Ok, afferrato il concetto: sei una che regge l'alcool... Allora vai, alla salute!
Il vino era ottimo, fresco e dissetante e la compagnia di Clovis si stava rivelando piacevole, oltre che divertente. Già il ragazzo aveva degli atteggiamenti che oscillavano fra il sicuro di sè e l'impacciato ed erano proprio questi ultimi a divertire di più la Everett, che in essi rivedeva molto gli stessi del suo fidanzato. Lei e il Belmont non avevano mai avuto modo di scambiare quattro chiacchiere in santa pace, ma era ovvio a entrambi che avrebbero avuto molto da condividere, a partire dal lavoro: pur svolgendo mansioni differenti, il fatto di essere entrambi dipendenti dei Montesquieu permetteva loro di avere un argomento in comune sul quale scambiarsi opinioni e piccole chicche divertenti.
A quanto sembra è una particolarità di famiglia quella di non rappresentare lo stereotipo dell'Alto Aristocratico. La Contessa ha sicuramente gusti altolocati, ma in certi casi ha un linguaggio peggiore dei bassifondi più periferici di Londra! Non che sia una novità, l'hai sentita anche tu qualche volta ma credimi... E' soltanto un piccolo assaggio.
Io provengo dai bassifondi più periferici di Londra... E non ci trovo nulla di strano nel modo di parlare della Contessa.
Gli disse un po' maliziosa, volendo vedere come avrebbe reagito se lo avesse messo un po' in difficoltà, mentre nel frattempo si serviva del pasto di Clovis, rubando una forchettata di fagioli piccanti, assolutamente deliziosi. Le raccomandazioni del Belmont erano un po' inutili con lei, perchè pur non possedendo una resistenza tanto alta quanto lui, amava talmente tanto il piccante da averci ormai fatto la bocca con peperoncini e affini.
Che mansioni svolgi esattamente per lui?
Iniziò ad elencare ciò di cui si occupava giornalmente nell'ufficio del Principe, non immaginando certo che il caro Clovis stesse facendo pensieri alquanto perversi su di lei insieme al suo capo, pensieri fra l'altro condivisi dalla stessa Everett. Il Montesquieu era un uomo che sapeva come accendere il desiderio in ogni donna e anche se Kelly poteva essere ancora una ragazza, ammetteva sinceramente e senza troppi problemi con sè stessa che una scopata con lui sarebbe stata memorabile. Di sicuro le sarebbe piaciuto farsela anche con il ragazzo seduto lì di fronte, tuttavia se l'intento della londinese era solo quello di conoscerlo -per poi arrivare ad una sana attività fisica fatta in coppia- Clovis sembrava invece puntare a qualcosa di più, come le dimostrò poco dopo.
Eheheh, grazie del complimento, a parte questo... Ultimamente c'è stata una che mi interessava alla quale ho chiesto di uscire ma... sono arrivato tardi!
Ah che peccato! Coraggio, vedrai che ti rifarai presto!
Per il momento quindi sto da solo, a meno che non possa pensare di provare ad... beh... invitarti fuori qualche volta... Sì... Capito, no?
Onestamente se lo aspettava? No, affatto. Non incontrava quasi mai ragazzi interessati a qualcosa di più serio con lei rispetto a del sesso occasionale. Non che la cosa le desse fastidio, ma ovviamente vedere il Belmont chiederle un appuntamento sperando probabilmente in qualcosa di più... Be', le piaceva scopare, non prendere in giro la gente. Ed era anche una che solitamente parlava chiaro, arrivando sempre dritta al punto.
Non voglio mentirti: sono fidanzata, quindi se vuoi invitarmi fuori sappi che le nostre uscite non porteranno mai ad una relazione più seria...- disse fissandolo sicura e decisa nel modo di parlare, perchè era così che era fatta, una ragazza sicura di ciò che voleva-Al massimo potremmo diventare trombamici...
Aggiunse poi subito dopo, sorridendo come se stesse scherzando, certo, ma il suo sorriso e il suo sguardo non sembravano poi tanto burloni quanto... divertiti all'dea che potesse accadere veramente. Voleva vedere come avrebbe reagito il Belmont e in parte -ma ovviamente questo era tenuto nascosto- tirarlo su di morale a modo suo.
Io provengo dai bassifondi più periferici di Londra... E non ci trovo nulla di strano nel modo di parlare della Contessa.
Sei simpatica, alla mano, allegra e un po' schietta con le parole, ma non avrei mai pensato potessi provenire dai bassifondi. Immagino allora che anche in questo momento ti stai trattenendo moltissimo dal conversare come ti verrebbe più spontaneo, vero?! Mi piacciono le persone come te: autentiche, rustiche e soprattutto nella maggior parte dei casi già capaci di affrontare le difficoltà della vita.
Clovis aveva quella particolare visione di coloro che abitavano nei bassifondi perché onestamente ipotizzava che lì nessuno regalasse qualcosa. Ogni traguardo andava sudato, anche il più semplice, trasformando i primi anni di vita in tantissime piccole sfide complesse e stressanti. Kelly Everett allora era una persona forte, una persona caparbia, che si era forgiata da sola giorno dopo giorno, superando problemi e paure. Era proprio di una ragazza come lei che in parte sentiva di avere bisogno accanto, perché era impossibile non apprezzare certe qualità umane. Purtroppo però, qualcuno ci aveva pensato prima di lui ad accaparrarsela, infatti con sommo dispiacere del Belmont che stava quasi iniziando a sperare di aver trovato una possibile metà, la segretaria del Principe di Andorra era fidanzata e ben propensa a scherzarci su in merito. Proprio un gran peccato, aveva creduto di vivere una situazione un po' diversa da quella con Isabelle, invece niente, da capo a dodici.
Non voglio mentirti: sono fidanzata, quindi se vuoi invitarmi fuori sappi che le nostre uscite non porteranno mai ad una relazione più seria...
... Beh, ok, alla fine... Anche l'amicizia può essere una relazione seria, no?!
Cercava di convincere più se stesso che lei, sorridendo con una amarezza facilmente osservabile, sospirando ed abbassando un po' lo sguardo. Poteva aver allenato tutti i muscoli del mondo, il Catalano, ma evidentemente quello più debole e facile da far soffrire era quello involontario. Bevve un sorso di vino e mandò giù un boccone di purè, provando a non focalizzarsi sulla delusione ricevuta e a valorizzare invece l'idea di aver possibilmente trovato una bella persona con la quale instaurare un ottimo rapporto amichevole. Interrompere il volerla conoscere solo perché non poteva starci insieme sarebbe stato davvero da idioti e soprattutto da immaturi superficiali. Ok, era un bel pezzo di femmina e allora? Possedeva anche un gran cervello ed una ironia gradevole, pregi ricchi e palesi. Riempì nuovamente il bicchiere della londinese di periferia, fino a quando la sua uscita successiva non lo prese in contropiede facendolo un po' sorridere, ipotizzando ovviamente che quella fosse una battuta.
Al massimo potremmo diventare trombamici...
Uh? Aaaahhh sì sì, giusto, ovviamente, perché no? Ne sarei onorato! ... Scherzi a parte, per me va benissimo anche uscire qualche volta senza avere secondi fini. Potresti farmi conoscere pure il tuo boyfriend, che tipo è?
