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Bagno Prefetti

Messaggioda Aryanne » 15/11/2011, 23:14

Divertente? No... molto, molto di più. Poter osservare lo sguardo eccitato di Typhon era una sensazione... assolutamente unica.
Rimase immobile, in quella posizione da modella, lasciando che l'altro potesse studiarla nel minimo dettaglio e beandosi dei suoi occhi famelici e del rumore della saliva che aveva lentamente deglutito.

Ooooh, sì... stai sbavando.
Lo conosco quello sguardo... mi stai odiando, mi stai insultando, ma... allo stesso tempo vorresti sbattermi contro un muro e sc****** a sangue.


Pensò Arianna con un sorriso sempre più malizioso e soddisfatto, leccandosi anche lentamente le labbra come a sfidare sempre di più il proprio interlocutore, che nel frattempo aveva ritrovato la sua classica compostezza: ma non le importava, aveva già avuto la sua vittoria... ed era solo la prima di una lunga serie.

A quanto pare si, ci sono io, rompic*******... Un bel bagno purificante dopo aver, chessò, tolto la verginità ad un primino? Non mi meraviglierei...

Uhm? Non direi, tornavo dal mio primo giro di ronda per i corridoi e mi è venuta voglia di farmi un bel bagno caldo per scaricare la tensione... in fondo me lo merito, non credi?

Morgana, che corpo perfetto che hai... ci credo che le ragazzine ti sbavano dietro... non vedo l'ora che tu sia assolutamente e totalmente mio.

E probabilmente, l'assenza di battutine acide o velenose da parte della ragazza sarebbe stato più sconvolgente per Ty del corpo intero della neo-Prefetta: se l'avesse guardata negli occhi, però, avrebbe notato in essi assoluta calma e tranquillità, e non il classico ardore di avere la meglio nei loro epici scontri verbali.

E' pronta l'acqua? Ho parecchio freddo così...

Domandò quindi come se stesse parlando con una persona qualunque e non con la sua acerrima nemesi, avvicinandosi a lui per provare a toccare la superficie trasparente e piena di bolle con la mano: certo, facendolo avrebbe sfiorato il corpo semi-nudo del ragazzo, ma se Typhon si fosse spostato lei non avrebbe fatto una piega, sfiorando l'acqua e trovandola perfetta.

Non ti dispiace se faccio il bagno con te, vero?
Me ne sto in un angolo, promesso.


Gli disse, voltandosi verso di lui: i loro occhi poterono così incrociarsi, e quelli castani di Arianna indicavano una sola cosa... desiderio. Di farlo morire, di impazzire a sua volta, di stuzzicarlo e lasciarsi stuzzicare... e sì, anche di combinare qualcosa onestamente. In fondo, era sempre Arianna Ricciardi, no?

Eddai... gioca con me, Ty.

Sembrò dirgli mentalmente, mentre entrava lentamente nella vasca piena di acqua calda e bolle - dandogli così una mirabile e perfetta visione del proprio fondoschiena prima di farlo sparire sotto l'acqua insieme al resto del corpo - e si lasciava andare ad un gemito soddisfatto mooooolto sensuale e a doppio senso.

Mmmmh...

... pensavi davvero di potermi evitare per sempre? Povero illuso.
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Messaggioda Typhon » 16/11/2011, 0:13

Lei non teneva la situazione in pugno, ma di certo col fatto che il tutto fosse stato ben premeditato la situazione volgeva molto più a suo favore che a quello di Ty che, adesso più eccitato e preso alla sprovvista che mai, se la guardava muoversi di nuovo verso di lui, ancheggiando per farlo morire come si doveva, dopo non aver ribattuto troppo alla sua battuta acida, anzi, proprio per niente.

Ok, questo è decisamente fuori luogo... Ma cos'hai in mente?

Si chiese abbastanza stizzito e infastidito da quel suo atteggiamento così palesemente angelico e tranquillo, ma sotto quella coltre di nuvole e quelle ali bianche si nascondeva di certo il diavolo che di lì a poco avrebbe agito per farlo cuocere al punto giusto e lui non aveva tutta quella voglia di farsi mettere sulla graticola senza il minimo sforzo o impegno, anzi, su quella graticola se proprio ci sarebbe dovuto finire, se la sarebbe portata dietro. Se dovevano cuocere e bruciare, lo avrebbero fatto in due.
Una volta avvicinatasi e chinata al suo fianco, il suo corpo seminudo sfiorò quello di Ty che, sentendo una sorta di mezzo brivido per quel contatto, decise comunque di non spostarsi, dato che questo sarebbe potuto significare indietreggiare di fronte a lei, ma nonostante tutto doveva ancora ben capire cosa volesse fare di quella notte, a cosa volesse arrivare e perchè in effetti era finita lì, dato che di sicuro sapeva bene che lui sarebbe andato a finire al bagno per la fine della giornata e quindi doveva avere un piano in testa, uno qualsiasi, ma un piano di certo.

Non ti dispiace se faccio il bagno con te, vero?
Me ne sto in un angolo, promesso.


Che cosa intendi dire? Per me puoi anche fare le capriole in acque o farti il bagno nuda, non mi cambierebbe niente, tsk, cosa credi, montata!

