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da Monique » 16/05/2013, 16:54
Rio de Janeiro (che significa Fiume di gennaio in portoghese) è una città del Brasile: è famosa per le sue spiagge di Copacabana e Ipanema, con i loro numerosi alberghi e condomini di lusso, per la gigantesca statua liberty di Gesù, nota come Cristo Redentore ("Cristo Redentor") sul monte Corcovado, per il Pão de Açúcar (Pan di Zucchero), con la sua funivia, e per il suo annuale carnevale, il più celebre al mondo. Rio de Janeiro contiene anche la più grande foresta all'interno di un'area urbana, la Floresta da Tijuca.
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da Sandyon » 13/01/2014, 17:15
10 Settembre 2107 Rio de Janeiro - Terrazza sul Monte Corcovado Ore 16:05Nessun affiancamento alla mia bambina. Nessuna informazione scottante da chiederti. Nessuna cartella clinica da farti sottrarre. Ho bisogno di parlarti. Vicino quel chiosco dove fanno la granita che ti piace tanto. Ore 16:15, dopodomani.
S.V.
Se non erro Lunedì concludi alle 15:00. Rio de Janeiro, terrazza del Monte Corcovado, un'ora e un quarto più tardi. Nessuna emergenza, non allarmarti. Voglio però che tu ci sia, è importante, per me. Buon fine settimana.
S.V. La città infinita di Rio era una delle più belle e più affascinanti che avesse mai visitato nella vita, doveva ammetterlo. Locali aperti praticamente sempre, zone magiche con i prodotti e i fornitori di maggior qualità, poca malavita e un mare cristallino. Molte missioni erano partite da lì o si erano svolte lì, al tempo dei suoi incarichi più stupidi da dilettante, quando era giovane e inesperto. Il chiosco di García non era affatto mutato negli anni, capace di garantire le granite più buone, succose e fresche del mondo. Nemmeno in Sicilia ricordava di averne assaggiate di quel calibro ed era di per sé un'ottima garanzia sulla qualità del prodotto. Glielo aveva fatto conoscere proprio Asher, il destinatario della prima lettera, almeno dieci anni fa. Un soffio, si, sembrava essere passato tutto quanto in un soffio e per certi versi, la cosa non gli dispiaceva, viste tutte le disgrazie avvenute. Se ne stava appoggiato alla ringhiera d'acciaio della terrazza, Sandyon Vastnor, a contemplare quella distesa infinita di palazzi e civiltà immersa tra la vegetazione delle splendide giungle e foreste pluviali del Brasile. Chiesto appuntamento con le sole due persone che lo potevano aiutare ad affrontare quel problema chiuso in un cassetto da quando era nato, attendeva senza minimamente modificare la sua espressione, respirando calmo, attento però ai minimi cambiamenti nell'aria, non potendo mai sapere quando i problemi avrebbero deciso di rompere i cogl***i. La prenotazione da García per tre persone ad uno dei tavolini più vicini alla statua del "Cristo Redentore" recava il nome fittizio Atwood. Per una volta aveva rubato l'idea al fratello così da evitare problemi, essendo quella una zona di ristorazione tipicamente babbana dove i cognomi Vastnor, Vilvarin o Brightless non avevano il minimo riscontro. Ad un tratto, dopo qualche tenue spostamento nella Trama di quella zona, Sandyon percepì che erano arrivate le visite richieste tramite missiva 48 ore prima, così, si volse completamente mettendo le mani nelle tasche dei jeans color bianco. Il petto forte, resistente, temprato, era contenuto in una polo blu scuro con rifiniture e colletto neri, al polso sinistro un orologio, ai piedi degli stivaletti di finto coccodrillo sempre color petrolio. Salutò con lo sguardo sia Lindë che il MediMago, per poi prendere parola conscio del fatto che col vento a favore l'avrebbero ascoltato senza sforzi anche se ancora in avvicinamento.
Grazie ad entrambi per aver spostato eventuali impegni ed essere qui oggi. E' necessario che vi presenti o per qualche strana ragione vi conoscete già?
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da Lindë » 13/01/2014, 18:12
[Rio de Janeiro - Terrazza del Monte Corcovado - 10 Settembre 2107 - ore 16.14] Se non erro Lunedì concludi alle 15:00. Rio de Janeiro, terrazza del Monte Corcovado, un'ora e un quarto più tardi. Nessuna emergenza, non allarmarti. Voglio però che tu ci sia, è importante, per me. Buon fine settimana.
S.V.
Un biglietto inaspettato. Un invito a sorpresa. Una richiesta che non poteva non cogliere. C'erano poche persone a cui Lindë teneva davvero, che portava con sé nel più profondo del suo animo. C'era Irvyne, suo marito. C'era Typhon, il suo Apprendista. C'era Raiden, la sua Guida nella Gilda Terran. E poi c'era lui. Sandyon Vastnor. L'uomo che aveva amato senza saperlo. L'uomo che avrebbe dovuto ucciderla. L'uomo che alla fine l'aveva salvata. Ed era stato proprio lui a scriverle quel biglietto, ad invitarla in quel luogo così distante da dove lavorava di solito. Il semplice fatto di chiederle un incontro così lontani da casa l'aveva stranita. Doveva trattarsi di una cosa importante. Possibilmente segreta. Non aveva risposto, comunque, a quel biglietto. Non aveva chiesto spiegazioni. Avrebbe potuto, lo vedeva tutti i giorni a scuola. Ma non l'aveva fatto. E quel lunedì aveva attivato la Passaporta che, in un istante, aveva spostato il suo corpo a Rio. Dove Sandyon l'attendeva. Era arrivata prima, in realtà. Mancava un quarto d'ora alle 16. Si era presa del tempo, per girare un po' nei dintorni del luogo previsto. In fondo era un posto in cui non aveva mai messo piede. I capelli corti stavano già crescendo. Le accarezzavano il collo, in un caschetto ordinato. Addosso, un vestito a maniche corte, colorato, dalla linea classica, al ginocchio. Ai piedi, ballerine nere. Si era fatta più femminile, dall'incontro con Windam. Le piaceva prendersi più cura di se stessa. Soprattutto perché c'era chi dimostrava di apprezzare. Suo marito, ad esempio. Senza alcuna fretta, salì sulla terrazza nel quale probabilmente Vastnor la stava aspettando. E infatti lo vide poco dopo, di spalle, appoggiato alla ringhiera. Ma evidentemente non stava aspettando solo lei. Qualcuno era appena arrivato in quello stesso luogo, tramite Passaporta o forse Smaterializzazione. Un uomo, per la precisione. Uno sconosciuto agli occhi di Lindë, che confidava però in una veloce spiegazione da parte di chi li aveva invitati lì. Un cenno del capo come saluto verso Sandyon, un sorriso lieve sulle labbra, quand'egli si volse.