Si informò con una punta di curiosità, volendo scoprire chi fosse stato il super fortunato ad aver vincolato a sé una come la Everett. Anche una volta finito il pasto, Clovis volle condividere con lei anche il dessert, ipotizzando che potessero ancora stare in compagnia. Sapeva perfettamente che ella avesse dei doveri e non intendeva toglierle tempo prezioso al lavoro, ma la reputava anche abbastanza adulta e responsabile da interrompere lei la conversazione non appena si fosse fatto troppo tardi. La mensa del Ministero offriva della cheesecake alle fragole, torta della nonna, profiterole al cioccolato bianco e budini di creme caramel, i suoi preferiti (andava matto per il creme caramel), infatti lui optò per l'ultima scelta. Ok seguire la dieta, ma gli sfizi andavano assolutamente tolti ogni tanto, a cominciare dal piccolo sigaro che si concedeva il Sabato e la Domenica pomeriggio, di tipico stampo italiano, il celebre "Toscanello" aromatizzato alla vaniglia o alla menta.
Quindi esattamente il tuo sogno qual è? Diventare un MagiAvvocato? Ti ci vedo, sai? Le ragazze col cervello hanno sempre una marcia in più!
Sei simpatica, alla mano, allegra e un po' schietta con le parole, ma non avrei mai pensato potessi provenire dai bassifondi. Immagino allora che anche in questo momento ti stai trattenendo moltissimo dal conversare come ti verrebbe più spontaneo, vero?!
Più che trattenermi, è diventata una questione di abitudine ormai. Ho dovuto imparare, altrimento il mio capo non avrebbe resistito un giorno di più con il mio linguaggio....com'è che l'ha definito? Ah sì, "sboccato, incivile e che non si addice alla segretaria di un Montesquieu". Per quello che mi paga, credo sia stato un buon compromesso.
Rispose senza troppi problemi, quasi divertita nel raccontare quell'aneddoto a Clovis, che pareva interessato ad ascoltare ogni singola parola della Everett senza dimostrarsi infastidito o eccessivamente instupidito dalla sua generosa scollatura.
Mi piacciono le persone come te: autentiche, rustiche e soprattutto nella maggior parte dei casi già capaci di affrontare le difficoltà della vita.
Non ricevo complimenti di questo tipo tutti i giorni quindi... Grazie, sei davvero un ragazzo gentile.
Gli sorrise sinceramente colpita, sentendosi sempre più contenta di aver scelto -quella sera- di cenare in compagnia del Belmont. Lo aveva adocchiato spesso quelle volte che i due si incrociavano per caso, magari mentre una usciva e l'altro entrava, senza mai avere la possibilità anche solo di dirsi un "ciao". Di sicuro in parte c'era il desiderio -e come biasimarla?- di poter combinare qualcosa con la guardia del corpo di Danielle, ma anche un sincero interesse nel conoscerlo. Erano pochi i ragazzi che riuscivano a suscitare veramente l'interesse della Everett -e non dal punto di vista sessuale- quindi quando questo accadeva, semplicemente Kelly si lasciava andare, provando ad instaurare un qualsiasi tipo di approccio con essi. In quel caso l'approccio venne in parte travisato dal Belmont, che sperava di poter frequentare la londinese in vesti meno amichevoli. Al futuro MagiAvvocato non piaceva affatto mentire, ma non conosceva neanche delle mezze misure con cui poter dire ciò che pensava: era schietta, diretta e precisa e questo sarebbe potuto risultare sia un bene che un male. Per il cuore del povero Clovis, decisamente era stato un male.
... Beh, ok, alla fine... Anche l'amicizia può essere una relazione seria, no?!
Certo che sì, ma quell'affermazione suonava molto come una scusa anche alla Everett, che però si limitò a non dire nulla di più, uscendosene invece con una proposta che non venne presa molto sul serio dal ragazzo.
Al massimo potremmo diventare trombamici...
Uh? Aaaahhh sì sì, giusto, ovviamente, perché no? Ne sarei onorato!
Non mettermi alla prova: sarei capace di stupirti...
Se solo avesse saputo la verità, ma ovviamente non era qualcosa che Kelly sbandierava a destra e a manca: per il momento si limitava a fare battute che sarebbero suonate come tali, senza lasciar trapelare la verità di fondo. Anche perchè, come detto in precedenza, Clovis le faceva un'ottima impressione, quindi si stava dando la pena di conoscerlo realmente.
... Scherzi a parte, per me va benissimo anche uscire qualche volta senza avere secondi fini. Potresti farmi conoscere pure il tuo boyfriend, che tipo è?
E' un ragazzo alto, biondo, occhi chiari, tenero, sensibile...
Cornuto. Ma quest'ultimo fu solo un pensiero della Everett, che passò i successivi minuti a descrivere quanto amabile fosse Evan Chambers, che la loro relazione durava dai tempi di Hogwarts e quanto si sentisse fortunata ad aver trovato un ragazzo come lui sulla propria strada. Il tono era quello di una ragazza profondamente innamorata, anche se la Everett ci faceva molto poco caso, anzi parlava spedita e senza problemi, continuando il proprio pasto e bevendo il secondo bicchiere di vino che le era stato offerto da Clovis. Comunque Evan non fu l'unico argomento della serata -"Altrimenti sai che palle!" commentò col ragazzo ridendo- passando a raccontare di come fosse arrivata ad ottenere quel lavoro da segretaria e chiedendo, incuriosita. come avesse fatto invece Clovis con Danielle. Ridendo e scherzando, erano arrivati ormai al dessert, il piatto che Kelly preferiva di meno: infatti non sembrava particolarmente attratta da ciò che la mensa metteva a disposizione e alla fine scelse di prendere anche lei un budino di creme caramel, più per sfizio che per vera e propria gola. Ci fosse stata Cappie lì, avrebbe spazzolato tutti i dolci in meno di tre secondi.
Quindi esattamente il tuo sogno qual è? Diventare un MagiAvvocato?
Sì, se si può definire sogno! A me sembra quasi una scelta obbligata.
Ma non per questo la reputava una brutta scelta.
Ti ci vedo, sai? Le ragazze col cervello hanno sempre una marcia in più!
Io invece non so se questa è una carriera adatta a me, ma mi piace il modo in cui mi fa sentire.- fece una breve pausa, prendendo un pezzo del suo budino- Una persona di successo, importante, capace di portare avanti battaglie solo con l'uso delle parole. Fino a qualche anno fa non credevo di avere molte speranze: mi ero già preparata all'idea che sarei rimasta una commessa per sempre, cercando di sbarcare il lunario e di farmi un culo enorme per permettere almeno ai miei fratelli di vivere una vita più decente...- gli spiegò, avendolo già informato in precedenza di avere altri fratelli, tutti più piccoli di lei -E poi è arrivato il mio capo e la mia vita è cambiata di colpo. Un attimo prima ero povera in canna, un attimo dopo avevo un lavoro ben retribuito e l'attimo dopo ancora... Una possibile strada da seguire.
Era così che la Everett vedeva la possibilità di diventare MagiAvvocato: non aveva mai pensato alla carriera come il sogno di un cassetto, ma una semplice via che le era stata messa davanti e che avrebbe potuto decidere di intraprendere oppure no. Nel suo caso aveva detto sì a quella possibilità ed ora non restava che vedere dove l'avrebbe portata.
