Ascension Island

[Sandyon]

L'isola dell'Ascensione ha una forma regolare e si estende per una superficie di 91 km². La maggior parte dell'isola è occupata dalla mole di un picco vulcanico della Dorsale Medio Atlantica e dalle sue colate laviche. Del pari sono presenti 44 crateri vulcanici.
Mentre nel 1843 l'isola si presentava completamente spoglia, e dalla vegetazione assai povera, l'elevazione centrale dell'isola detta Green Mountain, è stata oggetto di impianto boschivo artificiale, con buon successo; ed è ora una foresta rada di buona estensione, che continua, anno dopo anno, ad espandersi spontaneamente. Fatti salvi modesti impianti di alberi in luoghi residenziali il resto dell'isola è priva di vegetazione di rilievo. Ad est dell'isola è situata la minuscola Boatswain Bird Island, un santuario degli uccelli marini.
Il clima dell'Ascensione è subtropicale, con temperature che vanno dai 20 ai 30 °C, e con circa dieci gradi in meno sul punto più alto dell'isola. Le precipitazioni sono equamente distribuite nell'arco dell'anno, ma sono più frequenti tra gennaio ed aprile.

[Sandyon]

QUESTA LOCATION È BLOCCATA FINO AL TERMINE DEL GAIUX
(MAX 10/12/2014)

La modalità di sviluppo della riunione tra Druidi, Eredi e Gildati sarà la seguente:

1) Una azione di ingresso per tutti i partecipanti, andando in questo ordine:

Estia (Druidi + Eredi)
Lindë
Alarick
Yamato
Celine
Eibhlin
Joël

2) Un'altra azione di Estia che illustrerà lo svolgimento del Gaiux e le decisioni in esso prese.
Non sarà necessario effettuare l'azione di uscita da parte dei Capi Gilda.

3) Una azione autoconclusiva a sorpresa effettuata dal PnG Staff al puro e semplice scopo narrativo e di trama del gioco.

Ogni azione effettuata da ognuno verrà valutata al fine di conferire un quantitativo di PX bonus variabile tra 5 e 10.
Per velocizzare il processo di gioco, i player del gruppo convocato si stanno accordando in via OFF sullo svolgimento generale e i dialoghi che avverranno, al fine di rendere il più preciso e corretto possibile il post centrale tra l'ingresso e l'uscita dei PG.
È altresì importante, al fine di dare una indicazione agli altri utenti che hanno i propri personaggi in eventuale relazione di conoscenza con i partecipanti al Gaiux, che in ogni azione a partire da Lindë si specifichi quale motivazione falsa e pubblica è stata data per giustificare l'assenza dal proprio posto di lavoro. La Preside Madeline Bergman, per quanto molto bene informata su Druidi e Gildati, non è però a conoscenza di cosa sia il Gaiux né gli Eredi, per tanto è a discrezione della professoressa di Erbologia decidere se ne ha parlato o meno nella richiesta di permesso.
Il periodo ON che va a coprire l'evento (partendo dal suo inizio effettivo con tutti i presenti) è di un minimo 20 fino ad un massimo di 200 ore.

Buon Gioco e ci auguriamo che non scoppi la guerra!

[Estia]

~ Ascension Islands • Marzo 2109 ~

Il luogo designato per il Gaiux era, come sempre, un vero miracolo del Mana: dal nulla erano sorti torri, ponti, pilastri e gradini di pietra, roccia e legno, affacciati su cascate altissime, circondati dalle montagne e dal verde delle fronde alberate... e nel nulla sarebbero scomparsi una volta che l'incontro tra i protettori dell'Equilibrio si fosse concluso; solo chi era stato invitato al Gaiux, solo chi era degno di presenziarvi, avrebbe potuto accedere a quel luogo pregno di mistero e di magia, che dal giorno alla notte aveva plasmato stanze e saloni in grado di accogliere i Prescelti dell'Equilibrio per un incontro che solo poche volte prima, nel corso della storia, era avvenuto.
Non vi era un orario più o meno consono per arrivare: nel momento in cui l'Equilibrio li chiamava, i Prescelti sapevano di dover comparire nel più breve tempo possibile, per dare ufficialmente inizio al Gaiux; l'incontro si sarebbe potuto protrarre per ore, giorni o settimane, fino a che non si fosse raggiunto un accordo... o si fossero gettate le basi per una guerra.
Ma di questo, l'Equilibrio poteva solo essere testimone, lasciando che fossero i suoi protettori a decidere del loro stesso futuro.

I primi ad arrivare furono, come sempre accadeva, gli Eredi con le loro famiglie e la loro servitù: seppur i Jin non fossero obbligati a presenziare all'incontro, ognuno dei sei rappresentanti dell'unione tra Trama e Mana aveva richiesto la loro presenza, forse per poter contare sulla loro saggezza nel momento del bisogno.
Arrivarono tutti insieme, in un tripudio di Elementi: da colonne di Fuoco, da spirali d'Acqua, da tornadi d'Aria, da radici di Terra, da stalattiti di Ghiaccio e da scariche di Elettricità, i sei Eredi varcarono per primi la soglia del Castello che il Mana aveva messo loro a disposizione, sistemandosi nelle proprie stanze nell'attesa dell'arrivo dei Druidi e dei Capi Gilda coi rispettivi Consiglieri.

Il secondo giorno, uno dopo l'altro, arrivarono i rappresentanti delle cinque comunità druidiche rimaste attive -poiché quella irlandese non si era ancora ripresa a seguito del suo sterminio; le Guide di India e Tibet furono le più celeri, benché al contempo le più anziane, seguite da quelle della Bulgaria, dell'Uruguay e del Madagascar, forse apparentemente più giovani ma altresì sagge e dalla provata esperienza di vita.
Tutte e cinque, trovatesi di fronte agli Eredi, resero loro omaggio, riconoscendoli come i loro più alti rappresentanti di fronte al Mana.

Per ultimi, il terzo giorno, arrivarono i Capi Gilda e i loro Consiglieri: la Terran Verdigris, l'Ignis Elios e l'Acuan Diluvium varcarono la soglia del Concilio sotto lo sguardo più o meno diffidente del resto del presenti; nonostante il distacco che Eredi -o parte di essi- e Druidi sentivano verso i cugini della Trama, tutti erano consapevoli dell'importanza di quel momento.
E quando anche i Capi Gilda resero omaggio agli Eredi, questi ultimi dimostrarono saggezza nel rispondere al saluto, permettendo al Gaiux di cominciare con ottimi auspici.

Ed è proprio dal terzo giorno, che si inizia a raccontare...

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

Li percepisci, Fratello?

Il suo sguardo era corrucciato, il Vento giocava tra i pochi fili candidi che ancora adornavano la sua testa.

Sarebbe difficile il contrario, Fratello.
Vieni, rientriamo a dare il nostro benvenuto ai Capi Gilda.

Non sarà di certo il nostro, di benvenuto, ch'essi attendono con tanta ansia.

L'ironico e malcelato sarcasmo della Guida del Tibet non sfuggì all'amico e fratello dell'India, ma egli rimase serio in volto, concentrandosi sul lento incedere del proprio corpo stanco che necessitava di un bastone per proseguire il suo cammino.

Mai avuti Capi Gilda tanto giovani, ad un Gaiux...
Tra i requisiti della Trama non vi è forse la saggezza?

Dovremmo ricordare tutti che non sempre l'età fa di un uomo una persona saggia, Fratello.
A volte, al contrario, la saggezza si cela negli spiriti più freschi e non corrosi dal tempo.

Hai sempre avuto una predilezione per le giovani menti, Sorella.
Sicura che il tuo giudizio non sia offuscato dalle tue debolezze?

Era un provocatore, la Guida della Bulgaria, più per presa di posizione che per reale sfumatura caratteriale: in effetti si era talmente abituato ad usare le parole come fossero lame taglienti, da farlo senza pensare, anche quando la sua mente era impegnata in altre riflessioni ben più profonde.

Dovresti tenere a freno la lingua ed inseguire con una tale devozione il filo dei tuoi pensieri, piuttosto che il continuo ferire verbale che tanto ti è caro.

Anche la Guida dell'Uruguay godeva di un'ottima parlantina, benché la usasse con maggior parsimonia dell'altro; entrambi erano meno anziani dei Fratelli dell'India e del Tibet, ma il più giovane tra loro era la Guida del Madagascar, che fissava le porte del Concilio con espressione grave e tesa.

Perché tanta apprensione, Fratello?

Hai forse dimenticato come si sono conclusi i Gaiux precedenti?
La mia mente si rifiuta di cancellare ricordi tanto dolorosi... prego il Mana da giorni, ormai, affinché guidi saggiamente le nostre scelte.

Nessuno potrebbe mai dimenticare tali orrori, pur volendo.
La tua preghiera è anche il nostro desiderio, Fratello. E tutti noi faremo la nostra parte perché si realizzi.

