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da Hyenn » 16/09/2015, 22:23
Una costruzione antica...
... Come mai questa domanda?
Potessi risponderti... Ho avuto un flash, così all'improvviso, senza alcun riferimento logico, e mi è venuto in mente questo nome... Madain Sari.
Hyenn era ormai convinto che Charlotte fungesse da forte tramite tra il passato, il presente, ed il futuro. Un ponte generazionale spaventosamente grandioso e utile, valido per rasserenare l'animo dell'Ibrido, forse un premio per la sua grande impresa. Se uccidere Thera significava poter avere un seguito della propria esistenza in un mondo differente ma con una persona come la Shepard, allora per lui il problema non si poneva più, avrebbe fatto il suo dovere con la coscienza ancor meno pesante e sollevata, quasi sorridendo, carico di aspettativa. Nella sua ottica stava solo facendo del bene per l'umanità, quindi come lo si poteva considerare effettivamente malvagio? Nella sua ottica la questione era differente e se nessuno gli avesse fatto cambiare idea, ben presto il "Faro" si sarebbe trovato in serio pericolo.
Non avevo la minima idea di cosa fosse, ma ora che lo so... pensi che sia possibile trovarlo, questo posto? Cioè, scoprire se è ancora in piedi, e visitarlo?
Visitare Madain Sari. Quella sì che era una richiesta per nulla semplice da acconsentire. Hyenn sapeva dov'era, avrebbe potuto far finta di trovare informazioni al riguardo e condurcela, ma poi? Cosa sarebbe successo? Come avrebbe reagito? D'altronde c'era anche la vaga possibilità che l'eccessivo contatto con un elemento mistico tanto potente potesse destabilizzarla, farla anche impazzire, in fondo lei era collegata a Nayru, le due realtà si sarebbero potute sovrapporre annullandosi. Ma qualcosa ancora non quadrava, non era normale che a lei andasse di visitare un posto simile solo perché aveva avuto un semplice flash, no.
Perché?
Io... non posso dirti il motivo, ma sento che è importante che trovi questo luogo. Forse finalmente capirò perché sono così strana, onestamente la cosa sta diventando ridicola!
... Charlotte, tu conosci il concetto della "Reminiscenza"? Parliamo della dottrina filosofica greca, nel mondo babbano di sicuro più conosciuta che in quello magico, ma comunque abbastanza famosa. In altre parole, quando un'anima si trasferisce in un nuovo corpo, la influenza ed influenza parzialmente anche i suoi ricordi. Si è capito che questo può avvenire riferendosi a persone vissute molto tempo indietro nel passato, avi, collegati a noi tramite il DNA. Magari non sei strana, stai solo avendo un simile episodio che di per sé non lo reputerei preoccupante, non così tanto almeno. Fatto sta che... Se lo preferisci lo stesso, allora potrò mettermi all'opera domani e cercare qualcosa in proposito di questo luogo e accompagnartici.
Era un rischio bello grosso ma impedirle di correrlo significava spingerla ancora di più a voler trovare informazioni da sola. Se fosse riuscita nel suo intento per chissà quale motivo e ci fosse andata per conto proprio, Hyenn non avrebbe potuto controllare il suo stato e la sua salute mentale di prima persona. La preoccupazione nei confronti della bionda era talmente alta che gli impediva di ragionare lucidamente su tutto il resto, compreso il fatto che con molta probabilità ella aveva intuito da parte sua una mezza bugia inerente alla questione "alzo un uomo di quasi cento chili con un braccio". Quasi sicuramente l'infermiera avrebbe ripreso la questione più avanti e a quel punto l'Ibrido avrebbe inventato qualcosa di più articolato, sempre rifacendosi alla stessa falsità precedentemente espressa.
Perché non pensiamo a mangiare? Dovremmo goderci la serata ed invece fino ad ora non abbiamo fatto altro che interrompere il buon umore. Basta maniaci dalle mani lunghe e tempi diroccati chissà dove, sei d'accordo con me?
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Hyenn
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da Charlotte » 16/09/2015, 23:11
Era accaduto di nuovo: la sua mente le aveva giocato un brutto scherzo, facendole balenare sulle labbra due parole sconosciute, dal significato oscuro per Charlotte; dentro di lei, Nayru cercava di manipolare i suoi pensieri, alimentandoli coi propri ricordi per farle avere quei flash che la Shepard tanto odiava. Non voleva farla diventare matta -erano mille anni ormai che viveva sulle spalle altrui, un po' di sensi di colpa li aveva- ma non aveva altro modo per comunicare con l'esterno, e specialmente con Hyenn. Poteva solo sperare che lui cogliesse quei segnali, in qualche modo, e che comprendesse di doverla portare lì, dove avevano vissuto tanti momenti insieme, e dove il potere della Trama forse avrebbe trovato un mezzo migliore per farla arrivare a lui.
... Charlotte, tu conosci il concetto della "Reminiscenza"? Parliamo della dottrina filosofica greca, nel mondo babbano di sicuro più conosciuta che in quello magico, ma comunque abbastanza famosa.
Uhm... credo di sì... -mormorò la bionda pensierosa, ancora un po' frastornata dalla botta improvvisa ed inspiegabile alla testa- Però se vuoi rinfrescarmi la memoria, credo che male non mi farebbe.
In altre parole, quando un'anima si trasferisce in un nuovo corpo, la influenza ed influenza parzialmente anche i suoi ricordi. Si è capito che questo può avvenire riferendosi a persone vissute molto tempo indietro nel passato, avi, collegati a noi tramite il DNA.
Nayru, dentro Charlotte, era in fibrillazione: il Liafort aveva appena descritto ciò che era successo a lei, mille anni prima; nel tentativo -fallito- di cristallizzarla, l'anima della Na'eh si era trasferita in un corpo umano, abitandovi all'interno ed influenzandolo parzialmente. Certo, per Hyenn si trattava solo di collegamenti che la mente della Shepard faceva in quanto discendente di Nayru... ma era un primo passo, un passo necessario per portarla doveva lei voleva.