E tu invece? Hai sempre sognato di fare la guardia del corpo?
Si informò, ascoltando con attenzione la risposta del Belmont prima di dare un'occhiata al proprio orologio e notare che era ormai ora di rientrare al lavoro.
Senti, io adesso devo assolutamente scendere in ufficio e sistemare quell'archivio, ma ci dovrei mettere massimo un'oretta. Ti va più tardi di prenderci una birra al pub?
Mi piacciono le persone come te: autentiche, rustiche e soprattutto nella maggior parte dei casi già capaci di affrontare le difficoltà della vita.
Non ricevo complimenti di questo tipo tutti i giorni quindi... Grazie, sei davvero un ragazzo gentile.
Sei più solita a cose tipo: "Gran belle chiappe!" oppure "Quanto fanno insieme le tue tette? Secondo me minimo cinque chili!". Con annessi fischi di approvazione e ragazzi che sbattono contro i pali della luce nel voltarsi a fissarti mentre cammini in gonna.
Ormai aveva capito che, essendo Kelly una alla mano e proveniente dai bassi fondi, parlarle in modo così schietto non faceva altro che metterla più a suo agio e probabilmente divertirla esattamente come piaceva a lei, senza mezzi termini e con tanta spontaneità priva di filtri inutili e stupidi. Forse era anche per quello che Clovis si trovò ad apprezzarla davvero tanto in fretta. Il corpo era davvero da favola, scherzi a parte, mentre il carattere era esplosivo e simpatico. In pratica la ragazza per lui, doveva solo trovare il coraggio di tentare di nuovo un approccio e provarci, sperando di andare a segno. Già, peccato che la Everett fosse di tutt'altro avviso e pur essendo (all'insaputa del Belmont) parecchio infedele, questo non le impediva di bloccare le avance sul nascere, rendendo quindi vano il desiderio della Guardia del Corpo di approfondire il loro rapporto in termini più sentimentali. La bionda in realtà aveva un'alternativa nella sua ottica ben più che possibile, mentre lui invece, ovviamente, lo prese come uno scherzo e motivo di risata.
Non mettermi alla prova: sarei capace di stupirti...
Da una come te mi farei stupire mattina e sera, altrimenti perché avrei tentato di soffiare involontariamente il posto al tuo ragazzo? Ahahahah... ... Scherzi a parte, per me va benissimo anche uscire qualche volta senza avere secondi fini. Potresti farmi conoscere pure il tuo boyfriend, che tipo è?
E' un ragazzo alto, biondo, occhi chiari, tenero, sensibile...
Sembra in gamba! E' stato davvero fortunato, diglielo da parte mia, mi raccomando! Come si chiama?
Gli sembrava gentile ed educato fare anche qualche domanda a proposito del suo fidanzato, dal momento stesso in cui prima aveva anche cercato di rimorchiarla impunemente senza passare dal via, detto alla maniera babbana. A parte le poche chiacchiere riferite al giovane che poi si scoprirà chiamarsi Evan, i due andarono avanti, parlando anche dei progetti futuri di Kelly, del suo sogno lavorativo e delle sue intenzioni a proposito della continuazione di carriera all'interno dello studio Montesquieu. Per la londinese la questione era ben differente rispetto a Clovis: lui doveva salvare la pelle alla Contessa e un giorno forse sarebbe anche stato licenziato, qualora a Danielle non fosse più andato a genio. Mentre per lei il contatto con il Principe era propedeutico al lavoro e ai propri progetti e fini. Ascoltò molto bene le parole della bionda prosperosa, annuendo e facendo cadere di tanto in tanto l'occhio sulla scollatura generosa. Brutta cosa l'astinenza, considerando poi il gran pezzo di capo che si trovava davanti ogni santo giorno.
Fino a qualche anno fa non credevo di avere molte speranze: mi ero già preparata all'idea che sarei rimasta una commessa per sempre, cercando di sbarcare il lunario e di farmi un culo enorme per permettere almeno ai miei fratelli di vivere una vita più decente... E poi è arrivato il mio capo e la mia vita è cambiata di colpo. Un attimo prima ero povera in canna, un attimo dopo avevo un lavoro ben retribuito e l'attimo dopo ancora... Una possibile strada da seguire.
Credo allora che tu abbia apprezzato molto la sua fiducia nei tuoi confronti. Lo si capisce da come ne parli, è praticamente lampante...
E tu invece? Hai sempre sognato di fare la guardia del corpo?
Gran bella aspirazione quella di rischiare di finire qualche metro sotto terra più o meno tutti i giorni! Ghghgh... No no, ma quale sogno, pensavo di essere adatto a questo posto e quindi mi sono presentato al colloquio. Essendo catalano mi piace l'idea di difendere così da vicino la mia patria. Sono sempre stato educato alla vita militare, per quanto sia molto meno inflessibile di quanto la mia famiglia vorrebbe dal sottoscritto. Però mi spiace, ho 26 anni, non il doppio, quindi ho tempo per rinchiudermi nella noia e nella monotonia, tu che ne dici?
Le sorrise beffardo, finendo il proprio dessert e constatando che l'orario era andato un bel po' in là. Cosa non facevano le buone compagnie!
Senti, io adesso devo assolutamente scendere in ufficio e sistemare quell'archivio, ma ci dovrei mettere massimo un'oretta. Ti va più tardi di prenderci una birra al pub?
Ti vorrei tanto direi di sì, ma tra un'oretta sarò una specie di relitto. Non hai idea di cosa ho combinato oggi, tra lo stare fermo in piedi per ore e giocare a tennis per forza!
Quando alla Contessa serviva un elemento per un doppio con due possibili clienti, il Belmont non poteva certo esimersi.
... Però domani sera sono completamente libero, quindi potremmo organizzarci lo stesso, no? Per il luogo non ho preferenze, basta che mi dici dove farmi trovare!
Sei più solita a cose tipo: "Gran belle chiappe!" oppure "Quanto fanno insieme le tue tette? Secondo me minimo cinque chili!". Con annessi fischi di approvazione e ragazzi che sbattono contro i pali della luce nel voltarsi a fissarti mentre cammini in gonna.
Anche di peggio. Da dove provengo io non si fanno problemi a chiamarti "troia" o a farti cadere la mano sul culo. In ogni caso sì, è esattamente quello che intendevo dire.
Inutile stare a spiegare come fosse vivere nelle zone più povere e malfamate di Londra: essendo una Natobabbana poi non era detto che Clovis riuscisse a comprende pienamente quel discorso, perchè non aveva la minima idea di come si vivesse nelle zone più infime delle cittadine magiche. A lei l'esperienza babbana era bastata, anche se non era tanto l'ambiente ad andarle poco a genio, quanto il tipo di genitori con i quali si era ritrovata a dover vivere. Dopo aver messo da parte quell'argomento, i due quasi colleghi si scambiarono una serie di informazioni che permettesse loro di conoscersi meglio, una conoscenza che per la ragazza infedele avrebbe potuto portare solo ad un'amicizia o -se tutto fosse andato per il meglio- ad una sana scopata da fare per entrambi. Per il Belmont invece, colpito dal carattere e dalle forme generose della londinese, quello poteva essere il trampolino di lancio per una relazione sentimentale. Peccato che Kelly fosse già fidanzata -e innamorata- di Evan Chambers, non risparmiandosi nel farlo presente anche al ragazzo. E, giusto per vedere un po' la sua reazione, buttò sullo scherzo la possibilità che loro due potessero diventare trombamici. Clovis a quanto pare non era il tipo di ragazzo capace di approfittare di una situazione del genere, anzi era convinto -e come dargli torto?- che quello della Everett fosse appunto nient'altro che uno scherzo. Così passò oltre, fingendosi divertito -o forse rammaricandosi- da tutta quella situazione.
