Newcastle

[Sandyon]

Ma che cav…

Eh già, proprio una bella scossa forte di energia magica.
Si poté percepire per tutta la casa, potente e simile nello sviluppo ad un'onda di bassa marea, quindi calma ma molto ampia.
Aryanne non poté non svegliarsi, mettendosi subito seduta sul letto e scendendo al piano di sotto in gran velocità.
Lì, l'uovo di colore lilla scuro, violetto, si muoveva ad intervalli di trenta secondi, massimo un minuto, oscillando sulla superficie del tavolo.
Avvolto in un grande panno in modo che non cadesse, ad ogni movimento emanava un'altra ondata di magia, segno inequivocabile che lì dentro c'era si qualcosa ed anche molto somigliante al piccolo e attualmente scomparso Mog.

Oh... mi senti?

L'uovo ovviamente non rispose, ma si limitò comunque a fare un movimento improvviso più forte, segno che forse era stato preso di sorpresa.
Ogni tanto, adesso, era come se all'interno di esso ci fosse una luce che illuminava il guscio da dentro, mostrando una figura opaca molto simile ad un Moguri, infatti ad esempio, la pallina era facilmente riconoscibile perché più alta rispetto alla testa, ma il corpicino pareva essere molto più piccolo di quello di Mog, non proprio la metà, ma forse 3/4 rispetto a lui.
La luce interiore appariva ad ogni sussulto dell'uovo ma la figura non si muoveva di un muscolo, rimanendo in posizione fetale.
Nel frattempo, comunque, Aryanne poteva sentire come se anche avendo dormito già un po', fosse di nuovo stanca, senza un apparente motivo.

Volevo dirti che non sei solo, ci sono io a casa e non me ne vado per nessun motivo, intesi?
Sia che tu voglia uscire o che preferisca muoverti dentro la tua… casetta?

Ad un tratto, non appena ci fu l'ennesima luce interna all'uovo, la ragazza poté notare che la pallina aveva assunto la forma di un cuore, esattamente come faceva Mog quando voleva dimostrarle il suo bene nel sonno, perché magari veniva accarezzato o coccolato in generale.
Quella era la riprova che la creatura dentro il guscio era senziente e in qualche modo stava ascoltando, anche se non era in grado di rispondere.
Nel mentre, le energie della Mercenaria diventavano sempre meno, di continuo, ad ogni secondo che trascorreva, facendo venire a distanza di qualche minuto il giusto lampo di genio alla Vastnor: era l'uovo che le stava risucchiando la magia, l'energia della Trama, per nutrirsi.
In effetti anche Mog faceva così, oltre a nutrirsi di chinotto aspirava l'energia dalle persone che aveva intorno.

Beh, io comunque non mi muovo… promesso.

... Come ti chiami? ...

Ad un tratto, una voce comparve nella mente di Aryanne, una voce vera, non sognata, non immaginata.
Proveniva di sicuro dalla creatura ancora in fase di nascita, ma il vero problema, forse più assurdo... era che non apparteneva ad un maschietto.
Esatto, la voce era femminile, come quella di una bambina, simile nella tonalità a quella di Mog, ma chiaramente di una "lei".
Le vibrazioni dell'uovo iniziavano a farsi sempre più frequenti, adesso si era giunti ad una ogni dieci, quindici secondi circa.
La forza magica della ragazza fortunatamente si era stabilizzata, segno evidente che forse il nutrimento era concluso, ed a proposito di nutrimento, alla Mercenaria venne rivolta un'altra domanda, davvero molto, molto particolare.

... Che bevanda ti andrebbe in questo momento? ...

[Aryanne]

Sì, l'uovo si muoveva.
Ondeggiava ogni trenta secondi o poco più, emanando ondate di energia magica che s'infrangevano contro il corpo dell'italiana, ora seduta sul divano di fronte ad esso, senza però farle male o altro: semplicemente, in quanto strega, le percepiva perfettamente, e tanto bastava a renderla curiosa - ed un poco timorosa - di cosa stesse accadendo lì dentro.
Quando gli chiese se la sentiva, quando lo chiese a qualsiasi cosa ci fosse dentro l'uovo, esso ondeggiò più forte: un caso, o il segnale che la cosa al suo interno era senziente, e la capiva?
Aggrottò la fronte ed assottigliò lo sguardo, Aryanne, avvicinandosi col viso all'uovo per studiarlo meglio… e per poco non cadde, dal divano, quando un piccolo lampo di luce ne rischiarò l'interno, mostrando una struttura fisica simile a quella di Mog ma decisamente più piccola: che stava accadendo al piccolo Moguri?
Era forse rinato una seconda volta? Il fatto che ora lei potesse vederlo era forse la prova che stava per uscire?