Iniziò ad avvicinarsi a lui, affiancando lo sconosciuto. Gli lanciò un'occhiata veloce, curiosa. Attendeva solo di conoscere la sua identità.
Grazie ad entrambi per aver spostato eventuali impegni ed essere qui oggi.
Sandyon Vastnor che chiede un incontro dall'altra parte del mondo... come sarei potuta mancare?
Replicò Lindë, il sorriso che si ampliava sulle labbra. Una volta non avrebbe mai osato tanto. Una volta non avrebbe nemmeno sorriso. Forse una volta non l'avrebbe nemmeno aiutato.
E' necessario che vi presenti o per qualche strana ragione vi conoscete già?
Purtroppo no, ma faccio da me...
Rispose la Vilvarin. Si volse col corpo verso la figura estranea, allungando la mano verso di lui.
Lindë Vilvarin, docente di Erbologia nella Scuola di Hogwarts.
Si presentò dunque. Sapeva che, per chi se ne intendeva un po' di Erbologia, il suo nome non era esattamente sconosciuto. Anzi. Da quando aveva recuperato i ricordi aveva ricominciato con le sue ricerche. E si era nuovamente fatta un nome in quel mondo. Ma non sapeva che Asher, come Medimago, potesse averlo sentito. Per questo si presentò senza aspettarsi nulla dall'altro, a parte il suo nome. Era più curiosa di sapere cosa volesse Sandyon. Quale fosse il motivo di quella convocazione. Quale sorpresa, insomma, avesse in serbo per loro.
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da Asher » 15/01/2014, 11:10
[Rio de Janeiro - Terrazza del Monte Corcovado - 10 Settembre 2107 - ore 16.14] Nessun affiancamento alla mia bambina. Nessuna informazione scottante da chiederti. Nessuna cartella clinica da farti sottrarre. Ho bisogno di parlarti. Vicino quel chiosco dove fanno la granita che ti piace tanto. Ore 16:15, dopodomani.
S.V.
Considerato il pessimo sangue che scorreva tra Sandyon e Demetri o il tipo di "hobby" che lui e il ragazzino condividevano, non era inusuale, per Asher, ricevere da parte dell'amico gufi improvvisi nel corso dei suoi turni al San Mungo, o doversi recare dall'altra parte del mondo per incontrarlo. Quello che di usuale non aveva nulla erano tutte le rassicurazioni condensate in quelle scarne righe che facevano prospettare una semplice chiacchierata tra amici. Non che esistesse una regola che impedisse a due Mercenari di comportarsi come persone civili e sedersi a disquisire di banalità di fronte a una granita, solo era una eventualità così rara da non poter essere presa alla leggera. Sono proprio un vecchio paranoico... Si era preso in giro, ghignando alla propria immagine riflessa nello specchio, mentre finiva di prepararsi per quell'incontro. Sono anni che te lo dico ma non hai mai voluto darmi soddisfazione - mormorò con voce strascicata Demetri alle sue spalle, le mani che scivolavano lungo le braccia in una carezza lieve. - Chi devo ringraziare? No, ti prego, non farlo. Il mondo non é pronto per sopravvivere a un tale cataclisma! Ah! E in quale missione suicida ha intenzione di trascinarti questa volta quella caricatura di una serpe? In nessuna - aveva risposto Asher rigirandosi nel mezzo abbraccio del compagno e posando le mani sui suoi fianchi per impedirgli di scivolare via. - Anzi perchè non metti a riposo qualsiasi cosa stia bollendo nei sotterranei e mi raggiungi sulla spiaggia di Itapuã per gustare insieme un aperitivo in riva al mare?Era stata una proposta azzardata la sua, ma non sarebbe potuto essere diversamente vista l'impulsività rosso - oro che a dispetto di tutto scorreva imperterrita nelle vene del Medimago. Il gufo di Vastnor non faceva presagire catastrofi imminenti ed era passato troppo tempo dall'ultima volta che si erano concessi una vacanza e trascorrere una notte di follie in una delle spiagge più belle di Salvador era un buon modo per permettere al loro rapporto di prendere una boccata di aria pura. Tszè... Grifondori romantici e melensi...Il ghigno sul suo volto si era ampliato di fronte a quella battuta priva della solita nota pungente e sarcastica, ed era rimasto sul suo viso anche quando, alcuni minuti dopo, la Passaporta lo aveva condotto fuori dal chiosco di García. Rimase fermo per un paio di minuti, a godersi il calore del sole brasiliano sulla pelle, prima di inforcare un paio di occhiali da sole e raggiungere l'amico sulla terrazza. Serpe malefica...Pensò tra sè, scuotendo leggermente la testa quando vide l'Infermiera di Hogwarts affiancarlo: quell'incontro stava rivelando risvolti interessanti. Per via dei suoi due lavori Asher aveva un'ottima memoria fotografica, anche se spesso difettava con i nomi, e di certo non avrebbe mai potuto dimenticare il giorno in cui una Tisifone trafelata e visibilmente scossa l'aveva chiamato affinchè si recasse d'urgenza a Hogwarts per prestare le prime cure a un docente. Dall'occhiata curiosa che la donna gli aveva rivolto era certo che non l'avesse riconosciuto e diversamente non poteva essere considerato non solo le circostanze in cui si erano conosciuti ma anche il suo attuale aspetto. Del Medimago serio e professionale in camice bianco che era comparso nell'Infermeria della scuola non vi era traccia in quell'uomo dall'aspetto trasandato con la barba brizzolata e incolta, gli occhiali da sole e un berretto da baseball in testa a coprire la parte restante del volto. Decisamente Asher aveva preso alla lettera il tono informale del gufo e quindi si era vestito di conseguenza, nascondendo la bacchetta in una guaina assicurata al braccio sinistro e il coltello al polpaccio destro, già pronto a trasfigurare i propri abiti prima di recarsi al suo appuntamento con il compagno. Grazie ad entrambi per aver spostato eventuali impegni ed essere qui oggi.Sandyon Vastnor che chiede un incontro dall'altra parte del mondo... come sarei potuta mancare?E' necessario che vi presenti o per qualche strana ragione vi conoscete già?Purtroppo no, ma faccio da me... Lindë Vilvarin, docente di Erbologia nella Scuola di Hogwarts.Un lampo di divertimento passò nello sguardo di Asher mentre si toglieva gli occhiali e il capello, scompigliandosi i capelli in un gesto automatico. Asher Brightless, Medimago del San Mungo - si presentò a sua volta, stringendo la mano che lei le aveva teso e scrutando i suoi occhi per cogliere il momento in cui l'altra l'avesse riconosciuto - Professoressa Vilvarin è un piacere rivederla sopratutto in circostanze meno critiche ed è un onore conoscere una così illustre ricercatrice.Durante l'incontro con il compagno di Tisifone aveva già dato ampia prova di non essere molto interessato all'Erbologia ma questo non gli impediva di tenersi aggiornato sulle recenti scoperte in ambito medico. Terminate le presentazioni, l'ex Grifondoro rivolse a Vastnor un ghigno curioso. Allora ragazzino dov'è la granita che mi hai promesso?
