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Per i negozi...

Messaggioda Lucas » 18/02/2014, 22:12

[Stanza di Lucas - Hogwarts - 3 Novembre - ore 11.23]


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Era fermo in quella posizione da almeno mezz'ora, intento a fissare il vuoto: stava cercando di farsi venire un'idea, un'illuminazione, un lampo di genio, insomma, qualcosa.
Ed ovviamente non era arrivato a concludere nulla: scosse il capo con un sospiro frustrato, dandosi la spinta con le gambe per alzarsi in piedi ed andare verso il bagno, nel quale si dedicò ad una bella doccia che sperava lo avrebbe aiutato a schiarirsi le idee... o perlomeno lo avrebbe fatto sentire meglio.
Voleva fare un pensiero a Monique per il suo compleanno, un regalo che non fosse troppo esagerato, visto che non erano poi così intimi - colleghi ed amici, certo, ma fino ad un certo punto - e che fosse quindi più un gesto simbolico, e magari che potesse piacerle, piuttosto che qualcosa di eclatante... ma purtroppo aveva la mente vuota; ipotizzabile visto che non la conosceva un granché, ma era comunque piuttosto fastidioso.
Con un asciugamano avvolto intorno alla vita, il docente di Trasfigurazione uscì dalla doccia e si strofinò i capelli con un asciugamano, tornando nella propria camera e posando lo sguardo sul bracciale emotivo che gli aveva regalato Tisifone.

Ma certo... Tisifone!

Esclamò l'uomo, il volto che s'illuminava in un'espressione di sorpresa e felicità al tempo stesso: sapeva a chi chiedere aiuto, e oltretutto i due avrebbero potuto approfittarne per parlare un po' visto che non lo facevano da tempo... ne avevano di cose da raccontarsi - anche se qualcosina già sapeva grazie a Noah.
Non perse tempo, dunque, prendendo piuma e pergamena per mandare un biglietto veloce alla donna, sperando che avesse un po' di tempo per lui.


So che sembra assurdo che ti stia scrivendo così, di punto in bianco, ma ho assolutamente bisogno della tua consulenza.
Sperando tu possa dedicarmi un po' del tuo tempo, che ne dici di pranzare fuori oggi?
Ti aspetto al "Qíng Pechino", ad Hogsmeade, tra un paio d'ore. Spero che ci sarai.

Un abbraccio

L.T.


[Stesso Giorno - Ristorante "Qíng Pechino" - ore 13.20]


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Sapeva di aver stuzzicato la curiosità di Tisifone con quel biglietto, e sapeva di essere stato forse un tantino scorretto nel non anticiparle nulla... ma cosa c'era di meglio per spingerla a presentarsi all'appuntamento?
Naturalmente una parte di sé sperava che la donna avesse comunque voglia di vederlo, di parlare con lui anche senza una motivazione vera e propria, ma allo stesso tempo era consapevole che potesse avere qualcosa di più urgente da fare: non una lezione, perché entrambi avevano le prime due ore dopo pranzo totalmente libere, ma non bastava certo per assicurargli la presenza della ex compagna a pranzo.
La aspettava, seduto al tavolo prenotato per due, con lo sguardo che, intenso e penetrante, era fisso sulla porta; aveva indossato un paio di jeans, delle scarpe da passeggio, una maglia a maniche corte e una giacca verde scuro, che però era appesa alla spalliera della sedia.

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Avanti... non deludermi Tissi...
Ultima modifica di Lucas il 19/02/2014, 12:57, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Tisifone » 19/02/2014, 11:25

[Aula di Divinazione - 3 Novembre 2107 - ore 11:45]


... E' esatto Signorino Kenway. La Divinazione ha avuto anche presso i babbani illustri contestatori fin dall'antichità. Nel I secolo a.C. Marco Tullio Cicerone nel suo De divinatione la definiva come un'arte inaffidabile e fallace mentre nel II secolo D.C...

Tic tic tic

Un picchiettio insistente riecheggiò nell'aula di Divinazione, costringendo la docente a interrompere la lezione. Subito decine di paia di occhi sorpresi, perplessi e alcuni anche preoccupati si votarono all'unisono verso la finestra dove, al di là del vetro, era ben visibile uno dei gufi della scuola. Rimanete ai vostri posti.

Le cattive notizie solitamente arrivano sottoforma di Patronus.

Il riferimento per nulla velato a ciò che era accaduto anni prima con il Mezzo Drago fece rabbrividire alcuni degli studenti più grandi ma ottenne l'effetto desiderato. In un silenzio quasi irreale, dato il numero di adolescenti presenti, Tisifone si alzò dalla sua sedia a dondolo e si diresse verso la finestra, il tintinnio dei campanellini che adornavano il suo eccentrico abito che riecheggiava in maniera sinistra nell'aula. Con mano ferma e una espressione indecifrabile sul viso, slegò la pergamena dalla zampetta dell'animale che volò via non appena liberato dal suo leggero fardello e, facendo ben attenzione a mostrare alla classe solo la linea dritta delle proprie spalle, ne lesse veloce il contenuto.

So che sembra assurdo che ti stia scrivendo così, di punto in bianco, ma ho assolutamente bisogno della tua consulenza.
Sperando tu possa dedicarmi un po' del tuo tempo, che ne dici di pranzare fuori oggi?
Ti aspetto al "Qíng Pechino", ad Hogsmeade, tra un paio d'ore. Spero che ci sarai.

Un abbraccio

L.T.



Il sopracciglio sinistro si inarcò lievemente imitato dall'angolo destro delle labbra in una espressione ironica.

Sssplokhiye novossssti ?
(Cattive notizie?)


Sibilò Idra apprensiva nella misura in cui un pitone poteva esserlo.

Ossspredessslenno sssplokho ... dlya nassshego parssstnera
(Decisamente pessime... per il nostro convivente.)


Rispose la donna con un lampo di divertimento negli occhi prima di far sparire la missiva tra le pieghe del suo vestito e riprendere la lezione dal punto in cui era stata interrotta, come se non fosse accaduto nulla. Una volta rimasta sola aveva fatto cadere la maschera di professionale compostezza che indossava durante le lezioni per permettere a un ampio sorriso di illuminarle il viso. Pur vivendo sotto lo stesso ampio tetto di Hogwarts per quasi dieci mesi l'anno, erano rare le occasioni in cui riuscivano a concedersi una privata chiacchierata tra amici poichè entrambi, giustamente, tendevano a passare il poco tempo libero a disposizione con i rispettivi partner e di questo la donna non poteva che rammaricarsene. Quel giorno però non aveva alcun impegno scolastico dopo pranzo nè alcun motivo per tornare a Londra, visto che Noah doveva tenere una lezione al Ministero, così l'invito di Lucas quindi per quanto inaspettato era giunto "a lenticchia" o a qualsiasi altro legume che i babbani utilizzavano in uno di quei detti che faticava a ricordare. Dissimulando il suo ottimo umore aveva quindi lasciato l'aula per dirigersi nella sua stanza su alla Torre dei Grifondoro - i suoi alloggi alla Torre Sud era rimasti inutilizzati fin da dopo la notte del "fattaccio" - per farsi una doccia e cambiarsi d'abito, in modo da giungere a Hogsmeade in elegante ritardo.

[Stesso Giorno - Ristorante "Qíng Pechino" - ore 13.30]


Una volta entrata nel ristorante, avvolta nel suo mantello da viaggio blu notte, Tisifone avvertì immediatamente su di sè lo sguardo di Lucas e, giratasi nella sua direzione, si premurò di abbassare il cappuccio, rivelando in tal modo un viso privo di alcuna traccia di trucco e un'espressione seria e concentrata, come l'occhiata che gli stava rivolgendo.

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Rimase ferma a pochi passi dal tavolo per una manciata di secondi, lo sguardo che vagava lungo la figura dell'ex compagno per poi soffermarsi sul suo volto, bello ed espressivo come lo ricordava, lasciando che una nota di apprezzamento affiorasse in superficie mentre i battiti del suo cuore acceleravano di poco. Non provava alcuna vergogna o imbarazzo per quelle reazioni del suo corpo, con cui era ormai giunta a patti da tempo e che sfuggivano del tutto al suo controllo. Si reputava abbastanza grande da sapere che amore e lussuria non sempre camminavano di pari passo e che smettere di amare non implicava necessariamente il non provare più alcuna attrazione fisica per l'altro. L'importante non era cedere a essa.

Professor Turner.

Lo salutò quindi con voce calorosa ma apparentemente distaccata, avvicinandosi a lui senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi, la mano destra che andava slacciando gli alamari del mantello. Per quel pranzo improvvisato aveva scelto un abito sfumato dal grigio perla della parte finale della gonna, lungo fino ai piedi con spacchi irregolari, alcuni delle quali abbastanza lunghi da mostrare parte delle gambe nude al nero del coperto, aderente come una seconda pelle e con un ampio scollo a barca. Aveva tirato su i capelli in uno chignon morbido e, per dare una nota di colore, aveva indossato gli orecchi di ambra e il bracciale celeste che gli aveva regalato l'ex Tassorosso in tempi decisamente non sospetti. Gli voltò le spalle per appendere il mantello all'attaccapanni e dargli una non espressamente voluta visuale sul suo lato B. Difficilmente qualcuno che non la conosceva bene avrebbe creduto che quella misè non era studiata appositamente per far colpo sull'uomo ma che Tisifone si era limitata a prendere il primo abito che fosse allo stesso tempo abbastanza tradizionale ma non troppo eccentrico da mettere in imbarazzo il suo accompagnatore.

Cos'è accaduto di così improvviso e misterioso da trascinarmi lontano dal Castello all'ora di pranzo?

Si informò quindi senza mutare in alcun modo l'espressione seria del viso, prendendo posto accanto a lui.

E sopratutto perchè hai lasciato che accadesse così raramente?

Aggiunse, aprendosi in un sorriso che le addolcì i lineamenti del viso e rese palese quanto il suo invito le avesse fatto piacere.

Non dirmi che temevi che avrei rifiutato un più banale "Ti va di pranzare insieme?"
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Messaggioda Lucas » 19/02/2014, 13:29

Le sue preghiere erano state esaudite: una decina di minuti più tardi, infatti, finalmente la porta del ristorante lasciò entrare la figura di una donna splendida, avvolta in un mantello blu notte, che si abbassò il cappuccio di esso per rivelare il volto acqua e sapone e, per questo, ancora più bello.
Un sorriso lieve ed ammirato fece capolino sul volto dell'uomo, che non aveva motivo per negare a se stesso la bellezza di Tisifone: l'aveva amata, teneva ancora a lei in modo indicibile, sentendo il bisogno di proteggerla e di difenderla da tutto e tutti - anche se ora c'era Noah a fare gran parte del lavoro al posto suo - era insomma ancora legato alla Divinante e poteva anche ammettere serenamente che la sua presenza gli facesse ancora un certo effetto; il cuore non provava più quell'amore di una volta, per lei, ma non aveva dimenticato quanto fosse stata importante per la sua vita.
E si sentiva fortunato, anche se non lo diceva spesso apertamente, per la decisione della donna di esserle comunque amico, dopo il modo in cui l'aveva ferita: avrebbe potuto decidere di chiudere ogni rapporto con lui, di non volerlo più nemmeno salutare quando s'incrociavano per i corridoi di Hogwarts... e invece avevano riallacciato un rapporto che li faceva stare bene, che in un certo senso permetteva loro di vivere un equilibrio tra la relazione con altri partner, e la loro strana ma sincera amicizia.

Professor Turner.

Professoressa Samyliak.

La salutò lui con altrettanto apparente distacco, alzandosi in piedi ed allungando la mano verso di lei così da, se la donna gliel'avesse permesso, eseguire un galante quanto velato baciamano: attese poi che la sua ospite per quel pranzo di fosse accomodata - non negandosi una panoramica veloce del suo lato B, visto l'abbigliamento della collega che sottolineava al meglio la sua figura - e si sedette nuovamente di fronte a lei, un cameriere che celere si avvicinava loro per portare acqua, vino, tè e birra, e posava loro davanti i due menu prima di lasciarli finalmente soli.

Cos'è accaduto di così improvviso e misterioso da trascinarmi lontano dal Castello all'ora di pranzo?
E sopratutto perchè hai lasciato che accadesse così raramente?


Mea culpa.