Magari non sei strana, stai solo avendo un simile episodio che di per sé non lo reputerei preoccupante, non così tanto almeno.
Quindi una mia ava aveva ricordi di questa Madain Sari, e potrebbe avermeli trasmessi? -certo, detta così era meno terribile del previsto.
Fatto sta che... Se lo preferisci lo stesso, allora potrò mettermi all'opera domani e cercare qualcosa in proposito di questo luogo e accompagnartici.
Anche se fosse solo un episodio di reminiscenza, come hai detto tu, continuo a sentire che è giusto andarci... perciò sì, se trovassi delle informazioni utili e potessimo andarci, ti prego di dirmelo il prima possibile.
Percepiva quell'urgenza dentro di sé, ma spiegarsela no, quello non era proprio in grado di farlo; gli fece un piccolo sorriso, ripensando ancora al discorso "alzare cento chili come fossero un peso piuma": non aveva dimenticato che, dal suo punto di vista e per il suo sesto senso, Hyenn le avesse detto una bugia, ma si era anche detta di non volerne parlare in quel momento, quindi tanto valeva toglierselo di mente e cercare di recuperare un po' di serenità.
Perché non pensiamo a mangiare? Dovremmo goderci la serata ed invece fino ad ora non abbiamo fatto altro che interrompere il buon umore. Basta maniaci dalle mani lunghe e tempi diroccati chissà dove, sei d'accordo con me?
In effetti è stata una serata dove non ci siamo fatti mancare nulla! -confermò Charlotte, prendendo una patatina per porgerla poi, con una leggera titubanza, verso l'altro, in un timido ma dolce tentativo di imboccarlo- E dire che tutte le altre volte che sono venuta non mi è mai successo nulla di lontanamente paragonabile... sarai tu che rendi la mia vita più avventurosa?
Rise divertita per quella coincidenza che, naturalmente, per lei era davvero tale: non sapendo nulla riguardo a Nayru, Thera o i Na'eh, per la bionda il Liafort era solo un uomo tenebroso e carismatico, con qualche segreto ma una grande premura nei suoi confronti.
Sai a cosa stavo pensando? Al discorso delle ripetizioni di cui parlavamo l'altra volta: la settimana prossima al San Mungo metteranno un bando interno per gli Infermieri, per ottenere una promozione ed uno stage per un'eventuale traslazione di carriera verso la Medimagia... forse, come Medimaga, potrei aiutare ancora di più i pazienti, non pensi? Però ho decisamente bisogno di qualcuno che mi dia una mano...
E di nuovo, non immaginando che fosse colpa della Na'eh dentro di sé se non poteva effettuare incantesimi non costituiti da Trama bianca, Charlotte aveva pensato che fosse semplicemente questione di doversi applicare molto, e magari con qualcuno di competente.
Ah, ovvio, solo se e quando puoi, visto il tuo lavoro in ospedale e quello al Ministero... e sono anche disposta a pagarti, non voglio approfittarne solo perché usciamo insieme!
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da Hyenn » 17/09/2015, 22:36
Anche se fosse solo un episodio di reminiscenza, come hai detto tu, continuo a sentire che è giusto andarci... perciò sì, se trovassi delle informazioni utili e potessimo andarci, ti prego di dirmelo il prima possibile.
C'era l'alto pericolo che potesse accaderle qualcosa di spiacevole ma per la prima volta da due anni a quella parte Hyenn si sentiva con le mani legate. Impedirglielo avrebbe significato spingerla di più verso l'obiettivo contrario, far finta di non aver trovato niente l'avrebbe ugualmente portata ad informarsi da sola, scoprendo che non esistevano per nulla dei documenti con quel nome e di riflesso facendole comprendere la menzogna esposta dal Liafort. Poteva solo sperare che, una volta arrivati lì, non accadesse niente di spiacevole se non una normalissima gita fuori porta. Nonostante questo però, all'uomo non andava affatto di concentrarsi sulla questione in quel momento: erano lì per stare insieme, per divertirsi, ed invece fino a quell'istante la serata aveva preso solo pieghe spiacevoli o imbarazzanti.
In effetti è stata una serata dove non ci siamo fatti mancare nulla!
Accettò la patatina quando lei gliela porse già intinta nella salsa, sorridendole un po' malizioso, succhiando le dita fissandola.
E dire che tutte le altre volte che sono venuta non mi è mai successo nulla di lontanamente paragonabile... sarai tu che rendi la mia vita più avventurosa?
Non saprei, tu in compenso rendi la mia stupenda...
Tanto non avrebbe mai e poi mai imparato a starsi zitto e a tenersi per sé certe uscite cavalleresche d'altri tempi.
Sai a cosa stavo pensando? Al discorso delle ripetizioni di cui parlavamo l'altra volta: la settimana prossima al San Mungo metteranno un bando interno per gli Infermieri, per ottenere una promozione ed uno stage per un'eventuale traslazione di carriera verso la Medimagia... forse, come Medimaga, potrei aiutare ancora di più i pazienti, non pensi? Però ho decisamente bisogno di qualcuno che mi dia una mano...
E' un'occasione particolarmente ghiotta. Solitamente i MediMaghi studiano diversi mesi prima di poter prendere l'abilitazione alla carriera. Deve essere sicuramente un bando molto difficile.
Conoscere le attitudini magiche della bionda avrebbe finalmente messo in luce un nuovo dettaglio del suo collegamento con Nayru. Sarebbe bastato attendere la prima lezione assieme per accorgersene, difatti Hyenn non immaginava proprio che la Shepard si dimostrasse tanto incapace. Ovvio che lui, a differenza di chiunque, avrebbe percepito la variazione di Trama completamente Bianca nel suo spirito, rimanendo ulteriormente interdetto. Si stava quindi delineando un nuovo esperimento, una nuova prova dell'impossibile e dell'inverosimile, soprattutto per lei ma anche per l'Ibrido. Annuì silenzioso, dando la propria conferma di aiuto, non avendo alcun problema a seguire in via professionale il miglioramento della ragazza, sempre che si trattasse di un miglioramento solo pratico, in quanto pure lui in fatto di magia moderna non era per nulla capace.
