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da Simon » 18/07/2013, 0:16
E' un bel lavoro. Quasi la invidio, mi piacciono gli animali e non ho mai avuto un pastore scozzese! In effetti, non ho mai neanche avuto la possibilità di vederne uno dal vivo...
Sorrise a quelle parole, un sorriso un poco amaro. Le voleva dire che poteva vederlo quando voleva, che poteva anche chiederlo...ma non poteva, non ad una Babbana. Chissà il caos che ne sarebbe conseguito. Ricordava ancora la scena con Tisifone e Kayleen nella foresta perduta. Ricordava lo sguardo arrabbiato della Divinante. La cosa lo riempì di vergogna. La mano tornò verso la collana tenendola nel palmo. Rimase in silenzio. L'altra mano continuava a coccolare Pan che ormai si era abituato alla presenza dell'uomo. Si umettò le labbra facendole un sorriso. In fondo era stata gentile nei suoi confronti, doveva ripagarla in qualche modo.
Beh...se lei si presenta verso Fortis Green intorno alle otto di sera, potrebbe vedere un Collie randagio che gira per il quartiere. E' molto buono quindi non si preoccupi.
Concluse. Ovviamente aveva messo il condizionale per dare la sensazione che non era un vero e proprio appuntamento, se l'avesse incontrata verso quell'ora in quel quartiere, si sarebbe fatto vedere come Collie. Ovviamente lo farebbe una volta sola, doveva essere un ringraziamento. Tornò a bere da quel bicchiere. Aveva divorato il tramezzino quindi non gli mancava altro che finire anche il liquido ambrato.
Si figuri! Anzi, la prossima volta seguirò il suo consiglio. Sa, non sono per nulla brava a cucinare. L'unica cosa che so fare, sono proprio i tramezzini. Forse perchè non devo armeggiare con pentole, padelle e fornelli che scottano...
Ascoltò il suo dire. Ovviamente era strano che un babbano odiasse usare pentole e padelle. Lui li trovava davvero interessanti utensili per la cucina. Trovava addirittura divertenti pulirli a mano sotto l'acqua fredda del lavandino. Un po come Lyra ed i suoi giocattoli. Finì di ascoltare le parole della cantante prima di sorriderle e risponderle. Finalmente si stava un po sciogliendo, e riusciva anche a dire frasi di senso compiuto. Si umettò le labbra lentamente riflettendo bene sulle parole che stava per dire. Già prima stava per sbagliare pesantemente.
Ah, io invece adoro cucinare, sperimentare nuove ricette! Ma la cosa che preferisco è cucinare per altri, vedere il loro volto contento mi rende...ehm.. soddisfatto!
Le disse poi tutto di un fiato. Davvero strano. Talmente strano che anche Pan rimise dentro la lingua per osservare la figura di Simon. Abbassò subito lo sguardo, come se avesse detto qualcosa di sbagliato. Prese il bicchiere e lo avvicinò alle labbra, ne era rimasto poco. Fece toccare al bordo il labbro inferiore. Rimase così in silenzio per qualche secondo, giusto il tempo per ascoltare le altre parole della donna.
Sono un'insegnante. Lavoro nella scuola diretta da Madeline Bergman, non so se ha presente...
Sgranò gli occhi. Deglutì sonoramente. Madeline Bergman. La sua Preside. Non gli sembrava che avesse Omonimi. Era visibilmente nervoso. Si guardò intorno come per cercare qualcuno. Non vide nessuno di sospetto. Fece un respiro profondo abbassano lo sguardo verso Pan. Tornò a coccolarlo. Un cenno di diniego con la testa. Come faceva a sapere di Madeline? No, non poteva essere un'insegnante, altrimenti l'avrebbe conosciuta al Castello. Sicuramente poteva essere un equivoco. Ma la sua perspicacia (intuito=32) gli fece capire tutt'altro. Si schiarì la gola. Era un modo di dire, probabilmente aveva capito che Simon era un Mago. Non disse niente comunque. Doveva comunque stare attento.
Un'insegnante... un bellissimo lavoro! Madeline Bergman...ehm..io...no non la conosco...
Mentì, anche se Simon non era mai stato bravo a mentire. soprattutto su cose che riteneva da vantarsi. Ammirava molto Madeline. Lo aveva scelto per apprendere la leggendaria Panaceax. Lo aveva scelto per il ruolo di Professore di Cura delle Creature Magiche anche senza referenze. Le voleva bene come ad una Nonn...Madre! Rimase in silenzio. La giornata era ancora lunga, non poteva comunque essere così reticente, doveva cambiare discorso in un modo o nell'altro.
Beh...si può avere un altro poco di thè per favore? Comunque...Sono...contento di averla conosciuta lyra...
Disse poi verso di lei, si strinse nelle spalle riprendendo fiato.
Oggi ero praticamente libero tutto il giorno. Mia sorella non può ancora guidare...quindi la devo aspettare qui in modo da riportarla a casa. Lei mi ha fatto compagnia...la ringrazio...
Le disse infine tornando silente. Si pentì delle parole che aveva appena detto. Aveva paura che le prendesse in modo negativo. Che magari lo cacciasse via in malo modo. Chiuse gli occhi attendendo le parole della cantante. Si umettò le labbra continuando a grattare lo stomaco del canide, beato in quella posizione da diverse ore. Simon non si era mai stufato di accarezzarlo, avrebbe continuato anche fino a sera, come faceva sempre con Leo o con Quaxo o addirittura con Vyserion, cucciolo appena nato che aveva bisogno di molte attenzioni.