Yawhn…

Sbadigliò prepotentemente, la Mercenaria, passandosi la mano sul viso: aveva dormito, e nemmeno poco, eppure ora si sentiva nuovamente stanca, come se non avesse mai poggiato la testa sul cuscino, e tutto d'un colpo per giunta; scosse appena il capo, concentrandosi per rimanere il più attiva ed energica possibile e parlando di nuovo col Moguri - perché solo di quello si poteva trattare - all'interno dell'uovo, promettendogli che non se ne sarebbe andata e che sarebbe rimasta al suo fianco.
Per quanto la situazione fosse assurda, riuscì persino a sorridere nel notare che la pallina sulla testa della creatura aveva assunto la forma di un cuore, segno che Mog, perché era lui che per Aryanne c'era all'interno del guscio, le stava dimostrando il suo apprezzamento alle parole di lei.

Mmmh…

Si sentiva sempre più debole, e le ci volle un gran sforzo mentale per arrivare alla conclusione che, forse, era il Moguri a succhiarle l'energia dal corpo, visto che a quanto le aveva detto Sandyon era della Trama insita nei maghi e nelle streghe che quelle creature si nutrivano.

... Come ti chiami? ...

Ecco, quello sì che le servì per svegliarsi del tutto!
La voce… quella era una voce femminile, non poteva sbagliarsi! Sì, aveva la stessa tonalità di Mog più o meno, ma non sarebbe mai potuta appartenere ad un lui, proprio no!
Sbatté le palpebre, la Vastnor, schiarendosi la voce e chiedendosi come fosse il caso di rispondere al Moguri, anzi, alla Moguri, che le stava parlando mentalmente, indecisa se utilizzare la mente a sua volta oppure parlare ad alta voce: e se Mog fosse rinato sotto forma di una femmina?
Scosse il capo per scacciare questi pensieri e, titubante, provò ad usare lo stesso mezzo di comunicazione usato dalla creatura.

Mi… mi chiami Aryanne.
E tu?

Provò a domandare, incerta, osservando le vibrazioni ridursi come intervallo di frequenza: se non altro non percepiva più l'energia magica scivolare da sé, segno che evidentemente la Moguri dentro l'uovo era piena.

... Che bevanda ti andrebbe in questo momento? ...

Che… bevanda? - ripeté Aryanne, presa un tantino alla sprovvista? Che bevanda poteva andarle in quel momento? Qualcosa di dolce, sicuramente, per ripristinare energia e zuccheri, qualcosa che difficilmente poteva concedersi con la dieta… - … latte freddo con cioccolato!

Esclamò alla fine mentalmente, quasi con l'acquolina in bocca al solo pensarci, prima di scuotersi ed appoggiare una mano sul guscio, appena titubante, per accarezzarne con delicatezza la superficie e provare a rassicurare ancora la creatura al suo interno, non sapendo se questo potesse essere d'aiuto o meno.

Non devi aver paura… cioè, immagino che tu ti senta molto protetta lì dentro, ma… ci sono io, qui fuori.
Se vuoi uscire, se ti andasse di abbandonare l'uovo e farti vedere… beh, insomma, hai qualcuno che ti aspetta.
Posso anche rimanere sveglia tutta la notte se mi c'impegno, sai? Perciò, ecco, non avere fretta.
Io sono curiosa di vederti, ma esci quando vuoi, quando ti senti pronta…

Si sentiva stupida a pensare quelle cose, a porre avanti quelle rassicurazioni che magari alla Moguri nemmeno servivano… ma in fondo male non avrebbero fatto, tanto valeva provarci; mentre parlava accarezzava ancora il guscio e, nonostante la stanchezza, gli occhi erano ben svegli e vigili, pronti a mantenere la promessa che le aveva fatto di non addormentarsi o lasciarla sola, anche se ciò avesse significato non dormire fino al giorno dopo.

[Sandyon]

Mi… mi chiami Aryanne.
E tu?

Che bel nome!
... Io mi chiamo Ming!

La voce rispose quasi subito e più andava avanti quella conversazione e più si sentiva sempre più nitida, chiara e alta nel volume.
Evidentemente la Moguri interna all'uovo aveva assorbito abbastanza energia per fortificare anche il suo contatto col mondo e la realtà.
Tuttavia, il corpo interno al guscio ancora non dava alcun segno di movimento, soltanto il pon pon di tanto in tanto cambiava forma oppure brillava di un colore indefinito, poiché filtrato dal viola dell'uovo. Non stava cambiando la forma o la grandezza, quindi evidentemente la sua taglia era inferiore rispetto a quella di Mog, ma che cosa stava succedendo di preciso? Il piccolo amico di Sandyon era rinato sotto forma femminile?
E se così non era, era scomparso per lasciare il posto a quella nuova creatura? Certe domande forse avrebbero attraversato a breve la mente dell'italiana, forse adesso troppo impegnata a rispondere ad altri quesiti, ovvero quelli posti mentalmente dalla piccola nuova arrivata.

Che… bevanda?
… latte freddo con cioccolato!

Oooohhh... E com'è?
E' buono?
Potresti berne un poco qui davanti a me?
... Vorrei assaggiarlo!

