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Cork

Messaggioda Axell » 11/02/2015, 23:07

Quella elettrica, la adoro!
Ogni volta che la suono è come se sentissi le corde vibrare sotto la mia pelle!
Come se ogni singola scarica elettrica mi attraversasse il corpo!


E ti capita altre volte di percepire queste sensazioni?
Intendo a parte quando suoni la chitarra...


Piuttosto difficile che Caroline Priscilla fosse una gildata, altrimenti avrebbe riconosciuto il tatuaggio sulla mano di Axell, ma poteva anche essere una di quelle con la scintilla ancora da risvegliare. In tal caso non era competenza sua, ma per la miseria, sarebbe stata una vera fortuna non dover mantenere il segreto con l'irlandese qualora avessero intrapreso un rapporto ben più in là rispetto ad una semplice amicizia, sempre che lei lo volesse quel tipo di legame. A giudicare dal suo attuale comportamento, al V.I.P. non sembrava proprio che avesse delle mire diverse dal farsi un altro amico da inserire nel gruppo, e per "farsi" intendeva "crearsi"... purtroppo!
Onestamente il Cartwright non credeva di non farle un minimo sangue, in fondo riusciva spesso a farla arrossire o comportarsi in modo imbarazzato, ma non era comunque abbastanza per convincerlo a fare dei consistenti passi avanti, non adesso comunque.
Conoscendola attraverso i vari accessori visti nella sua camera, venne anche a conoscenza della cotta stratosferica avuta per il cugino qualche tempo prima, dettaglio che gli fece desiderare di capire come mai allora ella non ci avesse voluto provare.

Perchè all'epoca avevo dodici anni e Vergil non stava certo a guardare le ragazzine come me!
Poi il tempo e le vicissitudini hanno trasformato il nostro rapporto in amicizia...


Il mio caro cuginetto a far stragi di cuori... giusto ad Hogwarts perché alla Cyprus non aveva tutto quel successo.
Dei due un tempo era lui il più spiritoso...


Lo è ancora spiritoso, semplicemente non è più spensierato...

Questo è un gran male, non trovi?
Troppo invischiato negli impegni della vita, schiacciato dalle responsabilità.
Ha vent'anni, cazzo, mica il doppio... se non si diverte adesso a dovere, non potrà farlo mai più!


Non aborriva i doveri e il lavoro, anzi, lui in primis era uno che rispettava sempre le regole imposte dal coach (cibo a parte) e non mancava mai a nessun impegno professionale preso, ma quando arrivava il tanto agognato weekend cambiava tutto, non era più lo stesso, il brio e la spensieratezza prendevano il sopravvento e buonanotte mondo. Due caratteri simili ma in alcuni punti diametralmente opposti a causa della vita passata, delle esperienze, delle relazioni e degli interessi coltivati. Axell comunque non smetteva mai di sperare che Vergil prima o poi si rompesse le palle di mantenere quella calma razionale e controllata e che sfoggiasse quella simpatia e quella pazzia che un tempo lo aveva marchiato come una specie d marchio indelebile. Non si poteva poi nemmeno dimenticare che Ariel Jiménez (per lui "tettona" perché tanto non si sarebbe mai e poi mai ricordato il nome) si era presa la sbandata per lui proprio nella versione adolescenziale e scolastica. Ma tanto farglielo presente era come parlare al muro.
Lati positivi dell'esser cambiato ce ne stavano, senza dubbio, ma Vergil era davvero pronto a dire che fosse stato giusto abbandonare così tanto del suo vecchio "io"? Axell non ne era poi così tanto convinto...

Axell quella palla di grasso che cammina è il mio gatto, Mirtillo II.

Questo dovrebbe far supporre che ne è esistito un altro, giusto?

Si, ma molto tempo fa. E' stato il primo gatto di mia madre, gli era molto affezionata. Quando è morto, mia madre ha aspettato a lungo prima di prendersene un altro e quando ha trovato lui...beh lo ha visto talmente simile al primo Mirtillo da decidere di chiamarlo con lo stesso nome!

Quindi anche la buon'anima di Mirtillo I era più simile ad un vitello che ad un felino?

Non che mettesse in dubbio i metodi nutrizionali della signora O'Neill, ma certo che quel micio era davvero incredibilmente ciccione.
Tra l'altro ad osservarlo bene sembrava pure che non fosse stato vaccinato magicamente per durare più a lungo e questo era un gran male.
Perdere un animale al quale si era affezionati rappresentava per Axell un dispiacere assoluto e tremendo, lui che in passato da dentro casa aveva visto più e più volte varie forme di vita scorrazzare per i giardini della abitazione. Per il momento però si limitò a non chiedere nulla di più, se non alcune maggiori info sul carattere di Mirtillo II e sul suo modo di rapportarsi agli esseri umani, dandogli anche qualche carezza e qualche grattatina sotto il collo, sulla testa e dietro le orecchie, suscitando il piacere e le fusa del grosso pallone da rugby formato animale.
Fatto stava però che, a forza di vedere coccolato così tanto quel gatto, venne voglia anche a lui di avere qualche attenzione speciale da parte della ragazza, tanto da farglielo presente per osservare anche come ella avesse reagito. Reazione niente male anche se sempre molto amichevole e più spiritosa che intima. La osservò togliersi i sandali e rimanere a piedi scalzi per poi mettersi sul divano in posizione indiana invitandolo ad avvicinarsi.

Se vuoi, puoi acciambellarti sulle mia gambe...

Quello però che la Tassorosso non aveva calcolato era che fossero estremamente visibili le sue mutandine, per altro davvero graziose.
La semi trasparenza permise al giocatore di Quidditch professionista di appurare l'assenza di peluria, un punto abbastanza a favore per i suoi gusti.
Adesso però c'era da decidere se dirle o meno dello spettacolo che inconsapevolmente gli aveva offerto... Assolutamente no!
Approfittatore il caro Cartwright, anzi, diede un'altra occhiatina fugace e impercettibile prima di decidere di dare un'altra bella smossa a quella situazione. Con tranquillità si portò le mani ai lembi della maglia sportiva e se la tirò su, rimanendo quindi davanti alla ragazza a petto nudo.

Immagine


Non posso certo mettermi nudo ma per entrare nella parte del micio come minimo almeno devo avere la pancia scoperta!
Dico bene padroncina?
Eccomi allora, adesso mi sistemo!


Le fece una piccola linguaccia e un occhiolino, catapultandosi poi verso di lei come se volesse sovrastarla con tutto il corpo.
In realtà il suo intento era solo farle prendere un piccolo colpo, infatti a pochi centimetri da lei rallentò la discesa e si adagiò comodo comodo e con delicatezza sopra di lei, schiena sulle gambe e braccia conserte dietro la nuca, osservandola con una forte aspettativa di quanto promessogli.

... MIAO!
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Messaggioda Caroline Priscilla » 13/02/2015, 17:00

E ti capita altre volte di percepire queste sensazioni?
Intendo a parte quando suoni la chitarra...


Non ci ho mai fatto caso ma...ehi...ora che ci penso, mi sembra di si!
Anche se con la chitarra questa sensazione è più forte...


Alzò le spalle, come a dire "è davvero tanto importante quello che provo quando suono la chitarra"? A quanto pare per Axell, gildato Terran, altroche se era importante! Una cosa del genere lo poneva nella condizione di sperare che la piccola O'Neill avesse anche lei dentro la scintilla di un elemento, cosa che lo avrebbe portato in futuro, se avessero approfondito il loro rapporto, a non essere costretto a celarle una parte importante della sua vita. Tuttavia ci sarebbe voluto ancora un po' prima che la piccola irlandese si risvegliasse del tutto, sebbene Cappie provasse una sorta di irrefrenabile impazienza quando pensava alla donna dalle pelle scura e alla sua capacità di saper controllare le tempeste di fulmini.
Continuarono a parlare, il Cartwright osservando gli oggetti presenti nella stanza della ragazzina e commentando qua e là ciò che attirava maggiormente la sua attenzione. Dopo avergli spiegato il motivo per cui non ci avesse mai provato con Vergil in passato (era troppo piccola per gli standard del Tassorosso), il giocatore di Quidditch espresse il suo dispiacere nel aver visto il proprio caro cugino perdere un po' di quella spensieratezza e allegria che gli facevano vivere la vita in maniera più leggera e divertente.