Ammise Lucas, notando con piacere il sorriso che inarcò le labbra di Tisifone, e che lo portò a sorridere di rimando: nonostante avessero deciso di comune accordo di essere amici, gli impegni di entrambi permettevano loro raramente di godere della reciproca compagnia, e per quanto il Castello di Hogwarts fosse un luogo circoscritto, era abbastanza grande da impedire loro d'incrociarsi spesso, tranne qualche volta durante le ronde, o a cena.
Quella, comunque, era la prima volta che Turner riusciva a passare del tempo con la Divinante fuori dalle mura della scuola, per di più per un pranzo di piacere che poco o nulla c'entrava col lavoro... e ne era felice, perché adorava la compagnia di Tisifone - il suo carattere e il suo essere brillante erano state le prime cose che, all'epoca, lo avevano fatto innamorare di lei.

Non dirmi che temevi che avrei rifiutato un più banale "Ti va di pranzare insieme?"

Un po' lo temevo, sì. E poi sai che odio risultare banale... - confessò di rimando il docente di Trasfigurazione, con un gran sorriso - Senza contare che non sono sicuro di quanto un certo italo-americano sarebbe contento nel vederci passare del tempo insieme... credo ce l'abbia ancora con me, quando si parla della sua sua Tisifone.

E rimarcò quell'aggettivo non per gelosia - in effetti era felicissimo che la donna avesse trovato la felicità proprio con Noah - ma perché era Pellegrino stesso a sottinearne la possessione ogni volta che toccavano quell'argomento.

Perciò ti prego, non dirgli che ti ho appena fatto i complimenti per quanto sei bella... conosco le sue doti da duellante, e credo che, tra noi, sia per lui molto più soddisfacente mandare al tappeto te.

Continuò Turner, sincero e galante nell'ammettere alla donna quanto fosse, in quel momento, affascinato da lei: arrivò il cameriere ad interromperli nuovamente, per prendere le loro ordinazioni, e l'uomo lasciò che fosse Tisifone la prima ad ordinare per poi procedere con le proprie scelte.

Nuvole di gamberi, involtini primavera, spaghetti di soia con verdure e frutti di mare... e pollo con peperoni in salsa agrodolce, grazie.

Nessun tentennamento, anche perché c'erano poche cose, di quel tipo di cucina, che gli piacevano davvero, quindi non doveva fare nemmeno troppa fatica a scegliere: nessun dessert, non perché non lo volesse - e Tisifone sapeva bene quanto l'uomo fosse goloso - ma perché avrebbero potuto prenderlo anche altrove, e non per forza lì.

Grazie, comunque, per essere venuta - riprese quando finalmente poterono parlare in tranquillità - Come stai? Cioè, immagino bene ad una prima occhiata... - ed in effetti, da quando stava con Noah, a Lucas sembrava che avesse una luce perennemente felice e luminosa negli occhi - ma non voglio dare nulla per scontato e chiederlo direttamente a te.
Oltre, ovviamente, a pretendere un resoconto della cena a quattro coi tuoi padrini di questa primavera... non ho mai avuto modo di domandartelo prima, e d'altronde il caro Pellegrino mi ha detto che avrebbe lasciato a te l'onore di raccontare, se te l'avessi chiesto, perciò ti prego, colma la curiosità di questo umile professore.


E le rivolse un sorriso sghembo, dei suoi, quasi a volerla convincere a quel modo - chiedendosi anche per un secondo se Tisifone fosse diventata, grazie a Noah, immune al suo fascino, o se invece riuscisse ancora, in qualche modo, a farle un certo effetto.
Dentro di sé, comunque, sperava che fosse andato tutto bene, perché se c'era qualcuno che poteva davvero farsi accettare da Asher e Demetri, quello era di sicuro l'italo-americano dall'atteggiamento inqualificabile.
Si mise comodo, dunque, attendendo e sperando davvero che a lei andasse di aggiornarlo un po', anche perché non aveva fretta e una parte di sé, seppur inconsciamente, avrebbe tentato di far durare quel pranzo il più a lungo possibile.
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Messaggioda Tisifone » 19/02/2014, 22:28

Professoressa Samyliak.

Un saluto formale che avrebbe potuto trarre in inganno chiunque, sopratutto chi era a conoscenza del loro rapporto passato, ma che internamente divertiva molto Tisifone come fosse un gioco delle parti che comprendevano solo loro due. Gli porse quindi la mano,un velo di rossore che le colorava le guance per il baciamano - era sempre molto sensibile a certi comportamenti galanti - per poi prendere posto al tavolo e, una volta che il camerieri li ebbe lasciati soli, rimproverare neanche troppo velatamente Lucas per aver impiegato così tanto tempo a decidersi di invitarla a pranzo fuori. Poteva essere emancipata quanto voleva ma certe tradizioni/ condizionamenti erano così radicati in lei da essere irriconoscibili e impedirle di prendere l'iniziativa per prima.

Mea culpa.

Humm Hummm

Annuì sorridente, versando un po' di tè verde nel proprio bicchiere e offrendone titubante un po' al collega, non sapendo se e quanto i suoi gusti in fatto di cibo e bevande fossero cambiati. I suoi era rimasti pressocchè identici, se si escludeva il fatto che Noah avesse rivoluzionati il suo concetto di buona cucina, e quindi continuava a preferire in linea generale il tè come accompagnamento alla cucina orientale. Immutato, per lei, era anche il piacere insito nel passare del tempo con Lucas in maniera spensierata cosa di cui non era certa, sopratutto visto il tono misterioso del gufo che aveva ricevuto, l'altro fosse pienamente cosciente.

Un po' lo temevo, sì. E poi sai che odio risultare banale...

Non riusciresti a essere banale neanche volendo - lo contraddisse sventolando pigramente una mano come a scacciare una mosca fastidiosa. - e non vedo perché dovrei preferire il caos della Sala Grande a un pasto esotico condito con una conversazione piacevole in compagnia di un uomo brillante.

Una serie di complimenti rivolti all'altro, tutti sinceri ed espressi con naturalezza. Non era molto preparata in tema di rapporti di coppia o del galateo tra ex fidanzati, ma era convinta che tutto fosse lecito fino a quando avveniva alla luce del sole e senza secondi fini. Ovviamente nessun ragionamento, per quanto logico, rendeva immune dalla gelosia, come aveva sperimentato sulla propria pelle quando il suo compagno si era incontrato con una collega/ex fiamma per un caffè. Pellegrino aveva in più, come aggravante naturale, l'essere in parte italiano e Lucas, in quanto suo amico, lo sapeva bene come rimarcò divertito subito dopo.

Senza contare che non sono sicuro di quanto un certo italo-americano sarebbe contento nel vederci passare del tempo insieme...

Sarebbe decisamente contrariato, salvo poi rendersi conto di chi siamo - il suo migliore amico e una donna con più problemi che attrattive, o almeno era così che si vedeva - e uscirsene con una delle sue battute inqualificabili che hanno il potere di irritarmi.

E intrigarla, imbarazzarla, affascinarla. Dopotutto quella era una delle caratteristiche principali di Noah che l'aveva fatta innamorare perdutamente. Non c'era bisogno di dirlo apertamente, non quando i suoi occhi brillavano di amore per quell'inqualificabile italoamericano.

... credo ce l'abbia ancora con me, quando si parla della sua Tisifone.

Credo più che altro sia ancora combattuto tra il desiderio di spaccarti la faccia per avermi fatto soffrire e quello di erigere una statua in tua onore per avermi resa una donna libera da conquistare.

Come le aveva detto a New York la sera in cui avevano scoperto che i due uomini si conoscevano, la coglionaggine di Lucas nel non credere alla sua innocenza gli aveva fatto comodo, anzi aveva fatto comodo a tutti e tre, visto che erano felicemente invischiati in due rapporti soddisfacenti.

Perciò ti prego, non dirgli che ti ho appena fatto i complimenti per quanto sei bella... - arricciò il naso a quella richiesta, arrossendo come una ragazzina. Per quanto il suo compagno non fosse avaro di complimenti, non le veniva ancora naturale, e probabilmente non sarebbe accaduto mai, accettarli forse perché non credeva di meritarseli davvero - conosco le sue doti da duellante, e credo che, tra noi, sia per lui molto più soddisfacente mandare al tappeto te.

Su questo non posso darti torto. É un sadico schiavista ma é anche un infermiere attento e premuroso - tanto che a volte lo prendeva in giro bonariamente rinfacciandogli di impegnarsi tanto a farla andare con il sedere a terra per avere poi la scusa per palparglielo quanto e come voleva - Credo però che negli ultimi mesi stia un po’ maledicendo la sua superiorità con la bacchetta.

Aggiunse con un ghigno ironico sul viso. Noah aveva affermato di fronte ai suoi padrini che le avrebbe chiesto di sposarla il giorno in cui sarebbe stata capace di batterlo in duello e non si sarebbe mai rimangiato la parola data, per quanto stretta potesse andargli. Presa dalla conversazione con Lucas, Tisifone si ritrovò impreparata all'arrivo del cameriere così, quando l'ex compagno le fece cenno di ordinare, lei sfogliò velocemente il menù, elencando le prime pietanze che stuzzicarono la sua curiosità, contando sul fatto che solitamente le piaceva qualsiasi cosa della cucina cinese.

Toast di gamberi fritti, ravioli di carne al vapore, zuppa di pinne di pescecane, riso al curry e gamberi in agrodolce, grazie.

Nuvole di gamberi, involtini primavera, spaghetti di soia con verdure e frutti di mare... e pollo con peperoni in salsa agrodolce, grazie.

Dopo aver ascoltato l'ordinazione dell'ex Tassorosso, la Divinante scoppiò a ridere, un suono basso e cristallino privo di qualsiasi sfumatura di acidità.

Ritiro quanto detto sul tuo essere banale - commentò non appena la risata sfumò in un lieve risolino - Qualche volta potresti anche buttarti, provare nuovi sapori non ti ucciderà di certo. Vorrà dire che mi stupirai con il dessert.

Aggiunse con una naturalezza disarmante, chinandosi in avanti con fare cospiratorio solo per non farsi sentire dal cameriere alle sue spalle.

Grazie, comunque, per essere venuta.

Grazie all'oscuro segreto che ti ha dato il coraggio di sfidare le ire di Pellegrino.

Precisò lei, prendendo la tazza di te e sorbendone un lungo sorso.

Come stai? Cioè, immagino bene ad una prima occhiata... ma non voglio dare nulla per scontato e chiederlo direttamente a te. Oltre, ovviamente, a pretendere un resoconto della cena a quattro coi tuoi padrini di questa primavera... non ho mai avuto modo di domandartelo prima, e d'altronde il caro Pellegrino mi ha detto che avrebbe lasciato a te l'onore di raccontare, se te l'avessi chiesto, perciò ti prego, colma la curiosità di questo umile professore.

Forse perché le vecchie abitudini erano dure a morire o forse perché l'attrazione che Lucas esercitava su di lei non sarebbe scemata mai, fatto sta che il suo sguardo scivolò istintivamente sulle sue labbra e il suo cuore accelerò di un paio di battiti prima di tornare su ritmi normali alla vista di quel sorriso. Si umetterò le proprie di labbra con la punta della lingua, prima di distogliere gli occhi e affrettarsi a rispondere senza la minima traccia di imbarazzo.

Come come? Noah Pellegrino che rinuncia volontariamente alla possibilità di fare la ruota come un pavone? Un evento da segnare sul calendario!

Stava esagerando e probabilmente ne erano consapevoli entrambi, ma quella reazione era più semplice per lei da gestire rispetto all'ondata di amore e tenerezza che minacciava di soffocarla. Per quanto l'italoamericano avesse avuto tutti i motivi del mondo, magico e babbano insieme, per essere orgoglioso di se stesso e vantarsi del proprio operato, conoscendo la sua ossessione per la riservatezza, aveva preferito mantenere il riserbo su quanto accaduto lasciandole la libertà di decidere cosa rivelare di quella serata. Come poteva non amarlo?

Iniziando dalla prima domanda - riprese - sto in equilibrio stabile e si spera duraturo.

Una risposta in linea con il carattere per nulla semplice della Divinante ma Lucas, consapevole di quanto la donna si sentisse in credito nei confronti del Fato sul fronte felicità visto i colpi che le aveva inferto in passato, non avrebbe fatto fatica a interpretare quella risposta con un più colloquiale "sono totalmente felice e appagata oltre che in pace con buona parte del mondo."

Per quanto riguarda la cena é stato un gioco al massacro emotivo senza esclusioni di colpi terminato con un armistizio siglato con una stretta di mano tra Demetri e Noah. - sintetizzò e sia dallo sguardo che dal tono di voce emergeva l'orgoglio e la gratitudine che provata nei confronti del compagno - Si, ha reso possibile l'impossibile e mantenuto la promessa che mi ha fatto di non dover decidere tra di loro anche se - abbassò lo sguardo sulle proprie mani incrociate sul tavolo e anche il tono di voce si ridusse a un sussurro - ci sono stati momenti in cui ho temuto che decidesse che non ne valeva la pena.

