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Lesioni da incantesimo, fatture ineliminabili, maledizioni, applicazione errata di incantesimi, eccetera
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da Asher » 26/02/2015, 15:11
Usciti dalla Caffetteria Asher preferì compiere il tragitto fino al Piano Terra a piedi, sia perché, anche se in discesa, cinque piani erano in ogni caso un buon modo di fare un po’ di ginnastica, sia per avere quella privacy che un ascensore affollato di gente non avrebbe concesso loro. Non che avesse intenzione di screditare qualche collega, mettendo in guardia il suo tirocinante da questi, - anche se il recente incontro con Groover gli aveva dato più di un motivo per farlo – semplicemente non trovava di alcuna utilità il dover condividere con altri le proprie idee su come si dovessero gestire le relazioni interpersonali in ospedale, soprattutto con le Infermiere. Non tutti, infatti, le consideravano i pilastri dell’Ospedale, aiuto insostituibile, ponte umano tra medici, spesso troppo oberati di lavoro o semplicemente superficiali per prestare la dovuta attenzione a ogni caso, e pazienti, a volte intimiditi dal camice per aprirsi sinceramente con chi li aveva in cura. Per questo Asher consigliò al ragazzo di trattarle con il dovuto rispetto, non come sottoposte ma come persone alla pari, e di evitare di essere falso o manipolativo perché, in un modo o in un altro, se ne accorgevano.
Le infermiere vivono il lato umano di questo lavoro ancor più di noi, io credo. Forse è per questo che il loro sesto senso si acuisce e diventa molto più affidabile del nostro. – un semplice cenno di assenso con il capo perché in fondo il succo del suo discorso era proprio quello ed era piacevole sentirlo riassumere così da una giovane leva - Osservano la sincerità negli occhi dei pazienti riconoscenti praticamente di continuo, per questo penso sappiano riconoscere poi quando quella luce di verità non brilla nello sguardo di chi cerca soltanto di trarre vantaggio dalla loro presenza.
Non dispensi troppe perle di saggezza in giro Signor Kenway, purtroppo non tutti sono pronti ad ascoltarle senza sentirsi offesi.
In realtà i piani percorsi dai due furono solo quattro perché Brightless non reputò necessario fare un giro per i pazienti ricoverati presso il reparto Incidenti da Artefatti, limitandosi a porre al suo tirocinante alcune domande, ricevendo risposte più che soddisfacenti.
Irritazioni da sostanze pozionistiche di I° e II° grado. Uso improprio di manufatti babbani ordinari. Morsi di cuccioli di Acromantula e Goblin nano delle foreste. Fratture scomposte e vertebre lesionate al seguito di uno scontro di Quidditch. Ho studiato circa trenta casi differenti e specifici per ogni esempio dal 2077 ad oggi, MediMago Brightless.
Allora dovremo mettere in pratica le sue conoscenze teoriche, giusto per evitare che tutto quello studio vada sprecato.
Non era nè ironico nè sarcastico, solo pratico. Era un fermo sostenitore del concetto che la teoria senza la pratica non servisse a nulla perché difficilmente i casi di studio riuscivano a includere tutte le sfumature tipiche di un caso reale. Dopo aver preso la lista dei pazienti da visitare e consegnato alla Signorina Maxwell la sua tazza di caffè per ringraziarla di avergli segnato i casi più “interessanti” da sottoporre al suo tirocinante. Il primo caso fu quello di Nathan Hamilton. Asher elencò i sintomi che presentava - un’eruzione cutanea verdastra e vomitava piccoli crostacei color grigio chiaro – per poi chiedere a Zephyr di fare una diagnosi e proporre una cura.
... Potrebbe trattarsi di indigestione di carne di Malaclaw Maculato. Quasi sicuramente poi è stata troppo cotta, quando invece si dovrebbe assumere quasi al sangue. Suggerirei, qualora fosse giusta la diagnosi, una cura a base di vitamina K e B12 per ristabilire l'equilibrio del fegato. In seguito, riso con amido e, a mollo, dei pezzetti di pollo belga a due teste al vapore, così da contrastare l'effetto venefico del cibo ingerito. Si prospettano ancora tra le sei e le otto ore di degenza.
Il paziente ha un metabolismo lievemente più accelerato della media quindi probabilmente le ore di degenza saranno superiori ma, a parte questo, la sua diagnosi è corretta Signor Kenway così come la cura proposta.
Tono di voce impostato e professionale – il caso era semplice quindi la correttezza della risposta del tirocinante non lo sorprese più di tanto – ma un lieve luccichio nello sguardo tradì una certa emozione che a un osservatore attento sarebbe apparso come ammirato stupore. Per secoli la carne di Malaclaw Maculato era stata etichettata dalla Medimagia come “non commestibile”in quanto potenzialmente tossica e solo nell’ultimo quinquennio un manipolo di ricercatori aveva ribaltato quella teoria. Alcuni studi infatti avevano dimostrato che la carne sprigionava una particolare tossina velenosa solo se cotta, risultando quindi innocua se consumata, mai in dosi eccessive, cruda. Cinque anni, però, erano davvero pochi perché una nuova teoria di tale portata venisse accettata da tutti e alcuni libri di Medimagia ancora riportavano la dicitura classica secondo cui, appunto, la carne di Malaclaw Maculato non era commestibile. Il fatto che Kenway fosse a conoscenza della nuova teoria, quindi, dimostrava all’ex Grifondoro che il ragazzo non si era limitato a studiare acriticamente i libri di testo ma li aveva approfonditi, comparandoli con altri più recenti, acquisendo così gli strumenti necessari per formarsi una propria opinione e non doversi uniformare alla massa.
Così anche lei sposa la teoria della commestibilità della carne di Malaclaw Maculato.
Una affermazione piuttosto che una domanda che Asher pronunciò non appena si furono allontanati dal paziente e su cui, ovviamente, l’ex Corvonero era libero di dissentire.
Personalmente riconosco la validità degli studi condotti fino a ora ma non mi sentirei di consigliare a nessuno di mangiarla cruda…
Uomo all’antica ma flessibile, aveva solo bisogno di prove certe e inconfutabili per mutare idea. Soprattutto apprezzava molto chi, un’idea propria e fondata ce l’aveva e la difendeva a ogni costo.
Emily Price, 8 anni. – esordì quindi, passando alla prossima paziente - Si trovava in vacanza con i suoi genitori in Norvegia quando ha avuto questo piccolo incidente… Come può vedere la pelle delle mani e dei polsi assomiglia a una corazza coriacea resistente a qualsiasi sollecitazione. Nonostante il prurito notturno, infatti, la ragazzina non è stata in grado di scalfirla in alcun modo – si poteva notare, infatti, che le unghie della ragazzina erano scalfite in più punti con un lieve principio di sanguinamento, segno che aveva provato a grattarsi anche con una certa forza – Gli arti sono poi ricoperti da papule dal contorno marroncino e la punta rossastra…
Vi era un altro dettaglio visibile a occhio nudo ma che Asher preferì non menzionare, giusto per testate lo spirito di osservazione di Zephyr: una protuberanza oblunga di circa mezzo centimetro sula punta delle papule. Fece quindi una lieve pausa, per dare al ragazzo il tempo di assimilare le informazioni appena ricevute ed, eventualmente, concludere la sua descrizione.
