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da Joël » 13/02/2014, 17:15
Quando sono partita da qui, sei anni fa, non sapevo un cazzo del mondo, Jo... per me era tutto rose e fiori, una noia mortale fatta degli stessi stupidi gesti, ogni giorno. Certo, ho fatto la mia specializzazione in America, ma quanto mi sono dovuta sforzare dal momento che era tutto pagato? Solo quando ho lasciato questa casa, questa famiglia, e ho dovuto cominciare a sopravvivere da sola ho capito in che merda di mondo viviamo... e mi sono adattata, semplicemente.
Il tempo aveva cambiato non solo i tratti del volto, le linee del corpo, il colore dei capelli forse... Ma anche il suo temperamento. Non più incantata, illusa che il Mondo fosse soltanto circoscritto ad Andorra o magari all'America e alla Francia, i luoghi da lei più frequentati in quegli anni precedenti alla partenza. La vita le aveva conferito una sicurezza e un controllo sul proprio spirito davvero potenti, invidiabili da moltissime donne, anche quelle più navigate e ricche di esperienza. Joël era sempre stato fiero di Danielle e per questo non aveva dubbi che il suo cuore non avrebbe subito alcun cambiamento radicale da quella faccenda, semplicemente avrebbe costruito una barriera più forte intorno a sé, rendendo automaticamente più resistenti anche l'emotività, il senso del dovere e il desiderio di vittoria contro chiunque le volesse sbarrare la strada: primo fra tutti, loro padre.
Non sono mai stata un'idealista come te, fratellone... ma oggi, a distanza di anni da quando ho cominciato questo lavoro, lo sono ancora meno. Faccio il mio lavoro senza più chiedermi se sia giusto o meno aiutare questa o quella persona: tanto, in un modo o nell'altro, c'è del marcio in chiunque... eccetto te, probabilmente
Sai bene che è un concetto di giustizia che non condivido, ma la nostra fortuna è che lavoriamo su due fronti differenti. Ad ogni modo in primis la radice del nostro lavoro proviene proprio da un pensiero come il tuo, dunque l'estremista dei due sarei io. Hai deciso di svolgere la carriera nel modo classico ed affermarti come la migliore sul campo, non posso che esserne orgoglioso. Quello che conta, d'altronde, è che ora sei tornata e che non hai intenzione di fare un salto laggiù molto presto, se non per lavoro.
Naaa, voglio godermi un po' di vita comoda. E poi sono sicura che il lavoro non manchi nemmeno qui, o mi sbaglio?
L'Europa è un bacino di clientela molto più ampio di quello Africano, non ci sono dubbi. Le possibilità economiche sono maggiori e ciò si traduce in maggiori affluenze di cause legali e persone da difendere. Non ti farò avere alcuna lista degli esponenti professionali più emergenti e pericolosi... Immagino tu voglia proseguire nel farti la pelle da sola. Ad ogni modo, mettendo da parte l'orgoglio, sarò sempre qui pronto a darti un consiglio, qualora lo volessi...
Rimase silenzioso quando la sorella si prodigò nei complimenti verso la cuoca che, di tutta risposta, annuì sorridente con un inchino. Era molto, molto meno dispensatrice di meriti da adolescente, come se tutto le dovesse essere dato senza il minimo ringraziamento; adesso invece, avendo passato molto tempo in una terra dove nulla era regalato ed anzi, sudato all'inverosimile, Danielle comprendeva quando era il momento di addolcire le forme del suo volto, incurvare le labbra, gonfiare appena le guance di dolce tranquillità e rivolgersi al prossimo (anche il personale da ceto sociale basso) con sincera normalità ed educazione, mostrando il suo lato nobile anche dentro e non solo fuori grazie a vestiti e gioielli. Passarono successivamente alle novità sentimentali dell'uomo, ovvero il rifiuto di Monique Vireau e la breve ma intensa storia sessuale con Celine Sauvage, tra l'altro cara amica della contessa fin dalla gioventù. Avevano avuto stessi precettori per lo studio, stessi circoli ricreativi estivi per persone facoltose ed anche stessi fidanzati (tal volta pure nello stesso momento). La famiglia Montesquieu aveva finanziato molti progetti lavorativi dei Sauvage, progetti che spesso e volentieri andavano a buon fine, e così via con cene di gala, ricevimenti, pranzi all'aperto e cerimonie sontuose di festeggiamento.
Celine Sauvage... fidanzata? Questa sì che è una bella novità, e in quanto a Monique Vireau... peccato, è una delle poche donne con cui hai scopato che mi piacesse. E il motivo del rifiuto sarebbe... ?
Al tempo del nostro legame più forte, quattro anni fa, io ero troppo legato ai Vireau mentre la loro amata figlia tutt'altro. Non sopportava che avessi dei buoni rapporti con loro e questo la condusse immaturamente a rifiutarmi, rifiutando i propri sentimenti. Ad oggi, per quanto io sia cambiato e lo sia anche lei... Ha già un altro compagno e pare molto... Estremamente innamorata di lui.
Al termine di quel discorso, la donna avrebbe potuto notare una sottile ombra di tristezza e dispiacere per quella storia andata male del fratello. Bruciava ancora moltissimo, specie perché per lui, la francese era l'unica in grado, almeno fino a quel momento, di stargli accanto con quella stessa identica eleganza e classe al pari della sorella. Non che Celine fosse da meno, ma la bionda "Selvaggia" aveva tutto un altro temperamento, tutta un'altra indole e spesso i tacchi alti le arrivavano a stare fin troppo scomodi, desiderando girare a piedi nudi nel prato piuttosto che vestita come una dama in mezzo ad un salone pieno di gente sconosciuta. Nessuno metteva in dubbio la sua capacità di mostrare eleganza e portamento da purosangue quando necessario, ma Joël aveva capito da tantissimo tempo ormai che costringerla ad una vita simile significava limitarla e tarparle le ali, oltre al fatto che probabilmente per quanto lui bello, affascinante, ricco e di ottime maniere, lei lo avrebbe sicuramente rifiutato, temendo proprio di scadere in una vita eccessivamente distaccata da quella che amava di più. Con l'arrivo dei secondi piatti giunse anche il momento di cambiare argomenti di conversazione, parlando dell'avvocato numero uno di Nicholas Vireau e del nuovo studio legale del Principe a Nantes, oltre alle sue abitudini filantropiche.
Sempre troppo altruista, fratellone... A volte ho l'impressione che con la tua bontà tu debba bilanciare il marciume del resto del mondo... Lavori a Nantes ma hai anche uno studio al Ministero della Magia, o mi sbaglio?
Si, è il mio studio di appoggio mattutino. Lì svolgo tutto il lavoro prettamente d'ufficio: incontro i clienti meno abbienti, discuto con gli avvocati delle parti avverse e faccio riordinare gli archivi delle cause ministeriali così da poterli consultare qualora in futuro si creasse una situazione simile.
Metodico, preciso, attento, oculato e sopratutto molto strategico. L'animo da Acuan in lui era un forte vantaggio e aiuto in quel lavoro, poiché gli trasmetteva un'energia mutevole, in trasformazione continua, che si convertiva poi in una mente capace di elaborare differenti soluzioni allo stesso problema qualora qualcuna di esse non andasse a buon fine. Svolgendo una carriera simile, avere una mente aperta e piena di risorse era a dir poco un obbligo e lui veniva temuto da quasi tutti i maggiori Avvocati del Mondo Magico proprio perché di quel tipo di apertura lui ne aveva in abbondanza. Ma basta comunque parlare di lavoro, cosa altro voleva sapere di altrettanto interessante la bellissima e sensuale contessa Montesquieu?
Ultima scopata? Ed è inutile che fai quella faccia, tanto dovevi immaginarlo che te l'avrei chiesto: avanti, rispondimi... con chi, dove e com'è stato. E poi, forse, ti dirò qual è stata l'ultima mia... anzi, no, ripensandoci non credo lo vorresti mai sapere.
Ciò che è rimasto saldo in te non ha fatto che rafforzarsi: l'invadenza e la curiosità.
Una breve pausa. Quella volta decise di servire lui altro vino alla sorella, allontanando i camerieri con uno sguardo eloquente.
La professoressa di Pozioni della Scuola di Magia e Stregoneria da Hogwarts. Donna molto affascinante e intelligente. E' avvenuto proprio qui, e dove sennò? Un rapporto sicuramente fuori dal comune: una donna piena di impetuoso desiderio ed estro sessuale. Ci siamo incontrati per caso ad una Conferenza svolta da un noto ricercatore e mio caro amico al quale avevo sovvenzionato degli esperimenti. ... Perché mai non dovrei sapere la tua ultima esperienza, sorella mia? Credi che possa in qualche modo shoccarmi o farmi cambiare opinione su di te? ... Parla, sarà meglio.
