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Via Principale

Messaggioda Estelle » 30/05/2013, 13:00

Non poteva essere un caso quello. Non lo era mai quando si trattava di loro.
Alla seconda volta che si erano incontrati in quel modo stranissimo aveva creduto fosse il destino, ma una parte di lei ancora non voleva crederci, sicura che il destino, comunque, ognuno lo costruisce per sè. Quello poteva essere considerato semplicemente un evento casuale.. forse un po' troppo.

... Estelle...
Sei davvero tu...


Sì, stava sicuramente sorridendo di quella situazione, in quel momento, ma d'un tratto sentì di non poterlo essere più. La felicità per un momento scomparve, sostituita da perplessità, e rancore mischiati.
D'un tratto ricordò i primi incontri con Lucas,le loro uscite e tutto il tempo trascorso assieme. Il pranzo che lei, accuratamente, gli aveva preparato. E il tempo sprecato a pensare a lui, a cosa stesse facendo. E poi la lontananza, ciò che aveva causato la loro separazione definitiva.
Per un attimo si accorse che il suo allontanamento da Hogwarts forse, in minima parte, derivava anche da ciò che era successo con Lucas. Ed Estelle non avrebbe voluto pensarci, in quel momento. Si era ripromessa un nuovo inizio, e quello, per lei, non lo era affatto. Sapeva già cosa sarebbe successo dopo, e cosa le avrebbe portato, assieme a tutti i sentimenti che avrebbe provato, nuovamente per lui, e che non voleva provare affatto.

Eppure non aveva intenzione di allontanarlo. Non di nuovo.
Le sarebbe bastato anche solo quell'incontro, e presto avrebbe dimenticato tutto. Non l'avrebbe fatta soffrire più come un tempo, e il loro rapporto sarà stato tutto più semplice. Poteva farcela. Sapeva di poterlo fare.

Lo vide sorridere, quel sorriso che durante la sua assenza non aveva mai dimenticato. Le era sembrato ancora assurdo poter pensare a lui, non si era mai sentita legata in quel modo a nessuno in particolare, ma Lucas, un tempo, le aveva dimostrato di tenerci, le aveva dimostrato che la sua presenza era importante.. ma ciò non era bastato. Ed Estelle aveva semplicemente conservato il suo ricordo, sentendone anche un po' la mancanza.

Eppure ora era davanti a lei e ciò le sembrava ancora assurdo.
E si lasciò prendere la mano, osservandola mentre si avvicinava, condotta dalla sua, verso le sue labbra. Il contatto che ne derivò successivamente fu fuoco, calore che dalla mano raggiungeva tutto il corpo, anche le guance, che, come loro solito, si velarono di un leggero rossore, per fortuna non notabile grazie ai cosmetici babbani.

Non avevo idea fossi tornata, ti credevo ancora in Francia..
Bentornata, Estelle. Sono davvero felice di rivederti.


Sono tornata da poco.. due giorni fa, in realtà.

Restarono in piedi entrambi, a fissarsi, non sapendo cosa dire con precisazione. Estelle d'un tratto cominciò a rigirarsi una ciocca di capelli biondi tra le dita, come soleva fare quando era in imbarazzo o era nervosa.
Temendo di arrossire ancora, e magari ancor più di prima, spostò la sua attenzione alle buste che poco prima portava in mano e che ora erano sull'asfalto. Da una delle buste era persino uscito uno dei reggiseni che aveva appena comprato. Ciò la fece arrossire, proprio come non sperava, chiaramente in imbarazzo per aver appena mostrato un pezzo della sua biancheria.
Si affrettò, piegandosi sulle gambe,a nascondere il tutto ed a raccogliere le buste, in modo da poterle di nuovo prendere tra le mani, così da potersi magari di nuovo avviare verso casa.

Ehm.. ho fatto un po' di compere. Sai, ho comprato casa, precisamente un loft, proprio al centro di Hogsmeade, quindi mi serviva un po' di roba.

Si giustificò, ancora evidentemente in imbarazzo, riprendendo a giocherellare con foga con una ciocca di capelli, abbozzando un sorriso per spezzare la tensione.

Come stai, allora?
E come sta..


Interruppe la frase, sicura che comunque il ragazzo avrebbe capito a chi si stava riferendo.
Non era casuale nemmeno quella domanda. Le era venuta semplicemente spontanea. In fondo, sapeva che ormai Lucas e Tisifone facevano coppia da quando Estelle si era allontanata dal castello. Ciò continuava ancora a turbarla, ma aveva sempre evitato di dimostrarlo.
Restò quindi in attesa di una sua risposta.

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Messaggioda Lucas » 30/05/2013, 17:51

Sono tornata da poco.. due giorni fa, in realtà.

Quella notizia riuscì a rincuorarlo, in qualche modo: almeno aveva avuto la conferma che non si era perso pezzi del mondo intorno a lui dalla rottura con Tisifone, che non si era estraniato dalla realtà senza far caso ai dettagli importanti; se Estelle era tornata da un paio di giorni, significava che il suo essere nuovamente a Londra coincideva con la rottura tra i due docenti di Hogwarts, ora più ora meno. Stando così le cose, forse un po' di disattenzione a Turner gliela si poteva perdonare.
Osservò il suo volto, e quella parvenza di nervosismo che credeva di leggervi sopra - colpa sua? La stava mettendo in imbarazzo? Forse avrebbe preferito evitarlo quanto più possibile? - e per cercare di metterla a suo agio distolse lo sguardo da lei, posandolo sulle buste che erano cadute a terra: non poté trattenere un sorriso quando notò il contenuto di una in particolare, un sorriso divertito e sghembo che ebbe il potere di spezzare, almeno in lui, la tensione creata.

Sembra molto bello - si permise di commentare con ironia sincera, quella di chi non stava prendendo in giro il suo interlocutore ma voleva semplicemente strappargli un sorriso - Non sono un esperto di biancheria intima femminile, ma sono sicuro che ti starà benissimo.

Perché era una bella, giovane donna, e se lei non ne era convinta - magari sottovalutandosi - lui lo pensava per entrambi, compensando quella possibile mancanza da parte di Estelle.

Ehm.. ho fatto un po' di compere. Sai, ho comprato casa, precisamente un loft, proprio al centro di Hogsmeade, quindi mi serviva un po' di roba.

Il primo appartamento è un acquisto importante, congratulazioni. Ti serve una mano per portare tutto a casa? Giuro che non è un modo per auto-invitarmi per pranzo.

Domandò Turner, aggiungendoci ancora una battuta che, comunque, era sincera: non avrebbe mai imposto la sua presenza a nessuno, figuriamoci a qualcuno che era tornato da poco, voleva solo aiutarla, galante e premuroso come sempre, portandole le buste fino a casa e poi, semplicemente, congedarsi da lei per lasciarla in tutta tranquillità.
Una parte di sé era cambiata, questo non lo si poteva negare, ma per certe cose era rimasto sempre lo stesso, e probabilmente era un bene.

Come stai, allora?
E come sta..


Capì a chi si stesse riferendo senza che Estelle finisse la frase, in fondo non c'erano molte persone connesse a Lucas di cui la giovane donna si sarebbe potuta informare.

Sto, mettiamola così.
Per quanto riguarda Tisifone... credo non se la stia passando troppo bene in questo periodo
- prese una piccola pausa, valutando se fosse il caso di essere totalmente sincero o meno: ma in fondo, non si sarebbe sparsa la notizia ad Hogwarts di lì a poco? Tanto valeva cogliere la facoltà di dirlo ad Estelle di persona, quell'attimo che gli si presentava davanti... forse Indigo aveva davvero ragione - ... ci siamo lasciati. E' successo proprio un paio di giorni fa.

Ovviamente non scese nei particolari, non sarebbe mai andato a dire a colei che aveva di fronte del tradimento della collega proprio perché, se Estelle avesse ripreso ad insegnare ad Hogwarts, si sarebbe incrociata per forza di cose con Tisifone, e non voleva che la guardasse o pensasse male di lei - cosa che con Indigo non sarebbe potuta succedere.

Oppure, semplicemente, non le importerà nulla se ti sei lasciato con Tisifone per colpa sua, ci hai mai pensato?
Sei davvero egocentrico, a volte.


