Centro città

[Aryanne]

Era sbottata, alla fine.
Aryanne non aveva mai pensato di essere quel tipo di ragazza da scenate isteriche/melodrammatiche, soprattutto se queste riguardavano l'argomento dei sentimenti; ma era anche vero che aveva sempre pensato, in cuor suo, di passare il resto della sua vita con Typhon Seal, quindi non sarebbe stato poi tanto sbagliato rimettersi in discussione.
Fatto stava che, nel momento in cui i suoi occhi avevano incrociato quelli di Robyn, qualcosa era scattato in lei: desiderio fisico naturalmente -e come darle torto- ma anche qualcosa di più profondo; volendo essere onesta con se stessa, la Vastnor sapeva che c'era solo una persona al mondo potenzialmente adatta a stare con lei quanto lo era Seal in passato... e quella persona era il cugino. Le era sempre piaciuto sia caratterialmente che fisicamente, ma non aveva mai permesso al proprio cuore di avvicinarcisi -un po' perché Vergil prima e Typhon poi lo avevano catturato, ed un po' perché essendo parenti temeva cosa sarebbe potuto succedere se in futuro si fossero lasciati: ma poi, un'ora prima, l'aveva rivisto... ed era stato come aprire gli occhi per la prima volta.
Era ancora più bello di quanto se lo ricordasse -e già prima le faceva parecchio sangue- ma soprattutto era la prima volta che entrambi erano single, liberi, peraltro non più due ragazzini ma giovani adulti con due carriere non da poco alle spalle e affini, per giunta; insomma, per farla breve il cuore dell'italiana si era orientato verso il Laars richiamandolo a gran voce, e rendendola così gelosa e possessiva verso di lui, oltre che infastidita all'inverosimile all'idea che l'Auror potesse tornare da un ex fidanzata che, comunque, non era adatta a stargli accanto.
Non quanto lei, perlomeno.
Da qui la suddetta scenata melodrammatica, che l'aveva portata ad uscire dalla doccia quasi di corsa e poi ad inveire, sbottando, nei confronti del cugino, a fargli presente che evidentemente aveva capito male -e che quelli che per lei erano messaggi nascosti nei gesti e nelle parole, volti ad indicare qualcosa di più tra loro che del semplice e mero desiderio sessuale, non esistevano- e a spingerlo irritata a considerare la questione chiusa, perché se tanto voleva tornare dalla sua ex era pure inutile parlarne.
Le sembrava di essere stata chiara, prima di quell'esplosione: insomma, sì, si provocavano sempre... ma quando mai gli aveva proposto di fare la doccia insieme? E il dire che lui era il suo metro di paragone e che nessuno avrebbe mai potuto tenergli testa?
Ma non ce l'aveva un po' di sesto senso, Robyn Laars?

Posso benissimo asciugarmi da sola...

Borbottò l'italiana quando il cugino prese un asciugamano asciutto e pulito per strofinarle la testa, così da far smettere ai suoi lunghi capelli castani di gocciolarle sulle spalle; e tuttavia non si scostò da lui o da quel gesto, permettendogli di prendersi cura di lei e di farle poi una dolce carezza sulla guancia.
Odiava mostrarsi così fragile.

... Sono tornato da appena un'ora, come potevi credere che intuissi il tuo interesse in un altro senso?

Ti ho mandato segnali ben precisi, credevo fossi in grado di coglierli! - replicò lei, ancora con le braccia incrociate al petto e l'espressione imbronciata, a tratti ferita.
D'accordo, non erano stati forse i segnali più espliciti del mondo... ma lui la conosceva alla perfezione ormai, avrebbe dovuto intuirli, no?

Ho cercato riposo per il cuore in mezzo al nulla, spaccandomi la schiena ogni giorno, allontanando ricordi molto dolorosi.
Arrivato qui la prima persona che incontro sei tu e mi è sembrato di ritornare al passato, alle nostre provocazioni di sempre.

Certo, perché farci la doccia insieme è una prassi, per noi... - mormorò Aryanne, sarcastica.

Pensi di essere una testa di cazzo nell'ipotizzare un significato ben diverso legato ai nostri sguardi e alla nostra intesa, ma non è affatto così e lo sai perché? Perché io quello sguardo l'ho sempre avuto fin dalle nostre prime settimane di frequentazione e sesso, anni fa.
Forse non ho mai smesso di avere quel sottinteso, l'ho soltanto messo in stand by nel momento stesso in cui tu mi dicesti no ed io poi ho trovato un'altra persona con la quale stare bene, come facesti anche tu più tardi con Typhon.

Sì, all'epoca era stata la prima ad allontanarlo perché ancora presa da Vergil e decisa a capire se tra loro potesse o meno esserci una seconda occasione... ma questo non significava nulla!
Anzi, a maggior ragione -secondo la concezione di lei- se quei sottintesi li aveva messi in stand-by e dunque non se li era inventati di sana pianta, allora avrebbe dovuto essere in grado di coglierli.

... Scusa un secondo eh...

Prego, fai pure...

Commentò lei con una sottile ironia mentre lui le sfilava in un gesto l'asciugamano che le copriva il corpo, se lo passava sul petto e sulle gambe così da renderli meno umidi, e poi glielo rimetteva intorno alla vita, fermandolo nuovamente sopra al seno.

Se quello che vuoi è che io consideri l'idea di non tornare da lei, devi darmi una motivazione valida quanto il mio ultimo ricordo riguardo i sentimenti che Margaret provava per me e che io ho tenuto da conto nel valutare o meno di ripresentarmi nella sua vita.

Sai, il fatto che lei non sia la ragazza adatta a te è già di per sé una motivazione validissima ed oggettivamente riconosciuta! - sbottò l'italiana, fissandolo quasi con rabbia - Mi stai chiedendo di... provarti quanto tengo a te? Di fare o dire qualcosa di eclatante e smielato che lustri il tuo ego, come se fossi in competizione con la Sanders? - sapeva che non era così e che Robyn non era quel genere di maschio, era il fastidio di doversi esporre a farla parlare in quel modo - Mi vuoi dire che... che non hai capito perché sono così contraria all'idea che tu possa tornare da lei?

... Penso di conoscere la tua motivazione, perché un comportamento come quello che hai avuto prima non l'ho mai visto da parte tua, almeno verso di me, ma desidero che tu sia sincera e parli, te lo chiedo per favore... parla, Aryanne.

Ti stuzzica così tanto l'idea che io mi esponga per te?
Cos'è, una sorta di rivincita per quando, in passato, ti ho rifiutato? - di nuovo, sapeva che non era quella la questione, dentro di sé ne era perfettamente consapevole, ed era evidente che stesse dicendo quelle cose solo per rabbia... rabbia all'idea di doversi mostrare debole, e al pensiero che in realtà Robyn pur sapeva cosa ci fosse sotto sembrava intenzionato a volerselo sentir dire - Vuoi sentirti dire che sono gelosa?
Sì, Robyn Laars, sono gelosa di te!
Sei contento adesso, ti senti meglio, ti senti figo? Ti fa sentire grande sapere che da quando sono entrata da quella cazzo di porta mi hai mandato in tilt il cervello e il cuore, e che ora l'unica cosa a cui riesco a pensare è quanto mi farebbe male se tu tornassi da lei? Ti piace sentirti dire che non voglio che ti avvicini a Margaret o a nessun'altra ragazza, e che per quanto mi terrorizzi il fatto che siamo parenti e potremmo creare un casino in famiglia, non voglio sprecare questa possibilità con te?

