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da Amy » 20/04/2015, 14:34
Mai avrei pensato di desiderare con così tanta forza di andare a fare shopping con una donna...
Gli rivolse un sorriso malizioso e birichino, che lasciava presagire come quella sarebbe stata una esperienza che non avrebbe rimpianto. Chissà, forse avrebbe potuto evocare lì per lì alcuni dei suoi completini intimi per valutare sul posto come si sposavano con le camicie scelte dall’uomo o trascinarlo direttamente in un negozio di lingerie per comprarne di nuovi. In ogni caso sarebbe stata una sessione di shopping atipica, per nulla noiosa, finalizzata a soddisfare le esigenze di entrambi, un po’ come la colazione che Lucas si offrì di preparare, non troppo elaborata ma gustosa e sostanziosa per recuperare le energie bruciate durante la notte di passione che avevano appena trascorso. Mentre Turner armeggiava ai fornelli per cucinare i pancakes e il bacon, da accompagnare con del caffè, la conversazione si spostò dallo shopping alla partita di Quidditch che avevano visto la sera prima, al desiderio di Amy, una volta che si fosse sentita sicura a cavallo di una scopa, di andare a volare insieme, magari un lunedì pomeriggio in cui la Cioccolateria era chiusa e il docente non avesse avuto troppi impegni a scuola.
Potrei sempre chiedere a Tis-- ... ad Edward di coprirmi, nel caso in cui qualcuno notasse la mia assenza anche se dubito che desterebbe preoccupazione.
Il cambio di nome non passò inosservato all’Harada che però preferì far finta di nulla. Temeva, infatti, di essere lei il motivo per cui Lucas non si sentisse libero di chiedere un favore del genere alla sua migliore amica. Probabile che la Samyliak avrebbe storto il naso all’idea di dover coprire una loro “scappatella” anche se si trattava di una cosa innocente come volare.
Probabile che non le piaccia volare né il Quidditch. È uno sport troppo divertente, rumoroso e “scomposto” per una come lei.
Sarebbe davvero gentile da parte sua. – commentò sincera, nascondendo quel pensiero poco lusinghiero sulla docente di Divinazione in un angolo del suo cervello – Non conosco Edward molto bene ma sembra davvero una persona gentile e anche molto simpatica, forse solo un po’ troppo “vecchia maniera” …
Ingessato e formale erano gli aggettivi che, in realtà, le frullavano nella mente ma sarebbero potuti risultare offensivi e non avrebbero reso bene l’idea che si era fatta del docente di Artimanzia dopo i loro brevi e sporadici incontri a Hogwarts durante i quali l’uomo si era comportato in maniera a dir poco impeccabile. A differenza della Signora Pellegrino, il cui formalismo era, a parere dell’Harada, solo una facciata educata dietro cui nascondere un atteggiamento di freddo distacco e diffidenza che rasentava il disprezzo. La cosa assurda era che le due donne non si conoscevano così bene da poter giustificare un tale atteggiamento che quindi, sempre secondo Amy, dipendeva esclusivamente dai pregiudizi della russa. Se su di lei in particolare o su qualsiasi donna frequentasse Turner in generale, non avrebbe saputo dirlo. Di sicuro le disastrate esperienze passate dell'uomo avevano lasciato in lui cicatrici così profonde che, dopo quasi sette mesi di relazione stabile e normale, ancora "bruciavano" e lo spingevano a fare domande che, in altre circostanze, Amy avrebbe trovato offensive. Invece con aria serena e leggermente divertita, lo tranquillizzò, confermando che erano sulla stessa lunghezza d'onda per tutti gli aspetti delle rispettive vite che avevano affrontato fino a quel momento. Ciò però non escludeva che in futuro avrebbero potuto trovare qualche punto su cui essere in disaccordo.
Non ne ho alcun dubbio, dovremo solo impegnarci a fondo e vagliare ogni argomento possibile...
Lo sai che per farlo ci vorrà molto ma molto tempo? Ci sono coppie sposate che dopo decenni di convivenza ancora ignorano alcuni aspetti della vita del coniuge.
Una battuta fatta con tono leggero, volta a stuzzicare l'altro anche se era abbastanza palese che lei non era turbata dalla prospettiva di dover passare tutti quegli anni insieme a Lucas. Non appena la colazione fu pronta Amy dimostrò quanto fosse affamata assaltando i pancakes per poi complimentarsi con l'uomo per il loro sapore delizioso.
Uhm... sì, sono decisamente diventato il mago dei pancakes...
Decisamente...
Confermò, prendendo un'altra forchettata e mangiandola di gusto per rimarcare il concetto. Non essendo una persona schizzinosa o pretenziosa in fatto di cibo, era facile soddisfare le sue papille gustative anche se la prospettiva di poter assaggiare nuovamente la cucina di Noah era così allettante da farle accarezzare l'idea di chiedere, in futuro, qualcosa di più elaborato. Quell’uomo era davvero un genio in cucina, un mix di tecnica e fantasia notevole che l'avrebbero reso un avversario temibile nel caso in cui avesse deciso di prendere parte anche lui alla competizione culinaria.
Non mi ha detto nulla a riguardo, ma potrebbe anche aver deciso di tenere il segreto, da un tipo come lui mi aspetto di tutto!
Sorrise divertita a quel commento, sottolineando con il linguaggio del corpo l'opinione positiva che aveva dell'italoamericano. Dopotutto Amy era una persona solare e diretta, che non sprecava tempo ed energie a dissimulare i propri sentimenti né si lasciava influenzare da pregiudizi e cattive prime impressioni, convinta che chiunque meritasse una seconda occasione. Fu per questo che la successiva domanda di Lucas la spiazzò leggermente.
Invece mi sembra di capire che Tisifone non ti piaccia proprio... o mi sbaglio?
Ti sbagli - si affrettò a dire, ingoiando velocemente il pezzo di bacon che stava mangiando - Non é lei a non piacermi ma il modo in cui mi guarda o mi parla, le poche volte che si degna di rivolgermi la parola.
Puntualizzò forse con un po troppa veemenza. Bevve un sorso di cafè -non esattamente l'ideale per calmarsi- e prese a giocherellare con la forchetta, indecisa su come continuare.
Lo so che é la tua migliore amica e ti giuro che mi piacerebbe un sacco andarci d'accordo o almeno provarci ma lei é così fredda e distante. Non posso neanche dirti con tutta sincerità che mi sta antipatica perché ... non la conosco abbastanza.
Per nulla sarebbe stato più esatto, ma non voleva essere troppo disfattista.
Non so neanche se sia il caso di affrontarla per cercare di comprendere cosa ci sia che non va…
Tono interrogativo. Gli stava chiedendo un parere e se le avesse anche detto come avrebbe dovuto comportarsi -meglio diretta o più diplomatica?- gli sarebbe stata infinitamente grata. Al momento, in ogni caso, per Amy riuscire a trovare un punto di contatto con la Samyliak era arduo tanto quanto provare a convincere Alfred a curarsi con decotti e pozioni.
E provare a dargliela di contrabbando? Magari sul momento, scoprendolo, s'infurierebbe, ma chissà che poi non arrivasse a cambiare idea sul fatto di non assumere niente che abbia a che vedere con la magia...
É la parte in cui si infuria che mi spaventa. Temo che si sentirebbe tradito e decidesse di lasciarmi perché non può più fidarsi di me. Non posso correre un rischio del genere, non per una febbre e un raffreddore, non lo sopporterei.
Si abbracciò come se sentisse improvvisamente freddo. Per fortuna la medicina babbana offriva dei rimedi eccellenti per quel tipo di malattia così Alfred era guarito in fretta e adesso era più in forma di prima, pronto eventualmente ad assistere a una partita di polo o di cricket, due sport che non incontravano il favore dell’Harada perché troppo noiosi.
In realtà non trovo che il polo sia così noioso, ma sì, decisamente non farebbe per te. Però chissà, magari una volta potrei chiedere ad Alfred se gli va di andare ad assistervi insieme...
Penso che lo faresti felice e mi daresti anche la possibilità di sdebitarmi con lui. Non mi dispiacerebbe stare in negozio al posto suo per dargli la possibilità di andare fuori a divertirsi anche se questo vorrebbe dire privarmi della tua compagnia.
Dopo la morte di Mamà Benoit Alfred era diventato molto rigido sugli orari di lavoro e si rifiutava persino di fare a cambio con i turni perché non poteva in alcun modo avvallare il suo stile di vita sregolato e irresponsabile. Da quando stava con Lucas invece era diventato più permissivo, concedendole qualche mezza giornata di riposo extra, occupandosi del negozio al posto suo, non solo perché nutriva una forte simpatica nei confronti del docente ma soprattutto per l’influenza positiva che l’uomo aveva avuto sulla nippoirlandese.