Ah, ovvio, solo se e quando puoi, visto il tuo lavoro in ospedale e quello al Ministero... e sono anche disposta a pagarti, non voglio approfittarne solo perché usciamo insieme!
Oh, ma sono sicuro che troveremo un prezzo adeguato per la mia prestazione, miss Shepard...
Il tono che utilizzò nel risponderle fu allo stesso tempo un po' da professore ed un po' perverso, ma c'era davvero necessità di spiegarne il motivo?
CONCLUSA LA CENA ESTERNO UNDERGROUND
Una volta finito di mangiare, bere, giocare a freccette e biliardo ed ascoltata buona musica, Charlotte ed il suo Commissario uscirono fuori al fresco. Il vento non era particolarmente fastidioso e la temperatura dava tregua. Avevano passato circa tre ore nel locale, una tempistica adeguata per poter dire di aver assaporato abbastanza il mondo per quella sera. La Luna, parzialmente oscurata dalle nuvole, era uno spettacolo delizioso in mezzo al cielo stellato. La città di notte aveva tutto un altro aspetto, a tratti più magico e a tratti più inquietante. La comodità era che avendo Hyenn vicino, l'infermiera non aveva nulla da temere, in quanto niente e nessuno sarebbe potuto risultare più oscuro e temibile di lui. Passeggiarono per diversi minuti, dirigendosi nella zona di casa della bionda burrosa, fermandosi in prossimità del cancello principale.
Trambusti iniziale a parte, spero tu abbia trascorso dei minuti piacevoli. Che impegni hai domani? Ah, tra l'altro, forse è un po' presto per chiedertelo ma: sai già cosa farai per il periodo natalizio e per la fine dell'anno?
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da Charlotte » 18/09/2015, 21:43
Una serata assurda, allucinante, fuori dall'ordinario, nella quale si erano alternati spiacevoli episodi ed improvvise reminiscenze -così le aveva chiamate Hyenn- tutti intoppi che avevano reso ad entrambi difficile avere una conversazione serena e piacevole; per fortuna avevano ancora il cibo davanti, e la serata poteva ricominciare da capo, sperando di vederla filare liscia dopo i diversi ostacoli precedenti. La Shepard, dopo aver imboccato il Liafort -ed essere arrossita nel sentirsi succhiare le dita da lui- commentò ad alta voce come il Commissario avesse reso la sua vita più avventurosa, visto ciò che, appunto, avevano vissuto fino a quel momento.
E dire che tutte le altre volte che sono venuta non mi è mai successo nulla di lontanamente paragonabile... sarai tu che rendi la mia vita più avventurosa?
Non saprei, tu in compenso rendi la mia stupenda...
Ormai ad arrossire come una sciocca adolescente imbarazzata ci aveva fatto l'abitudine, poiché era quella la reazione che le parole del moro facevano scaturire in lei; parlava come se venisse da un altro tempo, ma non poteva dire che la cosa le dispiacesse troppo, dopotutto. Mentre si gustava la sua cena, la bionda spiegò all'altro del bando per uno stage -ed un futuro posto come Medimago- all'interno del San Mungo, un bando che aveva stuzzicato Charlotte che vedeva, in quello stage e nell'avanzamento di carriera, una maggiore possibilità di aiutare i pazienti bisognosi di cure.
E' un'occasione particolarmente ghiotta. Solitamente i MediMaghi studiano diversi mesi prima di poter prendere l'abilitazione alla carriera. Deve essere sicuramente un bando molto difficile.
Altroché, ci saranno un sacco di test da passare, supervisioni da parte dei Medimaghi anziani... non credo saranno in molti gli infermieri che vi vorranno partecipare, probabilmente la maggior parte degli aspiranti saranno specializzandi esterni, però io ci vorrei provare comunque!
Non sapendo -non immaginando minimamente- che fosse colpa di Nayru se le magie che non erano completamente scaturite da Trama bianca non le riuscivano, e non le sarebbero mai potute riuscire, la bionda credeva fosse tutta una questione di pratica: ed essendo Hyenn un supplente del Ministero, una persona dunque competente, chi meglio di lui per darle una mano? Chissà quanto si sarebbe sorpreso, il Liafort, nel rendersi conto di quel particolare tanto strano, ma per il momento la Shepard era concentrata solo sul non voler approfittare troppo della gentilezza dell'altro, tanto da esser pronta a pagarlo per il suo aiuto.
Oh, ma sono sicuro che troveremo un prezzo adeguato per la mia prestazione, miss Shepard...
Inutile dire che nella mente di Charlotte si formò subito un'immagine piuttosto perversa di quale potesse essere un pagamento adeguato all'aiuto fornitole da Hyenn, un'immagine che si tradusse, esteriormente, da un velo di malizia che le coprì gli occhi e dal rossore diffuso sulle guance: sarebbe stato tanto difficile per l'altro comprendere a cosa lei stesse pensando? Per fortuna ebbe tutta la cena per riportare la conversazione su binari che non le facessero salire l'eccitazione, una cena al termine della quale seguirono alcune partite a freccette e a biliardo, il tutto condito con dell'ottima musica: si divertì, la bella infermiera, e quando ella uscì dal pub lo fece a braccetto del Liafort, con la pancia piena e un sorriso leggero sulle labbra; no, non aveva dimenticato nulla... semplicemente lo aveva messo, almeno per il momento, da parte.
Trambusti iniziale a parte, spero tu abbia trascorso dei minuti piacevoli.
Moltissimo! La cena era ottima, tu non pensi? E poi la musica, il biliardo, le freccette... l'Underground, clienti imbecilli a parte, non delude mai! -ma d'altronde non era colpa di chi ci lavorava, nel pub, in teoria si partiva dal presupposto che ciascuno sapesse quanto bere e quando fermarsi... la pratica, sfortunatamente, era spesso molto diversa.
