Ah, beh... grazie! Però mi spiace tu ti sia fatto male, adesso mi sento in colpa perché è stata colpa mia se sei caduto!
Colpa tua? Ma dico, scherziamo forse? Era mio intento! Giuro! Ho visto il pavimento così tanto lucido che mi son detto "Fammelo controllare più da vicino!". Sono un maniaco della pulizia, manco mi sembrava vero che fosse tenuto così bene, sì sì!
Ma se un attimo prima aveva detto che era inciampato?! Ok, in quel momento J.D. stava veramente dando i numeri, segno inequivocabile gli occhi a palla che aveva nel fissarla, come se avesse appena avuto una visione della Trama in persona o qualcosa di simile. La verità era che il ragazzo non riusciva a connettere facilmente tutti i neuroni del cervello, e dire che il suo Q.I. era anche molto più alto della media. Lei lo mandava fuori di testa, non gli faceva più capire niente, evidentemente era troppo bella oppure lui troppo succube di quel fascino orientale così autentico e rarissimo, perché trovare una sexy di quel calibro era da reputarsi una impresa quasi impossibile. Come se non bastasse, aveva una voce con il lieve accento cinese che lo faceva morire/eccitare ed il nome da lei posseduto era decisamente di un'altra etnia, altro punto a favore visto che, abitando lì, poteva anche aver ricevuto un nome comune.
Il piacere è mio! Sono Lan Xia, ma puoi chiamarmi semplicemente Lan!
Lan Xia... Zhè shì yīgè míngzì hěn yōuyǎ!
(È un nome davvero elegante!)
Conosceva molto bene il cinese e lo parlava in maniera distinta. La sua intelligenza lo aiutava nell'apprendere facilmente altri idiomi e a parte questo, lo aveva imparato appositamente per la sua passione nei confronti del Sol Levante. Si stava applicando anche per il coreano e per il giapponese, ma il tempo ultimamente scarseggiava a fronte dell'assunzione nella sede ministeriale inglese, molto più caotica e piena di lavoro. Non intendeva stupirla con quella sua uscita speciale, gli era venuta fuori spontanea e naturale, infatti si poteva notare ancora l'aria altamente imbambolata e scema, la stessa che lo condusse poco dopo a fare una serie di ben due figuracce, mascherate malissimo e utili soltanto a farlo inceppare ancora di più rispetto a quanto già non lo fosse. Possibile che le avesse davvero subito chiesto se fosse fidanzata? Evidentemente quelle erano reminiscenze del suo solito metodo di approccio con qualsiasi altra femmina esistente che non avesse gli occhi a mandorla!
Dunque... alla seconda domanda non sono sicura di saper rispondere: insomma, non dovrei essere io a dirlo, giusto?
Io la vedo più come una verità oggettiva e universale... !!! ... Ecco, allora insomma...
Prese di colpo il bicchiere di pepsi e bevve un lungo sorso, facendo finta di niente.
Per le altre due... la risposta è no: non sono fidanzata, e sono per metà olandese.
Questa sì che è un'ottima notizia!
Lo espresse con un entusiasmo talmente forte che sembrava quasi che gli avessero detto che aveva vinto alla lotteria.
... Certo, eheheh, yuhuu, evvai, sei per metà olandese, incredibile, yeah!
Pensava davvero che Lan Xia fosse tanto tonta da non arrivare al vero motivo dell'esultanza iniziale?
Vieni spesso all'Under?
In realtà sono cliente da poco, anche se ormai assiduo. Mi sono trasferito dall'America all'incirca sei-sette mesi fa, quindi sono relativamente nuovo dell'ambiente! Fui indirizzato qui da Zoé, la conobbi durante la visita di routine per i nuovi Commando. Come posto non è affatto male, il vero problema è che manca la pizza, un cibo che reputo indispensabile nella mia dieta! ... Dopo di che ci sono i ravioli al vapore e il riso alla cantonese!
No no, non stava affatto mentendo per fare lo splendido, era la completa verità, andava matto per il cibo cinese. Su una cosa proprio non si poteva dire nulla a J.D., ovvero che fosse un tipo sempre sincero e onesto, diretto per lo più. A parte l'appartenere ad una Gilda, le altre informazioni su se stesso o sui suoi gusti le esponeva molto facilmente, a meno che non fossero davvero troppo intime o catalogabili come imbarazzanti. Non sapeva esattamente cosa dire e questo non era affatto un bene, perché significava portare la conversazione verso un punto morto e inevitabilmente alla conclusione della stessa. Non poteva/voleva permettersi di perdere l'occasione di dialogare ancora con lei, già, ma quindi che fare? Il "tempo" gli sembrava da tristi, il "lavoro" era un argomento appassionante quanto una partita a bocce tra ottantenni. Poi d'un tratto, il colpo di genio!
Ah! Lo sai che i-io sono stato diverse volte in Cina! Precisamente a Hong Kong, Taipei e Kaohsiung! Mi ero anche iscritto ad un corso di Wing Chun, ma il maestro mi stava sulle palle e quindi ho abbandonato... ... Peccato, mi piaceva un sacco come pratica marziale...
Annuì molto dispiaciuto, quasi tornando con la memoria a quei tempi.
E tu? Sei bravina con le arti marziali? Te la cavi un pochino oppure non ti interessa?
Colpa tua? Ma dico, scherziamo forse? Era mio intento! Giuro!
Tuo... intento? In che senso, scusa?
Ho visto il pavimento così tanto lucido che mi son detto "Fammelo controllare più da vicino!". Sono un maniaco della pulizia, manco mi sembrava vero che fosse tenuto così bene, sì sì!
Ah... -mormorò Lan, piuttosto perplessa- Credevo fossi caduto perché eri troppo impegnato a guardare le mie scarpe...
Era chiaro che si stesse impappinando da solo, e non era nemmeno difficile comprenderne il motivo... perciò sì, la Fu doveva ammettere tra sé che lo stava un poco prendendo in giro, ma con dolcezza, senza cattiveria: era simpatico, Jean-Drew, forse un po' goffo -ed ipotizzava di essere lei il motivo di tanta tenera goffaggine- ma anche molto carino... e con un gran senso del ritmo, senza dubbio!
Lan Xia... Zhè shì yīgè míngzì hěn yōuyǎ!
Conosci il cinese! -esclamò Lan con un gran sorriso sorpreso e piacevolmente colpito: non erano molte le persone che si dilettavano ad imparare una lingua così complessa e piena di sfumature come la sua, quindi il fatto che J.D. -per abbreviare- appartenesse a quella cerchia ristretta non poteva che farle piacere.