E poi, ci fu finalmente quell'incrocio di sguardi, quello scambio di luminosità negli occhi che aprì quasi un mondo a Typhon che in tutti quegli anni aveva imparato a capire bene gli atteggiamenti e i modi della ragazza per comunicare con lui tutt'altro che verbalmente...

Eddai... gioca con me, Ty.

Le palpebre del ragazzo si assottigliarono lentamente, si, aveva capito molto di più di quanto le parole non avessero fatto intendere. Lei gli aveva parlato come nella testa e lui sapeva perfettamente cosa gli stava chiedendo, cosa gli stava dicendo con un tono tra la supplica e la malizia più profonda, ma non ne fu spaventato, oramai aveva capito bene che con lei giocare la carta dello stare lontani non poteva servire a lungo e poi di certo quella era una palese dimostrazione che lei lo volesse con tutta se stessa, visto che in un modo o nell'altro, quella era un passo avanti da parte di Arianna esattamente come quella notte al lago quando le loro labbra si erano elettrizate a vicenda sfiorandosi con passione e desiderio.
Si morse brevemente il labbro inferiore, fissandola ancora, sbattendo le palpebre con curata e tattica lentezza, per poi sospira appena, rispondendole con uno sguardo altrettanto famelico ed eccitato.

Ci puoi scommettere, ragazzina...

E fu così che pochi secondi dopo, quegli stessi occhi che la fissavano prima in viso poterono avere l'onore di osservare molto da vicino e quasi ad un passo per il catapultarcisi appresso, il sedere sodo e bello tondo della prefetta che si lasciò fissare per molti pochi attimi prima di far scomparire metà del corpo dentro l'acqua piena di bolle di sapone profumate alla crema pasticcera e fiori di loto, il tutto accompagnato da un gemito che tutto poteva essere meno che un casto ed ingenuo verso di chi sente che l'acqua è semplicemente alla temperatura giusta per lui.

Mmmmh...

Tu aspetta di essere sotto di me in camera mia e poi ti faccio vedere io l'acqua al punto giusto, b*******!

Non produsse un solo e singolo fiato, semplicemente, si mise in posizione seduta sulla vasca e infine iniziò ad immergersi continuando a fissarla, facendo calare centimetro dopo centimetro di pettorale ed addominale in mezzo al caldo tepore acqueo della vasca del bagno dei prefetti, come se fosse una sorta di preliminare erotico, come se fosse una sorta di avvertimento a giocare le carte giusto e nel giusto ordine, perchè una sola mossa falsa li avrebbe portati verso una strada senza uscita e al momento avevano una scommessa da mantenere alta prima della fatidica promessa di fine anno, di un anno... appena cominciato.

E' un orario estremamente positivo per farsi un bagno non trovi? Così tardi, è praticamente impossibile che venga qualcuno... sopratutto se...

Lasciando in sospeso la frase afferrò la bacchetta non molto distante da lui, posata sopra il borsone con dentro il suo cambio vicino il bordo della vasca e facendola volteggiare leggermente fece sentire chiaramente che la serratura del bagno dei prefetti venne chiusa dall'interno, per poi muovere ancora il pezzo di legno magico e far si che un intero armadio si spostasse e andasse a pararsi proprio di fronte all'ingresso della stanza.

... Si fa in modo di non essere disturbati...

E così, subito dopo, lasciò che con sostanziale leggerezza, la bacchetta tornò ad essere posata sul borsone e di seguito del tutto nascosta al suo interno, senza troppi problemi ed un sorriso molto velato sul volto nel mentre ancora la fissava con la testa leggermente inclinata sulla destra e un piede che distesa la gamba, casualmente capitò a fiorare proprio l'interno coscia della collega di casata. Il gioco era appena cominciato.
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Messaggioda Aryanne » 16/11/2011, 19:45

Che cosa intendi dire? Per me puoi anche fare le capriole in acque o farti il bagno nuda, non mi cambierebbe niente, tsk, cosa credi, montata!

Ma certo, perchè io non ti faccio alcun effetto, vero Typhon?
Tzè, patetico.


Pensò Arianna senza però emettere un fiato, lasciando semplicemente che il ragazzo di fronte a sé si allontanasse da lei con aria visibilmente stizzita e scocciata: la Prefetta aveva un piano ben preciso nella mente, che prevedeva il cuocerlo lentamente e a puntino, come su una graticola; per questo entrò nella vasca come se nulla fosse, mettendosi appunto in un angolo per rilassarsi come si conveniva.

E' un orario estremamente positivo per farsi un bagno non trovi? Così tardi, è praticamente impossibile che venga qualcuno... sopratutto se...

E presa la bacchetta tra le mani, Typhon chiuse la porta a chiave, facendo in modo anche che un armadio bloccasse l'entrata caso mai qualcuno avesse voluto rompere le scatole: Arianna non fece una piega di fronte a quelle azioni, osservò la porta e poi il compagno come se non avesse fatto niente.

... Si fa in modo di non essere disturbati...

Ma quando Ty allungò il piede per sfiorare - casualmente - la coscia di lei, la ragazza glielo scostò con la mano, un sorrisetto quasi di sufficienza sulle labbra ed il capo che veniva scosso appena in un cenno di diniego.

Frena i bollenti spiriti, Olandesino bello... io sono qui solo per farmi un bagno.