Sai, è quasi ironico: l'Alfred precedente, il manager di Lyra, mi odiava. Non potevo farci niente, non era per qualcosa che avevo fatto o detto... non gli piacevo e basta. Invece io e "il tuo Alfred" andiamo d'accordo, siamo in sintonia, non ci sono preconcetti da parte sua... Forse anche questo è indice della positività della nostra relazione, che ne pensi?
In realtà non credo che ci siano poi così diversi il mio Alfred e il manager di Lyra – voce titubante. Per quanto lei fosse più una fan dei SD parlare di una cantante famosa in termini colloquiali le faceva un po’ strano – Entrambi sono affezionati a noi, ci proteggono a modo loro e farebbero di tutto per vederci felici. Il problema è che è più semplice per un personaggio famoso incappare in soggetti disdicevoli con un elevato potenziale distruttivo che vogliono solo approfittarsi di loro – anche se, guardando alle sue storie passate, Amy poteva vantare una lunga sfilza di pretendenti disdicevoli come una vera star – e questo avrà reso il manager di Lyra altamente prevenuto nei confronti del genere maschile. Probabilmente è convinto che non esista un uomo degno della sua pupilla, perché in fondo tutti hanno un doppio fine, e così non ha visto ciò che il mio Alfred ha colto subito e cioè che tu sei il miglior partito che un padre possa desiderare per una figlia. – diede un morso alla fettina di bacon, pensierosa, prima di continuare. – Lo sai quando ha compreso che eri davvero una persona degna di fiducia? Il primo sabato sera che siamo usciti insieme o meglio il giorno dopo. Memore delle mie relazioni passate era andato ad aprire il negozio convinto che mi sarei presentata verso mezzogiorno e invece ero già lì dalle sette perché dovevo preparare dei bonbon.
Forse Lucas ricordava quell’occasione, con lei che sbuffando come una pentola a pressione babbana abbandonava il calduccio del loro letto per andare a lavoro. Alcuni dei suoi ragazzi precedenti avevano letto quel suo comportamento come un modo carino per scappare via da loro – “il negozio è tuo,puoi anche prenderti una domenica libera se ti va” – invece Turner l’aveva salutata con un bacio e si erano dati appuntamento per la pausa pranzo. Era stato in quel momento che lei aveva capito che non era indice di disinteresse verso l’altro mettere il lavoro al primo posto.
Non appena mi ha visto mi ha chiesto: “Ha passato una pessima serata Miss Harada?” e io “Esattamente il contrario. È stata perfetta.” Mi ha rivolto uno di quei suoi sorrisi così british e da allora non ha fatto altro che tessere le tue lodi, a modo suo ovviamente – e cioè con discrezione e poche battute mirate– Quindi il fatto che Alfred ti trovi simpatico è indice sopratutto dell’influenza positiva che hai su di me. Mi rendi una persona più responsabile e matura… spero solo non più noiosa.
Una battuta leggera che però non poteva adombrare la serietà del tono della ragazza e soprattutto lo sguardo carico di amore che gli stava rivolgendo.
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da Lucas » 25/04/2015, 21:36
Sarebbe davvero gentile da parte sua. Non conosco Edward molto bene ma sembra davvero una persona gentile e anche molto simpatica, forse solo un po’ troppo “vecchia maniera” …
È un uomo molto composto, questo sì. - confermò Lucas, che ormai frequentava Amy da abbastanza tempo per capire che spesso le sue parole erano molto forti e a volte quasi negative anche quando invece esprimevano concetti più leggeri e spesso positivi - Siamo molto diversi su tante cose, però ti posso assicurare che anche lui quando vuole sa come divertirsi e sciogliersi un po'.
Davanti ad una buona birra ad esempio, in un pub, a chiacchierare del più e del meno senza pensare troppo alle proprie posizioni di docenti: Edward prendeva molto sul serio il suo lavoro, spesso troppo forse, ma era anche socio di una delle MagiAvvocatesse più cazzute del mondo magico, quindi forse il suo essere tutto d'un pezzo era più che giustificato in questo senso. E anche Lucas era giustificato, almeno un pochino, a volersi assicurare di certe cose che riguardavano il suo rapporto con Amy, viste le sue disastrose e fallimentari relazioni precedenti: che poi non fosse mai davvero colpa sua ma solo un grande ammasso di sfiga, quello era un altro discorso.
Lo sai che per farlo ci vorrà molto ma molto tempo? Ci sono coppie sposate che dopo decenni di convivenza ancora ignorano alcuni aspetti della vita del coniuge.
In questo senso, pensò Turner mentre sorrideva sornione all'Harada, quest'ultima e Lyra Bennet erano completamente diverse: mentre la seconda sembrava totalmente incapace, quando stava con lui, di pianificare il loro futuro insieme, la prima non aveva alcun problema - apparentemente - ad immaginare per loro un futuro a lungo termine; quella considerazione non lo spaventava, piuttosto lo lasciava perplesso e sorpreso, forse internamente speranzoso di poter confermare, nel tempo, quei suoi pensieri riguardo la sicurezza della nippo-irlandese sulla sua relazione con lui. Smise di pensarci, preferendo godersi con lei quella sostanziosa colazione a base di pancakes, bacon e caffé, commentando con lei la propria bravura nella preparazione di quel piatto e la possibilità che Noah, il suo migliore amico, partecipasse alla competizione culinaria di cui avevano letto sulla Gazzetta del Profeta, un'eventualità che Turner non confermava né smentiva. Una cosa di cui sembrava essere sicuro invece, forse a torto, era l'idea che Amy aveva di Tisifone, e il fatto che alla prima non piacesse la seconda.
Ti sbagli. Non é lei a non piacermi ma il modo in cui mi guarda o mi parla, le poche volte che si degna di rivolgermi la parola.
Sospirò, annuendo: sì, aveva notato che a Tisifone non piacesse particolarmente Amy per tanti motivi - incompatibilità caratteriale, principalmente - ma era pur vero che anche la Samyliak, in passato, aveva subìto non poche ferite dalle donne di Turner, e per questo lui un po' la capiva.
Lo so che é la tua migliore amica e ti giuro che mi piacerebbe un sacco andarci d'accordo o almeno provarci ma lei é così fredda e distante. Non posso neanche dirti con tutta sincerità che mi sta antipatica perché ... non la conosco abbastanza. Non so neanche se sia il caso di affrontarla per cercare di comprendere cosa ci sia che non va…
Tisifone è... protettiva, molto. Siamo stati insieme per diverso tempo, poi siamo diventati grandi amici, e mi ha visto soffrire più di chiunque altro - più di Noah, probabilmente - il che l'ha resa ancora più diffidente nei confronti delle donne che mi si avvicinano e per cui io dimostro di provare qualcosa. Teme che possa rimanere fregato per l'ennesima volta, ma è anche una persona obiettiva e di ampie vedute... - soprattutto da quando Pellegrino l'aveva costretta a sciogliersi un po' nei confronti del prossimo - perciò, se vorrai provare ad avere un confronto con lei, credo che sarà capace di porsi con te senza pregiudizi. - almeno lo sperava.
Non le avrebbe comunque costrette ad un confronto, l'ultima volta con Estelle era stato un disastro e Lucas era piuttosto bravo nel non ripetere due volte lo stesso errore: se fosse avvenuto, che ciò accadesse in modo naturale e spontaneo, non perché Turner le aveva spinte l'una verso l'altra. Archiviato quell'argomento, quindi, passarono a parlare di una persona molto importante per Amy, ovvero Alfred, colui che si rifiutava categoricamente di assumere un qualsiasi rimedio magico per guarire.
É la parte in cui si infuria che mi spaventa. Temo che si sentirebbe tradito e decidesse di lasciarmi perché non può più fidarsi di me. Non posso correre un rischio del genere, non per una febbre e un raffreddore, non lo sopporterei.
Posso azzardarmi a dire che non credo sarebbe mai in grado di lasciarti da sola? - replicò lui, che aveva visto nell'uomo una sorta di figura paterna per l'Harada - Comunque ho compreso il tuo discorso, e alla fine la cosa importante è che sia guarito, in un modo o nell'altro.
Anche perché sennò come avrebbero fatto ad andare ad una partita di polo insieme? - e senza Amy, chiaramente, perché si trattava di uno sport troppo noioso per lei.
Penso che lo faresti felice e mi daresti anche la possibilità di sdebitarmi con lui. Non mi dispiacerebbe stare in negozio al posto suo per dargli la possibilità di andare fuori a divertirsi anche se questo vorrebbe dire privarmi della tua compagnia.
Quelle parole gli fecero pensare all'altro Alfred che aveva conosciuto, il manager di Lyra, e a come quest'ultimo vedesse in Lucas una minaccia perenne al benessere della sua protetta, a differenza del collega e amico di Amy che sembrava aver preso subito in simpatia Turner, trovando avesse una bella positiva sulla giovane donna.
