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Conversazione per MP tra Yamato Kusanagi e Nanée Oribe - Agosto/Settembre 2107

Topic dove pubblicare lo scambio di messaggi ON tra i vari personaggi

Messaggioda Yamato » 14/01/2014, 18:47

Shizuoka
19 Agosto 2107


Un proverbio della mia terra dice:

"Il ramo troppo duro al vento si spezza; quello troppo flessibile non starà mai ritto."

Lo disse mio nonno a mio padre e mio padre lo disse a me, quando avevo all'incirca tredici anni e stavo scoprendo il fuoco nelle mie vene.
Con queste parole si sta ad indicare la via da seguire quando si incontra un nuovo credo, quando ci si affaccia ad un'altra realtà diversa dalla nostra, sentendosi inizialmente attaccati da qualcosa che, essendo contrario a noi può risultare pericoloso, ostile, falso molto spesso.
La prima volta che incontrai una persona come te, vissi esattamente quegli stati d'animo, rifiutando il dialogo e con esso, la comprensione.
Poi quella persona mi insegnò ad aprire il mio sguardo a nuovi orizzonti, verso un cielo con milioni di stelle in più di quello osservato da me in ogni notte precedente e da allora, per quanto l'astio tra le nostre culture sia vivo e vegeto, cerco ogni volta di non chiudere totalmente la porta dell'anima per non rischiare di fare lo stesso errore che in passato condusse solo ad un inutile spreco di sangue e odio.

Nei tuoi confronti, alcuni mesi fa, è accaduto esattamente questo.
Inizialmente un ramo duro e inflessibile, con la paura di essere troppo debole e incapace di mostrare l'autenticità del mio essere, poi, grazie ai tuoi sguardi e alle tue parole, quel ramo si è ammorbidito senza peccare di resistenza, tornando ritto ma oscillante, come la natura vuole.
Confesso che ti ho pensata anche più dell'ipotizzato, spesso in momenti singolari, specie quando avevo davanti altre donne.
Il loro fascino e il loro impegno nel risultare di mio gradimento si scontrava con il ricordo dei tuoi occhi e ancor più della tua voce che si sovrapponeva alle loro lasciandomi perplesso e sorpreso.
Non nego che il tempo mi abbia aiutato, non nego di aver affrontato un lungo percorso prima di iniziare a sentire il sovrapporsi di quella tua voce, ma terminato il purgatorio del mio spirito ho scoperto il coraggio di scrivere questa lettera trasportato dall'impulso e dall'istinto che soltanto un uomo come me, con la mia carica e la mia identità può sostenere ed incarnare.

Un altro proverbio, sempre di queste terre, recita così:

"Chiedere è vergogna di un momento, non chiedere è vergogna di una vita."

Dunque ti chiedo, anche se è passato così tanto tempo, sono ancora in tempo per pensare alla possibilità di un nostro nuovo incontro?
Una volta ti avrei anche suggerito il luogo e forse anche l'orario, ma sei tu che devi concedermi questa opportunità e sei dunque tu ad avere il diritto di scegliere dove farti raggiungere, sempre che qualcun altro non ti abbia raggiunto prima del sottoscritto.
Chiedo solo, in caso positivo, di poter attendere fino alla metà del mese di Settembre, prima devo pensare alla mia giovane nipote che ha bisogno di me e in nessun caso la potrei lasciare sola, nemmeno per un istante.

Tra l'altro, mi auguro davvero che le mie fotografie ti abbiano fruttato quanto sperato ed anche di più.

Con Stima e Rispetto,


Yamato Kusanagi


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Messaggioda Nanée » 14/01/2014, 21:34

Montevideo
12 Settembre 2107



"Se davvero desideri qualcosa, non importa quanti ostacoli dovrai superare per arrivarvi: la possibilità di ottenere ciò che vuoi ti dimostrerà che ne varrà sempre la pena."