In cosa si è imbattuta la piccola Emily secondo lei, Signor Kenway? E come procederebbe per curarla?
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da Zephyr » 28/02/2015, 22:11
[news] Il paziente ha un metabolismo lievemente più accelerato della media quindi probabilmente le ore di degenza saranno superiori ma, a parte questo, la sua diagnosi è corretta Signor Kenway così come la cura proposta.
Sentito signor Hamilton? Presto sarà fuori di qui, non si preoccupi. Le auguro di riprendersi in fretta e in futuro faccia più attenzione. Decise di rivolgere un mezzo sorriso al paziente in questione, provando a stabilire un lieve contatto umano, lui che di solito ne favoriva ben pochi con le persone sconosciute, tuttavia nel suo tono non vi era alcuna traccia di felicità od orgoglio per la propria piccola vittoria. Era contento di aver risposto adeguatamente, ma per lui quello era solo un dovere, era necessario che chiedesse sempre di più a se stesso, senza accontentarsi di così poco. Aveva ancora così tante nozioni da imparare sul campo, quindi era meglio che si preparasse a sbagliare più che ad avere successo, in tal modo la cantonata avrebbe fatto meno male e l'insegnamento ricevuto da esso sarebbe giunta più velocemente. Così anche lei sposa la teoria della commestibilità della carne di Malaclaw Maculato.
Come scusi?
Personalmente riconosco la validità degli studi condotti fino a ora ma non mi sentirei di consigliare a nessuno di mangiarla cruda…
Ah, intende le teorie del professor Macbeth? Più che sposarla, tengo da conto la possibilità che possa essere ingerita seguendo una procedura di accorta profilassi, nulla di più. Non consiglierei nemmeno io di mangiarla, soprattutto per il contenuto proteico troppo concentrato. Il fegato ne risentirebbe quasi sempre. Il soggetto era anche piuttosto giovane ed ha sopportato, ma probabilmente se avesse avuto anche solo dieci anni di più, ci saremmo trovati di fronte ad uno scenario molto più preoccupante, magari anche chirurgico, lei che ne pensa? Troppo giovane e inesperto per potersi permettere di "sposare", come diceva Asher Brightless, una ipotesi piuttosto che un'altra. Poteva riconoscere che fosse esatta per via degli esperimenti eseguiti, ma preferiva di gran lunga chiedere consiglio e giudizio alle persone nel settore da più tempo di lui prima di farsi un'idea specifica. Tisifone non gli aveva mai negato le proprie digressioni su argomenti di ogni tipo e soprattutto sulla Divinazione in generale, comprese le nuove mantiche scoperte negli ultimi cinquant'anni, per questo Zephyr ipotizzava che se lei era venuta su in quel modo, così disponibile e preciso, da qualcuno doveva aver pur preso. Era certo che le idee del padrino della sua Maestra lo avrebbero aiutato a capire meglio l'ottica nella quale inquadrare quella teoria specifica e con essa diverse altre, non doveva far altro che prendere coraggio e chiedere, senza pensare di risultare fastidioso, in fondo stava lì per imparare, per prepararsi ad essere un giorno un valente MediMago. Raggiunsero la seconda paziente in lista, una bambina molto piccola, forse sui sette o nove anni, decisamente non in ottime condizioni. All'occhio di Zephyr giunsero subito dei dettagli molto interessanti, ma ovviamente prima sentì le specifiche fornite dal suo referente. Emily Price, 8 anni. Si trovava in vacanza con i suoi genitori in Norvegia quando ha avuto questo piccolo incidente… Come può vedere la pelle delle mani e dei polsi assomiglia a una corazza coriacea resistente a qualsiasi sollecitazione. Nonostante il prurito notturno, infatti, la ragazzina non è stata in grado di scalfirla in alcun modo. Gli arti sono poi ricoperti da papule dal contorno marroncino e la punta rossastra…
... Poverina...
In cosa si è imbattuta la piccola Emily secondo lei, Signor Kenway? E come procederebbe per curarla? Gli occhi del ragazzo si addolcirono nel vedere quella piccola creatura umana così in difficoltà e dolore. Possibile che gli facesse così male? Il cuore si strinse nel petto e il Ghiaccio nel suo animo sussultò, quasi invitandolo a soffrire come stava soffrendo lei, per non farla sentire sola. Era consapevole che in un lavoro del genere le emozioni dovevano essere tenute all'ultimo posto per lasciare spazio alla professionalità adeguata alle cure e alla risoluzione dei casi, ma era il suo primo giorno e c'era da sperare che per quel motivo Asher lo perdonasse. Prese un gran respiro, rimanendo in silenzio alcuni secondi, avvicinandosi alla bambina e studiando meglio le braccia e le porzioni di pelle interessate, annuendo pian piano tra sé, ipotizzando che forse stava arrivando alla natura del malessere, il motivo e di conseguenza anche alla procedura da seguire per far tornare la piccola a giocare e sorridere. Norvegia. Siamo nel periodo a cavallo tra Estate e Autunno. Avrei potuto scambiarlo anche per un morso di Chizpurfle ma quelle protuberanze sono inconfondibili. Questo è il momento degli accoppiamenti per i Karl e durante questa fase è facile osservarli in zone aperte e accessibili ai bambini. Evidentemente la piccola deve avergli offerto del cibo scambiandolo per un riccio comune e il Knarl si è arrabbiato, pungendola. Lasciando che gli aculei vengano espulsi successivamente ad una esposizione sotto concentrazione di calore, sarà possibile poi applicare una pomata per disinfettare la zona punta ed evitare così danni consistenti al sistema circolatorio o alle ghiandole sudoripare, spesso minacciate da questi tipi di incidenti abbastanza comuni. Il periodo di degenza si aggira intorno alle 48 ore, dipendendo maggiormente dal tempo che ci impiegherà l'organismo di Emily a ridurre lo stato febbrile, qualora ce ne fosse. Finito il tentativo di diagnosi, Zephyr rimase dunque in silenzio, congiungendo le mani davanti al corpo con le braccia lunghe e distese.[/news]
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da Asher » 01/03/2015, 11:30
Sentito signor Hamilton? Presto sarà fuori di qui, non si preoccupi. Le auguro di riprendersi in fretta e in futuro faccia più attenzione.
La prima diagnosi di Zephyr era stata ineccepibile così come la cura proposta eppure, fatta esclusione per lo stupore dovuto alla citazione alle nuove teorie sulla carne di Malaclaw, Asher non sembrava particolarmente colpito o soddisfatto. Non perché quel primo caso poteva essere considerato relativamente semplice o per una qualche strategia di insegnamento – ridurre le lodi al minimo per evitare che il tirocinante si monti la testa e diventi superficiale. Ciò che lo tratteneva era la sensazione [Intuito=33] che le condizioni del paziente non avessero smosso nulla nel profondo dell’animo del ragazzo. Mentre lo ascoltava tranquillizzare il Signor Hamilton e dargli qualche piccola raccomandazione, le parole dell’ex Corvonero gli risuonavano vuote, prive di una reale compartecipazione. Certo per curare al meglio i pazienti bisognava tenere un atteggiamento distaccato perché un coinvolgimento emotivo troppo forte avrebbe comportato perdita di lucidità e oggettività ma, d’altro canto, Asher era convinto che anche considerare i pazienti come degli asettici casi clinici nuocesse al lavoro.