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Asher
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da Sandyon » 16/01/2014, 19:17
Sandyon Vastnor che chiede un incontro dall'altra parte del mondo... Come sarei potuta mancare?
Già, lui era un po' una sorta di figura misteriosa e indecifrabile, chiusa in un involucro di segreto e serietà, gelo e determinazione. Accadeva molto poco che chiedesse a qualcuno un aiuto o una conversazione, per questo difficilmente gli si poteva dire di "no". Oltre tutto, la curiosità di sapere il motivo di quella convocazione era molta e lo si osservava sia negli occhi della ragazza che del MediMago. Un abbigliamento del tutto libero e informale, quello di Asher, il quale non aveva voglia, in un paradiso come quello, di mettersi in giacca e cravatta o portarsi appresso abiti da lavoro utilizzati solo in corsia, lì dove spesso venivano recapitato i messaggi dell'ex Mercenario. D'altra parte invece, la professoressa di Erbologia sfoggiava una mise meravigliosamente colorata, delicata e splendida. La ragazza era un incanto per gli occhi di Sandyon che si perse appena qualche secondo ad ammirarla, ricordando quante ne avevano passate insieme e come tutte quelle memorie fossero state gelosamente custodite in un cassetto del suo cuore, con tanto di lucchetto e "colloportus". Non ci fu bisogno che parlasse ancora, perché erano perfettamente in grado di presentarsi da soli, a cominciare dalla mora e segreta Sempreverde che purtroppo non ricordava, a causa forse della lunga barba e dell'atteggiamento sportivo, il viso del migliore amico di Sandyon. Il più adulto dei tre non mostrò alcun cenno di fastidio in merito all'equivoco ed anzi, si prodigò per ricordare la sua identità ed anche rinfrescare la mente dell'erbologa specificando l'ipotetico attimo del loro primo incontro, sottolineando il piacere nel conoscerla decisamente meglio che allora. Al termine di quella stretta di mano, Asher tornò con lo sguardo sul professore di Difesa, reclamando la granita con la quale tanto era stato ulteriormente invogliato a dirigersi in Brasile quel giorno.
Allora ragazzino dov'è la granita che mi hai promesso?
Faccio strada, andiamo pure a sederci.
Il futuro sposo della Vice Preside di Hogwarts si distanziò dalla ringhiera ferrata della terrazza camminando in direzione del chiosco. Un tavolino bello isolato e soleggiato possedeva tre sedie intorno a sé, tre menù con sopra i nomi in brasiliano delle granite disponibili ed anche una piccola sezione esplicativa dove si annunciava al pubblico che, pagando qualche soldo in più, si poteva richiedere un gusto formato da tre frutti a scelta personale, il tutto arricchito dal prezioso latte di cocco o di mandorla di quelle spiagge meravigliose ed incontaminate. Per educazione (capitava molto poco a dir la verità), Sandyon attese che fosse Lindë la prima a sedersi, infine, quando fece lo stesso anche l'amico, prese posto al centro tra i due con un'aria visibilmente nervosa, tesa per certi versi, un teso però che nulla aveva a che vedere con le brutte notizie, i problemi o qualcosa di spiacevole, almeno dal punto di vista di un uomo come Brightless che Vastnor lo conosceva molto bene ed aveva imparato a decifrare le sue occhiate o le distensioni dei muscoli facciali, per quanto poco varie e differenti tra loro. Quando si avvicinò García per chiedere le ordinazioni avvenne una situazione analoga a quella del prendere posto, infatti Sandyon fu l'ultimo a parlare, prendendo per sé una granita senza latte ma solo ghiaccio semplice e succhi di kiwi e frutto della passione. Non appena finalmente poterono stare un minimo calmi, tranquilli e sopratutto soli, l'ex Mercenario posò le mani e le braccia sul tavolo, inspirando profondamente, lanciando un'occhiata a l'uno e all'altra, indeciso quasi se parlare davvero o meno, ma tanto, ormai che erano lì, meglio procedere e non tornare indietro per l'ennesima volta.
Ho convocato proprio voi due per un motivo ben preciso... Un discorso fatto con la professoressa Vilvarin circa un anno fa. Credo che a questo punto lei abbia già capito di cosa sto parlando, ad ogni modo, prima che possa esporre l'argomento anche al mio più fidato amico, darò il mio responso dopo averci riflettuto a lungo ed aver chiesto consiglio a molte persone...
Non erano molti i discorsi che avevano fatto Sandyon e la Vilvarin riguardanti il primo soggetto nel corso dell'anno passato, anzi, a dire il vero era solo uno e proprio per quello egli sapeva alla perfezione che lo sguardo della ragazza sarebbe cambiato all'istante. Al tempo le aveva chiesto di non tornare più sulla faccenda, questo perché desiderava pensarci da solo, senza pressioni, stessa cosa detta poi alla compagna, alla figlia e a tutti gli altri, cercando solo di tanto in tanto di chiedere alcuni pareri a distanza di settimane e mesi per valutare sempre con più precisione e onestà la proposta accennata dall'erbologa sotto consiglio iniziale di Monique. L'attimo di suspance durò all'incirca una decina di secondi, il tempo insomma per far riordinare del tutto le idee a Sandyon prima di gettarsi completamente e definire da lì ad un prossimo futuro il cambiamento della propria vita, un cambiamento rivolto alla possibilità di rimuovere quel po' di finto sé stesso generato dal brutto incontro, da neonato, con una creatura molto poco raccomandabile. Sospirò, abbassando il capo, chiudendo gli occhi, per poi tornare nella posizione originaria, sempre serio e sicuramente risoluto.
... Accetto l'aiuto.
Disse in direzione della ragazza, osservandone qualche istante la reazione, per poi spostarsi sull'uomo alla sua sinistra.
Asher... Forse con il tuo supporto e quello della ricercatrice naturale qui presente... Potrei diminuire la percentuale persa di felicità nel mio animo.