Mormorò in sua direzione, con sguardo e tono di voce assolutamente convincenti come se davvero quelle parole corrispondessero ai suoi pensieri: allungò dunque la testa all'indietro e chiuse gli occhi, rimanendo ferma così per almeno cinque minuti buoni; solo allora, con uno sbuffo quasi scocciato, si mosse, portandosi a pancia in giù così da mettere in mostra il fondoschiena perfetto, che Ty aveva spesso piacere - così aveva notato Arianna - di osservare.

L'hai capito, no? Oggi comando io... la prossima volta invece il gioco sarà in mano tua.

Pensò l'italiana, iniziando a muovere il corpo quasi stesse facendo stretching in acqua, e portando così anche il proprio sedere a muoversi per bene di fronte allo sguardo di Typhon che certo, avrebbe potuto distogliere gli occhi... oppure avrebbe potuto sbavarci sopra. Almeno in quel frangente, la scelta era sua.
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Messaggioda Typhon » 17/11/2011, 15:53

La ragazza sembrava più che intenzionata a dominare, sapendo esattamente dove andare a toccare, a parare, come atteggiamento e parole per far capire che in un certo senso quello era un gioco che lei non aveva intenzione, almeno al momento, di condividere con lui.
Una volta entrata in quella vasca, come una vera e propria dea si era lasciata accarezzare dalle morbide coccole dell'acqua calda, con quel bel velo di schiuma che con estremo relax le faceva vibrare la pelle tonificandola più di quanto già non fosse. Soda e incredibilmente invitante, era questo per lui, Typhon, che non le staccò gli occhi di dosso nemmeno un secondo mentre si premurava di sigillare un eventuale ingresso estraneo, avvicinando poi il piede al suo interno coscia che però venne prontamente spostato da lei che sembrò mettere subito in chiaro le cose.

Frena i bollenti spiriti, Olandesino bello... io sono qui solo per farmi un bagno.

Certo, e allora dimmi perchè non mi hai chiesto spiegazioni innocenti sul perchè ho posto un armadio davanti la porta... Tsk, vuoi condurre il gioco insomma...

Non ho dubbi in merito, collega...

La gamba venne piegata in un angolo di 90° a toccare con il palmo del piede l'altra coscia, con assoluta tranquillità e nonchalance.
Le mani finirono dietro la nuca, che si chinò un po' indietro per far appoggiare la testa sul bordo della vasca quasi a volersi godere tanto quanto lei quel bagno rilassante di fine giornata.
Typhon era un tipo molto bravo a stare ai giochi e alle iniziative, sopratutto le sue, ma di certo non le avrebbe mai dato la soddisfazione di esser rimasto un po' interdetto dal suo comportamento.
Erano quelli i momenti nei quali gli piaceva riflettere chiudendosi un po' in se stesso, fissando il soffitto a specchio che rifletteva i due corpi bagnati dei prefetti dentro la grande bacinella di ceramica con motivo a mosaico, conscio del fatto che c'era bisogno ancora di qualche minuto di assestamento prima di inziziare seriamente a capire cosa le passasse per la testa.

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Se è venuta proprio qui è perchè qualcosa le passa per il cervello, ma vai a capire cosa... Non mi sento in gabbia, no di certo, con lei poi... Ma di sicuro ha fatto una mossa, quello si, proprio come giorni fa al lago... E adesso è tutta intenzionata a prendersene il merito... adesso la domanda è: Glielo lascierò fare?

Proprio nel contempo di quel piccolo ragionamento, l'acqua cominciò a muoversi ed il motivo fu chiaro al ragazzo abbastanza presto, visto che Arianna aveva preso ad ondeggiare con il corpo quasi fosse una sirena diabolica e perversa, facendo andare con il ritmo delle piccole ondine anche il fondoschiena fasciato veramente poco da quel perizoma utilizzato sicuramente per dargli modo di essere seriamente provato da quelle visioni a dir poco paradisiache, più che altro perchè le forme della prefetta di Dragargenteo erano famose in tutta la scuola, belle alla pari con i corpi di molte studentesse più grandi fin dal suo secondo anno ed ora anche a confronto con molte professoresse risultava essere bella e competitiva.

...T****!

Gli occhi nero pece del ragazzo si focalizzarono per qualche breve istante su quel mappamondo umido e schiumoso, e tanto bastò pechè il suo basso ventre reagisse e lo facesse sussultare, ma non lo diede a vedere nemmeno un minimo, tanto la odiava in quel momento visto che a detta sua... stava facendo "solo un bagno", un fottutissimo e assolutamente maledettissimo bagno.
Portò di corsa lo sguardo altrove, focalizzandosi sui lavandini, sui quadri raffiguranti varie immagini di tutte le tipologie, insomma, portando l'attenzione su tutto meno che su di lei.
Poi, un pensiero fugace e fulmineo si focalizzò nella sua testa e forse, aveva trovato la maniera per farle capire che sarebbe stato al suo gioco e quindi avrebbe considerato quella prima parte di incontro come un qualcosa di formale e tranquillo, esattamente come la "Regina" per il momento, desiderava.
Tornò a guardarla ancora uan volta negli occhi, incontrando il suo sorriso furbo e sensuale.

Immagine


Leggero attimo di interdizione, sussulto basso.
Labbra umettate, sospiro.

Perchè non mi dici che c**** avevi l'altro giorno durante la strigliata della "Sam"? Sono curioso, sembravi sull'orlo di lanciare maledizioni senza perdono sul primo moccioso che fosse venuto a richiederti la parola d'ordine della sala comune perchè l'aveva dimenticata...