Lo sferzare degli Elementi, improvviso ed incontrollato, in ognuno dei loro spiriti fece intendere alle tre Guide riunitesi che gli Eredi erano usciti dalle loro stanze, e che si stavano avvicinando al portico fiorito oltre il quale si aprivano i cancelli del Concilio: il rientro dei loro Fratelli dalla camminata intorno ai confini di legno, pietra e roccia che componevano quell'enorme Castello, probabilmente, sarebbe coinciso con l'arrivo dei Capi Gilda... e solo allora, infine, il Gaiux sarebbe potuto cominciare.

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

Fissava l'uscita del salone con insistenza da almeno cinque minuti, ormai, dando le spalle al portico che, invece, avrebbe dovuto essere il maggior motivo del suo interesse.
Fu una mano sulla propria spalla a destarlo dalla corrente dei suoi pensieri, facendolo trasalire prima d'incontrare il volto sorridente di una faccia amica.

Non hai motivo di rimuginare tanto, amico mio, il Gaiux non è ancora cominciato!
Dimmi, cosa ti da' tanta pena?

L'amore per colei che da tempo immemore ha rapito il mio cuore.
Ma è una cosa che tu ben dovresti immaginare, amico.

Sarei ben lieto di alleviare le tue sofferenze se ne avessi il potere, e lo sai! - replicò lui con veemenza - Il mio, di cuore, appartiene d'altronde alla donna che il Fuoco accarezza come un cagnolino mansueto, ed anche questo è risaputo.

Ma è altresì risaputo ch'ella non contraccambi i tuoi sentimenti.
Questo non sconvolge nemmeno un po' il tuo cuore innamorato?

Lo farebbe se avessi motivi per temere di perderla: ma un refolo non può competere con un tornado, la natura stessa non lo permette. - sorrise, con aria sicura.
Che la mia futura sposa si crogioli pure in un sogno utopico... io, la sua realtà, l'attenderò alla fine del sonno, quando la veglia la strapperà dalle braccia di Morfeo, per condurla all'altare e fare di lei mia moglie.

Scosse il capo, l'Erede del Ghiaccio, sospirando malinconicamente.

Vorrei tanto poter vantare la tua stessa sicurezza, Rawyn... tutto ciò che possiedo, invece, è la consapevolezza di non poter far altro che guardarla da lontano, limitandomi a sospirare d'amore per la mia bella Madre Natura.

Suvvia, non tutto è perduto!
Quando colei che ami capirà di non poter avere ciò che vuole, non è escluso che apra gli occhi e si accorga di quanto potresti renderla felice.
Ma ora non possiamo certo farci vedere tristi, non credi? Ascolta i tuoi Elementi... le nostre Sorelle stanno arrivando, e due in particolare meritano la nostra attenzione: non vorremo davvero farci trovare impreparati nell'essere all'altezza delle loro figure!

E infatti i due sorrisero, l'uno innamorato e sicuro, l'altro altrettanto innamorato ma ben più infelice, accogliendo così le Eredi che avrebbero presenziato con loro durante tutto lo svolgimento de Gaiux.

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

E a proposito delle Eredi, le quattro si erano infine incontrate, diversi minuti prima, in uno dei saloni del Castello, scendendo poi insieme verso il portico dove il resto dei presenti era già radunato: sentimenti diversi albergavano in ognuna di esse, chi in ansia per il Gaiux, chi diffidente verso i suoi partecipanti, chi in trepida aspettativa della sua conclusione.

I tuoi genitori hanno preso una decisione?

Hanno deciso di rimandare tutto alla fine del Gaiux.
Credo però che mia madre si sia rassegnata, ed anche mio padre alla fine dovrà accettare che Typhon si batta per la mia mano.

Avresti voluto che ci fosse anche lui, qui?

Una parte di me l'avrebbe voluto, sì. - piccolo sospiro.
Ma sarebbe stato un desiderio tanto egoistico quanto incosciente, date la circostanze... sono felice, però, di poter rivedere la Sempreverde.

Lo sono anche io!
Fywir mi ha detto che anche il Sole è una persona gentile e consapevole del proprio ruolo...

Meglio non chiedere dell'Oceano, però.
Non sono certa che potremmo ascoltare una testimonianza oggettiva a riguardo.

Così mi offendi, Sorella.
Credi davvero che non sia in grado di ammettere se una persona è all'altezza del suo ruolo?

Si avvicinarono insieme, le Eredi della Terra e dell'Acqua, affiancando quelle del Fulmine e del Fuoco che fino a poco prima avevano parlato in amichevole confidenza.

Probabilmente ne saresti capace.
E tuttavia, spesso è difficile riconoscere la bravura di qualcuno, se non si ha idea del ruolo ch'egli ricopre.

La replica del Fuoco venne subito freddata dall'intervento sapiente dell'Acqua, che invero sapeva bene come evitare gli scontri... o come fomentarli, trasformando la fiamma in un incendio voluto.

Come sta la nostra futura sposa?
So che Rawyn sta organizzando le più belle nozze che si siano mai viste...

Sai tutto, Sorella, tranne ciò che più conta. - la replica fu secca, velatamente irritata.
E Rawyn farebbe bene a non portare troppo avanti i preparativi, a parer mio.

Credi davvero che un Gildato qualsiasi possa competere con l'Erede del Vento?

Credo che l'amore renda gli uomini capaci di qualsiasi azione, anche la più impensabile... è una forza inarrestabile e potente, ben più dell'orgoglio. - fu il Fuoco a rispondere a tono, infiammando lo spirito dell'Erede come nessun altro Elemento avrebbe saputo fare - Ho fiducia nel mio Gildato, quanta ne hai tu nella speranza che un giorno colui che dovrei sposare s'innamori di te.
Ho reso l'idea?

L'Erede della Terra assottigliò lo sguardo, pronta per rispondere a tono, ma qualcos'altro attirò la loro attenzione e le fece voltare tutte all'unisono, dimentiche di ogni battibecco precedente.

Sono arrivati, ora siamo al completo.

Che il Gaiux abbia luogo, dunque.

Andiamo a salutare i Capi Gilda.
Rendere omaggio ai nostri cugini sarà il miglior inizio possibile in cui potremmo sperare.

E sicuramente alcune di noi omaggeranno più intensamente di altre.

Un'ultima frecciatina, quella che si concesse l'Erede, prima di spostarsi con le Sorelle nel portico dove i Fratelli li aspettavano e da lì oltrepassare le Guide, fermandosi alle soglie del Castello da cui, in lontananza, già si notavano avanzare le figure degli ultimi tre rappresentanti dell'Equilibrio.

Spoiler:

Lindë, Alarick, Yamato, Celine, Eibhlin, Joël

[Lindë]

[Villaggio Terran - Marzo 2109]

Così tu vuoi che io le dia... questo?

Sì, e possibilmente senza commenti, grazie.

Lindë si rigirò tra le mani il regalo che Typhon voleva lei consegnasse ad Estia.
Non che fosse uno sforzo, per lei.
L'avrebbe fatto, per fare un piacere verso il ragazzo e anche perché l'Erede del Fuoco le piaceva.
Era sinceramente contenta di rivedere lei e l'Erede del Fulmine.

Cos'hai detto alla Bergman?

Ho preferito non dirle la verità.
Non che non mi fidi di lei, ma metterla al corrente dell'esistenza dei Druidi, degli Eredi e del Gaiux sarebbe stato davvero troppo complesso. L'ho informata che sarei stata via per un periodo di tempo più o meno lungo per questioni che riguardano l'Equilibrio, e fortunatamente non ha fatto altre domande.

Anche perché la donna non le avrebbe dato risposta.

Pensi che stia bene così?
Vorrei mantenere un certo decoro, nel presentarmi agli Eredi e alle Guide druidiche...

Scherzi?
Il colore del vestito è pure il verde, cosa vuoi di più?!

Sorrise al ragazzo, con affetto.
Poi, un guizzo nei suoi Elementi le fece portare una mano al cuore.
Era ora, non poteva più aspettare.
Il Gaiux la stava chiamando.

Devo andare.
Per favore Typhon, vai a chiamare Alarick.
Non possiamo farci attendere oltre.