Che impegni hai domani? Ah, tra l'altro, forse è un po' presto per chiedertelo ma: sai già cosa farai per il periodo natalizio e per la fine dell'anno?
Domani? Se sei libero, studiare un po'! -esclamò la Shepard con una risata leggera- A parte quello nulla, ho tre giorni liberi prima di ricominciare coi turni al San Mungo, merito del fatto che non mi prendo mai giorni di vacanza, nemmeno quando mi spettano! Per quanto riguarda le feste di Natale... più che fare visita ai miei genitori e passare qualche giorno con loro no, direi che non ne ho la più pallida idea! Magari uscirò a festeggiare con amici e colleghi, ma più di questo...
Alzò spallucce mentre si fermavano di fronte a casa di lei, e la bionda lo guardava con aria appena più timida: -Tu, invece? Sai, magari potremmo... organizzare qualcosa, io e te... per festeggiare il Natale o il Capodanno, sempre se lo vuoi naturalmente!
Quanto si sentiva stupida in certi momenti...
Senti... Io sono ancora abbastanza sveglia, non ho sonno... E visto che non abbiamo potuto goderci una buona parte della serata... che ne dici di salire, così... stiamo ancora un po' insieme?
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da Hyenn » 20/09/2015, 20:09
Verità rese note. Risse per difendere l'onore. Parole fin troppo romantiche tutte assieme. Flash improvvisi e strani che riconducono a un luogo misterioso. In parole povere, Hyenn e Charlotte quella sera non si erano fatti mancare proprio nulla. Oltre a questo, anche la richiesta di qualche ripetizione specifica con conseguente pagamento adeguato. Avevano ballato, giocato, scherzato, sorriso e mangiato in abbondanza, dandosi anche alla pazza gioia con la birra, per quanto Hyenn non era riuscito a convincere la ragazza a prendere più di un paio di boccali, rinunciando alla curiosità di vederla in versione decisamente più allegra, magari volendone anche approfittare un poco. Mentre camminavano fuori dall'Underground, chiacchierando e ripercorrendo la strada fino all'abitazione dell'infermiera, l'Ibrido si chiedeva che cosa provasse lei nei suoi confronti e raggiungeva intanto la consapevolezza che presto o tardi avrebbe dovuto chiederglielo per farsi un'idea. Desiderava che lo amasse, che perdesse la testa per lui, che si sentisse sua sotto ogni sfaccettatura, ma il compito non era semplice, non quando l'implicazione sentimentale del Commissario era così forte e gli impediva di agire con un raziocinio al 100%. Sarebbero bastati la sua devozione, la sua adorazione e la sua virilità a farla cadere ai suoi piedi una volta per tutte? Voleva essere sicuro che una volta uccisa Thera, il suo futuro sarebbe stato con Charlotte, ma per adesso non aveva conferme, soltanto buone ipotesi, ma a fronte di mille anni di solitudine e prigionia, delle buone ipotesi se ne faceva poco e niente.
Domani? Se sei libero, studiare un po'! A parte quello nulla, ho tre giorni liberi prima di ricominciare coi turni al San Mungo, merito del fatto che non mi prendo mai giorni di vacanza, nemmeno quando mi spettano!
Organizzi le ferie come meglio credi, sei stata furba.
Per quanto riguarda le feste di Natale... più che fare visita ai miei genitori e passare qualche giorno con loro no, direi che non ne ho la più pallida idea! Magari uscirò a festeggiare con amici e colleghi, ma più di questo...
Immaginavo...
Tu, invece? Sai, magari potremmo... organizzare qualcosa, io e te... per festeggiare il Natale o il Capodanno, sempre se lo vuoi naturalmente!
Non aspettavo altro che sentirtelo dire in realtà...
Sorrise leggermente, convinto e felice, guardandola negli occhi come si guardava un'autentica opera d'arte.
Dovremo pensarci e stilare un programma perfetto ed intimo. Vorrei poter passare il 31 lontano da qui, in qualche luogo diverso, sperduto, dove essere solo noi due. L'idea ti aggrada o la trovi eccessiva?
Stava quasi per aggiungere un "Amore Mio" o "Mia Adorata" o "Bellezza Incontrastata" ma per fortuna si interruppe, bloccando l'impulso. Dopo la risposta della bionda prosperosa, i due frequentanti raggiunsero l'abitazione di lei, o meglio, il cancello grande esterno e in ferro battuto. La notte era fonda e il tempo abbastanza nuvoloso, ma la minaccia di pioggia non era ancora tanto forte da preoccupare. Hyenn volle trascorrere ancora qualche minuto lì davanti solo per il gusto di baciarla sotto le poche stelle visibili, stringendola con possessione. Era impossibile per lui sopportare la distanza e il desiderio di sfiorarla, toccarla, assaporarla, difatti raramente quando si ritrovavano da soli l'uomo se ne stava fermo con le mani senza far nulla. Quando infine le lasciò un attimo di respiro, ella si espresse a voce un po' più bassa e calda, guardandolo eccitata.
Senti... Io sono ancora abbastanza sveglia, non ho sonno... E visto che non abbiamo potuto goderci una buona parte della serata... che ne dici di salire, così... stiamo ancora un po' insieme?
... Ti seguo.
Fu solo quella la risposta, sussurrata, un po' graffiata, mentre le mordeva il labbro inferiore un'ultima volta prima di farle prendere le chiavi. Quando arrivarono dentro casa, poté togliersi la giacca a vento e stiracchiarsi, ringraziando di aver riposato molto la notte precedente. Non aveva alcuna voglia di dormire, le ore prima dell'alba erano tante e andavano sfruttate alla perfezione. Però era anche consapevole che fino ad allora non erano mai entrati dentro casa saltandosi addosso l'un l'altra, forse perché ad entrambi piaceva l'aspettativa del piacere quanto il piacere stesso. La osservò mentre si toglieva la parte superiore in jeans, così che il vestito sotto facesse risaltare ancora di più la sua figura: se c'era una cosa che amava di lei era indubbiamente il sedere: per la miseria che capolavoro.
