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Boston

Messaggioda Marshall » 17/09/2013, 23:20

La verità è che spesso, nei miei spostamenti, quando scappavo da quegli uomini... mi rifugiavo nei musei o nelle mostre d'arte: sai, erano luoghi dove difficilmente quelle persone avrebbero messo piede; e piano piano mi ci sono appassionata, scoprendo di amare molto l'arte in ogni sua forma.

L'arte in ogni sua forma completa le nostre anime, riempie la mente di domande ed eleva lo spirito verso la perfezione.
Che sia musica, pittura, poesia o danza, riesce comunque a tirar fuori il nostro lato più interiore, la nostra bellezza più nascosta.
Mia madre quando ero piccolo mi insegnò a ballare il lento dicendomi che un giorno ci avrei conquistato una bellissima signorina.
Quando ballavo e seguivo il ritmo sentivo come di muovermi su una nuvola, spegnevo la mente e mi focalizzavo solo sul presente e sulla melodia.
Oggi, se vedo nel mondo babbano una nuova mostra nei dintorni, ci vado e me la godo per un intero pomeriggio!
... Magari qualche volta ci facciamo un salto insieme, la trovi una bella idea?


La sua natura come MezzoSangue lo aveva reso nel tempo molto attratto da certo argomenti di cultura rispetto che un Purosangue.
A Ryan infatti lo aveva chiesto poche volte di andare con lui e per di più il socio si era sempre mostrato poco interessato.
Nel silenzio della sala, gli occhi di Marshall fissavano i quadri di ogni nuovo museo, leggendo le spiegazioni e informandosi sull'artista.
Che fosse un'opera antica oppure contemporanea, se catturava la sua attenzione allora era degno di rispetto, poiché odiava quei quadri definiti capolavori dove la sostanza era una tela strappata o dei disegnini a scarabocchio facili anche per dei bambini delle scuole di infanzia.
Forse era un classicista, forse un obiettivo, o forse addirittura un bigotto per molti altri, ma l'arte come il pensiero è soggettiva e dunque va rispettata. Un argomento di piacere in comune quindi, una bellissima cosa calcolando che Marshall Rosenberg andava conquistato anche con quelle piccole passioni che però rappresentavano molto per lui, un feeling genuino e fondato su una cultura interessante e matura, quella che secondo lui era alla base della formulazione di storie adulte, durature e profonde.
Alzandosi in piedi ed andandole vicino sentì un fremito lungo la spina dorsale, tipico di quando una persona lo elettrizzava e quella volta Indigo non aveva sfruttato alcun potere particolare degli elementi, ma era lui, dentro di sé, nel cuore che, guardandola, percepiva una vocina che gli suggeriva di avvicinarsi ancora di più, di toccarla, stringerla, fissarla negli occhi e parlare a voce bassa e graffiante.
Di seguito avvenne una specie di dichiarazione, almeno da parte sua, dove ammetteva di tenere molto a lei, di volere la Druida al suo fianco quanto più a lungo possibile, chiedendole per altro cosa intendeva fare con lui per tutto il tempo in bilico del loro rapporto ancora non ben definito.

Voglio ogni cosa con te... che siano passeggiate mano nella mano, sorrisi complici e dolci, scherzi e battute divertenti o gemiti soffusi sotto le coperte.

Praticamente tutto. Voleva fare con lui tutto, dalla più piccola intesa tra fidanzati alla più sfrenata passione tra amanti.
Marshall rimase colpito dal suo coraggio perché gli sembrava di essere stato chiaro: non c'era nulla di definito eppure, eppure lei era tranquilla.
Magari era sicura che sarebbe andato tutto per il meglio oppure semplicemente credeva nella forza dei loro sentimenti reciproci.
A prescindere dal motivo comunque, Indigo accettò di stare a contatto con l'investigatore come una ragazza fa con il suo amato, da innamorata quale era, visto che le sue sensazioni per lui non erano cambiate. Intendeva avvicinarlo grazie al suo calore e per quel che riguardava il Rosenberg, la mossa era assolutamente azzeccata. Una persona vissuta per anni saltando da un letto ad un altro, da una donna all'altra, andava tenuto stretto, andava vissuto al 100%, senza considerare che secondo sua stessa ammissione, anche l'Auror non aveva alcuna idea di farla allontanare da sé molto facilmente, anzi.

... allora non permettermelo.

Poco prima di avvicinarsi ulteriormente in punta di piedi e baciarlo, Indigo pronunciò delle parole miste ad erotismo e dolcezza infiniti.
Se ancora non amava lei però Marshall doveva ammettere di amare la sua voce, così calda, avvolgente e melodica... Incredibile.
Il cuore prese a battergli più forte in petto e finalmente quando si diedero quel bacio in lui scattò qualcosa di nuovo, di esplosivo.
Le mani scivolarono dai fianchi della ragazza alla schiena ancorandola a sé e con un gesto del corpo scattoso in avanti la invitò ad avvinghiarsi a lui con le gambe incrociate dietro il bacino dell'uomo, così da metterla seduta sulla scrivania e continuare quell'esplorazione del palato altrui.
Irruento, forte, saldo e focoso, in quei gesti riversava tutta la voglia accumulata nei tre mesi passati ed infatti ella poté forse sentire anche un accenno di rigonfiamento al cavallo dei pantaloni mentre stava attaccata a lui.
Quando si allontanarono un poco al termine del bacio, Marshall la guardò in penombra, decisamente appagato.
Anche molto meglio di come se l'era immaginato sotto le varie docce fredde effettuate nelle settimane passate.

Edward sarà d'accordo?
... mi dovresti anche aiutare a trovare un posto dove stare...


Edward ha aspettato a prendere un'altra assistente proprio perché gli aveva assicurato che in caso tu avresti fatto al caso nostro.
Più tardi, quando rientra, gli comunicherai tu stessa della volontà di entrare e ci sarà solo una semplice stretta di mano e la firma di un contratto.
Riguardo il posto dove stare, preferisci trasferirti qui a Boston? Ho dei buoni agganci con un ragazzo che gestisce una palazzina di appartamenti in affitto, gli facemmo un favore sei mesi fa scoprendo quante corna gli faceva la moglie!
Per l'anticipo e i primi mesi me ne occuperò io, poi tra un po' quando sarai più indipendente, allora te la vedrai con le spalle un po' più coperte.
... Ti direi di stare da me, ma non so quanto sia consigliato in un momento del genere, e poi per sciogliere un affitto ci vuole poco... no?


Convivere adesso insieme lo trovava un poco esagerato, sopratutto perché sarebbe stato inizialmente imbarazzato.
A dir la verità gli sarebbe piaciuto molto, ma la pazienza era una delle sue maggiori virtù e sapeva che se davvero quelle erano rose che dovevano fiorire, allora ben presto tornando a casa la sera avrebbe avuto la piacevole compagnia di una ragazza bellissima pronta a passare il resto della notte insieme, abbracciati su un divano, davanti al camino, oppure a giocare con Wezen oppure a fare l'amore sotto le lenzuola.
Si chinò su di lei, cominciando a darle qualche piccolo bacio sul collo, carezzandole le braccia ed annusando il suo profumo dolcissimo.
Niente e nessuno li avrebbe potuti disturbare e Ryan Angel non sarebbe rientrato prima di almeno tre o quattro ore.

Visto che hai finito l'insalata... Vuoi qualcosa di dolce?

Per quanto l'idea possibilmente fosse di offrirle qualcosa presente nella sala ristoro per passarsi la bocca, la domanda venne pronunciata in sussurro all'orecchio della Druida mentre ancora l'uomo non finiva di darle una lunga serie di baci delicati sulla pelle abbronzata e liscia come la seta.
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Messaggioda Indigo » 18/09/2013, 16:24

L'arte in ogni sua forma completa le nostre anime, riempie la mente di domande ed eleva lo spirito verso la perfezione.
Che sia musica, pittura, poesia o danza, riesce comunque a tirar fuori il nostro lato più interiore, la nostra bellezza più nascosta.


Sono delle parole bellissime... hai avuto qualcuno nel tuo passato che ti ha fatto amare una particolare forma d'arte?