Questo è un gran male, non trovi?
Troppo invischiato negli impegni della vita, schiacciato dalle responsabilità.
Ha vent'anni, cazzo, mica il doppio... se non si diverte adesso a dovere, non potrà farlo mai più!


Perchè dici così? Io non trovo che crescere gli abbia fatto male, anzi tutto il contrario.
Forse tu non hai modo di osservarlo perchè non stai molto a contatto con tuo cugino, ma Vergil sa ancora divertirsi e prendere la vita con la giusta dose di leggerezza...solo non eccede, tutto qui!
Non puoi cambiare ciò che è diventato: le esperienze che ha fatto ormai sono una parte di lui e non si può certo tornare indietro!
Credo che dovresti provare ad apprezzare di più il Vergil di adesso...potresti ritrovarti sorpreso di scoprire lati nuovi della sua persona che prima non aveva.


Parlava con un'aria molto matura e dolce la piccola O'Neill, dovuta sicuramente al profondo affetto che la legava al professore di Volo e anche, in buona parte, alle proprie esperienze personali. Lei era cambiata, dopo la morte di suo padre, e sarebbe rimasta una persona profondamente diversa dal passato se in lei non fosse nata una piccola scintilla di elemento a cambiare totalmente le carte in tavola per la Tassorosso. Questa fortuna però non era accaduta al Cartwright, che aveva dovuto accettare e fare propri i cambiamenti che la vita gli aveva riservato, senza possibilità di acquisire qualcosa della sua spensieratezza giovanile che tanto mancava al suo parente gildato.
Cambiarono nuovamente discorso, quando fece il proprio ingresso trionfale e rumoroso il grasso Mirtillo II, erede del primo Mirtillo deceduto anni prima che Caroline Priscilla venisse al mondo.

Quindi anche la buon'anima di Mirtillo I era più simile ad un vitello che ad un felino?

Non ne ho la minima idea, ma spero di no per lui.
Mia madre è sempre stata un po' sbadata, ma negli ultimi anni questo suo difetto si è accentuato un po' di più...
- dopo la morte del marito per la precisione -Anzi, un bel po' di più. Fatto sta che dà da mangiare a Mirtillo II più volte al giorno perchè è convinta di non averlo fatto. Il gatto solitamente miagola quando ha fame e beh, se ne approfitta miagolando all'incirca ogni due ore...- fissò il micio in questione con aria torva, mentre se ne andava bellamente fuori dalla stanza, strusciandosi contro le pareti di casa -Non so se sia meglio regalare a mia madre una Ricordella o provare a castare un incantesimo tacitante perenne su Mirtillo...

Disse pensierosa, come se davvero quello fosse un gran bel dilemma per la piccola Tassorosso, prima di sitemarsi sul divano presente in camera e invitando Axell ad "acciambellarsi" sulle sue gambe per farsi fare un po' di coccole. Voleva provocarlo, buttandola molto sullo scherzo com'era tipico del suo marchio di fabbrica, ma la O'Neill non si aspettava certo quello che accadde subito dopo.
Con la bocca spalancata per lo stupore e le guance visibilmente rosse, Cappie assistette al mezzo spogliarello del giocatore di Quidditch (uno spogliarello che la eccitò parecchio, a giudicare dal piccolo laghetto che si formò in mezzo alle sue gambe) ascoltando senza riuscire a parlare le parole che le rivolse.

Non posso certo mettermi nudo ma per entrare nella parte del micio come minimo almeno devo avere la pancia scoperta!
Dico bene padroncina?
Eccomi allora, adesso mi sistemo!


Certo se lo avesse fatto, probabilmente sarebbero finiti a letto insieme, alla faccia del buon proposito di aspettare di conoscerlo meglio e vedere che tipo di persona fosse Axell Cartwright. Cappie si tratteneva molto, forse anche troppo per gli standard del giocatore di Quidditch, spaventata all'idea che l'altro potesse considerarla una poco di buono, una interessata a lui in quanto persona famosa e non come persona e basta. Forse in parte, ad influenzarla, ci si era messa la concezione che il suo ex-fidanzato aveva del genere femminile in generale, ma la O'Neill in quel momento non avrebbe saputo dire se all'effettiva fosse così oppure no. Gli occhi si spalancarono quando il Cartwright finse di volersi gettare su di lei, senza però accennare minimamente a spostarsi, come se l'idea di essere schiacciata dal corpo del giocatore di Quidditch fosse tutt'altro che spiacevole! Invece, all'ultimo momento, il ragazzo si adagiò come una piuma, per quanto gli fosse possibile, sulle gambe della tassetta, sistemandosi comodo e in attesa delle sue tanto agognate coccole.

... MIAO!

Oh per la Trama, perchè me lo sto immaginando con le orecchie da gatto e nudo?!
No...no...così non va bene, pensa solo alle orecchie da gatto!
...Perfetto, e ora a lui...no, non nudo, vestito!
Ecco, forse così ci siamo....


Insomma, dentro di lei Cappie stava cercando di combattere una battaglia interiore per evitarsi simili pensieri (che rischiavano solo di farle venire ancora più voglia, oltre che una faccia più rossa di un pomodoro) e di concentrarsi sulle carezze che la mano iniziò a fare sul corpo scolpito del giocatore di Quidditch. Man mano che andava avanti le sue carezze, prima timide e impacciate, divennero sempre più sicure e audaci, passando non più soltanto le dita sui muscoli, ma l'intero palmo, saggiandone la consistenza e sorridendo imbarazzata ma anche euforica di ritrovarsi in una situazione simile assieme ad Axell.

Wow...sono davvero durissimi!
Sono persino più duri di quelli di Vergil...


Si lasciò sfuggire sincera: anche se non si era mai trovata in una situazione simile insieme al professore di Volo, non era raro vederla tastargli i muscoli delle braccia e del corpo solo per prenderlo in giro e per controllare, a detta sua, che non si stessero afflosciando troppo. In questo caso, invece, il tocco della O'Neill era molto più interessato e meno giocherellone, mentre la ragazza si costringeva, per evitare di arrossire ancora, a fissare il proprio sguardo sul volto del Cartwright.

Ha davvero degli occhi bellissimi...
E quel neo là sotto è adorabile!
Quanto mi piacerebbe baciarlo....
Ehi aspetta! Perchè mi sto avvicinando così tanto a lui?!


Senza renderse conto, infatti, la tassetta si era chinata sempre di più verso il viso del giocatore di Quidditch, fermandosi però a pochi centimetri dalle sue labbra e fissandolo con sguardo carico di desiderio e di aspettativa. Era rossa in volto, ma ormai non poteva farci nulla: l'altro probabilmente avrebbe capito che stava per mettersi a baciarlo quindi era un po' come se si fosse fregata con le proprie mani.
Ma era poi così tanto brutto una cosa del genere?
Le aveva già fatto capire, in passato, che gli sarebbe piaciuto baciarla, quindi perchè aspettare che desse ulteriore conferma alla cosa? Alzando lo sguardo sugli occhi del ragazzo (occhi che la facevano impazzire) la Tassorosso gli sorrise timida, inumidendosi le labbra prima di rivolgergli una domanda che le uscì fuori spontaneamente, imbarazzata ma al tempo stesso carica di sensualità.

Miao...posso avere anch'io un po' di coccole, padrone?