Più serio in volto, adesso che voleva capire perché mai Danielle reputasse così insicuro renderlo partecipe della sua ultima avventura. Evidentemente qualcosa in quella verità era così scabroso e oltre limite che la stava costringendo a trattenersi, ma evidentemente la curiosità era una caratteristica di famiglia sviluppata non soltanto in uno dei fratelli. Bevve un sorso generoso di vino, terminando il proprio pasto, dopo di che, si mise pronto con le mani congiunte ad ascoltare le confessioni sessuali ed estreme della persona che non vedeva da ben sei lunghi anni.
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da Danielle » 13/02/2014, 18:54
Sai bene che è un concetto di giustizia che non condivido, ma la nostra fortuna è che lavoriamo su due fronti differenti. Ad ogni modo in primis la radice del nostro lavoro proviene proprio da un pensiero come il tuo, dunque l'estremista dei due sarei io. Hai deciso di svolgere la carriera nel modo classico ed affermarti come la migliore sul campo, non posso che esserne orgoglioso.
Anche io sono orgogliosa di te, anche se neppure io condivido troppo il tuo approccio "altruistico", non nel nostro lavoro... ma, come hai giustamente sottolineato tu, lavoriamo in due ambiti diversi, con aspettative diverse e modi di porci diversi, perciò direi che entrambi possiamo essere soddisfatti, no?
Gli strizzò l'occhio con fare complice, godendosi il cibo, il primo piatto preparato dalla cuoca Elsa, prima di chiedere conferma sul fatto che fosse possibile lavorare parecchio anche lì, in Europa, e che dunque non aveva bisogno di tornare in Africa, in India o in Russia per proseguire il suo percorso lavorativo volto a farla diventare la migliore.
L'Europa è un bacino di clientela molto più ampio di quello Africano, non ci sono dubbi. Le possibilità economiche sono maggiori e ciò si traduce in maggiori affluenze di cause legali e persone da difendere.
E scommetto che troverò un sacco di ricchi clienti a cui svuotare per bene le tasche, mh? - commentò Danielle, con un ghigno saputo e forse anche un po' cattivo, ma Joël aveva capito che era molto diversa dalla donna ancora acerba che aveva lasciato casa sei anni prima - Inutile che mi guardi a quel modo. I ricchi e viziati sono quelli che si mettono sempre nella merda più di altri, perché sanno di poter pagare qualcuno che li tiri fuori dai casini facendoli uscire puliti come il culo di un bambino... e visto che tu sei troppo corretto ed onesto per curartene, ci penserà la tua cara sorellina a prenderli come clienti e a diventare il loro avvocato preferito - e gli fece nuovamente l'occhiolino, un'espressione furba e sveglia sul suo viso.
Non ti farò avere alcuna lista degli esponenti professionali più emergenti e pericolosi... Immagino tu voglia proseguire nel farti la pelle da sola.
Immagini bene...
Ad ogni modo, mettendo da parte l'orgoglio, sarò sempre qui pronto a darti un consiglio, qualora lo volessi...
Lo terrò a mente, fratellone. E se mi darai ottimi consigli, saprò come ricompensarti...
Aggiunse a bassa voce Danielle, allungando per un secondo la mano sotto al tavolo così da poter accarezzare la coscia dell'uomo con un tocco caldo, malizioso, sensuale, che faceva prospettare mille modi perversi ed erotici con cui la Contessa di Andorra avrebbe potuto ringraziare il suo Principe. Ma poiché tutto di lui le interessava, e di sicuro non voleva passare la sua prima cena al Castello parlando di lavoro, si preoccupò di essere immediatamente aggiornata sulla vita sentimentale del fratello, che però non era affatto positiva... anzi: Monique Vireau, per la quale Joël aveva una cotta ultra-pesante da anni, l'aveva nuovamente rifiutato, e si notava dal suo sguardo quanto Montesquieu ci fosse rimasto male.
Al tempo del nostro legame più forte, quattro anni fa, io ero troppo legato ai Vireau mentre la loro amata figlia tutt'altro. Non sopportava che avessi dei buoni rapporti con loro e questo la condusse immaturamente a rifiutarmi, rifiutando i propri sentimenti.
Immaturo è dire poco, ma a 20 anni anche io ero una cazzona stratosferica... - concesse Danielle, con un lieve cenno di assenso - E questa volta, invece?
Ad oggi, per quanto io sia cambiato e lo sia anche lei... Ha già un altro compagno e pare molto... Estremamente innamorata di lui.
Sei arrivato in ritardo, fratellone... - mormorò la mora, scuotendo appena il capo mentre con la stessa mano di prima andava ad accarezzare la sua, non più con malizia ora ma con tenerezza, con dolce affetto - Ti passerà, lo sai. Almeno puoi dire di averci provato, e credimi... è lei che ci perde, seriamente. Ne troverai un'altra molto presto, qualunque donna sana di mente, Vireau esclusa, vorrebbe stare con te... sottoscritta compresa.
Gli sorrise con amore fraterno e forse anche qualcosa di più, preferendo continuare a parlare così da non far rimanere la mente di Joël fissa sullo stesso pensiero: c'era altro di cui discutere, qualcosa ancora riguardante il lavoro e poi qualcosa di più... intimo. Intanto gli chiese la conferma del suo studio al Ministero della Magia, al quale sarebbe andata la mattina dopo per ottenere a sua volta un ufficio suo: avrebbe aperto anche uno studio privato, ovviamente, nel centro di Londra, ma spesso il Ministero aveva un po' di affari sporchi da risolvere e chi meglio di lei poteva essere la soluzione che cercavano?
Si, è il mio studio di appoggio mattutino. Lì svolgo tutto il lavoro prettamente d'ufficio: incontro i clienti meno abbienti, discuto con gli avvocati delle parti avverse e faccio riordinare gli archivi delle cause ministeriali così da poterli consultare qualora in futuro si creasse una situazione simile.
Domattina ci farò un salto. Voglio avere anch'io uno studio lì, scommetto che ci troverei un sacco di casi interessanti fatti apposta per me... Nel pomeriggio invece comincerò a visionare un po' di edifici per scegliere la sede del mio nuovo studio, ho già contattato un agente immobiliare che farà l'impossibile pur di soddisfarmi.
Sorrise soddisfatta, la Contessa di Andorra, evitando di commentare che il suo stile era l'esatto opposto di quello del fratello: caotico, disordinato, come se un Bombarda fosse perennemente esploso intorno a lei; eppure, chissà come, riusciva sempre a trovare, in quel caso, ciò che cercava, ed era quello il suo metodo per rendere tutto molto efficiente. E visto che di lavoro avevano parlato a sufficienza, perché non passare a cose molto, molto più interessanti... come le ultime avventure sessuali di Joël Montesquieu?
Ciò che è rimasto saldo in te non ha fatto che rafforzarsi: l'invadenza e la curiosità.
Puoi scommetterci...
Confermò Danielle con un ghigno malizioso, lasciandosi riempire il bicchiere dall'uomo prima di portarselo alle labbra e bere così un sorso di vino.
La professoressa di Pozioni della Scuola di Magia e Stregoneria da Hogwarts. Donna molto affascinante e intelligente.
Non ho idea di chi sia, ma conosco i tuoi gusti... dev'essere bella per forza.
Perché Joël non avrebbe mai trovato desiderabile una donna che non fosse stata stupenda fisicamente, era un esteta... come lei del resto.
E' avvenuto proprio qui, e dove sennò?
Spero non qui sul tavolo, o potrei vomitare... - commentò la Contessa di Andorra, arricciando il bel nasino al pensiero di star mangiando dove il fratello aveva assaporato l'intimità di un'altra donna.
Un rapporto sicuramente fuori dal comune: una donna piena di impetuoso desiderio ed estro sessuale.
Scommetto che sul lavoro appare quasi frigida, e che poi sotto le coperte sfoga tutta la sua frustrazione... - un altro commento da parte della donna, che non aveva solitamente un'opinione troppo positiva, almeno a livello sessuale, delle insegnanti, di qualsiasi tipo fossero.
Ci siamo incontrati per caso ad una Conferenza svolta da un noto ricercatore e mio caro amico al quale avevo sovvenzionato degli esperimenti.
Annuì, terminando anche il pesce e pulendosi la bocca con un tovagliolo per poi posarselo nuovamente sulle gambe, alzando lo sguardo sul fratello che pareva essersi fatto più serio.
... Perché mai non dovrei sapere la tua ultima esperienza, sorella mia? Credi che possa in qualche modo shoccarmi o farmi cambiare opinione su di te?
Forse...
... Parla, sarà meglio.
Sospirò e scosse appena il capo, facendosi più vicina a lui e parlandogli poi sottovoce, in modo che solo lui cogliesse ciò che stava per dirgli: se proprio voleva saperlo, l'avrebbe accontentato. A suo rischio e pericolo, ovviamente.
Per riassumere brevemente le mie ultime esperienze sessuali... sono stata con tre uomini di colore contemporaneamente - e non c'era bisogno di specificare in che modo - E una notte mi sono finta una prostituta per poter fare sesso con 12 uomini, uno dopo l'altro.