Che lei non valeva la pena di sopportare tutte quelle cattiverie gratuite, tutto quell'astio, tutte le problematiche che si portava dietro.
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Messaggioda Lucas » 20/02/2014, 13:12

Le fece un cenno col capo per farle comprendere che gradiva il té verde, sicuramente più della birra o del vino in quel frangente visto che comunque, nel pomeriggio, avrebbe avuto lezione.

Non riusciresti a essere banale neanche volendo, e non vedo perché dovrei preferire il caos della Sala Grande a un pasto esotico condito con una conversazione piacevole in compagnia di un uomo brillante.

Beh, forse perché le gradite compagnie non ti mancano... - commentò Lucas, che aveva notato come Tisifone fosse ormai piuttosto disinvolta nel parlare con la cugina, senza però esagerare mai troppo per non palesare il loro rapporto, o con la professoressa Vilvarin, le cui Serre secondo Turner assomigliavano sempre più spesso ad un micro zoo - Ma accetto con piacere tutti questi complimenti, mia cara collega... - aggiunse, prendendola un po' in giro - giusto perché non so quanto tempo dovrà passare prima che io possa nuovamente sentirmi lusingato da essi.

E di sicuro non per sola colpa della Divinante, ma per i ritmi caotici che i due inseguivano nelle loro vite, e che lasciavano ben poco tempo - se non la sera rardi - alla possibilità di sedersi e mangiare qualcosa insieme, con calma. Quel momento, in tal senso, era praticamente unico, quasi un piccolo miracolo.
E poi c'era sempre la "questione Noah", ovvero il fatto che il migliore amico di Lucas, Pellegrino, forse non sarebbe stato troppo felice di vederli insieme, anche perché l'uomo sospettava che l'altro ce l'avesse ancora con lui per come aveva provocato, al tempo, un bel po' di sofferenza alla donna che ora gli stava di fronte.

Sarebbe decisamente contrariato, salvo poi rendersi conto di chi siamo e uscirsene con una delle sue battute inqualificabili che hanno il potere di irritarmi.

E farti innamorare, presumo - commentò Lucas con un sorriso sereno, non geloso, al massimo felice che fosse stato proprio Noah a rubarle il cuore: almeno di lui si fidava - Altrimenti non si spiega come ce l'abbia fatta... per quanto la sua proverbiale testardaggine potrebbe essere, di per sé, già una bella garanzia.

Perché l'inqualificabilità di Noah Pellegrino era qualcosa di leggendario, la sua caratteristica predominante: se quella non ti piaceva, non aveva nemmeno senso essere suo amico o la sua compagna.

Credo più che altro sia ancora combattuto tra il desiderio di spaccarti la faccia per avermi fatto soffrire e quello di erigere una statua in tua onore per avermi resa una donna libera da conquistare.

Spero che propenderà per la seconda, vista l'aura di felicità che ti circonda e che quasi mi acceca - le strizzò l'occhio a quelle parole, ma era sincero nel pronunciarle - E magari, se ti riesce, mettici una buona parola per me, mh?

La pregò quasi, prima di farle i complimenti per la sua innegabile bellezza - era ancora più spiccata ora che la vedeva così felice - e chiederle di non riferire al compagno quelle parole di Lucas, prima che il suo dibattito interiore terminasse con la decisione che in fondo spaccargli la faccia valeva la pena... e viste le sue doti nel combattimento magico, Turner sapeva che gliene avrebbe fatto davvero un sacco, di male.

Su questo non posso darti torto. É un sadico schiavista ma é anche un infermiere attento e premuroso.
Credo però che negli ultimi mesi stia un po’ maledicendo la sua superiorità con la bacchetta.


Cosa mi sono perso?

Domandò Lucas curioso, visto che di solito era ben contento, l'italo-americano, di battere chiunque lo sfidasse in un duello, e dunque Turner non riusciva a capire perché mai si dovesse sentire triste o almeno un po' depresso per la faccenda: un'altra cosa che Noah non gli aveva detto, non perché non si fidasse di lui ma perché, come sempre, teneva prima di ogni altra cosa alla privacy della compagna.
Il cameriere arrivò e prese le ordinazioni di entrambi, quella di Lucas del tutto banale probabilmente per un ristorante cinese, cosa di cui si accorse anche Tisifone che, a tal proposito, si lasciò andare ad una bella risata.

Ritiro quanto detto sul tuo essere banale. Qualche volta potresti anche buttarti, provare nuovi sapori non ti ucciderà di certo.

Che vuoi che ti dica, su certe cose non posso non essere classico - commentò Turner alzando le spalle, la serenità sul viso a riprova che di certo non se l'era presa per la battuta di lei - E poi puoi sempre farmi assaggiare qualcosa tu, no? Senza considerare che, se ogni tanto non fossi così prevedibile e scontato, non riuscirei a farmi prendere in giro da te... e allora come potrei sentire quella deliziosa risata che ti esce dalle labbra?

Una dote che aveva imparato da Pellegrino, quella di rigirare le cose per fare un complimento all'altra persona, ma ovviamente, in questo caso, pronunciato senza alcuna malizia o doppio fine, piuttosto con sincero affetto.
Anche perché, la malizia, ce la metteva Tisifone senza nemmeno accorgersene.

Vorrà dire che mi stupirai con il dessert.

... ora capisco cosa intendeva Noah... - mormorò Turner tra sé, le labbra che si aprivano in un ghigno divertito e quasi soddisfatto - E dove vuoi che te lo serva, il dessert?

Le domandò dunque, a bassa voce per farsi sentire solo da lei, sperando che Tisifone capisse perché avesse considerato la sua affermazione come un immenso doppio senso, soprattutto considerando che voleva essere "stupita" dal dolce...
In effetti era un bene che non mangiasse mai con Lucas e Noah insieme, o avrebbe finito per non aprir bocca; e il docente di Trasfigurazione invece voleva che lei parlasse, e gli raccontasse tutte le ultime novità, a partire dalla condizione emotiva di Tisifone ad un resoconto sulla cena tra lei, l'amico e i padrini della donna, visto che Pellegrino non aveva voluto raccontargli nulla.

Come come? Noah Pellegrino che rinuncia volontariamente alla possibilità di fare la ruota come un pavone? Un evento da segnare sul calendario!

Oh, io me lo sono segnato... sai, non si poteva mai sapere!

Scherzò Lucas con una leggera risata, bevendo a sua volta un sorso di tè: era convinto, comunque, che Noah non avesse detto una parola solo per lasciare a Tisifone la scelta, del tutto libera, di decidere cosa raccontargli e cosa no, e quella era solo una, secondo l'uomo, delle dimostrazioni d'amore per la Divinante che avrebbe potuto leggere in lui.

Iniziando dalla prima domanda: sto in equilibrio stabile e si spera duraturo.

Annuì sollevato e totalmente soddisfatto a quelle parole: considerato per quanto tempo l'equilibrio di Tisifone era stato instabile, sentire ora quell'inversione di rotta non poteva che renderlo felice.

Per quanto riguarda la cena é stato un gioco al massacro emotivo senza esclusioni di colpi terminato con un armistizio siglato con una stretta di mano tra Demetri e Noah.

Dici sul serio?
Una stretta di mano?


Ripeté Lucas, leggermente allibito: una parte di sé era convinta che Noah potesse fare tutto... ma forse "tutto" non avrebbe compreso andare d'accordo con Demetri.

Si, ha reso possibile l'impossibile e mantenuto la promessa che mi ha fatto di non dover decidere tra di loro anche se ci sono stati momenti in cui ho temuto che decidesse che non ne valeva la pena.

Nonostante la mia comprovata coglionaggine, della quale sono felice solo perché vedo quanto sei serena ed appagata ora... - mormorò Lucas, allungando la mano per stringere quella di lei in un gesto affettuoso che durò qualche secondo, non volendo metterla in imbarazzo - posso assicurarti che ci sono poche persone per cui valga davvero la pena di andare contro tutto e tutti, Tissi... e tu rientri nella categoria.

Le sorrise, complice ed affettuoso, quell'espressione che solo due persone che si erano amate tanto e che ora si volevano bene, e desideravano solo il meglio l'una per l'altra, potevano capire.
Intanto il cameriere portò loro tutto ciò che avevano ordinato - già, Lucas si era dimenticato che in quei posti potevi anche ordinare mezzo mondo, tanto ti avrebbero portato tutto in una volta sola - lasciandoli così con la tavola imbandita e un mix di odori piuttosto invitante: Turner, dal canto suo, prese subito una nuvola di gambero che sporcò di salsa agrodolce, e se la portò alle labbra per assaggiarla con gusto.

In ogni caso devo fare i miei complimenti a Noah... mai mi sarei aspettato che potesse andare d'accordo con Demetri. O che perlomeno riuscisse a non farsi sbattere fuori a calci nel culo e senza troppi complimenti.
E così ora è ufficialmente parte della famiglia?
I tuoi padrini hanno accettato di "lasciarti" a lui?
- domandò per conferma: lui conosceva bene Pellegrino, e sapeva che, accanto all'uomo, Tisifone sarebbe stata sempre al sicuro e felice... ma ovviamente Asher e Demetri potevano pensarla diversamente - A proposito, congratulazioni per essere piaciuta a Francesco e Lucilya: l'ultima volta che li ho sentiti tramite missiva, non hanno fatto altro che parlarmi della nuova compagna del figlio e di tutte le sue innumerevoli virtù...

La prese un po' in giro, alzando poi il bicchiere verso di lei come a voler proporre un brindisi.

Alla coglionaggine che a volte risulta provvidenziale e agli equilibri stabili e, si spera, duraturi?

Le propose, lasciando libera Tisifone di accettare, ampliare o modificare quel brindisi, prima di far cozzare leggermente il bicchiere con lei e bere un sorso di té, così da potersi poi dedicare nuovamente al suo pranzo.

Comunque immagino che tu voglia sapere perché ti ho chiesto di vederci... - riprese dopo qualche istante - In realtà forse per te sarà una cavolata, ma è un dilemma su cui non riesco a trovare una soluzione.
Tra qualche giorno sarà il compleanno di tua cugina...
- e come sempre, quasi una deformazione professionale, la voce divenne un sussurro per le due ultime parole, prima di tornar normale - e mi sarebbe piaciuto regalarle qualcosa. Niente d'impegnativo, giusto un pensiero che possa piacerle... peccato che non conosca minimamente i suoi gusti!
Perciò... chi meglio di te potrebbe darmi una mano?
- concluse con un gran sorriso sfacciato e supplichevole al tempo stesso.
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Messaggioda Tisifone » 22/02/2014, 0:13

Con un sottile quanto inspiegabile piacere nel constatare che, nonostante il tempo trascorso e i cambiamenti avvenuti nel loro rapporto, vi erano ancora degli aspetti di Lucas che conosceva bene, Tisifone riempì le tazze di entrambi con del tè, chiedendogli con voce ironica perché mai avrebbe dovuto rifiutare un così allettante invito.

Beh, forse perché le gradite compagnie non ti mancano...

Oh ma nessuna ha il tuo fascino, anche se devo ammettere che la Vilvarin possiede delle doti nascoste inaspettate.

Ribatté con un tono di voce un po’ canzonatorio e una battuta ambigua che mostrava chiaramente quanto la presenza di Noah avesse influenzato non solo il suo modo di rapportarsi con gli altri ma anche il suo linguaggio. E come la compagnia di Turner la facesse sentire completamente a proprio agio.

Ma accetto con piacere tutti questi complimenti, mia cara collega...Giusto perché non so quanto tempo dovrà passare prima che io possa nuovamente sentirmi lusingato da essi.

Se non temessi di gonfiare eccessivamente il tuo ego ti manderei una farfalla incantata ogni giorno. - lo rassicurò con aria fintamente dispiaciuta - ma sarebbe quantomeno fastidioso dover spiegare alla Preside perché il Professore di Trasfigurazione svolazza per la scuola come un palloncino...

E soprattutto sarebbe stato molto complicato spiegare lo stesso concetto al proprio gelosissimo fidanzato.Per quanto Pellegrino si fidasse di entrambi e le avesse assicurato che la sua amicizia con Lucas non gli creava particolari problemi, rimaneva pur sempre un uomo molto possessivo, tratto quello del carattere dell'italoamericano che la donna adorava perché lungi dall'essere soffocante e limitante, di certo non avrebbe apprezzato il fatto che la sua donna andasse decantando le doti di un altro uomo. Anzi, probabilmente Tisifone avrebbe dovuto incassare non poche battutine inqualificabile per fargli metabolizzare quel pranzo improvviso. Fortuna che lei adorasse quel tratto distintivo dell'uomo, anche se tentò di non ammetterlo apertamente, più per riserbo che per volontà di sminuire l'amore che provava per l'uomo.