Era partita per la tangente ormai, ma anche se con rabbia e paura, in un certo senso, almeno stava ammettendo cos'avesse dentro esattamente come Robyn le aveva chiesto.

Vuoi sentirti dire che non si sa come, quando o perché, il mio cuore ha deciso che vuole legarsi al tuo?
Va bene, eccoti accontentato! Mi sto innamorando di te, sei contento adesso, sei soddisfatto?
Ah no, giusto, tu vuoi anche la prova, come se non fosse già abbastanza quello che ho già detto e fatto prima... molto bene, sia mai che ti privo di qualcosa!

Si avvicinò a lui di un passo, gli prese il viso tra le mani e lo attirò a sé per tentare di baciarlo: no, non gli afferrò il membro né tentò un approccio sessuale di alcun genere, perché lei stava parlando di un sentimento ben più intenso e profondo delle pulsioni fisiche che entrambi erano abituati a provare reciprocamente; se Robyn l'avesse lasciata fare, l'italiana l'avrebbe baciato con ardore, con intensità, quasi con rabbia ma al tempo stesso anche con dolcezza, con quella possessiva gelosia di chi non voleva lasciar andare la persona che aveva di fronte.

... sei a posto, o ti serve altro?

Soffiò alla fine sulla sua bocca quando si fu leggermente staccata da lui, fissandolo negli occhi col respiro corto e il cuore che le batteva all'impazzata nel petto.

[Robyn]

[magdeburg]Posso benissimo asciugarmi da sola...

Sempre orgogliosa, sempre fiera... e sempre imbronciata, un broncio che, a posteriori, Robyn avrebbe trovato adorabile.
In quel momento, Aryanne era un calderone di emozioni contrastanti e fastidiose per se stessa, in quanto l'ultima cosa che avrebbe voluto probabilmente era scatenare un putiferio in merito ad una questione di gelosia e sentimento, nata per altro in pochissimi minuti.
Si erano rivisti quella stessa mattina, eppure per lei qualcosa era cambiato, qualcosa era diventato diverso, lui era diventato diverso, trasformandosi in un prototipo ancora più perfetto di ciò che forse lei aveva sempre voluto avere vicino, per sé, come sua metà.
Come aspettarsi però che lui questo lo capisse, contando che era tornato da un lungo periodo di buio e difficoltà al seguito di una pesante rottura e di un sentimento in parte ancora vivo? Sapeva anche lei di non poterlo pretendere, ma spesso e volentieri cuore e cervello avevano direzioni opposte, come in quel caso tanto per dirne una. Più lui cercava di arrivare ad un ragionamento e più lei andava su di giri, in parole povere l'esatto contrario degli intenti di Robyn.

Sai, il fatto che lei non sia la ragazza adatta a te è già di per sé una motivazione validissima ed oggettivamente riconosciuta!

Ma quella è una motivazione che posso darmi io, alla quale devo arrivare io!
Non puoi farmela presente tu e sperare che la dia per buona all'istante, in quanto è una tua considerazione.
Potrà essere valida ma non oggettivamente riconosciuta.

Mi stai chiedendo di... provarti quanto tengo a te?
Di fare o dire qualcosa di eclatante e smielato che lustri il tuo ego, come se fossi in competizione con la Sanders?

Lustrare il mio... il mio ego? Ma cosa stai dicendo?
Io non voglio nessuna competizione, davv-...

Mi vuoi dire che... che non hai capito perché sono così contraria all'idea che tu possa tornare da lei?

Fece un bel respiro, parlando ancora nel modo più calmo e controllato possibile, ma pareva proprio che non ci fosse verso, Aryanne Vastnor era una furia scatenata e bisognava ringraziare che Sophie avesse avuto il buon senso di non apparire per chiedere se ci fosse qualcosa che non andava, altrimenti il ragazzo aveva paura che la Mercenaria avrebbe morso anche la piccola elfa che non c'entrava nulla con quella storia.
Le chiese la cortesia di parlare e di esporsi, tuttavia non seppe definire se quella fu una mossa giusta o sbagliata, considerando la reazione.

Ti stuzzica così tanto l'idea che io mi esponga per te?
Cos'è, una sorta di rivincita per quando, in passato, ti ho rifiutato?

Ancora con questa storia?!

Vuoi sentirti dire che sono gelosa?
Sì, Robyn Laars, sono gelosa di te!

Sgranò gli occhi a quella affermazione rabbiosa e impetuosa, ma il meglio doveva ancora venire, assolutamente.

Sei contento adesso, ti senti meglio, ti senti figo?
Ti fa sentire grande sapere che da quando sono entrata da quella cazzo di porta mi hai mandato in tilt il cervello e il cuore, e che ora l'unica cosa a cui riesco a pensare è quanto mi farebbe male se tu tornassi da lei?
Ti piace sentirti dire che non voglio che ti avvicini a Margaret o a nessun'altra ragazza, e che per quanto mi terrorizzi il fatto che siamo parenti e potremmo creare un casino in famiglia, non voglio sprecare questa possibilità con te?

... Va' avanti, forza!

A questo punto meglio fomentarla, perché tanto cercare di bloccarla era come pensare di poter fermare l'espresso per Hogwarts in corsa mettendosi al centro delle rotaie e afferrandolo a mani nude. La storia con Typhon era finita da un po', aveva avuto il tempo di riprendersi, di rivalutare le proprie sensazioni e di saper riattivare il cuore affinché fosse pronto per avvicinarsi a qualcun altro. Lei non era fatta per rimanere sola, lei qualcuno accanto lo desiderava e quel qualcuno voleva che fosse Robyn. Per quanto stesse rispondendo allo sguardo truce di lei con uno altrettanto serio, dentro di sé il Laars non poteva far altro che ammirare gli occhi della mezza italiana, perdendosi in essi e nella loro intensità.

Vuoi sentirti dire che non si sa come, quando o perché, il mio cuore ha deciso che vuole legarsi al tuo?
Va bene, eccoti accontentato! Mi sto innamorando di te, sei contento adesso, sei soddisfatto?
Ah no, giusto, tu vuoi anche la prova, come se non fosse già abbastanza quello che ho già detto e fatto prima... molto bene, sia mai che ti privo di qualcosa!

Quando ella si avvicinò a lui per tentare di baciarlo, non le permise di fare tutto da sola, bensì allo stesso tempo mentre lei gli afferrava il volto lui fece lo stesso, così che il bacio divenne più uno scambio di effusioni e sentimenti reciproci, che una dimostrazione da parte sua di quanto fosse bisognosa di quel contatto e di quanto ci tenesse ad averlo per sé non lasciando che ritornasse dalla sua ex fidanzata, a suo parere indegna di lui per come si era comportata o per come lo aveva lasciato andare senza nemmeno provare a superare qualche ostacolo.

... sei a posto, o ti serve altro?

... mi servirebbe che ti calmassi.
Ti senti meglio dopo questo scoppio?

Le sussurrò a pochi millimetri dalle sue labbra, distanziandosi poi del tutto, guardandola negli occhi.

Spero vivamente che tutta la parte esente "sono gelosa di te" e "mi sto innamorando" fosse solo frutto del nervosismo e che non la pensassi veramente, perché altrimenti vorrebbe dire che non mi conosci molto bene, anzi per nulla.
Non volevo umiliarti, non volevo fare in modo che ti confrontassi con nessuna, tanto meno con la mia ex fidanzata e non volevo che urlassi i tuoi sentimenti per lustrare il mio ego, ma credo che tu questo lo sappia già, altrimenti non ti saresti mai potuta prendere di un ragazzo tanto stupido ed egocentrico... di egocentrica basti tu per tutti e due, tra l'altro!