Un punto in più a favore dell'uomo di colore, insomma, che poco dopo le fece qualche domanda un po'... strana, più che altro, per la seconda di esse, a cui era impossibile per Lan dare una risposta, perché avrebbero dovuto essere gli altri a dirlo, e non lei.
Io la vedo più come una verità oggettiva e universale... !!!
Ah... beh, grazie... -mormorò imbarazzata la cino-olandese, sorridendogli timidamente.
... Ecco, allora insomma...
Meglio proseguire nel discorso, facendogli presente la propria doppia nazionalità ed il fatto che fosse single.
Questa sì che è un'ottima notizia! ... Certo, eheheh, yuhuu, evvai, sei per metà olandese, incredibile, yeah!
Trattenne a stento una risata, perché era chiaro che non fosse quello ad entusiasmarlo, ma evitò di fare commenti e gli chiese, invece, se fosse un cliente abituale del pub, tanto per fare un poco di conversazione.
In realtà sono cliente da poco, anche se ormai assiduo. Mi sono trasferito dall'America all'incirca sei-sette mesi fa, quindi sono relativamente nuovo dell'ambiente!
In quale stato americano vivevi? Io ho visitato qualche città per lavoro, di tanto in tanto! -s'informò la Fu mentre consumava la propria ordinazione.
Fui indirizzato qui da Zoé, la conobbi durante la visita di routine per i nuovi Commando. Come posto non è affatto male, il vero problema è che manca la pizza, un cibo che reputo indispensabile nella mia dieta! ... Dopo di che ci sono i ravioli al vapore e il riso alla cantonese!
Quindi sei un amante della pizza e del cibo cinese? Un'accoppiata originale, non c'è che dire! -commentò Lan sorridendo, lasciando poi che un lento ma inesorabilmente imbarazzante silenzio scendesse su di loro, facendola sentire ancora più a disagio del normale.
Ah! Lo sai che i-io sono stato diverse volte in Cina! Precisamente a Hong Kong, Taipei e Kaohsiung!
E quale città hai preferito? -gli chiese con aria interessata la donna, spostandosi una ciocca di capelli corvini dietro l'orecchio.
Mi ero anche iscritto ad un corso di Wing Chun, ma il maestro mi stava sulle palle e quindi ho abbandonato... ... Peccato, mi piaceva un sacco come pratica marziale...
Ho ben presente di cosa parli, sfortunatamente per me è un tipo d'arte marziale che non si abbina molto bene col mio stile... troppo dura, io preferisco un altro genere di allenamento! -ma era molto colpita dal fatto che all'altro piacesse tanto.
E tu? Sei bravina con le arti marziali? Te la cavi un pochino oppure non ti interessa?
Direi che... sì, un pochino me la cavo. -confermò Lan dopo qualche istante di riflessione ed un sorriso leggero, decidendo di provare a parlare con l'altro sperando che comprendesse almeno un minimo quello che lei gli stava per dire- Non so se te ne intendi o meno... comunque sono addestrata all'uso della spada cinese da quando ho sei anni. E poi... mi esercito col taijiquan da quando ne ho nove e col baguazhang da quando ne ho... sì, tredici! -annuì tra sé, mangiando una nocciolina.
Spero di non aver appena pronunciato termini incomprensibili... sai, di solito succede sempre così! -scherzò, e mica tanto, Lan- Insomma... ah, l'uomo che ha ballato con te... è tuo fratello? Vi assomigliate! -esclamò, tanto per dire qualcosa e non rimanere di nuovo in silenzio.
Ma nel caso, dopo la sua risposta, ci fosse stato ancora il silenzio...
Me la cavo molto bene, lo ammetto! Ho una buona attitudine nell'apprendere le lingue e poi imparare il cinese per me era un traguardo troppo importante!
Peccato che si era messo nei guai da solo, soprattutto quando la motivazione dietro ad una importanza simile era che andava completamente scemo per le ragazze orientali, cinesi soprattutto. C'era da sperare quindi che la sua interlocutrice non gli facesse proprio quella domanda specifica, andando avanti col discorso e dialogando d'altro, qualsiasi cosa ma non quell'approfondimento. Evidentemente fu anche a causa di quella trappola autoindotta che il nervosismo di J.D. salì ancora e ancora, portandolo a parlare a sproposito, fino a rivolgerle delle domande troppo dirette e troppo assurde per essere una semplice prima conversazione. La vera fortuna fu che Lan Xia non fosse affatto una persona permalosa o facile da infastidire, per lo meno con brutte figure del genere. Anzi, non solo lo ringraziò per il complimento ben poco velato ricevuto come nulla fosse, ma in più cercò di non ridere anche quando il ragazzo fece palesemente intendere di essere felice della sua condizione di single.
In quale stato americano vivevi? Io ho visitato qualche città per lavoro, di tanto in tanto!
Pennsylvania, prevalentemente! Soprattutto Filadelfia e Pittsburgh. Di solito lì andavo in dei pub molto diversi, più piccoli e sperduti. Fui indirizzato qui da Zoé, la conobbi durante la visita di routine per i nuovi Commando. Come posto non è affatto male, il vero problema è che manca la pizza, un cibo che reputo indispensabile nella mia dieta! ... Dopo di che ci sono i ravioli al vapore e il riso alla cantonese!
Quindi sei un amante della pizza e del cibo cinese? Un'accoppiata originale, non c'è che dire!
Esattamente! Mi riesce difficile farne a meno, forse è anche per questo che non ho esattamente un fisico statuario! Sono massiccio, qualche muscolo si vede pure, ma tendenzialmente bado poco alla forma tropo tirata perché sono troppo mangione!
Sotto quei vestiti non troppo pesanti (felpona con cappuccio, canottiera, jeans e scarponi) infatti, si celava un corpo tutto sommato grosso, vista anche la sua statura e la costituzione di famiglia, ma non muscolosissimo come quello del fratello maggiore, per esempio. Lui dei tre era quello che badava di meno all'estetica, ipotizzando che già Madre Natura lo avesse fornito di un bel po' di vantaggi in tutti i sensi. Non che pensasse che le parti basse potessero sopperire tutto ma fino a quel momento nessuna ragazza aveva avuto il coraggio di dirgli che fisicamente fosse brutto o poco prestante. Ora che ci pensava: a lei invece? Piacevano quelli definiti al 100%? In tal caso si che sarebbe stato un problemone enorme. Purtroppo però non lo avrebbe mai saputo con certezza fino a quando non si fosse trovato nudo davanti alla cinese-olandese... eventualità molto allettante ma assolutamente lontana anni luce dall'effettivo presente.