E farti innamorare, presumo - abbassò lo sguardo "colpevole" mentre un velo di rossore le colorava le guance - Altrimenti non si spiega come ce l'abbia fatta... per quanto la sua proverbiale testardaggine potrebbe essere, di per sé, già una bella garanzia.

Quella più che una garanzia é una croce per me, ma stiamo lavorando per smussare gli angoli.

In realtà era lei, testarda tanto e forse più del MT, a star smussando parte della rigidità che aveva ereditato da Demetri e che la rendeva poco incline al compromesso, l'anima di un sereno rapporto di coppia. Pellegrino, dal canto suo, stava dimostrando una notevole flessibilità, supportata da un amore profondo per la Divinante, che però ancora non gli aveva permesso di decidere cosa fare con il suo migliore amico:picchiarlo o ringraziarlo?

Spero che propenderà per la seconda, vista l'aura di felicità che ti circonda e che quasi mi acceca - il velo di rossore sulle sue guance si accentuò ma adesso teneva lo sguardo, fiero e innamorato, rivolto verso il viso del collega - E magari, se ti riesce, mettici una buona parola per me, mh?

Così invece di battermi in mezz'ora impiegherà meno di quindici minuti.

Ribatté divertita, scherzando sul fatto che se avesse provato a difendere Lucas, Noah gliela avrebbe fatta pagare durante i loro allenamenti, per poi commentare pensierosa quanto iniziasse a pesare a Pellegrino la sua abilità con la bacchetta.

Cosa mi sono perso?

Hummm …

Mormorò titubante, mordicchiandosi il labbro inferiore e lisciando il tovagliolo che aveva sulle gambe con entrambe le mani. Non aveva raccontato a nessuno, neanche a Monique, di quella proposta/affermazione/lapsus avventata che l'italoamericano si era lasciato sfuggire durante la cena con i suoi padrini. Per riserbo, per scaramanzia, ma anche per dargli la possibilità di tirarsi indietro se avesse voluto. Si fidava di Noah e sapeva che non aveva parlato con leggerezza quella sera, ma il suo passato - e Turner ne era una prova vivente - le aveva insegnato che non sempre le cose andavano come si desiderava. Però se non fosse accaduto nulla e lui avesse continuato a perseverare in quella fantastica follia allora di certo avrebbe avuto bisogno dell'aiuto e sostegno del suo migliore amico.

Qualcuno ha accennato al fatto che il giorno in cui lo batterò mi chiederà di sposarlo... - detta così poteva sembrare qualcosa di poca importanza, non la proposta quanto il vincolo, se non fosse stato per un piccolo e non trascurabile dettaglio - ... in presenza di Asher e Demetri, sottolineando che in quel modo sarebbe stato certo che il nostro sia un rapporto paritario.

Il sopraggiungere del cameriere per prendere le loro ordinazioni le impedì di aggiungere altro e quando andò via si perse nel rimproverare bonariamente il suo commensale per la banalità della scelta effettuata.

Che vuoi che ti dica, su certe cose non posso non essere classico. E poi puoi sempre farmi assaggiare qualcosa tu, no?

In effetti avevo già pensato di tentarti con le mie pietanze.

Senza considerare che, se ogni tanto non fossi così prevedibile e scontato, non riuscirei a farmi prendere in giro da te... e allora come potrei sentire quella deliziosa risata che ti esce dalle labbra?

Professor Turner ma è sempre stato così sfacciato o lo è diventato negli ultimi mesi?

Lo prese in giro, ridacchiando, compiaciuta. Per quanto la maggior parte delle persone la considerassero un pezzo di ghiaccio, era pur sempre una donna e in quanto tale i complimenti, soprattutto quanto erano sinceri e senza doppi fini, le facevano un immenso piacere. E senza doppi fini ma piena di doppi sensi non voluti era anche la frase che pronunciò subito dopo, con un tono di voce all’apparenza complice ma in realtà solo per non urtare la sensibilità del cameriere visto che stavano in linea teorica discutendo di consumare il dolce da qualche altra parte.

E dove vuoi che te lo serva, il dessert?

A quel sussurro un piccolo brivido le corse lungo la colonna vertebrale, facendola irrigidire per un secondo prima di esibirsi in un’espressione allibita di quelle che la facevano apparire ingenua e virginale, con gli occhi leggermente sgranati e la mano destra a coprirsi la bocca dischiusa per lo stupore. Aveva parlato senza riflettere, correndo il rischio di mettere in imbarazzo Lucas e se stessa anche se dal modo in cui l’altro la stava guardando sembrava tutt’altro che a disagio, anzi quasi divertito. Qualcosa in quel modo di fare le ricordò Noah e spazzò via il senso di vergogna che le stava mandando in fiamme le guance. Abbassò la mano, palesando nuovamente le labbra che si umettò con la punta della lingua, e si sporse in avanti con l’intento di sfiorare con l’altra mano il dorso di quella del collega posata sul tavolo.

Di posti intriganti ce ne sono tanti. – mormorò volontariamente con un tono di voce basso e sensuale ma una luce divertita negli occhi e non lussuriosa - Usa la tua proverbiale fantasia, Turner e stupiscimi…

La sua era una non – provocazione, perché non stava cercando di sedurlo o di farsi sedurre. Stava solo assecondando il suo istinto, che la spingeva a essere abbastanza infantile da avere l’ultima parola, e che in parte era curioso di scoprire se avesse ancora un qualche “ascendente” su di lui. Di certo lei, nonostante il tempo trascorso, non era diventata totalmente immune al suo sorriso sghembo anche se non fu solo in suo onore che decise di soddisfare la curiosità di Lucas in merito alla cena / incontro tra Noah e i suoi padrini. Semplicemente quello era per lei il modo più immediato per ringraziare il proprio compagno per il rispetto che mostrava giornalmente nei confronti del suo bisogno di riservatezza, anche quando esso era esagerato e cozzava con il desiderio dell’altro di diffondere ai quattro venti le belle notizie che riguardavano la loro relazione. E poi c’era da dire che Tisifone era molto fiera di lui, per il modo in cui aveva condotto la serata e soprattutto per come la stessa si era conclusa e non vedeva il motivo per non condividere quel sentimento con qualcuno che era vicino a entrambi.

Dici sul serio?
Una stretta di mano?


HumHummm… - annuì quindi, gli occhi che quasi brillavano per l’orgoglio di avere accanto a sé un uomo del genere. Non temeva di offendere Lucas perché ormai da tempo entrambi avevano compreso che quello che c’era stato tra loro, per quanto importante e sincero, non era “vero amore” – Senza trappole, sotterfugi, sostanze illecite nascoste sul palmo della mano o incantesimi non verbale scagliati a tradimento.

Tutti atti riprovevoli che Demetri avrebbe posto in essere senza perdere il sonno se solo avesse pensato di poterne trarre un qualche profitto o che non avrebbero comportato delle ripercussioni.

Nonostante la mia comprovata coglionaggine, della quale sono felice solo perché vedo quanto sei serena ed appagata ora... – ricambiò la stretta di mano, abbozzando un sorriso di ringraziamento per quel gesto che le sapeva di conforto. - posso assicurarti che ci sono poche persone per cui valga davvero la pena di andare contro tutto e tutti, Tissi... e tu rientri nella categoria.

Il sorriso si ampliò fino a contagiare anche i suoi occhi, il suo sguardo si addolcì e con esso abbracciò tutta la figura di Lucas. Non c’era bisogno di parole per esprimere l’affetto che li legava e il bisogno di sapere l’altro felice e al sicuro. Erano cose che si erano già detti tempo prima durante una ronda e che sarebbero rimaste immutate per l’eternità.
Quando giunse il cameriere Tisifone socchiuse gli occhi e, replicando uno dei riti con cui il compagno l’aveva contagiata, inspirò a fondo, stuzzicando il suo stomaco passando per l’olfatto.

Vediamo un po’ se il sapore fa onore a questo profumino invitante…

Prese quindi le bacchette e, dopo aver spezzato un pezzo di toast, lo intinse nella salsa per poi portarlo alla bocca. Si, decisamente delizioso.

In ogni caso devo fare i miei complimenti a Noah... mai mi sarei aspettato che potesse andare d'accordo con Demetri. O che perlomeno riuscisse a non farsi sbattere fuori a calci nel culo e senza troppi complimenti.

Ci ha provato ovviamente e più di una volta – confermò, prendendo l’altra metà di toast e allungando le bacchette verso Lucas per farglielo assaggiare – La prima in maniera elegante con la Marcia Funebre di Chopin come saluto di ben arrivato e la seconda in maniera secca chiedendogli cosa ci facesse ancora al Manor… Era certo che avremmo litigato furiosamente a causa della morte dei miei genitori e quindi quando siamo tornati in sala è rimasto un po’ spiazzato.

E così ora è ufficialmente parte della famiglia?
I tuoi padrini hanno accettato di "lasciarti" a lui?


Ufficialmente… che parola grossa… - tagliò in due un raviolo e vi fece cadere sopra qualche goccia di salsa, prima di gustarlo – Se dipendesse solo da Asher potrebbe andare e venire dal Manor liberamente, sono così simili quei due che a volte ci fanno paura – a lei e al Pozionista - Demetri invece continuerà a diffidare di lui fino a quando non mi renderà un donna onesta come se l’intensità di un sentimento potesse essere valutato in base a un anello.

Scosse la testa incredula anche se in fondo comprendeva perfettamente la posizione dell’ex Serpeverde: per lui, a cui il diritto di sposarsi era negato, il matrimonio era qualcosa di sacro e inviolabile, come il più potente degli incantesimi.

A proposito, congratulazioni per essere piaciuta a Francesco e Lucilya: l'ultima volta che li ho sentiti tramite missiva, non hanno fatto altro che parlarmi della nuova compagna del figlio e di tutte le sue innumerevoli virtù...

Bè anche nei tuoi confronti non lesinano complimenti e un bel po’ di rimproveri per l’essere sparito così all’improvviso – commentò, indicando con la punta del cucchiaio la zuppa che aveva davanti e chiedendogli silenziosamente se la volesse assaggiare. In caso di risposta positiva, Tisifone avrebbe riempito il cucchiaio e facendo attenzione a non rovesciarne il contenuto, si sarebbe sporta verso di lui, la mano sinistra a coppa sotto la posata per cogliere al volto eventuali gocce – In ogni caso sono due persone assolutamente diverse da qualsiasi cosa io abbia mai conosciuto –esclamò con un tono un po’ scioccato al ricordo del primo incontro con i coniugi Pellegrino ma allo stesso tempo pieno d’affetto – e ti giuro che uscire indenne da un pranzo con loro tre è un’impresa non da poco – e non solo per le porzioni da esercito che Francesco era solito preparare – Però se devo immaginarmi da qui a dieci anni vorrei essere anche solo la metà di quello che sono loro.

Felici, appagati, in sintonia, innamorati.

Alla coglionaggine che a volte risulta provvidenziale e agli equilibri stabili e, si spera, duraturi?

E alle amicizie improbabili… che anche queste siano durature…

Aggiunse facendogli l’occhiolino, sollevando a sua volta il proprio bicchiere e farlo tintinnare contro quello di Lucas. Quel brindisi racchiudeva un po’ tutta la loro storia anche se, in fondo da qualche parte, Tisifone aveva la consapevolezza che mancasse qualcosa. Forse avrebbero dovuto brindare anche alla felicità di coppia di Turner ma il fatto che lui l’avesse raggiunta con la Moreau era qualcosa che non riusciva a digerire in alcun modo. No, non era gelosa, semplicemente non si fidava di lei, non si era mai fidata e difficilmente avrebbe iniziato a farlo così di punto in bianco, nonostante la sua coscienza la rimproverasse continuamente per questa sua chiusura mentale. Dischiuse le labbra per almeno dimostrarsi educata e informarsi su come stesse l’Infermiera di Hogwarts, ma l’ex compagno la battè sul tempo dandole così la scusa ideale per rimandare a un secondo momento l’argomento “Estelle”.

Comunque immagino che tu voglia sapere perché ti ho chiesto di vederci...

Decisamente. All’inizio ho temuto qualche catastrofe visto il tono misterioso del messaggio ma ti trovo un po’ troppo rilassato e sereno quindi si, sono decisamente curiosa di sapere cosa ti ha spinto a invitarmi a pranzo.

In realtà forse per te sarà una cavolata, ma è un dilemma su cui non riesco a trovare una soluzione.

Si pulì le labbra con il tovagliolo e si sporse un pochino in avanti, curiosa di scoprire quale fosse quel dilemma che aveva messo in crisi l’ex Tassorosso per poi esalare un sospiro di sollievo evidente e reale quando finalmente il mistero venne sciolto.