Rimase silenziosa per un secondo per studiare la sua reazione e magari farsi anche una risata di fronte allo shock che sì, probabilmente gli avrebbe provocato, prima di voltarsi verso Elsa con fare noncurante.
Beh, quanto devo aspettare per avere il mio dolce?
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da Joël » 15/02/2014, 22:48
E scommetto che troverò un sacco di ricchi clienti a cui svuotare per bene le tasche, mh?
Joël le scoccò subito un'occhiata eloquente tra la sufficienza e la rassegnazione.
Inutile che mi guardi a quel modo. I ricchi e viziati sono quelli che si mettono sempre nella merda più di altri, perché sanno di poter pagare qualcuno che li tiri fuori dai casini facendoli uscire puliti come il culo di un bambino... e visto che tu sei troppo corretto ed onesto per curartene, ci penserà la tua cara sorellina a prenderli come clienti e a diventare il loro avvocato preferito
Ti stai dando della "scorretta" e "disonesta", lo sai vero? In ogni caso per me puoi comportarti come credi, basta che mi fai il favore personale di non difendere in alcun modo nessun amico troppo stretto di quel viscido di Vireau. Dalla nostra famiglia non deve avere alcuna agevolazione quel manipolatore omicida e mafioso. Difendi pure tutta la feccia che gira in Europa, ma quella più nauseante... Collabora con me affinché prima o poi marcisca in galera.
Molto serio nello sguardo, 'sta volta. Desiderava sul serio l'appoggio della sorella e sopratutto la sua collaborazione. Probabilmente non aspettava altro che un caso dove poter lavorare direttamente assieme a lei, magari proprio contro Nicholas in persona e nemmeno uno dei suoi poveri scagnozzi minorati mentali. Per fortuna la donna sapeva bene come calmarlo: un sorriso delizioso e una piccola battuta maliziosa, che poi tanto battuta non era, colma poi di un gesto eloquente da parte sua la quale gli sfiorò la gamba con una mano birichina, come se da un momento all'altro le venisse in mente di far cadere "per caso" qualche posata al terreno, o magari il tovagliolo, soltanto per divertirsi un po' sotto il tavolo con il fratello maggiore. L'espressione dell'uomo si ammorbidì pian piano, fino a quando non tornò tutto quanto più tranquillo e scorrevole.
... E se mi darai ottimi consigli, saprò come ricompensarti...
Tsk, non dimenticherò mai quando mi facesti passare il quarto d'ora più imbarazzante della mia vita: seduto proprio qui, con davanti i nostri genitori dall'altra parte del tavolo e tu che ti approfittavi della tovaglia lunga fino al terreno per... Irretirmi... Loro mi chiedevano dov'eri finita ed io... Bah, non ricordo nemmeno quali bugie mi inventai mentre tu giocavi con i gioielli di famiglia!
Malefica già al tempo, oltre che assolutamente audace più di ogni altra donna mai incontrata o avuta per sé. L'unica persona che si avvicinava abbastanza a quel canone di passionalità era proprio la stessa che divenne argomento di conversazione successivo. Con Monique Vireau il sesso era sempre stato una favola, vissuto al 1000% non solo in casa, ma anche all'esterno. Per quanto la donna avesse in quel periodo una relazione stabile anche molto vicina alle nozze, qualcosa però diceva al Principe di Andorra che fosse ancora l'unico (oltre a Celine Sauvage naturalmente) a conoscere la perversione più interessante della francese, ovvero il sesso all'aperto o appena nascosto al pubblico. Troppe volte era capitato e troppe volte le aveva dato un'infinità di piacere, appagandola, sperando che tutto ciò oltre alla sua ricchezza e al suo romanticismo bastasse... Ed invece...
Sei arrivato in ritardo, fratellone... Ti passerà, lo sai. Almeno puoi dire di averci provato, e credimi... è lei che ci perde, seriamente. Ne troverai un'altra molto presto, qualunque donna sana di mente, Vireau esclusa, vorrebbe stare con te... sottoscritta compresa.
Ormai è quasi del tutto passato. Tornando per qualche momento nella mia vita, Monique non ha fatto altro che riaprire di poco la ferita che si era già quasi completamente chiusa. Non l'ha fatto apposta: aveva bisogno di risposte e le ha ricevute, ma non ha voluto di più, non c'era nulla che potessi offrirle più della verità. Comunque ti contraddici da sola, sorellina... Dici che ogni donna sana di mente vorrebbe stare con me e ti comprendi nel mucchio, ma tu non sei affatto sana di mente, chi vuoi prendere in giro?
Si espresse in un sorriso gentile e divertito, molto educato ed elegante ma comunque affettuoso, fraterno, spontaneo. Era così tanto tempo che non sorrideva a quel modo: gli era mancata incredibilmente la sorella e non faceva fatica ad ammetterlo con onestà. Danielle da sempre rappresentava un punto fermo per la sua vita, un elemento fondamentale per la sua tranquillità e la sua serenità. Trascorsi sei anni, sembrava come se invece lei fosse andata via il giorno prima, tornando quello dopo completamente rivoluzionata, migliorata. Una maturità più sviluppata, uno spirito guerriero più vivo e focoso che mai, un estro strategico/tattico rinnovato e fortificato. Joël era molto felice che svolgessero dei ruoli completamente diversi in campo legale, perché sapeva ammettere con onestà quando un avvocato era in grado di risultare una potenziale minaccia e la Montesquieu aveva tutte le carte in regola per esserlo, anche per un osso indistruttibile come lui. Si dedicarono ai secondi piatti che deliziarono abbastanza il palato della donna, per quanto non fosse ancora del tutto soddisfatta, così pignola quando si trattava di pesce e crostacei serviti a tavola, un altro dettaglio mai perso in quel lungo periodo lontano da Andorra. Nel mentre, quattro chiacchiere a proposito dell'ufficio.
Domattina ci farò un salto. Voglio avere anch'io uno studio lì, scommetto che ci troverei un sacco di casi interessanti fatti apposta per me... Nel pomeriggio invece comincerò a visionare un po' di edifici per scegliere la sede del mio nuovo studio, ho già contattato un agente immobiliare che farà l'impossibile pur di soddisfarmi.
A distanza di tre porte dalla mia, si è liberata una sede proprio ieri. Qui ancora non ti conoscono come si deve, dunque lascia che me ne occupi io e te la faccia bloccare. Per l'ufficio vero e proprio invece, su quale città sei più orientata?
Chiese in ultima analisi, consegnando il piatto vuoto agli inservienti che si preoccuparono di portarlo subito via e di versare altro vino. Non sapeva ancora se la resistenza agli alcolici della donna fosse rimasta ancora la stessa di qualche tempo fa, ovvero moderata, quindi non desiderava di certo farla ubriacare alla prima sera del loro incontro. Per questo decise di preoccuparsi lui di riempirle il calice, facendo attenzione a non superare la metà, osservando nel caso la reazione di lei che avrebbe sancito se da quel punto di vista era divenuta più resistente o meno. L'argomento "sesso" fu la punta di diamante di quella cena di famiglia rimpatriata, a partire proprio dall'uomo, considerando che Danielle aveva deciso di mantenere per il momento un oscuro segreto riguardo le sue peripezie intime in Africa. Apparentemente non preoccupato, il Difensore Legale decise di assecondarla, raccontando per primo delle sue ultime avventure, per poi spingere la sorella ad aprirsi con lui e rivelare quei misteri che, secondo la di lei opinione, l'avrebbero potuto anche scandalizzare. Inizialmente scettico... Joël dovette ammettere a sé stesso poco dopo che invece la donna aveva assolutamente ragione.
Non ho idea di chi sia, ma conosco i tuoi gusti... dev'essere bella per forza.
Molto in effetti, dal fascino adulto della donna in carriera. E' avvenuto proprio qui, e dove sennò?
Spero non qui sul tavolo, o potrei vomitare...
Lo sai, certi tipi di audacia li ho tenuti sempre come esclusiva della mia sorellina... ... Camera da letto, per quanto era bagnata ho dovuto far cambiare anche il materasso il giorno successivo! Un rapporto sicuramente fuori dal comune: una donna piena di impetuoso desiderio ed estro sessuale.
Scommetto che sul lavoro appare quasi frigida, e che poi sotto le coperte sfoga tutta la sua frustrazione...
Non so quanto possa essere frigida all'esterno, ma se quella che ho visto sotto le lenzuola era frustrazione, allora definirla semplicemente "frustrata" è da considerarsi un eufemismo bello e buono!
Chiuse così la questione Martha Bennet, concentrandosi poi finalmente sulle verità scabrose e assurde della contessa Montesquieu. Già... Proprio la "contessa"... Chi l'avrebbe mai detto che una nobile fosse in grado di certe peripezie? Joël sicuramente no.
Per riassumere brevemente le mie ultime esperienze sessuali... sono stata con tre uomini di colore contemporaneamente... E una notte mi sono finta una prostituta per poter fare sesso con 12 uomini, uno dopo l'altro.
