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da Alistair » 14/07/2013, 23:13
Sabato 03 Agosto 2106
Questa è la prima vacanza che mi prendo dal lavoro da quando ho iniziato la mia attività fuori dalla comunità druidica. Che poi, vacanza, la vacanza si prende da qualcosa che non ci piace e a me il mio lavoro piace moltissimo. Però avevo necessità di staccare, di andare fuori, molto lontano, a godermi la naturale incontaminata natura. Negli ultimi tempi, ho trascurato molto le mie origini, quello che vive ed alberga nel mio cuore e mi rende ciò che ero e che sono. Mi è parso sbagliato nei confronti di "Gaia", forse anche offensivo, e per quanto sia un rinnegato, amo questo mondo esattamente come chi non lo è, ed allora ho scelto di fare un salto in un posto talmente fuori dall'influenza dei non maghi... babbani, da potermi garantire svariate ore di quiete, divertimento con i miei amici marini e l'aria più pulita e pura che possa esistere. Ieri sera ho preparato il cestino con il pranzo ed ho portato un sacco di pesce preso alla pescheria vicino a casa per gli amici pinguini, le foche, gli orsi bianchi e i leoni marini. Non mi manca proprio nulla, adesso è meglio che interrompa la scrittura altrimenti non mi muovo più!
Il Polo Sud. Un candido e freddo Paradiso naturale. Luogo pressoché desolato, senza eccessiva traccia di esseri umani, località di stanziamento per tanti animali acquatici. Temperature estreme, venti sempre freschi se non gelati e un Sole che riscalda per modo di dire, fornendo almeno una buona illuminazione. Coltivare ortaggi, frutta, raccogliere uova, mungere per avere il latte e curare le piante di Hogwarts, o meglio, solo quelle del giardino, senza avvicinarsi alle serre, erano tutte attività meravigliose per Alistair Hyrule, Druido Rinnegato dell'ormai ex confraternita irlandese. Aveva preso molto male la scomparsa del suo vecchio territorio, menzionando il fatto che tutta la sua famiglia, che già vedeva molte poche volte all'anno, adesso probabilmente si stava reincarnando in qualche creatura naturale, come piante, animali o insetti. Passati circa due mesi dal fatto, l'uomo aveva deciso arbitrariamente di non scrivere l'accaduto sul proprio diario e far finta di niente, giustificando quel viaggio lontano dal mondo solo come un bisogno di riavvicinarsi all'essenza stessa del Druido vero e proprio. In realtà, lui non aveva niente da farsi perdonare a "Gaia", la Madre Terra così chiamata da loro. Ogni cosa che faceva la faceva in suo nome, curando i suoi figli reputandoli come fratelli, dal muschio all'abete, dal verme alla tigre. Eppure, da quando la comunità con il portale presso Stonhenge era stata rasa al suolo da chissà cosa e chissà chi, il rinnegato sentiva il bisogno di fare le veci di tutti quei vecchi confratelli che erano morti e non potevano più servire il terreno, l'acqua, il cielo, di loro volontà. La notte che avvenne il disastro, l'energia naturale del mondo subì uno scossone così forte che si svegliò nel cuore del presto mattino con il fiatone, il principio di un infarto e il sudore più gelido che si potesse formare sulla pelle. Già perché quando l'equilibrio naturale del mondo veniva messo in un tale pericolo, tutti i Druidi, rinnegati compresi, potevano avvertirlo. Bevve molti sorsi d'acqua e fino ad una settimana dopo non seppe davvero capire da cosa provenisse un tale sconquasso. Troppo preoccupato per pensare alle tradizioni, si spinse fino ai "Lost Woods" per sperare di incontrare uno dei sui ex amici e simpatizzanti. Fu allora che notò la totale assenza di energia: i "Lost Woods" erano privi di potere illusorio, ci poteva entrare senza percepire la minima difesa della confraternita. Ma cosa stava succedendo? Attraversò di corsa, preoccupato più che mai, arrivando fino all'entrata della comunità Druidica, accedendovi senza sforzi o problemi. Quello che si trovò a contemplare, inase i suoi incubi per almeno due settimane. Corpi riversati a terra senza vita, con occhi spalancati e abiti macchiati di sangue. Animali impauriti che giravano qua e là e si avvicinavano ad Alistair cercando aiuto, conforto, affetto. Dopo averli aiutati ad uscire dalla zona ed andare in delle aree protette e selvatiche, il Druido prese ogni singolo corpo, compreso quello della famiglia e di tutti i trecento confratelli senza vita e diede una degna sepoltura, plasmando la terra con i suoi poteri. Una volta benedetti i loro corpi con i propri incantesimi, Alistair si allontanò da lì, ripromettendosi di non tornare mai più, ancora troppo scosso, incapace di ragionare, bisognoso di chiudersi nella propria abitazione e piangere senza barriera o controllo, annegato nel dolore. Trascorsi molti giorni da allora, non era ancora riuscito a superare del tutto il malessere psicologico galoppante che lo aveva investito, ma ad ogni modo, essendo sempre stato un tipo molto meditativo e considerando che erano cinque anni che non stava più a stretto contatto con la propria comunità, stava pian piano riacquistando la stabilità necessaria a farsi forza ed andare avanti. Non aveva potuto chiedere informazioni al riguardo presso il Ministero perché a tutti gli effetti la strage per il Mondo Magico non era avvenuta, per questo adesso non si dannava l'anima chiedendosi chi fosse volendo trovare il colpevole a tutti i costi, tanto ipotizzava che non avrebbe cavato un singolo ragno dal buco. Poteva solo sperare che quella sciagura non si ripetesse e in qualche maniera venisse a sapere col tempo l'autore o gli autori di quella carneficina e soltanto allora avrebbe cercato la relativa e rigorosa giustizia. Aveva fiducia nella natura, nell'equilibrio del mondo e degli elementi, loro non l'avrebbero abbandonato, loro lo avrebbero condotto alla verità prima o poi, doveva solo avere fede e saper aspettare, paziente e vivo. Per questo adesso non faceva altro se non vivere la vita, cercando di gioire assieme ai figli di "Gaia", sguazzando con loro nel vasto e magnifico specchio che si chiamava "Oceano Antartico", cercando con loro non solo un contatto, ma un ritorno alle origini, poiché solo così avrebbe potuto accettare con molta più semplicità la sintesi dei fatti avvenuti. Ad un tratto, nel suo peregrinare per i fondali marini del Polo Sud, decise di risalire in superficie, per lasciar andare lo sfiatatoio e salutare qualche creatura marina più abituata a rimanere in alto piuttosto che diversi metri sott'acqua. Aveva giocato con le balene, con i pinguini e con le foche, conoscendo praticamente tutto di loro, sapendo bene che quello era proprio il loro territorio, il luogo dove si trovavano meglio e dal quale non potevano essere portati via. Proprio grazie alla sua così grande conoscenza delle creature del mondo, merito dell'essere Druido naturalmente, Alistair quando vide il salto fuori dall'acqua di un'altro tipo di pesce dovette soffermarsi maggiormente su di esso abbastanza perplesso e contrariato. Una manta... Al Polo Sud? Solo dopo averla fissata per qualche secondo in più si accorse che in realtà sotto le mentite spoglie di quel bellissimo animale acquatico si celava un Druido esattamente come lui, proveniente da chissà dove e interessato anch'egli evidentemente, a passare un po' di tempo nel fresco dei ghiacci all'estremità del pianeta. Fu sinceramente contento di incontrare un altro come lui, riconoscendolo come non rinnegato, ma chiaramente non potendone capire il sesso, l'età o il grado, poiché l'aura dei Druidi sotto forma animale è molto debole ed è difficile riconoscerne troppe informazioni, il sesso poi, quello è quasi impossibile, dovendosi accorgere del sesso in se dell'animale che, in una manta, è abbastanza nascosto. Iniziò a nuotare inseguendo (senza troppa difficoltà vista la stazza) il/la collega, parandoglisi davanti e facendo segno di andare assieme verso la riva per comunicare meglio, in forma umana. Aveva proprio voglia di comunicare con un simile, sperando ovviamente che non venisse considerato male per il suo grado come Rinnegato. Se l'altro/a avesse quindi accettato volentieri l'invito, allora si sarebbero messi a nuotare fluidi fino alla riva, facendosi spazio tra un grande banco di pinguini tutti riuniti vicino ai secchi di pesci lasciati da Alistair per nutrirli, ovviamente coperti onde evitare razzie senza permesso. Una volta appoggiatosi con la grande testa su un banco bianco e solido, l'uomo riprese le proprie sembianze originarie, attendendo allora che facesse lo stesso anche la manta in questione. Inutile menzionare che per ovvi motivi di presunta solitudine egli non portava alcun costume da bagno, ma vero era anche, che se lui/lei veniva da una comunità e non era rinnegata, lì farsi vedere senza vestiti non era una cosa molto strana, quindi evitò di pensare ai pudori, per quanto, stando a stretto contatto con il mondo non druidico, un minimo di difficoltà nel vedere con serenità un corpo nudo femminile gli si era formata.