Poteva riuscire a percepire i sapori sentiti da Aryanne Vastnor?
Quell'essere era quindi in grado di sfruttare il suo risucchio di energia anche per carpire ciò che trasmettevano le terminazioni nervose del prossimo?
Davvero molto, molto interessante. In effetti, in passato, quando Mog apparve di fronte a Sandyon, al ragazzo andava proprio del chinotto, ma era ovvio che lui avesse completamente dimenticato quel dettaglio.
Evidentemente quella specie magica necessitava di un tratto fornito da un altro essere per determinare un gusto, una preferenza o una fonte di nutrimento. Alla base di quella verità c'era la creazione del Moguri in sé, ad opera artificiale di persone ormai del tutto scomparse.
Segreti e spiegazioni perse ormai nei meandri del tempo, spiegazioni che nemmeno loro stessi erano in grado di fornire.

Non devi aver paura… cioè, immagino che tu ti senta molto protetta lì dentro, ma… ci sono io, qui fuori.
Se vuoi uscire, se ti andasse di abbandonare l'uovo e farti vedere… beh, insomma, hai qualcuno che ti aspetta.
Posso anche rimanere sveglia tutta la notte se mi c'impegno, sai? Perciò, ecco, non avere fretta.
Io sono curiosa di vederti, ma esci quando vuoi, quando ti senti pronta…

... Ihihihih, non mi sento protetta, mi sto solo formando!
Però ho un po' di freddo, mi puoi mettere in una bacinella di acqua bollente?
Ma tanto tanto bollente, quasi che brucia!
... Grazie Aryanne, ti voglio bene!

Ed eccolo lì, l'ennesimo cuoricione che comparve al posto del pon pon della piccola Ming, la quale adesso si stava affidando completamente all'aiuto della Mercenaria per continuare a svilupparsi dentro il proprio uovo e prepararsi quindi ad uscire una volta per tutte. La superficie del guscio infatti, appariva ancora molto spessa, resistente e senza la minima intenzione di scalfirsi. I minuti passavano e la notte trascorreva placida e mentre Sandyon, Monique, Veronique e Kalas erano passati alle chiacchiere più frivole, agli alcolici e alla divisione di argomenti tra uomini e tra donne, nella baita Vastnor si stava consumando un vero e proprio miracolo, frutto dell'attesa, della magia e dell'ignoto.

... Tu hai lo stesso sangue del padrone di mio papà!
Anche lui è tuo papà?

[Aryanne]

Che bel nome!
... Io mi chiamo Ming!

Ming…
Mog era diventato Ming, dunque? Sandyon l'avrebbe uccisa, come minimo.
Non che fosse colpa sua, ma Aryanne si sentiva comunque in difetto perché era presente quando la sparizione del Moguri era accaduto: e se il fatto che ora fosse una femminuccia dipendesse dal fatto che, nel momento in cui Mog era scomparso, c'era lei? Se ci fosse stato Sandyon sarebbero potute andare diversamente le cose?
Non disse nulla, non condivise quei suoi pensieri - anche perché con chi avrebbe potuto farlo? - concentrandosi sul fatto che la voce della Moguri le risuonava nella mente sempre più forte, sempre più chiara, sempre più nitida, come se Ming stesse diventando sempre più forte.
Peccato che ancora non usciva, e questo rendeva la Vastnor un tantino ansiosa.
Intanto, però, si ritrovò a pensare ad una bevanda che le andava in quel momento, qualcosa che le avrebbe fatto piacere bere: pensò che nulla sarebbe stato meglio del latte e cioccolato, in quell'occasione, perché era una bevanda fresca, dolce e carica di zuccheri, che rendevano tutto migliore e permettevano di recuperare le energie.

Oooohhh... E com'è?
E' buono?

Uhm, beh, sì… a me piace!
È dolce, zuccheroso, cioccolatoso…

Come faceva a spiegare ad una Moguri che sapore avesse il latte e cioccolato, per la miseria?

Potresti berne un poco qui davanti a me?
... Vorrei assaggiarlo!

Vuoi assaggiarlo tramite… me?

Domandò perplessa Aryanne, decidendo però di fare come Ming aveva chiesto: si allontanò e corse in cucina a prepararsi latte e cioccolato, tornando poco dopo col bicchiere pieno ed una bella cannuccia affondata nella bevanda marroncina e fresca.

Titubante, avvicinò il bicchiere alle labbra, mise la cannuccia tra esse e ne bevve un bel sorso, deglutendo lentamente come a volerle far sentire - ma era davvero possibile? - appieno il sapore cioccolatoso del latte.

Ti… ti piace?

Le domandò incerta, provando poi a tranquillizzarla e dicendole che l'avrebbe aspettata, se la Moguri avesse voluto, che non si sarebbe addormentata fino a che non avesse deciso di venire fuori, e che se per caso fosse stata spaventata dall'idea di rimanere da sola… beh, non lo sarebbe stata, perché c'era lei lì.

... Ihihihih, non mi sento protetta, mi sto solo formando!
Però ho un po' di freddo, mi puoi mettere in una bacinella di acqua bollente?
Ma tanto tanto bollente, quasi che brucia!