Il calice di cristallo finì rovinosamente per terra e nell'arco di tre secondi fu subito portato via in cocci da due elfi domestici servizievoli. Gli occhi del Difensore ebbero le pupille dilatate per almeno un minuto buono e l'acqua nel suo corpo prese ad agitarsi vorticosamente, come un mulinello infinito e pericoloso dentro il quale le navi di un tempo affogavano senza via di scampo. Il cuore batteva più forte e il tempo che fu necessario per consegnare alla sorella il dolce fu lo stesso che impiegò lui per assorbire almeno in maniera parziale il colpo subito dalle parole di Danielle, schietta e assolutamente oscena, perversa e deviata. Non credeva che fosse in grado di una cosa simile, non lo poteva proprio immaginare, specie perché si, con lui anche da giovane era molto audace ma non a quei livelli: per dire una stupidaggine, non avevano mai usato oggetti da infilarle in qualche buco in contemporanea mentre si davano da fare, dunque da lì a pensarla con ben tre persone nello stesso istante, per altro anche di colore e dunque molto dotate... Beh il salto era grosso. Scosse il capo con un sospiro molto... Molto profondo, deglutendo e prendendo un altro sorso di vino utilizzando il bicchiere della donna. Un leggero colpo di tosse, schiarendo la voce che temeva gli si fosse quasi bloccata per sempre, come la crescita, se avesse avuto ancora 18 anni.
... Coraggiosa, oserei dire.
C'era da puntualizzare che l'uomo non apparve schifato o stranito, come se avesse appena considerato la parente una psicopatica o una prostituta. Più che altro era soltanto incredibilmente sorpreso e si... Naturalmente tanto, estremamente geloso. Quante persone avevano avuto accesso all'antro caldo e proibito di lei che era stato suo di diritto esclusivo per tanto tempo? Quanti uomini avevano ascoltato i suoi gemiti nella notte e quanti di questi avevano sporcato la Contessa di Andorra con il loro squallido seme? L'acqua proseguiva ad agitarsi e pur essendo un Precettore fece una gran fatica a contenere lo spirito elementale e farlo tornare più placido. Strinse il pugno in segno di possessione: sapeva che prima o poi qualcuno l'avrebbe portata via da lui ma quegli individui schifosi non erano stati altro che un intermezzo di passione e sesso e dunque... Aveva assaporato la sua pelle senza diritto, impuniti e dannatamente fortunati. Si leccò le labbra secche, un altro breve colpo di tosse, infine, si preoccupò prima di tutto della serenità della sorella minore.
Ti ringrazio per avermi avvertito subito di queste... Avventure. Se l'avessi scoperto più avanti probabilmente l'avrei presa infinitamente peggio, lo sai, amo la sincerità, almeno tra noi. Voglio che tu sappia che non ti giudico: hai fatto quello che ti andava e non mi comporterò sicuramente come nostro padre dettando legge su ciò che potevi o non potevi fare, che puoi o non puoi fare in quanto io Principe e tu Contessa... Sarebbe stupido oltre che irrispettoso nei confronti di una donna che ormai è adulta e ben libera di scegliere come comportarsi nella vita.
Cercò di esporle un leggero sorriso, parlando con tono di voce più basso, più graffiante. Si notava insomma che aveva ancora da assorbire tantissimo la notizia, ma ci stava provando in tempi brevi, per lei. Purtroppo però, con l'andare del discorso la sua gelosia prese il sopravvento quindi al termine dell'ultima domanda da porle, Joël Montesquieu concluse con un sonoro e poco elegante pugno sul tavolo, facendo evaporare all'istante tutto il personale di servizio che comprese quanto fosse necessaria e vitale in quell'istante la privacy dei due fratelli.
Quello che mi chiedo però è... Perché? Curiosità, alcol, scommesse, festeggiamento per una vittoria impossibile... Perché hai lasciato che delle mani e dei membri indegni di te si beassero della tua perfezione MALEDIZIONE!
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da Danielle » 16/02/2014, 22:19
Ti stai dando della "scorretta" e "disonesta", lo sai vero?
Ti sbagli fratellone, mi sto dando della cinica ed opportunista. Tu sei troppo integro e pieno di scrupoli e morale per difendere certa gente... a differenza della sottoscritta.
In ogni caso per me puoi comportarti come credi, basta che mi fai il favore personale di non difendere in alcun modo nessun amico troppo stretto di quel viscido di Vireau. Dalla nostra famiglia non deve avere alcuna agevolazione quel manipolatore omicida e mafioso. Difendi pure tutta la feccia che gira in Europa, ma quella più nauseante... Collabora con me affinché prima o poi marcisca in galera.
Sai che non lo farei mai. Voglio quel bastardo ad Azkaban tanto quanto te.
Replicò lei, seria a sua volta ma con un tono di voce più morbido rispetto a quello di Joël, mentre la mano sinistra della Contessa andava a posarsi su quella del parente per accarezzarla con dolcezza, in un contatto caldo e delicato che era sicura sarebbe riuscita a calmarlo all'istante: in fondo, per quanto stronza e senza scrupoli fosse, Danielle non era cattiva e voleva quanto il Principe di Andorra che uomini come Nicholas Vireau imparassero finalmente cosa significasse il termine "giustizia". Sorrise nel vederlo più tranquillo, e per stemperare ulteriormente la tensione che li aveva circondati, usò una battuta carica di malizia che risolse del tutto la situazione.
Tsk, non dimenticherò mai quando mi facesti passare il quarto d'ora più imbarazzante della mia vita: seduto proprio qui, con davanti i nostri genitori dall'altra parte del tavolo e tu che ti approfittavi della tovaglia lunga fino al terreno per... Irretirmi... Loro mi chiedevano dov'eri finita ed io... Bah, non ricordo nemmeno quali bugie mi inventai mentre tu giocavi con i gioielli di famiglia!
Come se ti fosse dispiaciuto! - esclamò Danielle, quasi indignata, fingendosi momentaneamente offesa prima di ridere di gusto - Era tutto più eccitante con mamma e papà di fronte a te, ed io sotto il tavolo ad occuparmi del tuo giocattolino, ammettilo!!
Aggiunse, incrociando le braccia al petto e fissandolo con aria di sfida, uno sguardo intenso che sembrava quasi ordinargli di ammettere quanto effettivamente quella situazione, in passato, gli fosse piaciuta. La sorella del Principe di Andorra era sempre stata una donna molto passionale e femminile, e lo stesso si poteva dire di colei che gli aveva spezzato il cuore, o che perlomeno gliel'aveva incrinato: Monique Vireau. Sembrava che, rincontrandola, Joël avesse riprovato per lei i sentimenti di un tempo, ed avesse quindi tentato un riavvicinamento... peccato che fosse andata male. Era un peccato per Danielle, visto che la donna gli stava pure abbastanza simpatica, ma d'altronde se era già impegnata ed innamorata di un altro non ci si poteva fare nulla: doveva solo andare avanti e trovare quella giusta, in fondo qualche altra femmina - Vireau esclusa - avrebbe desiderato poter essere la sua compagna.
Ormai è quasi del tutto passato. Tornando per qualche momento nella mia vita, Monique non ha fatto altro che riaprire di poco la ferita che si era già quasi completamente chiusa. Non l'ha fatto apposta: aveva bisogno di risposte e le ha ricevute, ma non ha voluto di più, non c'era nulla che potessi offrirle più della verità. Comunque ti contraddici da sola, sorellina...
E perché, scusa?
Dici che ogni donna sana di mente vorrebbe stare con me e ti comprendi nel mucchio, ma tu non sei affatto sana di mente, chi vuoi prendere in giro?
Ma come osi?!
Domandò Danielle, spalancando la bocca in un'espressione scioccata prima di "picchiare" il fratello col tovagliolo che era mollemente posato sulle sue gambe, in un gesto che di elegante e raffinato aveva ben poco - ma d'altronde, c'erano molti aspetti della vita della donna nei quali eleganza e raffinatezza non venivano minimamente contemplati. Si permise, dunque, di esibirsi in quello spettacolo molto poco nobiliare prima di ridacchiare come una scema e scuotere il capo con aria divertita: mai si sarebbe potuta permettere tanto coi genitori presenti, ma visto che il padre riposava sottoterra e la madre non era lì, le era possibile concedersi il lusso di essere spontanea, e non una sorta di bambola imbalsamata, una versione triste e grottesca di sé. Ma sapevano anche parlare di cose serie, all'occorrenza, come di lavoro: Joël ovviamente aveva già uno studio ben avviato in Francia ed uno di supporto al Ministero della Magia di Londra, mentre lei avrebbe dovuto cominciare tutto dall'inizio, a partire dal giorno seguente.
A distanza di tre porte dalla mia, si è liberata una sede proprio ieri. Qui ancora non ti conoscono come si deve, dunque lascia che me ne occupi io e te la faccia bloccare.
Visto che a quanto pare ci tieni... aiutami pure.
Concesse la donna, facendogli l'occhiolino.
Per l'ufficio vero e proprio invece, su quale città sei più orientata?