Sorrise a quella piccola battuta, cercando di farle nascere un leggero sorriso, prima di continuare.

A parte il fatto che baci molto meglio di quanto ricordassi...
... Non potevo immaginare affatto che nell'arco di così pochi istanti il tuo cuore prendesse a battere per me.
Questo cambia molto, perché se prima avessi dovuto mettere in conto una tua gelosia data da una possessione affettiva a fronte di un mio tentativo di rivedere Margaret, adesso invece dovrei mettere in conto qualcosa di diverso, ovvero un amore, seppur appena nato.
I miei sentimenti per lei si sono rarefatti in questi mesi, non sono gli stessi di un tempo e dunque ora come ora sarei capace di lasciarmi indietro l'accaduto, volendomi al massimo sincerare che stia bene o che abbia trovato qualcuno meglio di me, che non faccia sogni sconci su qualcun altra mentre sta con lei, per di più di continuo...

Da un certo punto di vista, in tal senso, era felice che Aryanne non sapesse leggere nel pensiero.

... È vero, tu come ragazza, adesso, sei molto più adatta a me rispetto a Maggie.
Inoltre, non ti prendevo in giro quando dicevo che avevo messo i miei sentimenti in pausa quando mi rifiutasti, anni fa.

Abbassò un attimo il capo, leccandosi le labbra, forse in concomitanza con una domanda della ragazza simile ad un "e quindi?".

Quindi non tornerò da lei, Aryanne.[/magdeburg]

[Aryanne]

Un proverbio babbano piuttosto datato diceva "non svegliare il can che dorme": beh, in quel caso il cane era Aryanne, e Robyn l'aveva decisamente svegliata; anzi, l'aveva proprio fatta esplodere, portandola a dire tutto quello che pensava -anche ciò che sapeva non fosse vero- senza alcun filtro.
Accusò il cugino di volerla far parlare, dunque, solo per lustrare il proprio ego e sentirsi importante, pur consapevole che il Laars non fosse proprio un tipo del genere: la verità era che le faceva male esporsi così tanto, e le faceva ancora più paura l'idea che in futuro loro due diventassero come Ryan e Veronique -prima della riconciliazione, ben inteso; non era abituata a mostrarsi tanto vulnerabile di fronte a qualcuno, a maggior ragione quando quel qualcuno era una persona che la conosceva bene quanto l'Auror, e che per sua stessa scelta non era mai stato più di un amico, per lei.
Eppure lo fece, si espose totalmente e si mise in gioco del tutto per lui, ammettendo di non poter sopportare l'idea che tornasse da Margaret o che stesse con qualsiasi altra ragazza, affermando di aver percepito il proprio cuore andare a mille e il cervello perdere ogni briciolo di ragione appena i loro occhi si erano incrociati, confessando in sostanza di aver iniziato a provare amore per lui: un colpo di fulmine in ritardo, insomma, perché loro due si conoscevano da anni, ma era come se la Vastnor l'avesse visto per la prima volta un'ora prima; e tanto per rimarcare il concetto, alla fine dello sproloquio si sporse verso di lui, gli prese il viso tra le mani e lo baciò con impeto, chiudendo gli occhi ed abbandonandosi a quel momento intenso che -se ne accorse solo quando si staccarono- Robyn aveva ricambiato all'istante.

... mi servirebbe che ti calmassi.
Ti senti meglio dopo questo scoppio?

Non esattamente, ma sono contenta di essermi perlomeno sfogata un po'. - anche perché se no avrebbe rischiato di prendersela a posteriori con chi, magari, non centrava nulla.

Spero vivamente che tutta la parte esente "sono gelosa di te" e "mi sto innamorando" fosse solo frutto del nervosismo e che non la pensassi veramente, perché altrimenti vorrebbe dire che non mi conosci molto bene, anzi per nulla.

Non rispose, ipotizzando -e sperando- che lui capisse da solo che Aryanne non pensava niente di tutto ciò di cui l'aveva accusato poco prima.

Non volevo umiliarti, non volevo fare in modo che ti confrontassi con nessuna, tanto meno con la mia ex fidanzata e non volevo che urlassi i tuoi sentimenti per lustrare il mio ego, ma credo che tu questo lo sappia già, altrimenti non ti saresti mai potuta prendere di un ragazzo tanto stupido ed egocentrico... di egocentrica basti tu per tutti e due, tra l'altro!

Se fossi così tanto egocentrica avrei aspettato fossi tu a venire da me per corteggiarmi, invece che sputarti addosso i miei sentimenti... evidentemente sono piuttosto fuori forma. - replicò l'italiana, scrollando leggermente le spalle.

A parte il fatto che baci molto meglio di quanto ricordassi...

Sbuffò, con un lieve sorriso, a quelle parole.

... Non potevo immaginare affatto che nell'arco di così pochi istanti il tuo cuore prendesse a battere per me.
Questo cambia molto, perché se prima avessi dovuto mettere in conto una tua gelosia data da una possessione affettiva a fronte di un mio tentativo di rivedere Margaret, adesso invece dovrei mettere in conto qualcosa di diverso, ovvero un amore, seppur appena nato.
I miei sentimenti per lei si sono rarefatti in questi mesi, non sono gli stessi di un tempo e dunque ora come ora sarei capace di lasciarmi indietro l'accaduto, volendomi al massimo sincerare che stia bene o che abbia trovato qualcuno meglio di me, che non faccia sogni sconci su qualcun altra mentre sta con lei, per di più di continuo...

E come faresti ad accorgertene, nel caso? - gli domandò lei, osservando il suo viso per cercare di anticipare i suoi pensieri, prima di schioccare la lingua sul palato - Comunque spero davvero che si sia trovata un ragazzo più adatto - non migliore - a lei... sarebbe la cosa migliore per tutti.

Così non le sarebbe mai venuto in mente di provare a riavvicinarsi al Laars.

... È vero, tu come ragazza, adesso, sei molto più adatta a me rispetto a Maggie.

Sapevo che lo pensavi anche tu... - sussurrò la Vastnor, con una punta di soddisfazione nella voce.

Inoltre, non ti prendevo in giro quando dicevo che avevo messo i miei sentimenti in pausa quando mi rifiutasti, anni fa.

E quindi? - gli chiese, piuttosto in ansia.

Quindi non tornerò da lei, Aryanne.

Prese un lungo e profondo respiro dopo quelle parole, sentendo il proprio cuore calmarsi e un senso di oppressione sparire dal proprio spirito: non sarebbe tornato dalla Sanders, non avrebbe provato a riavvicinarsi a lei, sarebbe rimasto accanto all'italiana.
... era questo il senso, vero?
Per una volta non le sarebbe dispiaciuto avere di fronte un ragazzo che ricambiasse i suoi sentimenti senza doverci riflettere sopra nemmeno un istante -anche con Typhon c'erano state ansia ed incertezza, prima di stare insieme- ma se non altro Robyn non le aveva detto di doversi prendere del tempo per riflettere... era già un inizio.

Perciò, ora... che succederà tra noi? - domandò dopo un lunghissimo istante di silenzio - Insomma... proviamo ad uscire insieme, o... cosa?

Improvvisamente si sentiva nervosa.
Sì, okay, non sarebbe tornato da Margaret... ma non aveva detto che l'amava a sua volta, o che avrebbe potuto amarla, o che era intenzionato a stare con lei, non aveva detto niente che le facesse capire chiaramente cosa lui stesse pensando.
E questo la rendeva nervosa e vulnerabile all'inverosimile.