Si era messa d'accordo col Sole e l'Oceano di procedere insieme fino alla locazione designata, una volta raggiunte le Ascension Island tramite Passaporta.
Era stata un'idea dell'Acuan Diluvium, in realtà.
Mostrarsi insieme all'arrivo, secondo la donna, avrebbe dovuto dare l'impressione che fossero uniti, e pronti al dialogo.
A Lindë poco importava di arrivare da sola o in compagnia.
O meglio, era quello che aveva risposto alla proposta dell'Oceano.
In realtà, dentro di sé, era felice di poter trarre forza dagli altri due Capi Gilda.
Non appena il suo Consigliere, Alarick, si presentò nella sua abitazione, la Sempreverde si congedò da Typhon.
Una parte di sé ancora non accettava la decisione di Raiden di non affiancarla più come aveva fatto fino a quel momento.
Prima delle sue dimissioni era stata convinta che l'uomo le sarebbe stato accanto durante il Gaiux.
Ma così non sarebbe stato.
Alarick Denisof, comunque, si era dimostrato all'altezza delle aspettative della Terran Verdigris.
L'aveva convinta giorno dopo giorno, permettendo alla donna di stimarlo.
Ed ora sarebbe stato al suo fianco, avrebbe preso il posto di Raiden.
Ovviamente Lindë non si sarebbe mai aspettata da lui la stessa saggezza dell'uomo che le aveva fatto da Mentore per anni.
Ma poteva ben sperare di avere accanto un Consigliere su cui contare.
Uscita dalla sua abitazione, la signora Trigger - perché tale era, al di là di tutto - salutò i Terran che si erano radunati per sorriderle, augurarle buona fortuna e rassicurarla che si fidavano di lei.
Come non metterle addosso nessuna pressione, insomma.
Varcò le soglie del Villaggio, dove Raiden la stava aspettando.
Lo abbracciò, forte, cercando di tratte forza da lui.
Poi, insieme ad Alarick, toccò la Passaporta che li aspettava.
E scomparve.

[Ascension Islands]

Sole.
Oceano.

Un saluto semplice, accompagnato da un cenno leggero del capo.
Non conosceva i loro Consiglieri.
O meglio, la donna accanto a Yamato sì.
L'aveva vista al matrimonio di Monique, conosceva il suo nome ma non la sua professione.
Il Consigliere di Eibhlin, invece, non l'aveva mai visto.
Ma aveva ragione di credere che entrambi i Gildati avessero fatto scelte oculate.
E che non ci fosse nulla da temere.

Posso presentarvi il mio Consigliere, Alarick Denisof?

Sapeva che doveva essere lei a presentarlo, come loro avrebbero dovuto presentarle le persone che avevano accanto.
Era la prassi.
E per fortuna Raiden gliel'aveva spiegata in modo esaustivo.

È un piacere conoscervi. - disse, quando Celine e Joël le vennero presentati.
Vogliamo andare?
Credo ci stiano aspettando.

Se nessuno avesse avuto qualcosa da aggiungere, la Sempreverde si sarebbe incamminata.
Di fronte a sé, il Castello dove il Gaiux si sarebbe tenuto.
Percepiva l'energia del Mana, la forza mistica che lo circondava per intero.
Se anche Raiden non le avesse detto che quel luogo era stato creato proprio dal Mana stesso, lo avrebbe capito in quel momento.
Sospirò, tenendo a freno il nervosismo.
Non poteva permettersi panico, dubbi o paure.

I cancelli...

Lo sussurrò, indicandoli agli altri due Capi Gilda.
Le era sembrato che fossero lontani chilometri.
E invece, in un paio di passi, erano già di fronte ad essi.
Magia? Probabilmente.
Lì, appena dentro i cancelli, Guide ed Eredi li stavano aspettando.
Tra loro, Lindë riconobbe subito Estia e Miui.
Era felice di vederle.
Le Guide druidiche, invece, sembravano tutte così... vecchie.
Non voleva essere offensiva, o irrispettosa.
Ma vedendo se stessa, il Sole e l'Oceano, e guardando poi i Druidi di fronte a loro...

Temo che arrivare ad un dialogo sarà quasi impossibile.

Essere pessimista le veniva spontaneo.
Ma poteva sempre sperare che esserlo, alla fine, le permettesse di gioire dei risultati positivi raggiunti.
Sapendo, tuttavia, quali fossero le convenzioni - grazie tante, Raiden Lambert - Lindë non perse tempo.
S'inchinò brevemente ma con rispetto di fronte ai presenti, ed attese che loro facessero lo stesso con lei e gli altri Capi Gilda.

Io, Lindë Vilvarin-Trigger, Terran Verdigris scelta dal Mana e dalla Trama, porgo a tutti Voi i miei omaggi, e giuro di fronte alla più sacra magia di questo luogo d'impegnarmi con tutta me stessa affinché l'Equilibrio venga preservato.

L'aveva giurato. E avrebbe cercato di mantenere la promessa in ogni modo.
Magari, poi, quell'incontro nn sarebbe andato così male.
Nonostante gli sguardi diffidenti, forse c'era speranza.
Solo quando fossero stati liberi di congedarsi gli uni agli altri, comunque, e di prepararsi per il primo incontro ufficiale, Lindë si sarebbe avvicinata ad Estia, porgendole il regalo di Typhon.

Questo è per te... ci teneva che lo avessi.
Gli manchi molto, e voleva che avessi un piccolo drago sempre al tuo fianco.

A lei non era costato nulla.
Ma poteva ben immaginare quanto sia Typhon che Estia ne avrebbero giovato.
Fatto ciò, Lindë decise di spostarsi nella propria camera, comunicante con quella di Alarick.
Da lì a poco, avrebbe ritrovato Eibhlin, Yamato, gli Eredi e i Druidi, ed il Gaiux sarebbe cominciato.
Poteva solo sperare di esserne all'altezza.

[Alarick]

Covo Terran
Collina Solare
Marzo 2109



Sei così bella da togliere il fiato...
Dove ti sei cacciata...?
Che fine hai fatto...?
Cosa starai facendo...?
Ti starai ricordando di me...?
Per la Trama quanto ti desidero, cazzo!

Sdraiato sul manto erboso delle colline dei Terran, Alarick Denisof stava ripensando come al suo solito a quella Druida Giovane Rinnegata.
Incontrata circa un mese prima in Bulgaria, quella donna era entrata nei suoi pensieri con così tanta prepotenza da lasciarlo stordito.
Anche in un periodo come quello, in pieno Gaiux, la sua mente non faceva che rivolgersi a lei, pur volendo dedicarsi anima e corpo all'evento al quale avrebbe preso parte di lì a breve. Raiden Lambert gli aveva accordato la sua fiducia, la Sempreverde gli aveva accordato la sua fiducia, non era il momento per lasciarsi prendere dai sentimentalismi verso persone mai più viste, ma non era allo stesso modo semplice far capire quel concetto alla parte più intima e impulsiva di sé. Richiamato dalla voce del Bosco Typhon Seal, il futuro sposo (vittoria contro il proprio avversario permettendo) dell'Erede del Fuoco, il Duellante e MagiSapiente alzò la testa, annuendo verso di lui che evidentemente era venuto a chiamarlo per chiedergli di raggiungere la Terran Verdigris alla sua abitazione. Chiuse gli occhi, espirando con energia e raccogliendo tutta la Concentrazione possibile affinché fosse totalmente focalizzato sugli eventi presto futuri e nulla più. Mettendosi in piedi, si sistemò la camicia a quadretti piccoli dal colore generico verde, poi i pantaloni di velluto ocra e la cinta di cuoio marrone. Era pronto, non voleva troppa eleganza in quanto pensava che non rispecchiasse il proprio spirito, dunque si incamminò, allontanandosi dalla Collina Solare, con ancora qualche lieve accenno di inquietudine.

Mia Sempreverde, vogliate perdonare l'attesa.
Permettetemi di affermare con sincerità che siete davvero meravigliosa in questa veste.
Madre Natura in tutto il suo fascino.

Ascension Island
Pochi minuti più tardi

Sole.
Oceano.
Posso presentarvi il mio Consigliere, Alarick Denisof?

È un immenso onore conoscervi.
Che il Conflux vi benedica ed accompagni sempre.
Vostra illustre personificazione delle Acque, siete la più bella tra le perle di ogni mare.

Eseguì un inchino doveroso verso l'Ignis Elios e successivamente un baciamano verso l'Acuan Diluvium.
Dopo di che, spostò l'attenzione su Celine e Joël ai quali sorrise con maggiore tranquillità, essendo loro pari.

Colleghi... È un vero piacere.
Milady Sauvage, il rosso le dona alquanto!



Vogliamo andare?
Credo ci stiano aspettando.

Porse il braccio alla Sempreverde, come era giusto che fosse, dopo di che si incamminò assieme a lei, Yamato, Eibhlin e i gli altri due Consiglieri, verso i grandi cancelli dietro ai quali era presente la struttura creata appositamente dal Mana per il Gaiux. Alarick si perse qualche istante ad ammirare la maestosa struttura, sentendosi immensamente piccolo davanti a tutta quella grandezza e preziosa bellezza magica naturale.
Tuttavia, il suo leggero sorriso dato dall'adrenalina di osservare un luogo così intriso di mistero e misticismo dovette spegnersi quasi subito nell'arrivare a pochi passi dalle Guide Druidiche, persone nettamente anziane le quali apparivano non da subito ostili ma comunque molto serie.
Assieme ad esse, gli Eredi di ogni elemento con delle vesti sfarzose e principesche li guardavano giungere, alcuni con malcelata indignazione, altri invece con accennato compiacimento. Ovviamente l'uomo lasciò che prima si presentasse la propria Verdigris per poi poter fare lo stesso.