Domandò Indigo curiosa, ipotizzando - I/P 33 - che per parlare in modo così positivo ed elogiativo dell'arte doveva averne provata almeno una nel corso della vita, oppure aveva sentito decantarla in quel modo da qualcuno che per lui contava molto; e le successive parole di Marshall le confermarono che, come sempre, ci aveva visto giusto.

Mia madre quando ero piccolo mi insegnò a ballare il lento dicendomi che un giorno ci avrei conquistato una bellissima signorina.
Quando ballavo e seguivo il ritmo sentivo come di muovermi su una nuvola, spegnevo la mente e mi focalizzavo solo sul presente e sulla melodia.


Mi piacerebbe ballare con te, un giorno... sono sicura che sarebbe un'esperienza bellissima.

Commentò la Druida, rossa nelle guance ma con un sorriso delizioso sulle labbra: e forse per una delle poche volte da quando lo conosceva, era stata sincera nelle sue parole, visto che il ballo era un'attività che le piaceva molto, e che trovava davvero molto intima e romantica.

Oggi, se vedo nel mondo babbano una nuova mostra nei dintorni, ci vado e me la godo per un intero pomeriggio!
... Magari qualche volta ci facciamo un salto insieme, la trovi una bella idea?


La trovo una splendida idea, mi piacerebbe tantissimo visitare una mostra o un museo con te! - confermò la mora con occhi luminosi - Qui a Boston se ne organizzano molte?

Domandò subito dopo, visto che conosceva quasi niente del luogo e non poteva dunque ipotizzare quanto potesse essere considerato "città d'arte".
Subito dopo, comunque, venne finalmente il momento della verità: Indigo ammise con Marshall che voleva accettare quel lavoro non solo per essere un minimo indipendente, ma anche e soprattutto per potergli stare il più vicino possibile; era chiaro, nelle parole della Druida, l'attaccamento che provava per l'uomo e i sentimenti che nutriva per lui, ed il bacio che scattò successivamente, quando si ritrovarono vicinissimi l'uno all'altra, ne fu la prova.
Fosse stato per Rosenberg lei non si sarebbe mai allontanata, fosse stato per lei non ci sarebbero stati motivi da parte dell'investigatore per permetterle una cosa del genere: voleva tutto con lui, ogni cosa, dalla più piccola e leggera a quella più calda e pesante, perché tutto era volto a dimostrargli quanto tenesse all'altro e al rapporto che tra loro si sarebbe potuto creare.
Mentre lo baciava, con gli occhi chiusi e la lingua che, sapendo ormai come fare, andava a cercare la gemella per intrecciarsi nuovamente con lei dopo tanto tempo, Indigo sentì la presa sui propri fianchi farsi più forte, ed acconsentendo a quell'implicito invito di lui, alzò le gambe e le incrociò intorno ai fianchi di Marshall, stringendosi a lui così da farsi posare sulla superficie della scrivania; piccoli gemiti eccitati vennero soffocati dalla bocca dell'uomo, su quella della Druida, che peraltro poteva sentire bene quanto quel contatto stesse piacendo a Marshall, fisicamente parlando, dato il rigonfiamento altezza inguine.
Quando si staccarono, la mora riaprì gli occhi, con le labbra appena più gonfie, e sorrise con sguardo luminoso all'altro, accarezzandogli con la mano destra i capelli e con la sinistra la guancia opposta, prima di domandargli se secondo lui il suo socio in affari avrebbe fatto storie per la sua assunzione; gli chiese anche una mano per cercare un posto in cui abitare, considerando che forse fare su e giù dalla propria abitazione sarebbe stato un po' scomodo.

Edward ha aspettato a prendere un'altra assistente proprio perché gli aveva assicurato che in caso tu avresti fatto al caso nostro.
Più tardi, quando rientra, gli comunicherai tu stessa della volontà di entrare e ci sarà solo una semplice stretta di mano e la firma di un contratto.


Ti prometto che farò in modo di essere all'altezza delle aspettative di entrambi, allora!
... credi che a prima vista gli sia stata simpatica?


Domandò Indigo, appena timida e ansiosa: d'altronde doveva ricordarsi che, agli occhi di Marshall, difficilmente lei si avvicinava alle persone visto il suo stato di pericolo perenne, quindi era ipotizzabile e giustificabile la sua paura di non essere piaciuta a quello che, a tutti gli effetti, sarebbe stato il suo capo.

Riguardo il posto dove stare, preferisci trasferirti qui a Boston? Ho dei buoni agganci con un ragazzo che gestisce una palazzina di appartamenti in affitto, gli facemmo un favore sei mesi fa scoprendo quante corna gli faceva la moglie!
Per l'anticipo e i primi mesi me ne occuperò io, poi tra un po' quando sarai più indipendente, allora te la vedrai con le spalle un po' più coperte.


Oh, Marshall, grazie... sei sempre così buono con me...

Le voleva anche pagare l'affitto iniziale, era davvero una brava persona, Indigo dovette ammetterlo tra sé.

Pensavo di cercare un posto vicino all'ufficio... così, sai, da non dover fare molta strada.
Almeno i primi tempi non so quanto sarò brava ad orientarmi, e vorrei evitare di perdermi proprio il primo giorno di lavoro...


Commentò la Druida con una piccola risata divertita che illuminò nuovamente il suo sguardo: d'altronde Boston non era certo una piccola città, e lei non era abituata al traffico urbano, perciò era meglio trovare un luogo la cui zona fosse la meno complicata possibile, meglio ancora se vicino all'ufficio in cui si sarebbe ritrovata a lavorare.

... Ti direi di stare da me, ma non so quanto sia consigliato in un momento del genere, e poi per sciogliere un affitto ci vuole poco... no?

E' vero... diamoci il tempo di abituarci a stare vicini, e quando sarà il momento giusto, se vorrai, sarò pronta a venire a stare con te e Wezen.
Basta che mi prometti che posso venirlo a trovare spesso!


Parlava dell'adorabile dalmata di Marshall, ovviamente: per quanto infantile, nella realtà, anche Indigo sapeva aspettare quand'era necessario, e dunque sapeva che non calcare la mano adesso significava avere più chances dopo d'insinuarsi ancora più a fondo nella vita dell'uomo.
Piccoli gemiti soffusi sfuggirono dalla bocca dischiusa della Druida quando l'uomo iniziò a darle qualche piccolo bacio sul collo, accarezzandola, e se anche non si fosse accorto del possibile doppio senso della sua ultima domanda, Indigo lo colse eccome.

Visto che hai finito l'insalata... Vuoi qualcosa di dolce?

Qualcosa di... dolce?

Ripeté la mora, sbattendo più volte le palpebre prima di scostarsi leggermente da lui così da poterlo guardare negli occhi, una luce maliziosa che prese a risplendere in essi mentre, lentamente, abbassava lo sguardo sul cavallo dei suoi pantaloni in un pensiero ed un intento inequivocabili.

... volentieri...
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Messaggioda Marshall » 21/09/2013, 22:31

Mi piacerebbe ballare con te, un giorno... sono sicura che sarebbe un'esperienza bellissima.

Nessuno ce lo impedisce!
C'è un ottimo impianto stereo al piano di sotto, una volta metto la musica e via alle danze...
Magari dico anche ad Edward e la ragazza di partecipare una volta all'iniziativa!


Ovviamente non alla prima, perché il primo ballo era una loro esclusiva, ma magari in futuro, giusto per divertirsi, poteva rivelarsi un'idea molto carina. Quando aveva davanti Indigo, Marshall sentiva il desiderio di dare spazio allo spirito, all'iniziativa, alla voglia di divertirsi.
Lei gli trasmetteva luce, buon umore, dolcezza ed eccitazione allo stesso tempo, un mix fenomenale e ineguagliabile.
Che quella fosse tutta una messa in scena ormai non gli passava nemmeno per l'anticamera del cervello e di ciò Indigo poteva esserne molto felice e la Setta in generale soddisfatta, ma lei stava davvero così bene nel sapere di star manipolando a proprio piacimento le emozioni ed i sentimenti di un altro essere umano, di un innocente, di qualcuno come lui sempre dedito a prodigarsi per il prossimo come meglio poteva?
Semmai l'investigatore avesse saputo il brutto tiro che lei gli stava lanciando, probabilmente ci sarebbe rimasto impietrito e distrutto tutto di un colpo, non riprendendosi dallo shock per almeno un anno intero, e tuttavia prima o poi quel sogno sarebbe dovuto finire, perché quella per la Druida era una posizione provvisoria, non appena il Supremo avesse deciso che serviva di più altrove le avrebbe ordinato di trovare la prima scusa valida e dare il ben servito sia a lui che al suo socio.
Ma nel frattempo...