Ah! Lo sai che i-io sono stato diverse volte in Cina! Precisamente a Hong Kong, Taipei e Kaohsiung!
E quale città hai preferito?
Uhm... Uhm... Uhm... ... Direi Kaohsiung, essendo più piccola è meno caotica e poi c'è una concentrazione di cultura eccezionale! Per quanto sono sicuro che a Pechino rimarrei con gli occhi spalancati... Tu sicuramente ci sei stata, com'è?!
Gli occhi neri e profondi del ragazzone di colore divennero come due palle da biliardo mentre la fissava interessato e curioso. Quanto le piaceva immergersi in quegli argomenti, in quei discorsi, facendole capire quanto apprezzasse la sua provenienza oltre ogni limite. Jean-Drew adorava la Cina ma per ragioni economiche e lavorative non ci poteva mica mettere piede tutti i giorni. La sua passione per quel mondo, inoltre, lo aveva anche spinto ad iscriversi ad un corso di arti marziali che, purtroppo, aveva lasciato dopo circa tre anni per via di una antipatia forte con il maestro. Certo, avrebbe potuto anche cambiare scuola e dirigersi altrove, ma successivamente subentrò la Gilda nella sua vita e quindi ecco che gli impegni aumentarono, imponendogli di concentrarsi su altro. Mentre invece, riferendosi a Lan Xia, chissà se conosceva almeno un poco qualche stile di combattimento...
Direi che... sì, un pochino me la cavo.
Ma dai? Wow! Racconta!
Non so se te ne intendi o meno... comunque sono addestrata all'uso della spada cinese da quando ho sei anni. E poi... mi esercito col taijiquan da quando ne ho nove e col baguazhang da quando ne ho... sì, tredici!
Ok, J.D. non era sicuramente uno di quei maschi vecchio stampo che pretendevano di avere sempre in mano la situazione e la protezione della propria fidanzata, ma lì si trattava che la ragazza prendeva a calci nel culo anche il suo stesso maestro tra un po', anzi, forse senza il "tra un po' ". La osservò silenzioso per qualche secondo: certo che conosceva quelle pratiche, le aveva studiate sempre per proprio interesse personale e sapeva che già era complesso apprendere un solo stile, lei invece andava direttamente con due ed anche in scioltezza, evidentemente. Mangiava la nocciolina con nonchalance ma era ovvio che fosse curiosa di sapere la sua reazione, non poteva mica credere che fossero tutti capaci come lei!? In parole povere, qualora si fossero trovati in difficoltà, lei avrebbe atterrato l'orda di cento uomini in meno di dieci secondi mentre lui ancora stava mordendo un testicolo al primo che gli capitava a tiro per farlo scappare. Ottimo, fantastico, a dir poco divino!
Spero di non aver appena pronunciato termini incomprensibili... sai, di solito succede sempre così!
Oh no no, i termini li conosco alla perfezione, tranquilla, eheheh...
Mi chiedo che fine faccia una fidanzato che la fa girare male o la tradisce...
Pensò con una velata ombra di terrore ed inquietudine.
Insomma... ah, l'uomo che ha ballato con te... è tuo fratello? Vi assomigliate!
... Cioè... Sì! Assolutamente, è mio fratello maggiore, ci hai preso in pieno! Ehm... Ecco... Ehm... Coff coff...
... certo che sei un tipo molto loquace, mh?
In effetti un sacco è solo che tu mi lasci ogni volta senza parole per quanto sei gnocca...
Ecco l'ennesimo caso in cui le parole erano uscite senza passare minimamente dalla testa. Si portò immediatamente una mano alla bocca, tappandosela e fissandola spaventato, sempre con gli occhi un po' spalancati. Cosa gli stava succedendo? Perché non riusciva ad imbroccarne una che fosse una? Non troppo lontano , Logan osservava la scena quasi ridendo. Certi spettacoli non succedevano tutti i giorni e non vedeva l'ora di raccontarlo a Nigel per suscitare anche in lui una fortissima voglia di prendere in giro J.D. fino alla fine dei suoi giorni. Non era sicuro che se la stesse cavando bene ma la orientale non se ne andava e dunque poteva essere considerato un vago buon segno. Il suo vago timore però, era riferito ad un altro dettaglio che forse al parente era sfuggito... lui di colore, lei con gli occhi a mandorla... c'era sul serio da aggiungere altro?
... Io... Scusa... Volevo dire... Gnocca... Gnocca... Gnocca... Ecco, giusto! ... Ti piacciono più gli gnocchi normali di patate o quelli cinesi? Eh?!
Me la cavo molto bene, lo ammetto! Ho una buona attitudine nell'apprendere le lingue e poi imparare il cinese per me era un traguardo troppo importante!
Quindi sei simpatico, carino, un abile danzatore... e pure veloce nell'apprendimento di idiomi stranieri, wow! Ma allora sei da sposare! -esclamò Lan con un gran sorriso, sorvolando sul fatto che probabilmente il motivo per cui teneva tanto ad imparare il cinese fosse il suo amore per le donne orientali.
Alla fine, ciò che contava era il risultato!
Pennsylvania, prevalentemente! Soprattutto Filadelfia e Pittsburgh. Di solito lì andavo in dei pub molto diversi, più piccoli e sperduti. Fui indirizzato qui da Zoé, la conobbi durante la visita di routine per i nuovi Commando. Come posto non è affatto male, il vero problema è che manca la pizza, un cibo che reputo indispensabile nella mia dieta! ... Dopo di che ci sono i ravioli al vapore e il riso alla cantonese!
Quindi sei un amante della pizza e del cibo cinese? Un'accoppiata originale, non c'è che dire!
Esattamente! Mi riesce difficile farne a meno, forse è anche per questo che non ho esattamente un fisico statuario! Sono massiccio, qualche muscolo si vede pure, ma tendenzialmente bado poco alla forma tropo tirata perché sono troppo mangione!
Onestamente credo che il tuo fisico sia perfetto... -commentò la Fu alzando le spalle: almeno questo era ciò che pensava per quel poco che riusciva a comprendere di esso, visti i vestiti che portava- E poi mangiare è una cosa bellissima, uno dei piaceri della vita, quindi perché privarsene quando ne si può godere con un po' di semplice moderazione?
Anche lei non era mai stata troppo fissata con regimi alimentari stretti e cose simili: apprezzava il buon cibo, evitando quello spazzatura -faceva male e basta- e facendo moltissima attività fisica, e tanto le bastava per mantenersi in forma e concedersi qualche sgarro ogni tanto, soprattutto in materia di dolci.