Hai in serbo qualche dolce fatto da te pure stasera? La crema catalana della settimana scorsa per adesso detiene il primato.
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da Charlotte » 21/09/2015, 15:44
Domani? Se sei libero, studiare un po'! A parte quello nulla, ho tre giorni liberi prima di ricominciare coi turni al San Mungo, merito del fatto che non mi prendo mai giorni di vacanza, nemmeno quando mi spettano!
Organizzi le ferie come meglio credi, sei stata furba.
Per quanto riguarda le feste di Natale... più che fare visita ai miei genitori e passare qualche giorno con loro no, direi che non ne ho la più pallida idea! Magari uscirò a festeggiare con amici e colleghi, ma più di questo...
Immaginavo...
Tu, invece? Sai, magari potremmo... organizzare qualcosa, io e te... per festeggiare il Natale o il Capodanno, sempre se lo vuoi naturalmente!
Non aspettavo altro che sentirtelo dire in realtà... Dovremo pensarci e stilare un programma perfetto ed intimo.
Ad esempio? Stavi già... pensando a qualcosa? -buffo, lei si preoccupava che fargli certe proposte fosse troppo, vista la loro recente frequentazione, e lui invece non aspettava altro, probabilmente evitando id porre avanti quelle idee in prima persona nel timore di metterle pressione.
Vorrei poter passare il 31 lontano da qui, in qualche luogo diverso, sperduto, dove essere solo noi due. L'idea ti aggrada o la trovi eccessiva?
Mi piacerebbe stare da soli in un posto che non sia... beh, qui! Ci sono tante mete che vorrei visitare e che non mi è stato possibile raggiungere, un po' per mancanza di fondi ed un po' perché viaggiare da sola mi piace fino ad un certo punto... -commentò Charlotte, prima di arrossire leggermente- Ma con questo non voglio certo dire che dovresti pagare tu per me! Sia chiaro, facciamo a metà, non si discute! Dicevo solo che in due, oltre alla compagnia, si dimezzano pure i costi...
Non era povera, ma di certo non navigava nell'oro, ed una vacanza -specie se in mete esotiche o particolari- poteva risultare dispendiosa: era altresì, però, una persona indipendente, e non aveva intenzione di sfruttare i sentimenti di Hyenn, approfittandone per ottenere ciò che voleva... non era proprio da lei. Arrivati sotto casa della bionda, il Commissario la baciò con ardore, e Charlotte non fece nulla per allontanarlo: si sentiva molto attratta da lui e si stavano frequentando, perché doversi trattenere quando muovere le labbra sulle sue le risultava così naturale? Appoggiò le mani sul suo petto, accarezzando i muscoli possenti sopra i vestiti, con gli occhi chiusi ed il vento che giocava coi suoi capelli, scompigliandoli leggermente: quando si staccarono, alla Shepard venne quasi spontaneo proporgli di salire e stare ancora insieme, fregandosene dell'idea di risultare troppo sfacciata.
... Ti seguo.
Sospirò per il morso che seguì quelle parole, annuendo e prendendo le chiavi con cui, poco dopo, aprì la porta di casa e lo fece entrare, togliendosi il giubbotto così da rimanere solo col vestito ed accendendo subito il camino -a mano, come i babbani, perché un semplice incanto "Incendio" era troppo per lei.
Hai in serbo qualche dolce fatto da te pure stasera? La crema catalana della settimana scorsa per adesso detiene il primato.
Beh... una cosetta in effetti... ci sarebbe...
Arrossì, perché quel pomeriggio si era sentita molto stupida nel preparare qualcosa con la possibilità che poi l'altro nemmeno la assaggiasse... ma visto che era lì, tanto valeva porzionare una fettina di dolce, guarnirla con qualche pezzetto di fragola, e sperare che piacesse ad Hyenn come tutti i dessert precedenti.
Ecco qui!
È una cheesecake cotta con qualche pezzo di fragola... non ho avuto il tempo di preparare una coulis alla frutta, ma spero che il sapore sia buono lo stesso!
Sorrise, un poco timida e speranzosa di ricevere commenti positivi, sedendoglisi accanto dopo essersi tolta le scarpe ed aver poggiato entrambi i piedi sul divano, dalla parte opposta rispetto a quella dov'era seduto lui.
Sai che sei diventato il mio assaggiatore di fiducia, ormai? Dovrei regalarti una maglietta, una spilla o qualcosa di simile, in modo tale da renderlo ufficiale! -scherzò Charlotte, attendendo un commento da parte sua sulla cheesecake- A volte penso che visto che sono così imbranata con gli incantesimi, forse dovrei fare altro nella vita... come la pasticciera! Tu mi ci vedresti bene? In fondo, le persone si possono aiutare anche con un buon dolce, no?
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da Hyenn » 21/09/2015, 21:56
Mi piacerebbe stare da soli in un posto che non sia... beh, qui! Ci sono tante mete che vorrei visitare e che non mi è stato possibile raggiungere, un po' per mancanza di fondi ed un po' perché viaggiare da sola mi piace fino ad un certo punto...
Allora basterà nominarne qualcuna. Troveremo sicuramente qualche posto in comune da voler visitare.
Ma con questo non voglio certo dire che dovresti pagare tu per me! Sia chiaro, facciamo a metà, non si discute! Dicevo solo che in due, oltre alla compagnia, si dimezzano pure i costi...
... Ahahah... Povera, povera ingenua...
Le fece una bella linguaccia ed un occhiolino, mentre camminavano verso casa, punzecchiandola e facendole un po' di solletico ai fianchi. Non le avrebbe mai permesso di pagare, ormai lo avevano capito che la bionda disponeva di opzioni di pagamento decisamente sufficienti e idonee. Le sarebbe bastato essere se stessa ogni notte, nel letto, con lui, per fargli dimenticare all'istante ogni zellino speso per le vacanze. Ironie a parte, comunque, il fatto di trascorrere insieme quel tempo era già di per sé un pagamento, anche se lei certo non poteva capirlo completamente. Salirono su nell'appartamento della Shepard, subito dopo essersi scambiati un bacio sia passionale che eccitato, giusto in tempo prima che piovesse. Hyenn era proprio curioso di vedere se la ragazza si fosse dilettata in cucina come al suo solito e per fortuna le sue aspettative furono ben ripagate.