E di nuovo l'attenzione si mosse su entrambi. Il tono dell'ex n°1 cambiò lentamente, facendosi più morbido e gentile. La profondità dei suoi occhi, ad ogni modo, non era mai stata così intensa.
Sono ancora in tempo per chiedere la vostra collaborazione?
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da Lindë » 16/01/2014, 23:09
Asher Brightless, Medimago del San Mungo. Professoressa Vilvarin è un piacere rivederla sopratutto in circostanze meno critiche ed è un onore conoscere una così illustre ricercatrice.
Lo squadrò per un lungo istante. La memoria tornò indietro nel tempo. A quando aveva incontrato Asher per la prima volta. Eppure, ora si trovava di fronte qualcuno di totalmente diverso. Trasandato, avrebbe osato dire. Forse semplicemente comodo. In fondo, ognuno aveva il diritto di abbigliarsi come meglio preferiva, fuori dal lavoro. Asher doveva aver seguito alla lettera quel concetto, evidentemente. Inarcò un sopracciglio, sorpresa. Davvero difficile crederci. Eppure non c'erano dubbi che fosse lui. La voce, ad esempio, era la stessa. E dubitava potesse trattarsi di qualcuno sotto Polisucco. A che pro? Gli strinse la mano, dunque. Con un sorriso di scuse sulle labbra.
Mi perdoni per non averla riconosciuta subito, signor Brightless... anche per me è un piacere. E sì, per nostra fortuna quest'occasione è decisamente meno tragica della precedente. La prego, l'onore è il mio: non capita tutti i giorni di trovarsi di fronte un Medimago di comprovata esperienza come lei.
Convenne lei, annuendo. Ed ovviamente si schermì, perché non voleva sentirsi lodare da lui. In fondo aveva molta più esperienza di lei. Era Lindë quella a sentirsi lusingata da quell'incontro. Anche perché, a ben pensarci, era quanto mai strano e singolare. Un Medimago. Un'Erbologa. E Sandyon Vastnor. Quale mai sarebbe potuto essere il nesso?
Allora ragazzino dov'è la granita che mi hai promesso?
Faccio strada, andiamo pure a sederci.
Prese passo dietro all'uomo. Elegante, nei movimenti. Quasi regalo, da quando Windam l'aveva benedetta. E poi, di solito, si vestiva con tute informi per lavorare nelle Serre. Il cambiamento di sicuro l'aiutava in materia di eleganza e femminilità. Arrivarono tutti e tre ad un tavolino appartato. Tre sedie intorno ad esso, dei menu già pronti per loro. La Sempreverde si sedette per prima, accavallando le gambe. Poi studiò ciò che aveva di fronte. Anche se non è che ci capisse molto, di brasiliano. In realtà era curiosa di conoscere il motivo della convocazione. Così tanto, che qualsiasi granita le sarebbe andata bene. Ne chiese infatti una alla fragola, tanto per ordinare qualcosa. E subito dopo si concentrò su Sandyon. Sembrava nervoso, teso. Quando la fissò, lei gli sorrise. Incoraggiante.
Ho convocato proprio voi due per un motivo ben preciso... Un discorso fatto con la professoressa Vilvarin circa un anno fa.
Inarcò nuovamente un sopracciglio. E nuovamente, la mente corse indietro nel tempo. C'era solo un argomento su cui avevano discusso. Un argomento su cui lui non era più voluto tornare. Un argomento per il quale giusto un'Erbologa come lei e un Medimago come Asher potevano fare qualcosa. Non disse nulla, ma gli occhi le presero a brillare. Rimase silente, comunque, perché non spettavano a lei le spiegazioni.
Credo che a questo punto lei abbia già capito di cosa sto parlando, ad ogni modo, prima che possa esporre l'argomento anche al mio più fidato amico, darò il mio responso dopo averci riflettuto a lungo ed aver chiesto consiglio a molte persone...
Annuì, per fargli capire che sì, ci era arrivata. Sorpresa, magari, ma ci era arrivata. Anche perché, a che pro convocare loro due lì, se l'esito fosse stato negativo? No, il suo istinto [Intuito (Sesto Senso) 40] la pensava diversamente. Il suo istinto la portava a sperare.
... Accetto l'aiuto.
Un ampio sorriso si palesò sulle sue labbra. Annuì ancora. Il cuore sembrava scoppiarle di felicità. Ma ancora rimase in silenzio. D'altronde, doveva ancora spiegare al Medimago di cosa stesse parlando.
Asher... Forse con il tuo supporto e quello della ricercatrice naturale qui presente... Potrei diminuire la percentuale persa di felicità nel mio animo. Sono ancora in tempo per chiedere la vostra collaborazione?
Allungò la mano verso quella di lui. L'avrebbe anche stretta, se lui non l'avesse spostata. Un gesto di solidarietà. Di affetto. Di conferma.
Come allora, anche oggi ti rinnovo la mia volontà nel volerti aiutare, Sandyon... farò tutto ciò che è nelle mie possibilità per ridarti parte di quanto hai perso.
Poche parole, ma quelle servivano. Lei ci stava. Ci stava allora, e ci stava anche adesso. Dipendeva tutto da Asher. Ma qualcosa [Intuito (Perspicacia) 40] le diceva che conosceva già la sua risposta.
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da Asher » 18/01/2014, 0:23
Avvertì lo sguardo della donna soffermarsi curioso e un po’ perplesso su tutta la sua figura e un ghigno ironico gli comparve sul viso. Sapeva di apparire quanto meno eccentrico, soprattutto agli occhi di un mago purosangue, se non addirittura sciatto ma l’aspetto esteriore così come il giudizio degli altri non era mai stato una sua priorità. Lui odiava dover rinchiudere il proprio corpo in abiti formali e Demetri adorava l’aria selvaggia e misteriosa che gli donava la barba lunga e incolta e quello tanto bastava a giustificare la sua mise, se mai avesse sentito il bisogno di farlo. “Ricambiò” quindi la cortesia osservando con evidente ammirazione il vestito semplice ma elegante fasciare un corpo sicuramente tonico e ben proporzionato. Com’era solito dire ai suoi colleghi più giovani, le sue preferenze sessuali non lo rendevano cieco né incapace di apprezzare una bella donna quando la incontrava.
Mi perdoni per non averla riconosciuta subito, signor Brightless... anche per me è un piacere. E sì, per nostra fortuna quest'occasione è decisamente meno tragica della precedente. La prego, l'onore è il mio: non capita tutti i giorni di trovarsi di fronte un Medimago di comprovata esperienza come lei.
Conoscere Sandyon è come aver acquistato un biglietto permanente per le montagne russe babbane: sorprese e adrenalina a non finire.