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Alistair
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da Nanée » 15/07/2013, 1:05
-Sabato 3.08 | 11.04-
Un posto assurdo, per molti... ma non per lei. Nanée era abituata a lavorare nelle condizioni più avverse, agli orari più impossibili e nei luoghi più impensati, quelli dove la gente comune non avrebbe mai messo piede e dove non sarebbe resistita nemmeno per un paio d'ore; lei invece, non aveva problemi di alcun tipo, né per il clima, né per il cibo, né per gli animali pericolosi. Ma era anche vero che, di comune, non aveva nulla. Sdraiata a pancia in giù sulla neve, con indosso solo una semplice maglietta a maniche lunghe di colore azzurro chiaro, un paio di pantaloni neri della tuta e delle scarpe da ginnastica ai piedi, Nanée Oribe non percepiva minimamente freddo, nonostante le temperature ben più che glaciali, fame, sonno o stanchezza, abituata ormai - T/F 32 - a quel tipo di vita che la obbligava a spingersi al limite delle proprie forze, e spesso anche a superarlo. I capelli erano raccolti in uno chignon morbido, ma nonostante ciò alcune ciocche bionde sfuggivano dalla presa lenta dell'elastico, ricadendo ai lati del viso e sfiorandole così le guance dal colorito roseo, sano; gli occhi, di un verde marino intenso, erano concentrati sulle tre figure di fronte a sé, a cui la Druida aveva gentilmente chiesto di mettersi in posa. Tra le mani, infatti, teneva ben salda la sua fedele compagna: Ambar, la macchina fotografica magica che, più di qualunque altra cosa, le era essenziale nel suo lavoro, per immortalare le meraviglie di Gaia; era per lavoro, infatti, che la Druida si trovava nel bel mezzo del Polo Sud, per un articolo molto importante di una nota rivista babbana su un documentario naturalistico della fauna di quelle zone.
Ancora una, per favore! Fermi così... (*)
Assolutamente perfetti! Grazie mille per la vostra pazienza! (*)
I pinguini emisero qualche verso gioioso, allontanandosi col loro piccolo per tornare dal resto del gruppo mentre Nanée si muoveva dalla propria posizione, mettendosi seduta con le gambe incrociate sulla neve, e ricontrollava le foto che aveva appena scattato, sorridendo sempre più ampiamente man mano che passava da una all'altra, in sequenza: erano perfette, i suoi datori di lavoro sarebbero stati molto soddisfatti. Con un sospiro orgoglioso, la Druida alzò lo sguardo, osservando il gruppo di pinguini che, non avendo più nulla da fare lì, si tuffava in Acqua: erano animali bellissimi, ed estremamente affascinanti; ma d'altronde, quale animale non era splendido, per lei, che amava allo stesso modo tutte le creature di Gaia? Si alzò in piedi, stiracchiandosi lentamente per far scrocchiare i muscoli delle braccia e della schiena, dando poi un'occhiata al Sole: fortunatamente erano in estate, altrimenti non ci sarebbe stata alcuna fonte di luce ad illuminare quel luogo, ma seppur il Sole, vista la stagione, fosse presente, si trovava comunque in una posizione molto bassa, e questo rendeva più difficoltoso scattare delle foto che fossero perfette... ecco che, in quel frangente, la magia della sua macchina fotografica risolveva il problema, permettendole d'immortalare immagini nitide e perfettamente delineate in qualsiasi tipo di luogo e di condizione. In teoria, dunque, sarebbe anche potuta tornare alla base, quella che aveva fissato come punto d'appoggio per le sue escursioni in un paesino sperduto d'Islanda, ma la serenità di quel luogo, il richiamo del mare e la presenza dei pinguini erano delle tentazioni troppo forti perché Nanée potesse resistervi.
Ma sì, in fondo che male potrà mai farmi una nuotatina? Oceano, sto arrivando!
-Stesso giorno | 13.12-
Stare nell'Acqua era, per Nanée, una sensazione meravigliosa: amava tutti gli Elementi che le vorticavano nell'animo e che la rendevano l'essere speciale benedetto da Gaia che era, ma quello, lo doveva ammettere, lo amava particolarmente; al pari del Vento, era immersa in esso che si sentiva più libera che mai. Aveva nuotato sotto forma di manta per circa due ore, accanto agli altri esemplari marini che, in lei, non vedevano alcun pericolo, risalendo ogni tanto in superficie con piccoli salti divertiti: fu nell'ultimo di questi che, senza rendersene conto, si fece notare da qualcuno, qualcuno che come lei aveva deciso di godere della tranquillità di quei luoghi incontaminati e che come lei, soprattutto, non si sarebbe potuto definire "comune"; in realtà, se non fosse stato per il Druido che, poco dopo, le si parò davanti in forma animale, non si sarebbe nemmeno accorta della sua presenza, troppo immersa nella bellezza di quei momenti. Quando però la sua attenzione fu catturata da lui, o forse da lei, non avrebbe saputo dirlo con certezza, apparve subito chiaro che non si trattava di un animale qualsiasi, benché di un figlio del Mana che aveva piacere a comunicare con lei in forma umana: Nanée ben accolse quell'invito, curiosa di capire di chi si trattasse, e per questo seguì il/la Druido/a fino alla riva, per poter riprendere le proprie sembianze umane; arrivarono insieme fino ad una lastra di ghiaccio più sporgente e scura delle altre, su cui Nanée aveva in precedenza camminato e da cui, di lì ad una breve distanza, si trovavano anche i semi-nascosti vestiti di lei e non solo, visto che poco più in là i pinguini sembravano essersi riuniti intorno a dei secchi pieni, probabilmente, di pesce. La Druida lasciò che l'orca riprendesse per prima le proprie umane sembianze, rivelandosi un uomo, un Druido Rinnegato per l'esattezza, non che questo facesse alcuna differenza per lei: subito dopo fu il turno di Nanée, che preferì riprendere il proprio aspetto dietro al banco di ghiaccio, sporgendosi poi verso di lui in modo da rimanere parzialmente nascosta, un po' per timidezza propria ed un po' per non mettere in imbarazzo l'uomo.
Potresti passarmi i vestiti? Sono lì dietro...
Gli domandò dunque, dandogli del "tu" perché riconoscendolo, comunque, come un Fratello: la voce di Nanée era decisa ma non monocorde, al contrario pareva molto musicale, come piena di colore; non appena l'altro le avesse passato pantaloni e maglietta, almeno, la Druida sarebbe uscita completamente dall'Acqua per indossarli, ed avvicinarsi poi al suo interlocutore, che probabilmente nel frattempo si sarebbe rivestito a sua volta.
Non mi aspettavo di trovare qualcuno da queste parti che non fosse un animale...
Ammise, passandosi una mano tra i capelli per portarseli dietro le spalle ed evitare così che le dessero fastidio sulla fronte o davanti agli occhi: poi, allungò la gemella in direzione dello sconosciuto, col chiaro intento di presentarsi a lui con un sorriso lieve sulle labbra.
Ma è sempre bello incontrare un proprio Fratello, specie quando questo incontro avviene del tutto inaspettatamente. Mi chiamo Nanée, piacere di conoscerti.
Sì, per lei era sempre e comunque un Druido, e come tale un figlio del Mana, un fratello appunto, anche se Rinnegato: normalmente avrebbe dovuto essere più infastidita dalla presenza di un "traditore", ma l'uruguaiana, anche nel suo essere una Druida, mostrava sempre una sua innata originalità.
Credo che i pinguini abbiano fame...
Aggiunse poi, possibilmente dopo la presentazione dell'altro, indicandogli con un cenno del capo ed un'espressione divertita sul viso i suddetti animali, che stavano cercando in tutti i modi di arrivare al pesce contenuto nei secchi coperti.
Posso aiutarti a sfamarli?
(*) Uso Potere Lv.1 - Parlare con gli animali: il Druido può comunicare con gli animali.
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Nanée
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da Alistair » 16/07/2013, 2:02
Potresti passarmi i vestiti? Sono lì dietro...
Alistair non esitò un secondo ad annuire immediatamente alla bionda consorella della natura, facendo un piccolo sorriso di circostanza. Nel frattempo, lasciava che l'energia del vento attorno al proprio corpo asciugasse del tutto la pelle, in modo da potersi rivestire velocemente. Afferrati gli abiti della sconosciuta, se li sistemò sul braccio per non stropicciarli in alcun modo, porgendoglieli subito, inginocchiandosi sul ghiaccio. Molto strano incontrarsi, molto strano che fosse accaduto proprio mentre entrambi si trovavano lì, prendendo anche da spunto la diceria magica che ormai persone come loro non esistevano più sulla faccia del pianeta. Prima di dedicarsi anch'egli alla vestizione, le tese la mano, voltando il capo per non creare ulteriore imbarazzo, in modo da aiutarla a risalire sulla lastra spessa bianca e gelida, e poi lasciarle tutto il tempo necessario per coprirsi e celare le perfette fattezze di un corpo che, avendolo osservato anche soltanto per una manciata di secondi, gli parve come non solo ben delineato ma anche tonico e resistente. Raggiunto un tricheco non troppo distante intento a passeggiare da quelle parti, gli chiese cortesemente se poteva coprirlo mentre si preoccupava di mettere la canottiera celeste e i pantaloni di stoffa leggera bianchi, tenendo però i piedi scalzi, non trovando le scarpe così indispensabili. Una volta concluso, diede una pacca amichevole al bestione in segno di ringraziamento che di tutta risposta batté le pinne con un verso contento. Avvicinatosi quindi alla Druida, la ragazza senza mostrare alcun segno di fastidio nel vedere un Rinnegato, si presentò tendendogli la mano, che prontamente l'uomo afferrò con molto piacere.
Non mi aspettavo di trovare qualcuno da queste parti che non fosse un animale... Ma è sempre bello incontrare un proprio Fratello, specie quando questo incontro avviene del tutto inaspettatamente. Mi chiamo Nanée, piacere di conoscerti.
Bello è anche incontrare chi non ti giudica per il tuo status ma solo per il tuo amore verso "Gaia". Alistair, il piacere è tutto mio, dico sul serio...
Sul serio perché non era davvero per niente semplice trovare dei Druidi che non facessero facce strane in presenza di Rinnegati. Solitamente chiedevano almeno il perché possedessero quello status, perché la loro aura fosse smembrata e non più omogenea come la loro. La bionda bellezza invece, almeno per il momento, non pareva affatto infastidita o imbarazzata dalla presenza del botanico ed anzi, con una complicità derivante solo dalla considerazione dell'altro come un Fratello e nulla di diverso, gli chiese anche se c'era la possibilità per lei di aiutarlo a nutrire i pinguini che lei stessa aveva fotografato fino a qualche secondo prima. Intorno a loro, il silenzio più totale, ed era surreale una scena simile: un uomo e una donna nel bel mezzo di un isolotto ghiacciato sull'oceano, con i venti più freddi del mondo che spiravano furiosi e che invece, contro la loro pelle, sembravano come sottili carezze rinfrescanti. Chi l'avesse visto dall'esterno non l'avrebbe trovato possibile, plausibile, reale... Ed era proprio quello il bello: nessuno poteva essere in grado di passare da quelle parti a meno che non fosse uno come loro, perché quella porzione di iceberg era sistemata davvero in mezzo al nulla, il luogo ideale per ogni animale di quell'ecosistema dove riposare e vivere sereno, senza la paura dell'influenza dell'uomo.
