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Messaggioda Tisifone » 12/11/2011, 15:25

[Descrizione Ufficio Professoressa Samyliak]


L’ufficio della Professoressa Samyliak è un ambiente eccentrico tanto quanto gli abiti che la donna indossa durante le sue lezioni. Appena entrati sulla destra si trova una libreria a parete in legno piena di libri, sfere di cristallo, cristalli e altri oggetti di divinazione, mentre sulla sinistra si trova un camino in pietra abbastanza grande da poter utilizzare la Metropolvere, conservata in un cofanetto circolare in argento sormontato da un drago guardiano e decorato con un Pentagramma.

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Di fronte al camino si trova un tavolino basso circolare con sopra un samovar in argento con le manopole in avorio mentre a terra intorno ad esso sono disposti dei cuscini colorati.

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Dalla parte opposta rispetto alla porta, invece, si trova la finestra e sotto di essa una scrivania in legno e intarsi in oro con un caldo e vecchio tappeto che Tisifone ha comprato durante uno dei suoi viaggi in oriente. Intorno alla scrivania ci sono tre sedie, una tipo scranno per la Professoressa e due di fronte ad essa per i visitatori ufficiali.

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In un angolo tra la finestra e la libreria si trova un enorme albero in vaso tra i cui rami si nasconde Idra il serpente e, a volte, anche Drusilla il pipistrello.

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Messaggioda Tisifone » 14/11/2011, 15:16

[Venerdì ora 19.30]


Seduta in una posa rigida alla propria scrivania, Tisifone tamburellava con fare nervoso sul piano stranamente libero della sua scrivania. L’ultimo rintocco della Torre dell’Orologio che decretava la fine delle lezioni e l’inizio del suo week end di pace e relax era solo un lontano ricordo, distrutto non tanto dall’incontro con Miyabi nel Bagno dei Prefetti ma dalla scoperta che qualcuno aveva contravvenuto alle regole, lasciando il suddetto bagno aperto e quindi alla mercè di chiunque.
Certo avrebbe potuto limitarsi a chiudere la porta e dimenticarsi della faccenda, ma il suo senso delle regole non gliel’ha permesso e il desiderio di guardare in faccia i responsabili di tale azione e prendere dei provvedimenti nei loro confronti si era fatto ancora più forte da quando il suo incantesimo le aveva rivelato che il colpevole era uno dei Prefetti di Dragargento, se non entrambi.
Probabilmente se invece di un drago fosse apparso un Grifone, Tisifone ci sarebbe rimasta paradossalmente meno male. Tutti, in fondo, sapevano che i Grifondoro erano dei casinisti incuranti delle regole e pronti in ogni istante a mettersi nei guai, ma i Dragargento… Loro erano integerrimi, competitivi certo ma, a differenza delle Serpi, in maniera leale, sempre nel rispetto delle regole.

Quelle stesse regole che hanno così palesemente violato.

Si disse Tisifone, spostando di continuo lo sguardo dalla porta del suo ufficio all’orologio disposto lì accanto.

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Sicuramente l’essere appartenuta alla Casata dei Dragargento aveva pesato non poco sulla decisione di mandare a entrambi i Prefetti un Gufo di convocazione nel suo ufficio per quella stessa sera. Era sua intenzione, infatti, risolvere la questione in fretta, dispensando ramanzine e, all’occorrenza anche qualche punizione, ma soprattutto cercare di capire come e in che modo i Draghi erano cambiati da quando lei frequentava Hogwarts.

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Messaggioda Aryanne » 14/11/2011, 21:02

Signorina Ricciardi, è pregata di presentarsi questa stessa sera alle 19.30 nel mio ufficio. Un eventuale ritardo da parte sua non sarà in nessun caso giustificato.

Professoressa Samyliak


E ora questa che diavolo vuole da me?