Io, Lindë Vilvarin-Trigger, Terran Verdigris scelta dal Mana e dalla Trama, porgo a tutti Voi i miei omaggi, e giuro di fronte alla più sacra magia di questo luogo d'impegnarmi con tutta me stessa affinché l'Equilibrio venga preservato.

Io, Alarick Denisof, Consigliere della Sempreverde e Terran Precettore scelto dal Mana e dalla Trama, porgo a tutti Voi i miei omaggi, e giuro di fronte alla più sacra magia di questo luogo di impegnarmi con tutto me stesso affinché l'Equilibrio venga tutelato.

Il tono fu morbido ma profondo, deciso e rispettoso.
Quello era appena l'inizio di un evento degno dei libri di storia.

[Yamato]

[tahoma]Covo Ignis - Marzo 2109 - Stanza Privata del Sole

Mio Ignis Elios, siete pronto per andare?

Sì.

Avete delle disposizioni riguardo il periodo della vostra assenza?

Comportarsi naturalmente e seguire gli stessi ritmi.

Va bene Sole!

Non ho finito.
I migliori cinquemila duellanti intensifichino gli allenamenti e si tengano pronti.

Oh... in caso di...

Sì.

D'accordo.
Posso fare altro per voi?

Chiama il mio Consigliere.

Immediatamente mio Sole...

Rimase ad occhi chiusi, aspettando che lo raggiungesse Celine.
Inspirava ed espirava profondamente, concentrando il Fuoco nel suo spirito e mischiandolo al Fulmine.
Partecipare al Gaiux era l'ultimo dei suoi desideri in quanto Capo Gilda, ma non lo spaventava, no, lui non aveva mai paura.
La Daga fissata al fianco sinistro, un jeans elegante nero con scarponcini annessi, una maglia attillata sportiva rossa di cotone senza maniche e sopra un impermeabile da mezza stagione sempre rosso, a simboleggiare l'elemento che rappresentava con orgoglio e fierezza.
Quando la porta della propria stanza si aprì ancora, spalancò gli occhi, riconoscendo nel riflesso dello specchio avanti a lui la figura della bionda diplomatica che l'avrebbe accompagnato all'evento straordinario. Si volse appena in sua direzione e annuì, come a farle capire che apprezzava la sua bellezza ed eleganza, ma non voleva perdersi in chiacchiere, non adesso.



L'Oceano e la Sempreverde ci attendono.
Andiamo.

Ascension Island - Pochi Minuti Dopo

Non appena apparvero sulle coste dell'isola designata, Yamato si accorse che i primi a giungere erano stati Eibhlin e il suo Consigliere. Il vento era leggero e piacevole, il mare non agitato.
Sembrava proprio che tutta la natura avesse deciso di star calma e buona per non disturbare quell'incontro speciale.
Il Sole avanzò fino alla bionda figura vestita di blu. I loro elementi si scontravano, ma erano in grado di tenerli a bada con pochi sforzi.
Di seguito ovviamente lasciò che la francese si dedicasse prima al saluto con il Principe di Andorra, per poi passare all'Acuan Diluvium.

Oceano.
Qualcosa mi dice che abbiamo avuto idee simili per il vestiario.
Sicuro non faranno fatica a riconoscerci.

Sole.
Oceano.

L'uomo si volse, osservando l'arrivo di Lindë e sorridendo appena di conseguenza al MagiNobel accanto a sé.

Posso presentarvi il mio Consigliere, Alarick Denisof?

È un immenso onore conoscervi.
Che il Conflux vi benedica ed accompagni sempre.
Vostra illustre personificazione delle Acque, siete la più bella tra le perle di ogni mare.

Salute a Voi Sempreverde.
E a lei, Consigliere dei Terran.

Era abbastanza sicuro che la Sauvage fosse in grado di presentarsi da sola, senza il suo contributo.

Vogliamo andare?
Credo ci stiano aspettando.

Concordo.
Procediamo a coppie, che la Neutrale Terra ci anticipi in testa.

Tese il braccio a Celine, dopo di che, sistemandosi assieme a lei come ultimi, prese a camminare a passo calmo e controllato.
Nell'arco di pochissimi secondi si trovavano già di fronte agli immensi cancelli della struttura ospitante il Gaiux.
Gli occhi del Sole osservarono ogni particolare del luogo con interesse e finta noncuranza.

I cancelli...

Entreremo fieri... Ed usciremo fieri.

Espirò energicamente, poi, camminò di nuovo avviandosi in mezzo a quel miracolo della natura.
Quando il suo sguardo incontrò quello dei Druidi e degli Eredi, il suo spirito innalzò il proprio potere in un riflesso automatico.
Non era di sfida, ma solo a testimonianza della sua importanza al pari della loro, così che non dovessero sentirsi tanto facilmente superiori.
Cercò una buona connessione di intenti con il proprio Consigliere, mentre la Sempreverde e l'Oceano aprivano i saluti assieme ai loro secondi.
Quando fu il suo turno, per vicinanza dell'anima rivolse la prima occhiata ad Estia, poi a tutti gli altri, parlando con tono assoluto e serio.

Il mio nome è Yamato Kusanagi, Ignis Elios nominato dalla Sacra Fiamma del Mana e della Trama.
Rivolgo a Voi i miei saluti e vi garantisco il mio assoluto Rispetto, nonché affermo il mio intento più aureo di evitare qualsiasi Conflitto.
Lunga Vita all'Equilibrio, difeso dal sangue vivo e caldo di tutti noi.

Non pronunciò quelle parole in ginocchio o con un inchino, bastava il loro contenuto ad affermare i suoi buoni propositi.
Quando poi furono liberi di potersi avvicinare gli uni agli altri in attesa che venisse scelto il lettore dell'Ordine Unico del Gaiux, Yamato attese che Estia e Miui fossero libere affinché potesse conversare con loro e tendere la propria mano ad ognuna, sperando in una risposta positiva.

Per quanto sia stato un eguale onore ospitare i vostri fratelli dell'Acqua e del Ghiaccio, credo sia normale poter affermare che mi è dispiaciuto profondamente non avervi visto apparire all'interno del mio Covo.
Posso ardire di chiedervi una comunione spirituale dei nostri elementi per qualche secondo?[/tahoma]

[Celine]

-Covo Ignis . Stanza di Celine Sauvage . Marzo 2109-

... e se dovessero fare commenti personali su chiunque di noi sei, tu dovrai stare buono, capito?!

Parlare allo specchio? Non lo faceva da anni, ormai.
Ma quel giorno, sapendo che di lì a poco si sarebbe ritrovata di fronte agli Eredi e ai Druidi, aveva deciso di "allenarsi" un po' di fronte alla superficie di vetro, e di approfittare dell'occasione per fare un discorsetto al proprio Elemento ed imporgli di non tradirla di fronte al nemico.
... okay, d'accordo, non erano propriamente dei nemici... perlomeno non ancora; ma Yamato le aveva detto che erano in grado di percepire qualsiasi variazione del Fuoco dentro di lei, e che dunque, se fosse stata "elementalmente ostile", se ne sarebbero potuti accorgere, quindi era necessario mantenere il più basso profilo possibile.
Nella scelta su cosa indossare, ed immaginando fosse positivo essere piuttosto "patriottica", la donna aveva optato per un vestito color rosso vivo, senza spalline e lungo fino a terra, abbinandolo a scarpe alte - lo stile sempre e comunque - capelli raccolti in una coda curata e ben pochi accessori, perché in fondo non erano di certo quelli a fare la differenza.

Si sentiva nervosa, per quanto di quel nervosismo non avesse fatto parola a nessuno, Sole a parte: nemmeno con Alistair si era permesse d'essere totalmente onesta, forse perché voleva evitare l'argomento Gaiux almeno a casa, col compagno, preferendo lasciarlo fuori dalla porta e godersi la vita nell'abitazione come sempre avveniva.
Ormai, però, c'erano: attendeva che il Kusanagi la richiamasse per prendere insieme a lui la Passaporta che li avrebbe trasportati sulle Ascension Islands, luogo in cui, a quello che aveva capito, si trovava il Castello in cui avrebbero abitato fino alla fine del Gaiux.

Che strazio non potermi confidare con Monique...

Già, chiaramente le sarebbe piaciuto non poco potersi sfogare con la migliore amica... ma doveva mantenere il segreto, lo sapeva, e così avrebbe fatto.
Non appena Yamato, tramite un Confratello, la richiamò all'ordine, la Ignis prese dei bei respiri profondi e lo raggiunse, il volto leggermente teso e più serio che mai.

Ci sono, sono pronta, possiamo andare.
... e sì, tranquillo, lo so, niente colpi di testa! Sarò l'Ignis meno impulsiva, esplosiva e istintiva che il mondo abbia mai visto, d'accordo?