Commentò divertito, agitando in aria la mano come a voler dissipare l’ultima precisazione della donna. Lui era solo un Medimago normale e per quanto potesse essere bravo nel suo lavoro non avrebbe mai eguagliato alcune delle intuizioni che Lindë aveva recentemente condiviso con il mondo accademico e non. Concluse le formalità, Asher si rivolse all’amico, ricordandogli il motivo ufficioso per cui si era scomodato ad andare dall’altra parte del mondo, mentre la sua mente si affannava per cercare di cogliere quello ufficiale. Vastnor non era di certo il tipo da sprecare il tempo in cose frivole come gustarsi una granita in compagnia di amici e la presenza della donna escludeva a priori qualsiasi argomento attinente al loro “hobby”. L’unica opzione [Intutio(P)=33] che rimaneva era la sfera personale e quello non semplificava per nulla le cose.
Faccio strada, andiamo pure a sederci.
Scrollò mentalmente le spalle, trovando inutile perdersi in complesse digressioni mentali quando da lì a poco la soluzione a quel piccolo dilemma gli sarebbe stata offerta spontaneamente, e si apprestò a seguire l’amico, non prima di aver fatto un mezzo inchino galante alla donna, invitandola a precederlo. Entrati nel chiosco si guardò intorno con aria annoiata, facendo una veloce ricognizione del luogo, perché anche se erano lì per piacere non si sapeva mai quando i guai avrebbero deciso di venirti a trovare, per poi sedersi al tavolo, lasciando a Sandyon l’onore di sedere al centro di quel singolare gruppetto. Ignorò il menù, che praticamente conosceva a memoria, e si mise comodo, la caviglia destra appoggiata al ginocchio sinistro, la mano destra sulla coscia corrispondente, quella sinistra che tamburellava distrattamente sul tavolo, gli occhi che scrutavano con discrezione il volto dell’amico. Lo conosceva da sempre, da quando era in fasce, e quel viso pressocchè inespressivo per il resto del mondo per lui non aveva segreti o quasi. Era riuscito ad associare a ogni ruga sulla fronte, a ogni increspatura degli angoli delle labbra o contrazione degli occhi una sfumatura di emozioni e per questo era certo che il nervosismo che emanava dal suo corpo a ondate non dipendeva da un qualche pericolo fisico imminente. Era come se volesse qualcosa da loro e non fosse certo di poterlo averlo e quello lo facesse stare sulle spine, o almeno quella era la spiegazione [Intutip(P)=33] che Asher aveva dato del suo atteggiamento. Quando giunse Garcia ordinò una granita banana e papaya con del latte di cocco e poi si mise pazientemente in attesa, lo sguardo che vagava pigro per il locale. Qualsiasi fosse il motivo per cui li aveva convocati doveva essere qualcosa di importante e non aveva intenzione di incalzarlo affinchè si sbrigasse a parlare. Dopotutto la fretta era sempre una cattiva consigliera.
Ho convocato proprio voi due per un motivo ben preciso... Un discorso fatto con la professoressa Vilvarin circa un anno fa.. Credo che a questo punto lei abbia già capito di cosa sto parlando, ad ogni modo, prima che possa esporre l'argomento anche al mio più fidato amico, darò il mio responso dopo averci riflettuto a lungo ed aver chiesto consiglio a molte persone...
Incuriosito posò lo sguardo sulla donna e la luce che comparve nei suoi occhi fu un chiaro indizio che almeno lei sapeva di cosa stavano parlando e non ne sembrava per nulla dispiaciuta. Al massimo un po’ sorpresa. Di certo lui lo era perché a memoria sua Vastnor non era mai stato incline a parlare con gli altri di nulla, men che meno di qualcosa di personale, mentre per l’occasione sembrava che avesse chiesto consiglio addirittura a più di una persona.
... Accetto l'aiuto.
Sgranò gli occhi, incapace di dissimulare in alcun modo lo shock che stava provando nel sentirlo pronunciare quelle due semplice parole, parole che, fino ad alcuni secondi prima, avrebbe giurato che non sarebbero mai usciti dalle labbra dell’ex Mercenario n°1 al Mondo, neanche sotto Cruciatus.
Asher... – si irrigidì immediatamente, tutto i sensi in allerta come se stessero per essere attaccati, colpito dalla solennità del momento - Forse con il tuo supporto e quello della ricercatrice naturale qui presente... Potrei diminuire la percentuale persa di felicità nel mio animo. Sono ancora in tempo per chiedere la vostra collaborazione?
Rimase in silenzio a osservare il viso del docente di Difesa, chiedendosi distrattamente che tipo di legame lo legasse all’Erbologa per fidarsi così tanto di lei.
Come allora, anche oggi ti rinnovo la mia volontà nel volerti aiutare, Sandyon... farò tutto ciò che è nelle mie possibilità per ridarti parte di quanto hai perso.
Sei fortunato che la mia pazienza non abbia limiti – rispose con un ghigno impertinente, rilassando completamente la postura, e dandogli in quel modo il suo appoggio – E per Godric, cosa ti ha fatto cambiare idea?
La domanda gli era uscita spontanea, come il tono sollevato di chi attendeva da anni una richiesta del genere, anche se in fin dei conti la risposta non era poi così importante e di certo non si sarebbe offeso nè tirato indietro nel caso in cui Sandyon avesse sorvolato sull’argomento. Una volta ricevuta una risposta, che fosse stata una spiegazione esauriente e un cortese silenzio, Asher si sarebbe rivolto alla donna che teoricamente aveva avuto un anno a disposizione per eventualmente riflettere su quel problema.
Ha già una qualche idea sulla direzione in cui muoversi?
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da Sandyon » 21/01/2014, 0:05
Come allora, anche oggi ti rinnovo la mia volontà nel volerti aiutare, Sandyon... farò tutto ciò che è nelle mie possibilità per ridarti parte di quanto hai perso.
Il sorriso intelligente e comprensivo della ragazza fu come un raggio di Sole che illuminò improvvisamente l'animo dell'ex Mercenario. Non era una novità per lui che la professoressa fosse in grado di fargli provare emozioni non solo forti ma anche importanti, durature. In quel frangente poi, si andava mettendo in conto anche il tempo trascorso da quando c'era stata la prima proposta, per questo l'uomo non si definì sicuro al 100% della collaborazione della collega immediatamente, ma attese con calma che lei ci pensasse, un tempo così corto da lasciarlo sorpreso. Proprio per quello si parlava di emozione, di stupori interiori, di sensazioni adesso ancora impossibili da esprimere, perché quella percentuale era troppo alta, attanagliava troppo il suo cuore, così tanto che, ovviamente, non gli permise nemmeno di sorridere leggermente. Solo i suoi occhi assunsero una sfumatura differente, più lucida, perché piangere no, quello gli veniva più semplice, anche se quello non si poteva definire esattamente pianto bensì commozione, una commozione rafforzata anche dalle successive parole del migliore amico accanto a lui.