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Simon
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da Lyra » 18/07/2013, 13:28
Beh...se lei si presenta verso Fortis Green intorno alle otto di sera, potrebbe vedere un Collie randagio che gira per il quartiere. E' molto buono quindi non si preoccupi.
Lentamente Simon stava iniziando ad aprirsi con lei, parlando quasi normalmente del più e del meno. La sua timidezza iniziale stava svanendo e Lyra non potè che essere contenta di quel cambiamento, specie perchè incuriosita dal suo modo di fare e da quello che aveva da dire.
Non mi dispiacerebbe affatto! Magari potrei portargli qualcosa da mangiare, se non è un problema.
Rispose, appuntandosi mentalmente il luogo e l'orario dell'incontro. Probabilmente, sarebbe passata realmente di lì, un giorno, ignara che il Collie di cui stava parlando l'uomo non era altro che Simon stesso tramutato nella sua forma da Animagus. La conversazione continuò su argomenti molto tranquilli, come il fatto che la giovane donna non era molto pratica di pentole e fornelli. Stessa cosa invece non si poteva dire di McDullan che, a detta sua, amava cucinare.
Ah, io invece adoro cucinare, sperimentare nuove ricette! Ma la cosa che preferisco è cucinare per altri, vedere il loro volto contento mi rende...ehm.. soddisfatto!
E' una bella cosa! Pensa un po', io invece amo mangiare piatti cucinati da altri. Sarebbe divertente vederla all'opera e assaggiare uno dei suoi manicaretti.
Non era poi molto lontana dalla realtà: troppo impacciata per imparare a cucinare come si deve, Lyra preferiva che fossero gli altri a farlo per lei. Non sarebbe stato male potersi incontrare nuovamente con quell'uomo e vedere se era bravo in cucina. Tuttavia, un sospetto si era insinuato nella mente della cantante, il sospetto che Simon fosse un mago e non un semplice babbano. L'occasione per scoprire la verità le si presentò quando il docente le chiese che tipo di lavoro facesse lei. Lyra, mentendo spudoratamente, si spacciò per un'insegnante nella scuola diretta da Madeline Bergman, la preside di Hogwarts. Se Simon fosse stato un mago, avrebbe saputo chi ella fosse. Altrimento, avrebbe semplicemente confidato di non conoscerla.
Un'insegnante... un bellissimo lavoro! Madeline Bergman...ehm..io...no non la conosco...
Mentiva. Mentiva in maniera talmente spudorata che Lyra dovette stare molto attenta a non lasciarsi scappare una risata nel vedere i modi impacciati con i quali Simon tentava di dirle una bugia. Non aveva bisogno di ulteriori conferme: ormai aveva la certezza che lui fosse un mago. Ma allora, perchè voler continuare quella farsa? La giovane donna non riusciva a comprenderlo, forse perchè per lei non c'era più nulla da nascondere. Prima che potesse smascherarlo, l'uomo continuò a parlare tranquillamente, mantenendo in scena quella recita. E, per il momento, la cantante lo lasciò fare.
eh...si può avere un altro poco di thè per favore? Comunque...Sono...contento di averla conosciuta lyra...
Anch'io sono molto felice di averla conosciuta, Simon...
Disse sincera, assecondando la richiesta dell'uomo e versando nel suo bicchiere un altro po' di tè freddo. Lei, dal canto suo, prese dal cestino la coppetta di gelato al gusto di limone e fragola, insieme a due cucchiaini.
Oggi ero praticamente libero tutto il giorno. Mia sorella non può ancora guidare...quindi la devo aspettare qui in modo da riportarla a casa. Lei mi ha fatto compagnia...la ringrazio...
Si figuri! Il favore è reciproco, non mi spiace avere qualcuno con cui parlare. Gradisce un po' di gelato? Purtroppo non ho altri bicchieri, quindi dovrà prenderlo direttamente dalla coppa. Spero per lei non sia un problema...
Chiese gentilmente, lasciando perdere per il momento l'argomento magia. Se Simon ci teneva così tanto a nascondere la sua vera identità, chi era lei per impedirglielo visto che spesso si comportava nel suo stesso e identico modo? Con l'unica differenza che la cantante riusciva a celare i propri segreti molto meglio di lui.
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da Simon » 18/07/2013, 15:44
Non mi dispiacerebbe affatto! Magari potrei portargli qualcosa da mangiare, se non è un problema.
Portargli da mangiare? Simon avrebbe riso sotto i baffi se non si fosse mantenuto neutrale nell'espressione, se non fosse per quel sorriso che sottostava al suo sguardo di prato. Si umettò le labbra assaporando ancora il salmone sulle labbra. Adorava il pesce, forse perchè quando si trovava nella foresta poteva mangiare principalmente pesce e frutta. La carne era rara, ma quando Nyssa la cucinava era sempre una grande festa.
Potrebbe farlo, ma non so se lo accetterebbe, è un po diffidente...
Concluse poi per farla desistire dall'intenzione di portare del cibo allo Scozzese. Si osservò ancora in giro, il tempo stava passando in maniera veloce e leggera. La cosa non stupì il Professore che invece osservò contento quanto fosse vero il detto che quando ci si divertiva il tempo passava più in fretta.
E' una bella cosa! Pensa un po', io invece amo mangiare piatti cucinati da altri. Sarebbe divertente vederla all'opera e assaggiare uno dei suoi manicaretti.