Credo che i pinguini abbiano fame... Posso aiutarti a sfamarli?
Naturalmente, perché mai dovrei rifiutare? Vieni, ho portato parecchio pesce da servire, saranno molto contenti!
Iniziò a camminare con sguardo fiero e sicuro in direzione della folla di uccelli glaciali che stava attorno ai secchi con aria quasi sognante. Sorrideva mentre li guardava, amorevole, praticamente si, innamorato di loro, come lo era ogni Druido alla fine. Giunto in prossimità di un cucciolo, lo prese in braccio, dandogli un piccolo bacio sulla nuca, arrivando fino al primo secchio da destra. Erano nove in tutto, ed ogni contenitore portava all'incirca un quintale di pesce. Aprì il coperchio e subito alzò la voce per chiedere a tutti gli amici palmati di farsi indietro di un metro ed aspettare il loro turno. La prima cernia che estrasse dal secchio fu per il pinguino nato da poco che teneva tra le braccia, cha la ingoiò in un sol boccone, troppo gioioso. Appoggiandolo al terreno, Alistair gli chiese di andare a seguire i genitori, rassicurandolo che presto avrebbe fatto il bis. Trascorsero almeno quindici buoni minuti e cinque dei secchi portati erano ormai del tutto vuoti, per la felicità dello stomaco di tutti i pinguini. Facendo segno a Nanèe di non distribuire più pesce, le indicò di tenere chiusi gli ultimi quattro secchi, mentre l'immane folla si disperdeva soddisfatta con il chiaro intento di andarsi a fare un bel tuffo per digerire meglio e più in fretta.
Il resto è per le foche, i trichechi e i leoni marini, sono in transizione arrivando dalla costa sud-occidentale. Abbiamo circa mezz'ora di libertà vigilata prima che ci investano anche loro con le loro feste per il pranzo inaspettato! Nel frattempo... Hai fame? Posso offrirti dell'insalata mista e del riso con piselli e mozzarella, tutto cucinato dal sottoscritto, se ti fidi...
E si permise di farle un occhiolino, mentre camminava, si spera con lei accanto, fino alla riva, dove immerse le mani per pulirle dall'odore di pesce. Una volta asciutte, aprì il marsupio di colore nero che teneva attorno alla vita inserendovi la destra ed iniziando a cercare con molta attenzione, quasi il fondo di tale oggetto fosse molto più ampio di quello che lasciava ad intendere. In realtà, era proprio così, e quella fu la prima dimostrazione di uno dei motivi per i quali era stato cacciato via dalla propria ex comunità. C'era un incantesimo molto utile, sfruttato dai maghi, per alterare la capienza dei recipienti di nome "Adduco Maxima". Certi prodigi i Druidi non erano in grado di farli e anche al tempo quando Alistair lo scoprì ne rimase sia stupefatto che entusiasta. Estrasse la grande confezione plastificata con dentro l'insalata e poi l'altra con il riso, entrambe pietanze dal bell'aspetto. Poi di seguito prese anche le posate di plastica contenute sul taschino frontale, porgendone un paio alla consorella.
E' molto che non condivido un pasto con uno di noi... Come state vivendo la tragedia d'Irlanda? Io provenivo da lì.
Il tono, per via dell'argomento, mutò, diventando più serio e profondo, ma il Rinnegato dentro di se nascondeva bene la curiosità nel sapere se quello che aveva preparato il giorno prima, ipoteticamente solo per sé stesso, risultasse di gradimento anche per la signorina.
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da Nanée » 16/07/2013, 10:28
Apprezzò il modo in cui il Druido cercò di evitarle ogni imbarazzo, prendendole con cura i vestiti ed aiutandola poi ad issarsi sul ghiaccio col capo voltato, così da non posare gli occhi direttamente sul corpo della bionda; Nanée, dal canto suo, si concesse invece una bella panoramica di quello di lui, soprattutto quando le diede le spalle per andarsi a rivestire. Ampie spalle, muscoli definiti, sedere sodo, ed un bel viso, quella era la prima cosa che avesse potuto appurare: di sicuro, i figli di Gaia non erano brutti, che fossero Rinnegati o meno. Socchiuse gli occhi, lasciando che il Vento fluisse intorno a lei ed asciugasse la sua pelle, per poi vestirsi velocemente, imitando senza farlo apposta l'uomo nella sua decisione di non indossare le scarpe: si avvicinò a lui, e sorrise serena quando l'altro le strinse la mano, contraccambiando il suo saluto.
Bello è anche incontrare chi non ti giudica per il tuo status ma solo per il tuo amore verso "Gaia". Alistair, il piacere è tutto mio, dico sul serio...
Impossibile, naturalmente, non capire a cosa si stesse riferendo: la mano libera della Druida si tuffò tra i capelli biondi, per portare quella massa setosa ed ancora un poco umida, tanto quelli come loro erano immuni da qualsiasi malattia, sulla spalla destra, prima di scuotere leggermente il capo con aria nonocurante.
Il non fare più parte di una comunità non vuol certo dire smettere di essere figli del Mana... E tu lo sei, tanto quanto me, perciò non mi serve sapere altro.
Replicò la Druida, sincera nella voce così come nello sguardo: l'appartenere ad una comunità druidica e rispettare le sue leggi non voleva di certo dire approvarle o essere d'accordo con esse, e quello era il suo caso; non le avrebbe abolite in toto, ma fosse stato per lei, molte restrizioni sarebbero dovute scomparire già da tempo.
Naturalmente, perché mai dovrei rifiutare? Vieni, ho portato parecchio pesce da servire, saranno molto contenti!
Con suo grande piacere, Alistair fu ben contento di farsi aiutare da Nanée a sfamare i pinguini che si erano radunati intorno ai secchi, e così la Druida poté seguirlo fino al punto in cui essi si trovavano, deviando appena per prendere non tanto le scarpe, quelle erano piuttosto superflue, quanto Ambar, la sua fedele compagna da cui si staccava solo in rari, rarissimi casi: sedendosi sulla neve con le gambe incrociate e i capelli dietro le orecchie per non darle fastidio, Nanée iniziò così a sfamare uno per volta tutti i pinguini che si mettevano in fila per un po' di pesce, ridendo anche di gusto quando qualcuno tentava di fare il furbetto rimettendosi in coda per un bis veloce. Stava dando l'ultimo pesce ad un pinguino, Alistair infatti le aveva fatto segno di non distribuirne più, quando una scena dolcissima non poté non catturare la sua attenzione: una mamma che sfamava il proprio piccolo, e poi lo coccolava; con un movimento velocissimo, Nanée prese Ambar, mise a fuoco la scena, e scattò l'immagine, non volendo interrompere quelle coccole per nessun motivo al mondo, nemmeno per chiedere loro di rimanere fermi.
Sapeva che quelli del giornale sarebbero impazziti per una foto del genere, e che il loro entusiasmo sarebbe stato tale da mandarla ancora in giro per il mondo, per altri servizi... ed era quello che le piaceva, scoprire tutte le meraviglie di Gaia: ognuno aveva la propria vocazione, e quella era la sua.
Il resto è per le foche, i trichechi e i leoni marini, sono in transizione arrivando dalla costa sud-occidentale. Abbiamo circa mezz'ora di libertà vigilata prima che ci investano anche loro con le loro feste per il pranzo inaspettato!
Non oso immaginare la loro gioia quando si accorgeranno della piccola festa che hai organizzato in loro onore... in fondo non capita certo tutti i giorni che un Druido passi da queste parti.
Commentò Nanée, seguendo l'uomo per andarsi a lavare anch'ella le mani, sorridendo dolcemente al pensiero di tutti quegli animali soddisfatti e felici per il pranzo: Alistair aveva avuto davvero un bel pensiero, e per qualche secondo, prima che la voce di lui la raggiungesse nuovamente, si rimproverò per non averci pensato, per non aver messo in cima alla lista delle priorità l'appetito degli animali che erano stati così gentili da farsi fotografare, invece che il proprio lavoro.
Nel frattempo... Hai fame? Posso offrirti dell'insalata mista e del riso con piselli e mozzarella, tutto cucinato dal sottoscritto, se ti fidi...
In effetti ne ho parecchia, e sarebbe bello poter mangiare qualcosa... ma sei sicuro di avere abbastanza cibo per due? Non vorrei privartene...
Gentile, ma d'altronde lui non lo era forse stato con quell'offerta di dividere il proprio pranzo, magari porzionato per una sola persona? Si sarebbe sentita molto in colpa a togliergli il pane, in questo caso insalata e riso, di bocca, lei in fondo poteva anche mangiare una volta tornata in Islanda. Vedere però come Alistair cercasse dentro al proprio marsupio, un marsupio piccolo, standard, come se fosse profondo molto più dell'immaginabile, destò la sua curiosità, e la prima cosa che le venne in mente, quand'egli tirò fuori due confezioni di plastica piuttosto capienti con dentro il cibo, fu che il Druido Rinnegato si fosse macchiato del "crimine" della Trama, accettando di mischiarla col proprio Mana: ciò la incuriosiva, e se pur non si sentisse invogliata a provare a sua volta, comunque una parte di sé era affascinata da quella forma di magia che, ai Druidi, non era concessa. Si sedette nuovamente sulla neve, dunque, le gambe incrociate sotto il sedere e lo stomaco che, a dire il vero, brontolava proprio, ma tanto sarebbe stato sfamato presto.