Acqua bollente? D'accordo, aspetta! - ancora una volta, la ragazza corse al bagno, prese una bacinella, la riempì d'acqua e la portò di nuovo in salone, poggiandola sul tavolo: a quel punto castò un paio di "Incendio", l'ideale per scaldarla, e persino un "Abridium" per farla bollire, dopodiché poggiò delicatamente l'uovo in essa - Ecco qui… dovrebbe andare bene!

... Grazie Aryanne, ti voglio bene!

Oh… ehm… anch'io te ne voglio Ming!

Rispose Aryanne dopo un secondo d'incertezza, ipotizzando che, se quello era Mog in versione femminile, allora non c'era motivo per non dirglielo: si sedette a terra, proprio di fronte al tavolo, con la schiena appoggiata al divano, e bevve un sorso di latte e cioccolato con un sospiro; peccato che, poco dopo, la bevanda rischiò di andarle di traverso.

... Tu hai lo stesso sangue del padrone di mio papà!

Tu… tu sei la figlia di Mog?! - domandò incredula la Mercenaria, ricordandosi di respirare solo dopo aver cominciato di diventare cianotica - Ma… se tu sei sua figlia, allora dov'è Mog?

Mica era dovuto morire per far nascere lei, vero?
Perché dubitava che Sandyon avrebbe accettato placidamente la cosa, nel caso.

Anche lui è tuo papà?

Sandyon?
Sì, lui… lui è mio padre…

Confermò l'italiana, decisamente sconvolta e sempre più ansiosa di capire cosa ne sarebbe stato del Moguri tanto amico di Sandyon e della sua… piccolina.

[Sandyon]

Aryanne se ne andò un po' incerta nella cucina, prendendo un bicchiere, versando al suo interno del latte fresco e mettendoci anche tre o quattro cucchiaini cioccolato zuccherato in polvere (una bevanda che poteva concedersi solo in quell'istante perché per il padre era off limits almeno cinque giorni su sette), tornando poi nella stanza ove era presente l'uovo per prenderne qualche sorso e comprendere se davvero la piccola Moguri dentro l'uovo fosse capace di percepire quel sapore attraverso di lei.

Ti… ti piace?

... Wow!
Moltissimo, ha un sapore così buono!
... Grazie di avermelo fatto scoprire, ora non potrò più farne a meno!

Un messaggio chiaro e piuttosto esplicito, visto che ad esempio Mog di chinotto ne andava matto e ne consumava almeno una bottiglia al giorno.
Il chiaro riferimento a quell'abitudine poteva far intuire alla ragazza che aveva appena scelto quale sarebbe stata la bevanda preferita di quella creatura in procinto di arrivare al mondo. Per fortuna che non aveva pensato a cose tipo lo champagne, altrimenti sai che bella spesa extra avrebbero dovuto fare i genitori da quel momento in poi per dissetare la giovane creatura?

Acqua bollente? D'accordo, aspetta!
Ecco qui… dovrebbe andare bene!

... Grazie Aryanne, ti voglio bene!

Oh… ehm… anch'io te ne voglio Ming!

Una volta immerso l'uovo nell'acqua, la sua superficie si fece immediatamente più levigata e sottile, come se perdesse spessore.
Evidentemente quello era un mezzo per permettere a Ming di venire fuori prima oltre che scaldarla, visto che sentiva un poco di freddo.
Quando Aryanne lanciò i due incantesimi sulla superficie d'acqua, si accorse subito che l'energia magica scaturita dalla bacchetta era molto più debole del normale, segno che stare troppo vicino alla Moguri la spingeva a risucchiare parte del potere per incamerarlo e facilitare la schiusa.
Successivamente, comunque, la ragazza venne a sapere l'identità segreta della piccola, rimanendo alquanto sconcertata e preoccupata.

Tu… tu sei la figlia di Mog?!
Ma… se tu sei sua figlia, allora dov'è Mog?

Lui si trova dove si è incontrato la prima volta con tuo papà...
Sta rielaborando la sua energia perché sta mutando, dopo aver dato vita a me!
Perché è il tuo papà, vero?

Sandyon?
Sì, lui… lui è mio padre…

... Lui però ci metterà un po' più di me per venire fuori, perché sarà più forte!
Uh, puoi prendere un altro bicchiere di cioccolatte?
Ti preeeeeegoooooooo!

Termine coniato al momento, "cioccolatte", però più veloce per indicare la bevanda, senza dubbio.
La piccolina si godette meravigliosamente la seconda dose di latte e cacao che la ragazza mandò giù, non immaginando minimamente quante gliene avrebbe dette il padre nel sapere che aveva ingurgitato così tanti zuccheri tutti assieme. Un corpo così ben allenato e tonico come quello dell'italiana era anche frutto di specifiche diete e regimi alimentari stretti e controllati, ma per ora Aryanne faceva bene a fregarsene e sperare che l'uovo si schiudesse al più presto, magari anche rincuorata dal fatto che Mog fosse vivo, da qualche parte, ma vivo.

Adesso mi potresti mettere in un'altra bacinella?
Una volta che mi hai immersa nell'acqua, congelala, grazie!

[Aryanne]

... Wow!
Moltissimo, ha un sapore così buono!