La trovo una splendida idea, mi piacerebbe tantissimo visitare una mostra o un museo con te!
Qui a Boston se ne organizzano molte?


In linea di massima ne pubblicizzano una nuova ogni sei mesi, ma i maggiori musei del mondo sono visitabili in ogni momento.
Il Louvre, il M.O.M.A. , il British Museum, i Musei Vaticani e chi più ne ha più ne metta...
Tal volta nei weekend possiamo farci un bel viaggetto e guardarne uno nuovo, ti piace come idea?


Tutto per alimentare i suoi sorrisi, tutto per farla sentire finalmente non solo in un luogo sicuro ma anche con una persona in grado di rassicurarla, prendersi cura di lei sia fisicamente che mentalmente o in quel caso, artisticamente.
Marshall Rosenberg non era solo un uomo con il quale passare una bella notte di passione, non era solo un datore di lavoro sul quale avere fiducia cieca, ma anche un essere umano dotato di sensibilità e romanticismo, capace di esprimerli in ogni modo possibile, dimostrando solo così la sua volontà di far star bene una possibile compagna. Ancora doveva comprendere molto di sé stesso, dei suoi sentimenti e del cammino da portare avanti con la Druida, ma non desiderava rinunciare a tutti i modi possibili per averla accanto e così determinare più velocemente quanto stesse bene con lei, compreso darle dei baci mozzafiato come accadde poco dopo, con Indigo seduta sulla sua scrivania a sentire l'eccitazione dell'Auror mentre mischiava la saliva con quella di lui, stringendosi e sentendolo stretto, così tanto da non potersi allontanare in alcun modo, esattamente come gli aveva chiesto di fare, invitandolo a non lasciarla più andare via.

Ti prometto che farò in modo di essere all'altezza delle aspettative di entrambi, allora!
... credi che a prima vista gli sia stata simpatica?


Difficilmente ad Edward le persone stanno antipatiche a vista, devono fargli qualcosa di spiacevole altrimenti si pone sempre in modo propositivo verso chiunque... Quindi non hai da temere, svolgi bene il tuo ruolo e non avrà mai niente da ridire!

Si, Ryan poteva essere tutto ma non qualcuno miscredente o malfidato verso le persone con poca esperienza.
A differenza del mondo babbano, quello magico era da sempre molto più aperto nei confronti dei lavoratori più volenterosi per quanto nuovi.
L'esperienza si poteva fare solo sul campo e visto che l'economia magica andava decisamente meglio di quella babbana, i posti di lavoro erano maggiori e fornivano ai giovani maggiori possibilità di ambientarsi nel mondo già poco tempo dopo il diploma.
In quel caso, la presenza di Indigo come apprendista senza esperienza era pressoché normale, come accaduto per Francine prima di lei.
Forse la Druida ancora non conosceva benissimo quel tipo di mondo e come procedeva, stessa cosa per la vera Indigo, la Mangiamorte, sempre abituata a non lavorare ed essere viziata dalla sua fidanzata Dominique per andarsi ad informare sulla politica economica magica mondiale.
Marshall, almeno per la prima parte, quella da lui conosciuta, lo ipotizzava, come ipotizzava anche che non fosse in grado di sapersi trovare un luogo dove vivere in breve tempo, completamente da sola.

Pensavo di cercare un posto vicino all'ufficio... così, sai, da non dover fare molta strada.
Almeno i primi tempi non so quanto sarò brava ad orientarmi, e vorrei evitare di perdermi proprio il primo giorno di lavoro...


A dir la verità sapevo che nel palazzo affianco ultimamente si stavano liberando tre appartamenti.
Dovrò chiedere a questo mio amico, magari mi sa dire qualcosa di più preciso e dopo me ne occuperò personalmente...


Adesso però non era il momento di concentrarsi sulle case, anche perché si potevano sfruttare gli alberghi fino al momento del definitivo trasferimento ed in più perché Marshall aveva una gran voglia di riempirla di baci caldi, bollenti ed erotici sul collo, mordendo ogni tanto la pelle della ragazza, più profumata che mai, sentendo quell'aroma dolce e irresistibile che già lo conquistò mesi addietro.
L'eccitazione del suo corpo aumentò esageratamente in pochissimi istanti, frutto sopratutto della lunga astinenza e dal fatto che l'ultima preda sessuale dell'uomo era stata proprio la figlia di "Gaia", che gli aveva lasciato un ricordo indelebile davvero intenso ed epico.
Avvicinandosi al suo orecchio, l'investigatore si permise una sottile domanda a metà tra il malizioso ed il serio, volendo osservare in lei la reazione e la comprensione di quanto effettivamente le stava chiedendo, non immaginando che ella afferrasse il concetto più "sporco" ma solo quello effettivo.
A differenza però delle sue ipotesi e previsioni, lo sguardo calato verso il basso di Indigo fece capire che la ragazza aveva in programma un dolce molto fuori dal comune rispetto alle crostate e ai biscotti presenti della sala break dell'ufficio, lasciando inizialmente Rosenberg un poco interdetto.

Qualcosa di... dolce?

... Mhmh...

... volentieri...

... Cos-... Aspetta... Cosa stai... Aaaahhh...


CENSORED PART


- 3 ORE DOPO -

Ehilà?!
C'è nessuno?
Socio? Indigo?


Ryan Angel appoggiò l'impermeabile sull'appendiabiti, sistemandosi la giacca e la camicia.
Entrò nella sala break e si prese un bicchiere di limonata fresca con una fettina di cheesecake confezionata.
Una volta concluso il momento di merenda, tornò verso la saletta principale sentendo in lontananza il rumore dell'acqua della doccia.
Annuendo lentamente e comprendendo che Marshall stesse in bagno a darsi una rinfrescata, salì le scale, aprendo la porta della stanza privata, trovando la Druida seduta ad una scrivania più piccola, verso l'angolo destro, che stava sfogliando delle scartoffie e stava aggiornando l'agenda dei contatti con uno sguardo preciso, serio e professionale, tanto immersa nel lavoro da non aver sentito prima la voce dell'altro investigatore rientrato dal suo giro di interrogazioni e informazioni.

Qualcosa mi dice che hai deciso di far parte della famiglia, uhm?
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Messaggioda Indigo » 22/09/2013, 13:39

Nessuno ce lo impedisce!
C'è un ottimo impianto stereo al piano di sotto, una volta metto la musica e via alle danze...
Magari dico anche ad Edward e la ragazza di partecipare una volta all'iniziativa!


Sarebbe bellissimo... però dovrai insegnarmi come si balla, perché... beh, io non sono proprio un'esperta...

Ammise Indigo, con un piccolo sorriso imbarazzato: chiaro che, nell'ottica in cui si era presentata a Marshall, la Druida si fosse persa praticamente ogni cosa, dalle più complesse a quelle più semplici come, ad esempio, ballare con qualcuno, che fosse un lento o un ritmo più veloce e frenetico; ma si sarebbe affidata all'uomo, avrebbe lasciato che fosse lui a condurla in quel mondo nuovo per lei, o meglio, per la versione di lei che la mora gli aveva dato.
Ma non era certo l'unico progetto dei due, quello di ballare: entrambi amavano l'arte, una delle poche cose vere finora dette da Indigo, e quindi la giovane donna ammise che sarebbe stata molto felice di visitare qualche museo o qualche mostra con lui, ammesso che ne organizzassero lì a Boston.

In linea di massima ne pubblicizzano una nuova ogni sei mesi, ma i maggiori musei del mondo sono visitabili in ogni momento.
Il Louvre, il M.O.M.A. , il British Museum, i Musei Vaticani e chi più ne ha più ne metta...
Tal volta nei weekend possiamo farci un bel viaggetto e guardarne uno nuovo, ti piace come idea?


Intendi viaggiare insieme... noi due soli? - domandò la Druida con un piccolo sorriso imbarazzato ma gli occhi luminosi come non mai, stringendosi appena al suo corpo per avvolgerlo col calore del proprio Fuoco, per farlo sentire circondato da lei, dal suo profumo, dalla sua essenza - Credo sia un'idea bellissima, e poi così potremmo visitare anche le città dove si trovano... vedere il mondo insieme, solo io e te.