Si rimproverò mentalmente Turner, dovendo ammettere che era un po' presuntuoso pensare che Estelle si sarebbe dispiaciuta - per davvero, non il classico "mi dispiace" di rito che non è sentito affatto - per lui, o che lo avrebbe difeso; scosse il capo, scacciando quei pensieri anche se corretti, e si concentrò nuovamente sulla giovane donna, sul suo viso.

Tornerai ad insegnare ad Hogwarts?
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Messaggioda Estelle » 07/06/2013, 16:09

Si sentiva ancora piuttosto in imbarazzo per l'accaduto. Prima l' "incidente", una spallata, poi una figura amara per aver appena rivelato uno dei suoi acquisti. Estelle sperava che, magari, facendo finta di nulla Lucas non avrebbe notato nulla, ma evidentemente il ragazzo non aveva molta intenzione di guardarla negli occhi, quel pomeriggio.

Sembra molto bello.
Non sono un esperto di biancheria intima femminile, ma sono sicuro che ti starà benissimo.


Estelle ancora china, piegata sulle ginocchia, intenta a raccogliere il tutto per nasconderlo il più in fretta possibile. Alzò il capo verso l'alto, gli occhi azzurri fissi sul suo volto. Un sorriso lo illuminava. Estelle, in quel momento capì di non doversi preoccupare affatto. In fondo, non era la prima volta che Lucas vedeva un reggiseno. Insomma, quale ragazzo maturo non sapeva che le donne portassero tale biancheria?
Se poi ci si aggiungeva il fatto che comunque Lucas era occupato in una relazione, allora la risposta diventava ancora più scontata.
Forse, Estelle, si sentiva imbarazzata più per il fatto che quello fosse suo, come se d'un tratto fosse nuda dinanzi a lui.
Un po' stupidamente, Estelle abbassò lo sguardo come a volersi controllare. Tirato un sospiro di sollievo, sorrise anche lei.

Chissà.. una volta indossato, potresti constatarlo tu stesso..

Una frase un po' azzardata da parte sua. Ed infatti il suo fu più un sussurro che un'affermazione vera e propria. Ma era abbastanza sicura che Lucas fosse riuscita a sentirla, visto che ora non erano affatto più così lontani. Raccogliendo ciò che ne restava dei suoi acquisti dall' asfalto, Estelle si era avvicinata a lui, tant'è che quando distese le gambe, rimettendosi in piedi, li separava poco più di qualche centimetro.
Improvvisamente, si sentì abbastanza in colpa. Seppur non conoscendo Tisifone - in realtà si conoscevano, ma a quanto pare alla collega non stava molto simpatica - non era affatto nella sua indole provocare in tal modo un ragazzo. Ma aveva fatto tutto spontaneamente, come se Lucas riuscisse a tirar fuori una parte nascosta. In fondo, poi, come si poteva davvero non resistere ad un individuo simile?

Il primo appartamento è un acquisto importante, congratulazioni. Ti serve una mano per portare tutto a casa? Giuro che non è un modo per auto-invitarmi per pranzo.

Non era nemmeno sua iniziativa invitarlo a pranzo, data la scarsa presenza di cibo all'interno del loft per via del trasferimento ancora in atto. Fortunatamente, però, Estelle aveva comprato abbastanza cibo per metter sù, nel caso Lucas avesse accettato, un pranzo veloce e semplice. E magari avrebbe potuto aiutarla in qualche modo a porre gli oggetti sugli scaffali più alti, senza nemmeno sottrarlo troppo dai suoi impegni.

Molto galante, da parte tua.. ma sono una ragazza abbastanza forte.. un paio di buste non mi spaventano affatto.

Con la mano libera si portò una ciocca di capelli biondi dietro l'orecchio, curvando le labbra verso l'alto, rivolgendo quindi un sincero sorriso divertito al ragazzo. Con la coda dell'occhio controllò che nelle buste ci fosse tutto ciò che aveva acquistato. Sull'asfalto non era rimasto nulla, fortunatamente.
Cercò di ricordare mentalmente cosa aveva comprato nei giorni precedenti e cosa aveva già messo in frigorifero. Fortunatamente, il giorno prima aveva anche inaugurato la cucina cucinando dei deliziosi biscotti al cioccolato - qualcosa di semplice, giusto per provare il forno e il piano cottura.
Con fare pensieroso prese a camminare. Le sue scarpe che ticchettavano a ritmo di musica, un passo leggero, comunque: sembrava stesse danzando. Con la mano libera, sfiorò il braccio del ragazzo, in modo che i due ora potessero riprendere a camminare uno a fianco dell'altro.

Sto, mettiamola così.
Per quanto riguarda Tisifone... credo non se la stia passando troppo bene in questo periodo ... ci siamo lasciati. E' successo proprio un paio di giorni fa.


Quelle parole bastarono ad interrompere il fluire dei suoi pensieri. Non poteva dire di esserselo immaginato, in fondo Lucas non le aveva dato alcun segnale. Estelle ricordava molto di lui e di come si fossero frequentati - anche se per poco - tempo prima. Le immagini che aveva stampate di lui nella memoria erano esattamente la riproduzione fedele del ragazzo che ora era accanto a lei.
Quindi, Estelle non avrebbe mai potuto pensarci.
Si voltò verso di lui. Come se una parte di lei non si fidasse di ciò che le sue orecchie avevano appena sentito. Ma Lucas sembrava essersi d'un tratto fatto cupo, e ciò le bastò per prendere atto che non le stava mentendo. Non c'era nemmeno motivo di pensarlo. Lucas non le avrebbe mai potuto mentirla.. e per quale motivo poi?

Non sapevo.. scusami.

Preferì non aggiungere altro. In fondo, anche ciò che aveva appena detto non le sembrava nemmeno abbastanza. In un altro momento avrebbe pensato che una tale notizia l'avrebbe resa felice e le avrebbe dato quella speranza che tempo fa avrebbe tanto voluto. Ma, in quel momento, Estelle restò a pensare solo a quanto potesse stare male lui in quel momento. In fondo, Lucas era sempre un suo amico, ed essere egoisti, in quel momento, non serviva affatto.
Restò semplicemente a guardarlo, allungando una mano verso la sua, stringendogliela appena, come a voler fargli capire con quel semplice gesto che ora non c'era nulla per cui preoccuparsi. La vita era davvero troppo breve per avere preoccupazioni.
Rimasero quindi entrambi in silenzio, camminando l'uno accanto all'altra, ancora.

Tornerai ad insegnare ad Hogwarts?

Non lo so.. Ho trovato un altro lavoro, come Infermiera Scolastica.

Ed ancora la riteneva una fortuna l'aver potuto trovare un lavoro così in fretta, e soprattutto qualcosa che le piacesse anche. Certo, insegnare le era sempre piaciuto, ed era convinta che magari un giorno sarebbe tornata a farlo, ma per ora le bastava avere un lavoro ed esserne soddisfatta.

Magari un giorno tornerò ad insegnare, chissà, e riprenderò anche il mio posto nell'alloggio docenti.. ma quando sono tornata mi sono ripromessa un nuovo inizio.. ed il loft, e questo nuovo lavoro, ne sono una parte.

Le sembrava ancora un'utopia, comunque, l'idea di poter davvero ricominciare, in una strada nuova e diversa magari da quella precedente, eppure ci avrebbe provato comunque. E, magari, col tempo, ad Hogwarts avrebbe trovato una persona a cui affidarsi.
Le sembrava stupido pensarci costantemente, ma - una cosa che nascondeva a molti - l'essere sola non le piaceva più come una volta. Certo, avrebbe atteso, e non si sarebbe mai fatta avanti lei. Avrebbe atteso l'amore, e una volta che sarebbe arrivato lo avrebbe accolto a braccia aperte.
Si voltò nuovamente verso il ragazzo, sorridendo. Un tempo, Lucas avrebbe potuto essere la persona che cercava, ma ora non era più così.

Ti piacerebbe fermarti da me per un aperitivo?

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Messaggioda Lucas » 09/06/2013, 14:07

Chissà.. una volta indossato, potresti constatarlo tu stesso..