Tra qualche giorno sarà il compleanno di tua cugina... e mi sarebbe piaciuto regalarle qualcosa. Niente d'impegnativo, giusto un pensiero che possa piacerle... peccato che non conosca minimamente i suoi gusti!
Perciò... chi meglio di te potrebbe darmi una mano?


Non ti do uno scappellotto solo perché sei troppo lontano – esordì, riprendendo in mano le bacchette e facendole vagare tra il riso al curry e i gamberi. Le piaceva molto avere a portata di mano tutte le portate insieme perché le dava la possibilità di saltare da un gusto all’altro senza uno schema preciso – Mi avevi fatto preoccupare – sottolineò nel caso in cui il concetto fosse sfuggito – In ogni caso io punterei su qualcosa di personale… ha una casa grande e dispersiva quindi qualsiasi ninnolo impersonale finirebbe per non ottenere giustizia… hai una qualche idea almeno sul genere? – si informò prima di dargli alcune indicazioni generali sui gusti della cuginetta - Come a ogni donna che si rispetti le piacciono i gioielli… e i vestiti – e qui la voce divenne un po’ più titubante perché non riusciva a inserire se stessa nella categorie di donne a cui piaceva fare shopping – e poi ovviamente la musica classica e i libri babbani…
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Messaggioda Lucas » 24/02/2014, 21:29

Oh ma nessuna ha il tuo fascino, anche se devo ammettere che la Vilvarin possiede delle doti nascoste inaspettate.

Sai che dopo un complimento di tale portata non potrò smettere di sorridere per il resto della giornata, vero?

La prese in giro a sua volta, lieto di constatare quanto si sentisse tranquilla nel rapportarsi con lui: avevano convenuto entrambi, mesi prima, che la volontà reciproca era quella di rimanere amici, ma un conto era volere qualcosa ed un altro era metterlo in pratica. Nel loro caso, ad esempio, si sarebbero potuti trovare anche nella condizione di non riuscire a relazionarsi in modo piacevole, sano e costruttivo, per questo Lucas era felicissimo di rendersi conto che, invece, poteva trattare davvero Tisifone come un'amica, scherzando con lei in tranquillità.
Aveva il vago sentore che questo modo di fare della Divinante fosse anche merito di Noah, ma nel caso non se ne sarebbe stupito più di tanto: Pellegrino era una di quelle rare persone totalmente positive, capaci di cambiare, solitamente in meglio, il modo di fare di chiunque - e poi con Tisifone partiva già da un'ottima base, a detta sua.

Se non temessi di gonfiare eccessivamente il tuo ego ti manderei una farfalla incantata ogni giorno.
Ma sarebbe quantomeno fastidioso dover spiegare alla Preside perché il Professore di Trasfigurazione svolazza per la scuola come un palloncino...


Come puoi dire una cosa del genere? Non svolazzerei mai per la scuola come un palloncino!
... al massimo solo nella mia stanza
- commentò Turner con aria gongolante, gonfiando il petto quasi a mimarle l'idea che davvero potesse alzarsi dalla sedia e mettersi a svolazzare per la sala del ristorante in preda all'estasi più pura - E poi varrebbe la pena fluttuare per l'intero Castello, se questo significasse ricevere un tuo gufo ogni giorno.

Aggiunse più dolcemente il docente, facendo anche l'occhiolino alla donna: al di là delle battute, ora che erano insieme Lucas si stava rendendo conto di quanto gli fosse mancato chiacchierare con lei, ritargliarsi del tempo da passare insieme per parlare, per ridere e punzecchiarsi, aggiornarsi sulle proprie vite come due amici avrebbero effettivamente dovuto fare.
E di aggiornamenti, Tisifone ne aveva parecchi da fare all'amico e collega, per quanto alcuni fossero ben visibili: come non notare, infatti, l'aura di felicità che circondava il corpo della Divinante e che le illuminava il volto, rendendo il suo sorriso ancora più bello, che spinse Lucas a domandare a Tissy di mettere una buona parola per lui con Noah, visto quanto il non stare insieme avesse fatto bene sia a lei che all'italo-americano.
E Pellegrino doveva averlo ben capito, visto cosa venne fuori poco dopo nel discorso con Tisifone.

Qualcuno ha accennato al fatto che il giorno in cui lo batterò mi chiederà di sposarlo... in presenza di Asher e Demetri, sottolineando che in quel modo sarebbe stato certo che il nostro sia un rapporto paritario.

Sposarlo?!

Ripeté Lucas, questa volta piuttosto allibito, prima di scuotere il capo ma sorridere con espressione felice e fiera, di lui e di lei: non aveva mai pensato a Noah come ad un uomo da matrimonio, non perché fosse un Don Giovanni o una persona poco seria, quanto più perché, prima di Tisifone, non l'aveva mai visto troppo interessato ad avere una compagna, a costruire una relazione seria insieme... ma con la persona giusta, tutto diventava possibile.
Ed era felice per loro, per tutti e due allo stesso modo... e per se stesso, per il poter essere amico di entrambi in quell'equilibrio perfetto che tanto aveva desiderato.

Professor Turner ma è sempre stato così sfacciato o lo è diventato negli ultimi mesi?

Dovrebbe sapersi rispondere da sola, professoressa Samyliak, o mi sbaglio?

Le domandò di rimando, perché Tisifone lo conosceva abbastanza da sapere che lui era sempre stato sfacciato e diretto, non solo con lei ma in generale: Turner ricordava bene, ad esempio, le innumerevoli volte che aveva lasciato la donna senza parole all'inizio della loro conoscenza per modi di fare diretti e senza filtri che l'avevano presa spesso in contropiede.
Il tempo era passato, ma il suo modo di fare non era cambiato affatto.
E com'era rimasto sfacciato, anche la malizia aveva continuato ad essere parte di lui, come la domanda che gli venne spontaneo fare al doppio senso involontario nelle parole della Divinante.

Di posti intriganti ce ne sono tanti.
Usa la tua proverbiale fantasia, Turner e stupiscimi…


Scosse il capo, malizioso e divertito nel sorriso che gli incurvò le labbra: probabilmente non c'era da preoccuparsi se ogni tanto la piega della conversazione tra loro diventava molto simile ad una provocazione, perché erano stati insieme per tanto tempo e veniva ancora spontaneo, per entrambi, punzecchiarsi oltre il limite di una classica ed innocente amicizia; ma a Lucas non dispiaceva, perché consapevole che se anche la donna scherzava così con lui, non lo faceva per alcun doppio fine, totalmente innamorata del suo uomo.
E anche Noah doveva essere davvero innamorato di lei, visto che era anche riuscito a stipulare una tregua con Demetri.

HumHummm…
Senza trappole, sotterfugi, sostanze illecite nascoste sul palmo della mano o incantesimi non verbale scagliati a tradimento.


E bravo Pellegrino!

Esclamò Lucas sincero, colpito dal fatto che Noah fosse riuscito a trovare un accordo con Asher e Demetri, più col secondo, senza spingere i padrini a buttarlo fuori casa.

Ci ha provato ovviamente e più di una volta.
La prima in maniera elegante con la Marcia Funebre di Chopin come saluto di ben arrivato e la seconda in maniera secca chiedendogli cosa ci facesse ancora al Manor… Era certo che avremmo litigato furiosamente a causa della morte dei miei genitori e quindi quando siamo tornati in sala è rimasto un po’ spiazzato.


Demetri è testardo, ma ho come l'impressione che Noah lo sia di più... - commentò l'uomo, accettando con un sorriso un pezzetto del toast di Tisifone e apprezzandolo con un leggero sorriso - Il che, ovviamente, a voi due ha fatto solo che comodo.
E così ora è ufficialmente parte della famiglia? I tuoi padrini hanno accettato di "lasciarti" a lui?


Ufficialmente… che parola grossa…
Se dipendesse solo da Asher potrebbe andare e venire dal Manor liberamente, sono così simili quei due che a volte ci fanno paura... Demetri invece continuerà a diffidare di lui fino a quando non mi renderà un donna onesta come se l’intensità di un sentimento potesse essere valutato in base a un anello.


In effetti, ora che ci penso, Noah e Asher potrebbero avere qualcosa in comune... - ammise Lucas con un sorriso divertito sulle labbra, quasi dispiacendosi per Demetri e Tisifone che li avrebbero dovuti sopportare in coppia - Per quanto riguarda l'anello da mettere al dito, se Pellegrino l'ha detto di fronte a loro, puoi stare certa che lo farà... a costo di farti allenare dieci ore al giorno senza nemmeno una pausa.

Perché la proposta dipendeva dalla bravura di Tisifone nei duelli, a quanto aveva capito.
Ma già il fatto di essersi conquistato la fiducia di Asher al punto da spingerlo a dargli libero accesso al Manor, era un'enorme vittoria da parte dell'italo-americano, visto che, com'era normale che fosse, il Medimago probabilmente era all'inizio molto diffidente nei confronti del nuovo compagno della figlioccia.
Noah alla fine aveva sciolto il suo cuore, e soprattutto aveva evidentemente convinto Demetri che valesse la pena... non cercare di ucciderlo/esiliarlo in Siberia, perlomeno. Cosa che invece avrebbe probabilmente fatto con Turner, se se lo fosse trovato di fronte - e non lo biasimava affatto per questo.
Anche Tisifone, comunque, aveva conquistato il cuore dei genitori di Pellegrino, tanto che non avevano fatto altro che riempire la testa di Lucas su quanto straordinaria fosse la nuova - e si sperava l'ultima - compagna del figlio.

Bè anche nei tuoi confronti non lesinano complimenti e un bel po’ di rimproveri per l’essere sparito così all’improvviso.
In ogni caso sono due persone assolutamente diverse da qualsiasi cosa io abbia mai conosciuto, e ti giuro che uscire indenne da un pranzo con loro tre è un’impresa non da poco.
Però se devo immaginarmi da qui a dieci anni vorrei essere anche solo la metà di quello che sono loro.


Non sto mai con loro quanto dovrei, lo so... - mormorò l'uomo, annuendo con aria un po' dispiaciuta per poi assaggiare la zuppa della donna e leccarsi le labbra con fare soddisfatto: sì, probabilmente era il caso che ampliasse un po' il suo bagaglio di piatti cinesi di suo gradimento - E devo molto ad entrambi. Quando ho conosciuto Noah mi hanno praticamente adottato, ho passato con loro ogni pranzo e cena per non so quanti anni... sono stati la mia famiglia quando la mia ormai... beh, lo sai - sì, Tisifone lo sapeva bene come i genitori di Turner avessero chiuso i ponti con lui, e quanto la cosa gli avesse fatto male - Comunque capisco cosa intendi dire: sembra quasi che vivano in un universo loro... ma è per questo che funziona.

Funzionava quando li aveva conosciuti, anni fa, e continuava a funzionare anche adesso.
C'erano così tante cose da dire che quasi non aveva ancora toccato cibo, troppo concentrato sul recuperare il tempo con la persona che al momento considerava come una cara amica, una persona della quale fidarsi e a cui chiedere consiglio quando ce n'era bisogno.
Ma prima, un brindisi era assolutamente doveroso: alla coglionaggine, di lui, agli equilibri stabili, di lei...

E alle amicizie improbabili… che anche queste siano durature…

Le sorrise, quel sorriso sghembo che ancora le faceva effetto, prendendo un sorso di tè per poi riprendere a mangiare, finalmente, altrimenti avrebbe lasciato raffreddare tutto.
E intanto spiegò a Tisifone perché l'avesse chiamata per quel pranzo, cosa dunque ci fosse di tanto misterioso da spingerlo a richiedere così urgentemente una sua consulenza: la scelta del regalo di compleanno per la cugina di lei, Monique.

Non ti do uno scappellotto solo perché sei troppo lontano.

Perché, che ho fatto?

Mi avevi fatto preoccupare.

Scusa Tissi...

Mormorò lui, usando quel diminutivo nella speranza che farlo placasse un po' una rabbia che, probabilmente, nemmeno c'era.

In ogni caso io punterei su qualcosa di personale… ha una casa grande e dispersiva quindi qualsiasi ninnolo impersonale finirebbe per non ottenere giustizia… hai una qualche idea almeno sul genere?

Assolutamente no, vuoto totale.
Figurati che avrò passato almeno un'ora per cercare di farmi venire qualche idea in mente... dire che è andata male è un eufemismo.


Come a ogni donna che si rispetti le piacciono i gioielli… e i vestiti... e poi ovviamente la musica classica e i libri babbani…

Musica classica e libri babbani, dici? - riflettè un poco, Lucas, per poi arrivare ad annuire lentamente - Potrei regalarle un biglietto per il prossimo concerto di musica classica che si terrà a Londra... pensi che possa piacerle?
E libri... ha un genere preferito, che tu sappia?