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Messaggioda Axell » 15/02/2015, 17:33

Non ci ho mai fatto caso ma... ehi... ora che ci penso, mi sembra di si!
Anche se con la chitarra questa sensazione è più forte...


Nooooooo, non mi dire...
Che si tratti davvero di una futura Ignis?
Beh ha detto che vuole fare l'investigatrice, forse perché ha una mente molto sveglia...
Se avesse l'elettricità nello spirito ecco risolto l'arcano!
Ora ha 17 anni... Credo proprio che tra non molto scopriremo la verità...


Tutti quei pensieri e quelle supposizioni non vennero per nulla supportati da nessuna espressione del ragazzo, il quale non poteva certo permettersi di lasciar trapelare qualche indizio agli occhi di una futura scopritrice di segreti. Non che Axell Cartwright fosse il più grande mentitore del mondo, ma in quanto attore cinematografico e quindi bravo nel fingere possedeva una buona tecnica atta a non far capire alla ragazza cosa gli stesse frullando nel cervello. Un religioso silenzio fu la soluzione migliore, con relativo cambio di argomento spostandosi sul cugino minore e sull'evoluzione avuta da Vergil nel corso degli anni successivi all'adolescenza. Il V.I.P. non era troppo contento di quella modifica, tranne l'estetica ovviamente, ritenendo che il professore di Volo avesse perso un poco di se stesso lasciandosi indietro tappe importanti della vita, ma Cappie non era d'accordo.

Perchè dici così? Io non trovo che crescere gli abbia fatto male, anzi tutto il contrario.
Forse tu non hai modo di osservarlo perchè non stai molto a contatto con tuo cugino, ma Vergil sa ancora divertirsi e prendere la vita con la giusta dose di leggerezza... solo non eccede, tutto qui!
Non puoi cambiare ciò che è diventato: le esperienze che ha fatto ormai sono una parte di lui e non si può certo tornare indietro!
Credo che dovresti provare ad apprezzare di più il Vergil di adesso... potresti ritrovarti sorpreso di scoprire lati nuovi della sua persona che prima non aveva.


Non voglio che fraintendi le mie parole, piccoletta, non sto dicendo che il Vergil attuale lo trovo antipatico.
Credo solo che sia cresciuto ad una velocità sorprendente, ricorda sempre che abbiamo poco più di vent'anni sia io che lui, anzi, mio cugino è addirittura più giovane e questo la dice lunga. Spesso lo vedo chiuso in un mondo che si è creato da solo, si rifugia in una realtà adulta che non gli appartiene e la follia non fa più parte del suo essere. Ho scoperto diversi nuovi lati di lui che mi piacciono e che apprezzo ma proprio perché gli voglio bene mi preoccupo per lui e per ciò che dentro si è modificato irrimediabilmente. Ad esempio... scommetto che tu non hai ancora capito che si è preso una cotta per qualcuna, non è vero?


La osservò molto bene, così da capire se quella notizia l'avesse colpita oppure no.

... Già già già, anche se non so di chi si tratti.
Una volta il caro Vergil l'avresti beccato subito, dico proprio all'istante!
Perché era più genuino, semplice, spontaneo, sia nelle sensazioni positive che negative.
Il suo essere così limpido e capace di aprirsi al prossimo era una delle doti che più apprezzavo in lui.
Oggi, per colpa delle sofferenze provate e chissà di quali altre esperienze che mi hai citato prima, è diventato molto più chiuso e restio al dialogo.
Non venirmi a dire che questo è un lato positivo perché tanto non troveresti mai la mia approvazione!


Scosse la testa convinto, perché mai e poi mai, nemmeno la bellissima O'Neill avrebbe potuto col suo fascino fargli cambiare idea.
Axell era sicuro che quel nuovo Vergil fosse molto appetibile per tante ragazze più grandi o magari anche per donne fatte e finite (bastava ripensare a fatti avvenuti in precedenza senza entrare nei particolari), ma da un lato gli mancava quel cugino tanto simile a lui con il quale sperava un giorno di poter condividere pazzie, viaggi in giro per il mondo e vicende indimenticabili. Oggi invece, Auror e professore così giovane, di sicuro non poteva permettersi troppi strappi alle regole, ma naturalmente il giocatore di Quidditch parlava da ragazzo agevolato economicamente, da personaggio famoso, quindi capiva anche da solo che probabilmente le sue aspettative aveva qualche falla plausibile e obiettivamente doverosa.

Quindi anche la buon'anima di Mirtillo I era più simile ad un vitello che ad un felino?

Non ne ho la minima idea, ma spero di no per lui.
Mia madre è sempre stata un po' sbadata, ma negli ultimi anni questo suo difetto si è accentuato un po' di più... Anzi, un bel po' di più.
Fatto sta che dà da mangiare a Mirtillo II più volte al giorno perchè è convinta di non averlo fatto. Il gatto solitamente miagola quando ha fame e beh, se ne approfitta miagolando all'incirca ogni due ore... Non so se sia meglio regalare a mia madre una Ricordella o provare a castare un incantesimo tacitante perenne su Mirtillo...


Credo che intanto l'idea migliore dovrebbe essere farlo vedere da un veterinario non babbano.
Oltre a darvi qualche cibo magico specifico dimagrante, potrebbe anche vaccinarlo per prolungare la sua vita.
Quando un giorno andrai via da casa per vivere da sola, penso che a tua madre servirà una presenza che le ricordi la sua bambina.
Per questo più anni le starà vicino e più sarà facile accettare giorno per giorno il fatto che sei cresciuta e hai preso il volo.
E poi è anche un fatto sentimentale, io non potrei pensare di perdere il mio Yangus, lo trovo inconcepibile già adesso che è cucciolo!


Ah per la miseria, gli stavano di nuovo venendo gli occhi lucidi, che razza di stupido sensibilone.
Però non se ne vergognava, anzi, lasciò cadere le lacrime libere sulle guance fissando la panza di Mirtillo II mentre si allontanava dalla camera, asciugandosele poco dopo con un fazzoletto che prelevò dal pacchetto contenuto nel suo marsupio sportivo.
La situazione si modificò poco dopo tornando più maliziosa e meno romanzata quando Caroline Priscilla lo invitò a farsi fare le coccole sopra le sue gambe. Cogliendo l'occasione come propizia per metterla un poco alla prova, Axell si tolse la maglietta e a quel punto anche lo stesso marsupio, lasciandoli sopra la scrivania della studentessa per poi accomodarsi sopra di lei e attendere il suo trattamento speciale. Se avesse saputo le immaginazioni che stavano spuntando nella mente di Cappie, probabilmente avrebbe rivalutato tantissimo la sua fantasia sessuale, ma onestamente nel momento stesso in cui cominciò a fargli le carezze con più intensità e trasporto, il maggiore dei cugini Cartwright si accorse che il potenziale inespresso di quella piccoletta era a dir poco abominevole.

Wow...sono davvero durissimi!
Sono persino più duri di quelli di Vergil...


La differenza tra i miei allenamenti e quelli del tuo professore è di circa quattro ore di esercizi giornalieri in più.
Sai però una cosa? Non sono mica così contento che tu conosca tanto bene la durezza dei muscoli di un altro ragazzo!


Le fece una bella linguaccia, fissandola negli occhi mentre lei fissava i suoi abbastanza rapita, viaggiando con i pensieri.
Gli sarebbe piaciuto leggerle nella testa, ma da un lato era consapevole che forse si stavano avviando verso un momento decisamente intuibile e questo gli stava mettendo una forte adrenalina ed eccitazione lungo tutto il corpo possente e massiccio.
Forse senza neanche accorgersene, la Tassorosso si abbassò ancora di più verso di lui, verso il suo viso, mentre la manina non smetteva di vagare tra addominali e pettorali e meno male che non decise di andare più in basso altrimenti avrebbe incontrato una sorta di barriera architettonica naturale appena nata, forse come non ne aveva mai viste in tutta la sua vita pre-maggiorenne.

