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Messaggioda Brianna » 17/09/2013, 20:39

Si era avvicinata alla docente di Divinazione con il solo intento di parlare, ma non appena aveva iniziato ad avvicinarsi a lei, anche il pitone della donna si era spostato dall'albero in cui stava riposando per portarsi più vicino a Tisifone, forse temendo che Brianna potesse in qualche modo far del male alla donna.

Dopo aver richiamato l'attenzione della donna, questa si girò verso di lei, smettendo quello che stava facendo per offrire parte del suo tempo prezioso alla giovane Delfina.

Mentre si girava verso di lei aveva notato un'espressione rilassata, che mutò visibilmente non appena si accorse che era Brianna a richiedere la sua attenzione... probabilmente si aspettava qualcun altro

Signorina Wollis per quanto possa faticare a crederlo sono sempre disponibile ad ascoltare voi studenti

Brianna la osservò pensierosa qualche istante... si, decisamente faticava a credere alle parole pronunciate dalla docente in quel momento, ma non disse nulla, limitandosi ad ascoltare il resto di ciò che la russa stava per dire,

 Ha riscontrato qualche problema con una delle mantiche oppure c’è altro che l’affligge?

No, professoressa... - rispose Brianna, giocherellando con la stoffa della divisa a causa del nervosismo... decisamente la giovane non si sentiva a proprio agio – non ho riscontrato problemi in nessuna delle mantiche da lei spiegate

In realtà – pensò la giovane – credo di non essere portata per nessuna di loro

A dire il vero vorrei solo chiederle se... - abbassò gli occhi, guardandosi le scarpe – se potevo portare Glaedr a lezione di Divinazione

Rialzò gli occhi, quindi iniziò a parlare un po' più velocemente

Glaedr è il mio petauro dello zucchero, è buonissimo e le prometto che non disturberà nessuno, starà buono buono con me...

Quindi, tornando alla velocità normale

vorrei poterlo portare in Aula perchè ho paura che, finchè è da solo, possa succedergli qualcosa di brutto...

Evitò di menzionare mezzi-draghi e quant'altro, del resto c'era anche Tisifone in Sala Grande, anche se la ragazzina non ricordava se assieme a lei c'era anche Idra oppure no, ma immaginava di si... di solito la donna girava con il serpente sulle spalle, proprio come Brianna con Glaedr.

Rimase in attesa della risposta della donna, cercando di nascondere l'agitazione che aveva in corpo, cercando di non far comprendere alla donna quanto per lei quel permesso fosse importante, anche se, molto probabilmente, non ci stava riuscendo troppo bene.

Non pensò, nemmeno per un istante, che il serpente della donna avrebbe anche potuto decidere di fare un pasto con il suo amichetto, se solo avesse avuto fame.
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Messaggioda Tisifone » 18/09/2013, 23:16

Solitamente gli studenti tendevano a correre via dalla sua aula non appena la lezione era finita, prendendo al volo la pergamena con i compiti, così quando Idra l’aveva avvertita che avevano compagnia Tisifone aveva erroneamente pensato che si trattasse di Kenway. Quando al posto del Corvonero si era trovata di fronte la giovane Delfina ne era rimasta sorpresa e per quanto volesse mettere la studentessa a proprio agio per non farla scappare via prima che le avesse esposto i suoi problemi, non riuscì a impedire al proprio corpo di irrigidirsi. Non era colpa di Brianna, quella reazione istintiva l’avrebbe avuta con la maggior parte degli abitanti del Castello, ma non era certa che la ragazzina lo sapesse così tentò di dimostrarsi affabile se non con i gesti almeno con le parole, rendendosi disponibile ad ascoltarla subito. Ovviamente la prima cosa che le chiese fu se durante la lezione pratica che avevano appena avuto, avesse riscontrato un qualche problema e / o affinità particolare con una mantica.

No, professoressa... non ho riscontrato problemi in nessuna delle mantiche da lei spiegate

Tisifone inarcò un sopracciglio perplessa, osservando con maggiore attenzione la Delfina. Tutto in lei dai lineamenti del viso tesi alle mani che stropicciavano la divisa, lasciavano presupporre che fosse nervosa ma la Russa non riusciva proprio a immaginare quale potesse esserne la causa e soprattutto perché la ragazzina si trovava proprio lì a parlarne con lei quando aveva una CapoCasa disponibile e attenta alle esigenze degli studenti come Monique.

In cosa posso esserle utile allora?

A dire il vero vorrei solo chiederle se…


Hummhumm…

Mormorò come incitazione a proseguire, mordendosi al tempo stesso la lingua. Per quanto odiasse tutti quei tentennamenti non voleva pronunciare qualche battutina caustica che avrebbe potuto spaventare la studentessa.

… se potevo portare Glaedr a lezione di Divinazione.

Raddrizzò la schiena di colpo e sbattè più volte le palpebre, incredula. Quella era decisamente una domanda che non si sarebbe mai aspettata di ricevere da nessuno dei suoi studenti anche se forse, a ben pensarci, non era proprio una cosa assurda. Dopotutto la sua aula era stabilmente abitata da un serpente che, non riuscendo a comprendere la reazione della propria padrona, si era nel frattempo arrampicato sulla cattedra che divideva l’insegnante dalla studentessa e si era issata sulle spire posteriori, il viso oblungo puntato verso Brianna.