Era quella la domanda che ronzava nella testa di Arianna mentre lei e Typhon si avviavano verso l'ufficio della professoressa di Divinazione che aveva chiesto, anzi, imposto loro un colloquio.
Divisa perfettamente indossata dalla ragazza, mantello sopra per proteggersi dal freddo ed uno sguardo scocciato sul viso, ecco cos'era Arianna in quel momento, una condizione la sua che probabilmente gli altri percepivano quasi avesse un'aura attorno al corpo, visto che al suo passaggio molti preferivano scostarsi.

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Abbiamo fatto qualcosa di male?

Domandò a Ty in un sussurro rabbioso, scostandosi i capelli dalla spalla mentre imboccavano il corridoio che li avrebbe portati dalla professoressa Tisifone: onestamente poco le importava, voleva che la conversazione con la donna finisse in fretta, perchè decisamente quella non era serata.
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Messaggioda Typhon » 15/11/2011, 23:18

Signorino Seal, è pregato di presentarsi questa stessa sera alle 19.30 nel mio ufficio. Un eventuale ritardo da parte sua non sarà in nessun caso giustificato.

Professoressa Samyliak


Ci mancava solo il nuovo personale che si sentiva il capoccia della situazione, ma guarda te!

I passi di due ragazzi risuonavano per il corridoio del sesto piano che conduceva fino all'ufficio della professoressa di divinazione.
Questi passi di preciso appartenevano ai due prefetti di Dragargenteo, Arianna Ricciardi e Typhon Seal, richiamati da Tisifone per una motivazione a loro ancora sconosciuta.
In un modo o nell'altro non avrebbero potuto sottrarsi a quell'incontro per alcun motivo, visto che era stato anche specificato loro nel gufo che li aveva un po' sorpresi durante quella giornata apparentemente come tutte le altre.
Il giovane indossava sempre abiti della casata per avere un minimo di professionalità ma senza scendere nel particolare dell'abito e del mantello, semplicemente il maglioncino bianco con l'effige dei draghi sulla schiena e pantaloni color ocra seguiti da scarponi pesanti da trekking di colore marrone con lacci gialli e neri, insomma, modello classico.

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Ogni tanto lanciava un'occhiata strana e sottile verso Arianna, la sua collega, poichè gli sembrava fin troppo nervosa e fuori di se per far si che la motivazione fosse quel semplice richiamo, dato che in fondo non era di certo la prima volta che si potevano beccare una ramanzina in coppia. Era successo già molte altre volte, ma allora perchè doversi scaldare così tanto.
Non disse una parola però, visto e considerato he non era di certo il momento adatto per prendere parola e sopratutto perchè sapeva bene che quando la ragazza, come un degno drago, sputava fuoco dalle narici a quella maniera, non era di certo il caso di andare a stuzzicarla troppo, sarebbero finiti a litigare pesantemente come spesso capitava quando l'uno o l'altro andava a scomodare il nemico/amico quando era girato male e non era l'intento di Ty quello di mostrare alla professoressa Samyliak una delle loro guerre di routine senza capo né coda.

Ci sarà occasione per non farmi i c**** miei, adesso pensiamo al problema attuale, se di problema vogliamo parlare...

Abbiamo fatto qualcosa di male?

Ma che ne so, sbrighiamoci a sorbirci questo ennesimo richiamo ed andiamocene, ho di meglio da fare che ascoltare lamentele altrui, in ogni caso, qualsiasi cosa sia, la scopriremo presto...

Affermo con scarso entusiasmo, nel mentre una volta arrivati di fronte alla porta dell'ufficio della professoressa, fece un paio di colpi con le nocche tanto per segnalare il loro arrivo e qualora Tisifone avesse dato il via per entrare, avrebbe rispettosamente e con educazione aperto la porta ad Arianna con fare quasi scherzoso e divertito, ma celandolo molto bene, come se in un certo senso volesse riderci su con lei di quella situazione quasi da interrogatorio poliziesco delle truppe del ministero.

Prego milady!
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Messaggioda Tisifone » 16/11/2011, 12:50

Avanti!