Miao... posso avere anch'io un po' di coccole, padrone?

Le pupille di Axell si dilatarono abbastanza e la barriera architettonica divenne una specie di obelisco trattenuto a stento nei calzoni.
Il contatto visivo era autentico e speciale, non la classica occhiata da "forza, facciamoci una sana e liberatoria scopata".
Le labbra della ragazza erano gonfie, umide e piuttosto invitanti, era davvero possibile resistere ad un richiamo simile?
E poi chi cacchio aveva detto che il Cartwright volesse resistere? Certo non potevano combinare nulla di completo perché l'orario non lo permetteva, ma di sicuro il V.I.P. non sarebbe rimasto con le mani in mano. Sorrise malizioso e sicuro, annuendo lentamente con il capo senza rispondere per il momento, poi, rotolandosi verso l'esterno del divano sgusciò via dalle gambe della ragazza finendo con la schiena a terra. Ella non ebbe il tempo neanche di chiedergli se si fosse fatto male che, afferrata per le caviglie, venne trascinata verso di lui, anzi, sopra di lui, a cavalcioni.
Certo, ora più che mai avrebbe potuto sentire sotto di sé tra le cosce l'eccitazione del biondo, ma a lui la cosa interessava?
Assolutamente no, troppo impegnato a portare una mano dietro al collo della irlandese e spingerla ad incurvarsi con la schiena verso di lui per baciarla all'istante, con la lingua che sgusciò subito a cercare quella di lei. Se poi di mezzo c'era pure il fatto che il suo amico del piano di sotto le stesse facendo presente l'apprezzamento nei suoi confronti, alla fine era da considerarsi soltanto un complimento in più riferito a quanto ad Axell, la giovane O'Neill facesse puro e autentico sangue.

Ti piacciono queste coccole, gattina schiava?
Abbiamo sì e no una ventina di minuti scarsi, cerchiamo di impegnarli bene...


Detto questo, portò le mani ai fianchi della bionda platino e, muovendo avanti e indietro il di lei bacino, riprese ad occuparle impunemente le labbra e la lingua volendo impegnare i secondi prima della preparazione del pranzo con del sano petting spinto, sessuale e intenso.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 15/02/2015, 23:46

Vergil era una delle persone e degli argomenti che più stavano a cuore alla piccola Tassorosso, pronta a difenderlo sempre e comunque anche di fronte al cugino. Sapeva che Axell parlava proprio in virtù di quello stesso affetto che Cappie provava nei confronti del professore di Volo, ma ugualmente (forse anche a causa di ciò che aveva passato lei) non riusciva ad essere dispiaciuta dell'acquisita maturità del Tassobello a fronte della perdita della sua irrefrenabile pazzia.
Invecchiare è obbligatorio, crescere facoltativo e chi prima, chi dopo raggiungeva quello stadio nel quale si passava dall'essere eterni Peter Pan ad adulti maturi e responsabili. Vergil forse non aveva scelto di maturare prima del tempo, ma ciò era accaduto senza che lui potesse far nulla per impedirlo. Avendo provato qualcosa di simile, Cappie non riusciva proprio a condividere lo stesso dispiacere del giocatore di Quidditch, ma neanche a fargliene una colpa. Se non fosse per il fatto che il Cartwright le fece presente un particolare della vita del cugino che lei, nonostante sua intima amica, non aveva colto per nulla.

Ad esempio... scommetto che tu non hai ancora capito che si è preso una cotta per qualcuna, non è vero?

Una cotta?!
Davvero?


... Già già già, anche se non so di chi si tratti.

Cavolo...non mi ha detto nulla al riguardo...

Una volta il caro Vergil l'avresti beccato subito, dico proprio all'istante!
Perché era più genuino, semplice, spontaneo, sia nelle sensazioni positive che negative.
Il suo essere così limpido e capace di aprirsi al prossimo era una delle doti che più apprezzavo in lui.
Oggi, per colpa delle sofferenze provate e chissà di quali altre esperienze che mi hai citato prima, è diventato molto più chiuso e restio al dialogo.
Non venirmi a dire che questo è un lato positivo perché tanto non troveresti mai la mia approvazione!


Lo fissò, scuotendo la testa rassegnata mentre dallo sguardo era palese che ci fosse rimasta male per quella rivelazione. Adorava Vergil e avrebbe sempre voluto poter essere motivo di conforto per lui, così come lui lo era per lei nei momenti del bisogno. Ma le riusciva difficile accettare che il Cartwright preferisse mascherare i propri sentimenti anche con lei, piuttosto che parlarne apertamente e questo, purtroppo, era dovuto proprio al suo essere diventato tanto adulto e tanto più maturo rispetto al passato.

Forse io farei lo stesso?

Quando si trattava di nascondere il dolore che provava per la pedita del padre, si, non era diversa da Vergil, sebbene le sue motivazioni erano di tutt'altro genere. Invece quale scusa aveva adottato con sè stesso il professore di Volo per convincersi a non rivelare nulla non solo a lei, ma anche ai suoi più intimi amici, come Calvin ed Evan? Prima di puntargli un dito accusatorio contro, Cappie voleva sincerarsi che le parole di Axell fossero verità e l'unico modo per farlo era iniziare a stare più attenta in presenza dell'amico e cogliere i giusti segnali che le facessero comprendere se davvero Vergil si fosse preso una cotta e soprattutto per chi. Certo, sarebbe stato tutto più semplice se la O'Neill glielo avesse chiesto direttamente; ma se il ragazzo non ne aveva ancora parlato, per lei significava che necessitava di tempo per prepararsi mentalmente; nel frattempo, nessuno le impediva di voler scoprire la verità per conto proprio.

Credo che intanto l'idea migliore dovrebbe essere farlo vedere da un veterinario non babbano.
Oltre a darvi qualche cibo magico specifico dimagrante, potrebbe anche vaccinarlo per prolungare la sua vita.
Quando un giorno andrai via da casa per vivere da sola, penso che a tua madre servirà una presenza che le ricordi la sua bambina.
Per questo più anni le starà vicino e più sarà facile accettare giorno per giorno il fatto che sei cresciuta e hai preso il volo.
E poi è anche un fatto sentimentale, io non potrei pensare di perdere il mio Yangus, lo trovo inconcepibile già adesso che è cucciolo!


Faceva un effetto strano veder piangere un ragazzo così alto e massiccio come Axell e al tempo stesso ti metteva addosso una gran voglia di abbracciarlo e coccolarlo, per la tenerezza che riusciva ad esprimere con quei semplici gesti. D'altronde, che il VIP fosse un sentimentalone lo aveva già capito quando aveva scoperto i suoi gusti in fatto di film (pellicole romantiche e strappalacrime, di quelle che avrebbero fatto vomitare Kelly per la precisione) e il suo attaccamento al proprio animale domestico e a tutte le creature viventi in generale era davvero toccante. Dopo averlo rassicurato, quindi, che avrebbe portato Mirtillo II dal primo veterinario disponibile a vaccinarlo, la Tassorosso si sistemò dul divano, dove poco dopo la seguì anche il Cartwright, ovviamente privandosi della parte superiore del suo vestiario per, a suo dire, calarsi meglio nella parte del micio in cerca di coccole. Quello che la piccoletta non aveva previsto, era che su di lei Axell avrebbe fatto un effetto tale da indurla ad avvicinarsi a lui, con l'intento di baciarlo, e sussurrandogli delle parole molto sensuali e provocanti, con quel tocco di innocenza e di asservimento che erano tipiche del marchio O'Neill.
Il cuore batteva a mille nel ritrovarsi così tanto vicina al volto del ragazzo e le guance erano due fari rossi che si accendevano ad intermittenza, ma nulla la preparò a quello che il giocatore di Quidditch fece subito dopo. Invece che avvicinare con dolcezza le labbra a quelle della tassetta, infatti, Axell scivolò con la schiena per terra, trascinando con sè la ragazzina e sistemandosela a cavalcioni sopra di sè.