In realtà non credo che ci siano poi così diversi il mio Alfred e il manager di Lyra. Entrambi sono affezionati a noi, ci proteggono a modo loro e farebbero di tutto per vederci felici. Il problema è che è più semplice per un personaggio famoso incappare in soggetti disdicevoli con un elevato potenziale distruttivo che vogliono solo approfittarsi di loro, e questo avrà reso il manager di Lyra altamente prevenuto nei confronti del genere maschile. Probabilmente è convinto che non esista un uomo degno della sua pupilla, perché in fondo tutti hanno un doppio fine, e così non ha visto ciò che il mio Alfred ha colto subito e cioè che tu sei il miglior partito che un padre possa desiderare per una figlia.
Ovvero che alla fine della fiera sono io quello sfortunato che viene mollato/ferito da ogni donna che incontra? - ironizzò lui con un sorrisetto semi-amaro sulla labbra.
Lo sai quando ha compreso che eri davvero una persona degna di fiducia? Il primo sabato sera che siamo usciti insieme o meglio il giorno dopo. Memore delle mie relazioni passate era andato ad aprire il negozio convinto che mi sarei presentata verso mezzogiorno e invece ero già lì dalle sette perché dovevo preparare dei bonbon.
Ah, sì, mi ricordo... anche se non capisco cosa ci sia di così speciale in questo fatto. - in fondo anche lui, ogni mattina, si presentava in Sala Grande per la colazione col resto del corpo docenti, e se questo voleva dire alzarsi prestissimo al mattino anche dopo una serata bollente con la propria compagna, non trovava nulla di strano nel farlo, anzi, era la sua routine in quanto docente di Hogwarts.
Non appena mi ha visto mi ha chiesto: “Ha passato una pessima serata Miss Harada?” e io “Esattamente il contrario. È stata perfetta.” Mi ha rivolto uno di quei suoi sorrisi così british e da allora non ha fatto altro che tessere le tue lodi, a modo suo ovviamente. Quindi il fatto che Alfred ti trovi simpatico è indice sopratutto dell’influenza positiva che hai su di me. Mi rendi una persona più responsabile e matura… spero solo non più noiosa.
Noiosa? - la fissò un istante, scuotendo il capo quasi con aria rassegnata per poi alzarsi in piedi, prenderla tra le braccia se lei l'avesse lasciato fare, e cominciare a ballare con la donna sulle note di una musica immaginaria - Miss Harada, mi creda, lei non potrebbe essere meno noiosa di così anche se s'impegnasse con tutta se stessa.
La rassicurò facendola fare una giravolta prima ed un casqué dopo che culminò con un dolce bacio sulle labbra prima di farla tornare eretta col busto.
Sai noi... non abbiamo mai definito davvero il nostro rapporto. Insomma, so che non ti vedi con nessun altro, e nemmeno io frequento altre donne, ma... che ne dici di rendere il tutto un po' più ufficiale? - le propose Lucas, un sorrisetto sghembo a sfiorargli le labbra - Ti andrebbe di essere la mia compagna, Amy?
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Lucas
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da Amy » 27/04/2015, 12:30
È un uomo molto composto, questo sì.
Uomo composto…
Ripetè a bassa voce con le sopracciglia leggermente aggrottate e lo sguardo perso per aria come se stesse riflettendo su chissà quale verità. Non era una tipa molto diplomatica e, un po’ per carattere un po’ per vissuto, aveva la pessima abitudine di non soffermarsi sulla scelta delle parole, usando quelle che più rendevano il concetto che voleva esprimere, indipendentemente dalla valenza che avevano. Sul lavoro quello, ovviamente, era un grosso handicap che cercava di contrastare assorbendo dalle persone che frequentava espressioni e modi di dire più “politicamente corrette”. In quell’ottica “uomo composto” suonava molto meglio di “vecchi maniera”.
Siamo molto diversi su tante cose, però ti posso assicurare che anche lui quando vuole sa come divertirsi e sciogliersi un po'.
Hummm allora potremmo invitarlo a uscire con noi qualche volta e andare …
Bowling no, Quidditch no, karaoke no, freccette che la Trama ce ne scampi e liberi…
…a giocare a biliardo – concluse con un sorriso soddisfatto, presupponendo, forse a torto, che quello sarebbe potuto essere una forma di intrattenimento divertente che avrebbe potuto fare a caso di Edward – E poi uscire un po’ di più potrebbe aiutarlo a trovare una ragazza. È uno spreco che un tipo carino come lui sia single.
Una semplice constatazione, sottolineata con una lieve scrollata di spalle e pronunciata con un tono casuale. L’essere innamorata di Lucas – dettaglio quello di cui nella coppia era l’unica a esserne a conoscenza – non la rendeva automaticamente cieca e il docente di Aritmanzia era oggettivamente un bell’uomo. C’era solo da sperare che le relazioni passate di Turner non l’avessero reso eccessivamente e inutilmente geloso anche se quello era un “dettaglio” che era meglio emergesse subito e non dopo decenni di matrimonio come accadeva di solito. Nonostante le sue, di esperienze sentimentali disastrate, Amy non aveva perso il suo ottimismo e di conseguenza non aveva problemi a proiettarsi nel futuro insieme a Lucas. E poi perché avrebbe dovuto averne? Era stanca di storielle di solo sesso che non le lasciavano altro che una manciata di ricordi, spesso neanche troppo esaltanti, e con Turner le cose avevano iniziato a ingranare quasi subito. Con chi avrebbe dovuto immaginarsi da lì a dieci o vent’anni se non con un uomo di cui era innamorata, che la faceva sentire bene e completamente se stessa sia dentro che fuori dal letto? Certo non era un mago dei fornelli ma la nippoirlandese non era un tipo pretenzioso e sapeva apprezzare la buona volontà, soprattutto quando era finalizzata a coccolarla. La colazione che Lucas le presentò poco dopo era quindi la migliore che avesse gustato da anni e neanche con tutta la sua abilità culinaria Pellegrino sarebbe stato in grado di fare di meglio. Ciò non voleva dire che l’Harada avrebbe disdegnato di assaggiare una seconda volta le pietanze preparate da Noah, anche se farlo avrebbe significato dover passare del tempo insieme alla Signora Pellegrino. In realtà Amy non aveva nulla contro Tisifone in sé quanto verso l’atteggiamento che la donna teneva nei suoi confronti. Troppo freddo, troppo distaccato, troppo “composto” per darle uno spiraglio a cui appigliarsi per penetrare la sua corazza e finalmente comprendere se tra loro ci sarebbe potuto essere qualcosa di più di un semplice rapporto di blanda conoscenza. Lo faceva per Lucas, perché era la sua migliore amica e quindi gli avrebbe fatto piacere poter passare del tempo tutti insieme, ma anche per se stessa. Se doveva mal sopportare qualcuno voleva farlo per delle ottime ragioni e non per reazione al comportamento dell’altra o per pregiudizio.
Tisifone è... protettiva, molto. Siamo stati insieme per diverso tempo, poi siamo diventati grandi amici, e mi ha visto soffrire più di chiunque altro il che l'ha resa ancora più diffidente nei confronti delle donne che mi si avvicinano e per cui io dimostro di provare qualcosa.
Lo stava ascoltando molto attentamente nella speranza di poter ottenere qualche dritta su come affrontare la Samyliak e così il suo cuore iniziò a battere velocemente e un piccolo sorriso compiaciuto le comparve sul viso in seguito all’ultima affermazione dell’uomo. “Provare qualcosa” non era esattamente la stessa cosa di “essere innamorato” ma era pur sempre un passo avanti, una piccola conquista che Amy si teneva stretta e che aveva intenzione di coltivare con amore e dedizione nella speranza che con il tempo evolvesse per diventare un sentimento forte come quello che provava lei.
Teme che possa rimanere fregato per l'ennesima volta, ma è anche una persona obiettiva e di ampie vedute... – storse il naso poco convinta di quella descrizione della donna ma guardandosi bene dal dire qualcosa. Dopotutto Lucas la conosceva molto meglio di lei. - perciò, se vorrai provare ad avere un confronto con lei, credo che sarà capace di porsi con te senza pregiudizi.
Bè come si dice… tentar non nuoce. Però credo sia meglio che non dimentichi la bacchetta in Infermeria, nel caso le venisse voglia di … mettere alla prova le mie capacità come maga.
