a guardare il quadro con soggetto un antico signore dall'aspetto rinascimentale e l'altro tossichiò sentendosi sotto processo dal ragazzino dai capelli fulvi che continuava a fissarlo come per dirgli "Se non la smetti ti giro contro il muro". Nel frattempo la donna di un quadro che era stata appena citata ridacchiò in modo civettuoso e si nascose dietro il proprio ventaglio, a sua volta la donna -piuttosto abbondante di peso- era abbigliata con abiti in stile Luigi XV. Davvero una situazione più che comica assurda. Mio padre ha voluto già farmi un ritratto, non credo che ne avrei bisogno, specialmente qui, a scuola... con dei quadri così... indisciplinati.
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da Arthur » 17/03/2013, 21:54
Era strano persino per lui l'idea e l'atto in sé di di afferrarlo per la manica della divisa e accompagnarlo in un angolo più tranquillo, ma sperava sinceramente con tutto se stesso di fargli un piacere nel proporgli un ritratto dal momento che molte persone, tra cui anche degli adulti, quando lo vedevano intento a dipingere ed ad esercitarsi insieme al padre gli chiedeva spesso delle commissioni. Dall'altro canto questo era un caso differente e la persona a cui lo aveva mostrato non era un qualunque adulto che si esaltava per un bambino che sapeva tenere in mano una penna d'oca o un pennello, era un ragazzo della sua e certamente con risorse che nemmeno può immaginare. Nonostante il suo rifiuto gli altri quadri nella sala sembravano invece apprezzare i tutti i loro complimenti finirono per farlo arrossire, gli succedeva sempre così, anche se con adulti in carne ed ossa utilizza la sua buon vecchia tecnica del "prendi e fuggi" se erano troppo insistenti.
Capisco... comunque mi avrebbe fatto piacere farti un ritratto, sembri avere un bel viso e con te avrei anche la possibilità di esercitarmi, ma non posso obbligarti a... posare per me...
La conversazione stava prendendo una piega per lui molto imbarazzante e si sentiva gli occhi puntati addosso e provenivano da tutte le pareti della scuola, tra i quadri le voci giravano in fretta e tra le molteplici cornici si stava creando un bel po' di fermento, a quanto parevano sembravano tutti molto curiosi. Per evitare di ricevere altri commenti o apprezzamenti rimise la pergamena con sopra il disegno in un dei libri e dato che sembrava averne la possibilità prese anche la lettera destinata ai suoi genitori che stava ancora tra i libri che portava Amadeo, per sicurezza mise anche quella in uno dei libri più pesanti che trasportava lui.
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da Amadeo » 17/03/2013, 22:02
Si sarebbe messo a urlare un forte "NO!" quando lo vide prendergli la lettera da sotto al naso, aveva entrambe le mani occupate e non poté nemmeno provare a riprendersela e dunque sopportò ancora mentre l'altro pareva essere calato in un mondo tutto suo fino ad arrossire senza un motivo, o forse sì, quegli stupidi quadri continuavano a parlottare tra loro per compiacerlo e per vederlo sorridere. Certo, buonismo fino alla nausea. Sospirò e fece finta di nulla mentre tornava a guardarsi attorno, quell'idiota lo aveva portato in un'area isolata ma non troppo distante dalle scale, meglio così non si sarebbero persi. Ne approfittò per guardarsi attorno e vide qualche porta ma non osò avvicinarsi, non aveva la benché minima voglia di essere richiamato ne tanto meno di finire nei guai.
Io non è che sembro avere, HO un bel viso...
Pensò tra sé e sé mentre lo ascoltava parlare o scusarsi, ormai aveva intuito che ogni cosa che si sarebbero detti sarebbero state frecciate e conseguenti scuse verso il nulla, poteva anche scommettere che se diceva che l'aria odorava di chiuso questo delfinazzurro gli avrebbe chiesto scusa per respirare la sua stessa aria. Avrebbe potuto provare un giorno, perchè no?
Forza, forza. Basta parlare di quadri, ritratti e donne... in sovrappeso. Devi o no spedire quella lettera? Sennò a che cosa serve cercare la guferia? Non sarà mica una scusa per stare con me, vero, Knight?!