Da una come te mi farei stupire mattina e sera, altrimenti perché avrei tentato di soffiare involontariamente il posto al tuo ragazzo?
Per un attimo lo sguardo della Everett non fu più quello di una ragazza spiritosa e allegra, ma si animò di una luce nuova, molto interessata e perversa. A buon rendere, stava pensando in quel momento la bionda, che di sicuro non si sarebbe lasciata sfuggire la possibilità di poter provare il caro Clovis sotto le coperte, anzi l'idea la stuzzicava parecchio. Tuttavia, non voleva mettersi fretta: all'orizzonte il Belmont non aveva nessuna ragazza e per il momento poteva prendersela con molta calma e tranquillità, godendosi anche semplicemente la compagnia di quella che sembrava essere una persona ricca di interessi.
Gran bella aspirazione quella di rischiare di finire qualche metro sotto terra più o meno tutti i giorni! Ghghgh... No no, ma quale sogno, pensavo di essere adatto a questo posto e quindi mi sono presentato al colloquio. Essendo catalano mi piace l'idea di difendere così da vicino la mia patria. Sono sempre stato educato alla vita militare, per quanto sia molto meno inflessibile di quanto la mia famiglia vorrebbe dal sottoscritto. Però mi spiace, ho 26 anni, non il doppio, quindi ho tempo per rinchiudermi nella noia e nella monotonia, tu che ne dici?
Il fatto che tu sia un militare non ti costringe a essere sempre sull'attenti. Sembreresti solo uno a cui hanno infilato un palo su per il culo. ... Con tutto il rispetto parlando per tuo padre.
Disse alzando le mani in segno di scusa, ma all'effettiva era proprio quello il suo pensiero: inutile fare gli impettiti ogni sacrosanta ora della propria esistenza. Andava bene quando si era in servizio, ma la vita era già dura di suo, perchè doversela rendere ancora più complicata? Lei era per il "vivi fino in fondo", assaporando ogni singola esperienza che le veniva offerta davanti senza chiedersi quali sarebbero state le conseguenze. Un po' estremo come ideale personale, ma era così che la londinese era fatta ed Evan -qualcuno avrebbe dovuto farlo santo un giorno- l'aveva accettata. Il tempo volava in fretta quando ci si trovava bene in compagnia e a fine pasto Kelly si rese conto che per lei era anche fin troppo tardi: voleva finire di sistemare l'archivio entro un'ora massimo e poi, magari, proseguire la serata con Clovis in qualche pub.
Ti vorrei tanto direi di sì, ma tra un'oretta sarò una specie di relitto. Non hai idea di cosa ho combinato oggi, tra lo stare fermo in piedi per ore e giocare a tennis per forza!
Giocare a tennis? Almeno avete vinto?
Chiese a titolo informativo, avendo ormai compreso che il ragazzo era più della guardia del corpo di Danielle Montesquieu: era il suo galoppino.
.. Però domani sera sono completamente libero, quindi potremmo organizzarci lo stesso, no? Per il luogo non ho preferenze, basta che mi dici dove farmi trovare!
Andata! Vediamoci all'Underground, è un posto molto carino dove fanno dei cocktail da paura! Anche la loro birra è ottima, se sei un buon intenditore.
Come lei ad esempio, per cui la birra -insieme ai super alcolici- era il nettare degli dei. Si diedero quindi appuntamento per le otto e mezza di sera circa, di fronte al pub Underground. Se non avesse avuto impegni, quella sera sarebbe venuta insieme al proprio fidanzato: in fondo doveva recitare la parte della ragazza fedele giusto? Con un abbraccio e un bacio a stampo sulle labbra -non aveva proprio resistito a non farlo- la Everett si congedò dal Belmont, dirigendosi verso l'ufficio del Principe con un sorriso allegro stampato sul volto.
§ 5 Marzo 2111 - ore 10.23 - Caffetteria del Ministero - Influenza Lunare: Variazione forte §
Era seduta lì da almeno venti minuti. Ed erano almeno venti minuti che lo studiava, da lontano. C'era tanta di quella gente che, ne era certa al 99,9%, non aveva fatto caso alla sua presenza. Non conosceva il motivo per cui, di mattina, la caffetteria del Ministero brulicasse di persone a quel modo, fatto stava che, per trovare un tavolo libero, ci aveva messo un bel po'. Lui, invece, era arrivato nel momento esatto in cui una coppia di uomini si era alzata, lasciandogli un posto libero - il solito fortunato.
Quasi nemmeno sbatteva le palpebre, osservandolo con un'intensità mai vista prima: il lupo dentro di lei ululava, probabilmente perché stava riconoscendo un suo simile - e nemmeno uno qualsiasi; anche il Vento sferzava nel suo spirito, quasi lamentandosi di dover condividere "lo spazio" con una realtà tanto avversa alla Natura. Phoebe comprendeva il fastidio provato dal suo Elemento, ma non poteva essere diversamente, non più oramai: le sue due realtà dovevano imparare a convivere, poiché la ferita infertale da Rebecca era troppo profonda per essere superata solo con una delle due. Sospirò, finendo di bere la propria spremuta d'arancia e leccandosi il labbro superiore: non sapeva per quanto ancora sarebbe rimasto lì, ma di sicuro perdere tempo non sarebbe servito a nulla; si alzò in piedi, muovendosi con passo deciso fino al tavolo dov'era seduto Shay, fino a fermarglisi di fronte. No, mettersi seduta non sarebbe servito a niente.
... ho bisogno di parlarti.
E nel caso in cui il Beowulf le avesse chiesto di aspettare o qualcosa di simile...
Caffetteria del Ministero della Magia | 05/03/2111 | 10:21
Mi chiedo quanto ci metterà ancora, prima di avvicinarsi...
Non aveva bisogno di vederla per distinguerne l'odore in mezzo a tutta quella folla di persone, ma lei questo non poteva saperlo. La sua trasformazione superiore lo aveva reso molto più legato ai sensi di Lupo rispetto ad un normale esemplare, quindi l'olfatto era in grado di percepire, esattamente come quello di un animale, una scia familiare anche a distanza di metri e metri, figurarsi in una zona piccola come la caffetteria. Leggeva il giornale, con un cappuccino davanti, indossando dei normali occhiali con lenti finte giusto per copertura, aspettando silenziosamente che la ex professoressa di Cura di Hogwarts si palesasse a lui una volta per tutte, magari prima che egli iniziasse il turno di lavoro come Agente Speciale.
Pare essersi decisa...