Il sorriso le si ampliò sulle labbra, che si schiusero per mostrare i denti bianchi, sottolineando così gli zigomi olivastri che rendevano i suoi occhi ancora più accattivanti e magnetici, luminosi e speciali, unici come ogni altra parte di lei, l'unica figlia del Mana rimasta per quanto potesse saperne Marshall.
Voleva farlo suo, voleva incastrarlo in un turbinio di sentimenti tra passione, amore, desiderio e dolcezza: era il suo giocattolo al momento, e tale sarebbe dovuto rimanere perché Indigo, nella sua visione infantile della vita, non si sarebbe mai sognata di farlo avvicinare a nessun'altra; era intenzionata a farlo innamorare e ci sarebbe riuscita, insinuandosi nel suo lavoro, nella sua quotidianità, facendolo perdere tra gli Elementi che lei possedeva e con cui lo avvolgeva, come dimostrò il bacio che nacque tra loro poco dopo, un contatto in grado di rendere l'atmosfera calda, anzi, bollente, facendo nascere piccoli gemiti soffusi sulla bocca di lei che solo dopo diversi minuti si preoccupò della possibile reazione del collega di Rosenberg per la sua assunzione, temendo di non avergli fatto buona impressione.

Difficilmente ad Edward le persone stanno antipatiche a vista, devono fargli qualcosa di spiacevole altrimenti si pone sempre in modo propositivo verso chiunque... Quindi non hai da temere, svolgi bene il tuo ruolo e non avrà mai niente da ridire!

Sarò la migliore segretaria/assistente del mondo, vedrai... vi farò innamorare di me!

Esclamò Indigo con un sorriso divertito e deciso, e se per Edward l'affermazione era metaforica, era piuttosto chiaro che per quanto riguardava Marshall, invece, la questione era ben diversa.
Intanto, comunque, c'erano altri dettagli da definire, ad esempio trovare un posto dove stare fino a che l'uomo non si fosse deciso a volerla con sé, nel suo appartamento.

A dir la verità sapevo che nel palazzo affianco ultimamente si stavano liberando tre appartamenti.
Dovrò chiedere a questo mio amico, magari mi sa dire qualcosa di più preciso e dopo me ne occuperò personalmente...


Il sorriso si ampliò sulle labbra della Druida, che praticamente si stava ritrovando tutto servito su un piatto d'argento: e come ripagare il suo eroe se non decidendo di accettare la sua offerta di qualcosa di dolce e sicuramente... alternativo?

... Cos-... Aspetta... Cosa stai... Aaaahhh...

-Tre Ore Dopo-


Subito dopo il piccolo e dolce intermezzo, a cui era seguita una fetta di crostata alla pesca perché, comunque, Indigo difficilmente rinunciava a qualcosa che contenesse la frutta, la Druida aveva deciso di lasciare Marshall alla sua doccia, approfittandone per prendere confidenza col proprio lavoro: per sua fortuna, la mente allenata - Elab. 25 - in anni ed anni con la Setta l'aveva temprata, e dunque non stava trovando affatto difficile riordinare l'agenda dei contatti in modo che fosse più efficente, riordinare gli archivi ed aggiornare il sistema d'elenco degli incarichi accettati e conclusi.

Qualcosa mi dice che hai deciso di far parte della famiglia, uhm?

Oh, ciao Edward! - lo salutò Indigo, appoggiando il lavoro che stava esaminando per accoglierlo con un sorriso caloroso, radioso, uno di quelli a cui era impossibile resistere e che la facevano trovare adorabile da chiunque - Sì, ho pensato che fosse bene cominciare a prendere confidenza con tutto quanto, se... beh, se va bene anche per te!
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Messaggioda Marshall » 24/09/2013, 16:24

Oh, ciao Edward!
Sì, ho pensato che fosse bene cominciare a prendere confidenza con tutto quanto, se... beh, se va bene anche per te!


Mi fido del giudizio di Marshall e noto la tua buona volontà nell'iniziare subito a darti da fare.
Non preoccuparti, per me va benissimo, l'importante è segui con esattezza queste tre regole: puntualità, reperibilità, collaborazione.
Ok?


Ryan Angel era un uomo bonaccione, simpatico, alla mano e sempre pieno di buoni propositi, ma quando si trattava del lavoro non transigeva ed anzi, pretendeva perennemente un modus operandi preciso e diligente, volto a non deludere mai le aspettative dei clienti e a guadagnare molto.
Amava la propria professione e la svolgeva, proprio come Marshall, con dedizione ed impegno, per questo lo pretendeva anche dalle persone che lavoravano sotto di lui, perché era dalla congiunta opera di ogni parte della "famiglia" che le operazioni riuscivano perfettamente e purtroppo, per quanto sia lui che il socio volessero bene a Francine, la sua salute cagionevole in ben più di una occasione aveva rischiato di mandare a monte moltissimi piani. Per fortuna adesso c'era una sostituta che, a detta del Rosenberg, non si sarebbe ammalata quasi mai, dunque tutto di guadagnato.
Chiedendole di allontanarsi un momento dalla postazione, Ryan la condusse fino alla propria parte di ufficio, dove vicino alla scrivania del ragazzo c'erano diversi faldoni contenenti articoli e documenti di qualsiasi tipo.

Ci sono due archivi, quello mio e quello di Marshall.
Gli archivi sono personali perché contengono i casi risolti dal singolo investigatore, mentre c'è un altro articolo al piano di sotto dove invece sono sistemati i documenti riguardanti i casi che invece abbiano risolto assieme.
Dentro i faldoni non ci sono solo i nomi dei clienti ma anche quelli dei casi con data di inizio e data di conclusione.
A volte capita che un caso dà luogo a catena ad altri casi di riflesso, per questo è sempre meglio che l'archivio contenga tutte quante le documentazioni risalenti ad almeno 24 mesi prima, in modo da potersi sempre andare a rivedere gli indizi allora trovati, le persone interrogate e i luoghi visitati... Insomma, per noi è come una miniera d'oro che ci aiuta a dimezzare il lavoro da svolgere.
Il tuo compito è fare in modo che tutti e tre gli archivi siano sempre in perfetto ordine, sistemando alfabeticamente clienti e nome dei casi.
Francine ha lasciato un disordine di circa tre settimane che per noi in effetti è moltissimo, ti chiedo quindi per cortesia di metterti all'opera su questo settore quanto prima possibile... Alla contabilità darà un'occhiata la commercialista, per il momento!


Eh, l'ardua vita dell'assistente.
Indigo avrebbe dovuto far presto i conti con quel mondo che per quanto interessante in alcuni casi poteva risultare palloso.
Vero era anche che lo stipendio che avrebbe ricevuto era almeno tre volte superiore ad una qualsiasi assistente investigativa di un altro studio, d'altronde loro due erano i migliori sulla piazza, quindi anche se la mole di lavoro risultava maggiore, il rovescio positivo della medaglia ripagava completamente gli sforzi eseguiti.
Mentre quindi Ryan si prodigava a spiegarle il discorso degli archivi, delle pulizie, del trattamento dei clienti e delle condizioni per richiedere le pause lavorative e i giorni di permesso, Marshall nel frattempo terminava la doccia calda, essendosi insaponato per bene cercando di recuperare lucidità. Una "manovra" simile sul posto di lavoro non gli era mai capitata e bisognava dire che fosse davvero stancante se eseguita molto bene.
La ragazza in quel caso possedeva una tecnica davvero esemplare, infatti l'uomo aveva dovuto far ricorso a ben tre caffè forti per dare la giusta scossa alla testa e convincerla a collaborare, in fondo c'erano ancora due ore di attività lavorativa da svolgere.
Asciugatosi e pettinatosi i capelli, si diede alla vestizione, mettendo ai lati del collo una leggera dose di profumo solito e sciacquandosi ulteriormente il viso con acqua fredda che per contrasto di temperatura rendeva la pelle più liscia e rilassata.
Una volta uscito dalla porta del bagno, sentì di sottofondo Angel chiacchierare con la nuova assistente e sorrise divertito, immaginando che le stesse già facendo una testa grossa come un melone, poverina.
Si mise subito a raggiungere il piano di sotto in modo da soccorrerla, immaginando che da un momento all'altro dalle orecchie di Indigo avrebbe cominciato ad uscire fumo incandescente.