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da Arthur » 17/03/2013, 22:21
I quadri stavano ancora bisbigliando tra loro e nella parete opposta alla loro le cornici si erano svuotate, mente in quella dove si erano avvicinati per mostrargli il disegno era colma di gente ritratta che si era avvicinata curiosa, quindi era stranamente d'accordo con lui riguardo ad andare alla guferia per spedire la lettera così non avrebbero commentato ancora a lungo il suo talento. Riprese così i suoi libri senza lamentarsi, ancora una volta quelli più pesanti ed annuì ad Amadeo.
Comunque è strano... è strano che prima di ogni altro mi sia più trovato a mio agio con un ragazzo di un'altra casa, però hai ragione riguardo alla lettera.
Gli sorrise ancora una volta e prima di allontanarsi dai quadri salutò ognuno dei presenti ritratti o per lo meno quasi tutti dato che si erano ammucchiati in parecchi a curiosare, troppi per poterli gestire tutti. Oltre alla sua insolita voglia di comunicare con altri esseri viventi c'era ancora l'altra faccenda che lo insospettiva anche se ormai non più di tanto, Amadeo nonostante sembrasse una perfetta incarnazione di un tipico Serperverde sembrava essere anche un bravo ragazzo e molto gentile, però non se la sentiva di sfruttare così apertamente la sua gentilezza e sfruttare la sua presenza fino alla guferia. Altrimenti poteva benissimo andare alla sua sala comune, lasciare tutti i libri che non gli servivano e raggiungere la guferia con solo la lettera tra le mani, effettivamente era la scelta più logica. Si rende conto solo in un secondo momento e nettamente in ritardo di quanto aveva realmente detto, in un primo momento non aveva colto e gli era sembrato solo insolito che lo avesse chiamato per cognome, comunque si voltò verso di lui con un'espressione che era un misto tra la sorpresa e l'imbarazzo per la maggior parte ancora dovuto ai mille apprezzamenti ricevuti dai ritratti.
Perchè? Non vuoi stare un po' con me?
Se così fosse allora perchè stava ancora lì con lui e lo stava ancora aiutando con i libri? Dunque è vero che la sua gentilezza nascondeva un secondo fine? Tornò così sulla difensiva e riabbassò il capo lasciando che qualche ciocca di capelli gli nascondesse parte degli occhi.
Se sono un peso, motivo di vergogna o un semplice giocattolo allora ti chiedo cortesemente di restituirmi i libri... raggiungerò da solo la guferia.
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da Amadeo » 17/03/2013, 22:45
Arthur ha scritto:Perchè? Non vuoi stare un po' con me? Se sono un peso, motivo di vergogna o un semplice giocattolo allora ti chiedo cortesemente di restituirmi i libri... raggiungerò da solo la guferia.
Ah, beccato?! Strinse al petto i suoi libri per un momento e notò solo in quel momento che solo alcuni erano nuovi. Il suo status sociale non rientrava in quello a cui lui era solito sguazzare e per un momento sentì svanire quell'irrefrenabile voglia di scovare punti deboli di quel tipo. Aveva già capito fin troppo bene che era il classico ritratto del ragazzo per bene, timido ed introverso che se gli si sfiorava la sua cupola di protezione sarebbe appassito in modo istantaneo. Avrebbe potuto premere su quel punto debole: la timidezza, magari si sarebbe arruffianato qualche ragazza del terzo anno facendo gli occhi dolci, impietosendole, chiedendo se alcune di loro avevano un fratellino e se non ce lo avessero avuto da poterlo tenere in considerazione qualora volessero qualcuno da strapazzare e stupidaggini simili, in poche parole "femmine", le avrebbe poi convinte a punzecchiare la "sardina" quasi certo che lo avrebbero trovato divertente. Tutti quei pensieri gli attraversarono la mente in qualche frazione di secondo e tornò poi al pensiero del momento attuale, Arthur, questo tipo, la "sardina" come aveva cominciato a rinominare mentalmente, non lo stava nuovamente guardando. Naturale, si era scoperto troppo e l'altro aveva azionato la chiusura a riccio in maniera istantanea. Tanto valeva lasciar perdere e magari tornare alla carica se mai lo avesse incrociato in sala grande o a qualche lezione. Non ho detto questo! Tsk! Tieniti i tuoi libri! Non capisci delle cose basilari di come girano le cose qui! Prendi i tuoi stupidi libri e cercatela da solo! E io che ho perfino perso tempo con te!Esclamò per poi posare a terra parte dei libri che reggeva osservandolo in malo modo, Amadeo non era un cattivo ragazzo, forse era solamente un po' troppo poco se stesso, improntato in un comportamento che doveva assolutamente mantenere secondo la rigida logica che i suoi genitori gli imponevano. Gli gettò dunque sul petto le penne, ovviamente senza fargli male, e con le gote piuttosto arrossate si allontanò da lui per tornarsene sui propri passi. [Fine]
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da Haytham » 17/11/2015, 19:10
Aula Conferenze di Hogwarts - 10/04/2111 - Ore 13:29
Posso fare un'ultima domanda?