Era un'offerta? Un invito? Simon si trovò di nuovo impreparato. Come doveva rispondere? Chiuse gli occhi un attimo, Pan si trovava nel Mondo dei Sogni dopo tutte quelle incessanti coccole. Si morse il labbro inferiore non sapendo bene quello che avrebbe dovuto dire. Avrebbe rifiutato con galanteria o accettato con gaudio? Il professore si trovò in mezzo a quella dicotomia di scelte. Decise dunque che non doveva rimanere in silenzio, non dopo che stava riuscendo ad aprirsi con la sua interlocutrice. Qualche secondo di silenzio prima di osservala mostrarle un bel sorriso.
Ne sarei...onorato...
Concluse diventando un poco rosso in viso. La giornata stava diventando davvero interessante. Lo sguardò tornò su Pan che nel frattempo era tornato con la lingua di lato. Che cane davvero buffo. Simon lo sapeva bene. Lavorava così a stretto contatto che capiva più loro che gli esseri umani, e stiamo parlando di Maghi. Per capire i babbani ci servirebbero altre due vite per apprendere il loro modo di pensare.
Anch'io sono molto felice di averla conosciuta, Simon...
Quella frase lo rese davvero felice. Per la prima volta una persone gli aveva detto che era stata felice di conoscerlo! Gli occhi del Professore si illuminarono come quelli di un bambino davanti ad un regalo di compleanno. Le sorrise soltanto come per ringraziarla. Non disse niente altro tornando a coccolare con più entusiasmo il cane. A Pan non pareva vero. Simon poteva percepire la sua felicità e serenità dovute a quelle coccole. Aveva capito subito che si poteva fidare di Simon.
Si figuri! Il favore è reciproco, non mi spiace avere qualcuno con cui parlare. Gradisce un po' di gelato? Purtroppo non ho altri bicchieri, quindi dovrà prenderlo direttamente dalla coppa. Spero per lei non sia un problema...
Guardò il gelato. Mangiare dalla stessa coppa? Non poteva sembrare molto intimo come gesto? Infondo la conosceva da poche ore. La cosa comunque lo divertiva. Magari per il Babbani non era così strano. Simon arrossì di nuovo. Prese il cucchiaino. Si avvicinò un poco di più verso Lyra. Cercava di non guardare direttamente la cantante. Preferì in questo caso osservare la fattura del cucchiaino.Lentamente avvicinò l'arnese verso la coppa. Ne avrebbe preso giusto un poco alla fragola. Lentamente aprì la bocca facendo scivolare l'utensile ed il gelato all'interno. Chiuse gli occhi. Fresco, in confronto alla calura Estiva che stava imperversando in quell'istante.
Non mi faccio problemi...grazie per l'offerta!
Le disse infine sorridendole con il cucchiaino tra le labbra. Non sembrava, ma si stava divertendo molto. Il suo sgardo poteva farlo capire a Lyra, seduta vicino a lui in quel momento.
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da Lyra » 19/07/2013, 17:56
Potrebbe farlo, ma non so se lo accetterebbe, è un po diffidente...
Simon sembrava conoscere molto bene la zona di Fortis Green, se era in grado di dire che in quel quartiere girava un Pastore Scozzese senza padrone, molto buono ma diffidente verso chi gli portava del cibo. Lyra si chiese di cosa vivesse quel cane randagio, non immaginando certo che era lo stesso Simon quel Collie di cui parlava. Ipotizzò che l'uomo abitasse più o meno da quelle parti, ma preferì non chiedere nulla della sua residenza. In fondo, era abbastanza difficile che i due sarebbero venuti nuovamente a contatto, dopo quell'incontro. C'era inoltre un altro mistero da svelare, quello riguardante la sua reale natura: babbano o mago? La giovane donna non sapeva decidersi a chiederglielo apertamente, per quetso preferì aspettare che fosse lui a fare la prima mossa. Lei si era già abbastanza esposta facendo il nome della Preside di Hogwarts; ora toccava all'Animagus fare il prossimo passo.
Tentar non nuoce! Le assicuro che quando voglio so essere molto affascinante...
Rispose scherzando, mentre osservava il suo piccolo Pan godersi le carezze che l'uomo gli stava elargendo in abbondanza. Era meglio non specificare che il suo fascino solitamente funzionava sopratutto sugli uomini, anche perchè immaginava che una battuta del genere sarebbe suonata maliziosa agli occhi di McDullan e, probabilmente, non avrebbe gradito vista la sua timidezza. Dopo un po', dai Pastori Scozzesi si passò a parlare di cucina, arte nel quale la cantante era fortemente negata. Stessa cosa non si poteva dire invece dell'uomo che, a suo parere, andava molto forte fra pentole e fornelli. Lyra, scherzando, fece presente all'allevatore che non le sarebbe dispiaciuto saggiare la sua bravura in cucina, se veramente se la cavava così bene. Tuttavia, la risposta di Simon la prese in contropiede, che mai si sarebbe aspettata avrebbe preso sul serio la sua osservazione.
Ne sarei...onorato...
Non seppe cosa rispondere all'inizio, non volendo sembrare scortese nel rifiutare con un secco no, ma neanche troppo avventata nell'accettare subito. In fondo, Lyra non conosceva bene quell'uomo e, anche se adesso si stava rivelando la persona più buona del mondo -anche a detta di Pan- avrebbe preferito conoscerlo meglio prima di accettare un qual si voglia invito da lui. Oppure anche lui stava scherzando? Certo, il rossore che gli era salito sopra le guance pareva dire tutto il contrario. Insomma, la giovane donna non sapeva cosa dire e, alla fine, decise che sarebbe stato Simon stesso a chiarire ogni suo dubbio.
E' un modo per invitarmi fuori a cena?