Disse Tisifone con voce secca e fredda quando sentì bussare alla porta del suo ufficio e istintivamente lanciò un’occhiata all’orologio al muro, annuendo soddisfatta.

Almeno sono puntuali.

Si disse, assumendo una posa rigida,la schiena dritta e le braccia incrociate sotto il petto.

Prego Milady!

L’invito di Typhonche riecheggiò nella stanza silenziosa sapeva di ironico e mise sull’attenti la donna, leggermente incuriosita di sapere a cosa era dovuto quel sarcasmo.

Signorina Ricciardi, Signorino Seal, prego accomodatevi.

Disse non appena i ragazzi furono entrati nel suo ufficio e Typhon avesse chiuso la porta, invitandoli a prendere posto sulle due sedie di fronte alla sua scrivania, il lato ufficiale del suo studio. Quello ufficioso, sui cuscini intorno al tavolino, lo riservava a quelle rare occasioni in cui incontrava qualche alunno volenteroso o dotato che voleva approfondire alcuni aspetti della sua materia.
Tisifone utilizzò la manciata di secondi necessari per avvicinarsi alla scrivania per osservare i due ragazzi, cercando di ignorare la sensazione di elettricità che i due sembravano sprigionare, non comprendendo se essa fosse rivolta verso l’esterno, come una sorta di scudo protettivo, o verso l’interno, cioè contro l’altro.
Se Arianna, nella sua divisa perfetta, superò immediatamente l’esame della donna, lo stesso non si potè dire del ragazzo che con il maglione e i pantaloni a vista non aveva per nulla l’aria di un Prefetto di Hogwarts.

Signorino Seal, gli elfi domestici si sono persi la sua divisa?

Si lasciò scappare, ironica, togliendo un inesistente granello di polvere dalla manica del suo abito, un semplice vestito da strega in stile ottocentesco viola a maniche lunghe e uno scollo a barca che lasciava scoperto di poco le spalle, su cui erano sparpagliati i lunghi capelli neri, e il decolté su cui spiccava il ciondolo a forma di drago.

Probabilmente vi starete chiedendo come mai vi ho convocati qui stasera.

Disse poi, riassumendo un’espressione professionale e distaccata.

Ho una semplice domanda da porvi. Chi di voi due ha utilizzato per ultimo il bagno dei Prefetti? O forse l’avete adoperato insieme?

Chiese, lo sguardo duro, l’espressione del viso impenetrabile, spostando lo sguardo dall’uno all’altro per studiarne la reazione. Aveva usato una nota provocatoria nel pronunciare la parola “insieme”, come a voler sviare la mente dai due dal vero motivo per cui erano nei guai. Non pensava che i due Prefetti fossero così sprovveduti da compiere atti poco consoni in un qualsiasi luogo pubblico o semi pubblico della scuola, ma aveva anche la sensazione che tra i due scorresse un sacco di energia repressa e ne voleva approfittare per scoprire qualcosa di più sui due.
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Messaggioda Aryanne » 16/11/2011, 19:24

Ma che ne so, sbrighiamoci a sorbirci questo ennesimo richiamo ed andiamocene, ho di meglio da fare che ascoltare lamentele altrui, in ogni caso, qualsiasi cosa sia, la scopriremo presto...
Prego milady!


Un mezzo sbuffo uscì dalle labbra di Arianna in risposta a quel gesto ironicamente galante di Typhon: non ce l'aveva con lui, semplicemente la Samyliak aveva scelto il momento peggiore per rompere loro le scatole; che diavolo avevano fatto questa volta? Con la mente provò ad andare indietro nel tempo per pensare a qualche azione poco pulita compiuta, ma sul momento non le venne in mente nulla.

Tanto ci penserà la zingara a rinfrescarmi la memoria, garantito.

La "zingara" era il nome che la Prefetta aveva affibbiato a Tisifone durante il suo terzo anno di scuola a causa dell'abbigliamento sempre un po' eccentrico della donna: ovviamente si guardava bene dal chiamarla così quando camminava per i corridoi o nella propria sala comune, anche i muri in quella scuola avevano le orecchie... era un nomignolo che non condivideva con nessuno e che teneva gelosamente per sé.