Attenta a ciò che proponi, Estelle, o potresti ritrovarti costretta a tenere fede alle tue parole...

Sussurrò lui di rimando, lo sguardo ben fisso sul volto della bella donna di fronte a lui: in passato, quando si era ritrovato a scegliere, aveva deciso di avvicinarsi a Tisifone, chiudendo dunque la porta ad una possibilità di stare con Estelle; non era dispiaciuto di quella scelta, l'aveva fatta col cuore e per questo la considerava giusta nonostante tutto, ma se ora si erano ritrovati in quella situazione, nuovamente l'uno di fronte all'altra, cos'avrebbe dovuto pensare?
Una mera coincidenza in un mondo dove, a parer suo, le coincidenze non esistevano affatto? Forse il Destino gli stava indicando una nuova strada da seguire? Oppure, semplicemente, gli stava mostrando cos'aveva perso e non avrebbe più potuto avere?
Non sapeva cosa pensare, e forse non gli importava nemmmeno: Indigo gli aveva insegnato a vivere ogni attimo intensamente, e per questo le sarebbe stato per sempre grato, anche se non l'avesse mai più rivista, giudicandola una figura quasi eterea, misteriosa; in effetti non sapeva niente di lei, non avrebbe saputo come ricontattarla anche volendo.
E, a dirla tutta, ora che aveva una così avvenente giovane donna davanti, non aveva nemmeno troppa voglia di riflettere su qualcun altro.

Molto galante, da parte tua.. ma sono una ragazza abbastanza forte.. un paio di buste non mi spaventano affatto.

Mi conosci, sono fatto così. E poi sai, il contenuto delle tue buste potrebbe anche ribellarsi per voler uscire, e allora ti servirebbe una mano per combatterle.

Replicò lui sorridente, divertito, una battuta insomma tanto per ridere, tanto per vedere il volto di Estelle illuminato di divertimento: perché era bella sempre, ma quando sorrideva, beh, era tutta un'altra cosa.
Ma che la francese fosse meravigliosamente affascinante l'aveva sempre pensato, fin dal loro primo incontro, e sarebbe stato stupido negarlo lora.
Camminarono dunque, con Lucas che l'affiancava volentieri per accompagnarla, con tutta probabilità, fino al suo appartamento, e confidandole intanto che lui e Tisifone si erano lasciati: perché nasconderlo, quando tanto prima o poi l'avrebbero saputo tutti?

Non sapevo.. scusami.

Non devi scusarti, non è colpa tua.
E' successo, e basta. Forse non era destino che andasse bene, forse...
- si fermò un momento, riflettendo sulle parole da usare per darle l'impressione sbagliata - è solo un modo per farmi comprendere le scelte sbagliate fatte in passato.

Ed alzò le spalle, semplicemente.
Non voleva che pensasse che ci stava provando con lei, anche perché dubitava seriamente che Estelle provasse ancora qualcosa per lui, ma era stato sincero nell'affermare quel pensiero: forse il Fato si stava davvero prendendo gioco di Turner, sbattendogli in faccia ciò a cui aveva rinunciato. E non poteva farci niente, l'uomo, se non essere felice per il ritorno della donna.

Non lo so.. Ho trovato un altro lavoro, come Infermiera Scolastica.
Magari un giorno tornerò ad insegnare, chissà, e riprenderò anche il mio posto nell'alloggio docenti.. ma quando sono tornata mi sono ripromessa un nuovo inizio.. ed il loft, e questo nuovo lavoro, ne sono una parte.


Quindi potrò comunque vederti in giro per Hogwarts... ne sono davvero felice.

Commentò Lucas, sorridendo sinceramente a quella scoperta: sarebbe stato bello vederla in giro per i corridoi, sapere di poter fare capolino in Infermeria, ogni tanto, per scambiare due chiacchere con lei, mangiare insieme in Sala Grande, condividere insomma del tempo insieme, di nuovo.

Credi che potrò accusare spesso dei mal di testa lancinanti? Così sarai costretta a curarmi...

Domandò poi, un po' malizioso nel tono ma sostanzialmente divertito, sperando che ad Estelle quella battuta non desse fastidio: e non era nemmeno del tutto una bugia, sarebbe stato anche pronto a fingere qualche malessere di tanto in tanto, così da avere una scusa per parlarle mentre lavorava, ammesso che lui non avesse lezione, naturalmente.

Ti piacerebbe fermarti da me per un aperitivo?

Una proposta che lo sorprese positivamente: non voleva imporle la sua presenza, ma sentirsi invitare in modo così spontaneo non poté che fargli un gran piacere; annuì lentamente, inarcando le labbra in un quel sorriso sghembo che riservava a quelle poche persone che gli avevano toccato il cuore.
E sarebbe stato alquanto idiota negare che lei l'avesse fatto.

Come rifiutare un invito del genere?
Potrò vedere casa tua e mettere qualcosa nello stomaco, praticamente mi stai salvando la vita senza nemmeno saperlo.


Affermò, posandosi una mano sulla pancia con fare teatrale, a dimostrazione che di fame ne aveva parecchio ed un aperitivo sarebbe stato un ottimo modo per riempirsi la pancia.

Però lasci portare le buste a me, non posso seguirti a mani vuote mentre tu sei carica di pacchetti... giuro che non ci sbircio dentro.

Aggiunse sorridente, allungando le mani verso di lei per sfiorare le sue nel tentativo di prenderle le buste e liberarla da quei pesi, leggeri sicuramente, ma che erano una questione di principio per la sua galanteria: e se Estelle gli avesse permesso di prenderle, l'avrebbe semplicemente seguita, facendosi fare strada verso l'appartamento di lei mentre un pensiero gli balenava nella mente.
Anche al loro primo incontro, al Castello, avevano mangiato insieme... era come rivivere il passato di nuovo, daccapo.
Chissà se questa volta il finale sarebbe stato diverso.
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Messaggioda Estelle » 06/07/2013, 17:07

Attenta a ciò che proponi, Estelle, o potresti ritrovarti costretta a tenere fede alle tue parole...

Un altro vicolo cieco.
Sapeva che Lucas era riuscito ad ascoltarla, era stato un suo volere che accadesse, ma sicuramente quella non era la risposta che si aspettava. Il Lucas che aveva conosciuto tempo prima non le avrebbe - a suo parere - ma potuto darle una risposta del genere. Forse la rottura con Tisifone era diventata abbastanza definitiva da fargli ricordare di avere ancora una vita d'avanti e quindi di godersela.
Estelle rise, portandosi una mano alle labbra, questa volta rivolgendosi a lui con uno sguardo malizioso. Nessuna parola, lasciò soltanto che il sguardo facesse da risposta.
Estelle era libera in quel momento. Non aveva avuto alcuna storia sentimentale da quando era arrivata ad Hogwarts. Non aveva avuto opportunità di alcun genere, il che le faceva pensare di non essere esattamente ciò che gli uomini cercano. Per un breve periodo la cosa le aveva buttato giù il morale, ma alla fine si era decisa a non farsi abbattere da una cosa così banale.
Perciò ora non si sentiva affatto sola. Non che non cercasse l'amore; semplicemente, non lo cercava affannosamente, ma aspettava che fosse lui ad arrivare da lei. E, nel frattempo, nessuno le avrebbe vietato di fare esperienze di qualsiasi genere. Naturalmente, Estelle aveva comunque dei valori morali che non voleva superare.
Perciò Lucas, in quel momento, rappresentava un'esperienza diversa, il ritorno di qualcuno che un tempo sarebbe potuto essere suo, ma che purtroppo aveva deciso diversamente. Rappresentava ciò che poteva distrarla e farla divertire. E nessuno le avrebbe detto che era sbagliato. Il fatto che Lucas in quel momento fosse libero la incitava ancora di più, ad esempio, ad invitarlo a casa sua.

Mi conosci, sono fatto così. E poi sai, il contenuto delle tue buste potrebbe anche ribellarsi per voler uscire, e allora ti servirebbe una mano per combatterle.

Non sapevo di essere in pericolo comprando della biancheria.
Ma per fortuna ho un uomo forte accanto a me. Cosa potrebbe mai spaventarmi?