... così non appena giunge la comunicazione di avvenuto bonifico, invii una lettera alla Gringott indicando il numero del conto, il numero della pratica e colui che dovrebbe aver effettuato il versamento, così che non appena dalla banca ti informano che è andato tutto a buon fine, tu puoi consegnare la cartella coi documenti richiesti e le info sul caso al cliente e considerare il lavoro portato a compimento.

Lo sapevi che le ultime sette assistenti prima di Francine le ha fatte scappare così al primo pomeriggio?

Molto divertente Marsh, sul serio!
Guarda che Indigo è stata attentissima ed ha preso appunti ad ogni parola, questa ragazza sembra fatta per noi.


Ehi ehi, tu ce l'hai già la ragazza, semmai l'assistente è fatta per noi, Indigo è fatta per me...

Così dicendo fece una linguaccia a Ryan ed un occhiolino alla Druida, scherzoso ma forse nemmeno troppo.

L'hai già informata sugli orari di presenza, la pausa pranzo, i bollettini da acquistare e le attrezzature?

Naturalmente.
Sapendo che arrivato tu avresti provveduto al resto, le ho dato in mano dei registri contabili così da farsi un'idea di quanto entra e quanto esce mensilmente dalla società, oltre che chiederle di farsi una lista personale dei materiali e degli acquisti che facciamo solitamente in abbondanza.
Alla fine per il resto non serve altro che venderla all'opera, da quando comincia?


Non c'è fretta di farle fare full time già da domani.
Vieni tutti i pomeriggi o tutte le mattine per le prossime due settimane, poi comincerai ad esserci a tempo pieno, d'accordo?
Mi raccomando...


Fammi indovinare: l'archivio!

Esattamente!
Ci sono domande, Indigo?
Così io e Marsh possiamo rispondere prima di farti firmare il contratto...


Sempre che tu sia ancora interessata e non abbia voglia di fuggire!
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Messaggioda Indigo » 24/09/2013, 22:36

Mi fido del giudizio di Marshall e noto la tua buona volontà nell'iniziare subito a darti da fare.
Non preoccuparti, per me va benissimo, l'importante è segui con esattezza queste tre regole: puntualità, reperibilità, collaborazione.
Ok?


Mi paiono delle richieste legittime... tutto afferrato, sarò puntuale, reperibile e collaborativa!

Rispose Indigo con un sorriso radioso sul volto, caloroso e dolce: c'era da dire che difficilmente i figli di Gaia risultavano antipatici, a meno che si trovassero di fronte e maghi/streghe appartenenti ad una Gilda; il loro legame con gli Elementi li rendeva speciali, unici, e spingeva chi si relazionava con loro a trovarli immediatamente gradevoli.
Poi ci poteva essere più o meno simpatia, naturalmente, ma la Druida mora in particolare aveva imparato, nel corso degli anni, a farsi amare praticamente da chiunque, e stava cercando di trasmettere la stessa sensazione di dolce innocenza ad Edward, pensando dentro di sé che se aveva fregato il socio, poteva essere abbastanza brava da recitare anche con l'altro.
Notando che l'uomo la stava chiamando a sé, Indigo si alzò in piedi e gli si avvicinò subito, seguendolo per farsi così spiegare più nel dettaglio quali fossero le sue mansioni.

Ci sono due archivi, quello mio e quello di Marshall.
Gli archivi sono personali perché contengono i casi risolti dal singolo investigatore, mentre c'è un altro articolo al piano di sotto dove invece sono sistemati i documenti riguardanti i casi che invece abbiano risolto assieme.
Dentro i faldoni non ci sono solo i nomi dei clienti ma anche quelli dei casi con data di inizio e data di conclusione.
A volte capita che un caso dà luogo a catena ad altri casi di riflesso, per questo è sempre meglio che l'archivio contenga tutte quante le documentazioni risalenti ad almeno 24 mesi prima, in modo da potersi sempre andare a rivedere gli indizi allora trovati, le persone interrogate e i luoghi visitati... Insomma, per noi è come una miniera d'oro che ci aiuta a dimezzare il lavoro da svolgere.
Il tuo compito è fare in modo che tutti e tre gli archivi siano sempre in perfetto ordine, sistemando alfabeticamente clienti e nome dei casi.
Francine ha lasciato un disordine di circa tre settimane che per noi in effetti è moltissimo, ti chiedo quindi per cortesia di metterti all'opera su questo settore quanto prima possibile... Alla contabilità darà un'occhiata la commercialista, per il momento!


Credo di potercela fare... sarà un po' complicato all'inizio, ma poi diventerò un tutt'uno con gli archivi, vedrai!

Esclamò Indigo con un sorriso sereno, come se nulla potesse scalfirla o spaventarla, e tranquillo: d'altronde aveva elaborato numerosi piani per la Setta, aveva evitato di essere sterminata da un branco di Vampiri incazzati, si era dimostrata essere una delle migliori strateghe - Elab. 25 - a disposizione dell'Organizzazione Segreta più imponente del mondo magico... quanto poteva essere difficile ordinare tre archivi?
Un lavoro nuovo, un lavoro noioso forse, ma la mora sapeva essere paziente quando voleva, soprattutto considerando che avrebbe comunque lavorato accanto a Marshall, portando così avanti il proprio piano per farne il suo giocattolino personale... solo quel pensiero valeva ogni sforzo.
Mentre Edward le parlava, ancora e ancora, la mente della Druida si perse nei ricordi di quanto fatto precedente, e di come avessero "battezzato" la zona ristoro con un incontro bollente, il primo di una lunga serie: s'impose di non sorridere a quel pensiero, ma dentro di sé se la rideva eccome; Rosenberg sarebbe diventato suo molto presto.

... così non appena giunge la comunicazione di avvenuto bonifico, invii una lettera alla Gringott indicando il numero del conto, il numero della pratica e colui che dovrebbe aver effettuato il versamento, così che non appena dalla banca ti informano che è andato tutto a buon fine, tu puoi consegnare la cartella coi documenti richiesti e le info sul caso al cliente e considerare il lavoro portato a compimento.

Si riscosse dai propri pensieri solo quando la voce di Marshall raggiunse nuovamente le sue orecchie, segno che l'uomo era tornato con loro: in realtà la mente di Indigo aveva registrato ogni parola di Atwood, doveva semplicemente riascoltare tutto con calma in un secondo momento.

Lo sapevi che le ultime sette assistenti prima di Francine le ha fatte scappare così al primo pomeriggio?

Molto divertente Marsh, sul serio!
Guarda che Indigo è stata attentissima ed ha preso appunti ad ogni parola, questa ragazza sembra fatta per noi.


Ehi ehi, tu ce l'hai già la ragazza, semmai l'assistente è fatta per noi, Indigo è fatta per me...

Sorrise, radiosa e imbarazzata al tempo stesso per quelle parole, scoccando un'occhiata dolcissima a Marshall che sapeva di affetto, di timidezza e di gioia pura al tempo stesso: le piaceva dimostrarsi pura e indifesa con lui, le piaceva che lui la reputasse tale, che si sentisse in dovere, anzi, invogliato a proteggerla, a prendersi cura di lei; era il primo passo per legarlo a sé definitivamente, e quando Indigo si metteva in testa una cosa, difficilmente non riusciva ad ottenerla.

L'hai già informata sugli orari di presenza, la pausa pranzo, i bollettini da acquistare e le attrezzature?

Naturalmente.
Sapendo che arrivato tu avresti provveduto al resto, le ho dato in mano dei registri contabili così da farsi un'idea di quanto entra e quanto esce mensilmente dalla società, oltre che chiederle di farsi una lista personale dei materiali e degli acquisti che facciamo solitamente in abbondanza.
Alla fine per il resto non serve altro che venderla all'opera, da quando comincia?


Non c'è fretta di farle fare full time già da domani.
Vieni tutti i pomeriggi o tutte le mattine per le prossime due settimane, poi comincerai ad esserci a tempo pieno, d'accordo?


Per me va benissimo, grazie mille!
Così avrò tempo di ambientarmi e prendere confidenza col lavoro!


Mi raccomando...