Glaedr è il mio petauro dello zucchero, è buonissimo e le prometto che non disturberà nessuno, starà buono buono con me...
Vorrei poterlo portare in Aula perchè ho paura che, finchè è da solo, possa succedergli qualcosa di brutto...


Signorina Wollis forse non si rende conto che è proprio portando il suo amico nella mia aula che lo metterebbe in pericolo. – esordì non appena la ragazzina ebbe terminato di perorare la propria causa, il tono di voce calmo e ragionevole in netto contrasto con la vocina interiore che le consigliava di stroncare immediatamente qualsiasi richiesta con un secco “la mia aula non è uno zoo” – Non sono un’esperta di Creature, magiche o meno, ma temo che non vi sia molta compatibilità tra un pitone e un petauro dello zucchero. Per quanto Idra sia abituata a stare in mezzo agli studenti - anche se dal modo in cui si stava comportando nei confronti della Delfina non si sarebbe detto - non posso assicurarle che non tenterebbe di attaccare il suo animale e ovviamente non posso passare tutta la lezione a fargli da balia. Inoltre penso che l’albero lì in fondo rappresenterebbe una tentazione troppo grande per il suo Glaedr… dopotutto ai petauri se non sbaglio piace lanciarsi dai rami alti per esibirsi in lunghe planate…
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Messaggioda Brianna » 21/09/2013, 22:20

Ce l'aveva fatta, per Glaedr si era fermata a parlare con la docente di Divinazione, per quanto avesse di gran lunga preferito scappare fuori dall'aula non appena la campana della torre aveva suonato la fine dell'ora di lezione... aveva cercato di portare avanti la propria causa, esponendo alla donna la sua volontà di portare a lezione il suo petauro, ma la reazione che aveva avuto la Russa non prometteva nulla di buono... se non appena si era accorta che era la giovane Brianna a richiedere la sua attenzione il corpo della donna si era irrigidito, non appena la Delfina espose la sua volontà di portare Glaedr a lezione Brianna osservò nel viso della donna un moto di stupore, quindi – interpretando erroneamente l'incredulità della donna – aveva spiegato per bene chi era Glaedr e perchè volesse portarlo a lezione, facendo un passo indietro quando il pitone l'aveva puntata.

Tisifone, dal canto suo, aveva lasciato parlare Brianna e non appena questa aveva finito di esporre le sue necessità, aveva risposto alla ragazzina con un tono di voce molto calmo, atto probabilmente a far meglio comprendere alla giovane le sue motivazioni

Signorina Wollis forse non si rende conto che è proprio portando il suo amico nella mia aula che lo metterebbe in pericolo.

Perchè?

La domanda di Brianna sorse spontanea... perchè mai Glaedr avrebbe dovuto essere in pericolo nell'aula di Divinazione?

 Non sono un’esperta di Creature, magiche o meno, ma temo che non vi sia molta compatibilità tra un pitone e un petauro dello zucchero.

In effetti Brianna, dopo un rapido sguardo ad Idra, dovette ammettere che il ragionamento della Divinante non era poi così sbagliato...

Per quanto Idra sia abituata a stare in mezzo agli studenti non posso assicurarle che non tenterebbe di attaccare il suo animale e ovviamente non posso passare tutta la lezione a fargli da balia. Inoltre penso che l’albero lì in fondo rappresenterebbe una tentazione troppo grande per il suo Glaedr… dopotutto ai petauri se non sbaglio piace lanciarsi dai rami alti per esibirsi in lunghe planate…

Da come Idra l'aveva squadrata, non doveva essere proprio abituata alle persone che non fossero la Divinante stessa e probabilmente le persone a lei più vicine... però non voleva abbandonare tutto così, ci doveva provare, fino in fondo... il ricordo delle sfere scagliate dal mezzo-drago – e fortunatamente intercettate dalla Vireau e da Vastnor – era ancora vivido nella mente della ragazzina, così come il ricordo del professor McDullan che le aveva fatto scudo col proprio corpo... certo, alla fine non era successo nulla, ma Glaedr era rimasto su nel Dormitorio e nessuno, a parte Brianna che però non era potuto andarlo a prendere - si era preoccupato per lui...non poteva arrendersi così con la professoressa Samyliak... la presenza di Idra non le sembrava un motivo sufficiente

Professoressa – rispose quindi Brianna – ha ragione, un pitone ed un petauro dello zucchero non sono propriamente amici, e mi rendo perfettamente conto che non può passare tutta la lezione a fargli da balia ma... il pitone non attacca solo quando ha fame?

La ragazzina era convinta che i serpenti attaccassero solo per fame, ed era altrettanto convinta che la donna non avrebbe mai negato il cibo al suo animale da compagnia perchè, qualsiasi cosa pensassero gli altri, per Brianna Idra era un animale da compagnia tanto quanto poteva esserlo Glaedr o un qualsiasi altro mammifero / uccello... quindi, perchè mai Idra avrebbe dovuto attaccare Glaedr?