Hai in serbo qualche dolce fatto da te pure stasera? La crema catalana della settimana scorsa per adesso detiene il primato.
Beh... una cosetta in effetti... ci sarebbe...
Senti senti... E sei ancora qui? Forza, sorprendimi su!
La vide allontanarsi in fretta e dirigersi verso la cucina, sorridente, forse con un bel po' di dolce aspettativa, speranzosa di aver fatto un buon lavoro. Sembrava essere passato così tanto dal loro primo incontro in ospedale, ed invece erano trascorse poche settimane, settimane meravigliose. Adesso l'Ibrido sapeva un po' più di lei, i gusti, le abitudini e le inclinazioni caratteriali, ma c'erano ancora tante sfumature che andavano scoperte. Di contro, anche Charlotte aveva potuto studiare un pochino i suoi gusti, soprattutto in fatto di cibo, così da poter variare i suoi esperimenti culinari anche in funzione del palato del partner. Era fantastico scoprirsi giorno dopo giorno ed era fantastico per lui rivedere alcune sfaccettature di Nayru nella infermiera. Lei non poteva immaginarlo, ma ne aveva proprio tante di sfumature in accordo con la "Dea della Saggezza".
Ecco qui!
Mmmmhhh... Ma questa è...
... una cheesecake cotta con qualche pezzo di fragola... non ho avuto il tempo di preparare una coulis alla frutta, ma spero che il sapore sia buono lo stesso!
Lo scoprirai molto presto!
Si mise seduto sul divano, aspettando che la bionda gli si mettesse vicino dopo essersi tolta gli stivaletti ed essere rimasta a piedi nudi. Prese il piattino con la piccola forchetta e con molta lentezza si dedicò all'assaggio della punta del triangolo zuccheroso, con aria concentrata. Gli andava proprio di tenerla sulle spine, per questo anche la masticazione e la degustazione avveniva quasi al rallentatore, fissando la Shepard con sguardo serio, attento, annuendo e poi scuotendo il capo, inspirando profondamente. Ovviamente prima di tutto ciò aveva annusato sia la base, sia la fragola, sia la crema cotta, dimostrando di avere un insano sadismo davvero cattivo. Dopo circa una ventina di secondi deglutì, passandosi la lingua sulle labbra, quasi indeciso se parlare o meno. Poi, puntando nuovamente gli occhi su di lei, assunse un'espressione quasi in difficoltà.
Guarda... Io... Eh sì, io non so proprio come dirtelo... ... E' deliziosa! Ahahah!
Fu pronto a beccarsi i relativi insulti e colpi sulle spalle, le braccia e il petto che Charlotte gli avrebbe rivolto, continuando a ridere divertito. Successivamente poi, continuando a mangiare, non dimenticò di imboccarla, scambiando qualche volta anche il cibo bocca a bocca.
Sai che sei diventato il mio assaggiatore di fiducia, ormai? Dovrei regalarti una maglietta, una spilla o qualcosa di simile, in modo tale da renderlo ufficiale!
Voto per la spilla!
A volte penso che visto che sono così imbranata con gli incantesimi, forse dovrei fare altro nella vita... come la pasticciera! Tu mi ci vedresti bene? In fondo, le persone si possono aiutare anche con un buon dolce, no?
Non è una brutta carriera, ma in tal caso dovrei smettere di fare da assaggiatore ufficiale... Diciamo le cose come stanno, ti ho attratta anche per la mia forma fisica, se diventassi un barile perderei un poco di sex appeal, non trovi? ... Mh, permetti un tentativo?
Senza chiedere il permesso, ovviamente, Hyenn si mosse, alzandosi e andandosi di nuovo a sedere dall'altra parte del divano, facendo mettere lei dove prima era lui. Prendendo un po' di crema tra due dita, la spalmò sull'alluce di Charlotte, per poi scendere e prenderlo in bocca, succhiando quella parte del corpo piena di zucchero, ad occhi socchiusi, quasi in un principio di godimento assoluto, aprendo poi lo sguardo per fissarla ed osservarne la reazione.
Non avevo dubbi... La torta così è decisamente più gustosa...