Chiese quindi con leggera malizia, spontaneamente. Voleva accertarsi che l'uomo intendesse realmente quello che lei aveva capito, prima di rispondere alla sua domanda. In ogni caso, qualunque fosse stata la sua risposta -positiva o negativa- Lyra decise che era arrivato il momento di gustare un fresco gelato, portato da casa. La sua governante, Lilly, si era premurata di preparargliene almeno una vaschetta intera, ma per quanto la cantante ne fosse ghiotta preferì portarne con sè giusto una coppetta, abbastanza grande però da poterla condividere con una seconda persona. E quella seconda persona fu proprio il professore di Cura che, dopo un'esitazione iniziale, accettò di buon grado il cucchiaino che Lyra gli aveva offerto, avvicinandosi un po' di più alla strega.
Non mi faccio problemi...grazie per l'offerta!
Quella vicinanza permise a Lyra di osservare meglio gli occhi dello Scozzese, che quasi facevano pendant con il prato sul quale si erano seduti. Erano di un verde intenso e brillante, in netto contresto invece con quelli della donna, scuri ma luminosi. Dopo che il suo ospite ebbe preso il suo primo assaggio, Lyra optò per iniziare dal gusto limone, che lei adorava. Il gelato fatto in casa da Lilly era veramente qualcosa di speciale: fresco, morbido ma non troppo e sopratutto si sentiva veramente il sapore della frutta che la domestica aveva utilizzato. Lyra la ringraziò mentalmente, mentre ne prendeva una seconda cucchiata, questa volta gusto fragola, lasciando che il gelato le si sciogliesse in bocca.
Le piace?
Chiese con getilezza, ma in fondo come faceva a non piacergli? Mentre attese la risposta, la cantante prese la scatola di croccantini che aveva portato per il suo Pantalaimon. Tenendo in equilibrio il cucchiaino dentro la bocca, si versò una manciata di croccantini sulla mano sinistra, aspettando che il cane si avvicinasse a lei per iniziare a mangiare.
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da Simon » 19/07/2013, 18:19
Tentar non nuoce! Le assicuro che quando voglio so essere molto affascinante...
In effetti era vero, come poteva non rendersene conto? La cantate era molto affascinante anche per il muro che si era creato intorno. Stava cercando di abbatterlo, quel muro. Annuì alle sue stesse parole. Si ricordò di quando tornò nella foresta in forma Animagus. Nyssa ne fu davvero contenta. Non parlò subito ma si inabissò in quei bellissimi ricordi. Correre libero nella foresta, riuscendo a stare dietro a tutti gli animali. Mostro un bel sorriso mentre ricordava il momento in quei decise di girare così per Londra, dopo un Summit. Che gioia poter girare senza essere osservato, vivere con lo sguardo e le sembianze del suo avatar, un Pastore Scozzese. Quando diventava animale si sentiva perfettamente a suo agio, talmente tanto da poter dire che sarebbe rimasto molto volentieri in quella forma. Ma cosa avrebbero detto gli altri? Come l'avrebbero giudicato per quella sua ipotetica scelta?
Beh...lei è molto affascinante, ma non credo che abbia effetto su un cane!
Rise a quella battuta, se di battuta si poteva parlare. Lentamente muoveva il cucchiaino all'interno della coppa facendo increspare il gelato come fossero onde dell'oceano. Davvero una bella giornata, come poteva chiedere di più? Come si poteva permettere di desiderare qualcosa che non aveva? Prese il gelato nel cucchiaino, avvicinandolo alle sue labbra. Percepì il freddo del cibo. Chiuse gli occhi masticando lentamente ed assaporando il fresco che quel gelato gli stava portando.
E' un modo per invitarmi fuori a cena?
Sgranò gli occhi. Non era quello il suo intento? Si morse il labbro inferiore, vergognandosi di quello che le aveva proposto. Lentamente si richiuse in se stesso tornando a balbettare un poco di più.
Beh...si...cioè...se...le va...insomma...non volevo...sembrare scortese...
Si stava aprendo. Ma quella domanda lo fece cadere nel dubbio. Mai e poi mai voleva risultare sgarbato o maleducato, in nessuna occasione, nessuna. Maledì i giorni, per lui inutili, alla villa McDullan, dove la madre ed il maggiordomo lo obbligarono a studiare il galateo e le buone maniere. "Sei l'unico maschio della famiglia, devi portare onore." Questo gli dicevano per convincerlo, e lui ogni volta ci cascava. Tutto per far felice la madre, mai soddisfatta del lavoro del Professore, poteva sempre fare di più, non era mai abbastanza. Musica, poesia, attività fisica, istruzione. Doveva essere una cima in ognuna di queste discipline ed altre. Questo ovviamente non aiutò il carattere comunque timido del giovane Simon.
Le piace?
Fece un sospiro. Oh si che era buono. Sorrise alla ragazza, un sorriso divertito e genuino, di quelli rari da parte del Professore. Annuì velocemente avventandosi con il cucchiaino su un'altra parte della coppa. Dopo aver assaggiato un'altra volta, si umettò le labbra cercando di mantenere quel sapore sulle papille gustative.
Oh, adoro il gelato! Questo è buonissimo! Ancora di più di quello che posso mangiare ad Hog...smeade.
Sussurrò quelle parole osservando la ragazza. Riflettendosi su era difficile che lei non fosse una strega. Le fece un'occhiolino, come per dirle che aveva capito tutto. Sicuramente Simon era stato pizzicato appena iniziato a parlare. tornò ad assaggiare il gelato con divertimento e gola. Gli occhi caddero sulla figura di Pan. Sorrise, si fidava ciecamente di Lyra e la cosa non poteva che fargli piacere. Continuò a mangiare osservando le reazioni della donna e le sue risposte.