Anche questo è un proverbio, ma non so dirti quanto antico sia… è stata la Guida del mio villaggio a farmelo conoscere quando avevo… otto anni, credo: volevo scalare una montagna e proprio non mi riusciva. Non sai che pianti rabbiosi mi sono fatta… ed è stato allora che la mia Guida ha pronunciato quelle parole, per spronarmi a non abbattermi.
E alla fine l'ho scalata per davvero, quella montagna.

Anche io ho una cosa da confessarti: temevo che non ti avrei più visto né sentito.
Dopo il nostro ultimo incontro ho pensato che ciò che sono, ciò che rappresento, ti avrebbe allontanato da me inevitabilmente e totalmente… mi ero persino messa l'anima in pace all'idea che quello di mesi e mesi fa fosse stato solo un intermezzo nelle nostre vite, che non avrebbe avuto futuro.
Ma devo altresì confessarti… che non ho mai smesso di sperare.

So che la lettera che mi hai mandato riporta come data quasi un mese fa, ma anche io ho dovuto riflettere, pensare, comprendere se fossi pronta non tanto a concederti un nuovo incontro, ma piuttosto a dare a me stessa la possibilità di sperare ancora: come tu hai pensato a me, io ho pensato a te… ogni giorno, specie quando mi ritrovavo a catturare immagini di fiamme, di fulmini, tutto ciò che mi poteva rimandare alla tua persona.
Forse non dovrei dire certe cose?
Forse c'è il rischio di farti scappare? Possibile, ma non temo ciò che provo, né per chi lo provo.

In virtù di questo… sì, Yamato Kusanagi, mi piacerebbe molto rivederti.
E giacché ho la possibilità di scegliere dove e quando incontrarci, ti aspetto tra 17 giorni esatti, nel punto più alto del Grand Canyon, poco prima del sorgere del Sole.
Non vedo l'ora.

Le tue foto… confesso di non averle vendute.
Erano così intime, così profonde per il fuoco che ho letto nei tuoi occhi, che non ho avuto cuore di mostrarle a tutti.
Considerale le debolezze di una donna.

Con la speranza che i giorni passino in fretta,

Nanée Oribe
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Messaggioda Yamato » 21/01/2014, 19:55

Shizuoka
15 Settembre 2107


Ad otto anni scalavi montagne.
Una grinta e una volontà degne di meritare molta attenzione, specie da chi incarna ogni giorno la voglia di superare ogni ostacolo.
Mentalità del mio essere, mentalità della mia natura, ad ogni modo, qualunque cosa sia, mi rende in connessione con te e tanto mi basta.

Per il momento, il nostro incontro è un'eventualità della vita, la risposta a domande che probabilmente abbiamo fatto guardando la stessa Luna.
Ciò che rappresenti non mi piace e lo sai bene, ma non è il tuo potere e la tua appartenenza che sto invitando a uscire, bensì la persona, le sue idee, il suo carattere, la sua firma nel mondo che esula dai fuochi, dalle acque e dalle terre di ogni dove.

Hai fatto bene a riflettere e non te ne farò una colpa.
Forse ti farà piacere sapere che per il sottoscritto l'attesa è stata molto più sofferta di quanto potesse immaginare.
Sembriamo due bambini timidi e inesperti, ti eri mai sentita così? O magari sono l'unico che si definisce in questo modo, chissà.

Parli di ciò che provi, ponendo in me domande e misteri interessanti e per nulla oscuri o spaventosi.
Non fuggirò di fronte al pensiero di conoscere la verità, poiché mi interessa tanto quanto rivedere il tuo viso baciato dal Sole, e perdona il sottile scherzo di parole assolutamente non voluto.

Vetta più alta tra le steppe aride dell'Arizona, mi sembra un bel punto per iniziare una conversazione.
Tu non vedi l'ora, io... Vorrei che fosse già quel giorno.

Non c'è problema, a dire il vero la mia era una domanda esposta tramite consapevolezza.
Nessuna rivista ho mai visto mostrare quegli scatti, la deduzione quindi è giunta veloce e per nulla sgradita.
Puoi tenerle, considerale il regalo di un uomo.

"Non sorridiamo perché qualcosa di buono è successo, ma qualcosa di buono succederà perché sorridiamo."


Yamato Kusanagi


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