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Messaggioda Sandyon » 17/06/2012, 17:47

Certo che sì, le illusioni ti corrompono dentro.
O meglio, ti corrompono nel momento in cui sono malvagie.
Il potere malvagio che hanno ti circonda l'anima, iniziando a... farla marcire, così mi diceva sempre Rose.
E più diventi forte, più sono le illusioni a controllare te e non il contrario.


Avere il potere assoggettando la propria anima ad esso.
Non aveva parlato di una cosa molto diversa nella sua lezione di quel giorno dedicata ai Ghoul.
In effetti le affinità c'erano eccome, dato il fatto che entrambi sfruttavano la forza delle tenebre per averne un ricavo grande come la supremazia sul prossimo ma in cambio dovevano per forza sacrificare una parte di loro.
Veronique stava facendo una cosa del genere, stava sfruttando la forza delle illusioni per avere così il controllo sul prossimo, forse non comprendendo che nel frattempo veniva controllata lei a sua volta.
Ma di questo lei ne era consapevole?
Lei conosceva il destino verso il quale stava andando contro oppure nessuno, in quel caso il padre, si era preoccupato di avvertirla proprio per far si che lei si buttasse a capofitto nella cosa senza il minimo riguardo?

C'è un punto di non ritorno che impedisce ad una persona, una volta superato, di rimanere per sempre prigioniero del Male...
E quel punto corrisponde all'uccisione di qualcuno tramite l'illusione.
Perciò, se mia sorella ha già ucciso qualcuno... niente e nessuno potrà aiutarla.


Uccidere una persona.
Sandyon escludeva a priori che la ragazza avesse già fatto una cosa simile, ma per un solo motivo: forse nella sua mente deviata e contorta riservva quella novità per la sorella Monique.
Far si che fosse lei la prima vittima totale delle sue illusioni doveva portare ad uno stato di eccitazione tale la giovane Vireau che nient'altro la poteva convincere ad utilizzare prima il potere per uccidere qualcuno.
Solo che c'erano determinati vincoli che Sandyon ancora non comprendeva bene, e che era ovviamente intenzionato a sapere per regolarsi adeguatamente a tutta quella sporca e dannata situazione.

Uccidere qualcuno è molto generico.
Se uccidesse qualcuno intenzionato a farle del male? Quindi una persona di animo malvagio, cambierebbe qualcosa?


Importante informazione, visto che Veronique possibilmente non era forte quanto la sorella o quanto lui data la giovane età.
Di certo per farla arrivare ad uno stato di alta potenza con le illusioni il padre doveva aver puntato a quello e ridotto gli allenamenti per le altre discipline magiche, ciò voleva significare che ogni volta che lei si fosse trovata in un pericolo potenzialmente mortale avrebbe dovuto quasi per forza ricorrere alle illusioni per eliminare l'avversario ed ecco che sarebbe anche potuto avvenire che lei uccidesse forzatamente quella persona.
Nicholas Vireau forse aveva allenato la figlia in quel modo anche per una strategia simile, in fondo Sandyon era certo che il magnate francese sapesse perfettamente che la maggiore al momento e per ancora un bel po' sarebbe stata molto più forte della sua pupilla, quindi perchè aspettare tanto per avere una pedina corrotta al 100%?

Inoltre, se tua sorella dovesse ritrovarsi ad avere un affetto per qualcuno, anche fosse un animale o un essere umano, ovviamente ancora nello stadio prima dell'uccisione tramite illusione, questo quanto disturberebbe il processo di corruzione dell'anima?
Amare qualcuno o volergli del bene, tenere un riguardo, abbasserebbe la percentuale del marcio dentro di lei?


Non voleva sparare cazzate e in più non voleva ritrovarsi a dire a cuor leggero alla compagna che avrebbe tentato di aiutarla a riportare la sorella sulla buona strada senza conoscere tutti i dettagli di quella pratica magica e delle conseguenze alle quali conduceva.
Era fermamente convinto della capacità di Monique di controllare le illusioni e non farsi mai corrompere da esse.
Forse un tempo ci sarebbe potuta cascare, forse un tempo le cose sarebbero state diverse, ma adesso lei era molto forte, caparbia, con un'anima pura e inscalfibile, non certo dall'odio del padre comunque.
Veronique invece rappresentava una sorta di mina vagante, o meglio, la immaginava così, forse per via della conoscenza del genitore e di quanto potesse averla viziata nel tempo, tanto da farle credere di poter comandare il mondo a bacchetta con le illusioni, se solo lo avesse voluto.

Dovrei avere più informazioni su questa ragazza, tsk, per una volta sarebbe comodo quel coglione di mio fratello...
... Mmhhh...
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Messaggioda Monique » 17/06/2012, 18:23

Uccidere qualcuno è molto generico.
Se uccidesse qualcuno intenzionato a farle del male? Quindi una persona di animo malvagio, cambierebbe qualcosa?


Non si tratta di chi uccidi, ma dell'atto in sé.
Togliere una vita umana è pur sempre uno sporcarsi le mani, indipendentemente che la persona che affronti sia buona o cattiva, e lo stesso vale per le illusioni. Uccidere qualcuno tramite esse equivale a corrompere definitivamente la propria anima senza possibilità di ritorno.


Era strano ma allo stesso tempo... confortante poter parlare con Sandyon delle illusioni: una volta ne parlava con Rose, faceva lunghe chiacchierate con lei per imparare tutto su di esse, come controllarle e non farsi sopraffare, come tenere a bada l'istinto, quello umano, di avere sempre più potere che poteva corrompere anche le persone più buone.
Ed ora che Rose non c'era più, trovarsi a discutere col compagno di quelle stesse cose era per lei un modo per continuare a sentire vivo il ricordo della tata dentro di sé.

Inoltre, se tua sorella dovesse ritrovarsi ad avere un affetto per qualcuno, anche fosse un animale o un essere umano, ovviamente ancora nello stadio prima dell'uccisione tramite illusione, questo quanto disturberebbe il processo di corruzione dell'anima?
Amare qualcuno o volergli del bene, tenere un riguardo, abbasserebbe la percentuale del marcio dentro di lei?


Naturalmente.
E' come se, volendo bene a qualcuno, quel sentimento puro "purificasse", appunto, il marcio dentro di lei: e se lei non si opponesse, potrebbe anche tornare ad essere totalmente buona, imparando così a saper controllare le illusioni ma per scopi positivi e non solo per fare del male alle persone.