A-axell...

Balbettò, eccitata persa quando sentì premere conto la propria intimità (e a contatto diretto con le sue mutandine) l'erezione del ragazzo, potente, dura e decisamente di notevoli dimensioni. Spalancò gli occhi, sorpresa, ma non ebbe il tempo di dire altro: la mano dell'altro scivolò dietro la sua nuca, costringendola (ma era poi davvero una costrizione?) ad abbassarsi per baciarla subito con intensità, passione e trasporto, tappandole la bocca con la lingua. Il piacere che esplose nel basso ventre della tassetta fu talmente intenso e inatteso da spingerla a ricambiare con foga quel bacio, le labbra che si muovevano gonfie e morbide su quelle di Axell, assaporando il suo palato e fregandosene, per una volta, del colore che stavano assumendo le sue guance, un colore dovuto all'imbarazzo misto al piacere.

Ti piacciono queste coccole, gattina schiava?

Si era bagnata. Era mai possibile che le bastasse sentire cose del genere per farsi andare il sangue al cervello e sentire il piacere scaldarla e inumidirla in mezzo alle gambe? A quanto pare si, a giudicare da come stava reagendo il corpo della Tassorosso, che privata momentaneamente della facoltà di parlare, si limitò ad annuire, non riuscendo a staccare lo sguardo dagli occhi del Cartwright.

Abbiamo sì e no una ventina di minuti scarsi, cerchiamo di impegnarli bene...

Come desideri, padrone...

Le uscì spontaneo, come spontaneo fu assecondare il movimento del bacino che Axell le stava imponendo sulla sua erezione, mentre il bacio continuava, facendo sospirare e mugulare di piacere la piccola Tassorosso. Un piacere che, col passare del tempo e con tutto quel strofinare, divenne sempre più forte, sempre più intenso, fino a quando, una decina di minuti dopo, Cappie non si rese conto (troppo tardi però per fermarsi) che stava per venire proprio sopra il ragazzo e proprio a causa di quel contatto continuo con il suo rigonfiamento.

N-no...mmmh!

Cercò di trattenersi ma fu più forte di lei: con un gemito lungo e intenso, la O'Neill venne, fermandosi di colpo e irrigidendosi in tutto il corpo, aggrappandosi al petto del ragazzo prima di semi accasciarsi sopra di lui. Solo quando si fu ripresa, l'irlandese fissò il Cartwright imbarazzatissima e con gli occhioni lucidi, in parte per il piacere languido appena provato, in parte per la vergogna.

S-scusami! I-io...non credevo che...ecco...che sarebbe successo...così facilmente!

Cercò di giustificarsi, sperando che l'altro non fosse rimasto scontento di quanto accaduto. Se solo la tassetta avesse saputo che grazie alla sua "performance" aveva anche macchiato un po' i calzoni del VIP, probabilmente avrebbe preso una vanga e si sarebbe autoseppellita nel giardino di casa, per non uscirne mai più.
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Messaggioda Axell » 19/02/2015, 23:15

A-axell...

Non era poi così difficile far arrossire la piccola e delicata O'Neill.
Axell aveva la situazione in pugno e forse teneva in pugno anche lo status eccitatorio della ragazza, una sensazione che non gli dispiaceva affatto, in quanto desiderava che lei fosse eccitata, che lei provasse voglia nei suoi confronti, anche un poco per sciogliere i freni inibitori e lasciarsi andare il più possibile con lui.
La tattica successiva fu andare direttamente al bacio con la lingua, spingendola ad incurvarsi con la schiena verso di sé e imponendo il suo comando sull'intera vicenda. Evidentemente però a Caroline Priscilla la cosa non doveva andare poi così poco a genio, difatti schiuse all'attimo le labbra permettendo al Cartwright di violare la prima intimità di lei, tendenzialmente anche quella più preziosa, se si andava trattandola dal punto di vista più sentimentale e romantico.
C'erano però determinati atteggiamenti della Tassorosso che proprio non avrebbe potuto calcolare nemmeno impegnandocisi, come ad esempio la risposta alla provocazione verbale e imperativa che uscì dal suo diaframma con un tono volutamente più basso e malizioso.

Come desideri, padrone...

A quel punto, l'erezione ebbe un ulteriore incremento e il volume del membro nascosto nei pantaloni raggiunse il suo apice massimo, facendole percepire sotto di sé una massa piuttosto prorompente e abbondante. Un ragazzone di quella portata non poteva proprio avere qualcosa di medio o poco più della media, sarebbe stata una vera disdetta, ma Axell non deludeva mai le aspettative di nessuna, anzi, nella maggior parte dei casi lasciava a bocca aperta, reazione che sperava di suscitare anche nella sua "Gattina", nuovo nomignolo inventato, brevettato e accordato con grande soddisfazione.
Afferrandola per i fianchi cominciò a darle un ritmo sostenuto nello strusciarsi sopra di lui, sopra il proprio cavallo dei pantaloni, inizialmente con una doverosa lentezza, poi sempre più svelto, proprio come se tra di loro non ci fossero ostacoli e il movimento emulasse lo stesso dell'atto di cavalcata in sé per sé. Gli piaceva immaginarla con lo sguardo eccitato e perverso mentre la penetrava in quella posizione, ma non era detto che quella fantasia corrispondesse alla realtà.
Avrebbero dovuto raggiungere la terza base, come la definiva lui (la prima era il bacio, la seconda il petting serio), ma non avevano abbastanza tempo e dovevano accontentarsi solo di quello.
Certo, tutto poteva aspettarsi meno che...

N-no...mmmh!

No cosa?
... Eh?!


Inarcò il sopracciglio destro mentre la studentessa, allontanandosi qualche secondo dalle sue labbra, stringeva le gambe e le palpebre, in virtù dell'arrivo di un improvviso e travolgente orgasmo. Era davvero venuta soltanto per una stimolazione simile?
D'accordo, sperava di farla andare su di giri, surriscaldarla, spingerla nelle notti successive a pensare a lui durante dei furiosi solitari, ma quello era davvero esagerato! Nessuna, mai nessuna prima d'ora aveva avuto una tale reazione e lui di ragazze ne aveva avute sopra una marea. Scosse il capo, come a volerle chiedere come mai era accaduto, se per caso prima che arrivasse lui l'ora prima lei si stava già toccando e quindi in un certo senso Axell aveva solo concluso il lavoro. Non riusciva a credere di essere stato l'unico movente, ed invece le successive parole della "Gattina" gli diedero la conferma sconvolgente e piuttosto stimolante della realtà più eccitante di tutte.

S-scusami! I-io... non credevo che... ecco... che sarebbe successo... così facilmente!

Lo dici a me?
Per un attimo ho anche pensato che mi stessi facendo uno scherzo ai limiti dell'eros!
... Ma quindi... Sul serio sei riuscita a...


