I° Master di Erbologia: La Delonix Regia
[newsgoth]
Buon pomeriggio a tutti, signori e signore: è con grande piacere che vi dò il benvenuto al primo Master di Erbologia organizzato dal Ministero della Magia di Londra, il cui tema riguarderà lo studio della pianta delle Fabaceae dal nome scientifico di Delonix regia.
Questa pianta, originaria del Madagascar, è conosciuta con nomi diversi a seconda della nazionalità di chi ne parla: il nome più comune, comunque, è quello di "Flamboyant", che in francese significa "Fiammeggiante". Tale appellativo trae la sua origine dall'aspetto della spettacolare e meravigliosa fioritura della Delonix regia, di coloro arancio acceso/rosso, mentre il suo nome scientifico deriva dal greco: "Delonix" significa letteralmente "unghia all'ingiù", ed in questo caso il termine viene utilizzato per rimandare all'aspetto dei petali, mentre "regia" viene utilizzato come termine per sottolineare l'imponenza di tale pianta.
Ed è imponente davvero, la Delonix regia, considerando che può raggiungere e oltrepassare i quindici metri di altezza, con dei rami anche molto allargati coperti da foglie bipennate di colore verde chiaro che richiamano nella forma quelle della felce: i frutti di questa pianta sono bacelli la cui lunghezza varia tra i 40 ed i 60 centimetri, ed ogni baccello contiene due o tre decine di semi oblunghi, scuri e con i bordi striati, che ricordano vagamente i semi del girasole, con germinabilità medio-bassa; la sua riproduzione, infine, avviene anche per talea - vi ricordo che con questo termine s'intende un frammento di pianta (foglia, ramo, fusto o radice) tagliato e sistemato nel terreno oppure immerso nell'acqua per permettergli di rigenerarsi, e così portare alla nascita di un nuovo esemplare.
La caratteristica positiva che riguarda la Delonix regia è soprattutto il fatto che essa non richiede particolari condizioni per potersi sviluppare: il terreno ideale per la crescita di questa pianta è quello soffice e ben irrigato, mentre il clima che preferisce è quello temperato - pur riuscendo a sopportare anche la rigidità di un inverno sotto zero; la Delonix inoltre non richiede una particolare "manutenzione" da parte dell'uomo, sapendosi far bastare l'acqua piovana in quanto ad irrigazione - salvo nei periodi di prolungata siccità - e richiedendo solo la fornitura di stallatico - o letame - nella stagione autunnale.
La malattia più comune che una Delonix può contrarre è la fungine, quindi la manifestazione di funghi: compaiono solitamente due, tre settimane prima della fioritura, e questo da' modo di occuparsene per tempo per eliminarli; inoltre la presenza di afidi e cocciniglie può rovinare i germogli e le foglie, che devono quindi essere curate a dovere con un anti-parassitario - le foglie corrotte dalla malattia devono essere bruciate dopo averle ammucchiate tutte insieme.
Nel mondo dei maghi, la Delonix regia viene anche chiamata "la pianta del Fuoco": le sue proprietà magiche sono state scoperte nel 1294 dal celeberrimo Botanico ed Erbologo Tyrion Brannon, che per primo si rese conto della potenzialità della Delonix; affascinato dal colore della sua fioritura, che in effetti rimanda ad un'immensa cascata di scintille infuocate e fiammeggianti, egli decide di studiarla nel dettaglio e capire perché, a parte la pigmentazione, i suoi fiori possedessero quel colore. Brannon viaggiò in lungo e in largo, non solo nel mondo magico, ma anche in quello babbano e, secondo le sue testimonianze riportate in un diario scritto di suo pugno, anche nella Terra dei Druidi: lì, furono proprio i figli di Gaia a svelargli il segreto della Delonix, e cioè che essa non nascesse da un semplice seme, ma che quel seme derivasse dalle ceneri di un Fuoco Magico divampante ogni 500 anni nel cuore della Foresta Nera; Tyrion ci narra che gli fu concesso di assistere in prima persona alla nascita di questo Fuoco, creato dal nulla e dal nulla consumatosi proprio al centro del Dreiländereck, l'area dove convergono i confini di Svizzera, Francia e Germania... lì, sotto i suoi occhi, quel Fuoco magico si accese e si spense, lasciando a terra solo un cumulo di cenere rossa da cui piano piano spuntarono un centinaio di piccoli semi.