Osservò gli spostamenti della mora con la coda dell'occhio, guardandola avvicinarsi con aria abbastanza fredda e seria, quasi arrabbiata. La variazione lunare di quel weekend sarebbe stata sicuramente molto forte, questo poteva spiegare l'atteggiamento, ma non quella strana luce negli occhi. Era vestita come al suo solito, un solito che a Shay era sempre piaciuto moltissimo, perché sapeva mettere in risalto senza sforzi tutti i suoi lati migliori. Non appena ella annullò quasi totalmente la distanza tra loro, rimanendo in piedi a pochi centimetri da lui, il Beta abbassò leggermente il giornale inquadrandola con aria calma e serena, non sorridendo ma nemmeno sostenendo quello sguardo così tanto imbronciato e dannatamente sexy.
... ho bisogno di parlarti.
Buongiorno anche a te, Phoebe.
Si dia il caso che ho una carriera. Dovrei staccare poco dopo pranzo. Potresti asp-...
No, non posso aspettare. Dobbiamo parlare ora.
... Ricordavo appena vagamente quanto fossi esageratamente accomodante. Grazie per avermi rinfrescato la memoria...
Chiuse il giornale, mandando giù il cappuccino in pochi sorsi, inspirando profondamente per poi alzarsi in piedi in tutto il suo metro e novanta.
Ci vediamo alla zona camini pubblici tra cinque minuti.
Non aggiunse altro, dirigendosi verso la cassa e pagando la propria colazione e il succo d'arancia della Chamberlain, per poi avviarsi in direzione della segreteria amministrativa del suo piano di competenza, inventandosi una emergenza familiare in modo da poter ottenere l'anticipazione di un giorno di ferie e quindi la tranquillità di raggiungere di nuovo la ragazza a trasportarsi direttamente nel camino della propria grande reggia in Danimarca. La giornata, lì, era decisamente bella e soleggiata, a differenza dell'Inghilterra. Il grande castello in puro stile danese era circondato dal verde e da un lago artificiale. La luce del Sole entrava dalle grandi finestre in doppio vetro, riflettendosi nei lampadari di cristallo di Boemia.
Benvenuta nella mia non molto umile dimora. Seguimi, il salone è da questa parte...
Fa come se fossi a casa tua e spiegami il perché di tutta questa c***o di fretta.
[29 Marzo 2112 - Aula di Erbologia - Ministero della Magia - Londra ]
"[...]Con il termine generico tisana vengono solitamente indicate tutte le preparazioni che rientrano nella categoria degli idroliti, ovvero quelle in cui l'estrazione dei principi attivi delle piante avviene mediante l'utilizzo dell'acqua. All'interno di tale categorie è possibile distinguere tra infusi, decotti e macerati a seconda degli elementi della pianta trattati e dei principi attivi che si desiderano estrarre. Indipendentemente dal tipo di tisana scelta, le erbe che la compongono sono generalmente classificate in: remedium cardinale, ovvero il rimedio di base, l’erba dominante con principi attivi efficaci per il disturbo che si vuole curare; l’adiuvans, ovvero l’adiuvante, che si combina con l’erba principale, favorendone l’assorbimento; il costituens, o complemento, che migliora l’aspetto della tisana e il corrigens, o correttore, che ne migliora le caratteristiche organolettiche.[...]"
Il Master in Erbologia era quasi giunto al termine e l'unica cosa che si frapponeva tra gli specializzandi e il tanto agognato attestato era solo lo svolgimento dell'esame pratico, la preparazione di un composto erbologico antiveleno con valenza globale. Qualcosa di abbastanza complesso ma non totalmente al di là delle loro capacità.
Questo se non ti lasci prendere dall'ansia e rimani concentrato sui singoli passaggi.
Borbottò Jorge a denti stretti, un occhio sui ramoscelli verdi di Ginestra dei carbonai che stavano bruciando sul suo tavolo e l'altro sul suo blocco di appunti, un mix tra le perle di saggezza della Vilvarin e le indicazioni del MT che nell'ultima settimana era diventato quasi un prolungamento del suo corpo.
[...] La Ginestra dei carbonai è una pianta arbustiva cespugliosa di circa due metri di altezza che può avere un portamento eretto o ascendente, ha radici intricate, rami angolosi, glabri e flessibili e i fiorisce in primavera o ai primi tepori di fine inverno. I fiori vengono solitamente raccolti passando un pettine a maglia fine in legno di cipresso tra i rami e devono essere utilizzati entro 12 ore, pena il deterioramento del prodotto. La Ginestra dei carbonai è stata classificata come Cytius Scoparius in quanto i babbani tradizionalmente legavano insieme i suoi rami e li utilizzavano come scopa. Nel Mondo Magico tale tipo di legno non viene impiegato nella produzione di manici di scopa dal Medio Evo.[...]
La prova ufficialmente era iniziata il giorno prima alle 18:30 quando, dopo aver ripulito attentamente 30 gr di sommità fiorite e foglie fresche di Iperico con un panno di lino bianco, li aveva messi a macerare per 24 ore in un litro di Vino di Viogner con aroma di gelsomino a temperatura ambiente ma ufficiosamente erano già tre giorni che i ragazzi vi stavano lavorando visto che avevano dovuto curare ogni singolo dettaglio, inclusa la preparazione dell'essenza di levistico. Preparazione quella che aveva rappresentato il primo - ma purtroppo non l'ultimo - passo falso del portoghese verso la strada per l'ottenimento del Master.
[...]L'Iperico, detto anche “Erba di San Giovanni” o “Scacciadiavoli” è una pianta sempreverde che si adatta a qualsiasi tipo di clima, non patisce il freddo e necessita di molta luce. I suoi fiori, dai cinque petali e dall'odore pungente con una lieve sfumatura dolciastra, sono di colore giallo oro e se ingeriti al naturale possono risultare velenosi.[...] La pianta di Iperico va bagnata con 40 cl di acqua a una temperatura di 27° una volta ogni 4 giorni. In caso di avvelenamento delle radici è necessario versare nel terreno 15cl di una crema liquida composta di fiori di Celidonia, Giglio e Malva tritati, polverizzati ed uniti ad acqua e zucchero ogni due ore e mezza per 4 volte al giorno fino a quando i pois nerastre non spariscono dai petali. [...]
Per fortuna che si era accorto quasi subito - mentre stava riordinando la sua postazione - di aver dimenticato di aggiungere il cucchiaino di bicarbonato alla miscela di acqua e zucchero in cui aveva immerso le foglie di Levistico e quindi era stato in grado di rimediare in fretta, perdendo solo pochi preziosi minuti.
Se la Vilvarin scoprisse l'errore da primino che ho fatto mi toglierebbe il M.A.G.O. in Erbologia...