Signorina Ricciardi, Signorino Seal, prego accomodatevi.

Arianna studiò per un secondo le sedie indicate dalla donna, e fu quasi tentata di dire che preferiva rimanere in piedi: alla fine, decise che porsi in modo ostile non avrebbe giovato alla causa, qualunque essa fosse, quindi meglio soprassedere su argomenti così futili. Si sedette dunque di fronte all'insegnante accavallando le gambe con aria indifferente, mentre questa prendeva per un momento di mira Typhon.

Signorino Seal, gli elfi domestici si sono persi la sua divisa?

E invece i suoi abiti glieli cuce l'amica medium del circo babbano a Londra?

Solidale con Ty? Sì, naturalmente, ma nella propria mente e dunque tenendo ben lontano la possibilità che lui potesse rendersene conto: erano nemici, anzi, nemesi, mostrarsi pronti a spalleggiare l'altro sarebbe stato come sconvolgere un piccolo micro-mondo perfetto in cui i due abitavano, e lei non ne aveva assolutamente voglia.

Probabilmente vi starete chiedendo come mai vi ho convocati qui stasera.
Ho una semplice domanda da porvi. Chi di voi due ha utilizzato per ultimo il bagno dei Prefetti? O forse l’avete adoperato insieme?


Adorava essere un Dragargenteo: in qualsiasi altro caso avrebbe fatto qualcosa di assolutamente compromettente come spalancare gli occhi o mordersi il labbro o ancora abbassare lo sguardo, tutti evidenti segni di colpevolezza; invece, Arianna Ricciardi rimase completamente imperturbabile, almeno all'esterno. Dentro di sé fece prima un sorriso all'idea che loro due potessero fare il bagno insieme - cosa mai successa - e poi si lanciò in una sonora imprecazione al ricordo di quello che aveva fatto: sì, in un momento di rabbia, ovviamente contro di lui - e chi sennò? - aveva deciso di scaricare la tensione con un bagno caldo, ma era talmente infuriata che si era dimenticata di chiuderne la porta una volta finito.

Ops, colpa mia... anche se di certo non te lo verrò a dire.

Si disse l'italiana, rimanendo con gli occhi fissi in quelli della professoressa di Divinazione per non darle modo di pensare che lei c'entrasse qualcosa: anzi, alla fine, dopo qualche secondo di silenzio, alzò leggermente le spalle con fare del tutto noncurante.

Non so di cosa stia parlando professoressa Samyliak, sono spiacente.

Il tono? Assolutamente innocente e sincero: oh sì, avrebbe dovuto fare l'attrice da grande.
O la Mangiamorte doppiogiochista, eventualmente.
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Messaggioda Typhon » 17/11/2011, 14:47

Una volta entrati all'interno di quell'ufficio così sicuramente atipico rispetto a tutti gli altri già conosciuti in precedenza, Typhon inarcò visibilmente il sopracciglio alla vista di quell'arredamento tutto "particolare" e fuori luogo per essere in teoria un posto dove ricevere anche persone importanti o magari anche la Vice Preside o la Preside.
Già, la differenza sostanziale tra Arianna e Typhon era proprio nel mostrare le proprie emozioni. In molti casi Arianna aveva l'imperturbabilità dei draghi che sfruttava per non mostrare il proprio stato d'animo, mentre invece lui aveva il corraggio di quest'ultimi e la sfacciataggine di mostrarsi sempre limpido nel suo comportamento, a volte da risultare anche strafottente, ma di certo il fatto di essere divenuto prefetto non gli poteva aver cambiato il suo modo di intendere il suo regolamento interno e soggettivo, poco ligio alla perfezione e molto incline all'improvvisazione.

Visto il luogo ci manca solo che accendiamo un po' di incenso e il sonno è servito...