Sei fortunato che la mia pazienza non abbia limiti... E per Godric, cosa ti ha fatto cambiare idea?
La tua speranza in un mio futuro cambio di idea, la non insistenza di questa donna che è rimasta comunque al mio fianco ricordandomi silenziosamente che avevo una scelta e... L'opinione di alcune altre persone.
Persone fiduciose e innamorate.
Persone che hanno trovato il coraggio di dirmi le cose in chiaro.
Persone interpellate dal sottoscritto che hanno parlato con un affetto tutto particolare.
... E persone che conoscevamo i pensieri, i desideri e le volontà di chi adesso non c'è più.
Non era sicuro che avrebbero ricollegato immediatamente ogni commento ad ognuna delle persone pensate dal docente di Difesa, ma non era così importante, non per lui, perché la questione fondamentale era che ormai aveva deciso ed anzi, rientrato da quella particolare gita fuori porta avrebbe dovuto informarli tutti di quelle volontà, tenendosi per ultima ovviamente la propria compagna e futura moglie, chiedendo la cortesia agli altri di non accennare a nulla perché per fornire a lei la lieta notizia aveva in mente un'idea tutta speciale ed esclusiva. García consegnò velocemente le granite e senza indugiare ulteriormente Sandyon si affrettò ad assaggiare la propria, nostalgico, visto che si trattava di ben due anni dall'ultima volta che si era concesso un simile intermezzo di dolcezza con l'amico Asher. il MediMago, dal suo canto, per quanto interessato a gustare la propria ordinazione volle immediatamente sapere da Lindë se la ragazza possedesse già qualche idea su come cominciare le operazioni di ricerca ed esperimento. L'ex Mercenario sapeva perfettamente che nel corso delle settimane successive sarebbero cominciati svariati prelievi del sangue, tentativi di ipotetici antidoti in fase di perfezionamento e probabilmente anche molte delusioni per via di risultati inizialmente scarsi o inconsistenti. Questo avveniva nel campo della medicina volta a curare un male mai curato prima e la prima regola, sicuramente, era "non lasciarsi buttare giù dai fallimenti o non perdere mai la speranza".
Ha già una qualche idea sulla direzione in cui muoversi?
Ad ogni modo, non avendo molto altro da aggiungere, Sandyon concesse la completa attenzione all'erbologa esattamente come stava facendo anche l'ex ma intramontabile Grifondoro, non riuscendo però a trattenersi dal dare una piccola pacca sulla spalla a quest'ultimo, gesto che nel linguaggio attuale di Vastnor equivaleva in parole povere ad un forte e solenne abbraccio di ringraziamento e commozione.
Illuminaci.
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da Lindë » 21/01/2014, 13:53
Conoscere Sandyon è come aver acquistato un biglietto permanente per le montagne russe babbane: sorprese e adrenalina a non finire.
Posso confermarlo.
Lanciò un'occhiata penetrante a Sandyon, dopo quelle parole. Lei, in fondo, lo sapeva bene. Perché Vastnor l'aveva conosciuto, senza esserne al corrente. Se ne era innamorata. Aveva rischiato di morire per mano sua. E da lui era stato salvata. Lindë dunque sapeva bene cosa volesse dire conoscerlo, e tenere a lui. Ma non aggiunge altro. Sorrise solo all'uomo, prima di annuire al dire di Asher. Non avrebbe detto niente della vicenda che li aveva legati. In fondo era il loro segreto. Se Sandyon avesse voluto diversamente, ne avrebbe parlato lui. Lei, d'altronde, non l'aveva detto né a Typhon né ad Irvyne. Anche se forse al secondo avrebbe dovuto. Scosse il capo con un sospiro leggero. Inutile pensare a certe cose, ora. Si sedettero al tavolo, ordinarono le granite. E finalmente venne il momento tanto atteso: Sandyon rivelò loro il perché di quell'incontro. Un moto di gioia investì l'Erbologa nel sentire che l'altro era disposto finalmente a farsi aiutare. Sorrise, infatti, stringendogli la mano e dandogli subito la sua disponibilità. In fondo, gliel'aveva presentata un anno prima. Perché avrebbe dovuto cambiare idea? Oggi come allora, gli doveva la vita. Se avesse potuto ricambiare il favore enorme che le aveva fatto, salvandola, non ci avrebbe pensato due volte. E poi, in passato, l'aveva quasi amato. Anche questo contava, ed era qualcosa che non poteva non considerare. Naturalmente tutto dipendeva anche da Asher. Ma Lindë aveva un buon presentimento, su di lui.
Sei fortunato che la mia pazienza non abbia limiti. E per Godric, cosa ti ha fatto cambiare idea?
Annuì tra sé, sorridendo ancora. Li aveva tutti e due dalla sua parte. Insieme avrebbero potuto aiutarlo.
La tua speranza in un mio futuro cambio di idea, la non insistenza di questa donna che è rimasta comunque al mio fianco ricordandomi silenziosamente che avevo una scelta e... L'opinione di alcune altre persone. Persone fiduciose e innamorate. Persone che hanno trovato il coraggio di dirmi le cose in chiaro. Persone interpellate dal sottoscritto che hanno parlato con un affetto tutto particolare. ... E persone che conoscevamo i pensieri, i desideri e le volontà di chi adesso non c'è più.
Non riconobbe tutte le figure collegate alle parole di Sandyon. Forse un paio, quelle che anche lei aveva avuto modo di conoscere. Ma non aveva importanza. Ciò che si doveva considerare, era che tutte volevano la stessa cosa. Che Vastnor provasse, che si desse una possibilità. E poi, in fondo, non aveva certo accanto due principianti. Asher Brightless era un Medimago esperto, attento, capace. Lei, dal canto suo, era forse - perché negarlo? - una delle massime autorità in campo erbologico. Oltre che la Terran Verdigris. E questo aiutava non poco. Senza contare le persone che Lindë avrebbe potuto interpellare, come Raiden, o i (pochi) ricercatori Terran a cui avrebbe comunque potuto chiedere aiuto. Ed era sicura che anche il Medimago avesse parecchie frecce al suo arco. Insomma, le persone non mancavano. Né quelle che volevano che Sandyon guarisse, stando alle sue parole, né quelle che erano pronte a mettersi in gioco affinché ciò potesse accadere. Le granite arrivarono, ed avevano un aspetto molto invitante. Lindë ne assaggiò giusto una cucchiata, per farle onore. E doveva ammettere che era davvero buona, raffinata così da non far sentire troppo il ghiaccio. Intanto, alcuni pappagalli ed altri uccelli esotici si erano avvicinati al tavolo. Alcuni si erano fermati sulla ringhiera dove si era appoggiato Sandyon. Altri ai piedi di Lindë. Alcuni sugli schienali delle sedie, comprese quelle dei due uomini. Un paio persino sul tavolo, senza però dare l'idea di voler dare fastidio. Al contrario, salutando Lindë con un verso gioioso.