Ah! Lo sai che i-io sono stato diverse volte in Cina! Precisamente a Hong Kong, Taipei e Kaohsiung!
E quale città hai preferito?
Uhm... Uhm... Uhm... ... Direi Kaohsiung, essendo più piccola è meno caotica e poi c'è una concentrazione di cultura eccezionale! Per quanto sono sicuro che a Pechino rimarrei con gli occhi spalancati... Tu sicuramente ci sei stata, com'è?!
Immensa, caotica, rumorosa, antica, moderna, storica, globale... -cominciò ad elencare Lan, incapace purtroppo di fargli comprendere a pieno cosa intendesse- Dovresti andarci almeno una volta, davvero, ne vale proprio la pena! Anche se in effetti le città più piccole come Kaohsiung sono quelle forse più caratteristiche... ti va di sentire qualche storia folkloristica? Scommetto che quelle che conosco io non le hai mai sentite...
Gli fece quella proposta dopo aver notato come Jean-Drew sembrasse interessato a tutto ciò che riguardava la Cina, e quindi se il ragazzo avesse acconsentito avrebbero passato i successivi minuti a parlare/ascoltare dell'Oriente e delle sue storie, fino a che la conversazione non si fosse spostata sulle conoscenze della Fu riguardo le arti marziali -dopo aver ordinato un altro drink ovviamente, perché tutto quel chiacchierare le aveva messo sete!
Oh no no, i termini li conosco alla perfezione, tranquilla, eheheh...
Ah, meraviglioso! Non capita spesso di trovare qualcuno con cui parlare di argomenti così specifici! -esclamò la cino-olandese, sorpresa e sorridente, prima di chiedergli se l'uomo con cui aveva ballato precedentemente fosse il fratello, vista la somiglianza tra i due, e ricevere una risposta... singolare.
Io non ti tradirei mai!
... come?
... Cioè... Sì! Assolutamente, è mio fratello maggiore, ci hai preso in pieno! Ehm... Ecco... Ehm... Coff coff...
Altro lungo, imbarazzante silenzio, tanto da spingere Lan a fargli notare che non sembrava molto propenso a parlare e ad ironizzare su quanto fosse loquace.
In effetti un sacco è solo che tu mi lasci ogni volta senza parole per quanto sei gnocca...
Inarcò un sopracciglio, sorpresa, aprendo le labbra per dire qualcosa e finendo col rimanere in silenzio, capace solo di fissarlo incredula.
... Io... Scusa... Volevo dire... Gnocca... Gnocca... Gnocca... Ecco, giusto! ... Ti piacciono più gli gnocchi normali di patate o quelli cinesi? Eh?!
Lo fissò ancora, in silenzio, sorpresa e presa in totale contropiede... ma alla fine sorrise e quasi sbuffò divertita, decidendo di essere lei, per una volta, a lasciarlo senza parole.
Quindi sei simpatico, carino, un abile danzatore... e pure veloce nell'apprendimento di idiomi stranieri, wow! Ma allora sei da sposare!
Eheheh, ma no, che dici? Eheheh... Esagerata!
Ci saranno gioiellerie nei paraggi?!
Ok, forse stava correndo un po' troppo, ma quando la guardava negli occhi temeva di poter rimanere imbambolato a fissarli per i successivi trentadue anni (stima a caso). Neri, intensi, con qualche lieve sfumatura dorata, come se fossero fatti di un materiale prezioso e neanche presente sul pianeta, talmente raro da risultare invidiabile da qualunque altra ragazza esistente. E poi le mani... si potevano non commentare le mani? Le unghie grandi e affusolate tipiche delle ragazze orientali erano spettacolari, a dir poco strepitose. Le avrebbe baciate per ore e ci si sarebbe fatto accarezzare ogni centimetro di pelle, eh già... ogni centimetro (fantasie zozze nell'aria).
Onestamente credo che il tuo fisico sia perfetto...
Se il mio perfetto allora il tuo che cos'è? Divino?!
Eccola là, aveva di nuovo parlato senza pensare e come risultato si era espresso come nulla fosse al pari di un perfetto idiota. Finché si trattavano di complimenti poteva anche cavarsela ma quando poi si andava più sul pesante allora i guai potevano essere grossi. Fu assolutamente d'accordo col ragionamento della orientale riguardo il cibo, in fondo anche lui era uno che quando aveva voglia di mangiare ci andava giù nel modo adeguato, rimpinzandosi fino a quando la pancia non ringraziava apertamente per il piacere concessole. Successivamente, finirono a parlare delle città e della cultura cinese, argomento per J.D. particolarmente interessante.
Immensa, caotica, rumorosa, antica, moderna, storica, globale... Dovresti andarci almeno una volta, davvero, ne vale proprio la pena! Anche se in effetti le città più piccole come Kaohsiung sono quelle forse più caratteristiche... ti va di sentire qualche storia folkloristica? Scommetto che quelle che conosco io non le hai mai sentite...
Cóng nǐ de zuǐchún zhèng zhǔnbèi!
(Pendo dalle tue labbra!)
I successivi minuti vennero impiegati proprio nel raccontare all'americano qualche interessante storia tipica del territorio cinese più legato alle leggende e al folclore più sfrenato. Lan Xia, guardandolo attentamente, avrebbe capito che non la stava ascoltando solo per avvicinarsi a lei ma era realmente affascinato, infatti aveva anche smesso di bere per non distrarsi un solo secondo. Jean-Drew era convinto che in un'altra vita fosse stato qualcuno di quel posto, soldato, nobile o senta tetto era poco importante, rimaneva ugualmente una certezza. Quando quelle chiacchiere terminarono, il ragazzone di colore aveva una gran voglia di fare un salto in Cina.
Sei bravissima a raccontare, mai sentito nulla di simile, lo ammetto! Si possono comprare libri su libri, vedere documentari eccetera, ma non si potrà mai conoscere ciò che conosci tu. Chi fa parte di quell'universo è al corrente di dettagli che al resto del mondo sfuggono, grazie di avermene reso partecipe...