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da Lyra » 19/07/2013, 22:01
Beh...lei è molto affascinante, ma non credo che abbia effetto su un cane!
E lei è troppo scettico. Il mio charme funzionerà anche su quel Collie, glielo garantisco.
Rispose a tono, divertita da quelo scambio di battute che sembrava mettere a proprio agio Simon. In più, parlare di quell'esemplare di Pastore Scozzese fece nascere in Lyra il desiderio di andarlo a vedere realmente, magari durante una delle sue serate libere, quando il week-end poteva fare ritorno a casa. Decise che un sabato o una domenica sarebbe stato il giorno perfetto e chiuse lì la questione, passando invece ad un nuovo argomento. Il discorso continuò tranquillo, fino a quando una serie di circostanze non portarono l'allevatore ad offrire una cena preparata da lui alla sua nuova conoscente. La giovane donna era rimasta spiazzata da quell'offerta, forse perchè non si aspettava che un individuo così timido riuscisse ad avere il coraggio di chiederle una cosa del genere. Quando, però, chiese dei chiarimenti riguardo il suo invito, la reazione di Simon fu così impacciata e timida che la cantante non potè fare a meno di intenerirsi nell'ascoltarlo.
Beh...si...cioè...se...le va...insomma...non volevo...sembrare scortese...
Un sorriso dolce si aprì sulle sue labbra, un sorriso che raggiungeva anche gli occhi, quasi la cantante si sentisse lusingata per quel genere di attenzioni che l'uomo le stava donando. In un certo senso, era proprio così: Lyra non lo conosceva bene, ma riusciva perfettamente a vedere che Simon non era tipo da instaurare facilmente un rapporto con qualcuno. Tuttavia, rimaneva sempre il problema che, per quanta tenerezza le facesse, il docente era comunque ancora un estraneo per lei. Alla fine, però, la giovane donna seppe come risolvere quel problema.
Non è stato scortese, glielo assicuro. Mi farebbe molto piacere mangiare qualcosa cucinata da lei, ma non credo sia saggio per una fanciulla fidarsi ciecamente del primo uomo che incontra...
Disse, con tono dispiaciuto, continuando a tenere lo sguardo fisso dentro i suoi occhi, mentre un morbido sorriso si apriva sulle sue labbra.
Facciamo che per questa volta sarò io a invitarla a mangiare fuori a cena. Vediamo come va la serata e, se si comporterà ancora da bravo ragazzo, sarò ben lieta di accettare il suo invito! Le va bene come idea?
Aveva ribaltato la situazione, invitandolo lei fuori a cena. Avrebbe solo dovuto scegliere un locale dove nessuno avrebbe potuto vederli insieme, più che altro per difendere la privacy del docente di Cura. In questo modo, la giovane donna avrebbe evitato di andare a casa di uno sconosciuto, almeno fino a quando non avrebbe approfondito per bene la conoscenza con quello Scozzese dagli occhi che, a volte, le sembrava parlassero molto più di quanto facesse lui stesso. Dopo quello scambio di battute, quindi, Lyra e Simon iniziarono a mangiare il gustoso gelato che era stato preparato da Lilly, la governante della cantante. Intanto, anche Pantalaimon si era svicolato dalle coccole affettuose dell'allevatore, per andare a mangiare la sua porzione di croccantini che Lyra stessa teneva con una mano.
Oh, adoro il gelato! Questo è buonissimo! Ancora di più di quello che posso mangiare ad Hog...smeade.
Il cucchiaino, pronto ad affondare di nuovo in un mare di gelato, rimase invece fermo a mezz'aria dopo quell'ultima affermazione. La giovane donna alzò lo sguardo, incrociando l'occhiolino d'intesa che Simon le stava facendo. Quindi alla fine era uscito allo scoperto: forse aveva deciso di aspettare il momento giusto per farle capire che anche lui era un mago. Lyra gli fece l'occhiolino di rimando, sorridendo poi con aria sbarazzina.
Non troverà mai qualcuno ad Hogsmeade che sappia fare il gelato meglio della mia governante. E' bravissima a fare dolci e me ne prepara sempre uno diverso ogni domenica!
Rispose entusiasta, riprendendo a mangiare di gusto, forse consapevole di quel piccolo segreto che finalmente stavano condividendo.
Quindi lei è veramente un allevatore di Pastori Scozzesi?
Ora che finalmente sapeva la verità, poteva chiedergli in tutta onestà se quel lavoro fosse solo una copertura. Nel frattempo, il piccolo Pan si stava beatamente accucciando in grembo a Lyra, reclamando delle dolci coccole dalla sua padrona.
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da Simon » 20/07/2013, 0:39
E lei è troppo scettico. Il mio charme funzionerà anche su quel Collie, glielo garantisco.
Annuì sorridendo a quelle parole. Infondo il Collie era Lui. Si umettò le labbra continuando a mangiare quel gelato. Si ricordò di quella bambina a Melrose. Era piccola e stava sempre in casa. Lui si sentiva triste per lei e decise di farle un bel regalo. per una settimana, ogni sera, lui sgattaiolava dentro la casa di questa famiglia e stava tutta la notte con lei a farsi coccolare ed abbracciare finchè non si fosse addormentata. Avrebbe continuato per di più di una settimana se quella famiglia non si fosse trasferita lontano da quella piccola cittadina. Avendoci ripensato il professore fece un respiro profondo, forse amaro. Chissà come stava quella bambina. Si umettò le labbra prima di tornare a mangiare quel delizioso gelato.
Non è stato scortese, glielo assicuro. Mi farebbe molto piacere mangiare qualcosa cucinata da lei, ma non credo sia saggio per una fanciulla fidarsi ciecamente del primo uomo che incontra...