Che si tratti solo di una leggenda o che tutto ciò abbia un fondo di verità, sta di fatto che solo a partire dal 1318 si è cominciato a parlare di riproduzione della Delonix tramite talea, ed in mancanza di altre prove concrete, l'ipotesi di Tyrion, per quanto visionaria, pare essere la più credibile: d'altronde siamo nel mondo magico, e tutto può succedere, no?
Dicevamo... ah, sì, le proprietà magiche della Delonix: partiamo dalla più ovvia, ovvero ciò che deriva dalla sua connessione col Fuoco: proprio perché, leggende a parte, questa pianta rimane comunque collegata a questo Elemento, vuoi per la sua origine, vuoi per la colorazione dei suoi fiori, essa può essere un perfetto alleato negli incantesimi pro/contro il Fuoco.
Nel primo caso, e partendo dal prendere come esempio l'utilizzo meno complesso per chiunque decida di coltivarla, i fiori di questa pianta si possono utilizzare per la creazione di bacchette che, come particolarità, avranno una colorazione del legno tendente al rossastro ed una predisposizione particolari per gli Incantesimi legati al Fuoco, come l'Incendio. Prendendo invece in considerazione usi più complicati e delicati della pianta, essa è in grado di generare un composto altamente infiammabile che a contatto con la pelle può causare estese ustioni di 1° grado: nello specifico, questo fluido dal colore rosso vivo è composto da foglie sminuzzate di Delonix che vengono sciolte a fuoco vivo insieme agli occhi di un Ashwinder, al sangue di Berretto Rosso, ad una piuma di Fenice e ad acqua piovana raccolta in una notte di Luna piena in un recipiente di porcellana bianca - per maggiori dettagli su questo composto, vi invito a seguire il prossimo Master di Pozioni organizzato dal Ministero.
Nel secondo caso, invece, la Delonix si rivela essere utile contro il Fuoco: gli stessi fiori che possono creare un composto in grado di ustionare la pelle di una persona, si rivelano infatti, al contempo, in grado di curare le ferite provocate proprio dalle ustioni, a patto che queste ultime abbiano origine per cause non magiche e dunque non siano il risultato di un incantesimo oscuro o di una qualche Pozione come quella sopracitata - rientrano nella categoria delle cause magiche anche gli incendi provocati tramite Incanto apposito; per entrare più nello specifico, i fiori della Delonix possono essere la base per la creazione di una pomata, un unguento curativo che accelera la guarigione delle ustioni e la rimarginazione totale della ferita, che tra i suoi ingredienti annovera anche piume di Diricawl, polvere di corno di Erumpent, uova di Fwooper, e coda di Moke - anche in questo caso, maggiori dettagli su questa pomata potranno essere ottenuti seguendo il Master di Pozioni apposito.