S'informò Turner, interessato, prendendo un po' di spaghetti per mangiarli con gusto: magari mangiava cose classiche, nella cultura alimentare cinese, ma gli piacevano davvero.

Tu cosa pensi che le regalerai?

Le domandò poi curioso, evitando al momento di parlare della fidanzata, Estelle, quasi ad aspettare che Tisifone fosse pronta per prendere lei per prima l'argomento.
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Messaggioda Tisifone » 25/02/2014, 14:41

Sai che dopo un complimento di tale portata non potrò smettere di sorridere per il resto della giornata, vero?

Va tutto a mio vantaggio questa cosa. Se avessi voluto passare il primo pomeriggio con un musone sarei rimasta a Hogwarts nelle vicinanze di Vastnor…

Commentò spontanea, un sorriso disteso e sincero che le addolciva i lineamenti e “minacciava” di perdurare sul suo volto per tutto il resto del pranzo e oltre. Quella prospettiva non la spaventava per nulla, anzi, alimentava il senso di soddisfazione e di “giustezza” che era germogliato in lei la sera in cui con Lucas avevano deciso di provare a salvare ciò che di buono avevano costruito durante la loro relazione e vedere se potevano davvero essere amici. Il tempo, e quel pranzo ne era una prova evidente, aveva dato loro ragione anche se la partenza non era stata proprio delle migliori. Tisifone infatti era sempre molto titubante e frenata sia nel parlare che nelle dimostrazioni d’affetto perché in fondo quella era la sua prima esperienza in fatto di amicizia in generale e maschile in particolare. Adesso invece, complice in buona parte la relazione stabile con Noah, che l’aveva contagiata con la sua carica di positività ed espansività, la Divinante aveva recuperato la propria spontaneità e spigliatezza, riuscendo a imbastire con l’ex compagno una conversazione fluida e brillante senza essere accademica o noiosa. In una parola aveva imparato a essere divertente e arguta senza essere caustica anche al di fuori del normale rapporto di coppia e a non autocensurarsi quando battute e complimenti erano sinceri e non finalizzati a irretire o adulare per un secondo fine.

Come puoi dire una cosa del genere? Non svolazzerei mai per la scuola come un palloncino!... al massimo solo nella mia stanza – rise apertamente, con una mano davanti alla bocca per non disturbare gli altri tavoli di fronte a quella imitazione che più che un palloncino ricordava un gallo in un pollaio o anche un pavone che tentava di fare la coda - E poi varrebbe la pena fluttuare per l'intero Castello, se questo significasse ricevere un tuo gufo ogni giorno.

Spostò la mano dalla bocca con il chiaro intento di dargli una pacca su una spalla, per invitarlo a non dire facezie ma l’occhiolino che le rivolse trasformò il gesto in una delicata carezza, un “sono contenta che tu sia qui ma ho bisogno di assicurarmi che non sia una illusione” e anche un “grazie per avermi insegnato come si fa a essere amica di qualcuno”. Era merito di Turner, dell’amore che le aveva donato mentre stavano insieme, del suo carattere aperto e solare, della sua capacità di vedere sempre il buono in tutti - tratti questi che in parte Tisifone rivedeva in Noah, accompagnati però da una maturità di sentire e agire più profonda che mancava all’ex Tassorosso per una semplice questione anagrafica – se lei aveva scoperto che il mondo non era tutto bianco e nero e che si poteva tenere a qualcuno, volerlo proteggere e saperlo felice anche senza amarlo perché era questo quello che facevano gli amici. Si fidava di lui ciecamente e gli avrebbe affidato tranquillamente la propria vita, allora perché non confidargli un segreto che avrebbe potuto stravolgergliela la vita, si sperava in senso positivo?

Sposarlo?!

Ebbene si - confermò mentre avvertiva le guance andarle in fiamme per l'imbarazzo e la gioia a stento trattenuta. Costruire una famiglia era un sogno che credeva non si sarebbe realizzato mai - Ma sentito libero di fargli cambiare idea quando vuoi... o anche di farla cambiare a me se credi...

Ironica ma fino a un certo punto. Lucas era forse l'unica persona al mondo che conoscesse bene entrambi e quindi in grado di poter esprimere un giudizio sincero e obbiettivo, basato non su illazioni ma fatti, sulla loro relazione e sulla giustezza dei loro propositi per il futuro. Una conoscenza reciproca, profonda, che permetteva a entrambi di prendersi delle piccole "libertà verbali", finalizzate esclusivamente a strappare un sorriso all'altro e rimarcare, in maniera forse un po' infantile da parte di Tisifone, la complicità che ancora esisteva tra loro e che non era mai stata ben vista dai suoi padrini, sopratutto da Demetri che ancora, a distanza di tempo, mal tollerava che si parlasse di Turner in sua presenza. Fortunatamente, come raccontò subito dopo a Lucas, Noah era riuscito a infrangere la corazza del Pozionista, parando, da provetto duellante qual era, ogni suo attacco e mandando a segno alcuni colpi ben mirati fino a ottenere la tanto agognata tregua che le aveva promesso.

In effetti, ora che ci penso, Noah e Asher potrebbero avere qualcosa in comune...

Non è per nulla divertente...

Sottolineò disperata, affogando la disperazione che derivava dall'essere oggetto del fuoco incrociato e sincronizzato dei due uomini nella zuppa di pescecane

Per quanto riguarda l'anello da mettere al dito, se Pellegrino l'ha detto di fronte a loro, puoi stare certa che lo farà... a costo di farti allenare dieci ore al giorno senza nemmeno una pausa.

Un mugolio dolorante le sfuggì dalle labbra mentre strizzava gli occhi e serrava le labbra in una linea stretta e sottile, la testa incassata nelle spalle come fosse appena stata colpita da un qualche incantesimo.

Non ci sarà alcun matrimonio perchè morirò prima...

Si lamentò perchè in effetti il compagno dalla sera della cena aveva intensificato i loro allenamenti e non avrebbe potuto fare diversamente perchè i suoi padrini non gli avrebbero mai permesso di rimangiarsi la parola data. In ogni caso, lividi a parte, Tisifone poteva dirsi soddisfatta e fortunata, circondata dall'amore e dell'affetto non solo del compagno e dei suoi padrini ma anche di quello dei coniugi Pellegrini che l'avevano praticamente adottata fin dalla sua prima sera a New York. E lo stesso avevano fatto con Turner durante il suo soggiorno americano tanto da vivere il suo ritorno a Londra con la stessa tristezza e preoccupazione che avevano riservato al loro figlio.

Non sto mai con loro quanto dovrei, lo so... E devo molto ad entrambi. Quando ho conosciuto Noah mi hanno praticamente adottato, ho passato con loro ogni pranzo e cena per non so quanti anni... sono stati la mia famiglia quando la mia ormai... beh, lo sai - annuì comprensiva sfiorandogli il dorso della mano in un gesto di supporto, lo sguardo che diventava per un attimo affilato. Non avrebbe mai compreso come un genitore potesse allontanare un figlio in quel modo per di più per futili motivi - Comunque capisco cosa intendi dire: sembra quasi che vivano in un universo loro... ma è per questo che funziona.

E allora brindiamo anche agli universi che funzionano...

Mentre i bicchieri tintinnavano l'uno contro l'altro, Tisifone avvertì un lieve senso di colpa serpeggiare lungo la colonna vertebrale che però non affiorò al volto. Avevano brindato al loro futuro come amici e al proprio, come parte di una amorevole, allargata e disfunzionale famiglia, ma aveva permesso alla propria paranoia e pregiudizi - due lati del suo carattere che stava tentando inutilmente di smussare - di escludere la compagna di Turner.

Ho ancora un sacco di cose da imparare per poter diventare una buona amica.

Si rimproverò, ripromettendosi di colmare al più presto quella mancanza, magari subito dopo aver scoperto il motivo di quella "urgente convocazione".

Il regalo di compleanno per Monique.

Sussurrò allibita e sarebbe scoppiata a ridere se non avesse avvertito distintamente un nodo di ansia sciogliersi all'altezza del cuore. Già le vecchie abitudini era davvero dure a morire e una parte di lei non aveva potuto evitare di pensare al peggio, come si premurò di far notare all'amico immediatamente.

Scusa Tissi...

Humpfh!

Sbuffò tentando di mantenere un cipiglio risentito, e ci sarebbe anche riuscita se non fosse stata per il guizzo di piacere che le attraversò lo sguardo quando lo sentì pronunciare il suo nomignolo. Non c'era nulla da fare, sarebbe stata sempre sensibile al fascino e ai modi di fare di Lucas anche se non provava più l'impulso di saltargli addosso ogni cinque minuti. Posate le bacchette sul piatto, intrecciò le mani davanti a sé e iniziò a ragionare con lui per risolvere il suo problema, informandosi se avesse almeno deciso verso che ambito orientare la ricerca.

Assolutamente no, vuoto totale. Figurati che avrò passato almeno un'ora per cercare di farmi venire qualche idea in mente... dire che è andata male è un eufemismo.

Sollevò gli occhi al cielo e scosse la testa con un aria non ironica, come per dire "uomini!", quando di comprensione. Lei personalmente odiava dover scegliere i regali perché ogni volta temeva di comprare qualcosa di sgradito, inutile e fuori luogo. Preferiva di gran lunga aspettare che il regalo si palesasse a lei, come era accaduto con il braccialetto che aveva regalato all'altro. Elencò quindi le cose che in linea generale avrebbero potuto incontrare il favore della cugina: vestiti, gioielli, musica classica e libri babbani.

Musica classica e libri babbani, dici? - confermò con un cenno del capo, riprendendo le bacchette per assaggiare un gambero - Potrei regalarle un biglietto per il prossimo concerto di musica classica che si terrà a Londra... pensi che possa piacerle?

Penso sia un'ottima idea soprattutto se si terrà con l'anno nuovo. Solo Merlino sa quanto il suo spirito avrà bisogno di disintossicarsi dall'overdose di musica alternativa che é costretta ad ascoltare in vista dello scontro con la Cyprus!

E libri... ha un genere preferito, che tu sappia?

I thriller, se non sbaglio, ma non chiedermi quale sottogenere perchè non l'ho capito. A me sembrano tutti uguali ma a quanto sembra i babbani hanno creato dei veri e propri filoni di letteratura a seconda della sfumatura che il libro approfondisce.

Incassò lievemente la testa nelle spalle come a voler sottolineare la propria incapacità a comprendere quel tipo di comportamento che se da un lato potevano agevolare il lettore nella scelta del libro più adatto ai suoi gusti dall'altro, ai suoi occhi, impoveriva l'attrattiva del libro stesso che diventava piatto e scontato, uguale a tutti gli altri dello stesso filone.

Tu cosa pensi che le regalerai?

Non lo so - ammise con una serenità che non avrebbe avuto se avesse saputo della cena a cui sarebbe stata invitata da lì a qualche giorno - Probabilmente costringerò Noah ad andare in giro per mercatini babbani in attesa che il regalo giusto mi cada tra le braccia oppure costringerò lei a venire con me a scegliersi il suo regalo... magari a Cracovia. Lì nel periodo natalizio vi sono dei mercatini davvero deliziosi.

Lei li aveva visitati, da sola, e le sarebbe piaciuto condurre la sua cuginetta alla scoperta di quell'atmosfera "da fiaba" che l'aveva letteralmente incantata. Avrebbero potuto assaggiare i piatti locali sedute su delle panche all'aperto, incuranti, grazie all'ingegno babbano, della neve che le avrebbe circondate, girovagare tra manufatti locali per ogni gusto ed età e sorbire del vino cotto speziato. Si, quella poteva essere una soluzione ottimale, oltre a un modo per passare un po' di tempo insieme lontano dal tram tram quotidiano della scuola libere di poter sparlare di tutto e tutti, quel pranzo improvvisato incluso. Abbassò il capo sul proprio piatto vuoto, apparentemente concentrata nel disperdere con la punta delle bacchette alcune gocce di salsa agrodolce, il volto della VicePreside davanti agli occhi congelato in una espressione contrariata a causa della sua ritrosia nel parlare della vita privata di Lucas. Di certo Monique le avrebbe ricordato che se lui era felice allora la Moreau qualche pregio da qualche parte doveva pur averlo e che se voleva davvero che il loro rapporto di amicizia funzionasse allora doveva essere bidirezionale. Come poteva pretendere che lui si fidasse completamente di lei, al pari di quanto lei stessa faceva, se non poteva sentirsi libero di condividere le gioie e gli eventuali problemi della sua vita di coppia?