Inoltre, mi trovo d'accordo con lei sul fatto che a Glaedr piaccia planare e gli alberi gli piacciano molto, ma le posso assicurare che è molto educato e starebbe esattamente dove io gli dirò di stare... sono stata anche nella Serra dalla professoressa Vilvarin – ed ovviamente in una serra di piante ce n'erano, la docente di Divinazione doveva ben saperlo – e le assicuro che Glaedr non si è mosso dalla mia spalla finchè non è stata la professoressa di Erbologia a chiamarlo da se

E Tisifone avrebbe potuto chiedere alla Vilvarin, se proprio non si fidava delle parole di Brianna.

Brianna non voleva mancare di rispetto alla professoressa Samyliak, non era nella sua indole mancare di rispetto a qualcuno, voleva solo avere Glaedr con se, essere sicura che sarebbe stato bene e, secondo lei, le motivazioni del no della Samyliak non erano molto valide... aveva compreso il no della Bennet – la sua motivazione non era smantellabile – ma non riusciva a comprendere quella della Samyliak.
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Messaggioda Tisifone » 27/09/2013, 13:42

Aspettandosi una qualche domanda attinente se non proprio alla lezione appena svolta almeno alla sua materia e sperando che Brianna non fosse divetanta un catalizzatore di oscuri messaggi come la O'Neill, Tisifone aveva assunto nei confronti della Delfina un atteggiamento aperto e disponibile, almeno per quanto era in suo potere. Di certo fu proprio grazie a quella predisposizione mentale che nonostante la richiesta avanzata dalla Signorina Wollis fosse decisamente poco attinente alla sua materia e anche leggermente offensiva, la Divinante invece di opporre un semplice e categorico rifiuto alla presenza del petauro dello zucchero nella sua aula aveva tentato di spiegare le proprie ragioni alla studentessa in maniera pacata e ancora controllata, adducendo quelle che per lei erano spiegazioni abbastanza logiche e condivisibili. Ma a quanto sembrava la Wollis era davvero intenzionata a strapparle il suo consenso tanto da ribattere punto per punto alle sue osservazioni, cosa che ovviamente le diede fortemente fastidio.

Professoressa ha ragione, un pitone ed un petauro dello zucchero non sono propriamente amici, e mi rendo perfettamente conto che non può passare tutta la lezione a fargli da balia ma... il pitone non attacca solo quando ha fame?


Signorina Wollis dovrebbe fidarsi della mia parola quando le dico che la mia aula non è un posto sicuro per il suo petauro. - ribattè seria, il tono di voce che aveva perso quella traccia di semi dolcezza che aveva assunto all'inizio di quella conversazione per tornare a essere freddo e distaccato. - Idra è una predatrice a cui è negata la caccia e il suo Glaedr una preda naturale. Fame o non fame la sua presenza rappresenterebbe una tentazione troppo grossa...

Ovviamente Tisifone provvedeva regolarmente al nutrimento del suo famiglio ma da quello che aveva compreso la caccia era quel qualcosa che rendeva più gustoso il pasto e a cui raramente Idra poteva dedicarsi visto che la maggior parte degli animali che popolavano la Foresta Proibita erano più grossi e pericolosi di lei. Una fitta di senso di colpa le attanagliò lo stomaco al pensiero di quante rinunce Idra era costretta a fare per starle accanto. Abbassò veloce lo sguardo sul serpente ancora eretto sulle spire posteriori sulla scrivania come una barriera a sua difesa e si disse che no, non l'avrebbe esposta anche a quella tentazione.

Inoltre, mi trovo d'accordo con lei sul fatto che a Glaedr piaccia planare e gli alberi gli piacciano molto, ma le posso assicurare che è molto educato e starebbe esattamente dove io gli dirò di stare... sono stata anche nella Serra dalla professoressa Vilvarin e le assicuro che Glaedr non si è mosso dalla mia spalla finchè non è stata la professoressa di Erbologia a chiamarlo da se.

Mi congratulo con lei per il controllo che esercita sul suo famiglio ma questo non mi farà cambiare idea. - continuò con un cipiglio che dimostrava quanto fosse irremovibile - Questa è un normale aula scolastica non una Serra o una Foresta Incantata e non ho alcuna intenzione di vederla trasfigurata in uno zoo babbano. - perchè ovviamente se avesse dato a Brianna il permesso di condurre Glaedr a lezione allora qualsiasi altro studente si sarebbe sentito in diritto di fare lo stesso - So perfettamente quanto possa essere doloroso separarsi dal proprio animale per la durata delle lezioni, - aggiunse leggermente comprensiva visto che anche lei si era dovuta separare dal suo famiglio quando stava a scuola - ma è una separazione necessaria. Inoltre sono certa che il nostro Guardiacaccia si prenderà cura del suo petauro allo stesso modo in cui si prese cura di Ka all'epoca.
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Messaggioda Brianna » 04/10/2013, 12:47

Stava giocando con il fuoco, e di questo Brianna non si stava rendendo conto... per lei era più che lecito chiedere un permesso per portare il proprio animale a lezione, dal momento che da regolamento si poteva fare... e se esisteva un regolamento, tutti dovevano rispettarlo... e dal momento che non stava usando ne toni ne parole offensive e, a dirla proprio tutta, la sua mente era proiettata a voler portare Glaedr in aula a tutti i costi, non si rendeva pienamente conto della reazione che le sue parole avevano sulla Divinante... le ragioni esposte dalla donna non le sembravano convincenti e quindi aveva ribattuto punto per punto ciò che le aveva detto la docente.