Forse apprezzano il mio vestito colorato.
Commentò la donna. Cercò di essere convincente [Talento (Arte) 20], in quelle parole. E intanto prese gli uccellini dal tavolo e se li posò in grembo. Almeno non avrebbero dato fastidio. Sapeva però che quel comportamento sarebbe apparso strano. Quello di lei, e soprattutto quello degli animali. Ciò che la tranquillizzava, era che ci fosse altro di cui parlare. Qualcosa che ora risultava essere molto più importante.
Ha già una qualche idea sulla direzione in cui muoversi?
Illuminaci.
Avremo bisogno di fare degli esami approfonditi, innanzitutto: non solo i classici esami del sangue, serviranno anche gli esami delle urine, una biopsia del midollo osseo, un elettroencefalogramma, una risonanza magnetica ed un'angiografica. In ultimo suggerirei anche una TAM - Tomografia assiale magica (rivisitazione della procedura babbana nota come TAC) - per avere anche un'idea ben chiara per ciò che riguarda il cervello.
Iniziò a dire. Sapeva bene di stare usando termini tecnici che con l'Erbologia c'entravano poco. La cosa buona di avere accanto a sé uno come Raiden, che le aveva praticamente fatto per anni stage di medicina ogni giorno dai Terran. E la cosa buona di aver ricevuto da Windam la possibilità di poterselo ricordare, ovviamente. La voce le uscì sicura, decisa. Competente, soprattutto.
Una volta che avrò tutti i risultati, potrò procedere con la preparazione di un decotto base, dal quale potremo partire per la creazione di un antidoto magico che ci dia ciò che vogliamo. In Erbologia esistono molte piante che vengono utilizzate per "riportare la felicità": iperico, eleuterococco, ginseng, rodiola, agnocasto, biancospino, tiglio, melissa, passiflora ed escolzia sono solo alcune delle erbe che ho intenzione di utilizzare, combinandole con altri ingredienti naturali per raggiungere un decotto nuovo, e potenzialmente in grado di aiutare Sandyon se il problema non fosse di tipo... magico.
Si fermò un momento per riprendere fiato. Dopodiché proseguì col discorso.
Una volta creato, avremo bisogno di ingredienti non trovabili in natura, come piante o fiori: dovremo rifarci a quelli usati nelle Pozioni o nei composti alchemici, campi che non mi competono e per i quali avrò bisogno di lei... posso già supporne alcuni, come squama di sirena o sangue di unicorno, ma è chiaro che solo con tutte le informazioni in mano potremo essere più precisi.
Si fermò, posando gli occhi su Asher. Al momento, per ciò che la competeva, non aveva altro da aggiungere. Non si stava imbarcando in qualcosa di semplice, comunque. Creare un decotto nuovo, mai visto prima, partire da zero per cercare qualcosa di specifico. Già quella era una bell'impresa. Ma si sentiva fiduciosa. Sapeva di potercela fare. Sapeva che ce la potevano fare, tutti insieme. Prese un cucchiaio di granita, passando lo sguardo dal Medimago a Sandyon. Attendendo domande o commenti tecnici, più da parte del primo in quel caso. Ad ogni modo, era pronta ad ascoltarli.
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da Asher » 23/01/2014, 0:59
Nonostante le rassicurazioni contenute nel gufo che aveva ricevuto, Asher era sicuro di non essere stato invitato a semplice e innocuo incontro tra amici e la presenza della docente di Erbologia non aveva fatto altro che confermare quella sua sensazione, alimentando la sua curiosità. Andando contro la propria indole e quella della sua vecchia Casata di appartenenza, l’ex Grifondoro però non aveva fatto alcuna pressione per avere una qualche spiegazione immediata, dedicando tutto il tempo che l’amico aveva reputato necessario al rispetto delle basilari norme del galateo. Si era quindi presentato nuovamente alla donna, le aveva espresso la sua ammirazione sentita per le interessanti scoperte che aveva fatto, l’aveva scortata al tavolo, chiudendo, per così dire la fila, e aveva ordinato la sua granita preferita in memoria dei vecchi tempi. Una volta che Garcia fu sparito con le ordinazioni, Sandyon aveva castato una Bombarda Maxima chiedendo il loro aiuto per tentare di sanare almeno in parte il suo animo emotivamente depredato da un Dissennatore Rosso. Non fu per galanteria che Asher lasciò a Lindë il compito di confermare – perché dalla reazione della donna era impensabile che volesse rifiutarsi – per prima la propria disponibilità, ma per necessità, perché vedere il suo ragazzino prendere finalmente in mano le redini della propria vita e combattere per essa lo aveva momentaneamente privato della capacità di pensare e formulare una qualsiasi frase di senso compiuto. Erano decenni praticamente che tentava di convincerlo che la sua non era una condizione perenne a cui doversi rassegnare ma una malattia che, per quanto rara, poteva in qualche modo essere curata ma le sue si erano rivelate essere delle argomentazioni ben poco convincenti visto che l’ex Serpeverde aveva sempre bocciato ogni suo tentativo di alleviare la sua condizione. Così, dopo aver confermato a sua volta la propria disponibilità a mettere a disposizione le sue conoscenze e risorse, non potè trattenersi dal chiederli cosa o meglio chi gli avesse fatto cambiare idea.
La tua speranza in un mio futuro cambio di idea, - un moto di orgoglio divampò nell’animo del Medimago perché alla fine forse i suoi discorsi non erano stati proprio parole gettate al vento - la non insistenza di questa donna che è rimasta comunque al mio fianco ricordandomi silenziosamente che avevo una scelta e... L'opinione di alcune altre persone. Persone fiduciose e innamorate. Persone che hanno trovato il coraggio di dirmi le cose in chiaro. Persone interpellate dal sottoscritto che hanno parlato con un affetto tutto particolare... E persone che conoscevamo i pensieri, i desideri e le volontà di chi adesso non c'è più.