Non voleva che Yamato si preoccupasse di lei, al di là di tutto ci teneva a dimostrargli di aver scelto la persona migliore per affiancarlo, come suo Consigliere.
E quando la Sauvage voleva qualcosa, riusciva sempre ad ottenerla.

-Ascension Island-

Arrivarono praticamente in concomitanza con Lindë, la Sempreverde ed Eibhlin, l'Oceano, accompagnate dai loro Consiglieri: quello della seconda era una nota conoscenza della Diplomatica francese - che aveva avuto modo di conoscere intimamente Joël, in passato - mentre il primo era, per Celine, totalmente sconosciuto, ma che la donna scoprì poco dopo chiamarsi Alarick.

Terran Verdigris, sono felice di rivederVi. - l'ultima volta era stato durante il matrimonio della sua migliore amica - Acuan Diluvium, il mio nome è Celine Sauvage... è un onore poter essere al Vostro cospetto.

Rispettosa ed educata, quando ci si metteva d'impegno Celine Sauvage quasi riusciva a sembrare una persona vagamente... normale.

Colleghi... È un vero piacere.
Milady Sauvage, il rosso le dona alquanto!

Mister Denisof, mi pare di capire che siamo tutti vestiti a tema...

Replicò lei con un sorriso gentile, facendo poi un occhiolino a Joël con cui, ovviamente, aveva una confidenza maggiore.
Sullo sfondo, il Castello che avrebbe ospitato il Gaiux sembrava come richiamarla, e già sapeva cosa - o meglio chi - vi avrebbe trovato dentro.

Vogliamo andare?
Credo ci stiano aspettando.

Concordo.
Procediamo a coppie, che la Neutrale Terra ci anticipi in testa.

Lo penso anch'io... anche se non so quanto questo mi faccia piacere.

Sussurrò la Sauvage, prendendo il braccio di Yamato per incamminarsi verso i cancelli del luogo che, per chissà quale magia del Mana, da lontanissimo divenne vicino in un paio di passi: al di là dell'ingresso, le Guide druidiche - mummie incazzose - e gli Eredi - quasi tutti rompicoglioni viziati - li attendevano con aria grave e seria, e Celine dovette ricorrere a tutta la sua compostezza per presentarsi, dopo Yamato, col rispetto che ci si aspettava da lei.

Il mio nome è Yamato Kusanagi, Ignis Elios nominato dalla Sacra Fiamma del Mana e della Trama.
Rivolgo a Voi i miei saluti e vi garantisco il mio assoluto Rispetto, nonché affermo il mio intento più aureo di evitare qualsiasi Conflitto.
Lunga Vita all'Equilibrio, difeso dal sangue vivo e caldo di tutti noi.

Io, Celine Sauvage, Consigliere del Sole ed Ignis degli Incendi scelta dal Mana e dalla Trama, porgo a tutti Voi i miei omaggi, e giuro di fronte alla più sacra magia di questo luogo d'impegnarmi con tutta me stessa affinché l'Equilibrio venga preservato.

Pronunciò quelle parole ad alta voce e seguendo la procedura standard che ci si aspettava da lei - meglio non improvvisare o "personalizzare" il saluto come aveva fatto Yamato, per evitare problemi - inchinandosi profondamente e con rispetto di fronte a persone che secondo lei, istintivamente parlando, li consideravano esseri inferiori: beh, forse non tutti, visti gli sguardi felici dell'Erede del Fuoco e del Fulmine verso la Sempreverde... ma gli altri non promettevano nulla di buono.

Fuoco mio... almeno tu non fare cazzate, ti prego!

[Eibhlin]

¬ Covo Acuan . Marzo 2109 . Stanza Privata dell'Oceano ¬

Non mancava più molto, ormai.
Di lì a qualche minuto, il villaggio Acuan sarebbe stato lontanissimo, fisicamente parlando, da lei, pur rimanendo sempre nei suoi pensieri: aveva detto a Joël di tenersi pronto, ed era sicura che l'uomo le avrebbe dato retta; guardandosi allo specchio, lisciandosi le pieghe del vestito - blu, come il suo Elemento primario - la donna colse la propria espressione preoccupata e tesa.
Nonostante avesse studiato una vita per essere l'Acuan Diluvium, nonostante pensasse di essere preparata a tutto, Gaiux compreso, ora sentiva su di sé il peso dell'intera Gilda come mai prima: da lei, dal Sole e dalla Sempreverde dipendeva il futuro dei loro Confratelli e delle loro Consorelle, e se era vero che i Druidi e gli Eredi non erano esattamente ben disposti verso di loro, allora sarebbe stato suo compito sforzarsi il doppio affinché tutto andasse per il meglio; socchiuse gli occhi, traendo forza dai propri Elementi mentre sospirava, ringraziando che Joël venisse con lei e al tempo stesso temendo per ciò che i Druidi avrebbero potuto "leggere" nei loro sentimenti.
Da quando si erano confessati amore reciproco, l'Acuan Diluvium si era sforzata più del solito nel tenere sotto controllo le proprie emozioni, ed aveva chiesto all'uomo di fare lo stesso: se era vero che i cugini avrebbero cercato in ogni modo un pretesto per attaccarli, era anche possibile che usassero proprio quella come scusa; l'Oceano ed il suo Consigliere che s'intrattenevano sentimentalmente, andando ben oltre il rapporto "professionale" che sarebbe dovuto intercorrere tra loro... sarebbe potuto accadere, avrebbero potuto sottolinearlo, e lei non voleva in alcun modo far capire loro quanto certi commenti le dessero fastidio.

È il momento.
Vai a chiamare Joël, per favore.

La piccola volpe artica fece un cenno veloce del capo e scattò in direzione della stanza del Consigliere della donna, che si avvaleva dell'animale come simbolo della propria persona e del bisogno di vedere qualcuno.
Quando l'uomo fece il suo ingresso nella stanza dell'Oceano, Eibhlin si volse e lo guardò con espressione seria e preoccupata.

Lo studiò per un lungo istante prima di sorridergli leggermente, avvicinarsi a lui e posargli un bacio lieve sulle labbra.

Ti amo.
Ma da questo momento in poi, saremo solo l'Acuan Diluvium ed il suo Consigliere, d'accordo?

Ci teneva che fosse così, e così sarebbe stato.
C'era troppo in gioco per permettere ai sentimenti di prendere il sopravvento.
Dopo la conferma del Montesquieu, Eibhlin decise di non perdere altro tempo, prendendo con lui la Passaporta la cui direzione era già stata impostata.

¬ Ascension Island ¬

Oceano.
Qualcosa mi dice che abbiamo avuto idee simili per il vestiario.
Sicuro non faranno fatica a riconoscerci.

Sole.
Oceano.

I nostri abiti rispecchiano ciò che di più profondo è nel nostro essere, e credo sia un bel messaggio da mandare ai nostri cugini del Mana.
Sole, Sempreverde... sono davvero molto felice di vedervi.

Salutò con un sorriso velato ma sincero sia Lindë che Yamato, nonostante i propri Elementi, con quelli del secondo, non andassero esattamente d'accordo, permettendo a Joël di presentarsi da solo - anche se, a quanto aveva compreso, almeno la Consigliere del Sole la conosceva già.

Posso presentarvi il mio Consigliere, Alarick Denisof?

È un immenso onore conoscervi.
Che il Conflux vi benedica ed accompagni sempre.
Vostra illustre personificazione delle Acque, siete la più bella tra le perle di ogni mare.

Vi ringrazio, Consigliere Denisof. - rispose la donna verso Alarick - Mi auguro che la sua saggezza non ci debba servire, durante questo Gaiux.
Significherebbe che, dopotutto, un dialogo è possibile anche con le figure più ostili...

Perché insomma, gli Eredi di Vento e Terra non avevano certo lasciato un bel ricordo, nella mente e nel cuore dell'Oceano.

Acuan Diluvium, il mio nome è Celine Sauvage... è un onore poter essere al Vostro cospetto.

Consigliere Sauvage, è un piacere conoscerla. - rispose Eibhlin verso Celine, facendole un sorriso ed un cenno del capo.

Vogliamo andare?
Credo ci stiano aspettando.

Concordo.
Procediamo a coppie, che la Neutrale Terra ci anticipi in testa.

Eibhlin attese che Joël le porgesse il braccio, dopodiché prese a camminare accanto a lui, lasciando che la propria Acqua si fondesse con la sua: in realtà il proprio incedere durò poco, visto che si trovarono quasi subito di fronte ai cancelli del Castello dove Eredi e Guide druidiche li stavano aspettando.
Lasciò che la Terran Verdigris e l'Ignis Elios si presentassero, seguiti dai loro Consiglieri, poi fece un passo avanti ed abbassò il capo in un saluto rispettoso, tornando però subito dopo a guardare i presenti negli occhi.