Signorina Wollis dovrebbe fidarsi della mia parola quando le dico che la mia aula non è un posto sicuro per il suo petauro.

Vastnor mi ha detto che non devo fidarmi di nessuno...

Si morse la lingua per trattenere quella considerazione personale, certa che quelle parole altro non avrebbero fatto se non offendere la Divinante che era stata con la ragazzina, se proprio non il massimo della gentilezza, almeno non offensiva ed aveva comunque cercato di spiegare il suo perchè... il fatto poi che Brianna lo trovasse inconsistente era tutto un altro paio di maniche.

Idra è una predatrice a cui è negata la caccia e il suo Glaedr una preda naturale. Fame o non fame la sua presenza rappresenterebbe una tentazione troppo grossa...

Tisifone stava ribattendo ogni punto precedentemente toccato da Brianna.

La ragazzina comprendeva il fatto che Idra fosse una predatrice, era la sua natura di serpente, ma, Merlino benedetto, perchè mai la Samyliak non la lasciava andare a caccia ogni tanto?

Ma comprendeva anche come porre questa domanda alla Russa non avrebbe avuto senso... Idra era sua, e sua soltanto... e solo lei poteva decidere come far vivere il suo animale da compagnia, non aveva certo bisogna di una ragazzina di 14 anni che le dicesse come allevare il suo pitone, che tra l'altro, possedeva da chissà quanto tempo.

Brianna aveva poi cercato di mettere in buona luce Glaedr e di come fosse sempre educato, e non planasse tra gli alberi senza l'esplicito permesso di Brianna

Mi congratulo con lei per il controllo che esercita sul suo famiglio

Grazie

mormorò la ragazzina, mentre l'ombra di un sorriso aleggiava tra le labbra, donando speranza alla giovane Delfina, speranza subito svanita dal proseguire del discorso della donna

ma questo non mi farà cambiare idea.

Il sorriso sparì dal volto della giovane così come era spuntato... il tono della donna, così come il suo cipiglio, la dicevano lunga sul fatto che non avrebbe mai ceduto, che la “battaglia” di Brianna era persa, Glaedr non sarebbe potuto entrare nell' aula di Divinazione.

Questa è un normale aula scolastica non una Serra o una Foresta Incantata e non ho alcuna intenzione di vederla trasfigurata in uno zoo babbano.

Ma...

So perfettamente quanto possa essere doloroso separarsi dal proprio animale per la durata delle lezioni

E allora perchè non mi lascia portare Glaedr?

Le chiese mentalmente, senza osare però dare voce a quella domanda

ma è una separazione necessaria. Inoltre sono certa che il nostro Guardiacaccia si prenderà cura del suo petauro allo stesso modo in cui si prese cura di Ka all'epoca.

Brianna guardò interrogativamente Tisifone alla sua ultima affermazione... forse non aveva studiato a dovere Storia della Magia, forse erano cose che erano successe tanto tempo prima ma...

Professoressa, ma... chi è Ka?

Forse la Russa l'avrebbe sbattuta fuori a calci nel sedere – o a colpi di bacchetta – ma Brianna voleva sapere... chi era questo Ka? Se ne era preso cura bene il Guardiacaccia? Era importante, per la Delfina, sapere tutto il possibile su chi avrebbe guardato Glaedr... e se si era fidata immediatamente di Gaoth, il colibrì della Vilvarin, lo stesso non si poteva dire del guardiacaccia... ma c'erano ampi margini di possibilità che la giovane arrivasse a fidarsi ciecamente anche di Romualdo.

Rimase quindi in attesa della risposta della docente di Divinazione.
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Messaggioda Tisifone » 10/10/2013, 22:43

Con le mani incrociate in grembo e lo sguardo non propriamente cordiale fisso su Brianna, Tisifone aveva cercato di spiegare alla Delfina perché non reputasse né saggio né opportuno che portasse Glaedr nella sua aula, il suo umore che virava pericolosamente verso il freddo glaciale a ogni parola in più che era costretta a pronunciare. Sapeva che il regolamento non vietava espressamente la presenza dei famigli a lezione ma demandava ai singoli docenti l’onere della scelta ma questo ai suoi occhi non giustificava tutta quella insistenza. Aveva posto la sua domanda e aveva ottenuto il suo rifiuto, allora perché insistere finendo così per indisporla? Non le dava fastidio tanto il fatto di essere contraddetta quanto l’inutilità di quella conversazione in cui il confronto che Zephyr aveva iniziato a farle piacere era praticamente nullo. Qualsiasi cosa avesse potuto dire Brianna non le avrebbe fatto cambiare idea perché era convinta che la presenza di un altro animale oltre Idra nella Torre di Divinazione avrebbe portato solo problemi. Forse l’unica cosa che le dispiaceva davvero era il non poter – o forse sarebbe stato più esatto dire volere, visto il suo carattere - far capire alla ragazzina quanto effettivamente la comprendesse. Difficile e straziante era stato a dodici anni doversi separare dal suo famiglio, l’unico legame che le era rimasto con i suoi genitori e la vecchia vita, anche solo per le ore di lezione. Anche se forse era proprio a causa di quello che adesso non riusciva a essere maggiormente empatica nei confronti della studentessa: se lei era riuscita a separarsi da Ka e sopravvivere allora ci sarebbe potuta riuscire anche la piccola delfina.