Rispose ancora, chiedendosi se davvero sarebbe stato possibile salvarla: aveva scoperto da poco di avere una cugina, e la cosa l'aveva sconvolta... sarebbe riuscita ad accettare una sorella nella propria vita? La cosa sicura era che, nel caso, sarebbe stato bello poter contare su qualche familiare a parte Nicholas e Caroline che, diciamolo, non erano proprio degli amori di genitori. Ma la ragazza del suo sogno, colei che forse era legata alla francese dalla parentela... voleva essere salvata?

Rose diceva sempre che le illusioni non devono essere usata come arma, ma come difesa. Se impari ad usare le illusioni per difenderti imparerai anche a controllarle, e così facendo se un giorno dovrai usarle per combattere riuscirai a non farti controllare da esse.

Aggiunse Monique, notando come Sandyon sembrasse alquanto pensieroso, come se stesse riflettendo su qualcosa di molto importante.

A cosa stai pensando?
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Messaggioda Sandyon » 17/06/2012, 19:35

Non si tratta di chi uccidi, ma dell'atto in sé.
Togliere una vita umana è pur sempre uno sporcarsi le mani, indipendentemente che la persona che affronti sia buona o cattiva, e lo stesso vale per le illusioni. Uccidere qualcuno tramite esse equivale a corrompere definitivamente la propria anima senza possibilità di ritorno.


C'era da aspettarselo.
Non ci sono mai buone notizie quando c'è di mezzo il male.


Sospirò appena, ovviamente consapevole che la donna avrebbe dato una risposta del genere, in fondo era scontato che essendoci di mezzo il caro buon vecchio Nick, la maniera per trasformare l'adorata bambina in una macchina da guerra assetata di morte era pressoché raggiungibile in tutti i modi e in tutte le salse possibili e immaginabili.
Uccidere qualcuno senza necessariamente che fosse buono o cattivo, di certo non aiutava, ma Sandyon rimaneva ugualmente della sua idea, e per quanto forse Monique non ne sarebbe stata così felice, in quel frangente era meglio così.

Tua sorella non butterà via l'occasione di inaugurare il suo primo cadavere illuso con qualcuno con non sei tu.
Ci sono molte credenziali per esserne certi, delle quali la prima che tu sei in luce e lei in ombra, visto che pare non conoscerla nessuno, la seconda che sei una minaccia bella e buona per lei e per tuo padre, terza perché se fossero avvenute altre morti in seguito ad una cosa simile probabilmente saremmo già venuti a saperlo.
La stampa viaggia ad una frequenza che nemmeno tuo padre può regolare o fermare.
Comunque, mi dicevi riguardo la "purificazione"?


Naturalmente. E' come se, volendo bene a qualcuno, quel sentimento puro "purificasse", appunto, il marcio dentro di lei: e se lei non si opponesse, potrebbe anche tornare ad essere totalmente buona, imparando così a saper controllare le illusioni ma per scopi positivi e non solo per fare del male alle persone.

Un'ottima cosa, se non fosse che dubitava fortemente che la sorella si tenesse intorno delle persone così fidate e adorate, per quanto non era da escludere che almeno un amico al quale tenesse ci fosse sulla faccia della terra, amico o amica ovviamente.
Chinò il capo, riflettendo attentamente su tutto quello che gli stava balenando per la mente, un'idea assolutamente folle e a tratti sconsiderata, ma per certi versi utile non solo a lui ma anche ad una terza persona, in quel momento non lì con loro ad ascoltare tutto quanto.
Non serviva che sapesse comunque, bastava che eseguisse.
Dentro di lui nacque una sorta di consapevolezza nuova, la consapevolezza di volersi affidare a qualcuno che non fosse se stesso per la prima volta dopo molti molti anni.
Non seppe in quell'istante se era una cosa positiva, sapeva solo che lo provava e basta, e al momento questo era il sunto necessario a proseguire nel frattempo la conversazione.

Rose diceva sempre che le illusioni non devono essere usata come arma, ma come difesa.
Se impari ad usare le illusioni per difenderti imparerai anche a controllarle, e così facendo se un giorno dovrai usarle per combattere riuscirai a non farti controllare da esse.
... A cosa stai pensando?


Sto pensando che abbiamo bisogno di più informazioni riguardo non solo tua sorella, ma anche sull'eventuale possibilità che lei abbia avuto in questo periodo dei flirt, relazioni oppure amicizie molto forti con qualcuno.
L'unica persona che può aiutarci in questo senso è mio fratello, adesso probabilmente in America da qualche parte, ma Mog può rintracciarlo facilmente con esattezza, giusto?


Certo capo, che problema c'è!?

Una volta che il piccolo esserino diede la sua risposta affermativa a quella domanda per lo più retorica, Sandyon rimase ancora qualche secondo in silenzio.
Avrebbe voluto fare di testa sua, avrebbe voluto non mettere al corrente Monique di quello che passava pr il suo cervello, ma era anche vero che verso di lei si era distribuito fin troppe menzogne e per quanto non gli andasse troppo di condividere quelle che erano le sue decisioni in merito ad una questione così delicata, c'era da dire che la compagna in primis ci metteva la pelle in quella faccenda e in secondo luogo doveva sentire la sua idea o più che altro intenzione futura, anche in carica di responsabile di studenti, o in quel caso di uno in particolare.
Ruppe il silenzio, fissando attentamente negli occhi la donna francese avanti a lui, il tono fu pacato, semplice, come se dicesse quasi che orario faceva.

Gli scambi di missive non sono indicati.
Mog non può fare da portavoce perché mio fratello non sa che esiste.
Nessuno di noi due si può allontanare dalla scuola, sarebbe sospetto, troppo di questi tempi.
Manderemo qualcuno per noi a reperire le informazioni, senza dover dare spiegazioni del perché e del come, tanto sono certo che accetterà immediatamente, non ho dubbi in merito, o almeno credo, conoscendo ormai il tipo.


Si fermò nel parlare, attendendo quindi che la donna afferrasse tutto il discorso fino a quell'istante, osservandone eventualmente gli occhi spesati o curiosi o quelli che erano, in fondo probabilmente non le sarebbe stato ancora molto chiaro il tutto senza che Vastnor andasse avanti con il discorso e pronunciasse il nome della persona che gli era venuta appena in mente per quella missione segreta, estremamente importante e delicata come il cristallo.