Sono Eibhlin Johanndottir, Acuan Diluvium scelta dalla Trama e dal Mana.
Porgo i miei rispetti a tutti i presenti, e prometto solennemente di pormi al servizio del dialogo e della collaborazione per la protezione dell'Equilibrio, ciò che ci rende uguali ed uniti nonostante le nostre differenze.
Ch'esso non venga mai violato, che possa perpetuare in eterno e proteggere tutti noi.

Parole pronunciate con voce pacata ma seria, gentile ma ferma.
Al termine di esse, la donna lasciò che il proprio Consigliere salutasse i presenti, e con quest'ultimo varcò la soglia interna del Castello, pronta a raccogliere le idee e, infine, a dare il proprio contributo alla difesa dell'Equilibrio... in quel momento più che mai.

[Joël]

Covo Acuan ~ Marzo 2109 ~ Camera di Joël

No, nessuna causa per quel giorno.
Aveva preferito lasciar stare il lavoro in vista della situazione delicata che purtroppo solo lui conosceva.
Danielle non poteva essere messa al corrente, così come la propria segretaria dello studio francese, ma per quanto riguardava la parente bastava farle pensare erroneamente che avesse qualche progetto romantico con la propria nuova metà e poteva stare sicuro che la Contessa di Andorra avrebbe fatto poche domande con la promessa di ricevere racconti più dettagliati al suo ritorno.
Confessarsi l'amore reciproco qualche giorno prima aveva favorito in un certo senso una maggiore tranquillità per entrambi, preparandoli alla possibilità che venissero scherniti per quel legame sentimentale e di conseguenza ad un autocontrollo più forte e concreto.
Nonostante questo, il Principe sentiva distintamente il proprio ruolo di Consigliere venire dimezzato e sostituito in parte con quello del fidanzato, ma era altrettanto consapevole che se si fosse lasciato andare, allora avrebbe tradito la fiducia non solo della sua donna ma dell'intera Gilda Acuan. Era abituato ad avere gli occhi puntati addosso per la sua vita intima ma come sarebbe stato sentire quelli di Druidi ed Eredi?
Domande che non poterono ricevere nemmeno una risposta vaga e ipotetica poiché il Difensore Legale venne chiamato a raggiungere il proprio Oceano per dirigersi assieme presso l'isola dell'incontro al vertice.
Quando furono nella stessa stanza e si poterono guardare negli occhi l'un l'altro (lei con uno splendido vestito blu e lui con un completo estremamente elegante e costoso sempre della medesima fantasia di colore), venne spontaneo ad entrambi sorridere leggermente, forse apprezzando la presenza di una persona così importante per loro al proprio fianco durante quella situazione e considerandosi fortunati ad essere fidanzati con un partner di così bell'aspetto.
Eibhlin annullò un secondo la distanza tra loro e gli posò un bacio sulle labbra, il quale venne subito ricambiato.

Ti amo.
Ma da questo momento in poi, saremo solo l'Acuan Diluvium ed il suo Consigliere, d'accordo?

Ti amo.
Ma da questo momento in poi, saremo solo l'Acaun Diluvium e il suo Consigliere, d'accordo.

Ripeté le parole di lei con una sottile ironia, quasi a voler stemperare ulteriormente la tensione che stavano vivendo, poi, facendosi più serio, annuì piano con una espressione da uomo preciso, affidabile e soprattutto conscio di quanto fosse importante mettere da parte i sentimenti.
Presero quindi assieme la passaporta, raggiungendo le corrispettive identità della Terra e del Fuoco, pronti a preservare il Conflux.

Ascension Island ~ Più Tardi ~ Vicino la Costa

Una volta arrivati sul posto, Joël non poté che gioire internamente alla vista di Celine Sauvage, una più che gradita presenza a rafforzare la sua tranquillità interiore, infatti, in quanto sua amica, contribuiva a farlo sentire in un ambiente decisamente positivo, oltre a dargli la conferma che anche il Consigliere degli Ignis era una persona ben più che qualificata nell'intento diplomatico.
Si salutarono e come era giusto che fosse, il Principe si complimentò con la francese per il suo meraviglioso aspetto, permettendosi anche un baciamano galante. Saluto con analogo rispetto andò anche all'Ignis Elios, il quale ispirava alla perfezione l'elemento suo di appartenenza.

Sole.
Oceano.
Posso presentarvi il mio Consigliere, Alarick Denisof?

Terran Verdigris, avverto distintamente l'affascinante integrità del vostro spirito.
Che il Conflux vi benedica esattamente come ha fatto prima Gaia nel donarvi queste mirabili sembianze.

Ovviamente, il Consigliere Acuan non privò Lindë Vilvarin del suo regale portamento, eseguendo un altro baciamano.

Colleghi... È un vero piacere.
Milady Sauvage, il rosso le dona alquanto!

Mister Denisof, mi pare di capire che siamo tutti vestiti a tema...

Piacere mio, Precettore Denisof.
E sì, Incendio Sauvage, pare che l'Equilibrio ci abbia fornito un'idea comune...

Vogliamo andare?
Credo ci stiano aspettando.

Concordo.
Procediamo a coppie, che la Neutrale Terra ci anticipi in testa.

Lo penso anch'io... anche se non so quanto questo mi faccia piacere.

Suvvia Celine, se ben ricordo il pessimismo non ha mai fatto parte di te...

Fece un occhiolino alla bionda, cercando di tirarla un po' su di morale, per quanto lui stesso non si sentisse al top dell'ottimismo.
Non era obiettivamente facile star calmi quando si andava ad incontrare delle massime autorità possibilmente ostili facenti parte di un mondo per certi versi sconosciuto o comunque poco frequentato. I dissapori non erano una novità ed assieme ad essi c'era anche da mettere in conto che con molta probabilità i colpevoli di quelle stragi erano dei Druidi, ergo questi ultimi andavano trattati con i guanti per il rischio che si offendessero nell'essere accomunati ai pazzi omicidi che stavano decimando in lungo e in largo le popolazioni del Mana e della Trama.
Presa l'Oceano sotto braccio, camminarono tutti assieme fino ai cancelli, i quali si presentarono avanti a loro molto velocemente e per evidente effetto magico e misterioso. Il cuore del Principe iniziò a battere più forte e quando ai loro occhi apparvero le figure delle Guide e degli Eredi, non poté trattenere un sospiro emozionato e teso allo stesso tempo.

Sono Eibhlin Johanndottir, Acuan Diluvium scelta dalla Trama e dal Mana.
Porgo i miei rispetti a tutti i presenti, e prometto solennemente di pormi al servizio del dialogo e della collaborazione per la protezione dell'Equilibrio, ciò che ci rende uguali ed uniti nonostante le nostre differenze.
Ch'esso non venga mai violato, che possa perpetuare in eterno e proteggere tutti noi.

Mi presento a Voi: Joël Montesquieu, Consigliere Acuan e Precettore eletto dal Mana e dalla Trama.
Nulla esiste di più completo ed armonioso nel mondo naturale che le vostre illustri presenze alle quali rivolgo i miei omaggi più sentiti.
Benedetto sia il dialogo costruttivo che sono certo riusciremo a raggiungere e glorificato sia l'Equilibrio che ci condurrà ad una soluzione pacifica.
Onorato di poter essere un aiuto durante questa vitale ricerca.

Eseguì un inchino profondo e solenne verso tutti i presenti, per poi fare qualche passo indietro e tornare in silenzio.

[Estia]

Io, Lindë Vilvarin-Trigger, Terran Verdigris scelta dal Mana e dalla Trama, porgo a tutti Voi i miei omaggi, e giuro di fronte alla più sacra magia di questo luogo d'impegnarmi con tutta me stessa affinché l'Equilibrio venga preservato.

Io, Alarick Denisof, Consigliere della Sempreverde e Terran Precettore scelto dal Mana e dalla Trama, porgo a tutti Voi i miei omaggi, e giuro di fronte alla più sacra magia di questo luogo di impegnarmi con tutto me stesso affinché l'Equilibrio venga tutelato.

Il mio nome è Yamato Kusanagi, Ignis Elios nominato dalla Sacra Fiamma del Mana e della Trama.
Rivolgo a Voi i miei saluti e vi garantisco il mio assoluto Rispetto, nonché affermo il mio intento più aureo di evitare qualsiasi Conflitto.
Lunga Vita all'Equilibrio, difeso dal sangue vivo e caldo di tutti noi.

Io, Celine Sauvage, Consigliere del Sole ed Ignis degli Incendi scelta dal Mana e dalla Trama, porgo a tutti Voi i miei omaggi, e giuro di fronte alla più sacra magia di questo luogo d'impegnarmi con tutta me stessa affinché l'Equilibrio venga preservato.

Sono Eibhlin Johanndottir, Acuan Diluvium scelta dalla Trama e dal Mana.
Porgo i miei rispetti a tutti i presenti, e prometto solennemente di pormi al servizio del dialogo e della collaborazione per la protezione dell'Equilibrio, ciò che ci rende uguali ed uniti nonostante le nostre differenze.
Ch'esso non venga mai violato, che possa perpetuare in eterno e proteggere tutti noi.