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Hyenn
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da Cecilia » 21/10/2015, 12:59
{10/02/11 - "Underground Pub" Londra - Sabato 13:05}
Con la presente si invita la sua persona all'ufficiale Party di Fidanzamento del dott. Haytham Yuan Ravnick con la sig.na Lyra Bennet
Pioveva a dirotto quel giorno, ma nonostante il bel tempo -per un Acuan come lei ovviamente- l'umore della Bishop era decisamente sotto le scarpe, sprofondato nelle viscere della Terra, fuso dentro il nucleo terrestre e probabilmente impossibile da recuperare. L'invito di Haytham aveva scatenato in lei tutta una serie di emozioni che alla fine si erano fuse tutte in due precise e distinte: depressione e paura. Era depressa perchè più passava il tempo più il rapporto fra il Ravnick e la famosa cantante sembrava consolidarsi, distruggendo ogni speranza latente in lei. Era spaventata perchè sapeva di dover partecipare a quel party -era impensabile che non ci andasse, almeno per la sua coscienza- e di quello che avrebbe potuto significare vedere Lyra ed Haytham insieme e felicemente fidanzati. Un conto era evitarlo naturalmente a causa dei rispettivi impegni e un conto era avere sotto gli occhi la prova tangente del suo fallimento. Sperava di poter contare sull'appoggio della sua migliore amica -anche Alexis aveva ricevuto l'invito- ma la Parker pareva intenzionata a voler passare quel giorno da sola con Desmond e la Bishop non le diede tutti i torti: solo dopo si era resa conto che il 14 Febbraio era la festa di San Valentino. Lo aveva festeggiato una sola volta nella sua vita, motivo che probabilmente l'avrebbe spinta ad intristirsi ancora di più durante quella serata. Dopo quattro giorni passati a scervellarsi, alla fine Cece aveva trovato una soluzione: avrebbe partecipato al party ma si sarebbe presentata in compagnia di un giovane uomo affascinante, attraente e di successo, una sorta quindi di fidanzato per finta. Tutto pur di non restare da sola con la possibilità di cadere in depressione. Anche se Alexis non aveva commentato il suo geniale piano, Cecilia aveva capito quanto la migliore amica non approvasse quel nuovo metodo, trovato dalla bionda, per affrontare Haytham. Tuttavia, testarda come un mulo, la Bishop aveva continuato su quella linea, provando a fare una lista di conoscenti e amici -maschi ovviamente- che rientrassero in tutti i prerequisiti richiesti dall'americana. Per fortuna -fortuna?- il suo non fu un lavoro troppo lungo, data la scarsa conoscenza di amicizie maschili nella vita della studentessa. E alla fine il vincitore che avrebbe passato una splendida serata in compagnia della Bishop -uscì fuori- sarebbe stato proprio Clovis Belmont. Cecilia gli aveva scritto un biglietto chiedendogli di incontrarsi nel pub londinese "Underground" quello stesso sabato: era stata la Parker a farglielo conoscere e dato che lei avrebbe dovuto chiedere al Belmont un GROSSO favore, le era sembrato giusto almeno non scomodarlo troppo per vedersi e magari pranzare insieme dentro il locale, aperto già dalla tarda mattinata. L'appuntamento era per l'una spaccate ma, dato il maltempo e la poca dimestichezza della Bishop con quei luoghi, la ragazza aveva sul groppone ben cinque minuti di ritardo, che la fecero entrare trafilata all'interno del pub alla ricerca della guardia del corpo.
Ciao Clovis! Scusa il ritardo, ho sbagliato strada almeno due volte prima di ricordare dove si trovasse il pub. Sono stata qui giusto una volta! Ti trovo in forma! Davvero molto in forma!
Era su di giri per il tempo -normale, essendo un Acuan- ma anche imbarazzata perchè sapeva di dover chiedere un favore non proprio normale ad una persona che, a conti fatti, aveva visto solamente una volta, anche se ci aveva passato un'intera serata insieme. Posò l'ombrello all'ingresso, asciugando gli occhiali con la bacchetta e togliendosi il pesante cappotto invernale che posò sulla sedia dove si sarebbe seduta in compagnia del ragazzo. Indossava una semplice camicia color salmone sotto un maglioncino pesante e smanicato, jeans neri e stivali alti di gomma, scelta azzeccata visto il brutto tempo. Anche se per lei difficilmente poteva essere considerato tale. Samus, in forma di spilla, era nascosta sotto il maglioncino, appuntata sulla parte alta della camicia in prossimità del petto. Essendo ora lei la sua "mamma" non poteva certo abbandonarla da sola all'A.G.E.R. per tutto quel tempo.
Hai già preso posto? Benissimo! Sediamoci allora, sto morendo di fame. Tu no?
Cercava di fare una conversazione normale, provando a mascherare così il nervosismo, che poi lei fosse tanto esuberante di natura era un altro conto.
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da Clovis » 21/10/2015, 17:23
Pub Underground - Londra - Sabato 10/02/2111 - Ore 12:58
Cosa posso portarle?
Per ora nulla, grazie. Sto aspettando una persona.
Con un sorriso calmo ed un tono di voce fermo, Clovis congedò il cameriere, tornando con gli occhi pensosi a vagare in giro per il locale. Non era più un assiduo frequentatore di quei posti, avendo ormai impegnato moltissimo del suo tempo nella difesa della Contessa di Andorra. Ai tempi del suo essere Commando, oppure Sicario, bazzicava spesso nei pub o nelle birreria, brindando con colleghi o con amici. Ora invece aveva pranzi e cene fissi al tavolo dei militari, scherzando e ridendo con loro, certo, ma non era la stessa atmosfera. Per non parlare poi delle feste che organizzavano i reali, alle quali doveva partecipare anche in caso di weekend, mandandosi ogni programma a puttane. Ma con lo stipendio che gli davano, onestamente gliene fregava molto poco di disdire qualche serata o uscita. Materialista? No, obiettivo. La fortuna di Cecilia Bishop, comunque, fu che quel Sabato non era previste attività mondane per Danielle Montesquieu, rendendo quindi il Belmont libero e tranquillo nel potersi vedere con lei. L'importante era però che non se ne fosse dimenticata, essendo passato l'orario dell'appuntamento.
Chissà come mai desidera vedermi... Che abbia fatto colpo?
Non avendo dato alcuna spiegazione in merito a quell'invito, Clovis poteva pensare obiettivamente qualsiasi cosa, colpo di fulmine compreso. Certo, a dir la verità era un po' difficile, vista la totale convinzione della bionda in merito alla loro completa e assoluta incompatibilità, ma il Belmont aveva anche capito che la bella quattrocchi era una persona abbastanza elastica mentalmente da saper cambiare idea, se messa nelle giuste condizioni. Giunto alle 13:05, il BodyGuard venne richiamato dal suono della porta che, cigolando appena, si aprì, facendo subito intravedere la figura della laureata A.G.E.R. un po' trafelata e sbuffante. Quasi immediatamente si alzò in piedi per raggiungerla, volendole dare anche una mano sia con la giacca che con l'ombrello ingombrante. La pioggia forte fuori era decisamente aumentata, non pensava che il tempo fosse tanto brutto, quando la mattina era iniziata con un buon Sole. Nel suo paese invece le nuvole non si vedevano quasi mai, gran bella fortuna. Il ragazzone era vestito con un maglione nero a collo alto rigirato, un pantalone casual di velluto grigio scuro e delle scarpe da passeggio nere con suola alta in gomma.