Dunque era vero, poteva percepire il sapore del latte e cioccolato attraverso di lei… pazzesco, sconcertante ed assurdo, ma non stavano forse parlando di una creatura che, teoricamente, era sconosciuta all'intero mondo magico? Guardando la questione da quel punto di vista, forse, nulla le sarebbe potuto sembrare assurdo.
E poi, chiaramente, Ming aveva ottimi gusti in fatto di bevande.

... Grazie di avermelo fatto scoprire, ora non potrò più farne a meno!

Ah, beh… ma figurati!

Rispose Aryanne, chiedendosi istintivamente se, da quel momento, il latte e cioccolato sarebbe diventato, per Ming, ciò che il chinotto era per Mog: forse avrebbe dovuto optare per qualcosa di più leggero e salutare, ma al momento non ci aveva minimamente pensato, concentrandosi su quello che effettivamente le sarebbe andato di bere fregandosene della dieta, delle calorie e del resto.
Seguendo le indicazioni della Moguri, la Mercenaria immerse l'uovo in una bacinella d'acqua bollente, percependo la debolezza della propria energia magica - poiché la creatura se n'era nutrita - e notando come la superficie dell'uovo fosse diventato subito meno spesso e visibilmente più sottile.
Tutto, però, perse importanza quando venne a sapere che la femminuccia nel guscio era la figlia di Mog: ma se lei era lì, allora il Moguri dov'era?

Lui si trova dove si è incontrato la prima volta con tuo papà...
Sta rielaborando la sua energia perché sta mutando, dopo aver dato vita a me!
Perché è il tuo papà, vero?

Confermò l'identità di Sandyon con un pizzico di sconcerto: stava mutando… quindi sarebbe diventato più forte, più grande magari, avrebbe cambiato totalmente aspetto e forse anche carattere? Non sapeva rispondersi, ma già il fatto di sapere che era vivo e che stava bene contribuiva a farla sentire più tranquilla, e a scacciare il pensiero di avere, non si sapeva bene come, contribuito alla morte del piccolo ed adorabile Moguri.

... Lui però ci metterà un po' più di me per venire fuori, perché sarà più forte!
Uh, puoi prendere un altro bicchiere di cioccolatte?
Ti preeeeeegoooooooo!

Le venne istintivo sorridere nel sentire quella preghiera, perché se anche il tono di voce era diverso, più femminile, quel modo di fare era identico a quello di Mog: scosse il capo, si avvicinò la cannuccia alla bocca e bevve un altro paio di lunghi sorsi di "cioccolatte", arrivando quasi a finirlo ed immaginando con terrore quanto avrebbe dovuto sudare, l'indomani, per smaltirlo.

Ti piace proprio tanto, eh?
Sei golosa quanto me, evidentemente!

Esclamò Aryanne, non ipotizzando nemmeno per un secondo - forse facendo bene o forse no - che magari poteva essere stata lei ad influenzare la golosità della Moguri nell'uovo.
Uovo che, dopo essere stato al caldo, necessitava di altro per schiudersi…

Adesso mi potresti mettere in un'altra bacinella?
Una volta che mi hai immersa nell'acqua, congelala, grazie!

Da un'estremo all'altro, eh?
Va bene, dammi un secondo!

Esclamò ancora l'italiana, riempiendo un'altra bacinella di acqua in bagno e posandola come la precedente sul tavolo: vi immerse delicatamente l'uovo, e con la bacchetta castò un paio di "Glacius" per congelare l'acqua al suo interno, seguendo le istruzioni di Ming alla lettera.

Così va bene?
Ti senti meglio?

Le chiese, osservando con attenzione il guscio dell'uovo per capire se si stesse assottigliando come accaduto poco prima o meno.

[Sandyon]

Ti piace proprio tanto, eh?
Sei golosa quanto me, evidentemente!

Sto prendendo tante cose da te...
... Sei il mio primo nutrimento, alcuni miei tratti proverranno dal tuo essere!

Questo significava che l'energia che la piccola aveva raccolto non appena diventata capace di comunicare avrebbe determinato i suoi caratteri ereditari, definendo così alcuni lati del suo spirito e della sua indole, in quel caso in accordo con quelli di Aryanne Vastnor.
La calda temperatura dell'acqua aveva contribuito ad ammorbidire il guscio e a renderlo più fragile, oltre che meno spesso della condizione iniziale, ma non era finita lì, infatti Ming diede disposizioni all'italiana affinché facesse un cambio e la trasportasse con l'uovo in una nuova bacinella d'acqua ma ghiacciata, o meglio, doveva prima immergere l'oggetto curvo e poi congelare il liquido esterno affinché fosse avvolto dal freddo.

Da un'estremo all'altro, eh?
Va bene, dammi un secondo!

Ihihihih, d'accordo!

Così va bene?
Ti senti meglio?

Eh si, decisamente!
... Uuuuhhhh, che brividini che sento...