Mi presento a Voi: Joël Montesquieu, Consigliere Acuan e Precettore eletto dal Mana e dalla Trama.
Nulla esiste di più completo ed armonioso nel mondo naturale che le vostre illustri presenze alle quali rivolgo i miei omaggi più sentiti.
Benedetto sia il dialogo costruttivo che sono certo riusciremo a raggiungere e glorificato sia l'Equilibrio che ci condurrà ad una soluzione pacifica.
Onorato di poter essere un aiuto durante questa vitale ricerca.

Ognuno di loro si era presentato di fronte agli Eredi e alle Guide druidiche, pronunciando parole comuni: rispetto, impegno, collaborazione: tutti volevano collaborare affinché l'Equilibrio venisse preservato, ma era difficile farlo quando ci si sentiva così lontani gli uni dagli altri.
Tuttavia, dopo i Capi Gilda e i loro Consiglieri, fu la volte delle Guide druidiche, che si presentarono ben più velocemente dei cugini della Trama.

Ariun, portavoce del Tibet.

Harshul, portavoce dell'India.

Dragán, portavoce della Bulgaria.

Zoylia, portavoce dell'Uruguay.

Maruk, portavoce del Madagascar.

Nessun discorso sentito, nessuna speranza espressa, i Druidi puntarono sulla praticità del momento, presentando la propria identità senza ulteriori fronzoli -per quanto, probabilmente, essi sarebbero stati accolti in modo positivo.
Infine, per ultimi ma di sicuro non per importanza, fu la volta degli Eredi, che si presentarono uno per volta - chi con la regalità distaccata appropriata al loro rango, chi con parole ed atteggiamenti più sentiti e "mortali".

Razìa, Erede dell'Acqua.
Che Gaia vi benedica e vi protegga sempre.

Moira, Erede della Terra.
Possa Gaia essere sempre in vostro favore.

Rawyn, Erede del vento.
Spero che Gaia non distolga mai il suo occhio benevolo dalle vostre persone.

Fywir, Erede del Ghiaccio.
È una vera gioia per me ritrovarmi di fronte alle Guide delle tre Gilde.
Che Gaia possa ascoltare la mia preghiera per un Gaiux pacifico e frutto di collaborazione amichevole e sincera.

Miui, Erede del Fulmine.
Sono onorata di essere al vostro cospetto, e m'impegno a mia volta affinché tutto possa procedere nel migliore dei modi: che questo Gaiux venga ricordato nei secoli come il risultato di una collaborazione fruttuosa tra tutti noi.

Estia, Erede del Fuoco.
Siamo tutti testimoni, oggi, di un evento ben più grande di noi: che questo incontro non sia solo il frutto di un impegno congiunto ben riuscito, ma anche la base per un rapporto più stretto tra i protettori dell'Equilibrio, di qualunque genere essi siano.

Ciascuno consapevole dell'importanza del momento, chi con una maggiore volontà di cooperazione, chi col desiderio di tornare presto al proprio mondo di appartenenza, chi con la speranza di stringere un rapporto amichevole, chi con lo scetticismo di poter collaborare.
A prescindere da tutto ciò, il Gaiux poteva ufficialmente dirsi cominciato, ora: ciascuno avrebbe avuto un paio d'ore per prepararsi, dopodiché il primo vero e proprio incontro avrebbe avuto inizio, nella sala principale di quel Castello creato dal Mana; la cosa migliore da fare era chiudersi nelle proprie stanze per concentrarsi, riordinare le idee e pregare.
Quasi tutti lo fecero all'istante... ma qualcuno s'intrattenne più di altri, per portare a termine missioni secondarie ma importanti -per terzi- o semplicemente per instaurare un rapporto più profondo tra cugini.

Questo è per te... ci teneva che lo avessi.
Gli manchi molto, e voleva che avessi un piccolo drago sempre al tuo fianco.

... anche lui mi manca molto. - Estia prese quel regalo tra le mani, stringendolo al petto come fosse il tesoro più prezioso al mondo - Ditegli che lo amo appena lo vedrete, ve ne prego.
E portate i miei saluti a tutta la Gilda Terran, e la speranza di poter tornare presto a visitarla.

La Sempreverde non era l'unica ad essersi attardata all'esterno più del consigliato.

Per quanto sia stato un eguale onore ospitare i vostri fratelli dell'Acqua e del Ghiaccio, credo sia normale poter affermare che mi è dispiaciuto profondamente non avervi visto apparire all'interno del mio Covo.
Posso ardire di chiedervi una comunione spirituale dei nostri elementi per qualche secondo?

La richiesta del Sole, per quanto inaspettata, venne ben accolta da Estia e Miui che, da una parte e dall'altra, sfiorarono la mano dell'uomo liberando i propri Elementi in tutta la loro potenza.

È un onore poter fondere il mio Fulmine col Vostro, Ignis Elios.

Ed io pregherò il Mana affinché mi sia possibile visitare la Gilda Ignis, prima o poi.

Sorrisero, le due Eredi, inchinandosi brevemente verso la Guida degli Ignis prima di allontanarsi insieme, parlottando tra loro a bassa voce; nonostante fossero le più inclini al dialogo coi Gildati, non dovevano dimenticare perché si trovassero lì, e quanto fosse essenziale per tutti concludere il Gaiux nel migliore dei modi.

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

Erano passati sette giorni, da quando la prima riunione del Gaiux aveva avuto luogo: in quei sette giorni Eredi, Druidi e Gildati avevano discusso per ore, cercando di trovare un accordo; c'era chi voleva chiedere al Mana la morte per gli assassini che minavano l'Equilibrio, chi invece voleva la loro semplice cattura. C'era chi pensava fosse giusto dare loro una seconda possibilità, e chi voleva privarli di qualsiasi potere, facendoli diventare dei semplici babbani.
Si era discusso senza sosta, a volte persino perdendo la voce, per dare fiato alle proprie ragioni: ciascuno dei presenti aveva esposto il proprio pensiero e combattuto per convincere gli altri a vederla nel proprio modo, ed aveva altresì dovuto accettare d ascoltare le considerazioni altrui con la consapevolezza di poter essere egli stesso a modificare la propria idea.

Sette lunghi giorni erano trascorsi lentamente, ora dopo ora, tra piccole conquiste e perdite, fino a che la soluzione era stata trovata: a quel punto, era stato necessario scegliere un "Portavoce del Gaiux", ovvero una persona tra loro che comparisse di fronte al Mana -richiamato attraverso un antico rituale- e gli esponesse la richiesta del Concilio; per scegliere la suddetta persona, si era ricorsi al "Calice del Gaiux".

Questa coppa, antica quanto il Gaiux stesso, aveva una funzione analoga a quello che, nel mondo dei maghi privi di Elementi, era conosciuto come il "Calice di Fuoco": in questo caso, però, non era necessario inserire i nomi dei candidati; tutti i presenti erano candidati a presentarsi di fronte al Mana, e sarebbe stato il Calice stesso a fare la propria scelta.
Stupendo tutti, esso scelse non un Erede né un Druido, bensì un Gildato: e non un Capo Gilda, ma un Consigliere... quello del Fuoco, per la precisione: Celine Sauvage venne scelta -sotto lo sguardo scettico dei Druidi e di alcuni Eredi- come colei che avrebbe parlato di fronte al Mana. Mai, nei Gaiux precedenti, un Gildato -men che meno Consigliere- era stato indicato come Portavoce del Concilio, ma nonostante il panico iniziale, la Ignis alla fine accettò il ruolo per cui era stata scelta, dichiarandosi pronta.

L'ottavo giorno, dunque, il rituale aveva avuto luogo: sugli spalti della Sala del Rituale, un ampio spazio all'aperto simile, per struttura, ad un piccolo Colosseo, si erano riuniti Druidi, Gildati, Consiglieri ed Eredi, tutti tranne Celine, che si era posizionata su un piedistallo con un leggio di marmo al centro della Sala, leggermente spostato sulla sinistra; uno per uno, nella propria lingua natale, le cinque Guide druidiche, i sei Eredi ed i cinque Gildati avevano richiamato il Mana affinché si manifestasse di fronte a loro, accogliendo la loro richiesta di aiuto.

Con corpo, anima e mente, affido agli Elementi la mia preghiera: sacra divinità del Mana, a Voi mi rivolgo con spirito umile e cuore aperto, chiedendo il Vostro aiuto per proteggere l'Equilibrio che più della mia stessa vita mi è caro.
Ascoltate le mie parole, Entità ancestrale madre degli Elementi, accogliete la mia preghiera, e mostrateVi in tutta la Vostra potenza.