Professoressa, ma... chi è Ka?

Signorina Wollis la curiosità non è sempre una virtù e a volte potrebbe farla finire nei guai – esordì, lasciandosi sfuggire un sospiro di esasperazione. Avrebbe voluto chiudere lì il discorso ma per un meccanismo contorto sentiva di dover chiarire almeno quel punto alla studentessa, giusto per non farla andare via con un nulla di fatto – In ogni caso Ka è stato il mio primo famiglio… Un pitone della Malesia… a lui piaceva molto stare con il Guardiacaccia perché gli permetteva di gironzolare in tutta sicurezza ai margini della Foresta Proibita e gli dava l’illusione di essere libero e poter davvero cacciare…

Il tono era diventato dolce all’improvviso così come le si erano addolciti i lineamenti del viso al pensiero del suo vecchio amico.

So quindi per certo che Romualdo si prenderà cura del suo petauro egregiamente, soddisferà tutte le sue esigenze e con molte probabilità lo vizierà anche. Non deve temere nulla in quel senso… - cercò di rassicurarla anche se incominciava a credere [Intuito (S)=36] che dietro a tutta quella insistenza si nascondesse altro – Signorina Wollis le andrebbe di dirmi perché ci tiene così tanto affinchè il suo famiglio stia con lei a lezione?

No, la risposta, se mai ne avesse ricevuta una, non le avrebbe fatto cambiare idea ma forse le avrebbe offerto la possibilità di aiutare Brianna ad affrontare con maggiore serenità in distacco dal suo famiglio.
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Messaggioda Brianna » 14/10/2013, 21:36

Signorina Wollis la curiosità non è sempre una virtù e a volte potrebbe farla finire nei guai

la ragazzina chinò il capo, arrossendo leggermente... la Samyliak, in quel frangente, aveva ragione... la curiosità non sempre portava a cose positive e solo dopo quella sorta di mezzo rimprovero Brianna iniziò a capire che forse non era un bene continuare ad insistere

Ha ragione, mi scusi...

In ogni caso Ka è stato il mio primo famiglio… Un pitone della Malesia… a lui piaceva molto stare con il Guardiacaccia perché gli permetteva di gironzolare in tutta sicurezza ai margini della Foresta Proibita e gli dava l’illusione di essere libero e poter davvero cacciare…

Brianna alzò lo sguardo verso la donna... davvero Tisifone aveva lasciato il suo animale al guardiacaccia e non solo si era trovato bene ma addirittura il pitone in questione era anche felice di stare con Romualdo? E soprattutto, la Divinante si era fidata del Guardiacaccia... e se avesse provato a fidarsi anche lei? Ma era anche vero che Ka era un serpente, quindi per sua natura un animale più tranquillo rispetto ad un giovane petauro dello zucchero.

So quindi per certo che Romualdo si prenderà cura del suo petauro egregiamente, soddisferà tutte le sue esigenze e con molte probabilità lo vizierà anche. Non deve temere nulla in quel senso…

si ma...

Si morse la lingua, stava parlando con Tisifone Samyliak non con Monique Vireau o un qualsiasi altro docente amichevole

Signorina Wollis le andrebbe di dirmi perché ci tiene così tanto affinchè il suo famiglio stia con lei a lezione?

Brianna credeva di essere stata chiara all'inizio di quella conversazione, ma forse non era così, o forse le sue parole non erano state convincenti o chissà cos'altro, ma il nuovo interesse della Divinante faceva ben sperare... ad ogni modo era meglio essere chiara e spiegare tutto per filo e per segno... tanto cosa aveva da perdere? Solo qualche istante prima la Samyliak era stata molto chiara, Glaedr non sarebbe andato con Brianna a lezione di Divinazione... forse magari, se avesse compreso le motivazioni della ragazzina, avrebbe lasciato che Glaedr rimanesse assieme a lei.

Professoressa – iniziò allora a spiegare la ragazzina – si ricorda lo scontro con i mezzi-draghi?

Attese un cenno, un moto d'assenso da parte della donna, prima di continuare

Quel giorno io ero a lezione e Glaedr su in Dormitorio, e quando siamo stati portati in Sala Grande non ho potuto andare a prendere Glaedr... l'ho detto al professor McDullan, ma ha detto che non sarebbe successo nulla... ho avuto paura per lui, che gli succedesse qualcosa... da allora Glaedr sta sempre con me, così almeno se succede qualcosa sono più tranquilla... ho paura che, se succedesse qualcosa, anche il Guardiacaccia non metterebbe Glaedr al primo posto e magari lo lascia da solo... cioè quel giorno il professor McDullan mi ha fatto da scudo, a me... e a Glaedr, se non ci sono io, chi lo farà? Lei crede che il Guardiacaccia metterebbe Glaedr al primo posto se dovesse succedere qualcosa?