E' molto che non condivido un pasto con uno di noi...
In realtà anche per me è la prima volta dopo... - fece un rapido calcolo mentale - quattro mesi ed undici giorni. Sono stata fuori casa per molto tempo.
Anche se, ovviamente, non poteva paragonare certo le loro situazioni visto che a lui, in quanto Rinnegato, era stato precluso un accesso, un ritorno alla propria comunità, mentre per lei era solo una questione d'impegni, di scadenze da rispettare che le portavano via molto tempo; con la forchetta di plastica, Nanée raccolse un po' di riso con piselli e mozzarella, portandoselo alle labbra per masticarlo poi lentamente con attenzione... era buono, ben condito senza risultare pesante. Fece per prendersene una seconda forchettata, magari commentandone la bontà con lui, quando le parole di Alistair frenarono ogni suo entusiasmo, lasciandola per qualche secondo immobile col braccio in tensione e la forchetta a mezz'aria.
Come state vivendo la tragedia d'Irlanda? Io provenivo da lì.
... mi dispiace molto per la tua perdita - sussurrò Nanée, abbassando lentamente il braccio per posarselo in grembo - E' stato un duro colpo per tutte le comunità... io provengo da quella uruguaiana, ed ero fuori quando è successo, ma è stato come... se una parte di me fosse esplosa, all'improvviso - raccontò a voce bassa e contrita, il tono più logico considerando ciò di cui stavano parlando - Le comunità sono in subbuglio, naturalmente, non ci si riesce a spiegare com'è possibile che, chiunque sia stato, sapesse la perfetta ubicazione del villaggio... qualcuno di noi ha fatto la spia.
Già, non "qualcuno come te", visto che oggettivamente era quella l'ipotesi più probabile, che fosse stato un Rinnegato a parlare, bensì "qualcuno di noi", un Druido qualsiasi, perché per Nanée non c'era nulla di scontato o di ovvio, non quando si trattava di accusare chicchessia; né, tantomeno, avrebbe potuto fare una colpa ad Alistair nel caso fosse stato davvero un Rinnegato a parlare, lui non c'entrava comunque nulla.
Alcuni Druidi, soprattutto quelli Giovani, pensano sarebbe il caso di chiedere aiuto alle Gilde, per evitare che tutto ciò si ripeta... ma ovviamente i più Anziani rifiutano categoricamente questa possibilità.
Proseguì, alzando le spalle: non era nella posizione di poter giudicare l'operato altrui, soprattutto quello delle Guide delle comunità, ma lei per prima trovava assurdo le prese di posizione e di orgoglio contro le Gilde anche in momenti come quello, quando erano tutti potenzialmente in pericolo.
Il tuo marsupio... - mormorò Nanée diversi istanti di totale silenzio dopo - è incantato con la magia dei maghi? Sembra molto più capiente del normale... - si azzardò a chiedere, ma d'altronde lui non ne aveva certo fatto mistero, cercando il pranzo proprio di fronte a lei - Il riso è buonissimo comunque, davvero, ed era da parecchio che non assaggiavo qualcosa di così buono e fresco... complimenti allo Chef, insomma!
E sorrise dolcemente, cercando di non farlo più pensare a ciò che era stato, e che mai sarebbe potuto cambiare.
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Nanée
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da Alistair » 17/07/2013, 0:33
In effetti ne ho parecchia, e sarebbe bello poter mangiare qualcosa... ma sei sicuro di avere abbastanza cibo per due? Non vorrei privartene...
Porto sempre con me più porzioni del dovuto, questo perché non so se farò altri viaggi da qualche parte nel mondo e allora mi viene da chiedermi: "Se ci fosse per caso un animale con tanta voglia di farmi compagnia a pranzo?", per questo non preparo mai quantità giuste soltanto per me, ma cerco sempre di abbondare, ed infatti questa volta i miei presentimenti hanno avuto un fondo di verità, tranne che invece di condividere il pasto con un animale, lo sto facendo con una ragazza, una consorella, anzi, se mi permetti, una bellissima consorella!
Sorrise educato ma gioviale, ammiccando in sua direzione mentre le passava le pietanze preparate tirandole fuori dal marsupio modificato. Sedutosi accanto a lei, osservò in lontananza quel meraviglioso orizzonte perdendosi nei pensieri e nell'immaginazione, ricordando quando poco prima attraversava i fondali marini facendo compagnia a specie di pesci forse ancora sconosciuti all'uomo, così tanto in profondità che nessuno mai avrebbe pensato di avvicinarcisi per quanto buio e pericoloso potesse risultare. Ma loro erano figli di "Gaia", loro erano privilegiati, amati dalle creature del mondo, anche se fra queste creature non potevano essere annoverati tutti quanti gli esseri umani e più in particolare i maghi e le streghe, per i quali i Druidi o non erano mai esistiti oppure si erano estinti da secoli. La domanda che le rivolse la prese un secondo in contropiede, tanto che dovette abbassare la forchetta per prendere un bel respiro prima di rispondere, questo perché non era facile ricordare il dolore passato nel sapere della morte di tutti quei confratelli morti all'improvviso. Nanée decise di essere sincera con lui, specificando anche che il consiglio druidico mondiale stava valutando l'ipotesi che fosse stato un Rinnegato o più di uno a fare una cosa simile, questo poteva significare una cosa sola: ben presto li avrebbero cercati, tutti quanti, in giro per il globo, per catturarli ed interrogarli, Alistair compreso.
... mi dispiace molto per la tua perdita. E' stato un duro colpo per tutte le comunità... io provengo da quella uruguaiana, ed ero fuori quando è successo, ma è stato come... se una parte di me fosse esplosa, all'improvviso. Le comunità sono in subbuglio, naturalmente, non ci si riesce a spiegare com'è possibile che, chiunque sia stato, sapesse la perfetta ubicazione del villaggio... qualcuno di noi ha fatto la spia.
Sono stato il primo ad arrivare lì e semmai volessi informare i nostri confratelli uruguaiani, mi sono occupato io di seppellirli. Uno ad uno, dopo averli benedetti, anche se forse, come Rinnegato non ne avevo il diritto.
Effettuare la benedizione della natura su altri Druidi era un compito assegnato solitamente ai confratelli dal grado di Maturo in su, e ovviamente bisognava anche far parte attivamente della comunità senza essere stati Rinnegati. Anche quello in parte fu un ordine al quale l'uomo aveva disobbedito, ma amava quella famiglia, sentiva come se non se ne fosse mai andato e non li avesse mai dovuti abbandonare forzatamente, per questo al tempo non ci pensò un secondo prima di formulare il rito. Riuscì senza problemi, la terra accolse le anime dei defunti preoccupandosi probabilmente di disperderle in corpi di altre forme senzienti e non, come animali, piante, rocce o nuvole, questo perché Alistair sapeva benissimo che avrebbe potuto farcela, che anche quelle erano solamente regole, e l'unico inconveniente nel portare a termine un compito simile quale la benedizione senza aver raggiunto il grado di Maturo fu la perdita quasi totale delle forze e delle energie per diversi giorni, che lo costrinsero steso sul prato della propria abitazione a chiedere agli animali del campo di provvedere a lui, facendogli bere il latte dalle mammelle delle mucche e dandogli da mangiare le uova appena fatte dalle galline o i pomodori maturi e frutti pronti per risultare commestibili.
Alcuni Druidi, soprattutto quelli Giovani, pensano sarebbe il caso di chiedere aiuto alle Gilde, per evitare che tutto ciò si ripeta... ma ovviamente i più Anziani rifiutano categoricamente questa possibilità.
Se scoppiasse nuovamente una guerra per i loro capricci tra noi e le Gilde, ne risentirebbe sia "Gaia" che il loro "Conflux". Mi sento anche io di escludere questa opzione ma solo perché gli Anziani sarebbero capaci solo di creare irritazione e ulteriore astio ed in un momento delicato come questo è l'ultima cosa da fare...
Con questo intendeva dire che appoggiava in pieno l'ideale Giovane, ma che a fronte degli attuali capi al consiglio e i loro pensieri così retrogradi e passati, non ci si poteva aspettare nient'altro che un'altra litigata feroce e per nulla propedeutica alla situazione. La bionda era Druida come lui, allo stesso grado, se ne accorse dall'ampiezza dell'aura che emanava continuamente, libera di esporsi al mondo. Istintivamente il Rinnegato si chiese se anche lei fosse in accordo con i membri appena nati della comunità oppure appoggiasse gli ideali antichi. Gli sarebbe piaciuto così tanto conoscere un membro di una Gilda o perché no, proprio un Capo Gilda. Quello che riconosceva come loro dettaglio migliore rispetto alla gerarchia dei Druidi, era che le Gilde cambiassero il proprio reggente dopo un tot di anni, mutando così il comando e dando spazio alle nuove idee dei più giovani di entrare in atto, rinnovando l'intero sistema interno. I Druidi Guida invece, vivendo più a lungo dei maghi e molto più a lungo dei babbani, proseguivano ad avere il potere per diversi secoli ed istituivano consigli formati da altrettanti anziani che non potevano che avere idee molto simili alle loro. Un circolo vizioso insomma, lo stesso circolo che aveva deciso per il suo vivere come Ramingo, un uomo che per tutta la vita avrebbe dovuto sopportare il peso di errori che gli furono affibbiati da altre persone che si ersero al di sopra di lui, non ascoltando nemmeno il suo parere perché troppo bigotti per accettarlo e reputarlo valido... Ma nonostante tutto, gli voleva bene e gliene avrebbe sempre voluto.
Il tuo marsupio... è incantato con la magia dei maghi? Sembra molto più capiente del normale... Il riso è buonissimo comunque, davvero, ed era da parecchio che non assaggiavo qualcosa di così buono e fresco... complimenti allo Chef, insomma!