La situazione stava decisamente diventando ridicola, per il suo inconscio più che altro, non certo per lei che non poteva neanche lontanamente immaginare quali pensieri assurdi e quali voci avesse in quell'istante J.D. nella testa. Scosse il capo, come a voler scacciare Sebastian via dalle proprie orecchie, bevendo un bel sorso di pepsi, ma ugualmente tutto ciò non bastò a farlo tornare abbastanza lucido e sobrio, sì sobrio, perché era davvero ubriaco di quella orientale che gli mandava in cortocircuito cervello e basso ventre... anzi, meno male che era seduto! Lei prese l'argomento riferito al fratello e inizialmente Jean-Drew parve neanche averla ascoltata del tutto, rispondendo più ad una sua riflessione personale che a lei stessa. Dopo di che, il tentativo di recuperare terreno si rivelò abbastanza un fallimento, difatti non riusciva a parlare, ad aprire bocca, riusciva a pensare solo ad una cosa, anzi a diverse, ma niente che si potesse fare in un luogo come quello o esporre a voce. Risultato finale di quello stato d'animo contrastante fu l'ennesima figuraccia violenta, contrassegnata poi da una domanda così tanto cretina che... che... che... illuminò il viso della mezza cinese?! Cosa cosa cosa? Stava anche sorridendo? Anzi no, rideva, rideva proprio e non di scherno!?
... ti andrebbe di uscire insieme?
Gli stava davvero chiedendo di vedersi per una uscita più intima e riservata dopo averlo visto comportarsi in quel modo assurdo e tonto? Ok, l'amore era cieco ma lei mica era innamorata! Evidentemente faceva parte di qualche ente umanitario di supporto verso i disperati. Oppure in qualche maniera Jean-Drew era riuscito sul serio a conquistarla, a conquistarsi la possibilità di rivederla, di rivedere il suo splendido sorriso, i suoi occhi a mandorla, il suo sedere a mandorlino... MANDOLINO... i suoi piedi deliziosi e tutto quanto il resto. Non fu capace di rispondere sul momento, troppo impegnato ad aprire lentamente la bocca come una spigola allucinata, poi però, decise che era meglio parlare.
... Sarebbe... U-un sogno che diventa realtà... No dico... dico sul serio! Ad essere sinceri... Mi p-piaci dalla prima volta che ti ho vista...
Ma sì, un po' di coraggio adesso come adesso non ci stava affatto male.
E poi posso assicurarti che hai fatto un'ottima scelta! Tiè, guarda qui che profilo! Ho il curriculum in regola per assicurarti un appuntamento feeeeenomenale!
Rise con lui, ignara dei pensieri pazzeschi che si stavano formando nella sua mente e continuando la sua interessante conversazione con Jean-Drew mentre il ragazzo le parlava, la lusingava, e soprattutto venerava ogni parte del suo corpo senza che Lan se ne rendesse minimamente conto: e a proposito di corpo, la cino-olandese trovava quello dell'altro assolutamente perfetto, un complimento che non tardò a tornare al mittente col doppio della potenza iniziale.
Se il mio perfetto allora il tuo che cos'è? Divino?!
Non era la prima volta che J.D. sembrava parlare senza riflettere sulle conseguenze... o forse non gli importava nulla che lei sapesse quanto la trovava bella, appetibile ed interessante sotto ogni aspetto, chi poteva dirlo! In ogni caso, notando il suo amore genuino per la Cina e l'Oriente, Lan decise di passare un po' di tempo a raccontargli qualche storia tipicamente folkloristica, di quelle che solo chi era cresciuto in quell'ambiente poteva conoscere e sapeva raccontare al meglio.
Sei bravissima a raccontare, mai sentito nulla di simile, lo ammetto!
Sorrise a quelle parole, lieta che gli fossero piaciute le sue storie.
Si possono comprare libri su libri, vedere documentari eccetera, ma non si potrà mai conoscere ciò che conosci tu. Chi fa parte di quell'universo è al corrente di dettagli che al resto del mondo sfuggono, grazie di avermene reso partecipe...
È stato un piacere condividerle con te, perché spesso le persone accettano di ascoltarle solo per gentilezza e non per vero interesse... invece si vedeva quanto tu fossi sinceramente preso ed attento, ed è una cosa bellissima! -esclamò Lan con gli occhi luminosi.
Di seguito, la situazione si fece sempre più assurda, col controllo di J.D. in caduta libera: eppure, stranamente, tutto ciò a cui la Fu riusciva a pensare era quanto lui fosse simpatico, spiritoso, auto-ironica, una compagnia così piacevole e bella -in tutti i sensi- che non c'era proprio motivo per cui non dovessero uscire insieme. E ne era così convinta che, alla fine, glielo propose con un sorriso, lasciandolo -letteralmente- a bocca aperta per diversi minuti.
... Sarebbe... U-un sogno che diventa realtà...
Ora sei tu che esageri...
No dico... dico sul serio! Ad essere sinceri... Mi p-piaci dalla prima volta che ti ho vista...
Beh... -arrossì, sorridendo compiaciuta- Diciamo che il dubbio mi era venuto... -ammise divertita.
E poi posso assicurarti che hai fatto un'ottima scelta! Tiè, guarda qui che profilo! Ho il curriculum in regola per assicurarti un appuntamento feeeeenomenale!
Curriculum... in regola? -lo fissò per qualche istante, poi scoppiò di nuovo a ridere: sì, aveva tutti i motivi per pensare che la sua genuinità fosse il punto di forza del ragazzo di colore- Beh, allora mi aspetto che sia tu ad organizzare tutto, giusto? Tanto, passando al Ministero della Magia ogni martedì, venerdì e sabato mattina per gli allenamenti Auror obbligatori, non ci sarà difficile incontrarci e metterci d'accordo... che ne pensi?
Ti ringrazio del velato sarcasmo! So perfettamente di non aver fatto la migliore delle figure... ... Però non so, quando mi sei davanti faccio... faccio fatica a ragionare, ecco!
Una ragazza che faceva un simile effetto in Jean-Drew era sicuramente una ragazza speciale, almeno nell'ottica di Logan e Nigel. Nessuna prima d'ora aveva solleticato la sua curiosità a quel modo, spingendolo a parlare senza pensare, ad andare nel pallone e a trovare complesso controllare gli istinti e l'eccitazione sessuale. Lan Xia era strepitosa e bellissima, nonché sexy e genuina, mostrando un fascino per nulla raggiunto grazie a trucchi o parrucchi, ma soltanto con la naturalezza di un aspetto donato da Madre Natura. Sarebbero usciti insieme, J.D. avrebbe avuto l'opportunità per conquistarla adeguatamente, doveva soltanto... organizzare ogni dettaglio affinché fosse perfetto!
Beh, allora mi aspetto che sia tu ad organizzare tutto, giusto?
Eheheh, ma certo! Vedrai ti divertirai un mondo! Eheheh...
Devo parlare con Eufemia!