Ma solo quell'incontro la stava facendo divertire più del solito. E chissà come sarebbe finita.
Estelle sorrise, mentre camminavano l'uno accanto all'altra, ancora, diretti verso il suo appartamento. Però poi la conversazione si spostò verso un argomento delicato, che per un attimo incupì il ragazzo.

Non devi scusarti, non è colpa tua.
E' successo, e basta. Forse non era destino che andasse bene, forse... è solo un modo per farmi comprendere le scelte sbagliate fatte in passato.


Tac, un altro ritorno al passato. Un altro ricordo che la fece ritornare indietro. Le sembrava di essere di nuovo presente nel momento in cui si erano incontrati per la prima volta. Tra di loro le cose andavano bene. Poi, l'attimo dopo, tutto era cambiato.
Lucas per lei sarebbe stato sempre un punto interrogativo, ed anche se qualche minuto prima aveva pensato che trascorrere del tempo con lui non le sarebbe costato nulla, un po' aveva timore. Non sapeva davvero se sarebbe riuscita a sopportare che lui rientrasse così bruscamente all'interno della sua vita e magari, subito dopo, le avrebbe affibbiato un due di picche, magari il definitivo.
Conosceva anche Tisifone. E non sapendo bene come erano andati i fatti, sapeva che Tisifone era capace di tutto, ed era anche una donna forte, che combatteva per ciò a cui teneva. Lucas, quindi, le sarebbe potuto sfuggire da un momento all'altro.
E se davvero era decisa, questa volta, a volerci provare, avrebbe dovuto lottare duramente e stare attenta.
Quello, forse, era davvero una scherzo del destino, che magari voleva davvero che i due - casualmente - si rincontrassero, per far notare loro gli errori del passato, cosa avevano perso e cosa avrebbero potuto avere.
E, per entrambi, quello era un nuovo inizio.

Quindi potrò comunque vederti in giro per Hogwarts... ne sono davvero felice.

Lucas non la aiutava affatto. Anzi, la spingeva sempre di più ad arrivare ad una sola conclusione.
Fu in quel momento che Estelle cacciò via tutti quei pensieri e prese una sola decisione: vivere. Non le importava di cosa sarebbe successo, o di come sarebbe potuta andare. Lucas era lì, ed Estelle non si sarebbe lasciata sfuggire quell'occasione.
E, bene o male, sarebbe stata comunque un'esperienza che le avrebbe insegnato qualcosa.

E, se vorrai, anche al di fuori.

Quell'incontro non era ancora terminato, ma quello era indubbiamente un invito esplicito a volersi vedere ancora, e non solo all'interno delle mura del castello. Inutile nascondere che Estelle temeva in una qualsiasi reazione da parte di Tisifone, ma aveva preso una decisione, e nemmeno la paura di una sua collega poteva farle cambiare idea.
Non le costava nulla, provare. E, magari, non ci sarebbero stati cuori spezzati. Per nessuno.

Credi che potrò accusare spesso dei mal di testa lancinanti? Così sarai costretta a curarmi...

E' mio compito curare i miei pazienti. E se per caso avessi bisogno di me..

Curvò le labbra verso l'alto, sorridendo, in modo malizioso, lasciando la frase a metà in modo da lasciare spazio all'immaginazione. Lucas avrebbe potuto ovviamente pensare qualsiasi cosa. E avrebbe potuto approfittare di qualsiasi situazione per vederla, tanto ad Estelle non le dispiaceva affatto.

Come rifiutare un invito del genere?
Potrò vedere casa tua e mettere qualcosa nello stomaco, praticamente mi stai salvando la vita senza nemmeno saperlo.
Però lasci portare le buste a me, non posso seguirti a mani vuote mentre tu sei carica di pacchetti... giuro che non ci sbircio dentro.


Tanto ormai..

E sorrise, sinceramente contenta che il ragazzo avesse accettato il suo invito. Quello era solo l'inizio, simile al passato, ma in quel momento nuovo, perchè ora non erano più solo Lucas ed Estelle, ma erano due persone nuove, disposte a mettersi nuovamente in gioco, senza aspettarsi nulla dal futuro.
Così Estelle si arrese, lasciò le buste al ragazzo, e con un sorriso si avviarono assieme verso l'appartamento di lei.

[FINE ROLE]


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Messaggioda Caroline Priscilla » 08/02/2014, 0:11

[Hogsmeade => Tre Manici di Scopa - Sabato 21 Ottobre, ore 16:00]


Che palle...

Immagine


La Tassorosso camminava solitaria per le strade di Hogsmeade, lo sguardo imbronciato e imbacuccata fino all'orlo per poteggersi dal freddo gelido di Ottobre: indossava jeans scuri, quasi neri, converse ai piedi, una maglioncino bianco sotto un cardigan blu notte, adornato da una spilla a forma di cane e, sopra tutto il vestiario, un cappotto lungo e bianco, zuccotto di lana e una sciarpa del medesimo colore del cappotto a completare il suo abbigliamento. La sua compagna di stanza, Kelly Everett, aveva gli allenamenti di Quidditch quel giorno, mentre il suo migliore amico, Jorge Alvares, l'aveva scaricata dicendole che doveva mettersi in pari con alcune materie e che, se non l'avesse fatto, avrebbe anche potuto dire addio ai suoi G.U.F.O. Cappie dal canto suo voleva solo passare una tranquilla giornata in compagnia dei suoi amici, per dimenticare quello che stava avvenendo quel giorno: il mega concertone dei Saber Dynamos a Mumbai. A causa della regolamento scolastico, che impediva agli studenti di uscire da Hogwarts tranne il week-end per una capatina a Hogsmeade, la giovane strega si stava perdendo il più bel concerto che i suoi idoli avrebbero organizzato di lì a poche ore, esibendosi di fronte ad un milione di persone se non di più. Soltanto il pensiero che grazie a Typhon avrebbe potuto conoscere Desmond Flynn l'aveva trattenuta dal cercare un qualsiasi cavillo nel regolamento che le permettesse di uscire da scuola e seguire dal vivo la sua band preferita; tuttavia questo non aveva comunque il potere di farla stare meglio, dal momento che prima di conoscere il capo degli S.D. avrebbe dovuto aspettare all'incirca altri due mesi.

Stupido regolamento scolastico...Stupido Quidditch e anche stupido te Jorge, che non hai voluto farmi compagnia...

La tassetta non era realmente arrabbiata con il suo fratellino, semplicemente in quel momento si sentiva un po' giù e la prima cosa che le venne in mente fu prendersela con l'unica persona che, avendo il potere di scegliere (perchè Kelly purtroppo non ce l'aveva), aveva preferito starsene al calduccio dentro il castello, di fronte a qualche libro di Incantesimi o Pozioni. Già, forse non aveva avuto poi tutti i torti: in fondo gli esami si avvicinavano anche per lei e ripassare le materie nelle quali la ragazza aveva più difficoltà poteva risultare una cosa utile in futuro. Tuttavia Cappie scacciò subito dalla mente i rimorsi per non essere china sui libri, a studiare come una forsennata: in quegli ultimi mesi si era allenata tantissimo per migliorare le proprie qualità canore e musicali(passando praticamente almeno un'ora al giorno dentro la Sala Musica ad esercitarsi, con o senza i suoi compagni), cercando anche di mantenersi in pari con i compiti e aveva deciso quel giorno, quell'unico, santissimo giorno, di lasciar perdere il Coro, i G.U.F.O. e qualsiasi altra cosa per rilassarsi e divertirsi un po' prima di colassare sotto il peso di tutti quegli impegni. Anche il suo ragazzo era stato costretto a declinare l'invito e in fondo la Tassorosso non se la sentiva di biasimarlo, dal momento che lui aveva gli esami per il diploma quell'anno e in più abitava dall'altra parte dell'oceano!
Fu quindi col pensiero che avrebbe passato un pomeriggio in totale solitudine a spingerla ad affogare i suoi dispiaceri in un bel boccale di Burrobirra bollente, dallo storico Tre Manici di Scopa. Una volta entrata all'interno del locale, si sedette ad un tavolino appartato, togliendosi il cappotto e la sciarpa e guardandosi un po' intorno per vedere se ci fosse qualcuno di sua conoscenza con il quale unirsi in una piacevole chiacchierata: tuttavia, sembrava che nessuno dei suoi amici fosse lì, neanche Ariel che probabilmente stava passando quel sabato o a studiare (troppi esami tutti insieme!) o ad allenarsi ancora insieme al Coro. Uno scampanellio improvviso avvisò tutti i presenti che un nuovo cliente era arrivato: per Cappie non fu difficile scorgere la figura di Ethan Travis, anche perchè l'amico Grifondoro si faceva notare molto facilmente a causa della sua eccessiva altezza alla sola età di quindici/sedici anni. Un sorriso si aprì sul volto della ragazza, trovando in Fox il compagno ideale di bevute, almeno per quel giorno.