Purtroppo abbiamo finito, mi disp-...
Prego, prego!
Ma, Haytham, sono quasi le 13:30, dovevamo terminare mezz'ora fa!
Tutti potenziali "Team Ravnick", fratellino, ricordalo sempre!
Dove ci si deve dirigere, una volta conclusa la scuola, per seguitare un percorso nella MagiArcheologia?
Oh beh, molto semplice ragazzo...
... L'istituto MagiArcheologico Ravnick, gestito da noi, a Cipro, è il luogo ideale dove proseguire gli studi. Lì, un nostro organico di docenti specializzati e disponibili vi immergerà nel mondo della MagiArcheologia attraverso dei corsi specifici e dettagliati. Ovviamente anche l'A.G.E.R. è un posto ideale per la formazione in questione, ma non prendiamoci in giro, non tutti quanti possono permettersi una quota di iscrizione tanto alta. I prezzi del nostro Istituto sono contenuti e inoltre, mostrando la brochure che troverete fuori da questa Sala Conferenze che attesta la vostra adesione a questo incontro formativo, avrete diritto anche al 16% di sconto sul primo semestre, niente male, giusto?
... Sei veramente allucinante.
Lo sai quante adesioni hanno avuto le Croft l'anno scorso? Almeno il 9% in più di noi, ti rendi conto?
Cifre da far venire il capogiro!
Eh già!
Buon appetito a tutti e in bocca al Drago per G.U.F.O. e M.A.G.O.!
Ruffiano...
Sssshhhh!
Una volta salutati tutti quanti gli studenti, i fratelli Ravnick rimasero all'interno della sala conferenze per risistemare tutte quante le scartoffie portate e farsi un piano generale di lavoro. Quella mattina avevano ottenuto da parte della Preside Bergman un permesso speciale per eseguire un seminario di formazione e pubblicità riferito alla loro attività di Ricerca Scientifica. Le sorelle Croft si erano già accaparrate la Cyprus e la Musashi era da sempre ben poco propensa a fornire spazi in modo così tanto poco premeditato, ma d'altronde Hogwarts era la struttura più antica e popolata del Mondo Magico in quanto a Scuole quindi ad Haytham e Jasper era solo andata alla grande. Il numero di ascoltatori faceva ben sperare, senza considerare che l'ultima domanda ricevuta era capitata completamente a fagiolo, per la gioia del maggiore dei due. Le brochure erano tutte terminate, meraviglioso, oppure no?
Ehi, Haytham?
Mh? Che c'è?
Guarda quella ragazza.
Chi, la biondina con le lentiggini?
Sì... Mi sembra che stia cercando una brochure ma le hanno già prese tutte.
Per la miseria, bisogna rimediare! Andiamo andiamo, seguimi!