Era quello ciò che gli rodeva di più, che nella realizzazione di un preparato complesso si era perso nel babbano bicchiere d'acqua e lo stress da studio eccessivo non poteva essere considerato una attenuante matura per giustificare quel momentaneo calo di attenzione. Nella speranza che una buona nottata di sonno ristoratrice lo avrebbe reso più vigile e attento il portoghese aveva rinunciato alla brandina di dotazione del Ministero- il processo di macerazione non aveva alcun bisogno di continua supervisione- in favore del suo letto ma quando era ritornato in aula quella mattina alle 6:00 il suo viso non era molto più riposato di quello dei temerari che si erano accampati accanto alle loro preziose bottiglie. Per evitare di passare tutta la notte a rigirarsi nel letto, ripetendo le proprietà degli ingredienti, i processi di trasformazione a cui avrebbe dovuto sottoporli e l'ordine con cui avrebbe dovuto aggiungerli, Jorge aveva cercato di svuotare la mente sfruttando alcuni rudimenti di Occlumazia che aveva appreso nel tempo libro leggendo qualche libro in materia. Così facendo però era scivolato in un incubo senza fine dove innocue piante e delicati fiorellini si erano tramutati in orridi mostri pungenti e velenosi per ingaggiare una battaglia furibonda contro diverse Creature Magiche. A causa della notte insonne trascorsa aveva preso dalla rastrelliera degli strumenti un mortaio in legno di ciliegio al posto di quello in legno di rosmarino e di conseguenza aveva dovuto gettare tutto - semi e vino - e rincominciare a pestare finemente i semi di Edera prima di poter far scivolare 100 gr di polvere finissima in una bottiglia contenente un litro di Vino bianco di Erbaluce a temperatura ambiente dove avrebbe macerato per circa 12 ore.
[...] L'Edera è una pianta erbacea rampicante dalle foglie verde scuro con contorno del lembo biancastro, fiori gialli raggruppati in ombrelle e frutti sottoforma di bacche di colore blu violetto che si sviluppano in forma di grappoli. Le foglie vanno raccolte nel periodo giugno - luglio, fatte essiccare all'ombra e conservate in sacchetti di carta ben chiuse. I babbani fin dai tempi dell'antica Grecia la utilizzavano insieme al vino per la preparazione di una bevanda finalizzata a proteggere dall'avvelenamento. Nel Mondo Magico invece viene impiegata anche per la creazione di talismani contro gli spiriti maligni e in alcuni filtri d'amore per instillare un senso di fedeltà nel bevitore.[...]
Tutta colpa delle mie idee strampalate e della mia testardaggine!
Si rimproverò sbuffando mentre applicava il tappo di vetro alla terza e ultima bottiglia, quella contenente un litro di Vino bianco di Verdeca a temperatura di 7° e 60 gr di cenere di ramoscelli verdi di Ginestra, e castava su di essa un incantesimo che ne avrebbe mantenuto inalterata la bassa temperatura per le successive e ultime 8 ore. Uno sguardo veloce all'orologio da polso che gli aveva regalato Xavier e finalmente potè rilasciare un po' del fiato che aveva trattenuto.
Abbiamo iniziato alle 18:30... 24 ore è il tempo più lungo di macerazione... l'Iperico e l'Edera devono bollire 2 ore... la Ginestra solo mezz'ora... Si ... saranno tutti pronti per le 20:30 più o meno.
Una delle difficoltà di quel composto infatti risiedeva nel calcolare perfettamente i tempi delle diverse preparazioni tenendo conto che tutti e tre i macerati, pur avendo tempi di macerazione e di bollitura diversi, avrebbero dovuto essere messi a raffreddare contemporaneamente. Dopo aver messo in ordine la propria postazione - e aver fatto cadere accidentalmente a terra e calpestato alcuni ramoscelli di Ginestra - e controllato che le tre bottiglie erano al sicuro, Jorge fece un salto alla caffetteria del Ministero per sgranchirsi le gambe, prendere una boccata d'aria e mettere qualcosa sotto i denti. Era stato tentato di portare con sè gli avanzi della cena della sera precedente - Xavier aveva cucinato del baccalà a braz per un esercito - e pranzare in aula ma vista la sua sfiga avrebbe finito per contaminare il composto con qualche briciola di patata. Un piatto di fish and chips e una Burrobirra dopo, il portoghese era di nuovo in aula a camminare avanti e indietro di fronte alla sua postazione come un leone in gabbia.
Ahhhhhhhhhhhhhh odio l'attesa......
Sbottò frustrato tra sè, tirando fuori dallo zaino il suo blocco da disegno e una matita. Se fosse rimasto con le mani in mano a osservare il soffitto o sfogliare i suoi appunti per le prossime ore - appunti che ormai conosceva a memoria e a rivederli avrebbe solo corso il rischio di confondersi - sarebbe come minimo impazzito. Meglio cercare di rilassarsi lasciando correre la sua fantasia liberamente e ottenere, chissà, qualche idea per dei nuovi tatuaggi.
E che divaolo!
Esclamò rivolgendo uno sguardo truce alla pianta/mostro che lo occhieggiava dal tavolo e guadagnando un Shhhhhhhhhhhhhhh incazzato dal resto dell'aula.
Non è possibile. Ancora con questa storia...
Resistette alla tentazione di sbattere la testa violentemente sul tavolo, preferendo affrontare la triste verità. L'idea malsana che lo aveva assalito durante la visita allo Sphynx Garden - quello di tentare di sostituire gli ingredienti di origine animale nella preparazione di alcune pozioni con quelli di origine vegetale - aveva messo radici nel suo subconscio e avrebbe continuato ad assillarlo fino a quando non ne avesse parlato con qualcuno. Già, ma con chi? Al Ministero aveva deciso di tenere un profilo quanto più possibile basso - proposito che temeva sarebbe stato messo a dura prova durante il secondo Master di Alchimia - e la Bennet era off limits. Gli rimaneva solo la Vilvarin, di persone conosciute, ma l'idea di affrontare la Vireau anche solo per chiedergli il permesso di entrare a Hogwarts per raggiungere le serre gli faceva venire i sudori freddi. Forse se avesse avuto la possibilità di darsi alla sperimentazione avrebbe finito per rispondersi da solo ma non aveva l'esperienza nè i soldi e le attrezzature per imbarcarsi in un progetto del genere.
Madame LeMourt l'avrebbe...
Un brivido non del tutto di repulsione attraversò il corpo del ragazzo al ricordo della strega voodoo presso cui aveva lavorato per diverse estati quando ancora frequentava Hogwarts. Era un pensiero pericoloso quello di riavvicinarsi alla donna, un pensiero che non riusciva del tutto a cancellare dalla sua mente anche se era ragionevolmente certo che l'altra gli avrebbe semplicemente riso in faccia. Quale utilità avrebbe tratto la strega da una versione "vegana" della Pozione Corroborante, dove il sangue di salamandra o il fegato di drago venivano sostituiti - entrambi? Solo uno dei due? E in quali dosi? Tutti interrogativi senza risposta - con un preparato a base di fiori di Vite di Giada, foglie di Achillea, corteccia di Betulla e radici di Giusquiamo? E chi sarebbe tanto folle da buttare in sperimentazione più di 2600 galeoni in fiori di Franklinia alatamaha per incrementare l'Elaborazione quando la Pozione Aguzzaingegno potenziata ne costa meno di 500? Il trillo dell'incantesimo/sveglia che aveva castato lo strappò da quelle elucubrazioni pericolose costringendolo a concentrarsi esclusivamente sulla prova pratica d'esame. Prese quindi due panni in fibra di kenaf - uno per ogni composto - e li usò per filtrare i macerati a base di Edera e di Iperico all'interno di due alambicchi distinti per poi mettere a bollire i liquidi purificati così ottenuti a una temperatura di 84° per due ore. Nel frattempo prese le foglie di aloe vera e, dopo aver indossato dei guanti sterili per evitare qualsiasi tipo di contaminazione, le pulì con un panno umido di lino e con un coltello di metallo ne incise un lato per il senso della lunghezza in modo da poter asportare tutta la parte verde e gialla. Fu solo a metà opera che si accorse dell'errore fatto: il metallo era un contaminante e quindi tutto il gelo vischioso ottenuto doveva essere gettato. Tra una imprecazione in inglese e una in portoghese, l'ex Delfino riuscì a estrarre i 300 gr di gel di aloe richiesto, mettere a bollire a una temperatura di 84° il macerato filtrato, anch'esso con un panno in fibra di kenaf, di Ginestra, sciogliere in una pentola di ceramica a fiamma bassa 300 gr di miele di lavanda e amalgamarvi, girando con attenzione facendo in modo di grattare il fondo, il gel di aloe.