Tu invece come stai? - gli chiese quindi dopo un minuto di silenzio, rivolgendogli uno sguardo dolce e sereno, di chi aveva posto quella domanda per interesse reale e non come mera formalità - La Moreau è davvero così dolce e amorevole come appare?

Tono caldo e privo di qualsiasi ironia o malizia, espressione del viso rilassata e un abbozzo di sorriso per invitarlo a parlare senza remore o timori di ferirla o indisporla. Forse poteva scegliere delle parole più appropriate o sforzarsi di usare il nome di battesimo della donna, ma sarebbe stato davvero pretendere troppo come primo approccio. Nonostante tutto era abbastanza fiduciosa nel fatto che, con il tempo e i gusti stimoli - vedere Lucas felice come in quel momento - sarebbe riuscita a rapportarsi con Estelle in maniera più morbida e meno spigolosa.
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Messaggioda Lucas » 26/02/2014, 18:41

Va tutto a mio vantaggio questa cosa. Se avessi voluto passare il primo pomeriggio con un musone sarei rimasta a Hogwarts nelle vicinanze di Vastnor…

O della Bennet, per quanto mi pare che sia migliorata un po' rispetto a quando l'abbiamo conosciuta - commentò Lucas, pensieroso - ... certo, non ai livelli della Vilvarin, ma la sua trasformazione ha avuto un qualcosa di miracoloso che credo sia difficile replicare.

Aggiunse con un sorriso: sicuramente il cambiamento della docente di Erbologia era evidente a chiunque l'avesse conosciuta prima del suo rientro ad Hogwarts, quando non parlava con nessuno ad eccezione di quello che sarebbe poi diventato suo marito; nella collega di Pozioni, invece, c'era stato un leggero miglioramento nel modo di porsi e di relazionarsi, perlomeno Lucas aveva potuto appurarlo nei confronti del resto del corpo docenti, ma era un cambiamento infinitesimale se paragonato a quello della prima donna.
Nella sua mente, comunque, pensava che l'importante era che esso ci fosse stato, e che quello potesse essere per Martha il primo passo per diventare più aperta ed amichevole, un po' come Lindë.
Anche Tisifone, in fondo, era cambiata, aprendosi gradualmente al mondo e alle sue possibili interazioni sociali, come quelle tra due amici che si ritrovavano insieme dopo tanto tempo per un pranzo assolutamente gradevole, fatto di chiacchiere, di battute e prese in giro affettuose, tutto rivolto a far capire ad entrambi quanto fosse bello passare del tempo insieme anche ora che il loro rapporto di coppia era finito - e visto come Tisifone avesse perso la testa, ricambiata, per Noah Pellegrino, quasi era davvero un bene che la loro relazione si fosse conclusa in modo negativo.
Se così non fosse stato, d'altronde, l'italo-americano non avrebbe mai potuto chiedere alla Divinante di sposarlo.

Ebbene si.
Ma sentito libero di fargli cambiare idea quando vuoi... o anche di farla cambiare a me se credi...


Non ne ho alcuna intenzione - replicò Turner, scrollando leggermente le spalle - Onestamente credo siate perfetti insieme, vi compensate: tu lo rendi più razionale e coi piedi per terra, e lui tira fuori la tua inqualificabilità, spronandola a considerarsi un pregio e non un difetto... e scommetto che fareste dei bambini bellissimi.

Si permise di aggiungere, tanto per farla arrossire un po': scherzi a parte, credeva davvero che fossero fatti per stare insieme, e poteva dirlo a ragion veduta visto che li conosceva entrambi. Il fatto che avessero la stessa età li aiutava ad avere un rapporto paritario, e l'avere anche due caratteri forti non avrebbe mai permesso ad uno di prevaricare sull'altra. Erano entrambi intelligenti, brillanti e pratici, Tisifone più razionale e Noah più istintivo, un'accoppiata che secondo il giovane uomo sarebbe risultata perfetta, alla fine.
Insomma, se dipendeva da lui era pronto a donare alla coppia la sua personale benedizione... peccato che prima Tissi dovesse battere Pellegrino in un duello, il che significava aumentare a dismisura gli allenamenti per farla arrivare al risultato sperato.

Non ci sarà alcun matrimonio perchè morirò prima...

Per quanto anche Noah possieda una vena piuttosto sadica, dubito arriverebbe a tanto, sai?
Dopotutto ti ama, e non credo gli vada a genio l'idea di sposare un cadavere.


Commentò Lucas con un sorriso divertito, sentendosi sinceramente felice per Tisifone: aveva l'affetto dei padrini, l'amore di Noah, ed evidentemente anche Francesco e sua moglie l'avevano ben accolta in famiglia. Tutti i suoi desideri si stavano finalmente realizzando.

E allora brindiamo anche agli universi che funzionano...

Accettò di brindare anche a quello, perché in fondo loro due che si comportavano come amici e riuscivano a considerarsi tali l'uno per l'altra era davvero un po' come vivere in un universo parallelo: e proprio perché erano amici, Lucas ammise poco dopo che solo lei poteva aiutarlo a risolvere il problema del regalo di compleanno per Monique, visto che ne era la cugina; sapeva di averla fatta preoccupare con tutto quel mistero, e per questo le chiese scusa, decidendo però di chiamarla con quel nomignolo affettuoso che, sperava, la facesse sorridere e dimenticare di averle fatto prendere un semi-infarto.
D'altronde aveva passato almeno un'ora a fissare il vuoto nel tentativo di farsi venire un'idea... il fatto che fosse lì ad implorare l'aiuto di Tisifone la diceva lunga sul fallimento della sua riflessione.
E fortunatamente la donna fu ben disposta ad aiutarlo, dandogli un paio di spunti costruttivi da cui attingere un regalo per Monique che potesse piacerle e fosse anche personale: visto che le piaceva la musica classica, ad esempio, avrebbe potuto puntare su un biglietto per uno dei concerti che si fossero tenuti a Londra, specialmente dopo Capodanno.

Penso sia un'ottima idea soprattutto se si terrà con l'anno nuovo. Solo Merlino sa quanto il suo spirito avrà bisogno di disintossicarsi dall'overdose di musica alternativa che é costretta ad ascoltare in vista dello scontro con la Cyprus!

E anche i libri potevano risultare una valida alternativa, anche se gli serviva capire se Monique avesse o meno un genere preferito.

I thriller, se non sbaglio, ma non chiedermi quale sottogenere perchè non l'ho capito. A me sembrano tutti uguali ma a quanto sembra i babbani hanno creato dei veri e propri filoni di letteratura a seconda della sfumatura che il libro approfondisce.

Vedrò allora se ci sarà qualche titolo di quel genere in grado di ispirarmi... se non troverò nulla mi fermerò al biglietto per il concerto, in fondo è il pensiero che conta, no?

Commentò il docente di Trasfigurazione con aria soddisfatta, imponendosi di mangiare qualcosa per non far diventare tutto freddo e domandare poi alla donna cosa avesse lei in mente per la cugina.

Non lo so.
Probabilmente costringerò Noah ad andare in giro per mercatini babbani in attesa che il regalo giusto mi cada tra le braccia oppure costringerò lei a venire con me a scegliersi il suo regalo... magari a Cracovia. Lì nel periodo natalizio vi sono dei mercatini davvero deliziosi.


Credo che a quel punto il regalo per lei potrebbe già essere la possibilità di passare del tempo insieme lontano dalla scuola, come due amiche qualsiasi che fanno shopping insieme, non credi?
Forse mi sbaglio, ma non mi pare passiate troppo tempo insieme...


Ovviamente poteva essere l'esatto opposto, dopotutto lui non era più così "dentro" la vita di Tisifone da sapere sempre e comunque cosa faceva e con chi si vedeva, e la sua era solo una supposizione, ma se fosse stata vera, allora era certo che alla Vice Preside avrebbe fatto piacere l'idea di passare del tempo con la cugina lontano da un contesto nel quale dovevano sempre mantenere un certo distaccato riserbo.

Tu invece come stai?

Alzò lo sguardo a quella domanda, cogliendo la dolcezza degli occhi di lei che lasciavano trasparire il sincero interesse per lui e non il dovergli fare determinate domande per formalità.

La Moreau è davvero così dolce e amorevole come appare?

La odi proprio, eh? - commentò Lucas non potendosi trattenere, ma si vedeva che non era stizzito o infastidito per come Tisifone si era posta verso Estelle, non riuscendo a chiamarla nemmeno per nome - Tranquilla, non sono arrabbiato.
Anzi, non pretendevo nemmeno che tu me lo chiedessi, perciò ne sono molto felice... e lo sono anche con lei
- ammise con un sorriso - È molto dolce, è premurosa, fa di tutto per farmi stare bene ed è bello averla accanto a me... confesso che a volte ho paura che qualcosa possa portarmela via - si fece un po' più serio a quelle parole.

O qualcuno.

Aggiunse poco dopo, passandosi una mano sul mento con aria più seria e grave.

Quest'estate mi ha confessato di aver incontrato Julie, quando io e te ci eravamo appena messi insieme... sai cos'ha avuto il coraggio di proporle? Di mettersi in mezzo alla nostra relazione per farci lasciare.
Ovviamente Estelle si è rifiutata, e questo mi porta a pensare che Julie potrebbe volersela prendere con lei visto che non ha accolto la sua proposta... e sappiamo che non ama sentirsi dire di no.


Le confessò, sperando quasi di trovare conforto in Tisifone per quella paura sottopelle che, da quell'estate, permeava in lui senza lasciarlo mai tranquillo.
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Messaggioda Tisifone » 28/02/2014, 0:31

O della Bennet, per quanto mi pare che sia migliorata un po' rispetto a quando l'abbiamo conosciuta... certo, non ai livelli della Vilvarin, ma la sua trasformazione ha avuto un qualcosa di miracoloso che credo sia difficile replicare.

Sarà l'amore... dicono che ha effetti quasi magici sulle persone.

Commentò con una divertita nonchalance Tisifone scuotendo al testa con aria erroneamente saputa. Il cambiamento della Vilvarin era, agli occhi di tutti, più o meno coinciso con il suo fidanzamento con Irvyne e lei, senza Noah al suo fianco difficilmente si sarebbe dimostrata più aperta e disponibile al dialogo con gli altri. Era quasi consequenziale quindi pensare che anche la Bennet avesse trovato qualcuno capace di sciogliere il ghiaccio nel suo cuore e spingerla a tenere un comportamento più morbido con colleghi e studenti. Una visione romantica della vita, sopratutto per chi come la Divinante non era a conoscenza dell'esistenza delle Gilda e di come il riscoprire la presenza degli Elementi in loro aveva influenzato la vita sia dell'Erbologa che della Pozionista. Forse però anche se fosse stata a conoscenza della verità la donna avrebbe puntato lo stesso il dito contro quel sentimento che le faceva battere il cuore e traboccare l'animo di una felicità che non aveva mai provato prima. E come poteva essere altrimenti quando aveva al suo fianco un uomo inqualificabilmente perfetto che l'amava a tal punto da esporsi di fronte ai suoi padrini prendendo l'impegno di condurla all'altare? In realtà l'italoamericano l'aveva spiazzata non poco con quella proposta tanto che aveva preferito tenerla per sè, in un infantile presa di posizione scaramantica che le aveva impedito di confrontarsi con qualcuno e fugare i pochi dubbi che nutriva in proposito. Fu per questo che alla fine decise di confidarsi con Lucas e affidarsi al suo giudizio di persona terza ben informata dei fatti, vista l'amicizia che lo legava sia a Noah che, incredibilmente, a lei, invitandolo a dissuadere uno o entrambi dal compiere quel passo importante.


Non ne ho alcuna intenzione. Onestamente credo siate perfetti insieme, vi compensate: tu lo rendi più razionale e coi piedi per terra, e lui tira fuori la tua inqualificabilità, spronandola a considerarsi un pregio e non un difetto... e scommetto che fareste dei bambini bellissimi.

Arrossì vistosamente sia per il complimento che per l'accenno ai bambini, adombrandosi per un attimo subito dopo. C'era stato un tempo in cui aveva creduto fortemente che i suoi figli avrebbero avuto quel sorriso sghembo che ancora aveva il potere di riscaldarle il cuore e nonostante il tempo avesse ampliamente dimostrato a entrambi che se anche stavano bene insieme la perfezione potevano raggiungerla solo insieme a qualcun altro, un velo di malinconia calò sul suo viso che la spinse a posare la propria mano su quella del ragazzo e, se lui glielo avesse permesso, intrecciare le loro dita insieme per un attimo e stringerle con forza. Pressione quella che per un attimo si intensificò, quando il pensiero successivo volò al modo in cui aveva scoperto di non essere anime gemelle, il modo più duro e crudele che mente umana avesse mai potuto architettare. Espirò profondamente, per cacciare via insieme all'aria che aveva trattenuto anche tutti i pensieri negativi, e quando si voltò verso l'ex compagno il suo volto era di nuovo disteso in quel sorriso sereno di chi fosse completamente a proprio agio con il Cosmo intero nonostante avesse una prospettiva di vita decisamente ridotta a causa degli allenamenti intensivi a cui il futuro compagno la stava sottoponendo.