Si, esattamente! E' un incantesimo che ho imparato non molto tempo fa, rende più capienti gli oggetti che diventano quindi in grado di trasportare molte cose. A questo punto immagino tu abbia capito perché sono stato mandato via dall'Irlanda... Oh grazie, ho fatto diversi corsi di cucina, affascinato dalla cultura del cibo "babbana", è così che i maghi chiamano i non maghi! Mentre tu invece sei appassionata di fotografia, a quanto ho visto: lavori in quel campo?
Chiese curioso, osservando una foglia di insalata che le stava cadendo dalla forchetta e prontamente mise il palmo della mano sotto per recuperarla in extremis, sperando che ella non si infastidisse del fatto che adesso l'aveva toccata lui. Era davvero molto bello conversare con lei, condividere le idee e aggiornarsi sulla vita che conducevano i Druidi nelle altre comunità. Si sentiva così estraneo a quel mondo da tanti anni a quella parte che ritrovare una consorella era un caso degno del ringraziamento alla natura. La guardava negli occhi, intensamente, annuendo alle sue parole, ai suoi concetti e ai suoi giudizi, interessato più che mai, fornendole sempre la sensazione di essere ascoltata da un uomo educato che non si perdeva nei suoi pensieri o in altre frivolezze quando era il turno di lei per parlare.
Io invece faccio il botanico, l'agricoltore e il fattore... Insomma il lavoro non mi manca, anche se è più sedentario del tuo! ... Nanée, dico bene? Sei nata proprio in Uruguay o in qualche altra parte del sud-America? Tra l'altro... Bellissimo animale la manta, complimenti.
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Alistair
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da Nanée » 17/07/2013, 12:45
Porto sempre con me più porzioni del dovuto, questo perché non so se farò altri viaggi da qualche parte nel mondo e allora mi viene da chiedermi: "Se ci fosse per caso un animale con tanta voglia di farmi compagnia a pranzo?", per questo non preparo mai quantità giuste soltanto per me, ma cerco sempre di abbondare, ed infatti questa volta i miei presentimenti hanno avuto un fondo di verità, tranne che invece di condividere il pasto con un animale, lo sto facendo con una ragazza, una consorella, anzi, se mi permetti, una bellissima consorella!
Ti ringrazio... - arrossì, la Druida, perché non era abituata a ricevere molti complimenti: in realtà non era abituata a rapportarsi molto col mondo umano in generale, poiché passava la stra-grande maggioranza del proprio tempo immersa nella natura selvaggia ed incontaminata - Anche se mi riesce un po' difficile pensare, ad esempio, ad un panda che mangia riso, mozzarella e piselli!
Aggiunse in un'esclamazione divertita che le fece scaturire dalle labbra una risata gioiosa, non di scherno nei confronti di lui, ma di semplice ilarità a quella scena che, in effetti, un po' surreale lo era; aveva capito il principio di Alistair, comunque, il voler sfamare gli animali nel caso se li fosse trovati di fronte e avessero avuto voglia di fare uno spuntino, e lo reputava un gesto davvero molto dolce. Quella conversazione iniziata con leggerezza, però, subì un brusco arresto, tanto che Nanée, pronta a mangiare un'altra forchettata di riso, arrestò il braccio a mezz'aria e poi lo riabbassò lentamente, portandosi intanto una mano tra i capelli per fermarli dietro l'orecchio, visto che essendo ancora un po' umidi tendevano a ricaderle sul viso: era stata male quando aveva saputo cosa fosse successo, si trattava dei suoi Confratelli, ma comprendeva bene che il Druido Rinnegato accanto a sé doveva esser stato molto peggio, perché si trattava della sua comunità druidica, quella in cui era nato e cresciuto; le aveva voltato le spalle, o almeno così veniva considerato il suo gesto di disobbedire alle regole, ma se anche così fosse stato, comunque non aveva di certo smesso di volerle bene.
Sono stato il primo ad arrivare lì e semmai volessi informare i nostri confratelli uruguaiani, mi sono occupato io di seppellirli. Uno ad uno, dopo averli benedetti, anche se forse, come Rinnegato non ne avevo il diritto.
Era la tua famiglia... ne avevi ogni diritto. Comunque li informerò, grazie per avermelo detto.
Voce decisa e sincera, quella di Nanée, che forse dimostrò ancora una volta, in quel momento, come in realtà, pur appartenendo ad una comunità druidica, le sue idee si distanziassero molto da quelli che erano i precetti e le linee guida di essa; sapeva che le Guide uruguaiane non avrebbero apprezzato il gesto del Rinnegato, ma per lei era stato giusto, aveva fatto bene e lei stessa, al posto suo, avrebbe fatto altrettanto. La cosa sicura, era che quell'avvenimento aveva sconvolto non poco tutte le comunità rimanenti, al punto che si era anche presa in considerazione, più che altro l'ipotesi era stata avallata dai più Giovani, l'idea di chiedere un aiuto alle Gilde, una possibilità che naturalmente aveva fatto storcere il naso agli Anziani e alle Guide.
Se scoppiasse nuovamente una guerra per i loro capricci tra noi e le Gilde, ne risentirebbe sia "Gaia" che il loro "Conflux". Mi sento anche io di escludere questa opzione ma solo perché gli Anziani sarebbero capaci solo di creare irritazione e ulteriore astio ed in un momento delicato come questo è l'ultima cosa da fare...
Chissà che forse questa volta non possa essere diverso... In fondo, in passato, si è cercato un punto d'accordo solo per una mera collaborazione, e non per timore o pericolo: oggi invece la situazione è molto diversa, alcuni Capi Gilda sono stati uccisi, ed era la comunità druidica irlandese è stata sterminata... che si parli di Conflux o di Gaia, qualcuno sta seriamente minacciando l'Equilibrio, e tutti noi, anche se proveniamo da ambienti diversi, abbiamo il dovere di proteggerlo.
Con quelle parole, espresse con accalorata pacatezza, Nanée aveva dimostrato due cose: la prima, che era molto informata di tutto ciò che riguardava il mondo delle Gilde pur non facendone parte, e questo perché comunque le notizie si spargevano anche tra i Druidi, e i genitori le scrivevano sempre per informarla delle novità se in quel periodo si trovava fuori per lavoro; la seconda, era che come i Druidi Giovani e lo stesso Alistair, anche lei avrebbe appoggiato un'eventuale collaborazione con le Gilde, e chissà che in futuro, come membro della comunità uruguaiana, non sarebbe stata chiamata a dare il suo parere in prima persona. C'era però qualcos'altro, ora, che stuzzicava molto la curiosità della bionda, ovvero il motivo per cui Alistair era stato cacciato dalla sua comunità: aveva ipotizzato che la motivazione fosse l'uso della Trama quando l'aveva visto cercare dentro ad un piccolo marsupio qualcosa che, in effetti, in uno normale non ci sarebbe mai stato, e le parole successive dell'uomo confermarono la sua teoria.
Si, esattamente! E' un incantesimo che ho imparato non molto tempo fa, rende più capienti gli oggetti che diventano quindi in grado di trasportare molte cose. A questo punto immagino tu abbia capito perché sono stato mandato via dall'Irlanda...
Ti sei scelto proprio il "crimine" peggiore, insomma... - commentò Nanée, ma Alistair avrebbe potuto cogliere senza difficoltà il sarcasmo che si celava dietro quella parola: che dunque per lei in realtà non fosse così grave ciò che aveva fatto? - Questo vuol dire che ti sei fabbricato una bacchetta tutto da solo?
Gli domandò subito dopo, curiosa ed affascinata da una cultura che non era la propria e che non sentiva il bisogno di sperimentare in prima persona, ma che sicuramente offriva molti vantaggi rispetto alla magia del Mana: due cose diverse, due concezioni diverse della magia stessa, che Alistair aveva evidentemente voluto abbracciare allo stesso modo.
Oh grazie, ho fatto diversi corsi di cucina, affascinato dalla cultura del cibo "babbana", è così che i maghi chiamano i non maghi! Mentre tu invece sei appassionata di fotografia, a quanto ho visto: lavori in quel campo?
Corsi di cucina, davvero? Sai anche fare i dolci? Quelli al cioccolato mi piacciono molto...
Raccontò così qualcosa di sé, la Druida, prima di ringraziare con un sorriso gentile e solare l'uomo che le aveva recuperato una foglia d'insalata, prendendola tra il pollice e l'indice della mano destra così da portarsela alle labbra, per nulla infastidita che fosse stata toccata da lui; si leccò il labbro superiore, sentendo la sete pervaderla, per questo decise che, in fondo, se le aveva offerto così volentieri il pranzo forse avrebbe potuto anche dissetare il suo palato.
Perdonami... avresti per caso qualcosa da bere? - gli domandò quindi, e a prescindere dalla sua risposta avrebbe proseguito a parlare - E' molto più di una semplice passione... la considero una vocazione vera e propria: andare in giro per il mondo, scoprire le meraviglie di Gaia ed immortalarle è sempre stato il mio sogno, per questo ho deciso di farne la mia professione. Lavoro per diverse riviste, sia magiche che babbane - eh sì, conosceva entrambi i mondi - nel settore naturalistico e documentaristico... sono una specie di garanzia, se vogliono delle foto uniche nel loro genere, sanno che devono chiamare me: ma in fondo, grazie alla benedizione di Gaia, chi meglio di un Druido potrebbe chiedere agli animali di mettersi in posa per sé?
Domandò retoricamente Nanée, alzando leggermente le spalle per poi fare un bel sorriso divertito, mostrando anche i denti bianchi e perfettamente regolari: nessun cenno di vanto in quelle parole né nel tono della sua voce, bensì il semplice riconoscimento che, per un lavoro come quello da lei svolto, essere un Druido poteva fare la differenza, e renderle dunque più semplice affermarsi in quel campo.
Tu di cosa ti occupi?
Io invece faccio il botanico, l'agricoltore e il fattore... Insomma il lavoro non mi manca, anche se è più sedentario del tuo!