Sto parlando di Arianna Ricciardi, manderò lei a parlare con mio fratello.

Farebbe qualsiasi cosa pur di garantirsi il posto di apprendista.
Inoltre, sei l'unica che conosco che abbastanza palle per fare una cosa del genere.
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Messaggioda Monique » 17/06/2012, 20:48

Sandyon era serio, concentrato, attento alle parole di Monique: già, lui era un mercenario e perciò era perfettamente in grado di analizzare ogni affermazione in modo strategico, adattandola per sfruttarla al meglio in battaglia ma anche nella vita di tutti i giorni; la donna, invece, era la massima esperta d'illusioni presente al mondo, o almeno la massima esperta conosciuta. Insieme quindi, facevano una gran bella squadra.

Tua sorella non butterà via l'occasione di inaugurare il suo primo cadavere illuso con qualcuno con non sei tu.
Ci sono molte credenziali per esserne certi, delle quali la prima che tu sei in luce e lei in ombra, visto che pare non conoscerla nessuno, la seconda che sei una minaccia bella e buona per lei e per tuo padre, terza perché se fossero avvenute altre morti in seguito ad una cosa simile probabilmente saremmo già venuti a saperlo.
La stampa viaggia ad una frequenza che nemmeno tuo padre può regolare o fermare.


Sull'ultima parte non ci giurerei ma sì, capisco che intendi, e probabilmente hai ragione.
Se mia sorella vuole uccidere qualcuno, quella sono io... e probabilmente farlo con le illusioni, che è la disciplina insegnatami da Rose, sarebbe per lei la ciliegina sulla torta.


Commentò Monique con espressione sarcastica: non la conosceva ancora questa fantomatica sorella e già la odiava, incredibile; d'altronde, se era protetta da Nicholas, tutta 'sta simpatia non poteva essere.

Comunque, mi dicevi riguardo la "purificazione"?

La Vice Preside tornò coi piedi per terra, spiegando al compagno come fosse possibile purificare l'anima di qualcuno corrotto dalle illusioni se queste non avevano preso totalmente il sopravvento. Se poi la giovane familiare volesse o meno essere salvata, quello era un altro discorso.
Vedendolo pensieroso, comunque, Moni si spinse a chiedergli quali pensieri turbassero la sua mente: s'immaginò come risposta un "niente", perché la naturale riservatezza di Sandyon non lo rendeva molto incline a raccontare i propri piani in giro, nemmeno a lei... invece l'uomo la sorprese positivamente.

Sto pensando che abbiamo bisogno di più informazioni riguardo non solo tua sorella, ma anche sull'eventuale possibilità che lei abbia avuto in questo periodo dei flirt, relazioni oppure amicizie molto forti con qualcuno.
L'unica persona che può aiutarci in questo senso è mio fratello, adesso probabilmente in America da qualche parte, ma Mog può rintracciarlo facilmente con esattezza, giusto?


Certo capo, che problema c'è!?

In effetti Ryan Angel Vastnor era, a quel che si diceva, il miglior investigatore privato in circolazione, quindi perché non sfruttare le sue capacità a loro vantaggio? Sarebbe stato da stupidi non approfittarne.

Gli scambi di missive non sono indicati.
Mog non può fare da portavoce perché mio fratello non sa che esiste.
Nessuno di noi due si può allontanare dalla scuola, sarebbe sospetto, troppo di questi tempi.
Manderemo qualcuno per noi a reperire le informazioni, senza dover dare spiegazioni del perché e del come, tanto sono certo che accetterà immediatamente, non ho dubbi in merito, o almeno credo, conoscendo ormai il tipo.


Uhm? A chi ti riferisci?

No, non c'era arrivata da sola, e come avrebbe potuto? Non conosceva nessuno di cui fidarsi abbastanza, ma Sandyon sembrava di sì. Corrugò la fronte in attesa di risposta, cercando d'immaginare la persona da lui indicata ma senza riuscirci, fino a che...

Sto parlando di Arianna Ricciardi, manderò lei a parlare con mio fratello.

Vuoi mandare in missione una studentessa?! Ma non pensi che potrebbe essere pericoloso?

Domandò Moni di rimando, spalancando gli occhi come se non credesse a ciò che aveva appena sentito: peccato che Sandyon sembrasse totalmente deciso e sicuro riguardo alla sua decisione.

... ti devi fidare davvero molto di lei. E se ti fidi tu... immagino di poterlo fare anch'io.
D'accordo, parla con lei quanto prima allora.


Acconsentì alla fine, decisa a fidarsi del compagno e delle sue scelte.
La stanchezza però iniziò a farsi prepotentemente sentire, tanto che la donna fu costretta, a malincuore, a farlo notare al compagno, abbassando gli occhi con un velo d'imbarazzo.

Credo che dovrei riposarmi un po', mi sento molto debole.
Ti andrebbe di... stare qui con me e dormire insieme? E' da un po' che non lo facciamo...
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Messaggioda Sandyon » 17/06/2012, 21:17

Utilizzare Arianna per dei simili scopi poteva sembrare fuori di ogni logica, completamente sconsiderato e se si voleva anche piuttosto non curante della vita altrui.
Sandyon però aveva imparato un poco a conoscere la studentessa dei draghi e aveva capito che la ragazza era una vera forza della natura, pronta a dare il meglio e a dimostrare sempre di che pasta fosse fatta.
La fiducia dell'uomo in cambio di informazioni preziose. Considerando che nemmeno persone che lo avevano frequentato per anni potevano definirsi onorevoli della sua fiducia, ci si poteva stare al patto.

Vuoi mandare in missione una studentessa?! Ma non pensi che potrebbe essere pericoloso?
... ti devi fidare davvero molto di lei. E se ti fidi tu... immagino di poterlo fare anch'io.
D'accordo, parla con lei quanto prima allora.


Non ci deluderà, quella biondina sa il fatto suo e in fondo se tre bambocci sono riusciti a far secco qualche Horcrux più o meno alla stessa età, figuriamoci se lei non sa reperire delle informazioni e tornare sana e salva.

In effetti come ragionamento non faceva una grinza.
Harry, Ron ed Hermione aveva affrontato un viaggio molto più lungo e difficoltoso di quello che avrebbe dovuto affrontare Arianna Ricciardi, quindi perchè non pensare che ce l'avrebbe fatta?
Inoltre una volta raggiunto il fratello, Sandyon confidava in quel poco buon senso del ragazzo per proteggere la studentessa da qualsiasi problema, quindi almeno sulla carta i rischi erano minimi, tutto stava ad arrivare tranquilla in America entro il prossimo week end.
Monique aveva ragione, ci avrebbe dovuto parlare quanto prima.