Mi sembra di essere una stupidissima adolescente che non sa come comportarsi, ma che mi prende?!
Non riesco nemmeno a guardarlo, ho paura di cosa potrebbe dirmi, e... odio sentirmi così, cazzo!

[Robyn]

[magdeburg]I miei sentimenti per lei si sono rarefatti in questi mesi, non sono gli stessi di un tempo e dunque ora come ora sarei capace di lasciarmi indietro l'accaduto, volendomi al massimo sincerare che stia bene o che abbia trovato qualcuno meglio di me, che non faccia sogni sconci su qualcun altra mentre sta con lei, per di più di continuo...

E come faresti ad accorgertene, nel caso?

Posso solo guardarla da lontano per vedere se esce o rientra a casa.
Durante il periodo di depressione più acuta non si muoveva dalla propria stanza.
Se osservassi che ha cominciato a riprendere aria all'esterno, sarebbe già un passo avanti.

Comunque spero davvero che si sia trovata un ragazzo più adatto a lei... sarebbe la cosa migliore per tutti.

Perché ho la netta sensazione che il tuo non sia un desiderio altruistico?

Domanda retorica, in verità, visto che la ragazza poteva anche perfettamente non rispondere o al massimo fare un sorriso sarcastico dei suoi per confermare la sua ipotesi. A parità di conferme, poco dopo Robyn confermò appunto che Aryanne, come ragazza, fosse più adatta a lui ad ora rispetto che la ex fidanzata, compiacendo in quel modo la mezza italiana e contribuendo quindi a calmarla e farla rilassare, ma c'era qualcos'altro che andava ancora analizzato e dato per sicuro, il peso più grande che gravava sulle spalle della Mercenaria, ovvero avere la certezza che lui non tornasse da Margaret, che non tentasse di ristabilire un rapporto con lei in senso stretto e sentimentale. Il Laars non era una persona molto propensa alle grandi riflessioni, si lasciava guidare da una sorta di istinto razionale, a lui piaceva chiamarlo così. Sua zia, Monique, spesso gli aveva consigliato di non rimuginare troppo sulle questioni, poiché portava solo ad incasinare peggio la mente. Essere giudiziosi sì, precisi anche, ma non attendere tempi lunghissimi, perché la soluzione a volte poteva trovarsi dietro l'angolo. In virtù di quelle parole intelligenti, Robyn scelse di orientarsi sulla via che gli sembrava più giusta, ritenendo i sentimenti di Aryanne autentici e puri, incondizionati.

Perciò, ora... che succederà tra noi?

Cosa vuoi che succeda?

Insomma... proviamo ad uscire insieme, o... cosa?

Ary sei per caso... nervosa?

Fece quella domanda con un tono molto curioso, quasi stupito, perché davvero sembrava comportarsi come una adolescente alla prima cotta.
La verità era che Aryanne Vastnor, anzi, Arianna Ricciardi, non aveva mai avuto bisogno di stabilire cosa fare con un maschio, perché era lei a scegliere dove, come e quando, mentre l'altro si limitava a sperare, masturbarsi pensando a lei ogni notte e professarle amore incondizionato per i corridoi della scuola. Questo a partire dal secondo anno ad Hogwarts. Robyn la guardò molto intensamente, sospirando con un mezzo sorriso, ma mica la stava prendendo in giro, no, era affascinato da quel lato di lei un po' più insicuro, autentico più di tanti altri che ostentava per difesa.
Si avvicinò maggiormente a lei, afferrandola per i fianchi, poi, si chinò in basso per darle un altro bacio più dolce e morbido di quello precedente, chiudendo gli occhi e concentrandosi solo nel percepire che emozioni esso gli trasmetteva. Erano entrambi umidi, esposti e forse il Laars aveva ancora qualche traccia di sapone, ma non era escluso che ormai se ne fosse andata, scivolando lentamente al terreno. Con lei si sentiva molto più spontaneo, con lei riusciva ad essere maggiormente se stesso, questo non lo avrebbe mai e poi mai potuto negare, cosa che per altro non voleva.

Uscire?
Noi ci viviamo quasi ogni giorno e se non è durante la settimana, avviene sicuro durante il weekend.
A mio avviso uscire insieme sembrerebbe più un gioco, uno scherzo.
Che succede adesso tra noi?
In teoria ti direi stiamo insieme, essere fidanzati.
Ma la domanda è: sei davvero sicura che il nostro legame come parenti, come cugini, non sia più un problema per te?

Lei era quella che aveva più il timore di rovinare la famiglia che con tanta fatica era riuscita a conquistarsi, quella famiglia che adorava e che la faceva stare bene, che le regalava sempre emozioni piacevoli e la sicurezza di un nucleo dove potersi sempre e comunque rifugiare. Spesso quando ne avevano parlato, scherzosamente perché ognuno era fidanzato, la Mercenaria era stata la prima a dire "no, non ce la farei perché avrei paura che se ci mollassimo creeremmo un disastro". Adesso invece, poteva dire sul serio che era pronta ad andare oltre quella paranoia, per loro?

Se tu volessi testare un periodo di prova prima di definirti totalmente la mia ragazza, lo capirei.[/magdeburg]

[Aryanne]

Posso solo guardarla da lontano per vedere se esce o rientra a casa.
Durante il periodo di depressione più acuta non si muoveva dalla propria stanza.
Se osservassi che ha cominciato a riprendere aria all'esterno, sarebbe già un passo avanti.

No, intendevo... come faresti ad accorgerti che il suo nuovo ragazzo, ammesso che ce l'abbia, vuole e pensa solo a lei? - sospirò appena, alzando le spalle - Non credo avrai mai la certezza che si sia scelta una brava persona, è un rischio che devi permetterle di correre. Puoi assicurarti che stia meglio, quello sì, ma non c'è altro che tu possa fare.

A meno di non minacciare il nuovo ipotetico fidanzato della Sanders nel caso gli fosse venuto in mente di farle del male, il che sarebbe risultato un po' ironico, per la serie "da che pulpito viene la predica" o "il bue che dice cornuto all'asino", giusto per rispolverare un altro po' di saggezza babbana.
In ogni caso, Aryanne sperava davvero tanto che l'americana avesse trovato un fidanzato... davvero, davvero tanto.

Perché ho la netta sensazione che il tuo non sia un desiderio altruistico?

Perché mi conosci fin troppo bene da sapere che i miei desideri più intensi vengono spesso espressi per un tornaconto personale...

Non sempre, naturalmente, come quando aveva desiderato che Sandyon ritrovasse il sorriso affinché potesse essere più felice e più legato alla donna che amava; e tuttavia, proprio perché un po' egocentrica la Vastnor lo era, non poteva negare che spesso si ritrovava a volere qualcosa perché sapeva che, in qualche modo, avrebbe potuto giovarne.
Se Margaret Sanders si fosse messa con un altro ragazzo, ad esempio, ci sarebbero state meno probabilmente che potesse rivolere Robyn indietro... logico, no?
Ciò che invece non era per niente logico, ma solo nella visione dell'italiana, era essere così nervosa di fronte al cugino: era un ragazzo -bellissimo certo, ma pur sempre un ragazzo normale- allora perché si sentiva così... insicura? Forse perché di solito era lei ad avere il controllo della situazione, a decidere se e quando uscire/stare con qualcuno, mentre con lui, per la prima volta, si era messa in gioco senza sapere cosa l'aspettasse: in quel momento era il Laars ad avere la bacchetta dalla parte del manico, e la cosa la mandava ai matti.