Hey Ethan! Di qua!

Si alzò in piedi (lei era troppo bassa per farsi notare), gesticolando in sua direzione e invitandolo a sedersi al suo tavolino. Faceva quasi impressione vedere il Grifondoro da solo, visto che solitamente era accompagnato dalla sua amica del cuore, e non solo, Miyabi. Tuttavia, sembrava che la giapponesina avesse deciso di allontanarsi da scuola per un certo periodo, per riprendersi dalla tragedia che l'aveva colpita all'incirca nello stesso periodo nel quale Cappie aveva perso il padre. Ogni volta che ci pensava, la O'Neill provava una sorta di groppo in gola, forse perchè poteva comprendere almeno in parte il dolore della piccola Stevens. In quel momento però la tassetta volle scacciare quel pensiero (e se possibile anche quello di Desmond Flynn che suonava e cantava semi-nudo in mezzo ad una folla in delirio), concentrandosi invece solo ed esclusivamente sul buon Ethan, un ragazzo dolcissimo e con il quale ci si trovava bene a chiacchierare.

Che bello trovarti qui! Ti va una Burrobirra? Ne stavo giusto per ordinare una!

Disse entusiasta e, se il ragazzo avesse accettato, avrebbe ordinato alla cameriera due belle pinte di Burrobirra, una per lei e una per il Grifondoro.

Come mai non sei anche tu al castello a studiare o ad allenarti?
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Messaggioda Ethan Travis » 10/02/2014, 23:56

Hogsmeade
Via Commerciale
Ore 15:34


Tesoro, sii bravo, portami queste tre buste che per me cominciano ad essere pesanti!

Ma certo mamma, passale a me, tanto siamo quasi arrivati...

Dopo un pomeriggio un po' alternativo passato con la madre Nina, Ethan Travis Fox la stava accompagnando alla fermata del bus che l'avrebbe poi condotta fino in Galles. In realtà non c'era alcun motivo di prendere un mezzo simile ma la madre, babbanofila convinta, aveva aderito ad un progetto turistico del Comune di Hogsmeade che metteva a disposizione dei mezzi antichi di cultura non magica per far vivere ai maghi l'esperienza di come si spostavano un secolo prima le persone prive di poteri e bacchetta.
Divertente, lei lo reputava così, e al figlio come anche al marito stava benissimo, finché era lei a divertirsi!
Raggiunta la fermata, si misero ad attendere che giungesse il mezzo e quindi iniziarono le solite raccomandazioni che ogni genitore faceva al proprio figlio minorenne dopo tutto quel tempo passato a non vederlo per via degli studi e dei G.U.F.O. in vista.

Stai studiando sodo amore mio?

Moltissimo!
I professori sono tutti soddisfatti, te lo giuro!


Come sta Miyabi?
Non la vediamo da molto tempo... Ha superato un poco il trauma?


Ah si, giusto!
Abbiamo scoperto che le è rimasto in vita uno zio lontano e adesso se ne sta prendendo cura lui!
Tornerà in tempo per la sfida con il coro americano e gli esami...


Questa è proprio una bella notizia!
... Ti manca eh!?


Eh si... Ogni tanto, anzi tutti i giorni!

Copriti sempre bene e vedi di non ammalarti, d'accordo?
Grazie ancora del bel pomeriggio, ci vediamo presto tesoro mio... Ti voglio bene!


Non lascerò passare nemmeno un batterio!
A presto mamma, ti voglio bene anche io...


I due, madre e figlio, si avvicinarono e si abbracciarono in concomitanza con il parcheggio un po' goffo dell'autobus.
Ethan consegnò alla madre i pacchetti con i prodotti acquistati quel pomeriggio e una volta fatta salire sul mezzo, attese che esso partisse.
Era sempre molto contento di passare del tempo con lei, una madre sorridente, giovanile, gioviale e mai invadente, giusto un pochino.
Piano piano, il bus superò un particolare passaggio a livello immettendosi su una strada preferenziale: il Grifondoro alzò la mano e salutò ancora.
Convinto che ormai la madre non lo potesse vedere più, sospirò, guardandosi intorno con aria calma e serena, sorridente.
Un tempo buono e una temperatura godibile e pochissima voglia di tornare al Castello a studiare o stare in Sala Comune.
Gli stavano simpatici i compagni ma aveva fatto doppio lavoro la mattina alzandosi prestissimo per studiare ed essere sicuro di non risentire negativamente della presenza della madre in giornata, quindi avendo fatto anche più del dovuto, aveva voglia di camminare, fare una passeggiata, magari prendersi una cosa da bere da qualche parte, seppur stando da solo, tanto non sarebbe stata la prima volta.
Con le mani in tasca e le carezze di qualche fiocco di neve che iniziò a calare sulla cittadina e sulle sue guance, Ethan prese il cammino verso il primo locale disponibile e vicino dove starsene al caldo e ordinare qualcosa, vestito con un jeans nero, una felpa grigia con cappuccio, sotto una maglietta bianca a maniche corte e a proteggere tutto un giaccone montgomery nero.

Immagine

Tre Manici di Scopa
Ore 16:03


Aprì lentamente la porta, venendo subito investito dai tantissimi odori provenienti dalla cucina, che lo fecero sorridere teneramente.
Sbattendo le palpebre rabbrividendo per il cambio improvviso di clima, chiuse l'ingresso dietro di sé, respirando a pieni polmoni quell'aria nuova.
Stava ormai quasi per decidere dove mettersi a sedere quando una voce improvvisa, stranamente, lo chiamò, ricercando la sua attenzione.
Aggrottando la fronte e assottigliando lo sguardo cercò di capire da dove provenisse il richiamo e finalmente vide non tanto lontana una manina che si agitava con sotto il corpicino di una compagna di scuola molto conosciuta, una Tassorosso e collega del coro, Caroline Priscilla O'Neill, in arte "Cappie".

Hey Ethan! Di qua!

Arrivo, un momento solo!

Fece un paio di slalom tra altri clienti già seduti, indicando il tavolo dove si stava dirigendo e chiedendo educatamente scusa a tutti, prendendo infine posto dopo essersi tolto il giaccone ingombrante, posizionandolo su una sedia vuota a metà tra lui e l'amica appena incontrata.

Che bello trovarti qui! Ti va una Burrobirra? Ne stavo giusto per ordinare una!

E' bello trovare qui anche te!
Preferirei una cioccolata calda, magari bianca... Chiedi tu per entrambi?


Attese che la Tassorosso ordinasse le due scelte alla cameriera in arrivo, per poi dedicarle completa attenzione.

Come mai non sei anche tu al castello a studiare o ad allenarti?

Sono stato a pranzo con mia Madre qui, e poi l'ho accompagnata a fare delle compere in giro!
E' molto ghiotta e a detta sua negozi come "Mielandia" a livello di fornitura non ce ne sono in Galles!
Inoltre siamo passati a "MondoMago" perché doveva ordinare delle attrezzature da lavoro e infine un negozio di vestiti, classico!


Alzò le spalle come a dire "non c'erano dubbi che alla fine sarebbero finiti lì a guardare/comprare qualcosa".
Arrivarono sia la Burrobirra che la cioccolata calda bianca ed Ethan propose un brindisi simbolico, prima di assaggiare la propria ordinazione.
Era strano trovarsi lì da solo con lei: non era mai successo, ma comunque gli risultava piacevole, si, era bello essere in compagnia degli amici.
Il vociare intorno a loro era altissimo, elemento che permetteva di poter parlare senza aver paura di essere ascoltati, ma tanto non è che avessero da parlare di chissà quali segreti nascosti ed oscuri.