Fammi indovinare: l'archivio!

Esattamente!
Ci sono domande, Indigo?
Così io e Marsh possiamo rispondere prima di farti firmare il contratto...


Sempre che tu sia ancora interessata e non abbia voglia di fuggire!

Sono molto interessata a questo lavoro, e a stare qui... - rispose la Druida, guardando entrambi per la prima parte dell'affermazione e poi solo Marshall per la seconda, per fargli capire che stava lì soprattutto per lui, per potergli essere accanto - E credo di non avere domande al momento, in fondo posso sempre rivolgervele in corsa, no? Perciò... sono pronta per firmare il contratto, sì!

Esclamò alla fine, con gli occhi che brillavano luminosi e le labbra incurvate in un gran sorriso verso l'alto, a testimonianza di tutta la felicità e la voglia di lavorare che possedeva con entrambi.
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Messaggioda Marshall » 26/09/2013, 23:01

Sono molto interessata a questo lavoro, e a stare qui... E credo di non avere domande al momento, in fondo posso sempre rivolgervele in corsa, no? Perciò... sono pronta per firmare il contratto, sì!

Ryan si prese qualche secondo per osservare intensamente il socio come a voler dire "praticamente è fatta", scuotendo la testa.
Marshall in risposta inarcò il sopracciglio facendo finta di nulla, come se non avesse intuito perfettamente a cosa si riferisse l'amico.
Prima o poi gli avrebbe dovuto far presente l'identità reale di Indigo e questo non per fare la spia ma per avere la sicurezza che ci fosse un'altra persona al mondo in grado di proteggerla contro chiunque volesse farle del male se non addirittura ucciderla.
Proprio perché stava diventando così importante per l'Auror ci teneva che non corresse più alcun rischio, almeno fino a quando ci fosse stato lui.
Una volta accertato quindi che la volontà di lei era di restare in quell'ufficio ed impegnarsi a fondo per diventare un'ottima assistente, Ryan e Marshall la condussero fino al piano di sopra dove, alla scrivania dell'effettivo principale socio, Edward Atwood, stilarono le carte relative al contratto, il reale problema che però rappresentavano quelle carte si trovava in una clausola apparentemente stupida per molti, ma per la Mangiamorte possibilmente molto fastidiosa: la necessità di localizzazione magica 24 ore su 24.
Firmando il consenso ella avrebbe acconsentito ad essere localizzata magicamente in ogni momento così da poter essere visualizzata su un mappamondo incantato situato al lato destro della porta di ingresso.
Una semplice misura di sicurezza, in caso di rapimenti o di casi andati storto, per rendere noto ad ognuno di loro dove si trovasse l'altro a livello geografico, così da poter iniziare da lì le ricerche durante le emergenze.
Un simile scherzetto era costato ben 10.000 Galeoni e supportava fino a tre persone, in questo caso i due soci più l'assistente, per questo lei era invitata ed anzi, obbligata a firmare, anche perché a rigor di logica, per la loro visione di Indigo, perché mai si sarebbe potuta rifiutare con tutto che per altro c'erano tizi in giro per il mondo pronti a farle rischiare la pelle?
Per la vera Indigo invece, questo voleva dire ridurre al minimo le sue visite al quartier generale che di sicuro non sarebbero più state una volta a settimana ma in tempi molto meno sospettosi e più rarefatti... Già, adesso bisognava spiegarlo a Dominique!

Mi raccomando firma leggibile al 100%, altrimenti l'incantesimo non funziona!
Ovviamente la magia ci permette di vedere dove sei solo a livello di città o paese, non casa o stanza, in poche parole, se sei in bagno o in cucina questo è un mistero che non potremo mai risolvere se non ti veniamo a trovare personalmente...


Alla fine è soltanto un pro-forma... Nessuno si impiccerà di dove sei se non in caso di scomparsa immotivata per più di 24 ore.
Ah... Con quest'altra clausola verremo informati da un segnale magico qualora tu divulgassi informazioni top secret, anche questo per te è un ennesimo pro-forma, ma in passato abbiamo avuto spie di altre società investigative che vollero fare le furbe.
Dato che ci abbiamo rimesso un bel po' di soldi abbiamo scelto di premurarci in questo senso...


Olé, un altro ben problemone per la Druida che di certo non poteva aspettarsi una procedura simile.
A questo punto cadeva alla grande la sua figura lì dentro come spia della Setta, dato che praticamente non poteva pronunciare una parola senza che loro due lo sapessero. Magari far presente la cosa ai superiori avrebbe dato il via ad una ricerca per aggirare quel problema e scongiurare quel contratto, oppure nella peggiore dei casi il Supremo avrebbe potuto decidere di richiamarla da quell'incarico divenuto inutile per darle altre mansioni oppure farla stare in casa aspettando che ogni tanto avessero avuto bisogno di lei per qualcosa.
C'era da operare una scelta in quel senso e per quanto intorno a lei c'erano due uomini più che tranquilli e rilassati, forse in realtà la bulgara dentro di sé si stava sentendo leggermente incastrata in un groviglio di clausole... La cosa peggiore poi, era che doveva decidere subito.

Tutto ok?
Qualcosa non ti quadra?


Indigo scosse il capo con un sorriso dolce e gentile, spiegando all'uomo che stava soltanto leggendo con attenzione, abituata a controllare sempre con la massima precisione i dettagli, quasi fosse una specie di deformazione caratteriale insita in lei e impossibile da reprimere, anche quando era certa che né lui né il suo socio Edward avessero la benché minima idea di trarla in qualche guaio o trappola.
Successivamente, tornò sul foglio e lo firmò con decisione e precisione, iniziando subito a riflettere ad una adeguata strategia per aggirare i paletti.
Non c'era regolamento in grado di non essere bypassato in qualche maniera, doveva solo capire bene quale e col tempo, forse già in serata o il giorno dopo, l'avrebbe scoperto senza troppi sforzi, in fondo era o non era una delle maggiori strateghe della Setta?
Consegnò i suddetti fogli al Rosenberg, fissandolo con aria dolce e quasi sognante, in grado quasi di farlo arrossire, poi, attese in un angolo mentre i due amici discutevano e parlavano in ultimo di tutta quanta la nuova situazione andatasi a creare.
Se ne andarono nella saletta break e se ella avesse voluto, avrebbe potuto anche accostarsi alla porta per ascoltare segretamente il discorso.

Ok, missione compiute, adesso abbiamo l'assistente che volevi tu d'accordo?

Guarda che sta simpatica pure a te, l'ho visto sai?

Che sia simpatica non significa che sia anche efficiente... Lo sai...

Si lo so, ti rimetti alla possibile decisione di revocarle il contratto qualora dopo una settimana di prova non dovesse rappresentare quello che stiamo cercando... Immagino tu non voglia dirglielo per evitare di allarmarla o farla lavorare diversamente dal solito.

Esattamente.
Vedrai, sono certo che se la caverà, ma bisogna aspettare almeno la prima settimana, anche dieci giorni.


Ti stupirà, stai a vedere!

Me lo auguro amico mio, me lo auguro...
... A proposito, cosa pensi di combinarci?
Stasera sta da te?


Per ovvi motivi si... Ma devo ancora riprendere bene la confidenza in quel senso.
Inoltre potrebbe essere stanca, insomma... Ci sto pensando!


Uhm... D'accordo!
Senti un po', ma secondo te... Cosa si potrebbe regalare per Natale ad una come Monique Vireau?


Considerando che il mondo o giù di lì ce l'ha già... Direi niente, perché?
... Aaahh già giusto, è la donna di tuo fratello, fortunato il tipo!


Già... La mia sfortuna è dovermi scervellare per simili regali, non ci sono portato!

E' una donna, si sente bella e vuole continuare a rimanerci... 5.000 Galeoni, una settimana in una SPA magica che conosco.
Ti trattano come un re e ti rimettono al mondo: massaggi, manicure, pedicure, sauna, terme all'aperto e cucina di ogni tipo.


Dannazione Marsh ma tu sei un genio!
Grazie grazie grazie, ti giuro non so davvero come ripagare!


Regala un baby doll da infarto alla nuova assistente...

Affare fatto!
Però diglielo che è stato pilotato da te!


Eh beh grazie, vorrei vedere... Altrimenti va a pensare che le stai proponendo qualcosa di sconcio!