Afferrata la propria valigetta e il braccio di Jasper, Haytham si avviò subito in direzione dell'uscita dalla Sala Conferenze, dove Victoria stava sistemando la propria tracolla, forse dispiaciuta di non essere riuscita a prendersi un volantino per sé. Nessun problema comunque: immediatamente di fronte al suo bel viso dagli occhi chiari comparve una brochure nuova di zecca, consegnata proprio dal più grande dei due fratelli, sorridente e affabile.
Ecco qui, problema risolto signorina!
Ciao! Ti è piaciuto il meeting?
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da Victoria » 17/11/2015, 21:17
[handwriting] • Sala Conferenze _ Martedì _ Aprile, 10 _ 2111 _ ore 13.31 • Non aveva mai partecipato ad un seminario di qualsiasi tipo, e doveva ammettere che all'inizio si era sentita un po' scettica: la madre era una grande MagiArcheologa, e a Victoria sarebbe piaciuto molto seguire le sue orme... ma non era sicura di esserci portata; eppure, mentre ascoltava parlare i due oratori -Haytham e Jasper Ravnick- della materia in generale, degli strumenti di ricerca utilizzati in campo magi-archeologico e dei progressi compiuti nel settore nel corso degli anni, la Randall si era sentita sempre più presa, sempre più affascinata da ciò che stava ascoltando. Forse era più portata per la MagiArcheologia di quanto lei stessa potesse immaginare! Dove ci si deve dirigere, una volta conclusa la scuola, per seguitare un percorso nella MagiArcheologia?Oh beh, molto semplice ragazzo... L'istituto MagiArcheologico Ravnick, gestito da noi, a Cipro, è il luogo ideale dove proseguire gli studi. Lì, un nostro organico di docenti specializzati e disponibili vi immergerà nel mondo della MagiArcheologia attraverso dei corsi specifici e dettagliati.Non ne aveva mai sentito parlare prima, ma la cosa non la sorprese affatto: fino ad un anno prima nemmeno aveva mai preso in considerazione il proprio futuro, convinta che prima o poi la sua "vocazione" sarebbe saltata fuori... e così era stato, sotto forma di sogno in cui aveva incontrato la madre, e la figlia dell'Alchimista con cui si era fusa. Ovviamente anche l'A.G.E.R. è un posto ideale per la formazione in questione, ma non prendiamoci in giro, non tutti quanti possono permettersi una quota di iscrizione tanto alta.L'A.G.E.R., quello sì che si poteva considerare un nome familiare per la bionda, che spesso aveva anche parlato col fidanzato del percorso in ascesa compiuto, proprio in quell'istituto, dalla migliore amica di quest'ultimo, Alexis Parker; a proposito del fidanzato, non vedeva l'ora che arrivasse la sera per poter stare un po con lui nella Stanza delle Necessità, a coccolarsi e magari a spingersi anche un po' oltre. Comunque sì, Haytham aveva ragione: per quanto l'A.G.E.R. fosse un istituto prestigioso, non è che tutti si potessero permettere di studiarci; da quando ne aveva parlato con Vergil, l'americana aveva accarezzato più volte l'idea di affinare le proprie conoscenze lì -anche nell'attesa che la famosa ispirazione arrivasse- ma le era bastato farsi un paio di calcoli per rendersi conto che già solo per farle studiare lì un anno, il padre avrebbe dovuto fare dei sacrifici... figurarsi più anni consecutivi! Forse se avesse preso qualche borsa di studio... ma lei non era un mostro d'intelligenza, e avrebbe rischiato di farsi venire l'esaurimento nervoso per nulla. I prezzi del nostro Istituto sono contenuti e inoltre, mostrando la brochure che troverete fuori da questa Sala Conferenze che attesta la vostra adesione a questo incontro formativo, avrete diritto anche al 16% di sconto sul primo semestre, niente male, giusto?Di sicuro il maggiore dei due ci sapeva fare in quanto a marketing, mentre il minore... beh, non sembrava molto convinto dei modi di fare del fratello, o forse era solo un'impressione della Randall: fatto stava che, quando l'incontro finì, Victoria pensò non ci fosse nulla di male nel prendere una di quelle brochure e darci un'occhiata più approfondita in un secondo momento, magari col Cartwright accanto; peccato che quando arrivò al tavolo dove, in teoria, i dépliantes si sarebbero dovuti trovare, non ce n'era più nemmeno l'ombra. 