Onestamente non ho ancora scelto. Forse Parigi, visto che lì la concorrenza è piuttosto accesa... e non c'è gusto a diventare la migliore senza concorrenza - alzò le spalle, prima di riprendere - Ma sono aperta a qualsiasi suggerimento, se hai qualcosa di meglio da propormi.
Perché, in fondo, nel campo europeo Joël era sicuramente più informato di lei. E si arrivò così, mentre Danielle intimava all'altro con un'occhiata di riempirle il bicchiere fino in fondo, all'argomento di punta della conversazione durante la cena, ovvero le reciproche esperienze sessuali, le ultime, più che altro, in quegli anni di lontananza, che i due fratelli avevano vissuto: il primo a parlare fu l'uomo, che le rivelò di aver trascorso del tempo sotto le lenzuola con la docente di Pozioni della scuola di Hogwarts... niente a che vedere, comunque, con le avventure della sorella, che parlò subito dopo e che sì, decisamente provocò uno shock nel Principe d'Andorra. Il bicchiere gli sfuggì dalle dita e finì a terra, frantumandosi in mille pezzi che vennero subito portati via da un paio di elfi domestici che subito dopo servirono il dolce, delle coppe di gelato con alcuni gusti misti: sapeva di averlo sconvolto, ma sapeva anche che non avrebbe mai potuto vergognarsi o nascondere certe cose al fratello, perché lui, e solo lui, poteva capirla ed accettarla per com'era. Che poi necessitasse di tempo per digerire la notizia, quello era un altro paio di maniche.
... Coraggiosa, oserei dire.
Ancora non commentò nulla, limitandosi ad apprezzare mentalmente il fatto che Joël non fosse apparso schifato o indignato da quanto aveva appena sentito: era importante, per lei. Lo osservò a lungo mentre si umettava le labbra e stringeva il pugno, cercando di rimanere il più calmo possibile mentre parlava.
Ti ringrazio per avermi avvertito subito di queste... Avventure. Se l'avessi scoperto più avanti probabilmente l'avrei presa infinitamente peggio, lo sai, amo la sincerità, almeno tra noi. Voglio che tu sappia che non ti giudico: hai fatto quello che ti andava e non mi comporterò sicuramente come nostro padre dettando legge su ciò che potevi o non potevi fare, che puoi o non puoi fare in quanto io Principe e tu Contessa... Sarebbe stupido oltre che irrispettoso nei confronti di una donna che ormai è adulta e ben libera di scegliere come comportarsi nella vita.
Sono contenta di sentirtelo dire.
Mormorò Danielle, annuendo appena, lo sguardo che vagava sul suo volto per cogliere qualsiasi reazione lui stesse provando, anche e soprattutto quelle che stava tentando di nascondere: e per quanto provò a parlarle in modo naturale e tranquillo, poco dopo la gelosia in lui esplose al punto che il personale di servizio sparì in un secondo, un attimo dopo che il pugno di Joël s'infrangesse sul tavolo e la sua voce si alzasse in un ringhio possessivo.
Quello che mi chiedo però è... Perché? Curiosità, alcol, scommesse, festeggiamento per una vittoria impossibile... Perché hai lasciato che delle mani e dei membri indegni di te si beassero della tua perfezione MALEDIZIONE!
Perché non c'eri tu.
Quella fu la sua risposta, vera fino ad un certo punto in realtà, ma necessaria perché sapeva quale impatto quelle parole avrebbero avuto su di lui: avrebbero fatto evaporare all'istante la rabbia che il fratello provava, e a lei serviva che fosse lucido per ascoltarla; per questo gli posò la mano sulla sua stretta in un pugno, accarezzandola dolcemente mentre sosteneva il suo sguardo.
Potrei farti la stessa domanda, Jo: perché sei andato a letto con una professoressa di Hogwarts qualsiasi, che non sarebbe degna nemmeno di guardarti negli occhi?! - gli domandò a sua volta, lasciando che la gelosia che provava per lui graffiasse quelle parole - La verità è che ci piace il sesso, fratellone, e ci piace in un certo modo. Se fossimo stati insieme, se non avessimo passato questi sei anni lontani, probabilmente ci saremmo bastati a vicenda, e avremmo proseguito a darci piacere ogni notte... ma così non è stato. Mi piace sperimentare, mi piace arrivare al limite e superarlo, e così ho fatto. Per curiosità, sì, alimentata dall'alcol, anche, ma soprattutto perché mi piace il sesso spinto, forse anche più che a te - si fermò un secondo per riprendere fiato, prima di concludere a voce appena più bassa - E poi... che senso ha mantenere intatta la perfezione, quando non posso condividerla con l'unica persona di cui m'importi?
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da Joël » 22/02/2014, 22:48
Ti sbagli fratellone, mi sto dando della cinica ed opportunista. Tu sei troppo integro e pieno di scrupoli e morale per difendere certa gente... a differenza della sottoscritta.
Questo significa che sarai molto più soggetta ad essere un fastidio per parecchie persone. Fortunatamente la tua posizione ti viene incontro, ma fa' attenzione: l'Europa non è l'Africa e qui se l'avversario incassa, potrebbe non perdonare...
Molto serio nel suo dire, il Principe di Andorra, specie quando l'argomento di conversazione era la vita della sua amata sorella. Qualche volta gli era capitato di ricevere minacce aperte da alcuni esponenti più influenti della malavita e in alcuni casi avevano anche provato ad impaurirlo dopo che aveva rifiutando una mazzetta sostanziosa e piena di Galeoni. La fortuna dell'essere dei nobili, per lui e Danielle, era proprio che la tentazione di percepire una ricompensa illegale per loro risultava quasi inesistente, a meno che non gli fosse stato proposto un milione o giù di lì. I soldi non erano un problema e per quello sia lui che la sorella erano in vantaggio nello svolgere la carriera nel modo più pulito possibile, una pecca e un problema non indifferente per chi della corruzione faceva una specie di filosofia vitale. A prescindere da vantaggi o debolezze comunque, per Joël era importante che la contessa non corresse rischi, pur avendo fiducia nella sua conoscenza del lavoro e dei metodi da utilizzare per scrollarsi di dosso le teste calde.
Sai che non lo farei mai. Voglio quel bastardo ad Azkaban tanto quanto te.
Vorrà dire che se capiteranno dei casi nei quali è invischiato lui... Ce ne occuperemo in coppia. Affare fatto, "mastino"?
Le tese la mano con un sorriso brillante e affettuoso, non stavano davvero partecipando ad un accordo, bensì ad una promessa fraterna. Volevano entrambi che Nicholas scontasse i restanti giorni della sua vita dietro le sbarre ma non era un'impresa semplice, proprio perché dietro di sé aveva le spalle coperte da orde di professionisti legali pagati profumatamente, uno su tutti Isaac Pendleton. Buttare giù quel muro di denaro, intrighi, complotti e strategie politiche non era una missione adatta ad uno solo dei nobili di Andorra, ma mischiando le forze, forse, qualcosa di buono ne sarebbe venuto fuori, buono quanto le attenzioni che già da molti anni la contessa dedicava al suo principe, specie con i genitori a tavola e lei... Sotto la tavola! Il Montesquieu ricordava con imbarazzo lieve quell'aneddoto interessante e si, in parte molto eccitante, della sorella inginocchiata e nascosta dalla lunga tovaglia, appena diciannovenne, intenta a "lavorare" con le parti basse del fratello. La cosa assurda fu che la madre ad un certo punto si mise anche con la sedia accanto al figlio per chiacchierare più vicini e Danielle non la smetteva di proseguire nella sua opera sessuale e folle, proprio come lei.
Come se ti fosse dispiaciuto! Era tutto più eccitante con mamma e papà di fronte a te, ed io sotto il tavolo ad occuparmi del tuo giocattolino, ammettilo!
Per cortesia! Ad un tratto mamma ti sfiorò anche la scarpa con la propria, stranendosi, ed io dovetti recuperare subito dicendole che era colpa mia e che l'avevo urtata accidentalmente quando ho disteso la gamba, passando anche per maleducato! ... E tu mica interrompevi un secondo, no, perché mai?! Tanto l'infarto me lo sono beccato io mentre tu... Ti dissetavi...
Scosse il capo, alzando le spalle ed emettendo un gran sospiro, ridendo appena però, divertito da quel ricordo ormai fin troppo passato. A seguito si continuò parlando della donna più importante nella vita sentimentale del Principe, ovvero Monique Vireau, e del suo rifiuto. Un piccolo intermezzo ancora divertente che vide Danielle fare la finta offesa, per poi dedicarsi ad una questione un poco più interessante e fondamentale per il futuro della Contessa: l'ubicazione del suo nuovo ufficio privato, perché per quanto riguardava quello del Ministero ci avrebbe pensato Joël già il giorno successivo, chiedendo a chi di dovere ed imponendo il suo potere e il suo prestigio affinché dessero alla sorella quello che desiderava, non solo a livello di spazio ma anche di archivi, di scrivania e poltrona e servizio di segreteria.