Tanto, passando al Ministero della Magia ogni martedì, venerdì e sabato mattina per gli allenamenti Auror obbligatori, non ci sarà difficile incontrarci e metterci d'accordo... che ne pensi?
Ma naturale! Martedì, Venerdì e Sabato mattina, afferrato! Avrai presto mie notizie baby, parola di J.D.!
Alzò il pollice in sua direzione, facendolo un occhiolino complice e da playboy imbranato, suscitando l'ennesima risata divertita e deliziosa della cino-olandese, la quale evidentemente stanca lo salutò e se ne andò dal locale. Jean-Drew rimase come un cretino ipnotizzato a fissarle le natiche mentre camminava in direzione dell'uscita, immaginandosi come fosse vederle senza alcun vestito addosso o magari un bel perizoma bianco o nero. Stava cercando di afferrare un tovagliolino per pulirsi la bavetta quando glielo passò invece il fratello maggiore, tornato più sicuro della propria incolumità dopo aver visto che il Commando sembrava esser riuscito nell'impresa di attirare l'attenzione della preda.
Sei osceno...
E quello è il più bel culo che abbia mai visto in vita...
Esprimendosi con una voce da ebete ancora rincoglionito.
Ma se ha i pantaloni!
Appunto, tu pensa come può essere al naturale!
Senti, smettila di parlare del suo sedere e raccontami come è andata.
Alla grande! Abbiamo parlato per almeno venti minuti buoni, anzi di più, mezz'ora come minimo, ma che dico, a dir poco...
Prosegui!
... Comunque, è stata una conversazione strepitosa, mi ha raccontato un sacco di cosa sulla Cina e poi mi fissava e poi aveva delle mani fantastiche e poi abbiamo in comune la passione per il mangiare e poi mi ha chiesto di uscire!
Lei a te?!
Esatto! Lei a me, capisci? Sono stato così tanto bravo che...
O lei tanto pazza, ma va bene lo stesso, l'importante è che ti abbia dato una possibilità! Bene, quindi sai già come regolarti? Dove la porterai?
A questo ci sto ancora pensando...
Che significa? Scusa, lo sai no qual è il suo cibo preferito, no?
... Ehm...
Avete parlato per mezz'ora, mi hai detto che condividete la passione per il cibo... ma non le hai chiesto qual è il suo preferito? J.D. ma che ti è preso?! Sono tecniche standard, tra un po' le hai insegnate tu a me ed io sono il più grande!
Lo so, lo so... È solo che mi ha mandato fuori di testa, non capivo nulla, non facevo altro che fissarla e...
Aspetta, non dirmi che ti sei innamorato al primo colpo?! Jean-Drew, nemmeno la conosci, potrebbe essere totalmente opposta a te, te ne rendi conto o no?! E poi scusa, come è possibile?! Non era mai successo prima!
Ehi ehi ehi, non ho detto di esserne innamorato!
...
... Ok, forse un pochettino!
J.D.!
Che ci posso fare scusa?! Al cuor non si comanda, porca miseria!
Va beh, su questo argomento ci torneremo più avanti. Che altro sai su di lei?
... Uhm, beh, in teoria basta così, non so altro!
COSA?! Che significa che non sai altro?! Ma scusa, che lavoro fa, il suo cognome, tu le hai detto cosa fai nella vita, non so, dove abitate!
... Nope.
Logan si diede uno schiaffo sulla fronte, scuotendo il capo.
Ah, aspetta però! So di sicuro che è una Auror! Mi ha detto che svolge gli allenamenti al Ministero il Martedì, il Venerdì e il Sabato mattina!
Allora non è una Auror, è una volontaria. Quelli sono i turni per i volontari, ergo ha un altro impiego. Per favore la prossima volta informati, altrimenti farai davvero una figuraccia...
Guarda che anche lei mi ha chiesto poco e nulla!
Con la differenza che lei non è ancora innamorata di te e ti fissa come un opossum impagliato!
Ahahahah, carina questa, ahahahah!
...
Ahahahahah... ok scusa.
Per prima cosa, facciamo qualche interrogatorio. Io chiederò a Bree, tu a Margaret e Zoé. Vediamo cosa sanno su di lei con precisione e incrociamo le dita. Dopo di che non dovrai fare altro che inventarti un appuntamento al top! Hai già qualche idea interessante!
Certamente! Dico, per chi mi hai preso? Ne ho una a dir poco geniale e strepitosa, tsk...
Si sarebbe potuta aspettare un invito a pranzo da chiunque... ma non da lui; si era chiesta più volte, in quei giorni, perché Azhad volesse vederla in privato, cosa sentisse il bisogno di dirle dopo aver mandato a morire Tezzereth senza troppi complimenti, e si era risposta che l'unico modo per scoprirlo fosse accettare d'incontrarlo.
Talikha.
Si volse, la Vedova Nera, osservandolo con aria distaccata.
Evidentemente non era l'unica con l'abitudine di arrivare in anticipo agli appuntamenti.
Marcus.
Vogliamo entrare? Ho fatto riservare un tavolo apposta per noi.
La invitò a precederlo con un cenno della mano, che la donna decise di cogliere dopo un paio di secondi di riflessione: forse temeva che, dandogli le spalle, l'altro potesse colpirla o farle del male, ma a ben pensarci quello era un posto troppo pubblico per spingere Azhad ad una mossa simile. Entrarono nel pub, dunque, per quanto di gente ce ne fosse molto poca: aprivano di giorno solo una volta a settimana, all'ora di pranzo, perché era la sera che le persone andavano lì a spendere i loro soldi, e questo si notava sia da una cospicua assenza di clienti - per gli standard dell'Under - sia per la drastica riduzione del personale presente, se paragonato con quello serale. Il tavolo che Marcus aveva prenotato, comunque, si trovava nella zona più appartata del pub, al quale egli fece sedere prima la Sharawi per poi accomodarsi a sua volta, come un vero gentiluomo; fu solo quando entrambi i drink - scotch liscio per lui, vodka alla pesca per lei - li raggiunsero, che la donna ruppe il silenzio tra loro.
Facciamo in fretta, Azhad, ho del lavoro da sbrigare. Perché siamo qui?
Credevo che l'avessi delegato al tuo Assistente.
Rispondimi. Perché mi hai voluta vedere? Non ti è bastato uccidere mio cugino e vuoi passare al resto della famiglia, forse?
Io non ho ucciso nessuno, mia cara Vedova Nera. - rispose Marcus con aria pacata e tranquilla - Il Supremo ha semplicemente punito un traditore, come fa sempre.