No, Brianna non credeva che Romualdo sarebbe arrivato a tanto... era facile prendersi cura di un animale quando andava tutto bene, ma nel momento del pericolo? Li bisognava vedere... però la donna aveva affidato il suo pitone al guardacaccia... si fidava dunque così tanto?
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Messaggioda Tisifone » 16/10/2013, 21:15

Ha ragione, mi scusi...

Il rossore che colorò le guance della studentessa diede alle parole di scuse un significato più vero e profondo, non di sola forma e fu quello, in parte, a spingere Tisifone a rispondere a quella domanda personale e invadente. Per il resto la Divinante, a torto o a ragione, era convinta che Brianna avesse bisogno di ulteriori rassicurazioni per farle accettare il suo rifiuto di portare Glaedr nella sua aula e forse raccontarle di come Ka si fosse trovato bene con Romualdo poteva dimostrarsi la cosa più giusta da fare.

si ma...

No, non era stata abbastanza convincente ma alla fine quello non era un suo problema. Si era dimostrata disponibile e aperta al dialogo quando avrebbe semplicemente rispondere con un NO secco che non avrebbe ammesso repliche, quindi dal suo punto di vista aveva fatto ben più del suo dovere. C’era però in tutta quella conversazione qualcosa che le sfuggiva perché la Delfina non lo era mai apparsa come una persona testarda al limite della maleducazione come si stava dimostrando e questa sorta di incongruenza caratteriale la spinse a informarsi sul perché quella faccenda le stesse tanto a cuore.

Professoressa si ricorda lo scontro con i mezzi-draghi?

Un brusco cenno del capo mentre lo sguardo sembrava scurirsi e diventare più penetrante. Quel giorno sarebbe rimasto impresso nella sua mente per più di un motivo e difficilmente avrebbe mai perdonato Alvares ed O’Neill di aver messo in pericolo le persone che amava con il loro comportamento sconsiderato.

Quel giorno io ero a lezione e Glaedr su in Dormitorio, e quando siamo stati portati in Sala Grande non ho potuto andare a prendere Glaedr... l'ho detto al professor McDullan, ma ha detto che non sarebbe successo nulla... ho avuto paura per lui, che gli succedesse qualcosa... da allora Glaedr sta sempre con me, così almeno se succede qualcosa sono più tranquilla... ho paura che, se succedesse qualcosa, anche il Guardiacaccia non metterebbe Glaedr al primo posto e magari lo lascia da solo... cioè quel giorno il professor McDullan mi ha fatto da scudo, a me... e a Glaedr, se non ci sono io, chi lo farà?

Signorina Wollis lei crede davvero in una situazione di pericolo di essere già in grado di badare a se stessa e a Glaedr? Non sarebbe più logico supporre che finirebbe per mettere in pericolo la vita di entrambi?

Non voleva sminuire le sue capacità, in fondo insegnando una materia poco dinamica come Divinazione non conosceva l’effettivo potenziale magico della studentessa ma essendo lei al quarto anno il dubbio era quanto meno legittimo e fu per questo che venne espresso con un tono pacato senza alcuna particolare inflessione.

Lei crede che il Guardiacaccia metterebbe Glaedr al primo posto se dovesse succedere qualcosa?

Sinceramente si, Signorina Wollis, credo che Romualdo metterebbe al primo posto ogni animale affidato alle sue cure e tutte le Creature che vivono nella Foresta Proibita – non un tentennamento nell’esprimere quel concetto che era pur sempre frutto di una sua supposizione [Elaborazione=14] ma alla fine era questo che le stava chiedendo Brianna e cioè un parere spassionato – Se si fosse trattato di qualunque altra persona, persino il Professor McDullan nonostante il suo spassionato amore per gli animali, non sarei mai stata così certa ma Romualdo è un Centauro e come tutte le creature che hanno in sé il Mana ha un rapporto profondo e speciale con tutto ciò che compone Gaia.

Sapeva che ultimamente Monique aveva affrontato i concetti di Trama e Mana, la delusione per una lezione di Incantesimi era serpeggiata per giorni nella Sala Comune dei Grifondoro ed era stata così tangibile da non poter essere ignorata. Diede quindi per scontato che la ragazzina sapesse di cosa stava parlando, senza addentrarsi in noiose spiegazioni.

Per lui anche un alito di Vento o una goccia di rugiada svolge un ruolo cruciale nell’equilibrio della natura, a maggior ragione un essere vivente come il suo pletauro.

Subito dopo aver espresso l’ultimo concetto, Tisifone rimase una manciata di secondi in silenzio, per dare il tempo a Brianna di metabolizzare, per così dire, le sue parole.

Se non ha altre domande o curiosità Signorina Wollis è il caso che lei raggiunga i suoi compagni in Sala Grande, l’ora del pranzo è ormai iniziata da un pezzo.