Ohi ohi ohi i miei muscoli...
Si lamentò il portoghese, facendo uno stretching veloce per allungare i muscoli della schiena, del collo e delle spalle, gli occhi che non si spostavano dalla ciotola o meglio dai numeri che vi galleggiavano sopra- frutto di un incantesimo - e che indicavano la temperatura del composto in lenta diminuzione. Non appena essa raggiunse i 37° Jorge si apprestò ad "assemblare" il tutto aggiungendo prima il macerato di Edera, poi quelli di Iperico, l'essenza di Levistico e infine il macerato di Ginestra. L'operazione gli portò via quasi un'ora, visto che prima di aggiungere l'elemento successivo doveva assicurarsi che quello precedente si era amalgamato perfettamente, e gli fece guadagnare un crampo alla mano sinistra visto che dovette mescolare costantemente il composto. Alla fine però i suoi sforzi - e i suoi errori - vennero premiati con uno sciroppo antiveleno pressocchè perfetto.
E nonostante tutto sono anche riuscito a finire con un lieve margine di anticipo.
Si autolodò mentre l'esaminatore attestava la validità del suo preparato, confermando il suo conseguimento del Master. L'euforia della vittoria durò il tempo di giungere fino all'economato dove, consegnata la lista degli ingrediente che aveva utilizzato, gli venne presentato il conto di quelli che aveva sprecato.
8 ingredienti... 8 dannati ingredienti... A sapere che dovevo rimetterci i galeoni di tasca mia avrei prestato più attenzione - si lamentò senza una reale convinzione. Anche se l'avesse saputo non sarebbe mai riuscito a fare meglio. Aveva dato tutto se stesso, di più sarebbe stato impossibile- Vabbè... meno male che mi avanzano ancora qualche sterlina per avvertire Caroline Priscilla del mio successo.
Uscito dal Ministero Jorge si diresse a Diagon Alley per comprare una composizione di margherite e rose rosa che avrebbe successivamente inviato tramite gufo alla sua sorellina con un bigliettino.
Anche questo è andato... Fammi sapere quando possiamo festeggiare. Jorge
[ FINE AUTOCONCLUSIVA]
Spoiler:
LindëSandyon
Ingredienti: 100 gr di semi in polvere di Edera 1 litro di Vino di Erbaluce 30 gr delle sommità fiorite e foglie fresche di Iperico 1 litro di Vino di Viogner con aroma di gelsomino 60 gr di foglie di levistico 50 cl d’acqua denaturata 12 gr di zucchero 1 cucchiaio di Bicarbonato 60 gr di ceneri di ramoscelli verdi di Ginestra dei carbonai 1 litro di Vino di Verdeca 300 gr di gel di aloe vera 300 gr di miele di lavanda
Strumenti: mortaio di legno di rosmarino pestello di sandalo alambicco panni in fibra di kenaf coltello di ceramica cucchiaio di ceramica pentolino di ceramica panno di lino tre bottiglie con tappo in vetro guanti sterili
Procedimento: Prendere le sommità fiorite e foglie fresche di Iperico, pulirne con attenzione con un panno di lino bianco e metterle a macerare per 24 ore in un litro di Vino di Viogner con aroma di gelsomino a temperatura ambiente. Mettere i semi di Edera in un mortaio di rosmarino e pestarli con un pestello in legno di sandalo fino a ridurli in una polvere finissima. La polvere di Edera così ottenuta va fatta macerare per 12 ore in un litro di Vino bianco di Erbaluce a temperatura ambiente. Bruciare i ramoscelli verdi di Ginestra dei carbonai in modo da ottenere 60 gr di ceneri che dovranno macerare per 8 ore in un litro di Vino bianco di Verdeca freddo ( intorno agli 7°) e sottoposto a un incantesimo di stasi che ne mantenga la temperatura costante. Una volta terminato il tempo di macerazione, è necessario filtrare i singoli composti con un panno in fibra di kenaf e per ridurne la gradazione alcolica travasarli singolarmente i composti in un alambicco e farli bollire a una temperatura di 84° per due ore il macerato di Edera e quello di Iperico e per trenta minuti quello di Ginestra. Mentre i tre composti si raffreddano naturalmente si devono tagliare con un coltello di ceramica per la lunghezza un lato della foglia di aloe, precedentemente pulita con un panno di lino umido, e asportare con un cucchiaio in ceramica tutta la parte verde e gialla, mantenendo solo il gel vischioso trasparente. In una ciotola di ceramica posta su una fiamma bassa si mette a sciogliere il miele di lavanda a cui si aggiungerà il gel di aloe e si procede a mescolare con un cucchiaio in ceramica fino a quando i due ingredienti si sono amalgamati. Spento il fuoco si lascia raffreddare e quando raggiunge la temperatura di 37° si aggiunge in ordine il macerato di Edera, quello di Iperico, l’essenza di levistico - ottenuto mettendo a bagno per tre giorni 60 gr di foglie di levistico in 50 cl di acqua, 12 gr di zucchero e un cucchiaino di bicarbonato - e infine il macerato di Ginestra. Prima di aggiungere l’ingrediente successivo bisogna assicurarsi che quello precedente si è amalgamato perfettamente.
2112年 9月 3日 (Martedì) Ministero della Magia - Sala Mensa Ore 13 Minuti 15
Tutto sommato la vita a Londra... Le piaceva. Quando si era trasferita nella capitale britannica, Kirie non era molto convinta che ce l'avrebbe fatta. Aveva provato paura. Ansia. Timore di fallire. Tutto quello insomma contro cui i suoi zii avevano cercato di combattere, facendole acquisire maggiore fiducia in sè stessa. Non erano riusciti a sradicare del tutto quei sentimenti negativi nella giapponese, ma perlomeno erano riusciti a far sì che la nipote guadagnasse un po' più di autostima. E quel briciolo di autostima, alla fine, le aveva permesso di andare avanti nonostante le difficoltà. Da quando era lì, era riuscita persino a stringere un bel rapporto di amicizia con i propri colleghi. Tutti molto gentili e cordiali con lei, per cui era facile lasciarsi andare ad un approccio più diretto rispetto a quelli cui era abituata. Alcuni, anzi, erano persino fin troppo estroversi, tanto che la loro esuberanza portava Kirie a chiudersi, per non esserne travolta. Ma non sempre andava a finire in quel modo. Non sempre la Morimoto si lasciava prendere dalla timidezza, anzi a volte cercava di combatterla, di sforzarsi affinchè essa non prendesse troppo il sopravvento. Era una donna adulta ormai, affermata nel proprio lavoro e con una bella casa. Lontana dalla sua famiglia, non aveva da temere nulla, dunque perchè rifuggire dagli altri? Non doveva e non voleva farlo, per onorare la promessa fatta a suo zio sul letto di morte di guardare alla vita a testa alta.