Raggiunse infine la collega fino alla zona indicata dove potersi accomodare anche se poco prima di sedersi ricevette un particolare quesito/ammonizione da parte di Tisifone riguardante il suo abbigliamento, cosa che fece saettare velocemente gli occhi in quelli della Capo Scuola dei Grifoni, con aria piuttosto seria e lievemente infastidita.
Non amava affatto essere giudicato dal prossimo in nulla, nulla che lo riguardasse. L'unica persona che poteva osare tanto qualche volta sporadica era giusto quella al suo fianco, ma per il resto, fargli presenti appunti sul suo modo di porsi, vestirsi o comportarsi di certo non faceva risultare la persona in una buona luce, per quanto Ty fosse sicuro che alla professoressa non importasse minimamente di farsi amico o buon conoscente l'olandese.

Signorino Seal, gli elfi domestici si sono persi la sua divisa?

Non è escluso, gli elfi di questo periodo combinano parecchi guai. Ho saputo anche che ultimamente cuciono abiti da mago che a dir poco portava mia nonna, ne ho visto qualcuno in giro, bah... gusti!

Il tono che utilizzò nel rispondere a quella domanda fu assolutamente tranquillo, serio, quasi professionale e colloquiale, insomma, tutto poteva sembrare meno che un diretto commento acido verso di lei in risposta a quello riferito al suo abbigliamento di quel giorno, sicuramente più sobrio di quello condotto dalla propria compagna di certo maggiormente nervosa.
Typhon giurò che se l'appunto fosse stato fatto a lei di sicuro sarebbe esplosa.
Una cosa però era certa: Arianna stava fissando Tisifone con uno sguardo abbastanza storto dopo che lei aveva "attaccato" Ty. Questo cosa poteva significare? Essere dalla sua parte e difenderlo seppur con degli occhi più freddi oppure il solito atteggiamento dato dal fastidio che ancora nella mente del ragazzo non trovava motivazione?
Il prefetto preferì non indagare ulteriormente visto che adesso che la questione vestiti si era conclusa in poche battute, si poteva finalmente parlare di cose veramente serie, difatti la domanda successivamente posta dalla professoressa di Divinazione lo lasciò leggermente interdetto tanto che per l'ennesima volta inarcò il sopracciglio, stranito.

Ho una semplice domanda da porvi. Chi di voi due ha utilizzato per ultimo il bagno dei Prefetti? O forse l’avete adoperato insieme?

Per quel che mi riguarda se ci era capitato di usarlo "assieme", credimi prof, ancora eravamo lì dentro perchè non avrei fatto uscire la mia collega tanto presto!

Sorrise appena a quel pensiero, assolutamente dissacrante e semplicemente in linea con la fuga assurda di ormoni data dalla sua età nel pieno dell'adolescenza, ma a parte ciò, si limitò soltanto a voltarsi appena quando la voce di Arianna si fece spazio lasciando in atto il suo appunto con la propria versione dei fatti, senza distogliere mai lo sguardo da avanti a lei, con aria e toni molto fermi, convinti e teatralmente convincenti.

Non so di cosa stia parlando professoressa Samyliak, sono spiacente.

Uhm... Non mi convinci troppo, nemica mia...

Senza affilare minimamente lo sguardo su Arianna pensando bene che facendo così avrebbe potuto concentrare l'attenzione su di lei, Typhon tornò placidamente a guardare la professoressa inspirando profondamente, facendo anche finta di riflettere per bene su quella domanda che a suo avviso sembrava però priva di capo e coda, dato che ad uno come lui che non aveva colpa in merito non suonava troppo logica, posta così di improvviso poi.
Così, senz aulteriori indugi, sbattè le palpebre lentamente e aprì bocca per esprimere il suo dubbio in merito a tutta quella faccenda...

Credo di non comprendere il motivo di tale domanda professoressa. Come mai è desiderosa di sapere chi ha utilizzato per ultimo il bagno? Qualcuno ha forse lasciato sporco oppure fatto saltare una tubatura senza avvertire?