Sai, ultimamente sto riflettendo molto su cosa vorrei diventare da grande, a te capita?
La mia aspirazione è cambiata tantissimo da quando sono arrivato a scuola... Tu mi vedresti bene come Magistrato Magico?


La fissò intensamente, più serio, con curiosità e aspettativa, sperando di ricevere un commento positivo dalla ragazza.

Ah ma... Adesso che ci penso, ma Jorge e Kelly che fine hanno fatto?
Come mai non sono qui con te?


Chiese subito dopo, abbastanza sorpreso, bevendo un altro sorso di cioccolata che, cavoli, scottava parecchio, avvicinando la tazza alla O'Neill chiedendole implicitamente se ne volesse assaggiare un poco, conoscendo la sua passione sfegatata per gli zuccheri.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 21/02/2014, 0:28

L'arrivo di Ethan Travis l'aveva salvata da un pomeriggio tedioso, solitario e triste, nel quale la Tassorosso non avrebbe fatto altro che pensare alla sfortuna di non essere a Mumbai in quel momento a godersi il concerto dei suoi idoli. Per sua fortuna, il Grifondoro venne in suo aiuto e Cappie era felice di poter scambiare quattro parole con quel ragazzo alto quanto un lampione stradale, nonchè compagno del Coro. Quando era entrato nel locale, la ragazza si era alzata in piedi per salutarlo e invitarlo al suo tavolo, quindi aveva atteso che il Fox giungesse a destinazione prima di riprendere posto seduta e decidere che cosa ordinare insieme.

E' bello trovare qui anche te!
Preferirei una cioccolata calda, magari bianca... Chiedi tu per entrambi?


La tassetta fece un cenno d'assenso e ordinò, quando la cameriera fu a portata di tavolo, un boccale di Burrobirra per sè stessa e una cioccolata bianca calda e fumante per l'amico. Le loro ordinazioni arrivarono quasi subito al tavolo, permettendo ai due di gustare quelle leccornie che, in un periodo tanto freddo come quello, sembravano capaci di scaldare non solo il corpo ma anche lo spirito. Poi, fu la O'Neill ad interrompere il silenzio, domandando al ragazzo per quale motivo non si trovasse chino sui libri a studiare (come Jorge) o ad allenarsi per la sfida canora imminente (come Ariel).

Sono stato a pranzo con mia Madre qui, e poi l'ho accompagnata a fare delle compere in giro!
E' molto ghiotta e a detta sua negozi come "Mielandia" a livello di fornitura non ce ne sono in Galles!
Inoltre siamo passati a "MondoMago" perché doveva ordinare delle attrezzature da lavoro e infine un negozio di vestiti, classico!


Guarda il lato positivo: io ne avrei approfittato per fare una scorpacciata di dolci da Mielandia! In effetti la mia scorta di zuccheri è quasi del tutto finita, dovrei passare lì per comprarne un po'...

Disse pensierosa, prendendo un sorso della sua Burrobirra al brindisi proposto dal Grifo e nascondendo dietro le iridi verde smeraldo un sentimento di tristezza che per un momento l'aveva invasa alle sue parole. In quanto babbana, sua madre non avrebbe mai potuto mettere piede lì ad Hogsmeade, un villaggio costruito unicamente per i soli maghi, nè avrebbe potuto passare un piacevole pomeriggio con suo padre, come Ethan aveva appena fatto con sua madre: da quando Nathaniel O'Neill era scomparso, Cappie e sua madre erano rimaste sole a cercare di sostenersi a vicenda in quel difficile periodo della loro vita; eppure, proprio la natura diversa fra madre e figlia spesso le allontanava, facendo scaturire incomprensioni che sembravano difficili da superare. La Tassorosso sentiva a volte il peso di quello scambio di ruoli, quel suo prendere per mano la madre e cercare di guidarla e proteggerla da un mondo, il suo, quello magico, che l'aveva ferita e distrutta fin nel profondo della sua anima. Non si sentiva abbastanza grande per riuscire a farcela, nè abbastanza adulta da essere capace di fare ciò che doveva fare al meglio delle sue possibilità. Eppure, anche quel percorso la stava aiutando a crescere, a migliorare sè stessa e ad imparare ad assumersi le proprie responsabilità, che queste dipendessero dalle sue azioni o meno.
E fu proprio su un altro tipo di responsabilità, la responsabilità del proprio futuro, che il Grifondoro spostò l'argomento della loro conversazione, fornendo all'amica Tassorosso la sua idea di ciò che avrebbe voluto fare una volta uscito da scuola.

Sai, ultimamente sto riflettendo molto su cosa vorrei diventare da grande, a te capita?

Assolutamente si! Non puoi neanche immaginare quante volte penso e ripenso a questo o a quel lavoro, anche se ultimamente mi sono soffermata parecchio su uno in particolare...

La mia aspirazione è cambiata tantissimo da quando sono arrivato a scuola... Tu mi vedresti bene come Magistrato Magico?

Intendi dire...un giudice?- chiese per conferma, prima di dare la propria risposta- Penso di si! Certo che sarebbe davvero una bella responsabilità, non trovi? Intendo dire, le sorti di una persona dipenderebbero dal tuo giudizio...la cosa non ti mette ansia?

Lei si, lei ne avrebbe provata tanta: non se la sentiva di portare sulle spalle il peso che un simile mestiere avrebbe portato con sè, non quando da un suo giudizio dipendeva un esito positivo o negativo per la vita di una persona. La Tassorosso trovava difficile riuscire a decidere le sorti del proprio destino, non sarebbe mai stata in grado di fare altrettanto con la vita altrui. E il lavoro da investigatore? Cappie ci aveva pensato e ripensato per tutti quei mesi e man mano che ci rifletteva su l'idea diventava sempre più allettante e sempre più prepotente nella sua mente. A spingerla era ovviamente il desiderio di svelare il mistero che si celava dietro la morte di suo padre. Ma era anche l'unico motivo per il quale la O'Neill avrebbe intrapreso quella carriera. E, almeno per il momento, la tassetta non pensava a tutte le conseguenze che una scelta del genere avrebbe potuto causare sulla sua vita in futuro.

Ah ma... Adesso che ci penso, ma Jorge e Kelly che fine hanno fatto?
Come mai non sono qui con te?


Cappie si riscosse dai suoi pensieri alla domanda che Ethan le aveva fatto, accettando di buon grado di assaggiare la sua cioccolata prima di dargli una risposta. Ne prese una cucchiaiata, scottandosi la lingua per quando la bevanda fosse bollente, ma gustandosi appieno la dolcezza del cioccolato bianco.

Mmmh delizioso!
Jorge ha deciso di fare l'eremita nel castello e di dedicare uno dei nostri pochi giorni liberi allo studio. Credo che in questo momento sia chiuso in Biblioteca a fare chissà quale ricerca su chissà quale intruglio strano per Pozioni...
- disse e il tono di lieve risentimento era abbastanza percepibile nella sua voce -E Kelly aveva gli allenamenti di Quidditch. A quanto pare Vergil sembra intenzionato a vincere la Coppa delle Case quest'anno e, a detta sua, sta massacrando l'intera squadra a furia di allenamenti...

Scosse la testa, porgendo la propria Burrobirra all'amico per ricambiare il gesto gentile con il quale egli prima le aveva offerto il proprio dolce.

E tu invece hai notizie di Miyabi? So che è partita, ma non ho ben capito dove è andata esattamente...
Tornerà in tempo per la sfida vero?


Chiese preoccupata, non tanto perchè volesse mettere davanti, in maniera del tutto egoistica, al benessere della compagna del Coro la sfida contro la Cyprus, quanto perchè sperava che se l'avesse vista con loro in America quello sarebbe stato un segno che la piccola giapponese stava iniziando a riprendersi dalla tragedia che aveva colpito la sua famiglia.