"Venire", era quella la conclusione della domanda, ma attese che fosse lei ad annuire prima di esprimersi in un sorriso compiaciuto e a tratti divertito. Non stava certo ridendo di lei, ma bisognava ammettere che come situazione sfiorava il surreale.
Non appena la ragazza scese da sopra di lui, una macchia piuttosto vasta e scura ricopriva la zona inguine del pantalone di Axell, dimostrazione palese che mandò in corto circuito la testa della O'Neill, desiderosa di scomparire e sotterrarsi.
Contrariamente ad ogni ipotesi però, il Cartwright rimase decisamente colpito dalla dolcezza della ragazza, una dolcezza inconsapevolmente maliziosa e imbarazzata, di quelle rare, che si riscontravano solo in esemplari rari e preziosi.
Gli piaceva ed anche parecchio, questa fu la conclusione che raggiunse in quell'istante, evitando però di dirlo apertamente poiché pensava che bastasse il suo successivo comportamento a metterlo in chiaro. Si alzò con il busto, rimanendo però seduto a terra esattamente come lei. Portò la mano destra dietro il suo collo e la spinse verso di sé, baciandola di nuovo, un bacio intenso, un bacio umido, simile a quelli precedenti ma con una leggera punta di sentimento in più. Chissà se lei se ne sarebbe accorta...
Intrecciò la lingua con la sua (sempre se ella fosse stata d'accordo), per almeno un'altra manciata di minuti buoni, sussurrandole ad un certo punto la frase "Mmmhhh... Che miagolio interessante... Mi è proprio piaciuto... Non vedo l'ora di essere un po' più partecipe...", fino a quando entrambi non sentirono il rumore della porta di casa che si apriva e Mirtillo II che accoglieva festoso e desideroso di cibo la padrona più incline a riempirgli la ciotola a random.

... Credo proprio sia meglio scendere, c'è un pollo e patate che aspetta il tuo tocco magico!
Se non ti spiace, io mi fermo qualche istante al bagno di questo piano e mi asciugo le parti basse...
... Scendo presto, d'accordo? A tra poco!


Ora era decisamente il momento del pranzo, un altro di quei momenti che il Cartwright aspettava con ansia, troppa ansia.
Bisognava capirlo, d'altronde fosse stato per il suo coach avrebbe dovuto seguire una dieta strettissima ed eterna, mentre a lui mangiare piaceva ed anche a livelli esorbitanti. Gli spiaceva non avere ancora secondi a disposizione per intrattenersi con la piccoletta, ma sapeva che ce ne sarebbe stata occasione futura, senza contare che magari, durante la festa di compleanno in serata, avrebbe potuto anche scovare il modo per ritrovarsi da solo con lei in qualche stanza/luogo isolato e allora...
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Messaggioda Caroline Priscilla » 21/02/2015, 11:44

Quando Axell l'aveva baciata, penetrandole la bocca con la lingua, la Tassorosso non si era tirata indietro nè si era domandata se ricambiare quel bacio oppure no. Rispondere schiudendo immediatamente le labbra fu per lei rapido e istintivo come respirare, lasciando che il ragazzo facesse della sua bocca ciò che volesse, ricambiando con sempre maggior foga e sempre più piacere. Quando poi l'erezione premette fra le sue gambe, Cappie non ce la fece a trattenere dei gemiti, in parte di stupore e in parte di piacere, per quello che stava sentendo attraverso la delicata stoffa delle sue mutandine. Mille pensieri si affollavano nella sua mente, sebbene lei fosse troppo impegnata in quel momento per poter dare loro la giusta attenzione. No, non si chiese quanto ce l'avesse grosso, che cosa avrebbero fatto o se valesse la pena continuare o meno: era troppo scombussolata per riuscire a ragionare e la ragione, in un momento come quello, decisamente era l'ultima cosa indispensabile.
Quello che non aveva previsto, invece, era che di lì a poco quel continuo strusciarsi sul cavallo dei pantaloni l'avrebbe fatta venire impunemente, lasciando ovviamente il Cartwright basito da quella inaspettata reazione. Ultra sensibile nelle parti intime, la O'Neill non avrebbe mai immaginato che l'astinenza e probabilmente la capacità del giocatore di Quidditch di scaldarla così tanto alla fine avrebbero avuto la meglio su di lei, facendole provare un piacere intenso e incontrollabile, prima di crollare sul corpo del ragazzo, imbarazzata e in preda alla vergogna.

Lo dici a me?
Per un attimo ho anche pensato che mi stessi facendo uno scherzo ai limiti dell'eros!
... Ma quindi... Sul serio sei riuscita a...


Annuì, sentendo le guance andare a fuoco per quella verità evidente, ma nulla poteva reggere il confronto con ciò che successe dopo quando finalmente scese dalle gambe del Cartwright. Aveva macchiato i suoi pantaloni, proprio sul cavallo, lì dove fino a pochi secondi prima aveva strusciato la propria intimità. In ginocchio, per terra, Cappie fissò basita la prova scottante di quanto accaduto, la faccia un vero e proprio vulcano in eruzione prima di coprirla con entrambe le mani per la profonda vergogna che stava provando. Sentiva gli occhi lucidi di lacrime, ma l'unica cosa che fece fu continuare a non vedere nè Axell nè il disastro da lei combinato, sperando che un fulmine vagante la colpisse accidentalmente in quel momento, incenerendola all'istante e risparmiandole la fatica di doversi scavare una tomba da sola.

T-ti prego...non essere arrabbiato con me...
Merda che stupida! S-sono davvero una totale...imbecille...


Lo disse con le mani ancora sul viso, soffocando quindi in parte le proprie stesse parole. Tuttavia, il tocco gentile della mano di Axell le fece rialzare lo sguardo ancora una volta (e lui avrebbe visto gli occhi luccicare a causa dei lacrimoni) prima di venire sospinta delicatamente di nuovo verso di lui e ricevere così un secondo bacio. Questa volta, non fu solo il suo basso ventre ad attivarsi (incredibile l'effetto che le faceva quel Cartwright) ma anche il cuore prese a battere più velocemente, in risposta probabilmente alla natura diversa di quel bacio. Era stato un gesto dolce, gentile che ancora una volta metteva in risalto tutte le buone qualità di Axell che già da tempo avevano fatto breccia nel cuore della piccola Tassorosso. Mentre rispondeva a quel bacio, le braccia si avvolsero intorno al suo collo, per avere un contatto ancora più intimo e la vergogna, in un attimo, era sparita, sostituita soltanto dalla felicità di trovarsi fra le braccia del giocatore di Quidditch.

Mmmhhh... Che miagolio interessante... Mi è proprio piaciuto... Non vedo l'ora di essere un po' più partecipe...

Le stava davvero dicendo che avrebbe voluto farla venire una seconda volta?! E soprattutto, in che modo? La O'Neill era rimasta stupita e compiaciuta da quella frase, mordendosi le labbra prima di annuire forse con fin troppa convinzione, come se non aspettasse altro da parte del suo "padrone" (d'altronde se lei era ormai la sua gattina, meglio farci l'abitudine no?). Il rumore della chiave nella toppa e della porta d'ingresso che si apriva, seguita dai miagolli di Mirtillo II, fece capire a entrambi che la madre dell'irlandese era finalmente tornata a casa dal lavoro e che il loro tempo da soli era ormai terminato.

... Credo proprio sia meglio scendere, c'è un pollo e patate che aspetta il tuo tocco magico!

Aahm....si, hai ragione...ma tu non puoi scendere in quel...modo...

Se non ti spiace, io mi fermo qualche istante al bagno di questo piano e mi asciugo le parti basse...

Va bene! Si trova in fondo a sinistra, non ti puoi sbagliare!

... Scendo presto, d'accordo? A tra poco!

Ti aspetto...

Sorrise felice, aspettando che il ragazzo si chiudesse in bagno prima di rispondere al richiamo di sua madre.

Scendo subito mamma!

Urlò, cercando di sovrastare il miagolio del gatto, abbassandosi le mutandine sporche in fretta e furia, lasciandole sul pavimento, e afferrandone un paio nuovo da indossare prima di scendere giù per le scale dritta in cucina.

Ciao mami, ben tornata!
Senti...oggi avremo un ospite per pranzo...