Anche tu allora stai molto a contatto con Gaia... è magnifico coniugare il piacere provato nell'immergersi in essa con la possibilità di sfruttare questo legame per poter vivere in modo autonomo, non trovi?
Gli chiese con aria appena sognante, ed uno sguardo dolcissimo ed innamorato verso tutto ciò che la circondava, dall'Acqua al Ghiaccio, dagli animali ai refoli di Vento che ogni tanto le sferzavano sul viso senza però infastidirla minimamente: entrambi, grazie alle loro professioni, potevano essere circondati da Gaia in ogni momento, traendo da essa il sostentamento necessario per poter sopravvivere, e questo per Nanée era un privilegio unico e raro.
Che cosa coltivi? Un po' di tutto, o sei specializzati su alcuni frutti od ortaggi in particolare?
Domandò ancora, dimostrando così il suo interesse verso il Druido Rinnegato, un interesse sincero che non era minimamente contaminato dalla sua condizione, come invece sarebbe dovuto essere: avrebbe dovuto guardarlo con disprezzo, e invece gli sorrideva, dolce ed amichevole, come nulla fosse.
... Nanée, dico bene? Sei nata proprio in Uruguay o in qualche altra parte del sud-America? Tra l'altro... Bellissimo animale la manta, complimenti.
Sono nata in Uruguay, a Montevideo, ma i miei genitori sono tutti e due di origine scandinava... da loro credo di aver preso i capelli e gli occhi chiari, mentre dall'Uruguay la carnagione! - rispose ridendo, visto che la sua pelle non si poteva certo definire scura, ma nemmeno diafana - Tu sei un irlandese puro? Grazie del complimento... pensa che quando i miei genitori mi hanno visto la prima volta, temevano fosse fin troppo poco femminile! Ma per me è perfetta, mi da' una sensazione di leggerezza e libertà che... mi fa sentire un tutt'uno con l'Acqua... mi spiego?
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da Alistair » 18/07/2013, 1:48
Ti ringrazio... Anche se mi riesce un po' difficile pensare, ad esempio, ad un panda che mangia riso, mozzarella e piselli!
Posso assicurarti di aver incontrato animali con gusti molto singolari! Ho offerto delle patate fritte ad un ippopotamo, dei peperoni arrostiti ad un pellicano, delle uova ripiene con pesto ad un varano e degli spiedini di formaggio e pachino ad una famiglia di castori...Dovevi vederli che carini con la guanciotte tutte gonfie mentre masticavano svelti svelti!
E alla risata solare e genuina della bionda egli rispose con una altrettanto serena e realmente divertita, come se ne faceva da tempo. Era bello poter scherzare con una persona esattamente come lui, che condivideva le stesse passioni e alla fine un simile senso dell'umorismo. A dirla tutta, il suo carattere si adattava parecchio alle persone che aveva vicino, forse anche un po' per l'ecletticità sviluppata nei lunghi anni in mezzo al mondo sia dei maghi che dei babbani, mischiando la propria cultura alla loro e con essa, anche le caratteristiche, i pregi e i difetti- A prescindere da questo però, egli non dimenticava facilmente le persone alle quali aveva voluto bene e alle quali ne voleva ancora, anche se non esistevano più, non come esseri umani per lo meno, adesso che sicuramente "Gaia" li aveva trasformati in qualche altro suo nuovo figlio. Conversare con lei a proposito della situazione vigente tra le Gilde e i Druidi fu una ulteriore conferma che Nanée, questo il nome della ragazza, fosse di larghe vedute alla pari di Alistair, volendo come molti giovani che si sviluppasse un rapporto con i protettori del "Conflux", i quali alla fine volevano soltanto una cosa molto analoga alla loro, perseguendo un obiettivo forse più generale, forse non solo legato al mondo circostante ma anche a tutti gli altri dell'universo, ma comunque interessati pienamente alla pace e alla prosperità di un Equilibrio solido e duraturo nei secoli ed anzi, per l'eternità.
Chissà che forse questa volta non possa essere diverso... In fondo, in passato, si è cercato un punto d'accordo solo per una mera collaborazione, e non per timore o pericolo: oggi invece la situazione è molto diversa, alcuni Capi Gilda sono stati uccisi, ed ora la comunità druidica irlandese è stata sterminata... che si parli di Conflux o di Gaia, qualcuno sta seriamente minacciando l'Equilibrio, e tutti noi, anche se proveniamo da ambienti diversi, abbiamo il dovere di proteggerlo.
Arriverà il giorno in cui se non uniremo le forze, cadremo inesorabilmente, ed allora i precetti e i dogmi moriranno con noi. Comunque bisognerebbe anche superare l'invidia che molti delle Gilde hanno nei nostri confronti. Chissà se gli attuali Capi sono simili a quelli di un tempo...
Lasciando in sospeso quel quesito per ora irrisolvibile, l'uomo si prese la libertà di guardarla con intensità negli occhi, specchiandosi in quelle iridi chiare, come le sue, anche se di tonalità differenti, e le fece un ulteriore sorriso, più serio, forse più maschio, più maturo. Non c'erano tracce di scherzi o battute prima di esso, era solo una confessione spontanea e silenziosa di quanto trovasse bello trascorrere il tempo in compagnia di quella ragazza, passando da un argomento a un altro, riscoprendo la bellezza di esporsi secondo la propria natura consapevoli che l'altro, o in questo caso l'altra, fosse benissimo in grado di annuire perché conscia di ogni cosa, vivendola in prima persona ogni singolo giorno. Ed oltre a tutto questo, la figlia di "Gaia" dimostrò anche di non avere timori o paure ad accogliere nella propria sfera di curiosità i dettagli riguardo l'uso della magia della Trama da parte di colui che le aveva offerto il pranzo. Un altro punto a favore nei confronti della simpatia per quella consorella.
Ti sei scelto proprio il "crimine" peggiore, insomma... Questo vuol dire che ti sei fabbricato una bacchetta tutto da solo?
E' stata un'impresa molto ardua. Mio padre mi aiutò fornendomi tutte le conoscenza che possedeva nel settore. Non ho realizzato nulla di speciale, ma fa bene il suo lavoro e tanto mi basta per reputarmi soddisfatto dell'opera... Te la mostrerei ma adesso non la porto con me, ho deciso di lasciarla a casa. Mentre sono qui voglio essere solo un Druido, non so se mi spiego...
Ma si che si stava spiegando, ormai non aveva dubbi che lei sapesse capirlo al volo, perché era una persona sagace, saggia, intelligente. Tuttavia con quelle parole desiderò scusarsi del non poterle far vedere la propria bacchetta magica, perché qualcosa gli diceva che le avrebbe fatto molto piacere assistere a qualche incantesimo semplice ad opera di un Rinnegato, forse per semplice spirito di trasgressione segreta tra loro. L'argomento di conversazione poi, si mosse in direzione della cucina e dei dolci, così la sud-americana non perse tempo ad informarsi su altri piccoli dettagli della cultura e della conoscenza del suo improvvisato chef.
Corsi di cucina, davvero? Sai anche fare i dolci? Quelli al cioccolato mi piacciono molto... Perdonami... avresti per caso qualcosa da bere?
Prima di tutto ti chiedo immensamente scusa per non averci pensato io, e poi... C'è davvero bisogno che abbia qualcosa da bere? Aspetta e ti accontento subito...
Avvicinò la destra alla superficie di ghiaccio sulla quale entrambi erano seduti e sfruttando il potere della natura, modellò la fredda lastra in modo da creare un bicchiere molto rustico ma adeguato alla situazione, facendolo subito riempire di fresca acqua potabile, pura e appena gelida. Assicuratosi della stabilità dell'oggetto appena creato con l'ausilio della natura, Alistair lo porse alla consorella, sperando fosse di suo gradimento, rispondendo subito dopo alla domanda a proposito del cioccolato.
Riguardo il cioccolato, so farne il gelato e la mousse, per il resto... Crema, budino, penso sia tutto. Ti interessa qualcosa? O vorresti assaggiare un po' di tutto?
Dopo di che si passò alla passione della bionda per la fotografia e alla connessione tra il suo lavoro e quello di Alistair. Poteva sembrare assurdo, vero, che ci fosse un elemento di congiunzione tra una carriera così dinamica come quella di lei ed una invece così statica come quella del Druido, eppure Nanée aveva trovato il concetto alla base di quegli impieghi che li accomunava molto bene, trasportandoli non più in una semplice ottica di retribuzione monetaria, ma anche l'escamotage di sfruttare il proprio amore verso "Gaia" in una attività remunerativa che non facesse del male agli animali o alle piante e contribuisse a rendere felici sia loro che i lavoratori stessi.
E' molto più di una semplice passione... la considero una vocazione vera e propria: andare in giro per il mondo, scoprire le meraviglie di Gaia ed immortalarle è sempre stato il mio sogno, per questo ho deciso di farne la mia professione. Lavoro per diverse riviste, sia magiche che babbane,nel settore naturalistico e documentaristico... sono una specie di garanzia, se vogliono delle foto uniche nel loro genere, sanno che devono chiamare me: ma in fondo, grazie alla benedizione di Gaia, chi meglio di un Druido potrebbe chiedere agli animali di mettersi in posa per sé? ... è magnifico coniugare il piacere provato nell'immergersi in essa con la possibilità di sfruttare questo legame per poter vivere in modo autonomo, non trovi?
Hai colto nel segno la mia filosofia di vita ed in parte anche il motivo per il quale cominciai a fare un mestiere simile. Uscito dalla comunità, non me la sentivo di buttarmi totalmente in qualcosa di così strettamente legato al nuovo mondo: sarei stato un pesce fuor d'acqua, senza più un riferimento, una provenienza, una origine... Grazie alla botanica invece, e successivamente all'agricoltura, ho potuto affermare la mia persona nel territorio magico e babbano, pur mantenendo solide e salde le radici della mia iniziale e sempiterna appartenenza.