Alzò le spalle, sicuramente poco preoccupato. Già, Arianna si mostrava totalmente innocente e lui dal canto suo completamente allo scuro del motivo di una domanda così e sicuramente poco agitato e poco nervoso, anzi, per nulla.
Il ragazzo poteva bene immaginare che la ragazza al suo fianco potesse essere in grado di mentire più che bene, ma aveva bisogno di altro tempo e altre parole da parte sua per essere sicuro di un suo eventuale sospetto in inerente alla questione.
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Messaggioda Tisifone » 19/11/2011, 15:52

Non è escluso, gli elfi di questo periodo combinano parecchi guai. Ho saputo anche che ultimamente cuciono abiti da mago che a dir poco portava mia nonna, ne ho visto qualcuno in giro, bah... gusti!

Un ragazzo dalla battuta pronta. Sfidarlo a un duello verbale deve essere una pratica alquanto divertente.

Pensò Tisifone, ammirando la presenza di spirito di Typhone soprattutto il modo sereno con cui le aveva risposto anche se la donna aveva la sensazione che dentro il ragazzo non provasse tutta quella tranquillità che stava ostentando. Però sapeva fingere meglio della sua collega e compagna Arianna la cui aurea sprizzava nervosismo a più non posso, per non parlare dello sguardo storto che le aveva rivolto. Ma che questo fosse dovuto alla convocazione improvvisa, alla sua battuta o a fattori esterni, Tisifone non lo sapeva dire. Preferiva non sfruttare il proprio Occhio Interiore per faccende futili soprattutto quando la verità sarebbe prima o poi venuta a galla.

Le consiglio allora, Signorino Seal, di tenere nel suo baule una divisa di scorta per gli eventi ufficiali.

Ribattè quindi serafica, liquidando in quel modo l’argomento vestiario, dando a intendere al ragazzo due cose: che era certa che la sua divisa era piegata in maniera ordinata nel suo baule nel Dormitorio dei Draghi e che se mai avesse avuto la sfiga di essere di nuovo convocato da lei avrebbe dovuto indossarla. Dopotutto aveva tolto punti anche per motivi molto più superflui. Terminata la digressione, Tisifone tornò a concentrarsi sull’argomento principale di quella convocazione, distogliendo lo sguardo da quello di Ariannaper farlo vagare nella stanza, posandolo ora sulla libreria, ora sul maglione del ragazzo, ora sulla divisa perfettamente in ordine della ragazza. Il motivo? Semplicemente riuscire a “sentire” le risposte che attendeva senza farsi distrarre da nulla,

Non so di cosa stia parlando professoressa Samyliak, sono spiacente.

Credo di non comprendere il motivo di tale domanda professoressa. Come mai è desiderosa di sapere chi ha utilizzato per ultimo il bagno? Qualcuno ha forse lasciato sporco oppure fatto saltare una tubatura senza avvertire?

Difesa e attacco. I draghi a quanto pare avevano scelto due strategie differenti, e questo fece pensare a Tisifone che non erano insieme e che quindi il colpevole, per così dire, era uno solo dei due. Già, ma quale? Il suo istinto puntava il dito contro Arianna: era troppo innocente, troppo sincera per essere vera, anche la scrollata di spalle sembrava essere pianificata piuttosto che un gesto spontaneo. Ma non poteva formulare un’accusa solo sulla base di una sensazione.

Perché l’utilizzo del Bagno dei Prefetti è un privilegio che vi viene concesso, fidando sulla vostra capacità di giudizio e sulla vostra affidabilità. E nel momento in cui qualcuno dimostra di non avere tali capacità allora diventa indegno di poter usufruire di tale privilegio.

La risposta che diede forse non era esaustiva né dava più informazioni di quelle che erano in possesso dei ragazzi, ma teoricamente avrebbe dovuto far comprendere loro la gravità della situazione.