Prima di concludere, vorrei spendere qualche altra parola su questa pianta: i babbani la chiamano "Pianta Obbediente", ma tra i maghi è nota anche come "Pianta che Ascolta"; questo soprannome risale al 1546, quando una strega di nome Cersei Lannister si ritrovò a piangere sotto le fronde della Delonix dopo che il suo promesso sposo l'aveva mollata inspiegabilmente il giorno prima delle nozze. In realtà il fatto era successo da ben due settimane quando Cersei capitò per caso accanto alla Delonix regia, quindici lunghi giorni nei quali non aveva versato nemmeno una lacrima, tenendosi tutto il dolore provato per sé: quando le sue mani sfiorarono la corteccia del tronco della Delonix, però, ella si sentì improvvisamente traboccante di sofferenza e rabbia, al punto da non riuscire a contenere quei sentimenti... e così, scoppiando in lacrime, cominciò a sfogarsi, urlando e piangendo, insultando l'uomo che l'aveva lasciata; testimoni di quell'episodio riportano nei loro scritti che se inizialmente Cersei sembrava disperata, più andava avanti a sfogarsi e più la voce si faceva meno rabbiosa, i suoi occhi diventavano sempre più luminosi ed infine un sorriso le comparve sulle labbra; nessuno seppe spiegarsi il perché, eppure all'improvviso parve che tutta la rabbia, tutto il dolore fossero stati dissipati via dalla vicinanza della Delonix, e quando finalmente Cersei smise di piangere e riuscì a sorridere al cielo, un fiore si staccò dalla pianta e le cadde in grembro - fiore che, racconta la stessa Lannister, non appassì mai e l'accompagnò anche nella tomba al momento della morte.
Da quel momento in poi, la Delonix venne rinominata "Pianta che Ascolta", e nel mondo magico si dipanò la leggenda che chiunque stesse male emotivamente, per qualunque motivo, potesse trovare conforto sotto le sue fronde: il potere magico che è stato attribuito a questa pianta, per reale merito o meno, è quello d'invogliare chi sta male e le sta vicino a sfogarsi, a proiettare quel dolore, e tutti i sentimenti negativi, all'esterno per poi lasciarlo andare, e ricominciare a vivere; quando questo processo avviene, allora dai rami ecco che si stacca un fiore che la pianta regala a quella persona, un dono che la accompagnerà per sempre.
Con questo ultimo aneddoto, dichiaro concluso il Master di Erbologia sulla Delonix Regia: grazie tutti voi per aver partecipato, e vi auguro una buona serata!
[/newsgoth]Questa pianta, originaria del Madagascar, è conosciuta con nomi diversi a seconda della nazionalità di chi ne parla: il nome più comune, comunque, è quello di "Flamboyant", che in francese significa "Fiammeggiante". Tale appellativo trae la sua origine dall'aspetto della spettacolare e meravigliosa fioritura della Delonix regia, di coloro arancio acceso/rosso, mentre il suo nome scientifico deriva dal greco: "Delonix" significa letteralmente "unghia all'ingiù", ed in questo caso il termine viene utilizzato per rimandare all'aspetto dei petali, mentre "regia" viene utilizzato come termine per sottolineare l'imponenza di tale pianta.
Ed è imponente davvero, la Delonix regia, considerando che può raggiungere e oltrepassare i quindici metri di altezza, con dei rami anche molto allargati coperti da foglie bipennate di colore verde chiaro che richiamano nella forma quelle della felce: i frutti di questa pianta sono bacelli la cui lunghezza varia tra i 40 ed i 60 centimetri, ed ogni baccello contiene due o tre decine di semi oblunghi, scuri e con i bordi striati, che ricordano vagamente i semi del girasole, con germinabilità medio-bassa; la sua riproduzione, infine, avviene anche per talea - vi ricordo che con questo termine s'intende un frammento di pianta (foglia, ramo, fusto o radice) tagliato e sistemato nel terreno oppure immerso nell'acqua per permettergli di rigenerarsi, e così portare alla nascita di un nuovo esemplare.
La caratteristica positiva che riguarda la Delonix regia è soprattutto il fatto che essa non richiede particolari condizioni per potersi sviluppare: il terreno ideale per la crescita di questa pianta è quello soffice e ben irrigato, mentre il clima che preferisce è quello temperato - pur riuscendo a sopportare anche la rigidità di un inverno sotto zero; la Delonix inoltre non richiede una particolare "manutenzione" da parte dell'uomo, sapendosi far bastare l'acqua piovana in quanto ad irrigazione - salvo nei periodi di prolungata siccità - e richiedendo solo la fornitura di stallatico - o letame - nella stagione autunnale.