Ary sei per caso... nervosa?

Beh... sì! - sbottò lei, sbuffando con irritazione per nulla celata - Non sono pratica in materia di... frequentazione, non mi è mai capitato di dover decidere con un ragazzo cosa fare o come comportarci.
E tu non aiuti rimanendo in silenzio a fissarmi!

Sottolineò Aryanne, accogliendo con piacere l'idea di Robyn di baciarsi ancora: chiuse gli occhi, la Mercenaria, accarezzandogli il petto,le spalle, poi il collo mentre faceva danzare la lingua con la sua e si godeva il momento; assurdo, stava baciando suo cugino, stava baciando il ragazzo che aveva sempre avuto accanto e a cui non si era mai avvicinata sentimentalmente... quasi ancora non ci poteva credere.

Uscire?
Noi ci viviamo quasi ogni giorno e se non è durante la settimana, avviene sicuro durante il weekend.
A mio avviso uscire insieme sembrerebbe più un gioco, uno scherzo.

Sì, anche a lei sembrava stupido.
Contando tutte le volte che erano usciti per correre insieme, mangiare o bere qualcosa, farsi compagnia, dedicarsi allo shopping -più lei che lui, in quel caso- praticamente avevano avuto qualcosa come un centinaio di appuntamenti, era stupido pensare che gliene servissero altri.

Che succede adesso tra noi?
In teoria ti direi stiamo insieme, essere fidanzati.

Essere fidanzati.
Lei e Robyn.
... wow.

Ma la domanda è: sei davvero sicura che il nostro legame come parenti, come cugini, non sia più un problema per te?

All'inizio lo sarà, di sicuro, almeno fino a che non ne avremo parlato con Sandyon, Monique ed il resto della famiglia, e poi... beh, non possiamo prevedere come andranno le cose, giusto?
Io so che non voglio rovinare il rapporto che abbiamo con la nostra famiglia, perciò credo che dovremo solo impegnarci affinché, a prescindere da tutto, non ci ritroviamo ad essere i Ryan e Veronique pre-riconciliazione.

D'altronde, che certezze avrebbe mai potuto avere che tra loro non sarebbe finita? Non poteva controllare prima il futuro, e se entrambi promettevano di mettere al primo posto la loro famiglia, sempre, allora... sì, valeva la pena mettersi in gioco, rischiare tutto e provare.

Se tu volessi testare un periodo di prova prima di definirti totalmente la mia ragazza, lo capirei.

Un periodo di prova... ma come parli?
Te l'hanno insegnato al corso Auror? - quello era il primo segno che piano piano stava recuperando il controllo della situazione, usare di nuovo l'ironia ed il sarcasmo come faceva sempre - Non ho bisogno di prove, ho bisogno che tu stia con me. Che ne dici, chiedo troppo?

Si alzò in punta di piedi, baciandolo ancora sulle labbra, dolcemente e con un sorriso leggero.
Stavano insieme.
Aryanne Vastnor e Robyn Laars.
... doveva dirlo a tutti.

[Robyn]

[magdeburg]No, intendevo... come faresti ad accorgerti che il suo nuovo ragazzo, ammesso che ce l'abbia, vuole e pensa solo a lei?
Non credo avrai mai la certezza che si sia scelta una brava persona, è un rischio che devi permetterle di correre.
Puoi assicurarti che stia meglio, quello sì, ma non c'è altro che tu possa fare.

Margaret non è una persona stupida, ha un certo sesto senso per chi è valido e per chi lo è di meno.

Meglio definirlo "sesto senso" che "lettura del pensiero altrui".

Mi fido del suo giudizio e se la vedrò con qualcuno, saprò che è la persona indicata per lei, questo mi basterà.

Perché chiunque fosse riuscito a portarla fuori dal suo stato di tristezza e amarezza per l'accaduto con lui, evidentemente aveva le carte in regola per farle tornare il sorriso in poco tempo, magari con qualche sforzo, magari rassicurandolo giorno per giorno, ma Margaret Sanders era una ragazza che sapeva farsi amare in pochissimo tempo e su quello nessuno poteva ridire niente. Tuttavia, il fatto che Aryanne fosse così tanto speranzosa che la ragazza avesse trovato una dolce metà solleticò l'ironia di Robyn, il quale immaginava molto bene che tutto ci fosse dietro quel desiderio meno che un autentico sentimento di altruismo puro e incondizionato verso la ex fidanzata del cugino.

Perché mi conosci fin troppo bene da sapere che i miei desideri più intensi vengono spesso espressi per un tornaconto personale...

E il tornaconto personale sarebbe assicurarti che lei non possa eventualmente tornare a farmi visita tra qualche mese?
Di questo non dovresti preoccupartene: se scegliessi di avvicinarmi a te, nulla potrebbe farmi cambiare idea.
Esisteresti solo tu, da quel momento in poi.

I suoi occhi, seri come la sua espressione, lasciavano intendere che non stava mentendo ed era molto sicuro di ciò che stava dicendo.
Robyn Laars era diventato molto più maturo in tutti i sensi, anche nel tener fede alle decisioni prese, decisioni che per altro mettevano in conto il cuore ed i sentimenti di altre persone oltre a lui, come in quel caso la Mercenaria, quella bellissima Mercenaria che ora lo stava guardando con aria nervosa come mai prima aveva fatto, sperando con ogni fibra del suo essere che il cugino decidesse di lasciare la via vecchia per la nuova, per rimanere in termini di proverbi babbani, con la differenza che una come Aryanne avrebbe detto anche che Robyn sapesse benissimo quanto la strada nuova fosse decisamente migliore di quella vecchia, giusto per rimarcare ancora un po' la di lei certezza di essere il top, per lui.
Alla fine di una riflessione piuttosto veloce e di un bacio dolce e sospirato, il parente le diede la certezza che non sarebbe tornato da Margaret, volendo credere in loro due, con la condizione che in futuro il fatto di essere cugini non avesse spinto la Vastnor a tornare sui propri passi e cancellare tutto. Onde evitare che ciò avvenisse, il ragazzo era anche pronto ad aspettare un periodo di prova, l'importante era che al termine di esso Aryanne fosse sicura di tutto, del donarsi a lui con anima, mente e corpo.

All'inizio lo sarà, di sicuro, almeno fino a che non ne avremo parlato con Sandyon, Monique ed il resto della famiglia, e poi... beh, non possiamo prevedere come andranno le cose, giusto?
Io so che non voglio rovinare il rapporto che abbiamo con la nostra famiglia, perciò credo che dovremo solo impegnarci affinché, a prescindere da tutto, non ci ritroviamo ad essere i Ryan e Veronique pre-riconciliazione.

Non ci voglio nemmeno pensare, sinceramente...

Un periodo di prova... ma come parli?
Te l'hanno insegnato al corso Auror?

Sai che non ricordo?
È possibile però!
... Dai, dimmi...

Non ho bisogno di prove, ho bisogno che tu stia con me.
Che ne dici, chiedo troppo?

Oh no, assolutamente, è la richiesta più sana ed onesta che abbia mai sentito...