In concomitanza con quelli che la creatura chiamava "brividini", l'uovo iniziava ad avere intervalli di luminosità sempre più brevi, quasi come se fosse una sorta di timer che stava scendendo verso lo zero e che alla fine avrebbe decretato la rottura del guscio, lasciando uscire la piccola.
La stessa bacinella tremava di tanto in tanto, facendo vibrare il pavimento, mentre allo stesso momento si scaturivano forti ondate di energia che attraversavano l'appartamento rompendo qualche oggetto fragile, come vetri e piccoli suppellettili di legno, ceramica o terracotta.
In parole povere la cara Ming stava davvero combinando un disastro, ma non era sicuramente colpa sua, erano stati loro a metterla lì!

Mi dispiaceeeeeeee!
Non volevo, giuro... Sigh... Sniff...

Stava piangendo!
Incredibile, nemmeno era ancora venuta al mondo e già si sentiva in colpa di qualcosa, difatti la pallina sopra la testa assunse la forma di una goccia gigante, simile ad una lacrima, mentre la Moguri sospirava triste e sconsolata, temendo di essere sgridata da un momento all'altro.
Non appena però Aryanne l'avesse tranquillizzata che era tutto a posto e non doveva preoccuparsi di nulla, allora il pon pon avrebbe ripreso la forma classica, aumentando la quantità di potere scatenato dalla creatura magica speciale e sconosciuta.

Oh... oh... sento una strana sensazione...
... Un specie di prurito... un formicolio intenso per tutto il corpo...
... Uh... uh... Ecco, lo sento, si si... ci sono... rompi il ghiaccio, rompi il ghiaccio!

Attese con ansia che la ragazza afferrasse la bacchetta ed usasse un qualsiasi incantesimo offensivo per spaccare velocemente il blocco contenente l'uovo il quale, non appena libero da qualsiasi impedimento, prese a brillare di una luce sempre più intermittente, sempre di pi, sempre di più, fino a che non fu completamente fissa, praticamente uguale a quella osservata dalla ragazza cinque settimane prima, quando Mog era scomparso.
Trascorsero pochissimi secondi e il brillare si tramutò in una forte esplosione magica di proporzioni epiche, che fece sussultare tutta l'abitazione, spaccando in due anche la protezione che c'era intorno alla casa che impediva di essere vista e avvicinata da estranei.
La giovane Vastnor venne scaraventata all'indietro, ruzzolando fino a schiantarsi addosso al divano e per poco non le volò la bacchetta.
Giusto il tempo di scuotere la testa e tentare di rimettersi in piedi, o per lo meno in ginocchio, che una voce ormai ben conosciuta dalla ragazza la chiamò, costringendola a voltarsi sulla destra... ed ecco che si trovò davanti...



... Ming ...

CIAO ARY!

[Aryanne]

Sto prendendo tante cose da te...
... Sei il mio primo nutrimento, alcuni miei tratti proverranno dal tuo essere!

Ah, beh, allora verrai su che è una meraviglia!

Esclamò Aryanne, facendo una leggera battuta divertita e dedicandosi poi a spostare l'uovo da una bacinella piena di acqua bollente ad un'altra di acqua congelata, in modo tale che il freddo avvolgesse completamente il guscio.

Eh si, decisamente!
... Uuuuhhhh, che brividini che sento…

Lei sentiva i brividini, l'italiana dal canto suo riscontrò una diminuzione dell'intervallo di tempo nella luminosità che l'uovo assumeva: le faceva un po' paura percepire quanta energia magica uscisse da lei, soprattutto perché, durante quelle ondate simili a quella che aveva svegliato lei, qualcosa finiva per rompersi - niente di troppo grave, qualche soprammobile ed un paio di vetri, ma comunque non era qualcosa che capitava proprio tutti i giorni.

Mi dispiaceeeeeeee!
Non volevo, giuro... Sigh... Sniff...

Non c'erano proprio dubbi su chi fosse il padre della piccola Ming: ancora non era nemmeno nata, e già piangeva sconsolata temendo di aver combinato un disastro… era proprio figlia di Mog!

Ma no, non è colpa tua!
E poi si può riparare tutto con la bacchetta, in un batter d'occhio! Smettila di piangere, non ce n'è motivo, non sono arrabbiata con te…

Provò a rassicurarla la Vastnor, parlandole dolcemente, ed in effetti sembrò funzionare visto che la pallina, precedentemente a forma di lacrima, adesso era tornata normale; in un certo senso le faceva comodo essersi "allenata" con Mog, ma era strano rapportarsi ad un altro Moguri, per giunta una femmina!

Oh... oh... sento una strana sensazione…

Che tipo di sensazione? - domandò l'italiana, piuttosto allarmata.

... Un specie di prurito... un formicolio intenso per tutto il corpo...
... Uh... uh... Ecco, lo sento, si si... ci sono... rompi il ghiaccio, rompi il ghiaccio!

Afferrò la bacchetta e castò immediatamente un paio di "Diffindo" - era troppo stanca per rompere il ghiaccio con un incantesimo solo - e non appena questo avvenne, la luce si fermò, smettendo di brillare ad intermittenza e rimanendo fissa.