Ah...beh si...fa benissimo! Se fossi un criminale si sarebbe salvata!
Le mostrò un tenero sorriso mentre tornò a gustarsi quel gelato alla fragola. Non aveva ancora toccato il Limone, troppo aspro per i suoi gusti. Invece l'altro gusto era assai più interessante. Non mangiava gelato così da tanto tempo. Sembrava essere tornato ragazzo. Lui con la sorella più grande e la più piccola davanti al chiosco dei gelati a scegliere i gusti più strani per poter sperimentare poi se fossero commestibili. Ovviamente la maggior parte delle volte non fu una buona idea.
Facciamo che per questa volta sarò io a invitarla a mangiare fuori a cena. Vediamo come va la serata e, se si comporterà ancora da bravo ragazzo, sarò ben lieta di accettare il suo invito! Le va bene come idea?
Lo stava invitando? Gli aveva chiesto un appuntamento? Simon fermò il cucchiaino. Gli occhi verdi cominciarono a passare sullo sguardo della Bennet. Avrebbe detto di si volentieri se non fosse che non vorrebbe rovinarle la serata rimanendo in silenzio la maggior parte del tempo. Rimase un attimo in silenzio. Un piccolo si con la testa ed infine prese fiato.
Ehm, verrei volentieri, ne sarei contento, anzi contentissimo! Ma rischierei di rovinarle la serata. Non sono una persona molto interessante.
Lo riteneva davvero. Anche a Tisifone aveva detto la stessa cosa. Era più forte di lui. Continuava a sottovalutarsi, a non sentirsi in grado, a lasciare il palcoscenico ad altri e rimanere in disparte. Della sua vita lui non era il protagonista ma una piccola comparsa messa dietro lo sfondo. Abbassò lo sguardo pieno di dispiacere e vergogna per quello che non riusciva a fare, dialogare normalmente con altre persone. Con gli studenti ce la faceva perfettamente. Ridevano e scherzavano come vecchi amici di infanzia. Con gli adulti invece non aveva fatto molti successi. Gli occhi tornarono verso Lyra sperando che non cambi idea e decida di portarcelo comunque a cena. Almeno i suoi occhi speranzosi sembravano dire questo. Lui voleva comunque avvertirla del suo disagio.
Però se è ancora convinta...mi farebbe piacere venire...a cena! A cena! Con lei...
Disse infine tornando al discorso Hogsmeade. Si era incastrato come al solito. Gli avevano raccontato di questi doppi-sensi. Non ne capiva ancora il significato e faceva ancora difficoltà a non cadere in quel tranello. Anche con Tisifone fece la stessa figuraccia la prima volta che la incontrò nel bosco nascosto del giardino di Hogwarts.
Non troverà mai qualcuno ad Hogsmeade che sappia fare il gelato meglio della mia governante. E' bravissima a fare dolci e me ne prepara sempre uno diverso ogni domenica! Quindi lei è veramente un allevatore di Pastori Scozzesi?
Un cenno di diniego con la testa alla sua domanda. Si morse il labbro inferiore decidendo che era ora di presentarsi per bene alla sua interlocutrice. Ma prima, decise di prendere un'altro cucchiaino di gelato. Lo portò alle labbra e ne prese il contenuto avidamente. Era davvero eccezionale. Chiuse gli occhi assaporandone il momento. Anche con la calura Estiva si poteva sentire il fresco del preparato.
Sono un allevatore di creature magiche. In più penso che dovrei dire che sono io che lavoro per la Preside Bergman. Professore di Cura delle Creature magiche...
Le sussurrò poi, guardandosi a destra ed a sinistra. Non voleva che qualche vero babbano sentisse le parole dette da Simon a Lyra.
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da Lyra » 20/07/2013, 14:45
Alla fine Simon aveva dovuto cedere di fronte all'ostinazione che dimostrava Lyra nel voler portare da mangiare a quel Collie che gironzolava per Fortis Green. La giovane donna lo capì dal modo in cui egli non disse più una parola, limitandosi a sorridere e ad annuire, come a voler dire che aveva capito e che, probabilmente, non aveva tutti i torti. La giovane cantante rimase soddisfatta nell'aver vinto quella piacevole disputa: la divertiva riuscire a primeggiare sulle piccole cose e con l'allevatore quel giochetto sembrava funzionare alla grande. Quando poi si passò a parlare di un ipotetico invito a cena, McDullan sembrava più che intenzionato a metterla in guardia dall'uscire proprio con lui, quasi tutto ad un tratto avesse perso fiducia in sè stesso e non volesse dare un dispiacere alla giovane donna.
Ehm, verrei volentieri, ne sarei contento, anzi contentissimo! Ma rischierei di rovinarle la serata. Non sono una persona molto interessante.
Lyra lo fissò per un po', cercando di capire perchè l'uomo si fosse sentito in dovere di dirle una cosa del genere. Ipotizzò che, pur avendo un bel viso, gli era difficile riuscire a rapportarsi con gli altri e che questa sua naturale introversione lo aveva reso antipatico agli occhi degli altri. Forse non aveva neanche troppa dimestichezza con le donne. In ogni caso, la cantante non si lasciò scoraggiare da un commento simile, anzi fu ancora più covinta di voler conoscere di più l'uomo che le stava di fronte.
Questo lo lasci giudicare a me. Sono convinta che non mi deluderà. E se proprio troverò noiosa la nostra conversazione, potrò sempre ammirare in silenzio il suo bel volto...