E lasciare la porta aperta in modo che chiunque possa entrarci con il rischio di farsi male non mi sembra essere indice né di giudizio né di affidabilità.

Aggiunse, fissando adesso lo sguardo su entrambi i Prefetti. Forse stava esagerando, ma era anche vero che non tutti i primini erano provetti nuotatori e la vasca dei Prefetti assomigliava più a una piscina che a un normale bagno, per non parlare delle vetrate e di tutti gli altri pericoli intrinseci, oltre al fatto che il Regolamento puniva esplicitamente quel tipo di irregolarità.

Quindi se non è stato nessuno dei due devo dedurre che lo siate stati entrambi. Questo vuol dire che condividerete la pena oltre che la colpa.

Concluse, incrociando le braccia sotto al seno, il solito tono di voce atono e privo di alcuna inflessione che potesse far comprendere ai due quanto fosse arrabbiata e delusa.
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Messaggioda Aryanne » 20/11/2011, 16:32

Due strategie differenti quelle usate da lei e Typhon, con la differenza che il secondo non aveva nulla di cui preoccuparsi perchè effettivamente all'oscuro di tutto, mentre lei... beh, lei sì che aveva sbagliato. Ma ammetterlo di fronte a quella... mai.

Perché l’utilizzo del Bagno dei Prefetti è un privilegio che vi viene concesso, fidando sulla vostra capacità di giudizio e sulla vostra affidabilità. E nel momento in cui qualcuno dimostra di non avere tali capacità allora diventa indegno di poter usufruire di tale privilegio.

Quanto la fa lunga... poi perchè chiamare solo noi? A questo punto poteva convocare tutti i Prefetti per interrogarli, quindi le cose sono due: o noi siamo i primi - o gli ultimi - di una lunga lista di sospettati, oppure ha usato la Divinazione per capire chi fosse stato. Certo però che tristezza, è la prof di Divinazione e non riesce neanche a vedere in faccia il colpevole.

Pensò Arianna, sbuffando sonoramente nella propria testa ma continuando a rimanere impassibile di fronte alla professoressa Tisifone: certo, magari sapeva bene che la colpevole era solo Arianna e li aveva chiamati entrambi per costringerla a confessare, ma non le sembrava tipo da organizzare "loschi" piani come quello.

E lasciare la porta aperta in modo che chiunque possa entrarci con il rischio di farsi male non mi sembra essere indice né di giudizio né di affidabilità.

Ma che c****, mica abbiamo lasciato aperta la porta dell'Inferno, si tratta solo di un comunissimo bagno per Morgana! Se sei così frustrata perchè non hai una cavolo di vita sociale comprati un cane!

Ancora una volta l'impassibilità di Arianna le permise di non lasciar trapelare nulla dei propri pensieri alla donna, la quale però stava venendo mentalmente massacrata dalla Prefetta, che la fissò con sguardo di lieve sufficienza come a chiederle di arrivare velocemente al dunque: dopotutto, se lei non aveva niente di meglio da fare questo non significava per forza che fosse così anche per loro.

Quindi se non è stato nessuno dei due devo dedurre che lo siate stati entrambi. Questo vuol dire che condividerete la pena oltre che la colpa.

L'istinto sarebbe stato quello di voltarsi verso Typhon, ma forse facendolo avrebbe compromesso quella sorta di purezza della propria persona che aveva cercato di mantenere fino a quel momento, perciò rimase ferma e composta, scusandosi mentalmente col collega.

Mi farò perdonare, mal che vada ti faccio un favore la prossima volta che ne hai bisogno... ma mi conosci, lo sai che non ho alcuna intenzione di darla vinta alla zingara qui presente, quindi per piacere aiutami.