Imparerà a trovare un suo equilibrio.
Si disse fiducioso mentre, allontanandosi dal paziente, si informava su quale fosse la reale posizione di Kenway rispetto alla nuova teoria sulla commestibilità della carne di Malaclaw Maculato.
Ah, intende le teorie del professor Macbeth?– lieve cenno di assenso con il capo - Più che sposarla, tengo da conto la possibilità che possa essere ingerita seguendo una procedura di accorta profilassi, nulla di più. Non consiglierei nemmeno io di mangiarla, soprattutto per il contenuto proteico troppo concentrato. Il fegato ne risentirebbe quasi sempre. Il soggetto era anche piuttosto giovane ed ha sopportato, ma probabilmente se avesse avuto anche solo dieci anni di più, ci saremmo trovati di fronte ad uno scenario molto più preoccupante, magari anche chirurgico, lei che ne pensa?
Che le diverse procedure di profilassi delineate fino a ora sono maggiormente orientate a rendere innocue le cosiddette“tossine dormienti” piuttosto che a prevenire un sovraccarico del fegato a causa dell’elevato contenuto proteico della carne. – affermò serio fermandosi a pochi passi dal prossimo paziente, in volto un’espressione concentrata. Non aveva il tempo per una approfondita dissertazione in materia ma allo stesso tempo non voleva dare al tirocinante l’impressione di non essere disponibile al dialogo e al confronto. – Fino a un quinquennio fa l’unico motivo per cui se ne vietava il consumo era legato al fatto che, cuocendola, la carne diventava tossica quindi i ricercatori si sono concentrati esclusivamente su questo problema, trascurando a mio avviso altri fattori come appunto il “peso” delle sostanze nutritive contenute in questo tipo di carne. A loro discolpa c’è da dire che la cottura modifica le proteine, rendendole molto più digeribili, e quindi nei pazienti intossicati non si è mai dato troppo peso alle conseguenze sul fegato. – non quando vi erano sintomi ben più visibili da trattare – In ogni caso si, l’età del Signor Hamilton ha giocato molto a suo vantaggio, motivo per cui sarà dimesso presto. – piccola pausa – E’ per casi come questo che le ho chiesto di venire nel mio ufficio almeno mezz’ora prima dell’inizio del giro di visite, così da avere il tempo per affrontare con la dovuta calma e attenzione qualsiasi argomento abbia suscitato il suo interesse.
Un modo fermo ed educato per dire che quello non era il luogo né il momento giusto per approfondire il discorso ma che avrebbe ripreso volentieri l’argomento l’indomani mattina nel caso Zephyr l’avesse ritenuto opportuno. Adesso vi erano cose, o meglio persone, molto più importanti che necessitavano di tutta la loro attenzione come la piccola Emily Price che durante le vacanze in Norvegia con i suoi genitori si era imbattuta in uno Knarl, costringendo la famiglia a un rientro frettoloso seguito da ricovero immediato. Il MediMago espose quindi i sintomi della ragazzina, trattenendo per sé una piccola informazione, per poi osservare, decisamente e palesemente soddisfatto, i lineamenti dell’Aberrazione addolcirsi di fronte alla piccola sofferente.
Norvegia. Siamo nel periodo a cavallo tra Estate e Autunno. Avrei potuto scambiarlo anche per un morso di Chizpurfle ma quelle protuberanze sono inconfondibili. – l’angolo destro della bocca di Brightless si sollevò lievemente in un ghigno saputo. -Questo è il momento degli accoppiamenti per i Karl e durante questa fase è facile osservarli in zone aperte e accessibili ai bambini. Evidentemente la piccola deve avergli offerto del cibo scambiandolo per un riccio comune e il Knarl si è arrabbiato, pungendola.
Era così carino…
Pigolò la piccola Emily.
Lasciando che gli aculei vengano espulsi successivamente ad una esposizione sotto concentrazione di calore, sarà possibile poi applicare una pomata per disinfettare la zona punta ed evitare così danni consistenti al sistema circolatorio o alle ghiandole sudoripare, spesso minacciate da questi tipi di incidenti abbastanza comuni. Il periodo di degenza si aggira intorno alle 48 ore, dipendendo maggiormente dal tempo che ci impiegherà l'organismo di Emily a ridurre lo stato febbrile, qualora ce ne fosse.
La temperatura della bimba è intorno ai 38° da ieri sera e non accenna a scendere. Attendiamo che tutti gli aculei vengano espulsi prima di somministrarle qualche pozione per farle scendere la febbre proprio per non sovraccaricare il suo giovane organismo.
Altre informazione, che probabilmente il ragazzo conosceva già, ma che non faceva mai male ripetere. Ripresero quindi il loro giro, passando da un paziente a un altro, soffermandosi maggiormente su quelli indicati diligentemente dalla Signorina Maxwell.
Terry Canyon, 31 anni, Sergente dei Sicari – declinò le generalità del nuovo paziente con professionalità e una punta di ammirazione. Dopotutto i rapporti tra Sicari e Mercenari erano ottimi, a differenza di quelli con gli Auror verso cui Asher aveva una avversione del tutto personale – Il Sergente è rientrato stanotte da una missione top secret con una squadra di Guaritori che ha provveduto a somministrargli delle pozioni per indurlo in uno stato di coma controllato.– l’uomo infatti, dall’aspetto emaciato e mortalmente pallido, giaceva immobile nel suo letto con gli occhi chiusi e una flebo attaccata al braccio sinistro - Ha le gambe paralizzate, solchi profondi su braccia e schiena causati da artigli e uno squarcio all’altezza dell’addome dovuto probabilmente a delle zanne.
Tutte ferite che non potevano essere viste, considerato che il paziente era vestito e disteso supino. Fu per questo che, una volta chiuse le tendine per avere un minimo di privacy, Asher si avvicinò a un carrello dov’era posizionato uno strumento molto simile a un proiettore babbano e, presa la propria bacchetta dalla tasca del camice, gli castò contro un Favola Fiabescum. Immediatamente il Magivisualizzatore – così si chiamava lo strumento in questione – si accese e proiettò in aria l’immagine tridimensionale del corpo del paziente, nudo, esattamente com’era al momento del ricovero.
Come potrà ben comprendere non è sicuro muovere il paziente quindi questo è l’unico modo che abbiamo per visitarlo. – con una mano fece cenno a Zephyr di avvicinarsi all’immagine in modo da poter vedere meglio – Se ha bisogno di cambiare l’angolazione della visuale, girare il corpo o ingrandire una determinata zona deve solo posizionare le dita sull’immagine e muoverle.
A scopo dimostrativo allungò la propria di mano e ruotando le dita fece ruotare la versione virtuale del Signor Canyon.
Si fece quindi da parte, lasciando al suo tirocinante tutto il tempo che gli serviva per potersi fare un’idea chiara e precisa delle ferite che il Sicario aveva ricevuto. Anche in questo caso aveva omesso un piccolo dettaglio, le quattro piccole punture speculari sui polpacci, ma confidava nello spirito di osservazione del ragazzo non solo per notarle ma anche per comprenderne la causa.