Credo che dovrei riposarmi un po', mi sento molto debole.
Ti andrebbe di... stare qui con me e dormire insieme? E' da un po' che non lo facciamo...


Hai ragione, non sei ancora completamente in forze e Mog ti ha garantito di dormire serena senza problemi di stomaco, di testa o di muscoli.
Certo che rimango qui, anche perchè immagino ti sarai sentita male senza il tuo solito cuscino.


Le rivolse un piccolo sorriso di intesa, riferendosi ovviamente al fatto che da quando dormivano assieme, Moni oramai aveva preso di abitudine utilizzare il petto del compagno come cuscino, addormentandocisi e non scostandosi più di lì per tutta la durata della notte.
Sandyon la aiutò a spogliarsi, senza malizia o altro, anche perchè ci sarebbe stato altro tempo per quello.
La fece accomodare sotto le coperte e lui si tolse le vesti lasciando quindi il petto scoperto, tornando da lei e facendole appoggiare la testa addosso a lui così da farla rasserenare e stare tranquilla che quell'incubo nella foresta oramai era solo un brutto ricordo.

Elimineremo il Mezz-Impiastro, scopriremo di più sul conto di tua sorella, ci organizzeremo adeguatamente le vacanze e per concludere ci faremo una bella cena in un ristorante giapponese, ma adesso, riposa.

[ END ]
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Messaggioda Tisifone » 08/07/2013, 20:44

[Lunedì 19 Ottobre - ore 18.00 ]


Un'altra giornata di lezioni era finalmente giunta al termine e l’unica cosa a cui Tisifone riusciva a pensare era di tornare nei suoi alloggi su alla Torre di Grifondoro, farsi una lunga doccia, leggere alcuni dei compiti in Sala Comune, giusto per tenere sotto pressione i suoi studenti per poi recarsi a Londra per incontrare Noah per una delle loro sessioni di allenamento settimanale. Invece aveva una promessa da onorare, un incontro che aveva rinviato fin troppo, prima perché troppo occupata a cercare di rimettere insieme i pezzi della sua vita poi per un senso di vergogna che le impediva di guardare serenamente negli occhi Monique senza ripensare alle condizioni in cui l’aveva praticamente raccattata quella nefasta mattina dietro il Paiolo Magico. Così una volta terminata l’ultima lezione, Tisifone aveva trasfigurato nuovamente il suo abito sgargiante nel vestito bianco che indossava quella mattina e, sciolti i capelli, aveva avvolto se stessa e Idra nel proprio mantello, per attraversare il Castello in direzione della Torre Sud senza attirare troppi sguardi. Era infatti una cosa insolita vederla indossare un abito non solo privo di pendagli ma anche sobrio nei colori ma in quel periodo di sconvolgimenti emotivi non si sentiva molto a proprio agio nei suoi soliti abiti eccentrici, preferendo qualcosa più semplice pur mantenendo un taglio tradizionale. Attraversò il corridoio su cui si affacciavano le porte degli alloggi degli Insegnanti con quello che i babbani definivano “passo di marcia” quindi svelto con il viso rivolto in avanti contando le porte che la separavano da quella dietro cui si trovava la camera che la VicePreside divideva con il docente di Difesa nonché suo compagno di vita. Nonostante quegli accorgimenti non potè non fremere di odio e repulsione passando di fronte alla porte dei suoi ex alloggi, camera in cui non metteva piede da quella nefasta giornata, o di fremere di nostalgia e desiderio quando si trovò ad oltrepassare le stanze di Lucas. Per quanto fosse passato quasi un mese da quando lui l’aveva lasciata e la presenza ambigua ma piacevole di Noah nella sua vita una parte di lei non poteva evitare di sospirare come una dodicenne innamorata al ricordo di quello che avevano condiviso e sperare di poterne vivere altri ancora più belli.

I sogni aiutano a vivere… tzsè… i sogni impediscono di reagire…

Si ritrovò a pensare Tisifone, ribaltando un detto babbano che Asher amava spesso citare e che, da quello che aveva compreso, era stato di grande aiuto al padrino quando si era trattato di combattere per proteggere il suo rapporto con Demetri. Peccato che la donna non si trovava a dover combattere contro padri omofobi o tradizioni millenarie ma contro la paura del suo ex compagno di incorrere di nuovo in enormi sofferenze se fossero tornati insieme. Probabilmente la frase “ti amo ma non riesco a stare con te” l’avrebbe perseguitata per il resto della sua esistenza, impedendole di fidarsi completamente di qualcun altro.
Un sospiro pesante, qualcosa a cui sempre più raramente si lasciava andare grazie all’enorme lavoro che aveva fatto su se stessa e che le aveva permesso di affrontare a testa alta la vita frenetica del Castello, prendendo grandi distanze dal dolore che provava, per poi fermarsi di fronte alla porta della stanza di Monique.

Toc toc…

Bussò piano per evitare che i colpi riecheggiassero nel corridoio fortunatamente vuoto e una volta ricevuto il permesso, spinse la porta ed entrò nella stanza.

Buona sera – salutò quindi educatamente mentre si richiudeva la porta alle spalle e lasciava scivolare via il mantello, rivelando la sua mise poco consona. – Scusa se sono stata scortese con te stamattina e distante in queste settimane ma… ho avuto bisogno di riflettere e rimettere insieme i pezzi della mia insulsa esistenza.

Affermò quindi con un tono di voce sereno anche se serio, mentre avanzava nella stanza, rivolgendo alla cugina uno sguardo spento, privo di alcuna emozione perché tutte ben stipate in fondo al suo animo. Aveva preferito andare dritta al sodo, consapevole che tra loro due non c'era necessità di seguire stupidi formalismi, motivo per cui aveva scelto come luogo in cui parlare gli alloggi dell'altra piuttosto che l'ufficio di una delle due. Era una chiacchierata tra cugine, un confidarsi e confrontarsi non un incontro ufficioso tra colleghe.