Cosa prende?
Mmmh... Hamburger vegetariano... patatine fritte e poi... demo... Mi scusi, cos'è quello?
Purè di carote e patate.
Soudesuka... Allora prendo quello!
Da solo?
Hai! E poi macedonia con gelato, grazie!
Prese il proprio vassoio, bello pieno di roba da mangiare, e si diresse al primo tavolo libero disponibile, dopo aver pagato tutto quanto. Da quando si era trasferita, si era ripromessa di provare sempre qualcosa di nuovo ogni giorno, approfittando della varietà di piatti presenti a mensa per mettere a frutto questo suo volere.
Mmmh oishii.... Itadakimasu!
Giunse le mani, ringraziando per quel delizioso pranzo che sarebbe stato prontamente mangiato, ma -quando ormai era in procinto di dare il suo primo morso al panino- la ragazza si bloccò nel vedere passare di fronte a lei Jean-Drew Sykes, il Commando che era venuto da lei qualche giorno prima per delle contusioni da Schiantesimo.
Signor Jeidi-san! Che piacevole coincidenza incontrarla di nuovo. Ha avuto più problemi con quegli ematomi?- chiese per prima cosa, volendo sincerarsi che le cure ricevute avessero avuto effetto e non ci fossero stati altri problemi. Posò giù il proprio panino, perchè non le sembrava educato parlare avendo del cibo in mano. Dopo aver ricevuto risposta, la ragazza gli sorrise dolce, fissando poi il posto vuoto di fronte al suo -Le farebbe piacere onorarmi della sua compagnia?
Chiese gentile ed educata, come le era sempre stato insegnato, liberando spazio sul tavolo nel caso l'uomo avesse accettato il suo invito a passare un po' di tempo con lei.
03/09/2112 Sala Mensa del Ministero della Magia 13:14
Cioè scusa... Mi molli così?! Fratello degenere e sconsiderato?! Bravo bravo, insegui solo il pelo... Al povero J.D. non ci pensi!
Non ho detto che è una cosa sicura! Mi sono informato per il posto e mi hanno detto che al momento è vacante e quindi ho le credenziali necessarie. E poi non è un full time, qualche volta qui mi ci vedresti.
Ma fammi il piacere Logan! Se continui a fare l'Auror di ronda ad Hogwarts e due volte a settimana fai mezza giornata di Vigilanza all'ospedale di Reykjavik, e chi ti vede più?! Ogni tanto dovrai pure riposarti, no?
Potrei anche essere messo a fare la notte, a quel punto i pomeriggi sarebbero liberi e potrei passare a vedere come sta il mio fratello sfasciacoppie.
Gentile, davvero carino! Guarda che non l'ho fatto apposta!
Lo so... E lo sa bene anche Nigel anzi, dovresti ringraziare che hai un fratello tanto comprensivo. È un bel po' che si è isolato, mi sto preoccupando per lui. Cercherò di contattarlo nei prossimi giorni...
Allora se ti capita di incontrarlo poi fammi sapere come sta. Io per qualche settimana me ne starò ben lontano dal ricordargli che esisto. Figurati, ho anche tentato di parlare con Eufemia per vedere se nel caso ci potesse essere un ritorno.
Beh?
Niente, dice che le ho aperto gli occhi e che preferisce sia andata così.
E non le hai aperto solo quelli...
Oggi è la giornata del sarcasmo gratuito per caso?!
Su su, non ti agitare! Piuttosto, quando devi vederti con quella cliente nuova?
Paziente, Logan, si dice Paziente. Comunque domani, Cecilia mi ha detto che è una complessata da far schifo e che non basterebbe nemmeno un Guru di alta MagiPsicologia per salvarla. Credo sia stata un po' troppo cattiva e disfattista, ma non ne comprendo il motivo...
O magari ha ragione e domani incontrerai la PAZIENTE più pazza che possa esistere!
Allora in tal caso su questa storia terrò io aggiornato te! Adesso vado a mangiare qualcosa, sto morendo di fame e sto senza colazione, tu che fai? Torni da tua moglie?
D-dici che sembriamo marito e moglie? Sul serio?
No Logan, ti stavo prendendo in giro...
Ah... Beh comunque no, torno per pranzo a casa, Rebecca sta facendo le lasagne!
Dannato bastardo e fortunato!
Eheheheh! Ci vediamo!
Scappa, scappa finché sei in tempo! Ti andranno tutte sui fianchi, mi hai sentito?!
Scosse il capo indignato, ovviamente per finta, il caro Jean-Drew Sykes, secondogenito della famiglia e attualmente nella situazione più complessa in assoluto. Aveva fatto sì che Nigel rompesse con la ragazza e nel frattempo pure lui aveva ricevuto la notizia di rottura con la sua, in parole povere un vero periodaccio. Si mise in fila al self service, prendendo degli spaghetti con polpette al sugo, frittata di spinaci e una banana, il tutto accompagnato da una birra analcolica fredda. Quel giorno indossava una felpa di colore bianco opaco e dei jeans neri con scarponi annessi dello stesso colore. Giunto vicino ad una serie di tavoli vuoti, si stava decidendo dove piazzarsi quando una voce vagamente familiare lo sorprese... In positivo, naturalmente.
Signor Jeidi-san! Che piacevole coincidenza incontrarla di nuovo.
Toh! Guarda chi si vede! Il dottor Palmer dopo il cambio di sesso! Vai di panino eh? Fai bene!
Ha avuto più problemi con quegli ematomi?
Dico stai scherzando? Quella pomata fa miracoli! Quasi quasi te ne pago una ventina di tubi...
E la cosa belle era che con molta probabilità non stava scherzando.
Le farebbe piacere onorarmi della sua compagnia?
Sì ma ad un patto... Devi darmi del "Tu", altrimenti non solo non ti onoro, ma inoltre metterò in giro la voce che sei davvero il dottor Palmer sotto copertura!
Si diresse vispo e pimpante verso il tavolo dov'era seduta Kirie, appoggiando il vassoio ed accomodandosi.
Uff... Questa è stata una mattinata da dimenticare. Sono anche Profiler e mi è toccato un turno da ben cinque interrogatori, uno più complesso dell'altro. A volte i delinquenti hanno dei profili psicologici impressionanti...
Fece il gesto del dito roteante sulla tempia come a dire "Tutti svitati", mentre inforcava gli spaghetti e dava il via al suo pasto, offrendole ovviamente un assaggio.
Tu invece? Mattinata lineare o stressante? Ti vedo vispa... Aspetta, quel panino è... Sei vegetariana per caso?
Lo chiese quasi come se fosse un delitto o una colpa da addossarsi terribilmente.