Per l'ufficio vero e proprio invece, su quale città sei più orientata?
Onestamente non ho ancora scelto. Forse Parigi, visto che lì la concorrenza è piuttosto accesa... e non c'è gusto a diventare la migliore senza concorrenza. Ma sono aperta a qualsiasi suggerimento, se hai qualcosa di meglio da propormi.
Mi sento fortemente portato a consigliarti Bordeaux, Lille e Rennes, parlando di territorio francese. Hanno avuto tutte e tre una ripresa economica straordinaria e sono, dopo Parigi e Marsiglia, le città più ricche e chic della nazione. Escluderei le due "grandi" prima citate soltanto perché... Beh, si sa, la "merce di qualità" si trova solo in luoghi ricercati, non nei supermercati...
Come a dire "non ti mischiare a tutta quella massa di avvocatucci da mezzo Galeone che per farsi più bravi di quello che sono si prendono il mega studio a Parigi o Marsiglia, tanto appena capiscono di che pasta sei fatta ti troveranno... Ovunque tu sia". Credeva ciecamente nelle abilità di Danielle, non avrebbe dubitato un secondo della sua bravura, per questo le aveva consigliato un luogo tranquillo, senza caos, con tanti bei negozi per intrattenere i pomeriggi liberi e ottimi paesaggi e zone di verde. C'erano esattamente due cose delle quali Joël era sicuro al 100% riferito alla sorella: la sua dote legale e la sua... Immensa perversione sessuale. Per quanto concerneva la seconda cosa poi, la Contessa non fece altro che confermare ulteriormente quella convinzione con il suo racconto scabroso riguardo le peripezie intime vissute in Africa, più precisamente con uomini di colori e rapporti con più di una persona contemporaneamente. Storie shock per un uomo non abituato a determinati scenari come il Principe, per quanto fosse un uomo molto dedito al sesso e ai suoi piaceri (in parte anche grazie all'influenza della sorella che un po' l'aveva plagiato e corrotto, a dirla tutta). Dopo una iniziale pausa di silenzio ed elaborazione delle idee e delle immagini che si accalcavano l'una sull'altra, il fratello maggiore di Danielle recuperò un minimo di lucidità per esporre almeno la sua intenzione di non giudicare affatto quel comportamento assurdo e deviato, considerando la donna ben capace di saper badare a sé stessa e liberissima di vivere la propria vita come preferiva. Non poterono passare però più di dieci secondi prima che il suo pugno facesse tremare il tavolo e fuggire il personale di servizio. Geloso, possessivo, attaccatissimo alla giovane parente, non riusciva a sopportare che degli infimi uomini avessero avuto accesso a quella meraviglia che era il corpo di lei, così, senza problemi, sporcandola ovunque, toccandola ovunque... Sentendo i suoi gemiti di piacere e facendo ascoltare i propri, beatamente sdraiati o seduti, nudi e sudati. Perché aveva concesso loro un simile privilegio? Perché? PERCHE'?
Perché non c'eri tu.
...
La mano della donna si posò sul pugno chiuso che lentamente si rilassò, rimanendo in quella posizione ma senza il rossore della tensione. Forse adesso era un po' più tranquillo per ascoltarla, anche se la rabbia era ancora moltissima e galoppante nel suo cuore come una burrasca.
Potrei farti la stessa domanda, Jo: perché sei andato a letto con una professoressa di Hogwarts qualsiasi, che non sarebbe degna nemmeno di guardarti negli occhi?! La verità è che ci piace il sesso, fratellone, e ci piace in un certo modo. Se fossimo stati insieme, se non avessimo passato questi sei anni lontani, probabilmente ci saremmo bastati a vicenda, e avremmo proseguito a darci piacere ogni notte... Ma così non è stato. Mi piace sperimentare, mi piace arrivare al limite e superarlo, e così ho fatto. Per curiosità, sì, alimentata dall'alcol, anche, ma soprattutto perché mi piace il sesso spinto, forse anche più che a te. E poi... che senso ha mantenere intatta la perfezione, quando non posso condividerla con l'unica persona di cui m'importi?
"Spinto" è decisamente un eufemismo, Danielle. A me piace il sesso spinto, a te... A te... Non saprei nemmeno come definirlo in esattezza!
Sconcertato, ma si permise una mezza risata isterica e ironica allo stesso tempo. Sbuffò, recuperando qualche neurone in più. Adesso che la guardava negli occhi gli sembrava di scorgere una nota d'amore non indifferente. La sua dolce, cara e perfetta sorellina... E perché no, anche pura, perché per lui così era e così sempre doveva rimanere, una purezza che non si misurava in base alla castità, bensì all'affetto che si sapeva trasmettere con pochi, piccolissimi e importantissimi gesti. Comprendeva abbastanza il suo ragionamento, ma cavolo, una professoressa di Hogwarts era molto più dignitosa di un operaio qualsiasi di colore. Ovvio, agli occhi della Contessa ben poche femmine potevano essere considerate "accettabili" per avere il nobile membro del fratello, e doveva conoscerle anche abbastanza bene e valutarle di persona prima di essere sicura della loro qualità, ma lei si era dedicata davvero a qualunque tipo di uomo e al Principe non andava lontanamente di immaginare altri prototipi di clienti che l'avevano pagata pensandola come una... Una...
Potrai essere una puttana per tutti quelli che vorrai... Ma fino a quando non avrai trovato la persona giusta... Sarai solo la mia puttana, chiaro?
Il pugno si aprì finalmente, di scatto, afferrando di improvviso la mano della sorella. Con energia tirò verso di sé il braccio della donna e con esso tutto il suo corpo. Egli si alzò col busto, raggiungendo col viso quello di Danielle, adesso più vicino, e se ella glielo avesse concesso, l'avrebbe baciata con una intensità tale da sembrare quello di un vero amante, di un vero uomo, di tutto meno che di un parente, di un fratello. Lingua che sgusciò subito per raggiungere quella di lei e silenzio che calò per diversi minuti nella grande sala da ristoro di famiglia. Qualcuno del servizio si affacciò godendosi da lontano lo spettacolo, ma non osò fare un passo di più per non rischiare il posto di lavoro. Verso il termine del bacio, Joël si allontano piano con un respiro caldo, mordendole il labbro inferiore, con malizia e seduzione, quella che spesso e volentieri aveva fatto capitolare decine e decine di donne. Un sospiro eccitato e adoratore per sua sorella, uno sguardo intenso come le profondità del mare.
Délicieuse comme le cœur d'un souffle. Un souffle que je ne me lasse jamais...
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da Danielle » 23/02/2014, 16:21
Questo significa che sarai molto più soggetta ad essere un fastidio per parecchie persone. Fortunatamente la tua posizione ti viene incontro, ma fa' attenzione: l'Europa non è l'Africa e qui se l'avversario incassa, potrebbe non perdonare...
Mi riesce difficile sentirmi in pericolo sapendo che il mio protettivo fratello maggiore sarebbe pronto a fare anche l'impossibile per tenermi al sicuro... - commentò Danielle con un ghigno divertito sulle labbra - Ma vedrò di fare attenzione, te lo prometto. La cosa che devi ricordare è che qui, se non altro, gli avversari hanno metodi d'intimidazione più... "civili": se sono sopravvissuta in un certo tipo di posti e con un certo tipo di gente pronta a convincermi a non fare il mio lavoro... suppongo di potermela cavare anche qui.
Non si dilungò nella spiegazione di quelle parole, non in quel momento: avrebbero avuto modo e tempo per approfondire il discorso, ma al momento la donna lo considerava superfluo e poco gradevole considerando che quella era la loro prima cena insieme dopo anni di lontananza, cena nella quale potevano permettersi di pianificare almeno un po' il loro futuro, perlomeno in campo lavorativo, ad esempio pensando ad una collaborazione contro Nicholas Vireau ed il suo imbattibile avvocato.
Vorrà dire che se capiteranno dei casi nei quali è invischiato lui... Ce ne occuperemo in coppia. Affare fatto, "mastino"?
E rinunciare alla possibilità di una collaborazione col mio fratellone? Certo che ci sto Jo... mandare Pendleton col culo per terra sarebbe la soddisfazione di una vita.
Lavorativamente parlando, naturalmente. Ma quella cena poteva servire anche per ricordare i tempi passati insieme e i divertimenti un po'... spinti, potevano definirsi così, della Contessa di Andorra, specialmente quelli che avvenivano sotto il tavolo alle cene di famiglia.
Per cortesia! Ad un tratto mamma ti sfiorò anche la scarpa con la propria, stranendosi, ed io dovetti recuperare subito dicendole che era colpa mia e che l'avevo urtata accidentalmente quando ho disteso la gamba, passando anche per maleducato! ... E tu mica interrompevi un secondo, no, perché mai?! Tanto l'infarto me lo sono beccato io mentre tu... Ti dissetavi...