...Ma lei sta bene?
Lo sai, è davvero strano vederti andare in giro da solo, senza Miya al tuo fianco...
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Messaggioda Ethan Travis » 27/02/2014, 22:20

In effetti gli faceva un po' strano ritrovarsi a parlare da solo con Cappie, non essendo mai successo prima in tutti gli anni di scuola.
Non che la cosa gli desse fastidio, anzi, ma era un dettaglio sul quale stava riflettendo soltanto in quell'istante, mentre brindavano (lui con la cioccolata e lei con la burrobirra) e si dedicavano a qualche attimo di tranquillità e relax al riparo dal freddo.
Gli argomenti di conversazione in quel caso potevano essere parecchi proprio perché non avendo mai passato tanto tempo per conto loro, in due, erano in grado di tirar fuori argomentazioni di ogni genere, a partire, per esempio, dalle aspirazioni lavorative e per il futuro.
Ultimamente Ethan Travis aveva abbandonato l'idea di seguire la carriera come Auror.
Non perché ci si sentisse poco portato, anzi, tra i suoi compagni era uno di quelli più dotati a livello magico, ma semplicemente di continuo sentiva ai radio giornali del Mondo Magico notizie di corruzioni al Ministero e al Tribunale, oppure leggeva di Avvocati che stranamente avevano perso la causa anche se in teoria le prove a favore del loro cliente erano schiaccianti.
Certi tipi di soprusi ed ingiustizie mandavano su tutte le furie il Grifondoro, proprio perché amava la lealtà non solo nel lavoro ma sopratutto nella gestione dei rapporti umani. Non riusciva a concepire quindi che grazie al mero denaro un uomo potesse uscire indenne da accuse gravi e pesanti mandando magari in prigione un altro innocente e con una famiglia da mantenere sulle spalle.
Combattere il male e il cancro nella società non era un dovere solo degli Auror, ma anche dei Magistrati, coloro che alla fine dei giochi e delle arringhe decidevano delle sorti umane, prendendosi la responsabilità di mostrare giustizia e sicurezza, per questo il Fox adesso sentiva di avere un nuovo obiettivo, molto più preciso e corposo di quello dei primi anni di scuola.

Intendi dire... Un giudice?
Penso di si!
Certo che sarebbe davvero una bella responsabilità, non trovi?
Intendo dire, le sorti di una persona dipenderebbero dal tuo giudizio... La cosa non ti mette ansia?


Vedi Cappie, quello che ho pensato è molto semplice...
Se tanto ci sono già delle persone che svolgono questo ruolo e per altro molte lo svolgono senza il minimo rimorso di coscienza quando condannano qualcuno per motivi personali o per corruzione, allora io che non farei mai nulla di tutto ciò, cercando di essere sempre imparziale e onesto, sono comunque più indicato di tutti loro!
Forse sono troppo egocentrico nel parlare così... Ma io non manderei mai in prigione un uomo solo perché mi hanno offerto dei Galeoni...


Sincero al 100%, forse appena triste nel tono ripensando a quelle eventualità, all'impossibilità di abolire quelle persone dal Ministero che spesso e volentieri facevano il bello e cattivo tempo non curandosi dei problemi altrui, della vera giustizia, non quella personale e determinata dal denaro.
Di sicuro esistevano legali in grado di salvare le brave persone anche di fronte a Magistrati corrotti, ma affrontare una giuria non era cosa da poco ed Ethan stava con i piedi per terra quando pensava che era più facile risolvere un problema quando era il Giudice quello bravo e non l'Avvocato.
D'altronde comunque, aveva ancora moltissimo tempo non solo per pensarci ma anche per organizzarsi e gestire gli studi seguendo un criterio adeguato. Avrebbe magari chiesto alla Vice Preside un orientamento per comprendere quali materie seguire dopo i G.U.F.O., si, sicuramente lei gli avrebbe saputo dire come adoperarsi negli studi per diventare un bravo Giudice del Ministero.

Mentre a te invece cosa frulla per la testa?
Tu sei una tipa sveglia... Dovresti fare un lavoro da tipi svegli!


Beh, essere definiti "svegli" da Ethan non era un complimento così eclatante, visto che lui in primis doveva migliorare in quella predisposizione.
Comunque da un lato probabilmente stava alimentando ulteriormente il bisogno da parte di Cappie di avere delle conferme riferite al suo sogno.
Travis non sapeva ancora di cosa si trattasse ma era ben curioso di scoprirlo, ringraziandola nel contempo per l'offerta sulla burrobirra da assaggiare prendendone un sorso non troppo generoso, non essendo esattamente la sua bevanda preferita.
Molto legato alle abitudini babbane, Ethan amava la Pepsi, oppure la Fanta, difficilmente si affezionava alle bevande del Mondo Magico.
Dopo aver ascoltato le considerazioni di Caroline Priscilla sul futuro e sul lavoro della sua vita, Ethan passò a chiedere come stavano gli altri del gruppo di amici ed anche Kelly Everett, la sua migliore amica con la quale aveva avuto poco a che fare perché di un carattere spesso troppo esuberante per lui. In un certo senso la Tassorosso del coro l'aveva avvertito dell'esplosione di vita della compagna di stanza, ma a volte l'inglese parlava così tanto svelta e spedita che per analizzare ed elaborare tutto ci volevano almeno dieci secondi di silenzio.
C'era anche da dire in più, che l'unica volta che il Grifondoro aveva avuto a che fare con lei, Kelly era mezza ubriaca, quindi forse avrebbe dovuto provare a farci una nuova conversazione in futuro per vedere di stringere un po' più i rapporti e cercare di farci amicizia.

Mmmh delizioso!
Jorge ha deciso di fare l'eremita nel castello e di dedicare uno dei nostri pochi giorni liberi allo studio.
Credo che in questo momento sia chiuso in Biblioteca a fare chissà quale ricerca su chissà quale intruglio strano per Pozioni...
E Kelly aveva gli allenamenti di Quidditch.
A quanto pare Vergil sembra intenzionato a vincere la Coppa delle Case quest'anno e, a detta sua, sta massacrando l'intera squadra a furia di allenamenti...


Aaaahhh, adesso si spiega tutto!
Poi magari una volta ci sediamo vicini a mangiare io, tu, Kelly ed Evan così possiamo chiacchierare!
Temo di non aver avuto modo di conoscerla molto adeguatamente due sabati fa...


E tu invece hai notizie di Miyabi?
So che è partita, ma non ho ben capito dove è andata esattamente...
Tornerà in tempo per la sfida vero?


Ah si si!
E' andata in Giappone, lì ha uno zio che la sta aiutando a recuperare un po' di tranquillità e buon umore, si chiama Yamato.
Si, da quello che mi ha detto tornerà ma non mi ha voluto dire se la Vireau le ha dato qualche brano specifico da preparare...
Ad ogni modo, ci sarà!


E quello per Ethan era l'importante: sapere che l'avrebbe rivista presto, che presto l'avrebbe potuta di nuovo riabbracciare e guardare negli occhi.
Non era semplice valutare quelle sensazioni, specie perché in lui, nel suo cuore, erano tutto nuove, ma non si sentiva a disagio nel parlarne con Cappie, oppure nel mostrarle il lieve rossore che si stava formando sulle guance nel prendere come argomento di conversazione la compagna di Casata ormai via da qualche tempo.

... Ma lei sta bene?
Lo sai, è davvero strano vederti andare in giro da solo, senza Miya al tuo fianco...


Eh... Dillo a me!

Iniziò a dire, bevendo un altro sorso di cioccolata con più calma.

Sai, non so proprio che mi succede.
Quando la penso mi batte più forte il cuore e mi viene da piangere sapendo che è lontana...
E' una sensazione strana, nuova, mai provata prima!


Annuì tra sé, sospirando e guardando per un attimo fuori dalla finestra mentre tanti fiocchi di neve adornavano il vetro del locale.

... Secondo te perché sto così?
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Messaggioda Caroline Priscilla » 01/03/2014, 22:11

Vedi Cappie, quello che ho pensato è molto semplice...
Se tanto ci sono già delle persone che svolgono questo ruolo e per altro molte lo svolgono senza il minimo rimorso di coscienza quando condannano qualcuno per motivi personali o per corruzione, allora io che non farei mai nulla di tutto ciò, cercando di essere sempre imparziale e onesto, sono comunque più indicato di tutti loro!
Forse sono troppo egocentrico nel parlare così... Ma io non manderei mai in prigione un uomo solo perché mi hanno offerto dei Galeoni...