La malattia più comune che una Delonix può contrarre è la fungine, quindi la manifestazione di funghi: compaiono solitamente due, tre settimane prima della fioritura, e questo da' modo di occuparsene per tempo per eliminarli; inoltre la presenza di afidi e cocciniglie può rovinare i germogli e le foglie, che devono quindi essere curate a dovere con un anti-parassitario - le foglie corrotte dalla malattia devono essere bruciate dopo averle ammucchiate tutte insieme.
Nel mondo dei maghi, la Delonix regia viene anche chiamata "la pianta del Fuoco": le sue proprietà magiche sono state scoperte nel 1294 dal celeberrimo Botanico ed Erbologo Tyrion Brannon, che per primo si rese conto della potenzialità della Delonix; affascinato dal colore della sua fioritura, che in effetti rimanda ad un'immensa cascata di scintille infuocate e fiammeggianti, egli decide di studiarla nel dettaglio e capire perché, a parte la pigmentazione, i suoi fiori possedessero quel colore. Brannon viaggiò in lungo e in largo, non solo nel mondo magico, ma anche in quello babbano e, secondo le sue testimonianze riportate in un diario scritto di suo pugno, anche nella Terra dei Druidi: lì, furono proprio i figli di Gaia a svelargli il segreto della Delonix, e cioè che essa non nascesse da un semplice seme, ma che quel seme derivasse dalle ceneri di un Fuoco Magico divampante ogni 500 anni nel cuore della Foresta Nera; Tyrion ci narra che gli fu concesso di assistere in prima persona alla nascita di questo Fuoco, creato dal nulla e dal nulla consumatosi proprio al centro del Dreiländereck, l'area dove convergono i confini di Svizzera, Francia e Germania... lì, sotto i suoi occhi, quel Fuoco magico si accese e si spense, lasciando a terra solo un cumulo di cenere rossa da cui piano piano spuntarono un centinaio di piccoli semi.
Che si tratti solo di una leggenda o che tutto ciò abbia un fondo di verità, sta di fatto che solo a partire dal 1318 si è cominciato a parlare di riproduzione della Delonix tramite talea, ed in mancanza di altre prove concrete, l'ipotesi di Tyrion, per quanto visionaria, pare essere la più credibile: d'altronde siamo nel mondo magico, e tutto può succedere, no?
Dicevamo... ah, sì, le proprietà magiche della Delonix: partiamo dalla più ovvia, ovvero ciò che deriva dalla sua connessione col Fuoco: proprio perché, leggende a parte, questa pianta rimane comunque collegata a questo Elemento, vuoi per la sua origine, vuoi per la colorazione dei suoi fiori, essa può essere un perfetto alleato negli incantesimi pro/contro il Fuoco.
Nel primo caso, e partendo dal prendere come esempio l'utilizzo meno complesso per chiunque decida di coltivarla, i fiori di questa pianta si possono utilizzare per la creazione di bacchette che, come particolarità, avranno una colorazione del legno tendente al rossastro ed una predisposizione particolari per gli Incantesimi legati al Fuoco, come l'Incendio. Prendendo invece in considerazione usi più complicati e delicati della pianta, essa è in grado di generare un composto altamente infiammabile che a contatto con la pelle può causare estese ustioni di 1° grado: nello specifico, questo fluido dal colore rosso vivo è composto da foglie sminuzzate di Delonix che vengono sciolte a fuoco vivo insieme agli occhi di un Ashwinder, al sangue di Berretto Rosso, ad una piuma di Fenice e ad acqua piovana raccolta in una notte di Luna piena in un recipiente di porcellana bianca - per maggiori dettagli su questo composto, vi invito a seguire il prossimo Master di Pozioni organizzato dal Ministero.