Aveva appena ipotizzato che la docente di Divinazione potesse decidere di schiantarla nel caso non le fosse andata a genio? Ma no… Bè si, forse solo un pochino, motivo per cui Amy era più propensa a incontrarla in Infermeria che nell’aula di Divinazione o nel suo ufficio. La Medimagia faceva miracoli, soprattutto se paragonata alla medicina babbana, ma anche per lei sarebbe stato pressocchè impossibile curare qualcuno dopo un volo dal sesto piano o dalla Torre di Divinazione. Nessun problema invece a debellare in meno di due ore malattie semplici e di stagione come la febbre o il raffreddore, sempre che si fosse disposti ad assumere una Pozione Pepata e bere alcuni decotti, cosa che Alfred era decisamente contrario a fare. Amy avrebbe potuto tentare di ingannarlo, somministrandogli delle cure magiche a sua insaputa, ma la scarsa gravità del malanno da un lato e il terrore che l’uomo, sentendosi tradito, la potesse lasciare per quello, l’avevano costretta a rimanere a guardare l’uomo che considerava come e più di un padre – il suo non poteva essere considerato un buon modello da seguire – stare male per più di una settimana.
Posso azzardarmi a dire che non credo sarebbe mai in grado di lasciarti da sola?
Probabilmente hai ragione ma non ho molta voglia di mettere alla prova questa tua teoria.
Commentò sciogliendo l’autoabbraccio e tornando a dedicarsi alla colazione.
Comunque ho compreso il tuo discorso, e alla fine la cosa importante è che sia guarito, in un modo o nell'altro.
Motivo per cui l’Harada poteva permettersi di poltrire a casa di Lucas di sabato mattina. Alfred infatti aveva preso così tanto in simpatica il docente di Trasfigurazione per l’ottima influenza che aveva su di lei e sul suo senso di responsabilità da concederle più tempo libero di quanto ne avesse mai avuto anche quando era una semplice commessa. Approvò quindi l’idea dell’uomo di invitare Alfred a vedere una partita di polo o di cricket perché quello le avrebbe dato la possibilità di sdebitarsi per tutti i favori che le stava facendo anche se, probabilmente, per l’uomo più vecchio non era poi tutto questo sacrificio coprire alcuni suoi turni per permetterle di stare con Lucas. Proprio come un padre, ad Alfred interessava solo la sua felicità e Turner sembrava l’uomo perfetto per renderla felice, il partito ideale che ogni padre avrebbe desiderato per la propria figlia.
Ovvero che alla fine della fiera sono io quello sfortunato che viene mollato/ferito da ogni donna che incontra?
Ehi – lo rimproverò dandogli un pugno non troppo amichevole sulla spalla sinistra – Il tuo corpo è perfetto come al solito e io non ho alcuna intenzione di mollarti. Mi spiace, sei fregato.
Affermò con un cipiglio offeso, allungo la mano per rubare dal suo piatto una fettina di bacon come “punizione” per la battuta antipatica appena pronunciata. Amy però non era in grado di restare troppo a lungo offesa con il docente così subito dopo riprese a parlare raccontandogli da quando Alfred aveva preso a parteggiare per lui e cioè da quando l’aveva trovata in negozio alle otto di mattina a lavorare in laboratorio dopo una notte passata con lui a divertirsi.
Ah, sì, mi ricordo... anche se non capisco cosa ci sia di così speciale in questo fatto.
Il fatto che fossi in negozio e non sotto le coperte a poltrire insieme a te – confessò con l’aria di una che non era particolarmente fiera di sé per quello che aveva fatto in passato – In passato mi hanno accusato di usare il lavoro come scusa per scappare da situazioni scomode e quindi avevo la pessima abitudine di trascurarlo per stare insieme allo stupido di turno…
In ogni caso si, la benedizione di Alfred alla loro relazione era sicuramente un segnale positivo anche se la nippoirlandese temeva che tutta l’influenza positiva che Lucas aveva su di lei a lungo andare l’avrebbe fatta diventare noiosa.
Noiosa?
Esatto!
Confermò mentre si lasciava prendere tra le braccia e condurre in un ballo di cui solo Turner conosceva le note, ridacchiando divertita.
Miss Harada, mi creda, lei non potrebbe essere meno noiosa di così anche se s'impegnasse con tutta se stessa.
Mister Turner non sa quanto le sue parole mi rincuorino. Non potrei sopravvivere all’onta di aver ingrigito le sue giornate.
Commentò prima di fare un giro su se stessa, la camicia che si sollevava a mostrare il pizzo e le curve sode del suo sedere, e abbandonarsi a lui in un casquè sensuale, la testa lievemente reclinata all’indietro, le guance rosate e gli occhi lucidi dalla felicità.
Sai noi... non abbiamo mai definito davvero il nostro rapporto.
Ah no? E la lettera d’intenti che mi hai fatto firmare quando abbiamo deciso di frequentarci? Una battuta che doveva servire principalmente a rallentare i battiti del proprio cuore che sembrava essere impazzito tutto all’improvviso. Non voleva pensare alla piega che avrebbe preso la conversazione, a come avrebbe concluso quel concetto, non voleva farsi illusioni.
Insomma, so che non ti vedi con nessun altro, e nemmeno io frequento altre donne, ma... che ne dici di rendere il tutto un po' più ufficiale?
Ufficiale… ufficiale? Nel senso di stare insieme… insieme?
Non il massimo dell’eloquenza ma il suo cervello si era momentaneamente spento.
Ti andrebbe di essere la mia compagna, Amy?
E smettere di chiamarti fidanzato, compagno, amore solo nella mia testa? – chiese eccitata, lasciandosi sfuggire un appellativo di troppo – Hummm no, perché mai, adoro mandarmi in confusione da sola… - perché doveva riflettere mille volte prima di pronunciare qualsiasi frase per non farsi sfuggire uno degli appellativi incriminati – Ovvio che mi andrebbe… - aggiunse dopo mezzo secondo, un enorme sorriso a illuminarle il volto mentre gli avvolgeva le braccia intorno al collo e gli tempestava il viso con piccoli dolci baci – Miglioriamo con le dichiarazioni e il romanticismo Signor Turner, mi devo complimentare con lei…
Gli mormorò sulle labbra prima di rompere gli indugi e dargli un bacio vero, pieno di passione, desiderio e amore.
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da Lucas » 27/04/2015, 21:46
Uomo composto…
Esatto, che nel tuo mondo equivale a "uomo barboso e alla vecchia maniera" ... - la prese in giro Lucas, che si stava lentamente abituando al gergo tutto particolare di Amy - Siamo molto diversi su tante cose, però ti posso assicurare che anche lui quando vuole sa come divertirsi e sciogliersi un po'.
Hummm allora potremmo invitarlo a uscire con noi qualche volta e andare … a giocare a biliardo. E poi uscire un po’ di più potrebbe aiutarlo a trovare una ragazza. È uno spreco che un tipo carino come lui sia single.
In realtà mi ha accennato al fatto che ultimamente sta uscendo con una donna, ma essendo anche un tipo molto riservato non si è sbilanciato più del minimo indispensabile... potrei sempre chiedergli se ha voglia di un'uscita a quattro.
Anche perché così magari avrebbe conosciuto questa famosa figura che aveva occupato il tempo libero del Remingford, il quale non aveva più avuto appuntamenti galanti dopo la storia finita male con la bionda veterinaria; essendo amici, Turner si preoccupava per lui e sperava che fosse felice, un po' come faceva Tisifone nei confronti di Lucas stesso - anche se lei aveva un sacco di motivi per temere che l'uomo potesse rimanere nuovamente scottato.
Bè come si dice… tentar non nuoce. Però credo sia meglio che non dimentichi la bacchetta in Infermeria, nel caso le venisse voglia di … mettere alla prova le mie capacità come maga.
Tisifone che ti sfida a duello? Dubito fortemente che possa succedere... - non l'aveva fatto con Estelle Moreau, e probabilmente ne aveva tutte le ragioni, figurarsi quali probabilità ci fossero che accadesse anche con Amy.
E poi la signora Pellegrino aveva ormai cominciato a capire come la Harada fosse importante per Lucas, per questo forse sarebbe stata più comprensiva nei suoi confronti, un po' come la consapevolezza che aveva lentamente assunto Alfred, il "quasi-padre" della nippo-irlandese che aveva opinioni molto positive su di lui.
Il fatto che fossi in negozio e non sotto le coperte a poltrire insieme a te. In passato mi hanno accusato di usare il lavoro come scusa per scappare da situazioni scomode e quindi avevo la pessima abitudine di trascurarlo per stare insieme allo stupido di turno…
Questo perché sei sempre uscita con pessimi soggetti: io sono un bravo ragazzo, ricordi? Quindi era impossibile che considerassi il tuo andare a lavoro come una scusa...