Allora Signor Kenway cosa ne pensa?
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da Zephyr » 03/03/2015, 12:50
[news] ... l’età del Signor Hamilton ha giocato molto a suo vantaggio, motivo per cui sarà dimesso presto. E’ per casi come questo che le ho chiesto di venire nel mio ufficio almeno mezz’ora prima dell’inizio del giro di visite, così da avere il tempo per affrontare con la dovuta calma e attenzione qualsiasi argomento abbia suscitato il suo interesse. Un caffè pessimo per svegliare anche i morti e qualche dialogo professionale volto ad illuminare il buio dei suoi dubbi medici, avrebbe potuto chiedere di più? Non quando aveva un referente così tanto disponibile ed esperto del settore. Annuì silenzioso, senza proseguire nella conversazione, comprendendo che era giunto il momento di pensare al caso successivo. La bambina che si trovò ad osservare aveva un aspetto molto indifeso, dolce e appena appena impaurito, tutte caratteristiche che spinsero Zephyr ad assumere un'espressione non solo più colpita ma anche preoccupata. Pur consapevole che in un lavoro come il suo l'autocontrollo giocava un ruolo fondamentale, non era facile per lui impedirsi totalmente e così presto di provare un trasporto maggiore o minore a seconda del paziente. La temperatura della bimba è intorno ai 38° da ieri sera e non accenna a scendere. Attendiamo che tutti gli aculei vengano espulsi prima di somministrarle qualche pozione per farle scendere la febbre proprio per non sovraccaricare il suo giovane organismo.
Sforzati di non grattare e resisti, sono sicuro che sei fortissima! Se mi diranno che non ti sei toccata mai, farò arrivare una barretta di cioccolato insieme al pranzo, d'accordo piccola? I bambini adoravano i piccoli premi, quelle leggere gratificazioni per delle imprese grandi, almeno dal loro punto di vista. Per Zephyr non significava nulla di male comprarle ad una delle macchinette al pianterreno qualcosa di dolce e farglielo recapitare e in quel modo si stava anche assicurando una motivazione in più per Emily al fine di non prolungare l'agonia di quella brutta puntura. Una volta allontanatisi dalla bambina, Asher decise di sottoporlo ad una prova davvero complessa, visto che non era per nulla possibile riuscire ad osservare il malato se non grazie ad un macchinario MagiTecnologico. Un bel problema, perché a volte alcuni dettagli erano più difficili da cogliere e mettere in conto per la diagnosi, ma il ragazzo non si faceva certo mettere ansia da una cosa simile. Terry Canyon, 31 anni, Sergente dei Sicari. Il Sergente è rientrato stanotte da una missione top secret con una squadra di Guaritori che ha provveduto a somministrargli delle pozioni per indurlo in uno stato di coma controllato. Ha le gambe paralizzate, solchi profondi su braccia e schiena causati da artigli e uno squarcio all’altezza dell’addome dovuto probabilmente a delle zanne.
Mh...
Come potrà ben comprendere non è sicuro muovere il paziente quindi questo è l’unico modo che abbiamo per visitarlo. Se ha bisogno di cambiare l’angolazione della visuale, girare il corpo o ingrandire una determinata zona deve solo posizionare le dita sull’immagine e muoverle. La macchina gli servì un'immagine nitida e quanto più precisa dell'uomo in questione, aiutandolo nel concentrarsi a capire cosa lo avesse attaccato. Zephyr Kenway aveva studiato moltissimo riguardo le Creature Magiche, prendendo anche un Master adeguato nel riconoscimento generico di esse, ma non volle comunque risultare affrettato con il rischio non solo di fare una pessima figura ma anche di essere etichettato come un istintivo. Le punture sulle gambe potevano somigliare sia a spine che a denti sottili e aguzzi, già, ma quale era la risposta esatta? Dovette per forza ingrandire ulteriormente l'immagine e sfruttare diverse angolazioni per attribuire la profondità del solco e il diametro del buco a denti di serpente. Sì ma, cosa c'entravano i denti di un serpente con i graffi sul resto della pelle? Graffi, morsi di serpente, per la miseria, era una Chimera! Famosa per la pericolosità e per l'elevato tasso di mortalità di coloro che venivano attaccato da essa, non bisognava prenderla sotto gamba. Se è come penso, i graffi ben presto si tramuteranno in ustioni di secondo grado con bolle d'acqua intorno alla zona colpita, sarebbe quindi ideale spalmare sulle braccia e sulla schiena pomate erbologiche che contrastino tale effetto cutaneo. Riguardo la paralisi delle gambe, è il veleno presente nelle ghiandole di una specifica zona della Chimera a causare un simile problema, ovvero la coda a serpente, quindi sarei quasi certo di poter attribuire l'attacco ricevuto dal signor Canyon a questa creatura molto pericolosa. Bisognerà sperare che grazie ad un lungo periodo di fisioterapia il paziente riacquisti pienamente l'uso degli arti inferiori, nel frattempo, per accelerare il processo di guarigione e abbassare la percentuale di mortalità del veleno, potremmo... potremmo... Sì, d'accordo, la sua mente era prestante e la sua conoscenza pressoché enciclopedica riguardo tutte le teorie mediche possibili e le patologie più assurde, ma rimaneva pur sempre uno specializzando al suo primo giorno e bisognava anche mettere in conto un minimo di tensione accumulata. Nessun uomo era perfetto, men che meno lui, per questo entrò qualche secondo nel pallone, chiudendo gli occhi e facendo un bel respiro, chiedendo cortesemente con un cenno della mano ad Asher di aspettarlo, perché non si voleva arrendere, voleva arrivare alla soluzione perché sapeva di poterci riuscire. Riaprendo le palpebre, cercò di raccogliere il Ghiaccio presente nel suo Spirito, chiedendo ad esso di conferirgli una stabilità dei sensi e dell'intelletto, poi, recuperando la memoria dei libri letti e delle lezioni seguite, nonché le informazioni accumulate sulle Creature e in quel particolare modo sulla Chimera, provò a non deludere né se stesso, né il MediMago Brightless. Pozione protettiva muscolare per endovena, decotto di rinforzo osseo tramite flebo e inalazione di vapore tossicida categoria X-ZP6990, tempo di supervisione per i miglioramenti di 72 ore circa, nessun farmaco contro la febbre per rallentare ulteriormente il processo di infezione del batterio presente nel veleno. Non restava altro che sperare di aver azzeccato tutto. Non aveva mai parlato così svelto in vita sua, ma le parole erano state scandite bene.[/news]
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da Asher » 03/03/2015, 15:44
Sforzati di non grattare e resisti, sono sicuro che sei fortissima! Se mi diranno che non ti sei toccata mai, farò arrivare una barretta di cioccolato insieme al pranzo, d'accordo piccola?
Rinforzo positivo.