… Ming, stai b--

Non fece nemmeno in tempo a finire la frase, che un'esplosione di energia magica la catapultò all'indietro: si sentì sbattere contro il divano e quasi lo oltrepassò col corpo, facendo delle capriole su se stessa senza nemmeno riuscire a capire che cavolo stesse accadendo; strinse più forte la bacchetta nella mano destra e, con la sinistra, afferrò il bordo del divano per non andare ulteriormente all'indietro.
In più, un rumore terrificante raggiunse le sue orecchie: quello di un vetro che andava in pezzi, e Aryanne sapeva bene da dove venisse… la protezione magica di casa Vastnor era appena andata a farsi benedire - e Sandyon l'avrebbe ammazzata di sicuro, per questo.

Ohi ohi, che cazzo di botta…

Mormorò Aryanne, scostandosi i capelli dal viso mentre prendeva dei respiri profondi, provando a mettersi in piedi anche se si sentiva un bel po' frastornata: il caos dentro la stanza si poteva risolvere facilmente, ma di sicuro non poteva sperare di rimettere a posto da sola la cupola di magia protettiva intorno alla casa.
Scosse il capo lentamente, ruotando leggermente su se stessa per capire in che condizioni fosse l'uovo… solo che non c'era più nessun uovo.
Al suo posto…

CIAO ARY!

M-Ming… ?

Non c'erano dubbi sul fatto che fosse una Moguri, ed in effetti era molto simile a Mog anche se il suo pelo era decisamente più scuro rispetto a quello del padre: l'espressione era però la stessa, ed era ovvio che un pochino Aryanne ne fosse già conquistata.

Sei… sei davvero una Moguri, porca miseria! - perché fino all'ultimo una parte di lei non credeva davvero possibile che Mog avesse potuto "figliare" - Come ti senti, stai… stai bene?

Le domandò incerta, adocchiando il bicchiere sul tavolo che chissà come aveva resistito alle ondate di energia della piccolina, e che conteneva ancora un sorsetto di cioccolatte: lo prese, titubante, e lo avvicinò alla Moguri, allungandoglielo con un sorriso incerto - perché era strano, stranissimo, averla di fronte, non sapeva esattamente come muoversi e comportarsi con lei.

… vuoi finirlo?

[Sandyon]

M-Ming… ?

Siiiiiiiiiiiii!

La piccola Moguri si lanciò come un razzo addosso alla ragazza, aspettandosi che ella la prendesse tra le sue braccia.
Una volta sistematasi addosso alla figlia di Sandyon, la piccola fece diventare il pon pon un grosso cuore rosso acceso che brillava scintillante.
La folta peluria e la morbidezza del corpicino erano tali e quali a quelle di Mog, con la differenza che lei era leggermente più minuta.
Pareva che tra le braccia dell'italiana si sentisse immediatamente bene, infatti strusciava il muso ed emetteva versi acuti di piacere.

Sei… sei davvero una Moguri, porca miseria!
Come ti senti, stai… stai bene?

Certamente!
Finalmente sono fuori, non ce la facevo più!
Mi fai le coccole?

Aryanne non aveva mai chiesto esattamente al padre come fosse Mog da appena incontrato, ma se Sandyon avesse visto Ming in quel frangente, probabilmente avrebbe avuto qualche piccolo flash del passato, dato che il "padre" della nuova creatura era praticamente uguale nel modo di fare, non appena uscito dal proprio uovo. Quando la ragazza propose alla pelosona di avere un altro sorso di "cioccolatte", Ming annuì vigorosamente, ma era inutile, non voleva staccarsi dalla Vastnor per alcun motivo, quindi all'italiana toccò per forza avvicinarle il bicchiere così da nutrirla di nuovo.

Mmmmmhhhh!
Assaggiato direttamente è ancora meglio!
Da oggi io e te saremo inseparabili, va bene?

Intendeva dire che l'aveva appena ribattezzata come la sua amica e compagna come Sandyon lo era per Mog?
Esattamente, niente di più facile. Aryanne era presente alla schiusa, Aryanne era presente ancor prima quando l'uovo era venuto fuori, quindi Aryanne era la persona indicata per assimilare il suo essere a quella Moguri, che da quel giorno in poi avrebbe fatto da supporto e aiuto in ogni occasione della vita ed anche del lavoro, ma quello era un dettaglio che il padre avrebbe dovuto spiegarle bene come usare senza esagerare.

Tu eri già a contatto con il mio papà, quindi sai cosa posso fare!
Oh beh, io forse sono un po' meno brava di lui su tutto, però posso ugualmente essere invisibile e parlarti nella testa!
Guarda!

E con un bel "pop", Ming scomparì, proprio come faceva Mog in passato, aggirandosi nell'etere senza che però qualcuno la potesse individuare.
Aryanne però poteva percepirne la presenza nello spirito, nell'anima, come se fosse indissolubilmente legata a lei. Era per quello che il padre era sempre al corrente quando Mog si trovava nei paraggi? Adesso molte cose risultavano più chiare.
D'un tratto, la ragazza si sentì immediatamente meglio, ricaricata di un poco di energia, segno che la Moguri aveva usato i suoi poteri.