Piantala di fare l'innocentino! - esclamò Danielle, sventolandogli la mano quasi di fronte al viso come a voler minimizzare la cosa - Se io mi sono "dissetata", è perché tu me l'hai permesso... quindi sono stata abbastanza brava da metterti a tuo agio al punto da lasciarti andare, non credi?
Domandò alla fine con voce innocentemente maliziosa, leccandosi con un movimento della lingua il labbro superiore per poi fargli un sorriso carico di malizia e sensualità. E nuovamente a parlare di lavoro, poi, soprattutto del luogo nel quale la donna avrebbe lavorato, nel quale avrebbe approntato il proprio ufficio al di là del Mininstero della Magia, con conseguente richiesta al fratello di eventuali suggerimenti.
Mi sento fortemente portato a consigliarti Bordeaux, Lille e Rennes, parlando di territorio francese. Hanno avuto tutte e tre una ripresa economica straordinaria e sono, dopo Parigi e Marsiglia, le città più ricche e chic della nazione. Escluderei le due "grandi" prima citate soltanto perché... Beh, si sa, la "merce di qualità" si trova solo in luoghi ricercati, non nei supermercati...
Afferrato il riferimento, caro fratellone...
Commentò Danielle, sorridendo grata a Joël per quella silenziosa ma palese considerazione della bravura della sorella nel suo lavoro: naturalmente lei sapeva bene di valere, tutte le sue vittorie e le sue conquiste in ambito professionale parlavano da sole, ma sapere che anche l'uomo la pensava allo stesso modo la faceva riempire d'orgoglio. Teneva a lui e alla sua opinione più di qualsiasi altro, perché per lei il Principe Montesquieu era perfetto, talmente tanto che nessuna donna era alla sua altezza; un po' la stessa considerazione che Joël aveva di lei, al punto da dare in escandescenza quando l'argomento di conversazione divenne la presentazione degli ultimi divertimenti a stampo sessuale della sorella. Per fortuna la donna sapeva bene come calmarlo, come toccare le corde giuste per riportarlo sui binari della razionalità e costringerlo ad ascoltarla, ponendogli il fatto, la realtà per lei, che se aveva fatto determinate cose, oltre alla curiosità e all'assenza d'inibizioni grazie all'alcol... c'era anche la mancanza dell'uomo nella sua vita.
"Spinto" è decisamente un eufemismo, Danielle. A me piace il sesso spinto, a te... A te... Non saprei nemmeno come definirlo in esattezza!
Spinto oltre all'inverosimile e al limite dell'immaginabile?
Provò a definirlo la donna, con ironia e tranquillità: sapeva di essere particolare, sapeva di essere "normale" in un modo del tutto diverso dai canoni standard delle altre persone... ma sapeva anche che Joël le voleva bene e la rispettava a prescindere, al massimo aveva più motivi per essere ancora più geloso di lei - cosa reciproca, tra l'altro.
Potrai essere una puttana per tutti quelli che vorrai... Ma fino a quando non avrai trovato la persona giusta... Sarai solo la mia puttana, chiaro?
L'importante è che la cosa sia reciproca.
Sussurrò Danielle, guardandolo negli occhi: non aveva alcun problema ad essere sua, se lui non andava in cerca di quel tipo di divertimento da altre donne; le cose, ovviamente, sarebbero state diverse se uno dei due, o entrambi, avesse trovato l'anima gemella - ammesso che esistesse - ma fino a quel momento le cose sarebbero dovute andare in quel modo. D'altronde, lo stesso sangue scorreva nelle vene dei Montesquieu, che quindi provavano ugual gelosia e possessione. Quando l'uomo l'attirò a sé, lei non fece nulla per sottrarsi a quel contatto, ricambiando quel bacio con tutta se stessa ed aggrappandosi a lui con una forza tale da riuscire quasi a graffiarlo attraverso i vestiti: lo amava, più come uomo che come fratello, e non le importava se agli occhi del mondo sarebbe apparso come immorale, sbagliato, riprovevole... quel sentimento era vivo e pulsante in Danielle, e non avrebbe mai fatto nulla per sopirlo - se non nel momento in cui egli non si fosse innamorato di, e fosse stato ricambiato da, un'altra donna.
Délicieuse comme le cœur d'un souffle. Un souffle que je ne me lasse jamais...
Sorrise a quelle parole, a quel francese che dalla sua bocca appariva come ancora più sensuale ed eccitante di quanto già non fosse: non le importava più della cena, del gelato che si era sciolto nelle coppette di cristallo... voleva lui, era Joël il suo dessert più prelibato. Senza aggiungere una parola, intrecciò la mano destra con quella di lui e silenziosamente lo condusse fuori dal salone e su per le scale, verso la camera da letto del fratello: dopotutto, avevano sei anni di arretrati da recuperare... ed un'intera notte per cominciare a mettersi alla pari.
§ Fine §
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da Clovis » 26/06/2015, 17:42
Mercoledì 4 Luglio 2110 Petit Trianon di Danielle Montesquieu Corridoio d'Attesa
Mi hanno detto che è estremamente selettiva!
A volte esagerano, lasciali chiacchierare...
È proprio un gran pezzo di donna, per altro.
Per una così lavorerei gratis, se solo mi permettesse una scopata al mese, ahahah!
Ascoltava solo fino ad un certo punto, Clovis Belmont, seduto composto alla propria sedia imbottita, aspettando il suo turno. Una delle sue più grandi virtù era proprio la pazienza, ereditata dalla madre, un aiuto non indifferente in un lavoro come il suo. Gli occhi scuri fissavano l'esterno, il paesaggio, mentre il battito cardiaco era regolato e tenuto a freno dalla concentrazione. Molti sembravano sicuri di essere assunti, altri invece tentavano di stemperare la tensione con qualche battuta. Ad un tratto, l'ennesimo scartato uscì dall'ufficio con un'aria abbastanza fuori dalla grazia della Trama. Clovis lo vide andar via bofonchiando qualcosa, ma non riuscì a capire esattamente cosa stesse dicendo, per quanto poco gli interessasse. Proseguirono gli ingressi: uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto e anche nove, niente, tutti quanti mandati via dopo circa un minuto. Danielle Montesquieu non era selettiva, si poteva dire quasi che fosse indecisa all'ennesima potenza.
Belmont?
Sono io!
Muoviti, sei l'ultimo.
In tutti i sensi.
Pensò tra sé, con un sorriso leggerissimo e la tranquillità di avere tutte le carte in regola per ottenere quel ruolo. La Guardia del Corpo della Contessa di Andorra, non certo un ruolo stupido o poco pericoloso, ma valido per farsi conoscere al Mondo Magico. Per quel colloquio aveva deciso di mettere solo una canottiera bianca attillata e dei pantaloni in stile militari, con annessi anfibi. Non gli serviva altro ed in più poteva anche mostrare in tal modo la sua muscolatura e prestanza fisica. Di costituzione, innegabilmente, era massiccio e alto, ma non assomigliava un armadio, ecco tutto. Sì alzò in piedi e camminò fino alla porta di ingresso dell'ufficio della donna, mai vista prima a dir la verità, in quanto non era un assiduo lettore di quotidiani. Dicevano che fosse una donna eccezionalmente affascinante e sexy, ma era davvero così? Ancora qualche secondo e lo avrebbe scoperto. Bussò tre volte, poi, al permesso di entrare, si presentò.
I miei omaggi, Contessa Montesquieu. Clovis Belmont, Commando del Ministero, Volontario Auror e Volontario dei Sicari. Per servirla.
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da Danielle » 26/06/2015, 21:23
§ Mercoledì 4 Luglio . Petit Trianon (Castello di Andorra) . ore 18.12 §
Come vede, Contessa, ho tutte le carte in regola per farle da Guardia del Corpo. Se vuole, sono pronto a cominciare anche sub--
Non abbiamo finito. Ho ancora una domanda da porle: se fossimo ad un party, ed io le chiedessi di andare a prendermi un drink... lei cosa farebbe?
Beh, Contessa... con tutto il rispetto, rifiuterei. Insomma, sono la sua Guardia del Corpo, non il suo lacchè!
In un'altra vita...
Come, scusi?
Può andarsene.
Ma... Ma come?! Sono altamente qualificato per questo posto, io...
Lei ha rotto i coglioni. Se ne vada immediatamente, o le assicuro che non mi servirà alcuna Guardia del Corpo per sbatterla fuori a calci nel culo.