Lei si alzò in punta di piedi per baciarlo e lui corrispose con un sorriso felice e contento; assurdo come fosse andato quell'allenamento/doccia.
Eh già, stavano proprio insieme, Robyn Laars ed Aryanne Vastnor si erano fidanzati dopo un bel po' di anni di attesa e ritardo.
Non era strano, era soltanto particolare, ma un particolare splendido perché per la prima volta dopo tanto tempo sentiva di stare abbracciando la ragazza giusta per eccellenza, quella che lo sapeva scaldare, che lo sapeva sconvolgere e sorprendere e che in alcuni casi arrivava anche a spronarlo del dare di più, nel superare i propri limiti. Il viaggio effettuato e l'addestramento affrontato erano indirizzati a farlo diventare più grande, a migliorarlo come essere umano, ma di sicuro non poteva immaginare che avrebbero condotto la futura n°1 ad innamorarsi di lui.
E Robyn invece? Era innamorato? Un passo alla volta, ma non era nulla di impossibile, anzi, bastava togliere il tasto "pausa" dai suoi vecchi sentimenti.[/magdeburg]

CONCLUSIONE X2

[Kelly]

[Flashback]

Hogsmeade - Sabato 5 Aprile 2109]

"Aspetto un tuo messaggio entro le prossime due settimane"
Ha detto proprio così!
E dopo abbiamo fatto la strada per il castello insieme.

Uuuuh mi piace!
Ha un bel carattere, è schietto e ha un fisico da urlo.
Dovresti sentirti onorata di essere diventata il bersaglio di un gran figo come quello!

Si, lo sono...

Allora gli hai già scritto?

No, ancora no.
A dire la verità sono un po' indecisa...

Sulle parole da usare?

Be'...no....
Sono indecisa se scrivergli o meno...

CHE COSA?!

Kelly non so se sono davvero pronta a...

A cosa? Mica ti ha chiesto di sposarlo!

Fammi finire!
Sono passati tre mesi da quando mi sono lasciata con Devo e non sono sicura di essere pronta a buttarmi a capofitto in una relazio...

Alt! Buona! Ferma!
Chi ha parlato di relazione?
Cappie devi solo uscirci e vedere se ti piace! Ti interessa no? Quello è già un buon segno, significa che sei pronta ad aprirti, in tutti i sensi, con un altro ragazzo.

...E se poi ci esco, mi piace ma non sono pronta per una storia?
O se lui vuole soltanto venire a letto con me?

E sti cazzi! Vorrà dire che ti farai una bella scopata e andrai avanti per la tua strada!
Andiamo Cappie, sta solo mostrando un po' di interesse per una ragazza, se continui a pensare alle mille cose che potrebbero andare storte non vivi più!

Lo so...ma voglio rifletterci per bene prima.
Non voglio dargli false speranze...

Hai ragione...

Davvero?

Certo!
Scrivendogli che ti andrebbe di uscire con lui gli daresti la falsa speranza che sei disposta a farti schiantare da lui.
Si, si, assolutamente, poi saresti costretta a dargliela per non ferirlo...

...
Posso decidere io se me la sento di uscire con lui oppure no?

Puoi decidere quello che ti pare ma a volte penso che tu pensi troppo, amica mia.
Potresti passare una bellissima serata insieme ad un ragazzo che è bello, simpatico e che ti trova scopabile se spera di trovarsi una tua lettera entro due settimane.
Ma fai come vuoi, in fondo è la tua vita...

[Londra Magica - 6 Aprile 2109]

Questo almeno era quello che aveva fatto credere alla migliore amica il giorno prima. Kelly Everett aveva un modo tutto suo di voler bene alle persone, che non tutti erano in grado di capire e comprendere al volo. Evan, il suo ragazzo, era uno dei pochi, forse supportato anche dall'infinita pazienza del quale era provvisto l'ex-Grifondoro. E in quel momento, se avesse compreso quale diabolico piano si stesse formando nella mente della fidanzata, avrebbe cercato di dissaduerla dal compiere un simile gesto che avrebbe sicuramente scatenato le ire della piccola Tassorosso.
Il pover Chambers però non aveva idea di quali pensieri stessero frullando nella mente della Everett e questo giocò a vantaggio della londinese, che potè così dedicarsi anima e corpo ad un'opera che lei stessa definiva, da sola, "di carità". Voleva solo il meglio per la O'Neill e nella sua ottica il meglio, in quel momento, era quel gran tocco di manzo di Axell Cartwright, cugino di Vergil e famoso giocatore di Quidditich. Lei non si sentiva pronta per uscire insieme ad un ragazzo? Lo era. Lo era fin dal momento stesso nel quale aveva sorriso alla battuta di Axell e per tutte quelle a venire durante quel pranzo insieme ad Hogsmeade. Ma troppo inesperta e spaventata all'idea di ferire qualcuno, Cappie stava per buttare all'aria la possibilità di conoscere una persona interessante. O al limite la possibilità di farsi una bella scopata.
Da qualunque punto di vista lo guardasse, per Kelly quello era un vero e proprio spreco. Per questo motivo, pergamena sul tavolo, piuma pronta e inchiostro a portata di mano, la londinese decise che era giunto il momento di porre rimedio a tanto sperpero, dando una mano a quella cretina di Cappie a darsi una mossa.

Dunque...come potrei iniziare?
"Caro megafusto..."
No, no, così mi faccio riconoscere subito!
Devi essere Cappie, pensare come Cappie, sentire come Cappie...
"Caro Axell..."
Meglio! Ma si può fare di più! Così è troppo impersonale!
Ci sono!

Mio caro Axell...
So di averti fatto aspettare un po' prima di ricevere la mia lettera, ma questa settimana mi è servita per capire che mi sei mancato tanto. Come faccio a saperlo? Semplice, non è passato un giorno senza che io pensassi a te!

Un sorriso diabolico si apriva lentamente, e inconsapevolmente, sul volto della ragazza, lasciando che la piuma scorresse fluida sulla carta ruvida della pergamena. Le veniva facile scrivere quella prima parte perchè in fondo non stava mentendo: era vero che la O'Neill non aveva fatto altro che pensare a lui (anche se forse non per il motivo che stava lasciando intendere nella lettera) e questo rafforzava la piccola menzogna che la Everett stava mettendo per iscritto, per invogliare il Cartwright a passare ancora un po' del suo tempo con la piccola Tassorosso.
Ovvio che Everett non avrebbe costretto quei due a frequentarsi se entrambi non lo avessero voluto; ma Kelly era convinta che fosse proprio così e nessuno, neanche Evan, avrebbe potuto smuoverla da quella sua convinzione.

Mi piacerebbe molto uscire ancora insieme, da soli tu ed io: voglio farti passare una serata indimenticabile (si anche in quel senso, sporcaccione!), ma solo se lo vuoi anche tu!
Oh, ma sono certa che lo vuoi anche tu...

Toni molto più maliziosi e spinti di quelli che avrebbe potuto usare la O'Neill, ma lo scopo della bionda inglese era quello di accendere le fantasie di Axell e in più di accelerare i tempi, facendo si che i due arrivassero a concludere in bellezza molto, molto presto.
Cappie era troppo innamorata dell'idea di amore per comprendere quando avesse bisogno di farsi una sana e onesta scopata e Kelly era ben decisa a farglielo capire, una volta per tutte. Forse non avrebbe fatto nulla con Axell, ma magari l'esperienza col giocatore di Quidditch le avrebbe spianato la strada per il prossimo a venire. O almeno così sperava la londinese.

Lo so, ti starai chiedendo per quale motivo mi hai visto così timida e impacciata la settimana scorsa.

Doveva pur trovare una soluzione valida o il ragazzo non avrebbe mai creduto che quella lettera l'avesse scritta Cappie. D'accordo, sicuro al 90% non ci sarebbe cascato a prescindere, ma per quel misero 10% Kelly era disposta a provare, anche se fosse stato un tentativo disperato.