Ad ogni richiesta pronunciata, la Sala del Rituale si caricava a di un'energia mistica sempre più forte ed intensa... e quando anche l'ultima preghiera venne formulata, al centro della Sala e di fronte alla Prescelta del Gaiux, una delle due divinità mistiche più potenti in assoluto comparve ai presenti, manifestandosi a loro e provocando in ciascuno un aumento -temporaneo- di affinità con gli Elementi del 50%.

Impossibile descrivere cosa volesse dire trovarsi di fronte ad una forza del genere: immediatamente, tutti i presenti s'inginocchiarono di fronte alla manifestazione fisica che si era palesata loro davanti, sentendosi piccoli, quasi insignificanti al suo cospetto.
Ma solo una di loro doveva parlare al Mana, solo una doveva alzare il viso alla divinità e formulare una specifica richiesta: e quella persona era la francese Ignis degli Incendi e Consigliere del Sole, Celine Sauvage.

§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

Nonostante fosse stata scelta dal Calice in modo vincolante, Celine ci aveva messo all'incirca 15 ore prima di accettare effettivamente di essere la Portavoce del Gaiux: non era stato solo il fatto che mai prima un Gildato aveva avuto l'onore di parlare al Mana a spaventarla, bensì anche la consapevolezza in sé di cosa ciò implicasse; trovarsi faccia a faccia con una Divinità, parlare con lei, farle una domanda e sperare che non s'incazzasse per essa.

Perché potrebbe incazzarsi, vero? - domandò in un sussurro verso Yamato.

Era il momento, ormai: di lì a poco sarebbero entrati nella Sala del Rituale, tutti tranne lei avrebbero pronunciato la formula per richiamare il Mana... e lei sarebbe stata lì, al centro, sul piedistallo, in attesa che la Divinità si manifestasse loro cosicché potesse richiederle ciò che era stato deciso nel corso della settimana precedente.
Una passeggiata, insomma.

Sto per svenire...

Soffiò verso il Sole, il corpo rigido per la tensione che divenne quasi di pietra quando le porte della Sala si aprirono, e tutti vi fecero il loro ingresso: il piedistallo era lì che l'attendeva, ed ivi Celine prese posto, prendendo lunghi e profondi respiri nel tentativo di calmarsi.
Tenne gli occhi chiusi fino a che non percepì le prime voci pronunciare la formula rituale, l'energia crescere intorno a lei ed i propri Elementi agitarsi nel suo spirito con una furia senza precedenti: spalancò gli occhi, a quel punto, occhi che si sgranarono ancora di più quando, di fronte a lei, in un'esplosione di luce, il Mana prese forma, richiamato dalla magia dei presenti.
Per un lungo istante, la Sauvage rimase senza fiato, col cervello completamente vuoto: come si faceva a parlare, come si faceva a pensare, con un'entità del genere che ti donava attenzione?
Quando finalmente l'Ignis cominciò a parlare - nella lingua delle Gilde che, però, risuonò alle orecchie dei presenti come una lingua ancestrale ed antica stranamente conosciuta e comprensibile da tutti quanti, indistintamente- si accorse che la voce le stava tremando, ma non poteva farci niente: il Mana era di fronte a lei, e la donna era l'unica a cui poter parlare con esso.

Gloriosa Divinità Ancestrale, io Vi ringrazio per aver risposto alla nostra chiamata.
Il Gaiux qui riunito ed il Calice che ad esso risponde mi hanno designata come Portavoce delle fazioni che al Vostro cospetto si sono inchinate, e che richiedono umilmente il Vostro intervento: Vi prego di ascoltare le mie parole, che io pronuncio con l'umiltà di un servo a protezione dell'Equilibrio.

La stava guardando... non che avesse una faccia nel vero senso della parola, ma la Sauvage si sentiva osservata da Lui: era una sensazione che non avrebbe più dimenticato fino a che avesse avuto vita, così come non avrebbe scordato quella percezione del Fuoco che ora le albergava dentro, un'affinità che superava di gran lunga la perfezione e la faceva sentire un tutt'uno con esso.
Se in quel momento, guardandosi allo specchio, la sua immagine riflessa fosse stata quella di una fiamma e non di un essere umano, non se ne sarebbe stupita: in quel momento, lei era il Fuoco.
Aveva passato ore a prepararsi un discorso che potesse andare bene per quel momento - o perlomeno aveva tentato di farlo: alla fine, invece, stava andando "a braccio", improvvisando con parole proprie la richiesta da porre al Mana; in effetti, a posteriori, avrebbe trovato quasi strana la sua capacità d'essere così solenne e saggia, in un certo senso, ma in fondo si era ritrovata di fronte a Lui e con gli Elementi in corpo in totale fibrillazione... c'era solo da augurarsi che si stesse esponendo in modo decente.
Quando, pochissimi secondi dopo, la divinità rispose alla preghiera di Celine, la sua voce fu udibile soltanto a lei, poiché prese a risuonare nella sua mente con chiarezza inconfondibile; nessun altro poteva sentire la sua risposta, ma i presenti avrebbero potuto comprendere che il Mana stava parlando grazie alle vampate di energia naturale che emetteva.

Ascolterò le vostre parole, Giovane Fuoco che arde nell'Immensità dell'Equilibrio Eterno.

Quella conferma le diede il coraggio di proseguire, pronunciando la vera e propria richiesta per la quale si trovavano tutti lì, e per la quale avevano discusso per giorni.

Figure a noi oscure stanno minacciando ormai da troppo tempo l'Equilibrio a noi tanto caro, uccidendo coloro che vivono per proteggerlo e servirlo: a lungo abbiamo discusso per decidere cosa fosse meglio fare... ucciderli a nostra volta, macchiandoci di un crimine uguale al loro benché mossi da un intento più nobile?
Punirli severamente senza privarli della vita? O forse mostrare magnanimità nella speranza ch'essa possa far risplendere in loro una piccola luce?
Dopo lunghe discussioni, abbiamo compreso di non poterci ergere a giudici di coloro che, nel bene o nel male, sono nostri simili: per questo io, Celine Sauvage, Portavoce del Gaiux, oggi chiedo a Voi, Gloriosa Divinità Ancestrale, di fermare i colpevoli che si sono macchiati del sangue dei nostri Confratelli, e di punirli secondo il criterio che Voi, nella Vostra saggezza, riterrete più opportuno.

Percepisco perfettamente il disgregarsi delle anime e degli spiriti innocenti intorno a Voi.
Il mio intervento è inappellabile e qualsiasi cosa deciderò dovrà essere accettata senza repliche.
Lasciando a me il compito di punire gli attentatori all'Equilibrio e promettete altresì solennemente di non tornare a chiamarmi per richiedere una variazione della pena.

Non potendo decidere anche per gli altri, Celine riportò a voce alta le parole del Mana affinché tutti i presenti potessero ascoltarle, e promettere di accettare qualsiasi decisione la Divinità avesse preso; dopo di che, l'Ignis tornò a rivolgersi a Lui.

Promettiamo di accettare la Vostra decisione, qualunque essa sia, e di accettarla con gioia nella Vostra infinita saggezza.

In quello stesso momento, il cielo sopra di loro si coprì di nuvole, e così avvenne ovunque nel mondo.

Al momento del sonno, ovunque si trovino, il mio potere si abbatterà su di loro.
Le nubi copriranno il cielo per tutta la notte e non appena si saranno diradate, capirete che la vostra volontà è stata fatta. Non potrete invocarmi nuovamente prima che siano trascorsi altri venticinque anni del vostro tempo mortale.
Essendo tu, come Portavoce, facente parte degli Ibridi con la Trama, riceverai come i tuoi fratelli qui presenti un dono.

Un dono riservato solo a lei e agli altri Gildati... ma che dono?
Fortunatamente Celine si guardò bene dal domandarlo alla Divinità che le stava di fronte, ripetendo le sue parole a tutti i presenti prima di ringraziarlo.

Così sia, Gloriosa Divinità Ancestrale.
Possa l'Equilibrio governare l'Universo fino alla fine dei tempi, ed anche oltre.

A seguito di quelle parole, una vampata di energia potente e quasi accecante esplose nella Sala del Rituale, costringendo tutti a chiudere gli occhi: quando poterono riaprirli, gli spalti erano scomparsi, e così il piedistallo... la Sala era tornata ad essere una semplice porzione di rigogliosa vegetazione, nell'attesa che anche il resto del Castello scomparisse e la Natura riprendesse possesso di quel luogo mistico.

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Il Mana si era manifestato, ed aveva accolto la loro richiesta: avrebbe agito secondo coscienza, e forse i presenti non avrebbero saputo mai come esso avesse punito i colpevoli delle stragi dei loro Confratelli.
Ma aveva davvero importanza?
Il Gaiux si era concluso positivamente, nessuna guerra li avrebbe costretti a scendere sul campo di battaglia, e potevano tutti tornare a casa sani e salvi.
Con la consapevolezza di essere per sempre entrati a far parte della storia magica.

Spoiler:

Lindë, Alarick, Yamato, Eibhlin, Joël