L'ennesimo candidato se ne andò stizzito, sbattendo anche la porta, ma poteva star certo che quella più incazzata era la Montesquieu: non uno, non uno che andasse bene per lei, ma ci voleva davvero tanto?! Sì, l'ultimo forse sarebbe potuto andare bene... se non fosse stata per la risposta finale: a parte il fatto che, come aveva già detto a Cole, con quello che la sua Guardia del Corpo avrebbe ricevuto come stipendio, Danielle si sarebbe aspettata da lui che facesse anche i salti mortali all'indietro bendato, su una gamba sola ed in bilico su un filo sopra uno strapiombo, se gliel'avesse chiesto; inoltre, e qui cascava l'Ippogrifo, era stata la motivazione del rifiuto ad essere totalmente sbagliata... poiché l'unico motivo per rifiutare un suo ordine sarebbe stato mettere prima la sua sicurezza, e poi i suoi capricci. Avrebbe accettato più placidamente un no, se esso fosse stato giustificato con la volontà di non volersi separare da lei per tenerla al sicuro... ma così non era stato, ed ora lei si ritrovava al punto di partenza. Si alzò dalla sedia dietro la sua scrivania, afferrando il bicchiere colmo di vino bianco pregiato - l'unico modo per sopravvivere a quello strazio - per berne un sorso, ed avvicinandosi alla finestra da cui si godeva una vista spettacolare sul giardino del Castello e sulla costruzione principale di quest'ultimo.
Contessa, mi scusi...
Cosa c'è?
Ecco, ce ne sarebbe ancora uno...
... fallo passare.
Non disse altro, la donna, lasciando dunque che l'ultimo candidato bussasse alla porta e, ricevuto il permesso di entrare, si palesasse nella stanza, incontrando quasi subito lo sguardo per nulla amichevole del Mastino.
I miei omaggi, Contessa Montesquieu. Clovis Belmont, Commando del Ministero, Volontario Auror e Volontario dei Sicari. Per servirla.
Non disse nulla inizialmente, avvicinandosi a lui col bicchiere ancora in mano e girandogli lentamente intorno, studiandolo con la stessa intensità di un predatore con la propria preda: fisicamente era bello, niente da dire a riguardo. Una muscolatura molto sviluppata, uno sguardo intenso... ed essendo massiccio, poteva anche sperare in un pacco generoso.
Clovis Belmont... - assaporò quel nome sulla punta della lingua, tornandogli di fronte ed andandosi poi ad appoggiare col fondoschiena contro il legno - ciliegio - della scrivania - Bene, cominciamo. Generalità, riassunto della sua vita, possibilmente in modo molto conciso, e motivazione per la quale desidera questo posto di lavoro. Oltre allo stipendio da sogno, s'intende.
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da Clovis » 26/06/2015, 22:24
Una volta entrato all'interno dell'ufficio, respirò a pieni polmoni quell'atmosfera di tensione e pesantezza, riscontrabile per altro negli occhi della Contessa di Andorra. Dovette ricredersi sulla sua scarsa fiducia nella bellezza della donna, Danielle Montesquieu era un pezzo di femmina come pochi altri se ne vedevano in giro. Continuava a preferire ugualmente il doppio peperino affrontato al torneo Mercenari VS Commando, ma lì si stava parlando di donna, non di ragazza, quindi due categorie differenti. Stava vestita come se dovesse andare ad un party da un momento all'altro, ma evidentemente era una mise comune per una nobile come lei. Un bicchiere di vino bianco alla mano e tutto l'interesse di osservarlo girandogli attorno. In tutto quel tempo, Clovis rimase con lo sguardo fisso in un punto qualsiasi di fronte a lui, silenzioso, paziente. Successivamente, ella si andò a sistemare appoggiata col sedere sulla propria scrivania, breve istante in cui il ragazzo diede una sbirciata furtiva.
Clovis Belmont...
Sì.
Bene, cominciamo.
Sì.
Generalità, riassunto della sua vita, possibilmente in modo molto conciso, e motivazione per la quale desidera questo posto di lavoro. Oltre allo stipendio da sogno, s'intende.
184 cm per 84 kg. Quasi 26 anni. Nessun difetto fisico o psicologico. Gruppo sanguigno B Negativo. Araldica Mezzosangue. Diplomato alla Musashi con 11 M.A.G.O. Prima Mercenario, poi Commando, ad oggi di Secondo Grado. Famiglia totalmente improntata alla realtà lavorativa militare. Nato e cresciuto nella capitale di Andorra fino al momento della mia iscrizione scolastica. Parlo correttamente cinque lingue: Inglese, Catalano, Francese, Africano e Brasiliano. Otto anni di discipline marziali da combattimento in vari stili, occidentali ed orientali. Desidero questo posto di lavoro in quanto desidero difendere un esponente della mia patria. ... Oltre allo stipendio da sogno.
L'ultima frase la espose con un sorriso leggerissimo, rimanendo però sull'attenti e in posizione di saluto per tutto il tempo del parlato. Soltanto qualora ella gli avesse dato il permesso di mettersi in "riposo", allora avrebbe abbassato il braccio destro lasciandolo lungo le braccia e poi dietro la schiena assieme all'altro. La voce era profonda, con un lieve accenno di catalano e una punta americano. I pettorali erano sempre e comunque in fuori e ogni muscolo in tiro, nel caso Danielle avesse voluto tastarlo per sentirne la consistenza.
I miei addestramenti come Volontario Auror e Sicario, inoltre, mi hanno insegnato come gestire le sommosse e gli attentati. Conosco le principali manovre di Primo Soccorso ed ho conseguito un Master in procedure infermieristiche di I°, II° e III° e IV° livello. Sono certo di non poterla deludere sotto alcun punto di vista, Contessa.
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Clovis
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da Danielle » 28/06/2015, 20:47
Non poteva negare a se stessa che, ad un primo impatto, Clovis presentasse gran parte delle caratteristiche richieste da Danielle: aveva un'ottima struttura fisica, uno sguardo abbastanza deciso, un modo di fare militaresco che ben si sposava con l'incarico per il quale si stava proponendo - e per il quale sembrava impossibile trovare la persona giusta. Con un bicchiere di vino in mano e l'aria di chi aveva ormai quasi perso le speranze, la Montesquieu gli chiese di presentarsi in modo conciso e sbrigativo, giusto per capire quanto tempo ci avrebbe messo a mandarlo fuori a calci come tutti i suoi predecessori.
184 cm per 84 kg. Quasi 26 anni. Nessun difetto fisico o psicologico.
Misure del pacco?
Sì, per la Contessa di Andorra era importante tutto. Anche quanto avesse grosso il proprio arnese.
Gruppo sanguigno B Negativo. Araldica Mezzosangue. Diplomato alla Musashi con 11 M.A.G.O. Prima Mercenario, poi Commando, ad oggi di Secondo Grado. Famiglia totalmente improntata alla realtà lavorativa militare.
Che fosse Mezzosangue non gliene importava nulla, non dal momento in cui il suo fidanzato era un NatoBabbano, e per quanto riguardava il resto, beh, stando col Capitano dei Sicari ci si abituava ad un certo modo di fare piuttosto militaresco.
Nato e cresciuto nella capitale di Andorra fino al momento della mia iscrizione scolastica.
Sei di qui?
Lo interruppe nuovamente, in quel momento, inarcando un sopracciglio con fare sorpreso: non immaginava che il Belmont potesse essere nato e cresciuto ad Andorra, ma di sicuro quello non faceva altro che giocare a suo favore.
Parlo correttamente cinque lingue: Inglese, Catalano, Francese, Africano e Brasiliano. Otto anni di discipline marziali da combattimento in vari stili, occidentali ed orientali. Desidero questo posto di lavoro in quanto desidero difendere un esponente della mia patria. ... Oltre allo stipendio da sogno.
Annuì lentamente, bevendo un sorso di vino e fissandolo con aria più interessata: era piuttosto patriottica, il Mastino - anche se lo dimostrava ben poco - e l'idea di farsi proteggere da un cittadino di Andorra la stuzzicava non poco.
Riposo, Belmont...
In effetti, ora che ci faceva più caso, il ragazzo presentava un certo accento catalano, per quanto sporcato da altri diversi da quello tanto caro alla Contessa, che si permetteva di palesare il proprio soltanto in compagnia del fratello.
I miei addestramenti come Volontario Auror e Sicario, inoltre, mi hanno insegnato come gestire le sommosse e gli attentati. Conosco le principali manovre di Primo Soccorso ed ho conseguito un Master in procedure infermieristiche di I°, II° e III° e IV° livello. Sono certo di non poterla deludere sotto alcun punto di vista, Contessa.
Questo è tutto da vedere.
Anche il candidato precedente la pensava allo stesso modo, peccato che ad essere buttato fuori da quella stanza ci avesse impiegato meno di cinque minuti.
Intanto... via la canottiera.
Voleva osservare il suo fisico - o almeno parte di esso - senza impedimento alcuno, anche se si trattava solo di una semplice quanto leggerissima canottiera bianca; se e quando Clovis avesse fatto quanto detto dalla donna, il Mastino si sarebbe avvicinata a lui, studiandolo con occhio critico solo velato dalla malizia, ma senza alcun desiderio: aveva il suo uomo e le bastava, ma era anche un'esteta e non disdegnava mai la possibilità di riempirsi gli occhi con belle visioni come quella.
Se ti assumessi come Guardia del Corpo... e durante un party ti chiedessi di portarmi un drink... Cosa faresti?
La stessa domanda che aveva fatto cadere il candidato precedente: questa volta la risposta avrebbe soddisfatto la donna più esigente d'Andorra?
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Danielle
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