Nel secondo caso, invece, la Delonix si rivela essere utile contro il Fuoco: gli stessi fiori che possono creare un composto in grado di ustionare la pelle di una persona, si rivelano infatti, al contempo, in grado di curare le ferite provocate proprio dalle ustioni, a patto che queste ultime abbiano origine per cause non magiche e dunque non siano il risultato di un incantesimo oscuro o di una qualche Pozione come quella sopracitata - rientrano nella categoria delle cause magiche anche gli incendi provocati tramite Incanto apposito; per entrare più nello specifico, i fiori della Delonix possono essere la base per la creazione di una pomata, un unguento curativo che accelera la guarigione delle ustioni e la rimarginazione totale della ferita, che tra i suoi ingredienti annovera anche piume di Diricawl, polvere di corno di Erumpent, uova di Fwooper, e coda di Moke - anche in questo caso, maggiori dettagli su questa pomata potranno essere ottenuti seguendo il Master di Pozioni apposito.
Prima di concludere, vorrei spendere qualche altra parola su questa pianta: i babbani la chiamano "Pianta Obbediente", ma tra i maghi è nota anche come "Pianta che Ascolta"; questo soprannome risale al 1546, quando una strega di nome Cersei Lannister si ritrovò a piangere sotto le fronde della Delonix dopo che il suo promesso sposo l'aveva mollata inspiegabilmente il giorno prima delle nozze. In realtà il fatto era successo da ben due settimane quando Cersei capitò per caso accanto alla Delonix regia, quindici lunghi giorni nei quali non aveva versato nemmeno una lacrima, tenendosi tutto il dolore provato per sé: quando le sue mani sfiorarono la corteccia del tronco della Delonix, però, ella si sentì improvvisamente traboccante di sofferenza e rabbia, al punto da non riuscire a contenere quei sentimenti... e così, scoppiando in lacrime, cominciò a sfogarsi, urlando e piangendo, insultando l'uomo che l'aveva lasciata; testimoni di quell'episodio riportano nei loro scritti che se inizialmente Cersei sembrava disperata, più andava avanti a sfogarsi e più la voce si faceva meno rabbiosa, i suoi occhi diventavano sempre più luminosi ed infine un sorriso le comparve sulle labbra; nessuno seppe spiegarsi il perché, eppure all'improvviso parve che tutta la rabbia, tutto il dolore fossero stati dissipati via dalla vicinanza della Delonix, e quando finalmente Cersei smise di piangere e riuscì a sorridere al cielo, un fiore si staccò dalla pianta e le cadde in grembro - fiore che, racconta la stessa Lannister, non appassì mai e l'accompagnò anche nella tomba al momento della morte.
Da quel momento in poi, la Delonix venne rinominata "Pianta che Ascolta", e nel mondo magico si dipanò la leggenda che chiunque stesse male emotivamente, per qualunque motivo, potesse trovare conforto sotto le sue fronde: il potere magico che è stato attribuito a questa pianta, per reale merito o meno, è quello d'invogliare chi sta male e le sta vicino a sfogarsi, a proiettare quel dolore, e tutti i sentimenti negativi, all'esterno per poi lasciarlo andare, e ricominciare a vivere; quando questo processo avviene, allora dai rami ecco che si stacca un fiore che la pianta regala a quella persona, un dono che la accompagnerà per sempre.
Con questo ultimo aneddoto, dichiaro concluso il Master di Erbologia sulla Delonix Regia: grazie tutti voi per aver partecipato, e vi auguro una buona serata!
Noah Pellegrino
|| OFF ||
• Il Master è aperto a tutti gli adulti del sito.
• Le risposte alle domande riportate di seguito dovranno essere inviate tramite mp a “Noah” entro e non oltre il 27 Novembre alle ore 16.30.
• Ogni domanda vale 20 punti.