Sono sempre così con chi conosco appena, ma mi bastano un paio d'ore passate insieme e divento subito più calda e più sciolta rispetto a prima.
Ti piacerebbe darmi una mano a scaldarmi? Lo apprezzerei moltissimo...

Andò avanti per un'altra ora, non tanto perchè stesse scrivendo una lettera lunghissima, quanto perchè aveva bisogno di fermarsi più volte per ragionare e riflettere su cosa dire per non sembrare troppo Kelly Everett e meno Cappie O'Neill. Anche l'imitazione della calligrafia dell'irlandese richiedeva alla ragazza un grande sforzo, ma alla fine non doveva ingannare uno come Vergil (che la scrittura sua e di Cappie la conosceva a memoria) ma una persona che non aveva mai visto neanche la firma della piccola Tassorosso. Per questo, alla fine di quell'ora e rileggendo la missiva appena scritta, potè ritenersi soddisfatta del risultato.
Ora mancava solo la chiusura e anche quella, secondo la londinese, avrebbe dovuto essere d'effetto.

"Un bacio
La tua puttanella"
No, no, non ci siamo. Più tenera!
"La tua piccola puttanella"
Uhm...si, ma manca un po' di sentimento! Cappie è più sentimentale, più...aspetta!

Un bacio
La tua piccola e dolce puttanella

Era perfetto. Kelly osservò con orgoglio la sua piccola creazione, arrotolando con cura la pergamena e afferrando il vecchio gufo che aveva in condivisione con Evan. Scrisse nome e cognome del giocatore di Quidditch più il luogo dove abitava, lasciando libero il volatile di compiere il proprio dovere. Lo fissò allontanarsi con un sospiro, sentendosi rinvigorita da quella buona azione appena compiuta.

Ricordati Cappie, lo faccio solo per il tuo bene...

E forse, sotto sotto, anche per prendere un po' in giro la migliore amica. Ma questo non glielo avrebbe mai detto, neanche sotto tortura.

[Fine Autoconclusiva]

[Alexis]

• Casa di Desmond ed Alexis - Zona Notting Hill - Metà Luglio - ore 19.42 •

Rientrata a casa, aveva passato almeno un'ora di fronte allo specchio, totalmente nuda, accarezzandosi il viso, le forme del corpo, cercando di trovare una logica in tutto ciò che di logico non era.
Era morta, ed era tornata indietro.
Aveva viaggiato nell'Oltremondo per poter vivere ancora, aveva scoperto cose incredibili sugli Elementi, ritrovato e perso - nello stesso tempo - se stessa, affrontato prove difficili, fatto scelte controverse, guadagnato un potere unico e personale... e subìto un ringiovanimento di almeno quattro anni.
E il tutto nel frammento di un secondo.

Des...

Già, quella era un'altra novità derivante dal suo "piccolo incidente": aveva letto nei libri - ovviamente - che tipo di amore provassero gli Eredi, come funzionasse, che conseguenze avesse, eccetera, quindi pensava di essere, in un certo senso, preparata all'idea di sentire per Desmond un sentimento pari a quello provato, ad esempio, da Estia per Typhon... si sbagliava.
Era come se, fino a quel momento, il suo cuore fosse stato pieno d'amore per lui solo per metà - seppur lei non se ne rendesse conto - e solo ora si fosse riempito totalmente: si sentiva scoppiare dentro di amore, fedeltà, devozione per l'Ignis, e tutti i suoi dubbi precedenti - il fatto che la loro storia potesse finire, che lui si stancasse di aspettare per poter fare l'amore, che fossero troppo diversi per poter, a distanza di anni, stare ancora bene insieme - erano improvvisamente spariti.
Si fidava di Desmond, si fidava totalmente di lui, in tutto e per tutto... si era persino messa a piangere all'idea di dover aspettare delle ore prima di riabbracciarlo e, ciliegina sulla torta, le sue lacrime avevano preso la forma di cuoricini rovesciati!
Ora era convinta che sarebbe durata per sempre, e che mai lui avrebbe potuto lasciarla/farle del male: la cosa sicura, però, era che a vederla così probabilmente gli sarebbe preso un colpo... per questo aveva deciso di dirglielo con molta, molta calma.

Come se fosse l'unica novità della giornata...

Si disse l'ex Delfina, mentre si rivestiva: in effetti l'esser tornata piccola era solo la punta dell'iceberg; c'era anche da raccontargli che era effettivamente morta, il viaggio affrontato per tornare, il suo nuovo potere, il ruolo che Flynn stesso aveva avuto in tutto ciò... e, naturalmente, i nuovi risvolti lavorativi che la sua aveva preso.
Le dispiaceva sinceramente di non poter tornare al Centro di Vaduz, perché ormai si era abituata a lavorare lì... ma avrebbe potuto studiare all'A.G.E.R., era un'occasione talmente rara nella vita che farsela sfuggire sarebbe stato da pazzi: certo, c'era il problema economico da superare, ma forse Desmond stesso avrebbe saputo consigliarle come fare e che tipo di prestito richiedere alla Gringott.
I rumori della chiave che girava nella toppa e della porta che si apriva destarono la Parker dalle sue elucubrazioni, facendole alzare lo sguardo mentre prendeva un sospiro profondo.

Si trovava nella loro camera da letto, e fu da lì che, inizialmente, parlò al fidanzato, non appena questi fece presente ad alta voce di esser rientrato a casa.

Amore, sono in camera... ma non venire qui! - gli disse subito, la voce che, per ovvi motivi, era leggermente più giovanile nel tono e nelle sfumature - Devo farti vedere una cosa, però... mi serve che chiudi gli occhi e che non li apri fino a che non te lo dico, d'accordo?
È molto importante, quindi ti prego, fa' come ti ho detto!

Attese dunque che l'Ignis obbedisse alla sua richiesta e, dopo aver sbirciato che effettivamente Flynn avesse gli occhi chiusi, si avvicinò a lui con passo lento, ritrovandoglisi di fronte e prendendosi almeno un minuto per contemplarlo: possibile che fosse diventato immensamente più bello di prima?
Sospirò con aria innamorata prima di ridestarsi e schiarirsi leggermente la voce: tanto, in qualsiasi modo avesse provato ad anticipargli la cosa, non sarebbe mai stato pronto abbastanza...

Ora... ora li puoi aprire. - gli disse dunque, pronta a cogliere le reazioni di lui non appena si fosse reso conto di quale Alexis avesse di fronte - Ciao Des...

[Desmond]

Ehi Des, ma lo sai che è successo un mezzo casino al laboratorio dove lavora la tua ragazza?

Mezzo casino?
Che intendi Miguel?

Parlano di un'emergenza, qualche esperimento andato storto, boh!

Fantastico...
Va beh che se non sono stato contattato, allora ad Alexis non dovrebbe essere successo nulla.

Ma no, infatti dicono che si è risolto tutto in fretta.
Magari chiedile nel dettaglio che è successo, così domani ce lo racconti.

Ok.
Comunque domani vi voglio più svegli di oggi.
Il Tour comincerà ad Ottobre, manca pochissimo ormai.
Regina, stai facendo qualcosa per quel problema alla gola?

Per chi mi hai preso?
Certo che prendo qualcosa.
Mi sono fatta prescrivere uno sciroppo favoloso, tra una settimana è tutto risolto!

Sì sì, li conosco io gli sciroppi favolosi di Regina!

Selina sei veramente una porca incredibile!