Si conoscevano da anni, anzi per essere preciso Asher lo conosceva da quando era solo un piccolo fagotto tra le braccia della madre e quindi non gli fu molto difficile associare un volto alla maggior parte delle persone che Sandyon aveva citato - rimanendo in dubbio sul giovane Vastnor visto i rapporti quantomeno traballanti esistenti tra i due fratelli. Il ghigno che capeggiava sul suo volto si addolcì di poco così come lo sguardo, per un attimo attraversato da qualcosa di molto simile all’orgoglio paterno. Come poteva non esserlo, orgoglioso, quando il ragazzino era riuscito da solo a contrastare in parte quelli che venivano definiti effetti collaterali di quella Oscura Creatura, circondandosi, nonostante il suo carattere schivo e perennemente ombroso, di persone che l’amavano e avevano a cuore la sua felicità. Una volta recuperate le proprie facoltà, Asher passò in modalità “medimago”, degnando di scarsa attenzione la granita che Garcia gli aveva servito e informandosi se la donna avesse già in mente da dove iniziare. Per quel che lo riguardava una strada valeva l’altra, per così dire, perché trovare la cura giusta al primo tentativo era praticamente impossibile ma adesso che aveva il pieno appoggio di Vastnor e una così illustre consulente era certo che in un modo o in un altro sarebbero riusciti nell’impresa. Si allungò verso il tavolino a prendere la granita e finalmente gustarne il sapore dolciastro che tanto apprezzava quando la pacca di Sandyon lo fece sobbalzare per la sorpresa. Si voltò di scatto e tentò di avvolgere la mano intorno al polso del Mercenario, una stretta ferma – se ci fosse riuscito – virile, un contatto che durò una manciata di secondi durante i quali il Medimago lasciò che fosse il suo sguardo, colmo di affetto, orgoglio, felicità e speranza, a parlare per lui, per entrambi. Quando riportò la propria attenzione sulla Vilvarin il chiosco di Garcia sembrava essersi trasformato in una piccola voliera vista la quantità di uccelli di diverse specie che svolazzavano intorno a loro.
Forse apprezzano il mio vestito colorato.
Inarcò un sopracciglio, dubbioso [Intuito(P)=33], di fronte a quella affermazione non potendo credere che bastasse un vestito colorato per attirare a sé tanti animali selvatici e convincerli a farsi prendere in braccio senza opporre la benché minima resistenza, ma la sua ben nota curiosità era destinata a restare insoddisfatta perché vi erano argomenti molto più importanti da trattare, come Sandyon si premurò di ricordare loro quasi subito.
Illuminaci.
Avremo bisogno di fare degli esami approfonditi, innanzitutto: non solo i classici esami del sangue, serviranno anche gli esami delle urine, una biopsia del midollo osseo, un elettroencefalogramma, una risonanza magnetica ed un'angiografica. In ultimo suggerirei anche una TAM per avere anche un'idea ben chiara per ciò che riguarda il cervello.
Annuì serio fallendo miseramente nel tentativo di non mostrarsi troppo sorpreso per la competenza medica che la donna stava dimostrando di avere, almeno a giudicare dal ghigno compiaciuto che spuntava da dietro il cucchiaio di granita.
Dovremo prestare molta attenzione all’ipotalamo e fare anche un’analisi comparativa con le vecchie analisi per vedere se il cambio di ambiente lavorativo e le nuove interazioni sociali hanno avuto una qualche influenza positiva sulla sua condizione – affrontare il problema anche da un’ottica psicologica oltre che fisica non poteva arrecare alcun danno, soprattutto perché Asher era convinto che l’aver abbandonato la vita sanguinaria del Mercenario per quella più serena del docente e la vicinanza della giovane Vireau avevano avuto un effetto benefico sull’amico – La maggior parte delle analisi possiamo svolgerle in una clinica babbana per non suscitare sgradite attenzioni mentre per la TAM potrei requisire un laboratorio del San Mungo per un paio d’ore a meno che voi non abbiate un qualche ospedale magico discreto e totalmente sicuro nella manica…
Non vi era alcuna traccia di ironia nella sua voce, solo semplice pragmatismo. Non credeva fosse saggio far sapere a tutto il Mondo Magico che Sandyon Vastnor si stava sottoponendo a degli accertamenti approfonditi.
Una volta che avrò tutti i risultati, potrò procedere con la preparazione di un decotto base, dal quale potremo partire per la creazione di un antidoto magico che ci dia ciò che vogliamo. In Erbologia esistono molte piante che vengono utilizzate per "riportare la felicità": iperico, eleuterococco, ginseng, rodiola, agnocasto, biancospino, tiglio, melissa, passiflora ed escolzia sono solo alcune delle erbe che ho intenzione di utilizzare, combinandole con altri ingredienti naturali per raggiungere un decotto nuovo, e potenzialmente in grado di aiutare Sandyon se il problema non fosse di tipo... magico. Una volta creato, avremo bisogno di ingredienti non trovabili in natura, come piante o fiori: dovremo rifarci a quelli usati nelle Pozioni o nei composti alchemici, campi che non mi competono e per i quali avrò bisogno di lei... – un cenno del capo per farle capire che aveva seguito il suo ragionamento - posso già supporne alcuni, come squama di sirena o sangue di unicorno, ma è chiaro che solo con tutte le informazioni in mano potremo essere più precisi.
Esistono molte pozioni in grado di agire sugli stati emotivi delle persone, di indurre uno stato di euforia o di depressione e che quindi agiscono principalmente sulla sfera emotiva del cervello umano. Possiamo pensare di “prendere in prestito” da queste alcuni degli ingredienti base per vedere se possono dimostrarsi utili in qualche modo…
Picchiettò con il cucchiaio sul bordo del bicchiere, indeciso se dare o meno voce ai suoi pensieri.
… così come un composto alchemico creato per contrastare e controllare i Dissenatori classici… Abbiamo qualche remora a farci aiutare dalle Arti Oscure?
Dal tono della sua voce era palese che a lui poco importava la natura dei composti che avrebbero utilizzato per aiutare Vastnor ma l’esperienza gli insegnava che non tutti condividevano la sua idea che la magia fosse pressocchè neutra e che erano le intenzioni di chi la utilizzava a decretare se fosse “bianca” o “nera”. Il suo quindi fu un gesto di cortesia nei confronti della Vilvarin e un modo semplice per far presente all’amico che per entrare in possesso di quel composto alchemico come di qualsiasi altro composto complesso avrebbe dovuto fare affidamento sul proprio compagno. Un ghigno poco raccomandabile comparve sul viso del Medimago al pensiero di quanto Demetri sarebbe stato contento di aiutare in quella particolare circostanza l’odiata Serpe, spronato dalla convinzione di fargli più del male che del bene. Dopotutto provare sentimenti per il Pozionista era un enorme segno di debolezza.
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Asher
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