Mmmmhhh...

... Ed?!

Eh?!
Cosa?!
No no, niente... Fantasticavo...


Ah capisco... Beh in tal caso siamo pari!

Che cosa???
Maledetto!!!


Con una bella risata fragorosa di entrambi, uscirono dalla saletta break giusto in tempo per l'orario di merenda, invitando Indigo ad unirsi a loro.
Dopo quella piacevole e importantissima chiacchierata risolutiva per Ryan, i tre nuovi colleghi si misero a bere un tè con qualche dolcetto, parlando delle future attività dei giorni successivi, della suddivisione degli incarichi e dei progetti economici in vista per il nuovo anno.
Non appena quella pausa si concluse, Ryan decise che era proprio il momento di andare, anche perché ordinare un abbonamento natalizio in poco tempo non era cosa da fare con tempi lunghi o calma, anzi, bisognava che si affrettasse, specie perché dopo doveva passare assolutamente dal gioielliere a farsi venire il dovuto infarto per il "regalino" che Veronique gli aveva chiesto per le festività.
Una volta rimasti soli, Marshall chiese ad Indigo se le andava bene per le prossime notti rimanere da lui, fino a quando non si fosse sistemata in una cosa di proprietà e se quindi la ragazza avesse accettato allora le avrebbe detto semplicemente di cominciare a prepararsi perché nell'arco di un'oretta al massimo se ne sarebbero andati via per la conclusione della giornata lavorativa.
Per loro si prospettava un nuovo inizio, un nuovo futuro, una nuova realtà... Per Indigo forse più di tutti.
La domanda era: una tale vita l'avrebbe allontanata leggermente dalla sua attuale posizione malvagia oppure alla fine sarebbe riuscita semplicemente a comunicare quanto più possibile per poi andare via di lì in tutta nonchalance rompendo i ponti con la società e il cuore a Marshall?
Al momento non c'era ancora amore nell'aria, sentimenti molto giovani e da definire, quindi in entrambe i sensi, sia lui che la Druida avrebbero dovuto presto scoprire cosa davvero si celava nel loro animo... Si sperava soltanto che le due cose si rivelassero molto affini.

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Messaggioda Martha » 08/06/2014, 18:40

[Boston - Agosto 2108 - Ore 10:30]


L'estate era arrivata al suo culmine in quel periodo dell'anno, portanto un'ondata di calore che stava letteralmente facendo impazzire l'Acuan. Camminava sotto il sole cocente, vestita con una maglia traforata a maniche corte che lasciava libere le spalle, pinocchietti neri e sandali bianchi col tacco, adornati da qualche pietra azzurra sul cinturino, il medesimo colore del ciondolo che portava al collo come unico ornamento. Sapeva -perchè si era informata- che l'uomo che stava cercando lavorava tutto l'anno, presso il proprio ufficio che si trovava a Boston, nel Massachussets. E sapeva anche che era in ritardo di quasi due anni, ma non poteva farci nulla per quello: la sua vita era cambiata in maniera tanto radicale che Martha aveva presto messo da parte l'incontro con l'uomo che aveva scatenato le sue paranoie, rivelandole la verità su quanto era accaduto al suo amato mentore. Aveva mandato avanti la propria vita, lavorando da sola o con l'aiuto del professore di Difesa -che neanche a farlo apposta era proprio il fratello dell'investigatore- fino a giungere alla sconcertante scoperta alla quale Norrel e Pryce stavano lavorando. La formula sulla quale i due grandi luminari di Pozioni ed Erbologia avevano lavorato fino alla morte, si trovava ora nel villaggio degli Acuan, protetta non solo da incantesimi posti sia da lei che dall'Oceano, ma anche dagli elementi che lo circondavano, Acqua e Ghiaccio. Si sentiva più sicura la Bennet, dormiva sonni più tranquilli sapendo che il suo tesoro più prezioso fosse custodito in un luogo nascosto; ma c'era altro che ora tormentava la sua mente, un passo tratto dal diario scritto da Heathcliff che la pozionista non aveva potuto dimenticare.

Loro stanno basando il proprio piano di conquista sulla genetica, sulla modifica del codice magico insito nelle persone e nell'utilizzo dei tatuaggi potenzianti.
Questa pozione sarà una bella spina nel fianco per tutti loro, poiché ingerendone il contenuto forse sarà possibile vanificare gli effetti di tutti quei mezzi artificiali per raggiungere un potere più elevato e colpire gli avversari esulando dai loro bonus esterni.


Chi erano quei loro contro cui Norrel e Pryce si erano schierati? Era proprio per rispondere a quella domanda che Martha Bennet si era diretta a Boston -fissando prima un appuntamento- per parlare con l'investigatore Edward Atwood e affidargli l'incarico di scoprire che cosa vi fosse sotto. Aveva conservato con cura il biglietto da visita che l'uomo le aveva dato al loro primo incontro, cacciandolo fuori proprio nel momento stesso in cui le serviva di più. Così, mentre risaliva con l'ascensore il palazzo dove avrebbe trovato il suo ufficio di investigazioni, la donna si preparava mentalmente quello che avrebbe dovuto e potuto rivelare all'uomo, conscia di avere su di sè l'approvazione dell'Acuan Diluvium.

Atwood&Rosenberg Investigazioni...

Lesse la targhetta d'oro sulla porta, una volta arrivata al ventesimo piano -l'ultimo-, ipotizzando che Rosenberg fosse il nome del collega di Ryan Angel. Dopo aver dato una breve occhiata all'interno della borsa -nella quale erano riposti vari oggetti, fra cui la propria bacchetta, alcuni documenti cartacei e la foto conservata da Norrel- la pozionista si accinse a suonare il campanello, aspettando con calma surreale che l'uomo o chiunque all'interno le desse il permesso di entrare.

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Messaggioda Ryan Angel » 11/06/2014, 21:42

Boston
Agosto 2108
Ore 10:25


Immagine

Guarda che quella roba a lungo andare ti distruggerà il fegato...

Tanto adesso smetto, tra breve arriva una cliente.

E ti vuoi far sentire con l'alito che sa di alcol?

No, ho le gomme magiche...

Si ma l'effetto brillo ti rimarrà comunque.

Ho mangiato giù talmente tanta di questa merda in un mese che ci vuol ben altro per rendermi brillo, Max.

Lo sai che mi fido di te, ma forse questa volta sarebbe meglio se me ne occ-...

Non dire altro.
E' un mio lavoro, sono perfettamente in grado di gestirlo, intesi?


... Intesi.

- DIN DON -

Lascia stare, vado io, almeno mi sgranchisco un po' le ginocchia.

Ok, se hai bisogno mi trovi nella sala relax, mi prendo un tè.

Va bene, grazie Max.

Ormai ti sei abituato a chiamarmi così eh!?

Forza dell'abitudine, concedimelo!

Ma si, alla fine non è brutto come nome!

Erano trascorse circa sei settimane da quando Veronique Vireau l'aveva lasciato per... Boh, non ne aveva idea.
O meglio, l'idea lei gliel'aveva data: una differenza di carattere troppo forte, esigenze differenti, insomma le solite stronzate di circostanza.
Peccato che spesso e volentieri la francese si dimenticasse di parlare con l'investigatore n°1 del Mondo Magico e se aveva quella nomea un motivo doveva pur esserci. La conosceva abbastanza bene per aver colto nelle sue espressioni, nel tono della sua voce, una leggera nota di tristezza e sofferenza, forse perché avrebbe voluto dire e aggiungere altro ma non se la sentiva, non ne aveva il coraggio.
Ryan, dalla sua, non aveva chiesto niente di più, limitandosi ad annuire per non complicare ulteriormente le cose. Scritto un messaggio di saluti a Marcus chiedendogli di proteggere sempre la ragazza e offrendo la sua più completa collaborazione se in futuro ce ne fosse stato bisogno, il secondogenito della famiglia Vastnor aveva tagliato tutti i rapporti con Veronique, scegliendo arbitrariamente di non vederla per un bel pezzo.
Era arrivata l'Estate e con essa la necessità di sfoltire la barba, rasarla del tutto per sembrare più curato e professionale, ma per lui non esisteva più un iter vero e proprio da seguire. Si curava del viso una volta ogni 4-5 giorni e i segni erano abbastanza evidenti. Per di più aveva momentaneamente abbandonato il look classico formato da camicia e cravatta optando per uno molto più comodo e allo stesso tempo non casual: pantaloni da vestito grigio scuro, scarpe da abito nere e sopra una maglia attillata firmata con manica a 3/4 sempre nera, molto traspirante.