Già, e chi l'ha denunciato, questo traditore? Sei un assassino che ha giocato sporco, e lo sai fin troppo bene. - replicò lei, i lineamenti induriti dalla rabbia.
Ho fatto ciò che era necessario. Tezzereth mi aveva fatto un'offerta, il Supremo me ne ha fatta una migliore. Non è stato difficile scegliere, e sappiamo entrambi che ciò che mi legava a tuo cugino non erano certo amicizia, stima, fiducia o rispetto.
... te lo chiedo di nuovo. Perché siamo qui?
Perché il Supremo ti vuole offrire il posto di Tezzereth tra i Dodici.
Stai scherzando?!
Lo fissò per un lungo istante, quasi a soppesare il suo sguardo per capire se si trattasse di uno scherzo... ma, come sempre, Azhad era mortalmente serio. Marcus, dal canto suo, sbuffò impercettibilmente con un leggero moto di fastidio: ma perché ogni volta gli chiedevano se stesse parlando sul serio o se si trattasse di uno scherzo? Aveva la faccia da clown, forse?
Come te, anch'io ho delle faccende da sbrigare e non ho nessun motivo per voler perdere tempo. Il Supremo ti sta offrendo un posto tra i Dodici, ecco tutto.
Talikha, in risposta, schioccò la lingua sul palato con aria decisamente scettica.
Il Supremo è davvero così pazzo da credere che potrei prendere il posto di Tezzereth dopo quello che gli ha fatto? Credevo che mi volesse morta, vista la nostra parentela...
Non ne avrebbe motivo, dal momento che le ho assicurato la tua totale estraneità al suo complotto per ucciderla. - replicò Azhad con un sorriso lieve e furbo, lasciando decisamente perplessa la sua interlocutrice.
Tu hai... - lo sguardo si fece più duro - ... perché? Cosa vuoi da me?
Perché pensi che io voglia qualcosa da te?
Ma per favore... - fu lei a sbuffare questa volta, ironica - Sei Marcus Azhad, il Ragno Tessitore, colui che sa tutto di tutti... e che non fa mai nulla per nulla. Se mi hai salvato il culo, è perché vuoi qualcosa in cambio... perciò facciamo in fretta, dimmi cosa vuoi e vedrò di accontentarti, così saremo pari.
E saresti pronta a fare un favore al... com'era? L'assassino che ha giocato sporco?
Avrei altra scelta, forse? Non voglio avere la Setta tra i piedi, né preoccuparmi di guardarmi alle spalle nel timore che tu, o magari uno dei tuoi tirapiedi, mi faccia fuori. Quindi parla... che cosa vuoi?
... e se ti proponessi di lottare contro la Setta?
Stai...
E no, non sto scherzando, non ti sto prendendo in giro né mettendo alla prova, quindi evitiamo domande inutili. In fondo, è colpa della Setta se tuo cugino è morto...
Ah, adesso sarebbe colpa sua?
Puoi avercela con me quanto vuoi, Talikha, ma se Tezzereth non fosse entrato nella Setta e non si fosse lasciato prendere la mano, a quest'ora sarebbe ancora vivo.
... e perché dovrei lottare contro la Setta? Per dimostrare che sono da eliminare quanto lui?
In realtà perché pensavo che una nostra collaborazione potrebbe essere proficua...
La donna inarcò un sopracciglio, fissando poi molto intensamente, soppesando le sue parole e scrutandolo quasi a voler capire se e quanto quella fosse una trappola.
Ammesso e non concesso che tu stia parlando sul serio, cosa della quale dubito fortemente... perché lo stai dicendo a me? Potrei denunciarti al Supremo, potrei farti uccidere.
Prima di tutto, difficilmente il Supremo crederebbe a te invece che a me; in secondo luogo, potrei sempre dire che si è trattato di una trappola per scoprire se avessi le stesse... inclinazioni di tuo cugino...
Le sorrise velatamente, mentre la Sharawi lo guardava con un'occhiata decisamente omicida.
E terzo, sono piuttosto certo che non lo faresti. Sono bravo a capire le persone, Vedova Nera, e so che l'idea di mettere i bastoni tra le ruote alla Setta non ti è del tutto indifferente.
Anche che ti dessi ragione, a me piace farmi i cazzi miei. Per questo non mi sono mai interessata molto agli obiettivi della Setta, preferendo occuparmi dei miei affari, quindi perché pensi che ora sarebbe diverso?
Non lo penso, e non te lo chiederei. Ma il saperti dalla mia parte ed esser certo di poterti chiedere aiuto, in certi casi, potrebbe farmi molto comodo.
Rimase in silenzio, la donna, impassibile esternamente e pensierosa internamente: l'idea di rompere le scatole alla Setta e vendicare in qualche modo la morte del cugino un poco la stuzzicava, purché continuasse sostanzialmente a svolgere le sue mansioni di sempre... ma poteva fidarsi di Azhad? E soprattutto era pronta a collaborare con lui?
Non serve che tu mi dia una risposta ora. Dirò al Supremo che hai rifiutato il posto come membro dei Dodici, e ti contatterò tra qualche giorno per un altro appuntamento, nel corso del quale potrai ascoltare, e solo alla fine prendere la tua decisione.
Se mi stai fregando...
So scegliere bene i miei amici e i miei nemici, Talikha. E ti assicuro che mi conviene farti rientrare nella prima categoria, piuttosto che nella seconda. - bevve l'ultimo sorso di scotch, prima di sorriderle leggermente - Molto bene, credo che per il momento non ci sia altro da dire... ti lascio ai tuoi impegni.
Attese che la Sharawi si alzasse in piedi, dopodiché fece lo stesso.
A presto dunque, Talikha.
... Marcus.
Lo osservò allontanarsi, mentre lei si prese qualche istante per ragionare su quanto successo e su ciò che si erano detti: era una trappola? Era la verità? Azhad stava davvero facendo il doppio gioco contro la Setta, lui che da anni era il pupillo del Supremo? Era realmente possibile intralciare l'Organizzazione che, dall'esterno, sembrava intoccabile? Forse una chiacchierata con Quetzal l'avrebbe aiutata a chiarirsi un po' le idee.
Underground Pub • Londra • 2110, Novembre 4 • h 21.05
Ci sei venuto spesso all'Underground? Secondo me é il pub migliore di Londra, tu che ne pensi?