'Cavolo... bella sfiga!' -pensò la Randall con uno sbuffo infastidito, sistemandosi la tracolla della borsa sulla spalla con la mente già settata sull'andare in Sala Grande per il pranzo. E ci sarebbe andata, effettivamente, se all'improvviso una brochure non le fosse comparsa sotto agli occhi, costringendola a prenderla tra le mani e a voltarsi verso chi -coloro- gliel'avesse porta. Ecco qui, problema risolto signorina!Ah... grazie, dottor Ravnick! -esclamò la bionda, sorridendo in direzione di Haytham per poi spostare subito lo sguardo su Jasper. Ciao! Ti è piaciuto il meeting?Buongiorno... dottor Ravnick! -in effetti era un po' scomodo definirli così entrambi- Sì, l'ho trovato molto interessante... soprattutto quando avete parlato dei nuovi tipi di magi-scavatrici dotati di sensori in grado di individuare reperti potenzialmente antichi! -confermò la bionda, ancora sorridente- Non avevo mai riflettuto troppo sul mio futuro dopo i M.A.G.O., ma ultimamente mi sono resa conto che sarebbe bello seguire le orme di famiglia: mia madre era una MagiArcheologa... si chiamava Melanie Benson.Non un nome famoso come quello delle Croft o degli stessi Ravnick, ma anche la donna, prima di morire, era piuttosto conosciuta nell'ambiente, e non era escluso che i due fratelli ne avessero già sentito parlare. Siete stati molto gentili a rispondere a tutte quelle domande, anche oltre l'orario previsto per l'incontro... pensate di avere molte iscrizioni nel vostro istituto, l'anno prossimo?Chiese, un poco imbarazzata e speranzosa di non aver posto una domanda troppo indiscreta, visto che sostanzialmente non erano proprio affari suoi.[/handwriting]
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da Haytham » 18/11/2015, 16:16
Ecco qui, problema risolto signorina!
Ah... grazie, dottor Ravnick!
Ciao! Ti è piaciuto il meeting?
Buongiorno... dottor Ravnick!
Credo si stia creando un bel po' di confusione, ahahah!
Infatti, ahahah! Chiamaci pure Jasper ed Haytham, credo sia meglio al fine di non farti venire il mal di testa. Dicevi quindi? Hai gradito?
Sì, l'ho trovato molto interessante... soprattutto quando avete parlato dei nuovi tipi di magi-scavatrici dotati di sensori in grado di individuare reperti potenzialmente antichi!
Più che altro hanno un meccanismo magico che individua l'età approssimativa del reperto e si regola sul proseguire o meno lo scavo valutando la qualità strutturale dello stesso. Diciamo che io e mio fratello siamo abbastanza contrari a certe cose. La MagiTecnologia ci aiuta moltissimo, ma quando si tratta di storia, preferiamo muoverci sul campo con zappa e vecchie maniere.
Esempio concreto era stato proprio il ritrovamento di Thera l'anno precedente. Se i due fratelli si fossero affidati malauguratamente alle macchine scavatrici, probabilmente avrebbero creato un disastro di proporzioni epiche, magari uccidendo pure la stessa ragazza. Uccidere per modo di dire, nel senso che l'avrebbero sotterrata ancora di più, impedendone così la fuoriuscita allo scoperto e di conseguenza il risveglio. La biondina davanti a loro, oltre ad essere molto graziosa, rivelò poi una cosa a dir poco sconcertante, che lasciò entrambi i fratelli spiazzati e sorpresi.
Non avevo mai riflettuto troppo sul mio futuro dopo i M.A.G.O., ma ultimamente mi sono resa conto che sarebbe bello seguire le orme di famiglia: mia madre era una MagiArcheologa... si chiamava Melanie Benson.
COME?!
COSA?!