Ciao Clovis! Scusa il ritardo, ho sbagliato strada almeno due volte prima di ricordare dove si trovasse il pub. Sono stata qui giusto una volta! Ti trovo in forma! Davvero molto in forma!
Ti ringrazio, anche tu sei deliziosa...
Hai già preso posto? Benissimo! Sediamoci allora, sto morendo di fame. Tu no?
Abbastanza direi! Ecco, mi sono sistemato lì... Ti faccio strada.
Non gli fu difficile cogliere la tonalità un po' preoccupata un po' agitata della bionda, ma per il momento fece finta di nulla. Una volta arrivati alle sedie, si accomodarono, con il Belmont che attese che lo facesse prima lei per ormai abitudine al galateo nobiliare. Finalmente quindi il cameriere poté chiedere loro cosa desiderassero da bere e mangiare, consegnando prima i menù del pranzo, diversi da quelli serali. Clovis diede un'occhiata piuttosto rapida, constatando che c'erano sia dei primi di stampo italiano, che secondi tipici inglesi, il tutto innaffiato da birra artigianale, vini di buona qualità oppure acqua fresca di fonte sia normale che effervescente. Quando si definiva uno dei locali migliori e all'avanguardia della città non scherzava affatto, anzi, non si poteva far altro che dargli ragione. Per sé alla fine scelse un filetto di maiale alle erbe con aceto balsamico e patate al forno come contorno, accompagnando il piatto con un quarto di vino bianco secco e freddo. Aspettò che anche la ragazza prendesse la propria decisione, prima di portare lo sguardo su di lei e sorriderle placido.
Qualcosa mi dice che questo non è un incontro di piacere, giusto?
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Clovis
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da Cecilia » 21/10/2015, 22:26
Ti ringrazio, anche tu sei deliziosa...
Deliziosa come un cupcake? O una Sachertorte? C'è una bella differenza fra i due: io preferirei di gran lunga la Sachertorte ma per l'abbinamento di colori sembro più un cupcake.
Perchè si stava fissando con quell'argomento assurdo nemmeno lei seppe spiegarselo in seguito. Per fortuna il suo cervello -abituato a ragionare anche in situazioni di stress estremo- le fece presto intendere che stava divagando fin troppo e di certo non avrebbe mai ottenuto ciò che sperava da Clovis se si fosse dimostrata così pazza. Si tolse ombrello e cappotto, permettendosi di fissarlo per ben sei secondi con attenzione, scrutandolo da cima a fondo: era sempre più convinta di aver scelto il ragazzo giusto, con quel fisico prestante e i bei lineamenti era un partito che in molte avrebbero voluto avere al loro fianco. E un uomo per cui gli altri uomini avrebbero potuto provare invidia.
Ecco, mi sono sistemato lì... Ti faccio strada.
Grazie e scusami ancora per il ritardo e per la storia delle torte: quando piove sono sempre un po' su di giri...
Perchè di solito era solo esuberante, incapace di tenere a freno la lingua e puntigliosa. In quel momento però Cecilia non stava mostrando nessuna delle sue caratteristiche peculiari, quanto invece altre che solo chi la conosceva bene sapeva far parte di lei: l'imbarazzo, l'insicurezza e una punta di timidezza che veniva fuori quando si trovava al cospetto di un ragazzo carino, un ragazzo che aveva un ascendete su di lei dal punto di vista fisico. Dopo Natale la Bishop non aveva più scritto al Belmont -a causa dei troppi impegni- ma non aveva certo dimenticato come l'aveva fatta sentire la sera del 24, quando l'aveva intrappolata contro il muro descrivendole una scena che, anche nelle settimane seguenti, Cecilia aveva rievocato più e più volte nei propri sogni. Scelse di concentrarsi sul menù per non pensare a tutti i sogni fatti su Clovis, accettando di smezzare con il ragazzo una pizza margherita e ordinando per sè una porzione di patatine fritte, un'insalata con lattuga, mais, pomodorini, gamberetti, salsa rosa e crudo a fette ed una bottiglia di acqua naturale, bella fresca. Quando era nervosa e agitata le si apriva una vera e propria voragine nello stomaco, cosa che la spingeva ad avere lo stesso appetito di un mammut.
Qualcosa mi dice che questo non è un incontro di piacere, giusto?
No, infatti io lo definirei più un incontro di affari, ma tu non sei un estraneo quindi direi più un incontro di affari fra due persone che hanno stretto una piacevole amicizia.- disse tutta d'un fiato, fissando in volto Clovis: non voleva nascondergli la verità a lungo, ma nemmeno buttargliela in faccia così di colpo. Aveva bisogno anche lei dei suoi tempi, insomma!- Ti racconto tutto non appena arriva da mangiare, intanto dimmi un po', come te la passi? Mi fa piacere vedere che sei ancora vivo... Sembra troppo brutto detta così? Intendevo dire che tu fai un mestiere molto pericoloso che mette in gioco la tua vita ogni giorno e vedere che invece sei qui, ancora intero e anche in salute mi rende molto, molto felice! Va bene, la smetto. Adesso è meglio che parli tu.
Non stava andando tanto bene, non per la Bishop che quando si lasciava prendere dal panico aveva la spiacevole abitudine di scollegare il cervello con la bocca, impedendo così ogni possibile freno a tutti i suoi pensieri. Quando finalmente arrivarono le loro ordinazioni, Cece offrì parte delle sue patatine a Clovis, preferendo iniziare a mangiare da quelle mentre spiegava alla guardia del corpo il motivo per cui gli aveva chiesto di vedersi.
Mi serve un favore. Un grosso, grossissimo favore.- poteva essere interpretato male, ma ovviamente la ragazza nemmeno se ne rese conto -Ho bisogno che tu finga di essere... ehm... il mio fidanzato per una sera. Il 14 Febbraio. A San Valentino. ... Sei libero per quella data, vero?
Incrociò le dita sotto il tavolo, sperando vivamente in un sì.
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