[Fine Role]
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Messaggioda Marshall » 29/08/2015, 14:03

Mercoledì 13 Settembre 2110
Cork - Abitazione di Caroline Priscilla O'Neill
Ore 17:00


Quando faceva una promessa, Marshall Rosenberg la manteneva sempre, nei limiti delle proprie possibilità fisiche.
Per sua fortuna, durante il periodo vacanze non aveva incontrato alcun intoppo che lo portasse a non godersi pienamente quei giorni di immortalità.
Era stato fuori con Hayley per vivere un'esperienza intima davvero fuori dal comune, spaziando in diverse città del Mondo Magico.
Tornare alla realtà di tutti i giorni non era stato facile ma aveva ancora 48 ore prima di costringersi nuovamente davanti alla propria scrivania.
In parte era anche curioso di sapere come fossero andate le ferie del socio con l'Uragano Aguilar, ma tanto entro un paio di giorni avrebbe avuto la risposta.
La casa della giovane futura detective Caroline Priscilla si presentava molto graziosa, sistemata nel verde e con un grosso, grossissimo gattone appollaiato su una delle grondaie. Singolare, tanto massiccio e tanto agile? Bisognava rendergliene merito!

Secondo le mie ricerche, dovrebbe abitare qui... E infatti: O'Neill.
In tempo per un buon tè ma non troppo in là da risultare uno scomodo ospite inatteso per cena, perfetto.


Vestito con una maglietta a maniche corte estiva di colore nero e un paio di bermuda di jeans fino al ginocchio, Marshall si avvicinò alla porta della gradevole abitazione, osservando il campanello e i vari dettagli: una sua impostazione mentale radicata nel corso degli anni. Ai piedi portava delle scarpe sportive "Converse" bianche molto comode, d'altronde era per una visita di piacere, non di lavoro, per quanto sapeva che la ragazzina avrebbe voluto parlare anche di questioni riguardanti la scomparsa del padre anni prima. Senza indugiare oltre, dunque, suonò il citofono, aspettando che qualcuno venisse ad aprire e sperando di non aver beccato la giornata in cui madre e figlia fossero fuori a fare spese o altri impegni di ogni sorta. La temperatura era davvero gradevole, un piacevole venticello spirava da est e il Sole, caldo e placido, riscaldava senza scottare. Difficilmente in Irlanda capitavano giornate simili, meno male allora che aveva avuto quella gran fortuna.

Buonasera signora, mi chiamo Marshall Rosenberg, Detective.
Sono un amico di sua figlia, è in casa?


Immagine

Fece un sorriso sereno e gentile verso la madre della ex Tassorosso, tendendo anche la mano con cortesia ed educazione.

Spero tanto di non essere arrivato nel momento sbagliato, in tal caso toglierò subito il disturbo!
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Messaggioda Caroline Priscilla » 29/08/2015, 22:22

[13 Settembre 2110 - Nei pressi di Cork (Irlanda) - Ore 17:00]


Quindi Axell ci sarà questa sera a cena?

Sì, ha detto che sarebbe passato intorno alle sette e mezza e anzi, ha chiesto se deve portare qualcosa...

E' sempre così gentile, ma digli di non disturbarsi.
Al dolce questa volta ci penso io.


Torta di mele?

Proprio così!

Eheheheh lo farai contento!

Si alzò, abbracciando da dietro sua madre e dandole un bacio quasi bambinesco sulla guancia. Era cresciuta talmente tanto in altezza da non essere più un problema per lei riuscire ad arrivare al volto della gente, gente ovviamente con un'altezza standard. Marion O'Neill sorrise alla figlia, contenta di poter rendere felice lei e il fidanzato. Si meritava una vita tranquilla, come qualsiasi altra ragazza della sua età e voleva che la scomparsa di suo padre non influisse troppo sulla sua bambina e sulla possibilità di vivere una vita felice. Anzi, a guardarla, Cappie non sembrava più una bambina, ma una ragazza nel pieno della sua giovinezza. Era incredibile quanto fosse cambiata in pochissimo tempo, eppure la piccola O'Neill aveva giurato e spergiurato un sacco di volte che la magia non c'entrava nulla in tutta quella faccenda.
Gli ormoni della crescita si erano, a detta sua, definitivamente sbloccati e quello era il risultato. Marion aveva accettato con qualche riserva quella spiegazione: in parte i tratti caratteristici della figlia erano rimasti, ma altri erano spariti nel nulla o cambiati del tutto. Sapeva -perchè era sua madre- che non le stava raccontando tutta la verità ma al tempo stesso sapeva anche che non avrebbe mai potuto costringerla a parlargliene: era una strega e lei una babbana -come aveva sentito anni prima il marito definire coloro che non erano maghi- e per quanto nelle loro vene scorresse lo stesso sangue, questo però non le rendeva più simili.
Forse era stata proprio la consapevolezza di appartenere a due mondi completamente diversi a rendere la O'Neill a volte fin troppo distaccata dalla sua unica madre. E forse era stato proprio quel distacco che aveva spinto Marion a conoscere un altro uomo, un uomo che colmasse in parte quel senso di vuoto lasciato non solo dalla morte del marito, ma anche da una figlia tanto diversa da lei.
Intenta ad armeggiare con arnesi da cucina e a canticchiare, Cappie non immaginava minimamente dei pensieri che si nascondevano dietro gli occhi di sua madre. Per lei quello era un week-end come tanti, il week-end dedicato alla famiglia invece che al fidanzato. Aveva tutta l'intenzione di trascorrere serenamente quella giornata, magari imparando a preprare un dolce per cui il Cartwright andava letteralmente matto. Non si aspettava certo delle visite, ma queste arrivarono comunque, sottoforma dello squillare del campanello.

Vado io, tanto stavo per uscire.
Anzi, vuoi accompagnarmi in città? Devo comprare altre mele, quelle che abbiamo non bastano.


Solo se fai guidare me!- rispose tutta contenta, mettendo a posto alcuni bicchieri e voltandosi sorridente verso sua madre -Mi metto una giacca e arrivo!

Così Marion O'Neill si ritrovò ad aprire la porta di casa completamente da sola e a fare la conoscenza di un uomo venuto fin lì per parlare con Caroline Priscilla.

Buonasera signora, mi chiamo Marshall Rosenberg, Detective.
Sono un amico di sua figlia, è in casa?


Ah... sì, certo, certo è qui!

Disse dopo un attimo di smarrimento, stringendo la mano dell'uomo e spostandosi per farlo entrare in casa.

Spero tanto di non essere arrivato nel momento sbagliato, in tal caso toglierò subito il disturbo!

Non si preoccupi, nessun disturbo.
Si accomodi in salotto, ora le chiamo mia figlia.


Disse con un sorriso gentile, non volendo che il nuovo ospite si sentisse d'intralcio. Salì le scale fino in camera della O'Neill, aprendo la porta delicatamente e fissando la figlia, girata di spalle, che infilava all'interno della borsa a tracolla quello che sembrava essere un peluche a forma di pecora.

Cappie, c'è un certo Marshall Rosenberg che ti attende giù in salotto.

Marshall?!

Immagine


La sorpresa nel volto di Cappie era palese, così come il suo entusiasmo quando scese di corsa le scale per andare incontro al nuovo arrivato, sorridendogli felice e -in uno slancio- abbracciandolo con forza.

Credevo che sarebbero passati altri otto mesi prima di rivederti!

La piccola O'Neill -non più tanto piccola- si comportava come si sarebbe comportata di solito, dimenticando per un attimo che il suo aspetto era cambiato in maniera tanto radicale da renderla quasi irriconoscibile. Certo, molti dei suoi tratti erano rimasti, ma la fusione aveva avuto un effetto sconvolgente sul suo corpo, rendendola non solo più alta ma anche più attraente e più donna rispetto a prima.

Come stai?
Come sono andati questi mesi?
Vuoi che ti porto qualcosa da bere?
Oh mamma, scusami non posso accompagnarti in città. Ci puoi pensare tu?


Certo tesoro, non preoccuparti.