Emise una mezza risatina divertita ed ironica ad immaginare nel contempo la scena, riportando le braccia aderenti al petto, incrociate e serrate tra loro, affondando gli occhi pece in quelli color sabbia della musa ammaliante avanti a lui.
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Messaggioda Aryanne » 18/11/2011, 16:03

Oooh, sì, se la stava godendo da morire: Typhon poteva non aver aperto bocca ma era piuttosto ovvio che il non voler giocare - all'apparenza - di Arianna l'avesse lasciato alquanto interdetto... gioco che gli fu più chiaro poco dopo, quando si mise a fare stretching in acqua a pancia in giù, dando modo all'altro di bestemmiare silenziosamente contro quel maledetto atteggiamento di lei.

Su su, per una volta posso essere io la st***** che si diverte, no?

Gli domandò silenziosa quando i loro sguardi s'incrociarono per l'ennesima volta, quegli occhi infiammati di lui contro quelli da cerbiatta indifesa di lei: e sembrò che Typhon avesse deciso di giocare secondo le regole dell'altra, visto ciò che le chiese poco dopo.

Perchè non mi dici che c**** avevi l'altro giorno durante la strigliata della "Sam"? Sono curioso, sembravi sull'orlo di lanciare maledizioni senza perdono sul primo moccioso che fosse venuto a richiederti la parola d'ordine della sala comune perchè l'aveva dimenticata...

Un incantesimo per cambiarle il vestito l'avrei lanciato volentieri su di lei, almeno quella zingara avrebbe imparato ad indossare qualcosa di diverso dalle tende babbane.

Commentò Arianna con un sorriso divertito sulle labbra, voltandosi lentamente per tornare a pancia in su e fissarlo qualche istante, avvicinandosi poi progressivamente a lui con lentezza.

Non mi aspetto che tu capisca come funzionano le famiglie Purosangue, perciò ti dico soltanto che i miei hanno dovuto rompere le scatole su quanto sarebbe appropriato che io mi trovassi un ragazzo degno del loro buon nome... le solite c*****e dei Ricciardi.

Gli spiegò avanzando senza sosta verso di lui fino ad arrivare al corpo del ragazzo, sopra il quale Arianna si sedette comoda, incrociando le braccia intorno al collo di Typhon.

Per loro dovrei addocchiare un ragazzo Purosangue di ottima famiglia, Drago o al massimo Serpe, e mettermici insieme per poi sposarmi una volta finita la scuola e diventare la signora Tal-dei-Tali che non ha altro da fare se non organizzare feste per gli amici pomposi e idioti del marito... una cosa improponibile per me, non credi?

Aggiunse con leggerezza, abbassandosi sul collo dell'altro per posarvi un piccolo bacio e nel frattempo stringersi appena col corpo a quello del ragazzo: sì, voleva farlo morire continuando a parlare del più e del meno, perchè per lei non c'era assolutamente nulla di più eccitante se non quel gioco sensuale in cui aveva appena iniziato a scaldarsi.
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Messaggioda Typhon » 18/11/2011, 22:18

Sai com'è la prassi con i professori no? L'abbiamo collaudata e sperimentata per anni: Inutile scaldarsi e curarsi poco di loro, lasciarli parlare, parlare e ancora parlare e quando infine sono soddisfatti di quello che hanno detto noi possiamo smettere di pensare a cosa mangeremo al pasto successivo o alla bella figa o figo di turno che ci vogliamo portare a letto, sorridiamo cordialmente e andiamo via... Ma tanto so bene che lo stai dicendo per scherzo per quanto non nego che sarebbe abbastanza divertente vederti eseguire un incantesimo del genere su di lei, a patto che successivamente a lei non venga in mente di farti addosso un "furitum" o qualcosa del genere... Non preoccuparti, nel caso ti porto io l'insalata e il mais, puoi fidarti, non morirai di fame!

Non era certo quello l'argomento importante di conversazione, ma se non altro per smorzare un po' la situazione e riportarla su un piano più vivibile, almeno per lui, era l'ideale. Qualche battuta, qualche chiacchiera leggera, anche perchè Arianna avrebbe entro breve parlato e fatto presente il motivo del suo disagio e a Typhon piaceva dilungare i discorsi per raggiungere il succo della questione più tardi. Alimentava la sua curiosità e rendeva l'intero discorso ogni volta più interessante mentre si dilungava anche per altre strade ed altri argomenti.
Non fu comunque molto il tempo passato a parlare di stupidaggini o cose analoghe, visto che in breve la collega prefetta si decise a far presente il motivo del suo disappunto del giorno precedente, e quando le parole successive uscirono dalla bocca di lei come un fiumiciattolo che scorreva svelto e sicuro, l'attenzione del mezzosangue si spostò all'istante dall'incavo del seno di lei fino dritto ai suoi occhi, si si, quelli veri, non quelli più sodi.

Non mi aspetto che tu capisca come funzionano le famiglie Purosangue, perciò ti dico soltanto che i miei hanno dovuto rompere le scatole su quanto sarebbe appropriato che io mi trovassi un ragazzo degno del loro buon nome... le solite c*****e dei Ricciardi.

Grandissime teste di...

Ah davvero?