Le strizzò l'occhio con un sorriso divertito, prima di fare un passo importante, forse istintivo ma a cui, probabilmente in modo implicito, pensava da tempo: mettere in chiaro le cose tra loro; aveva detto spesso, a se stesso e a Noah, di non voler accelerare i tempi né di voler definire il rapporto con Amy, per il timore che accadesse come con Lyra... ma la Harada era così diversa dalla Bennet, che alla fine Turner finì per fare come al solito di testa propria, arrivando a chiederle di stare insieme, di essere la sua compagna.
E smettere di chiamarti fidanzato, compagno, amore solo nella mia testa? Hummm no, perché mai, adoro mandarmi in confusione da sola…
Sorrise, sorvolando sul fatto che lo avesse appena definito "amore" per paura di rovinare tutto mettendola in imbarazzo: meglio soprassedere... per il momento.
Ovvio che mi andrebbe… Miglioriamo con le dichiarazioni e il romanticismo Signor Turner, mi devo complimentare con lei…
La baciò a sua volta, stringendola a sé con possessione, una mano che le accarezzava il fianco da sotto la camicia e l'altro che sfiorava gli zigomi perfetti delle sue guance.
Sai di cosa avrei voglia ora? - le sussurrò sulle labbra quando quel bacio lungo ebbe fine - Di andare nella tua Cioccolateria, farmi dare una lezione privata su come preparare dei cioccolatini peccaminosi per la mia donna, e poi tornare a casa per farglieli mangiare e fare l'amore con lei per ore. Che ne dici, è un programma fattibile?
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da Amy » 29/04/2015, 14:52
Esatto, che nel tuo mondo equivale a "uomo barboso e alla vecchia maniera" ... – arricciò il naso e sollevò lo sguardo per aria, un sorriso imbarazzato in visto e l’indice destro che picchiettava sulla guancia: un’espressione un po’ buffa per dire “ si, mi hai beccato!” - Siamo molto diversi su tante cose, però ti posso assicurare che anche lui quando vuole sa come divertirsi e sciogliersi un po'.
Amy nutriva qualche dubbio sulla possibilità che il concetto di divertimento del docente di Aritmanzia si avvicinasse anche solo lontanamente al proprio, ma l’uomo non le era sembrato malaccio – simpatico, buon conversatore anche se non sempre comprendeva le sue battute – ed era un amico di Lucas. Non le servivano altri motivi per provare a uscire tutti insieme a divertirsi un po’ e sfruttare l’occasione anche per aiutare Edward a trovare una ragazza.
In realtà mi ha accennato al fatto che ultimamente sta uscendo con una donna, ma essendo anche un tipo molto riservato non si è sbilanciato più del minimo indispensabile... potrei sempre chiedergli se ha voglia di un'uscita a quattro.
Allora evitiamo il biliardo e puntiamo su qualcosa di più… classico – altro eufemismo per “noioso”. Non che le dispiacesse andare a cena fuori ma non rientrava nel suo concetto di divertimento quanto più di romanticismo – Cena in un locale che fa musica dal vivo.
Così se la conversazione fosse diventata troppo noiosa per i suoi standard – temeva infatti che la donna con cui il Remingford si vedeva fosse composta tanto quanto lui - avrebbe potuto prendersi una pausa chiedendo a Lucas di ballare. Non si considerava una persona superficiale, incapace di sostenere una conversazione seria, ma passando tutto il giorno chiusa in laboratorio o in Cioccolateria con i clienti preferiva utilizzare il suo tempo libero in attività divertenti e non troppo impegnative. Altamente impegnativo, invece, sarebbe stato affrontare la Samyliak, fare in qualche modo breccia nella sua corazza e conoscerla quel tanto che bastava per poter dire a Lucas "ha un carattere difficile ma in fondo è simpatica" oppure "siamo come il diavolo e l’acqua santa, non c’è alcuna speranza per noi". Avrebbe quindi trovato un modo per parlare con lei – per amore di Lucas e anche per se stessa, per assicurarsi di essere ancora in grado di non farsi trascinare dai pregiudizi – caso mai dopo aver preso altre informazioni, giusto per farsi un’idea più ampia della persona che si sarebbe trovata di fronte, e tenendo la bacchetta a portata di mano per ogni evenienza.
Tisifone che ti sfida a duello?
Nooooo…. Forse?
Dubito fortemente che possa succedere...
Perché non vuole correre il rischio di farti arrabbiare?
Un pensiero fugace, dettato dalla curiosità, ma che non vide la luce. Inutile impelagarsi in una girandola di forse, se e ma. C’era un modo per avere le risposte a qualsiasi dubbio o curiosità le fosse venuto in mente, doveva solo attendere il momento propizio e dare appuntamento a Tisifone da qualche parte, possibilmente a livello strada. Una parte di lei sperava di riuscire a trovare un punto d’incontro con la Samyliak. Voleva poter instaurare un’atmosfera di armonia, se non proprio di amicizia, con le persone care a Lucas così come lui era riuscito a fare con l’unica persona di cui le importava l’opinione e cioè Alfred. In realtà Turner non aveva dovuto sforzarsi troppo, gli era bastato essere se stesso e non farle pesare il dover lavorare anche il sabato o la domenica mattina, come invece avevano fatto i suoi precedenti ragazzi, creando non poche tensioni tra l’uomo anziano e la nippo – irlandese.
Questo perché sei sempre uscita con pessimi soggetti: io sono un bravo ragazzo, ricordi? Quindi era impossibile che considerassi il tuo andare a lavoro come una scusa...
Dopo averti visto all’opera mi viene difficile considerarti ancora un bravo ragazzo. Direi più qualcosa di simile a Dottor Jekyll e Mister Hyde.
Lo prese in giro con uno sorriso malizioso e uno sguardo affamato, una fame che l’ottima colazione che le aveva appena preparato non sarebbe stata in grado di placare. Le piaceva quel lato un po’ più da bad boy che Turner esibiva sotto le coperte al pari del lato cavalleresco che lo contraddistingueva solitamente. Amava tutte le sue sfaccettature così come lui sembrava apprezzare tutto di lei e anche se ufficialmente non avevano ancora definito il loro rapporto – cosa che a Amy non pensava per nulla – intimamente l’Harada lo considerava già il proprio compagno come si lasciò sfuggire poco dopo quando lui le propose di smettere di frequentarsi per stare insieme ufficialmente. Forse avrebbe dovuto mantenere un po’ di contegno, dimostrare di possedere quella maturità che necessitava per prendere un impegno così importante, ma non sarebbe stata se stessa. Così saltellò come una bimba felice la notte di Natale, lo tempestò di piccoli baci per poi accettare in maniera semi formale e coinvolgerlo in un bacio che di casto non aveva nulla. Sentiva la pelle andare a fuoco lì dove Lucas la stava accarezzando e a ogni tocco il desiderio di lui, di avere qualcosa di più, andava aumentando, spingendola ad aderire maggiormente al suo corpo.
Sai di cosa avrei voglia ora?
Di scoprire se il tavolino è abbastanza forte da reggere la nostra passione?
Gli sussurrò di rimando, leccandogli sensualmente il labbro inferiore, la mano che gli accarezzava l’interno coscia.
Di andare nella tua Cioccolateria, farmi dare una lezione privata su come preparare dei cioccolatini peccaminosi per la mia donna, e poi tornare a casa per farglieli mangiare e fare l'amore con lei per ore. Che ne dici, è un programma fattibile?
Oh si… ho in mente un ripieno del tutto speciale…bianco e cremoso…
Ribattè allusiva, prima di impossessarsi delle sue labbra. Si sarebbe presa un piccolo assaggio di quello che l’attendeva successivamente – era una cuoca coscienziosa e non utilizzava mai ingredienti che non aveva testato personalmente – per poi mettere in atto il programma che aveva delineato il suo compagno.
FINE
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da Eagle » 18/01/2017, 23:55
Sabato 15 Febbraio 2113 \ Attico di Eagle e Benedykt \ Hogsmeade Centrale \ Ore 09:35
Ed ecco per colazione le uova alla ME!
Grande, stavo morendo di fame! Ma... Vai di birra per colazione? Ahahahah...
Lo facevi anche tu un tempo, prima di cominciare ad allenarti seguendo le disposizioni di quella tizia... Come hai detto che si chiama?
Pensi ancora di fregarmi? Non te lo dico! Buffy, chiamala Buffy e basta!
Beh, comunque, è stata lei ad ordinarti di bere frullati di frutta fresca ed il Mercenario dei due sei tu, non io! Quindi alla salute e fammi sapere come sono le uova!