Adesso come va?
Scusa se ti ho preso tanta Trama ma ne avevo bisogno...
... Altrimenti ci avrei messo mesi prima di formarmi completamente!

Riapparve infine sul divano, seduta, con solo le zampine di sotto dato che quelle di sopra non le possedeva.
Il manto violaceo aveva sfumature davvero bellissime, ondeggianti, morbide e profumate di un aroma molto ma molto familiare alla ragazza: già, non c'era dubbio, il profumo del pelo di Ming era lo stesso del bagnoschiuma che Aryanne stava utilizzando durante quel periodo, il suo preferito.
Dunque era proprio vero che molte caratteristiche le avrebbe ereditate da lei, ma non era certo ovvio che prendesse pure certi connotati.

Posso avere altro cioccolatte?

[Aryanne]

Siiiiiiiiiiiii!

Una Moguri.
La figlia di Mog.
Per la miseria, che colpo per la sua vita.
Una cosa si poteva affermare con certezza, e cioè che Aryanne Vastnor non si annoiava mai… e quanto appena successo non faceva altro che confermare quell'assioma: a quante altre persone al mondo poteva capitare di ritrovarsi presenti alla schiusa di un uovo di Moguri?
… appunto.
Ming le si fiondò addosso, e per fortuna la ragazza ebbe la prontezza di riflessi di aprire le braccia per farcela fiondare dentro: sorrise, non poté farne a meno, quando la piccola Moguri le si appiccicò addosso, strusciando il musetto contro il corpo dell'italiana; e che dire del pon pon a forma di cuore che si mise ad esibire non appena Aryanne fece un paio di carezze sullo stomaco della creatura?

Certamente!
Finalmente sono fuori, non ce la facevo più!
Mi fai le coccole?

Oh… sì, certo!
Sei proprio una… patatina! - un soprannome decisamente particolare, ma non avrebbe saputo proprio come altro definirla, e poi le calzava a pennello - Ti piace il solletico?

Le domandò subito dopo, solleticandole il pancino per provare a farla ridere prima di proporle l'ultimo sorso di cioccolatte: peccato - per così dire - che Ming non avesse alcuna intenzione di staccarsi da lei, tanto che Aryanne dovette prendere il bicchiere in mano ed avvicinare la cannuccia alla bocca di Ming per permetterle di finire la bevanda tanto amata.

Mmmmmhhhh!
Assaggiato direttamente è ancora meglio!

Eheh, non avevo dubbi…

Da oggi io e te saremo inseparabili, va bene?

Inseparabili… ? - la fissò per un lungo istante, mentre nella sua testa si forma un interrogativo probabilmente molto plausibile: Ming sarebbe diventata per lei… cioè che Mog era per Sandyon? - … mi stai dicendo che tu sarai la mia Moguri personale?

E non appena la creaturina avesse risposto positivamente…

Cazzo che gran figata!

Insomma, escludendo il padre, quanti altri Mercenari al mondo potevano vantare un Moguri invisibile che li aiutasse nelle missioni? … appunto!
Certo, ammesso che Ming potesse diventarci, invisibile…

Tu eri già a contatto con il mio papà, quindi sai cosa posso fare!
Oh beh, io forse sono un po' meno brava di lui su tutto, però posso ugualmente essere invisibile e parlarti nella testa!
Guarda!

Infatti, con un POP sonoro - quelli tipici di Mog - la Moguri scomparve, ma mentre quando accadeva al maschietto lei semplicemente non sapeva più quando fosse presente e quando no, dovendogli parlare per capirlo, con Ming era diverso: la percepiva, infatti, la sentiva nel proprio animo anche senza parlare.
E a proposito di sentire, poco dopo Aryanne percepì le forze tornare, almeno in parte, facendola sospirare di sollievo mentre Ming riappariva seduta sul divano: quant'era carina!

Adesso come va?

Decisamente meglio!

Scusa se ti ho preso tanta Trama ma ne avevo bisogno...
... Altrimenti ci avrei messo mesi prima di formarmi completamente!

Hai fatto bene allora, e poi questa si ricarica… - commentò l'italiana avvicinandosi alla Moguri: in un impeto curioso la prese in braccio ed avvicinò il pancino di lei al proprio naso, inspirando profondamente… era l'odore del suo bagnoschiuma alle rose e miele! Pazzesco… - L'importante è che tu ti senta bene, anche se penso che Sandyon mi ucciderà quando dovrò spiegargli come mai la protezione intorno alla casa si è disintegrata…

Aggiunse, rimettendola giù con un piccolo sospiro preoccupato.

Posso avere altro cioccolatte?

Va bene, però seguimi ed andiamo insieme in cucina!

Rispose lei, anche perché voleva osservarla volare con quelle piccole alette che aveva dietro la schiena: una volta nella stanza, Aryanne avrebbe preparato un secondo bicchiere di cioccolatte e gliel'avrebbe messo di fronte con la cannuccia immersa nel liquido fresco e scuro, poggiandosi al bancone della cucina con le braccia ed osservandola con un piccolo sorrisetto divertito.

E così ora siamo una squadra… sei contenta?