Non si espose per nulla al suo vero pensiero, sarebbe sembrato troppo strano e avrebbe palesato una gelosia che non gli si addiceva affatto, che non era per niente di aiuto a mantenere il suo buon viso a cattivo gioco, dato che era lì per affrontarla non di certo per esserne sottomesso, fermo restando che poteva anche aver utilizzato quell'argomento per farlo ingelosire apposta, forse non era nemmeno il vero motivo della sua arrabbiatura dell'altro giorno, ma fu una possibilità che Typhon in ogni caso non si sentì di scartare a priori. Troppe reazioni a catena contrapposte si stavano muovendo nel suo interno e tutte vennero nuovamente cancellate quando lei decise che era il momento di cominciare a riscaldare un po' la situazione e l'ambiente circostante, e per il momento si, per Arianna Ricciardi, il mettersi seduta su di lui facendo combaciare i due sessi celati dai costumi e mettergli le braccia intorno al collo per far aderire anche le sue labbra alla pelle di lui... era appena riscaldare un pochino.

Per loro dovrei addocchiare un ragazzo Purosangue di ottima famiglia, Drago o al massimo Serpe, e mettermici insieme per poi sposarmi una volta finita la scuola e diventare la signora Tal-dei-Tali che non ha altro da fare se non organizzare feste per gli amici pomposi e idioti del marito... una cosa improponibile per me, non credi?

Una cosa è certa, di sicuro saresti una meta ed un premio ambito per la maggiorparte delle buone famiglie purosangue... sai, hai una profondità tutta tua... caratteristiche che non hanno mica tutte...

E mentre parlava con tono apparentemente tranquillo e colloquiale appoggiava le mani nel contempo ai fianchi di lei dando quel minimo di energia necessaria per farla ondeggiare col bacino proprio sopra di lui, in maniera da farle capire che di sicuro ci voleva ben altro per lasciarlo senza difese ma senza esagerare per farle capire che il comando era ancora tutta giurisdizione sua, anche perchè alla fine voleva ben comprendere dove sarebbe voluta arrivare con quel discorso.
Le mani risalirono e dai fianchi una andò a posarsi su una coscia di lei e l'altra prese quasi con velata prepotenza quella di Ary per stringerla inizialmente senza troppo impegno, carezzando le dita lunghe e affusolate una per una, non smettendo di tenere gli occhi incollati nei suoi. Erano così vicini è bollenti che sembrava quasi che le bolle di vapore aumentassero proprio intorno a loro e solo a loro.

E tu invece... che altro destino avresti in mente per te e il tuo corpo da infarto, t****?

Ma tralasciando questo, scusami, che male c'è a sposare un riccone che ti potrebbe comprare tutto quello che vuoi, riempirti di regali e quant'altro e che potesti tranquillamente cornificare dalla mattina alla sera perchè troppo stolto per accorgersi della tua acuta strategia di tradimento? Non mi dire che la "Burning Lady" dei draghi sogna un futuro di fedeltà e sesso sfrenato solo con il suo uomo? E quale sarebbe il tuo tipo dunque, sentiamo...
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Messaggioda Aryanne » 20/11/2011, 16:16

Una cosa è certa, di sicuro saresti una meta ed un premio ambito per la maggiorparte delle buone famiglie purosangue... sai, hai una profondità tutta tua... caratteristiche che non hanno mica tutte...

Te lo immagini? Un gruppo di famiglie con quegli sfigati dei figli nella nostra villa in campagna, pronti a leccare il c*** ai miei genitori per assicurarsi di accasare il loro prezioso bambino con la sottoscritta... che schifo.

Commentò Arianna con aria schifata, lasciando perdere il discorso sulla professoressa di Divinazione, tanto quella era frigida e frustrata, non ci voleva certo un genio per comprenderlo: si lasciò sfiorare i fianchi e le cosce da Typhon mentre parlava, riconoscendo ed apprezzando però il suo contenersi nei movimenti per lasciare che fosse lei almeno per il momento a condurre il gioco come Ary aveva desiderato.

Ma tralasciando questo, scusami, che male c'è a sposare un riccone che ti potrebbe comprare tutto quello che vuoi, riempirti di regali e quant'altro e che potesti tranquillamente cornificare dalla mattina alla sera perchè troppo stolto per accorgersi della tua acuta strategia di tradimento? Non mi dire che la "Burning Lady" dei draghi sogna un futuro di fedeltà e sesso sfrenato solo con il suo uomo? E quale sarebbe il tuo tipo dunque, sentiamo...

Gli occhi di Arianna scintillarono per un momento, ma non di gioia o di rabbia bensì quasi d'irritazione, e lo sguardo si spostò da quello di Ty al pavimento poco distante da loro; persino le movenze sensuali del suo corpo si erano fermate, segno che in qualche modo il ragazzo di fronte a lei aveva appena scherzato su un argomento più serio per la giovane.

... e anche se fosse? Guarda che solo perchè mi diverto coi ragazzi non vuol dire che voglia fare la p*****a a vita.
Non voglio diventare come i miei genitori, che fanno i carini in pubblico per salvare le apparenze e poi si sbattono mezzo mondo perchè in realtà non gli importa più niente dell'altro.


Mormorò la Prefetta, per un momento del tutto seria e quasi... triste. Forse, in sei anni, era la prima volta che Typhon poteva osservarla in quella veste più delicata e fragile, ma di sicuro il tutto durò meno di un minuto visto che dopo Arianna tornò ad indossare la solita maschera disinvolta di sempre.