Eagle inforchettò la colazione dopo aver bevuto un po' di frullato alla fragola, banana e kiwi, assaggiando così le famose uova del coinquilino. C'era poco da fare, Ben in cucina ci sapeva fare in cucina, era un cuoco provetto, merito ovviamente della lunga esperienza nel locale più famoso di Hogsmeade, lo Shamrock. La loro amicizia forse esisteva anche in funzione del fatto che il ragazzo di colore fosse abbastanza negato ai fornelli, quindi si dedicava alle pulizia, esattamente il contrario del mezzo polacco. Il Sabato era il loro giorno di chiacchiera ed aggiornamenti vari, la maggior parte ultimamente sulla folle idea di Ben sul mettersi in proprio e quella di Eagle di avere una fidanzata fissa. E dire che di scelta, nel locale dove lavorava, ne aveva parecchia, ma lui sembrava essersi proprio fissato!
Ma la vuoi smettere?! Tanto il tuo boss non ti si fila! Ti ha anche detto che in caso di pericolo ti lascerebbe morire, figurati se possa mettere in conto l'idea di fidanzarsi con te!
Lo so, è una questione spinosa, ma ci sto lavorando...
Ma lavorati Bree!
Ancora? Non voglio prendere in giro nessuna. Poi lei mi sembra fin troppo... Impegnata!
Per usare un simpatico eufemismo.
Allora quella Margaret!
Fidanzata! Te l'ho già detto, è fidanzata!
Ma non avevi anche detto che ti stava fissando in un certo modo, l'altro giorno?
Sì ma di sicuro devo essermi sbagliato, mi sembra una ragazza fedelissima!
Quelle apparentemente più fedeli sono le più t***e!
A proposito di t***e, mi ha scritto tua sorella la settimana scorsa, o forse Lunedì!
Di improvviso, l'espressione di Benedykt mutò da divertita a seria, molto seria. Assottigliò lo sguardo, fissando l'amico con aria quasi inquisitoria e truce. Bevve un generoso sorso di birra prima di parlare.
Prima di tutto non ti azzardare ad appellarla in quella maniera...
Ma se lei è la prima a definircisi?!
L-lei può dire ciò che le pare di sé, tu no! E secondo... Ti ha scritto? Ha scritto a te e non a me?! Che cosa ti ha detto?
Mah, nulla di che, le solite cose, che sta bene, mi ha chiesto come stavo, come procedeva il lavoro! Ha anche scritto che magari faceva un salto un giorno o l'altro per osservare la situazione, contento?!
Ben fece un mezzo sbuffo divertito al 100%, scuotendo il capo tra il rassegnato e l'ironico.
E tu ancora le credi? Dice così tanto per dire, chissà in quale angolo sperduto del mondo magico è finita! L'ultima volta un ritiro spirituale in Guatemala, poi aspetta, l'altra ancora dov'era?
Aiuti umanitari in Camerun!
Seh... Aiuti umanitari...
Magari ha aiutato davvero qualcuno! Forse non con metodi canonici ma...
SSSSSHHHH! Non ti voglio nemmeno sentire!
Ahahahahah! Comunque sì, sono ottime queste uova! Devo dire che nemmeno il cuoco dell'Underground è al tuo livello!
Eagle, nessuno in quel locale è al mio livello, chiaro? Se lo sognano un cuoco e bartender con le mie qualità, il mio fascino, la mia preparazione...
Chomp... Chomp... La tua modestia... Chomp...
Anche quella, perché no?! Comunque sto cercando di finire le trattative con l'attuale proprietario e forse lo Shamrock sarà mio! Anzi, ormai è quasi una certezza, devo solo aspettare la risposta dalla Gringott per il mutuo.
Te la senti proprio di diventare imprenditore Ben? Cioè, è una cosa tosta... ... Dovrai occuparti di tutto tu, dalle questioni amministrative a quelle burocratiche.
Troverò un responsabile che si occupi della comunicazione con i fornitori ma per i primi tempi ce la farò, fidati. Spesso e volentieri il padrone attuale l'ho affiancato se non direttamente sostituito io quando spulciava le carte e i conti di fine mese. Tu comunque datti davvero da fare con qualcun'altra, basta che non sia Zoé, se ti mettessi col mio acerrimo nemico non te lo perdonerei mai!
Sei incorreggibile... Tanto vi affronterete regolarmente al prossimo torneo per Bartender Nazionale no?
Ovvio. Può cominciare ad appendersi al giacchetto la coccarda della seconda classificata, pf! Quella francesina assaporerà l'amaro sapore della sconfitta!
Sì, ok ok, io non farò alcun tifo, sarebbe ingiusto, una è mia superiore, l'altro e mio amico, troppo conflitto di interessi!
Mentre parlava, Eagle si alzava in piedi mettendo il piatto sporco nel lavandino, per poi darsi una lavata ai denti e di seguito afferrare il borsone da allenamento. Infine, con assoluta tranquillità, si diresse verso la porta di casa, pronto per uscire, guardando anche l'orologio per essere sicuro di non essere in ritardo. Già ma... In ritardo per cosa?!
Ehi ma... Si può sapere dove stai andando?! Questa è la nostra mezza giornata di chiacchiere! Dobbiamo fare i gay spettegoloni!
Spiacente, Buffy mi ha dato appuntamento alle 10:30 per allenarci. Ha detto che oggi mi insegnerà qualcosa di nuovo e non voglio perdere l'occasione di così tanta clemenza e bontà. Magari si sta un po' affezionando, chi può dirlo!
... Abbandonato per un pelo di f**a... Beh... Sì, in effetti ti capisco, farei lo stesso anche io... ... Ma resta il fatto che sei un... un... un rovina Sabati, ecco!
Mentre sorrideva, Eagle si fermò sull'uscio della porta, colto quasi da una illuminazione celeste.
Giusto...
Mh? Cosa? Hai deciso di restare? Sensi di colpa? Lo sapevo!
No, macché! Ho trovato la soluzione ai miei problemi sentimentali! Come ho fatto a non pensarci prima?
E sarebbe?
Potrei mettermi con tua sorella!
... Ah... Ah... Ah... Fottiti.
Ci vediamo!
Muori per sbaglio nell'allenamento, fammi la cortesia!
La porta nel frattempo si chiuse.
... E tra l'altro a mia sorella piacciono quelli alti almeno dal metro e ottantacinque in su! I tappi come e te sono del tutto fuori dal suo target... MI HAI SENTITO?!
Ma ovviamente non giunse alcuna risposta. Eagle era già andato via. Benedykt prese un bel respiro, mandando già un altro sorso di birra, guardando poi un punto cieco del tavolo. Il silenzio lo avvolse e l'immagine del viso della sorella gli apparve nella mente come spesso succedeva nei momenti di solitudine.
Se solo avessi sei centimetri in più...
Poi, dopo essersi reso conto di ciò che aveva appena detto, Ben si diede un pugno sulla fronte, poi due, poi tre, quattro, cinque...
No Ben, non dovresti individuare quello come problema, ma il fatto di avere una piccolissima cosa in comune con lei... IL SANGUE PER LA MISERIA!
AUTOCONCLUSIVA
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da Paige » 04/02/2017, 23:56
\ Attico di Eagle e Benedykt • Hogsmeade Centrale • 17.03.13 • 11.31 h /
Ma che bel cagnolone che sei, smack! Vieni qui, fatti strapazzare tutto!!
Sì, quello era un cane randagio. Avrebbe potuto avere le pulci, le zecche, avrebbe potuto essere sporco... ma nulla di tutto questo le avrebbe impedito di abbracciarselo e riempirlo di baci.
Gli aveva persino comprato un collare con una medaglietta, dietro la quale campeggiava la scritta "Proprietaria: Paige Sullivan" con tanto di indirizzo di residenza... quella di Benedykt, ovviamente. Il piano era molto semplice, in realtà: farsi accettare come ospite dal fratellino, aspettare un paio di giorni -magari una settimana, meglio- e poi portargli a casa il cane, privandolo del collare e facendolo passare per un trovatello del tutto casuale; intanto, comunque, gli avrebbe portato da mangiare ogni giorno prima di costringere Ben ad accettarlo in casa, e se qualcuno avesse provato a portarselo via vedendo la medaglietta avrebbe rinunciato. Il suo aspetto non era dei migliori, ne era consapevole: sandali che sfidavano le temperature ancora piuttosto fredde, pantaloni neri strappati qua e là e parecchio consumati, una canottiera bianca sporca che copriva molto poco il suo corpo magro -troppo magro- e capelli lunghi, opachi, di chi non si faceva una doccia seria da settimane; il viso però era sorridente, quello di una persona sempre allegra, sempre ottimista, sempre positiva nei confronti della vita.
Devo lasciarti qui per ora... ma verrò a riprenderti, te lo prometto!