Mormorò Asher approvando implicitamente il discorso di Zephyr che, promettendo alla piccola Prince della cioccolata in cambio di un forte autocontrollo, stava proteggendo le sue piccole manine dal venire ulteriormente scorticate per aver inutilmente tentato di mandare via il prurito grattandosi. Un comportamento del genere era considerato accettabile solo in virtù della giovane età della paziente anche se il MediMago auspicava che, con il tempo, il suo tirocinante avrebbe sviluppato un po’ di empatia nei confronti di tutti i pazienti, indipendentemente dall’età, dal sesso o dalla razza, perché solo in quel modo, dal suo punto di vista, sarebbe diventato un ottimo medico. In ogni caso per essere, quello, il primo giorno di tirocinio di Kenway Brightless poteva considerarsi soddisfatto dal suo nuovo tirocinante sia per la prontezza con cui aveva formulato le diagnosi che per la validità delle cure proposte. Mancava però ancora qualcosa prima di poter dichiarare concluso il giro di visite, un ultimo caso che avrebbe messo alla prova non solo le capacità e le conoscenze dell’ex Corvonero ma anche la stabilità dei suoi nervi. Il Sergente Canyon, ferito nel corso di un’operazione dei Sicari del Ministero, infatti giaceva nel suo lettino in un coma indotto e questo rendeva impossibile effettuare una visita completa tradizionale, guardando dal “vivo” ferite. Per questo, dopo aver elencato i sintomi presentati dal Sicari, Asher attivò il Magivisualizzatore proiettando l’immagine tridimensionale dell’uomo in aria e lasciando a Zephyr tutto il tempo necessario per esaminare il “corpo” e formulare una diagnosi.
Se è come penso, i graffi ben presto si tramuteranno in ustioni di secondo grado con bolle d'acqua intorno alla zona colpita, sarebbe quindi ideale spalmare sulle braccia e sulla schiena pomate erbologiche che contrastino tale effetto cutaneo. Riguardo la paralisi delle gambe, è il veleno presente nelle ghiandole di una specifica zona della Chimera a causare un simile problema, ovvero la coda a serpente, quindi sarei quasi certo di poter attribuire l'attacco ricevuto dal signor Canyon a questa creatura molto pericolosa.
E’ l’unica informazione che siamo riusciti a strappare ai suoi compagni.
Sbuffò lievemente contrariato. Comprendeva la necessità di dover mantenere il massimo riserbo sulla missione svolta da Canyon ma ogni informazione nascosta o fornita a metà era un ostacolo che rendeva sempre più difficile delineare una diagnosi accurata e quindi trovare la cura più appropriata.
Bisognerà sperare che grazie ad un lungo periodo di fisioterapia il paziente riacquisti pienamente l'uso degli arti inferiori, nel frattempo, per accelerare il processo di guarigione e abbassare la percentuale di mortalità del veleno, potremmo... potremmo...
Lo vide tentennare, iniziare a scivolare lungo il crinale del panico di chi sapeva di poter giungere alla conclusione corretta ma non come farlo, per poi tentare di rialzarsi. Quando Zephyr gli chiese un po’ di tempo, Asher si limitò a fare un passo indietro, ampliando così anche il suo spazio vitale, studiando con attenzione ogni suo movimento, ogni cambiamento per quanto impercettibile del suo viso, contando mentalmente i secondi che passavano. Il tempo, soprattutto in quel tipo di casi, era un fattore determinante e quindi era importante non solo formulare la cura corretta ma anche farlo in fretta per evitare di intervenire sul paziente quando era ormai troppo tardi.
Pozione protettiva muscolare per endovena, decotto di rinforzo osseo tramite flebo e inalazione di vapore tossicida categoria X-ZP6990, tempo di supervisione per i miglioramenti di 72 ore circa, nessun farmaco contro la febbre per rallentare ulteriormente il processo di infezione del batterio presente nel veleno.
Corretto.- affermò Asher senza una particolare inflessione nel tono della voce per poi aggiungere – Anche se sulle ustioni non verrà spalmata una pomata erbologica generica ma l’Unguento di Jansen Friedh per ridurre al minimo l’assorbimento da parte dell’organismo di sostanze diverse e potenzialmente in contrasto tra loro. Tale unguento, infatti, è già stato applicato sui morsi di serpente per ridurre gli effetti del veleno sulla pelle… Bene il Signor Canyon era l’ultimo paziente della mattinata – affermò poi, chiudendo la cartella e porgendola a una delle infermiere che li aveva seguiti lungo tutto il turno di visite – Se non sbaglio il suo turno finirà solo tra un paio d’ore mentre il mio è terminato – uno sguardo veloce al suo orologio babbano di cui andava molto orgoglioso – esattamente mezz’ora fa. – grazie a un’emergenza che l’aveva tirato giù dal letto alle tre del mattino – Vada quindi dalla Signorina Maxwell e si faccia dare le cartelle di tutti i pazienti di questo reparto che dovranno essere dimessi domani dopo l’ora di pranzo. La aspetto domani mattina nel mio ufficio verso le otto e mi dirà se, secondo lei, è necessario trattenerne qualcuno un ulteriori controlli.
Così dicendo si congedò dal tirocinante e, rientrato nel proprio ufficio, si infilò nel camino ancora con il camice addosso, tutta la stanchezza della giornata appena trascorsa che si materializzava sulle sue povere spalle, facendogli desiderare solo un po’ di riposo.
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da Zephyr » 03/04/2015, 14:18
[news] Corretto. Quella sola parola bastò in un attimo per far tornare i suoi nervi al loro posto, completamente. Era fondamentale per Zephyr diventare un bravo medico, non famoso, non illustre, non luminare, ma soltanto bravo. Per lui la questione fondamentale era riuscire nell'intento di essere una figura positiva per il mondo magico, una persona non da scacciare. Aveva combattuto a lungo contro la sua interiorità, contro il suo istinto di definirsi indegno di vivere, per questo ora sapeva che l'unico modo per vincere non solo la battaglia ma anche la guerra fosse occupare un piccolo posto nella società e rendersi apprezzabile da chiunque. Non puntava in alto anche per un semplice discorso di protezione nei confronti di se stesso e delle persone a lui più care, come Ariel o anche la Maestra Tisifone. Se in un futuro la Setta avesse trovato fastidioso il suo contributo umanitario, probabilmente avrebbe cercato di convincerlo a moderarsi attraverso le minacce nei confronti dei suoi affetti e questo andava assolutamente evitato. Avrebbe vissuto nell'ombra, le sue doti non sarebbero mai state portate oltre un certo livello di conoscenza, ma non gli interessava, non quando c'era in gioco tutto ciò che di bello faceva parte della sua intera esistenza. Se non sbaglio il suo turno finirà solo tra un paio d’ore mentre il mio è terminato... esattamente mezz’ora fa.
Esattamente, MediMago Brightless.
Vada quindi dalla Signorina Maxwell e si faccia dare le cartelle di tutti i pazienti di questo reparto che dovranno essere dimessi domani dopo l’ora di pranzo. La aspetto domani mattina nel mio ufficio verso le otto e mi dirà se, secondo lei, è necessario trattenerne qualcuno un ulteriori controlli.