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Messaggioda Monique » 08/07/2013, 21:15

[Lunedì - 19 Ottobre - ore 18.05]


Non si aspettava visite, in realtà, ma sperava di riceverne: lo sperava da quando aveva lasciato nuovamente Tisifone da sola, dopo averla praticamente presa di peso e portata via dal retro del Paiolo Magico, ma non aveva mai imposto la sua presenza alla cugina per darle tempo e modo di presentarsi da lei come e quando se la fosse sentita; sapeva, anzi, che già il fatto che prima o poi la donna avrebbe cercato spontaneamente il dialogo con lei era una vittoria, visto ch'era poco avvezza ai rapporti familiari.
Per questo, quando sentì i colpi alla porta del suo alloggio, il cuore le sobbalzò appena, ipotizzando che [Intuito (Perspicacia): 38] ci fossero ben poche persone esclusa la cugina che si prendessero la briga di andarla a cercare in camera sua, prima di cena.

Avanti!

Buona sera.

Il suo intuito ci aveva visto giusto, poiché ancora prima d'incrociare il suo sguardo, Monique aveva riconosciuto la voce della donna che aveva deciso di farle visita quella sera... sì, proprio Tisifone.
La osservò silenziosa mentre si chiudeva la porta alle spalle e si toglieva di dosso il mantello, rivelando un abito bianco trano, su di lei, per il colore sobrio, ma che comunque le donava molto.

Scusa se sono stata scortese con te stamattina e distante in queste settimane ma… ho avuto bisogno di riflettere e rimettere insieme i pezzi della mia insulsa esistenza.

Scosse il capo, la francese, alzandosi dal letto sul quale si era seduta comodamente per a leggere un libro per avvicinarsi a lei, quasi con aria di rimprovero.

Se davvero vuoi scusarti, invece che rimanere così tesa e lontana, vieni qui e dammi un abbraccio come si deve, forse così un po' della mia preoccupazione per te riuscirà a scivolare via...

Replicò la Vireau, aprendo le braccia alla cugina cosicché, se avesse voluto, avrebbe davvero potuto abbracciarla e magari, chissà, trarre anche conforto da quel contatto: inutile dire che Idra avrebbe potuto strisciare dove più preferiva, Fire si era abituato alla sua presenza e non la trovava affatto fastidiosa.
Che Tisifone avesse o meno deciso di concedersi quel piccolo momento affettuoso tra cugine, Monique l'avrebbe poi presa per mano e portata sul letto, così da farla sedere accanto a sé, afferrando la bacchetta per appellare due bicchieri e qualcosa di molto simile a dell'Aquaviola che si trovavano sulla scrivania della camera della donna: la bacchetta, Tisifone avrebbe potuto notarlo facilmente, non era la solita che Monique aveva sempre mostrato, anche nello scontro col Mezzo-Drago, ma ci sarebbe stato tempo per parlare anche di quello, se avessero voluto; intanto, lo sguardo intenso della francese si sarebbe posato sull'altra, studiandone il volto con seria preoccupazione.

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Allora... te la senti di raccontarmi cos'è successo, o preferisci cominciare con qualcosa di più frivolo?

Le domandò, prendendo un bicchiere per passarlo all'altra e riempiendo il proprio con quel liquido violaceo, agitando la bottiglia di fronte alla cugina per poi, se avesse ricevuto un cenno di assenso, riempire anche il calice di lei e poterla ascoltare con tutta l'attenzione possibile.
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Messaggioda Tisifone » 08/07/2013, 23:14

Nonostante fossero ormai passati anni da quando aveva scoperto di avere una cugina, Tisifone ancora non si era abituata a interagire con lei in maniera spontanea e amichevole, senza la rigidità tipica dell’educazione purosangue che aveva ricevuto, forse anche perché lei di amiche vere non ne aveva mai avuto in passato. Così per quanto fosse entrata negli alloggi di Monique con passo sicuro e rilassato e avesse saltato tutti i convenevoli di rito, non era per nulla preparata all’accoglienza che le aveva riservato l’altra forse perché, al posto suo, si sarebbe mostrata un po’ risentita nei proprio confronti per il modo poco gentile con cui l’aveva ripagata dopo che lei l’aveva soccorsa e rimesso in sesto.

Se davvero vuoi scusarti, invece che rimanere così tesa e lontana, vieni qui e dammi un abbraccio come si deve, forse così un po' della mia preoccupazione per te riuscirà a scivolare via...

Un sorriso comparve sul viso di Tisifone a quelle parole, un sorriso genuino anche se piccolo e cui seguì un sospiro più delicato di quello a cui si era lasciata andare poco prima di entrare ma che le permise di far scivolare via la tensione che non sapeva neanche di aver accumulato in quelle decine di metri che separavano la Torre di Divinazione dagli alloggi della cugina. Si inginocchiò quindi, posando a terra il palmo della mano destra in modo da permettere a Idra di scivolare giù dalle sue spalle e andare a rintanarsi in un angolo del caminetto, un po’ in disparte rispetto a dove si trovava Fire per poi rialzarsi e avvicinarsi all’altra con le braccia aperte e i palmi rivolti verso l’alto come se stesse chiedendo il permesso di poterla abbracciare nonostante l’altra l’avesse appena invitata a farlo.

Lo sai che non sono brava in queste cose…

Mormorò quindi, avvolgendo le braccia intorno alle spalle di Monique che, ricambiando il gesto, avrebbe avvertito ancora un po’ di tensione animare i muscoli della Divinante, come se non si sentisse completamente a proprio agio in quelle manifestazioni d’affetto. Ma Tisifone aveva già deciso da tempo di non lasciarsi condizionare più del dovuto dai principi che Demetri le aveva inculcato e cercare conforto e calore tra le braccia di qualcuno di fidato che aveva dimostrato in più di un’occasione di tenere a lei era di sicuro un passo importante da fare per affrancarsi da quella odiosa impostazione verde argento. Una volta sciolto l’abbraccio, la donna si lasciò condurre sul letto dalla francese e una volta giunta vicino a esso, si tolse le ballerine che calzava in modo da sedersi sul letto comodamente, con le gambe piegate sotto il sedere e le mani posate in grembo.

Vedo che hai fatto shopping…

Commentò con quel tono pacato che sembrava ormai essere diventato parte integrante di lei, facendo un cenno con il capo verso la nuova bacchetta che Monique stava sventolando per appellare due bicchieri e qualcosa di forte da bere. Solo un guizzo nel braccio destro, quello della bacchetta, tradiva la curiosità insita in quelle parole, come se fosse stata tentata di allungare la mano per sfiorare quella che sembrava essere una bacchetta dalla fattura pregiata quando minacciosa, ma l’altra poteva cogliere così come ignorare.