In ogni caso, il mio tipo ideale sarebbe uno con le p***e quadrate, che sa difendermi ma senza trattarmi come una principessina debole tutta da proteggere; uno che sa come prendermi, che mi stuzzica ma sa quando farmi vincere. Uno che sa essere romantico ma senza cadere nello smielato, e che mi rispetta senza però lasciarmi sottomettere. Ed ovviamente uno che sappia come divertirsi a letto, cosicchè non debba andare a cercare divertimento altrove.

Rispose lei con un'alzata di spalle, avvicinando il volto a quello di Typhon con un sorriso malizioso su quelle labbra rosse che sapevano di passione.

Insomma... uno come te, Seal.

Sussurrò prima di assaggiare la bocca di lui con la lingua ed emettere un piccolo gemito soddisfatto e volutamente calcolato per farlo morire: mosse il bacino così da strofinarlo contro quello del ragazzo e, nello stesso momento, coprì le sue labbra con le proprie cercando di coinvolgerlo in un bacio caldo e passionale, le unghie delle mani sul petto per graffiarlo ora lentamente.

Se tu fossi mio, non avrei bisogno di cercare alcun divertimento in giro, ne sono certa...
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Messaggioda Typhon » 21/11/2011, 16:48

Gli anni portavano con se molte cose tra novità, pensieri, sorprese e aspetti particolari ancora mai calcolati nella propria vita.
Typhon questo lo diceva spesso a se stesso, aspettandosi che con ogni anno passato in più, ogni cosa assumesse quasi un sapore totalmente diverso e bisognava dire che da quando aveva undici anni di cose ne erano passate eccome.
Dalla presenza degli ormoni al richiamo della sfida al sentimento di volersi vedere più grande a quello di voler prevalere sulle proprie debolezze, insomma, un mix che nel corso dei giorni e dei mesi aveva trasformato quel biondo ossigenato in qualcosa di più che un semplice ragazzo stronzo, ma anche capace di capire e comprendere con un cervello pensante quando le cose stavano cambiando in maniera a dir poco radicale e quello, fu uno di quei casi.

... e anche se fosse? Guarda che solo perchè mi diverto coi ragazzi non vuol dire che voglia fare la p*****a a vita.
Non voglio diventare come i miei genitori, che fanno i carini in pubblico per salvare le apparenze e poi si sbattono mezzo mondo perchè in realtà non gli importa più niente dell'altro.


Per la prima volta in tutti quegli anni, il ragazzo potè vedere la collega in uno stato quasi sorprendentemente dolce:
Fragile, pensierosa sul suo futuro, forse con la paura più grande possibile, quella di finire esattamente come la sua famiglia e di finire nello stesso modo così triste, subdolo, falso e meschino.
Arianna Ricciardi era una di quelle ragazze che erano cattive solo fino a quando lo volevano loro, ma non erano affatto schiave della loro malvagità. Sapevano gestirla, sapevano dosarla, sapevano comprendere quando utilizzarla e quando meno, anche se di certo la prefetta doveva ancora imparare per bene tutte queste tecniche per utilizzarle al meglio. Esattamente come lui alla fine.
Typhon vide nei suoi occhi, per la prima volta, uno sguardo molto più morbido, forse allarmato e forse allo stesso tempo ferito non tanto del giudizio di tutta la scuola, di tutto il mondo su di lei, ma quanto del giudizio che lui potesse avere ormai calcolato di lei. Non voleva che lui pensasse che lei fosse la solita m******a semplicemente più brava delle altre, forse voleva essere qualcosa di più, t***a si, ma una di classe, una che sapeva con chi farlo, una che sapeva trattenere comunque la sua dignità, cosa che fino a quel momento aveva fatto con maestria ma probabilmente più andava avanti col tempo e più temeva che quella capacità di trattenere con se tutto quanto come lo aveva trattenuto fino ad allora venisse meno, ma questo, lo poteva decidere solo il suo futuro, un futuro che lei voleva cambiare con tutta se stessa.
Quegli occhi, da cerbiatta impaurita solo per un secondo, divennero poi, come Typhon ben poteva immaginare, più agguerriti e determinati che mai, lo sguardo della ragazza, che maggiormente gli faceva vibrare ogni fibra del corpo e lo faceva eccitare da morire.

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Per quel che ho visto della tua famiglia, se mi dicessero che sei stata adottata ci crederei senza nemmeno richiedere prove... Ehi, baby, tu sei di classe, non ti vorrai mica mettere sullo stesso piano di quell'accozzaglia genetica che si definisce "i tuoi genitori"?

Le fece un occhiolino assolutamente di intesa, pieno di tranquillità e spessore, facendole intendere che non solo era dalla sua parte in quel senso ma anche che non credeva affatto che lei un giorno sarebbe stata simile ai suoi, perchè in fondo una cosa del genere poteva volgere solo a suo favore, visto e considerato, che un giorno lei... sarebbe stata SUA.
Ma forse fu proprio quell'occhiolino e quel suo modo una volta ogni tanto di farle da spalla contro le molteplici battaglie come nemesi che convinse Arianna non solo a riprendere a muoversi sopra di lui con fare sensuale e maledetto, ma anche a parlare cambiando discorso, rivelando una di quelle tante sorprese shock che tanto shock poi non erano, ma che di sicuro lo lasciavano abbastanza soddisfatto di esserle entrato così dentro.

