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Polo Nord

Messaggioda Monique » 01/05/2013, 2:39

Facendo riferimento alla Terra il termine polo nord può indicare diversi punti geografici posti sulla superficie terrestre la maggior parte dei quali sono situati nel Mar Glaciale Artico. Spesso il termine polo nord è anche utilizzato per riferirsi in maniera generica a quella regione del mondo denominata Artide o in alcuni casi al territorio compreso all'interno del circolo polare artico.

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Messaggioda Zephyr » 18/01/2015, 22:42

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Polo Nord - 21 Agosto 2109 - Ore 09:19

Eppure mi è sembrato di sentirlo da queste parti...
... Dove sei?


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Una mattinata alla ricerca della tranquillità e della voglia di avvicinarsi al proprio elemento si era trasformata per Zephyr Kenway in qualcosa di leggermente diverso. Giunto sulle coste ghiacciate del Polo Nord, il suo udito sopraffino gli aveva fatto captare un lamento molto strano.
Purtroppo però, essendo un verso proveniente dalle profondità marine, per l'Aberrazione era davvero difficile capire da dove giungesse di preciso.
Non vestiva particolarmente pesante, non solo per la propria temperatura di per sé molto bassa e per la presenza del ghiaccio nel suo spirito, bensì anche perché, se voleva sperare di aumentare il legame con il proprio elemento, doveva fare in modo che il vento gelido gli passasse la pelle e gli avvolgesse le ossa. Una manovra molto pesante, dolorosa, da brividi, ma lui in un certo senso stava bene quando gli veniva la pelle d'oca oppure aveva qualche lieve tremore. Gli scarponi da trekking di color ocra scuro erano l'ideale per camminare saldamente sopra quella gigantesca distesa di ghiaccio, ma di tanto in tanto rischiava comunque di fare qualche scivolone pericoloso. Certo, avrebbe potuto anche sfruttare la sua forma animale ormai appresa e compresa di Pinguino, ma non aveva ancora appreso bene a muoversi in quelle sembianze e quindi di riflesso non voleva rischiare di perdere tempo prezioso. Una creatura aveva bisogno del suo aiuto, il lamento non smetteva di investirgli i sensi e la mente, ancora un piccolo sforzo e forse avrebbe capito da dove proveniva. Ad un certo punto, oltrepassato un piccolo monte nevoso e ghiacciato, Zephyr si affacciò sulla costa da un'altezza decisamente positiva per avere una panoramica perfetta di una grossa porzione di area marina. Aguzzando la vista, scorse sulla destra, a circa una cinquantina di metri dalla riva, un movimento strano e continuo. Indirizzando il proprio udito verso quel punto, comprese che era proprio da lì che arrivavano i versi disperati di un animale in difficoltà. Nuovamente una bella nuotata in mezzo all'acqua gelata insomma... ma da un certo punto di vista, Zephyr prese quelle prossime bracciate in mare aperto del Polo come una ulteriore tempra per il proprio spirito, quindi si precipitò verso il basso, raggiungendo la costa in pochi secondi. Velocemente, si tolse ogni indumento rimanendo soltanto con i boxer bianchi attillati. Non poteva nemmeno avere dietro la bacchetta in quanto se si fosse bagnato il legno l'avrebbe rovinata e compromessa per sempre. Adesso sì che faceva decisamente un freddo terribile, e non era assolutamente nulla in confronto a quello che avrebbe subito di lì a poco. Comprese che se avesse atteso ancora o esitato, quella creatura sarebbe anche potuta morire, per questo prese il coraggio saldamente a due mani e si tuffò in un secondo, irrigidendo tutti i muscoli per alcuni istanti ma non fermandosi per alcun motivo, cominciando subito a nuotare a stile libero verso la zona individuata poc'anzi.

Anf... Anf... Anf... Resisti... Sto arrivando...