Allora... te la senti di raccontarmi cos'è successo, o preferisci cominciare con qualcosa di più frivolo?

Non mi tentare – mormorò in risposta, porgendole il proprio bicchiere affinchè versasse anche a lei da bere rendendo chiaro che l’accenno alla tentazione non fosse riferito all’alcool quanto a parlare di qualcosa di frivolo – Potrei inventarmi qualche pettegolezzo giusto per distrarti abbastanza da far dimenticare a entrambe il motivo di questa visita e sentirmi di schifo subito dopo essere uscita da quella porta.

E già perché se c’era una cosa che aveva imparato subito o quasi dell’avere un’amica fidata con cui confidarsi era che dal confronto con essa ne usciva sempre rinfrancata, con le idee più chiare e l’animo più leggero mentre il tenerle nascoste le cose le dava un senso di oppressione molto fastidioso.

Però se proprio vuoi qualcosa di frivolo posso dirti che Lucas mi ama o meglio mi amava fino a un mese fa quando ha deciso di lasciarmi perché non si fida non di me ma della possibilità che in futuro non possa accadere qualcosa che ci spinga a farci del male… - disse quindi con un tono distaccato come se non la facesse soffrire rinvangare quelle parole – Sa che non l’ho tradito volontariamente, sa che entrambi siamo stati manipolati da qualcuno che ha voluto distruggere la nostra storia ma questo non gli basta… La mia innocenza e il mio amore non sono stati per lui un motivo sufficiente per superare questo ostacolo… forse semplicemente non mi amava abbastanza, o forse io non sono la donna a lui destinata o forse semplicemente Indigo aveva ragione quando affermava che il Destino non ci ha voltato le spalle ma semplicemente ci ha dato una mano a imboccare una via migliore di quella che stavamo percorrendo… peccato che la vecchia strada mi piaceva, mi faceva sentire protetta e amata e su di essa avevamo iniziato a costruire un futuro che adesso non si realizzerà più.

Affermò, una nota di amarezza nella voce, giusto per dimostrare che era ancora umana e non si era trasformata in un robot babbano, prima di concedersi un lungo sorso di Acquaviola. Aveva parlato seguendo il proprio filo dei pensieri, senza rendersi conto che probabilmente tutto era nuovo per Monique ma non sapeva da dove altro iniziare quindi purtroppo sarebbe toccato alla VicePreside districare un po’ la matassa e porre le domande giusto per cercare di vederci meglio.

Ti rendi conto che io avevo iniziato a prendere in considerazione l'idea di sposarmi e avere dei bambini?
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Messaggioda Monique » 08/07/2013, 23:45

Lo sai che non sono brava in queste cose…

Lo so, per questo ci sono io... sono abbastanza brava per entrambe.

Replicò Monique, strizzandole l'occhio per poi abbracciarla ed avvertire così la tensione nei muscoli di Tisifone, una tensione che, forse, la cugina covava da troppo tempo senza essere mai riuscita a sfogarla in modo sano e soddisfacente.

Vedo che hai fatto shopping…

Visto che quasi mi ammazzava, mi è sembrato giusto prendermi un pezzettino del Mezzo-Drago come souvenir... - le raccontò la francese, non avendo problemi nel confidare alla donna la verità sulla sua nuova bacchetta - Dopo lo scontro e l'uccisione di quel mostro, ho trovato una pietra... non so se avete fatto in tempo a vederlo - disse dunque, ben sapendo ormai dell'incanto della Bergman che aveva permesso a tutta la scuola di assistere agli scontri - Così ho deciso di andare co Sandyon a farla analizzare, in Messico, portandomi appresso anche la bacchetta del Mezzo-Drago che McDullan aveva preso a quell'orrore l'anno prima, e che si è fatto gentilmente sottrarre magicamente da me cosicché mi riconoscesse come padrona legittima - proseguì, ben sapendo che Simon le aveva fatto un grosso favore - Per farla breve, è venuto fuori che unendo la mia bacchetta con quella del Mezzo-Drago e la pietra da lui ricavata, avrei potuto ottenerne una versione perfetta e potenziata... come dire di no?

E difatti l'energia sprigionata dalla nuova bacchetta di Monique era tangibile e palpabile, molto di più della precedente che, già di suo, appariva come molto potente: ma la francese l'aveva sperimentata in prima persona la nuova potenza della sua "Draconis Rose", allenandosi con Sandyon... e ne era entusiasta.
Concluso quell'argomento, comunque, toccò a Tisifone raccontare, anche se la francese le propose, nel caso avesse preferito, di cominciare con qualcosa di meno pesante.

Non mi tentare.
Potrei inventarmi qualche pettegolezzo giusto per distrarti abbastanza da far dimenticare a entrambe il motivo di questa visita e sentirmi di schifo subito dopo essere uscita da quella porta.


E allora beviamo un bel sorso di Aquaviola e affrontiamo l'argomento di petto, qualunque esso sia.

Replicò Monique, riempiendo i bicchieri di entrambe per poi far cozzare il proprio contro quella cugina, così da poter bere un po' di alcolico, mentre l'altra sembrava essere partita per la tangente.

Però se proprio vuoi qualcosa di frivolo posso dirti che Lucas mi ama o meglio mi amava fino a un mese fa quando ha deciso di lasciarmi perché non si fida non di me ma della possibilità che in futuro non possa accadere qualcosa che ci spinga a farci del male…

Alla faccia dell'argomento frivolo...

Sa che non l’ho tradito volontariamente, sa che entrambi siamo stati manipolati da qualcuno che ha voluto distruggere la nostra storia ma questo non gli basta… La mia innocenza e il mio amore non sono stati per lui un motivo sufficiente per superare questo ostacolo… forse semplicemente non mi amava abbastanza, o forse io non sono la donna a lui destinata o forse semplicemente Indigo aveva ragione quando affermava che il Destino non ci ha voltato le spalle ma semplicemente ci ha dato una mano a imboccare una via migliore di quella che stavamo percorrendo… peccato che la vecchia strada mi piaceva, mi faceva sentire protetta e amata e su di essa avevamo iniziato a costruire un futuro che adesso non si realizzerà più.

Indigo?
Aspetta, tu come conosci Ind--


Ti rendi conto che io avevo iniziato a prendere in considerazione l'idea di sposarmi e avere dei bambini?