Fece un'ultima carezza al cane, dopodiché raccolse il suo fido borsone -unico compagno di viaggio in tutti i suoi spostamenti- e riprese il passo verso l'attico di Ben ed Eagle, che di sicuro l'avrebbero ospitata per un tempo non meglio definito... insomma, come avrebbero potuto dirle di no? E poi non aveva un piano B: avendo deciso di non viaggiare per un po', quello era l'unico posto dove potersi fermare, perché non aveva abbastanza soldi per potersi permettere un albergo, nemmeno di quelli più economici; e poi Ben l'aveva aiutata fino a quel momento, quindi perché non farlo una volta in più? Qualcuno la guardava perplesso mentre Paige camminava con la pelle d'oca per il freddo, qualcun altro passava direttamente al disgusto per il suo aspetto trasandato: sì, non si lavava con mezzi "civili" da qualche settimana e sì, tutti i suoi vestiti erano sporchi, ma nessuno le aveva mai fatto pesare la cosa in Malesia, dov'era stata per un seminario di "Connessione primitiva con la Natura"!
Dovrò assolutamente ripetere l'esperienza! Anche se forse prima dovrei imparare a cacciare almeno un po'...
Lo scopo del seminario -entrare in contatto con la natura selvaggia e vivere secondo le sue regole, senza agevolazioni babbane/magiche- l'aveva raggiunto, adattandosi per bene a quel tipo di vita primitiva, appunto... solo che non sapendo né cacciare né costruire trappole aveva passato tre settimane a nutrirsi solo di bacche e sporadici funghi, il che spiegava il suo aspetto smagrito ai limiti del ricovero per anoressia. Nulla che la preoccupasse, ovviamente, tanto che fu con un sorriso assolutamente sereno e speranzoso sulle labbra che, una volta raggiunto finalmente l'appartamento del duo, bussò alla loro porta in attesa che qualcuno la aprisse.
... sorpresa!
Ah, nel caso qualcuno se lo chiedesse... no, l'idea di avvertirli del suo arrivo non le aveva nemmeno sfiorato la mente.
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da Benedykt » 05/02/2017, 19:48
Sabato 17 Marzo 2113 \ Attico di Eagle e Benedykt \ Hogsmeade Centrale \ Ore 11:27Ricapitolando... Il 3% lo vuole il fornitore di BurroBirra. Poi l'1,8% dovrebbe andare al gestore della gelateria per la pubblicità al locale. Facciamo che un buon 15% spaccato viene stanziato per gli stipendi dei, pochi, dipendenti... ... In questo modo io e Freyja dovremmo poter percepire circa 137 Galeoni, 55 Falci e 77 Zellini per i primi cinque mesi circa. Una somma ancora lontana da quanto percepiva l'ex proprietario ma dovremo accontentarci fino a quando i clienti non torneranno fiduciosi...Buffy, prendendo Ben come socio, aveva fatto una sorta di vincita alla lotteria, in quanto non solo era lui ad occuparsi dei conti, ma gli piaceva anche dedicarcisi. Aveva studiato contabilità ed era preparatissimo nel campo commerciale. Non poteva ancora competere con pilastri come la proprietaria dell'Underground, ma sarebbe arrivato anche a quello. Un incrocio tra Liv e Zoé riuscito alla grande, ecco chi era realmente Benedykt Milkovich... E presto se ne sarebbero accorte anche loro, non appena lo Shamrock avesse fatto piovere clienti a fiumi. C'era però ancora tantissimo lavoro da fare e da quando Eagle aveva disertato nell'aiuto dei lavori di ristrutturazione, i tempi prima dell'inaugurazione si erano allungati di molto. Non lo biasimava, in fondo dopo la chiacchierata con Xena l'amico aveva preso seriamente l'idea di far capire a Buffy cosa si fosse persa, peccato che l'impresa più facile a dirsi che a farsi. Gli allenamenti erano decisamente più estenuanti, per non parlare poi dell'alimentazione e del riposo. Infine il portare i pesi sempre, anche quando faceva la doccia tra un po'. A dire la verità il Milkovich quasi credeva che da un momento all'altro l'amico di colore fosse morto. ... Possiamo permetterci soltanto tre tipologie di Birra Babbana alla spina differenti e questo è un male. Analcolica ne prendiamo un tipo solo, tanto chi se la beve la birra analcolica ricercata?! Riguardo la dispensa... Forse dovremmo accettare l'offerta del fornitore sulla partita di prodotti vari, tanto me la so cavare con tutto. Ma dovranno imparare a fare lo stesso pure i due aiuto cuochi, altrimenti saranno decisamente c***i amari... ... Nimue mi ha detto che la sua Vice Manager coi conti è una bestia... Potrei convincerla a darmi qualche dritta...No, quando non si trattava di Zoé, Liv o il personale in generale dell'Underground, Ben sapeva mostrarsi incredibilmente umile e pronto ad assorbire consigli come una spugna. Avrebbe fatto di tutto per far decollare il locale e non avrebbe mai rotto le palle allo zio Eugene, visto che pure lui solo ultimamente aveva iniziato a vedere i risultati della sua nuova gestione. Stava bevendo un bel cappuccino schiumato e aromatizzato alla cannella fatto da sé, mentre camminando per la casa decideva come realmente gestire i fondi ricevuti dalla banca. Il prestito preso era stato un po' più alto di quanto richiesto dal padrone del locale, proprio per cercare di investire qualche centinaio di Galeoni in più su delle strutture nuove o prodotti particolari. In particolare modo, Eugene aveva dato l'idea al nipote sull'implementazione di un forno a legna per la pizza, previo ovviamente pizzaiolo a prezzo moderato in grado di cucinare bene. L'ipotesi a Benedykt era piaciuta davvero un casino, ma pensare di prendere un bravo pizzaiolo in un momento iniziale come quello sarebbe stata la morte dello Shamrock, sicuro. Beh, intanto lo avrebbe fatto costruire e nel tempo avrebbe anche pensato a come trovare qualcuno a buon mercato. Allora... La Coca-Cola ci offre un rifornimento settimanale pari a 550 lattine con un costo approssimativo di 143 Galeoni. Mentre invece... La Pepsi-Cola ci offre un rifornimento settimanale pari a 700 lattine con un costo approssimativo di 157 Galeoni. Uhm... Va bene che i costi vanno ammortizzati, ma 150 lattine in più sono 150 lattine in più... Ci manca solo che nel bel mezzo del Sabato sera restiamo senza! Pensa tu che gran figura di...DLIN DLON
TOK TOK TOK TOK TOK TOK TOK... Mh?!Ben interruppe il suo passo, alzando gli occhi in direzione dell'ingresso con aria inizialmente perplessa e spaesata. Non aspettava assolutamente visite quella mattina ed era improbabile che fosse Eagle, considerando che avesse le chiavi con sé. Dopo qualche istante però, si ricordò che solamente una persona poteva bussare alla porta con una tale e irritante insistenza. Ma era impossibile che fosse lei, impossibile e assurdo, visto che l'ultimo "contributo" di vita inviatole era stato forse tre mesi prima ed anche piuttosto cospicuo. Il ragazzo bevve tutto il cappuccino di colpo, lanciando il bicchiere di plastica nel secchio e posando il libro contabile sul tavolino della cucina, raggiungendo la porta. Non appena la aprì, la prima cosa che gli arrivò alle narici fu un tanfo di quelli epici, pazzesco e quasi nauseante. Sembrava che di fronte alla porta ci fosse un barbone della settima strada... Ed invece era la sorella del 57esimo secondo... ... sorpresa!Un'esclamazione che non dici al sapone da tanto tempo...Replicò subito mettendosi due dita a molletta sul naso. Per la Trama Paige... Waaaahhh...Si fece indietro per permetterle di entrare e non appena avesse tentato di abbracciarlo... Come se avessi accettato!Chiuse la porta, con un lunghissimo sospiro, invitandola a seguirlo fin dentro al salotto dove le disse di appoggiare il borsone consumato e pieno di macchie, tra fango e chissà cos'altro. ... Aspetta aspetta, fatti vedere... Anzi no...Si allontanò prima di tre metri, stappando il naso. OK! ... Un attimo... Ma sei magra come un chiodo e vestita come se fosse Maggio inoltrato! Ma cosa ti dice il cervello?! Vuoi morire assiderata forse?! Adesso ti lavi e pure di corsa e poi ti presterò qualcosa di pesante da metterti... ... E mentre ti preparo la vasca perché non mi spieghi cosa ci fai qui? Che fine hanno fatto i 375 Galeoni che ti ho inviato prima di Natale? E fa' che la risposta non mi renda desideroso di esser nato figlio unico!
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da Paige » 05/02/2017, 21:39
... sorpresa!
Scommetto sia un'esclamazione che non dici al sapone da tanto tempo...
Mh? Aaaaah, per la puzza! Ma perché, dici che sono tanto sgradevole? -domanda molto, molto, molto retorica. E comunque faceva parte del seminario, nessuna comodità moderna e civilizzata! C'era un fiumiciattolo nel quale potersi mettere un po' a mollo, ma ci ho visto delle sanguisughe abbastanza grosse e ho preferito non tentare la sorte!