Sì signore. Le auguro un piacevole proseguo di giornata. Ci vediamo domani, sarò più che puntuale. Tese la mano verso l'uomo affinché potessero salutarsi alla maniera maschile classica, facendo anche un piccolo inchino col capo in segno di rispetto, dopo di che lo osservò allontanarsi per alcuni secondi, prima di riprendere a fissare il paziente davanti a sé, la piccola signorina visitata poc'anzi ed anche il primo malato dal quale erano andati all'inizio del turno. Concentrandosi affinché il suo potere potesse dare il meglio di sé, cominciò ad ascoltare i battiti dei loro cuori, i loro respiri, ogni dettaglio, ogni particolare. Quello era il tipico suono della vita, il suono che lasciava far intendere la possibilità di salvarli, la possibilità di fare ancora qualcosa per loro. Il suo studio era appena cominciato ed ipotizzava per altro che molta esperienza l'avrebbe potuta fare solo negli anni a venire, ma questo non significava che potesse considerarsi in grado o autorizzato a sbagliare, no, non quando in gioco c'era la morte di persone innocenti. La Setta dei 12, credendo di dar vita ad un malvagio, invece aveva messo in mano ad una persona tendenzialmente buona delle capacità allucinanti e assurde, che avrebbe sfruttato solo a fin di bene, se non in casi totalmente eccezionali. Certo, il suo lato oscuro esisteva ancora e non l'avrebbe mai potuto mandare via, ma lo sapeva controllare, tenere a bada, contrastare quel tanto che serviva per sentirsi in pace con se stesso per la maggior parte del tempo. Grazie mille. Il sorriso leggero espresso verso la ragazza che gli consegnò le cartelle contagiò abbastanza le gote e gli occhi da farle capire che era sincero, proprio come gli aveva suggerito Asher la stessa mattina. Avrebbe dato il giusto spazio anche per i test di MagiSapienza e MagiFilosofia, doveva prendere informazioni a proposito di quelle due adesioni fondamentali proprio come consigliatogli dalla sua socia in affari, ma non intendeva affatto abbandonare l'idea di essere anche un Divinante, sentiva che doveva farlo non solo perché gli interessava, ma anche perché quello poteva essere un piccolo modo silenzioso di farsi perdonare dalla donna alla quale aveva rovinato momentaneamente la vita qualche tempo prima. Lei non lo avrebbe mai saputo, non era importante che lo sapesse, ma per Zephyr era fondamentale espiare le sue colpe in qualche modo, anche uno piccolo e stupido come regalarle la gratificazione segreta di uno studente del tutto focalizzato sull'arte che in lei era più un dono che altro, e orientato nel perseguire lo studio iniziato come semplice allievo Corvonero. Arrivato nella propria stanza per esaminare le cartelle, si mise al lavoro, non sapendo esattamente quando avesse finito ma quello era un dettaglio che gli interessava poco. Ariel attaccava a lavorare la notte e per questo motivo non aveva sicuramente paura di far tardi per vederla, anzi, molto probabilmente adesso stava anche riposando stanca per la performance al villaggio vacanze, poverina. Al lavoro.Uscita per Zephyr [/news]
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Zephyr
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da Aryanne » 28/05/2015, 11:47
• Cinque giorni dopo la finale del Torneo Commando vs. Mercenari under 25 _ Londra (San Mungo) _ 2 Gennaio 2110 _ 09.26 •
S'immaginava immersa nell'acqua: il silenzio intorno a sé, solo il rumore delle gocce trasparenti che le lambivano il corpo; una pace esteriore tanto quanto quella interiore, un benessere agognato così a lungo e finalmente raggiunto. Le era sembrato di non essersi fermata mai, da un anno a quella parte, di non avere nemmeno il tempo per respirare... e finalmente, ora, si riposava. Solo lei, l'acqua e poi più nulla. Sarebbe anche potuta rimanere così per sempre...
Mmmmh...
Ma non era così. Non si trovava in acqua, non era in pace, non era sola. Quello era un sogno, un bellissimo sogno che sarebbe però rimasto tale, perché la realtà era tutt'altra: lenta ma inesorabile, quest'ultima s'insinuò nei suoi pensieri, costringendola alla fine ad aprire gli occhi. Il Torneo era finito... e lei aveva perso. Anzi, era arrivata seconda, che forse era pure peggio. Tutto il lavoro fatto in quei mesi, il sudore, il sangue, le lacrime... niente, non era servito a niente: aveva riposto tutta la sua forza di volontà in quegli allenamenti, aveva rinunciato a tutto - riposo, svago, uscite con gli amici, intimità col fidanzato persino - pur di non sprecare nemmeno un secondo prezioso, e dopo aver lottato con "Mask", dopo essersi resa conto di aver colpito il padre, si era convinta di poter vincere. Avrebbe potuto battere Calamity Jane, chiudere con lei la questione della "Rivale Scarlatta", andare a casa di Asveras e, sbattendogli tra le mani il trofeo del primo posto, chiedergli quando sarebbero cominciati i loro allenamenti, perché ora si trovava entro i primi 1000 Mercenari al mondo... E invece no. Niente era andato come avrebbe dovuto, aveva perso sul filo di lana - un detto babbano molto azzeccato, se se lo ricordava bene - e tutto ciò che aveva ottenuto era un trofeo d'argento che, per quanto la riguardava, sarebbe potuto bruciare anche all'istante se solo gliel'avessero messo di fronte.
Come si sente oggi Signorina Vastnor?
Ci aveva messo un po', la prima volta che si era svegliata, per capire dove fosse: aveva poi realizzato di trovarsi al San Mungo, e che era Asher a seguirla; evidentemente suo padre si era assicurato che venisse curata dal migliore, o forse lo stesso Brightless aveva deciso di prendersi cura di lei, avendola conosciuta in più di un'occasione tra missioni, matrimoni e qualche sporadico incontro casuale.
Come una che è arrivata seconda, Medimago Brightless.
Rispose dunque Aryanne, il sarcasmo che però era - stranamente - assente nella sua voce, forse più per stanchezza, tristezza o rabbia, che per la volontà di non fare una battuta acida delle sue.
Clinicamente, invece, lei come mi trova? Sono a posto?
Non aveva tentato nemmeno di alzarsi per controllarlo di persona, preferendo rimanere a vegetare in quel lettino asettico, com'era normale che fosse in un ospedale: in fondo si stava rifacendo di tutto il tempo in cui non si era potuta riposare per allenarsi ancora e ancora - inutilmente.
Ti va di parlarne?
Di cosa? Di quanto il mio culo pesi più di quello della Sonenclaire? - sbuffò, amaramente e palesemente sarcastica questa volta - Non credo ci sia niente da aggiungere... sono caduta dal ring prima di lei, punto. Se fossi stata più forte l'avrei colpita per prima, ed ora sarei la vincitrice.
Era così che la vedeva lei, ed era questo che bruciava più di tutto il resto.
... lei come sta? L'hanno ricoverata qui?
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da Asher » 29/05/2015, 23:12
Come una che è arrivata seconda, Medimago Brightless.
E’ una posizione di tutto rispetto, dovresti essere orgogliosa di te stessa.
Hai dato il massimo… andrà meglio la prossima volta.
Quelle due frasi, o una qualsiasi variazione sul tema, rappresentavano la pura verità ma se Asher le avesse pronunciate sarebbero suonate come frasi di circostanza, priva di sostanza e completamente inutili. Non avrebbero aiutato Aryanne a sentirsi meglio o a colpevolizzarsi di meno, al massimo l’avrebbero fatta incazzare maggiormente e in qualità di amico e di medimago curante lui doveva evitarle qualsiasi sforzo fisico ed emotivo superfluo.