Ecco un'altra cosa che la figlia non le aveva detto: era diventata amica di un detective e Marion era più che convinta che il lavoro dell'uomo non fosse solo una casualità.
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Messaggioda Marshall » 31/08/2015, 22:17

Ah... sì, certo, certo è qui!

Spero tanto di non essere arrivato nel momento sbagliato, in tal caso toglierò subito il disturbo!

Non si preoccupi, nessun disturbo.
Si accomodi in salotto, ora le chiamo mia figlia.


Grazie infinite!

L'omone, pur dirigendosi verso il salotto, preferì rimanere in piedi, osservando tutta la stanza ed alcuni dettagli della casa.
C'erano diverse foto che ritraevano il padre di Caroline Priscilla e alcuni particolari pieni di colore.
Quadri, tappeti, lampade e vasi. Avevano un ottimo gusto per l'arredamento, ma ciò che risaltava più all'occhio era la presenza di fiori.
In ogni angolo se ne vedeva un mazzetto, alcuni veri ed altri finti, per semplice decoro.
Sentendo dei passi provenire dal piano superiore, il Rosenberg si volse, aspettandosi di rivedere la piccola studentessa salutata qualche tempo prima.
Con sua somma sorpresa però, la bionda che lo salutò con un bell'abbraccio forte di slancio sembrava tutt'altro che una ragazzina ancora adolescente.

Credevo che sarebbero passati altri otto mesi prima di rivederti!

Secondo me sono passati otto anni e non me ne sono accorto, invece!

Fisico più formoso, altezza nella media, voce più adulta e maggiore forza muscolare.
La O'Neill era davvero cambiata in brevissimo tempo, lasciando basito Marshall e la sua concezione di sviluppo femminile.
Non gli venne per nulla in mente l'idea che potesse aver assunto una qualche vitamina o che fosse avvenuto un incidente di qualche tipo.
D'altronde lei non glielo aveva fatto presente e nella sua ottica non aveva motivi per mentirgli, stesso discorso per la madre, rilassata e sorridente.
C'era quindi nello sguardo del detective una chiara e pura buona fede, che lo spinse a mostrarle un'espressione stupita ma solo in positivo.
Era contento di essere passato, glielo doveva e poi la giovane ex Tassorosso prometteva bene, lavorativamente parlando.

Come stai?
Come sono andati questi mesi?
Vuoi che ti porto qualcosa da bere?
Oh mamma, scusami non posso accompagnarti in città. Ci puoi pensare tu?


Certo tesoro, non preoccuparti.

Ehi ehi ehi, piano, rilassati e prendi fiato.
Una domanda per volta, d'accordo?
Cominciamo col "No, grazie, sto bene".
Poi...


La invitò a sedersi assieme a lui, così che potesse raccontarle alcuni aneddoti della sua vita e delle sue ultime missioni di investigazione.
Non mancò naturalmente di salutare la signora O'Neill non appena ella si avviò verso la zona cittadina per delle compere, sperando di rivederla al ritorno.
Trascorsero così all'incirca venti minuti buoni, al termine dei quali Marshall cedette al bisogno di qualcosa di fresco per la gola, magari del succo di frutta.
Non era tipo da alcolici e poi tra l'altro erano un po' inutili visto che doveva recuperare lubrificazione alle corde vocali.
Intanto, la guardava molto attentamente, osservando le nuove sfumature del volto, del corpo e con esse anche le differenze con la "versione precedente".
Era decisamente molto più adulta e questo giocava a suo favore. L'avrebbero presa maggiormente sul serio.
Peccato non avere una decina di anni in meno, altrimenti un pensierino ce l'avrebbe pure fatto!

Sono rimasto molto soddisfatto dalla risoluzione degli indovinelli.
Hai una mente sveglia, ormai sei pronta ad intraprendere il tuo sogno.
Ti sei poi informata per quei Master che ti interessavano?
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Messaggioda Caroline Priscilla » 31/08/2015, 22:43

Uno scoppio di energia e vitalità: eccome come si presentava agli occhi del mondo la O'Neill, ormai diventata grande e fattasi molto più adulta nelle fattezze, talmente tanto da stupire coloro che la conoscevano da anni. Lo stesso Marshall rimase sorpreso di vederla sotto quel nuovo aspetto e Cappie non poteva certo dargli torto, ma neanche spiegargli che era tutto frutto non degli ormoni della crescita (come aveva raccontato alla madre) bensì della fusione con lo spirito di una Ignis morta tempo prima.
C'erano segreti che la ragazza avrebbe dovuto mantenere a vita, persino con gli amici più intimi di lei. Per fortuna che almeno Axell era stato risparmiato o forse era meglio dire per volere del Conflux.

Credevo che sarebbero passati altri otto mesi prima di rivederti!

Secondo me sono passati otto anni e non me ne sono accorto, invece!

Rise apertamente, un sorriso che pur essendo diverso rispecchiava la stessa allegria tipica della vecchia O'Neill. Dopo aver fatto accomodare l'investigatore, la ragazza iniziò a tartassarlo di domande su domande, infilandoci nel bel mezzo uno "scusa mamma" per averla costretta a cambiare i loro piani a causa di quella visita inaspettata. Marion sapeva che la figlia aveva intenzione di intraprendere la carriera di investigatore, ma era stata fino a quel momento totalmente all'oscuro dell'esistenza di un detective fra le sue conoscenze.

Ehi ehi ehi, piano, rilassati e prendi fiato.
Una domanda per volta, d'accordo?
Cominciamo col "No, grazie, sto bene".
Poi...


La donna se ne andò da casa dopo qualche minuto, lasciando Cappie e l'uomo da soli a parlare e aggiornarsi sul come erano trascorse le loro vite. A parlare in realtà fu soprattutto il Rosenberg, che le raccontò tutta una serie di aneddoti riguardanti la propria vita lavorativa, deliziando la O'Neill e spingendola a fare sempre più domande. Gli offrì dell'ottimo succo d'arancia, fresco e dissetante, prima di proseguire con il racconto che però era ormai giunto alla fine.

Sono rimasto molto soddisfatto dalla risoluzione degli indovinelli.
Hai una mente sveglia, ormai sei pronta ad intraprendere il tuo sogno.


Grazie, a furia di leggere gialli e di allenarmi con le riviste di Magienigmistica...

Rispose tranquillamente, facendogli cenno di proseguire il discorso.

Ti sei poi informata per quei Master che ti interessavano?

Assolutamente!
Come ti ho già detto al momento studio da privatista visto che... ehm... coff coff... sono riuscita a diplomarmi ma con alcune riserve...


Il tono era abbastanza imbarazzato perchè non aveva ancora avuto modo di mettere al corrente Marshall della disavventura nell'Ottavo piano. In effetti aspettava proprio il momento giusto per farlo, un momento che Cappie colse proprio in quell'istante. All'occhiata quindi incuriosita dell'altro, rispose raccontandogli quanto accaduto l'anno precedente, non risparmiando dettagli sia sulle sue bravate che sui suoi meriti, accennando anche al fatto di possedere al momento sia Ermes che una wakizashi.

Questa esperienza mi è servita per capire che nella vita potrebbe capitarmi qualsiasi cosa, per questo volevo seguire anche un master in Arti Oscure...
... E già che ci sono anche un addestramento speciale contro vampiri...
In effetti non sono ancora riuscita a passare al Ministero per parlare con quel tuo conoscente!


Fra i compiti da prefetta -aggravati a causa della punizione- lo studio e la Gilda, la O'Neill aveva davvero poco tempo a disposizione, ma sapeva che sarebbe riuscita a fare tutto: in fondo era o non era una Ignis Fulmen?

Non hai cambiato idea sul fatto di prendermi come apprendista per imparare il mestiere vero?

Chiese poi alla fine, sperando che l'altro -dopo quanto sentito- non decidesse di lasciar perdere quell'uragano attira-guai che era Caroline Priscilla.
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