Beh, certo, non dentro fino a dove dico io, ma è già un bel passo avanti...

Questo il suo pensiero quando le mani di lei cominciarono ad affondare con le unghie artiglianti sul suo petto virile e muscoloso, mentre le labbra si avvicinavano alle sue e prima si concedevano solo una "tenue" leccatina e infine lasciavano che prima uscisse la verità più calda di quel pomeriggio e tutti quegli anni e poi che si appropriassero come del loro territorio più desiderato e voluto dopo giorni e giorni, ore ed ore di pura e agonizzante siccità.

In ogni caso, il mio tipo ideale sarebbe uno con le p***e quadrate, che sa difendermi ma senza trattarmi come una principessina debole tutta da proteggere; uno che sa come prendermi, che mi stuzzica ma sa quando farmi vincere. Uno che sa essere romantico ma senza cadere nello smielato, e che mi rispetta senza però lasciarmi sottomettere. Ed ovviamente uno che sappia come divertirsi a letto, cosicchè non debba andare a cercare divertimento altrove.
Insomma... uno come te, Seal.


Avrei qualcosa da ridire sull'ultima caratteristica... Non hai ancora provato per esserne sicura... Fossi in te, correrei presto ai ripari!

E quelle furono le sue ultime parole sussurrate prima che la lingua del giovane sgusciò fuori dalle labbra per congiungersi assieme a quella di lei e iniziare quel bacio che più che un semplice bacio selvaggio e passionale sembrava quasi il ripiego per una follia in quella vasca che avrebbero voluto consumare volentieri ma che sapevano bene di essersi ripromessi di non fare fino al raggiungimento della fine dell'anno e con essa quindi la confessione dei loro sentimenti.
Le mani ai fianchi di lei ripresero a darle il ritmo, un ritmo che iniziò ad andare completamente da solo, un ritmo che adesso incontrava sul suo cammino un ostacolo di esecuzione molto più "grande" rispetto a prima, così le mani bramose del ragazzo potevano occuparsi di risalire svelte ed eseguire ciò che le mani di lei facevano in senso contrario:
Loro con ardore e cattiveria si appropriavano del suo petto mentre le sue lo facevano con possessione ma morbidezza ed energia... già, le stava proprio sentendo le coppe da sopra il costume da bagno, strofinando ogni tanto la zona più sensibile di loro e maggiormente irrorata di sangue e terminazioni nervose mentre nel frattempo quel bacio non si sognava proprio per nulla di giungere ad una conclusione.
In breve, fosse stato per lui, la notte loro l'avrebbero passata dentro a quella vasca.
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Messaggioda Aryanne » 21/11/2011, 23:09

Per quel che ho visto della tua famiglia, se mi dicessero che sei stata adottata ci crederei senza nemmeno richiedere prove... Ehi, baby, tu sei di classe, non ti vorrai mica mettere sullo stesso piano di quell'accozzaglia genetica che si definisce "i tuoi genitori"?

Arianna sorrise a quelle parole, visto che la sua nemesi le aveva appena fatto un complimento cercando anche di tirarla su di morale: ci era riuscito? Decisamente sì, assolutamente. Typhon era fatto così, le dava contro per tutto il tempo ma quando aveva davvero bisogno di lui ecco che il ragazzo metteva da parte quel suo ruolo da contestatore per starle accanto.

E' proprio per questo che mi piaci così tanto, Seal...

Pensò la giovane Prefetta mentre il loro discorso si spostava su un piano molto più fisico, coi corpi di entrambi che si lasciavano andare alla passione del momento sfiorandosi e desiderandosi forse come mai prima, consapevoli ora che anche se in minima parte certe barriere tra loro avevano cominciato a frantumarsi in mille pezzi.

Avrei qualcosa da ridire sull'ultima caratteristica... Non hai ancora provato per esserne sicura... Fossi in te, correrei presto ai ripari!

Mi fido sulla parola...

E con queste ultime parole, Arianna si lasciò andare a quel bacio eccitante e passionale, le mani di entrambi che si studiavano reciprocamente, toccandosi con desiderio: no, decisamente Typhon non aveva intenzione di stare fermo e lasciarla fare, ed in fondo alla prefetta non dispiaceva per niente. Un sorriso mentale scappò alla ragazza, consapevole che anche solo un anno prima una situazione del genere sarebbe stata impensabile per entrambi, e che ora invece stavano lì, con la lingua di lei impegnata a danzare con quella dell'altro e il corpo premuto ancora più forte contro quello di lui.

Mmmh... sei buono, Ty.

Sussurrò lei sulle sue labbra prima di mordere appena il labbro inferiore e lasciarlo andare, spostandosi lentamente da sopra il suo corpo per allontanarsi da esso e tornare a sedersi in mezzo all'acqua di fronte a lui, con quello sguardo innocente da cerbiatta che le riusciva così bene.

Uff, sono un po' stanca...
Quasi quasi me ne vado a letto.