Se c'è speranza per Sandyon, immagino ci sia per chiunque.

Replicò la francese, alzando le spalle a quella battuta per poi cercare di riordinare le idee e dare un senso a ciò che aveva appena sentito: per questo bevve un altro sorso di Aquaviola, lentamente, lasciando che il liquido alcolico le scaldasse la gola, mentre il cervello lavorava freneticamente per realizzare ed analizzare tutto ciò che la cugina le aveva detto.

Quindi alla fine non ha voluto riprovare con te... anche se ha avuto la prova che non volevi tradirlo - fu la prima cosa che le venne da dire, e si trattenne dall'insultare Lucas solo per il rispetto che provava per l'amore che, sicuramente, Tisifone nutriva ancora per lui - So che sembra una frase fatta... ma è lui che ci perde, cuginetta, e lo dico davvero: non so se troverà mai qualcun altro al mondo in grado di amarlo come lo ami tu.

Aggiunse, allungando una mano per stringere quella di lei in un gesto di conforto, prima di aggrottare appena la fronte, come fosse pensierosa ed incerta su qualcosa.

Una cosa però non mi è chiara: lui dice di non voler più stare con te, e questo è un conto... ma tu, cosa vuoi tu? Sei pronta a lasciarlo andare, o sei intenzionata a combattere per riaverlo?

Domanda lecita, in fondo, e qualsiasi decisione Tisifone avesse preso, Monique non l'avrebbe giudicata, rimanendole vicino ed appoggiandola sempre, come un'amica.

Un'altra cosa... questa Indigo... cosa sai di lei?
A quanto pare è popolare tra i docenti di Hogwarts, anche Ferdy l'ha conosciuta, nella Foresta Proibita, totalmente disarmata... un po' strano, non credi?
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Messaggioda Tisifone » 09/07/2013, 13:48

Lo so, per questo ci sono io... sono abbastanza brava per entrambe.

Un sorriso tirato anche se colmo di gratitudine e un abbraccio un po' ingessato ma sincero fu tutto quello che Tisifone riuscì a elargire a Monique, per poi farsi trascinare da quest'ultima sul letto dove non potè evitare di commentare la nuova e minacciosa bacchetta che la cugina stava, per così dire, sfoggiando nell'evocare due bicchieri e una bottiglia di Acquaviola.

Visto che quasi mi ammazzava, mi è sembrato giusto prendermi un pezzettino del Mezzo-Drago come souvenir... - Tisifone si irrigidì leggermente al sentir nominare quella Creatura, tutta la preoccupazione che aveva provato per Monique in quel frangente e il suo sentirsi inutile che riemergeva di colpo - Dopo lo scontro e l'uccisione di quel mostro, ho trovato una pietra... non so se avete fatto in tempo a vederlo.

L'ho vista e per poco non ho distrutto una delle vetrate della Sala Grande per cercare di impedirti di toccarla con la mano nuda. Meno male che il tuo compagno ha dimostrato di avere maggior buon senso.

La rimproverò seria, scoccandole un'occhiata molto "materna" e molto contrariata per quel comportamento sconsiderato.

Così ho deciso di andare con Sandyon a farla analizzare, in Messico, portandomi appresso anche la bacchetta del Mezzo-Drago che McDullan aveva preso a quell'orrore l'anno prima, e che si è fatto gentilmente sottrarre magicamente da me cosicché mi riconoscesse come padrona legittima - annuì seria, ricordando il senso di colpa che l'aveva rosa l'anno precedente per aver messo in pericolo la vita di Simon chiedendogli il favore di cambiare il turno di ronda durante il quale si era scontrato con il Mezzo Drago - Per farla breve, è venuto fuori che unendo la mia bacchetta con quella del Mezzo-Drago e la pietra da lui ricavata, avrei potuto ottenerne una versione perfetta e potenziata... come dire di no?

Rifiutare un dono è da stolti, se poi il dono se lo si è guadagnato a costo di enormi sacrifici sarebbe stato un vero e proprio delitto non approfittarne.

Concordò con lei per poi allungare una mano per posarla su quella della cugina, quella senza bacchetta, una stretta veloce ma forte per trasmetterle la sua gioia di saperla sana e salva e la preoccupazione che aveva provato nel vederla combattere contro quel mostro. Una volta che il suo bicchiere fu riempito, Tisifone se lo rigirò in mano, rivolgendo un'occhiata concentrata al liquido al suo interno come se potesse ritrovarvi le risposte a tutte le sue domande o almeno un modo elegante per non tenere quella conversazione con Monique. Non la voleva tenere all'oscuro di quello che era accaduto ma temeva che rinvangando il passato potesse perdere in parte la serenità d'animo che aveva conquistato con tante difficoltà.

E allora beviamo un bel sorso di Aquaviola e affrontiamo l'argomento di petto, qualunque esso sia.

Annuì con un breve cenno del capo a quella esortazione per poi bere un lungo sorso di Acquaviola prima di confidare alla VicePreside che Lucas aveva preferito rinunciare alla loro storia piuttosto che provare a ricostruire con lei il loro rapporto e questo l'aveva mandata in confusione tanto da non sapere più cosa pensare o provare. Una parte di lei l'amava esattamente come la prima volta, un'altra invece l'odiava per averla preso in giro, un'altra ancora odiava se stessa per essere stata così stolta da credere a lui e alle promesse e ai progetti che avevano fatto insieme quando tutto andava bene.

E' facile promettere mari e monti quando le cosa vanno bene... E' nel momento di difficoltà che si vede il vero amore...

Era solito ripetere Asher e se il suo padrino rosso oro aveva ragione allora il docente di Trasfigurazione aveva fallito la prova in pieno. E allora perchè non riusciva a farsene una ragione?

Indigo?
Aspetta, tu come conosci Ind--


Presa dalle sue elucubrazioni mentali Tisifone non prestò attenzione alla domanda di Monique, concludendo il suo monologo con una frase che si accordava più con quello che stava pensando che con quello che aveva appena finito di raccontare.

Se c'è speranza per Sandyon, immagino ci sia per chiunque.

Non è un paragone calzante - ribattè serafica, scrollando a sua volte le spalle - Sandyon ha te e tu saresti pronta a ribaltare l'Inferno pur di averlo accanto mentre Lucas non ha esitato a gettare al vento tre anni di storia alla prima difficoltà anche se di così grandi proporzioni... Semplicemente non sono una persona che può permettersi certe velleità.