I versi si facevano sempre più distinti, ormai Zephyr era vicinissimo, così decise di interrompere il nuoto ed avanzare più piano, a rana, provando ad osservare meglio che cosa stesse succedendo. Finalmente tutto gli fu più chiaro: un Narvalo, parente stretto del Beluga, era rimasto impigliato in una rete da pesca e non riusciva più a liberarsi, per questo si stava agitando e gridava sofferente, forse anche perché non mangiava da chissà quanto ed aveva paura di diventare presto preda di qualche animale più grande, come un'orca o un'orso polare. Non era semplice risolvere quella situazione, non solo il Narvalo era agitato e non stava fermo, in più la rete nella quale era impigliato resisteva facilmente dall'essere spezzata a mani nude, quindi come fare? L'unica soluzione era trasportarlo fino alla costa per poi sfruttare la bacchetta per recidere la rete ma quell'animale doveva pesare quasi 1000 Kg, praticamente impossibile da smuovere senza il suo consenso, anche per una creatura più forte dei normali esseri umani come un Semi-Vampiro. Il freddo gli aveva raggiunto le ossa eccome, quindi doveva sbrigarsi a capire come fare per non rischiare di morire assiderato. Ad un tratto, gli venne una sorta di colpo geniale, o meglio, sperava vivamente che lo fosse, anche perché altrimenti quel povero animale sarebbe rimasto spacciato. Sfruttando le sue nuove capacità di trasformazione ottenute dal sangue di Lestat, Zephyr si fece crescere a dismisura l'unghia del pollice della mano destra, di almeno cinque-dieci centimetri, rendendola abbastanza spessa da non spezzarsi facilmente.
Poi, utilizzando i denti, comincio a mordere il lato, così da seghettarlo e trasformare l'unghia lunga in una specie di coltellino umano molto rudimentale. A quel punto, tenendo ferma la rete con la mancina, iniziò a fare su e giù con l'unghia seghettata sopra il tessuto di corda, accorgendosi che pian piano l'idea stava funzionando, anche se per riuscire nell'intento ci avrebbe messo moltissimo tempo. Non appena però un singolo riquadro della rete fu finalmente spezzato, l'animale si infilò con la testa nella parte più larga e grazie alle pinne e alla propria mole riuscì a terminare il lavoro, allargando ulteriormente la trappola ed uscendone con un verso di trionfo e gioia assoluta. Per fortuna il Narvalo era salvo e poteva tornare a nuotare libero in mezzo ai mari incontaminati del Polo Nord.

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Con le ultime forze rimaste in corpo, Zephyr si trascinò a nuoto fino alla costa dove lo attendevano i suoi vestiti che dovette forzatamente utilizzare come asciugamani di emergenza. Non appena fu abbastanza asciutto, si volse di scatto nel sentire nuovamente il verso della creatura liberata.
Non seppe dire con esattezza se quel suono fosse una sorta di ringraziamento nei suoi confronti, ma all'Aberrazione venne ugualmente da sorridere, soddisfatto di aver aiutato un animale affine al proprio elemento e di conseguenza aver difeso il Conflux. Forse non era chissà cosa, ma nessuno era in grado di giudicare l'importanza e la preziosità di una vita che tornava a risplendere dopo aver temuto di spegnersi definitivamente.
Un brivido attraversò ancora una volta la schiena del ragazzo, no, adesso doveva necessariamente smaterializzarsi a casa sua e far tornare la temperatura corporeo ad uno standard accettabile. Inoltre, doveva sperare che non ci fosse Ariel a casa, altrimenti la fidanzata avrebbe posto parecchie domande alle quali, volente o nolente, l'Acuan dei Ghiacci non era in grado di rispondere.

AUTOCONCLUSIVA
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Messaggioda Eibhlin » 20/01/2015, 15:39

Il Conflux, presenza sempiterna ed onnisciente, non dormiva mai, vegliando sui suoi figli con amore imparziale ed osservando placido il loro crescere elementale: osservava anche Zephyr, dunque, colui che più di altri era un mistero per il suo Capo Gilda e gli altri Acuan - per non parlare poi dei Druidi.

Mezzo Vampiro e Mezzo Gildato, il ragazzo dagli occhi rossi e la metamorfosi facile era tanto strano quanto caparbio nella sua ricerca di una maggiore affinità col proprio Elemento: l'aveva visto, il Conflux, tentare in ogni modo possibile di avvicinarsi al Ghiaccio, senza mai perdere la speranza, senza mai scoraggiarsi.
Forse la pazienza era una virtù particolare dei Vampiri e dei loro simili, chi poteva dirlo... ma ciò nonostante, l'Equilibrio era tanto giusto nel punire chi si comportava male quanto nel premiare chi se lo meritava.

Non appena uscito dall'acqua gelida, dunque, Kenway avrebbe improvvisamente sentito meno freddo: una minore sensibilità alla bassa temperatura connessa ad un piacere maggiore nel ritrovarsi circondato dal Ghiaccio.
E dentro di sé...
Sì, quel piccolo, solitario ed immobile fiocco di neve, sbocciato in lui tempo prima... aveva preso vita.

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Zephyr Kenway aumenta di livello all'interno della Gilda, e raggiunge il II° grado col Ghiaccio: è ufficialmente un Acuan Gelum.

Congratulazioni, te lo meriti!

Eibhlin
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