E tu allora?
Che ti prendi lo sciroppo miracoloso per la gola?
Uhm, non ricordo, la marca era "Kad Aran Pharma", giusto?
Ihihih!

Su su, finiamola un attimo con queste battute, che devo andare via.
Selina, rivedi lo spartito e correggi le parti che non ti convincono.
Jaimie, avuto notizie dall'organizzatore?

Nessuna, ma so che se ne occuperà Mister Kusanagi in persona al ritorno dalle vacanze.

Capirai, non si sa nemmeno quando torna e se torna dalle vacanze...

Ahahah, è vero, non ha lasciato detto nulla alla segreteria!
Secondo me qui ci scappa la mega vacanza romantica con la fidanzata segreta!

Des, scusami!

Dimmi Guybrush.

Mi è stata consegnata questa all'ingresso dello studio, è per te.

Uhm?
... Ah, è la lettera del gioielliere, è pronto l'anello.

Allora è proprio vero...
Sei deciso deciso deciso?

Sì.

Ma deciso deciso deciso?

Sì.

Ma proprio al 100%?

Sì.

Congratulazioni vivissime ancora!

Sì... Ah no, cioè, grazie infinite Jaimie!

Ahahah!
Ahahah!
Ahahah!
Ahahah!
Ahahah!

Va beh, ci vediamo domani, ok?
Buona serata e buona pizza!

Sì ma il prossimo mese sei dei nostri, chiaro?

Chiarissimo!
Ciao ciao!

- Abitazione di Desmond Flynn e Alexis Fly-... Parker - Ore 19:47 - Metà Luglio -

Quel giorno, anzi, quel pomeriggio, Desmond aveva sudato come un dannato durante le prove, per via dell'imminente inizio del tour.
Il suo mestiere era quello che metteva più in moto, tra il cantare e il suonare la batteria, quindi ovvio che fosse non solo stanco ma anche bisognoso di una doccia. La temperatura estiva poi, non aiutava minimamente, per quello il ragazzo si vestiva sempre leggerissimo, con una maglietta striminzita senza nemmeno la canottiera. Inserire la chiave nella toppa di casa fu una vera soddisfazione, tanto che venne accompagnata da un bel sospiro. Era ansioso di rivedere la fidanzata, stare un po' accoccolato con lei sul divano guardandosi qualcosa assieme e magari mangiandosi un bel gelato freddo freddo freddo, condividendolo con un cucchiaino solo. Molti non credevano che a lui bastasse quello, che gli servisse assolutamente il sesso ad ogni costo, tra questi c'era per esempio la migliore amica Eufemia, ma Desmond in realtà aveva una resistenza molto più alta di quanto desse a vedere o a immaginare. Naturalmente gli mancava, ma a lei non lo faceva pesare mai e se qualche volta si ritrovava con una erezione improvvisa, ci scherzava sopra anche con la fidanzata facendole capire che non gli dava fastidio, non gli dava malessere, questo per aiutarla a non sentirsi in colpa dei propri principi che l'Ignis intendeva rispettare in tutto e per tutto.

Occhi belli...
Sono a casa!
Dove sei?

Amore, sono in camera... ma non venire qui!

Eh?!
E che devo fare?
Ti è successo qualcosa forse?

Devo farti vedere una cosa, però... mi serve che chiudi gli occhi e che non li apri fino a che non te lo dico, d'accordo?
È molto importante, quindi ti prego, fa' come ti ho detto!

... Ok.

Seppur molto in allerta e spaesato da quella richiesta singolare, memore anche della notizia sentita prima allo studio da Miguel riguardo un incidente al Laboratorio di Vaduz, Desmond acconsentì a tenere gli occhi chiusi, lasciando le braccia lungo i fianchi e prendendo un bel respiro.
La voce di Alexis gli sembrava un poco diversa dal solito, ma non poteva ovviamente capire da quel piccolo dettaglio che ella fosse diventata più giovane. Nel contempo, lei si avvicinava a passi leggeri, nervosa, preoccupata, rimirandolo con lo sguardo qualche istante prima di chiedergli di guardarla e dare il via ad una reazione del ragazzo piuttosto... singolare.

Ora... ora li puoi aprire.

... Ma che cazzooooohhhh!

Facendo un passo indietro, il ragazzo inciampò in uno degli sgabelli dell'angolo cottura finendo con la schiena a terra e dando una bella testata.
Subito però si rialzò in piedi con gli occhi sgranati, fissandola dalla testa ai piedi più volte, testa e piedi, piedi e testa, incredulo.
Non ci stava capendo niente di niente, la sua fidanzata era più bassa, più magra, con la voce più sottile e pareva più... più... giovane!

Ciao Des...

Occhi Belli...
... Mi sapresti spiegare perché... perché... perché... sembri una sedicenne?

Lullaby, che più dell'aspetto riconosceva l'odore della persona, si avvicinò alla gamba destra della Delfinazzurro, guardandola curiosa.

Aspetta!
C'entra forse qualcosa il problema che c'è stato oggi al Centro di Ricerca?

[Alexis]

Eh?!
E che devo fare?
Ti è successo qualcosa forse?

"Qualcosa" era l'eufemismo dell'anno, ma come spiegarglielo senza fargli prendere un colpo? E poi anche Alexis voleva prendersi qualche minuto per respirare a fondo e prepararsi mentalmente - o tentare di farlo - al discorso che avrebbe dovuto fargli di lì a poco; certa che il fidanzato avesse gli occhi chiusi, la Parker uscì dalla camera e, dopo esser rimasta in contemplazione dell'Ignis per qualche istante - Merlino, quanto lo amava! - gli permise di aprire gli occhi.

... Ma che cazzooooohhhh!

Des!

Corse subito verso di lui quando vide andare indietro col corpo, inciampare e finire a terra, ma Flynn si rialzò subito per fissarla... sì, decisamente incredulo.
Ma come dargli torto?

Occhi Belli...
... Mi sapresti spiegare perché... perché... perché... sembri una sedicenne?

Diciassettenne!

Replicò quasi offesa Alexis, imbronciandosi e rendendo il tutto molto comico perché sembrava che, in quel momento, anche un anno in più o in meno potesse fare la differenza.

Aspetta!
C'entra forse qualcosa il problema che c'è stato oggi al Centro di Ricerca?

Ah, l'hai saputo... - mormorò la Parker, prendendolo per mano ed invitandolo così a sederle accanto, sul divano - Sì, c'entra quel problema, anche se forse definirlo così è un po' riduttivo...
Hai presente i fiori che mi hai portato oggi? Quando te ne sei andato, c'è stata un'emergenza nel Settore 11, vicino a dove mi trovavo io, così sono corsa a dare una mano... e chiaramente, per fare prima, me li sono portati appresso, appoggiandoli sul bancone vicino a me: beh, ecco... sembrerebbe che uno dei petali sia accidentalmente venuto a contatto col composto che stavo cercando di stabilizzare, e visto che era coperto di polvere dorata, che a sua volta è un ingrediente chimico...

Non terminò la frase, ma le sembrava fosse abbastanza chiaro che non c'era niente di positivo, in tutto ciò.

C'è stata un'esplosione che mi ha colpita in pieno e sono... ecco, sono morta. - prese un lungo respiro, magari lasciando anche che il fidanzato reagisse in qualche modo, prima di riprendere - So che sembra assurdo, ma è successo davvero, non sono vaneggiamenti da intossicazione o altro!

Meglio andare per gradi... una nozione alla volta.
Sarebbe stata una conversazione molto, molto lunga.