Lo punzecchiò teneramente, godendosi l'espressione che avrebbe fatto Simon a sentirsi rivolgere quel genere di complimento. Lyra era convinta che l'uomo avesse bisogno di trovare un po' di fiducia in sè stesso e che, una volta che si fosse aperto al prossimo, lo avrebbe avvolto col mondo che in quel momento celava dentro di sè. Forse a molti il suo gesto sarebbe apparso quasi un'opera di carità, ma così non era: la giovane donna era veramente incuriosita dall'allevatore e non le sarebbe dispiaciuto in fondo cenare insieme per conoscerlo meglio.
Però se è ancora convinta...mi farebbe piacere venire...a cena! A cena! Con lei...
Sono molto convinta! Spero non le dispiaccia aspettare un po', però. Non mi sarà semplice trovare del tempo libero, ma le assicuro che ci riuscirò e allora potemo finalmente andare a cena fuori.
Disse, avvisandolo che probabilmente sarebbe passato un po' di tempo prima che i due potessero rivedersi nuovamente. In fondo, era pur sempre una cantante con degli impegni che spesso la portavano a dover sacrificare la propria vita sociale. Ma era convinta che sarebbe riuscita nell'intento di organizzare quella cena, bastava solo saper aspettare. Conclusa quella conversazione, Simon finalmente rivelò di appartenere, come lei, alla comunità magica. Lyra gli sorrise complice, sebbene dentro di sè avvertiva una certa perplessità. Il docente, infatti, pur essendo un mago sembrava non aver riconosciuto in lei la famosa cantante. Questo fece presupporre alla giovane donna principalmente due cose: o Simon non sapeva realmente chi lei fosse oppure aveva preferito mantenere un certo riserbo per rispetto nei suoi confronti. In entrambi i casi, Lyra gli fu molto grata visto che avvertiva ormai come un'impresa non essere riconosciuta quando girava per strada. Gli unici momenti di pace li aveva quando si immergeva, come in quel momento, nel mondo babbano, il suo rifugio sicuro.
Sono un allevatore di creature magiche. In più penso che dovrei dire che sono io che lavoro per la Preside Bergman. Professore di Cura delle Creature magiche...
Lyra dovette avvicinarsi per poter sentire la voce di Simon, che aveva quasi sussurrato quelle parole. I suoi grandi occhi si spalancarono per la consapevolezza di trovarsi di fronte ad una persona che sapeva di conoscere, almeno per sentito dire.
Professore...di Cura... Ma allora lei è...
Un attimo di pausa, mentre fissava il docente con un sorriso carico di stupore.
McDullan! Simon McDullan! E' un vero onore conoscerla! Non credevo che lei fosse...così... Non posso crederci...
Le parole di Lyra sarebbero suonate senza senso agli occhi del professore, che a differenza sua non conosceva chi lei fosse nè che aveva un legame di parentela con una sua collega, la docente di Pozioni Martha Bennet. Questo particolare sembrò farsi strada nella mente della giovane donna, che subito cerco di fugare ogni dubbio dell'altro spiegandogli come faceva a conoscerlo.
Oh mi spiace! Si starà chiedendo come faccio a conoscere il suo nome per intero... Mi chiamo Lyra Bennet e sono la sorella di Martha Bennet, la sua collega di Pozioni. E' stata proprio mia sorella a parlarmi di lei...
Rispose traquillamente, sebbene parlare fosse una parola molto grossa. La pozionista non parlava mai dei suoi colleghi, ma nelle lettere che le spediva gliene citava alcuni, i nomi di coloro che agli occhi della donna avevano dimostrato delle qualità da lei molto apprezzate. Il nome di Simon McDullan, infatti, comparve solo verso la fine del terzo anno di Martha ad Hogwarts. Più precisamente, dopo gli avvenimenti che avevano visto quattro professori affrontare delle Aberrazioni all'interno della Foresta Proibita. Ma questo era un particolare di cui la cantante non era a conoscenza.
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Lyra
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da Simon » 20/07/2013, 17:39
Questo lo lasci giudicare a me. Sono convinta che non mi deluderà. E se proprio troverò noiosa la nostra conversazione, potrò sempre ammirare in silenzio il suo bel volto...
Annuì alle sue parole, ma quando gli fece quel complimento smise di mangiare il gelato. Abbassò lo sguardo vergognoso ritornando un poco rosso sulle guance. Era di rado che gli facevano dei complimenti. Naturalmente escludendo la madre. Chiuse gli occhi un attimo cercando di far passare l'imbarazzo. Quando riuscì a calmarsi tornò a mangiare il buon gelato di Lilly.
Beh...la ringrazio. Posso...darle del tu?
Le chiese poi. Infondo era da tanto che parlavano e l'imbarazzo iniziale stava lentamente scemando. Si trovava bene in compagnia della Bennet. Tornò ad assaporare quella fragola così fresca. Il tempo stava passando davvero veloce e lui ne fu compiaciuto. Non trovava in Lyra gesti di noia o di stizza. Si morse il labbro inferiore decidendo di lasciarne un po anche alla cantante visto che se lo stava finendo tutto.
Sono molto convinta! Spero non le dispiaccia aspettare un po', però. Non mi sarà semplice trovare del tempo libero, ma le assicuro che ci riuscirò e allora potemo finalmente andare a cena fuori.
Ovvio, gli impegni sono più importanti di una cena con lo Scozzese. Non si offese per niente, anzi le fece un sorriso. Non sapeva quanto fosse realmente occupata la Bennet minore. Si strinse nelle spalle assaggiando ora il limone. Non era proprio il suo gusto preferito visto che lui amava le cose dolci. Osservò i movimenti della ex Tassorosso. Ah se lo avesse saputo. Si umettò le labbra assaporando il gusto aspro dell'agrume.