I due Ravnick si guardarono un momento, straniti e perplessi, tornando poi a fissare Victoria che, avendo un cognome diverso, pur apparendo sulla lista dei partecipanti al seminario era passata totalmente inosservata. Si avvicinarono quindi a lei ed ognuno le tese la mano, stringendola e abbracciandola di riflesso, facendole le proprie condoglianze. La stranezza però, era che il loro comportamento era davvero tanto serio, come se si stesse parlando di una persona ben più che conosciuta, ma anche stimata, apprezzata, rispettata e affezionata. La verità non era tanto lontana dalle apparenze.
Tua madre era una donna eccezionale.
Tra le migliori nel nostro campo, senza dubbio.
... Poco prima che... Beh, morisse... Le avevamo proposto una cattedra presso il nostro Istituto. Desideravamo insegnasse ai ragazzi la passione che lei metteva nel suo ruolo giorno dopo giorno.
Abbiamo collaborato con lei a ben sei ritrovamenti importantissimi, oggi in esposizione in quattro musei. Non posso davvero credere che tu sia sua figlia, però in effetti, il taglio dello sguardo e il naso sono proprio quelli.
Già, hai ragione, adesso che ti guardo meglio, la somiglianza ci sta!
Nessuno di loro poteva sapere cosa fosse successo davvero alla Randall, ovvero la perdita parziale della propria identità estetica similare alla madre, ma con tutto che erano avvenuti dei cambiamenti, Victoria aveva mantenuto delle caratteristiche riconducibili a Melanie Benson, tratti dai due fratelli individuati subito. In effetti, anche il sorriso era molto simile, come anche il tono di voce. Più stavano a contatto con la ragazza e più ritrovavano degli aspetti in collegamento diretto. Un incontro inaspettato ma assolutamente piacevole.
Siete stati molto gentili a rispondere a tutte quelle domande, anche oltre l'orario previsto per l'incontro... pensate di avere molte iscrizioni nel vostro istituto, l'anno prossimo?
Ce lo auguriamo tantissimo, a dir la verità!
Mio fratello sta cercando di dire che ancora non abbiamo un'idea precisa. Sarà tutto più chiaro a Settembre, ovvero quando daremo un'occhiata alle pre-iscrizioni pervenuteci e confermate.
Tu stai per diplomarti? Immagino che se hai dato ascolto a questo seminario è perché vorresti seguire le orme di tua madre.
Come te la cavi in Storia della Magia?
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da Victoria » 18/11/2015, 16:48
[handwriting]Credo si stia creando un bel po' di confusione, ahahah!
In effetti un po' sì, eheheh...
Infatti, ahahah! Chiamaci pure Jasper ed Haytham, credo sia meglio al fine di non farti venire il mal di testa.
Oh, beh, okay, d'accordo!
Non immaginava che i due fratelli potessero essere tanto alla mano: certo, non è che fossero chissà quanto vecchi -Haytham, il maggiore, avrà avuto una trentina d'anni al massimo, forse anche meno- ma erano comunque personalità piuttosto importanti in campo magi-scientifico ed magi-archeologico, quindi non si aspettava di trovarsi di fronte a figure tanto "easy". Tanto di guadagnato per Victoria, comunque, che di sicuro si trovava meglio a parlare con loro non dovendo preoccuparsi troppo dell'etichetta: fu quindi con un sorriso entusiasta e sincero che espresse la propria opinione sul meeting appena concluso, e su cosa in particolare avesse catturato la sua attenzione.
Più che altro hanno un meccanismo magico che individua l'età approssimativa del reperto e si regola sul proseguire o meno lo scavo valutando la qualità strutturale dello stesso. Diciamo che io e mio fratello siamo abbastanza contrari a certe cose. La MagiTecnologia ci aiuta moltissimo, ma quando si tratta di storia, preferiamo muoverci sul campo con zappa e vecchie maniere.
Sì, capisco cosa volete dire...ho sempre pensato che se si vuole che una cosa sia fatta bene, bisogna contare soprattutto su se stessi e sulle proprie forze e meno su un aiuto esterno, altrimenti non ci si mette tutto l'impegno possibile!