La congedò in maniera pacata e per nulla affrettata, evitando di rimarcare il suo rifiuto di far entrare Glaedr nella sua aula per non rigirare inutilmente il mestolo nel calderone.
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Messaggioda Brianna » 30/10/2013, 22:28

Signorina Wollis lei crede davvero in una situazione di pericolo di essere già in grado di badare a se stessa e a Glaedr? Non sarebbe più logico supporre che finirebbe per mettere in pericolo la vita di entrambi?

Brianna abbassò la testa alle parole della Divinante... Tisifone aveva toccato un punto dolente per la ragazzina... aveva 14 anni, non era stupida e comprendeva – se solo si fermava a ragionare – quanto le ultime parole della donna fossero veritiere, ma era più facile pensare che ci sarebbe riuscita, che avrebbe salvato entrambi in caso di pericolo... si, da certi suoi ragionamenti si poteva capire quanto fosse ancora giovane.

Però era anche vero che l'unica opzione che le era stata offerta per guardare Glaedr - se si escludeva Gaoth che controllava il suo petauro nelle ore di Erbologia – era stato il Guardiacaccia, e la ragazzina non era sicura che Romualdo si sarebbe comportato con Glaedr come avrebbe fatto lei, mettendo la vita dell'animale davanti alla propria, e – dimenticandosi per un istante chi aveva davanti – aveva chiesto a Tisifone cosa pensava lei di Romualdo, se lui avrebbe salvato anche Glaedr

Sinceramente si, Signorina Wollis, credo che Romualdo metterebbe al primo posto ogni animale affidato alle sue cure e tutte le Creature che vivono nella Foresta Proibita

Non vide la donna temporeggiare e non avvertì tentennamenti nella voce nell'esprimere il concetto, quindi questo stava a significare – almeno per quanto poteva comprendere Brianna – che la donna pensava veramente ciò che stava dicendo, ma furono forse le successive parole a farle comprendere quanto la donna era sincera con lei in quel momento

Se si fosse trattato di qualunque altra persona, persino il Professor McDullan nonostante il suo spassionato amore per gli animali, non sarei mai stata così certa ma Romualdo è un Centauro e come tutte le creature che hanno in sé il Mana ha un rapporto profondo e speciale con tutto ciò che compone Gaia.

Avrebbe dubitato anche di McDullan?

Si trovò a pensare incredula, lei che pensava che McDullan fosse il massimo in quanto concerneva le varie creature... però era vero, il professore di Cura non era andato a prendere Glaedr quel giorno dello scontro... forse poteva davvero fidarsi di Romualdo così come si fidava di Gaoth... aveva in se il Mana... sapeva benissimo cos'era, l'aveva studiato con la professoressa Vireau... erano state lezioni particolari quelle... anche se non avevano fatto incantesimi a Brianna erano piaciute comunque.

Per lui anche un alito di Vento o una goccia di rugiada svolge un ruolo cruciale nell’equilibrio della natura, a maggior ragione un essere vivente come il suo petauro.

Rimase qualche secondo in silenzio, la giovanissima Brianna, cercando di decidere se fidarsi o meno delle parole della professoressa di Divinazione... di sicuro dopo quella conversazione, anche se non aveva ottenuto il permesso di portare Glaedr a lezione, aveva ottenuto comunque un grande spunto di riflessione e soprattutto, il fatto che Tisifone si fidasse così tanto del Centauro al punto di lodarlo per come si era comportato con Ka... beh, forse poteva imparare a fidarsi di lui anche Brianna... d'altro canto, aveva forse alternative?

Se non ha altre domande o curiosità Signorina Wollis è il caso che lei raggiunga i suoi compagni in Sala Grande, l’ora del pranzo è ormai iniziata da un pezzo.

No, non ho altre domande professoressa... la ringrazio per avermi dedicato un po del suo tempo... buona giornata

Si congedò quindi Brianna, dirigendosi successivamente verso la porta dell'aula, non prima di aver sussurrato

Ciao piccolo

rivolta verso il pitone della professoressa.

Una volta uscita dall'aula corse verso la capanna del Guardiacaccia per andare a recuperare Glaedr e successivamete, in Sala Grande per il pranzo.

[FINE]
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Messaggioda Caroline Priscilla » 11/11/2013, 18:55

[Torre Nord - Aprile, Martedì ore 18:30 - Aula di Divinazione]


L'ultima lezione di quel giorno si era appena conclusa, mentre nella Torre Nord gli studenti si riversavano fuori dalle aule, diretti verso i propri dormitori per portare avanti i compiti della giornata o in attesa di poter scendere a cena. Cappie stava uscendo dall'aula di Astronomia, dopo aver passato un'intensa ora a sorbirsi una spiegazione sui buchi neri e sulle dimensioni parallele della magia. Le sue pergamene erano fitte di appunti, ma non la sua testa, svuotata da qualsiasi pensiero se non quello dell'incontro imminente che avrebbe avuto di lì a breve. Erano passati parecchi mesi dall'ultima volta che aveva avuto a che fare con la docente di Divinazione, Tisifone Samyliak, e nonostante la perseveranza con la quale aveva cercato di ottenere un altro colloquio privato con la donna, questo le era sempre stato negato per volere della divinante, che a quanto pareva avrebbe preferito avere un incontro amoroso con un Mezzo-drago piuttosto che vedere nuovamente la O'Neill nel suo ufficio. La giovane Tassorosso non si era data per vinta e in tutto quel tempo trascorso aveva sempre cercato, almeno con le buone, di sorprendere la donna nel suo ufficio, in aula o nei corridoi, senza però riuscire ad ottenere nulla. Quel giorno, era solo un altro tentativo, l'ennesimo, che avrebbe fatto per ottenere ciò che voleva: una chiacchierata privata su ciò che aveva visto la docente quasi un anno prima.