Per quanto anche Noah possieda una vena piuttosto sadica, dubito arriverebbe a tanto, sai?
Dopotutto ti ama, e non credo gli vada a genio l'idea di sposare un cadavere.


Non sottovalutare il fascino della necrofilia Turner.

Lo prese in giro sorridente per poi parlare dei coniugi Pellegrino che avevano finito con l'adottare entrambi e brindare a loro, al loro futuro, alla loro felicità e di quelli a cui volevano bene, fino a scoprire finalmente la causa scatenante di quel piacevole pranzo improvvisato. Il compleanno di Monique si avvicinava inesorabilmente e Lucas non aveva idea alcuna su quale avrebbe potuto essere un regalo gradito. Scartati suppellettili, gioielli e vestiti, i due si concentrarono sulla musica classica e i libri babbani, due delle passioni della VicePreside di Hogwarts.

Vedrò allora se ci sarà qualche titolo di quel genere in grado di ispirarmi... se non troverò nulla mi fermerò al biglietto per il concerto, in fondo è il pensiero che conta, no?

Esatto e in entrambi i casi sono certa che sarà un pensiero gradito.

Sentenziò, mettendo in bocca un'altro gambero con aria così saccente da sembrare volutamente ridicola. Lei personalmente avrebbe optato per il biglietto del concerto, perchè probabilmente la cugina avrebbe avuto bisogno di riprendersi, musicalmente parlando, dall'incontro con gli americani, ma quello era il regalo di Lucas e quindi era giusto che fosse lui a prendere la decisione finale, senza essere influenzato in alcun modo. Dopotutto anche lei avrebbe avuto nei giorni a venire il suo da farsi per trovare qualcosa di significativo da regalare alla francese anche se, a differenza del docente di Trasfigurazione, lei le idee le aveva abbastanza chiare o quasi: o far decidere a Noah o trascinare Monique a Cracovia a scegliersi personalmente qualcosa.

Credo che a quel punto il regalo per lei potrebbe già essere la possibilità di passare del tempo insieme lontano dalla scuola, come due amiche qualsiasi che fanno shopping insieme, non credi?

Rabbrividì vistosamente alla parola "shopping" dimostrando all'altro ancora una volta quanto fosse una donna "inusuale". Non le piaceva andare in giro per negozi senza una meta precisa, a provare vestiti su vestiti e caso mai tornare a casa con decine di buste colme e di quello Pellegrino probabilmente ne era molto grato.

Forse mi sbaglio, ma non mi pare passiate troppo tempo insieme...

No, non ti sbagli. Purtroppo tra il Coro, la Scuola e i nostri uomini non è facile riuscire a ritagliarsi del tempo per noi - sopratutto perchè mettere Vastnor e Pellegrino nella stessa stanza era qualcosa che avevano deciso di comune accordo di procrastinare il più a lungo possibile visto il carattere non propriamente compatibile dei due uomini – Per non parlare del fatto che la rediviva e redenta sorellina ha deciso di recuperare il tempo perduto e quindi tenta in tutti i modi di monopolizzare il poco tempo libero di Monique… - per non parlare degli attacchi di gelosia incrociati tra Veronique e Celine di cui la VicePreside finiva per fare le spese – Per fortuna che esistono i tè pomeridiani e i dolci di Mielandia da gustare dopo cena.

In pratica se non vivessero entrambe a Hogwarts avrebbero dovuto fare i salti mortali per poter passare un po’ di tempo insieme, così come sarebbe accaduto tra lei e Lucas e di certo il loro, di rapporto, ne avrebbe risentito maggiormente visto la inusuale natura – almeno per lei – del tipo di sentimenti che li legavano. Erano amici, confidenti, complici, si proteggevano a vicenda e si fidavano l’uno dell’altro e fu proprio per non tradire in alcun modo la fiducia che li legava che alla fine Tisifone si decise a chiedergli come andavano le cose con la Moreau, non perché si sentisse in dovere di farlo ma perché realmente interessata a tutto ciò che accadeva di bello nella vita dell’ex compagno.

La odi proprio, eh?

Arrossì velocemente, questa volta per la vergogna. Si stava comportando davvero come una pessima amica?

Non è che la odio, solo… bè…

Competizione femminile mai sopita? Diffidenza genetica a pelle? Divergenze di opinioni, almeno in apparenza visto che avevano si e no scambiato quattro parole in tutto l’anno, su praticamente ogni cosa escluso a quanto sembrava Turner? Mentre cercava come giustificare il suo comportamento poco amichevole, Lucas giunse in suo soccorso, come al solito.

Tranquilla, non sono arrabbiato.

Meno male perché giuro che non avrei saputo proprio in che modo spiegarti cosa esattamente provo per lei… Posso però assicurarti che “odio” non è la parola esatta…

Anzi, non pretendevo nemmeno che tu me lo chiedessi, perciò ne sono molto felice...

Siamo amici e per quanto io sia un disastro imparo in fretta.

…e lo sono anche con lei. È molto dolce, è premurosa, fa di tutto per farmi stare bene ed è bello averla accanto a me...

Allora forse dovrei davvero decidermi a mettere da parte i miei pregiudizi nei suoi confronti e conoscerla un po’ meglio – commentò seria, gli occhi che le brillavano di felicità riflessa nel vedere Lucas così preso da qualcuno anche se quel qualcuno era Estelle – Le cose stanno andando bene tra noi e non voglio che questo piccolo inconveniente possa a lungo andare logorare la nostra amicizia. Se lei è così importante per te e ti assicuro che si vede allora è giusto che tu possa parlarne liberamente e farla conoscere al tuo miglior amico che così smetterà di darmi il tormento…

Noah non glielo aveva mai detto apertamente ma lei temeva che l’uomo pensasse che fosse una sorta di gelosia il motivo per cui lei non riusciva a tollerare la presenza della Moreau, e quindi avesse fino a quel momento evitato qualsiasi occasione per incontrarla.

…confesso che a volte ho paura che qualcosa possa portarmela via. O qualcuno.

Non tentò di tranquillizzarlo dicendogli che le sue erano paure infondate e che nulla e nessuno gliel’avrebbero mai portata via perché loro erano la prova vivente di come esistessero persone capace di giocare con il corpo e i sentimenti degli altri come se fossero dei pezzi degli Scacchi Magici pur di ottenere quello che volevano.


Quest'estate mi ha confessato di aver incontrato Julie, - la mano di Tisifone si strinse con forza intorno alle bacchette tanto da tremare leggermente per la rabbia, reazione quella abbastanza usuale per lei ogni qualvolta si trovava a pensare alla maggiore delle Sanders e a quello che le aveva fatto passare. La Divinante infatti era ancora convinta che ci fosse lei dietro a tutto quello che era accaduto loro anche se non ne aveva le prove - quando io e te ci eravamo appena messi insieme... sai cos'ha avuto il coraggio di proporle? Di mettersi in mezzo alla nostra relazione per farci lasciare.

Voltò la testa di scatto, gli occhi di un blu intenso simili al mare in tempesta che sembravano lanciare saette, il cuore che le batteva a mille nel petto. Lucas le aveva appena dato la prova che le serviva per puntare il dito con sicurezza contro l’americana.

Dubiti ancora del fatto che possa essere stata lei? - Gli chiese quindi con un tono più aspro del solito, ma che il ragazzo non avrebbe faticato a interpretare come rivolto non a se stesso ma a Julie. – Trovare complici non è poi così difficile…

Aggiunse in un soffio, evidentemente persa in qualche ragionamento proprio o meglio dietro a uno spiacevole formicolio alla base della nuca che non faceva altro che pungolare da alcuni secondi a quella parte, come se le stesse sfuggendo un qualche particolare e dovesse ricordare qualcosa di importante.

Ovviamente Estelle si è rifiutata…

SBAM!

Come una folata di vento particolarmente forte quella frase spalancò le finestre della mente di Tisifone su un ricordo o meglio su una visione che aveva avuto l’anno precedente quando, distrutta dal dolore per la perdita di Lucas e irritata all’inverosimile dall’averlo “visto” baciare Estelle, aveva fatto irruzione in Infermeria per affrontare la ragazza. L’aveva “vista” seduta a un tavolo di un locale del villaggio a bere qualcosa con Julie e lo sguardo dell’americana non era per nulla quello di una che aveva appena ricevuto un rifiuto. Questo voleva dire solo una cosa e cioè che Estelle aveva mentito a Lucas. Già ma quale poteva essere il motivo? E soprattutto lei adesso cosa doveva fare?

… e questo mi porta a pensare che Julie potrebbe volersela prendere con lei visto che non ha accolto la sua proposta... e sappiamo che non ama sentirsi dire di no.

Non lo stava ascoltando, non davvero, perché ormai la sua mente viaggiava su altri binari, passando da un evento all’altro, dalla nottata che l’avevano costretta a vivere alla conversazione che aveva avuto con Monique, in cui le confidava i suoi dubbi sul fatto che la Moreau e la Sanders si erano alleate in qualche modo per costringerla a tradire Lucas. E adesso che sapeva che tipo di accordo avevano siglato le due donne quel giorno che il Fato le aveva permesso di vedere le sue ipotesi diventavano certezze e la promessa fatta a Noah di rinunciare alla vendetta vacillava pericolosamente. L’avevano manipolata, costretta a diventare il giocattolo sessuale di uno sconosciuto, spinta a spezzare il cuore a quell’angelo seduto al suo fianco per poi insozzarlo con le sue moine da santarellina.

Quella piccola, bugiarda, infida… puttana

CRACK

A quel pensiero la pressione esercitata sulle bacchette che teneva in mano divenne troppa e le stesse si ruppero.

Scusa… Julie non è esattamente il mio argomento di conversazione preferito – si scusò, abbozzando un mezzo sorriso e facendo dei respiri profondi per tenere a bada la collera. Un ristorante pieno di gente non era decisamente il posto migliore dove fare un certo tipo di confessioni - … Purtroppo però hai ragione, è una persona alquanto… imprevedibile quindi forse dovresti affrontarla tu per primo…

Commentò, sperando che l’altro associasse il suo comportamento bizzarro all’americana e non ad altro. Nel frattempo, tra una chiacchiera e l’altra avevano finito di consumare il loro pasto, così Tisifone decise di prendere la balla al balzo e uscire dal ristorante.

Che ne dici di offrirmi quel fantastico dessert che mi avevi promesso?

Propose quindi abbozzando un sorriso tirato per quanto genuino. Una volta che Lucas ebbe acconsentito ed ebbero discusso amichevolmente su chi toccasse pagare il pranzo – troppo cavaliere l’uno troppo emancipata l’altra – Tisifone prese sottobraccio il ragazzo – Giusto per far morire d’invidia qualche ragazzina – e si incamminarono per le vie di Hogsmeade diretti Lucas solo sapeva dove. La Divinante però non era riuscita a recuperare la serenità e la spensieratezza che l’aveva contraddistinta fin dall’inizio di quell’incontro e quando si trovarono casualmente a passare di fronte a “Il Cigno Nero” si rese conto che non avrebbe potuto né dovuto fare finta di nulla e che in fondo non toccava a lei affrontare quell’essere o almeno non in prima battuta. Rallentò quindi il passo fino a costringere il ragazzo a fermarsi per poi sistemarsi di fronte a lui e guardarlo negli occhi con un sentimento di amore, rabbia, dolore, dispiacere e odio nello sguardo.

E’ qui che si sono incontrate - mormorò quindi a voce bassa, sollevando una mano con l’intento, se lui glielo avesse permesso, di posarla sulla sua guancia. Si illudeva che forse, sentendo il suo calore e il suo affetto, la Bombarda che stava per lanciargli gli avrebbe fatto meno male. Non aggiunse di chi stava parlando né come faceva saperlo perché Lucas era a conoscenza del suo dono e con lui le spiegazioni non servivano – ed è qui che hanno brindando a qualcosa… Non so cosa si siano dette ma ti assicuro che Julie non aveva l’aria di una che era appena stata rifiutata anzi… sembrava uno Snaso in una miniera d’oro…

Si fermò per dargli il tempo di assimilare le sue parole, pronta ad affrontare qualsiasi reazione, a rispondere a qualsiasi domanda.
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