Che cosa coltivi? Un po' di tutto, o sei specializzato su alcuni frutti od ortaggi in particolare?
Tendenzialmente coltivo un po' di tutto, ma il terreno che ho a disposizione non mi permette di commerciare qualunque cosa. In particolare pomodori, carote, patate, cetrioli, cavoli e barbabietole... E poi ci sono i latticini e la frutta,la mia famiglia di mucche e capre si ingrandisce ogni anno di più. Facciamo una bella squadra! Comunque... Nanée, dico bene? Sei nata proprio in Uruguay o in qualche altra parte del sud-America? Tra l'altro... Bellissimo animale la manta, complimenti.
Sono nata in Uruguay, a Montevideo, ma i miei genitori sono tutti e due di origine scandinava... da loro credo di aver preso i capelli e gli occhi chiari, mentre dall'Uruguay la carnagione! Tu sei un irlandese puro? Grazie del complimento... pensa che quando i miei genitori mi hanno visto la prima volta, temevano fosse fin troppo poco femminile! Ma per me è perfetta, mi da' una sensazione di leggerezza e libertà che... mi fa sentire un tutt'uno con l'Acqua... mi spiego?
Poco femminile? Eri così sinuosa ed elegante mentre ondeggiavi seguendo la corrente... Mai riconosciuto tanto facilmente la femminilità in un animale, te lo giuro...
Mai che Alistair Hyrule non si rivelasse un gentiluomo, supportato per altro dalla ragione, in quel caso dalla sua parte in tutto e per tutto.
Sono per metà irlandese e per metà tedesco, da parte di mia madre. I miei genitori si sono conosciuti da "Giovani" durante una delle tante feste della Terra. Lei faceva parte della comunità bulgara. Si nota molto infatti il contrasto dei tuoi capelli ed occhi con la carnagione, ma trovo che ti rendano molto affascinante e di un atipico speciale. Il fortunato compagno di una creatura come te fa parte della comunità uruguaiana o lo hai scovato tra una fotografia e l'altra nei tuoi viaggi? Mi raccomando, fagli i complimenti da parte mia al più presto...
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da Nanée » 18/07/2013, 12:57
Posso assicurarti di aver incontrato animali con gusti molto singolari! Ho offerto delle patate fritte ad un ippopotamo, dei peperoni arrostiti ad un pellicano, delle uova ripiene con pesto ad un varano e degli spiedini di formaggio e pachino ad una famiglia di castori...Dovevi vederli che carini con la guanciotte tutte gonfie mentre masticavano svelti svelti!
Dici sul serio? - incredula e con gli occhi spalancati, Nanée fissava Alistair quasi non riuscisse proprio ad immaginarsi gli animali da lui elencati che mangiavano quel tipo di cibo, ma le venne spontaneo ridere al pensiero che fosse seriamente accaduto - Allora la prossima volta dovremmo provare ad offrire ai pinguini del cibo alternativo al pesce... chissà che non possano apprezzarlo!
Aggiunse, anche se poi si rese conto che, per come aveva parlato, pareva quasi che volesse a tutti i costi rivederlo e dare da mangiare agli animali insieme a lui, e non voleva che Alistair si sentisse in qualche modo costretto a replicare quella giornata: il pensiero di essere stata scortese ed inopportuna fece arrossire di colpo le guance della Druida, e lo sguardo si abbassò al terreno, in preda alla timidezza, coi denti superiori che andavano a torturare il labbro inferiore, mordicchiandolo. Era palese, da quei gesti, che Nanée non fosse troppo abituata a confrontarsi col prossimo, ad avere dei rapporti sociali che andassero al di là dei semplici convenevoli, perché a parte le persone per cui lavorava, e di certo con loro non era necessario fare conversazione, passava quasi tutto il suo tempo in mezzo a Gaia, a fotografare i suoi figli e a sospirare di fronte alla loro bellezza; quell'incontro, in effetti, era tanto più speciale perché avveniva dopo mesi e mesi di viaggio solitario, un piacevole cambiamento dopo giornate intere passate nel più completo silenzio, al massimo circondata dai rumori e i suoni della natura. E bello era anche riuscire a passare da un argomento all'altro, spaziando dagli animali golosi di cibo "alternativo" a ciò che era successo alla comunità irlandese, un brutto colpo per tutti ma in particolare per Alistair, comprensibile visto che si trattava della sua famiglia.
Arriverà il giorno in cui se non uniremo le forze, cadremo inesorabilmente, ed allora i precetti e i dogmi moriranno con noi. Comunque bisognerebbe anche superare l'invidia che molti delle Gilde hanno nei nostri confronti. Chissà se gli attuali Capi sono simili a quelli di un tempo...
So molto poco a riguardo... l'unica novità che è arrivata da noi in Uruguay, è che la nuova Terran Verdigris è la più giovane che ci sia mai stata in tutte e tre le Gilde, ha poco più di 20 anni! Evidentemente Windam deve aver visto molto, in lei...
Commentò Nanée, alzando leggermente le spalle, quasi dispiaciuta di non potergli dare altre informazioni: chiaro che le notizie corressero veloci tra Druidi e Gilde, perché nonostante le differenze tra Gaia e Conflux, sempre della natura si parlava, ed era chiaro che fossero tutti dalla stessa parte, seppur su fronti diversi; perciò, così come la notizia della strage irlandese era sicuramente giunta alle Gilde, così l'elezione di una nuova Sempreverde era arrivata alle orecchie dei Druidi, facendo più scalpore del normale in quanto, appunto, si trattava di una donna d'età ben più giovane del normale, visto che i Capi Gilda di solito dovevano avere almeno 29-30 anni. E la Druida bionda che si stava cibando di riso ed insalata non aveva nulla, contro di loro: Mana e Trama per lei erano magie diverse, sì, ma ugualmente speciali e bellissime, e se all'epoca Windam, Ceres e Rayearth erano riuscite a fonderle creando un connubio perfetto, perché giudicarle male per questo? Era anche per quel motivo, per quella linea di pensiero, che non era rimasta scioccata di fronte al "crimine" commesso da Alistair, proprio perché lei, in esso, non ci vedeva nulla di male se non tanta curiosità.
E' stata un'impresa molto ardua. Mio padre mi aiutò fornendomi tutte le conoscenza che possedeva nel settore. Non ho realizzato nulla di speciale, ma fa bene il suo lavoro e tanto mi basta per reputarmi soddisfatto dell'opera...
Dev'essere stato un lavoro molto lungo e difficile, soprattutto considerando che hai dovuto fare ricorso alla Trama, una magia a noi sconosciuta. Mi piacerebbe...
Te la mostrerei ma adesso non la porto con me, ho deciso di lasciarla a casa. Mentre sono qui voglio essere solo un Druido, non so se mi spiego...
Sì, le avrebbe davvero fatto piacere osservarla dal vivo, magari studiare anche il modo in cui il Druido ne faceva ricorso, con cui creava un incantesimo tramite Trama, magari qualcosa che invece i Druidi, con la magia del Mana, non potevano creare; era molto curiosa, Nanée, ma entro certi limiti. Non si sarebbe mai permessa, in prima persona, di usare la Trama, perché stava bene con l'animo pieno degli Elementi del Mana, ma questo non voleva certo dire che non potesse apprezzare ed osservare affascinata ciò che c'era di diverso intorno a lei.
Ti capisco benissimo... è difficile, quando si esce dalla propria comunità - per un motivo o per un altro - rimanere se stessi... interagire col mondo esterno ci porta, spesso, a dover celare la nostra identità, visto che per tutti siamo una leggenda e null'altro. Avere la possibilità, come in posti come questo, di poter essere noi stessi in tutto e per tutto è una prospettiva molto allettante per potervici rinunciare.
Lo comprendeva, naturalmente, anche se lei forse era un po' avvantaggiata perché, stando sempre o quasi da sola ed immersa nella natura, poteva essere una Druida per la maggior parte del tempo; ma se Alistair, al contrario, doveva interagire con molte persone, specie nel mondo magico, era chiaro che le sue vere origini dovessero essere represse, per la sicurezza di tutti.
Prima di tutto ti chiedo immensamente scusa per non averci pensato io, e poi... C'è davvero bisogno che abbia qualcosa da bere? Aspetta e ti accontento subito...
Sorrise nel vederlo creare un bicchiere col Ghiaccio per poi riempirlo d'Acqua, anche se quasi avrebbe preferito che prendesse qualcosa da quello strano marsupio incantato, magari facendole vedere a quanta profondità poteva arrivare; e tuttavia, annuendo in direzione del Druido Rinnegato per ringraziarlo, Nanée non poté non ammettere che quell'Acqua pura e gelida era la cosa più buona che avesse mai assaggiato in vita sua, perché al di là di tutto quell'Elemento era la fonte primaria di vita, e come tale la migliore, la più pura.
Riguardo il cioccolato, so farne il gelato e la mousse, per il resto... Crema, budino, penso sia tutto. Ti interessa qualcosa? O vorresti assaggiare un po' di tutto?
Oh, il gelato! - esclamò con un gran sorriso radioso, i denti bianchi in mostra e lo sguardo luminoso di una luce divertita e golosa - Vado matta per il gelato... davvero lo sai fare? Mi piacerebbe assaggiarlo... anzi, mi piacerebbe assaggiare tutto a dire il vero, ma tempo finirei per approfittarne un po' troppo!
Ammise la Druida con un sorriso imbarazzato e le guance nuovamente rosse, per quanto fosse stata semplicemente sincera, con lui: non mangiava carne e pesce, era totalmente vegetariana, ma ai dolci, quelli difficilmente rinunciava, soprattutto al cioccolato che riusciva a metterla sempre di buonumore. Mentre mangiava e beveva, ascoltava le parole di lui, apprendendo nuove cose sul suo conto, dal tipo di frutta e verdura che coltivava al fatto che fosse sulla sua stessa lunghezza d'onda riguardo alla possibilità di mischiare dovere e piacere, e dunque un lavoro necessario a mantenersi con la gioia di immergersi in Gaia. Ed anche lei parlò di sé, del proprio lavoro come fotografa, delle proprie origini, arrossendo per il complimento riguardo alla sua forma acquatica che, tempo addietro, era stata addirittura un po' criticata dai genitori perché giudicata "poco femminile".