Lavoro, lavoro, pensa al lavoro che è meglio...

Immagine

Finì l'ennesimo bicchiere di scotch babbano invecchiato dieci anni, prendendo dal cassetto della scrivania una confezione di gomme magiche in grado di alterare immediatamente l'alito della persona rendendolo gradevole come se si fosse appena lavato i denti con annesso collutorio.
La masticò per quei pochi secondi che bastavano ad attivare l'effetto, poi la sputò nel cestino e si avviò a passo calmo in direzione della porta al piano di sotto. Quella mattina doveva incontrare Martha Bennet, una cliente già aiutata in passato alla quale aveva consegnato delle carte appartenenti ad un vecchio amico comune. Non sapeva cosa le servisse, ma in ogni caso aveva trascorso troppi giorni dentro casa per rimandare. Necessitava di aria, necessitava di riprendere quota altrimenti sarebbe morto sul divano uno di quei giorni.
Arrivato davanti all'ingresso della sede, aprì senza indugio trovandosi di fronte la mora docente di Pozioni di Hogwarts: una bellissima donna.
Gli occhi chiari contrastavano con intensità la tonalità dei capelli, inoltre l'abbigliamento era ben diverso da quello utilizzato nel loro ultimo incontro, soprattutto perché allora la stagione era ben diversa. Cerco di rivolgerle un sorriso placido e di circostanza, provando a sembrare naturale.

Buongiorno.
Vorrei poterle dire che non è cambiata per nulla ma sembra ancor più giovane di allora.
... Prego si accomodi!


Attese che l'inglese entrasse, per poi chiudere la porta e farle strada fino al piano di sopra, luogo dell'ufficio dove si incontrava con la clientela.
Giunti lì, le fece segno di prendere liberamente una sedia mentre lui si andava a sistemare sulla poltrone di finta pelle, dall'altra parte della grande scrivania ore erano presenti documenti, pergamene, calamaio con piuma, una macchinetta fotografica, una lente di ingrandimento e un registratore. Una volta seduto, mantenendosi eretto col busto congiunse le mani posandole sulla superficie di legno, fissando attentamente negli occhi la propria interlocutrice, attendendo di cominciare quella comune seduta lavorativa.

Allora... Mi dica tutto.
Sono a sua completa disposizione!
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Messaggioda Martha » 15/06/2014, 19:31

Buongiorno.
Vorrei poterle dire che non è cambiata per nulla ma sembra ancor più giovane di allora.


Avrebbe voluto poter dire lo stesso dell'uomo che aveva di fronte, ma la donna si limitò a sorridere, facendo un cenno di ringraziamento col capo: Ryan-Angel non era invecchiato, ma quel nuovo look gli dava un'aria più adulta e matura, a tratti anche un po' trasandata -ma questo era solo il gusto personale della Bennet, che preferiva sempre gli uomini ben curati. Tuttavia, così come l'investigatore l'accolse con gentilezza, in modo altrettanto gentile ella ricambiò il saluto, facendosi scortare verso il suo ufficio privato.
Durante tutto il tragitto -nel quale ebbe modo di osservare il luogo di lavoro di Ryan- Martha continuava a ripetere dentro di sè le informazioni che avrebbe passato all'investigatore, sperando di invogliarlo, insieme al compenso in denaro per il lavoro che avrebbe svolto, ad accettare l'incarico che voleva affidargli. Durante tutto quel periodo -nel quale non solo aveva scoperto i progetti sui quali stavano lavorando il suo mentore e Cristopher Pryce, ma aveva anche aperto gli occhi su una nuova realtà impersonificata dalla gilda Acuan- la pozionista aveva imparato a fidarsi delle persone che la circondavano, pur senza avere con loro un legame databile in termini di anni o di parentela. Sandyon Vastnor aveva giocato un ruolo fondamentale, aiutandola quando lei non riusciva a superare i limiti imposti dalla sua mente. Avrebbe dovuto ringraziare in maniera più consona l'uomo -sebbene per lui le lezioni extra date alla figlioccia fossero già un ringraziamento- ma ciò che l'aveva avvicinata a Vastnor, ovvero il sentimento di gratitudine, si era ben presto dileguato durante quel periodo nel quale la donna aveva sofferto gli effetti dell'ipnosi di Melia. Non potendo ricordare la causa scatenante, Martha aveva creduto di essere impazzita e spesso aveva accarezzato l'idea di lasciare la scuola, un luogo dove per un certo periodo si sentiva indegna di lavorare. Tuttavia l'Acqua ancora una volta l'aveva guidata con pazienza, facendole comprendere che una volta finito l'incubo era ancora possibile ricominciare e così lei aveva fatto.
E quello era uno dei primi passi.

Allora... Mi dica tutto.
Sono a sua completa disposizione!


Si era seduta su una delle sedie a sua disposizione, accavallando le gambe in un gesto automatico. Era anche per questo che aveva deciso di rivolgersi a Edward Atwood: non solo perchè lui era stato il primo a rivelarle l'eredità lasciatale da Norrel, ma anche perchè non era un uomo che si perdeva nei convenevoli.
Dritto e conciso fino al punto. Un qualità che Martha rivelò di apprezzare facendogli un sorriso cortese e disponibile.

Sono riuscita a decifrare il messaggio che mi ha lasciato Norrel.
Prima di proseguire a spiegarle che cosa ho scoperto, spero che questo ufficio sia sicuro da eventuali spie o ascoltatori indesiderati.
Temo che i nemici del mio mentore e di Pryce fossero...anzi siano molto potenti...


Attese che l'uomo le desse conferma della sicurezza del luogo, prima di continuare a parlare. Non era stupida, in qualche modo i nemici di Heathcliff erano venuti a sapere delle sue ricerche e lo avevano eliminato. Lei non doveva fare la stessa fine, a costo di sembrare paranoica agli occhi dell'altro. Cosa della quale non le importava poi molto.

Heathcliff e Pryce stavano lavorando ad una pozione che permette di annullare i potenziamenti magici dovuti a modifiche genetiche e tatuaggi- non sapeva quanto Ryan masticasse di Pozioni e affini, per questo aveva preferito semplificare le cose in maniera tale che il concetto arrivasse perfettamente chiaro al suo interlocutore, senza doversi sprecare in inutili spiegazioni magi-scientifiche -La formula non è completa e di questo me ne sto occupando io personalmente...- ovvio che fosse così -Il punto è che il mio mentore voleva portare a termine questo progetto a causa di...una seria minaccia all'intero mondo magico di cui lui era a conoscenza. E dal momento che sia lui che Pryce sono morti proprio a causa di questa loro ricerca, voglio che lei mi dia una mano a scoprire chi sono questi loro. Crede di potermi dare una mano?

Diede il tempo a Ryan di assorbire ogni singola informazione appena ascoltata, rispondendo -qualora vi fossero state- ad eventuali domande più specifiche sull'argomento.

Naturalmente qualunque sia il suo compenso per svolgere questo lavoro, lo pagherò senza problemi.

Ci tenne a precisare, in maniera che l'uomo non pensasse che lei fosse venuta in veste di cliente speciale: non voleva favoritismi, era giusto che lei sborsasse una somma in galeoni per quello che gli aveva chiesto. Sperava solo che l'investigatore fosse ben disposto ad accettare quel caso. Se così non fosse stato...non avrebbe saputo a chi altri rivolgersi.
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2017-02-18 21:56:26 Victoria d20 8  
2017-02-18 21:53:26 Caroline Priscilla d20 18  
2016-11-23 17:05:42 Caroline Priscilla d100 88  
2016-02-27 20:15:09 Caroline Priscilla d20 6  
2016-02-27 18:54:58 Caroline Priscilla d20 4  
2014-09-10 21:43:42 Hayley d20 15  
2012-09-04 22:30:35 Aryanne d20 1  
2012-09-04 21:05:59 Aryanne d20 9  
2012-09-04 21:05:17 Aryanne d20 1  
2012-09-04 21:04:46 Aryanne d20 15  
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