Certo, Ty avrebbe anche potuto sputtanarla senza problemi di fronte alla professoressa affermando la sua innocenza, ma Arianna sperava non lo facesse: primo, perchè se fossero stati puniti entrambi magari avrebbero dovuto scontare la pena assieme - cosa che sinceramente non le dispiaceva poi troppo - e secondo perchè in ogni caso si sarebbero dimostrati impenetrabili di fronte alla Samyliak, della serie "se pensi di spaventarci con la minaccia di una punizione cambia registro vecchia, non abbiamo più 4 anni".
Per questo non disse nulla, rimanendo in religioso silenzio in attesa di una qualsiasi reazione da parte dell'altro.
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Messaggioda Typhon » 27/11/2011, 16:26

Quella situazione stava andando avanti da fin troppo tempo, anche perchè in effetti andare a fare tutte quelle storie per una porta lasciata aperta per di più una volta gli sembrava alquanto controproducente, una sorta di scusa sterile come un'altra per sfogare il proprio potere sul prossimo.

E menomale che è Grifondoro, pensa se era Serpeverde che combinava...

Sospirò appena, silenzioso ancora, mentre ascoltava la solita solfa che ogni professore sopra di loro gli rifilava quando combinavano qualcosa che non andava, però era anche vero che per quella volta almeno lui non aveva nessuna colpa quindi perchè dover continuare a stare lì?
Già, per capire se a tutti gli effetti la colpa era da rifilare ad Arianna Ricciardi, sua collega e prefetta che ora si limitava semplicemente a pensare le cose più cattive possibili e immaginabili, o almeno questo era quello che ipotizzava Typhon mentre la guardava.

Certo però, che sguardo fiero. Ha proprio le palle...

Disse fra se, tornando poi ad ascoltare Tisifone che a quanto sembrava non ancora finito di parlare e parlare e ancora parlare.
Infine, ecco che giunse il momento fatidico, quello che fino ad allora avevano sempre affrontato insieme senza problemi: il verdetto dei giudici e cioè, che cosa bisognava fare alla fin fine per quell'accaduto?

Quindi se non è stato nessuno dei due devo dedurre che lo siate stati entrambi. Questo vuol dire che condividerete la pena oltre che la colpa.

Eccola lì, ci voleva quella bella stangata a rovinargli la giornata.
Si umettò le labbra e stava quasi per parlare per sancire la sua innocenza e andarsene di lì scazzato più che mai, quando per un solo istante riflesse attentamente su tutta la faccenda, individuando troppi punti di collegamento.
Sguardo troppo fisso e serio, troppa pazienza ostentata davanti la Capo Scuola e pochissime obiezioni tirate fuori, nel solito comportamento che la prefetta avrebbe avuto se fosse nella perfetta conoscenza della sua innocenza più placida e pura, anche perchè nella maggior parte delle volte era sempre lui quello che combinava quei casini.
In altre parole se doveva essere stato uno dei due e lui non era, in quel caso credendo che la professoressa Samyliak fosse così perfettamente sicura che fosse uno di loro grazie magari al suo occhio interiore, allora doveva essere stata proprio Arianna a combinare il guaio quella volta, ma naturalmente anche di fronte alla minaccia della punizione non mosse un muscolo e tirò fiato, era chiaro che non voleva perdere contro di lei.

E quindi fammi indovinare: dovrei reggerti il gioco non è così?

Le chiese quasi mentalmente ma senza guardarla nemmeno lui, altrimenti poi nei guai li avrebbe messi con la sua indiscrezione.
Scrocchio la nocca destra, come a dare un chiaro segno ad Arianna che quella "glie l'avrebbe pagata" ma in senso prevalentemente neutro o positivo al massimo.
Attese ancora qualche secondo, poi, spostò nuovamente sugli occhi sulla professoressa, più fiero e imperturbabile che mai, non volendo affatto risultare debole davanti agli occhi severi della donna che li aveva convocati lì.

Ebbene?
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Data Utente Tipo Dado Risultato  
2013-09-07 00:07:30 Caroline Priscilla d20 20  
2013-09-05 20:57:19 Tisifone d20 16  
2013-09-05 19:20:22 Tisifone d20 8  
2013-09-05 19:12:08 Tisifone d20 19  
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