Poco femminile? Eri così sinuosa ed elegante mentre ondeggiavi seguendo la corrente... Mai riconosciuto tanto facilmente la femminilità in un animale, te lo giuro...
Oh, ehm... grazie...
Arrossì ancora, vistosamente, spostandosi i capelli dietro l'orecchio sinistro con la mancina, visibilmente imbarazzata perché complimenti del genere non li aveva mai ricevuti, apprezzamenti sulla femminilità che, in effetti, Nanée nemmeno si sentiva di possedere: come poteva essere considerata femminile quando si vestiva sempre in modo comodo per il proprio lavoro e non curava troppo il proprio aspetto esteriore?
Sono per metà irlandese e per metà tedesco, da parte di mia madre. I miei genitori si sono conosciuti da "Giovani" durante una delle tante feste della Terra. Lei faceva parte della comunità bulgara. Si nota molto infatti il contrasto dei tuoi capelli ed occhi con la carnagione, ma trovo che ti rendano molto affascinante e di un atipico speciale.
Sentì le guance avvamparare ulteriormente, tanto che non le sarebbe dispiaciuto prendere il bicchiere improvvisato e poggiarlo prima su una e poi sull'altra, per fermare l'affluire del sangue in quei punti specifici, impossibili da non notare visto il rosso vistoso che la costrinse a concentrarsi su altro, ad esempio il cibo. Peccato che la successiva domanda di Alistair non aiutò molto il suo tentativo di non cedere all'imbarazzo.
Il fortunato compagno di una creatura come te fa parte della comunità uruguaiana o lo hai scovato tra una fotografia e l'altra nei tuoi viaggi? Mi raccomando, fagli i complimenti da parte mia al più presto...
Come? Ah, no! Non... non c'è nessun compagno, io... non sto con nessuno.
Ammise la Druida: come avrebbe mai potuto legarsi a qualcuno quando stava sempre in giro per lavoro? Intanto, il campo si sarebbe dovuto restringere per forza ai soli Druidi, perché solo loro avrebbero potuto capirla, il che non era nemmeno così male come prospettiva, anzi... peccato che, appunto, lei non fosse minimamente femminile, né in grado di relazionarsi in modo malizioso o sensuale col prossimo; era semplice, esattamente come si presentava agli altri, e questo giocava molto a suo sfavore, fermo restando che comunque non era poi alla ricerca spasmodica di un compagno... se fosse arrivato, l'avrebbe accolto, semplicemente.
E tu? Hai trovato l'amore nel mondo magico?
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Nanée
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da Alistair » 19/07/2013, 17:21
Allora la prossima volta dovremmo provare ad offrire ai pinguini del cibo alternativo al pesce... Chissà che non possano apprezzarlo!
Essendo comunque uccelli potrebbero apprezzare la dolcezza della marmellata... Mi hai dato proprio una buona idea! Magari veniamo per fare colazione e proviamo a condividerla con loro, affare fatto?
A differenza di Nanée, Alistair invece sapeva benissimo rapportarsi con il mondo ed anche parlare con un proprio simile gli risultava facile perché espansivo quando voleva e per nulla imbarazzato all'idea di stare a contatto con una persona che per il momento reputava bella dentro. Doveva conoscerla ancora su molti fronti, si, verissimo, ma l'ottimismo e la voglia di trovare del buono nel prossimo lo spingeva a fortificare le proprie convinzioni anche dieci minuti dopo aver conversato con qualcuno ed essercisi trovato meravigliosamente. Nonostante questo però, la vide abbassare il capo, mordendosi il labbro superiore con aria nervosa, seppur appena sorridente. L'istinto dell'uomo fu posarle una mano sulla gamba per richiamarne l'attenzione e fissarla sempre con le labbra di poco incurvate verso l'alto, scuotendo la testa in un chiaro segno di domanda, interpretabile come "qualcosa non va?". Di seguito la conversazione si spostò sulla nuova Terran Verdigris che, secondo le informazioni avute dalla bionda, era decisamente acerba rispetto agli standard solitamente mantenuti dalle comunità Mana-Trama.
So molto poco a riguardo... l'unica novità che è arrivata da noi in Uruguay, è che la nuova Terran Verdigris è la più giovane che ci sia mai stata in tutte e tre le Gilde, ha poco più di 20 anni! Evidentemente Windam deve aver visto molto, in lei...
Ventenne? Deve essere cresciuta molto in fretta allora... Ed anche da particolari come questi che si può comprendere quanto siamo differenti da loro.
Eh si, perché una Guida dei Druidi doveva avere almeno più di un'ottantina d'anni per essere credibile, mentre invece per le Gilde, il Capo veniva scelto in base alla connessione con l'Elemento e la sua forza d'animo, esulando dall'età o dall'esperienza, considerando poi che tutti gli altri appartenenti della Confraternita si mettevano di impegno per aiutare il nuovo comandante ad integrarsi e migliorarsi giorno per giorno, stessa cosa che faceva anche lo spettro della fondatrice, il quale mai abbandonava del tutto il compito al Capo ma gli restava sempre vicino e in contatto. Non li invidiava, Alistair, perché poteva sembrare come un affronto o uno sgarbo nei confronti della sua famiglia iniziale, ma di certo apprezzava ed ammirava certe differenze, reputandole maggiormente azzeccato rispetto al loro ordine e allo schema di regole dei Druidi. Ormai come per molte teorie e andamenti del pianeta, anche per i figli di "Gaia" ci si avviava verso la modifica di un sistema tenuto in piedi per diverse centinaia di anni, ma il processo era lentissimo e doveva progredire piano piano, passo dopo passo; e nel mentre questo processo silenziosamente andava avanti, i due confratelli parlavano di gelato!
Oh, il gelato! Vado matta per il gelato... davvero lo sai fare? Mi piacerebbe assaggiarlo... anzi, mi piacerebbe assaggiare tutto a dire il vero, ma tempo finirei per approfittarne un po' troppo!
Mettiamola così: non è approfittarne se è l'altro ad offrirti di assaggiare ogni gusto, ed io te lo sto proponendo, ok?
Il gelato era uno dei cibi che poteva preparare in maggiore quantità per via del fatto che era soltanto il latte e l'ingrediente principale, e a lui il latte non mancava mai, avendo un'intera fattoria a sua disposizione dalla quale attingere e servirsi. Come accaduto con la docente di Hogwarts, Tisifone, gli faceva piacere far assaggiare i gusti che preparava perché avere delle critiche o dei complimenti in più potevano o lusingarlo o aiutarlo a valorizzare ulteriormente il dolce, rendendolo ancora più apprezzabile e appetibile. Parlare in quei termini faceva intendere che presto si sarebbero potuti rivedere, ma a pensarci bene, fu una possibilità già avvalorata dall'accordo sulla colazione e l'idea di provare a dare la marmellata ai pinguini. Quello che però colse definitivamente il Druido rapportandosi alla bionda, fu che ella non era molto solita ricevere complimenti sinceri, oppure era talmente timida e aggraziata da rimanere interdetta ogni volta anche se ne riceveva abbastanza quotidianamente.
Oh, ehm... grazie...
Sembri in difficoltà quando esprimo degli apprezzamenti nei tuoi confronti... Ti metto forse in agitazione e preferisci smetta? Magari sto suscitando la gelosia di qualcun altro senza volerlo, in tal caso mi dispiace davvero! Il fortunato compagno di una creatura come te fa parte della comunità uruguaiana o lo hai scovato tra una fotografia e l'altra nei tuoi viaggi? Mi raccomando, fagli i complimenti da parte mia al più presto...
Come? Ah, no! Non... non c'è nessun compagno, io... non sto con nessuno. E tu? Hai trovato l'amore nel mondo magico?
Ammetto che mi sarebbe piaciuto ma no, ancora nulla nell'aria, per quanto non lo cerchi in modo continuo e frequente. Sarebbe bello avvicinarsi ad una persona differente in tutto e per tutto da me, con culture, usi e costumi diversi, ma allo stesso tempo per riuscire ad avere un rapporto con una ragazza, donna così, dovrei avere più tempo a disposizione da dedicare alla vita sociale e non mi capita spesso! Questa è la prima pausa dopo diversi mesi di duro e costante lavoro... Ma ho deciso di fare in modo che le cose cambino e le pause aumentino.
La perdita della comunità Druidica Irlandese aveva fatto molto riflettere Alistair, rendendolo in grado di soffermarsi sui momenti del passato e sul suo metodo di gestire il tempo, il lavoro, la vita e le opportunità che essa gli conferiva giorno per giorno. Fino ad allora sempre intensamente focalizzato sul suo mestiere, il Druido aveva perso di vista quanto fosse importante anche dedicarsi a sé stesso, alla natura, a ciò che lo aveva reso quello che era, fermo restando che si, il suo lavoro lo metteva in comunione costante con essa ma non significava potersi fermare qualche minuto in più a carezzare un frutto o una foglia o parlare con un animale scambiando le proprie opinioni e giocando con esso o con i suoi cuccioli; gli mancava tutto ciò, ed ora non aveva più la scusa di fare tutto quello con i genitori quelle pochissime volte all'anno che li rivedeva e passavano del tempo insieme, adesso era solo, e onorare ciò che adesso non era più vivente non significava solamente benedire un terreno e parlare col cielo prima di andare a dormire, ma anche cambiare le abitudini e renderle più vicine alle persone cadute, rendersi più vicino a loro, proprio come detto prima alla consorella, facendo ciò che quelle povere vittime non avrebbero più potuto fare.
Credo che a breve arriveranno i prossimi "clienti" da ristorare... Pronta?
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Alistair
- Druido Redento di Ranel
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