E seguendo quella filosofia, la Randall aveva sempre cercato di arrivare ovunque da sola, facendosi aiutare quando e dove possibile -risoluta sì, orgogliosa no- ma cercando comunque di dare il 100% in tutto, così da non potersi dare nessuna colpa in caso di fallimento; probabilmente quella era una caratteristica presa dalla madre, che evidentemente -a giudicare dalle loro reazioni- i fratelli Ravnick conoscevano.
COME?!
COSA?!
Presa in contropiede, Victoria si ritrovò a stringere le mani di entrambi e ricambiare i loro abbracci, non riuscendo però a capire il perché di tanta partecipazione -anche considerando che erano quasi passati due anni dalla sua dipartita.
Tua madre era una donna eccezionale.
Tra le migliori nel nostro campo, senza dubbio.
Grazie... lo era davvero, una donna... e una madre eccezionale. -confermò la bionda con un sorriso malinconico- Posso chiedervi come mai... insomma, mi sembra di capire che la conoscevate bene, o sbaglio?
... Poco prima che... Beh, morisse... Le avevamo proposto una cattedra presso il nostro Istituto. Desideravamo insegnasse ai ragazzi la passione che lei metteva nel suo ruolo giorno dopo giorno.
Abbiamo collaborato con lei a ben sei ritrovamenti importantissimi, oggi in esposizione in quattro musei.
Oh! Non... non ne sapevo niente...
Ma era anche vero che la Randall non si fosse mai interessata troppo alla vita lavorativa e professionale della madre, quindi come avrebbe mai potuto essere a conoscenza di una notizia del genere? Ora che Melanie non c'era più, avrebbe tanto voluto poter conoscere molte più cose sul suo conto, ma il tempo di farle domande era passato e niente avrebbe potuto restituirglielo.
Non posso davvero credere che tu sia sua figlia, però in effetti, il taglio dello sguardo e il naso sono proprio quelli.
Già, hai ragione, adesso che ti guardo meglio, la somiglianza ci sta!
Quelle parole colpirono talmente tanto l'americana che, in un primo momento, ella rimase immobile, completamente, come pietrificata: poi, di seguito, gli occhi si velarono, facendosi umidi, e sulle labbra apparve un sorriso lieve, ma traboccante di riconoscenza.
Grazie, è... è un grande onore per me che voi abbiate detto questo.
Forse per loro era semplicemente l'ovvia verità, ma non per Victoria, che aveva passato mesi a disperarsi per la somiglianza perduta con la madre; le avevano risollevato la giornata senza nemmeno rendersene conto, erano proprio forti i due Ravnick!
Ce lo auguriamo tantissimo, a dir la verità!
Mio fratello sta cercando di dire che ancora non abbiamo un'idea precisa. Sarà tutto più chiaro a Settembre, ovvero quando daremo un'occhiata alle pre-iscrizioni pervenuteci e confermate.
Tu stai per diplomarti?
Sì, esatto, sono all'ultimo anno! -confermò lei, sperando per loro che di iscrizioni ne avessero tantissime... se lo meritavano, e sì, probabilmente dopo il commento sulla somiglianza con la madre, il suo giudizio era proprio di parte.
Immagino che se hai dato ascolto a questo seminario è perché vorresti seguire le orme di tua madre.
Come te la cavi in Storia della Magia?
Non avevo mai pensato alla Magi-Archeologia in modo concreto, ma ultimamente... -da quando l'aveva incontrata in sogno- Sento che potrebbe essere quella la mia strada. Me la cavo molto bene direi, ho il massimo dei voti e mi riesce facile studiarla, poiché ho un'ottima memoria! -e in campi come quello, la memoria era essenziale almeno al 70%- E poi mi piace la storia in generale, la trovo interessante ed affascinante, per questo sto studiando in parallelo anche quella babbana... credo che entro la fine di quest'anno darò anche gli esami babbani da privatista per prendere il diploma!
Come aveva progettato anni ed anni prima insieme alla madre, un modo tutto suo per rendere omaggio al ricordo di Melanie e dimostrarle, ovunque fosse, che Victoria aveva mantenuto il suo impegno, studiando più di chiunque altro per riuscire però a raggiungere il suo obiettivo.[/handwriting]
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Victoria
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