E non a caso era sempre pieno, specie nel weekend. Sfortunatamente, quella settimana, Charlotte aveva lavorato sempre di sera, quindi non aveva mai avuto del tempo libero per uscire: quel Sabato sera, tuttavia, finalmente la bionda Infermiera si era ritrovata libera, e quale passatempo migliore se non andare a bere qualcosa al pub con Hyenn? La loro frequentazione, strano ma vero, procedeva a gonfie vele: non avrebbe mai pensato che egli potesse essere così dolce e premuroso con lei -specie con le premesse da cui erano partiti- eppure si stava rivelando sorprendentemente romantico, seppur con una nota misteriosa ed oscura che la Shepard non riusciva del tutto a cogliere. Il sesso tra loro era spettacolare, intenso e coinvolgente, anche se ogni tanto le sembrava di... assentarsi: non capitava spesso, per fortuna, e di solito durava un secondo o due, ma la faceva sentire strana. Ovviamente al Liafort non aveva detto nulla, soprattutto perché non avrebbe saputo spiegarglielo: non immaginava che fosse tutta colpa di Nayru, e che fosse lei la causa di quei vuoti, in un tentativo inconscio ed incontrollato di mettersi in contatto con l'Ibrido. Non aveva importanza comunque, non quella sera, non di fronte all'ingresso dell'Underground gremito di persone che attendevano di entrare: faceva fresco, il che spiegava perché la ragazza avesse indossato un giubbotto di pelle molto sexy sopra ad un vestitino rosso fuoco -in tinta con le labbra; ai piedi stivaletti col tacco alla caviglia, sulle gambe collant nudi e leggeri, giusto per non prendere troppa aria. E di vento, quella sera, ce n'era in abbondanza, come testimoniavano i suoi capelli che, sciolti e mossi, danzavano intorno al suo viso.
Forza, usa la tua forza bruta per farci strada in mezzo a questa folla! -lo prese in giro, e mica tanto, visto che lei era talmente minuta che c'era persino il rischio di calpestarla- Ho una fame... e qui fanno degli hamburger con patatine da far girare la testa, lo sai?
Gli sorrise, dolce e divertita, felice di essere fuori, di potersi svagare un po', e soprattutto di poterlo fare con lui: ancora non era certa di dove quella frequentazione li avrebbe portati, ma al momento aveva tutta l'intenzione di godersela e basta.
Ultima modifica di Charlotte il 08/09/2015, 23:03, modificato 1 volta in totale.
Pub "Underground" Londra Babbana 04/11/2110 Ore 21:06
Ci sei venuto spesso all'Underground? Secondo me è il pub migliore di Londra, tu che ne pensi?
Niente male in effetti... Ci sono stato circa un paio di volte, forse tre.
Gli occhi dell'Ibrido si focalizzarono sull'insegna luminosa del famoso locale notturno diffuso tra persone con e senza poteri magici. La parola d'ordine, per i maghi e le streghe, era discrezione, per il resto, il servizio era ottimo e la cucina tipicamente calorica, esente insalate. L'ultima volta che aveva fatto un salto lì, era perché il desiderio di farsi una sana scopata stava diventando troppo forte e doveva sfogarlo. La prima cameriera individuata, Zoé, a suo avviso era troppo giovanile nel viso, per quanto di corpo fosse decisamente accattivante. La seconda, Margaret, seppur andasse bene a livello estetico e di volto, era in compagnia del fidanzato, quindi si presentava come off limits. L'ultima invece, non certo per aspetto, fu Bree, una ragazza bionda decisamente tutto pepe ben più grande delle altre: una vera bomba a letto. Ignaro che stesse con qualcuno quella sera non presente, Hyenn l'aveva rimorchiata e portata da lui, sfogando gli istinti repressi in circa quattro ore. Adesso però gli si stava presentando un dubbio quasi amletico: doveva per forza confessarlo a Charlotte? Con la cameriera erano rimasti con un semplice "ci si vede", anche perché lei doveva fare i conti col tradimento e i sentimenti verso il fidanzato, quindi tecnicamente era abbastanza impossibile che gli andasse a rompere le scatole o a prendere l'argomento di fronte all'infermiera. Però, per quanto Hyenn fosse sicuro della segretezza di quell'evento, lo infastidiva l'idea di avere segreti con la sua Nayru, la sua amata. Ok, in realtà non era proprio Nayru, bensì la sua discendente, ma aveva una scintilla di lei e questo bastava per far venire i sensi di colpa al mezzo Na'eh.
Forza, usa la tua forza bruta per farci strada in mezzo a questa folla! Ho una fame... e qui fanno degli hamburger con patatine da far girare la testa, lo sai?
Aspetta, prima devi sapere una cosa.
La interruppe bruscamente afferrandola per il fianco, poco prima che entrassero del tutto nel pub, fissandola con intensità. Per la miseria quanto era bella e quanto era avvenente. Se la sarebbe potuta sbattere nel bagno dell'Underground senza problemi. A parte questo però, dovette contenere i bollenti spiriti e concentrarsi sul nocciolo della questione, anche perché continuare a rimanere in silenzio avrebbe alimentato in lei una possibile curiosità inquieta per una notizia forse negativa o più brutta di quanto in realtà fosse. Per prima cosa, quindi, si avvicinò e la strinse a sé, dandole un bacio di quelli forti, passionali, possessivi e innamorati, ma ancora non si era mai espresso palesemente in tal senso. Poi, dando un'altra occhiata dentro al posto, tornò a fissarla, parlandole con tono tranquillo ma serio.
C'è una ragazza, una addetta al servizio, con i capelli biondi, gli occhi azzurri e la pelle molto chiara. La noterai subito perché il suo lavoro consiste molto nel fare la civetta con tutto il pubblico maschile. Voglio tu sappia che ci sono andato a letto circa due mesi fa o poco di più, tutto qui.
Detto ciò, con la coscienza più pulita, qualora alla ragazza fosse andato ugualmente di entrare, allora l'avrebbe accompagnata all'interno del luogo di ristoro, colmo di gente e con musica a medio-basso volume per non infastidire troppo le chiacchiere. L'abbigliamento di Hyenn consisteva in un paio di jeans bianco sporco con stivaletti da motociclista neri, maglietta a maniche lunghe grigia ed attillata e sopra una giacca di finta pelle nera, con qualche borchia. Barba decisamente corta, differentemente dal solito, più l'inutile bacchetta in una fondina ascellare sotto l'indumento scuro. I suoi occhi vagarono a lungo in giro per le sale, c'erano persone che giocavano a freccette, altre a biliardo, altre ancora flirtavano e facevano a gara di bevute. L'atmosfera era energica e spensierata, come si concerneva ad un normale ed autentico Sabato sera.
Scegli pure dove sederci, per me è indifferente...