Quindi con il morale e l’autostima a far compagnia al cadavere di Voldemort…
Polverizzati. Esattamente come un corpo morto da secoli.
Clinicamente, invece, lei come mi trova? Sono a posto?
In perfetta forma o quasi. Il tuo organismo ha risposto bene alle cure che ti abbiano somministrato, grazie anche a una o due intuizioni del tirocinante Kenway – non si sarebbe mai preso tutto il merito di una guarigione così rapida, non era nel suo carattere – e già da ieri sei stata dichiarata ufficialmente fuori pericolo. Nonostante ho deciso di tenerti in osservazione ancora un giorno o due per essere certi che il collasso fisico, magico ed emotivo che hai sfiorato non produca un qualche effetto a scoppio ritardato.
Avrebbe dovuto parlarle anche del post ricovero ma probabilmente l’ultima cosa che la giovane Vastnor volesse sentirsi dire era che non poteva rimettersi in carreggiata immediatamente né riprendere ad allenarsi con gli stessi ritmi di prima fin da subito. Preferì quindi togliersi per un attimo i panni da medimago e vestire quelli dell’amico o almeno di una persona con cui poter parlare liberamente e all’occorrenza sfogarsi.
Di cosa? Di quanto il mio culo pesi più di quello della Sonenclaire? Non credo ci sia niente da aggiungere... sono caduta dal ring prima di lei, punto. Se fossi stata più forte l'avrei colpita per prima, ed ora sarei la vincitrice.
Tecnicamente sei stata più forte di lei. La potenza del suo incantesimo si è esaurita prima, lasciando l’esito dell’incontro alla semplice forza di gravità. Nella vita reale saresti stata tu ad avere la meglio perché ti saresti rimessa in piedi per prima.
... lei come sta? L'hanno ricoverata qui?
Si trova su questo stesso piano, due stanze dopo la tua ma non è ancora completamente fuori pericolo. Dobbiamo aspettare ancora ventiquattro ore per essere certi che non riporterà danni permanenti … Di certo lei non è in grado di ricevere ancora delle visite.
Aggiunse, come a voler sottolineare che gli attacchi della giovane Vastnor erano stati più incisivi e devastanti di quelli della Sonenclaire. Tecnicamente neanche l’ex Dragargento, visto che Asher si era limitato a rassicurare la famiglia che fosse fuori pericolo senza però entrare troppo nei particolari. Voleva darle la possibilità di riprendersi non solo fisicamente ma anche mentalmente, di riflettere a mente fresca e lucida, senza la pressione e l’adrenalina della competizione, su ciò che era accaduto e riconoscere non solo i propri sbagli ma anche i propri meriti. Le poche e sarcastiche parole che avevano scambiato però avevano dato a Brightless la sensazione che se la ragazza fosse rimasta da sola a rimuginare sul Torneo sarebbe rimasta invischiata in una spirale di deleterio pessimismo. Forse ciò che le avrebbe fatto davvero bene era confrontarsi con qualcuno che l’aveva vista sputare sudore e sangue in vista della gara e che avrebbe saputo darle se non proprio conforto almeno un punto di vista più positivo.
Qui fuori c’è qualcuno che vorrebbe parlare con te, se te la senti.
Disse, complimentandosi mentalmente con se stesso per essersi limitato a invitare Kalas ad attendere invece di allontanarlo quando lo aveva incontrato fuori dalla porta della stanza della ragazza.
Se hai bisogno di qualcosa non esitare a farmi chiamare.
Non appena Xena avesse acconsentito a ricevere visite, Asher avrebbe pronunciato quelle parole con un tono di voce dolce e premuroso prima di alzarsi ed aprire la porta.
Non più di dieci minuti e cerchi di non stancarla troppo…
Si fece da parte, per permettere al Mercenario di entrare nella stanza, e una volta in corridoio si avviò per riprendere il suo giro di visite quando venne fermato da un Sandyon Vastnor palesemente preoccupato – ovviamente nella misura in cui l’uomo era in grado di manifestare quel tipo di sentimento.
Fisicamente sta bene – lo rassicurò immediatamente per poi aggiungere - Per il resto… lo vedrai tu stesso, ma non ora. C’è già Kalas con lei quindi dovrai attendere il tuo turno – si affrettò a spiegare – La dimetterò domani ma solo se mi dai la tua parola che riprenderà ad allenarsi in maniera graduale. Questo vuol dire che per almeno una settimana il massimo dello sforzo fisico che dovrà fare sarà rendere felice il suo ragazzo e in maniera neanche troppo fantasiosa. – nonostante la battuta pronunciata il tono di voce era serio e professionale – e successivamente tenere un ritmo di allenamento non troppo serrato. Iniziate con un paio d’ore al giorno e al minimo accenno di mal coordinamento o di dolori articolari o muscolari improvvisi mi mandi subito un gufo.
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da Aryanne » 30/05/2015, 16:36
Quindi con il morale e l’autostima a far compagnia al cadavere di Voldemort…
Direi che ha reso l'idea.
Commentò Aryanne con un sorriso che, di divertito, non aveva proprio nulla: avrebbe potuto vincere... doveva vincere; dopo aver combattuto contro Sandyon, dopo essersi resa conto di aver colpito il numero uno al mondo, aveva creduto davvero che fosse possibile. Aveva la tecnica, aveva l'inventiva, possedeva la testardaggine e l'orgoglio dei Draghi... era una Vastnor. E aveva fallito. Per un decimo di secondo, aveva fallito. Non si sarebbe più potuta guardare allo specchio.
In perfetta forma o quasi. Il tuo organismo ha risposto bene alle cure che ti abbiano somministrato, grazie anche a una o due intuizioni del tirocinante Kenway e già da ieri sei stata dichiarata ufficialmente fuori pericolo.
Zephyr Kenway? - chiese per conferma l'italiana, prima di annuire lentamente: ne aveva fatta di strada, il Corvonero.
Nonostante ciò ho deciso di tenerti in osservazione ancora un giorno o due per essere certi che il collasso fisico, magico ed emotivo che hai sfiorato non produca un qualche effetto a scoppio ritardato.
E per evitarmi di essere circondata da persone pronte a complimentarsi con me e dirmi quanto, nonostante tutto, sia stata brava.
Gli lanciò un'occhiata in tralice, quasi a chiedere una conferma silenziosa di quell'ipotesi piuttosto amara ma, a parer suo, veritiera, per poi fargli un cenno di ringraziamento: si erano comunque presi cura di lei, sia dal lato clinico che da quello umano... probabilmente non avrebbe potuto chiedere di meglio. Chiaro che, comunque, non avesse alcuna voglia di parlare di come fossero andate le cose, la sua depressione era già abbastanza profonda di suo.
Tecnicamente sei stata più forte di lei. La potenza del suo incantesimo si è esaurita prima, lasciando l’esito dell’incontro alla semplice forza di gravità. Nella vita reale saresti stata tu ad avere la meglio perché ti saresti rimessa in piedi per prima.
Davvero? - si volse lentamente verso di lui, guardandolo dritto negli occhi: quelli di lei erano scuri, velati di un'amara durezza di cui non era certo difficile comprendere l'origine - Se fossi stata più forte, sarei riuscita a non cadere dal ring. Se fossi stata più forte, avrei castato l'incantesimo prima di lei. Non sono stata più forte, altrimenti ora su quel comodino ci sarebbe il trofeo del primo posto, non quello del secondo.