Sei sicura di essere pronta?

Si, credo...tanto lo so che mi caccerà dall'aula...

O Merlino benedetto! Entra là dentro e spaccale il culo!

Per modo di dire?

Per modo di dire! Deve ascoltarti, in fondo è suo dovere farlo, è un'insegnante!

D'accordo, va bene! Allora ci vediamo più tardi in Sala Grande.
A dopo!


Fight Cappie!

Aveva confidato al suo migliore amico Jorge e alla sua compagna di Casata Kelly il modo in cui Tisifone l'aveva trattata in quel periodo, senza però metterli al corrente della visione che la Samyliak aveva avuto in sua presenza: era diventata molto più giudiziosa in quel periodo e sebbene odiasse tener nascosta una cosa tanto importante al suo migliore amico, era anche convinta che se la divinante avesse scoperto che non aveva mantenuto il segreto l'avrebbe bandita per sempre da qualsiasi luogo da lei frequentato per il resto della vita. Quindi, con uno stato d'animo simile a quello di un condannato a morte che sta per salire sul patibolo, la tassetta battè il cinque con la mano della Tassorosso, mentre elargiva al Delfino un abbraccio, beccandosi in cambio un pugno d'incoraggiamento sulla spalla. Cercò di rassicurarli entrambi, sorridendo e mostrandosi forte e piena di determinazione, sebbene dentro di sè lo stomaco le si contraesse all'idea di un altro rifiuto da parte della docente.
Quei mesi erano passati volando, un po' destreggiandosi fra i mille compiti che i professori assegnavano loro in vista dei G.U.F.O. ormai vicini, un po' imparando ad andare avanti a testa alta, impegnandosi in mille attività fra le quali il Coro era quella che le portava via maggior tempo, oltre allo studio. Anche la sua relazione epistolare con Devo stava dando i suoi frutti, permettendo alla giovane strega di prendere una pausa dai mille pensieri che le vorticavano in testa a causa della scomparsa del padre. Tuttavia, era la sera che Cappie provava sempre di più una forte fitta al cuore e che il ricordo del modo con il quale si era congedata dal padre la tormentava, facendole avere incubi che la svegliavano di soprassalto la notte. Per questo, la Tassorosso era determinata a scoprire la verità: aveva accettato la morte di Nathaniel O'Neill, annunciatale dalla donnola con il garofano bianco, ma quando Tisifone aveva avuto una visione su di lei semplicemente toccandola, la tassetta non era riuscita a togliersi dalla testa il desiderio di scoprire che cosa avesse visto la divinante. Aveva formulato delle ipotesi, dei sospetti che la spingevano a credere che la visione riguardasse più suo padre che lei, ma saperlo non aiutava a smorzare la sua ostinazione dall'agire in quel senso.
Voleva conoscere la verità, a discapito di qualsiasi cosa.

D'accordo Cappie, cerca di fare mente locale: sii gentile ma decisa, cortese ma autoritaria!
Devi convincerla ad ascoltarti e devi farlo adesso.


Finalmente, i suoi passi la portarono verso la botola dalla quale stavano scendendo alcuni studenti del sesto e del settimo anno. Cappie salutò con un cenno della mano l'amica Ariel, senza però fermarsi a parlare con lei degli ultimi gossip accaduti all'interno della scuola: la sua mente era troppo concentrata su ciò che avrebbe dovuto fare per chiacchierare spontaneamente con la Grifondoro. Quindi, si avvicinò anche essa alla scaletta, lasciando che tutti i ragazzi la superassero prima di fare un bel respiro.

Immagine


Bene...andiamo!

Si sistemò meglio la cravatta giallo-nera, lisciandosi la divisa scolastica in maniera da risultare presentabile e ben ordinata agli occhi di Tisifone. Quindi, prima che qualcuno potesse chiudere la botola, la ragazza si arrampicò sulla scaletta, facendo spuntare la testa nell'aula pervasa dall'odore speziato di zenzero e cannella che ormai le era rimasto impresso nelle narici e associato costantemente alla figura della divinante.

Professoressa Samyliak, se ha un minuto vorrei parlarle.

Disse quindi, cercando di risultare con quelle semplici parole carica e determinata [Carisma(F): 17]. Attese la risposta della docente, aspettandosi un rifiuto da parte di essa, e preparandosi mentalmente una risposta che le avrebbe valso la possibilità di convincerla a parlare nuovamente con lei.
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