Karma negativo. Era così che l'aveva definito con Noah la sera in cui era andata cena a casa sua e forse se continuava a pensare a tutta quella assurda situazione come a un eccesso di congiunture astrali negative forse sarebbe riuscita a venirne a capo prima o poi.

Quindi alla fine non ha voluto riprovare con te... anche se ha avuto la prova che non volevi tradirlo - un semplice cenno del capo a sottolineare la correttezza di quel riassunto seguito da un gesto molto poco femminile con cui la Divinante svuotò completamente il bicchiere che aveva davanti per poi prendere la bottiglia e riempirlo nuovamente. Ubriacarsi fino a stordirsi era in effetti una delle poche cose che non aveva fatto dopo che Lucas l'aveva lasciata e forse, anche se a un mese di distanza, era il caso di riparare a quella mancanza - So che sembra una frase fatta... ma è lui che ci perde, cuginetta, e lo dico davvero: non so se troverà mai qualcun altro al mondo in grado di amarlo come lo ami tu.

Non credo che gli importi... e a questo punto non credo che abbia mai davvero compreso quello che lui era per me...

Parole grosse le sue, parole dettate dalla rabbia, dalla delusione e sopratutto dalla sua totale inesperienza in tema di rapporti di coppia. La voce le tremò leggermente e gli occhi le divennero un po' lucidi al pensiero di aver vissuto un'illusione lunga tre anni e sopratutto di non essere capace di voltare pagina e andare avanti, mentre cercava di abbozzare un sorriso di ringraziamento per l'affetto che la cugina le stava dimostrando in quel momento.

Una cosa però non mi è chiara: lui dice di non voler più stare con te, e questo è un conto... ma tu, cosa vuoi tu? Sei pronta a lasciarlo andare, o sei intenzionata a combattere per riaverlo?

Io... non lo so... Sono... confusa, amareggiata, triste... Lo amo e lo odio allo stesso tempo... Non posso accettare che lui abbia semplicemente gettato la spugna però... Non sono una persona prevaricatrice, non voglio costringerlo con la forza o con la pietà - se mai fosse possibile - a stare con me ma se invece lui fosse solo confuso e avesse bisogno di ricordare quanto bene stiamo insieme? Se fosse solo spaventato e io lo lasciassi andare allora mi condannerei all'infelicità perpetua e se invece quello che provava per me fosse solo un amore di paglia e riuscissi a riconquistarlo... bè non è che il futuro sarebbe più roseo.

Prese un enorme respiro per cercare di riordinare le idee, lo sguardo che saettava per la stanza come se non avesse il coraggio di guardare la VicePreside negli occhi e leggervi pietà, compassione o disgusto.

Ho "visto" - e calcò la voce sulla parola in modo che l'altra potesse comprendere al volo a cosa si riferiva - cose che mi hanno lasciato sconvolta e piena di dubbi. Vederlo baciare Estelle e mangiare con lei in un'atmosfera rilassata mi ha fatto più male del dovuto... non posso evitare di pensare che tre anni fa era infatuato di lei e lei fa ritorno a Hogwarts proprio ora che qualcuno si diverte a giocare con le nostre menti costringendoci a fare cose che ci hanno allontanato... Un tempismo davvero sconvolgente quello della Moreau non trovi?

Domandò lasciando che il dubbio legittimo che la francese fosse in qualche modo coinvolta in quello che era accaduto a lei e al collega di Trasfigurazione emergesse dal suo tono di voce. Forse non era obiettiva, forse il desiderio di vendetta e la scarsa opinione che aveva della nuova Infermiera della scuola le impediva di ragionare in maniera lucida, ma in quel momento nessuno avrebbe potuto pretendere da Tisifone cose come coerenza e lucidità. Bevve un'altro sorso di Acquaviola, più piccolo del precedente, per poi passarsi la mano libera tra i capelli, scompigliandoli più di quello che già erano.

Come diavolo faccio a dimenticare un uomo che ero disposta a sposare? Come faccio a dimenticare gli ultimi tre anni della mia vita e continuare come se nulla fosse? Come posso provare piacere a passare del tempo con un altro uomo, a ridere e scherzare con lui quando una parte di me vorrebbe solo svegliarsi tra le braccia di Lucas e credere che tutto questo sia solo un incubo a occhi aperti?

Si era lasciata andare a un altro monologo, sotto forma questa volta di domande incoerenti che non rispondevano alla curiosità legittima di Monique ma anzi non faceva altro che porre in ballo altri dubbi oltre a rivelare, con molto poco tatto, quando la presenza di Noah fosse riuscito a sconvolgere in parte la sua vita.

Un'altra cosa... questa Indigo... cosa sai di lei?

Come scusa?

Chiese quindi confusa, non riuscendo a comprendere cosa c'entrasse Indigo in tutto quel discorso.

A quanto pare è popolare tra i docenti di Hogwarts, anche Ferdy l'ha conosciuta, nella Foresta Proibita, totalmente disarmata... un po' strano, non credi?

Forse dovresti parlarne con Turner visto che ha preferito andare a cena con lei invece che parlare con me subito dopo "l'incidente" e... - stava per dire che fossero intimi, considerato il bacio che aveva visto ma prima di sparare la sua frecciatina acida si morse la lingua. Sarebbe stato davvero poco gentile da parte sua confidare una cosa così intima e personale, anche se pochi minuti prima non si era presa la briga di mostrare la stessa delicatezza quando si era trattato di "sputtanare" il rapporto esistente tra l'ex Tassorosso e l'ex Corvetta. - ... a parte l'ovvia gelosia che provo per lei posso dirti che è una persona molto strana... Non è solo il fatto che non ha una bacchetta ma che non ha frequentato nessuna scuola magica e sembra anche che abbia una conoscenza abbastanza superficiale della nostra cultura ... - prese un enorme respiro per cercare di calmarsi - Come se fosse una primina natababbana ma stava troppo a proprio agio nella Foresta Proibita per non avere un qualche legame con la magia, per non parlare del fatto che dubito che Lucas avesse violato il Patto di Segretezza... Sai una cosa che mi ha colpito? Oltre al dolore di venire trattata da quello che avrebbe dovuto essere il mio compagno come un'estranea? Il modo in cui è sparita la sedia su cui era seduta... Io la mia l'ho dovuta evanescere, la sua semplicemente è stata riassorbita dal terreno.
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2012-10-30 23:15:42 Sandyon d20 9  
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