Per la Trama Paige... Waaaahhh...
Vieni qui, fatti abbracc--
Come se avessi accettato!
Esagerato! Non mi vedi da mesi -come fosse colpa di Benedykt- e ti fai frenare da un poco di odore... che pappamolla, tzè!
... Aspetta aspetta, fatti vedere... Anzi no...
Hai finito di fare la femminuccia? Sei abbastanza distante?
OK! ... Un attimo... Ma sei magra come un chiodo e vestita come se fosse Maggio inoltrato! Ma cosa ti dice il cervello?! Vuoi morire assiderata forse?!
Non avevo più nulla di pulito da mettermi! In effetti dovrei usufruire della tua lavatrice... e la magrezza non è colpa mia! O meglio, solo in parte... non avevo capito che avrei dovuto cacciarmi il cibo da sola, quando ho accettato di partecipare al seminario in Malesia, così mi sono dovuta arrangiare! Ho mangiato bacche per tre settimane, eheheheh! -sì, lei ci rideva su, ma che fosse troppo magra era fottutamente vero.
Adesso ti lavi e pure di corsa e poi ti presterò qualcosa di pesante da metterti... ... E mentre ti preparo la vasca perché non mi spieghi cosa ci fai qui?
Come che fine ci faccio qui?
Che fine hanno fatto i 375 Galeoni che ti ho inviato prima di Natale? E fa' che la risposta non mi renda desideroso di esser nato figlio unico!
Ma scusa, li dovevo prendere dei souvenirs per te ed Eagle oppure no? -lo fissò come se quella di lui fosse una domanda del tutto retorica, scuotendo la testa come per rimproverarlo. E comunque avevo avvertito il tuo coinquilino che sarei passata, non te l'ha detto? In realtà pensavo... sai, sono stata in giro per così a lungo che forse è arrivato il momento di fermarmi, provare a mettere radici da qualche parte, trovarmi un lavoro e cose del genere! Ecco, a questo proposito... mi ospiteresti per un po' fratellino?
E prima che potesse risponderle, partì quella sorta di monologo infinito che di solito Paige usava per rincoglionire il prossimo e farlo cedere a proposito di qualsiasi argomento.
Ti giuro che non ti accorgeresti nemmeno della mia presenza, potrei dormire sul divano o per terra, ho un sacco a pelo che fa proprio al caso mio! Non ci crederai ma dopo un po' ci si abitua e diventa pure comodo, considera che in questi anni ho riposato un po' dappertutto, tipo su una panchina, dentro ad una stazione babbana, in un tempio buddhista, sotto le stelle, quindi mi adatto, te lo giuro! E poi posso essere utile in casa, so cucinare... no, quello non tanto, però so pulire... mh, nemmeno quello... beh, una mano sono certa potrei darla lo stesso! Eddai, non ho un altro posto dove andare! E di sicuro devo prima trovarmi un lavoro per potermi poi permettere di pagare un affitto, anche solo in un pessimo motel... ah, a proposito, Eagle mi ha detto che sei diventato un imprenditore! Che dici, mi assumi? Dai, ci sarà un posto di lavoro per tua sorella maggiore, anche solo come lavapiatti!
Avrebbe potuto continuare all'infinito, se Ben non l'avesse fermata... e lui ne era perfettamente consapevole.
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da Benedykt » 05/02/2017, 23:41
OK! ... Un attimo... Ma sei magra come un chiodo e vestita come se fosse Maggio inoltrato! Ma cosa ti dice il cervello?! Vuoi morire assiderata forse?!
Non avevo più nulla di pulito da mettermi! In effetti dovrei usufruire della tua lavatrice... e la magrezza non è colpa mia! O meglio, solo in parte... non avevo capito che avrei dovuto cacciarmi il cibo da sola, quando ho accettato di partecipare al seminario in Malesia, così mi sono dovuta arrangiare! Ho mangiato bacche per tre settimane, eheheheh!
Allora te ne dovevi mangiare tre chili al giorno, di bacche, tanto quelle ricrescono, mica muoiono! Uff... Sei quasi scheletrica, non ti riesco a vedere così! Stasera ti faccio mangiare abbondante, anzi no, mi sa di no... Abbiamo preso la roba per la grigliata ma tu sei vegetariana...
Perché nell'ottica di Ben, essere vegetariani significava esserlo sempre, non solo quando le finanze scarseggiavano, mentre invece per la ragazza era proprio così. Peccato che il fratello "minore" non lo sapesse ma da un lato fu anche un dato positivo, considerando che almeno quella sera avrebbe fatto una bella scorpacciata. Intanto però sarebbe stato opportuno anche pensare al pranzo e di certo il Milkovich non le avrebbe permesso di saltare nemmeno un pasto, merenda e spuntini compresi. Odiava quando si riduceva in quel modo, non preoccupandosi minimamente per se stessa, ma odiava ancora di più quando non capiva l'importanza del denaro. Esempio pratico? L'acquisto di souvenir al posto del cibo e dell'acqua.
Che fine hanno fatto i 375 Galeoni che ti ho inviato prima di Natale? E fa' che la risposta non mi renda desideroso di esser nato figlio unico!
Ma scusa, li dovevo prendere dei souvenirs per te ed Eagle oppure no?
NO!
E comunque avevo avvertito il tuo coinquilino che sarei passata, non te l'ha detto?
Tu non dovresti avvertire il mio coinquilino, Paige, bensì me, tuo fratello... ... Sì sì, fratellINO, ok, fratellINO! Comunque dovresti avvertire me, non lui, o meglio, va bene anche lui, ma dopo di me, DOPO!
Ma tanto che parlava a fare? Perché sprecare il fiato? Tanto alla Sullivan da un orecchio entrava e dall'altro usciva. La vasca intanto si riempiva e Benedykt non lesinò di sicuro col bagnoschiuma, anzi, avrebbe messo l'intero flacone se non fosse che lo dividesse con Eagle. Buttò anche mezza saponetta, dell'olio per la pelle profumato, della polvere ammorbidente per i calli e i duroni e delle essenze alla salvia e burro di karitè. In realtà quella roba non era sua ma una ex con il quale era stato circa un mese qualche tempo prima, che aveva lasciato lì i propri prodotti rifiutandosi anche di venirseli a prendere. Beh in quel caso meglio per Paige!
Andiamo, forza, entra entra su... Prima entri e prima potrò starti abbastanza vicino... ... Ma che cosa stai facendo? Avvertimi quando stai per spogliarti per la Trama! Uff...
Si volse di scatto mettendosi la mano davanti agli occhi, aspettando quindi che la sorella "maggiore" si accomodasse dentro l'acqua bollente, sentendo quasi le urla dei germi.
In realtà pensavo... sai, sono stata in giro per così a lungo che forse è arrivato il momento di fermarmi, provare a mettere radici da qualche parte, trovarmi un lavoro e cose del genere! Ecco, a questo proposito... mi ospiteresti per un po' fratellino?
Ospitarti qui? Ma sei seria? Ti rendi conto che...
Ed ecco che cominciò la solita tattica di Paige per cercare di convincere portando allo sfinimento l'altra persona, altre persona che spesso e volentieri coincideva proprio con lui. Ben alzò gli occhi al cielo, sbuffando ed incrociando le braccia al petto, appoggiato allo stipite della porta, continuando a farla parlare giusto per darle l'illusione di averlo fregato. Ormai poteva funzionare con tutti, meno che con lui. Anzi, in verità con lui funzionava ancora, ma non perché lo sfiniva, bensì perché lo scocciava.
... E di sicuro devo prima trovarmi un lavoro per potermi poi permettere di pagare un affitto, anche solo in un pessimo motel... ah, a proposito, Eagle mi ha detto che sei diventato un imprenditore! Che dici, mi assumi? Dai, ci sarà un posto di lavoro per tua sorella maggiore, anche solo come lavapiatti!
STOP! Riprendi il respiro, per favore, così forse ho anche modo per replicare. ... Dunque, puoi restare, sulla zona dove dormire ci rifletterò con Eagle appena torna dagli allenamenti. Però devi darmi una tempistica o per lo meno un lasso di tempo effettivo sul quale basarmi e sul quale può basarsi pure lui, visto che è anche casa sua. Riguardo al lavoro, non ci pensare proprio, non adesso almeno. Sto incasinato da morire con i conti e all'inizio io stesso avrò uno stipendio del tutto nella media. Facciamo passare qualche settimana e poi vedremo, nel frattempo potresti attaccare i volantini per fare la baby sitter e dog sitter come l'ultima volta, no?
Non era arrivata da nemmeno mezz'ora e lui già stava accusando un violento mal di testa...
Ecco... Tieni... Lo shampoo...
... Ma era pur sempre la sua adorata e bellissima sorella.
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Benedykt
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