E sarebbe potuta andare da Tyslion, mettergli in mano quel suddetto trofeo e costringerlo ad allenarla: era stato tutto pianificato, ed ora tra le mani le rimaneva solo delusione. Scosse il capo, scacciando quei pensieri dalla propria mente e chiedendo, piuttosto, quali fossero le condizioni di Calamity Jane.
Si trova su questo stesso piano, due stanze dopo la tua ma non è ancora completamente fuori pericolo. Dobbiamo aspettare ancora ventiquattro ore per essere certi che non riporterà danni permanenti … Di certo lei non è in grado di ricevere ancora delle visite.
Tornerà come prima. - lo disse con una convinzione quasi disarmante - Nemmeno lei sarà soddisfatta del risultato... sono ancora la sua rivale scarlatta.
Strinse appena il pugno, senza aggiungere altro: la vittoria a quel torneo le avrebbe potuto assicurare la parola "fine" anche a quel problema, facendo capire alla Sonenclaire che era più forte e convincendola dunque a lasciarla in pace... aveva fallito anche in quello. Forse non era poi tanto tagliata per fare la Mercenaria.
Qui fuori c’è qualcuno che vorrebbe parlare con te, se te la senti.
Uhm? Sì, va bene... immagino sia il momento delle visite.
Se hai bisogno di qualcosa non esitare a farmi chiamare.
Naturalmente. E, Medimago Brightless... - si sforzò di fare un sorriso, almeno quello glielo doveva - Grazie.
Lasciò che Asher se ne andasse, spostando lo sguardo da lui a Kalas, il primo evidentemente che aveva deciso di passare a trovarla.
Ciao... - lo salutò Aryanne, quando furono soli - Niente congratulazioni, niente frasi di circostanza... in effetti se non parlassimo del torneo sarebbe pure meglio. Come sta Veronique?
Ecco, quello sì che era un gran argomento di conversazione.
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da Kalas » 30/05/2015, 21:24
Ospedale San Mungo Esterno Stanza di Ricovero per Aryanne Ore 09:37 02/01/2110
Una vera sfortuna. Non si trattava d'altro, purtroppo. Potevano forse parlare di errori tecnici? No. Potevano forse mettere in mezzo la forma fisica? Non c'era neanche da rispondere. Potevano forse prendere in esame tattiche sbagliate? Ma per favore. Aryanne Vastnor aveva combattuto con una grinta e un impegno invidiabili da qualunque altro Mercenario esistente al mondo. Sotto il profilo tattico aveva dato prova di una elasticità mentale impressionante e sotto quello fisico, una preparazione atletica mostruosa. Per forza Calamity Jane sarebbe dovuto rimanere lì dentro per più giorni, la differenza qualitativa muscolare era pressoché evidente. Kalas non era un uomo dedito ai complimenti inutili, aveva l'obiettività di segnalare tanto gli errori quanto le belle pensate. Ecco perché in quel frangente sapeva e sentiva di non essere troppo buono con la figlia di Sandyon, anzi, per certi versi quasi la invidiava. Lui era diventato lo spietato "The Fallen" vendicatore solo dopo un duro addestramento già in età adulta, spingendo allo stremo ogni fibra del suo essere, sia interna che esterna, mentre lei aveva avuto il tempo di temprarsi piano piano, perfezionandosi, diventando una lastra d'acciaio. La mezza italiana aveva ricevuto calci, cazzotti, ginocchiate, colpi magici potenti che ben pochi avrebbero sopportato... Eppure, anche dopo essere stata anche morsa e colpita da un orso... le erano bastati appena quattro giorni per tornare in una forma di salute al 99%. Ecco perché il Sultano Decaduto non trovava altra spiegazione a quella sconfitta se non la più amara e autentica sfortuna. Quando Asher Brightless gli fece cenno di entrare, raccomandandosi di non restare per più di dieci minuti, il Tìamat annuì tranquillo e serio, non volendo di sicuro compromettere le condizioni ancora un po' incerte della ragazza, dopo di che entrò, mostrandosi a lei col suo solito stile. Camicia nera attillatissima, con sotto una canottiera nera altrettanto attillata sul corpo magro e definito al top. Pantaloni jeans bianco cenere e stivaletto da cowboy pitonato nero. Occhiali da riposo sul naso, usati per lo più per camuffare leggermente il suo volto nei luoghi pubblici.
Ciao...
Ehi...
Niente congratulazioni, niente frasi di circostanza... in effetti se non parlassimo del torneo sarebbe pure meglio.
Me l'aspettava una richiesta simile.
Come sta Veronique?
Non potevi trovare argomento più stupido per cambiare direzione alla chiacchierata, mh?
Sorrise leggermente, andandosi a mettere seduto sul letto vicino a lei, facendo attenzione a non darle fastidio. La fissò a lungo. Il corpo con qualche livido e contusioni, il volto stanco e stravolto dalla lunga dormita. Il braccio sul quale erano fissati aghi per le flebo.
So che non vuoi parlarne, lo capisco e in parte lo condivido. Non commenterò quindi ciò che ho visto. Forse quando ti sarà passato il veleno, vorrai ascoltare anche la mia versione, in tal caso sarò pronto a risponderti. Però c'è una cosa che volevo assolutamente menzionarti...
Prese un piccolo respiro, attendendo che Aryanne gli desse l'ok per continuare.
Quando hai utilizzato l'ultimo Expulso, mi sono accorto di una variazione della Trama in esso. Non ho chiesto conferme a tuo padre o ad Asveras, erano troppo presi dall'incontro per accorgersene, ma io ho occhio per certe cose. Potrei giurare che quel tuo incantesimo si sia fortificato molto nel tempo, forse perché l'hai usato in continuazione.
Nei minuti successivi, Kalas le spiegò nel dettaglio cosa avesse visto di preciso e quanto fosse forte la possibilità che lei avesse quasi sperimentato una versione autentica e personale di quella magia di schianto. Erano rarissimi i casi nei quali un mago o una strega creavano dal nulla una variante di un incantesimo, ma l'uomo era praticamente certo che la Vastnor ci fosse riuscita, per altro così giovane.
Se per te va bene, vorrei provare a lavorarci su con te, cercando di capire cosa potrà venire fuori. Sarebbero allenamenti un po' segreti, per lasciare la sorpresa al tuo vecchio, anche perché potrei pure essermi sbagliato. Qualora le mie teorie fossero esatte però, il tuo Expulso potrebbe risultare potente come uno Stupeficium.
Chiunque avrebbe potuto chiedere a quel punto: ma che gliene frega a lei di creare una magia forte quanto un'altra, quando poteva usare benissimo l'altra? Beh in primis perché quel tipo di schiantesimo sarebbe stato esclusivo, soltanto suo, la sua firma nel mondo dei Mercenari e poi usando una variante dell'Expulso avrebbe di certo ridotto il consumo di energia rispetto all'uso di uno Stupeficium normale.
Che ne dici allora, ti va di darci da fare insieme in segreto, quando ti sarai ripresa? ... Battute maliziose a parte, si intende!
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