• A chi passerà il Master (raggiunge almeno la metà più uno del punteggio totale delle domande) verrà inserita la nota di conseguimento di quest’ultimo nella Scheda PG alla sezione “Fascicolo degli Studi”.
• In base al punteggio conseguito al Master sarà possibile ricevere un tot di Px: per la precisione, il numero di Px corrisponde al punteggio totale ottenuto nel Master, ma solo nel caso in cui si riesca a passare quest’ultimo, raggiungendo quindi un risultato pari alla metà più uno. Ciò significa che si potrà ottenere un numero minimo di Px pari a 31 fino ad un massimo di 60. Se non si raggiunge la metà più uno, per esempio arrivando ad un punteggio di 29/60, non verrà accreditato alcun Px.
Domanda 1: effettua una ricerca estesa tra le piante comuni e rare presenti nel mondo, trova almeno un esempio che si accosti alla denominazione di "Pianta Obbediente" della Delonix, e presentalo in modo approfondito.
Domanda 2: scrivi un racconto in formato GdR in cui sei Tyrion Brannon, invitato dai Druidi ad assistere alla comparsa del Fuoco Magico che darà origine ai semi della Delonix. Concentrati sulle sensazioni che secondo te ha provato Tyrion, su come si sia sentito circondato dai Druidi (la loro descrizione si può basare sull'idea personale che hai di loro) e di fronte alla nascita dal nulla del Fuoco Magico; il GdR dev'essere presentato in terza persona e al passato.
Domanda 3: ti ritrovi sotto le fronde di una Delonix regia, a cui sei arrivato per caso. Descrivi il processo per cui i sentimenti negativi che provi vengono proiettati all'esterno, soffermati sullo sfogo che ti permette di liberarti di essi, ed infine di sentirti nuovamente libero e leggero (la risposta deve essere scritta in prima persona, tempo verbale indifferente).
• Il Master è aperto a tutti gli adulti del sito.
• Le risposte alle domande riportate di seguito dovranno essere inviate tramite mp a “Noah” entro e non oltre il 27 Novembre alle ore 16.30.
• Ogni domanda vale 20 punti.
• A chi passerà il Master (raggiunge almeno la metà più uno del punteggio totale delle domande) verrà inserita la nota di conseguimento di quest’ultimo nella Scheda PG alla sezione “Fascicolo degli Studi”.
• In base al punteggio conseguito al Master sarà possibile ricevere un tot di Px: per la precisione, il numero di Px corrisponde al punteggio totale ottenuto nel Master, ma solo nel caso in cui si riesca a passare quest’ultimo, raggiungendo quindi un risultato pari alla metà più uno. Ciò significa che si potrà ottenere un numero minimo di Px pari a 31 fino ad un massimo di 60. Se non si raggiunge la metà più uno, per esempio arrivando ad un punteggio di 29/60, non verrà accreditato alcun Px.
Domanda 1: effettua una ricerca estesa tra le piante comuni e rare presenti nel mondo, trova almeno un esempio che si accosti alla denominazione di "Pianta Obbediente" della Delonix, e presentalo in modo approfondito.
Domanda 2: scrivi un racconto in formato GdR in cui sei Tyrion Brannon, invitato dai Druidi ad assistere alla comparsa del Fuoco Magico che darà origine ai semi della Delonix. Concentrati sulle sensazioni che secondo te ha provato Tyrion, su come si sia sentito circondato dai Druidi (la loro descrizione si può basare sull'idea personale che hai di loro) e di fronte alla nascita dal nulla del Fuoco Magico; il GdR dev'essere presentato in terza persona e al passato.
Domanda 3: ti ritrovi sotto le fronde di una Delonix regia, a cui sei arrivato per caso. Descrivi il processo per cui i sentimenti negativi che provi vengono proiettati all'esterno, soffermati sullo sfogo che ti permette di liberarti di essi, ed infine di sentirti nuovamente libero e leggero (la risposta deve essere scritta in prima persona, tempo verbale indifferente).
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