Ma certo. Faccia con calma.
Disse solamente tornando a martoriare il gelato con quell'utensile di ferro. Trovava le posate davvero interessanti. Lui fu abituato a mangiare con le mani quando si trovava nella foresta. Per Nyssa quegli utensili erano davvero inutili. Chiuse gli occhi ora ringraziando quelle gentile brezza che stava sferzando il suo volto. Era proprio una bella giornata. Chinò la testa di lato aprendo di nuovo le sue iridi verde prato. Brillanti in quel preciso istante.
Professore...di Cura... Ma allora lei è... McDullan! Simon McDullan! E' un vero onore conoscerla! Non credevo che lei fosse...così... Non posso crederci...
Sgranò gli occhi. Lo conosceva? come poteva essere? Magari sarà stata a qualche suo Summit. Anche se, in quel caso l'avrebbe riconosciuto subito. Annuì distratto alle sue parole. Eh già, alla fine era famoso. Odiava essere al centro dell'attenzione. Preferiva stare dietro le quinte. In effetti quando doveva presiedere alle riunioni degli Allevatori per presentare una nuova razza scoperta era sempre restio ad accettare. Lo faceva soltanto perchè veniva obbligato. Si umettò il labbro superiore facendo scomparire un po di gelato dal suo volto.
Così...?
Le disse infine invitandola a completare quella frase morta in gola. Rimase in attesa vedendo che lei prese fiato per dire altre cose.
Oh mi spiace! Si starà chiedendo come faccio a conoscere il suo nome per intero... Mi chiamo Lyra Bennet e sono la sorella di Martha Bennet, la sua collega di Pozioni. E' stata proprio mia sorella a parlarmi di lei...
Gli occhi sgranarono di più. Era la sorella di Martha? Non ci poteva credere. Infondo conosceva poco la Collega di pozioni. Lyra era completamente diversa. Non era chiusa, ne rigida, ne fissata con Quaxo. Fece un respiro profondo, sollevato. Una volta pensò che tutta la famiglia Bennet fosse simile a Martha. Fortunatamente dovette ricredersi. Non odiava ne trovava antipatica la collega. Semplicemente non condivideva il suo modo di pensare e di fare. Erano distanti anni luce. Eppure ora stava parlando con la sorella, e si trovava veramente bene! Forse doveva ricredersi anche di Martha. Forse dovrebbe chiederle di prendere un thè assieme. Magari avrebbe scoperto delle sorprese interessanti.
Quanto è piccolo il Mondo...E cosa ha detto su di me?
Le chiese infine curioso di sapere cosa pensava la professoressa di pozioni sul suo conto.
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da Lyra » 20/07/2013, 18:53
Beh...la ringrazio. Posso...darle del tu?
Quell'iniziativa da parte di Simon la fece sorridere, mentre si gustava l'espressione imbarazzata del suo volto quando gli fece un complimento.
Nessun problema, Simon...
Disse solo, accettando di buon grado di passare ad un tipo di conversazione un po' più informale. E in fondo, perchè non concedersela, dal momento che l'uomo non l'aveva conosciuta come cantante, ma solo e semplicemente come Lyra? La giovane donna non si fece problemi su quel punto. Vide che McDullan continuava a prendere cucchiaiate di gelato alla fragola, snobbando quello invece al limone. Lyra non si preoccupò di quella spiccata preferenza, visto che lei adorava entrambi i gusti nello stesso identico modo. Anzi, gli avrebbe volentieri lasciato mangiare tutto il gelato alla fragola, se lui avesse voluto, ma a quanto pare Simon preferì rivolgere le sue attenzioni anche all'altro gusto, forse proprio per galanteria nei suoi confronti.
Ma certo. Faccia con calma.
Annuì serena quando l'allevatore sembrò non fare troppi problemi alla sua richiesta di attendere che riuscisse a liberarsi dal proprio lavoro per poter uscire fuori a cena. Quando poi finalmente Simon uscì allo scoperto, palesando anche quale fosse il suo vero lavoro, la cantante non potè fare a meno di dimostrare il proprio stupore. Oh si, lei lo conosceva, sebbene non lo avesse mai visto. E il pensiero che invece lui sembrava non avere la minima idea di chi lei fosse, la divertì molto: trovava quella situazione veramente comica e non se la prese nello scoprire che Martha non aveva mai parlato della propria famiglia, nè di avere una sorella famosa. No, esattamente come lei, la pozionista non avrebbe mai vissuto nella sua ombra e forse questo era uno dei pochi tratti che accomunava il loro carattere.
Così...?
Così!
Rispose, indicando la figura dell'uomo e sorridendo. No, la sua non era una presa in giro, semplicemente non si era aspettata di trovarsi di fronte una persona timida e con problemi a comunicare col prossimo. Decisamente Simon doveva aver fatto qualcosa di eccezionale per spingere la sorella a prenderlo in considerazione come proprio collega. Quando poi arrivò il suo momento di fare le proprie rivelazioni, Simon palesò più di lei il proprio stupore nello scoprire che non solo Martha aveva una sorella, ma che ci stava parlando proprio in quel preciso istante.
Quanto è piccolo il Mondo...E cosa ha detto su di me?
Quanta curiosità! Perchè non lo chiedi direttamente a lei? Non è tipa da non rispondere se le si chiede qualcosa...
Disse stuzzicandolo, forse perchè in fondo le considerazioni personali di sua sorella dovevano rimanere tali a meno che non fosse stata lei stessa a decidere di parlarne con il diretto interessato.
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