Ethan sembrava più che convinto di quello che avrebbe voluto fare una volta uscito fuori da Hogwarts e Cappie ammirava il suo senso di giustizia e la sua purezza di cuore, che lo spingeva ad intraprendere una carriera come quella del Magistrato per nulla facile in un mondo simile. D'altrocanto, lei e Jorge non avevano soprannominato il Grifondoro "Gigante Buono" tanto per: il nomignolo serviva a sottolineare l'altezza spropositata del ragazzo e allo stesso tempo il suo buon cuore, che lo spingeva a preoccuparsi di tutto e tutti. Anche se al centro delle sue attenzioni solitamente vi era una ragazzina molto, molto speciale.

Mentre a te invece cosa frulla per la testa?
Tu sei una tipa sveglia... Dovresti fare un lavoro da tipi svegli!


Le parole di Ethan Travis, per quanto provenienti da un tipo come lui, fecero molto piacere alla Tassorosso che in quanto ad autostima sulla propria intelligenza si ritrovava abbastanza carente. Sentirsi dire che tutto sommato il suo cervello non era poi da buttare, le fece spuntare sul volto un sorriso enorme e, nel contempo, la invogliò a rivelare al Grifondoro i propri progetti per il futuro.

Be' ecco...io pensavo di fare l'investigatore...- rispose un po' titubante, bevendo un sorso di Burrobirra prima di continuare -Non ho la minima idea di quale possa essere una carriera adatta al mio futuro: tutti i miei pensieri vanno sempre e solo verso mio padre, Ethan...- pensieri che rischiavano di trasformarsi in ossessione, nel momento stesso in cui la giovane O'Neill avesse fatto del suo futuro lavoro l'unico mezzo per poter giungere alla verità -Forse indagare sulla sua...scomparsa...- perchè pronunciare la parola morte era difficile da fare di fronte al ragazzo -E' l'unica via che mi è rimasta. Avevo bisogno di un mezzo per raggiungere il mio scopo e credo di averlo trovato finalmente...

Perchè il suo fine ultimo era sempre stato quello di scoprire che cosa fosse successo a suo padre e perchè.
Non era proprio quella che poteva definirsi una conversazione leggera, ma era pur vero che la tassetta aveva iniziato a crescere, aveva compiuto ormai sedici anni e imparava a comprendere molte più cose di sè stessa e del mondo. Forse Ethan stesso se ne sarebbe reso conto, del modo diverso con il quale Cappie aveva iniziato a guardare il mondo, di come fosse cresciuta e non solo fisicamente e di quanto aveva perso e aveva ascquisito attraverso tutti quegli anni di scuola. Lei per il momento si limitava ad osservare il cambiamento che lentamente stava avvenendo nel corpo del ragazzo seduto di fronte a sè, che stava diventando sempre più adulto e più alto, ma non meno ingenuo e spensierato di quanto fosse cinque anni prima. Almeno per il momento.

Aaaahhh, adesso si spiega tutto!
Poi magari una volta ci sediamo vicini a mangiare io, tu, Kelly ed Evan così possiamo chiacchierare!
Temo di non aver avuto modo di conoscerla molto adeguatamente due sabati fa...


Ma si, perchè no? Te l'ho detto, ha una parlantina un po' schietta ma è una ragazza davvero simpaticissima!
E soprattutto è pronta a darti qualsiasi tipo di consiglio, ogni volta che ne hai bisogno!


O almeno con lei era sempre stata così. C'era da dire che, oltre che simpatica, Kelly era una ragazza vivace, spontanea anche se a volte troppo disincantata; non che questo fosse un difetto, semplicemente per Cappie era solo un motivo di dispiacere per la sua migliore amica che, non avendo una solida base famigliare su cui contare, era stata abituata a cavarsela da sola e a pensare alla salvaguardia dei suoi fratelli minori, guardando il mondo con occhi più cinici e maturi rispetto alla sua età. La Tassorosso era quindi stata felice per lei, quando aveva saputo del fidanzamento con Chambers, forse perchè per la prima volta l'aveva vista sorridere come una ragazza normale, senza problemi nè complessi, eccetto il continuo battere del suo cuore per l'amore che provava per Evan.
La ragazza in seguito continuò la loro conversazione chiedendo notizie all'amico su dove fosse andata esattamente Miyabi e se e quando sarebbe ritornata.

Ah si si!
E' andata in Giappone, lì ha uno zio che la sta aiutando a recuperare un po' di tranquillità e buon umore, si chiama Yamato.
Si, da quello che mi ha detto tornerà ma non mi ha voluto dire se la Vireau le ha dato qualche brano specifico da preparare...
Ad ogni modo, ci sarà!


Ah meno male! Sono veramente felice che parteciperà!

E lo era davvero. Tuttavia, mentre pronunciava quelle parole, Cappie si rese conto di uno strano fenomeno che stava interessando le guance del compagno del Coro, diventate ad un certo punto di un bel color porpora. La giovane strega si chiese se il ragazzo non si fosse ammalato all'improvviso, ma una parte di lei ipotizzò invece che quel suo rossore era dovuto all'argomento della loro conversazione: Miyabi. [Intuito(P):12]

Sai, non so proprio che mi succede.
Quando la penso mi batte più forte il cuore e mi viene da piangere sapendo che è lontana...
E' una sensazione strana, nuova, mai provata prima!
... Secondo te perché sto così?


Passarono dieci secondi di silenzio buono, dieci secondi nei quali il sorriso sul volto di Cappie si allargò ancora di più per quanto possibile, gongolante e soddisfatto nel constatare che la coppia Ethan-Miyabi, almeno secondo lei, stava forse iniziando a sbocciare.

Uhm fammi pensare...
Provi anche una strana sensazione allo stomaco, una morsa, una stretta forte e piacevole?
Vorresti abbracciarla, tenerle la mano, accarezzarla sempre?
Ogni tanto ti ritrovi a pensare che...vorresti baciarla?


Chiese, snocciolando tutta una serie di sintomi al pari di un Medimago del San Mungo alle prese con una diagnosi. Non appena Ethan avesse risposto affermativamente alle sue domande (e anche se qualcuna fosse stata negativa, Cappie gli avrebbe comunque messo la pulce nell'orecchio) la tassetta sorseggiò con fare risaputo la sua Burrobirra, creando quella sorta di suspense che avrebbe accompagnato le sue successive parole come una vera e propria rivelazione.

Caro amico mio, secondo le mie indagini posso ben ipotizzare che tu ti sia...innamorato!

Rispose fissandolo divertita negli occhi e mimando un tono altezzoso e pomposo, prima di scoppiare a ridere in una grassa risata.

Ok d'accordo, forse ho un po' esagerato, ma eri diventato tutto rosso e non potevo non approfittarne!- rispose, dandogli una mezza pacca sulla spalla, prima di riprendere a parlare con maggiore serietà -Comunque, parlando seriamente, io fossi in te inizierei a pensarci: tutto quello che mi hai descritto sono le stesse identiche cose che provo io quando il mio...ragazzo è lontano...- disse, arrossendo a sua volta mentre continuava il discorso -Forse stai iniziando a provare per Miya qualcosa di più che una semplice amicizia...- e lei invece che cosa stava iniziando a provare per Devo? Non gli aveva ancora detto che lo amava, ma si fidava di lui e avrebbe tanto voluto averlo vicino ogni singolo giorno della sua vita, a ridere e scherzare insieme, parlare di tutto ciò che accadeva loro, insomma condividere ogni loro giorno, proprio come stava accadendo a Kelly e Evan.

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2013-04-17 23:39:09 Margaret d20 12  
2013-04-17 16:54:37 Robyn d20 13  
2013-04-17 16:50:18 Margaret d20 2  
2013-04-16 23:43:56 Margaret d100 74  
2013-04-15 00:03:02 Robyn d20 5  
2013-04-15 00:01:30 Margaret d20 20  
2013-04-14 17:27:39 Robyn d20 13  
2013-04-14 17:26:30 Margaret d20 7  
2012-11-18 18:51:00 Aryanne d20 14  
2012-11-18 18:40:02 Sandyon d20 20  
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