Disse Arianna, inchiodando il proprio sguardo in quello di lui: una frase detta in tono innocente e sincero ma con quale fine? Forse con quello di affermare una verità effettiva, quella della sua stanchezza, o forse un modo come un altro per far capire a Typhon che poteva prendere in mano le redini del gioco per un po', se lo desiderava... in ogni caso, era a lui a dover scegliere se e come interpretare quelle parole, e scegliere dunque di conseguenza l'atteggiamento giusto con cui concludere - o proseguire - quella serata bollente.
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Messaggioda Typhon » 27/11/2011, 15:17

Probabilmente nella sua vita non aveva mai provato un bacio così intenso, sentito, passionale e languido.
Le labbra sembravano diventare fuoco puro in mezzo a tutto quell'ardore di goduria e desiderio e nel momento stesso in cui la pelle di uno sfiorava quella dell'altro era come se si creassero delle scintille, come se ogni zona del corpo fosse fatta di pietra focaia pronta a fare un falò al primo gesto non controllato.
Ma sia lui che lei sapevano bene come e quanto doversi controllare, per quanto quelle mani andavano a cibarsi di loro come se fossero assetate da chissà quanto. Non era semplice resistere, ma se anche solo per un secondo uno dei due avesse ceduto allora avrebbe perso la sfida e i due così orgogliosi non lo avrebbero mai accettato, per quanto dentro di loro i sentimenti fossero come un'esplosione pura di energia magnetica.

Mmmh... sei buono, Ty.

E non hai sentito tutti i sapori...

Affermò lui in un sussurro malizioso e deciso, fissandola dritto negli occhi, alludendo a quante altre sue parti del corpo magari più nascoste avessero sapori ancora più diversi e forse chissà, anche più buoni.
Ma non c'era molto altro da dire, quel piccolo morso sul suo labbro inferiore sancì che quel primo round si era concluso e nessuno dei due aveva segnato punti, una semplice parità non sofferta ma anzi goduta in pieno, fino a sentirla dentro le vene e nelle radici dell'anima, adesso incandescente più che mai.
Al seguito la ragazza si spostò tranquillamente da lui, togliendosi da quella sedia appuntita, per poi tornare al suo posto e fissarlo nuovamente con quegli occhi da cerbiatta innocente che non ha fatto nulla fino a quel momento.

Uff, sono un po' stanca...
Quasi quasi me ne vado a letto.


Typhon chinò lo sguardo sull'acqua saponata, sorridendo appena, divertito a tratti da quella frase che seppe interpretare abbastanza bene e senza troppi errori. La ragazza stava ancora giocando ma probabilmente aveva deciso di lasciargli il testimone per un po', magari anche per vedere cosa avrebbe fatto. Sentiva dentro di se che a quel punto tornare all'attacco sarebbe stato alquanto squallido anche perchè giocare in quella maniera a puntare a far morire lentamente l'altro era una pratica che poteva riuscire benissimo ad entrambi.
Ma il ragazzo comunque, sapeva bene che alla fine in quella guerra poteva essere permesso tutto, ogni cosa, senza esclusione di colpi, in poche parole ogni volta che l'altro avesse fatto qualcosa volutamente cattivo per gli ormoni del nemico, sarebbe stato sempre e comunque più che lecito.

E' una questione muscolare, non ti tieni abbastanza in forma, forse l'attività fisica che fai è piuttosto... scadente! Comunque, visto che mi fai abbastanza pena...

E lasciando il discorso in sospeso tese la mano per afferrare quella di lei, facendo forza per attirarla nuovamente a se, ma questa volta di schiena a lui che aprì le gambe per farla aderire con il corpo al suo e quindi essere quasi avvolta dal giovane che ora la teneva per le spalle, salda e abbastanza ferma.

Penso che se me lo permetti ti potrei fare un bel massaggio rilassante, ma non te lo sognare troppo spesso, sono di buon umore perchè ho preso un "Eccezionale" in Difesa e quindi anche se non sopporto così tanto la tua vicinanza, farò un'eccezione... sta' buona adesso, prima che ci ripensi...

Così, se nel caso Arianna non avesse fatto alcuna replica, il che era molto probabile, allora Ty avrebbe cominciato a spostare le mani sopra le spalle cominciando un massaggio lento e morbido ma estremamente erotico.
Le labbra si sarebbero posate sul collo cominciando a dare piccoli morsi mentre le mani stringevano i lati delle braccia, scendevano poi fino ai polsi di lei e poi risalivano graffiando con armonia calcolata tutta la pelle che forse si sarebbe rizzata.

Vedi, tutto lo stress si accumula in vari punti specifici, bisogna farlo scaricare con una pressione seria e abbastanza potente, così la stanchezza... va via prima...

Nel frattempo le mani scendevano e si dirigevano sui fianchi, stringendoli e massaggiandoli, facendo poi scivolare i palmi fino alle cosce e poi a seguito all'interno, proprio vicino al pezzo inferiore del costume, senza mai sfiorare così vicino, ma a distanza di almeno dieci centimetri dal centro perfetto delle gambe, graffiando, massaggiando, risalendo fino a poco sotto il seno, sul quale dedicava qualche carezza ma così velata da essere quasi impercettibile, tranne sul punto più sensibile dove ogni tanto passava un unghia con fare più energico e intenso, per poi scendere ancora fino all'ombelico e poi ancora l'interno coscia, nel mentre il collo veniva riempito di morsetti e ogni tanto qualche bacio languido, a succhiotto prolungato tra i cinque e gli otto secondi buoni.

Cosa ne pensi... va meglio... Ary? La senti la stanchezza che passa?
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